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Segreteria Ambiente e Territorio – Direzione Tutela Ambiente Servizio Tutela Acque Aree di salvaguardia: i presupposti delle linee guida regionali

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Segreteria Ambiente e Territorio – Direzione Tutela Ambiente

Servizio Tutela Acque

Aree di salvaguardia: i presupposti delle linee guida regionali

Aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di

risanamento (D.Lgs.152/2006)

• Aree sensibili;• Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola

e da prodotti fitosanitari;•• Aree di salvaguardia delle acque superficiali Aree di salvaguardia delle acque superficiali

e sotterranee destinate al consumo umano.e sotterranee destinate al consumo umano.

La Normativa “storica”(DPR 24 maggio 1988, n.236)

“Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’ art.15 della L. 16 aprile 1987, n.183.”

Art.5

1. Per assicurare, mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque da destinare al consumo umano, sono stabilite aree di salvaguardia suddistinte in zone di tutela assoluta, zone di rispetto e zone di protezione.

D.Lgs.152/2006

• Art.94. Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano.

Su proposta dell’Autorità d’Ambitodell’Autorità d’Ambito, le regioniregioni, per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse,… individuano le aree di salvaguardia...

Aree di salvaguardia:Aree di salvaguardia:

Zona di tutela assolutaZona di tutela assoluta

Zona di rispetto (Ristretta e Allargata)Zona di rispetto (Ristretta e Allargata)

Zona di protezioneZona di protezione

Divieti:• Dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati;• accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi;• spandimento concimi, a meno di piani;• dispersione nel sottosuolo acque meteoriche da piazzali e

strade;• aree cimiteriali;• apertura di cave che possono essere in connessione con la

falda;• pozzi;• gestione di rifiuti;• stoccaggio sostanze pericolose e/o radioattive;• rottamazione autoveicoli;• pozzi perdenti;• pascolo e stabulazione bestiame >170 kg/ha N

Zona di rispetto ristrettaZona di rispetto ristretta

++• Divieto di stabulazione di bestiame.

Le Regioni e Province autonome all’interno delle zone di rispetto disciplinano:

• fognature;• edilizia residenziale e relative opere di

urbanizzazione;• opere viarie, ferroviarie e in genere infrastrutture di

servizio;• pratiche agronomiche, piani di utilizzazione.

In assenza dell’individuazione da In assenza dell’individuazione da parte della Regione della zona di parte della Regione della zona di rispetto, la stessa ha un’estensione rispetto, la stessa ha un’estensione di 200 metri di raggio rispetto al di 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione.punto di captazione.

PRRA: art.20 …..devono avere un’estensione di raggio non inferiore a 200 m rispetto al punto di captazione.

PTRC: art.13….. tali zone di tutela devono misurare almeno 200 m di raggio.

R= 200 m

> 12 ettari

Opere di presa nel VenetoOpere di presa nel Veneto

»» > 1.600> 1.600

Aree territoriali omogeneeAree territoriali omogenee

Carta della vulnerabilità naturale della falda Carta della vulnerabilità naturale della falda freatica della pianura venetafreatica della pianura veneta

Criteri della RegioneCriteri della Regione

Nuova perimetrazione da parte dell’ATONuova perimetrazione da parte dell’ATO

Le previsioni del PTA:

Entro 180 gg. dall’approvazione del PTA la Giunta regionale emana linee guida per la delimitazione delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, sulla base dell’Accordo della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le prov. Autonome,del 12 dicembre 2002 (*)

(*) Linee guida per la tutela delle acque destinate al consumo umano e criteri generali per l’individuazione delle aree di salvaguardia delle risorse idriche di cui all’art.21 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n.152”

La delimitazione è trasmessa dalla AATO alle Province, ai Comuni, ai Consorzi di Bonifica e all’ARPAV

Le Province e i Comuni nell’ambito delle proprie competenze provvedono a:

•Recepire nei propri strumenti urbanistici i vincoli•Emanare provvedimenti necessari al rispetto dei vincoli•Notificare ai proprietari dei terreni i provvedimenti di delimitazione e i relativi vincoli•vigilare

All’interno delle zone di rispetto entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione di approvazione del Piano, la Giunta Regionale disciplina:

a) le modalità di realizzazione o adeguamento delle fognature;b) gli interventi connessi con l’edilizia residenziale e le relative opere di

urbanizzazione che possono avere effetti negativi sulle acque destinate al consumo umano;

c) gli interventi connessi con le opere viarie, ferroviarie e in genere le infrastrutture di servizio, che possono avere effetti negativi sulle acque destinate al consumo umano;

d) le pratiche agronomiche.Per quanto attiene alla lettera d), in relazione al differente grado di vulnerabilità del

territorio sul quale è ubicata l’opera di presa delle acque sotterranee destinate al consumo umano, il provvedimento della Giunta Regionale di cui sopra dovràcontenere un piano di utilizzazione, che regolamenta l’impiego dei concimi chimici, dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari. Con il piano di utilizzazione sono stabilite le modalità, le dosi e i periodi di impiego dei fertilizzanti e dei concimi chimici, il cui utilizzo deve essere effettuato in rapporto alle caratteristiche del suolo e delle colture praticate, al fine di bilanciare gli apporti alle effettive esigenze nutrizionali di queste. Nel piano di utilizzazione sono previste le modalità di gestione delle pratiche agronomiche e dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, nei confronti dei quali possono essere disposti vincoli d’impiego nelle quantità e nelle categorie.

Nelle more dell’adozione del provvedimento di cui al comma 2, le prime misure daadottare all’interno delle zone di rispetto sono così individuate:

- è vietato il riutilizzo delle acque reflue per scopi irrigui;- per le condotte fognarie all’interno delle zone di rispetto è richiesta un’alta affidabilità

relativamente alla tenuta, che deve essere garantita per tutta la durata dell’esercizio e periodicamente controllata;

- in relazione al differente grado di vulnerabilità del territorio sul quale è ubicata l’opera di presa delle acque sotterranee destinate al consumo umano, l’attivitàagricola deve essere condotta nel rispetto del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con D.M. 19 aprile 1999, nonché nel rispetto:

nelle zone vulnerabili ai sensi dell’art. 13, dei programmi d’azione regionali obbligatori per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola, di recepimento del D.M. 7 aprile 2006, relativamente ai quantitativi, alle modalità e ai periodi di distribuzione dei reflui di allevamento, nonché al calcolo del limite massimo di peso vivo ammissibile al pascolamento degli animali nelle aree considerate;

negli altri casi, della normativa regionale di recepimento del D.M. 7 aprile 2006, relativamente ai quantitativi dei reflui di allevamento, che non eccedano i 170 kg di azoto/ha anno, alle modalità e ai periodi di distribuzione, nonché al calcolo del limite massimo di peso vivo ammissibile al pascolamento degli animali nelle aree considerate.

COMUNE ATO Profondità (m dal p.c.) Fonte dei dati stratigrafici

Bovolone Veronese 80 – 140 Gestore acquedotti

Erbè Veronese 80 – 140 Gestore acquedotti

Isola della Scala Veronese 80 – 140 Gestore acquedotti

Mozzecane Veronese 20 – 130 Gestore acquedotti

Nogarole rocca Veronese 40 – 70 80 – 140 Gestore acquedotti

Povegliano Veronese Veronese 20 – 130 Gestore acquedotti

San Bonifacio (1) Veronese 80 – 140 Gestore acquedotti

Soave Veronese 20 – 70 Gestore acquedotti

Sorgà Veronese 50 – 70 90 – 120 130 – 160 Gestore acquedotti

Trevenzuolo Veronese 80 – 140 Gestore acquedotti

Vigasio Veronese 20 – 130 Gestore acquedotti

Zevio Veronese 60 – 130 Gestore acquedotti

COMUNE ATO profondità, m dal p.c. fonte dei dati stratigrafici

Bressanvido (3) Bacchiglione 50 – 60 Gestore acquedotti

Caldogno (2) Bacchiglione 70 – 150 Gestore acquedotti

Dueville (2) Bacchiglione 70 – 150 Gestore acquedotti

Lonigo (1) Bacchiglione 40 – 110 Gestore acquedotti

Monticello Conte Otto (2) Bacchiglione 100 – 190 Gestore acquedotti

Orgiano Bacchiglione 20 – 70 Gestore acquedotti

Sandrigo (2 e 3) Bacchiglione 70 – 150 Gestore acquedotti

Tezze sul Brenta (3) Brenta 60 – 80 Gestore acquedotti

Vicenza (2) Bacchiglione 50 – 240 Gestore acquedotti

Villaverla (2) Bacchiglione 50 – 150 Gestore acquedotti

COMUNE ATO profondità, m dal p.c. fonte dei dati stratigrafici

Cittadella (3) Brenta > 50 Gestore acquedotti

Fontaniva (3) Brenta 40 – 50 Gestore acquedotti

Galliera Veneta (3) Brenta 50 – 90 Gestore acquedotti

Loreggia (4) Brenta 30 – 70 Gestore acquedotti

Massanzago Brenta 280 – 320 Genio Civile PD

Piazzola s. Brenta Brenta 30 – 50 Gestore acquedotti

Piombino Dese (4) Brenta 10 – 60 210 – 380 Gestore acquedotti

San Giorgio in Bosco Brenta 30 – 60 > 60 Regione Veneto

San Martino di Lupari (4) Brenta 30 – 90 Gestore acquedotti

Santa Giustina in Colle (4) Brenta 30 – 70 Gestore acquedotti

Trebaseleghe (4 e 5) Brenta 20 – 60 280 – 380 Genio Civile

COMUNE ATO profondità, m dal p.c. fonte dei dati stratigrafici

Noale (5) laguna di Venezia

20 – 60 280 – 380 Regione Veneto

Scorzè(5)

laguna di Venezia

20 – 60 280 – 380 Regione Veneto

COMUNE ATO profondità, m dal p.c. fonte dei dati stratigrafici

Castelfranco V.to (4) Veneto orientale 20 – 60 110 – 140 Gestore acquedotti

Cimadolmo (6) Veneto orientale 50 – 130 Gestore acquedotti

Maserada s. Piave (6) Veneto orientale 50 – 130 150 – 180 Gestore acquedotti

Ormelle (6) Veneto orientale 50 – 130 Gestore acquedotti

Preganziol Veneto orientale 100 – 190 200 – 270 280 – 320 Gestore acquedotti

Resana (4) Veneto orientale 280 – 320 Gestore acquedotti

San Polo di Piave (6) Veneto orientale 50 – 130 Gestore acquedotti

Zero Branco (5) Veneto orientale 20 – 60 280 – 320 Gestore acquedotti