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ISTITUTO COMPRENSIVO DI AZZANO SAN PAOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA AZZANO SAN PAOLO E GRASSOBBIO Anno scolastico 2008/09

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA AZZANO SAN PAOLO E … · PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO SCUOLA N° CLASSI N° ALUNNI Primaria di Azzano San Paolo Via Papa Giovanni XXIII Tel. 035/530063

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI AZZANO SAN PAOLO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA AZZANO SAN PAOLO E GRASSOBBIO

Anno scolastico 2008/09

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PRESENTAZIONE

Nell’augurare il benvenuto ai genitori che iscriveranno i loro figli e le loro figlie per la prima volta in questa scuola, porgo un cordiale saluto a tutti. E’ con piacere che presento il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto. Il P.O.F. è la carta d’identità dell’Istituto e rappresenta la realtà organizzativa delle attività dell’offerta formativa rivolte alle varie componenti scolastiche: studenti, docenti, genitori e personale non docente La scuola, per sua natura riflessiva ma attenta a quello che le succede attorno, si pone, visto il suo ruolo formativo, in ascolto del territorio, degli enti locali, che ringrazio per la loro fattiva collaborazione, delle famiglie e dei ragazzi e passa da un programma rigido e predefinito ad elaborare il P.O.F. Il P.O.F., essendo un documento flessibile, risponde alle esigenze particolari più vicine al ragazzo e alla realtà in cui vive. In esso trovano posto gli aspetti formativi, i contenuti dell’apprendimento, la progettualità, le attività, le reti di scuole, le collaborazioni multiple con enti locali o associazioni. La scuola è una organizzazione complessa e il P.O.F., come documento che la specifica, è il risultato del lavoro di moltissime persone che interagiscono per rendere la proposta formativa più alta e di qualità. A loro e a quanti hanno operato alla stesura del P.O.F. con preziosa e attenta collaborazione va il mio ringraziamento.

Il Dirigente Scolastico Prof. Mario Tripolone

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INDICE PAG. 3 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

PAG. 4 LA SCUOLA DI TUTTI PER OGNUNO

PAG. 5 A SCUOLA PER STAR BENE

PAG. 6 I PRESUPPOSTI DELL’AZIONE EDUCATIVA

PAG. 7 LAVORIAMO CON GLI ALUNNI

PAG. 8 COLLABORIAMO CON LE FAMIGLIE

PAG. 9 IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

PAG. 11 L’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

PAG. 15 I NOSTRI SPAZI

PAG. 16 LE NOSTRE ATTIVITA’

PAG. 20 LE NOSTRE COMMISSIONI DI LAVORO

PAG. 21 AUTOANALISI D’ISTITUTO

PAG. 22 PROGETTO STRESA

PAG. 23 PROGETTO DI INTEGRAZIONE ALUNNI IMMIGRATI

PAG. 32 IL CONTRATTO FORMATIVO

PAG. 35 PROGETTO CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA

PAG. 36 CRITERI FORMAZIONE CLASSI PRIME

PAG. 37 OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

PAG. 39 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA VALUTAZIONE PERIODICA

PAG. 44 PROGETTO ORIENTAMENTO

PAG. 51 PROGETTO “BENESSERE”

PAG. 53 PROGETTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PAG. 53 PROGETTO SVANTAGGIO

PAG. 54 PROGETTI DI INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

PAG. 55 FORMAZIONE DEI DOCENTI

PAG. 56 REGOLAMENTO ATTUATIVO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

PAG. 59 REGOLAMENTO GENERALE D’ISTITUTO

PAG. 78 CONTRATTO EDUCATIVO SERVIZIO MENSA

PAG. 80 REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE

PAG. 82 REGOLAMENTO CONCESSIONE LOCALI SCOLASTICI

PAG. 84 DATI TECNICI

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

SCUOLA

N° CLASSI

N° ALUNNI

Primaria di Azzano San Paolo

Via Papa Giovanni XXIII Tel. 035/530063

15

316

Primaria di Grassobbio

Via Fornacette Tel. 035/525109

15

300

Secondaria di Azzano

Via don Gonella Tel. 035/530078

8

175

Secondaria di Grassobbio

Via Colombo Tel. 035/525136

7

146

Dati riferiti all’anno scolastico 2007/2008

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LA SCUOLA DI TUTTI PER OGNUNO

L’educazione realizza uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita. Alla luce di questa consapevolezza, il primo ciclo di istruzione, dai 6 ai 14 anni, è un passaggio fondamentale per la costruzione del “progetto di vita” di ogni persona: fornisce le basi che permettono ad ogni alunno di affrontare in modo positivo le esperienze successive.

La nostra scuola vuole…

…promuovere lo sviluppo integrale di ogni alunno

…valorizzare le differenze trasformandole in risorse

…offrire uguali opportunità, nel rispetto di ogni

cultura

… differenziare la proposta formativa attraverso i Piani di Studio Personalizzati

4

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A SCUOLA PER STAR BENE

LE FINALITA’

AFFETTIVE

Favorire la maturazione dell’identità personale, rafforzando la fiducia nelle proprie possibilità, l’autostima, il senso di responsabilità, l’autonomia e la creatività.

SOCIALI Aiutare l’alunno a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, favorendo i rapporti interpersonali, promuovendo la partecipazione, l’impegno e la collaborazione.

COGNITIVE Promuovere l’acquisizione dei fondamentali tipi di linguaggio, dei quadri concettuali e delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale.

ORIENTATIVE Essere in grado di pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e professionale esprimendo un progetto di vita che tiene conto del percorso svolto e si integra nel mondo reale in modo dinamico ed evolutivo.

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I PRESUPPOSTI DELL’AZIONE EDUCATIVA

Perseguimento di obiettivi educativi e didattici

trasversali

Flessibilità organizzativa

Raccordo con le agenzie educative del territorio

Condivisione del contratto formativo con le famiglie

Raccordo interdisciplinare fra i docenti

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LAVORIAMO CON GLI ALUNNI

nel piccolo gruppo nel gruppo

classe

a classi aperte

individualmente

MEDIANTE

attività di ricerca

lezioni frontali

attività di laboratorio

attività ludiche

lavoro cooperativo

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COLLABORIAMO CON LE FAMIGLIE …

Consiglio d’Istituto Delinea l’identità

dell’Istituto Comprensivo e decide l’utilizzo delle risorse umane e finanziarie

Assemblea di classeDiscute l’andamento educativo-didattico e organizzativo delle classi e stipula il

contratto formativo

Consiglio d’Interclasse/Classe

Formula proposte educative e didattiche e ne valuta l’efficacia

Comitato Genitori Analizza e formula

proposte per l’arricchimento

dell’offerta formativa e per la formazione dei

genitori

Genitori a scuola Partecipano in qualità

di esperti o di collaboratori, in

particolari momenti dell’anno scolastico

Colloqui individualiMomento privilegiato

di dialogo scuola-famiglia

…E CI INCONTRIAMO

Riteniamo che i momenti assembleari rispondano alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne e diffonderne la pratica. Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale dell’alunno al di fuori del contesto scolastico: per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e

cognitiva degli alunni; per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà.

L’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante: per la scuola primaria, colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole

famiglie, al termine di ogni bimestre e in occasione della consegna del documento di valutazione (a conclusione del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico); nella scuola secondaria, colloqui individuali organizzati su appuntamento al mattino o in forma

di ricevimento collettivo in ore pomeridiane (due all’anno) per fornire il servizio anche ai genitori impossibilitati per gli incontri al mattino; colloqui individuali, su richiesta delle famiglie, con l’équipe docente o con i singoli insegnanti.

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IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO

Il profilo professionale dell’insegnante indica nel possesso di conoscenze disciplinari (fondamenta, contenuti, metodi) solo uno dei requisiti professionali. Per quanto riguarda il saper operare con bambini e preadolescenti, ai docenti viene richiesto in primo luogo di conoscere le specifiche fasi di crescita, le particolari caratteristiche di tipo cognitivo e socio-affettivo, le competenze acquisite nelle fasi precedenti di scolarizzazione. Inoltre, ai docenti compete di:

prestare attenzione alla realtà psicologica di ogni ragazzo valorizzare senza mai omologare o deprimere costruire un clima di fiducia evidenziare i progressi di ogni alunno far vivere positivamente l’errore, come tappa per raggiungere l’obiettivo prevedere i bisogni e gli eventuali disagi

COME SI INSEGNA E’ possibile pensare all’alunno “formato” come al ”prodotto” del servizio scolastico; in realtà, bisogna essere consapevoli del fatto che sulla qualità del prodotto finale influiscono molti elementi e fattori dei quali solo alcuni possono essere tenuti sotto controllo dalla scuola. L’insegnamento è certamente la variabile che più di altre influisce sui risultati. Peraltro, da un lato, non condividiamo un modello “miracolistico”, secondo cui la scuola potrebbe risolvere da sola ogni problema; ma dall’altro, siamo convinti che il modo di fare scuola possa influire in modo decisivo sul successo o sull’insuccesso scolastico degli alunni. Si tratta, secondo noi, di partire dalle esperienze e dagli interessi degli alunni e delle alunne, facendo loro assumere consapevolezza del loro rapporto con la vita stessa, creando intorno a loro un clima positivo e favorevole.

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COME SI VALUTA Ci preme anzitutto sottolineare come la valutazione sia parte integrante della programmazione, non tanto e non solo come controllo degli apprendimenti, ma anche come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione accompagna il processo di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione in quanto permette ai docenti di:

offrire agli alunni la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere; predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione

di insuccesso. Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzioni di:

• rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione; • diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro; • prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto

educativo. Le prove di verifica degli apprendimenti possono essere utilizzate: in ingresso in itinere nel momento terminale. Vengono anche utilizzate griglie di osservazione, che facilitano la rilevazione di aspetti non quantificabili. I risultati delle prove di verifica concorrono alla formulazione del giudizio espresso nel documento di valutazione, ma ne rappresentano solo uno degli aspetti: tale giudizio, infatti, non è costituito dalla media aritmetica delle valutazioni riportate, ma è comprensivo di altri aspetti educativi (impegno, partecipazione, ecc.)

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L’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Scuola primaria

Nella scuola primaria, la nostra offerta formativa si articola su 28 ore settimanali a cui si possono aggiungere 2 ore opzionali facoltative. Azzano

orario lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato

8.30/12.30

opzionali 14.00/16.00 opzionali

Grassobbio

orario lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato opzionali

8.10/13.10

opzionali Nel plesso di Grassobbio, le ore opzionali possono essere collocate in altri momenti della settimana. Le ore settimanali sono così distribuite:

discipline Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^-4^-5^ Italiano 8 7 6 Inglese 1 2 3 storia/geografia 4 4 4 Matematica 6 6 6 Tecnologia e informatica 1 1 1 Scienze 2 2 2 Musica 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 Scienze motorie e sportive 1 1 1 Religione cattolica 2 2 2 Attività laboratoriale 1 1 1 totale 28 28 28

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ATTIVITA’ OPZIONALI…

…nella scuola primaria di Azzano

classi Laboratori da 1 ora Laboratori da 2 ore

1^

• Laboratorio psicomotorio • Laboratorio manipolativo • Laboratorio linguistico/espressivo

2^

• Laboratorio linguistico • Laboratorio logico-matematico

• Attività manipolative e grafico-pittoriche

3^

• Arte e teatro • Attività pittoriche

• Approfondimento e animazione della lettura

4^

• Animazione e approfondimento della lettura

• Laboratorio linguistico • Laboratorio pittorico-manipolativo

5^

• Lettura narrativa • Laboratorio linguistico

• Laboratorio pittorico-manipolativo

…nella scuola primaria di Grassobbio

classi Laboratori da 1 ora Laboratori da 2 ore 1^ • Musicoterapia e teatro

• Teatro

• animazione della lettura e giochi logici

2^ • Attività motoria • Laboratorio di lettura

• Laboratorio espressivo

3^ • Canto corale e corso propedeutico al suono strumentale

• Lettura del libro

• Manualità e scrittura creativa

4^ • Scacchi e aeromodellismo • Attività manipolativa

• Metodo di studio e approfondimento

5^ • Lettura del libro • Laboratorio storico-

geografico

• Laboratorio delle emozioni

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Scuola secondaria

Azzano e Grassobbio

Nella scuola secondaria, la nostra offerta formativa si articola su 30 ore settimanali obbligatorie, a cui si possono aggiungere fino ad un massimo di 3 ore facoltative opzionali.

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato

8.10 -13.10

opzionali opzionali strumento 14.30-16.30 opzionali opzionali strumento

Le ore settimanali sono così distribuite:

discipline ore Italiano 5 Inglese 3 Seconda lingua 2 Storia 2 Geografia 2 Matematica 4 Scienze 2 Tecnologia 2 Utilizzo tecnologie multimediali (let. + mat. + tec.) 1 Scienze motorie 2 Musica 2 Arte e immagine 2 Religione cattolica 1 Totale 30

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ATTIVITA’ OPZIONALI LABORATORIALI nella scuola secondaria

area laboratori classi

Scrittura creativa e/o giornalismo

2 ore settimanali quadrimestrali

1^ - 2^ - 3^

Teatro drammatizzazione 2 ore settimanali quadrimestrali

1^ - 2^ - 3^

Corso di latino 2 ore settimanali quadrimestrali

3^

ESPRESSIVO LETTERARIA

Lettura animata 2 ore settimanali quadrimestrali

2^

Laboratorio scientifico 2 ore settimanali quadrimestrali

1^ - 2^ LOGICO MATEMATICA Informatica 2° livello

2 ore settimanali quadrimestrali

3^

Studio di strumenti musicali

2 ore settimanali annuali

1^

Ceramica / pittura ad olio 2 ore settimanali quadrimestrali

1^ - 2^ - 3^

ESPRESSIVO ARTISTICA

Creatività manuale 2 ore settimanali quadrimestrali

1^ - 2^

MOTORIA Laboratorio sportivo

2 ore settimanali quadrimestrali

1^-2^3^

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I NOSTRI SPAZI

primaria Azzano

primaria

Grassobbio

secondaria Azzano

secondaria Grassobbio

o palestra o aula magna/

proiezioni o aula di scienze o aula multimediale o mensa o biblioteca o sala stampa o infermeria o aula per

personale ausiliario

o aule rotazione o aula lingua

straniera o aula per alunni

diversamente abili

o sala insegnanti

o palestra o aula per attività

psicomotoria o aula di scienze o aule di pittura o aula di creta o aula sussidi o aula video o aula multimediale o aula riunioni o aule per

rotazione o locale per

personale ausiliario

o aula per alunni diversamente abili

o infermeria o biblioteca

o aule rotazione o laboratorio

scientifico o laboratorio

linguistico o laboratorio di

ceramica o laboratorio

educazione tecnica

o aula di musica o aula multimediale o aula magna o biblioteca o palestra o sala insegnanti o aula video o sala medica o locale per

personale ausiliario

o laboratorio falegnameria

o sala medica o locale personale

ausiliario o sala riunioni o sale video o aula magna o aula educazione

tecnica o aula di musica o aule per ed.

artistica o aula di scienze o laboratorio

linguistico o palestra o aula multimediale o biblioteca

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LE NOSTRE ATTIVITA’

NELLA SCUOLA PRIMARIA DI AZZANO

con i finanziamenti del Fondodi Istituto, del FondoAutonomia e del Piano diDiritto allo Studio………..

ORGANIZZIAMO

• Integrazione alunni immigrati • Attività sportive • Interventi esperti • Visite d’istruzione • Percorso di accoglienza nuovi

alunni • Consulenza psico-pedagocica

INIZIATIVE SPECIALI

• Feste di plesso • Settimana dell’infanzia

SERVIZI SCOLASTICI

OFFERTI DALL’AMM. COMUNALE • Mensa • Assistenza pre-scuola • Trasporto alunni • Assistenza educativa per

alunni disabili • Iniziative di animazione

alla lettura con la biblioteca comunale

ORARI

- MATTINO: da lunedì a

sabato dalle 8.30 alle 12.30

- POMERIGGIO: dalle 14.00 alle 16.00 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì

16

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NELLA SCUOLA PRIMARIA DI GRASSOBBIO

con i finanziamenti del Fondodi Istituto, del FondoAutonomia e del Piano diDiritto allo Studio………..

ORGANIZZIAMO

• Integrazione alunni immigrati

• Attività sportive • Interventi esperti • Visite d’istruzione • Attività teatrale • Percorso di accoglienza

nuovi alunni • Consulenza

psicopedagogica

INIZIATIVE SPECIALI

• Feste di plesso

SERVIZI SCOLASTICI

OFFERTI DALL’AMM. COMUNALE

• Trasporto alunni • Assistenza pre-scuola • Assistenza educativa per alunni disabili • Attività in collaborazione con la biblioteca comunale

ORARI Da lunedì a sabato: dalle 8.10 alle 13.10

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NELLA SCUOLA SECONDARIA DI AZZANO con i finanziamenti del Fondo

di Istituto, del FondoAutonomia e del Piano diDiritto allo Studio………..

ORGANIZZIAMO

• Integrazione alunni immigrati• Interventi esperti • Visite d’istruzione • Attività teatrale • Attività di orientamento per la

scuola superiore • Percorso di accoglienza nuovi

alunni • Corsi di educazione

all’affettività e alla sessualità • Consulenza psicopedagogia • Corsi di madrelingua inglese

INIZIATIVE SPECIALI

• Feste di plesso • Settimana dell’infanzia • Mostra prodotti artistici

SERVIZI SCOLASTICI

OFFERTI DALL’AMM. COMUNALE

• Trasporto alunni • Assistenza educativa per

alunni disabili • Attività in collaborazione

con la biblioteca comunale

ORARI MATTINO: da lunedì a sabato dalle 8.10 alle 13.10 POMERIGGIO: dalle 14.30 alle 16.30 nei giorni di lunedì e mercoledì. Venerdì dalle 14.30 alle 16.30: corsi di strumento musicale solo per le classi prime

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NELLA SCUOLA SECONDARIA DI GRASSOBBIO

con i finanziamenti del Fondodi Istituto, del FondoAutonomia e del Piano diDiritto allo Studio………..

ORGANIZZIAMO

• Integrazione alunni immigrati

• Interventi esperti • Visite d’istruzione • Attività teatrale • Attività di orientamento

verso la scuola superiore • Percorso di accoglienza

nuovi alunni • Corsi di educazione

all’affettività e alla sessualità

• Consulenza psicopedagogica

• Corsi di madrelingua inglese

INIZIATIVE SPECIALI

• Feste di plesso • Mostra prodotti artistici

SERVIZI S

OFFERTI DALL’ • Trasporto a• Assistenza

alunni dis• Attività in c con la bibli comunale

OR MATTINO: dsabato dalle 8 POMERIGGIalle 16.30 neilunedì e vene Venerdì dalle16.30: corsi dmusicale soloprime

COLASTICI

AMM. COMUNALE

lunni educativa per abili ollaborazione

oteca

ARI

a lunedì a .10 alle 13.10

O: dalle 14.30 giorni di rdì

14.30 alle i strumento per le classi

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LE NOSTRE COMMISSIONI DI LAVORO

P.O.F.

- stesura P.O.F. - organizzazione dei laboratori opzionali - stesura di obiettivi educativo/didattici trasversali - revisione documento di valutazione

INTERCULTURA

- organizzazione attività di accoglienza - partecipazione progetti Nogaye e Alfabeto Amico - progettazione laboratori linguistici e interculturali - raccolta materiali specifici

CONTINUITA’

- stesura della scheda di passaggio tra i vari ordini di scuola

- coordinamento delle azioni di continuità su classi ponte

- preparazione momenti di accoglienza e open day - orientamento verso la scuola secondaria di secondo

grado

BENESSERE - consulenza psico-pedagogica - corsi di educazione all’affettività e alla sessualità - gestione progetti benessere dei singoli plessi

SOSTEGNO - progetti di collaborazione con il territorio - progetti di continuità - collaborazione con équipe di consulenza

SICUREZZA

- aggiornamento documenti di valutazione dei rischi e piani di evacuazione

- organizzazione prove di evacuazione e monitoraggio preparazione alunni

- revisione organizzazione

MULTIMEDIALITA’

- percorsi di aggiornamento per docenti - consulenza e organizzazione compilazione schede di

valutazione - proposte per aggiornamento sito internet dell’Istituto

PROGETTI CULTURALI

- progettazione e coordinamento di attività che coinvolgono i plessi in alcuni momenti salienti dell’anno scolastico (feste, saggi, ecc.)

- collegamento con agenzie del territorio

LABORATORI - tabulazione delle scelte del tempo scuola - formazione dei gruppi

MENSA

- rapporti con l’Amministrazione Comunale, i genitori e i gestori del servizio

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AUTOANALISI D’ISTITUTO

Al termine di ogni anno scolastico, i docenti sono invitati ad effettuare un’autoanalisi in merito ad alcuni aspetti significativi dell’esperienza scolastica.

Lo scorso anno, sono stati analizzati i seguenti aspetti:

♦ progetti

♦ interventi degli esperti

♦ visite d’istruzione

♦ esiti delle programmazioni disciplinari. Gli esiti dell’autoanalisi d’Istituto sono sostanzialmente positivi: i docenti hanno rilevato che l’organizzazione dei vari progetti è stata soddisfacente ed ha avuto una ricaduta positiva in ambito educativo-didattico. Le eventuali lacune riscontrate in alcuni ambiti servono da spunto per attuare interventi migliorativi.

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PROGETTO STRESA STRUMENTI PER L’EFFICACIA DELLA SCUOLA E AUTOVALUTAZIONE

Cosa è il progetto Stresa? E’ un progetto di autovalutazione per il miglioramento della qualità della scuola che nasce all’interno della legge sull’autonomia scolastica. E’ stato realizzato da una rete di scuole prevalentemente della provincia di Bergamo che si propone di lavorare sull’idea di scuola come organizzazione che apprende. Uno degli obiettivi prioritari del progetto è la promozione dell’autovalutazione attraverso la realizzazione di indagini quantitative e qualitative (i cosiddetti strumenti o questionari elaborati da esperti) che portino ad identificare gli snodi cruciali dei processi educativi, per evidenziare le aree e le azioni di possibile miglioramento e le strategie con cui affrontarle. Nei precedenti anni scolastici, abbiamo utilizzato tre strumenti: il questionario genitori (a.s. 2004/05), il questionario alunni (2005/06) e il questionario docenti (2006/07).

ANNO SCOLASTICO 2007-2008: QUESTIONARIO ALUNNI SUL METODO DI STUDIO Quest’anno il nostro istituto ha aderito al progetto Stresa avvalendosi di uno degli strumenti proposti dalla rete Stresa: il questionario per alunni “Come studio, come lavoro”. L’indagine si propone di offrire alcuni elementi di riflessione sul tema del metodo di studio e sui problemi che sono connessi alla sua acquisizione. Tutti, infatti, sono convinti dell’importanza di imparare a studiare, ma pochi poi si dedicano concretamente, a scuola e a casa, a trasmettere le strategie necessarie agli alunni. La prima finalità del questionario è proprio quella di rendere esplicite una gamma di strategie normalmente rilevabili e proponibili nel corso di un apprendimento intenzionale, sia durante l’attività in classe che attraverso lo studio individuale. La sezione “Come studio” analizza le modalità con cui l’alunno cerca di controllare il proprio processo di apprendimento; la sezione “Come faccio i compiti” rileva la situazione logistica, organizzativa e di supporto adottata e disponibile a casa. Ai docenti si offre l’opportunità di avere a disposizione numerose informazioni per conoscere le caratteristiche cognitive e le modalità organizzative messe in atto dagli alunni e di conseguenza procedere in sede di progettazione ad assumere decisioni dirette a precisare l’intervento di insegnamento/apprendimento. Agli alunni l’indagine consente maggiore consapevolezza intorno ai problemi che lo studio comporta, intorno alle strategie necessarie e alla loro efficacia, preparandoli ad assumere un atteggiamento più positivo verso lo studio e il contesto scolastico. Ai genitori le domande segnalano come il ragazzo debba organizzarsi le attività di studio, di quali necessità logistiche e di quale forma di accompagnamento da parte di un adulto abbia bisogno. Il questionario può inoltre rivelarsi un valido strumento per facilitare il dialogo fra scuola e famiglia sui problemi che lo studente si trova ad affrontare.

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PROGETTO DI INTEGRAZIONE ALUNNI IMMIGRATI “IL VALORE DELLA DIFFERENZA”

PREMESSA La commissione intercultura ha preso in esame il Progetto di integrazione alunni immigrati “Il valore della differenza” realizzato nell’anno scolastico 2001/02 dalle F.O. Tale progetto appare completo e ancora attuale nell’impianto teorico, ma si ritiene opportuno integrarlo in alcuni punti. Infatti nel corso degli anni si è passati dall’Accordo di Programma ( legge 285/97) ai Piani di Zona ( legge 328/2000): - PdZ di Seriate per Grassobbio - PdZ di Dalmine per Azzano San Paolo. Pertanto i plessi dell’I.C. possono contare su nuove e diverse risorse:

Progetto Nogaye (Grassobbio) Sportello di Verdellino (Azzano S. Paolo) Progetto Alfabeto Amico (Azzano S. Paolo)

Questi progetti permettono di usufruire oltre che della mediazione linguistica anche della mediazione sociale in collaborazione con il Servizio Sociale del comune o dell’UOSMI ASL di Treviglio. Inoltre il notevole aumento di alunni immigrati, passati dall’8,83 all’11,23% ca.,ha fatto sì che l’I.C. entrasse a far parte delle aree a forte flusso migratorio con la possibilità di richiedere ulteriori fondi al MIUR. La commissione intende aggiornare il precedente progetto, evidenziandone gli aspetti più rilevanti e rendendolo più operativo; ora ne propone una sintesi schematica con un’integrazione aggiornata.

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SCHEMA DEL PROGETTO: “IL VALORE DELLA DIFFERENZA”

anamnesi

CONOSCERE I bisogni dei plessi

I bisogni dei singoli alunni/e

Scolarità precedente

Conoscenze linguistiche

Livello di integrazione

ATTIVARE

FAVORIRE

L’accoglienza dei nuovi alunni/e

I laboratori di lingua italiana come L2

Un percorso personalizzato ai singoli alunni

Con gli insegnanti e il mediatore culturale

PER

Con gli insegnanti disponibili

-con i docenti dell’èquipe pedagogica -con la commissione e la F.S. per l’intercultura

Il processo di integrazione

-mediante i contatti con le famiglie, le agenzie del territorio, gli sportelli per alunni immigrati

L’adozione della didattica interculturale nella pratica scolastica

Mediante i laboratori interculturali, la conoscenza della didattica con la diffusione di materiali, corsi d’aggiornamento…

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA D.P.R. 394/99 art.45-C.M. 73 del 2.3.94

LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA – febbraio 2006

In generale accoglienza significa creare condizioni “serene” tali da favorire l’inserimento, l’adattamento, l’integrazione della persona in un dato ambiente. Va differenziata però l’ACCOGLIENZA intesa come condizione abituale e continua dello “ stare bene a scuola”, dalla “PRIMA ACCOGLIENZA”, che si riferisce soprattutto all’inserimento iniziale dell’alunno nel contesto scolastico e che va intesa come “l’insieme delle attività” finalizzate ad un adeguato e positivo ingresso a scuola. Le operazioni relative alla Pronta accoglienza richiedono di ritardare di qualche giorno la presenza in classe dell’alunno, ma al termine del percorso, con l’ausilio del mediatore culturale, l’inserimento avviene con maggiori garanzie di successo. ETA’ ANAGRAFICA al momento dell’arrivo in Italia. PERCORSO SCOLASTICO compiuto nel Paese d’origine. LIVELLO di conoscenza della lingua italiana. ACCERTAMENTO di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno. CARATTERISTICHE della lingua d’origine ( e della lingua di scolarizzazione).

M

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L’inserimento va effettuato evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri

I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione

irregolare o incompleta sono iscritti con riserva.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IMMIGRATI NEO ARRIVATI E ISCRITTI DAL MESE DI FEBBRAIO NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO ( dalla circ. del CSA di Bergamo del 15 Aprile 2005)

La valutazione deve essere predisposta a partire dalla programmazione elaborata per l’alunno a seguito dello screening iniziale delle competenze.

Per la valutazione delle competenze nella lingua straniera comunitaria, è necessario valutare il carico di fatica:

nella 1^ classe della scuola secondaria di 1°, l’alunno deve apprendere la lingua italiana e due lingue straniere, cioè tre nuove lingue contemporaneamente. Occorre perciò valutare la possibilità di conciliare l’apprendimento della lingua italiana con l’apprendimento di una lingua comunitaria. La 2^ lingua comunitaria potrà essere sviluppata in tempi e anni successivi. La valutazione quindi verterà sugli obiettivi e contenuti previsti dal percorso predisposto per il periodo di frequenza.

E’ opportuno inserire gli alunni che si iscrivono dal mese di febbraio nella classe che consentirà una prima fase

di assestamento e un percorso ordinato e completo nell’anno successivo. Gli alunni che devono essere inseriti in 1^ classe della secondaria di 1°, considerato il cambio di ordine di scuola, sono inseriti in 1^ media. Sarà perciò necessario predisporre un percorso di alfabetizzazione più intenso, continuando il lavoro anche nel periodo estivo, con progetti di territorio, coordinati dalla scuola. La valutazione finale, considerato il breve periodo di frequenza, riguarderà gli obiettivi ed i contenuti affrontati

nel periodo di frequenza.

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Per eventuali discipline non svolte si suggerisce di usare enunciati del tipo: “ La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana”

Si ricorda infine che il passaggio alla classe successiva è deciso in base ad un giudizio complessivo che tiene conto delle reali possibilità di apprendimento concesse all’alunno e non ad una somma aritmetica di risultati positivi/negativi in prove di verifica del profitto.

LABORATORI DI ITALIANO LINGUA 2 ( IL2 )

2° LIVELLO per bambini/ragazzi che ne

hanno già qualche conoscenza

1° LIVELLO per bambini /ragazzi neo-arrivati che devono apprendere la lingua orale per comunicare

3° LIVELLO per bambini/ragazzi che possiedono una discreta padronanza della lingua per comunicare, ma hanno ancora bisogno di acquisire il linguaggio specifico delle discipline

Per tutti i livelli è possibile costituire anche piccoli gruppi, seguiti dall’insegnante facilitatore, nel laboratorio linguistico, per almeno due ore quotidiane per il primo livello e alcune ore settimanali per il secondo e il terzo, mentre nelle restanti ore gli alunni parteciperanno regolarmente alle attività di classe.

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LABORATORI INTERCULTURALI C.M.n° 73 del 2 marzo 1994 INTEGRAZIONE,poiché realizza dispositivi di accoglienza e fa conoscere diversi aspetti culturali. INTERAZIONE, poiché porta alla scoperta delle differenze e delle analogie tra individui e gruppi e al riconoscimento di punti di vista diversi, attraverso il confronto, provoca la analisi e la decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi. RELAZIONE, poiché attraverso l’incontro e il confronto facilita e promuove i processi di cambiamento e scambio reciproco, sostiene la gestione dei conflitti e la negoziazione, è attenta alla dimensione affettiva, allo “star bene insieme e con le proprie differenze”. CONDIVISIONE poiché attraverso il riconoscimento dei punti di vista, aiuta a mettersi nei panni degli altri, permette di dare significato e di contestualizzare fatti e comportamenti nostri e altrui, aiuta a conoscere se stessi e a conoscere gli altri. ALCUNE PROPOSTE DI LAVORO

OB

IETT

IVI C

OG

NIT

IVI E

REL

AZI

ON

ALI

Storia del nome personale

Giochi del mondo

Racconto del viaggio

Menù dei gusti e dei disgusti, carta gastronomica

Alla scoperta di nuovi alfabeti

Fiabe dal mondo

Costruzione di maschere

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PROGETTO NOGAYE

Legge 40/98 Progetto per la qualificazione dei servizi culturali in funzione dell’integrazione e della multietnicità. Il progetto, realizzato dal Comune di Albano S. Alessandro, porta il nome di una donna senegalese inserita nell’attività di mediazione culturale. Il progetto NOGAYE, legato al periodo 2006/2008, prevede interventi a favore di immigrati ed è così strutturato: Chi:

I comuni del Piano di Zona di Seriate: Albano S. Alessandro, Torre de’ Roveri, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate, Seriate.

Gli Istituti Comprensivi ( solo le Scuole rientranti nel PdZ)

Si propone di:

mantenere momenti periodici di incontro fra le funzioni strumentali degli Istituti Comprensivi che hanno sottoscritto l’accordo, quale spazio di scambio di esperienze e di confronto sulle realtà con cui ogni giorno la scuola si incontra;

sostenere in maniera significativa spazi di incontro fra il mondo della scuola e il comune estendendo

la partecipazione ai referenti comunali sia del servizio sociale che degli uffici scuola;

progettare momenti/attività specifiche da realizzare nel periodo estivo;

individuare dei percorsi operativi da porre alla base di una nuova progettazione per gli anni scolastici 2006/2008

Offre:

Servizio di mediazione linguistica ( per le scuole) Laboratori interculturali (per le scuole) Servizio di mediazione culturale/ sociale ( per i comuni) Corsi di alfabetizzazione per donne (per i comuni) Corsi di cucina multietnica

Chiede:

• Un contributo economico ai Comuni e agli Istituti Comprensivi

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Sportello scuola per l’integrazione alunni immigrati

Verdellino-Zingonia Progetto per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni immigrati

A norma dell’art.7 D.P.R. n 275/99

Chi: I Comuni del Piano di Zona di Dalmine :Verdellino, Urgnano, Azzano S.Paolo, Ciserano, Boltiere,

Verdello, Osio Sotto, Dalmine, Treviolo, Lallio, Stezzano, Zanica, Comun Nuovo, Curno, Levate, Osio Sopra, Mozzo.

Gli Istituti Comprensivi del PdZ Si propone di:

diffondere “buone pratiche” nelle scuole, attraverso la consulenza e l’informazione agli insegnanti, la raccolta e la diffusione di materiale e la creazione di una biblioteca-archivio;

promuovere laboratori di IL2 nelle scuole e formazione di insegnanti esperti nella gestione del

laboratorio di IL2; coordinare gli insegnanti referenti delle varie scuole;

realizzare rapporti funzionali di collaborazione con i vari servizi esterni al sistema scolastico: Enti

locali, ASL (Unità Operativa Servizi di Mediazione e di Integrazione), Servizi Sociali, Associazioni varie;

attivare progetti di rete scuola-territorio.

Offre:

Consulenza a tutti gli insegnanti per la progettazione e la realizzazione di percorsi di alfabetizzazione;

Accesso al servizio di mediazione culturale;

Pacchetti di alfabetizzazione ( ALFABETO AMICO)

Percorsi interculturali

Accesso alla biblioteca-archivio

Chiede:

• Un contributo economico ai Comuni e agli Istituti Comprensivi

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MATERIALE PRESENTE NELL’ISTITUTO

SECONDARIA DI GRASSOBBIO

Progetto di integrazione alunni immigrati “Il

valore della differenza L’italiano? Sì grazie. Vol. 1-2 Ed. ELI Viva l’italiano vol. 1-2-3-4. Ed. Guerra Anche in italiano. Vol. 1-2-3 Ed. Nicola

Milano Facile! Progetto Alias vol. 1-2-3-4 Ed.

Theorema Parliamo insieme l’italiano livelli 1,2,3,4,5

Ed. Giunti Marzocco Incontriamoci: programma di lingua e

cultura italiana per la scuola dell’obbligo, italiano come L2. Ed. Guerini Studio

Dire,fare,comunicare. Ed. Tannini Matematica: regole e formule (glossario e

tavole numeriche) Predators ( in inglese- first readers) Dracula’s wife ( in inglese- easy readers)

Progetto A.L.I.S. Percorsi facilitati di geografia/matematica Moduli di didattica interculturale. (testo) Moduli di didattica interculturale. ( CD ) Tutti uguali, tutti diversi: pari opportunità di

informazione. ( CD) FLOPPY con: - Materiale Centro COME (testi

semplificati di storia, geografia ) - Educazione interculturale - Fiabe sull’intolleranza - La scuola nei paesi d’origine ( CESPI)

Gli alunni di origine: albanese, araba, rom.

Materiale vario Materiale sportello:

Prove di verifica L2 Protocolli per l’avvio

dell’apprendimento della lingua italiana

La scuola comunica in … CD Antologia Raccontare la storia 2-3-4 Alfabetouno vol. 1-2

Primaria di Grassobbio Progetto di integrazione alunni immigrati “Il valore della

differenza” L’interculturalità nella scuola elementare. Ed.EMI Didattica interculturale della storia. Ed. EMI Didattica interculturale della geografia. Ed. EMI Didattica interculturale della musica. Ed. EMI Fiabe e intercultura. Ed. EMI Il mondo tra le dita. Ed. Scienza Mamme, favole e bambini. Ed. Einaudi ALIAS. Ed. Teorema Anche in italiano vol. 1-2-3. Ed. Nicola Milano Il mondo in classe. Ed. Nicola Milano Progetto italiano ( testo). Ed. Edi Lingua Progetto italiano ( eserciziario). Ed. Edi Lingua Dire, fare, comunicare. Ed. Vannini (fotocopie) Progetto A.L.I.S. Percorsi facilitati di geografia/matematica Moduli di didattica interculturale. (testo) Moduli di didattica interculturale. ( CD ) Tutti uguali, tutti diversi: pari opportunità di informazione. (

CD ) FLOPPY con: - Materiale Centro COME (testi semplificati

di storia, geografia ) - Educazione interculturale - Fiabe sull’intolleranza - La scuola nei paesi d’origine ( CESPI) - Gli alunni di origine: albanese, araba, rom.

- Materiale vario Raccontare la storia 1 Alfabetouno 1 – 2 La scuola comunica in … (arabo – angla – tamil – urdu) -

CD

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Primaria di Azzano San Paolo Progetto di integrazione alunni immigrati “Il valore della differenza” ALIAS. Ed. Teorema Anche in italiano vol. 2 Ed. Nicola Milano Parole non dette ( quaderni operativi ) Kit di giochi linguistici da tavolo in italiano, cinese, albanese,

arabo. Ed Vannini Facile! Progetto Alias vol. 1-2-3-4 Ed. Teorema Parliamo insieme l’italiano vol. 2-5 Ed. Giunti Bambini stranieri a scuola. Ed. Nuova Scuola L’italiano? Sì, grazie. Vol. 1-2-3 Ed. ELI In viaggio con gli altri.

Progetto A.L.I.S. Percorsi facilitati di geografia/matematica Moduli di didattica interculturale. (testo) Moduli di didattica interculturale. ( CD ) Tutti uguali, tutti diversi: pari opportunità di informazione. ( CD ) FLOPPY con: - Materiale Centro COME (testi semplificati di

storia, geografia ) - Educazione interculturale - Fiabe sull’intolleranza - La scuola nei paesi d’origine ( CESPI) - Gli alunni di origine: albanese, araba, rom. - Materiale vario

La scuola comunica in … CD Raccontare la storia 1 Alfabetouno vol. 1-2

In segreteria è depositato un CD con la modulistica tradotta in varie lingue

SECONDARIA DI AZZANO SAN PAOLO

Progetto di integrazione alunni immigrati “Il valore della

differenza” Progetto A.L.I.S. Percorsi facilitati di geografia/matematica Moduli di didattica interculturale. (testo) Moduli di didattica interculturale. ( CD ) Tutti uguali, tutti diversi: pari opportunità di informazione. ( CD)

FLOPPY con: - Materiale Centro COME (testi semplificati di storia, geografia ) - Educazione interculturale - Fiabe sull’intolleranza - La scuola nei paesi d’origine ( CESPI) - Gli alunni di origine: albanese, araba, rom. - Materiale vario

La scuola comunica in… CD

Alfabetouno 1-2

Raccontare la storia 2-3-4

Antologia

Materiale sportello:

- Prove di verifica L2

- Protocolli per l’avvio dell’apprendimento della lingua italiana

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IL CONTRATTO FORMATIVO

Per condividere con alunni e famiglie degli obiettivi educativi che possano favorire la crescita dei ragazzi, si è predisposto il seguente contratto formativo.

Contratto formativo per l’alunno……………………………della classe Anno scolastico …………

Obiettivi Comportamenti richiesti all’alunno

Strategie degli insegnanti Contratto con la famiglia

Rispetto degli altri e collaborazione

-ha cura di non disturbare il lavoro dei compagni e dell’insegnante; -evita parole e comportamenti che possano turbare la sensibilità dei compagni; -è disposto a discutere con gli altri per risolvere un problema; - rispetta i compagni, anche nelle situazioni di disagio e difficoltà

-invitano gli alunni a riflettere sull’utilità di una “buona educazione”; -guidano alla riflessione sulle conseguenze negative del mancato rispetto dell’ambiente, delle cose e degli altri; -aiutano gli alunni a scoprire e sperimentare modalità di comportamento costruttive; -incoraggiano e valorizzano gli interventi pertinenti; -progettano attività che favoriscano l’evoluzione dei contributi dei singoli alunni;

-cercano momenti di comunicazione con i figli per capire che cosa pensano di quello che succede a scuola; -cercano insieme ai figli modalità corrette di comportamento e di comunicazione; -discutono sulla necessità di rispettare le regole quando si vive con altre persone;

Autocontrollo e responsabilità in classe

-si mostra consapevole di quanto si sta facendo: all’inizio della nuova lezione si rimette al proprio posto, mette via il materiale che non serve più e predispone quanto è necessario; -si alza dal banco solo in caso di reale necessità, didattica o personale che sia; -rispetta i turni d’intervento durante le discussioni e rispetta le idee degli altri; -per non disturbare il lavoro, evita di chiacchierare, di giocare con matite, righelli o gomme, di dondolarsi sulla sedia, di perdersi in inutili polemiche, di divagare su argomenti non pertinenti -rispetta le scadenze di riconsegna di verifiche e di avvisi firmati; -è autonomo e tempestivo nel portare a termine gli incarichi assegnati; -riconosce gli errori e i propri torti;

-invitano gli alunni a rispettare le norme stabilite; -forniscono indicazioni chiare e precise sui tempi e le modalità dei singoli impegni; -usano l’assegnazione degli incarichi per rafforzare l’autostima e quindi le abilità sociali e cognitive; -discutono sull’opportunità del rispetto delle regole in un gruppo; -guidano alla riflessione sulle conseguenze negative di un comportamento poco controllato; -stimolano gli alunni ad eseguire tutti i compiti come mezzo per giungere ad apprendimenti più consapevoli;

-aiutano a trovare e a sperimentare modalità di comportamento costruttivo; -controllano il diario e firmano gli avvisi aiutando a far rispettare le scadenze; -sfogliano insieme al figlio i quaderni di lavoro, chiedono spiegazioni sulla loro organizzazione e si informano sulle attività; -discutono a casa con i figli sui comportamenti richiesti; -discutono in generale sulla necessità di rispettare le regole quando si vive con altre persone; -evitano di scusare i figli per i compiti non eseguiti e, in caso di assenza, si accertano che i figli si informino sui compiti assegnati;

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Organizzazione e attenzione

-a casa, controlla quotidianamente sul diario gli impegni da portare a termine e il materiale da portare; -per la pianificazione dei propri impegni di studio tiene conto di: .tempo di lavoro richiesto presumibilmente da ciascun compito .strumenti che servono .impegni settimanali scolastici ed extrascolastici; -controlla sul diario prima di sera che tutti gli impegni siano stati portati a termine e se è stato preparato tutto il materiale per il giorno dopo; -si concentra durante le spiegazioni dell’insegnante (evitando sia di osservare altri compagni, sia di fare “altro” che possa distrarre sé e i compagni); -ascolta con attenzione le modalità di lavoro richieste e ne tiene conto; -presta attenzione alla correzione dei compiti e li corregge secondo le istruzioni;

-forniscono indicazioni chiare e precise sul materiale da usare e sulle procedure da seguire; -creano condizioni favorevoli alla richiesta di chiarimenti, valorizzando le richieste degli alunni; -scelgono quantità, qualità e durata dell’intervento didattico tenendo conto dei tempi di attenzione degli alunni; -creano attenzione selettiva, esplicitando gli obiettivi, rifacendosi a conoscenze ed abilità già acquisite, anticipando i concetti chiave;

-chiedono ai figli di spiegare le istruzioni e le procedure per l’esecuzione dei compiti; -discutono con loro delle dimenticanze e cercano insieme possibili soluzioni; -guardano insieme al figlio sul diario i compiti da eseguire, segnalando eventuali problemi di comprensione di quanto ha scritto; -se necessario, aiutano a controllare il materiale messo nella cartella, senza sostituirsi al figlio; -aiutano a pianificare il lavoro, esaminando insieme gli impegni settimanali e distribuendo adeguatamente i tempi di studio e di svago; -evitano di eseguire i compiti in sostituzione del figlio;

Impegno e acquisizione di un metodo di lavoro

-annota sistematicamente e in modo completo sul diario i compiti da svolgere; -segnala con chiarezza sul diario la materia cui il compito si riferisce; -nell’operare tiene conto delle modalità di lavoro richieste (p.e. trascrivere la consegna del compito, se richiesto, trascrivere la pagina e il numero dell’esercizio, rispettare gli spazi concordati ecc.); -si esercita per fissare le conoscenze;

-sollecitano gli alunni a cercare la motivazione di eventuali dimenticanze; -segnalano ai genitori situazioni ripetute di scarsa attenzione all’esecuzione dei compiti e di scarsa cura nel portare il materiale necessario; -compatibilmente con l’orario delle lezioni, assegnano i compiti non da un giorno all’altro ma con un margine adeguato di tempo; -stabiliscono insieme agli alunni il tempo richiesto dai compiti; -controllano che l’alunno abbia eseguito il compito; -correggono il compito in classe; -in relazione al contenuto, indicano precise modalità di lavoro;

-verificano che i compiti siano stati eseguiti, non limitandosi alla domanda: ”Hai fatto i compiti?”; -controllano che il figlio sia consapevole delle modalità di studio indicate a scuola; -controllano insieme al figlio se sul diario sono state indicate procedure particolari; -se possibile, e se necessario, verificano le conoscenze acquisite dal figlio ponendo domande di controllo;

Esecuzione dei compiti a casa

- Annota sistematicamente e in modo completo sul diario i compiti da svolgere - segnala con chiarezza sul diario la materia a cui il compito si riferisce

- assegnano i compiti con un margine adeguato di tempo - controllano se l’alunno ha eseguito il compito - correggono i compiti

Guardare insieme al figlio sul diario i compiti da eseguire, segnalando eventuali problemi di comprensione di quanto scritto

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- a casa controlla quotidianamente sul diario gli impegni da portare a termine - nell’operare tiene conto delle modalità di lavoro richieste - controlla prima di sera se tutti gli impegni sono stati portati a termine e se è stato preparato tutto il materiale per il giorno dopo

- sollecitano gli alunni a cercare la motivazione di eventuali dimenticanze - segnalano ai genitori situazioni ripetute di scarsa attenzione all’esecuzione dei compiti e di scarsa cura nel portare il materiale necessario

Periodicamente sfogliare insieme al figlio i quaderni di lavoro e chiedergli spiegazioni su qualche attività Aiutare a pianificare il lavoro, esaminando insieme gli impegni settimanali e distribuendo adeguatamente i tempi di studio e di svago Verificare se i compiti sono stati eseguiti Non eseguire i compiti in sostituzione del figlio

Si impegna ad una valutazione dell’efficacia dei propri comportamenti

Si impegnano ad una valutazione dell’efficacia dei propri comportamenti

Si impegna ad una valutazione dell’efficacia dei propri comportamenti

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PROGETTO CONTINUITA’

Il passaggio di informazioni tra la scuola dell’infanzia e quella primaria avviene attraverso la compilazione di una scheda di valutazione da parte delle insegnanti della scuola dell’infanzia, seguita da un colloquio tra i docenti dei due ordini di scuola. La stessa procedura viene seguita per il passaggio di informazioni tra la scuola primaria e quella secondaria. Un’apposita commissione di docenti predispone ogni anno un percorso di continuità che prevede vari incontri tra alunni ed insegnanti delle tre scuole. All’interno di questo percorso, i docenti e gli alunni delle diverse scuole lavorano su Unità di Apprendimento comuni, per realizzare anche in ambito didattico la continuità perseguita a livello educativo. La Commissione si occupa, inoltre, di predisporre “progetti-ponte” per gli alunni diversamente abili che si trovano a dover affrontare il passaggio da un ordine all’altro di scuola. Nel mese di dicembre, vengono previste delle mattine di apertura della scuola al territorio (open day), per consentire ai genitori di visitare i locali scolastici e conoscere il funzionamento dei laboratori.

PROGETTO ACCOGLIENZA

Il progetto di accoglienza serve ad affrontare serenamente e in modo graduale le novità relative all’ambiente ed alle figure di riferimento; inoltre, permette agli insegnanti di classe di effettuare osservazioni sugli atteggiamenti socio-affettivi e sulle abilità metacognitive di ogni alunno: ciò anche per confermare o modificare la composizione dei gruppi classe. I nuovi iscritti vengono inseriti nelle rispettive classi di appartenenza, composte a giugno, secondo i criteri stabiliti dalla Commissione Continuità e sulla scorta delle informazioni ricevute dai docenti della scuola di provenienza. Per quanto riguarda la scuola primaria, all’inizio dell’anno scolastico (nelle prime due settimane), i docenti procedono alla somministrazione di prove strutturate: i risultati di tali prove, unitamente alle osservazioni sistematiche dei docenti, saranno tenuti in considerazione per procedere ad eventuali modifiche nella composizione del gruppo classe.

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CRITERI FORMAZIONE CLASSI PRIME

Scuola primaria

Scuola secondaria

• Schede di presentazione compilate

dalla scuola dell’infanzia • Passaggio di informazioni tra i docenti

dei due ordini di scuola (infanzia e primaria)

• Osservazioni effettuate dalla psicopedagogista (o dalla vicaria e/o dalle insegnanti della scuola primaria)

• Semestre di nascita • Eventuali iscrizioni “anticipate” • Presenza di alunni diversamente abili • Distribuzione maschi / femmine • Presenza alunni stranieri • Presenza di alunni che non si avvalgono

dell’IRC • Iscrizione di alunni non provenienti

dalla locale scuola dell’infanzia • Osservazioni effettuate nelle prime

due / tre settimane di scuola a settembre

• Schede di valutazione compilate dalla

scuola primaria • Passaggio di informazioni tra i docenti

dei due ordini di scuola (primaria e secondaria)

• Osservazioni effettuate dalla psicopedagogista

• Presenza di alunni diversamente abili • Distribuzione maschi / femmine • Presenza alunni stranieri • Presenza alunni che non si avvalgono

dell’IRC • Iscrizione di alunni non provenienti

dalla locale scuola primaria

Alla fine del mese di settembre, i gruppi classe sono definitivi. Le equipe pedagogiche formulano al Dirigente una proposta di assegnazione dei docenti alle sezioni.

All’inizio del mese di giugno, in sede di Consiglio d’Istituto, si procede all’estrazione da abbinare ai gruppi classe. Gli elenchi delle sezioni vengono poi esposti all’albo.

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OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

IDENTITA’

Obiettivi formativi

Autonomia

Partecipazione Interesse Relazione

Comporta- menti osservabili

- Si organizza rispetto ai tempi e al materiale - Sa comunicare i risultati del proprio lavoro - Esegue in modo ordinato e preciso il lavoro assegnato a casa e/o a scuola - Utilizza in modo corretto e funzionale gli strumenti

- Ascolta le spiegazioni con attenzione - Interviene a proposito - Pone domande

- Lavora con tutti - E’ disponibile a dare e ricevere aiuto

Fasce di livello

Ottimo : Si organizza in modo personale e produttivo Distinto: Si organizza dopo aver ricevuto tutte le istruzioni necessarie Buono : Si organizza autonomamente ma con frequenti chiarimenti Sufficiente : Sa procedere nel lavoro se guidato Non Sufficiente : Sa procedere nel lavoro con guida ravvicinata

Ottimo : Partecipa in modo responsabile e costruttivo Distinto : Partecipa attivamente Buono : Partecipa in modo pertinente Sufficiente : Partecipa solo se sollecitato Non Sufficiente : Partecipa in modo non adeguato

Ottimo : Si applica con continuità,, entusiasmo e profitto nelle attività Distinto : Si applica con profitto nelle attività Buono : Si applica con profitto nelle attività che lo attraggono Sufficiente : Si applica superficialmente nelle attività Non Sufficiente : Deve essere frequentemente richiamato per scarsa applicazione nelle attività

Ottimo : Ben inserito nel gruppo, collabora attivamente con tutti Distinto : Ben inserito nel gruppo, collabora con tutti Buono: Inserito nel gruppo, si dimostra disponibile a collaborare con tutti Sufficiente : Dimostra qualche difficoltà ad inserirsi nel gruppo Non Sufficiente : Dimostra difficoltà ad inserirsi nel gruppo e a collaborare

CONVIVENZA CIVILE Obiettivi formativi Comportamento Educazione alla

cittadinanza Educazione alla salute Educazione stradale

Comporta-menti osservabili

- Conosce il regolamento della classe e della scuola - Rispetta l’ambiente e le cose altrui - Rispetta i turni di intervento - Rispetta gli altri

- Conosce l’organizzazione dell’Unione Europea (secondaria) - Conosce la Costituzione del nostro paese - Conosce l’organizzazione del territorio in cui vive (primaria) - Conosce gli articoli fondamentali della Costituzione relativi ai diritti dell’infanzia (primaria)

-Conosce comportamenti sani e corretti per il benessere

- Conosce codici, norme e regole dei pedoni, ciclisti e motociclisti (secondaria)

Fasce di livello

Ottimo: Rispetta le regole, gli altri e l’ambiente in modo responsabile Distinto: : Rispetta le regole, gli altri e l’ambiente Buono: Rispetta generalmente le regole, gli altri e l’ambiente Sufficiente: Non sempre rispetta le regole, gli altri e l’ambiente. Non Sufficiente: Deve essere spesso richiamato al rispetto delle regole, degli altri e dell’ambiente.

Ottimo: Conosce in modo approfondito Distinto: Conosce in modo completo Buono: Conosce in modo non del tutto completo Sufficiente: Conosce in modo essenziale Non Sufficiente: Conosce in modo lacunoso

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Comporta- menti osservabili

-Esegue i compiti -Chiede chiarimenti -Si applica per ottenere risultati adeguati

-Ripete i contenuti -Conosce gli elementi propri della disciplina

-Comprende il senso delle informazioni

- Applica conoscenze, termini e procedimenti

- Sa comunicare - Riorganizza le conoscenze in modo personale - Formula ipotesi e soluzioni di problemi

Fasce di livello

Ottimo : Sa organizzarsi in modo personale e proficuo Distinto: Sa impostare ed organizzare il lavoro secondo le indicazioni date Buono: Non sempre organizza adeguatamente il proprio lavoro Sufficiente: Talvolta necessita dell’aiuto dell’insegnante per gestire il proprio lavoro. Non Sufficiente: necessita di aiuto per procedere nel lavoro.

Ottimo: Conosce in modo approfondito Distinto: Conosce in modo completo Buono: Conosce in modo non del tutto completo Sufficiente: Conosce in modo essenziale Non Sufficiente: Conosce in modo lacunoso

Ottimo: Comprende in modo immediato e completo il significato delle informazioni Distinto: Comprende in modo completo il significato delle informazioni Buono: Comprende il significato globale delle informazioni Sufficiente: Comprende il significato essenziale delle informazioni Non Sufficiente: Comprende con difficoltà le informazioni

Ottimo:Applica le conoscenze in situazioni nuove e complesse Distinto: Applica le conoscenze in situazioni nuove Buono: Applica le conoscenze in situazioni note Sufficiente: Applica le conoscenze in situazioni semplici e note Non Sufficiente: Applica le conoscenze in modo non corretto

Ottimo: Comunica con proprietà e ricchezza lessicale Distinto: Comunica in modo chiaro Buono:Comu-nica in modo chiaro ma essenziale Sufficiente: Comunica in modo semplice Non Sufficiente: Comunica con un linguaggio frammentario e difficoltoso

Ottimo: Riorganizza le conoscenze secondo collegamenti logici, anche in situazioni nuove Distinto: Integra ciò che conosce con le nuove informazioni Buono: Elabora legami fra informazioni principali e secondarie Sufficiente: Coglie relazioni semplici Non Sufficiente: Coglie con difficoltà semplici relazioni

STRUMENTI CULTURALI

Obiettivi formativi

Impegno Conoscenza Comprensione Applicazione Comunicazione Rielaborazione

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OBIETTIVI SPECIFICI DELLA VALUTAZIONE PERIODICA

SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA ITALIANO Ascoltare, comprendere e riferire comunicazioni orali e brevi testi. Acquisire le tecniche di lettura e scrittura. Rispettare le principali convenzioni ortografiche. INGLESE Comprendere ed eseguire semplici istruzioni, comandi e forme di saluto. Riprodurre semplici filastrocche e canzoncine. STORIA Collocare nel tempo esperienze vissute individuali e collettive. Riconoscere rapporti di successione temporali. GEOGRAFIA Riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio. Orientarsi negli spazi vissuti utilizzando indicatori topologici. MATEMATICA Conoscere e usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti. Risolvere semplici situazioni problematiche. SCIENZE Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo. Individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali. TECNOLOGIA E INFORMATICA Conoscere i principali componenti del computer. Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici. Classificare i materiali di uso comune in base alle principali caratteristiche. MUSICA Percepire e discriminare suoni e rumori dell’ambiente circostante. Utilizzare la voce, il corpo, oggetti vari e semplici strumenti per produrre eventi sonori. ARTE E IMMAGINE Leggere e descrivere semplici immagini. Utilizzare tecniche grafiche-pittoriche-manipolative a fini espressivi. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Percepire e riconoscere il proprio corpo. Utilizzare il movimento per esprimersi. Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole. COMPORTAMENTO Acquisire autonomia nella cura della propria persona, del materiale e del lavoro scolastico. Rispettare le regole stabilite nel lavoro e nel gioco.

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CLASSI SECONDA E TERZA ITALIANO Ascoltare, comprendere e riferire testi di tipo diverso. Leggere in modo corretto e scorrevole. Produrre semplici testi per narrare, descrivere, informare. Riflettere sulle principali convenzioni linguistiche. INGLESE Comprendere e ripetere istruzioni e brevi frasi di uso quotidiano. Riprodurre semplici filastrocche e canzoncine. STORIA Riconoscere relazioni di successione, ciclicità e contemporaneità. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici sul passato personale e del territorio. GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio ed osservarne gli elementi costitutivi. Utilizzare strumenti e mezzi per leggere e comprendere la rappresentazione grafica dello spazio. MATEMATICA Comprendere il significato dei numeri naturali, il modo di rappresentarli, il valore posizionale delle cifre. Saper operare con i numeri, mentalmente e per iscritto. Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche. Riconoscere le principali figure geometriche. SCIENZE Osservare, misurare, descrivere semplici fenomeni fisici e chimici. Riconoscere e descrivere gli esseri inanimati e gli esseri viventi. TECNOLOGIA E INFORMATICA Utilizzare semplici programmi di videoscrittura e grafica. Osservare e analizzare oggetti, strumenti e macchine d’uso comune, classificandoli in base alle loro funzioni. MUSICA Discriminare e analizzare eventi sonori. Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali, danze e ritmi. ARTE E IMMAGINE Leggere e descrivere immagini. Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche e plastiche. Osservare alcune opere d’arte individuandone i principali elementi costitutivi. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Utilizzare e coordinare diversi schemi motori di base. Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole. COMPORTAMENTO Assumere atteggiamenti di ascolto, di interesse e partecipazione nelle diverse attività scolastiche. Relazionare in modo corretto con gli altri nel rispetto delle regole stabilite.

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CLASSI QUARTA E QUINTA ITALIANO Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati e letti. Leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo. Produrre testi di vario tipo rispettando le principali convenzioni ortografiche e sintattiche. Analizzare la frase nelle sue funzioni e conoscere le parti del discorso. INGLESE Acquisire abilità linguistiche utilizzando frasi adeguate alla situazione. Scrivere messaggi con strutture note. STORIA Collocare eventi sulla linea del tempo, confrontando i quadri storici delle civiltà studiate. Ricavare informazioni storiche fa fonti di vario genere. Comprendere eventi socio-culturali legati a fenomeni di integrazione tra i popoli. GEOGRAFIA Orientarsi sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Analizzare gli elementi caratterizzanti i paesaggi, con particolare attenzione a quelli italiani. Riflettere sulle trasformazioni ambientali e comprendere l’esigenza della tutela del patrimonio naturalistico. MATEMATICA Comprendere e utilizzare i numeri naturali, frazionari e decimali. Eseguire le quattro operazioni mentalmente e per iscritto. Usare il ragionamento per risolvere problemi riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane e solide. Calcolare lunghezze, capacità, pesi e aree. Saper raccogliere ed interpretare dati usando metodi statistici. SCIENZE Osservare, misurare, descrivere fenomeni fisici e chimici. Comprendere l’interdipendenza fra l’uomo e il suo territorio. TECNOLOGIA E INFORMATICA Utilizzare programmi di videoscrittura e grafica. Utilizzare il computer per raccogliere informazioni, anche attraverso Internet. MUSICA Riconoscere, classificare e rappresentare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale. Riconoscere e classificare i principali strumenti musicali. ARTE E IMMAGINE Riconoscere gli elementi costitutivi del linguaggio iconico e audiovisivo. Manipolare materiali diversi a fini espressivi. Conoscere opere d’arte e beni culturali del territorio e non. SCIENZE MOTORIE E SPSORTIVE Organizzare schemi motori sempre più complessi coordinandone i movimenti. Partecipare a giochi organizzati anche in forma di gara, rispettando l,e regole. COMPORTAMENTO Assumere atteggiamenti di ascolto, di interesse e partecipazione nelle diverse attività scolastiche. Relazionarsi in modo corretto con gli altri nel rispetto delle regole stabilite. Conoscere e rispettare i propri doveri di alunno.

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SCUOLA SECONDARIA

BIENNIO (CLASSI PRIMA E SECONDA) ITALIANO Comprendere il significato globale del messaggio orale, lo scopo e il senso della comunicazione. Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando un lessico appropriato. Leggere in modo scorrevole, corretto ed espressivo. Scrivere in modo chiaro e ordinato applicando le regole ortografiche. Conoscere la struttura e le funzioni morfologiche e sintattiche della lingua italiana. STORIA Collocare fatti e fenomeni in ordine diacronico e sincronico. Ricostruire le principali periodizzazioni e distinguere i diversi aspetti di ogni epoca storica (politici, sociali, economici, culturali) individuandone le relazioni che vi intercorrono. Cogliere nelle civiltà presentate gli elementi fondamentali e costitutivi della vita sociale, civile e politica. Ricercare, selezionare e ordinare informazioni e dati. Utilizzare il lessico specifico della disciplina. GEOGRAFIA Conoscere le principali caratteristiche fisiche e d antropiche di un ambiente. Cogliere le interazioni fra uomo e territorio dal punto di vista economico, sociale, culturale e politico. Comprendere e d utilizzare il lessico specifico. INGLESE Organizzare il proprio apprendimento. Utilizzare lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi. Individuare e spiegare le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere. LINGUA FRANCESE / SPAGNOLO Organizzare il proprio apprendimento. Utilizzare un lessico di tipo familiare e strutture ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza. MATEMATICA Conoscere ed applicare concetti, regole, proprietà e tecniche di calcolo. Individuare gli elementi significativi in un contesto e mettere in relazione dati e richieste. Tradurre dal linguaggio verbale ad un linguaggio simbolico, grafico e viceversa. SCIENZE Conoscere ed ordinare secondo criteri; cogliere analogie e differenze di fatti e fenomeni. Descrivere situazioni utilizzando linguaggi specifici. Conoscere comportamenti sani e corretti per il benessere. ARTE E IMMAGINE Saper osservare, descrivere e rappresentare l’aspetto ambientale attraverso l’uso di tecniche espressive appropriate. Acquisire un metodo di lavoro. Conoscere ed applicare la terminologia specifica nella descrizione di un elaborato o di un’opera d’arte. Saper riconoscere, analizzare e collocare l’opera d’arte nel suo contesto storico culturale. TECNOLOGIA Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di specifici oggetti in riferimento alle procedure costruttive. Rappresentare graficamente forme elementari attraverso l’uso corretto degli strumenti, seguendo anche uno specifico percorso operativo. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Consolidare lo schema corporeo motorio ed essere consapevoli del proprio stato di efficienza fisica. Migliorare le capacità coordinative e condizionali. Partecipare alle attività ludiche e ai giochi motori-sportivi rispettando le regole e applicando le tecniche. Utilizzare il corpo ed il movimento come mezzo espressivo. Usare in modo responsabile spazi ed attrezzature e conoscere le norme di comportamento del pedone e del ciclista. MUSICA Saper leggere e scrivere in modo ordinato e corretto la notazione musicale con conseguente esecuzione strumentale e vocale. Saper riconoscere le quattro dimensioni del suono con particolare riferimento al timbro per la distinzione degli strumenti musicali. Saper creare semplici melodie indicando sul rigo musicale solo l’altezza dei suoni. Conoscere l’evoluzione dal “canto gregoriano” al “barocco”.

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CLASSE TERZA ITALIANO Cogliere tutte le informazioni esplicite ed implicite di un testo; stabilire collegamenti logici. Organizzare e utilizzare schemi per fissare contenuti e concetti. Strutturare una comunicazione chiara, organica ed essenziale. Adattare il proprio linguaggio alla situazione comunicativa esprimendo opinioni personali. Leggere in modo fluido ed espressivo; individuare nel testo le informazioni richieste rielaborandole in modo personale. Scrivere testi coerenti, pertinenti e completi con osservazioni e riflessioni individuali. Pianificare la comunicazione in rapporto allo scopo, all’oggetto (traccia) e alle informazioni che si intendono trasmettere. STORIA Conoscere e analizzare fatti e fenomeni in ordine diacronico e sincronico. Inquadrare e ricostruire i principali periodi storici. Maturare una capacità critica dei problemi civili e sociali delle epoche studiate e della comunità di appartenenza. Decodificare e ricavare informazioni da materiali e strumenti specifici. GEOGRAFIA Conoscere ed analizzare le caratteristiche fisiche, antropiche ed economiche di un luogo. Confrontare ambienti diversi rilevandone analogie e differenze. Interpretare i legami antropici e politici di un determinato territorio. Decodificare ed individuare gli strumenti opportuni per ricercare informazioni. Utilizzare con consapevolezza il lessico specifico. INGLESE Comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard di argomenti familiari. Descrivere esperienze ed avvenimenti, esporre brevemente opinioni e progetti sia in lingua scritta che orale. Pervenire ad una capacità autovalutativa che permetta di riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative in terrorizzatE. LINGUA FRANCESE / SPAGNOLO Comunicare in attività che richiedono uno scambio di informazioni semplici e dirette, su argomenti familiari e abituali. Descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, sia nella lingua scritta che orale. Individuare e spiegare le differenze culturali veicolate dalle lingue materne e dalle lingue straniere. MATEMATICA Conoscere ed utilizzare concetti, regole, proprietà e procedure di calcolo in un contesto nuovo. Individuare dati e incognite di un problema, formulare ed applicare procedimenti di risoluzione. Tradurre informazioni da un linguaggio ad un altro (verbale, grafico, simbolico). SCIENZE Conoscere, individuare gli elementi di un fenomeno e stabilire relazioni e collegamenti. Esprimere situazioni e fornire spiegazioni utilizzando linguaggi specifici. Conoscere comportamenti sani e corretti per il benessere. ARTE E IMMAGINE Saper osservare, leggere, descrivere e rappresentare la realtà visiva. Usare gli elementi del linguaggio visivo e le tecniche idonee per esprimersi in modo personale e creativo. Acquisire capacità progettuali per la realizzazione di un elaborato. Saper riconoscere, analizzare e collocare l’opera d’arte nella situazione storica e nella sua funzione comunicativa e sociale. TECNOLOGIA Analizzare la realtà tecnologica in diversi contesti attraverso la descrizione dei processi tecnologici. Progettare e realizzare un percorso operativo utilizzando correttamente gli strumenti. Conoscere procedimenti, principi e teorie della tecnologia e utilizzare un linguaggio appropriato. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Acquisire consapevolezza del proprio corpo e del proprio stato di benessere predisponendo piani di lavoro personalizzati, adottare corretti stili di vita, conoscere criticamente fenomeni sociali legati al mondo dello sport; consolidare le capacità coordinative e condizionali attraverso attività specifiche, giochi sportivi individuali e di squadra; mettere in atto comportamenti funzionali alla sicurezza in vari ambienti e conoscere le norme di comportamento del motociclista. MUSICA Ricostruire, attraverso le strutture delle opere musicali, il contesto storico, sociale, culturale. Creare ed eseguire frasi musicali attraverso l’uso di una scrittura musicale semplificata. Usare correttamente la scrittura e lo strumento musicale. Conoscere ed applicare la terminologia specifica nell’esecuzione e nell’ascolto di un brano musicale.

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PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO TRIENNALE PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA

PRESUPPOSTI TEORICI E METODOLOGICI DEL PROGETTO

IL CONCETTO DI ORIENTAMENTO Il concetto di orientamento è per se stesso molto ampio e complesso e, a volte, mostra aspetti di ambiguità e vaghezza che sarebbe utile, invece, chiarire partendo dalla stessa etimologia del termine. La parola “orientamento” deriva dal verbo latino “orior” che significa “nascere”; l’orientamento è quindi una nascita, un punto di partenza di un qualcosa che deve divenire, quindi “in fieri”. In analogia con il concetto di orientamento geografico per cui “orientarsi” significa stabilire dove si è, in relazione ai punti cardinali, e dove si vuol andare. Per orientamento intendiamo una serie di attività attraverso le quali l’individuo acquisisce la consapevolezza dell’io/sé “ora” per progettare / organizzare un viaggio – percorso che implica una esplorazione – formazione – maturazione dell’io/sé dopo/poi. In questo senso, dunque, il soggetto diventa protagonista attivo del percorso – processo sia perché consapevole delle sue capacità, dei suoi limiti, delle sue attitudini, interessi, abilità, ma anche perché fruitore diretto e realizzatore egli stesso delle attività di orientamento. Sebbene tutta l’attività educativa della scuola media abbia finalità orientative implicite nelle varie discipline, il progetto qui presentato propone azioni “esplicite” di supporto, rinforzo e accompagnamento alla scelta che si possono realizzare attraverso una condivisione degli obiettivi, delle metodologie e degli strumenti.

IL RUOLO DEL DOCENTE ORIENTATORE Il docente orientatore è un garante del percorso formativo dell’alunno, inteso come colui che:

Stimola l’osservazione e l’esplorazione Promuove la consapevolezza e l’autonomia della persona Guida l’alunno, in collaborazione con la famiglia e con gli esperti, verso una scelta adeguata Aiuta ad individuare le potenzialità degli alunni Accompagna nella complessità della scelta Verifica lo sviluppo delle competenze orientative Vigila che vengano rispettate le regole Favorisce l’acquisizione, da parte degli alunni stessi, di un efficace metodo di studio

Nei confronti della classe il docente orientatore si regola nel seguente modo.

1 Guida il gruppo favorendo le dinamiche interpersonali e di processo 2 Gestisce le situazioni di stasi o di conflitto 3 Propone attività orientative esplicite promovendo la riflessione e la consapevolezza dei risultati

ottenuti per ogni attività

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4 Promuove l’analisi e il confronto dei risultati al fine di evidenziare divergenze e convergenze rispetto alla scelta

5 Deve conoscere nel dettaglio il progetto che mette in atto seguendo procedure efficaci al raggiungimento dell’obiettivo

Nei confronti della scuola il docente orientatore attua le seguenti azioni:

Illustra nelle sue linee generali il progetto al collegio docenti. Condivide il progetto con i colleghi del consiglio di classe, stabilendo le modalità di trasferimento

agli alunni dei segmenti delle singole azioni orientative: tempi e modalità

di attuazione, controllo, verifica e valutazione. Incontra periodicamente gli altri docenti orientatori per programmare, verificare e valutare l’attività

svolta e riprogrammare. Illustra le finalità del progetto, gli obiettivi e i metodi delle singole azioni anche ai genitori.

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto è articolato in 3 azioni specifiche che seguono il flusso dei compiti educativi e che non sono necessariamente legate alle tre classi della scuola media:

1. Sviluppare competenze orientative per agevolare l’inserimento nel nuovo ciclo di studi 2. Sviluppare competenze orientative nella transizione dall’infanzia alla pre-adolescenza 3. Sviluppare competenze orientative nella scelta scolastico – professionale

Il monte ore complessivo è di circa 100 ore di cui: - 30 ore per la prima azione - 30 ore per la seconda azione

- 40 ore per la terza azione Gli incontri preferibilmente si organizzano suddividendo la classe in due gruppi. La scelta del piccolo gruppo (massimo 13 alunni) ha le seguenti motivazioni:

Il gruppo è una risorsa per sé e per gli altri Crea uno spazio di sostegno e di condivisione, favorendo il dialogo e il confronto, a condizione che

siano rispettate alcune regole (rispetto delle opinioni altrui, non giudizio, ecc.) E’ una risorsa per l’insegnante che può seguire con maggior attenzione i processi e i prodotti Educa all’ascolto

Il criterio fondamentale per la formazione dei piccoli gruppi è l’eterogeneità (per sesso, rendimento scolastico, tratti caratteriali, ecc.). Le attività si svolgono nelle classi; il setting andrebbe posizionato con una struttura circolare per agevolare una modalità formativa non frontale. Lo spazio dovrebbe consentire l’utilizzo di cartelloni che restano appesi per essere visti.

METODOLOGIA Considerando l’orientamento parte integrante del processo formativo che accompagna la crescita e la maturazione del pre-adolescente, nell’ambito metodologico si intende valorizzare l’alunno come soggetto protagonista in una dimensione processuale. A tal fine si favorisce il coinvolgimento attivo in un’ottica auto orientativa. Quindi, accanto a strumenti di tipo “tradizionale”/conoscitivo (questionari, test,griglie) ne vengono proposti altri di tipo esplorativo (linguaggio per immagini, metafore) che facilitano il processo attraverso l’espressione delle emozioni, delle rappresentazioni, dei vissuti personali. Nel percorso si privilegiano metodologie interattive e di tipo laboratoriale.

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Ogni strumento viene presentato agli alunni esplicitando l’obiettivo e le modalità di attuazione. Alla fine del lavoro l’insegnante raccoglie, attraverso un cartellone o semplicemente su un foglio, quanto emerso, sintetizzando gli elementi fondamentali e valorizzando i singoli contributi finalizzati all’arricchimento del gruppo. Ogni alunno fissa sul suo quaderno, individualmente, quello che è emerso di sé, rispetto all’attività svolta, in riferimento agli obiettivi. Il prodotto non è oggetto di verifica, la valutazione si effettua sull’attuazione del processo nel suo divenire. Consigli pratici Ricorda che:

1. All’inizio di ogni attività va sempre dichiarato l’obiettivo che si vuole raggiungere 2. Al termine dell’attività far riportare sul quaderno il commento sul lavoro svolto e se l’obiettivo è

stato raggiunto o no (altrimenti, far spiegare il perché). 3. Lavorare possibilmente con piccoli gruppi, favorendo l’intervento di tutti ma soprattutto dei più

deboli. 4. Non giudicare mai negativamente il comportamento o l’idea espressa, sostenere e incoraggiare

l’esposizione delle singole opinioni.

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PROGETTO ORIENTAMENTO CLASSI PRIME FINALITA' SVILUPPARE COMPETENZE ORIENTATIVE E AGEVOLARE L'INSERIMENTO

OBIETTIVO 1° Elaborare aspettative,

desideri, timori e paure riferite al nuovo ciclo

2° Riconoscere l'organizzazione scolastica e le regole che la

governano

3° Farsi conoscere e conoscere il

gruppo classe (LETTERE)

4° Conoscere il gruppo docente ed elaborare e confrontare l’esperienza scolastica precedente

(LETTERE) 6° Conoscersi e migliorarsi (LETTERE)

SOTT

O O

BIE

TTIV

I

* Esprimere paure e desideri

*Raccogliere elementi utili per conoscere le aspettative dei ragazzi e dei genitori *Esplorare gli spazi attraverso l’uso della piantina della scuola. *Fare un’analisi quantitativa della scuola. *Riconoscere i ruoli.

*Presentazione di sé agli altri

*Presentazione degli insegnanti alla classe *Elaborazione della rappresentazione della scuola secondaria maturata nel periodo precedente *Confronto con l’esperienza precedente

*Conoscere e migliorare le modalità e gli strumenti di lavoro: autovalutazione e modalità di apprendimento e metodo di studio

STR

UM

ENTI

*Analisi di brani antologici d’autore

*Analisi quantitativa della scuola, descrizione della nuova scuola. *Realizzazione di una piantina dell’aula, della scuola. *Valutazione personale dei luoghi istituzionali, aule, laboratori, spazi comuni

*Autoritratto *Carta d’identità *Descrizione di se stesso, della propria famiglia *Albero genealogico

*Rapporti con la scuola primaria tra ricordi, novità, continuità

*Repertorio adeguato di conoscenza del metodo di studio, dei diversi tipi di approccio ai nuovi testi scolastici. *Organizzazione delle diverse fasi dello studio.

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PROGETTO ORIENTAMENTO CLASSI SECONDE FINALITA' SVILUPPARE COMPETENZE ORIENTATIVE NELLA FASE DI TRANSIZIONE DALL'INFANZIA ALL'ADOLESCENZA

OBIETTIVO 1° Acquisire consapevolezza del proprio processo di crescita (LETTERE)

2° Elaborare e riconoscere la propria immagine attraverso gli altri (LETTERE)

3° Elaborare la percezione di sé adulto

(LETTERE + ED. TECNICA)

4° Ampliare i riferimenti culturali in relazione alla

specificità di genere (LETTERE)

5° Sviluppare capacità di

monitoraggio della esperienza scolastica

(LETTERE) A Io ieri: * ricostruire le tappe più significative * ripercorrere gli avvenimenti, i momenti importanti che hanno prodotto cambiamenti

B Io oggi: * elaborare la fase di vita che stai vivendo * trovare gli elementi che accomunano il gruppo in questo momento di transizione

A Pari: descrivere se stessi (l'obiettivo non è più socializzare ma riconoscere le proprie caratteristiche, analizzare ed elaborare l'immagine di sé)

B Adulti: percepire il sé attraverso il giudizio degli adulti rispetto al presente e al futuro

SOTT

O O

BIE

TTIV

I

Ridefinire la propria immagine attraverso i giudizi dei compagni e degli adulti

A E

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sce)

STR

UM

ENTI

Racconta la tua storia (il racconto può essere illustrato con un disegno)

Braistorming "adolescenza" Acrostico "adolescenza"

Scheda "Mi descrivo" Confronto

Cosa dicono di me gli adulti: testo da richiedere ai genitori Cosa pensano del mio futuro...

Lettura di brani antologici Compilazione di test e domande sul fare progetti, sogni e realtà

Attività scolastiche al semaforo Riflettere sui risultati raggiunti nelle varie discipline: punti di forza e criticità Saper analizzare, produrre schemi, applicare tecniche

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PROGETTO ORIENTAMENTO CLASSI TERZE FINALITA' SVILUPPARE COMPETENZE ORIENTATIVE NELLA SCELTA SCOLASTICO-PROFESSIONALE

OBIETTIVO

1° Elaborare gli elementi che

intervengono nella scelta (LETTERE)

2° Riconoscere, elaborare il sé in

funzione della scelta (LETTERE)

3° Ricostruire le rappresentazioni

sociali (scuola/lavoro)

LETTERE

4° Conoscere l'evoluzione del

mondo del lavoro e delle professioni (ED. TECNICA)

5° Conoscere il sistema scolastico e formativo (ED.

TECNICA)

6° Sviluppare abilità decisionali in relazione alla

scelta (LETTERE)

7° Elaborare il bilancio personale

(LETTERE)

8° Definire il progetto di scelta

(LETTERE)

9° Valutare l'attività svolta (LETTERE)

SOTT

O O

BIE

TTIV

I

Riconoscere e discutere sulle variabili, dubbi, aspettative della scelta

Riconoscere interessi Individuare capacità Esplorare e classificare valori Riconoscere interessi professionali Riconoscere elementi della personalità Fare il punto della situazione scolastica

Riconoscere le rappresentazioni degli attori sociali su scuola e lavoro

Conoscere l'evoluzione del mondo del lavoro Conoscere i settori, le professioni e l'importanza della formazione permanente Conoscere alcune caratteristiche e capacità richieste per svolgere le professioni

Conoscere il sistema scolastico e le opportunità presenti sul territorio Raccogliere informazioni sui sistema attraverso le esperienze di chi lavora (docenti) e di chi lo frequenta (studenti)

Riconoscere variabili interne alla scelta Gestire un'esperienza decisionale

Individuare gli elementi significativi, le costanti e le divergenze

Valutare e confrontare le scuola selezionate con il bilancio personale

Ripensare l'attività svolta ed esprimere valutazioni in merito

STR

UM

ENTI

Disegno albero dei timori e delle aspettative

Questionario interessi extrascolastici Materie al semaforo Test di autovalutaz. delle capacità legate alle situazioni scolastiche Gioco sulla valorizzazione delle capacità personali "L'isola deserta" Scheda ABC dei valori test di autovalut. degli interessi professionali Esercitazione "Cartoncini e mestieri" Test sul livello di autostima test di autoval. "Come vado a scuola"

Esercitazione "Le rappresentazioni" *che cosa è l'istruzione per te, i tuoi genitori, i tuoi docenti * che cosa è il lavoro per te, i tuoi genitori, i tuoi docenti Rappresentazione attraverso disegni o immagini ritagliate dell'istruzione e del lavoro

Esercitazioni "professioni nonni" Esercitazioni professioni genitori Lezione informativa sulle figure professionali più richieste dal territorio Esercitazione "doti e professioni" Analisi esemplificativa di una offerta e di una domanda di lavoro Modello di intervista ad un lavoratore e/o lavoratrice

Consultazione del quaderno “Guida alla scelta” Tabella riassuntiva delle scuole selezionate Informazioni sulle scuole di interesse Contatto con le scuole superiori Modello di intervista a studenti della scuola superiore Analisi dei P.O.F. delle scuole superiori

Schede e questionari per imparare ad autovalutarsi

Scheda "Ho scelto di frequentare … perché…" Consultazione dell’atlante delle scelte (provincia di Bergamo)

Questionario che raccoglie la valutazione sull'intera attività Favorire l’espressività intesa come: -realizzazione di analisi orali e scritte -realizzazione di schemi e mappe -rielaborazione dei concetti con appunti e sintesi

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MODIFICHE PROGETTO ORIENTAMENTO CLASSE TERZA

Sentiti i docenti che hanno utilizzato negli anni precedenti e quello in corso il progetto orientamento di istituto relativo alla classe terza, ritenuto per alcuni obbiettivi e relativi strumenti piuttosto impegnativo e per certi aspetti dettagliato, si è deciso di snellire il percorso che porta gli alunni delle classi terze allo sviluppo di competenze orientative nella scelta scolastica-professionale. Si sono a questo proposito approntati nuovi strumenti di lavoro (schede e test) che costituiscono un percorso organico e graduale ma, al tempo stesso, possono essere utilizzati singolarmente o solo in parte o in successione diversa da quella in cui si presentano o in sostituzione a quelli del primitivo progetto: tutte le proposte di attività, infatti, sono state organizzate in modo che risultino indipendenti l’una dall’altra.

OBIETTIVI STRUMENTI 1. CONOSCERE IL MONDO DEL LAVORO - LA SFIDA MONDIALE – I TRE SETTORI PRODUTTIVI -

LA DISOCCUPAZIONE – LA NUOVA PROFESSIONALITA’

2. CONOSCERE LA NUOVA ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA ITALIANA

- TESTI ANTOLOGICI O ARTICOLI DI GIORNALI O RIVISTE CHE PRESENTINO I PERCORSI DOPO LA

TERZA MEDIA 3. IMPARARE A AUTOVALUTARSI:

RICONOSCERE INTERESSI ED ATTITUDINI, DIVENTARE CONSAPEVOLI DELLA PROPRIA IDENTITA’

- LA VOGLIA DI STUDIARE – GLI INTERESSI E LE ATTITUDINI – LE MATERIE

E I RISULTATI

4. IMPARARE A FARE PROGETTI - LE FONTI, LE INTERVISTE – IL PARERE DEGLI ESPERTI

5. IMPARARE A SCEGLIERE - LE STRATEGIE – SE UN’ESPERIENZA DECIDE IL FUTURO…

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PROGETTO “BENESSERE”

OBIETTIVI GENERALI

Promuovere il benessere di alunni, insegnanti, genitori Individuare i bambini/ragazzi come protagonisti del loro processo di

crescita Vivere la scuola, da parte dei bambini/ragazzi, come luogo

privilegiato per la crescita dell’autostima Operare in sinergia, genitori e insegnanti, e con un ruolo attivo nel

processo di crescita dei ragazzi Prevenire il disagio

AZIONI PREVISTE

INTERVENTI IN CLASSE Nella scuola primaria si propongono interventi di esperti finalizzati al

conseguimento degli obiettivi legati all’affettività. L’ indicazione specifica delle tematiche sarà individuata dal Consiglio di Interclasse di plesso dietro indicazione del team docente delle classi interessate all’intervento.

Per la scuola secondaria si propone un percorso formativo sull’educazione all’ affettività e alla sessualità finalizzato a : * favorire la comunicazione e l’ interazione personale sia orizzontale ( coetanei ) sia verticale ( ragazzi e adulti ) * rendere i ragazzi consapevoli circa le problematiche affettive, sociali e culturali nella loro dinamica relazionale * aiutare i ragazzi a modulare le loro relazioni con se stessi e con gli altri in base a specifiche capacità ( socievolezza, amicizia, amore ) che la persona umana possiede.

SPORTELLO DI ASCOLTO E DI CONSULENZA Lo sportello di ascolto e di consulenza educativa all’ interno della scuola nasce dalla crescente necessità di potersi confrontare con una figura esperta nell’ ambito delle relazioni. Questo servizio offre una diretta analisi delle problematiche, una consultazione e un orientamento rivolto a ragazzi, docenti e genitori. Il progetto è sviluppato in armonia con i progetti educativi già in atto nella scuola stessa , allo scopo di migliorare e sviluppare la comunicazione e le relazioni all’ interno dell’ Istituto Comprensivo. Gli operatori dello sportello (psicopedagogista e psicologo) si propongono di offrire informazioni mirate, atte a soddisfare bisogni molteplici e nello stesso tempo offrono una consulenza in grado di recepire richieste di studenti, genitori, insegnanti desiderosi di un orientamento per la soluzione di problemi di natura psicologica, sociale e di apprendimento. Si prevede la partecipazione dell’ operatore ai consigli di classe là dove vi siano situazioni più difficili, per un confronto sulle dinamiche psicologiche all’ interno della classe, per organizzare strategie e linee di intervento comuni. E’ previsto inoltre il sostegno della psicopedagogista per curare il percorso di integrazione degli alunni diversamente abili.

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FORMAZIONE Sono previsti incontri di formazione per genitori su tematiche

educative che andranno di volta in volta individuate.

LUOGO– TEMPO

Il progetto ha la durata dell’ anno scolastico e si attuerà : - per gli interventi con gli alunni nelle rispettive sedi scolastiche - per lo sportello di consulenza si valuterà con la Commissione

Benessere la\le sedi idonee - per la formazione dei genitori presso la rispettiva sede scolastica del

proprio Comune

FUNZIONE STRUMENTALE

Per coordinare il progetto sarà opportuno individuare un docente Funzione Strumentale che avrà il compito di coordinare l’organizzazione degli interventi all’interno dell’Istituto Comprensivo e fungerà da mediatore fra le istanze delle diverse componenti che operano nella scuola . La Funzione Strumentale sarà affiancata da quattro docenti, uno per plesso. COMPOSIZIONE:

• 4 docenti (uno per plesso) • 4 genitori (uno per plesso) • 1 docente Funzione Strumentale

COMPITI Solo docenti:

• rilevare i bisogni esistenti all’interno dei singoli plessi

• ad inizio anno, incontrare gli esperti (psicopedagogista, psicologo, esperto bullismo) per organizzare gli interventi nelle classi e definire il calendario delle attività

Funzione Strumentale

• raccogliere i dati relativi a tutti gli interventi e predisporre le convocazioni e le circolari da inviare agli utenti

• costituire un raccordo tra gli attori del progetto e la Dirigenza

COMMISSIONE BENESSERE

Intera Commissione

• organizzare i corsi di formazione per i genitori • effettuare proposte di percorsi formativi per docenti • progettare percorsi di interazione con il territorio,

coinvolgendo altre agenzie educative (Oratorio, gruppi sportivi, associazioni, CAG, ecc.)

• organizzare i calendari e le modalità di effettuazione del servizio di consulenza (sportello)

• monitorare le varie attività (con incontri bimestrali o trimestrali)

• effettuare una verifica finale del percorso e tracciare le linee d’azione per l’anno scolastico successivo

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PROGETTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per ogni alunno diversamente abile, si attuano varie strategie per favorire l’integrazione:

o stesura di una programmazione differenziata, tenendo conto delle indicazioni fornite dall’èquipe medica che segue l’alunno

o incontri con il neuropsichiatria o con le altre figure professionali che si occupano dell’alunno

o utilizzo di spazi attrezzati e materiali strutturati appositamente o inserimento dell’alunno in piccoli gruppi di altre classi per un lavoro di

recupero/rinforzo o inserimento dell’alunno in attività particolari (nuoto, animazione teatrale,

psicomotricità). Nella scuola è presente una Commissione che si occupa di predisporre percorsi differenziati e individualizzati per sostenere gli alunni e gli insegnanti della classe nel loro processo di apprendimento e di integrazione. Alla classe in cui è inserito un alunno diversamente abile è affiancato un insegnante di sostegno e, dove previsto, un assistente educatore. Viene garantito un progetto-ponte di continuità fra i vari ordini di scuola, per facilitare l’inserimento degli alunni. Per ogni alunno vengono compilati il fascicolo personale, contenente il P.E.I. e il P.D.F., e il fascicolo “Progetto di vita” che offre ai docenti una visione globale della situazione dell’alunno. E’ stato, inoltre, predisposto un “Vademecum” per i docenti di sostegno. Nel corso del corrente anno scolastico, la Commissione Sostegno organizzerà percorsi di integrazione finalizzati ad una maggiore “apertura” della scuola verso il territorio, coinvolgendo le Associazioni.

PROGETTO SVANTAGGIO

La scuola attiva percorsi differenziati per gli alunni in difficoltà all’interno del gruppo classe, secondo modalità diverse. Compatibilmente con le varie esigenze e con il numero delle ore di compresenza disponibili, vengono attuati progetti di recupero mirati. Le strategie utilizzate per superare situazioni di svantaggio sono le seguenti:

o stesura di particolari progetti e/o programmazioni differenziate o segnalazione alla famiglia o suddivisione della classe in sottogruppi per attività di recupero anche individualizzate

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PROGETTI DI INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

In collaborazione con le Amministrazioni Comunali e i Comitati Genitori, i docenti predispongono ogni anno il Piano di Diritto allo Studio per integrare l’offerta formativa dell’Istituto, rendendola più rispondente alle esigenze dell’utenza. Le attività finanziate con tali fondi, per il corrente anno scolastico, sono le seguenti:

Scuola primaria Scuola secondaria Alfabetizzazione Alfabetizzazione

Consulenza psicopedagogica Madrelingua inglese Attività teatrale Consulenza psicopedagogica

Corsi informatica e multimedialità Musicoterapia Educazione ambientale Attività teatrale

Educazione psicomotoria Educazione ambientale Educazione all’affettività e alla sessualità Prevenzione alcool e droghe

Laboratorio artistico Educazione interculturale Trasporto per corsi di nuoto e teatro Prevenzione bullismo

Musicoterapia Planetario virtuale Corso di scacchi Corso nuoto alunni disabili

Fondo allievi in difficoltà economiche Fondo allievi in difficoltà economiche Materiali e sussidi Materiali e sussidi

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FORMAZIONE DEI DOCENTI

Il collegio Docenti ha formulato le seguenti proposte di aggiornamento rivolte sia ai docenti della scuola primaria che secondaria:

1. sviluppo dell’intelligenza emotiva 2. la certificazione delle competenze (Rete Stresa)

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REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

Redigere ed inserire nel P.O.F. il regolamento attuativo dello Statuto delle studentesse e degli studenti diventa indispensabile se si vuole abituare gli alunni a riflettere sui propri comportamenti in ambito scolastico. Il testo, da condividere e commentare con le singole classi all’inizio dell’anno scolastico, ha lo scopo di far cogliere la sua valenza educativa e rafforzare in ognuno il senso di responsabilità, indispensabile per una crescita personale e collettiva. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. Ogni C.d.C. potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento anomalo in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate, mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia. L’infrazione disciplinare non influisce sulla valutazione del profitto.

SANZIONI DISCIPLINARI EROGABILI ai sensi del D.P.R. 24/06/1998 N. 249

(statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) Articolo Natura delle mancanze Organo competente Sanzioni disciplinari

1

Ritardo non giustificato Mancanza di giustificazione di un’assenza Ripetute assenze saltuarie Ripetute assenze periodiche

Insegnante Dirigente scolastico

- Richiamo verbale - Alla terza mancanza della stessa natura, annotazione scritta sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori

2

Mancanza del materiale occorrente Non rispetto delle consegne a casa Non rispetto delle consegne a scuola

Insegnante Dirigente scolastico

- Richiamo verbale - Alla terza mancanza della stessa natura, annotazione scritta sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori

3

Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni

Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe

- Richiamo verbale - Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Alla terza mancanza, convocazione dei genitori - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. per eventuale provvedimento di sospensione (fino ad un massimo di tre giorni)

4 Disturbo al regolare svolgimento dell’intervallo: - allontanamento dallo spazio

Insegnante Dirigente scolastico

- Richiamo verbale - Alla terza mancanza della stessa natura, annotazione

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antistante l’aula senza il permesso del docente - partecipazione a giochi che possono arrecare danni materiali a persone e cose

scritta sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori

5

Linguaggio irriguardoso ed offensivo verso gli altri

Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe

- Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. per eventuale provvedimento di sospensione (da uno a tre giorni)

6

Violenze psicologiche verso gli altri

Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe

- Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. con i rappresentanti dei genitori per eventuale provvedimento di sospensione (da due a cinque giorni)

7

Violenze fisiche verso gli altri Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe

- Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. con i rappresentanti dei genitori per eventuale provvedimento di sospensione (da tre a sei giorni)

8

Reati e compromissione dell’incolumità delle persone

Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe Giunta

- Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori; - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. con i rappresentanti dei genitori e successivamente della Giunta per eventuale provvedimento di sospensione e contestuale segnalazione agli Organi Competenti per minori

9

Danni a strutture ed attrezzature scolastiche Atti di vandalismo

Insegnante Dirigente scolastico Consiglio di classe Giunta

- Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori - Convocazione dei genitori - In caso di particolare gravità, convocazione del C.d.C. con i rappresentanti dei genitori e successivamente della Giunta per eventuale provvedimento di sospensione, sempre comunque proporzionato al danno causato (fino ad un massimo di 15 giorni).

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- Riparazione economica e, se possibile, materiale del danno Quando la mancanza si riferisce alla pulizia dell’ambiente, lo studente dovrà porvi rimedio provvedendo alla pulizia (in orario extrascolastico o durante la ricreazione)

NB. -In nessun caso è consentito l’allontanamento di un alunno/a dalla classe. -La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare vera e propria, ma come mezzo di informazione e di collaborazione educativa per una concertata strategia di recupero. Tale atto deve essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente; diversamente sarà effettuato dal Coordinatore del C.d.C. -La sospensione può prevedere, invece dell’allontanamento da tutte le attività scolastiche:

l’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche la non partecipazione ad attività scolastiche che si svolgano fuori dalla scuola, come

visite, viaggi, uscite, etc.

REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA

1) L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall’art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.

2) L’Organo di Garanzia è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza, da tre docenti eletti

dal Collegio dei Docenti e da tre genitori indicati dal Consiglio di Istituto. 3) L’Organo di Garanzia decide in merito all’applicazione del regolamento attuativo dello Statuto delle

Studentesse e degli Studenti.

4) L’Organo di Garanzia è chiamato ad esprimersi sui ricorsi contro le sanzioni disciplinari che prevedono il temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica.

5) La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Presidente che provvede a designare di volta in volta il

segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto pervenire per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.

6) In caso di ricorso, il Presidente, preso atto dell’istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti

dell’Organo di Garanzia non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo. .

7) Per la validità della seduta dell’Organo di Garanzia è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. 8) Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto, l’espressione del voto è palese. Non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. 9) L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.

.

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REGOLAMENTO GENERALE D’ISTITUTO

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44; VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in vigore, EMANA il seguente regolamento: CAPO I ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Art. 2 Validità sedute La seduta si apre all'orario indicato nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo all’inizio della seduta, ma anche al momento della votazione. Art. 3 Predisposizione e discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. Possono presentare argomenti di discussione dell’OdG:

− Dirigente Scolastico − Membri del Consiglio d’Istituto − Collegio Docenti − Consigli di Classe / Interclasse − Comitato Genitori

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− Personale ATA − Rappresentanti di classe − Singoli docenti.

La richiesta deve essere inoltrata in forma scritta agli organi competenti (Dirigente Scolastico e/o Giunta Esecutiva). E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I. che devono essere adottate su proposta della G.E. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg. Art. 4 Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce. Art. 5 Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine. Art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. I partecipanti a sedute del C.I. in cui si parla di singoli devono sottoscrivere la dichiarazione sulla privacy. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.

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La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. Gli astenuti devono sempre dichiarare il motivo dell’astensione I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 8 Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4. Art. 9 Verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg), secondo il modello predisposto dall’Istituto. Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

− essere redatti direttamente sul registro o consegnati al Dirigente Scolastico entro una settimana dalla data dell’incontro;

− se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina;

− se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.

Il verbale viene letto ed approvato all’inizio della seduta successiva, ad esclusione del verbale degli scrutini e degli esami. Art. 10 Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.

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Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. Art. 11 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 12 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 13 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto 1. La prima convocazione del C.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I. 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). 4. Il C.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il C.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1. 6. Il Presidente del C.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.

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7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta del C.I., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il C.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni. 10. Il C.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 11. Delle commissioni nominate dal C.I. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. 12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. 13. Le sedute del C.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. 14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto, il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la prosecuzione della stessa in forma non pubblica. 15. La pubblicità degli atti del C.I. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. 16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. 17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. 18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. 19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze al Presidente del C.I., attraverso la Segreteria della scuola. Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto 1. Il C.I.. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA e due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. 3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno tre giorni prima della seduta del C.I.

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Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore e individuano un segretario che cura la stesura dei verbali. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate. Le Commissioni illustrano i risultati del proprio lavoro al Collegio Docenti. Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal Collegio Docenti a scrutinio segreto, è convocato dal DS: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta

da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio; alla conclusione dell'anno prescritto agli effetti della valutazione del periodo di prova degli

insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe e di Interclasse 1. Il Consiglio di Classe e di Interclasse è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti. 2. Il Consiglio di Classe e di Interclasse si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. CAPO II DOCENTI Art. 19 Indicazioni sui doveri dei docenti 1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. 2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione. Qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, il coordinatore o il referente di modulo segnalerà in Segreteria il nominativo. 3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe. 4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione al Dirigente Scolastico o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il

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docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l'ora in cui l'alunno è uscito e la persona che è venuta a prelevarlo. 5. I docenti devono controllare per ogni classe l’elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico fornito dalla Segreteria, alla quale lo restituiranno con le eventuali modifiche apportate. 6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 8. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi. 9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza creare problemi. 12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 13. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita. 14. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 15. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. 16. E' assolutamente vietato ostruire le vie di fuga e le uscite di sicurezza, anche solo temporaneamente, con mobili o arredi. 17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni. 18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente Scolastico e al RLS. 19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente Scolastico. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classe/i interessata/e ne discuteranno in Consiglio di Classe o di Interclasse con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. 21. Ogni docente è tenuto ad apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati. 22. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro (C.M. 362 del 25/08/98). 23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. Per motivi di servizio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto della telefonata. 24. I docenti devono avvisare le famiglie tramite diario circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte. 25. Il ricorso al Dirigente Scolastico per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto, se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro

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provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. 26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della dirigenza. 27. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. 28. Gli insegnanti accompagnano ordinatamente la classe all'uscita. CAPO III PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 20 Doveri del personale amministrativo 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Il personale amministrativo: indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al

telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il proprio nome; non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro; cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso

alla documentazione amministrativa prevista dalla legge; collabora con i docenti.

3. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 4. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. CAPO IV COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 21 Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici 1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. 3. I collaboratori scolastici: indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni; sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza

dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;

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collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio; favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli

spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi,

sostano nei corridoi; sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento

momentaneo dell'insegnante; impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo

nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con sensibilità e rispetto alle loro classi; sono sempre disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è

quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; evitano di parlare ad alta voce; tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti

dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o

dal Dirigente Scolastico; invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente

Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei

consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio; sorvegliano l'uscita dalle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.

4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che deve uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, che: - tutte le luci siano spente; - tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; - siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; - ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; - vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola. Gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. 7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. 8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione dei piani di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità e l’efficienza delle vie di esodo.

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CAPO V ALUNNI Art. 22 Norme di comportamento 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dai docenti della classe. 3. Gli alunni entrano nell’edificio scolastico al suono della prima campana, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; gli alunni che utilizzano la bicicletta possono posteggiarla nel cortile interno. La scuola, in ogni caso, non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso. 4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto. 5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico e il libretto che sono il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti e le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. 6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. 7. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e prelevare personalmente l’alunno, ovvero delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento. 8. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati di un singolo alunno sono numerose, il coordinatore o il referente di modulo informerà per iscritto la famiglia. 9. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule. 10. Gli alunni possono recarsi in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. 11. Durante l’ intervallo sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 12. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 13. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni a scuola. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. 14. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 15. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno alla dirigenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. 16. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici, che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti

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possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni, mentre durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi. 17. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentata un’autocertificazione da parte dei genitori o di che esercita la patria potestà. 18. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti. 19. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni (per i minorenni, sarà considerato responsabile chi esercita la patria potestà). 20. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. 21. E’ vietato il rientro degli alunni nei locali scolastici dell’I.C. al di fuori delle attività

didattiche Art. 23 Uso del cellulare a scuola 1. L’uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici da parte degli studenti, durante lo

svolgimento delle attività didattiche e la ricreazione, è vietato. 2. L’inosservanza del divieto comporta il ritiro del cellulare dal docente e la consegna dello

stesso in Presidenza (Dirigente o collaboratori) ove potrà essere riconsegnato su richiesta dei genitori.

3. La violazione del divieto durante una prova scritta di verifica determina l’immediato annullamento della prova.

4. la violazione del divieto durante le fasi di verifica orale comporta l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe ed il ritiro del cellulare.

5. per ragioni di particolare urgenza o gravità, gli alunni potranno utilizzare il telefono di segreteria per comunicare con le famiglie, anche durante le ore di lezione, previa autorizzazione del docente.

Art. 24 Diritto di trasparenza nella didattica L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. All’inizio di ogni attività, i docenti dei due ordini di scuola esplicitano agli alunni le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. CAPO VI GENITORI Art. 25 Indicazioni 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. 2. E’ opportuno che i genitori cerchino di:

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trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca

fiducia e di fattivo sostegno; controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul

diario; partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; collaborare con gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento corretto durante la mensa.

3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni un avviso di convocazione. 4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni e l’orario potrebbe subire variazioni. 5. Allo scopo di mantenere vivi e proficui l'affiatamento e la collaborazione tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi. 6. In ogni caso, i genitori che volessero inoltrare proposte, suggerimenti, osservazioni rispetto al servizio erogato nell’Istituto possono rivolgersi direttamente al Dirigente Scolastico tramite comunicazione scritta debitamente firmata. In tal caso, il Dirigente è tenuto a dare risposta scritta, entro quindici giorni. Annualmente, il Dirigente formula per il C.I. una relazione analitica dei reclami e dei provvedimenti adottati, che viene inserita nella relazione generale del C.I. sull’anno scolastico. Art. 26 Diritto di Assemblea 1. I genitori degli alunni, previa richiesta scritta da inoltrare al Dirigente Scolastico almeno 10 giorni prima, hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297. 2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni. 3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica. Art. 27 Assemblea di classe, sezione 1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse o di Classe. 2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta: a) dagli insegnanti; b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe. 3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare alle famiglie gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno. 4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

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5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei componenti. 6. Copia del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe. Art. 28 Assemblea di plesso, scuola 1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse o di Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni. 3. La convocazione può essere richiesta: a) da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse, Classe; b) dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola; c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola. 4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare alle famiglie gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno. 5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 6. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea. 7. Copia del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. 8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti del plesso. Art. 29 Assemblea d’Istituto 1. L'Assemblea d’Istituto è presieduta da uno dei genitori membri del Consiglio d’Istituto, Interclasse, Classe eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni. 3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta: a) da 50 genitori; b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse e Classe; c) dal Consiglio d'Istituto; d) dal Dirigente Scolastico. 4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente. 6. Copia del verbale viene consegnata al Dirigente Scolastico. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti. Art. 30 Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche. 2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno. 3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

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CAPO VII MENSA Art. 31 Norme sul servizio mensa 1. L'attività di Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità

formativa. 2. Per l'intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione. 3. Gli iscritti alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono usufruire del servizio, devono

giustificare l'assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta sul libretto personale. 4. I genitori degli alunni iscritti alla mensa sono chiamati a condividere il contratto educativo

allegato. CAPO VIII LABORATORI Art. 32 Uso dei laboratori e aule speciali 1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico e dal D.S.G.A. all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... 2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. 3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività, se le condizioni di sicurezza lo richiedono, e a segnalare tempestivamente la situazione al Dirigente Scolastico per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. 4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. 5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. 6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. 7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico o ai fiduciari. 8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.

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Art. 33 Sussidi didattici 1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. Art. 34 Diritto d'autore 1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Art. 35 Sala e strutture audiovisive 1. L'utilizzazione delle sale audiovisivi deve avvenire dietro prenotazione. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente, in secondo luogo alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore. Art. 36 Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc...) 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; esso va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. Art. 37 Mediateca 1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.. 2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti. 3. Il Dirigente Scolastico nomina un responsabile della Mediateca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo. 4. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. 5. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. 6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. 7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti.

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9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico. 10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Art. 38 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. Art. 39 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 2. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato (collaboratori scolastici). 4. I docenti devono consegnare al personale incaricato il materiale da riprodurre con anticipo di almeno due giorni (salvo casi particolari o eccezionali). 5. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. 6. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie eseguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore (v. art. 34), quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. CAPO IX SICUREZZA Art. 41 Norme di comportamento Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.

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Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione. Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta. Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni. CAPO X COMUNICAZIONI Art. 42 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti ed Associazioni culturali. 4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. 6. Per gli alunni si prevede di:

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a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola. b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali. c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro. Art. 43 Comunicazioni docenti - genitori 1. Nell'orario settimanale di ogni docente di scuola secondaria è prevista un'ora per i colloqui, su appuntamento, con i genitori . Per la scuola primaria, i genitori possono richiedere un colloquio durante le due ore settimanali dedicate alla programmazione di modulo. 2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno. In particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle periodiche, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l'alunno deve sostenere e l'esito di tali interventi. Art. 44 Informazione sul Piano dell'offerta formativa 1. In sede di iscrizione all’anno successivo, la dirigenza provvederà ad illustrare alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali. 2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere portati a conoscenza di tutti. CAPO XI ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 45 Accesso di estranei ai locali scolastici 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto. 4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, allo spazio dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti. Chiunque può e può accedere all'Ufficio di segreteria durante l'orario di apertura del medesimo. 5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.

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6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento CAPO XII CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA Art. 46 Accesso e sosta 1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori, o a chi ne fa le veci, di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni. 2. Per il parcheggio dei motorini, i genitori degli alunni devono inoltrare formale richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico. In essa, sono riportate le dichiarazioni di responsabilità e gli obblighi d'uso che i genitori devono sottoscrivere per ottenere l'autorizzazione. 3. Moto, motorini e biciclette devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi. 4. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi. 5. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne di pertinenza della scuola. 6. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo. 7. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.

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CONTRATTO EDUCATIVO SERVIZIO MENSA

FINALITA’ - Organizzare il tempo mensa come momento educativo e formativo per ciascun alunno - Effettuare una sorveglianza rispondente a criteri di attenzione ed efficacia.

OBIETTIVI

a) utilizzare i servizi igienici prima di recarsi nella sala mensa; b) lavare sempre e accuratamente le mani con detergente e/o sapone; c) entrare in mensa in fila e sedersi ordinatamente al posto assegnato; d) utilizzare i servizi igienici durante il pasto solo in caso di effettiva urgenza.

a) mantenere una postura corretta a tavola; b) utilizzare correttamente le posate; c) non giocare con il cibo e non sprecarlo; d) tenere un tono di voce moderato; e) durante il consumo della frutta si osservano cinque minuti di assoluto silenzio (

convenzione ormai consolidata e ben accettata da tutti).

a) aiutare un compagno/a a rispettare le regole stabilite; b) aiutare un compagno in difficoltà; c) condividere momenti di gioco libero e strutturato durante il dopo-mensa, con

particolare attenzione alla sicurezza di sé e degli altri.

a) gustare ogni portata prima di rifiutarla; b) masticare accuratamente il cibo; c) bere in quantità adeguata.

RISULTATI ATTESI

- Corretta educazione alimentare. - Clima sereno e disteso durante il pranzo. - Comportamento educato durante il pranzo e nel dopo-mensa.

SOGGETTI COINVOLTI - Centoventisette alunni che hanno aderito al servizio mensa. - Cinque insegnanti per il turno di lunedì e mercoledì. - Due insegnanti per il turno di venerdì. - Due collaboratori scolastici. ASPETTO ORGANIZZATIVO

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- Entro le ore nove, utilizzando l’ apposito prospetto mensile delle presenze, i collaboratori scolastici raccolgono i tagliandi degli alunni che usufruiscono del pasto. Durante il servizio mensa deve essere presente un insegnante al massimo ogni 25/26 alunni. Ogni turno del servizio-mensa dura un’ora e mezza.- In caso di assenza dell'insegnante di turno, la reperibilità di un altro docente potrà essere individuata nell’equipe pedagogica di appartenenza al gruppo assegnato; in caso di mancata reperibilità ci si rivolgerà ai colleghi in servizio. I docenti che presteranno servizio mensa in supplenza potranno successivamente recuperare l’ora e mezza impiegata, durante le compresenze oppure richiedere di essere retribuiti. Le insegnanti addette al servizio mensa alle ore 12:25 riuniscono gli alunni negli spazi concordati, e li invitano a recarsi ordinatamente ai servizi per lavarsi le mani. Alle 12:30 circa li accompagnano nella sala mensa. Al termine del pranzo, previsto alle 13:30 circa, i docenti accompagnano gli alunni, in caso di bel tempo, nel giardino, oppure, in caso di maltempo, negli spazi assegnati ad ogni gruppo per momenti di giochi liberi e/o strutturati. Al suono della campana delle ore 13:55 circa, gli alunni si recano nei punti di ritrovo assegnati per essere accompagnati in classe dalle proprie insegnanti.

TEMPI - Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 12:30 alle ore 13:55 REFERENTE - Per osservazioni, segnalazioni e problemi, ci si deve rivolgere alle referenti della

commissione mensa: insegnanti Villa Marcella e Rosa Chiara. INTERVENTI EDUCATIVI

Nei confronti di chi non rispetta le regole stabilite durante il tempo mensa e nei momenti di gioco le insegnanti di turno interverranno :

1. Con richiami verbali individuali e/o collettivi volti ad una riflessione sui comportamenti scorretti.

2. Al terzo richiamo individuale nel corso della giornata, viene sospeso il gioco dopo-mensa. 3. In caso di ulteriore trasgressione, si procede all’informazione dei genitori mediante avviso

scritto sul libretto comunicazioni scuola/famiglia. Sarà cura dell’insegnante di classe verificare la firma per presa visione della famiglia.

Tali interventi sono stati convenuti dalle insegnanti di plesso in sede di interclasse e comunicati dalle referenti del servizio mensa alla commissione mensa che ha espresso parere favorevole. La commissione invita alla frequenza costante al servizio mensa, poiché in caso di assenze continue, si nega l'opportunità di frequenza agli alunni inseriti nella graduatoria di attesa.

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Regolamento viaggi ed uscite d'istruzione

1. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola. quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. 2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. 3. Il Consiglio di Classe o di Interclasse, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettiva possibilità di svolgimento e nell'ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l'accompagnatore referente. 4. Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se interessa più classi, un accompagnatore ogni 15 alunni; inoltre, un accompagnatore ogni uno/due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di classe o di Interclasse provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. E' auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato. Se l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. Nel caso di uscite sul territorio, è sufficiente la presenza di un docente per ogni gruppo classe. 5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe o Interclasse e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. 6. Le delibere relative alle visite e ai viaggi d’istruzione dovranno essere effettuate entro: - il 20 ottobre per i viaggi dal 15 novembre al 23 dicembre - il 30 novembre per i viaggi dal 7 gennaio a 30 giorni prima della fine delle lezioni. Non possono essere effettuate visite d’istruzione nell’ultimo mese di scuola, salvo il caso in cui la meta sia un parco naturale. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone comunque di presentare tutta la documentazione necessaria non oltre il 30° giorno precedente la partenza prevista. 7. La partecipazione del gruppo classe ai viaggi d’istruzione è subordinata al comportamento disciplinare mantenuto durante l’anno scolastico in corso e a quello tenuto eventualmente nei viaggi d’istruzione dell’anno precedente. 8. Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari all'80% degli alunni frequentanti la classe. Per il finanziamento delle gite, possono essere accettati contributi da parte di Enti privati. 9. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente. 10. Il docente referente, dopo l'approvazione del Consiglio di Interclasse o di Intersezione, presenta al Coordinatore gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti (i moduli dovranno essere richiesti al coordinatore) almeno 30gg prima della data dell'uscita o del viaggio.

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11. Il Consiglio d’Istituto può provvedere su richiesta scritta e motivata ad un contributo (massimo il 50% di due quote di partecipazione). 12. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno prima della partenza. 13. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità del soggetto e una foto dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall'anagrafe) . 14. A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione dovranno essere versate da un genitore incaricato. 15. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax. 16. I docenti accompagnatori al rientro possono compilare il modello per l'indennità di missione e consegnarlo in segreteria, allegando le eventuali ricevute nominative dei pasti consumati per i quali si ha diritto a rimborso. 17. Per quanto riguarda la partecipazione dei genitori, essa potrà essere prevista solo nel caso di alunni diversamente abili o dietro specifica richiesta dell’équipe pedagogica. 18. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio

d’Istituto. 19. Per le sole classi terze della scuola secondaria di primo grado, si possono prevedere viaggi e

visite d’istruzione di due o più giorni.

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Regolamento contenente i criteri per la concessione in uso temporaneo e precario

dei locali scolastici Art.1 - Finalità e ambito di applicazione I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e condizioni di seguito stabilite, nonché nel rispetto della convenzione stipulata tra i Comuni di Azzano San Paolo e Grassobbio e l’Istituto Comprensivo e delle norme vigenti in materia. Art.2 - Criteri di assegnazione I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l'espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di lucro, valutando i contenuti dell'attività o iniziativa proposte in relazione: -al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscano all'arricchimento civile e culturale della comunità scolastica -alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi gratuitamente al pubblico -alla specificità dell'organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle associazioni che operano a favore di terzi, senza fini di lucro. Le attività didattiche proprie dell'istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all'utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà assolutamente interferire con le attività didattiche stesse. Nell'uso dei locali scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e delle associazioni operanti nell'ambito scolastico. Art.3 - Doveri del concessionario In relazione all'utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i seguenti impegni: -indicare il nominativo del responsabile della gestione dell'utilizzo dei locali quale referente dell'istituzione scolastica; -osservare incondizionatamente l'applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti in materia; -sospendere l'utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte del Comune o dalla stessa istituzione scolastica; -lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle attività didattiche. Art. 4 - Responsabilità del concessionario Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell'utilizzo dei locali stessi. L'istituzione scolastica e il Comune devono in ogni caso ritenersi sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall'uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o adottando altra idonea misura cautelativa.

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Art.5 - Usi incompatibili Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell'edificio scolastico. Art.6- Divieti particolari Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibarie e bevande all'interno delle sale. L'utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all'osservanza di quanto segue: -è vietato al concessionario l'installazione di strutture fisse o di altro genere; -è vietato lasciare in deposito, all'interno dei locali e fuori dell'orario di concessione, attrezzi e quant'altro; -qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all'interno dei locali dovrà essere tempestivamente segnalato all'istituzione scolastica. L'inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il concessionario l'assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità. I locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine dell'uso, dovranno essere lasciati in ordine e puliti e comunque in condizioni a garantire il regolare svolgimento dell'attività didattica della scuola. Art.7- Procedura per la concessione Le richieste di concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto all'Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e dovranno contenere, oltre all'indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta, anche le generalità della persona responsabile. Il Dirigente scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il giorno e nella fascia oraria stabilita. Art. 8 – Corrispettivi Qualora l’uso dei locali comporti la presenza di collaboratori scolastici, il concessionario dovrà farsi carico delle spettanze. Fanno eccezione le riunioni degli Organi Collegiali e delle componenti scuola-famiglia. Art.9 - Concessione gratuita In casi del tutto eccezionali, quando le iniziative sono particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell'ente locale, i locali possono essere concessi anche gratuitamente. Tale concessione può avvenire esclusivamente in una fascia che non preveda prestazioni di lavoro straordinario al personale di assistenza e pulizia. Art.10 - Provvedimento concessorio Il provvedimento concessorio è disposto dal dirigente scolastico e dovrà contenere il richiamo all’esonero di responsabilità dell'istituzione scolastica e dell'ente locale proprietario per l'uso dei locali e al rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza. La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell'istituzione scolastica.

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DATI TECNICI

L’Istituto Comprensivo ha la sua sede in AZZANO SAN PAOLO

Via don Gonella, 4 Tel.: 035/530078 Fax: 035/530791

e-mail: [email protected] sito internet: www.azzanoscuole.it

Il Dirigente Scolastico Prof. Mario Tripolone

riceve tutti i giorni previo appuntamento telefonico

La docente vicaria M. Luisa Spreafico

riceve su appuntamento tutti i giorni

tranne il venerdì

La Segreteria è a disposizione dell’utenza per: • fornire informazioni sul funzionamento delle scuole • rilasciare attestati e certificati

L’orario di apertura al pubblico è il seguente: • tutti i giorni dalle 11.30 alle 13.30 • nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì

anche dalle 14.00 alle 16.30

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