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1 Scuola dell’infanzia “VIA CORRIDONI” Ist, comp. (Curtatone Montanara) Sez. 3° (gruppo b. di 5 anni) Insegnanti: Gracci Elena Masi Paola Borea Carmine (sostegno) ARGOMENTO: “La terra e le sue proprietà

Scuola dell’infanzia “VIA CORRIDONI”

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Scuola dell’infanzia “VIA CORRIDONI” Ist, comp. (Curtatone Montanara)

Sez. 3° (gruppo b. di 5 anni)

Insegnanti: Gracci Elena

Masi Paola

Borea Carmine (sostegno)

ARGOMENTO: “La terra e le sue proprietà

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PERCORSO:

Le due scuole hanno iniziato il percorso individualmente. La scuola dell’infanzia ha iniziato con la ricerca, la scoperta e la raccolta di vari tipi di “terreno” (sabbia, terriccio, argilla, ghiaia…), effettuando varie uscite didattiche in ambienti diversi. Il materiale raccolto è stato portato a scuola e versato in contenitori diversi che sono stati poi riposti in un apposito “angolo” allestito precedentemente (l’“Angolo delle scienze”). I suddetti terreni sono stati messi a disposizione dei bambini che, con l’aiuto e la supervisione dell’insegnante, hanno potuto osservarli, toccarli, manipolarli, odorarle e fare qualunque tipo di considerazione in merito; tutte le osservazioni venivano registrate su dei post-it che sono stati poi fissati su di un pannello.

Uscita nel bosco per trovare il terriccio

Uscita alla cava per trovare la ghiaia e la sabbia

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Uscita a “la Sterza” per trovare l’argilla

Il laboratorio di scienze

I terreni recuperati sono stati portati anche ai bambini della scuola primaria; essi hanno potuto lavorarci in maniera sistematica con l’insegnante di scienze. Durante gli incontri di continuità tra i nostri bambini della scuola dell’infanzia e i bambini della scuola primaria abbiamo invece proposto le seguenti esperienze:

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Somiglianze e differenze tra vari tipi di terreno

Abbiamo messo in visione quattro tipi di terreno (argilla, terriccio, sabbia, ghiaia). I bambini hanno potuto confrontarsi sulle osservazioni fatte in precedenza e di nuovo manipolare i materiali proposti cercando e trovando somiglianze e differenze.

toccare

odorare

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Riconoscere attraverso il tatto

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OSSERVIAMO “LA TERRA”

Proponiamo all’osservazione dei bambini 4 contenitori con 4 tipi di “terre”: argilla – terriccio – sabbia – ghiaia

e chiediamo ai bambini di toccarla, annusarla, trovare somiglianze e differenze. Facciamo girare il primo contenitore, quello con l’argilla e annotiamo le loro osservazioni:

• E’ dura • E’ grigia • Questa non si rompe • E’ dura come il sasso • E’ dura come il ferro

Perché è così dura? • Perché si è asciugata • Perché se la mettiamo in un posto caldo si asciuga • Perché se la metto al sole si asciuga • Sembra che l’abbiamo fatta diventare dura • E’ già dura

Passiamo al secondo contenitore, quello con il terriccio: • Puzza di lombrichi • E’ bagnato • E’ morbido • Puzza • E’ umido • E’ morbido come un peluche • Se lo muovo non si sente niente • Non fa rumore

Nel terzo contenitore c’è della sabbia: • E’ sbriciolata • E’ liscia • E’ ruvida • E’ secca • E’ marroncina • E’ come la sabbia del mare • Quarto contenitore: la ghiaia: • E’ grigia • E’ fredda • Questa fa rumore

Cosa succede se bagno la sabbia? (Vengono bagnate le terre una dopo l’altra) • Con l’acqua diventa morbida e ci posso fare le formine

Cosa succede al terriccio? • Si appiccica alle dita • Ci posso fare le forme

Cosa succede alla ghiaia? • Rimane com’è • Diventa più scura

Cosa succede all’argilla? • Diventa più morbida

Le proprietà operative della terra.

terra e acqua: mescolare terreni diversi con l’acqua fino ad ottenerne fanghi: constatare i cambiamenti di

colore, consistenza, peso e formare delle palline. Lasciare asciugare ciò che si è ottenuto sul termosifone;

osservare di nuovo.

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manipolare

Osservazioni dopo l’essiccazione delle palline di terra.

Argilla: L’argilla asciutta è grigia chiara, finissima. Si aggiunge l’acqua. E’ diventata appiccicosa, grigia scura. Abbiamo fatto una palla. L’abbiamo messa sul termosifone. E’ diventata durissima che non si sa come romperla.

Sabbia: La sabbia è grigia media, ma quando è bagnata diventa più scura.... La pallina messa sul termosifone, basta toccarla si sbriciola tutta.

Terriccio: Il terriccio è marrone scuro e anche quando è bagnato è grigio scuro, la pallina asciutta è leggerissima, se la tocchi piano non si rompe, ma se la stringi un po’ si rompe.

Ghiaia: Con la ghiaia non si può fare una pallina, non ci sta’ insieme ci vorrebbe un po’ d’argilla e così incolla i sassolini.

• Terreni diversi assorbono diverse quantità di acqua.

Abbiamo messo in quattro bicchieri un cucchiaio dei quattro tipi di terreno raccolti (argilla, terriccio, sabbia, ghiaia) e abbiamo aggiunto la stessa quantità d’acqua con l’utilizzo di una siringa.

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una siringa per misurare l’acqua

Sono state messe tre siringhe di acqua in ogni bicchiere. Come è diventata la terra con l’acqua? (Il terriccio) è diventata come il caffè. (L’argilla) è diventata grigia. E’ diventata di acqua. La ghiaia con l’acqua ha cambiato forma? No. E’ rimasta come era! Cosa è successo alla sabbia? E’ diventata grigia. E’ diventata come l’acqua del mare. Si vede l’acqua? Sì E la sabbia dov’è? Sotto l’acqua Cosa è successo all’argilla? E’ diventata grigia Si è sciolta E’ diventata come acqua Si è “ strutta”

Cosa è successo al terriccio? E’ come il caffè L’acqua si vede? E’ diventata nera Ma dov’è l’acqua? Sotto il terriccio Come mai è sotto il terriccio? Cosa c’è dentro a questo bicchiere? Si vede i sassi Cosa è successo ai sassi?Dove sono i sassi? Sotto l’acqua Quali sono le terre dove l’acqua è rimasta sopra? La ghiaia e la sabbia Si vede l’acqua nel terriccio? E’ scuro

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Qual è il bicchiere dove si vede di più l’acqua? La sabbia La ghiaia Dove c’è più acqua? La ghiaia L’argilla Come si fa a vederla? Perché sotto è grigio scura è sopra è grigio chiaro

• Cosa succede se in un recipiente con molta acqua aggiungiamo poca terra?

Quattro bottiglie sono state tagliate e riempite di acqua; è stato versato un cucchiaio di terra diversa in ogni bottiglia.

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(Mettiamo la ghiaia nell’acqua) Cosa succede? E’ andata in fondo alla bottiglia perché era troppo pesa L’acqua è più leggera (Mettiamo la sabbia nell’acqua) Che cosa succede? E’ andata a fondo La ghiaia fa gli schizzi, la sabbia non ha fatto gli schizzi La ghiaia ha fatto rumore La sabbia no Perché i sassi sono più pesanti e l’acqua è più leggera (Mettiamo il terriccio nell’acqua) Cosa succede? L’acqua è nera Si è sciolto e è diventato tutto bagnato (Mettiamo l’argilla nell’acqua) Cosa succede? Si è sbriciolata E poi è tutta polvere Tutta grigia e un po’ “bianchina” I sassi sono più pesi e vanno giù La sabbia è più pesa e va giù Il terriccio è un po’ pesante e un po’ leggero

Abbiamo dunque agitato l’acqua con la terra e le osservazioni dei bambini sono state: (l’argilla scende piano, piano, se si muove l’acqua diventa grigia; la sabbia scende veloce e va subito in fondo; l’acqua è un pochino grigia se muovi l’acqua si sporca un po’e la sabbia va tutta a giro, ma poi riscende subito in fondo; il terriccio un po’ galleggia e scende piano, sporca l’acqua e la fa diventare marrone; la ghiaia scende velocissima l’acqua è pulita e poi fa rumore).

Semina.

I bambini hanno preparato 4 vaschette con i diversi tipi di terreno e in ognuna hanno seminato dei fagioli (cinque per ogni vaschetta) li hanno annaffianti e li hanno deposti sul davanzale di una finestra. I bambini della scuola dell’infanzia si occuperanno della annaffiatura delle quattro vaschette di terreno e registreranno settimanalmente su di una tabella le varie fasi di crescita.

Disposizione del terreno nelle vaschette

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semina dei fagioli

annaffiatura

Annaffiatura e osservazione periodica della crescita

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Registrazione settimanale delle fasi di crescita

ALCUNE CONSIDERAZIONI DEI BAMBINI SULLE OSSERVAZIONI

Prima settimana

• Nell’argilla non si vede niente

• La sabbia invece ha già tre piantine un po’ grandi

• Il terriccio si vedono due piantine piccoline, ma poco.

• La ghiaia non c’e niente

• È la sabbia che c’ha le piante perché c’ha tanta acqua

• L’argilla è troppo dura, non ce la fa a uscire

• Il terriccio invece è più asciutto perché fa presto a succhiare l’acqua e le piantine gli ci vole più tempo a crescere

• La ghiaia! non lo so

Seconda settimana

• Nel terriccio le piantine stanno uscendo.

• Nella ghiaia invece si vede un fagiolo che vuole nascere, ma è un po’ marcio.

• Le piantine nelle sabbia sono diventate più alte e ne sono nate altre due, anche le foglie sono più grandi.

• Nel terriccio le piantine sono cresciute.

• Nell’argilla un piantina si vede uscire dalla terra, ma non ce la fa.

Terza settimana

• Le piante nella sabbia sono come l’altra volta, una è un po’ seccata, si è ammalata.

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• Nella ghiaia la radice che si vedeva è diventata nera, è morta.

• Nell’argilla la piantina che stava per nascere è cresciuta un pochino, ma poco, perché l’argilla quando è bagnata e poi asciuga diventa dura.

• Le piantine nel terriccio crescono e sono”verdi verdi”

Quarta settimana

• L’argilla è diventata come” un mattone” e non si vede più niente.

• Le piantine della sabbia sono diventate “vecchie” si sono ammalate.

• Nella ghiaia non si vede più niente, solo i sassi.

• Il terriccio c’ ha le piante più belle, sono nate e non sono seccate.

Dopo tale periodo di osservazione fatta dai bambini della scuola dell’infanzia, è avvenuto l’ultimo incontro in continuità con la scuola primaria. I bambini dell’infanzia hanno mostrato a quelli della primaria il cartellone dove hanno fatto la registrazione settimanale e le vaschette con le piante. In questa fase sono stati i bambini della primaria a dare delle risposte in merito all’osservazione.

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COMMENTO AL PERCORSO

Con questo progetto, gli insegnanti della 3° sez. della scuola dell’infanzia “VIA CORRIDONI”, hanno inteso costruire un percorso per mettere in opera quello che è stato proposto teoricamente nella prima fase di formazione, presso la sede dell’”UNIONE VALDERA” a Pontedera il 3 e il 4 settembre2011. Il progetto è stato utilizzato anche per attuare un percorso in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, promuovendo scambi, attività e momenti costruttivi. L’obiettivo che ci siamo prefissati in relazione al progetto riguarda il passaggio da una conoscenza inconsapevole, risultato principalmente di processi percettivi, ad una conoscenza più sistematica, volta alla costruzione di concetti, al loro sviluppo e collegamento. I bambini essendo a contatto diretto con il materiale hanno potuto osservare, cogliere le proprietà percettive (colore, forma, dimensione, consistenza,…), manipolare liberamente, pasticciare, costruire, distruggere, ecc…In questo modo, anche i più restii ad entrare in contatto diretto con il materiale sono stati stimolati dal comportamento più disinvolto degli altri e hanno potuto superare timori e insicurezze. Attraverso la manipolazione del materiale i bambini hanno potuto scoprire le proprietà dello stesso, ricavandoci varie informazioni, sfruttando le proprie capacità operative. Infatti non si tratta più soltanto di descrivere ciò che hanno osservato, ma di cercare e trovare relazioni, nessi e sequenze temporali e spaziali, spiegazioni di eventi e processi.