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SCUOLA DELL’INFANZIA DI VEDRANA “Demetrio Benni” A.S. 2015-2016 POF Piano di offerta formativa 1

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI VEDRANA“Demetrio Benni”A.S. 2015-2016

POFPiano di offerta formativa

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI VEDRANA

PIANO PERSONALIZZATO DELLE ATTIVITA’EDUCATIVE

ANNO SCOLASTICO 2015/16

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUDRIO

INSEGNANTI:

CHILLA’ MARIA RITA

FERRO GIUSEPPINA

GIORDANI PAOLA

MANDRIOLI ANTONELLA

SUSS MICHELA

VIGGIANO MARIA ROSARIA

COLLABORATORI SCOLASTICI:

BELLAVIA ROSALIA

LUNGARO VINCENZA

DIRIGENTE SCOLASTICO:

DOTT.SSA PATRIZIA PARMA

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LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Nelle nuove “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO”, Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 31 luglio 2007, si tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell’Infanzia e del primo ciclo.

“La scuola dell’infanzia liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione.Per ciascun bambino, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza”.

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsiriconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.

Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri,realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza tradurla in tracce personali e condivise, rievocando narrando e rappresentando fatti significativi;sviluppare l’attitudine a fare domande ,a riflettere, negoziare significati.

Sviluppare il senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo- natura.

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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito. Ad esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile:lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola; il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita la documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e ipercorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento diretto e di regia;la partecipazione, come discussione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.

La scuola dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.

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I CAMPI DI ESPERIENZA

“I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Le scuole, all’interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.”

“Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e consolidare gli apprendimenti e di avviare processidi simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.”L’attività di sostegno segue gli obiettivi generali di formazione integrale della personalità del bambino, approfondendo però determinate finalità. Per quanto riguarda la scelta degli obiettivispecifici, delle modalità, dei mezzi e delle metodologie occorrerà valutare attraverso un’attenta osservazione, la reale situazione di partenza del bambino cosìda modulare i mezzi rispetto agli obiettivi.

1. IL SE E L’ALTRO

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e deipropri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,della comunitàe sviluppa un senso di appartenenza.

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Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.Riflette, si confronta, discute con gli adulti e gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto.Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti e sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

2. IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, Autonomia, salute

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa anche cosa fa bene e cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e conseguenze pratiche correte di cura di se, di igiene e di sana alimentazione.Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, tare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso degli attrezzie il rispetto delle regole, all’interno della scuola e all’apertoControlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpoConosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

3. LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE, GESTUALITA’, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITA’

Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici..); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.

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Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.Esprime i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.Formula piani di azione, individualmente e di gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.E’ preciso, sa mantenere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando la voce, corpo e oggetti.Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro - musicali.Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

4. I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzando in modo differenziato e appropriato nelle differenti attività.Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico.

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E’ consapevole della propria lingua materna.Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso lascrittura, anche utilizzando le tecnologie.

5. LA CONOSCENZA DEL MONDO. Ordine, misura, spazio, tempo, natura

Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.Si orienta nel tempo della vita quotidiana.Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criterio ipotesi, con attenzionee sistematicità.Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

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GIORNATA TIPO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Ore 7.30 – 8.45 : Ingresso e accoglienza dei bambini. Ore 8.45 – 9.30 :Igiene personale e colazione. Ore 9.30 – 11.50 : Attività di sezione. Ore 11.30 – 12.00 : Riordino degli spazi e preparazione al pranzo. Ore 12.00 – 13.00 : Pranzo.

Ore 13.00 – 13.15: uscita antemeridiana. Ore 13.00 – 13.45 : Gioco libero, possibilmente all’aperto e preparazione al riposo per i bambini di 3 e 4 anni. Ore 14.00 : Riposo per i bambini di 3 e 4 anni; momento di rilassamento e attività specifiche per i bambini di 5 anni. Ore 15.40 – 16.00 : Risveglio dei bambini di 3 e 4 anni. Ore 16.00 – 16.15 : Merenda. Ore 16.15 – 16.30 : Uscita pomeridiana.

Ore 16.30 – 18.00 : Post-scuola per le famiglie che ne fanno richiesta.

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PROGETTO D’INTERSEZIONERivolto ai bambini di tutte e tre le fasce d’età

“IN VIAGGIO”

“IN CUORE ABBIAMO TUTTI UN CAVALIERE PIENO DI CORAGGIO,PRONTO A RIMETTERSI SEMPRE IN VIAGGIO!”

G. RODARI

Crediamo profondamente che la sezione sia un luogo privilegiato all’interno del quale organizzare l’attività didattica e proporre specifici percorsi intesi come predisposizionedi un ambiente di vita accogliente e motivante. La sezione garantisce una continuità dei rapporti fra adulti e bambini, facilitando processi di identificazione.

Ciononostante siamo fortemente convinti che l’esperienza dell’intersezione consenta dicreare rapporti emotivamente significativi fra insegnanti e bambini di tutta la scuola, favorendo occasioni di scambio, di confronto, di arricchimento e di aiuto reciproco.Il lavoro di gruppo consente negoziazioni e dinamiche comunicative caratterizzate da disponibilità, condivisione cognitiva ed emotiva.Lo sfondo contiene l’integrazione, l’autonomia, la socializzazione, la cooperazione, la ricerca-azione, l’esplorazione, il rispetto reciproco, il divertimento, la soddisfazione e la crescita.Nello sfondo il gioco ha un ruolo predominante in quanto rappresenta per tutti i bambini una modalità di espressione. Il gioco in tale contesto può avere una dimensione cognitiva, una affettiva ed una sociale. Queste caratteristiche portano i bambini verso uno stato di benessere e di soddisfazione generale, soprattutto se la

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struttura educativa contiene le caratteristiche che la rendono una scuola amabile, iniziando dall’ambiente.

Lo stimolo iniziale ci sarà dato dal nostro “Bambino in viaggio”, il protagonista del nostro sfondo integratore, che ci accompagnerà per tutto l’anno scolastico e sarà l’artefice di meravigliose avventure.

Premessa

Il progetto della scuola dell’infanzia di quest’anno affronta la tematica del viaggio. Nel senso concreto di spostamento nello spazio e nel senso di desiderio di conoscenza e di ricerca; viaggio che il bambino compie per crescere, un viaggio che simbolizza l’avventura del percorso di formazione del bambino.Le motivazioni di questa scelta sono molteplici, riteniamo che il viaggio contenga un forte potenziale educativo e pedagogico, capace di aprire occhi e menti facendo conoscere le differenze, e facilitando il dialogo e l’espressività dei bambini in tutte le sue forme.Nella scuola dell’Infanzia il viaggio entra come metafora di vita, come esperienza simbolica che può essere utilizzata come sfondo dei percorsi di apprendimento per le attività programmate delle insegnanti.La sua finalità principale è quella di stimolare la curiosità sostenendo il potenziamento delle capacità espressive e creative dei bambini al fine di favorire la crescita personale e nel gruppo.Coltivare la capacità di sognare, immaginare, creare……..

Il tema del viaggio contiene spunti educativi fondamentali. Il viaggio è metafora della vita e della crescita individuale, ma anche metafora del percorso che i bambini intraprendono a scuola.L’identità del bambino si costruisce attraverso un vero e proprio viaggio, durante il quale si fanno incontri, si instaurano relazioni, si scoprono luoghi diversi. Il viaggio, infatti, è occasione di esperienza, di arricchimento delle conoscenze, di relazione con gli altri, coetanei o adulti; permette di vivere emozioni diverse, avventure, scoperte, cambiamenti.Si parte sempre carichi di emozioni anche contrastanti: attese, paure, desideri, incertezze.Si arriva sempre cambiati, diversi, arricchiti.Il percorso didattico sarà costituito da attività di diverso tipo, finalizzate ad accompagnare i bambini nella loro crescita, perché prendano coscienza delle proprie emozioni e riescano a rielaborarle, e perché maturino

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l’atteggiamento del viaggiatore: sappiano essere esploratori curiosi, sappiano gestire l’imprevisto, sappiano essere aperti al nuovo e al diverso da sé, al confronto, sappiano essere disponibili a rischiare, a scoprire, a rinnovarsi…Tutte le sezioni lavoreranno sul tema del viaggio, con modalità diverse, adeguate alle programmazioni di ciascuna. Il viaggio sarà anche tema da utilizzare nell’organizzazione di momenti di festa comuni e chi ci accompagnerà lungo tutte le esperienze sarà “…” il nostro amico di viaggio.

Riepilogo proposte A. S. 2015-2016

Progetto classe Progettitrasversali

Uscitedidattiche

Progettod’intersezion

e

In viaggio Tutto l’anno

Sezione AIn viaggio con la

matematicaDa

novembre amarzo

Viaggio nellapreistoria

Da ottobrea febbraio

Biblioteca 10 marzoMuseo 13 aprile

Fantateatro Da gennaioa maggio

Sezione BMani curiose Da

novembre amarzo

Il mio corpo, chescoperta!

Dadicembre a

febbraioMousiké Gen.-marzoBiblioteca 31 marzo

Sezione C Il viaggio magico Tutto l’annoFantasia inmovimento

Da gennaioa aprile

Fantateatro Da gennaioa maggio

Tutte lesezioni

Biblioteca a scuola 26novembre28 gennaio25 febbraio

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PROGETTO CURRICOLARE SEZ. A – Rossa

Bambini di 5 anni

IN VIAGGIO VERSO LA SCUOLA PRIMARIA

L’ ingresso nella scuola primaria coincide per il bambino con il completamento di un processodi crescita che lo porta al passaggio da un mondo soggettivo ad un mondo basato su una realtà oggettiva governata da regole condivise in cui lui dovrà compiere uno sforzo di adattamento, adeguandosi a ciò che la realtà gli chiede.E’ un po’ come uscire dal confine protetto della propria casa, da solo, col proprio bagaglio costruito nei 5 anni precedenti, ed avventurarsi verso un mondo nuovo, verso la crescita e quindi verso la vita con le sue sfide ed i suoi rischi.In genere, in questa fase di vita il bambino ha raggiunto la sua individuazione ed una sufficiente autonomia personale; e’ in grado di controllare la sua istintualità ed ha consapevolezza di se stesso e degli altri, soprattutto comincia a sperimentare il piacere di investire le sue energie nei processi di crescita, di conoscenza e di apprendimento del nuovo.Per affrontare con facilità l’ingresso in scuola primaria il bambino deve possedere nel suo bagaglio delle competenze già acquisite:Completa ed armonica capacità motoria globale e di coordinazione.Adeguate capacità visive ed uditive.Padronanza del linguaggio, sia in comprensione che in espressione.Capacità di prestare e mantenere l’attenzione.Capacità di elaborare (associare) simbolicamente.Deve inoltre essere in grado di entrare in relazione con gli altri riconoscendo e rispettando i suoi e altrui confini e le regole del gruppo.In sintesi deve poter integrare ed armonizzare i suoi aspetti cognitivi, affettivi e sociali.

IN VIAGGIO CON LA MATEMATICABambini di 5 anni

La scuola dell’infanzia svolge la sua azione in riferimento all’età dei bambini; di conseguenza proporremo una offerta didattica complessa e strutturata che parte

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dall’interesse dei bambini e si sviluppa all’interno di esperienze significative e complete. Le proposte del percorso sono situazioni strutturate legate al vissuto e alle conoscenze dei bambini che permettono agganci ed approfondimenti in merito ai vari contenuti matematici. Una fra le cose più importanti è conservare nei bambini la curiosità e l’atteggiamento positivo di ricerca, creando una consapevolezza sempre maggiore delle proprie potenzialità: riconoscere i numeri e i loro diversi significati, familiarizzare con le quantità, raggruppare e selezionare saranno alcuni degli aspetti sucui potremo lavorare per sviluppare la capacità di ordinare, confrontare e misurare. Altrettanto importante sarà stimolare la loro capacità osservativi, di confronto per cogliere le analogie, le differenze, le somiglianze.

VIAGGIO NELLA PREISTORIABambini di 5 anni

Le storie legate agli animali e alla vita degli uomini primitivi ci permettono di rifletteree confrontarci con quello che siamo stati; in questo modo impariamo a crescere nella nostra identità. I dinosauri affascinano da sempre i bambini, nei loro giochi spontanei spesso inventano storie e situazioni che li vedono come protagonisti.Questo progetto propone divertenti attività ispirate al mondo dei dinosauri e degli uomini primitivi. Nella prima parte prepareremo dei materiali che ci accompagnerannolungo tutto il percorso, poi impareremo a conoscere i dinosauri: come erano fatti, che cosa mangiavano, in quale ambiente vivevano e come si sono estinti.Nella seconda parte del progetto invece, faremo leva sugli aspetti della partecipazione/imitazione da parte dei bambini, stimolandoli ad immedesimarsi nella vita degli uomini primitivi favorendo così l’apprendimento ed un naturale confronto tra il presente ed il passato.Per concludere il “viaggio” porteremo i bambini al museo archeologico paleo-ambientale di Budrio per far vivere loro l’esperienza grafico pittorica denominata “i dipinti dei nostri antenati”, ovvero come dipingevano i nostri antenati nel Paleolitico.

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Il pomeriggio dei grandi

Essendo bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia andremo a sviluppare-stimolare le loro competenze nei campi linguistico e logico-matematico. In particolare durante il pomeriggio proporremo attività di potenziamento e consolidamento per raggiungere i prerequisiti necessari per l’ingresso alla scuola primaria. Tutto ciò verrà sviluppato durante l’anno con l’ausilio di un libro di testo, schede tematiche e attività mirate anche in campo motorio-spaziale. A questo proposito con le insegnanti della scuola primaria si proporrà un percorso condiviso di continuità verticale con l’obiettivo di agevolare il futuro passaggio. Gli incontri verranno proposti nella seconda parte dell’anno.

ARTE IN VIAGGIO

Tutti i laboratori permettono ai bambini di lavorare in un contesto di gruppo condividendo così con gli altri le idee e gli spazi. L’uso di materiali argillosi, facilmente plasmabili e di piacevole uso sensoriale, avvicina i bambini all’arte ed anche alla storia. In questo modo possono sperimentare quanto le loro abilità manuali si affinano man mano che crescono e quanto migliora la loro capacità di modellare qualcosa. Il laboratorio sarà proposto verso la fine dell’anno scolastico con l’ausilio di un esperto.

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PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

Rivolto ai bambini di 5 anni

Coinvolgimento dei bambini di tutte le fasce d’età durante le visite a scuola dei mezzi di soccorso

Questo progetto avvicina i bambini attraverso l’esplorazione diretta dell’ambiente, al tema della sicurezza. L’educazione alla sicurezza, in strada, a casa e a scuola, offre molte opportunità educative per formare una coscienza matura e responsabile verso se stessi e gli altri.Esplorando gli ambienti che li circondano, i bambini imparano i comportamenti da seguire nelle diverse situazioni, sia per evitare i pericoli in casa o in strada, sia per educare alla convivenza con i compagni e gli insegnanti. Le attività proposte, partendo dal gioco, si sviluppano in modo da far partecipare attivamente i bambini all’elaborazione delle conoscenze e della progettazione di situazioni molto coinvolgenti.

Viaggio nella sicurezza stradale:

Il progetto rivolto soprattutto ai bambini della classe ponte si propone come finalità generale quella di avvicinare i bambini alla conoscenza dell'ambiente "strada" e comprendere l'importanza di regole di educazione stradale per lo sviluppo di comportamenti corretti e responsabili orientati ad intuire i rischi.I bambini, infatti, per loro natura, sono portati alla curiosità,alla sperimentazione e all'esplorazione degli spazi; pertanto ,risulta fondamentale prevenire possibili " incidenti" insegnando le norme e fornendo le indicazioni per evitare pericoli.Gli obiettivi sono:Sapere che la strada presenta molti pericoliIndividuare e comprendere norme di comportamento per la strada, sul marciapiede e sulla carreggiata per i pedoni e automobilisti.Conoscere e rispettare le norme che regolano la circolazione stradale.

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Interpretare la simbologia e il linguaggio convenzionale di alcuni segnali stradali e del semaforo.Conoscere la funzione del vigile e degli strumenti che usa. Oltre al lavoro in sezione, saranno invitati a scuola a giocare con i bambini un vigile urbano,i vigili del fuoco con un automezzo e alcuni operatori sanitari con un'ambulanza.

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PROGETTO CURRICOLARE SEZ. B - Blu

Bambini di 3 anni

I bimbi che arrivano da casa o dal nido a tre anni stanno muovendo i primi passi nel loro viaggio personale… è obiettivo principale della scuola dell’infanzia farli stare bene a scuola promuovendo le loro piccole conquiste quotidiane in autonomia e adattamento ad un luogo nuovo e sconosciuto: la scuola.

IL MIO CORPO, CHE SCOPERTA!Bambini di 3 anni

Questo progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini di 3 anni alla scoperta delcorpo e della corporeità per favorire la conoscenza di sé e lo sviluppo della propria identità attraverso l’espressività, il movimento, le stimolazioni sensoriali e la rappresentazione immaginaria. Il bambino apprende attraverso il corpo imparando a controllarne i movimenti, sviluppando il rapporto corpo-mente utilizzando la motricità come esperienza sociale.Lo stimolo iniziale ci sarà dato dal nostro “Bambino in viaggio”, il protagonista del nostro sfondo integratore, che ci accompagnerà per tutto l’anno scolastico e sarà l’artefice di meravigliose avventure.La curiosità e l’entusiasmo dei bambini sarà il motore di tutte queste esperienze che andranno, nello specifico, verso due direzioni: conoscenza del corpo sul piano fisico (sviluppo della coordinazione, riconoscere le varie parti, muoversi a ritmo) sia sul piano relazionale (creare un ambiente accogliente dove ogni bambino possa sentirsi se stesso e possa creare relazioni affettive ed emotive).Lavoreremo con i bambini stimolandoli alla percezione sensoriale, con l’obiettivo di creare la propria identità corporea nella consapevolezza di sé e dell’altro.

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Fra gli esperimenti ed i laboratori eserciteremo e svilupperemo nei bambini la loro memoria tattile, visiva, acustica, olfattiva, gustativa e del movimento corporeo.Tutte queste esperienze, affrontate con gradualità e rispetto dei tempi di ognuno, saranno funzionali alla capacità di esprimere le proprie sensazioni attraverso il linguaggio verbalee corporeo, strumento privilegiato per tutti i bambini della sensibile età dei 3 anni.

“MANI CURIOSE”Bambini di 3 anni

Per completare e potenziare il lavoro- progetto sul corpo, abbiamo pensato di proporre numerose esperienze di manipolazione. Queste attività sensoriali sono preziose: le mani dei bambini sono piccole ma sanno fare già tante cose: bucare, pizzicare, sentire, schiacciare, costruire. Nella scuola dell’infanzia il laboratorio in genere è un luogo di esperienza e di apprendimento in cui il bambino, attraverso la dimensione ludica ed operativa, rafforza il pensiero produttivo ed affronta situazioni problematiche esplorandole, sperimentandole ericostruendole in prima persona.Le attività che si svolgono (manipolazione, pittura, musica, grafismo, costruzione…) sonoparticolarmente congeniali ai bambini perché permettono loro di manifestare in maniera personale e originale vissuti, sentimenti, idee.I bambini fanno esperienza e conoscono il mondo che li circonda apprendendo tecniche espressive sia per rappresentare e comunicare, sia per alimentare le dimensioni dell’immaginazione, della fantasia e della creatività.Sporcarsi e maneggiare liberamente materiali plastici aiuta i bambini ad affrontare e superare eventuali inibizioni riconducibili ad immaturità affettiva o indotte dall'ambiente educativo. Pur tenendo presente che il lavorare liberamente, il potersi sporcare, non significa "dover comunque sporcare o danneggiare le cose”. Il bambino solitamente ama lavorare con i materiali plasmabili, questo tipo di attività oltre a procurargli un immediato piacere di tipo sensomotorio gli offre un importante risvolto simbolico ovvero il sentirsi protagonista nel modellare la realtà esterna, e lo avvia alla consapevolezza che ogni sua azione lascia un'impronta e questa è espressione di sé. I materiali misti si prestano inoltre aduna duplice possibilità di espressione della sua affettività possono infatti essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con

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le dita e con gli oggetti.) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività , che viene così canalizzata. Incidere ,frantumare, scolpire, dare pugni, schiacciare, sono tutti atti che rivolti verso il materiale indicano un atteggiamento aggressivo, ma questa aggressività espressa diventa positiva perché dà il via ad un processo di riparazione. Quando il bambino traccia dei segni o lascia delle impronte inizialmente non ha di mira alcun risultato di carattere grafico o plastico, ma soprattutto cerca di saggiare la resistenza del materiale che si trova di fronte. Successivamente inizia ad attribuire significati alle proprie creazioni.Giocheremo con materiali di ogni genere, semi, sassolini, farine, dalle semplici paste morbide alternate a carte ruvide, useremo le mani con forza e con dolcezza, manipoleremo schiume e colori per stimolare tutti i bimbi ad acquisire strumenti per la propria percezione corporea, intesa come una delle espressioni della sua personalità.Questo progetto attuato nel piccolo gruppo diventa condizione privilegiata dove le insegnanti possono intervenire efficacemente rispondendo alle esigenze di ogni singolo.

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PROGETTO CURRICOLARE SEZ. C - Verde

Bambini di 4 anni

OGNI GIORNO… E’ VIAGGIO NUOVO

Il progetto di quest’anno è incentrato sulla metafora del viaggio, che rappresenta un aspetto divertente e piacevole dell’esperienza di vita del bambino.Viaggio inteso come esperienza simbolico - affettiva, come sfondo dell’apprendimento.Partendo dall’osservazione dei cambiamenti del giardino della scuola, viaggeremo nel mondo dei colori della natura e dei suoi cambiamenti, dei mutamenti climatici, delle forme che ci circondano sempre con uno sguardo ai nostri sentimenti.

IL VIAGGIO MAGICO

Il rientro alla scuola dell’infanzia per i bambini di 4 anni significa ritrovare i compagni, e gli adulti di riferimento, ma nello stesso tempo stabilire nuove amicizie con i compagni nuovi arrivati.Le emozioni e le attese sono tante, una didattica flessibile unita all’utilizzazione di diversi tipi di linguaggio permetterà di accogliere le diversità di ognuno e di promuovere le potenzialità ditutti i bambini.Un clima sereno e collaborativo darà la possibilità ai bambini, genitori e adulti di riferimento di conoscersi ed esprimersi creando anche situazioni confronto e scambio.E’ proprio nella scuola dell’infanzia che i bambini cominciano ad allargare il campo di esplorazione, forti delle loro conquiste nel campo motorio e relazionale. Ogni insegnante sa quanto sia prezioso questo periodo della vita per creare solide basi di fiducia, socialità e apertura, ma anche prerequisiti utili all’apprendimento: capacità di concentrazione, capacità logiche, corretto atteggiamento scientifico. E’ importante quindi guidare il processo di scoperta dei bambini per garantire loro di vivere armonicamente il continuo passaggio dal

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mondo fantastico a quello reale.Essi si trovano infatti a dover gestire l’universo immaginario, nel quale sono totalmente immersi, confrontandolo e arricchendolo ogni giorno, con le esperienze reali che la vita gli offre. Il mondo della natura pertanto darà loro l’opportunità di fare esperienze entusiasmanti e scoperte di cui meravigliarsi. Il bosco con i suoi colori, ad esempio, con i suoni e i suoi animali e le piante, offre un perfetto stimolo iniziale per imparare a conoscere meglio la naturanei suoi cambiamenti e le caratteristiche delle stagioni. Anche gli elementi metereologici costituiscono motivo di osservazione e di riflessione: le giornate di pioggia, di vento o di nebbia possono diventare ulteriori occasioni di ricerca con i bambini sull’ambiente. Tutte le esperienze prendono avvio proprio da questi elementi e si realizzeranno attraverso molteplici attività per tutto il periodo dell’anno scolastico.

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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. CBambini di 4 anni

FANTASIA IN MOVIMENTO

Nella scuola dell’infanzia si gioca con il corpo e con il corpo si impara.I bambini si muovono dando forza, misura, sicurezza e coscienza al loro agire e gli insegnanti,sapendo quanto è importante sperimentare con tutto il corpo, danno forma a propostevariegate, piacevoli, con graduale complessità, rivestite di storie e di spirito di avventura, perscoperte che perfezionano sempre un po’ di più la percezione e l’idea che i bambinihanno di sé.I giochi e le attività sono molte e contengono intenzioni educative che sideclinano in termini come “motricità”, “educazione motoria”, “psicomotricità”.I contenuti sono apparentemente gli stessi: i bambini saltano, corrono, rotolano, giocano acorpo libero o con i materiali in svariate esperienze, ma sono gli obiettivi ad essere diversi ecosì le metodologie per perseguirli.Ci sono, infatti, proposte di tipo motorio-funzionale, per lo sviluppo delle capacità corporee,che si inseriscono in giochi guidati o in sperimentazioni con vari materiali, e attività piùcreative in cui, attraverso il movimento, si intende sostenere la costruzione dell’identità, dandovoce anche alla personalità e alle emozioni di ognuno.

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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. A-B e CRivolto ai bambini di tutte le sezioni

Una valigia piena di libri

La scuola è il luogo adatto per la lettura ad alta voce e la collaborazione con la biblioteca a carattere mensile sarebbe prezioso per il benessere dei bimbi di Vedrana che non sono possibilitati rispetto ai bimbi delle scuole dell’infanzia del centro, a frequentare assiduamente la biblioteca comunale.

Una considerazione di carattere educativo:

Per la lettura ad alta voce è preferibile destinare spazi dove si ha la possibilità di creare atmosfera che favorisca una reale disponibilità all'ascolto quindi senza elementi che possano distrarre.A creare un'atmosfera favorevole contribuisce certamente anche l'illuminazione che deve essere sufficiente per vedere bene le eventuali illustrazioni e le espressioni di chi racconta o legge, ma non eccessiva per non stancare e soprattutto per non togliere “ magia” al rapporto interpersonale che si sta vivendo: uno spazio relativamente circoscritto, tranquillo e moderatamente illuminato può favorire in modo apprezzabile un forte senso di partecipazione e di complicità fra chi narra e il bambino che ascolta, alimentando la creazione e la condivisione di sogni e fantasie. Proprio per questa ultima e fondamentale opzione, i libri devono essere disposti, nello spazio a essi dedicato, in modo che i bambini possano raggiungerli facilmente e disporne con ampio senso di libertà.Non dimenticate che ...Il bambino piccolo è un conservatore: ama risentire più volte la stessa storia e non gradisce i cambiamenti. La storia si snoda davanti ai suoi occhi non come una pellicola, una rappresentazione filmica della quale è semplicemente spettatore, ma come una rappresentazione tridimensionale che lo circonda e in cui egli è inserito in modo partecipe:

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vive con la fantasia una sequenza ''reale'' di situazioni in ambienti sovrapposti. Per cui risentirela stessa storia è come esplorare un percorso in un ambiente via via sempre più noto. Ritrovarecerti elementi noti in un determinato racconto permette al bambino di capire dove si trova e quindi di orientarsi. Nella storia, risentire la stessa descrizione permette al bambino di ripercorrere lo stesso viaggio lungo un percorso che già conosce, di sapere che cosa sta per accadere e ciò lo tranquillizza e gli permette una escursione libera anche di fronte a situazioni emotivamente coinvolgenti.Leggere ad alta voce perchè: Sviluppa la creatività "Le fiabe recano importanti messaggi alla mente conscia e inconscia del bambino, che viene stimolato alla conoscenza di se stesso e del mondo, non attraverso unacomprensione razionale della natura delle cose, ma familiarizzandosi con la realtà, intessendo sogni a occhi aperti e aprendosi a voli di immaginazione".Sviluppa il linguaggio Nella conversazione con il bambino è anche molto importante dedicargli una vera attenzione, così come introdurre nella conversazione sempre nuove parole che, se non vengono capite, devono essere spiegate.Stimola la memoria Il bambino ricorda i vari passaggi e come si sviluppa la storia.Coinvolge l’emotività E’ importante saper cogliere, interpretare le emozioni del bambino, condividendole, guidandole, addolcendole, in una parola sviluppando la capacità di controllarne gli impulsi, ripararne le frustrazioni, motivarli. Insomma prepararli agli alti e ai bassi che inevitabilmente dovranno affrontare nel corso della loro vita. Si tratta in sostanza di diventare quello che John Gottman ha definito "allenatori di emozioni", il cui compito è quellodi insegnare al piccolo le strategie per affrontare le difficoltà emotive della vita, ma anche per meglio apprezzare l'apporto gratificante delle esperienze che suscitano sentimenti positivi. QUANDO LEGGERE? "Oggi piove, non usciamo, ma ci rannicchiamo in un angolino e leggiamo insieme".Un po' alla volta è però importante che il momento del racconto o della lettura diventi un momento consueto nella giornata o perlomeno nella settimana del bambino.Una soluzione da proporre e da realizzare, non troppo impegnativa per l'adulto, può essere quella della catena di lettura, dove il bambino sa che ogni giorno, o quasi, c'è qualcuno che gli legge un pezzettino del suo libro:L'importante è che ci sia una ragionevole regolarità negli interventi.Nella scelta dei momenti più opportuni da dedicare al raccontare e al leggere ad alta voce, l'aspetto forse più importante.

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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARERivolto ai bambini di 3 e 4 anni.

MOUSIKE’

Convinti che la danza in tutte le sue forme e manifestazioni possa rappresentareun'esperienza creativa, relazionale, espressiva, culturale, capace di coinvolgerecontemporaneamente il corpo, il cuore e la mente di ogni persona, l’associazioneMOUSIKE’ è nata a Bologna nel 1989 con lo scopo di promuovere e perseguire un precisoprogetto pedagogico mirato alla crescita artistica ed espressiva dei più giovani.Attraverso la danza desideriamo restituire ai bambini un fare creativo ed emozionale chepassa attraverso il corpo e aiuta a crescere come persone sensibili, fantasiose e attentealla realtà che ci circonda. Il nostro percorso pedagogico e artistico si è andato nel tempo definendoattraverso il susseguirsi di alcune importanti tappe progettuali. Nel 1991, l’associazione ha dato vita ad un progetto speciale per divulgare laconoscenza e l’utilizzo della danza nella scuola. Il progetto, ideato e guidato da FrancaZagatti, si è preoccupato, sin dagli esordi, sia della definizione di una metodologiaunitaria e comune al gruppo di educatori coinvolti nei laboratori all’interno della scuola,sia di un’opera di informazione, documentazione, ricerca e promozione culturale: ciò hasignificato realizzare corsi di aggiornamento per insegnanti, incontri con i genitori,conferenze, gruppi di ricerca e pubblicaziomi di vario genere. Oggi il centro Mousikè è da più parti considerato un esempio riuscito diintegrazione fra ricerca artistica e didattica e viene indicato quale ideale modello diriferimento sia in Italia che all’estero, non solo per la qualità del servizio formativo offertoalla scuola, ma anche per la fortunata formula di partenariato “scuola - esperto esterno”.I laboratori di danza educativa di Mousikè sono oggi pensati e strutturati per i vari cicliscolastici (dalla scuola dell’infanzia a quella superiore) e sono pianificati secondo lametodologia del “progetto a tema” che permette di collegare la danza allaprogrammazione scolastica attraverso tematiche quali, ad esempio, l’educazionemulticulturale, la scrittura creativa, l’avvio alla lettura, o l’integrazione alle arti visive e plastiche. Dal 1998 sino al 2002 l’Associazione Mousikè, in collaborazione con il Dipartimentodi Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, ha annualmente organizzato ilConvegno Nazionale “Educar Danzando” incentrato sulle problematiche pedagogichecorrelate all’utilizzo della danza nella scuola.

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Il rapporto con l’Università di Bologna si è ulteriormente ampliato attraverso l’ideazione ela conduzione di laboratori per gli studenti delle facoltà di Scienze della FormazionePrimaria e del Dams per i quali sono attivi anche percorsi istituzionali di tirocinio all’internodella nostra struttura. Dal 1999 il centro Mousikè organizza stabilmente un Corso per danzaeducatori (400ore), che nasce con lo scopo di creare figure professionalmente preparate e capaci diinserire correttamente la danza educativa nella programmazione scolastica di base. Alcorso, a numero chiuso e unico nel suo genere, pervengono ogni anno centinaia dirichieste di ammissione da tutta Italia. Recentemente infine è nato Mousikè progetti educativi, un originale progettoeditoriale nato per colmare l’assenza di testi e materiali musicali specificamente pensatiper chi insegna e utilizza la danza nella scuola e nella formazione del bambino.Nel 2003, a riconoscimento dell’innovativa proposta pedagogica e artistica, il centroMousikè è stato dichiarato dal MIUR ente accreditato per la formazione del personaledella scuola (D.M. 177 del 10/07/00).

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PROGETTO EXTRACURRICOLARE

EDUCATIVO-TEATRALE

Rivolto ai bambini di 5 anni.

Premesse teoriche:

Il teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, prossemico, iconico, musicale, si configura come prezioso strumento formativo multidisciplinare e interdisciplinare.L’idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto all’iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà. Teatro inteso come ogni possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l’immaginazione. Così il teatro diventa strumento pedagogico, trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari.Fare teatro in contesti formativi significa realizzare una concreta metodologia interdisciplinareche attiva i processi simbolici del discente e potenzia e sviluppa la molteplicità interattiva delle competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione sia con il pensiero.La comunicazione scenica, come processo interattivo tra la rappresentazione e l’audience, si connota come tipica esperienza sociale, psico-dinamica.Chi recita a teatro non è solo l’attore, ma anche lo spettatore che ‘vive’ l’esperienza dellarappresentazione non come artificio, ma come evento reale.In questo senso il valore pedagogico del teatro va al di là delle stesse forme comunicative che lo producono. Fare teatro attiva i processi combinatori connessi sia con le reti cognitive sia con quelle ‘emotive’, che generano produzioni ‘originali’ divergenti rispetto ai significati ed aiconcetti omologati della cultura.L’uso dei diversi linguaggi nel teatro potenzia nel discente il pensiero metaforico, che

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permette di capire la realtà ad un livello di maggiore comprensione.Il processo di ritestualizzazione che si riferisce alla comprensione personale di qualsiasi testo, per quanto concerne la lettura e la rappresentazione di testi drammatici, si configura come processo analogico, cognitivo - emotivo, rielaborativo, tipico del pensiero creativo.Infine l’argomento delle fiabe permette ai bambini di cominciare a costruirsi uno scenariointeriore composto di personaggi che risolvono i problemi, superano gli ostacoli e raggiungono gli obiettivi, contribuendo così a strutturare una fiducia di base che al bambino, così piccolo e vulnerabile di fronte al mondo dei “giganti” adulti, è necessaria per credere in séstesso e nella propria crescita.

Obiettivi:Il progetto del laboratorio è volto ad attivare le potenzialità di ogni soggetto e dare spazio alle diverse modalità espressive e comunicative individuali e di gruppo, sia a livello concettuale, sia a livello motorio che a livello espressivo, legate ai tre momenti della progettazione, della preparazione e dell’esecuzione. Questo percorso deve così portare, non solo ad acquisire gli strumenti e le tecniche del linguaggio teatrale, ma anche a fornire strumenti di identità personale e sociale, indispensabili per la scoperta di un proprio sé interiore. Il laboratorio teatrale, impostato in quest’ottica, deve pertanto promuovere la formazione sociale e la maturazione di base degli individui, stimolare la socializzazione, sviluppare le facoltà cognitive e le capacità espressive, aumentare le competenze comunicative, potenziare lo sviluppo cerebrale e fisico degli alunni portatori di handicap, intrattenere quei ragazzi che sono esclusi, per motivi economici, da corsi privati, o che sono, per cause familiari, abbandonati a loro stessi.Più in specifico:- preparare il soggetto alla messa in scena, che comporta una presa di coscienza delleproprie capacità e modalità comunicative;- favorire la capacità di esprimersi improvvisando su contenuti e tematiche emerse dai testi in relazione alla propria sfera interiore;- utilizzare il teatro come mezzo di approccio ai testi e come strumento per crearsiun’opinione;- conoscere ed usare i diversi tipi di linguaggio (verbale, sonoro, corporeo, fantastico);- abituare i soggetti al lavoro di gruppo;- sviluppare le capacità mnemoniche;- valorizzare la diversità di ciascuno.

Programma, contenuti ed attività del laboratorio:Il laboratorio prevede diverse fasi di approccio e pratica della materia. In particolare, dopoalcune fasi di approccio al lavoro con il corpo, verrà proposto uno sdoppiamento metodologico, dove in un tipo di percorso è prevista un’attività teorico-pratica per la messa in scena di un testo prestabilito, nell’altro, invece, sarà dato spazio alla messa in scena di un testoderivato da un lavoro sull’improvvisazione.Esercitazioni di gruppo ed individuali di propedeutica teatralea) riscaldamentob) rilassamentoc) ricerca dell’equilibriod) snodamento delle articolazioni

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Agilità mentale e libera associazione di ideeRilassamento e movimento sono propedeutici al lavoro di agilità mentale ed alla liberàassociazione di idee, strumenti indispensabili nella pratica dell’improvvisazione. L’agilità è quella capacità della mente di cogliere aspetti non stereotipati di ogni situazione, aspetti che lalibera associazione di idee collocherà in un itinerario di “rimbalzi” dalla prima idea alle successive conseguenti inventando percorsi narrativi. E’ un processo immediato della fantasia,è una danza della mente. Sollecitare l’immaginario che è dentro ognuno di noi può portare a risultati sorprendenti.

Sviluppo della fantasiaImprovvisare significa mettere in moto la prerogativa di dare libertà e gusto personale alleproprie associazioni di idee e di emozioni, di spiccare un proprio volo associativo a partire da spunti proposti da altri o colti attraverso l’attenzione a ciò che accade.. La fantasia si può pertanto allenare ed una fantasia allenata determina processi di associazione di idee capaci di sviluppare uno spunto di partenza, traendone materiale narrativo che trova una realizzazione nella capacità di sintesi.

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Progetto qualificazione 3-5

Rivolto a tutti i bambini del territorio Infanzia e Primaria IC Budrio

Agio a scuola

Il progetto di sostegno “Agio a scuola”, finanziato per la maggior parte dalla Provinciacon l’integrazione dell’Istituto Comprensivo, coinvolge i comuni di Budrio, Baricella, Granarolo, Malalbergo, Minerbio e ha come obiettivo finale la realizzazione di progettiche riguardano la continuità educativa. Nel nostro Istituto Comprensivo vi saranno pertanto momenti d’incontro tra insegnantie coordinatori territoriali del progetto, osservazioni sistematiche e verifiche delle varie esperienze. Il percorso prevederà due fasi:

1. Creare progetti verticali nido-infanzia e infanzia-primaria. I bambini del nido visiteranno e condivideranno attività con i bambini della scuola dell’infanzia e i bambini della scuola dell’infanzia visiteranno e condivideranno attività con i bambini della scuola primaria. Tutto ciò per favorire momenti di scambio e conoscenza delle diverse realtà.

2. Mantenere i punti di forza dei percorsi precedenti riproponendo il progetto di Fantateatro nei successivi gradi scolastici, e che si svolgerà nel periodo tra febbraio ed aprile.

In questo modo si favoriranno momenti d’incontro fra bambini per fare conoscere lorole diverse realtà scolastiche e stimolare capacità espressive e di socializzazione per valorizzare al meglio le diversità di ciascuno.

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PROGETTO D’INTERSEZIONERivolto ai bambini di tutte e tre le fasce d’età

RELIGIONE CATTOLICA

La programmazione annuale proposta si basa sulle Indicazioni Nazionali che s’inseriscono pienamente nel percorso formativo scolastico contribuendo, con l’apporto specifico dei contenuti dell’IRC, in modo significativo alla crescita e alla formazione integrale degli alunni.

La dimensione religiosa/spirituale infatti in esse è colta e riconosciuta nella sua valenza culturale, in quanto parte essenziale del ricco patrimonio italiano e presenza propositiva di valori anche universali: il suo fondamento è nella Costituzione (art.2, art.3, art.9, art.33, art.34).

E’ sulla base di queste premesse che l’attività proposta per quest’anno si articola tenendo presente la specificità della scuola dell’infanzia e l’età degli alunni che la frequentano.

Gli argomenti proposti offrono ai bambini una conoscenza basilare e semplificata dei contenuti dell’IRC, organizzando gli stessi per Unità didattiche e di apprendimento, da svolgere nei vari tempi dell’anno scolastico. Relativamente alla metodologia, questa è adeguata e semplificata per bambini compresi fra i tre e cinque anni, partendo da attività moltosemplificate per quelli di tre anni, e leggermente più articolate per quelli di età superiore. Centrale diventa per tutti i bambini l’attività basata sui campi di esperienza, promossa dalla narrazione, dalla musica, da lavori grafico – pittorici e ludici. Alla fine dell’anno verranno assemblati in una sorta di ‘libricino’ tutti i lavori dei bambini che gli verrà consegnato.

ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA

Per tutti i bambini che non si avvalgono dell’attività di religione cattolica è previsto un percorso alternativo insieme all’insegnante di sezione.

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