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SANT’IPPOLITO 2009_2010 SCOLPIRE IN PIAZZA ARTE DELLA SCULTURA SU PIETRA ARENARIA

Scolpire in Piazza - Arte della Scultura su Pietra Arenaria - Catalogo 2009 2010

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Catalogo delle Sculture realizzate a Scolpire in Piazza nelle edizioni 2009 e 2010. Sant'Ippolito - Italia

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SANT’IPPOLITO

2009_2010

SCOLPIRE IN PIAZZA

ARTE DELLA SCULTURASU PIETRA ARENARIA

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SCOLPIRE IN PIAZZA

ARTE DELLA SCULTURASU PIETRA ARENARIA

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Comune di Sant’Ippolito

Pro Loco Sant’Ippolito

Con il patrocinio di:Consiglio Regionale delle Marche

Provincia di Pesaro e UrbinoCamera di Commercio di Pesaro e Urbino

UNCEM MarcheComunità Montana del Metauro

STL Pesaro e Urbino

Con la partecipazione di:Accademia di Belle Arti di Urbino

Accademia di Belle Arti di MacerataUPI Marche

ANCI Marche

Comuni Partner:Monte Porzio (PU)

Acquaviva Picena (AP)Monsanpolo del Tronto (AP)

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Troppo spesso ci si ricorda dei piccoli paesi come Sant’Ippolito per averli sfiorati in macchina di passaggio, diretti verso mete più importanti. Si vede il nome scritto su un cartello blu della superstrada e quell’insieme di lettere vengono presto dimenticate, come una cosa su cui si inciampa per caso. Eppure, se si avesse un briciolo di voglia, o forse solo curiosità, si potrebbe scoprire un luogo pieno di immagini, vissuti, storia, un luogo che continua a parlare di sé attraverso gesti quotidiani e avvenimenti. Percorrendo una breve salita che ci allontana rapidamente dal rumore continuo delle macchine, si scorgerebbe il paese, stretto tra le antiche mura; si vedrebbero case ammonticchiate, le une vicine alle altre quasi volessero farsi calore e il campanile svettante verso il cielo, guardiano che osserva le colline e protegge gli abitanti; si sentirebbe odore di terra, di erba tagliata e di umidità.

Negli anni proprio il campanile è diventato quasi un simbolo, un faro che si vede dai paesi circostanti, fulcro di un’identità ormai comunemente riconosciuta. Parla una lingua nota da secoli con i suoi fregi di pietra arenaria con la quale è costruito anche tutto il paese e le mura che lo racchiudono; pietra che ha reso celebre Sant’Ippolito in tutt’Europa, tanto tempo fa; pietra che ricorda tanta fatica e sacrifici per molti abitanti, ma anche riconoscimenti, committenze e viaggi.

E’ proprio partendo da una riflessione sull’importanza che questo materiale e la sua lavorazione hanno avuto per Sant’Ippolito che da anni viene organizzata “Scolpire in piazza”, giunta alla XII edizione. Con questa manifestazione si vuole affermare una radice culturale e storica forte, di cui si trovano tracce sulle facciate delle case, nelle edicole, negli angoli più remoti, ma anche nella dedizione di artigiani che continuano a portare avanti questo mestiere all’interno delle loro botteghe. E “Scolpire in Piazza” continua a crescere di anno in anno, con la volontà

di portare all’aperto, appunto in piazza, il lavoro lento che plasma la pietra, le dà forma, la rende altro.Vogliamo dimostrare l’importanza che questa tradizione ha per noi e la necessità costante di rinnovarla e di renderla contemporanea e in un qualche modo universale. Nei nostri intenti, il rinnovamento e la contemporaneità possono essere considerate parole chiave. Proprio per riuscire a concretizzare questo rinnovamento vengono invitati artisti provenienti da tutto il mondo, in modo da ampliare gli orizzonti e scoprire sensibilità diverse, nuovi e ibridi modi di lavorazione di un materiale a noi così familiare come l’arenaria. Allo stesso tempo, il fatto che si tratti di artisti che agiscono nel contemporaneo, permette l’instaurarsi di un dialogo forte con il nostro vissuto, riattualizzando un antico linguaggio parlato da una pietra originaria.

Ogni anno si cerca pertanto di dare valore a tutto ciò che ha reso Sant’Ippolito importante, coinvolgendo in questo progetto di valorizzazione anche altre realtà del territorio marchigiano; ciò permette di condividere e diffondere una esperienza che, per le sue radici storiche e la volontà di rinnovarsi, costituisce una proposta che caratterizza e restituisce prestigio alla nostra comunità.

E si spera che allontanandosi da qui, possa restare negli occhi l’immagine di poche case strette in un nido di pietra, di colline arate o gialle di grano e che si possa continuare a sentire quel ticchettio costante dello scalpello, che per tanto tempo, insieme alle stagioni, ha scandito la vita degli abitanti di questo luogo e che risuona come un forte richiamo a ciò che eravamo e a quello che potremo diventare.

Massimo Bucchi L’Assessore alla Cultura

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“Dinnanzi a noi pareva sì verace…che non sembrava immagine che tace“(Dante, X canto del Purgatorio,vv .34/96).

Debbo dire che, forse , mi sarei aspettato una specie di sagra di artigiani apprendisti e domenicali per via o piazza che fosse, recandomi a Sant’Ippolito lo scorso anno da Fano per una gitarella diciamo fuori porta: ne venne fuori, invece, una bella sorpresa…

Il paese aveva una sua dignitosa presenza quotidiana, nella Palazzina Bracci c’eran delle mostre: una interessante e per me imprevista dello scultore Umberto Corsucci da Montefiore Conca che non conoscevo e che era da apprezzare, se non altro nella sua eclettica qualità di riferimenti ma anche nell’uso dei materiali; una mostra (le cui caratteristiche anche curiose e in qualche modo di suggestione alchemica eran presenti anche nell’edizione di “Scolpire in Piazza” del 2010) con opere selezionate di allievi delle Accademie di Belle Arti di Macerata e di Urbino, quale intelligente e stimolante collaterale perché non appiattita sulla operatività fabbrile tradizionalista, come ci si aspetterebbe dall’insegnamento accademico, ma con una essenziale sperimentazione in cui s’insegna che un materiale può essere benissimo compromesso con altri anche ben diversamente perituri dalla perennità della pietra o piuttosto del marmo, (in realtà son io ad essere lontano dall’aggiornamento avvenuto nel corso del tempo in quel tipo di scuole…); infine una finissima raccolta di immagini fotografiche di un Club fotografico di Fano, un iceberg di quell’interesse vivace che alberga nella città della Fortuna per l’ “opus” ottico; in quelle foto si leggeva il tentativo di cogliere le gestualità implicite, istantanee e persino impreviste del fare scultura; non a caso i migliori sapevan superare inventivamente lo stereotipo, quasi in una inclinazione e in un possibile obbiettivo a voler redigere un testo per “Saper vedere la scultura”. Da fare…

Ma quel che più e positivamente mi ha impressionato sono stati gli scultori al lavoro, lassù poco sopra nel cortile delle scuole, nella polvere invasiva della pietra, nella fattualità in itinere, in una concentrazione di mente, di corpo e di gestualità formidabile. E severa. Niente di banale intrattenimento. Mi figuro che esperienza straordinaria sarebbe quella di vivere quei dieci giorni , quali che siano, assieme agli scultori per un ‘Reportage fra gli scultori…a Sant’Ippolito’. L’essenza della scultura, una immagine di travaglio parlante prima, durante e non solo dopo, come nella tradizione michelangiolesca che vuole l’artista dare una martellata ad un ginocchio del suo Mosè in San Pietro in Vincoli gridandogli: Parla!

Ho trovato che in Sant’Ippolito quel ‘lavoro’ in fieri fosse una straordinaria operatività formativa, un’opera aperta altamente divulgativa, uno spettacolo laborioso, una impostazione dell’evento di grande intelligenza e cultura. Potrei dire che proprio non me l’aspettavo: m’è capitato di viverci qualche oretta, ma qualcosa avveniva nell’inconscio, quasi che fossi nelle celeberrime cave di Massa Carrara e le sovrapponessi al cortile di Sant’Ippolito. Con una tradizione ben altrimenti antica, forse, di quella degli scalpellini di S.Ippolito, la cui operatività credo che, peraltro, sia ampiamente naufragata nel tempo più di quel che si possa pensare…

Ed ora mi vengono in mente delle opere interessanti in una chiesa conventuale un po’ isolata nella campagna, quella di San Pasquale presso San Giorgio di Pesaro, ed ogni tanto misconosciute -di opere- mi capita di vederne…sparse qui e là. Fors’anche in Toscana.“…l’accento batte su ciò che è in fieri e quindiindeterminato, piutto asto che su ciò che è già compiuto e perciò chiaro. Il momento transitorio in cui l’azione è colta nella sua ambiguità si rivela così particolarmente produttiva perché lascia aperte infinite possibili direzioni…”: così Elisabetta Di Stefano scrive in: “Pomponio Gaurico e l’estetica della scultura” (“Nuova estetica italiana” a cura di Luigi Russo, Supplemento n. 91.

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Centro Internaziona le Studi di Estetica, dicembre 2001, pp.9- 22). Una vita della scultura in itinere che appunto si rileva nel trattato didascalico “De Sculptura” di Pomponio Gaurico del 1505, che troverà poi ampia eco nel “Laocoonte” di Lessing del 1766 ma anche in Winckelmann e Goethe…“Ut sculptura poesis”…Ho insistito volutamente su questo, quel che mi stava più a cuore, per dare atto pieno al regolatore di questa iniziativa e ai suoi eventuali consiglieri di aver fatto una scelta rara, di grande finezza intellettuale, infine di bella scelta divulgativa perché è ben più facile mettere assieme un corpus di sculture con i criteri dell’uno o dell’altro critico d’arte, così come fan tutti.

Peraltro non so personalmente la storia dei vari scultori presenti nel 2009 e 2010, cosa che non sarebbe poi male conoscere: ma ne vedo ora gran parte delle opere che sono una quindicina circa (e forse per anno ne restringerei anche se di poco il numero a favore dell’incisività, di una maggiore focalizzazione fenomenica, senza farsi influenzare dal pur interessante fenomeno di divulgazione della scultura nei vari bellissimi borghi metaurensi), improntate a tre fondamentali tematiche: un gusto totemico nell’accumulo di materiali (forse il più debole), un costruttivismo che continua a mietere un bel successo di adesioni ma anche per la qualità di un alzare e sovrapporre e accostare architettonico (credo le opere più interessanti), un timido accenno più o meno alla ieratica figurazione, e con vari ricorsi, a materiali diversi.

Gian Carlo BojaniFano, giugno 2011

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ANDREA BUTTAZZOALBERO(LECCE) PIETRA ARENARIA

Andrea Buttazzo ha studiato presso l’istituto Statale d’Arte di Lecce dove ora insegna discipline plastiche. Si è diplomato all’Accademia di belle arti di Lecce ed ha perfezionato le sue esperienze partecipando a numerosi simposi di scultura. Il suo lavoro di ricerca artistica si snoda su percorsi segnati da forte introspezione. Diverse delle sue opere sono state realizzate per installazioni pubbliche.

Opera realizzata per il Comune di Monsampolo del Tronto.

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SIMONA DE LORENZOIL BORGO(CARRARA - MS) PIETRA ARENARIA

Nata a Napoli, dove ha frequentato il Liceo Artistico, ha continuato la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si è diplomata in scultura. Durante gli studi ha frequentato diversi laboratori di scultura nei quali ha affinato le tecniche di lavorazione del marmo. Oggi vive e lavora a Carrara. Vanta un’esperienza di livello internazionale con partecipazione a mostre e simposi.

Opera realizzata per il Comune di Monteporzio.

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ANTONIO DE MARINIVOLO ARMONICO(GIULIANOVA - TE) PIETRA ARENARIA

Consegue la maturità artistica presso il Liceo Artistico di Teramo proseguendo i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Macerata presso la quale è attualmente docente di scultura. Premiato in diversi concorsi artistici, sue opere si trovano in spazi pubblici e musei di città italiane. Ha partecipato a simposi di scultura in Italia e all’estero.

Opera realizzata per il Comune di Sant’Ippolito.

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ANTONELLA GERBIIL GUERRIERO(SEREGNO - MI) PIETRA ARENARIA

Il suo percorso formativo passa per il diploma in grafica all’Istituto d’Arte di Giussano e prosegue a Pietrasanta dove frequenta un corso di scultura con il Maestro Cesare Riva. In seguito si diploma a Venezia in restauro lapideo ed infine si laurea in scultura all’Accademia di Brera. Ha preso parte a concorsi e simposi di scultura in Italia.

Opera realizzata per il Comune di Acquaviva Picena.

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MAURIZIO PERRONEQUILIBRI(SAUZE D’OULX - TO) PIETRA ARENARIA

Nato a Torino, si avvicina all’arte all’età di 8 anni grazie al maestro-scultore Franco Alessandria. Tre anni dopo inizia a frequentare il laboratorio di Guido Ronchail. È direttore dal 1999 della Scuola di Scultura di Jouvenceaux ed ha organizzato diversi eventi di scultura su legno, pietra e ghiaccio. Alle Olimpiadi Invernali di Torino è stato il responsabile dello “Snow Show” collaborando con artisti e architetti quali Yoko Ono, Arata Isozaki, Normann Foster e altri. Partecipa a simposi ed eventi artistici in tutto il mondo.

Opera realizzata per il Comune di Sant’Ippolito.

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NUTA DORURAGAZZA CON LIBRO(BELGRADO - SERBIA) PIETRA ARENARIA - BRONZO

Scultore e pittore ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bucarest, dove si è diplomato nel 1997 con il maestro Grigorie Minea. Attualmente vive e lavora a Belgrado. Ha partecipato a mostre e manifestazioni artistiche soprattutto in Europa dell’Est e in Francia.Da alcuni anni è docente in workshop artistici in Svizzera e Francia.

Opera realizzata per il Comune di Monteporzio.

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DAVIDE FEBBOGRANDE OCCHIO(CHIETI) PIETRA ARENARIA - BRONZO

Si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Chieti e ha conseguito la laurea in Scultura all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Dopo gli studi ha partecipato a diversi concorsi artistici e mostre, collettive e personali. Oltre che scultore è anche pittore e ha curato anche alcune installazioni multimediali.

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MASA PAUNOVICHARP(BELGRADO - SERBIA) PIETRA ARENARIA - ACCIAIO INOX

Giovanissima artista serba, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Belgrado dove si è diplomata nel 2010. Ha vinto diversi concorsi per giovani artisti ed alcune sue opere si trovano in spazi pubblici in Austria, Repubblica Ceca e Serbia. Ha partecipato a simposi di Scultura in Serbia, Austria, Repubblica Ceca e Italia.

Opera realizzata per Craglia Marmi - Tolentino.

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JORG PLICKATDIALOGUE(AMBURGO - GERMANIA) PIETRA ARENARIA - ACCIAIO CORTEN

Scultore di livello internazionale, si è diplomato alla Muthesius Hochschule di Amburgo. Ha preso parte ad oltre 300 eventi artistici in tutto il mondo. Più di 60 sue opere monumentali in pietra, acciaio e bronzo si trovano in città europee, asiatiche e del continente americano. Organizzatore di eventi e consulente, attualmente collabora con il China Sculpture Institute di Pechino ed è componente del consiglio di amministrazione della Hanne Darboven Foundation di Amburgo.

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AccAdEmiESELEZIONE DEI LAVORI DEGLI ALLEVI DELLE CLASSI

DI SCULTURA DELLE ACCADEMIE DI BELLE ARTI DI URBINO E MACERATA

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Dall’odierna, disertata pratica della scultura si può forse tentare oggi di ripartire, per ritrovare lo smarrito sentiero (sinonimo qui, di piacere) del fare arte. Non esistono credo, tempi più stimolanti per uno scrittore di quelli che coincidono con la fine d’un periodo: essi, nella loro piena decadenza, nell’apparente assenza di motivi da sviluppare superano e travolgono un confine, aprono e frantumano uno spazio, sentito come sterile e improduttivo solamente da chi non voglia o possa gettare semi su quel terreno. L’operazione di far germogliare qualcosa sul difficile, pietroso, impervio terreno appare come atto sconsiderato. Oppure - senza privarlo della sua dose di follia - come necessario all’autore di quel gesto. Vitalmente necessario, infantilmente vitale. Come il plasmare/assemblare/intagliare forme possa essere la primordiale traduzione tutta fisica d’un concetto astratto: come il corpo dell’artista-bambino mai staccandosi troppo dalla fisicità dell’infanzia, senta di dover nuotare sotto costa, più prossimo alla riva che al mare aperto, dove il cupo murmure marino, le inaspettate correnti e il non aver più terra sotto il tallone, richieda altri bisogni e altre necessità.Toccare è rassicurante. E l’Idea, dall’imprevedibile, capriccioso corpo, mal si adatta a un abito dozzinale, da grandi magazzini: esige piuttosto un abito su misura, un capo sartoriale. La difficoltà consisterebbe in questo: nel non poter ignorare le forme di quel Corpo-Idea per confezionare con materiali convincenti un adeguato vestito. Siamo lontani, infatti, dall’illusione sublime della Pittura, la quale può (a un certo punto come un organismo unicellulare, o come un geotritone roseo delle caverne) vivere di nulla, di aria e luce, smemorando la sua stessa sostanza.Nella scultura, la sostanza - gelida o ardente, levigatissima o scabra, resa vibrante oppure abbandonata alla propria condizione di materia amorfa - conduce attraverso una tattilità dello sguardo, verso un sentire tutt’altro che diafano: il richiamo all’affascinante e terrestre corporeità.Il tentativo folle (sinonimo qui, di vitale) degli allievi è dunque tutto nel loro lavoro, nelle loro mani, nelle opere. Non bisogna cercarlo oltre. E’ in quella silente, rabbiosa, rapita conversazione con la granulosa materia lapidea, col ferro,

col legno, nelle dialoganti combinazioni, nelle contaminazioni. Gli studenti delle Accademie di Macerata e Urbino, cui rivolgo i miei più sentiti Auguri e Ringraziamenti, hanno voluto a tutti i costi credere nella forza della sensazione tradotta in forma, nell’intuizione che guadagna comprensione grazie al proprio interprete, una condivisa, umana percezione del suono, lo stesso che a volte il vento riesce a produrre mentre accarezza le pietre immobili.

Prof. Walter AngeliciDocente di SculturaAccademia di Belle Arti di Macerata

Accademia di Belle Arti di Macerata

Il dipartimento di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, si pone l’obiettivo di formare competenze artistiche e professionalità qualificate, che tenendo conto del pluralismo dei linguaggi e delle innovazioni nelle tecniche che caratterizzano la contemporaneità, siano in grado di sviluppare la propria ricerca artistica individuale nell’ambito della scultura legata alle tecniche della tradizione e alla sua elaborazione nel contesto della sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, durante tutto il ciclo degli studi, oltre a portare avanti la propria ricerca artistica e tecnica, sono anche coinvolti in varie attività e manifestazioni artistiche; come mostre, concorsi, workshop, simposi ed esperienze culturali in Italia e all’estero, al fine di “crescere” e stringere legami professionali a livello nazionale e internazionale.Definisco i miei studenti del corso di “tecniche del marmo e delle pietre dure”, come dei “coraggiosi”, perché pur vedendo lo scenario artistico contemporaneo, questi giovani artisti proseguono quella “lontana strada” di un fare arte tradizionale come diceva Michelangelo... “per forza di levare”…, la’ dove l’immagine virtuale fa da protagonista. Fortunatamente ancora oggi si incontrano delle realtà che puntano su questo sentimento della tradizione nella scultura e nell’arte tutta, come realtà accolta in “Scolpire in Piazza”, che da qualche anno ospita i giovani scultori delle Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, dando loro la possibilità di “incontrarsi” e di“mettersi in mostra”. Nelle pagine che seguono, troveremo “momenti”

Scolpire il vento

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individuali del cammino di alcuni giovani scultori, che attraverso “l’arte del togliere”, usando l’idea e la tecnica, concretizzano “timidamente” sul loro blocco di pietra, una verità che l’anima ci mostra. Sono momenti di crescita interiore, sono silenzi che la pietra ci fa ascoltare, sono parole da ricercare, luoghi e sentimenti da esplorare… questo ed altro ancora si può trovare, nella spiritualità, nello spazio della pietra e nell’animo di chi crea. Esprimo il mio apprezzamento, per l’invito da parte di “Scolpire in Piazza”, che rappresenta un grande onore e per i giovani scultori e per il dipartimento di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.

Desidero manifestare attraverso queste righe la mia profonda graditudine al sig. Sindaco Dott. Dimitri Tinti, all’Assessore alla cultura Prof. Massimo Bucchi, alle autorità del Comune di Sant’Ippolito, alla cittadinanza per averci generosamente accolto in questo luogo fatto di storia, di arte e cultura, là dove l’uomo si incontra.Colgo l’occasione per salutare gli allievi delle Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, facendo loro i migliori auguri per un futuro di successi.

Prof. Antonio De MariniDocente di Tecniche del marmo e delle pietre dureAccademia di Belle Arti di Macerata

Accademia di Belle Arti di Urbino

L’evento “Scolpire in piazza – Arte e Scultura su pietra arenaria”-, da quattro anni vede la Scuola di Scultura dell’ Accademia di Belle Arti di Urbino collaborare con il Comune di Sant’Ippolito.Questa manifestazione nel tempo si è sempre meglio qualificata, raggiungendo un prestigio che la porta oltre i confini regionali. Ciò è avvenuto grazie alle scelte organizzative dei promotori dell’evento che attualmente prevede la partecipazione di artisti professionalmente maturi, nonché la possibilità di realizzare opere scultoree non solo in pietra arenaria (scelta che resta preponderante), ma anche in altri materiali come bronzo, rame, acciaio, ed in generale materiali durevoli.L’apertura all’utilizzo di materiali diversi e alternativi alla sola pietra ha permesso agli allievi delle Accademie di Urbino

e di Macerata di esprimersi attraverso metodiche e tecnologie artistiche contemporanee, che abbracciano scultura, pittura, musica , installazioni ecc.. Ciò ha consentito di differenziare la tipologia delle opere prodotte ed esposte dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino negli ultimi due anni.

Hanno partecipato alla mostra del 2009 gli allievi Elvis Spadoni (vincitore della borsa di studio), Laura Manoni, Francesco Chierici, Sara Ripa, Vesna Uzelac, i quali anno presentato opere in vari tipi di pietra, privilegiando l’aspetto formale naturalistico antropologico, la ricerca di superfici plastiche ben levigate, a partire da una concezione estetica basata sull’armonia e sull’equilibrio dei pieni e dei vuoti e sul chiaroscuro delle luci e delle ombre.Nel 2010 gli allievi Benedetta Del Carmen Brigidi (vincitrice della borsa di studio), Mancini Davide Zanchi , Alice Arlotti, Federico Pierleoni, Maria Teresa Corbucci entrano a pieno titolo nello spirito del nuovo corso progettuale del simposio. Presentano infatti opere dove bidimensionalità e tridimensionalità volumetrica si contrappongono a visioni pittorico-cromatiche ed espressioni installative ove prevale un senso di “decostruzione” dell’immagine e della forma.Non volendo prescindere dalle nuove tecnologie e metodiche artistiche, il “fare arte” diventa impronta del proprio corpo su terra rossa refrattaria, quadro rovesciato attraversato da un’asta metallica, sfera di ceramica con carbone, scatola come contenitore di forme archeologiche, rafia naturale modellata in antiche acconciature-parrucche, issate su strutture metalliche.Ogni opera d’arte è frutto della sensibilità e dell’ esperienza dell’artista ed appare come un tassello che si distribuisce nello spazio, che narra di sé e del proprio tempo, ed è sempre in grado di suscitare nuove emozioni attraverso lo slancio intellettuale e il gesto artistico.

Tale attenzione alle procedure del “fare”, così come in breve tratteggiata, appare dunque sempre più presente nella manifestazione “Scolpire in Piazza” promossa dal Comune di Sant’ Ippolito.

Prof. Rocco NataleDocente di SculturaAccademia di Belle Arti di Urbino

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2009ACCADEMIADI BELLE ARTIDI MACERATAOPERA SELEZIONATAMARTINA D’ALESIO SULLA SEDIA(Ferro e Pietra Botticino)

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MATTEO BALDUCCISEZIONI(Pietra di Lecce)

SILVIA LUCIANIDA DUE ELEMENTI(Pietra di Lecce)

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ANGELICA TROMBETTIPRIGIONE(Pietra di Lecce e Ferro)

FEDERICA SIMONETTIIL BASSOTTO(Marmo di carrara e Ferro)

MATTEO BALDUCCISEZIONI(Pietra di Lecce)

SILVIA LUCIANIDA DUE ELEMENTI(Pietra di Lecce)

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2010ACCADEMIADI BELLE ARTIDI MACERATAOPERA SELEZIONATAMARCO CINGOLANIRITRATTO(Bianco di Spagna e Legno)

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ROBERTO BENIZISENZA TITOLO(Pietra di Lecce e Travertino)

GLORIA CERVIGNICOSTANTINO(Marmo rosa del Portogallo e Ferro)

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ISAKO MORIUN ATTIMO(Pietra di Lecce e Legno)

DANIELA GIANMARINIMARE CONTRO(Pietra di Lecce e Pietra Arenaria)

ROBERTO BENIZISENZA TITOLO(Pietra di Lecce e Travertino)

GLORIA CERVIGNICOSTANTINO(Marmo rosa del Portogallo e Ferro)

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2009ACCADEMIADI BELLE ARTIDI URBINOOPERA SELEZIONATAELVIS SPADONIPRIMI PASSI

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FRANCESCO CHIERICIPIO RITRATTO(Marmo)

LAURA MANONICOCCINELLA(Marmo)

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VESNA UZELACLA MUTA(Marmo)

SARA RIPAFLUSSO DEL TEMPO(Marmo)

FRANCESCO CHIERICIPIO RITRATTO(Marmo)

LAURA MANONICOCCINELLA(Marmo)

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2010ACCADEMIADI BELLE ARTIDI URBINOOPERA SELEZIONATAB.DEL CARMEN BRIGIDINON è LA MIA TERRA(Impronta su Terra Rossa)

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ALICE ARLOTTIESPLOSIONE(Ceramica, Carbone e Tela di iuta)

MARIA TERESA CORBUCCITHE REVOLUTION(Struttura in Metallo e Canapa)

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ALICE ARLOTTIESPLOSIONE(Ceramica, Carbone e Tela di iuta)

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DAVIDE ZANCHI MANCINIWHITE ROCK(Metallo, Tela e Cornice)

FEDERICO PIERLEONILE SETTE DEE(Ceramica Raku e Legno)

MARIA TERESA CORBUCCITHE REVOLUTION(Struttura in Metallo e Canapa)

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Consulenza artisticaAlex Magrini

Coordinamento, Organizzazione, Comunicazione e Ufficio StampaLuca Latini

FotoFotoclub Fano: Alessandro Antonioni, Paolo Ferri, Paolo Giommi,

Paolo Giraldi, Antonio Marchetti,Daniela Pierini, Maria Clelia Pizzicara, Wilson Santinelli.

Luca Latini

GraficaEikon - Fossombrone

StampaBieffe

Scolpire in Piazzawww.scolpireinpiazza.it

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COMUNE DI SANT’IPPOLITOvia Raffaello, 104 - 61040 Sant’Ippolito (PU)

Tel. 0721 728144 - e-mail: [email protected]

Scolpire in Piazza è un evento realizzato con il contributo di:

CTF COOPERATIVA TRASPORTI FOSSOMBRONE MARCHE MULTISERVIZI MEPSYSTEM STORE FITTING MONTE CATRIA MATERIE PLASTICHE UNIONMODA OUTLET CENTER

MCR S.P.A.

AGRIVITA Prodotti per giardini ALADIN Artigianato etnico ARTI E MESTIERI Soc. Coop. Edilizia ARTINFISSI Serramenti in alluminio ARTISTICA MARMI Marmi e pietre ASET S.p.A BUONRISTORO BONCI Distributori automatici CASA LONDEI Country house CASCINA DELLE ROSE Fior di cucina CIRMI Recupero Raee DAGO Elettronica DIESEL CAR Officina EFFE ARREDAMENTI Arredamenti spazi commerciali EFFEBI Arredamenti negozi EVOLUTION Challenge course F.LLI AMATORI Costruzioni FORNO TINTI Panificio GALLO Orologi GASPARUCCI Arredamenti GB Group Arredo bagno GIOVANNA Salone parrucchieria ISAM Sedie tavoli ISO RISTÒ Ristorante LA PIADINA Ristorante LA RITROVATA Ristorante LA VALLE DEL SOLE Country fitness LAVANDERIA GAUDENZI Lavaggio industriale LAZZERI Marmi pietre arredi LE FONTANELLE Country house LOCANDA ANTICHI SAPORI Ristorante MAFFEI Costruzioni MANIFATTURE DEL METAURO Arredamenti MORETTI UGO Carrelli elevatori NE.GAS. Cave OLIPRESS Informatica PALAZZINA SABATELLI Ristorante PITROCK Ristorante PRIMA Aspirazione SAMSARA Country house SD Elettrotecnica TALLARINI GUIDO Lavorazione lamiere VIA DEL CORSO Abbigliamento

ARTE DELLA SCULTURASU PIETRA ARENARIA

SCOLPIRE IN PIAZZA

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Comune di Sant’IppolitoPro Loco Sant’Ippolito

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