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Welcome to Sardinia www .sar degnasudest .c om in questo numero Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista moz- zafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre generose pennellate di puro colore. Ma anche l'entro- terra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra terra, autentica perla del Mediterraneo e meta predi- letta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino” . Particolarmente interessante è la parte sud-orientale, così lontana dalla mondanità chiassosa di altre, seppur rinomatissime località isolane. Pensando proprio a questi luoghi, così fortemente rappresentativi di que- st'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinan- te territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimen- sione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itine- rari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale! Una guida ideale per una vacanza sapientemente gestita tra momenti di autentico relax e appuntamen- ti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi” . Informare dunque è prima di tutto il nostro obiettivo. Dettagliando percorsi, veicolando la vostra attenzione sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna. Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmette- re quel gusto per la tradizione, quell'amore per la terra, quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità. Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di rea- lizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista informativo, ma che consegni nelle vostre mani un periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate estive, magari distesi sulla sabbia finissima di una delle nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dun- que diventare il punto di riferimento per le vostre vacanze nell'isola. Il nostro giornale, un compagno insepara- bile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isola ITINERARI Cagliari il fascino del capoluogo Pag. 9 STORIA La storia meravigliosa di Costa Rei Pag. 37 ESCURSIONI I 7 fratelli e i “tacchi” d’Ogliastra da pag. 55 GASTRONOMIA Alla scoperta degli antichi sapori da pag. 63 Benvenuti in Sardegna ph. A Masala

Sardegna Sud Est Agosto 2009

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Giornale d'informazione turistica del sud est Sardegna

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Page 1: Sardegna Sud Est Agosto 2009

Welcome to Sardinia

www.sardegnasudest.com

in questo numero

Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra

orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da

spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista moz-

zafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre

generose pennellate di puro colore.Ma anche l'entro-

terra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la

Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra

terra, autentica perla del Mediterraneo e meta predi-

letta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino”.

Particolarmente interessante è la parte sud-orientale,

così lontana dalla mondanità chiassosa di altre,seppur

rinomatissime località isolane. Pensando proprio a

questi luoghi, così fortemente rappresentativi di que-

st'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinan-

te territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimen-

sione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itine-

rari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili

alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di

stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per

voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale!

Una guida ideale per una vacanza sapientemente

gestita tra momenti di autentico relax e appuntamen-

ti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di

vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai

trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi”. Informare

dunque è prima di tutto il nostro obiettivo.

Dettagliando percorsi,veicolando la vostra attenzione

sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle

che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna.

Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmette-

re quel gusto per la tradizione,quell'amore per la terra,

quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità.

Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di rea-

lizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista

informativo, ma che consegni nelle vostre mani un

periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e

asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate

estive,magari distesi sulla sabbia finissima di una delle

nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dun-

que diventare il punto di riferimento per le vostre

vacanze nell'isola.

Il nostro giornale, un compagno insepara-bile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isolaITINERARI

Cagliari

il fascino

del capoluogo

Pag. 9

STORIA

La storia

meravigliosa

di Costa Rei

Pag. 37

ESCURSIONI

I 7 fratelli

e i “tacchi”

d’Ogliastra

da pag. 55

GASTRONOMIA

Alla scoperta

degli antichi

sapori

da pag. 63

Benvenuti in Sardegnaph

.A M

asal

a

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7 43

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www.sardegnasudest.com4 Agosto 09

Page 5: Sardegna Sud Est Agosto 2009

Sardegna Sud Est al servizio delterritorio

www.sardegnasudest.com 5Agosto 09

L'impegno e il lavoro di questi anni

ci ha consentito di creare e rafforzare

preziose sinergie e collaborazioni

con una vasta rappresentanza di

operatori del settore turistico. Anche

grazie al loro supporto, siamo oggi in

grado di fornirvi informazioni aggior-

nate e precise con un ricchissimo

calendario di eventi e appuntamenti

legati alle tradizioni e agli aspetti più

peculiari della cultura sarda.

L'arrivo in Sardegna, soprattutto per

chi la visita per la prima volta,è certa-

mente un'esperienza indimenticabi-

le. Pur conoscendola a fondo, noi

stessi, natii di quest'isola magica,

restiamo talvolta estasiati dinnanzi

all'immenso patrimonio naturalistico

che essa ci offre. Ci sentiamo davve-

ro dei privilegiati. Ecco perchè,

accompagnare il turista alla scoperta

della nostra amata isola attraverso il

nostro periodico, è un impegno che

varca i confini della professione.

Raccontare la Sardegna è per noi

prima di tutto “passione”.

Speriamo dunque di trasmettervi a

pieno questo sentimento, conse-

gnandovi le chiavi di una vacanza

tutta da vivere. Una vacanza organiz-

zata al meglio che, attraverso la scel-

ta più indicata dei luoghi da visitare,

delle strutture ricettive alle quali far

riferimento,degli itinerari più interes-

santi da percorrere, sia prima di tutto

“ottimizzazione” dei tempi. Sotto il

braccio il nostro Sardegna Sud- Est,

nella mente la certezza di godersi

una vacanza in Sardegna gustando

le migliori immagini di questa terra

dalle mille risorse, i profumi, i sapori

più tipici...Così ci piace immaginare il

“turista” appagato. Perchè l'acco-

glienza per chi sceglie la nostra isola

per le sue vacanze, dev'essere ade-

guata alle aspettative. In questo

senso il nostro giornale rappresenta

una novità. Laddove talvolta i servizi

d'informazione turistica non asse-

condano del tutto le esigenze della

domanda, entra in gioco Sardegna

Sud-Est.

Welcome to Sardinia

The sun, the sea, the whitest beaches, but also the inland area, so wild and full

of appeal. This is the Sardinia that we invite you to discover. The south east is

particularly interesting, so far removed from the showy luxury of other more

well known areas of the island. In these places, so strongly representative of

this ancient island, our newspaper has found its calling, creating tourist itineraries and unmissa-

ble wine and gastronomy tours for you. Sardegna Sud-Est wants to be a loyal and timely travel-

ling companion for you! An ideal guide for a holiday to divide between moments of real relaxa-

tion and appointments in the best known places and areas. Our main objective is to ‘inform’.

Detailing tours and drawing your attention to attractions which are not to be missed. With

Sardegna Sud-Est we propose to offer you reading material that will keep you company through

the hot summer days, perhaps lying on the finest sand on one of our splendid beaches.The effort

and work over the last years has enabled us to create and reinforce invaluable partnerships with

a vast representation of operators in the tourist sector. It is thanks to their support that we are

now able to provide you with up to date information, with the fullest calendar of events and

dates linked to traditions and the most typical aspects of the Sardinian culture. We will lead you,

then, to the best choices of places to visit, the accommodation to head to and the most intere-

sting itineraries to follow. With a copy of our Sardegna Sud-Est under your arm, you can be cer-

tain of enjoying a holiday in Sardinia, experiencing the very best of what this land has to offer.

This is how we like to imagine the satisfied tourist. The way we welcome people who choose our

island for their holidays should be tailored to their expectations. Sometimes the tourist informa-

tion services do not fulfil all of the expectations of the tourist’s enquiry. This is where Sardegna

Sud Est comes in. We wish you an unforgettable summer and we urge you to take our newspa-

per with you. With Sardegna Sud-Est, holidays in Sardinia are easier!

Die Sonne, das Meer, die schneeweißen Strände, aber auch das Innenland, so wild und

reich an Attraktionen. Das ist Sardinien, welches wir Sie einladen zu entdecken.

Besonders interessant ist der Süd- Osten, so weit entfernt von der lärmenden

Mondänität der anderen berühmten Ortschaften der Insel. An diesen Orten, so stark

repräsentativ dieser alten Insel, hat unsere Zeitung ihre Dimension gefunden, mit der Aufstellung von Reise-

und önogastronomischen Routen für Sie nicht zu versäumen. "Süd-Ost Sardinien" möchte für Sie ein zuver-

lässiger und ausführlicher Reisebegleiter sein! Ein idealer Führer für einen Urlaub zwischen Augenblicken der

authentischen Entspannung und Terminen in den berühmtesten Gebieten und Ortschaften zu erleben.Unser

erstes Ziel ist "zu informieren". Durch die detaillierte Beschreibung der Routen Ihre Aufmerksamkeit auf die

Attraktionen hinleitend. Mit "Süd-Ost Sardinien" schlagen wir Ihnen eine Lektüre vor, welche Ihnen in den

heißen Sommertagen Gesellschaft leisten soll,vielleicht entspannt auf dem Sand von einem unserer wunder-

schönen Strände. Der Einsatz und die Arbeit dieser letzten Jahre hat uns erlaubt, eine kostbare

Zusammenarbeit mit einer umfassenden Vertretung der Unternehmer des Tourismusbereiches zu verwirkli-

chen und zu verstärken. Auch dank ihrer Unterstützung können wir Ihnen heute aktualisierte Informationen

bieten mit einem sehr reichen Programm von Ereignissen und Terminen, verbunden mit den Traditionen und

den typischsten Aspekten der sardischen Kultur.Wir werden Sie also zur geeignetsten Wahl der Orte zu besi-

chtigen,der Aufnahmestrukturen auf die Sie Bezug nehmen können,der interessantesten Routen zum zurüc-

klegen, führen.Unter dem Arm unser "Süd-Ost Sardinien", im Sinne die Sicherheit einen Urlaub auf Sardinien

zu genießen, die besten Bilder dieses Landes, mit tausend Ressourcen, auskostend. So stellen wir uns den

zufriedenen "Touristen" vor. Die Aufnahme für jenen, der unsere Insel für seine Ferien wählt, soll den

Erwartungen nachkommen. Manchmal entsprechen die touristischen Informationsdienstleistungen nicht

den Bedürfnissen der Nachfrage. Und hier treten wir von "Süd- Ost Sardinien" ins Spielfeld.Wir wünschen

Ihnen einen unvergeßlichen Sommer und laden Sie ein, unsere Zeitung mitzunehmen. Mit "Süd-Ost

Sardinien" sind die Ferien auf Sardinien leichter!

Info

www.sardegna

sudest.com

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www.sardegnasudest.com6 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 7Agosto 09

Il mare,con i suoi incredibili riflessi,così

limpido da poter intravedere bianchi

fondali di sabbia finissima. Le incredi-

bili calette, le coste, le spiagge. Non

sono le uniche attrattive presenti nella

Sardegna Sud-Est, ove è impossibile

non farsi rapire dalla varietà e la bellez-

za dei paesaggi, così fedeli nelle coste

alle splendide immagini da cartolina

note oggi a tutto il mondo e così sor-

prendenti nell'entroterra. Qui appare

la Sardegna meno conosciuta. Quella

che non ti aspetti.Una Sardegna capa-

ce di “incantare” con i colori accesi di

una vegetazione mediterranea e

variegata. Montagne aspre, antiche

vallate testimoni di una storia millena-

ria, un ambiente incontaminato e a

tratti selvaggio. Immagini, profumi e

suoni che si irradiano dal profondo

dell'anima di una terra che ha tantissi-

mo da raccontare. Una terra i cui frutti

rappresentano la vera essenza di un

autentico angolo di paradiso. Chi ha

avuto il piacere di visitare la Sardegna

e il sud-est in particolare, conosce

bene questi sapori e questi aromi e

difficilmente li dimentica. Basti pensa-

re al pesce, immancabile nelle tavole

sarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci di

fondale come dentici, ricciole e cernie.

Ma anche deliziosi crostacei come

l'aragosta, i gamberi e molluschi

d'ogni sorta come polpi,calamari,sep-

pie, arselle e cozze. Che dire poi dei

prodotti più tipici come la “bottarga”

(autentica delizia preparata con le

uova di muggine)? Oppure i formaggi

dai sapori decisi e appetitosi, il rinoma-

to maialetto allo spiedo,sapientemen-

te presentato su un letto di mirto pro-

fumato,e molte altre delizie.La sempli-

cità e la genuinità sono comuni deno-

minatori nella cucina sarda e così

come a tavola, questa stessa semplici-

tà aè rievocata nei gesti della quotidia-

nità e nelle arti.Basti pensare alla musi-

ca e agli strumenti musicali più tipici,

le launeddas,costruiti con canne palu-

stri attraverso tecniche custodite gelo-

samente. La materia prima si lega

sempre, immancabilmente alla terra,

da tempo immemore.Le sonorità pro-

dotte sono dunque ruvide e affasci-

nanti allo stesso tempo.

Sardegna Sud Est,la terra del sognoAmbiente,cultura,gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile

Sardinia South East, the land of dreams

Those who have had the pleasure of visiting Sardinia,

and the south east in particular, know well and appre-

ciate the flavours and aromas that are most typical of

this land. Fish is never missing from the Sardinian

table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream,

mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper,

amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns

and molluscs of every type.‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from

the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian

cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the

famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in

the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenti-

city are common themes in Sardinian cuisine.The same simplicity is retai-

ned in everyday life and in the arts.The most typical musical instruments

in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously

guarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den

Süd-Osten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und

Aromen dieses Landes. Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen

Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse,

Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse,

Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen

und jede Art von Mollusken.Unter den berühmtesten Produkten,der "Rogen",authentische

Köstlichkeit,zubereitet mit den Eiern der Meeräsche.Die sardischen Käse haben kräftige und

appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß

gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die

Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche.

Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und

in den Künsten.Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas",ange-

fertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das

Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden.Das Gebiet des Süd-

Osten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.

Info

www.sardegna

sudest.com

Castiadas, M.te Turno

Baunei, Cala Goloritzè

il trenino verde

ph. E. Loi

ph. E. Loi

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www.sardegnasudest.com8 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 9Agosto 09

Le bellezze naturalistiche restano

tuttavia il fiore all'occhiello per il

comparto turistico isolano.

Pensando ai litorali da visitare, è

quasi impossibile delineare una

classifica dei luoghi più belli. Dalla

punta più a sud percorrendo il ter-

ritorio verso nord, lo spettacolo è

davvero sorprendente. Dalla

Spiaggia dei centomila “Il Poetto”

che, nonostante un recente disa-

stroso tentativo di ripascimento,

continua ad essere anno dopo

anno meta prediletta per i cagliari-

tani,per tanti sardi provenienti dal-

l'hinterland e per una consistente

rappresentanza di turisti stranieri,si

snoda un meraviglioso itinerario.

La spiaggia dei centomila

Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circo-

stanti falesie della Sella del Diavolo,ecco

le meraviglie che la rendono un gioiello

nel Mediterraneo.Tra storia e cultura,tra

cielo e sole, mare e terra, la città appare

come un luogo eletto di un turismo

sempre più entusiasta e mai pago di

questa straordinaria alchimia di attratti-

ve. Benvenuti a Karalis dunque. La sua

luce, la sua storia e le sue bellezze sono

apprezzabili nei quartieri storici Marina,

Stampace, Castello. Il lungo litorale delPPooeettttoo, con i suoi 7 Km. di spiaggia, il

fiore all'occhiello di questa perla del

Mediterraneo, meta ogni anno di

migliaia di turisti provenienti da tutto il

mondo. Cagliari, capoluogo della

Sardegna vanta una tradizione enoga-

stronomica tipica. La cucina marinara

allieta e soddisfa i palati più esigenti,con

i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un

mare cristallino e unico al mondo. Nel

1896,Cagliari era popolata da poco più

di 50 mila abitanti.Fino ad allora la città

colonizzata era governata da diverse

monarchie straniere che si sono succe-

dettero con le trame di un'aristocrazia

collegata a doppio filo. I rappresentanti

delle grandi famiglie,per la prima volta,

in pratica i nobili di Cagliari, fecero stra-

da alla nuova borghesia commerciale e

liberale. Il Comune abbandonò le stret-

te stradine di castello (Casteddu, così si

chiamava la città), ed uscendo dalle

scinante che mai. Il mare rende equili-

brio e mette a disposizione dell'uomo

le sue grandi risorse rigeneranti. Madre

natura compie il suo corso. Come nel

caso dello stagno di Molentargius.

Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di

importanza notevole, in quanto habitat

naturale dei bellissimi fenicotteri rosa

che qui, come solo in pochissimi altri

posti al mondo,nidificano.

antiche mura fortificate - che in più di

un'occasione salvarono la sua gente

dalle invasioni - scese a valle. Il cuore

pulsante dell'economia si stabilisce

davanti al porto, icona della moderna

città mercantile. E qui che i pescatori

Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro

attività naturale. Ma se la stessa ubica-

zione in una posizione così strategica,

fece all'epoca di Cagliari una città mer-

cantile,rimane salvo il concetto che per-

mise che il fianco potesse essere vulne-

rabile. E' qui che subì i numerosi bom-

bardamenti della Seconda Guerra

Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne

riconosciuta alla città la medaglia d'oro

al valor militare. In quel preciso istante il

mare riprende tra le sue braccia la città

e curandola dalle ferite la rese più affa-

Cagliari, il fascino del capoluogo

Cagliari, the charm of the principal city

Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del

Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the

Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky,

earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever

more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions.So welco-

me to Karalis.Its light,its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of

Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the

crown of this pearl of the Mediterranean,each year the destination of choice for thousands

of tourists from all over the world.Cagliari,principal city of Sardinia,boasts a characteristic

wine and gastronomy tradition.The seafood cuisine excites and satisfies even the most

demanding palates with the freshest raw ingredients,produce of a crystalline sea which is

unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inha-

bitants.Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monar-

chies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the

first time,the representatives of the great families, in essence Cagliari’s nobility,paved the

way for the new commercial and liberal bourgeoisie.The Council abandoned the little nar-

row streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient for-

tified walls,which on more than one occasion had saved its people from invasions,came

downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port,symbol of

the modern merchant city.It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natu-

ral activity.But while it was its setting in such a strategic position that in the past made

Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the

Second World War it suffered numerous bombardments.On 19 May 1950,the medal of

honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though

the sea took the city into its arms again and,healing its wounds,made it more enchanting

than ever.The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating

resources. Mother Nature completed her course.This is also the case of the lagoon of

Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks

to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here,one of very

few nesting sites in the world.

Cagliari,der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella del

Diavolo,das sind die Schönheiten,welche es zu einem Schmuckstück des

Mittelmeeres machen.Zwischen Geschichte und Kultur,zwischen Himmel

und Sonne, Meer und Land, erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort

eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimie

von Attraktionen. Also willkommen in Karalis.Sein Licht,seine Geschichte und seine Schönheiten

sind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina,Stampace,Castello.Der ausgedehnte

Küstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand,ist das Aushängeschild dieser Perle des

Mittelmeeres,jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen,aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari,

Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomische Tradition.Die Meeresküche erfreut

und stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden.Produkte eines

kristallklaren und einzigartigen Meeres auf der Welt. Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fün-

fzigtausend Einwohnern bewohnt.Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen aus-

ländischen Monarchien regiert,welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbun-

denen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien,d.h.die Adeligen von Cagliari

machten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum.Die Gemeinde

verließ die engen Straßen von Castello (Casteddu,so benannte sich die Stadt) und die alten gefe-

stigten Mauern,welche in mehr als einer Gelegenheit ihr Volk vor den Invasionen retteten und zog

talwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest,Ikone der modernen

Handelsstadt.Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität.

Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt aus

Cagliari machte,bleibt das Konzept offen,das erlaubte,daß die Seite verletzlich sein könne.Hier erlitt

sie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19.Mai 1950 wurde der Stadt

die Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen.In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadt

erneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend,machte es sie faszinierender als je.Das

Meer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zur

Verfügung.Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius.Eine Oase

des Friedens,im Herzen von Cagliari,von bemerkenswerter Wichtigkeit,da er natürliches Habitat

der wunderschönen rosaroten Flamingos ist,welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten der

Welt,nisten.

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala

Cagliari, Il Poetto e Marina Piccola

Cagliari, vista sul porto

Page 10: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com10 Agosto 09

Page 11: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com 11Agosto 09

La posizione strategica sul mare, con

vista panoramica mozzafiato,non è la

sola attrattiva della città di Cagliari.Tra

le vie del capoluogo sardo,si possono

infatti scoprire incredibili bellezze sto-

riche e architettoniche. Il nostro tour

può dunque iniziare partendo dalla

storica via Roma,raffinato ingresso cit-

tadino ove fa capolino l'imponente

Palazzo Civico.È questa una costruzio-

ne risalente ai primi del '900, nella

quale si possono apprezzare elemen-

ti gotici e liberty. Le due torri a pianta

ottagonale, caratterizzano la struttura

austera del palazzo che si mostra slan-

ciato e luminoso agli occhi del visita-

tore, soprattutto in virtù del bianco

della pietra calcarea con la quale fù

realizzato. Altro importante monu-

mento cagliaritano è il Santuario della

Basilica di Bonaria, risalente al 1324.

Edificato per volere dell'infante

Alfonso d'Aragona, il Santuario fù

luogo prescelto per fornire assistenza

spirituale ai militari impegnati nell'as-

sedio della città. La Statua della

Vergine di Bonaria, scoperta nel 1370

e ospitata fin d'allora all'interno della

chiesa,divenne nel 1908 patrona del-

l'intera isola e rappresenta ancora

oggi un simbolo di buon auspicio per

i naviganti. Nella zona di “Castello”,

sono molteplici le testimonianze di

una storia antica. A delimitare il quar-

tiere più “alto” di Cagliari vi è l'appari-

scente Bastione di Saint Remy. Un

luogo particolarmente caro ai caglia-

ritani che,specialmente la sera,si reca-

no nei graziosi locali ubicati sull'ampia

terrazza all'aperto. La vista dal

Bastione di Saint Remy è davvero stra-

ordinaria.Da qui si può infatti ammira-

re un ampio scorcio della città e della

sua affascinante costa. Il Bastione,così

come il palazzo del Municipio, fu

costruito in pietra calcarea tra la fine

Cagliari,capitale nel mediterraneo

Cagliari capital of Mediterranean

Along the streets of the Sardinian capital, you can discover

incredible historical and architectural beauties. Our tour

starts from the historical Via Roma where we can find the

imposing Town Hall which dates back to the early 20th century. Another impor-

tant Cagliari monument is the Sanctuary of the Basilica of Bonaria, dating back to

1324.The statue of the Virgin of Bonaria, discovered in 1370 and since then hou-

sed inside the church, in 1908 became the patron saint of the island and is still

today a symbol of good omen for sailors .Marking the beginning of the “highest”

district of Cagliari is the striking Saint Remy Bastion, from where you can admire

a wide view of the city and its charming coastline.The Bastion, like the Town Hall,

was built in limestone between the late 19th century and the early 20th century.

"Viale Buoncammino" is one of the most suggestive parts of Cagliari,both for the

incredible view of the Gulf of Cagliari it offers and for the presence of high trees

whose leaves provide a refreshing cover on hot summer days

Die Position über dem Meer ist nicht der einzige Reiz der Stadt

Cagliari. Unsere Tour beginnt von der via Roma. Der Stadtpalast

geht auf die ersten Jahre des 1900 zurück.Zwei Türme charakteri-

sieren den leuchtenden Bau, aus Weißem Kalkstein.Sehenswert ist die Wallfahrtskirche

der Basilika von Bonaria vom Jahr 1324. Es war ein Ort um den Soldaten geistlichen

Beistand zu leisten. Die Statue der Jungfrau von Bonaria wurde ihm Jahr 1908

Schutzpatronin der Insel und ist ein Symbol des Schutzes für die Seefahrer.Die Bastei von

Saint Remy grenzt das Stadtviertel Castello ab. Ein beliebter Ort der Einwohner von

Cagliari, die sich am Abend in die Lokale auf der Terrasse im Freien begeben.Die Bastei

wurde zwischen Ende des 19.und Beginn des 20.Jahrhunderts erbaut.Die Freitreppe,auf

der Piazza Costituzione ist von vielen Touristen begangen,die sich mit ihren Stufen ausei-

nandersetzen,um die oben liegenden Terrassen zu erreichen.Auch ein Spaziergang zum

Viale Buoncammino ist unerläßlich,eine der schönsten Ecken von Cagliari,sei es wegen

der Aussicht auf den Golf,als auch wegen der Anwesenheit hochstämmiger Bäume

Cagliari, la scalinatadel bastione

Cagliari, il palazzo del municipio

Cagliari, il bastionedell'800 e i primi del '900. La grande

scalinata marmorea che si affaccia

sulla graziosa piazza Costituzione, è

percorsa ogni giorno specialmete

d'estate, da tanti turisti che sfidano i

numerosi gradini per accedere alle

terrazze sovrastanti. Proseguendo

verso la parte più alta della città, è

d'obbligo una passeggiata nel carat-

teristico “Viale Buoncammino”. È que-

sto infatti uno degli angoli più sugge-

stivi di Cagliari,sia per l'incredibile vista

che si offre sul Golfo di Cagliari che

per la presenza di piante ad alto fusto

che con le loro fronde garantiscono

un certo refrigerio nelle calde giorna-

te estive. A pochi passi dal Viale

Buoncammino, si possono visitare le

antiche rovine dell'Anfiteatro

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala

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Cagliari,citta d’arte,cultura e storia

Cagliari, the city of art, culture and history

A few steps from Viale Buoncammino, you can visit

the ancient ruins of the Roman Amphitheatre, the

largest monument of its kind in Sardinia. Since 2000,

the Roman Amphitheatre of Cagliari has hosted

music, operas and theatrical performances at an international level.

Going towards the ancient gateways to the old city we find the Citadel

of Museums which houses the National Art Gallery, the Archaeological

Museum and some permanent exhibitions. The Tower of San Pancrazio,

located at the top of the Castello is another important symbol of the

city, nearly 40 metres in height and austere in appearance. In ancient

times, from its construction in the early 14th century, it housed priso-

ners. Even higher and older is the Elephant's Tower, built in 1207 by

Pisans for defensive purposes and later used as a prison. The cathedral

is located in the Castello district and was built by the Pisans in the

thir teenth century.

Cagliari, tramonto sulgolfo visto da castello

Sopra la torre dell’elefantesotto il particolare

Romano, il più grande monumento

del “genere” in Sardegna.

Dell'originario monumento restano

oggi intatte le sole parti scavate nella

roccia e risalenti al III sec.d.C.Dal 2000,

l'Anfiteatro Romano di Cagliari fa da

affascinante scenario ad eventi musi-

cali, opere liriche e rappresentazioni

teatrali di livello internazionale.

Proseguendo verso le antiche porte

d'accesso alla città antica, troviamo la

Cittadella dei Musei, anticamente

regio Arsenale e attualmente grande

complesso museale che ospita la

Pinacoteca Nazionale, il Museo

Archeologico (ove sono custoditi pre-

ziosi reperti risalenti all'età preistorico-

nuragica) e alcune mostre perma-

nenti.Anche la Torre di San Pancrazio,

ubicata nella parte più alta di Castello

è un importante simbolo cittadino,

con i suoi quasi 40 metri d'altezza e

l'aspetto austero. Anticamente, fin

dalla sua costruzione all'inizio del

1300, ospitava i carcerati e per secoli,

proprio da questa torre

riecheggiavano i sinistri rintocchi della

campana ad accompagnare i con-

dannati a morte nel loro ultimo cam-

mino. Ancora più alta ed antica è la

Torre dell'Elefante, eretta nel 1207 dai

pisani per scopi difensivi e adibita a

carcere successivamente. Il nome

curioso di questa torre, deriva dalla

piccola scultura d'elefante incastona-

ta in una piccola mensola al'angolo

della torre stessa.Anche Cagliari natu-

ralmente ha la sua cattedrale.Ubicata

anch'essa nel quartiere Castello ed

edificata dai pisani nel XIII secolo è

oggi motivo d'orgoglio per i cagliari-

tani che ad essa sono particolarmen-

te legati.Attraverso i secoli, la struttura

originaria subì numerosi interventi.

In der Nähe liegen die Ruinen des römischen Amphitheaters.

Seit dem Jahr 2000 wird es zum Bühnenbild für musikali-

sche Ereignisse, lyrischer Werke und Theateraufführungen

von internationalem Niveau. Am Eingang der Altstadt liegt

die Cittadella dei Musei, einst königliches Arsenal und heute Museumskomplex,

welcher die Staatspinakothek, das archäologische Museum und einige

Ausstellungen beherbergt. Auch der Turm von San Pancrazio ist ein Stadtsymbol.

Er beherbergte die Gefangenen und von ihm hallten die Glockenschläge, welche

die zum Tode Verurteilten auf ihrem letzten Gang begleiteten. Der Turm des

Elefanten (1207) von den Pisanern erbaut und dann als Kerker benutzt. Sein

Name stammt von der kleinen Skulptur eines Elefanten, eingefaßt in einer

Konsole an der Ecke des Turmes. Die Kathedrale, ist heute Ursache des Stolzes für

die Einwohner der Stadt. Die Fassade, aus dem Jahr 1930 zeigt ein Ensemble von

Stilen: die Romanik, der Pisanische und jener aus Lucca. Die Innenkapellen, das

Presbyterium, die Krypta und der Domschatz sind Zeugnisse der Vergangenheit.

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala

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Cagliari,circondata dalla natura

Cagliari, surrounded by nature

Cagliari, la basilica di Bonaria

Cagliari, parco di molentargius

L'attuale facciata, non molto dissimile

all'originaria, risale infatti al 1930 e

mostra un armonioso “ensamble di

stili”, il romanico, il pisano e il lucchese.

Le cappelle all'interno, il presbiterio, la

cripta e il tesoro del Duomo,sono pre-

ziose testimonianze di un antico pas-

sato. Allontanandoci dal quartiere

Castello, è d'obbligo una visita alla

chiesa di San Saturnino, nel quartiere

Villanova. La chiesa, con l'adiacente

necropoli,è uno dei più importanti ed

antichi complessi paleocristiani della

Sardegna. Dell'antica basilica resta

oggi solo una parte dalla quale si

intravede l'antica pianta a croce greca.

San Saturnino fu gravemente dan-

neggiata dai bombardamenti della

seconda guerra mondiale. Solo nel

1996 fu riaperta al pubblico e riconse-

gnata alla città. Per concludere il

nostro viaggio alla scoperta di

Cagliari, non si può tralasciare una

menzione alla splendida oasi naturali-

stica di Molentargius. Oggi infatti, lo

Stagno di Molentargius è Parco natu-

rale regionale e ospita una grande

colonia di fenicotteri rosa (circa 11.000

splendidi esemplari che hanno scelto

Molentargius per la nidificazione). Ai

fenicotteri rosa si aggiungono ben

180 specie di uccelli diversi tra i quali

anche aironi, polli sultani, cavalieri

d'Italia, folaghe, germani reali e molti

altri ancora...Tra storia,cultura paesag-

gi mozzafiato e naturalmente una

natura viva e incontaminata,la città di

Cagliari si presenta al visitatore come

un prezioso scrigno affacciato nel

mediterraneo.Uno scrigno i cui tesori

non smettono mai di stupire...

Through the centuries, the original structure has

undergone numerous restoration works. The current

facade dates from 1930 and shows a harmonious

"ensemble of styles", Roman, Pisan and Luccan.The

San Saturnino church in the Villanova district, with the adjacent

Necropolis, is one of the most important early Christian and ancient

complexes in Sardinia. The Molentargius Pond is a Regional Nature

Park and hosts a large colony of pink flamingos and some 180 different

species of birds.With history, culture, breathtaking landscapes and of

course a living and unspoilt nature, the city of Cagliari is like a precious

treasure chest overlooking the Mediterranean.

Auch ein Besuch bei der Kirche von San Saturnino ist uner-

läßlich. Die Kirche und die Nekropolis ist eines der ältesten

frühchristlichen Komplexe Sardiniens.Von der alten Basilika

bleibt nur noch ein Teil an dem man den griechischen

Kreuzgrundriß erkennt.Die Kirche wurde von den Bombardierungen sehr beschä-

digt. Im Jahr 1996 wurde sie wieder eröffnet. Am Ende unserer Reise kann man

die Naturoase von Molentargius nicht unterlassen. Diese ist Regionalpark und

beherbergt eine Kolonie von zirka 11000 rosaroten Flamingos die dort nisten.

Außerdem fügen sich 180 Arten von Vögeln hinzu. Zwischen Geschichte, Kultur,

atemberaubenden Landschaften präsentiert sich Cagliari dem Besucher wie ein

dem Mittelmeer zugewandter,wertvoller Schrein.Ein Schrein,dessen Schätze nie-

mals aufhören zu entzücken.

ph. A. Masala

ph. A. Masala

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Un percorso unico che percorrendo

il Viale Poetto partendo da Cagliari,

offre un colpo d'occhio suggestivo

sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a

pochi km dal capoluogo e rinoma-

tissimi per le grandi colonie di feni-

cotteri rosa che li popolano) da un

lato e dall'altro direttamente sul lun-

gomare. Chilometro dopo chilome-

tro, procedendo in direzione

Villasimius, il paesaggio muta,

mostrandosi a tratti aspro nella scar-

sa vegetazione. È qui che la strada si

inerpica tra le montagne. Pochi tor-

nanti dividono lo sguardo ignaro del

visitatore da un panorama spettaco-

lare. Superate le prime montagne

appare il mare. Azzurro e limpido, ad

accarezzare deliziose insenature e

spiagge bianchissime. I litorali di

Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas,

si fanno ammirare dall'alto, suscitan-

do in chi li scruta l'irrefrenabile desi-

derio di fare almeno un tuffo in quel-

le acque cristalline per poi adagiarsi

al sole sulla sabbia finissima e abba-

gliante. Proseguendo il percorso, la

tappa obbligata è Villasimius. Un

vitale centro turistico preso d'assalto

ogni anno da migliaia di turisti. Qui

sorge anche l'Area Marina Protetta di

Capo Carbonara-Villasimius. Un vero

paradiso per gli amanti del diving,

per la ricchezza e la bellezza dei fon-

dali, habitat incontaminato di una

fauna acquatica unica al mondo. Da

queste parti, le vacanze possono

rivelarsi davvero esaltanti. La molte-

plicità di strutture ricettive (alberghi,

camping, ristoranti, locali di ogni

genere), l'efficienza dei servizi, rap-

presentano una risposta efficace alla

forte domanda turistica specialmen-

te nel “clou” del periodo estivo. C'è

spazio infatti per il puro divertimen-

to, ma anche l'opportunità di goder-

si una vacanza in pieno relax. Anche

Costa Rei è altra rinomatissima meta

(non lontana da Villasimius), con il

suo grazioso centro urbano e la piaz-

zetta che accoglie spesso manifesta-

zioni e sagre di vario genere. La

spiaggia di Costa Rei si caratterizza

per la sabbia dorata e le imponenti

dune sabbiose. Il mare è un'autenti-

ca piscina con le acque trasparenti e

popolate da miriadi di piccoli pesci

che talvolta, si avvicinano curiosi ai

piedi dei bagnanti in prossimità del

bagnasciuga. Per poter visitare le più

belle spiagge del Sud-Est Sardegna e

godere a pieno delle bellezze che

esse offrono, occorrerebbero mesi. I

luoghi, i litorali, i fondali sono talmen-

te vari e meravigliosi ognuno per le

sue peculiarità, che meriterebbero

lunghi soggiorni da giugno fino a

settembre inoltrato. Da Costa Rei,

proseguendo verso Muravera,

Villaputzu, Porto Corallo, Marina di

Tertenia e Marina di Gairo si osserva-

no paesaggi più selvaggi e certa-

mente non meno suggestivi.

Viaggio sulla costa,verso l'OgliastraSosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei,per ammirare un mare da favola

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra

Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the

Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of

foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from

Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a

few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink fla-

mingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of

Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns

separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains,

the sea appears.The coastline of Geremeas,Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, pro-

voking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route,Villasimius is an unmis-

sable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find

the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because

of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species uni-

que in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of

every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei

is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town squa-

re which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto

Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certain-

ly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to

pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the

beaches.

Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die

Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und

für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine

wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen

beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige

Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten

Flamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen.Richtung Villasimius wei-

terfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. Wenige

Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama.

Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas,Torre

delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unen-

tbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf

der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausen-

den Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein

echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen,

unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie

Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende

Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit

entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen

Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und

Marina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindruck-

svoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.

Villasimius, Porto Giunco

Ogliastra, Cala e Lua

ph. Sardinia Photo Event

Page 18: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com18 Agosto 09

In viaggio,sospesi tra cielo e mareVVaaccaannzzee ppaannoorraammiicchhee..Per chi ha scelto di passare le ferie

nel Sud Est dell’Isola, proponiamo

due itinerari molto interessanti che

fanno di questo breve viaggio,

un’esperienza unica e suggestiva.

Entrambe le strade conducono da

Cagliari a Muravera in circa un’ora di

viaggio.

Per gli amanti del mare consigliamo

la SP 17 nota anche come litoranea

Cagliari-Villasimius, mentre la SS125

(Campu Omu), attraversa paesaggi

selvaggi e montuosi.

La bellezza dei luoghi attraversati ci

spinge a consigliare fortemente

questi tragitti, magari percorrendo-

ne uno all’andata e l’altro al ritorno

dal periodo di vacanza.

Panoramic Holidays

For those of you who have chosen to spend your holidays in the South

East of the Island, we propose two very interesting tours which will

make this short journey unique and charming. Both roads run from

Cagliari to Muravera in about an hour (approximately 60 km).

For sun lovers we recommend the SP 17 also known as the Cagliari-Villasimius coastal road,

while the SS125 (Campu Omu),passes through wild and mountainous landscapes.

Because of the beauty of the places you pass through we strongly recommend these routes,

perhaps taking one route going and the other one coming back.

SP17 Blue Route

Starting from Cagliari,you go across the Gulf of the Angels,along the road which separates the

Poetto beach from the Molentargius Park salt lake,among the vibrant colours of these mirrors

of water and pink flamingos.After reaching the Margine Rosso coast,you continue towards

the Capitana district where the road begins to climb up the cliff.From here the asphalted road

begins a tortuous route,among crystal clear water bays,from the clear colours of the shore to

the deep blue of the offshore sea and headlands,from the summit of which the silent towers

once protected the coast from Barbary pirate invasions.After a few kilometres you come to

"Mari Pintau" (Painted Sea) beach and just behind the hill, the village of Geremeas with its

long white beach.Between bays and headlands you arrive at Torre delle Stelle,whose original

name,Turre 'e is Teulasa (Tower of Tiles) was wrongly interpreted by cartographers while dra-

wing up the first maps in the first half of the 20th century.After a stretch of curves and sharp

bends going down to the sea,you arrive at Solanas,hamlet of the district of Sinnai and from

here a short climb begins,leading to the promontory of Capo Boi.If you are travelling on two

wheels you can opt for an alternative route which adds only 2 kilometres to the journey,taking

the original route of the old provincial road,which allows you to go round the Capo Boi Hill,

on the top of which you can find the tower of the same name.The dirt road is not in very good

condition,but cars can pass.We recommend,however,that only motorbikes and bicycles use

the road,taking great care because of the absence of guard-rails.The landscape offers beau-

tiful views which deserve to be photographed,including the clear waters of Solanas and the

promontories between Porto Sa Ruxi and Capo Carbonara.

Returning to the main road you start a long descent and after 8 kilometres you arrive at the

well-known small town,Villasimus.A visit to Cape Carbonara,in the extreme south of the East

Coast,should not be missed.From the tower of Porto Giunco,one of the most beautiful places

of natural beauty imaginable can be observed.The journey continues north now:taking the

SP 18 in the Simus district and going towards P.ta Molentis.As you take the bends you can

appreciate the combination of the colour of the sea and the oleanders in bloom and, in the

deep blue sea,you can make out the Isle of Serpentara.Now the landscape becomes more

gentle with flat country and the white beaches of Cala Pira, Cala Sinzias and Santa Giusta,

before arriving in Costarei.From here you go through the village close to the long sandy coa-

stline almost 8 km long,up to the volcanic territory of Cape Ferrato,going down which,along

the dirt road,you can make out the isolated beaches of Cala Sa Figu,P.to S 'Ilixi,Feraxi and,in

the background,the coastal ponds of Colostrai and Feraxi.You continue along the dirt road and

at the intersection you turn right and follow the main road, go over the bridge on the Rio

Picocca and turn left,at the intersection turn right and proceed to S.Priamo,and here take the

SS125,which leads to Muravera.

Partendo da Cagliari,si attraversa il Golfo

degli Angeli, lungo la strada che separa

la spiaggia del Poetto dalle saline del

Parco di Molentargius,tra i colori intensi

di questi specchi d’acqua e dei fenicot-

teri rosa. Raggiunto il Litorale del

Margine Rosso si prosegue per Località

Capitana dove la strada comincia a iner-

picarsi lungo la scogliera.Da qui il nastro

asfaltato, si spiega in un percorso tor-

tuoso, tra baie adornate da acqua cri-

stallina, dai colori più chiari della riva al

blu intenso al largo e promontori dalle

cui sommità, le torri silenziose, proteg-

gevano le coste dalle invasioni dei pira-

ti barbareschi.Dopo pochi km si incon-

tra la spiaggia di “Mari Pintau” ovvero

mare dipinto e subito dietro il rilievo,

l’abitato di Geremeas con la sua lunga

spiaggia.Tra cale e promontori si giun-

ge a Torre delle Stelle il cui nome origi-

nario,Turre ‘e is Teulasa (torre delle tego-

le) fu erroneamente interpretato dai

cartografi, nella realizzazione delle

prime mappe nella prima metà del

1900.Curve e tornanti a picco sul mare

ci conducono a Solanas, frazione del

comune di Sinnai e da qui comincia

una breve salita che conduce al pro-

montorio di Capo Boi. Chi viaggia su

due ruote può optare per una alternati-

va che allunga di soli 2 km il tragitto,

riprendendo il tracciato originario della

vecchia strada provinciale, che consen-

te di fare il periplo del colle di Capo Boi,

sulla cui cima è posta l’omonima Torre.

Il fondo stradale, sterrato, non è in otti-

me condizioni, ma consente il passag-

gio di un’auto.Si consiglia comunque il

transito alle sole moto e bici, avendo

sempre la massima prudenza per la

mancanza di protezioni. Il paesaggio

offre alla vista scenari davvero suggesti-

vi che meritano una sosta per scattare

qualche foto, tra le limpide acque di

Solanas e i promontori tra Porto Sa Ruxi

e Capo Carbonara.

Rientrati nella strada principale ci si

avvia lungo la discesa che in 8 km porta

nella rinomata Villasimus. E’ d’obbligo

una visita a Capo Carbonara, estremo

Sud della Costa orientale per osservare,

dalla torre di Porto Giunco, uno degli

luoghi più incantevoli che la natura

potesse donare a questa terra.Il viaggio

prosegue ora verso nord,prendendo la

SP 18 in località Simus e da lì verso P.ta

Molentis.I giochi cromatici tra lo sfondo

del mare e gli oleandri in fiore ci accom-

pagnano tra le curve sinuose, scorgen-

do nel blu intenso del mare l’Isola di

Serpentara. Il Paesaggio si fa ora più

dolce con tratti pianeggianti e le bian-

che spiagge di Cala Pira, Cala Sinzias e

Santa Giusta, precedono l’arrivo a

Costarei. Da qui si attraversa il centro

abitato a un passo dal lungo litorale

sabbioso lungo quasi 8 km, fino al rilie-

vo vulcanico di Capo Ferrato, scenden-

do dal quale, lungo la strada sterrata, si

scorgono le isolate spiagge di Cala Sa

Figu, P.to S’Ilixi, Feraxi e sullo sfondo gli

stagni costieri di Colostrai e Feraxi. Si

prosegue lungo la sterrata e all’incrocio

si gira a destra seguendo la strada prin-

cipale, superato il ponte sul Rio Picocca

girare a sinistra, all’incrocio si svolta a

destra e procedendo sino a S. Priamo

per immettersi nella SS125 che porta

fino a Muravera.

Itinerario blu SP 17

Turisti nella strada tra p.to saruxi e villaggio dei mandorli

Vista su ll’isola di Serpentara

Costa selvaggia,sullo sfondo isola di serpentara

ph.A

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Page 19: Sardegna Sud Est Agosto 2009

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Una sosta per ammirare la natura

SS125 Green Route

It is only just over 60 km from Cagliari to Muravera, on this

route through unspoilt, harsh and wild nature.

Once out of Cagliari, you take the SS554 for a short stretch

and then take the SS125. You pass the small Simbirizzi

reservoir and after about 20 kilometres start to go up the

great valley in which the village of San Gregorio lies, with its sumptuous vil-

las from the last century.

For lovers of cycling, the road becomes tortuous 3 kilometres before the Arcu

e Tidu mountain pass, 430 metres above sea level. Here you can find a cool

area to stop in the woods, on the slopes of the Monti dei Sette Fratelli

(1016m) in which the Forestry Agency of Sardinia manages a large nature

reserve where you can see deer, wild boar and, with a bit of luck, even the

golden eagle.

From here keep going down between the oak woods and dense

Mediterranean maquis, along the Rio Cannas valley which gets deeper and

deeper with every kilometre.

The form of the landscape becomes increasingly harsh and you can see,

among the hills, the characteristic granite blocks eroded by the weather.

Several times you cross the river over small bridges, some built from local

stone which managed to resist the floods which rage through this valley in

winter.

On the river bed we can see huge boulders rounded by the force of the river

and the characteristic “Marmitte dei Giganti” (deep grabens and perfectly

round potholes) hidden in the dense oleander vegetation.

There are many points where you can stop for a short break, but when you

come to the 49.3 kilometres marker you cannot fail to notice "the Arch of

the Angel" and the surrounding granite hills. This stretch of road is at the

narrowest and most spectacular part of the valley where quite often you can

see intrepid goats climbing the steep slopes in search of new shoots among

the rocks.The name derives from the two rocks which seem to hold the road

like the wings of a guardian angel. Twenty years ago, the Region of Sardinia,

included this area in the Natural Monuments of the Island and it is perhaps

one of the most beautiful road landscapes in Europe.

After passing the Arch of the Angel, the narrow gorge opens up and after a

few curves you encounter a large granite plaque known as "The Pillow of the

Shepherd" and frequented by lovers of traditional climbing. Arriving at the

cantoniera house after about a kilometre, Rio Cannas joins Rio Picocca and

soon after you reach the bridge on the river of the same name, built entirely

of granite stone over 7 bays. As the curves come to an end, take the long

straight road and you can't miss the eighteenth century BC Asoru Nuraghe.

From here head towards San Priamo, a village in the territory of San Vito

maintained by a rural sanctuary from the thirteenth century, partly dug into

the rock and positioned on the hill overlooking the small village, whose

architecture recalls the origin of the fascist period. Returning to the road you

head towards the Torre Salinas pond arriving at Muravera 7 kilometres later.

Sono poco più di 60 i km che sepa-

rano Cagliari da Muravera, in questo

percorso che attraversa una natura

incontaminata, aspra e selvaggia.

Usciti da Cagliari, si attraversa la

SS554 in un breve tratto per poi

immettersi sulla SS125. Si supera il

piccolo bacino artificiale di Simbirizzi

e dopo circa 20 chilometri si comin-

cia a risalire la grande vallata su cui

sorge il villaggio di San Gregorio,con

le sontuose ville del secolo scorso.

Per gli amanti delle due ruote, la stra-

da si fa subito tortuosa nei 3 km che

portano al valico Arcu e Tidu 430 m

s.l.m. Qui si trova una fresca area di

sosta immersa nel bosco, alle pendi-

ci dei Monti dei Sette Fratelli (1016)

nei quali l’Ente Foreste della

Sardegna, gestisce una vasta riserva

naturale dove è possibile incontrare

cervi, cinghiali e con un pizzico di

fortuna anche l’aquila reale.

Da qui si prosegue in discesa tra i

boschi di leccio e la fitta macchia

mediterranea, procedendo lungo la

valle del rio Cannas che si approfon-

disce sempre più ad ogni km.

Le forme del paesaggio si fanno

sempre più aspre, osservando tra i

rilievi, i tipici blocchi di granito erosi

dagli agenti meteorici.

Attraversiamo più volte il corso del

fiume nei piccoli ponti, alcuni realiz-

zati in pietra locale e scampati alle

grosse piene che in inverno imper-

versano la vallata. Nel letto del fiume

fanno bella mostra di se gli enormi

massi arrotondati dalla forza del

corso d’acqua e le tipiche marmitte

dei giganti nascoste tra la fitta vege-

tazione di oleandri.

Sono tanti i punti nei quali fermarsi

per fare una breve sosta, ma di sicu-

ro giunti al 49,3 km non si può far a

meno di notare “l’Arco dell’Angelo”e

i rilievi granitici circostanti. Questo

tratto di strada è posto nel punto più

stretto e spettacolare della vallata

ove non di rado si osservano le intre-

pide capre scalare le ripide pareti alla

ricerca di freschi germogli tra le

rocce. Il nome deriva dalle due rocce

che sembrano trattenere la strada

come fossero le ali di un angelo

custode. Vent’anni fa la Regione

Sardegna, inserì quest'area tra i

Monumenti Naturali dell’Isola e forse

uno dei tratti di strada paesaggisti-

camente più suggestivi d’Europa.

Superato l’Arco dell’Angelo, la stretta

gola si apre e dopo qualche curva si

incontra una grande placca granitica

nota come “placca del pastore”e fre-

quentata dagli amanti dell’arrampi-

cata in stile tradizionale. Giunti alla

casa cantoniera dopo circa un km, il

rio Cannas si immette sul Rio

Picocca e dopo poco si giunge al

ponte sull’omonimo corso d’acqua,

realizzato interamente in pietra gra-

nitica su 7 campate. Terminate le

curve si attraversa il lungo rettilineo

nel quale balza all’occhio il Nuraghe

Asoru del XVIII sec a.C.. Da qui ci diri-

giamo verso San Priamo, un villaggio

nel territorio di San Vito custodito

dal santuario campestre del XIII

secolo, scavato in parte nella roccia e

posto nella collina che sovrasta il

piccolo borgo, le cui linee architetto-

niche richiamano l’origine del perio-

do fascista. Ripresa la strada ci diri-

giamo verso lo stagno di Torre

Salinas per giungere dopo 7 km a

Muravera.

Itinerario verdeS.s.125

Sulle sponde del Rio Cannas

Ponte sul Rio Picocca Casa cantoniera lungo la statale

ph.A

.Mas

ala

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Page 22: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com22 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 23Agosto 09

““TTrraavvoollttii ddaa uunn iinnssoolliittoo ddeessttiinnoonneellll''aazzzzuurrrroo mmaarree dd''aaggoossttoo””è un

film del 1974 scritto e diretto da

Lina Wertmüller.TTrraammaaRaffaella Pavone Lanzetti passa le

sue vacanze su uno yacht in

mezzo al mediterraneo, assieme ai

suoi ricchi amici.

Durante la crociera non fa altro

che rimarcare il proprio elevato

rango sociale umiliando i suoi sot-

toposti, tra cui Gennarino

Carunchio, un marinaio siciliano

rozzo.

Gennarino si ritrova a dover soddi-

sfare le richieste della "padrona",

fino a che, per un guasto al moto-

re di un gommone, i due si ritrove-

ranno soli in mare aperto.

Approdati su un'isola deserta, i

ruoli si invertono, e la Lanzetti

diventerà giocoforza schiava del

marinaio, che sfoga su di lei anti-

che frustrazioni sessuali e sociali,

facendo nascere una forte passio-

ne tra i due.RReemmaakkeeDel film è stato realizzato un rema-

ke dal titolo Travolti dal destino

(titolo originale Swept Away) diret-

to dal regista Guy Ritchie ed inter-

pretato da Madonna e da Adriano

Giannini, figlio di Giancarlo.

Qui la natura si mostra rigoglio-

sa nella vegetazione, laddove

talvolta per raggiungere le

spiagge occorre attraversare

intere pinete o ampi tratti di

boscaglia e macchia mediterra-

nea. Si giunge dunque in

Ogliastra, uno dei luoghi più

belli in Sardegna e una delle

zone più amate per un turismo

da “intenditori”. Gli ogliastrini

hanno certamente il merito

d'aver saputo conservare, custo-

dire e valorizzare le proprie tra-

dizioni facendone tesoro e ren-

dendole fonte d'ispirazione ine-

sauribile per una concezione del

“fare turismo” divulgativa del-

l'immenso patrimonio culturale

sardo.

Ecco perchè oggi in Ogliastra si

osserva un turismo differente

rispetto a quello presente in

altre rinomatissime zone della

Sardegna. È un turismo per certi

aspetti più attento alle sfumatu-

re. Un turismo che alla vacanza

in Sardegna, oltre al mare, al sole

e alla mondanità chiede cono-

scenza. Vivere dunque la sardità

nella sua interezza con le sue

tradizioni, i suoi costumi e le

prerogative di un popolo antico

e orgoglioso. Qui in Ogliastra più

che mai si coglie quello spirito

ospitale che contraddistingue il

carattere dei sardi. La bellezza

dei luoghi fa il resto. Le splendi-

de spiagge che da Barisardo a

Porto Frailis fino ad Arbatax con

la caratteristica spiaggia della

Capannina, impreziosita dalla

splendida pineta (ove è possibi-

le gustare freschissime specialità

di mare presso l'omonimo chio-

sco-bar ristorante), rappresenta-

no un patrimonio naturalistico

di straordinario valore. Tanto

mare dunque, ma anche qui

tanto divertimento e intratteni-

mento. Arbatax e Tortolì, ma

anche e soprattutto la graziosa

S.Maria Navarrese sono, special-

mente la sera, meta prediletta

per chi desidera fare una pas-

seggiata tra i negozi del centro

aperti fino a tarda sera, oppure

cenare o ascoltare un po' di

musica nei locali più alla moda e

magari andare a ballare. Dalla

mattina alla sera, la vacanza in

questo Sud-Est Sardegna può

diventare una fantastica avvenu-

ra da raccontare. Pensando alla

bellezza del territorio e in parti-

colare allo splendido mare che

bagna le sue coste, ci vengono

in mente le immagini di un film

che ha divertito e ammaliato

intere generazioni. “Travolti da

un insolito destino nell'azzurro

mare d'Agosto” era il titolo del

film. Quell'azzurro mare

d'Agosto, ma soprattut-

to quella scogliera

scoscesa, quella

sabbia bianchissi-

ma, erano i preziosi

tesori di Cala Luna.

Info

www.sardegna

sudest.com

Ogliastra,il turismo per intenditoriVivere la sardità nella sua interezza,con le sue tradizioni e i suoi costumi

Straordinaria location per il set di

un fortunato film “cult” del '74

diretto dalla Wertmuller e magi-

stralmente interpretato da

Giancarlo Giannini e Mariangela

Melato, Cala Luna si è rivelata allo-

ra al grande pubblico in tutta la

sua poetica bellezza, attirando

negli anni sucessivi un numero

eccezionale di turisti.Ubicata a sud

di Cala Gonone, tra le splendide

falesie del Golfo di Orosei (nelle

quali si apre anche la suggestiva

Grotta del Bue Marino),Cala Luna è

la punta di diamante di questo

Sud-Est Sardegna, vera e propria

terra del sogno. Un paradiso tra

cielo e terra ove la perfetta armo-

nia tra ambiente,cultura,gastrono-

mia ed ospitalità, garantisce il pre-

supposto d'eccezione per una

vacanza indimenticabile!

Ogliastra, destination of the discerning tourist

Una delle spiagge più belle del Mediterraneo

And so we arrive in Ogliastra, one of the most beautiful

places in Sardinia. In Ogliastra you can observe a kind of

tourism which, beyond the sea, the sun and luxury of a

holiday in Sardinia, deserves recognition. In this

enchanting ‘piece of Sardinia’ you experience more than

ever the hospitable spirit that distinguishes the Sardinians’ character. The

beauty of the places does the rest.The splendid beaches, from Barisardo to

Porto Frailis and Arbatax, with the characteristic beach of the Capannina,

enriched by the splendid pine forest (where at the bar and restaurant of the

same name you can sample the freshest seafood specialities), represent a

natural heritage of extraordinary value. Arbatax, Tortolì and also the pretty

S. Maria Navarrese are destinations favoured by those who want to take a

walk around the shops in the town centre which are open until late in the

evening, go out for dinner or listen to some music in the most fashionable

bars. From morning until night, a holiday in this south east Sardinia can

become a fantastic adventure to tell people about.To conclude our holiday

through the splendid beauty of these places, we must reserve a special

mention for the outstanding beach of Cala Luna. Situated south of Cala

Gonone, between the splendid cliffs of the Golfo di Orosei, overlooked by

the enchanting Grotta del Bue Marino (Monk Seal Cave), Cala Luna is the

jewel in the crown of south east Sardinia, real and true land of dreams. An

authentic paradise between heaven and earth.

Manchmal muß man ganze Pinienwälder oder weite Abschnitte

von Niederwald und Mittelmeer-Macchia durchqueren. Man

erreicht also die Ogliastra, eines der schönsten Gebiete Sardiniens.

In der Ogliastra stellt man einen Tourismus fest der vom Urlaub in

Sardinien außer dem Meer,der Sonne und der Mondanität,Kenntnis

erfordert. In diesem bezaubernden "Teil Sardiniens" nimmt man mehr als je den

gastfreundlichen Geist, der den Charakter der Sarden kennzeichnet, auf. Die Schönheit

der Ortschaften bildet den Rest.Die wunderschönen Strände, welche sich

von Barisardo bis Porto Frailis bis Arbatax ausdehnen,mit dem charakteristischen Strand

der Capannina, bereichert durch den wunderschönen Pinienwald, wo es möglich ist fri-

sche Meeresspezialitäten beim gleichnamigen Kiosk-Bar Restaurant zu genießen, stel-

len ein Naturvermögen von außerordentlichen Wert dar. Arbatax und Tortolì, aber auch

das liebliche S. Maria Navarrese sind bevorzugte Ziele für jene die einen Spaziergang

zwischen den Geschäften des Zentrums, bis spät Uhr abends geöffnet, machen wollen

oder zu Abend essen oder ein wenig Musik in den modernsten Lokalen hören möchten.

Vom Morgen bis zum Abend kann der Urlaub im Süd- Osten Sardiniens ein fantastisches

Abenteuer zum erzählen werden. Um unsere Reise zwischen den wunderbaren

Schönheiten dieser Gebiete zu beenden ist es obligatorisch den wunderschönen Strand

von Cala Luna zu zitieren. Im Süden von Cala Gonone, zwischen den herrlichen Klippen

der Bucht von Orosei, auf die sich auch die faszinierende Grotte des Bue Marino öffnet,

ist Cala Luna der Diamantenpunkt dieses Süd-Osten Sardiniens, wahre Traumerde. Ein

authentisches Paradies zwischen Himmel und Erde.

CCaallaa LLuunnaa,, BBaauunneeii

Curiosità

Ogliastra, la costa

Baunei, Portu Cuauph. E. Loi

ph. E. Loi

Page 24: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com24 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 25Agosto 09

Armungia, il museo a cielo apertoIl museo diffuso,la valorizzazione del patrimonio storico,artistico e culturale

Armungia,the open-air museum

Armungia stands on a hill at 365 metres above sea level, in the central part of Gerrei, a mostly

mountainous inner region of south-west Sardinia.

It lies at 65 kilometres from Cagliari and 30 from Muravera and its beautiful beaches.Visitors can-

not avoid to be enchanted by the silence of the woods and the scents of the country.Several long-

trunked tree woods can be found in the areas of Murdega,Is Storis,Miali and Is Forreddus.The lat-

ter is a municipal reforestation company of 130 hectares,with cycling tracks,rest areas and all the facilities visitors might

need in order to enjoy lovely picnics or walks in the green.Apparently the town was founded by the Punics and it should

owe its name to a leader named Aretusa.Armungia is rich in nuraghic testimonies: in the centre of the residential area

stands a nuraghe with a conical trunk shape.According to Giovanni Lilliu’s studies the nuraghe dates back to the Sardinian

Middle Bronze Age (1500-1400 B.C.) Armungia is an open air museum thanks to the several historical/archaeological

monuments and the traces of day-to-day culture present along its small streets.

The ethnographic museum,Emilio Lussu’s house,the forge,the Nuraghe and the small houses all around are micro-testi-

monies of a complex and vast culture which gives a symbolic value to the heritage and the identity of the community.The

Museum system consists of the historical-ethnographic Museum,“ Sa Domu de is Ainas”(The house of tools),“la Bottega

del Fabbro”(The Forge),the Urban Nuraghe and the Church of Beata Vergine Immacolata.

Armungia liegt auf einem Hügel, 365 m über dem Meeresspiegel, im Zentrum des Gerrei, ein

Gebiet im Landes Innere im Süd- Osten Sardiniens, das überwiegend aus Bergen besteht. Die

Entfernung von Cagliari ist 65 km,von Muravera und von seinen wunderbaren Stränden 30.Die

ruhigen Wälder und die Düfte des Landes stellen eine natürliche Umwelt dar, die nicht kein

Interesse seitens der Besucher hervorrufen können. Zahlreich sind die Hochwälder in den

Gegenden von Murdega,Is Storis,Miali und Is Forreddus.Die letzt genante ist ein Waldunternehmen der Gemeinde mit 130

Hektar,es ist mit Pisten für Mountain- Bikes,mit Raststätten und mit Strukturen ausgestattet,die es einem erlauben,schö-

ne Picknicks und Spaziergänge mitten im Grünen zu genießen.Auf die Punier ist Gründung der Ortschaft zurückzuführen,

die ihren Namen vom Heer- Führer Aretusa hat.Die auffallendsten archäologischen Fundstücke des Gemeindegebietes von

Armungia sind auf die Zeit der Nuraghen- Kultur zurückzuführen:Im Wohnzentrum erhebt sich die Kegelstumpf- Nuraghe,

die, nach den Forschungen von Giovanni Lilliu, auf die mittlere sardische Bronzezeit zurückzuführen ist, d.h. mit der

Zeiteinstufung von ca.1500-1400 v.Chr..Entlang der schmalen Straßen von Armungia folgen außer den Monumenten,die

zweifelsfrei von geschichtlich- archäologischem Interesse sind,Spuren der Alltagskultur aufeinander,die eine Zuschreibung

der Bezeichnung ausgebreitetes Museum ermöglicht. Das Völkerkundemuseum, das Haus von Emilio Lussu, der

Schmiedeladen,die Nuraghe und die kleinen dort umliegenden Häuser sind Teil und Erbgut der Gemeinschaft der klein-

sten Zeugnisse einer komplexen und weiten Kultur,die einen symbolischen Wert und Wichtigkeit haben,mit dem sich die

Identität der Gemeinschaft wiederspiegelt.Das Museumsgefüge besteht aus:dem Völkerkundemuseum;„Sa Domu de is

Amas“ (das Haus der Arbeitsgeräte); das Museumshaus „la Bottega del Fabbro“ (der Schmiedeladen); die

Gemeindenuraghe;die Kirche der seligen Jungfrau.

Numeri Utili

www.comune.armungia.ca.it

CCoommuunnee / Town hall 070 958285

OOssppeeddaallee / Hospital070 994501

GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 994501

CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 994501

GGuuaarrddiiaa FFoorreessttaallee / Forest rangers070 994501

IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 994501

FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 994501

monio della collettività, micro-testi-

monianze di una cultura complessa

ed ampia, che hanno un valore sim-

bolico ed una pregnanza tale che in

essa si rispecchia l’identità della

comunità. Il sistema Museale com-

prende:il Museo storico - etnografico;SSaa DDoommuu ddee iiss AAiinnaass; la Bottega del

Fabbro; il Nuraghe Urbano; la Chiesa

della Beata Vergine Immacolata.

Armungia è situata su una collina a

365 m. sul livello del mare, collocata

nella parte centrale del Gerrei, zona

interna della Sardegna sud-orientale

a carattere prevalentemente monta-

gnoso.Dista 65 km.da Cagliari e 30 da

Muravera e dalle sue splendide spiag-

ge. I silenzi dei boschi ed i profumi

della campagna costituiscono un

paesaggio naturale che non può non

suscitare l’interesse del visitatore.

Numerosi i boschi di alto fusto nelle

zone di Murdega, Is Storis, Miali e Is

Forreddus. Quest’ultima, un’azienda

boschiva comunale di 130 ettari, è

attrezzata con piste per mountain

bike, aree per la sosta e con strutture

tali da consentire piacevoli picnic e

passeggiate in mezzo al verde. Si fa

risalire ai Punici la fondazione del

paese il cui nome deriverebbe dal

condottiero Aretusa. Nel comune di

Armungia le emergenze archeologi-

che più evidenti del territorio sono

relative alla civiltà nuragica:nel centro

dell’abitato s’innalza il nuraghe tron-

co-conico risalente, secondo gli studi

di Giovanni Lilliu, all’età del Bronzo

Medio sardo, databile cioè al 1500-

1400 a.C. Circa. Lungo le stradine di

Armungia oltre ai monumenti di

indubbio interesse storico-archeolo-

gico,si susseguono tracce della cultu-

ra del quotidiano che consentono

l’attribuzione dell’appellativo di

museo diffuso. Il museo etnografico,

la casa di Emilio Lussu, la bottega del

fabbro, il Nuraghe, e le piccole case

intorno ad esso sono parte e patri-

Armungia,il nuraghe

Sopra: la bottega del fabbro

Armungia, veduta notturna

Sa Dumu de is Ainas

Il museo storico-etnografico Sa

domu de is Ainas, dispone di un

patrimonio di circa 600 reperti, è

una struttura espositiva che rac-

conta la cultura contadina delle

comunità del Sarrabus Gerrei,

attraverso l’esposizione degli stru-

menti agricoli e la ricostruzione

della coltivazione e della lavora-

zione del grano e della vite.

OOrraarriioo MMuusseeoo:: giovedi, venerdi,

sabato,domenica.

mattina 9-13 pomeriggio 16-20

Martedì dalle 10,00 alle 13,00

Mercoledì' dalle 16,30 alle 20,00

IInnffoo TTeell..0709589011

Un autentico tuffo nel passato per immergersi

nell'universo della cultura contadina

del Sarrabus-Gerrei.

Page 26: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com26 Agosto 09

Page 27: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com 27Agosto 09

Verrà inaugurata al pubblico nel

mese di agosto, in occasione

dell’Estate Armungese 2009, e diven-

terà sede di un centro museale che

ospiterà una sezione storica dedicata

a Emilio e Joyce Lussu, oltre a uno

spazio per mostre temporanee.

Armungia si riappropria di uno dei

suoi spazi più belli, la “Casa del

Segretario”, importante abitazione

padronale del primo Novecento.

L’edificio, imponente nelle sue

dimensioni e interamente costruito in

pietra, è stato recentemente oggetto

di un intervento di recupero e valoriz-

zazione. Al suo interno si compone di

numerosi ambienti e conserva un

ampio cortile in ciottolato, la cantina,

il forno per la panificazione e una cap-

pella privata.

In occasione dell’inaugurazione al

pubblico, l’Amministrazione comuna-

le organizza il concorso di pittura a

premi “Emilio Lussu: l’impegno di una

vita”. La mostra si propone di ripercor-

rere la vita di uno dei più importanti

protagonisti della storia della

Sardegna, dall’esperienza del primo

conflitto mondiale alla vita parlamen-

tare nell’Italia repubblicana, passando

per l’impegno nelle fila del Partito

Sardo d’Azione e la lotta antifascista.

La “Casa del Segretario” diventa in

questo modo la suggestiva cornice

del primo di una serie di eventi attra-

verso i quali il paese punta alla piena

valorizzazione del suo più illustre con-

cittadino.

Il concorso è aperto alla partecipazio-

ne di tutti gli artisti che vorranno rea-

lizzare un’opera inerente al tema pro-

posto. Si prevede un’unica sezione

comprendente pittura, grafica (pezzi

unici), collages, acquarello e tempera.

Il formato delle opere non dovrà esse-

re inferiore ai 50 per 70 centimetri. La

mostra avrà luogo presso gli spazi

della “Casa del Segretario”dal 10 al 23

agosto. Le opere dovranno essere

consegnate o inviate entro il 28 luglio

al Comune di Armungia, in via

Funtanedda 2, o a Cagliari presso il

Caffè dell’Arte, sede artistica ed orga-

nizzativa della mostra, in via Caprera 3.

Il concorso prevede l’assegnazione di

11 premi, tra cui uno di 1000, uno di

700 e uno di 500 euro. Le opere ver-

ranno sottoposte alla votazione di

due giurie, una tecnica, formata da

professionisti ed esperti di pittura e

comunicazione,e una popolare,com-

posta da visitatori della mostra.

La premiazione avrà luogo la sera di

sabato 22 agosto.

Il regolamento potrà essere consulta-

to sul sito:wwwwww..ccoommuunnee..aarrmmuunnggiiaa..ccaa..iitt

PPeerr mmaaggggiioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii::potranno essere contattati gli uffici

del Sistema Museale, al numero 070

9589011, dal giovedì alla domenica, o

il Caffè dell’Arte, al numero 070

651616.

Estate Armungese:Concorso di pittura Una giuria di esperti giudicherà le opere che avranno come tema Emilio Lussu

Finalità del concorso: Valorizzare ed approfondire la vita e l’influenza di

Emilio Lussu nella storia della Sardegna e dell’Italia.

• Tema:Emilio Lussu: l’impegno di una vita.

• Il concorso è aperto a tutti gli artisti (pittori, grafici ecc.) che vorranno

inviare un’opera concernente il tema del concorso.

• Si prevede un’unica sezione comprendente pittura, grafica (opere uni-

che) collages,acquarello, tempera.

• Il formato delle opere non dovrà avere una dimensione inferiore ai 50 per

70 centimetri.

• L’opera dovrà essere debitamente incorniciata e provvista di agganci e

riportare a targa il nome dell’autore, il titolo, le dimensioni e la tecnica uti-

lizzata.

• Le opere dovranno essere consegnate o inviate entro il 28 luglio c.a. ad

Armungia, presso il Comune, in via Funtanedda 2, o a Cagliari, presso il

Caffè dell’Arte, in via Caprera 3.

• La direzione artistica si riserva la facoltà di selezionare le opere ammesse

al concorso.

• Le opere ammesse al concorso saranno giudicate da una giuria tecnica,

composta da esperti e professionisti di pittura e comunicazione,e da una

giuria popolare, composta dai visitatori della mostra delle opere. I giudizi

espressi da queste giurie saranno inappellabili.

• I premi dovranno essere considerati “premi acquisto”. I premi della giuria

tecnica non sono cumulabili con quelli della giuria popolare.

• Le opere premiate diverranno patrimonio del Comune di Armungia,che

li esporrà in modo permanente nelle sale della “Casa del Segretario”.

Qualunque artista non premiato volesse donare il suo lavoro al Comune,

questo verrà esposto come i premiati in modo permanente all’interno

della “Casa del Segretario”.

• Le opere saranno esposte dal 10 al 23 agosto presso le sale della “Casa

del Segretario”.

• In questo periodo si esprimerà la giuria popolare, col criterio di un voto

per ogni visitatore, voto che verrà espresso una sola volta (nome, cogno-

me e indirizzo verranno controllati dagli addetti del Comune).

• VVeerrrraannnnoo aasssseeggnnaattii ii sseegguueennttii pprreemmii::- Giuria tecnica: 1° classificato euro 1000,00

2° classificato euro 700,00

3° classificato euro 500,00

- Giuria popolare: 1° classificato euro 500,00

2° classificato euro 300,00

3° classificato euro 200,00

• La giuria tecnica assegnerà a seguire altri 4 premi speciali da euro 200,00

ciascuno.

• La premiazione avverrà la sera di sabato 22 agosto ad Armungia negli

spazi della “Casa del Segretario”.

Armungia,27 giugno 2009

La Direzione artistica

Regolamento

Armungia, la casa delsegretario

ph.B

Page 28: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com28 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 29Agosto 09

Villaputzu,gioiello della costa sud est

Un piccolo paradiso

Villaputzu jewel of south east coast

On the extreme North of Sarrabus,Villaputzu developed around the 10th Century when theArabs started raiding the coasts,thus forcing the local popolation into migrating inwards.Only afew kilometers away is Porto Corallo,a long sandyshore interrupted at a point by the mouth ofthe Flumendosa,the longest river of the island,which separates Villaputzu from Muravera.PortoCorallo owes its name to the coral which can be extracted from its creeks.A port capable of wel-coming 500 boats has being operating for some years.Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto

Corallo) stands opposite the port.This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pira-tes' aggressions.Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritan-ce of Villaputzu.The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola),not far from the small town.Withits towers,an inner garden and some typical rooms of the period,such as the accomodation of the lord of the manor,the chapel and the armoury,this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades.The Tower of Murtaswas built about a century later,in order to stop attacks from the coast.Other examples of this defensive system are Torredi San Lorenzo (The Tower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta). Villaputzu organizes shows and feastsall year long.One of the most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of theSea),held in August in Porto Corallo.In addition to the most known tourist destinations Villasimius,Costa Rey and Muravera,there is a less famous,yet fasci-nating place to see in the area:Porto Corallo,a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains.Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe.There aremany small coves scattered along the coast,where you can swim and relax,mirror calm creeks where you can admirethe lush sea flora.And, if you just turn around,you will discover that you are immersed in the green of Mediterraneanshrub, full with colours and fragrances that pervade junipers, century-old oaks, oleasters, and wide streeps of myrtle.Porto Corallo is a small paradise,equipped with all sorts of comforts.From the small harbour you can take a walk on thecoastline,where you will find a nice camping place,some picnic areas and finally the beach,equipped with refreshmentbooths,sunshade and deck-chair rent service,as well as a diving center.Close to the beach there is a recently built tou-rist resort,with its pretty stone houses in the typical Mediterranean colours.There are houses for rent, sport facilities,asupermarket,fast-food,tobacconist’s,pizzerias and restaurants with terraces facing the sea,a real chance to discover thewine and gastronomic treasures of South Sardinia:from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tastedwith the excellent Sardinian wines.The resorts has also a wellness center, where you will can enjoy relax with sauna,massage,multi-sensory shower,gym and swimming pool.There’s also entertainment for all:children and adults,duringthe day as well as in the evening.In short,Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary.

Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum, das sich um das 10.Jahrhundert entwickelt hat: in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an denKüsten zurückzuführen,welche die Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnereprovozierten.Wenige Kilometer vom Ort entfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo,Küstenstück, aus einem sandigen Küstenstreifen bestehend, der in einem Stück von denMündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens, der Villaputzu von Muravera

trennt- unterbrochen wird. Porto Corallo wird so genannt, weil von den Einbuchtungen zwischen seinen KlippenBruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500Bootsplätzen.Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16.Jahrhundert von den Spaniern gebaut,um den Überfällen der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch dasSchloss von Quirra und der Turm von Murtas.Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola,nicht weit vonder Ortschaft entfernt, das Schloss war jahrzehntelang die Residenz der Grafen von Carroz , es besteht aus Türmen,einem Innenhof und einigen Bereichen, die für Konstruktionen dieser Zeit typisch sind, wie das Haus desSchlossherrn, die Kapelle und die Waffenkammer.Der Zweitgenannte wurde ca.ein Jahrhundert nach dem Schlossgebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo undMotta ist er Teil eines über Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem.Die Gemeinde organisiert im Sommerund auch das ganze Jahr über Veranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während desSommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren der Madonna des Meeres, welches im August am Hafen von PortoCorallo stattfindet.Neben den bekanntesten touristischen Zielen,wie Villasimius,Costa Rey und Muravera,gibt es im Gebiet einen weni-ger bekannten, obwohl faszinierenden Ort, den man besuchen muß: Porto Corallo, kleine Landsstrecke zwischenMeer und Bergen.Lange,silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff,wo man liegen und son-nenbaden kann.Es gibt zahlreiche kleine Büchte, wo man schwimmen und sich entspannen kann, sowie die üppi-ge Meerflora bewundern kann. Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken, um den Mittelmeerbusch zuentdecken,die üppige,farbenprächtige und duftreiche Vegetation,die inmitten von Wacholdern,jahrhundertenaltenEichen,Oleastern und Myrten wächst.Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort.Von dem kleinen Hafenher,kann man an der Küste entlang spazieren:dort findet man einen schönen Campingplatz,einige Picknicksgebieteund schließlich den Strand,der mit Kiosks,Sonnenschirm- und Liegestuhlverleihservice, sowie einem Diving Centerausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetes Touristenressort mit hübschenSteinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen, einenSupermarkt,Fast-food,Tabakladen,Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer:eine einzigartige Gelegenheit,um die Schätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen, vom Fisch aus Buchtbis auf das köstliche Fleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann. Das Ressort hatauch ein Wellness Zentrum,das allerlei Entspannung anbietet mit Sauna,Massage,Erlebnisdusche,Fitnesscenter undSchwimmbad.Unterhaltung für alle, Kinder oder Erwachsene, tagsüber und am Abend ist auch garantiert.Es lohntsich also,Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!

Numeri Utili

CCoommuunnee / Town hall 070 997013

OOssppeeddaallee / Hospital070 609991

GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 6097737

CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 997022

PPoorrttoo TTuurriissttiiccoo / Small harbour070 996142

IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 996134

FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 997052

cappella e l'armeria. La seconda

invece fu costruita circa un seco-

lo dopo il castello per fermare gli

attacchi costieri e, insieme alla

torre di San Lorenzo e a Torre

Motta, fa parte del sistema difen-

sivo predisposto nei secoli. Il

paese organizza nel periodo esti-

vo, così come nell'arco dell'intero

anno, manifestazioni e festività:

una delle più emozionanti,

durante l'estate, è la festa in

onore della Madonna del Mare,

che si tiene in agosto a Porto

Corallo.

Tra le più note località turistiche

come Villasimius, Costa Rey e

Muravera, fa timidamente capolino

Porto Corallo, uno squarcio di terra

bagnato dal mare e protetto dalle

montagne. Distese di sabbia, dal

tipico colore argentato,sono inter-

rotte da spettacolari scogliere su cui

ci si può distendere per godersi il

sole; lungo tutta la costa sono sparse

piccole calette dove poter stare in

totale tranquillità, insenature naturali

creano specchi d’acqua cristallina in

cui ci si può immergere per ammira-

re la flora marina.Dalla stessa spiag-

gia basta voltare lo sguardo per

accorgersi di esser immersi nel verde

della macchia mediterranea, colori e

profumi danzano magicamente tra

ginepri, querce secolari, olivastri e

immancabili distese di mirto selvati-

co.Porto Corallo è un piccolo paradi-

so dotato di ogni confort. Dal portic-

ciolo inizia la passeggiata sul litorale

dove possiamo trovare un grazioso

campeggio ed alcuni punti ristoro

sino ad arrivare alla spiaggia attrez-

zata con Chioschi, servizio di noleg-

gio ombrelloni e sdraio e un diving

center.

Poco distante sorge il villaggio turi-

stico, di recente costruzione, con

deliziose case in pietra e dai tipici

colori mediterranei. Casa vacanze,

Impianti sportivi, market, fast food,

tabacchi, pizzerie e ristoranti con ter-

razza sul mare per scoprire ed

apprezzare i sapori eno-gastronomi-

ci tipici del sud sardegna, variando

tra pesce del golfo e saporite carni

locali accompagnati da ottimi vini

nostrani. Nel cuore del villaggio un

attrezzata isola del benessere è a

completa disposizione per farti pas-

sare una vacanza all‘insegna del

relax con saune, massaggi, docce

emozionali, palestra e piscina, e del

divertimento con animazione diur-

na e serale sia per gli adulti che per i

più piccini.

Insomma, Porto Corallo è una tappa

che non deve mancare nell’itinerario

delle vostre vacanze.

Villaputzu, situato all'estremo

nord del Sarrabus, è un centro

che si è sviluppato intorno al X

secolo: a questo periodo risalgo-

no, infatti, le prime incursioni

arabe contro le coste, che provo-

carono la migrazione della popo-

lazione locale verso l'interno. A

pochi chilometri dal paese si può

raggiungere la località Porto

Corallo, area costiera costituita

da un lungo arenile interrotto in

un tratto dalla foce del

Flumendosa, il secondo fiume

dell'Isola, che separa Villaputzu

da Muravera. Porto Corallo è così

chiamato poiché nelle insenatu-

re tra gli scogli è possibile estrar-

re frammenti di splendido coral-

lo. Da alcuni anni è in funzione il

porto, capace di 500 posti barca.

Antistante il porto, sorge la Torre

edificata dagli spagnoli nel XVI

secolo per contrastare le aggres-

sioni dei pirati barbareschi.

Patrimonio culturale di

Villaputzu sono anche il castello

di Quirra e la torre di Murtas: il

primo, situato vicino la chiesa di

San Nicola, poco distante dal

paese, fu per diversi decenni resi-

denza dei conti Carroz, dotato di

torri, di un cortile interno e di

alcuni ambienti tipici delle

costruzioni del periodo, come

l'abitazione del castellano, la

Villaputzu, spiaggia di Murtas

Villaputzu, torre di P.to Corallo

Villaputzu,spiaggia di Porto Tramatzu

Info

www.comune.

villaputzu.ca.it

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www.sardegnasudest.com 31Agosto 09

Un’approdo sicuro per i diportistiIl porto di Villaputzu sta acquistando nel tempo sempre maggiore importanza.

A safe harbor for boats

A capability of 430 boats, a fully-equipped campsite, a holiday village with every comfort and

several restaurants.This is what distinguishes the marina of Porto Corallo.The construction of this

port station started in the 80's and it was brought to completion in the last years.The marina

holds a strategic position between the campsite called “Prima spiaggia”and the beaches of Porto

Tramatzu.It is thus the ideal place to land if you travel the Villasimius-Arbatax route.This is demonstrated by the rising

number of tourists and the recognition of the experts in the last years.Every summer the marina area is livened up not

only by the presence of the yachtpeople but also by the exhibitions and events which attract numerous people, both

tourists and local people who take the chance of a walk along the seafront.Nearby you can find a very shady campsi-

te with a swimming pool,two kiosk-bars where you can have a rest during the day or have fun at night thanks to our

high-level staff. In the near holiday village, in addition to elegant small houses of every style with garden and green

lawn,you can find much appreciated restaurants and pizzerias, a wellness centre equipped with swimming pool and

efficient sport facilities.Well, just about everything you need for a holiday at the sea in a cheerful atmosphere.

ristoro durante il giorno e diver-

tirsi la notte grazie ad un'anima-

zione di alto livello. Nel vicino

villaggio turistico, oltre ad ele-

ganti casette di ogni tipologia

con tanto di giardino con prato

verde, operano apprezzati risto-

ranti e pizzerie e sono attivi un

centro benessere con piscina ed

efficienti impianti sportivi.

Insomma quanto basta per una

vacanza all'insegna del mare e

della spensieratezza.

430 posti barca, un attrezzatissi-

mo campeggio, un villaggio

turistico dotato di tutti i com-

forts e diversi ristoranti. Sono

queste le caratteristiche che

contraddistinguono il porticcio-

lo turistico di Porto Corallo. I

lavori per la costruzione dello

scalo, iniziati negli anni ottanta,

sono stati ultimati negli anni

scorsi. Il porticciolo, sistemato in

posizione strategica, fra il vicino

camping, la “Prima spiaggia” e

l'arenile di Porto Tramatzu, è un

approdo ideale per i diportisti

che utilizzano la rotta

Villasimius-Arbatax. Lo testimo-

niano i dati di questi ultimi anni,

nei quali le presenze nel portic-

ciolo villaputzese sono notevol-

mente cresciute e con esse l'ap-

prezzamento degli “addetti ai

lavori” per questa struttura.

L'area portuale ogni estate si

anima non solo grazie alla pre-

senza dei diportisti ma anche

per l'organizzazione di eventi

che attirano un gran numero di

persone, turisti ma anche citta-

dini che approfittano dell'occa-

sione per una passeggiata sul

lungomare. Nelle vicinanze ope-

rano un camping dotato di

piscina e molto ombreggiato,

due chioschi bar dove trovare

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Il Festival delle Launeddas è un evento che

nella scala delle grandi manifestazioni cul-

turali e tradizionali della Sardegna, può

essere considerata unica nel suo genere,

sia perché viene celebrato lo strumento

dei sardi, sia perché vede riunirsi armonio-

samente i rappresentanti delle più grandi

scuole di Launeddas, che storicamente

sono sempre state in grande rivalità.

Il Festival ha origine da un’antica legenda.

Secondo questa legenda le Launeddas

furono utilizzate dal demonio per distrarre

la Madonna, la quale era sulle tracce del

Figlio Risorto, ma incantata dal suono ritar-

dò l’incontro con il Figlio. Solo dopo esser-

si incontrati, la Madonna raccontò l’acca-

duto a Cristo, il quale applicò della cera

benedetta sullo strumento, affinché il

demonio non lo suonasse mai più.

Da questa legenda ne deriva la parte reli-

giosa del Festival, che consiste in una pro-

cessione dove la statua di Maria Madre del

Risorto, viene accompagnata dai suonatori

di Launeddas di tutta l’Isola e da numerosi

gruppi folkloristici.

Al termine della processione viene cele-

brata la Santa Messa e viene fatta la bene-

dizione di piccoli dobloni di cera d’api, che

i suonatori utilizzeranno nel corso dell’an-

no per rifinire ed accordare gli strumenti

costruiti.

La sera prende il via la parte “profana” del

Festival, dove per quasi tutta la notte i vari

suonatori si esibiscono sullo splendido

scenario delle gradinate del Palazzo del

Municipio.

Nel corso del concerto si assiste ad un

momento di grande spessore musicale per

il pubblico, insieme alle suonate tradizio-

nali, viene dato spazio ad una sezione spe-

ciale chiamata “Launeddas oltre i confini” in

cui le Launeddas vengono messe a con-

fronto con i generi musicali più vari (Jazz,

Blues, World Music, etc…) e con i diversi

strumenti etnici del Mediterraneo e oltre,

esportando così le Launeddas oltre i confi-

ni della Sardegna verso altre culture,

dando così un ampio respiro Etnico al

Festival.

L’elemento d’elite del Festival è il “Premio

Launeddas”, riconoscimento destinato a

coloro i quali negli anni hanno contribuito

alla salvaguardia del Patrimonio Culturale

della Sardegna anche grazie a nuovi lin-

guaggi artistici e musicali.

La manifestazione è organizzata

dall’Associazione Culturale “Maistus de

Sonus” e patrocinata dal Comune di

Villaputzu e dalla Provincia di Cagliari.

Villaputzu,il festival delle launeddas

Launeddas Festival

Of all the large scale cultural and traditional events in Sardinia, the Launeddas Festival may be considered uni-

que both because it celebrates the instrument of the Sardinians, and because it harmoniously brings together

representatives of the largest schools of Launeddas, which historically have always been great rivals.

The festival has its origins in an ancient legend. According to this legend, the Launeddas were used by the devil

to distract the Madonna, who was on the trail of the Risen Son but, enchanted by the sound, delayed her meeting

with her Son. Only after they met did the Madonna tell Christ what had happened, who then applied blessed wax to the instrument

so that the devil would not play it ever again.

From this legend the religious part of the Festival began, consisting of a procession where the statue of Maria Madre del Risorto

(Mother Mary of the Risen One), is accompanied by Launeddas players from across the island and many folk groups.

At the end of the procession, the Holy Mass is celebrated and the blessing of small doubloons of beeswax is made, which the pla-

yers will use during the year to refine and tune the instruments they have made.

The evening marks the beginning of the "profane" part of the festival, where for almost all the night the various players perform on

the suggestive steps of the Town Hall.

During the concert there is a special moment for the audience: along with the traditional sound, there is a special section called

"Launeddas beyond the boundaries" where different genres of music (Jazz, Blues,World Music, etc.) are played using various ethnic

instruments from the Mediterranean and beyond, thus exporting the Launeddas beyond the boundaries of Sardinia towards other

cultures, and giving an ethnic theme to the Festival.

The "Launeddas Award" is recognition for those who, over the years, have contributed to the preservation of Cultural Heritage in

Sardinia thanks in part to new artistic languages and music.

The event is organized by the cultural association “Maistus de Sonus” and sponsored by the Council of Villaputzu and the Province

of Cagliari.

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A Porto Corallo la 12 ̂Festa del mareDall’11 al 17 Agosto gli artigiani in mostra con i migliori prodotti della tradizione

“12th Festa del Mare” (Sea fest) at harbour of Villaputzu

12st Festa del Mare (Sea Festival) at the harbour of Villaputzu, Porto Corallo, from

11 to 17 August 2009. The Festa del Mare has become over time one of the most

important summer events in the east coast of Sardinia. Many events are schedu-

led during the Sea Festival, such as the Tourist Fair of Handicraft and

Agricultural/gastronomic products of the Sarrabus area, organized by Villaputzu’s Tourist Office. Every

year, about 40 artisan and food processing firms present their best products. In the evening there will

be typical product tasting sessions offered by producer.There will be also a Ravioli Festival and a Fish

festival, organized by Tourist Office in order to make tourists acquainted with the most typical

Sardinian dishes, as well as two exhibitions on wheat and cheese, showing the different phases of

their processing and production. Every evening, the Sea Festival will end with a music show. Come

and visit us: you’ll enjoy a warm and genuine welcome and discover the real South-east Sardinia!

grano” e “dal latte al formaggio”. Due

dimostrazioni che descrivono le varie

fasi di lavorazione e trasformazione,

che portano la materia prima a diveni-

re prodotto finito. Ogni serata della

“Festa del Mare” si conclude con uno

spettacolo d’intrattenimento musica-

le. Ci riempie il cuore di gioia vedere

quanto è cresciuta la Festa della

Madonna del Mare, nata 12 anni fa

grazie alla volontà e alla devozione dei

soci Proloco,oggi sempre più parteci-

pata e ricca d’intrattenimenti.Venite a

trovarci, oltre al mare, vi offriamo un

accoglienza fatta di cose semplici ma

genuine,grazie alle nostre genti e agli

ottimi prodotti della nostra terra assa-

porerete e scoprirete la vera Sardegna

sud orientale.

La Proloco di Villaputzu

Questa, manifestazione, arrivata alla

sua 12ma edizione, ha visto negli anni

un sempre maggiore interesse da

parte di turisti e residenti, con un

numero di presenze sempre più rile-

vante, tanto da riconfermarla come

una delle più importanti manifesta-

zioni estive dei tutta la costa sud

orientale. Tra i principali eventi orga-

nizzati in questa sei giorni all’insegna

del folklore e delle tradizioni, grande

successo riscuote “la Fiera Turistica

dell’Artigianato e dell’Agroalimentare

del Sarrabus Gerrei”.Una manifestazio-

ne,voluta diversi anni fa,dalla Pro Loco

di Villaputzu in collaborazione con il

CNA zonale (Confederazione

Nazionale Artigiani ). Circa 40 ogni

anno le aziende in mostra,provenien-

ti dal settore dell’artigianato artistico,e

del comparto Agroalimentare locale.

Oltre alle esposizioni a cura degli arti-

giani, ogni sera vengono offerte diret-

tamente dai produttori varie degusta-

zioni di prodotti tipici. All’insegna del

gusto, delle tradizioni e del folklore si

promuove la Sardegna. In program-

ma:“la sagra dei ravioli” e “la sagra del

pesce”, curate dalla Pro Loco di

Villaputzu che impegna tutti i soci nel

cucinare e servire a migliaia di turisti i

piatti più tipici. Iniziative di pregio inol-

tre sono quelle promosse ed organiz-

zate con la collaborazione del

Consorzio Castello di Quirra :“ le vie del

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La storia meravigliosa di Costa Rei

The wonderful story of Costa Rei

As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of the

owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who

had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of

establishing a tourist centre.And so the legendary Costa Smeralda was born.Back in 1962,

the news started the young Guido Van Alphen dreaming,and he decided to set off towards the island of his dre-

ams:Sardinia.He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that

was still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness.And so began the journey of

Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to

their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in

Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with

over 15 kilometres of untouched beaches.Roads were non-existent,and reaching the area by car was a difficult

and exhausting task.Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabi-

ted wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. After

Villasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from

the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey

along the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated the

various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to

the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A compa-

ny was born.

TThhee oorriiggiinn ooff tthhee nnaammee CCoossttaa RReeii

In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in

Cagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called

Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore

decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei.From then on the name Costa Rei was used

to refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tou-

rist season at the beginning of summer 1965.

Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas,

perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with

earth where a garden could be cultivated.The original idea was to make the structures invisible in the middle

of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to

greet the first guests of Costa Rei.

Come nelle favole, la storia turistica

di Costa Rei comincia nel momen-

to in cui un ragazzo di 22 anni,

figlio del titolare di una agenzia

immobiliare belga, sente parlare

per la prima volta di un certo Aga

khan, che aveva appena comprato

2000 ettari di terreno sulla costa

nord orientale della Sardegna con

l’intenzione di insediare un centro

turistico. Era nato il mito della

Costa Smeralda”. In quel lontano

1962, la notizia fece sognare il gio-

vane Guido Van Alphen, che decise

di partire alla volta dell’isola dei

suoi sogni : la Sardegna. Aveva già

sentito parlare da alcuni connazio-

nali di un lembo di costa sarda

ancora inesplorato, non troppo

distante dal capoluogo isolano ma

ancora selvaggio. Arrivato a

Cagliari e ottenuto il primo contat-

to con un intermediario del luogo,

conosce il giovane Pietro Valerio,

sposato con una ragazza di

Villasimius e trasferitosi in

Sardegna dalla penisola . Valerio

conosceva bene le località più

belle del sud est e le famiglie di

pastori provenienti dallaBBaarrbbaaggiiaa, che allora erano gli unici

possidenti terrieri della costa sud

orientale. Inizia così il viaggio di

Guido van Alphen uno dei tanti

pionieri che hanno fatto la storia

del turismo locale e che grazie al

suo intuito imprenditoriale diede

non solo i natali ma anche il nome

ad una delle più importanti locali-

tà turistiche della Sardegna. Nel

1962 il golfo che adesso si chiama

Costa Rei era una zona ad esclusi-

va vocazione pastorale, con oltre

15 chilometri di spiagge vergini.

Non esistevano strade, e raggiun-

gere la località in auto era impresa

ardua e faticosa. Dopo svariati chi-

lometri di strada bianca, il premio

di tanta fatica era comunque la

visione di scenari mozzafiato, che

si presentavano lungo la strada

panoramica che partendo dal

golfo di Cagliari collegava il

Capoluogo alla costa orientale.

Passando per Solanas e proceden-

do verso Villasimius, s’incomincia-

vano comunque ad intravedere le

prime, timide avvisaglie di quella

che poi si sarebbe rivelata una

vera e propria industria turistica. La

prima struttura turistica ricettiva

sorgeva a Torre delle Stelle, un vil-

laggio di proprietà di uno svizzero,

e pochi chilometri più avanti si

intravedeva quello che poi diven-

terà il Grand Hotel Capo Boi, di

proprietà di un belga , sito a poca

distanza dal centro urbano dell’at-

tuale Comune di VViillllaassiimmiiuuss.

Allora, appena 50 anni fa,

Villasimius era un piccolissimo

borgo di pescatori e carbonai che

offriva ai visitatori soltanto piccolo

albergo ristorante , la “Stella

d’Oro”,un solo bar ed un distributo-

re di carburante. Procedendo versoCCaassttiiaaddaass e Muravera si potevano

trovare solo estese aree disabitate

e selvagge, enormi spiagge di sab-

bia bianchissima contornata da

una foltissima macchia mediterra-

nea. Dopo Villasimius, il primo cen-

tro abitato era costituito dalla

colonia degli ex detenuti delle car-

ceri di Castiadas , appena dismes-

sa, e da Oliaspeciosa poi diventato

Comune. Nel corso di un lungo

viaggio lungo la costa orientale,

fino a Tortolì , Dorgali e la Costa

Smeralda Guido van Alphen valu-

ta attentamente le varie proposte

ed i siti di maggior interesse turisti-

co, e decide comunque di optare

per l’acquisto delle terre di pro-

prietà dei pastori di Villagrande

site nel Comune di Muravera. Nel

frattempo in Belgio, grazie alla

buona pubblicità del padre e della

sua Agenzia Immobiliare, il giova-

ne Guido non fa fatica a trovare i

soci di capitale per costruire un

albergo ed un villaggio turistico. Si

trattava di una strategia utile per

far salire sensibilmente i valori dei

terreni che s’intendevano acqui-

stare per poi rivendere ai suoi stes-

si connazionali. In breve nasce la

prima società Costa Rei S.p.A.

Subito dopo altri pionieri, sempre

dal Belgio, intraprendono la realiz-

zazione delle prime lottizzazioni.

Con le imprese approdarono a

Costa Rei anche le opere di un gio-

vanissimo architetto il belga Eric

Balliu, vincitore del prestigioso

Premio Roma Architettura, che

aveva deciso di mettere alla prova

il proprio ingegno e la propria

creatività proprio a Costa Rei. Fu

Eric Balliu a concepire il disegno

delle prime Ville, perfettamente

integrate con l’ambiente circo-

stante, realizzate con un tetto

piano e ricoperto di terra per

poterci coltivare un giardino.

L’idea, peraltro oggi attualissima,

era nata con l’intento di rendere

invisibili le costruzioni all’interno

della macchia mediterranea, in

modo da non deturpare in nessun

modo lo scenario selvaggio e sug-

gestivo che si sarebbe prospettato

ai primi ospiti di Costa Rei.

Purtroppo non la videro in questo

modo i costruttori che arrivarono

Costa Rei, Guido Van Alphensulla

Costa Rei

Castiadas, le vecchie carceri

Villasmius

Durante il medioevo il

principale insedia-

mento era sorto nei

pressi del promontorio

di Capo Carbonara. L'antica citta-

dina viveva proprio grazie all'attivi-

tà dei carbonai che potevano

sfruttare le ampie distese boschive

dei monti circostanti. Il centro era

comunemente chiamato in lingua

sarda Crabonaxia” ,tradotto in

Italiano come '' Carbonara''.

Castiadas

Le vecchie carceri di Castiadas furono costruite nel 1875. Insieme a

sette guardie carcerarie erano sbarcati nell’isola trenta detenuti,con

il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per

più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era sog-

getta.Fu così che riprese la vita,grazie all'arrivo dei carcerati che,anno dopo anno,

pietra dopo pietra,realizzarono quella che poi divenne la colonia penale più grande

d’Italia,fino al raggiungimento di oltre 1000 detenuti,100 agenti di custodia e oltre a

70 impiegati e relativi familiari. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere

importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale

cessò di esistere nel 1952,quando l’ETFAS,Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria

della Sardegna,prese in consegna la zona per attuarvi la riforma agricola.Ai conta-

dini tra cui anche tanti tunisini in fuga dalle dittature presenti in patria,vennero asse-

gnati i poderi derivanti dagli espropri statali.Ogni assegnatario aveva l'obbligo di col-

tivare il proprio fondo, producendo quantità di raccolto tali da garantire almeno il

sostentamento del relativo nucleo familiare.La maggior parte dei terreni lungo la

costa sud orientale partendo da Castiadas e procedendo verso l’Ogliastra,erano di

proprietà di sardi abitanti all’interno dell’isola,chiamata anche “ Barbagia”*. E le fami-

glie che vendettero i primi terreni ai pionieri del turismo della costa sud est erano di

origine ogliastrina precisamente di Villagrande Strisaili.

Barbagia

Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo

una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna,

tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va

ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale colo-

ro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di que-

sta regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani

a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

successivamente . Per loro le

costruzioni , soprattutto se belle,

dovevano poter essere ammirate e

non nascoste .

LL’’ oorriiggiinnee ddeell nnoommee CCoossttaa RReeiiNegli anni 60 i terreni potevano

essere individuati solamente gra-

zie alle carte militari, acquistabili

solo a Cagliari c/o la libreria Dessì.

In una di queste carte, si poté nota-

re uno stagno che si chiamava

Piscina Rei ed una collinetta che si

chiamava Sa Punta Rei. Costa Rei

apparve subito un nome azzecca-

to, un marchio turistico, esotico. Si

decise pertanto di chiamare

anche il primo albergo nato sulla

costa con il nome di Hotel Villa

Rei. Subito dopo, con la prima pub-

blicità stampata, si utilizza il nome

Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala

Sinzias fino a Capo

Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la

stagione turistica di Costa Rei

all’inizio dell’estate 1965.

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La storia passa per le vecchie carcerila colonia penale,dismessa nel 1952,e diventata il cuore pulsante di Castiadas

The story goes for older prisons

The old prisons of Castiadas were built in

1875 as ordered by The Home Office: thir-

ty convicts together with seven prison

officers landed in Sardinia with the task

of rebuilding and giving new life to an

area which had been deserted for more than 1500 years

because of the famine and epidemics this land was subject

to. With their commitment the biggest penal colony in Italy

was built. It then reached a population of more than 2000

people among inmates, prison warders, employees and their

family. With the convicts’ hard work, important results were

achieved both in agriculture and pastoral farming. The penal

colony ceased to exist in 1952, when the ETFAS (The

Sardinian Agricultural Land Credit Board), following the

reforms of that period, contracted the area for the agricultu-

re reform and divided it into seven companies. Today, the old

prisons are an imposing and almost completely refurbished

building with the Governor’s villa, the cells, the offices, the

chemist’s and an inner garden where you can admire the

entire structure from. In the Summer the area of the penal

colony hosts many interesting handcrafts, painting or food

exhibitions, giving the tourist the chance of a full immersion

in the history of Castiadas.

Die alten Gefängnisse von Castiadas wurden auf

Wunsch des Innenministeriums 1875 erbaut:gemein-

sam mit sieben Gefängniswächtern strandeten auf der

Insel Dreißig Gefangene, deren Aufgabe es war, eine

Gegend zu entwässern und zum Leben zu erwecken,

die über 1500 Jahre lang unbewohnt blieb,das wegen der Hungersnot und der

Seuchen,denen diese Gegend ausgesetzt war.Mit deren Fleiß wurde die grö-

ßte Strafkolonie Italiens aufgerichtet, die später von mehr als zweitausend

Personen- die aus Sträflingen, Sträflingswachen und Angestellte mit deren

Familien zusammengesetzt waren- bewohnt wurde.Wegen der harten Arbeit,

welche die Sträflinge leisten mussten,hatten diese nicht so große Erfolge bei

den landwirtschaftlichen Tätigkeiten und bei der Viehzucht. Die Strafkolonie

hörte 1952 auf zu existieren,als der „ETFAS“,Verband für die Umgestaltung des

landwirtschaftlichen Bodens in Sardinien, die Gegend wegen einer

Landwirtschaftsreform,die in diesen Jahren entschieden wurde,übernahmen

und diese in sieben Unternehmen aufteilte. Heute präsentieren sich uns die

alten Gefängnisse wie ein großartiges Gebäude,fast komplett restauriert und in

mehreren Teilen aufgeteilt:ein Innenhof,von dem man die komplette Struktur

erblicken kann, die Villa des Direktors, die Gefängniszellen, die Büros und die

Apotheke.Während der Sommersaison, werden im Bereich der Strafkolonie

interessante Ausstellungen organisiert,die dem Handwerk,der Malkunst,dem

Bereich der Landwirtschaft und der Ernährung gewidmet sind und dem

Touristen die Möglichkeit geben,voll in die Geschichte dieses Landes einzutau-

chen.

Castiadas

Immaginate un territorio sempre

verde, un mare cristallino di colore

azzurro turchese,un’aria sana ed un

ambiente incontaminato, forse

unico al mondo,non stiamo fanta-

sticando, questo territorio è

Castiadas.

Le numerose spiagge di Castiadas,

hanno il colore e la struttura varia-

bile,si passa da un bianco finissimo

e cristallino nelle località denomi-

nate, Cala Pira, Monte Turno e

Sant’Elmo,ad una sabbia più com-

patta e dorata,nelle località marine

di Cala Sinzias,Cala Marina,Villa Rey

e Santa Giusta.

Castiadas non è solo mare, oltre a

chilometri di incantevoli coste, c’è

un patrimonio ambientale ancora

incontaminato, con le sue monta-

gne, con il candore delle rocce

lavorate dal vento e dalle piogge,

dove la vegetazione esistente è

rimasta vergine come madre natu-

ra ha creato.

Le carceri di Castiadas furono

costruite nel 1875 per volere del

Ministero dell’Interno: insieme a

sette guardie carcerarie sbarcarono

nell’isola trenta detenuti, con il com-

pito di bonificare e ridar vita ad una

zona rimasta disabitata per più di

1500 anni a causa delle carestie e

delle epidemie cui era soggetta. Con

il loro impegno, fu eretta la colonia

penale più grande d’Italia, che in

seguito arrivò ad ospitare più di due-

mila persone fra carcerati, agenti di

custodia ed impiegati con famiglia al

seguito. Il duro lavoro dei detenuti

non mancò di ottenere importanti

risultati nel campo dell’agricoltura e

della pastorizia. La colonia penale

cessò di esistere nel 1952, quando

l’ETFAS, Ente di Trasformazione

Fondiaria Agraria della Sardegna,

frutto della riforma approvata in

quegli anni, prese in appalto la zona

per la riforma agricola, e la suddivise

in sette aziende. Oggi le vecchie car-

ceri si presentano a noi come un

imponente edificio

quasi totalmen-

te ristruttura-

to, suddiviso in più parti: un cortile

interno da cui ammirare l’intera

struttura, la villa del Direttore, le celle,

gli uffici e la farmacia. Durante la sta-

gione estiva, nell’area della colonia

penale vengono organizzate interes-

santi mostre legate all’artigianato,

alla pittura, al settore agro-alimenta-

re, che permettono al turista di

immergersi appieno nella storia di

questo paese.

www.levecchiecarceri.it

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Il mare, una meraviglia da esplorare

The sea, to experience and explore

The Sardinian ocean boasts an

ex tremely r ich habitat where

splendid creatures roam but

which at the same time repre-

sent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger

of marine species is almost always l inked to the pos-

sibil ity that they could inject poisons, some more

dangerous than others. This is the case for example

of the weever, par t icular ly cunning because i t

camouflages itself in the sandy depths, to subse-

quently strike with the poisonous spines positioned

on its back. Other than the weever, in the Sardinian

seas there are also a few species of jellyfish with

stinging venom, but also moray eels, whose bite can

be fairly painful and can cause infection. However

attacks by these multicoloured sea serpents are fair-

ly rare. Another inhabitant of these seas is the stin-

gray, a strange breed that can reach a considerable

size. A beautiful and fascinating creature but at the

same time par ticularly dangerous because of the

power ful and extremely poisonous sting in its tail (a

genuine weapon). Gentle and reser ved, the stingray

will not attack a human unless in self defence. In

Sardinia this is not the only par t of the natural world

to sometimes have unpleasant surprises in store. The

marine ecosystem is cer tainly among the richest

ecosystems in Sardinia. You need only to think of the

protected Marine Area of Vil lasimius-Capo Carbonara

in the south east. Diving in these depths is an unfor-

gettable experience. The clear and unspoilt water

allows you to admire the vast prairies of Poseidonia

plants. Near the rocks you can make out walls of red

and yellow bubbles, where different coloured moray

eels have found a home. Also, the area is not lacking

in lobsters, groupers, white bream, sea bream and

shoals of l ittle silver fish that swim quickly, creating

fascinating patterns. Moving fur ther down in the

depths of the ocean there are sea bream and amber-

jacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr der

Lebewesen aus dem Meer meist mit

der Möglichkeit einher, dass jene uns

mehr oder weniger giftige

Substanzen injizieren können. So ist

dies der Fall bei der Tracina, einer tüc-

kischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund

anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden gif-

tigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina fin-

det man in den sardischen Meeren einige giftige, brennen-

de Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich

schmerzhaft und infizierend sein kann, auf. Trotzdem sind

Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten.

Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine beson-

dere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine

schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer gifti-

gen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) ange-

bracht sind, als besonders gefährlich gilt. Die sanfte und

scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer

Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine

Tierwelt, die hin und wieder böse Überraschungen bietet.

Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die

Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild

wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat,

aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis

und anderen Glykosiden, äußerst giftig istEines der rei-

chsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an

die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo

Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen

ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und

unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit

Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen

kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben

Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen. Es

fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen,

Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen

Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen

zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich

Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und

einige einsame Pfeilhechte.

mondo sommerso. Organismi dai

colori sgargianti e creature miste-

riose si lasciano cullare tra i flutti

come in una romantica danza,

suscitando emozioni fortissime e

stupore in chi li osserva. L'acqua

limpida e incontaminata consente

di ammirare le vaste praterie di

poseidonie, anche in profondità più

alte di quelle alle quali solitamente

la specie è abituata. In prossimità

degli scogli si possono scorgere i

muri di gorgoglie rosse e gialle, ove

le murene trovano dimora e ben

mimetizzate attendono un passo

falso di un'ignara preda. Non man-

cano poi aragoste, cernie, saraghi,

orate, banchi di piccoli pesci argen-

tei che nuotano veloci disegnando

affascinanti traiettorie, e più giù

nelle profondità dei fondali si muo-

vono dentici e ricciole, verdesche e

qualche solitario barracuda. Tra gli

abitanti dei mari sardi vi sono anche

creature famose per la loro perico-

losità. In un “ensamble” armonioso

dove tutto cambia e si trasforma tra

cielo, terra e mare, la Sardegna

mostra orgogliosa il suo piccolo

miracolo. Una natura ancora intatta

ove tutto è vita e bellezza e dinnan-

zi alla quale l'uomo pur prendendo

parte al grande spettacolo da essa

offerto, resta innocuo spettatore.

Il mare sardo vanta un habitat ricchis-

simo,ove si muovono splendide crea-

ture e al contempo si celano vere e

proprie insidie per l'uomo.

Naturalmente a differenza dei mari

tropicali, le acque sarde sono decisa-

mente più sicure.Le probabilità di fare

incontri “indesiderati” durante un'im-

mersione o più semplicemente una

nuotata, sono abbastanza limitate. In

Sardegna, la pericolosità delle specie

marine è quasi sempre legata alla

possibilità che queste possano iniet-

tare veleni più o meno nocivi.È il caso

per esempio della Tracina (comune-

mente detta “Aragna” in Sardegna),

particolarmente insidiosa per via del

suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi

per poi colpire con le spine velenose

poste sul dorso. Il veleno iniettato

dalla Tracina è molto doloroso e, in

alcuni casi può anche portare alla

morte,causando uno shock anafilatti-

co. Oltre alla Tracina, nei mari sardi

sono presenti anche alcune specie di

meduse dal veleno orticante, ma

anche murene il cui morso può risul-

tare piuttosto doloroso e infettante.

Tuttavia gli attacchi da parte di questi

variopinti serpenti di mare sono piut-

tosto sporadici. Altro abitante di que-

sti mari è la Pastinaca. Una particolare

razza che può raggiungere dimensio-

ni considerevoli. Una creatura bella e

affascinante ma al contempo partico-

larmente pericolosa per via del

potente e velenosissimo pungiglione

di cui è dotata la coda (una vera e

propria arma). Mite e schiva, la

Pastinaca non attacca l'uomo se non

per difesa. In Sardegna non è il solo

mondo animale a riservare talvolta

spiacevoli sorprese.

Villasimius, Punta Molentisph. E.Trainito per A.M.P.

Un’immersione nel mare d’ogliastra

sotto: Girasole, spiaggia

Tra gli ecosistemi più ricchi, quello

marino in Sardegna è considerato

un vero e proprio paradiso sia dai

naturalisti che dagli appassionati di

immersione. Basti pensare all'Area

Marina protetta di Villasimius-Capo

Carbonara nel sud-est. Qui, nel

silenzio ovattato del profondo blu,

si trovano una molteplicità inim-

maginabile di forme di vita.

L'immersione in questi fondali è

un'esperienza indimenticabile, un

viaggio in un universo parallelo.

Qui, le vigenti norme a tutela del-

l'ambiente e i divieti di pesca e di

sfruttamento delle risorse marine,

hanno consentito alla vita di svilup-

parsi in tutte le forme possibili

dando origine ad uno straordinario

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www.sardegnasudest.com44 Agosto 09

La Tracina

Comunemente chiamata anche «ARAGNA», è il pesce

più velenoso del Mediterraneo. La puntura provoca un

dolore urente che aumenta rapidamente, di durata

variabile da poche decine di minuti fino a 24 ore, talvol-

ta così forte da poter causare la perdita di conoscenza.

La zona colpita appare inizialmente biancastra,divenen-

do rapidamente rossa e tumefatta, con un gonfiore che

poi si estende alle parti vicine. Talvolta si verificano

anche difficoltà di respirazione, febbre, mal di testa, nau-

sea e vomito; nei casi più gravi si hanno anche convul-

sioni.

Dato che la tossina che viene inoculata è termolabile, il

trattamento richiede la disinfezione della ferita e l'im-

mersione della parte colpita in acqua salata calda, per

almeno due ore (possibilmente almeno un'ora). In alcu-

ni casi più gravi può essere necessario un controllo

medico e una terapia antibiotica. Si consiglia sempre la

profilassi antitetanica.

Le Meduse

Le meduse dei nostri mari non sono pericolose come

altre presenti in zone lontanissime, per esempio nei mari

tropicali, ma sono pur sempre causa di fastidio, come

arrossamenti, dolori e vesciche.

È sempre bene evitare di fare il bagno dove esse sono

presenti; soprattutto, anche se vengono appena sfiorate,

bisogna evitare di toccarsi poi gli occhi.

Gli arrossamenti e le vesciche provocate dal contatto con

i tentacoli delle meduse si curano con applicazioni di

soluzioni diluite di ammoniaca, impacchi di acqua salata

calda, alcol, pomate antistaminiche o corticosteroidee,

che inattivano il veleno dei tentacoli.

Nel caso che frammenti di tentacoli restino attaccati alla

cute, vanno rimossi facendo attenzione a non schiacciar-

li per non spremere altro veleno; bisogna evitare l'uso di

acqua dolce, che favorirebbe la fuoriuscita del veleno dai

tentacoli. Solo in caso di contatto con il viso o con gli

occhi,bisogna procedere il più precocemente possibile a

un abbondante lavaggio con acqua dolce fresca o con

prodotti specifici per il lavaggio oculare reperibili in far-

macia.

La Murena

E un pesce serpentiforme, considerato pericoloso e

velenoso a causa del suo aspetto aggressivo. In realtà è

molto timido e vive abitualmente riparato in tane costi-

tuite da spaccature degli scogli. Non attacca, ma morde

solo per difesa se si sente minacciato da vicino.

Il morso, a causa dei numerosi denti robusti e aguzzi e

della forza delle mascelle, è molto doloroso; contraria-

mente a quanto si crede non è velenoso, ma s'infetta

molto facilmente.E pertanto fondamentale procedere a

un'immediata disinfezione della ferita, seguita da tera-

pia antibiotica e profilassi antitetanica sotto controllo

medico.

I Ricci di mare

Vivono sugli scogli e presentano aculei molto acumina-

ti che si spezzano facilmente. Non iniettano veleno, ma

la puntura è dolorosa e s'infetta facilmente.

Bisogna procedere a un'accurata disinfezione della feri-

ta e a una rimozione degli aculei con una pinzetta steri-

lizzata.Può essere utile la terapia antibiotica e la profilas-

si antitetanica.

Dangerous Fish

TThhee LLeesssseerr WWeeeevveerr

The Lesser weever is the most poisonous fish in the Mediterranean.The sting causes a pain which can last from 10 minu-

tes to 24 hours and can be so severe that it can cause unconsciousness.Sometimes it can lead to difficulties breathing,fever,

headache and sickness. In the most serious cases the victim may also have convulsions.

Because the toxins inoculated are thermolabile,the affected part should be immersed in hot salt water for at least 2 hours.In more serious cases

a medical visit and antibiotics may be necessary.An antitetanus injection is recommended.

JJeellllyy FFiisshh

The jelly fish present in our seas are not as dangerous as those found in tropical seas but it is always best to avoid swimming when they are

present. Jellyfish stings can be healed by applying ammonia solutions, warm saltwater compresses, alcohol and antihistamine ointment.

If pieces of the tentacles are attached to the skin, avoid using fresh water as this causes the poison to come out of the tentacles.Only in case of

contact with the face or eyes should fresh water be used.

TThhee MMoorraayy EEeell

It does not attack, but bites only out of defence if it feels under threat from something nearby.

The bite, due to its many strong and pointed teeth and strength of its jaw, is very painful; it is not poisonous but becomes

infected very easily.

Treatment with antibiotics and an antitetanus injection under the supervision of a doctor.

SSeeaa UUrrcchhiinnss

They live on rocks and have very sharp spines that break easily.They do not inject poison, but the sting is

painful and becomes infected easily.

Disinfection of the wound and removal of the spine with a sterilized pair of tweezers.Treatment with anti-

biotics and antitetanus injection.

TThhee LLeeggeenndd ooff AArrjjaa ‘‘““LLaattrrooddeeccttuuss ttrreeddeecciimmgguuttttaattuuss”” ((ppaaggee 3333))

The Malmignatta, or falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) is an arachnid from the Araneomorfi

family. In Italy, along with Loxosceles rufescens, it is one of the few Italian species of arachnid whose bite can be

very dangerous for humans.

The female’s bite is not painful in the first instance but immediately after causes sweating, nausea, retching, fever, heada-

che and, in the most serious cases, loss of senses and in extremely rare cases death.

Seek emergency medical help immediately.

TThhee VVeellvveett AAnntt

Sardinia is one of the places with a high population of these velvet ants!

The velvet ant belongs to the vespoid family, which means it is related to the bee and wasp.The sting of a velvet ant, for a healthy person, is

almost completely harmless,but for someone with certain allergies or health problems it can be very dangerous.The bite of this insect can cause

pathogenic illnesses.

Il mare è bello,talvolta pericoloso

ph. Centro Immersioni Sardegna

Tel. 070.991399 - 3389797979

LLee ttoorrppeeddiinnii ssoonnoo iinn ggrraaddoo ddii eemmeetttteerree ppootteennttii ssccaarriicchhee eelleett--ttrriicchhee..La torpedine ocellata è il rappresentante più noto, vive nel

Meditterraneo e nell'Atlantico orientale, su fondali sabbiosi, a

profondità variabili da un metro a più di cento. E' lunga al massi-

mo 60 centimetri, ha un dorso bruno con macchie blu-cenere e

nere. Possiede due organi elettrici posti nella parte anteriore del

corpo, fra la testa e la pinna pettorale, che essa utilizza sia come armi

difensive sia per parallizzare le prede. L'entità delle scariche non supera i

60-80 volt, tali scosse possono stordire un uomo.

LLee rraazzzzeeLa razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a

Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Caccia all'agguato affondandosi nella

sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista

le prede, piomba all'improvviso su di esse. Parenti stetti degli squali, sono caratterizzati dal

corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi

posti sul dorso, bocca ventrale.

Alcune razze hanno un aculeo velenoso posto alla fine della coda con il quale stordi-

scono o uccidono le loro prede. Una di queste è la "pastinaca" un pesce che può

misurare oltre due metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda. Il tri-

gone è un animale che vive soprattutto nei fondali del Mar Mediterraneo,

Oceano Atlantico e Mar Nero. E' un pesce insidioso, poiché si nasconde

sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente

minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo

punge con il suo puntiglione. A causa della puntura di questo animale

il 4 settembre 2006 e' morto Steve Irwin noto anche come Crocodile

Hunter.

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delle specie che vi abitano: riserva

integrale, generale o parziale,

dove sono vietate la caccia, la

pesca e la discarica dei rifiuti, oltre

a tutte le attività che possano

compromettere il perfetto equili-

brio della natura. Negli anni pas-

sati il mare di Villasimius servì da

passaggio per i popoli che instau-

ravano legami con le città portua-

li del continente e offriva altresì

un ottimo riparo dai venti per le

navi mercantili. Oggi ciò che vera-

mente merita attenzione è il

mondo sommerso che conserva

le testimonianze della lunga fre-

quentazione dell’uomo in queste

acque, come i relitti di alcune navi

naufragate, che possono essere

visitati grazie agli appositi “sentie-

ri blu”. Inoltre, i fondali contano la

presenza di numerose specie di

L’area marina protetta di

Villasimius è stata istituita nel

1998. Si estende nell’estrema

parte del sud-est della Sardegna,

quasi a formare un ideale triango-

lo e comprende un territorio ed

una varietà di specie marine

d’inestimabile valore.

Atta alla protezione dello spazio

naturale che essa comprende, lo

scopo che si prefigge è quello di

coniugare uno sviluppo socio-

economico vantaggioso, il rispet-

to dell’ecosistema. L’area è stata

suddivisa in tre zone a seconda

La magia del mondo sommersoL’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo.

The magic of the underwater world

La Mappa Das Wasserschutzgebiet von

Villasimius wurde 1998 dazu

ernannt. Es liegt im extremen

Süd- Osten Sardiniens, mit der

Form eines fast perfekten

Dreiecks, und umfasst ein

Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit

unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz die-

ses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich

gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische

Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des

Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt,

je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges,

allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das

Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die

das natürliche Gleichgewicht stören können verboten

sind. Das Meer von Villasimius war in der

Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die

Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland

errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als

hervorragender Schutz vor dem Wind an.Was heute wir-

klich große Aufmerksamkeit verdient, ist die

Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese

Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange

Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte

zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der

sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichti-

gen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große

Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt,

wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“

. Das ganze ist von großem Wert und von

grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

die

ses wunderbare Wasserspektakel genießen können.

The protected sea area of

Villasimius was established in

1998. It spreads out in the

extreme part of the south-east

of Sardinia, almost forming an

ideal triangle, and it compre-

hends a territory and a variety of sea species of priceless

value.

It aims to respect and protect the ecosystem,promoting

a fruitful social-economic development. The area has

been divided into three zones according to the species

there living: integral, general or partial reserve, where all

the activities that might compromise the perfect balan-

ce of nature, such as hunting, fishing and dumping are

prohibited.

In the past the sea of Villasimius was a passage for the

people who made deals with the maritime towns of the

continent and was also an excellent shelter from the

winds for the mercantile boats.

What is really worth the attention today is the underwa-

ter world which keeps the testimonies of the man’s pre-

sence, such as the relicts of some wrecked ships which

can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”.

Moreover, the depths count the presence of many species

of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posi-

dona oceanica”. It all has a fundamental value and impor-

tance in order to let everybody enjoy this extraordinary

underwater show in the future.

IInn ttuuttttaa ll’’AArreeaa MMaarriinnaa PPrrootteettttaa nnoonn èè ccoonnsseennttiittoo::

La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qua-

lunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle spe-

cie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee;

L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e

delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e

liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche

transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino;

L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché

di sostanze tossiche e inquinanti;

Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizza-

zione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

Le Regole

fauna e flora marina, come la

pinna nobilis e la posidonia ocea-

nica.

Tutto questo ha un valore e

un’importanza fondamentale per

far sì che tutti in futuro, possano

godere di questo straordinario

spettacolo sottomarino.

Info

www.ampcapo

carbonara.it

Zona riserva integrale “A”SETTORE OVEST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43Ep 39°08” .78N 009°34” .76Eq 39°09” .18N 009°34” .76Er 39°09” .18N 009°36” .46E

Zona riserva generale “B “ISOLA DEI CAVOLI – CAPO CARBONARAa 39°06” .29N 009°30” .62E (in costa)b 39°05” .39N 009°30” .30Ec 39°04” .08N 009°31” .94Ed 39°04” .92N 009°33” .10Ee 39°05” .95N 009°31” .87Ef 39°06” .05N 009°31” .28E (in costa)Zona riserva generale “B”SETTORE EST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43E

s 39°07” .83N 009°36” .84Et 39°09” .33N 009°36” .84Er 39°09” .18N 009°36” .46EZona riserva generale “B”SECCA DI BERNIl 39°06” .47N 009°33” .31Em 39°06” .70N 009°32” .25En 39Zona riserva generale “B”SETTORE SUD DELL’ ISOLA DEI CAVOLIg 39°04” .12N 009°31” .88Eh 39°03” .72N 009°32” .47E5 39°03” .37N 009°32” .05E4 39°03” .37N 009°31” .40Ei 39°03” .37N 009°31” .13E

Zona Riserva parziale “C”AREA MARINA PROTETTA1 39°07”.54N 009°25” .47E (sulla costa)2 39°06”.54N 009°26” .47E3 39°05”.62N 009°28” .49E4 39°03”.37N 009°31” .40E5 39°03”.37N 009°32” .05E6 39°07”.40N 009°37” .19E7 39°09”.50N 009°37” .19E8 39°09”.13N 009°34” .13E (sulla costa)

Centro Immersioni Sardegna

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www.sardegnasudest.com50 Agosto 09

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www.sardegnasudest.com 51Agosto 09

La fauna sarda è un vero e pro-

prio patrimonio naturale preser-

vato grazie all’isolamento dovuto

alla posizione geografica della

Sardegna. Nel territorio di que-

st'antica isola, trovano ancora

oggi rifugio alcune specie piutto-

sto rare. Molte di queste sono

state salvate dall’estinzione gra-

zie all’opera di salvaguardia intra-

presa da associazioni indipen-

denti e corpi forestali. Verso la

fine degli anni settanta, il numero

dei grandi mammiferi erbivori ha

subito un drastico ridimensiona-

mento, soprattutto a causa della

caccia e del bracconaggio sel-

vaggio. Ma anche il degrado dell'-

habitat con gli incendi che ogni

anno affliggono la Sardegna e il

disboscamento, hanno fatto la

loro parte, infliggendo danni ine-

stimabili al patrimonio floro fau-

nistico isolano. Ci sono voluti

molti anni e specifiche azioni di

tutela per stabilizzare e ripopola-

re le vaste aree in cui vivevano

quegli stessi erbivori. Il Muflone

(la pecora selvatica originaria

della Corsica e della Sardegna) è

una delle specie a rischio. Tipico

delle zone rocciose caratterizzate

da una vegetazione non omoge-

nea, questo agile animale non

disdegna tuttavia le zone a livello

del mare.

Buona parte del patrimonio naturali-

stico della Sardegna discende unica-

mente dagli ecosistemi delle “zone

umide”. Le aree umide del Sarrabus

costituiscono nel loro insieme il terzo

sito naturalistico per importanza del

genere in Sardegna, dopo quelli

dell'Oristanese e del Cagliaritano.

L’elemento che meglio definisce la ric-

chezza naturalistica delle zone umide

del territorio del Sarrabus ove si regi-

strano peraltro i maggiori sforzi di

tutela (a livello locale e internazionale),

è l’insieme definito come “Stagni di

Colostrai, delle Saline e di Feraxi”.

L’avifauna di questo sito è la compo-

nente più interessante dal punto di

vista naturalistico, con alcune specie

rarissime come la beccaccia di mare,llaa ggaarrzzeettttaa, il mignattaio e la pesciaio-

la, che appaiono in questi luoghi

durante l' inverno e assai sporadica-

mente. Si registrano inoltre d'estate,

altre presenze più o meno frequenti. Il

cavaliere d'Italia (abbastanza raro in

Italia), il curioso pollo sultano con il

caratteristico piumaggio blu e il becco

rosso vivo e l'elegante fenicottero rosa

(del quale si contano innumerevoli

splendidi esemplari). Il falco pescatore,

la volpoca e la spatola sono presenze

fisse che indicano ancor più, la straor-

dinaria biodiversità di questo ecosiste-

ma. Il complesso degli Stagni di

Colostrai e delle Saline, e di

Feraxi è oggi un 'oasi naturalisti-

ca di grande rilievo sia dal punto di

vista turistico che da quello ambienta-

le. Non a caso riconosciuta recente-

mente in Europa quale “ Sito

d’Importanza Comunitaria e Zona a

protezione speciale”.

Fauna sarda:una tipicità da preservareIn quest'antica isola,trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare

Le zoneumideLe specie animali in Sardegna

sono più varie di quanto si possa

pensare. Alcune di esse come il

cinghiale, presenti prevalente-

mente nella macchia e negli

anfratti rocciosi dei boschi, sono

facilmente riconoscibili e talvol-

ta abituate alla presenza dell'uo-

mo e avvicinabili nel contesto

del loro habitat naturale. Molte

altre si mimetizzano perfetta-

mente nella boscaglia e risulta

praticamente impossibile osser-

varle se non a seguito di lunghi

estenuanti appostamenti. Il

Gatto Selvatico Sardo è uno di

questi. Un animale solitario ed

inavvicinabile che rimane nasco-

sto nella tana o in mezzo alla

folta vegetazione durante il gior-

no, per poi uscire allo scoperto

solo all’alba o al crepuscolo per

cacciare. L’habitat che più gli si

addice è la classica foresta medi-

terranea sempreverde in cui la

presenza di fittissimi arbusti e

piante, gli consente di condurre

una vita isolata e tranquilla.

Sardinian fauna, a unique characteristic to protect

Il Cinghiale

The animal species in Sardinia are more varied than you could ever

imagine.Some of them,like the wild boar,are easily recognisable in

the midst of their natural habitat.Many others camouflage themsel-

ves in the woodland and it becomes impossible to observe them

other than after long periods of observation.The Sardinian Wild Cat is one of these.A solita-

ry,unapproachable animal that remains hidden in burrows or in the middle of dense vege-

tation during the day,coming out into open ground to hunt only at dawn or dusk.In south

east Sardinia there are large colonies of wild boar,but alongside these we also find other ani-

mals, among them martens, dormice, griffons, golden eagles, peregrine falcons, kestrels,

sparrow-hawks,buzzards and many other species.It isn't rare to observe splendid golden

eagles surveying the Heels of Ogliastra in search of prey.As well as the wild boar,the mou-

flon (a wild sheep),the Sardinian deer and the fallow deer (which disappeared some time

ago but was recently reintroduced) are also present in this area.In the Ogliastra area there

are about forty different species of amphibians,reptiles,fish and mammals and at least thir-

ty species of bird,both migratory and resident.One of the most rare mammals is the monk

seal.At one time it could be admired in the seas of Ogliastra,but today the species is almost

completely extinct or at least reduced to a few animals.A good part of the natural heritage

of Sardinia originates from the ecosystems of the ‘humid zones’.Together,the humid areas

of Sarrabus,the ‘Lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi’constitute the third most important

naturalist site of this type in Sardinia,after those in Oristano and Cagliari.The avifauna (bird

species) of this site is the most interesting aspect,with a few extremely rare species such as

the sea woodcock,the glossy ibis and the smew,that appear in these places during the win-

ter fairly sporadically.In summer,sightings are recorded of other more or less frequent resi-

dents.The black winged stilt (quite rare in Italy),a peculiar sultan chicken with its characte-

ristic blue plumage and bright red beak,and the elegant pink flamingo (of which there are

many).The osprey,the shelduck and the spoonbill are permanent residents which are testa-

ment to the extraordinary biodiversity of this ecosystem.Today, the group of lagoons of

Colostrai,Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no conciden-

ce that it has recently been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and

Special Protection Area’.

Die Tierarten in Sardinien sind unterschiedlicher als man denkt. Einige

unter ihnen wie das Wildschwein sind leicht ihn ihrem Naturhabitat

erkennbar.Viele tarnen sich im Niederwald und man kann sie nicht sehen,

nur nach langen Postierungen. Die sardische Wildkatze ist eine dieser

Tierarten.Ein solitäres und unnahbares Tier,welches in seinem Bau oder in der dichten Vegetation

den ganzen Tag versteckt bleibt,um dann beim Morgengrauen oder in der Dämmerung zur Jagd

aus der Deckung zu treten.Im Süd-Osten Sardiniens gibt es große Kolonien Wildschweine aber wir

finden auch weitere Tiere, unter diesen Mardern, Siebenschläfer, Gänsegeier, Steinadler,

Wanderfalken,Turmfalken,Sperber,Mäusebussarde und viele andere Arten.Es ist nicht selten der

Fall wunderschöne Exemplare von Steinadlern auf der Suche nach Beute die tacchi der Ogliastra

überfliegen zu sehen.Außer dem Wildschwein gibt es in diesen Gebieten auch den Mufflon,den

sardischen Hirschen und den Damhirschen, vor einiger Zeit verschwunden und neulich wieder

eingeführt. Im Territorium der Ogliastra gibt es zirka vierzig Tierarten, unter diesen Amphibien,

Reptilien,Fische und Säugetiere und zumindest dreißig Arten von Zugvögeln und verschiedene

andere.Eines der seltensten ist die Mönchsrobbe.Einmal konnte man sie im Meer der Ogliastra

bewundern aber heute ist die Art fast vollkommen ausgestorben oder auf wenige Exemplare

reduziert.Der Großteil des Naturreichtums Sardiniens stammt von den Ökosystemen der "feu-

chten Zonen".Die feuchten Flächen des Sarrabus "Teiche von Colostrai,der Saline und von Feraxi"

bilden zusammen die dritte wichtigste naturverbundene Niederlassung in Sardinien,nach denen

im Gebiet von Oristano und von Cagliari.Die Vogelwelt dieser Niederlassung ist die interessanteste

Komponente mit einigen sehr seltenen Arten wie die Meerschnepfe, der Braune Sichler, der

Zwergsäger,welche in diesen Gebieten im Winter sehr selten auftauchen.Im Sommer registriert

man weitere Anwesenheiten mehr oder weniger häufig.Der Stelzenläufer (in Italien ziemlich sel-

ten), das neugierige Purpurhuhn mit dem charakteristischen blauen Federkleid und kräftigen

roten Schnabel und der elegante rosarote Flamingo (von dem man viele wunderschöne

Exemplare zählt).Der Fischadler,die Brandgans und der Löffler sind ständig anwesend und zeigen

noch mehr die außerordentliche Biodiversität dieses Ökosystems. Der Komplex der Teiche von

Colostrai,Saline und Feraxi ist heute eine Naturoase von großer Bedeutung und ist vor kurzer Zeit

in Europa als "wichtiger Ort für die europäische Gemeinschaft und als Zone mit besonderem

Schutz" anerkannt.

Cinghiale

La Garzetta

La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia

da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm.

Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è

nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri.

L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone svilup-

pa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla

nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste

una caratteristica evidente che differenzia i due sessi.

La Garzetta

Aiutandosi con le lunghe zampe

e sfruttando la rapidità e la preci-

sione dei suoi colpi di becco,

caccia le sue piccole prede in

acque basse. Spesso la si può

osservare in piccoli gruppi o

insieme ad altri aironi. Durante il

suo volo lento e regolare, la gar-

zetta ripiega il collo verso il

corpo formando una caratteristi-

ca "S".

ph.M. Pispisa

ph.M

.Pis

pisa

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www.sardegnasudest.com52 Agosto 09

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L'elemento fondamentale da

tenere a mente quando si parte

per una gita o un'escursione, è la

scelta di un itinerario che sia il

più possibile adeguato alle pro-

prie esigenze. Non bisogna mai

addentrarsi in un'impresa che

superi le nostre capacità, a

dispetto dello spirito d'avventu-

ra e del contatto diretto con la

natura che non deve

mai rappresentare

una sfida. Bisogna

chiedere sempre

le informazioni

sul sentiero da

percorrere e il genere d’itinera-

rio che si vuole intraprendere

per le escursioni, con un pò d'

anticipo. Uno degli ingredienti

per garantirsi una bell’escursio-

ne, è avere l’attrezzatura adegua-

ta. Ma è altresì importante il

rispetto dell'ambiente circostan-

te e la cautela, qualora ci si

imbatta in animali o specie

vegetali sconosciute. Anche

in Sardegna infatti esisto-

no veri e propri pericoli in

questo senso.

Viaggiare sicuri? Dipende da voi!

Travelling safely

Travelling safely? It depends on you more than anything else. You always need to

ask in advance for information on the correct footpath to follow and the type of

route that you want to venture on. To guarantee a good trip, it is necessary to have

the correct equipment. Caution and respect for the environment around you are

also important if you happen to come across unknown animals or plant species. In

this sense even in Sardinia there are real and present dangers. There are a few plant species such as

the foxglove (which grows in the wild only in Sardinia and Corsica), multicoloured and pleasing to the

eye but extremely poisonous in all of its parts because of the presence of digitaline and other glyco-

sides. Even among mushrooms it is possible to come across some particularly dangerous varieties.You

need only think of Amanita Phalloides, relatively common in Sardinia and sometimes mistaken by

children for the common field mushroom. It is an extremely poisonous mushroom which can cause

death if eaten.We can add other varieties of poisonous mushroom like Amanita Muscaria, easily reco-

gnisable for its characteristic red top with white spots. You should never trust the classical folk tradi-

tions assuring you that a red mushroom is an edible mushroom.The poison of the mushroom may not

be toxic for animals but it is for humans. In order to protect your holidays from unpleasant mishaps it

is therefore advisable to follow these few clear rules.

These are a few useful pieces of advice. Happy holidays to all of you!

Sicher reisen? In erster Linie hängt dies von Ihnen ab. Informationen über den zu

bereisenden Weg und die genaue Fahrtroute sollten immer im Vorhinein abgefragt

werden. Um einer schönen Exkursion sicher zu sein, ist es notwendig, die richtige

Ausrüstung bei sich zu haben. Es ist außerdem wichtig die umliegende Natur zu

respektieren und vorsichtig zu sein, im Falle dass man auf unbekannte Tier- oder

Pflanzenarten stößt. Auch auf Sardinien lauern diesbezüglich einige Gefahren. Das sardische Meer

weist ein reiches und vielfältiges Habitat, in dem wunderbare Kreaturen neben echten Gefahren für

den Menschen vorzufinden sind, auf. Auch bezüglich der Pilze trifft man leicht auf die ein oder ande-

re sehr giftige Sorte. Die Amanita Phalloides, der „Grüne Knollenblätterpilz“ (auf Sardinien weit ver-

breitet), wird hin und wieder im Jungstadium mit dem geläufigen Prataiolo (Wiesenchampignon)

verwechselt. Es handelt sich hierbei aber um einen extrem giften Pilz, der nach Verzehr sogar zum

Tode führen kann. Es gibt aber noch weitere giftige Pilzarten, wie die Amanita Muscaria (Fliegenpilz),

die jedoch aufgrund der roten Kappe mit den weißen Punkten leicht erkannt werden kann. Man sol-

lte sich jedoch nie auf den dortigen Brauch verlassen, der besagt, dass ein angenagter Pilz ein essba-

rer ist. Das Gift eines Pilzes kann zwar für Tiere ungiftig sein, für den Menschen jedoch eine große

Gefahr darstellen. Um Ihre Reise ohne unangenehme Überraschungen genießen zu können, sollten Sie

also einige Regeln befolgen.

So hier einige brauchbare Ratschläge. Schönen Urlaub an Sie alle!

Le specie vegetali pericolose

Vi sono alcune specie vegetali come

La Digitale Purpurea (che cresce spon-

tanea solo in Sardegna e in Corsica),

variopinta e gradevole d'aspetto ma

velenosissima in ogni sua parte per la

presenza di digitalina ed altri glicosidi.

La flora sarda presenta una grossa

quantità di piante velenose che posso-

no portare seri problemi. Per questo è

importante fare attenzione in partico-

lare ai bambini e a ciò che potrebbero

assaggiare durante un'escursione o

una semplice passeggiata in campa-

gna. Anche tra i funghi é facile imbat-

tersi in qualche varietà particolarmen-

te pericolosa. Basti pensare all'Amanita

Phalloides, (abbastanza diffusa in

Sardegna) e talvolta allo stadio giova-

nile scambiata per il comune Prataiolo.

Si tratta di un fungo velenosissimo

che, se ingerito può portare alla morte.

Ad esso si affiancano altre varietà di

funghi velenosi come l'Amanita

Muscaria facilmente riconoscibile per

via del tipico cappello rosso punteg-

giato di bianco. Non bisogna mai fidar-

si delle classiche tradizioni popolari

che affermano che un fungo rosicchia-

to è un fungo commestibile. Il veleno

del fungo potrebbe non essere tossico

per gli animali ma solo per l’uomo.

Quando non si è sicuri della bontà di

un fungo, se non si ha la possibilità di

consultare il parere di un esperto è

sempre meglio buttarlo.

Piccoli consigli da mettere in pratica durante un’escursione

L’ Amanita MuscariaLoc. Castiadas

ph. E. Murana

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L’oasi naturale dei sette fratelliL'entroterra sardo vanta un patri-

monio inestimabile, benchè non sia

conosciuto al pari delle zone costie-

re. Nel sud-est dell'isola in particola-

re, si nascondono autentici tesori. In

esso si possono scoprire testimo-

nianze affascinanti di un antico pas-

sato e al contempo una natura rigo-

gliosa e incontaminata. L'oasi dei

Sette Fratelli è uno splendido spac-

cato di un territorio variegato dal

punto di vista paesaggistico e natu-

ralistico. L'intera area che occupa

circa 6.190 ettari ( 62 kmq ), si pre-

senta particolarmente suggestiva,

sovrastata dalla piccola ma rinoma-

ta catena montuosa (dalla quale

prende il nome); il Massiccio graniti-

co dei Sette Fratelli.

Originariamente in questa zona esi-

steva un'antica foresta, oggi quasi

del tutto scomparsa a causa dello

sfruttamento del territorio da parte

dell'uomo. Tuttavia, ciò che resta

della vegetazione di un tempo si

conserva con vigore sia per via del

clima favorevole che per i vincoli

ambientali che hanno posto fine

all'abbattimento dissennato degli

alberi e delle piante caratteristiche

del luogo. Oggi si auspica un sep-

pur lento recupero di questo

importante patrimonio ambientale,

con un ritorno alla situazione origi-

naria. L'oasi dei Sette Fratelli è uno

dei luoghi più amati dai sardi per

escursioni, gite e lunghe passeggia-

te utili a ritemprare il corpo e la

mente. Gli splendidi paesaggi e gli

scorci suggestivi che si offrono agli

occhi del visitatore, sono l'ideale per

sentirsi tutt'uno con la natura e le

sue preziose meraviglie. Il bosco,

lassù tra le valli dei Sette Fratelli, rac-

coglie in sè elementi tipici della

flora isolana. Nella macchia-foresta

emergono lecci, querce da sughero,

piante di corbezzolo, mirto (dal

quale si estrae un prezioso nettare

con il quale si produce un liquore

delizioso dal sapore intenso) e un

sottobosco dai mille profumi e

colori che caratterizza l'ambiente e

lo rende particolarmente romanti-

co. L'acqua è da queste parti un ele-

mento fortemente caratterizzante

del paesaggio, nonostante i monti

sardi siano notoriamente piuttosto

aridi. Nell'oasi dei Sette Fratelli ci si

può imbattere sovente in vere e

proprie piscine naturali, piccole

cascate e rigagnoli d'acqua limpida

e freschissima che con impeto vita-

le si fanno strada tra le rocce grani-

tiche. In questa vasta area del sud-

est sardo, si respira quall'aria tipica

degli ambienti mediterranei. Un'aria

familiare che i sardi conoscono

bene e che amano particolarmente,

specialmente nelle calde giornate

estive, quando la ricerca del refrige-

rio dai caldissimi raggi solari diventa

obiettivo primario per vivere una

giornata all'insegna del relax più

completo.

The nature reserve of “Sette fratelli”

The Sardinian inland area, particularly in the south east of

the island,boasts an inestimable heritage,despite not being

as well known as the coastal areas. The Seven Brothers

(Sette Fratelli) nature reserve is a splendid cross section of

an area that is rich and varied in terms of scenery and nature.The entire area,

which covers around 6,190 hectares (62 kmÇ) is dominated by the small but

famous mountain chain from which it gets its name; the granite Seven Brothers

Massif.The woodland,up among the valleys of the Seven Brothers,contains spe-

cimens that are typical of the island’s flora.Highlights of the maquis forest inclu-

de holm oaks, cork oaks, strawberry plants and myrtle (the berries of which are

used to produce a delicious liquor) and a lush undergrowth which characterizes

the area. In the Seven Brothers nature reserve you can come across real natural

swimming pools,small waterfalls and brooks of fresh crystal clear water making

its path through the granite rocks with vital force.

Das sardische Innenland, vor allem im Süd-Osten der Insel, rühmt

sich eines unschätzbaren Eigentums, auch wenn es nicht so

bekannt ist wie die Küstenzonen. Die Oase der Sette Fratelli ist

vom naturlandschaftlichen Gesichtspunkt aus ein wunderschöner

Abschnitt eines reichen und verschiedenartigen Gebietes. Die

gesamte Fläche besetzt zirka 6190 Hektar (62 Quadratkilometer), sie ist überragt von

der berühmten Bergkette (von der sie den Namen bekommt, der Granitmassiv der

Sette Fratelli).Der Wald,zwischen den Tälern der Sette Fratelli,sammelt in sich die typi-

schen Elemente der Inselflora. In der Wald- Macchia ragen Steineichen, Korkeichen,

Erdbeerbäume, Myrte (ihre Beeren werden verwendet um einen köstlichen Likör her-

zustellen) und ein üppiges Unterholz hervor,welches die Umwelt charakterisiert.In der

Oase der Sette Fratelli kann man auf echte Naturschwimmbäder, kleine Wasserfälle

und Bächlein aus durchsichtigem und frischem Wasser stoßen, die sich eine Straße

zwischen den Granitfelsen bahnen.

La malmignatta, o falange volterra-

na (Latrodectus tredecimguttatus)

è un aracnide del sottordine

Araneomorfi. In Italia è, assieme al

Loxosceles rufescens,è una delle

poche specie italiane il cui morso

può rivelarsi molto pericoloso per

gli umani.

Prende anche il nome di vedova

nera mediterranea, Arja (Argia) o

s’Alza in Sardegna. Il morso della

femmina, pur se meno pericoloso di

quello della cugina americana (la

famigerata Vedova nera), non è

doloroso al momento ma successi-

vamente provoca sudorazione, nau-

sea, conati di vomito, febbre, cefalea

e nei casi più gravi perdita di sensi e

rarissime volte la morte. In caso d'in-

cidente, l'unico consiglio, dettato

dalla pura razionalità, su cui possia-

mo fare affidamento è di recarsi il

prima possibile al pronto soccorso.

È attualmente ritenuto la causa del

tarantismo in Italia, per lungo

tempo erroneamente attribuito alla

Lycosa tarentula

Il mito dell’arja La Mutilla

Quella che sembra una formi-

ca, non assomiglia per niente

alla vera Argia! In realtà essa è

la femmina (senza ali) della "

Mutilla” L’ Argia (ragno veleno-

so) si deve dunque distinguere

da Fromigàrgia (formica vele-

nosa).

L’Argia è un ragno di piccole

dimensione identificabile nella

femmina di Latrodectus

Tredecimguttatus, mentre la

Fromigàrgia è la femmina della

Mutilla Europea.

Questa formica, se si sente

minacciata, emette uno strano

suono e punge col suo pungi-

glione lungo oltre mezzo cen-

timetro.

La Sardegna è una delle locali-

tà ad elevata diffusione di que-

ste "Mutille"!

Questo insetto ha preso "ille-

galmente" il nome del veleno-

sissimo ragno perché le sue

punture dolorose, in passato,

venivano scambiate per i

morsi dell 'odiato aracnide

(Arja)!

La Mutilla, appartenente alla

famiglia dei vespoidi, quindi è

una parente delle api e delle

vespe! Se la puntura di una

mutilla, per una persona sana,

è quasi del tutto innocua, per

un'altra con determinate aller-

gie o altri problemi di salute,

può essere molto pericolosa.

I morsi di questi insetti posso-

no comunque generare malat-

tie patogene per l'uomo, come

per esempio accade per le

punture delle zecche, che

generano rickettsiosi (febbre

bottonosa).

La Mutilla

“Il Pellicano”M.te 7 Fratelli

Escursione,M.te 7 Fratelli

La Malmignatta o Argia

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www.sardegnasudest.com 57Agosto 09

Un silenzio impreziosito dai dolci echi della

natura e capace di infondere pace ed armonia

nell'animo del visitatore. Questo stesso silenzio

domina tra i Tacchi d'Ogliastra, monti calcareo-

dolomitici, così chiamati per la loro conforma-

zione tipica simile ad un tacco di scarpa. Dalle

falde meridionali del massiccio del

Gennargentu si dipanano, come una catena

montuosa, i “Tacchi”e “tonneri”, erte pareti calca-

ree. Luoghi unici e selvaggi ove trova dimora

una flora e una fauna d'eccezionale rilevanza

naturalistica. In questi ambienti è possibile

ammirare creature di rara bellezza,come l'aquila

reale, il muflone,ma anche boschi secolari di lec-

cio e molte altre specie animali e vegetali. Il

Tacco in Monte Tisiddu, il Monte Arquerì, il Tacco

Arba di Ussassai, il Monte Lumburau, il Taccu

Anguil'e Ferru e Punta Corongiu di Jerzu, si

estendono per una superficie di circa 28 km

quadrati, abbracciando i territori dei comuni di

Ulassai,Osini,Gairo e Ussassi.Luoghi certamente

poco esplorati dal turismo di massa, e per que-

sto ancora più suggestivi e ricchi di fascino.

Perda Liana (1293 m.), per la sua posizione isola-

ta, è per le sue caratteristiche morfologiche un

autentico monumento naturale e probabilmen-

te il più noto in Sardegna. Tra questi monti, nei

vasti altipiani che offrono un colpo d'occhio

altamente scenografico è abbastanza comune il

fenomeno carsico. Qui, la progressiva erosione

della massa rocciosa ha generato numerose

grotte, alcune delle quali di grande interesse

scientifico.Tra queste meritano una menzione la

grotta di Orroli e di Serbissi a Osini, ma anche e

soprattutto quella di Ulassai “Su Marmuri”.

Accanto alle grotte, in questi luoghi, si può

osservare la presenza di numerosi complessi

nuragici. L'incontro senza tempo tra la natura e

gli antichi insediamenti umani le cui tracce sono

ancor oggi ben evidenti, è una delle ragioni per

le quali questo “spaccato di Sardegna” conserva

un fascino particolare.Nella vasta area dei tacchi

si contano quattordici Nuraghi. Quello di

Serbissi per esempio (situato a 964 metri),

Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu e

Pranu. Il ritrovamento in questa stessa area di

sole quattro Tombe dei Giganti può far suppor-

re che eventuali altre testimonianze funerarie

siano state distrutte o più semplicemente che

vigessero altre metodologie di sepoltura. La

massiccia presenza di rocce calcaree è una

caratteristica tipica anche del territorio di Baunei

(sempre nella provincia dell'Ogliastra). Questo

territorio è rinomato per le sue spettacolari bel-

lezze paesaggistiche e località turistiche di gran-

de pregio come Santa Maria Navarrese, confi-

nante con il borgo di Tancau,frazione di Lotzorai.

Da queste parti, negli ultimi anni il comparto

turistico ha avuto un'importante sviluppo

soprattutto con lo sfruttamento e la promozio-

ne delle zone costiere. Baunei conserva tuttavia

quel carattere chiuso e riservato che rappresen-

ta la vera essenza del popolo sardo. Ancor oggi

presso le abitazioni del borgo principale emer-

ge l'antica tradizione di chiara impronta agro-

pastorale. Il centro storico, piuttosto particolare

ha nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari

(XVII secolo) il suo esempio architettonico più

interessante, con la rara e particolarissima

copertura a cupole. L'esposizione e l'altitudi-

ne (480m.) restano senza dubbio i punti di

maggior pregio di Baunei, dal quale si offre

uno stupendo panorama sull'Ogliastra con

piena vista su un vasto territorio collinoso nel

quale si stagliano le vette più alte del

Gennargentu.Dall'entroterra fino alla costa,que-

sti luoghi non hanno paragoni in italia per il

carattere aspro selvaggio e le peculiarità uniche

della natura tipicamente mediterranea. Le

poche spiagge presenti, raggiungibili solo attra-

verso percorsi impervi o via mare, sono autenti-

ci gioielli incastonati in un bianco scri-

gno di rocce calcaree e impreziosite

da una cornice lussureggiante di

rigogliosa macchia mediterranea.

Cala Elune (o Cala Luna), Cala Sisine,

Cala Mariolu (in sardo viene anche

chiamata "Ispulixi de nie", cioè Pulce

di neve) e Cala Goloritzé (caratterizza-

ta dal monolite Pedra longa), sono

luoghi paradisiaci unici al mondo per

la particolarità degli arenili e il mare

cristallino. Ogni anno queste meravi-

gliose calette vengono letteralmente

prese d'assalto da centinaia di turisti

provenienti da tutto il mondo. È un

via vai continuo che via mare e via

terra (per i più sportivi) regala emo-

zioni indimenticabili. Questo è il vero

mare della Sardegna e questa è la sua

autentica magia.

Info

www.sardegna

sudest.com

Il tempo regala emozioni indimenticabili

Time unforgettable emotions

The ‘Heels of Ogliastra’, dolomitic limestone mountains so called for their form which is similar to the heel of a shoe, represent another splendid cross

section of the Sardinian inland area.The heels are steep calcareous rock faces which extend like a chain of mountains from the southern foot as far as

the massif of Gennargentu.They are unique and wild places where you can find flora and fauna of exceptional importance to naturalists. In these areas

it is possible to admire the golden eagle and the mouflon (a wild mountain sheep).There are also secular holm oak forests and many other animal and

plant species.The Heel in Mount Tisiddu, Mount Arquerì, Heel Arba of Ussassai, Mount Lumburau,Taccu Anguil'e Ferru and Punta Corongiu of Jerzu surround the territories of

the municipalities of Ulassai, Osini, Gairo and Ussassi. Perda Liana (1293m), is a real natural monument because of its isolated position and its morphological characteristics

and is probably the most well known in Sardinia. Among these mountains, on the vast plateaus that offer an incredibly scenic view, the karst phenomena is fairly common.

Here, the progressive erosion of the rocky mass has created numerous caves, some of which are of great scientific interest like the cave of Orroli and Serbissi at Osini, but par-

ticularly the one at Ulussai,‘Su Marmuri’.As well as the caves, in these places you will note the presence of numerous nuraghic systems.The one at Serbissi, for example (situa-

ted at 964 metres), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu and Pranu.The colossal presence of calcareous rock is also a typical characteristic of the Baunei area (also in

the province of Ogliastra).This area is notable for the spectacular beauty of its landscape and famous tourist destinations such as Santa Maria Navarrese, the neighbouring

village of Tancau and the hamlet of Lotzorai.Baunei retains that closed and reserved character which represents the real essence of the Sardinian people.The most interesting

architectural example in the historic centre is the parish church of San Nicola di Bari (17th century),with its rare domed roof.The setting and altitude (480m) remain Baunei’s

main strengths.The few beaches, reached only by inaccesible footpaths or from the sea, are authentic jewels set in a white casket of calcareous rocks and set off by a luxu-

rious frame of lush Mediterranean maquis. Cala Elune (or Cala Luna), Cala Sisine, Cala Mariolu (which in Sardinian dialect is also called "Ispulixi de nie", which means Snow

Flea) and Cala Goloritzé (characterized by the Pedra longa monolith), are unique places in the world for the particular characteristics of the stretches of sand and the crystal

blue sea. Every year these outstanding bays are invaded by hundreds of tourists who come from all over the world.

Ein weiterer wunderschöner Abschnitt des sardischen Innenlandes ist von den "Tacchi der Ogliastra" dargestellt, Kalkdolomitberge, so benannt wegen

ihrer Gestalt eines Schuhabsatzes ähnlich. Die tacchi sind erhobene Kalkbergwände, die sich wie eine Bergkette über die südlichen Erdschichten des

Gebirgsmassivs des Gennargentu ausdehnen.Es sind einzigartige und wilde Gebiete, wo eine Flora und Fauna von außergewöhnlicher Naturbedeutung

ihre Niederlassung findet. In diesen Gebieten kann man den Steinadler und den Mufflon bewundern. Es gibt außerdem hundertjährige

Steineichenwälder und viele andere Tier- und Pflanzenarten. Der Tacco auf dem Monte Tisiddu, der Monte Arquerì, der Tacco Arba von Ussassai, der Monte Lumburau, der

Tacco Angiul' e Ferru und Punta Corongiu von Jerzu umarmen die Gebiete der Gemeinden von Ulassai, Osini, Gairo und Ussassi. Perda Liana (1293 Meter) ist wegen seiner

einsamen Position und seinen morphologischen Eigenheiten ein authentisches Natur Monument und wahrscheinlich das berühmteste in Sardinien. Zwischen diesen

Bergen, auf den weiten Hochebenen, die einen sehr effektvollen Blickfang bieten, ist das Karstphänomen sehr verbreitet. Hier hat die zunehmende Erosion der Felsmasse

viele Grotten gebildet,einige von großem,wissenschaftlichem Interesse wie die Grotte von Orroli und von Serbissi in Osini aber hauptsächlich jene von Ulassai "Su Marmuri".

Neben diesen Grotten kann man in diesen Gebieten die Anwesenheit von zahlreichen Nuraghenkomplexen beobachten. Zum Beispiel die Nuraghe von Serbissi (auf einer

Höhe von 964 Metern gelegen), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu und Pranu. Die massive Anwesenheit von Kalkfelsen ist auch eine typische Eigenheit des

Gebietes von Baunei, daselbst in der Provinz der Ogliastra. Dieses Gebiet ist bekannt wegen seiner großartigen Landschaftsschönheiten und der berühmten

Fremdenverkehrsorte wie S.Maria Navarrese, angrenzend an die Ortschaft von Tancau, Ortsteil von Lotzorai. Baunei bewahrt seinen verschlossenen und zurückhaltenden

Charakter, der die wahre Essenz des sardischen Volkes darstellt. Die Altstadt hat an der Pfarrkirche des Hl. Nicola von Bari (XVII Jahrhundert) ihr interessantestes, architekto-

nisches Beispiel durch seine seltene Kuppelbedeckung. Die Lage und die Höhe (480 Meter) bleiben zweifellos Zeichen des hohen Wertes von Baunei. Die wenigen Strände,

nur durch unzugängliche Wege oder über das Meer erreichbar, sind authentische Juwele, eingefaßt in einen weißen Schrein von Kalkfelsen und bereichert durch den üppi-

gen Rahmen der wuchernden Mittelmeer-Macchia. Cala Elune oder Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu (auf sardisch wird sie auch "Ispulixi de nie" benannt, das heißt

Schneefloh) und Cala Goloritzé vom Monolith Pedra longa charakterisiert, sind einzigartige Orte auf der Welt wegen der Besonderheit der Sandstrände und des kristallkla-

ren Meer. Jedes Jahr werden diese wundervollen Buchten von Hunderten Touristen aus aller Welt bestürmt.

Gairo, Perda Liana

Baunei, Cuile

Osini, Scala di S. Giorgio

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www.sardegnasudest.com58 Agosto 09

Page 59: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com59 Agosto 09

Si tratta infatti di luoghi idonei a

preservare specie rare o in via

d'estinzione. È necessario dun-

que fare attenzione a non dan-

neggiare il loro habitat nel

migliore dei modi e prestare

sempre molta attenzione a dove

si cammina e cosa si potrebbe

calpestare! Gli incendi restano

tuttavia il pericolo numero “uno”

per la vegetazione e gli animali.

La distrazione o peggio il vanda-

lismo, sono le cause principali

dello svilupparsi di roghi che

spesso divampano per ettari ed

ettari di terreno distruggendo

non solo specie vegetali, ma

anche animali e in qualche caso

abitazioni e persone. È acclamato

che la maggior parte degli incen-

di è causata dall'incuria dell'uo-

mo ma soprattutto, da atti crimi-

nosi riconducibili allo stesso.

Coloro che per via di un atteg-

giamento superficiale o per dolo

appiccano un incendio, sono

perseguibili per legge e soggetti

a pesanti sanzioni se non addirit-

tura alla reclusione. Per evitare

che il fuoco divori tutto e

distrugga un patrimonio natura-

le importantissimo, si possono

seguire elementari regole com-

portamentali. Non mettere in

moto la macchina in prossimità

di sterpaglie secche, il calore pro-

dotto dalla marmitta potrebbe

generare un rogo. Quando si

fuma in macchina, occorre spe-

gnere la cicca nel posacenere

interno e mai lanciarla dal fine-

strino! Il fuoco ed i falò che si

accendono (anche nelle aree

autorizzate) debbono essere

controllati e opportunamente

spenti prima di abbandonare il

luogo dell'escursione o della

semplice gita. I segnali di perico-

lo posti sul ciglio della strada,

sono sempre utili per capire se ci

si trova in una zona più o meno a

rischio di incendi. Se ci si trova in

presenza di un incendio occorre

subito chiamare il pronto inter-

vento, ma se l'incendio è stato

appena appiccato, si può tentare

di soffocarne le fiamme con un

ramo verde, tenendo sempre le

spalle al vento. Non bisogna mai

sostare in prossimità del fuoco, si

potrebbe impedire il passaggio

ai mezzi di soccorso. Se si è a

conoscenza di sentieri che

potrebbero facilitare le operazio-

ni di spegnimento, bisogna pron-

tamente indicare la loro posizio-

ne alla guardia forestale oppure

ai vigili del fuoco. Spegnere da

soli un vasto incendio può risul-

tare un errore addirittura “fatale”.

In certi casi, l'unica via da pratica-

re è propria la fuga, non dimen-

ticando naturalmente di avvisare

le autorità competenti e gli

addetti alla sicurezza e, se possi-

bile, aiutare coloro che si trovino

in pericolo.

Caccia vietata per salvare le specie a rischioI parchi e le riserve,sono luoghi idonei a preservare specie rare o in via di estinzione

Hunting forbidden to save endangered species

In parks and nature reserves hunting and fishing are strictly forbidden. In fact these are places designed to

protect rare species or species which are close to extinction.So it is necessary to be careful not to damage their

habitat. Fires are the ‘number one’ danger for vegetation and animals. Carelessness, or worse, vandalism, are

the main causes of fires which often spread over hectares of land, destroying not only plant species but also

animals and in some cases houses and people.To avoid fire consuming everything and destroying a very important natural heri-

tage, we can follow a few simple behavioural rules. Do not start your car close to dry brushwood; the heat produced by the

silencer could start a blaze.Fires and lit bonfires (even in authorised areas) must be controlled and correctly extinguished befo-

re leaving the excursion area. Danger signs displayed at the side of the road are always useful to help you understand whether

you are in an area of high or low risk of fires.You should never stop close to a fire as this could impede the passing of the emer-

gency services.Trying to extinguish a large fire alone could be a fatal mistake. In certain cases, the only thing to do is really to

flee, naturally not forgetting to alert the competent authorities and the security staff and, if possible, helping others who find

themselves in danger.Protecting nature is everybody’s responsibility.Without its habitat the human race would die out, exactly

in the same way as is happening to many animal species. So even on holiday, during times of complete relaxation, we must

never forget to respect the fundamental rules of sensible behaviour to protect the environment. Following these few rules, we

will show consideration, but most importantly we will spend relaxing and pleasant days in the pursuit of peace.

Brände stellen aber nach wie vor für Vegetation und Tiere die Gefahr „Nummer 1“ dar.Die Zerstreuung, oder

noch schlimmer, der Vandalismus ist Hauptursache für das Entstehen von Feuer, welche sich oft auf viele

Hektar ausdehnen, und so nicht nur Pflanzen sondern auch Tiere und nicht selten auch Behausungen und

Personen vernichten.Um zu vermeiden, dass ein Feuer alles umliegende verschlingt und so eventuell ein

wichtiges Naturgut zerstört, kann man gewissen elementaren Verhaltensregeln folgen: Das Auto nicht in unmittelbarer Nähe

von trockenem Gestrüpp starten,denn der heiße Auspuff könnte zur Entstehung von Flammen führen.Lagerfeuer (auch wenn

auf dafür vorgesehenen Flächen entzündet) müssen kontrolliert und vor Verlassen des Exkursionsortes gründlich gelöscht wer-

den.Die am Rand der Strassen anzutreffenden Gefahrenschilder geben Auskunft darüber,ob und wie stark eine Zone brandge-

fährdet ist. Auf keinen Fall darf das Auto in der Nähe des Feuers abgestellt werden, da so die Zufahrt durch Löschfahrzeuge

erschwert oder gar verhindert werden könnte. Einen großen Brand allein versuchen zu löschen, kann sich als fataler Fehler

herausstellen.In vielen Fällen ist der einzige richtige Weg,die Flucht zu ergreifen,jedoch nicht ohne die zuständigen Autoritäten

und die Sicherheitsangestellten informiert und - wenn möglich - jenen, die sich in Gefahr befinden, geholfen zu haben. Die

Natur zu schützen ist die Pflicht eines Jeden.Wenn der Mensch seines Habitats beraubt werden würde, würde er aussterben,

genauso wie es für viele wichtige Tierarten der Fall ist.Selbst wenn wir uns auf Urlaub befinden, also in einem Moment abso-

luter Entspannung, dürfen wir nie auf die fundamentalen Verhaltensregeln, die dem Schutz der Natur dienen, vergessen.Wenn

wir diese wenige Regeln befolgen, können wir unsere Kultiviertheit beweisen, vor allem werden wir jedoch schöne Tage mit

ruhigem Gewissen genießen können.

ph. Matteo Pispisa

ph. Matteo Pispisa

ph. Matteo Pispisa

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parazione dei più squisiti for-

maggi locali come il pecorino, la

ricotta, “su casu ageru" e "casu

marzu". Anche il pane e i dolci

nascono da tradizioni e lavora-

zioni antiche. Basti pensare

all'appetitoso e fragrante pane

casareccio; pane pintau, pistoc-

cu, moddizzosu, accompagnato

quasi sempre in tavola dai vini

locali. È particolarmente rino-

mato il profumato vino canno-

nau d'Ogliastra. Pabassinas,

panisceddas, amarettus, cigiri

pistidau, pardulas, gattou, sono

sono alcuni dei dolci più tipici.

Autentiche delizie preparate da

mani sapienti, a base di man-

dorle, uva, ricotta e tanti altri

ingrediente semplici e naturali.

In Sardegna, il rapporto con la

natura emerge in tanti aspetti

della quotidianità e si riflette

con forza nei costumi e nelle

tradizioni del popolo sardo.

Ovini e suini fanno parte da

sempre del tipico paesaggio

sardo, in perfetta sintonia con le

più antiche tradizioni pastorali.

Nella gastronomia isolana non

mancano naturalmente i legumi

e gli ortaggi. Fave, piselli, pomo-

dori, zucchine e melanzane ven-

gono utilizzate spesso per ela-

borare appetitosi contorni, ma

anche per impreziosire deliziosi

condimenti per primi e secondi

piatti. Le pietanze più tipiche,

sono quasi sempre legate

all'aspetto stagionale e ai tempi

delle produzioni agro-pastorali.

Nel sud-est Sardegna si osserva-

no variazioni gastronomiche

i n t e r e s -

santi e peculiari. Ricette che da

sempre caratterizzano i luoghi e

le usanze più tipiche. Nel cuore

di Sarrabus Gerrei la presenza di

molteplici ovili offrono la possi-

bilità di degustare ottimi for-

maggi e prodotti tipici diretta-

mente in loco, immergendosi in

un ambiente caratteristico e

suggestivo. Ottimo pecorino,

ricotte salate e preparati a base

di formaggio fresco e miele

delizioso, capaci di incantare i

palati più esigenti. Nella zona di

Muravera, il paesaggio si carat-

terizza per la presenza di molte-

plici agrumeti, tra il mare e le

lagune. La sagra delle arance a

tal proposito è un evento

imperdibile e un'occasione spe-

ciale per gustare i migliori frutti

della nostra terra.

Anche l'Ogliastra è terra di tra-

dizioni culinarie rino-

mate. Qui si

p o s s o n o

gustare i

culur-

gio-

La natura emerge anche nella cucina

Nature in the kitchen

Meats are particularly tender and prized for their free range rearing. Naturally, vegetables are not lacking in the

island’s gastronomy. Beans, peas, tomatoes, courgettes and aubergines are used to create appetising side dishes,

but also to enrich delicious condiments for first and second courses. In the heart of Sarrabus Gerrei the abundan-

ce of sheep farms allows the possibility of tasting cheeses and typical products right ‘on site’, immersed in a cha-

racteristic and picturesque environment. Excellent pecorino cheese, savoury ricotta, products based on fresh cheese and delicious

honey and many other specialities. Ogliastra is also a land of famous culinary traditions. Here you can sample culurgiones (sheets

of pasta folded and closed in the form of little parcels with decorated edges, filled with potatoes, fresh pecorino and mint) and the

traditional ‘malloreddus’ (small dumplings made of pasta). Second courses maintain the same theme in common with the rest of

the island, with roast pork infused with the aromas of wild myrtle, but also, and more than anything else, roast mutton. The excel-

lent sheeps’ milk produced is also an ideal base for the preparation of the most exquisite local cheeses such as “su casu ageru" and

"casu marzu". Breads and sweets originate from ancient traditions and methods. You need only to think of the appetising and fra-

grant pane casareccio; pane pintau, pistoccu and moddizzosu, almost always accompanied at the table by local wines. The fragrant

wine Cannonau d’Ogliastra is particularly famous. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas and gattou, are some

of the most typical sweets, prepared by skilful hands using almonds, grapes, ricotta and many other simple and natural ingredients.

Aber an der typischen sardischen Tafel sind auch die geschmorten oder mit einer Suppe zubereitete Speisen

allgemein verbreitet. Das geschmorte Wildschwein oder das köstliche Lammfleisch in der Suppe gekocht mit

Gemüse und Kartoffel sind bedeutende Beispiele. In der Gastronomie der Insel fehlen natürlich die

Hülsenfrüchte und das Gemüse nicht. Feldbohnen, Erbsen, Tomaten, Zucchini und Auberginen werden verwen-

det um appetitanregende Zuspeisen zu kochen aber auch um schmackhafte Soßen für erste und zweite Gänge zu bereichern. Im

Herzen des Sarrabus Gerrei bietet die üppige Anwesenheit von Schafställen die Möglichkeit direkt am Ort Käsesorten und typische

Produkte zu kosten, während man sich in eine charakteristische und eindruckvolle Atmosphäre eintaucht. Ausgezeichneter

Schafkäse, gesalzene Topfensorten, zubereitet mit Frischkäse und köstlichem Honig und viele weitere Spezialitäten. Auch die

Ogliastra ist ein Gebiet mit berühmten kulinarischen Traditionen. Hier kann man die culurgiones probieren (zusammengefaltener

Teig, wie eine kleine Tüte, mit verzierten Rändern, gefüllt mit Kartoffel, frischem Schafkäse und Pfefferminzblätter) und die tradi-

tionellen "malloreddus" (Nudelklößchen). Die zweiten Gänge bewahren den Leitfaden der auf dem Rest der Insel verbreitet ist, mit

gebratenem Spanferkel aromatisiert mit wilder Myrte aber auch mit gebratenem Schaffleisch. Die ausgezeichnete Schafmilch ist

auch die ideale Basis für die Zubereitung der köstlichen Käsesorten wie " su casu ageru "und "casu marzu". Auch das Brot und die

Süßigkeiten entstehen aus alten Traditionen und Verarbeitungen. Man braucht nur an das appetitanregende und wohlriechende

hausgemachte Brot denken. Pane pintau, pistoccu, moddizzosu, fast immer bei Tisch von lokalen Weinen begleitet. Besonders

berühmt ist der duftende Wein Cannonau der Ogliastra. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas, gattou sind

nur einige der typischsten Süßigkeiten, von erfahrenen Händen mit Mandeln, Trauben, Topfen und vielen weiteren einfachen und

natürlichen Zutaten, zubereitet.

nes (sfoglia piegata e chiusa a

sacchetto con lembi decorati a

spiga, riempita con patata, for-

maggio pecorino fresco e

menta) e i tradizionali "mallo-

reddus" (gnocchetti di pasta). I

secondi piatti mantengono il

filo conduttore comune al

resto dell ' isola, con il

porchetto arrosto

aromatizzato con il

mirto selvatico, ma

anche e soprat-

tutto la pecora

arrosto. L'ottimo

latte di pecora

prodotto è

anche la base

ideale per la pre-

Le Sebadas

Le Sebadas sono da anno-

verarsi tra le specialità

sarde più gustose e cono-

sciute oltre i confini del-

l'isola.

Una sottile sfoglia fatta di

uovo e farina di grano duro,

un cuore di formaggio fre-

sco e filante, vengono

servite ricoperte da

un velo di miele o

da un cucchiaio di

zucchero.

Degustabili in qualsiasi

ristorante locale! Sono sem-

pre proposte come dolce

dessert.

ph.B

ph.B

ph.A

.Mas

ala

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www.sardegnasudest.com62 Agosto 09

Page 63: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com 63Agosto 09

Fedele al suo territorio, caratte-

rizzato da una natura inconta-

minata e a tratti sevaggia, la

cucina tipica sarda propone

piatti semplici e genuini. Per

questo oggi è molto apprezzata

anche in ambiente nazionale ed

estero. I sapori e gli aromi sono

facilmente riconoscibili e mai

occultati da salse o preparati

che possano soffocare il gusto

originario della materia prima.

Le ricette più rinomate e cono-

sciute nascono dall'incontro di

materie prime essenzialmente

legate alla terra. La ricchezza del

mare resta tuttavia una grande

risorsa nell'ambito di una diver-

sificazione gastronomica che

trova nei frutti di queste acque

cristalline un'ottima alternativa.

A Cagliari e nel vicino hinter-

land per esempio, è piuttosto

diffusa la cucina marinara.

Naturalmente non manca mai

l'aragosta, assoluta regina delle

tavole sarde nelle zone costiere,

ma deliziose sono anche altre

pietanze come la burrida, le

incomparabili grigliate di pesce

bianco freschissimo, i primi di

mare come gli spaghetti alle

arselle, ricci di mare e tante altre

delizie. Il patrimonio gastrono-

mico dell'entroterra, resta

comunque l'emblema della

cucina isolana con piatti rino-

mati dal gusto inconfondile. Tra

Alla scoperta degli antichi saporiDiscovering ancient flavours

The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never con-

cealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material,often

linked to produce obtained from the land.The abundance of the sea, however, is still a

great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari

and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of

Sardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalled

grilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the

inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste.

Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas.The method of cooking on a spit is the

most common.You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes are

also common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton

cooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples.

Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar

und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack

der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt

trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete

Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Languste

ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere

Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit

Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden

Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack.

Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen.

Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart.Man braucht

nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

questi emergono le carni

d'agnello e il prelibato maialet-

to “detto Porceddu”. Le prepara-

zioni seguono come da tradizio-

ne, i dettami delle antiche ricet-

te, con l'utilizzo di aromi natura-

li e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo è

decisamente la più diffusa, ma

nella tipica tavola sarda sono

comuni anche le preparazioni in

umido come il cinghiale (dal

quale si ricava anhe un ottimo

sugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e non

solo. Le carni sono particolar-

mente tenere e pregiate per

via dell 'allevamento allo

stato brado che tiene l'ani-

male in sintonia con la natu-

ra, la terra e i frutti da essa

prodotti.

ph.B

ph.B

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Il cannonau, principe dei vini rossiCaratterizza sempre di più la cucina e il turismo di Sarrabus e Ogliastra Segni distintivi : colore rosso rubino ,

profumo intenso, sentori di peperone

verde e frutti di bosco, retrogusto leg-

gero di mandorle amare .Parliamo del

Cannonau,il principe dei vini rossi della

Sardegna che predilige la Costa

Orientale ed il suo entroterra, dalla

piana di Castiadas con i sottotitoli di

Capo Ferrato alle alte colline

dell'Ogliastra con la denominazione

Jerzu . Tre cantine sociali e numerose

cantine private assicurano al

Cannonau una lavorazione adeguata

alle caratteristiche microclimatiche

delle zone di produzione .Si tratta delle

cantine cooperative di Castiadas,

Antichi Poderi di Jerzu e Ogliastra di

Tortolì , mentre tra le cantine private

spiccano i nomi del Conte di Quirra a

Muravera , quello della Vitivinicola

Alberto Loi e le Cantine del Perda

Rubia a Cardedu . Al Vinitaly di Verona,

la più prestigiosa vetrina mondiale per

le produzioni enologiche, i vini canno-

nau della Costa Orientale hanno mie-

tuto negli anni importanti successi,

così come sulle prestigiose riviste spe-

cializzate del Gambero Rosso, la Guida

dell'Espresso e la Guida dei Vini d'Italia

fondata da Luigi Veronelli. Il cannonau

è molto apprezzato come vino da

pasto in abbinamento sopratutto con

gli arrosti, i patti di selvaggina o i pesci

cucinati ''in rosso''. Oltre che come

Doc in purezza , il cannonau può esse-

re lavorato in abbinamento con altre

uve,invecchiato in botti di rovere tradi-

zionali o affinato in barriques . Così

sono nati , per esempio , il Radames

della cantina Antichi Poderi ( un uvag-

gio in parti uguali di cannonau, caber-

net e carignano ) e il Donna Violante

di Carroz della Cantina di Tortolì ( can-

nonau e muristellu ) . Le cantine di

Sarrabus e Ogliastra lavorano preva-

lentemente uve cannonau ma non

solo : tra le uve rosse registrano una

crescente diffusione la monica, il cari-

gnano e il girò ; tra le bianche il ver-

mentino e il moscato .In tal modo le

cantine della Costa Orientale possono

offrire ai buongustai , residenti o turi-

sti,un abbinamento di vini intonato ai

diversi piatti: compreso lo spumante ,

il vino da dessert e la grappa. La cultu-

ra del vino attrae in modo crescente i

turisti e riguarda non soltanto le degu-

stazioni ma il paesaggio agrario e le le

forme tradizionali di coltivazione della

vite e di lavorazione del prodotto .

Recentemente la Regione ha promos-

so la creazione di veri e propri itinerari

eno-gastronomici dedicati al

Cannonau, sia in Oglliastra che nel

Sarrabus . Tra le feste dedicate al vino

che si svolgono durante il periodo esti-

vo citiamo la '' Sagra del Vino'' di Jerzu

( giunta quest'anno alla 30ma edizione

) che si tiene nella prima domenica d'

Agosto, seguita pochi giorni dopo ( il

10 Agosto) dalla manifestazione nazio-

nale Calici di Stelle riservata alle Città

del Vino. L'abbinamento tra i vini e i

piatti locali si sta affermando come ele-

mento distintivo delle gare gastrono-

miche più importanti come '' Spicchi

di Gusto'' , appuntamento collegato

alla Sagra degli Agrumi '' di Muravera .

Degustare un buon vino,alla tempera-

tura giunta e in un bicchiere adeguato,

costituisce un piacere aggiuntivo ad

ogni soggiorno turistico nella costa

orientale . Come in ogni luogo in cui

andiamo in vacanza, il vino fa parte

integrante del territorio e delle sue tra-

dizioni . Attorno alla coltivazione della

vite hanno prosperato le comunità di

interi paesi e non c'è famiglia nel

Sarrabus o in Ogliastra senza il piccolo

vigneto o la cantina di riferimento. La

vitivinicoltura utilizza ad ampie mani

le tecnologie più avanzate ma i pro-

cessi di lavorazione non possono pre-

scindere dai sistemi tradizionali .

Alcuni vigneti di alta collina ( la chia-

mano ''viticoltura eroica'') possono

essere lavorati solo con il giogo di buoi

o con il cavallo , mentre alcuni sistemi

di lavorazione ''morbidi'' vengono

adottati in cantina per lavorare le uve

di alta qualità,su imitazione dei sistemi

manuali di un tempo . Ecco perché il

vino fa parte integrante della cultura di

un popolo.Brindate con noi!! Cin Cin .

A sa saludi.

Nino Melis

The nature reserve of “Sette fratelli”

Distinctive signs:ruby red colour, intense aroma,hints of green pepper

and berries,slight aftertaste of bitter almonds.

Let's talk about Cannonau,the prince of the red wines of Sardinia which

is mostly produced on the East Coast and its hinterland,from the plain

of Castiadas,under the name of Cape Ferrato,to the high hills of Ogliastra,under the name of

Jerzu.Three social wineries and numerous private wineries ensure that Cannonau is prepared

according to the microclimatic characteristics of the production areas.These are the cooperati-

ves of Castiadas,Antichi Poderi of Jerzu and Ogliastra of Tortolì,while the private wineries inclu-

de Conte di Quirra at Muravera,Vitivinicola Alberto Loi and the Wineries of Perda Rubia at

Cardedu. At Vinitaly di Verona, the most prestigious showcase for world wine production,

Cannonau wines from the East Coast have claimed major successes over the years.This is also

the case in the journals of the prestigious Gambero Rosso, the Guida dell'Espresso (Espresso

Guide) and Guida dei Vini d'Italia (Guide to Italian Wines) founded by Luigi Veronelli.Cannonau

is greatly appreciated as a table wine,especially in combination with roasts,game or fish coo-

ked “in red''.As well as possessing the mark guaranteeing the quality of the wine (Doc) for the

pure grapes,Cannonau can be produced in combination with other grapes,aged in traditional

oak barrels or refined in casks.Thus were born,for example,the Radames of the Antichi Poderi

winery (a blend of equal parts of Cannonau,Cabernet and Carignan) and Donna Violante of

Carroz from the Winery of Tortoli (Cannonau and Muristellu).The wineries of Sarrabus and

Ogliastra work mainly with Cannonau grapes but not only: among red grapes, Monica,

Carignano and Girò are increasingly used,while among white grapes,Vermentino and Muscat

are used more and more.In this way,the wineries of the East Coast can offer people with good

taste,residents or tourists,a matching of wines with different dishes:including sparkling wine,

dessert wine and grappa.The culture of wine is attracting an increasing number of tourists and

concerns not only the tasting but also the agricultural landscape and traditional forms of vine

cultivation and processing of the product.Recently,the Region has promoted the creation of real

enogastronomic itineraries dedicated to Cannonau,both in Ogliastra and in Sarrabus.Among

the festivities dedicated to wine held throughout the summer there is ''the Festival of Wine'' in

Jerzu ( this year celebrating its 30th edition) which takes place on the first Sunday in August,

followed a few days later (on 10th August) by the national event “Calici di Stelle”,exclusively for

the Cities of Wine.The combination of wine and local cuisine is emerging as a distinctive featu-

re of culinary competitions,such as ''Spicchi di Gusto'' (Segments of Taste),an event connected

to the Muravera Citrus Festival.Tasting a good wine,at the right temperature in a suitable glass,

is an extra pleasure for every tourist staying on the east coast.As is the case in any place where

you go on holiday,wine plays an integral part of the territory and its traditions.Around the cul-

tivation of the vine,communities of entire villages flourish and there is no family in Ogliastra or

in Sarrabus without a small vineyard or winery.Wine cultivation makes great use of the most

advanced technologies but the processes must be accompanied by traditional systems.Tasting

a good wine,at the right temperature in a suitable glass,is an extra pleasure for every tourist sta-

ying on the east coast.As is the case in any place where you go on holiday,wine plays an inte-

gral part of the territory and its traditions.Around the cultivation of the vine,communities of

entire villages flourish and there is no family in Ogliastra or in Sarrabus without a small vineyard

or winery.Wine cultivation makes great use of the most advanced technologies but the proces-

ses must be accompanied by traditional systems.Some high hill vineyards (so-called “heroic

wine cultivation'') can be worked only with the yoke of oxen or horses,while some ''soft'' pro-

cessing systems are used in the winery to work with grapes of high quality, imitating the

manual systems of the past.That is why wine is an integral part of the culture of a people.Have

a toast with us! Cheers! A sa saludi.

Barrique nella cantina di Jerzu

La vendemmia

In cantina

ph. sardinia photo event

ph. Sardinia Photo Event

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www.sardegnasudest.com 67Agosto 09

San Tomas, un’olio da gambero rosso

altissima qualità, un fatto che gli

ha permesso di ottenere impor-

tanti riconoscimenti a livello

regionale. Siamo attentissimi nella

fase di raccolta delle olive che

vengono poste in cassette forate

per permettere loro di ‘respirare’

econservate in celle frigorifere ad

un temperatura di 18 gradi. Entro

24 ore dalla raccolta vengono

macinate in moderni frantoi a

freddo. Questo è un punto fonda-

mentale per conservare intatti i

profumi». Il risultato è un olio

extravergine dal gusto legger-

mente piccante, molto gradevole

all’olfatto. L’azienda olivicola San

Tomas vende l’intera produzione

nel nord Italia e all’estero, un

biglietto da visita niente male per

Castiadas e per l’intero sud-est

dell’Isola. «Proprio così – puntua-

lizza Pierangelo Cimetti – quelli

sono i nostri mercati di riferimen-

to. I nostri prodotti sono apprez-

zati molto. In Germania, Gran

Bretagna e Italia settentrionale

quindi, la richiesta maggiore del-

l’olio San Tomas, quasi un pezzo

di Sardegna che ‘vive’ all’estero e

che soddisfa i palati degli esigen-

ti acquirenti che scelgono di

gustare anche a casa loro ciò che

di buono hanno assaggiato nella

nostra isola. L’olio extravergine

prodotto nell’azienda castiadese

può essere degustato in loco. I

Cimetti, persone estremamente

disponibili, ricevono i visitatori

ogni giorno dalle nove del matti-

no alle venti per far assaggiare

pane, olio e olive. Un piacere cui è

consigliato vivamente di non

rinunciare.

Passione, tanta passione, impe-

gno, sacrificio e professionalità.

Sono gli ingredienti grazie ai

quali nasce un olio extravergine

di qualità superiore, quello pro-

dotto dall’azienda olivicola San

Tomas di Castiadas (località Sitò),

considerato uno dei migliori

dell’Isola. Gli “autori” di questo

piccolo miracolo castiadese sono

i componenti della famiglia

Cimetti. L’azienda, infatti, è rigo-

rosamente a conduzione familia-

re, ed è forse questo uno dei

segreti di questo prodotto di

OLIVICOLTURA SAN TOMASloc. Sitò 09040 CASTIADASTel. 070.9947028

Il mensile “Il Gambero Rosso”lo ha selezionato tra i migliori oli

The oil with the taste of Sarrabus

Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are theingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, consideredone of the best ones of the Island.The “authors” of this small miracle are the mem-bers of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains PierangeloCimetti,who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago

- they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas andthere they begun with the cultivation of olive trees.2800 plants are currently accommodated in six hec-tares of land.The result is a slightly spicy extra virgin olive oil,with a pleasant fragrance.San Tomas sellsthe entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entiresouth-east of the Island.The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight atnight, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread.A pleasure no one should miss.

Dove siamo / where we areL’oliodel

Sarrabus

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Il vero formaggio del sarrabusDove siamo / where we aresmettendo questa passione al

figlio maggiore, che, dopo una lau-

rea nella scuola lattiero casearia di

Lodi, numerosi stages all’estero, e

una decennale esperienza nel set-

tore, ha deciso di far fruttare tanto

lavoro, tanti sacrifici e una grande

passione, portando avanti un

sogno di famiglia, un proprio casei-

ficio artigianale. Dalla fusione di

esperienza e nuove tecnologie,

nascono i Formaggi di Muravera,

prodotti sani e genuini che accon-

tentano sia gli amanti dei sapori

antichi tradizionali, sia chi si avvici-

na per la prima volta al prodotto

caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai

classici pecorini stagionati e semi-

stagionati, propone una vasta

gamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggi

aromatizzati, formaggi speziati, che

si allontanano dall’immagine stan-

dardizzata del formaggio pecorino,

come un formaggio da dispensa, e

da grattugia.

La produzione varia dai classici

canestrati, dai cotti ai semicotti, ai

formaggi alle erbe. Ottimi i formag-

gi freschi, da tavola, e versatilissimi

per la preparazione di dolci. La

Sardaform di Muravera non trascu-

ra neanche la produzione di ricotta

fresca, ricotta salata, e, il classico

tradizionale “casu axedu”.

Questi formaggi vengono prodotti

esclusivamente con latte prove-

niente da allevamenti del Sarrabus,

assoluta garanzia di qualità e

genuinità.

Poco fuori il centro urbano di

Muravera, a pochi Km. da

Villasimius e Costa Rei, si può

acquistare il prodotto principe

della gastronomia sarda “Il formag-

gio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo

centro nella costa orientale sarda,

nasce la Sardaform, un piccolo

caseificio artigianale a conduzione

familiare. La famiglia Cappai, vanta

da tre generazioni, un’antica tradi-

zione nel settore lattiero caseario. Il

capo famiglia, per quasi 50 anni ha

collaborato con grandi aziende, sia

locali che a livello nazionale, tra-

VENDITA AL PUBBLICOFORMAGGI DI MURAVERA

Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800

Cell. 3479452664Cell. 3387251918

The real cheese of Sarrabus

Just outside the town of

Muravera, at a few km

distance from Villasimius

and Costa Rei, you can find

the main product of Sardinian gastronomical

products:“cheese”. Sardaform, a small family run

artisan business producing cheese was establi-

shed in 2005 in Muravera, a small town in the

Sardinian West coast.

Three generations of the Cappai family have been

working following the ancient Sardinian dairy

traditions. Muravera cheeses are genuine and

healthy cheese that satisfy both lovers of traditio-

nal taste and those who try Sardinian cheese for

the first time.

Fresh cheese,as well as table cheese and traditio-

nal ripe cheese are excellent.

All cheeses are produced using only milk from

cattles bread in the Sarrabus area: a guarantee of

the highest quality and genuinity.

Caseificioartigianalea conduzionefamiliare

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Nel sud-est Sardegna le produzioni artigia-

nali sono numerose e vantano profonde

ed antiche tradizioni.Tramandate di padre

in figlio,con esse si trasmette la somma arte

di donare agli oggetti creati non solo mira-

bile fattura, ma anche una connotazione

unica,“d'antico”.L’artigianato sardo non è solo

“mera produzione di oggetti di pregio”,ma

anche e soprattutto “cultura”. Un modo di

lavorare che nasce da un microcosmo di

idee,sentimenti ed emozioni.Una dimen-

sione dove ceramiche,ttaappppeettii,coltelli,cesti-

ni,gioielli e oggetti d'ogni genere diventano

pezzi di pregiato valore storico e culturale,al

di là del loro utilizzo nel quotidiano. Con

molta probabilità, il Sarrabus è anche terra

d'origine delle famose “Launeddas”,i più tipi-

ci strumenti musicali sardi, la cui tecnica di

costruzione vanta una tradizione antichissi-

ma, che resiste tutt'ora nelle mani dei più

esperti artigiani.

Le ceramiche sarde narrano la storia

e il percorso compiuto dagli antichi

artigiani che alla fedeltà all’antico

stile, uniscono la praticità e la creati-

vità artistica del mastro ceramista.

Una figura preziosa che con il suo

tornio e le mani nude, modella e

crea oggetti di assoluta bellezza. In

queste creazioni, si apprezzano gra-

ziose decorazioni dai colori vivaci,

spesso ispirate alla vita contadina e

alla natura, con stilizzazioni di figure

d'animali, fiori e piante. Oggetti

adatti ad ornare una tavola, ma

anche una teca.

Con gli antichi telai in orizzonta-

le di legno, vengono eseguiti

prodotti di nicchia molto ricer-

cati per via della pregevole fat-

tura.

Lana, cotone, lino sono i tessuti

con cui si eseguono cuscini,

tovaglie, tendaggi e copriletti

dai colori vivaci e sgargianti

accostati a tinte più tenui e deli-

cate. Le forme rappresentate

narrano antiche storie di un

tempo lontano, quando animali

e uomini vivevano in totale coa-

bitazione, immersi nella natura.

Artigianato della costa,tra storia e culturaLe CeramicheSarde

Coastal artisans, between history and culture

I Tappeti

Sardinian craft is

not just ‘produc-

tion of quality

objects’ but also

and above all ‘art

and culture’. An expert art, where

ceramics, rugs, knives, baskets,

jewels and objects of every type

become pieces of rich historical

and cultural value, beyond their

everyday use. In the ceramic crea-

tions you can appreciate gracious

decorations in vivid colours, often

inspired by farm and nature life,

with stylised impressions of ani-

mal figures, flowers and plants.

With the antique horizontal wood

canvases, products of fine wor-

kmanship are created. Wool, cotton

and linen are the materials used to

create cushions, tablecloths, cur-

tains and bedspreads in bright and

intense colours alongside paler

and more delicate tones.

Das sardische

Handwerdk ist

nicht nur

“Herstellung von

wertvollen Gegenständen” sondern auch

vor allem “Kunst und Kultur”.Eine außeror-

dentliche Kunst, in der Töpferei,Teppiche,

Messer,Körbe,Schmuck und jede Art von

Gegenständen Stücke von außerordentli-

chem kulturellen und geschichtlichen

Wert werden,abgesehen von ihrem tägli-

chen Gebrauch. In der Töpferei werden

hübsche farbfreudige Dekorationen

geschätzt die sich oft an das ländliche

Leben und an die Natur anlehnen, mit

Stilisierung von Tierfiguren, Blumen und

Pflanzen. Mit den alten, horizontalen

Holzwebstühlen werden

Qualitätsprodukte hergestellt. Wolle,

Baumwolle, Leinen sind die Stoffe aus

denen Pölster, Tischtücher, Vorhänge und

Bettüberwürfe hergestellt werden, in

bunten und grellen Farben, kombiniert

mit sanften und delikaten Farbtönen.

Sig. Nieddu, uno dei più anzianicestinai del Sarrabus

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Il sud est è una zona particolar-

mente importante dal punto di

vista della produzione artigianale.

Qui prevalgono oggetti d'artigia-

nato derivanti dall'asfodelo; in

particolare cestini, ma anche l'ar-

tigianato del telaio con meravi-

gliosi tappeti. E poi ancora bisac-

ce, ferro battuto, legno lavorato.

Nell'antico territorio del Sarrabus

Gerrei è piuttosto diffusa la cultu-

ra della realizzazione del “coltello”

che pur non essendo il fiore

all'occhiello della produzione

locale, vanta tra le sue file, degni

rappresentanti. Sono infatti

numerosi da queste parti, i cultori

di questa antica arte e sono

altrettanto numerosi gli oggetti

prodotti. Dai coltelli classici (is

arresojas), a quelli più raffinati

con manici preziosi intagliati e

finemente lavorati in lleeggnnoo, in

corno di muflone e talvolta anche

in corallo e in argento. Tra i più

interessanti esempi nell'ambito

della tradizione artigianale sarda,

vi è certamente l'antica arte della

filigrana, presente un po' in tutta

l'isola, sebbene in forme e carat-

teri che si differenziano a secon-

da del luogo di produzione. I gio-

ielli in filigrana si caratterizzano

per le forme e soggetti legati alle

tradizioni locali. La decorazione

dominante è la donna sarda, oltre

che per vezzo anche per funzione

religiosa e votiva, allorchè i mastri

orafi intrecciano sin dai tempi

antichi, splendidi anelli, orecchini,

medaglie e “bottoni mammellari”

simbolo della fertilità femminile e

donati anticamente come buon

auspicio. L'ingegno degli artigiani

sardi si manifesta maggiormente

nei materiali più poveri che, come

per incanto, assumono forme di

straordinaria bellezza e originali-

tà. Basti pensare agli utensili, così

vari e realizzati con massima cura

del dettaglio. Specchi, lampadari

in ferro battuto ed acciaio, vasi,

accessori vari per l'arredamento

della casa. Il gusto è quasi sempre

rustico e al contempo legato alla

tradizione della terra con i suoi

frutti. Il Sarrabus-Gerrei è cono-

sciuto come una terra per molti

aspetti selvaggia, ma al contem-

po ricca di tradizioni e tesori

nascosti. Nell'artigianato di questi

luoghi si possono scoprire crea-

zioni dal valore inestimabile crea-

te con estrema abilità, ricercatez-

za dei particolari, amore e passio-

ne per un lavoro che vive del-

l'ispirazione primaria derivata

dalla madre terra.

Le produzioni artigianali del sud est

Artisan trades of Ogliastra

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from

asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then there

are also blacksmiths,wrought iron and wood carving.In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making

is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy repre-

sentatives.There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved

handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the

famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument.In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out.An

art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions.Master goldsmiths

can be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authentic

symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products.

With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of

Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces.

You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases,

various accessories to furnish the house and many others...

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend.Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom

Affodill abstammen;besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden.Und dann

noch Satteltaschen,Schmiedeeisen,geschnitztes Holz.Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur

der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch

würdige Vertreter in ihren Reihen haben.Es gibt viele Typen;von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten,mit

wertvollen holzgeschnitzten Griffen,Griffen aus Mufflonhörnern,manchmal auch aus Koralle und Silber.Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus

auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen

Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der

Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen.Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe,Ohrringe,Medaillen

und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt

wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die

klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen

Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit

und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt

werden.Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl,Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……

Anche il legno è uno dei

materiali utilizzati per la

lavorazione di splendidi

prodotti. Con esso i fale-

gnami realizzano cassapanche inta-

gliate, le classiche sedie sarde impa-

gliate e molti altri oggetti di uso

comune.

Il legno

I Coltelli

ha una tradizione antichissima, come testimoniato

dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi

è di primaria importanza quella del ferro, con la

produzione di coltelli famosi in tutto il

mondo.

Donna al telaio

Coltelli, realizzazionidel mastro coltellaio

Anedda Roberto

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www.sardegnasudest.com74 Agosto 09

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Windsurf,il protagonista dell’estate

Windsurf, the protagonist of the summer

Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, which

spread beginning in the 80’s. There are many establishement where

one can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) to the

beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius). Kitesurf is

the latest born among water sports. This inflatible kite in which the surfer is bound

has been becoming popular on beaches all over the world. It seems easy and fun but

it’s important to state beforehand that practice this sport it’s necessary to take a cour-

se at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) one can find a school and pre-

pared istructors. The last sport, but not for importance, is wavw surfing. Due to its

position, Sardinis is considered the best place to practice this sport in the entire

Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, the wind and our

waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest

spiaggia priva di ostacoli, per

permettere una partenza sicura

e magari un’amico che sappia

aiutarci nel momento della par-

tenza e “dell’atterraggio” dell’ala.

Il kitesurf è sicuramente spetta-

colare e bello da vedere, ma ha

bisogno di grandi spazi e delle

dovute attenzioni. L’ultimo sport,

ma non per importanza è il surf

da onda. Il surf vede le proprie

origini nell’Oceano Pacifico ed è

sport nazionale in Australia e

nelle isole delle Hawaii. Le tavole,

originariamente in legno, oggi

sono realizzate con clarck-foam

(poliuretano) e resina. Nuotando

incontro alle onde si arriva alla

line-up, il punto in cui le onde

cominciano a infrangersi. Da qui,

remando con la sola forza delle

braccia, ci si mette in piedi per

cavalcare le onde, facendo le

manovre (tricks) e mettendo in

discussione le proprie doti di

equilibrio. Anche se l’estate non

regala nella nostra costa grandi

mareggiate, ricordate che con

una tavola tipo mini malibu, di

circa 2,40 m si riesce a surfare già

con mezzo metro d’onda. La

Sardegna vista la sua posizione è

considerata il migliore luogo per

la pratica di questi sport in tutto

il Mediterraneo. Se siete dinamici

e amanti dello sport, il vento e le

nostre onde aspettano solo voi,

per vivere a pieno le vostre

vacanze in Sardegna.

l windsurf è il più anziano e

conosciuto tra gli sport acquati-

ci, si è diffuso a partire dagli Anni

Ottanta. Per praticarlo serve

tavola, albero, vela e boma, ma

soprattutto il vento… Il windsurf

è una sorta di evoluzione della

barca a vela, molto più pratico

nel trasporto e dinamico nelle

evoluzioni; permette di uscire

per mare in tutte le condizioni

cambiando tavola e vela in base

alla forza del vento e allo stato

del mare. Sono tanti gli stabili-

menti balneari dove è possibile

imparare, non avete che l’imba-

razzo della scelta! Il kitesurf è

l’ultimo nato tra gli sport acqua-

tici. Questo aquilone gonfiabile

(kite) al quale il surfista è vincola-

to attraverso 4 o 5 cavi (linee)

lunghi circa trenta metri, sta spo-

polando nelle spiagge di tutto il

mondo. Navigare in libertà sulla

superficie del mare, ma anche

saltare dieci e più metri in alto,

avendo la sensazione di volare!

Questo è il kitesurf. Sembra facile

e divertente e come tutte le

novità attira tante persone, ma è

importante premettere che per

praticare questo sport, è neces-

sario un corso presso un centro

specializzato. Non solo, è fonda-

mentale un vento costante e

possibilmente da mare, avere la

Villasimius, windsurf

Geremeas, Kitesurf

Villasimius,windsurfing a Porto Giunco

Muravera,spiaggia di Torre Salinas

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala ph. A. Masala

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Freeclimbing, emozioni verticali

Climbing in Sardinia

Talking about climbing in a bathing paradise like Sardinia may seem strange.

But in actual fact our island attracts thousands of tourists, enthusiasts and skilled clim-

bers from all over the world throughout the year, offering the intrepid climbers endless

routes scattered throughout the region.

The roots of sport climbing lie in mountaineering, in fact many people confuse the two

disciplines which, to an inexperienced eye seem a little like the same thing, but in reality are very different.

Mountaineering has been practiced in Sardinia for about thirty years, mainly in the mountains of Gallura in

the north and Supramonte in the centre of Sardinia, with routes as high as 700 metres which are somewhat

reminiscent of the Dolomites. Climbing in mountaineering style in general is practiced on very long routes

and without places where protection can be found, so you need to understand and know how to use equip-

ment like a hammer, pitons, knots and removable protections to protect you should you fall during the

ascent.

In sport climbing, on the other hand, routes are already equipped with robust fixed nails on the wall about

2 metres away from each other, ensuring that a climber is able to climb with less risk. It is, however, just as

exciting.Generally the length of a sporting route can range from about 10 to 35 metres on the so-called sin-

gle-pitch on which the climber reaches the end of the route and a companion below helps him down with

a rope. In multi-pitches, you can climb heights of hundreds of metres a little like mountaineering, but with

the protections already fixed to the wall. The rock on which you are most likely to climb in Sardinia is

without doubt limestone, but there are some areas in the north, where you can climb granite and also vol-

canic rocks like Monte Arci (Oristano) or the island of Carlo Forte.The most popular areas on the island are

Cala Gonone, Jerzu, Isili and Domusnovas. The South-East, in addition to the first two places mentioned

above, offers numerous climbing opportunities both in summer and winter in places such as Baunei, Cala

Luna, Cala Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè (the spire), Ulassai, Osini in the wonderful San Giorgio gorge,

Ussassai, Quirra,Villasimus (Cava Usai) among others.Thanks to the passion of many people who dedicate

their lives to equipping new walls and to spreading the popularity of this sport, some new sections are

being opened with hundreds of new routes all carefully surveyed and accurately mapped by length, posi-

tion of the safety points and level of difficulty. Maurizio Oviglia, mountaineer and Piemontese climber but

"adopted Sard" is certainly the most assiduous of them all. His guidebook "Pietra di Luna” (Moonstone),

continuously updated, is now about 400 pages long and is the ideal handbook for all European climbers in

search of excitement in the vertical world on our island. For the great variety of places, for the always favou-

rable climate and for the thousands of equipped routes, our region, in little more than two decades, has

become one of the most popular places in Italy, earning its place in the top ten sport climbing paradises in

Europe.

For more information visit these sites: www.sardiniaclimb.com and www.shardrock.net

ma con le protezioni già fissate alla

parete. La roccia sulla quale è più

probabile scalare in Sardegna è cer-

tamente il calcare, ma ci sono dei

settori al nord,dove si scala sul grani-

to e anche su rocce vulcaniche

come Monte Arci (OR) o l’Isola di

Carlo Forte. Le zone più frequentate

nell’Isola sono Cala Gonone, Jerzu ,

Isili e Domusnovas. Il Sud-Est, oltre

alle prime due località appena citate,

offre innumerevoli opportunità

arrampicatorie sia in estate che in

inverno come Baunei,Cala Luna,Cala

Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè

(la guglia), Ulassai, Osini nella

Splendida Gola di San Giorgio,

Ussassai, Quirra, Villasimus (Cava

Usai) e altre. Grazie alla passione

delle tante persone che dedicano la

loro vita all’attrezzatura di nuove

pareti e alla diffusione di questo

sport, stanno nascendo nuovi settori

con centinaia di nuove vie tutte cen-

site e accuratamente cartografate

per lunghezza, distanza dei punti di

assicurazione e difficoltà. Maurizio

Oviglia, alpinista e arrampicatore

Piemontese ma “sardo d’adozione”, è

certamente il più assiduo tra tutti. La

sua guida “Pietra di Luna”aggiornata

di continuo, conta ormai circa 400

pagine e rappresenta il vademecum

ideale per tutti gli scalatori d’Europa

alla ricerca di emozioni nel mondo

verticale nella nostra Isola. Per la

grande varietà di luoghi, per il clima

sempre favorevole e per le migliaia

di vie attrezzate, la nostra Regione, in

poco più di vent’anni, è divenuta

uno dei luoghi più frequentati

d’Italia, guadagnandosi il suo posto

nella top ten dei paradisi dell’arram-

picata sportiva in Europa.

Per ulteriori informazioni potete visi-

tare i siti internet:wwwwww..ssaarrddiinniiaacclliimmbb..ccoomm

wwwwww..sshhaarrddrroocckk..nneett

Parlare di arrampicata in un paradiso

balneare come la Sardegna può

sembrare strano.

In realtà la nostra Isola attrae a

migliaia di turisti, appassionati e forti

scalatori da tutto il mondo, durante

tutto l’arco dell’anno, offrendo agli

intrepidi climbers innumerevoli per-

corsi disseminati un po’ in tutto il ter-

ritorio regionale.

Le radici dell’arrampicata sportiva

affondano nell’alpinismo, infatti

molti confondono le due discipline

che a un occhio inesperto sembrano

un po’ la stessa cosa, ma in realtà

sono molto diverse tra loro.

L’alpinismo è praticato in Sardegna

da circa trent’anni e prevalentemen-

te nei monti della Gallura al Nord e

del Supramonte nel centro

Sardegna, con percorsi (vie) alti

anche 700m che ricordano un pò le

Dolomiti. L’arrampicata in stile alpini-

stico si pratica in genere su vie molto

lunghe e prive di punti in cui proteg-

gersi, pertanto è necessaria la cono-

scenza e l’uso dell’attrezzatura come

martello,chiodi da roccia,nodi e pro-

tezioni amovibili per potersi assicu-

rare da possibili cadute durante

l’ascesa.

Nell’arrampicata sportiva invece le

vie sono già attrezzate con robusti

chiodi fissati alla parete a circa 2

metri di distanza l’uno dall’altro,

garantendo allo scalatore una salita

più sicura e con meno imprevisti,ma

altrettanto emozionante. In genere

la lunghezza di una via sportiva può

variare da circa 10 m a 35 m nei

cosiddetti monotiri (silgle-pitch) nei

quali lo scalatore arriva alla fine della

via e poi scende, aiutato dal compa-

gno che dal basso lo cala con la

corda. Nelle vie di più tiri (multi-pit-

ches) è possibile scalare centinaia di

metri avanzando in altezza e alter-

nandosi un po’ come nell’alpinismo,

Arrampicata su roccie calcaree

Matteo Marini su "Marina" grado 8c+

Paolo Corvo sulla via "secondo dito" grado: 6c+

ph. A. Masala ph. A. Masala

ph. A. Masalaph. A. Masala

Page 78: Sardegna Sud Est Agosto 2009

www.sardegnasudest.com 78Agosto 09

Page 79: Sardegna Sud Est Agosto 2009

Mirto, smell of sardinia

The small company born over

20 years ago. Bresca Dorada,

produces high quality liquors,

mirto in particular.The result is a

pleasant tasting liquor with

digestive properties which is still produced according

to the methods of a century ago, a recipe jealously

handed-down from father to son.The company has

enriched its offering with “limoncino” - lemon, oran-

ge and “ fico d’india” - prickly pear liquor and mar-

malade as well.Bresca Dorada is also small restaurant

where one can taste food and flavours from unique

territory such as Sarrabus

www.sardegnasudest.com 79Agosto 09

Un liquore dolce che con il suo sapore racconta il fasci-

no della nostra isola.Dall'infusione idroalcolica delle bac-

che del mirto selvatico,raccolto a mano nei territori più

impervi e suggestivi si ottiene il mirto di Sardegna.

Questo procedimento tradizionale viene ancora usato

dalle famiglie sarde per ottenere un liquore unico , da

offrire con orgoglio agli ospiti durante le ricorrenze più

importanti.Bresca Dorada continua a produrre questo

liquore con metodi tradizionali ma in un ambiente di

lavoro moderno, con grande attenzione sia per la quali-

tà della materia prima,le bacche nero-violacee raccolte

tra la vegetazione incontaminata della costa orientale,

sia per il prodotto ottenuto :un liquore limpido che pro-

fuma di bosco e regala al palato sensazioni inimitabili.Per

questo la qualità dei prodotti Bresca Dorada sono ben

conosciuti in Sardegna ,nella penisola e oltre i confini

dell'Italia. Il primo nucleo dell'azienda Bresca Dorada

nasce nel 1985 per iniziativa di Paolo Melis e Enrico Diana

.L’idea era quella di fare impresa rispettando ambiente e

tradizioni.Si è cominciato con la produzione del miele

per poi passare ai pranzi per i turisti ed infine alla produ-

zione del mirto >>. Un’idea che si è rivelata vincente,tan-

t’è che oggi Bresca Dorada è diventata un punto di rife-

rimento per tutto il mercato.<<Abbiamo iniziato a pro-

durre il “mirto”– raccontano Diana e Melis – sulla base di

una vecchia ricetta tramandata dalla nonna di uno di

noi.Il successo è stato immediato e così abbiamo deci-

so di dar vita ad una produzione su larga scala.Nel 1990

abbiamo provato a distribuire alcune migliaia di botti-

gliette da 25 cl presso i punti vendita che commercializ-

zavano il nostro miele ed in meno di due mesi abbiamo

esaurito l’intera produzione. Da lì è stato un autentico

crescendo che ci ha portato a vendere fino a 500 mila

bottiglie del nostro “mirto” in un solo anno >>. Oggi

Bresca Dorada si è dotata di impianti modernissimi per

la produzione del liquore: <<Dovevamo far fronte alle

esigenze di mercato – spiegano i pionieri dell'azienda –

che impone la lavorazione nel rispetto di severe norme

igieniche. Questo però non ha influito minimamente

sulla qualità del prodotto per il quale usiamo attenzioni

degne di una produzione artigianale in ogni fase della

lavorazione >>.“Il mirto”non è però l’unica specialità di

Bresca Dorada, una azienda che negli anni ha saputo

diversificare i propri prodotti per conquistare sempre

nuove fette di mercato.<< Se si vuole stare al passo con

le esigenze dei consumatori – confermano Melis e

Diana - servono sempre idee nuove . Così , dal miele

siamo passati al mirto e negli scorsi anni abbiamo arric-

chito la nostra offerta con il limoncino,i liquori d’arancia

e fico d’india.Dal mondo delle api si è giunti ai liquori .Il

passo successivo mosso da Bresca Dorada è stato in

direzione della produzione di marmellate .A cominciare

da quelle a base di agrumi,particolarmente abbondan-

ti e pregiati in un territorio che agli agrumi dedica ogni

anno una Sagra ed un affermato concorso gastronomi-

co intitolato ''Spicchi di Gusto ''. Poi è stata la volta dei fichi

d'India e delle mele cotogne del Sarrabus da cui si

ottengono deliziose confetture,che vengono prepara-

te nei laboratori di Bresca Dorada senza l'aggiunta di

qualsiasi additivo per la conservazione.L'Azienda conti-

nua il suo percorso nel grande rispetto per l’Ambiente,

che dovrebbe essere preso come esempio da tutti colo-

ro che fanno impresa in Sardegna.Una risorsa in più per

il Sarrabus che sta cercando di ripartire dalle ricchezze

del proprio territorio per costruire lo sviluppo economi-

co da troppo tempo atteso: <<Abbiamo una grande

tradizione agricola – sostengono Diana e Melis – che sta

piano piano scomparendo.Il nostro vuol essere pertan-

to un segnale chiaro ai giovani per ritornare alla terra.Del

resto tutti i nostri fornitori operano in zona.La terra può

permettere a tanti giovani di vivere dignitosamente gra-

zie al valore aggiunto della genuinità e della qualità >>.

Mirto, profumo di sardegnaBresca Dorada,azienda di Muravera,produce liquori della tradizione sarda

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In tanti si domandano cosa significhi l'im-

magine impressa sulla bandiera sarda.

Quelle 4 teste scure con la testa fasciata da

una benda. E quello Scudo crociato di

rosso che fa pensare a qualcosa di forte-

mente rivoluzionario. I sardi sono un popo-

lo notoriamente legatissimo alla propria

terra; per questo i “Quattro Mori” hanno

prima di tutto un valore affettivo e in virtù

di questo legame vengono condotti con

orgoglio in giro per il mondo. Il vero signi-

ficato di quell'immagine impressa nella

bandiera sarda, è ancora oggi oggetto di

discussione tra gli storici. Secondo antiche

tradizioni spagnole, il simbolo dei Quattro

Mori fu creato da Pietro I d’Aragona, attor-

no all’anno 1000 per celebrare la vittoria di

Alcoraz sul popolo arabo, temibile nemico

che in quell'epoca mirava a conquistare

tutto il mediterraneo. Si suppone che il

simbolo dei quattro mori sia stato conces-

so alla terra sarda solo nel 1379 quando fu

annessa al Regno Aragonese. Durante i vari

secoli, l'immagine subì alcuni cambiamen-

ti (tra questi anche lo spostamento della

benda a coprire gli occhi), mantenendo

tuttavia le caratteristiche predominanti

come la posizione e direzione in cui le

teste guardavano. Tuttavia sono molti i miti

locali che si narrano riguardo allo stemma.

Questi ultimi riconducono in gran parte ad

una famigerata battaglia contro i mori,

attorno all’anno mille. Evento particola-

mente cruento in occasione del quale il

popolo sardo sconfisse gli arabi e impalò le

teste dei loro generali come monito contro

future invasioni. Tra storia e leggenda, mito

e realtà, la bandiera dei quattro mori resta

comunque un potente simbolo di apparte-

nenza, seppur con un emblematico tra-

scorso velato da un alone di mistero.

Tramandare valori, tradizioni, cultura e un

importante patrimonio letterario legato

alle leggende e al mito, è prerogativa tipi-

ca del popolo sardo. Un popolo che per il

suo carattere schivo e il suo attaccamento

alla terra, ha conservato nel tempo una for-

tissima identità. Un'identità che nei suoi

quattro mori ha trovato dimora e che

ancor oggi, tra passato e presente si distin-

gue con forza e con orgoglio al di là del

mare e della terra stessa.

Orgoglio di un popolo,tra storia e leggenda.Pride of a people, between history and legend

Many people wonder about the meaning of the image depicted on the Sardinian flag. Those four dark heads with their

heads bound by a bandana. And that shield crossed in red that evokes something that is intensely revolutionary. The

Sardinians are a people who are strongly attached to their land and for this reason more than anything else the ‘Four

Moors’ are of sentimental value and, because of this bond, they are carried proudly all over the world. The real meaning

of this image depicted on the Sardnian flag is still the subject of discussion between historians today.According to ancient

Spanish traditions, the symbol of the Four Moors was created by Pietro I of Aragon around the year 1000 to celebrate the victory of Alcoraz

over the Arab people, a feared enemy which in that period was threatening to conquer the entire Mediterranean. It is thought that the sym-

bol of the Four Moors was only granted to the Sardinian land in 1379 when it was annexed to the House of Aragon. Over the centuries, the

image has been the subject of a few changes, (among them even moving the bandana to cover the eyes) however still retaining the essen-

tial elements such as the position and direction in which the heads were looking. However, many local myths are told regarding the crest.

Most of these myths can be traced back to a notorious battle with the Moors, around the year 1000.They were particularly bloody events in

which the Sardinians defeated the Arabs and impaled the heads of their generals as a warning against future invasions. In any case, amidst

history and legend, myth and reality, the flag of the four Moors remains a powerful symbol of belonging, albeit with a symbolic past veiled

in an aura of mystery.To hand down values, traditions, culture and an important literary heritage linked to legend and myth, is a typical qua-

lity of the Sardinian people. A people who, because of their reserved character and attachment to their land, have retained over time a very

strong identity. An identity which in their Four Moors has found its home and which still today stands out between past and present with

strength and pride, even beyond the sea and the land itself.

Viele fragen sich, was das Bild, das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, bedeute. Jene vier dunklen Köpfe mit einer

Stirnbinde auf dem Kopf. Und dieses Schild mit einem roten Kreuz das an etwas besonders Revolutionäres erinnert. Die

Sarden sind – wie bekannt - ein mit dem eigenen Land verbundenes Volk; daher haben die “Vier Mohren” vor allem

einen gefühlsmä‚igen Wert und dadurch werden sie mit Stolz in der ganzen Welt herumgezeigt. Die wahre Bedeutung

dieses Bildes das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, ist noch heute Gegenstand von Diskussionen mit den Historikern.Nach alten spani-

schen Traditionen wurde das Symbol der Vier Mohren von Peter I. von Aragonien um das Jahr 1000 erschaffen um den Sieg von Alcoraz über

das arabische Volk, einem zu fürchtenden Feind der zu dieser Zeit versuchte, den ganzen Mittelmeerraum zu erobern, zu feiern. Man nimmt

an, daß das Symbol der Vier Mohren dem Land Sardinien erst 1379 zugestanden wurde als es dem Aragonesischen Reich angeschlossen

wurde. Im Laufe verschiedener Jahrhunderte erfuhr das Bild einige Veränderungen (unter ihnen auch das Verschieben der Binde auf die

Augen), wobei jedoch die überwiegenden Merkmale wie die Position und die Richtung in die die Köpfer schauten, beibehalten wurden.

Dennoch existieren viele lokale Mythen die über dieses Wappen erzählen.Sie führen gro‚teils auf eine berüchtigte Schlacht gegen die Mohren,

um das Jahr 1000 zurück. Ein besonders blutiges Ereignis in dem das sardische Volk die Araber besiegte und die Köpfe ihrer Generäle als

Mahnung gegen eventuelle zukünftige Invasionen auf Stangen aufspießte. Zwischen Geschichte und Legende, Mythus und Wirklichkeit, die

Fahne der Vier Mohren bleibt trotzdem ein starkes Symbol der Zugehörigkeit, eine emblematische Vergangenheit die mit einem geheimni-

svollen Nimbus umgeben ist.Die Überlieferung der Werte,Traditionen,der Kultur und einem wichtigen Literaturschatz der mit den Legenden

und dem Mythus verbunden ist, ist typisch für das sardische Volk. Ein Volk, das mit seinem zurückhaltenden Charakter und seiner

Verbundenheit mit der Erde seine starke Identität beibehalten hat. Eine Identität die in den Vier Mohren einen Platz gefunden hat der sich

noch heute mit Kraft und Stolz, in der Vergangenheit und Gegenwart jenseits des Meeres und der Erde selbst hervorhebt..

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www.sardegnasudest.com84 Agosto 09

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Dopo una pausa di vari

anni torna a Villasimius

la realtà che ha fatto la

storia dell’intratteni-

mento notturno di

una delle località

turistiche più fre-

quentate dai giova-

ni vacanzieri della

costa orientale sarda. Lo

Sciabecco (ex La Forteza) riapre i

battenti con una nuova gestione, ambiente

nuovo e rinnovato per un Disco Club che

oggi si propone con una struttura rivisita-

ta nello stile e nella sua concezione di frui-

bilità. Più sobrio ed elegante rispetto al

passato, propone al suo interno diverse

aree ed ambienti per soddisfare clientele

sempre più esigenti.

Un’ ampia e rinnovata zona Bar, un’ esclusi-

va area Champagneria/Privè, una nuova

sala commercial ed house, dove alle con-

solle si esibiscono i più rinomati Dj nazio-

nali e di fama anche internazionale.

Il nuovo Sciabecco è anche un Wine & Grill

Restaurant, che con un ospitalità di 100

posti, garantisce alla propria clientela un

ottimo servizio. Specialisti in grigliate di

carne e pesce porta in tavola la qualità dei

prodotti locali, abbinando ad un ottima

cucina un buon assortimento di vini.PPeerr ii ppoocchhii cchhee nnoonn ccii ssoonnoo aannccoorraa ssttaatt ii ::

IILL LLOOCCAALLEE SSII TT RROOVVAA AA VV II LL LLAASSIIMMIIUUSS

PPRRIIMMAA DDEELLLL’’ IINNGGRREESSSSOO DDEELL PPAAEESSEE..

PPeerr iinnffoo ddiissccootteeccaa ::

336600..662200115588 --334477..11885500444455--333399..66119944554477

PPrreennoottaazziioonnii RRiissttoorraannttee ::

334488..00337766008844

www.sardegnasudest.com 85Agosto 09

Estate 2009,allo Sciabecco di Villasimius

Open every night: the most fashionable place

One of the most known night clubs in Villasimius is back: Lo

Sciabecco (ex La Forteza) is now open again as a Disco club under a

new management.The new night club is more stylish with different

areas for his guests: a vast lounge bar, an exclusive

Champagneria/Privé area, a new commercial and house music floor

with the most Italian and international DJs. New Sciabecco is also a Wine & Grill

Restaurant with a 100 guest capacity and local meat and fish specialties and a good wine

assortment.

NIGHT CLUB IS LOCATED JUST OUTSIDE VILLASIMIUS

Ein der berühmtesten Nachtklubs von Villasimius ist wieder da: Lo

Sciabecco (ehemaliger La Forteza) ist nun ein Disco club geworden

mit neuer Verwaltung. Der neue Nachtklub ist schicker als vorher mit

verschiedenen Bereichen zur Verfügung: ein weiträumiges Café, ein

exklusives Champagnerie/Privé-Bereich, ein neuer Commercial- und

House Bereich.Das neue Sciabecco ist auch ein Wein- und Grillrestaurant mit 100 Plätzen,

wo Fleisch- und Fischspezialitäten mit einem guten Weinsortiment serviert werden.

DAS NACHTKLUB BEFINDET EINIGE KILOMETER VOR VILLASIMIUS

Agosto 2009 allo Sciabecco

Estate 2009 Lo Sciabecco si rinnovaanche quest'anno, restiling della salacommerciale con una nuova pista daballo e un elegante superprivè.

Programmazione di agosto aperto tuttii giorni:Venerdì 7 Claudio CoccolutoVenerdì 14 Maurizio GubelliniSabato 15 Carnival Party con Frankie P.Domenica16 Miss SciabeccoVenerdì 21 House machine Story Dj Dan-Mc, e tntissime feste a tema.

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