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mensile d’informazione per la Salute e il Benessere n° 66 Distribuzione Gratuita www.salutare.tel Poste Italiane Spa - sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1 comma 1- DCB - Av. Vi diamo ascolto... Centro Acustico dr. Nicola Topo www.fonetop.it www.salutare.info Estetica La Mastoplastica Alimentazione L'importanza di mangiare bene Prevenzione L’Influenza e i Rimedi Naturali Formazione Curare la patologia o prendersi cura della persona?

Salutare 66

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informazione sulla salute e il benessere

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mensile d’informazione per la Salute e il Benessere n° 66Dis

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Vi diamo ascolto...

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EsteticaLa Mastoplastica

AlimentazioneL'importanza di mangiare bene

PrevenzioneL’Influenza e i Rimedi Naturali

FormazioneCurare la patologia o prendersi cura della persona?

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AlimentazioneDieta e infezioni urinarie

MusicoterapiaThe sound from silence

PrevenzioneL’Influenza e i Rimedi Naturali

NormativeLe recenti normative sanitarie e farmacologiche

FobieQuali sono le fobie e le ossessioni più comuni?

Benessere I livelli logici di apprendimento e di cambiamento

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Tutti gli articoli hanno solo finalità informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedica-zione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

14Nutrizione

I minerali del buonumore (2a parte)

L'importanza di mangiare bene

18Alimentazione

Curare la patologia o prendersi cura della persona?

16Formazione

19Dermatologia

Gastroenterite o influenza intestinale?

20Farmacia

Nuovo trattamento riabilitativo della paralisi cerebrale infantile

21Riabilitazione

La Mastoplastica

10Estetica

I primi freddi

9Cosmesi

Emozioni e benessere psicofisico

12Psicologia

Salutare + BabyMagazine

sono in distribuzione gratuita

Sommario

6 News

28 Sociale

33 Ricevi Salutare

34 Eventi

Malattie delle palpebre di interesse dermatologico

Pubblicazione mensile Anno VII n° 66 - 2011Distribuzione gratuitaReg. Tribunale Avin data 15/01/2004 N° 419

Editore: Ass. Culturale Salutare

Direttore Responsabile: Angela RomanoRedazione: Maria Paola ApreaProgetto grafi co: Promova Coop. Soc. OnlusArea web: Carmine Serino

Collaborazioni:dr. I. La Rusca, dr.ssa T. Forlano, dr.ssa M. Vozza, dr.ssa F. Blasi, M. Cervellera, dr. A. Sabato, dr.ssa S. Garifo, Prof. A. Giordano, dr. A. Del Sorbo, dr. R. Monetta, dr.ssa E. Vesce, dr.ssa R. Melillo, V. D'Angelo.

Contatti: www.salutare.telsito: www.salutare.infoe-mail: [email protected]

contatto skype: salutare.infoTel.: 0825.74603

Contributi: c/c postale n° 55117402intestato all’Ass. Salutare via Due Principati, 278 Avellino

Stampa: Paper Press

Salutare è la rivista gratuita con diversi argo-menti nell’ambito della salute e benessere: medicina, psicologia, farmacia, alimentazione, ambien-te e tanti altri.

Si avvale della collaborazione di professionisti del settore che mettono a disposizione le proprie cono-scenze al servizio di tutti i cittadini.

Partecipare a SALUTARE significa sostenere un’i-niziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati.

Un’Ente o Azienda che usufruisce di uno spazio su Salutare ha la possibilità di comunicare ai lettori le strutture, i servizi, le iniziativesulla SALUTE e il BENESSERE.

Il materiale grafi co e redazionale deve pervenire entro il giorno

10 del mese precedente alla pubblicazione.

Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili

dei testi inviati.

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Angolo dei Lettori

Salve a tutti, vorrei rivolgere alcune domande circa il nostro sistema salu-te e a quali profondi cambiamenti sta andando incontro vista l'applicazione a breve delle nuove normative e di quelle da poco adottate. Tante cose stanno cambiando e noi cittadini dovremmo essere costantemente informati e soprattutto consapevoli delle scelte migliori da prendere per salvaguardare la nostra salute ma soprattuto quella dei nostri figli.Maria LT

Gentile lettricein questo numero troverà alcuni arti-coli molto interessanti sull'argomento, per non parlare della sezione news, in cui si chiariscono alcuni punti su nuovi decreti e normative adottati di recen-te. Si tratta dell'articolo della dr.ssa Melillo a pag. 26 ed un altro spunto di riflessione sarà sicuramente l'articolo del dr. Cevellera a pag. 16.

Gentile Redazioneogni volta che leggo la vostra rivista estrapolo sempre consigli molto utili e assolutamente inediti che nessun'al-tro periodico riesce a fornire. Potreste indicarmi o consigliarmi sul da farsi con i vaccini antinfluenzali, che anche quest'anno sono il cruccio di noi ita-liani? Grazie per il lavoro che svolgete.Mauro CB.

Come si evince dai numerosi con-tributi dei nostri esperti di questo numero, la corretta alimentazione unita ad un sano stile di vita è l'unica forma accreditata per sconfiggere e prevenire malattie, dalle più blande a quelle più complesse. Anche nel caso dell'ondata influenzale che ogni anno 'ci investe', la soluzione sembra essere la stessa: usufruire dei principi attivi di molti alimenti per contrastare l'in-sorgere delle malattie, prima fra tutte l'influenza.Ottime guide, questo numero, forni-te dal Prof. Giordano a pag. 18, dalla dr.ssa Blasi a pag. 14, dr.i D'Orta e Del Buono a pag. 24 e dalla dr.ssa Garifo a pag. 17.

Buona e sana lettura e tutti voi.

SalutareVia Due Principati, 278 83100 Avellinoinfo: tel. 0825 74603e-mail: [email protected]

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7Salutare

dr. Aldo Sabato Farmacista

dr. Antonio Del SorboSpecialista in Dermatologia

Vincenzo D'Angelo Consuelor-Life-Coach

dr.ssa Roberta MelilloFarmacista

dr.ssaSerena GarifoDietista

Salutare è una realtà edito-

riale che da 7 anni fornisce

ai lettori un supporto infor-

mativo di qualità, fruibile a

tutti, convinti che la corretta

informazione ed educazione

sanitaria siano due strumenti

indispensabili per la preven-

zione e il miglioramento della

qualità della vita.

Questa straordinaria mission

è possibile grazie a tutti gli

esperti che contribuiscono

a rendere Salutare chiara,

completa e affi dabile.

Per migliorare e integrare le

tematiche socio sanitarie, dagli

approcci terapeutici al trat-

tamento, estendiamo l'invito

ai professionisti del settore

a collaborare con articoli di

pubblico interesse, scrivendo a:

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dr.ssa Teresita ForlanoPsicologa

Prof.Antonio GiordanoAnatomia ed istologia patologica, oncologia

dr.ssa Elisa Vesce Musicoterapeuta

dr.Ivan La RuscaSpec. Chirurgia Plastica

dr.Massimiliano CervelleraConsulente e trainer presso S.S.N.

dr.Rino Monetta Fisioterapista

News

Tavola rotonda sul Progetto Satellite dell’AOU Federico II "Etica ed Innovazione nella Sanità Meridionale tra criticità ed opportu-nità: il confronto sul Progetto Satellite”, questo il titolo della tavola rotonda che si è svolta sabato 3 Dicembre, presso la sala auditorium del Ceinge- Biotecnologie Avanzate. È stato un dibattito aperto sulle pro-spettive del progetto tra gli specialisti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e i Medici di Medicina Generale

delle cooperative campane che hanno aderito all’iniziativa.Il Progetto Satellite, avviato dall’Azien-da lo scorso febbraio, ha l’obiettivo di creare un "sistema a rete” tra le unità di diagnosi e cura di eccellenza dell’A-OU ed i Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta, attraverso un modello organizzativo che promuove un’azione integrata nell’erogazione dei servizi di assistenza al paziente.La telemedicina, il teleconsulto, la car-tella clinica elettronica condivisa sono gli strumenti che si stanno utilizzando per la co-gestione dei casi clinici tra

professionisti ospedalieri e professio-nisti delle cure primarie. Ha aperto il tavolo di confronto Giovanni Canfora, direttore generale dell’AOU ed ha chiuso i lavori. Franco Salvatore, pre-sidente e coordinatore scientifico Ceinge-Biotecnologie Avanzate. Ha moderato i lavori Silvio Luise, giornalista Rai.

Sono intervenuti i presidenti degli Ordini dei Medici campani, i referenti aziendali, i presidenti delle cooperative campane di MMG aderenti al progetto e i giovani medici in formazione.

Giurista di estrazione catto-lica, Renato Balduzzi, nato a Voghera il 12 febbraio 1955 ma alessandrino d'a-dozione, sposato con tre figli, è professore ordina-

rio di diritto costituzionale nell'Università del Piemonte Orientale e dal 1° novembre 2011 è docente alla facoltà di Giurisprudenza dell'U-niversità Cattolica.

Di fatto non è alla prima esperienza di governo, visto che dal 1989 al 1992 è stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa e dal 1996 al 2000 di quello della Sanità, dove ha rico-perto anche l'incarico di capo ufficio legisla-tivo con il ministro Rosy Bindi presiedendo

la commissione ministeriale per la riforma sanitaria, e delle Politiche per la famiglia (2006-2008).

Sempre in ambito sanitario, dal 2007 presie-de l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), mentre dal 2009 è presi-dente del Nucleo di valutazione dell'Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara e, dal 2006, del comitato di indi-rizzo dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna.

Impegnato nell'associazionismo cattolico, fino al 2008 è stato presidente del Movimento ecclesiale di impegno culturale, movimento esterno dell'Azione Cattolica Italiana, di cui

dirige dal 2003 il bimestrale Coscienza: «Più che ripartire dai giovani – ha scritto nel suo ultimo editoriale, dedicato proprio alla situa-zione politica italiana - conviene ripartire dalla giovinezza, cioè dalla freschezza che ciascuno, a prescindere dal dato anagrafico, sa portare nella propria vita personale e professionale, così come, per chi abbia attitudini e condizioni favorevoli, pubblica e politica».

«C'è un compito per una politica giovane: è quello di ricreare il gusto di un associazioni-smo di partito inteso come sodalizio morale e culturale prima che politico.

Soltanto così si potrà affrontare con successo il vento dell'antipolitica e del qualunquismo».

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Renato Balduzzi nuovo ministro della Sanità

Ospedale e Territorio: una collaborazione possibile

Dopo un lungo percorso dura-to quasi quattro anni, è sta-to pubblicato il regolamento comunitario sulle informazioni alimentari obbligatorie e volon-tarie per l’etichettatura dei prodotti. Entrerà in vigore poco pri-ma di Natale 2011, anche se per diversi punti è previsto un percorso a tappe di tre o

cinque anni. Gli alimenti che non hanno i requisiti richiesti potranno essere immessi sul mercato fino ad esaurimento scorte e comunque entro il prossimo 1° aprile. Principali sono le novità per la tabella nutrizionale, gli allergeni in evidenza nell’elenco degli ingredienti, una dimensione

minima per i caratteri con cui sono scritte le etichette, il divieto di indicazioni devianti.L’obiettivo è quello di rendere più semplice per i consumatori leggere e interpretare le infor-mazioni dei prodotti esposti sugli scaffali dei supermer-cati e creare omogeneità in tutta Europa. Gli alimenti confezionati devono

avere una tabella nutrizionale con sette elementi (contenuto energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri, sale) riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto ma anche riferiti alle singole porzioni con la possibilità di indicare le per-centuali giornaliere raccoman-date o indicative (Reference Intakes o GDA).

Il nuovo Regolamento UE 1169/2011 etichettatura legale degli alimenti

dr. Giovanni Canfora

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News

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La vita non è vivere, ma essere in buona salute. (Marziale)

Il Centro Benessere dell'Albergo Heaven, una struttura immersa nel verde del Parco del Partenio a Mercogliano (AV) è dotato di attrezzature all'avangu-radia, completo di un'ampia palestra arredata per il fitness, di 3 tipi diversi di sauna e una piscina interna con nuoto controcorrente.

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e corpo (seno up, glutei up, linfodre-naggio, tonificante, snellente, vasco-lare, pain stop), potrete provare dei percorsi personalizzati studiati da un'equipe altamente qualificata che vanno dall'anticellulite al depurativo, rivitalizzante anti età, anti stress, sensoriale, drenante polmonare e tanti altri.

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Specialisti da tutta Italia per apprendere la tecnica nelle sale operatorie dell’IRCCS Neuromed

Il futuro nella chirurgia delle fratture verte-brali traumatiche si chiama Osseofix, una procedura che segna l’evoluzione rispetto alle tecniche tradizionali della vertebropla-stica e della cifoplastica.

OsseoFix, infatti, permette di stabilizzare le vertebre con lo stent, una sorta di gab-bia in titanio, applicabile con un intervento mininvasivo, riempita di cemento acrilico solidificato.

Il dispositivo di ultima generazione, impor-tato in Italia dalla Scient’x di Milano e dal dott. Marcello Bartolo, Responsabile della Neuroradiologia diagnostica e terapeutica dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS), Past-Presidente della Società di Neuroscienze Ospedaliere (SNO) e di recente eletto Consigliere

della Associazione Italiana di Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica (AINR), non è ancora molto diffuso nelle pratiche cliniche di molti specialisti italiani.

È per questo che il dott. M. Bartolo, che ne è stato il primo utilizzatore in Italia, tiene semestralmente un workshop di aggiorna-mento aperto ai colleghi (come ortopedici, neuroradiologi e neurochirurghi) per poter condividere questa nuova tecnica attraver-so un momento teorico e una dimostra-zione pratica in live surgery, come quello appena concluso, cui hanno partecipato un Ortopedico laziale e quattro Neuroradiologi provenienti da L’Aquila, Siena, Roma, Ferrara.

L’applicazione dello stent in titanio risolve fratture particolarmente difficili da trat-tare, come quelle traumatiche in soggetti giovani e quelle Osteoporotiche inveterate, garantendo la consolidazione, per la ver-tebra, di una nuova e valida impalcatura

che regga nel tempo con una conseguente ristrutturazione vertebrale e stabilizzazio-ne del rachide.

Questo sistema, inoltre, evita il perico-lo di fuoriuscita del cemento, riducendo notevolmente la possibilità di complican-ze post-operatorie.

L’Osseofix si pone dunque come una nuova arma a disposizione degli specialisti anche contro la lombaggine da crollo vertebrale e, in taluni casi, nei cedimenti vertebrali da osteoporosi, nonostante la procedura sia più indicata nei pazienti di media età soggetti a crolli da trauma.

Un nuovo approccio allefratture vertebrali traumatiche

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Con il cambio di stagione e quindi con i repentini sbalzi di tem-peratura che spesso caratte-rizzano il passaggio dal caldo al freddo, la nostra pelle e il nostro corpo reagiscono alle variazioni climatiche spesso con disagio e fastidio, in quanto non si adattano immediatamente alla condizione di freddo.

Il nostro equilibrio psico-fisico può risultare alterato da sbal-zi d’umore, nervosismo, ansia e insonnia.

La pelle, la corteccia che riveste il nostro corpo, risente immedia-tamente di questi cambiamenti e quindi risulta spesso spenta, opaca, poco elastica e soprat-tutto secca.Inoltre la fatidica tintarella è ormai svanita, lasciandoci sovente mac-chie scure (melasmi), segni di una scorretta esposizione al sole.

IL pH della nostra pelle. Il nor-male equilibrio idrolipidico risulta alterato, per cui la pelle è facil-mente soggetta a screpolature, arrossamento e prurito.

La pelle va dunque nutrita ed idratata anzitutto con una die-ta ricca di vitamine e acidi grassi essenziali. Inoltre è bene l’uso di prodotti cosmetici specifici, idra-tanti e nutrienti.

L’olio extravergine d’oliva è l’ali-mento per eccellenza e il princi-pio attivo cosmetico ideale per questo periodo.

L’Olio d’oliva e la nostra pelle. L’olio di oliva non è solo una deli-zia per il palato e fonte di salute per le note proprietà terapeutiche ma, come ci tramandano antiche tradizioni popolari, è un ottimo alleato della bellezza al naturale.

Le notevoli virtù cosmetiche dell’o-lio d’oliva infatti, erano già cono-sciute dagli Egiziani che usavano il «dono degli dei» come antiru-ghe incorporandolo a latte, grani d’incenso e bacche di cipresso, dai Fenici che lo battezzarono «oro liquido», dagli atleti greci che lo utilizzavano nei massaggi per rilas-sare i muscoli dopo l’allenamento e dai Romani dopo una seduta alle terme per ritrovare vigore.

Ricco di preziose sostanze dagli strani nomi, come squalene, fito-steroli e tocoferoli, l’olio d’oliva, volge una funzione emolliente e protettiva per l’epidermide e grazie a particolari acidi grassi, importanti vitamine (A, E e D) e composti fenolici, risulta un otti-mo antiossidante e anti radicali liberi, responsabili delle altera-zioni e dell’invecchiamento cel-lulare che quotidianamente, a causa di variazioni climatiche, fumo e inquinamento, rovinano la nostra pelle.

Cosmesi

a cura di RIDERMA by FACOS INNOVATION S.a.s

I primi freddi

Proteggiamo la nostra pelle con l’olio d’oliva

11Salutare

Esteticaa cura del dr. Ivan La RuscaSpecialista in Chirurgia Plastica

Ecco perché la domanda di aumentare il volume mammario è sempre più presente.

Per quanto riguarda i tipi di paziente che si rivolgono al chirurgo plastico abbiamo due tipologie di pazienti: quelle giovani che hanno sempre avuto poco seno, che rag-giunta la maggiore età vogliono ingrandir-lo e quelle che avevano un buon volume, ma dopo le gravidanze hanno modificato il volume e vogliono tornare alle dimen-sioni primordiali.

I tipi di intervento di chirurgia estetica che possono essere fatti al seno sono: il lifting,

chiamato tecnicamente mastopessi, che a vol-te è concomitante con l’inserimento di protesi.

A tal riguardo bisogna ricordare che l’impiego delle protesi ha solo la funzione di aumentare il volume; se viceversa voglia-mo modificare la forma, e quindi "tirarlo su”, bisogna ricorre a tecniche diverse con cicatrici aggiuntive, intorno all’areola o verticale sotto la mammella.

Questo tipo di intervento viene effettuato

Il seno ha assunto una valenza molto importante nella nostra società e di conseguenza nel sentirsi donna. La pressione dei mass media è fortissima per cui oggi una donna con un seno piccolo, anche se ben formato, non si sente completa.

Varie tipologie di interventi

Cosmetici a base di olio d’oliva. Oggi la cosmesi si è impadronita dei semplici "segreti” dei nostri avi, per i quali la funzione dell’olio per la bellezza era divenuta di gran lunga superiore a quella nutrizionale.

La cosmetologia più attuale ha riscoperto i valori delle materie pri-me naturali come l'olio d'oliva, che danno vita a numerosi prodotti, sicuramente più facili da utilizzare ed efficaci rispetto alle ricette della nonna. Prendiamoci cura del nostro corpo.

Per la cura della pelle del corpo è il momento di adottare una strate-gia specifica, magari concedendosi qualche trattamento particolare che la idrati a fondo, oltre a donarle tono ed elasticità.

Uno degli ultimi ritrovati della cosmetologia per la detersione della

pelle è il detergente oleato, un dermodetergente per il corpo che, grazie alla presenza dell’olio d’oliva agisce per affinità e non per contrasto, eliminando le impurità della pelle senza alterarne l’e-quilibrio fisiologico.

Queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto alle pel-li delicate e tendenti a screpolarsi, come anche a quelle fragili dei bambini. Inoltre, dopo la detersione è consigliabile applicare un pro-dotto specifico come l’olio secco RIDERMA, che idrati a fondo senza lasciare fastidiosi segni di unto.

L’olio secco ha la peculiarità di poter essere utilizzato per tutti i tipi di pelle, in quanto non unge, si assorbe facilmente, rendendo la pelle morbida, luminosa ed elastica. Inoltre, applicato quotidianamente, aiuta a prevenire le fastidiosissime smagliature.

La Mastoplastica

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12 www.salutare.info

13Salutare

prevalentemente nelle pazienti che dimagriscono o hanno ridotto il volume mamma-rio in seguito a gravidanze.

In generale si effettua una mastopessi quando la distan-za tra la clavicola e l’areola supera i 20-22 cm.

Non è vero che in caso di riduzione mammaria è con-sigliabile l’utilizzo di protesi. È un controsenso toglie-re e mettere volume nello stesso intervento chirurgico.

Esistono delle tecniche di chirurgia plastica che per-mettono di ridurre il seno e fare un lifting senza impie-go di protesi.

È falsa l’idea che con le pro-tesi il seno rimanga "sempre su”, in quanto il peso della mammella con gli anni tende comunque a modificare la forma; il seno assume un aspetto naturale, più gio-vane, senza l’impiego di un corpo estraneo come può essere la protesi.

Quest’ultima va utilizza-ta solo per aumentare il volume mammario.

Le protesi al silicone sono i presidi medico chirurgici più studiati dopo la pillola anticoncezionale.

In America, non in Europa, sono state ritirate dal mer-cato per effettuare ulteriori studi clinici per circa 15 anni, ma rimesse in commercio dopo la piena certificazione di sicurezza da parte dell’en-te governativo (Food and drug Administration) . Le protesi attualmente in commercio sono sicure. Logicamente esistono pro-tesi e protesi.

Esistono due tipologie prin-cipali di protesi, riguardo la forma: anatomiche o rotonde. Anche se le prime, a forma di goccia possono apparire più naturali, hanno compli-canze maggiori e un effet-to finale poco prevedibile.

Le rotonde, se ben posizio-nate, tipo sotto il muscolo in soggetti magri, hanno un effetto equivalente con minori rischi.

Comunque ogni paziente ha le sue esigenze e non si possono fare regole uguali per ogni tipo di paziente.

Nonostante nessun inter-vento chirurgico è privo di complicanze, è una proce-dura che effettuata in un ambiente protetto e da mani esperte dà un risul-tato immediato, con un recupero in tempi celeri, e con complicanze basse rispetto alla moltitudine di interventi effettuati.

Bisogna ricordare che nes-sun seno sopra i 25 anni superiore alla III misura sta su naturalmente senza reg-giseno per rendersi conto di quanto è diffuso questo tipo di procedura.

La parola emozione deriva dal latino "moveo” con l’ag-giunta del prefisso "e" muo-versi da, per indicare che in ogni emozione è implicito un movimento.

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Emozioni, cosa sonoLe emozioni possono essere definite stati affettivi intensi che insorgo-no improvvisamente in relazione ad uno stimolo esterno o interno e vengono sperimentate fino a quando lo stimolo non scompare.

Queste caratteristiche le distin-guono dai sentimenti che inve-ce sono stati interni duraturi nel tempo, non dipendono da uno sti-molo temporaneo ma dai nostri interessi, dai nostri valori.

Ad esempio possiamo considerare emozione il piacere che proviamo alla vista di un bell’uomo o di una bella donna, ma appena la perso-na si allontana da noi la nostra reazione emotiva si attenua.

Questa attrazione si trasforma in sentimento nel momento in cui iniziamo a pensare a qualcuno

anche quando non è vicino a noi, desideriamo incontrarlo, trascor-rere del tempo insieme, valutiamo che potremmo essere in sintonia perché condividiamo delle idee, delle abitudini.

Le emozioni quando compaiono in noi provocano una serie di rea-zioni a livello fisiologico e psichico.

Le risposte somatiche possono essere direttamente osservate attraverso manifestazioni fisiche; a livello psicologico, una persona molto emozionata riduce la capa-cità di autocontrollo, di ragionare in modo logico e critico.

Le emozioni si basano sull’attività del cervello antico, formatosi pri-ma della neo-corteccia sede del ragionamento e delle attività più evolute, sono la parte più istinti-va e spontanea, con l’educazione

culturale impariamo a reprimerle scegliendo l’intelletto.

Sono cinque: rabbia, tristezza, gioia e paura, disgusto. Sono definite emozioni fondamentali in quanto strettamente connesse con la nostra sopravvivenza, uni-versalmente riconosciute, quindi riconoscibili attraverso l’espres-sione facciale in tutte le culture, già presente nei bambini piccoli e nei primati umani.

Quale è la loro funzione nella vitaLe emozioni hanno la funzione di preservare la nostra soprav-vivenza, permettendoci di valuta-re nell’immediato se uno stimolo ci sorprende, ci piace oppure è spiacevole, se può esserci utile o procurare danno ed infine, se siamo in grado di affrontarlo o è meglio allontanarsi da esso.

Emozioni e benessere psicofisico

Psicologiaa cura della dr.ssa Teresita Forlano

Psicologa-Psicoterapeuta in supervisione

L’adulto prova un’emozione ma il suo bambino la nega

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PauraIl vissuto fenomenologico tipico è segnato da forte desiderio di evitare qualcosa che può essere un pericolo e procurare danno materiale, psicologico e fisico. Altri elementi costanti dell’espe-rienza di paura sono: la tensione, che può giungere fino ad una sorta di immobilità e il restringimento dell’attenzione ad una parte limitata dell’esperienza.

La paura viene espressa con una particolare espressione fac-ciale caratterizzata da: bocca semi-aperta con gli angoli ver-so il basso, occhi sbarrati cioè aperti e fissi. L’espressione può restare statica per qualche istante.

GioiaLa gioia si manifesta in seguito alla gratificazione e appare come l’emozione che segue il soddisfacimento di una richiesta o la realizzazione di un desiderio, un’improvvisa bella notizia, l’incontro con una persona cara, un successo o un giudizio positivo, la cessazione di uno stato doloroso, l’innamoramento.

TristezzaLa tristezza comunica che si sta vivendo uno stato doloroso; la risposta espressiva alla tristezza è caratterizzata da una postura accasciata, dall’eloquio lento o con bassa frequen-za, pianto.

RabbiaInsieme alla gioia la rabbia rappresenta una delle più precoci fra le emozioni.Ciò che può provocare rabbia sono la presenza di un impedi-mento al soddisfacimento di un desiderio o bisogno e il poter subire un danno. Diversamente dalla paura in cui l’individuo può bloccarsi fino alla paralisi muscolare, la rabbia invece, por-ta all’azione ossia ad aggredire, ad andare verso l’ostacolo o verso l’oggetto fonte di pericolo per eliminarli in modo che, possa raggiungere l’obiettivo per soddisfare il suo bisogno, oppure per evitare il danno.

DisgustoIl termine disgusto trasmette il suo significato originario di sgradevolezza connessa con l’ingerimento del cibo. Si tratta di un’emozione di base con distinte componenti comporta-mentali (tentativi di fuga o evitamento) cognitive (sensazione di sporcizia e contaminazione) e fisiologiche (nausea, vomito e svenimento), la cui funzione è quella di prevenire contami-nazioni e malattie.

Ciò nonostante l’emozione del disgusto insorge anche in assen-za di stimolazioni delle papille gustative, in risposta ad altri stimoli visivi, olfattivi e tattili che fanno parte dell’esperien-za complessa di piacere-dispiacere che è associata al cibo. È interessante notare che la vista, l’olfatto ed il tatto, veicoli privilegiati dell’esperienza di disgusto sono anche i sensi che trasmettono le esperienze estetiche.

Il disgusto ha un valore funzionale, cioè protegge dal rischio di entrare in contatto o di ingerire sostanze dannose. Ciò che causa disgusto varia da cultura a cultura piuttosto che da individuo a individuo.

• la loro relazione con il benessere psicologico: evita-mento delle emozioni.Attraverso l’esperienza clinica osservo che molte persone ripor-tano sintomi fisici la cui origine è di natura psicologica, nello specifico: quando una persona non si dà il permesso di vivere le emozioni internamente, di comunicarle apertamente, di essere spontaneo per motivi appresi inconsapevolmente o per mes-saggi inibenti di altra natura, si crea un carico emozionale che prende vita attraverso sintomi fisici o gravi malattie.

La psiche trascurata manda segnali di malessere attraverso il corpo. Mente e corpo, psiche e soma sono connessi, comu-nicano e si influenzano a vicenda. In medicina e in psicologia questi sintomi vengono definiti psicosomatici e possono mani-festarsi in diversi organi e apparati. Ogni area del corpo che la psiche sceglie come canale alternativo per comunicare, ha un significato, è una rappresentazione simbolica, una metafora della psiche; il perché in un individuo si manifesti un dato sinto-mo, o una serie di sintomi e non altri, dipende dalla sua storia.

• come ripristinare il benessere psicologicoBisogna rivolgersi ad un esperto che sappia lavorare con questo tipo di sintomi, usando interventi adatti, che hanno lo scopo di portare fuori quanto è bloccato, ripristinando la salute psicofisica.

15Salutare

Nutrizione a cura della dr.ssa Filomena Blasi

Farmacista

I minerali del buonumore (2a parte)

Dove si trova?Il Magnesio è presente in numerosi alimenti e si trova soprattutto nel cacao e nel cioccolato, nella frutta oleosa (mandorle, noci ecc.), nei cereali integrali, nei legumi, nel formaggio, nella frutta e anche nelle verdure verdi fresche, essendo un elemento essenziale della clorofilla.

Magnesio e diabeteUn’integrazione di Mg potrebbe essere importante nella preven-zione del diabete di tipo II (diabete mellito), determinato da squili-bri alimentari.

Si è osservato infatti che quanto più basso è il livello di Mg, tanto più aumenta il rischio di diabete.Questo minerale migliora la sensibilità all’insulina e il controllo meta-bolico in certe forme di diabete di tipo II.

Ciò è dovuto al fatto che la carenza di Mg riduce notevolmente la sensibilità dei recettori di membrana all’insulina.Per investigare sulla necessità degli integratori a base di Mg per i diabetici con bassi livelli di Mg, alcuni medici hanno condotto un test clinico che ha interessato 63 persone affette da diabete mellito II. Una parte dei partecipanti ha assunto 2,5g di mg al giorno per 16 settimane.L’altra parte ha ricevuto per lo stesso periodo, un placebo.Alla fine del trattamento, chi aveva ricevuto il Magnesio aveva una migliore sensibilità all’insulina e livelli più bassi di emoglobina glicosilata.

Magnesio e bellezza della pelleIl Magnesio è un minerale par-ticolarmente importante per la bellezza e la salute della pelle.Questo minerale aiuta a man-tenere idratate le cellule cuta-nee ed è quindi utile in caso di pelle secca e disidratata. Inoltre, quando vi è carenza di magnesio, il processo dell’invecchiamento cutaneo accelera sensibilmente e si possono presentare rughe e macchie brune.

Magnesio e attività sportivaL’attività sportiva è considerata valida prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’osteoporosi, oltre che fonte di miglioramento del proprio benessere psichico.L’importanza del magnesio nell’at-tività sportiva è dovuta al fatto che esso svolge un ruolo impor-tante come mediatore metabolico universale e come miorilassante.

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Il fabbisogno di magnesioaumenta quando i livelli di colesterolo nel sangue sono alti.

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Quindi, in caso di rigidità muscolare o di crampi, soprattutto quelli che insorgono con una certa frequenza durante un allenamen-to estivo, eccessiva sudorazione o intensa attività fisica, è necessaria una dose sup-plementare (400mg/die) di questo minerale.

Magnesio e gravidanzaSembra essere un elemento molto utile anche in gravidanza, per la sua capacità di regolare la contrazione uterina e di prevenire il parto prematuro, l’ipertensione e il diabete gravidico.

Cromo e zincoSono minerali che appartengono alla catego-ria dei minerali traccia perché sono presen-ti nell’organismo in quantità molto piccole.

Il Cromo ha numerose funzioni: favorisce il trasporto degli amminoacidi al fegato e al cuore aiuta a ridurre la sensazione di appetito, con la vit.B3 e alcuni amminoacidi forma un complesso biologicamente attivo, chiama-to fattore di tolleranza al glucosio (GTF) che migliora l’efficacia dell’insulina nell’impiego del glucosio da parte dell’organismo.Favorendo l’utilizzo degli zuccheri, permette al cervello di ricaricarsi rapidamente di energia.

Secondo alcuni studi recenti, pare che sia fondamentale per la funzione cardiaca, la cura dell’aterosclerosi, la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue e nell’aumentare la resistenza alle infezioni.

Inoltre, si è rivelato utile nel trattamento di ansia, insonnia e depressione.

Lo Zinco è indispensabile per la salute dell’or-ganismo, la crescita e il rinnovamento dei tessuti.

Dove si trovano?Il Cromo è presente nel fegato, nella birra e nel lievito di birra, nella carne, nelle uova, nei formaggi, nella frutta fresca e oleosa, nei cereali integrali e nelle patate cotte con la buccia.

Lo Zinco si trova nelle carni rosse magre e in quelle bianche, nel fegato, nei pesci di mare, nel latte e suoi derivati, nelle uova, nella frut-ta secca e oleosa, nei semi di zucca, nel ger-me di grano.

Che vi sia una stretta correla-zione tra ciò che mangiamo e il nostro stato di salute è fin troppo evidente, ma è certo che anche il nostro umore è fortemente influenzato dal cibo. Nella medicina orientale, l’ayurveda in particolare, questo aspetto è da sempre tenuto in considera-zione: in alcuni casi gli alimenti vengono scelti appositamente per favorire la mitezza, la serenità, la concentrazione.

Ma anche la letteratura scienti-fica occidentale va arricchendosi con studi sull’argomento.

In Inghilterra è nata un’asso-ciazione che si occupa proprio di questo e conduce studi volti a dimostrare che una dieta equili-brata può aiutare ad evitare sbal-zi d’umore, a mitigare nervosi-smo ed irritabilità, a combattere la malinconia, la depressione, gli

attacchi di panico. Lo scorso anno sono stati resi noti da "Food And Mood Project” i risultati di una nuova ricerca nell’ambito di un congresso organizzato da "Mind”, il fondo britannico benefico per la salute mentale. Su un campione analizzato di 500 persone, l’88% di essi ha consta-tato che il cambio di alimenta-zione è coinciso con un generale miglioramento, non solo fisico ma anche psicologico e mentale.

Il MIND MEAL (pasto della men-te) suggerito nel Food and Mood Project deve essere basato su alcune linee guida.No ad additivi artificiali, che sca-tenano una serie di intolleranze.

No allo zucchero raffinato che produce un rapido innalzamen-to delle endorfine nel cervello, seguito da un brusco calo. Questo può produrre sintomi di

confusione, difficoltà nella con-centrazione, aggressività. Gli zuccheri integrali, invece, aiu-tano a stabilizzare l’umore perché vengono assimilati più lentamente dando un effetto più duraturo.

No ad eccitanti come il caffè, che maschera i sintomi di stanchezza ma ne amplifica i danni.

Libero accesso invece ad alimen-ti che contengono il triptofano (proteina del buonumore), che è presente in alta concentrazione nelle noci e nei semi di girasole, di zucca, nell’avocado, nelle albi-cocche secche.

Mangiare cibi con un alto conte-nuto di triptofano può migliorare l’umore perché attraverso que-sto amminoacido le cellule nervo-se producono la serotonina, una sostanza chimica del cervello che induce calma e riposo.

Sì ai Carboidrati Del Buonumore, concentrati nella pasta, nei dol-ci a base di avena, nella frutta. Pare che l’assorbimento del trip-tofano nell’organismo è forte-mente migliorato dai carboidrati. Il forte desiderio di mangiare carboidrati è associato con un bisogno inconscio di innalzare i livelli di serotonina.

La conversione del triptofano in serotonina necessita di vitamina C, di acido folico contenuto nella lattuga, nelle noci, vitamina B6 (avocado banana), zinco.

Per una buona salute fisica men-tale e psicologica via libera dun-que a frutta, verdura, noci, cibi integrali ricchi di fibre. Anche la dieta del buonumore, insomma, sembra quasi coinci-dere con la nostra sempre più apprezzata nel mondo, dieta mediterranea.

17Salutare

Cibo e BuonUmore

In particolare: favorisce la guarigione di fer ite e scot tature. Protegge i l fegato e migliora l ’azione dell ’ insulina . Aiuta gli organi sessuali a svilupparsi e st imola i l buon funzionamento della prostata .Protegge gli occhi e la v ista . St imola l ’appetito. In caso di ansia o depressione aiuta a stabil izzare l ’umore.

Formazionea cura del dr. Massimiliano Cervellera

Consulente e trainer presso S.S.N.

Ogni essere umano vive la con-dizione di malattia a modo pro-prio. Quando abbandoniamo, anche soltanto con il pensiero o per pochi giorni, il mondo della salute tendiamo a perdere le coor-dinate stesse della nostra "uma-nità”. Questo è il motivo per cui associamo la malattia a un’idea di disumanità e di ingiustizia tal-volta inaccettabile.

Ogni persona colpita da una qual-che patologia diversamente inva-lidante (e questo ognuno di noi l’ha sperimentato direttamente) si sente, pensa e si riconosce come un "ammalato", né potrebbe esse-re diversamente, giacché la vita durante il percorso della malat-tia, breve o interminabile che sia, acquista un sapore, un valore, un senso diverso.

Quando ci ammaliamo, infat-ti, fosse anche per una piccola influenza, si modifica la gerarchia delle nostre priorità, cambiano alcune o molte delle nostre abi-tudini: in una parola, la malat-tia modifica la nostra esistenza, facendoci rimpiangere quel bene, cui adesso riconosciamo un ine-stimabile valore, che si chiama salute. Nel momento in cui vie-ne preso in carico dal S. S. N., la burocrazia trasforma l’ammalato e, contro il suo volere, lo etichetta come "paziente”. La risposta del Sistema, quindi, sembra negare

la possibilità di dialogo con un mondo così diverso dalla salute come quello della malattia. È lui, l’ammalato, che deve rinunciare alla propria natura e accettare di diventare un "paziente” perché tanti ammalati diversi il Sistema non è in grado di gestire.

Gli si chiede, quindi, di "essere paziente” e di rinnegare di fatto la sua condizione. Non c’è possi-bilità di dialogo con il mondo della malattia (così almeno si crede) per cui si fa finta che, con un po’ di pazienza, egli possa accettare di stare nello stesso identico mon-do delle persone sane. Iniziare a costruire un ponte tra i due mondi è, invece, assolutamente possibile.

Personalmente, nella mia atti-vità di docente a contatto con il mondo della sanità ho conosciu-to diversi professionisti sanitari che ci provano ogni giorno con ottimi risultati.

Essi hanno scoperto il segreto delle relazioni di valore. Parlo non a caso di "segreto”, poiché in sani-tà la formazione sulle discipline di tipo psico-comportamentale, come può essere la comunicazione interpersonale, è quasi del tutto sconosciuta. Non tutti i rapporti tra esse-ri umani generano buoni frutti così come non sempre la comuni-cazione facilita la comprensione

reciproca. Potremmo paragonare la relazione di valore ad un filo, un filo sottilissimo che collega due persone, invisibile all’occhio uma-no e che può allungarsi anche per migliaia di chilometri così come accorciarsi fino a pochi centime-tri quando i due si trovano uno accanto all’altro. All’interno di questo filo scorre un’energia vitale per tutti noi, l’energia della relazione. Siamo tutti "esseri di relazione”, i rap-porti di valore, secondo alcuni recenti studi, contribuiscono ad allungare la durata della nostra stessa vita.

Va da sé che una efficace rela-zione tra sanitario ed ammala-to contribuisca concretamente al buon andamento della terapia. Prendersi cura della persona amma-lata significa, quindi, favorire con ogni mezzo lo sviluppo di relazioni di valore in sanità.

Queste si costruiscono con gli strumenti della comunicazione, con gli atteggiamenti e con i fat-ti, ossia con iniziative concrete a favore dell’ammalato e dei suoi cari. In questo senso, le relazio-ni di valore anche tra colleghi dovranno costituire l’architrave della sanità del futuro prossimo e la Medicina dovrà recuperare il proprio ruolo di scienza di rela-zione "tra il laboratorio e il letto di degenza”.

Curare la patologia o prendersi cura della persona?

II valore del-la relazione tra sanitario e ammalatoIl ponte della relazione con il mondo della malattia rap-presenta uno dei punti fer-mi sui quali costruire una sanità italiana in grado di valorizzare il fattore umano ad ogni livello.

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Recenti studi hanno dimostrato che esistono delle evidenti correlazioni tra cistiti ed il tipo di alimentazione seguita.

L’alimentazione "anticistite" ha come scopo primario rendere meno gradito l'habitat ai batteri della flora batterica vaginale e anale, come Stafilococchi o Escherichia coli, che la possono provocare.

Ma come si può agire in tal senso? La correlazione fra alimentazione e infezioni urinarie è collegabile a due fattori principali che sono l'idratazione e l'acidificazione. L'idratazione aiuta a ridurre l'azione irritativa causata da urine troppo concentrate e sta-gnanti e ad assicurare una continua elimina-zione dei batteri presenti nelle vie escretrici.

L'idratazione stimola, inoltre, la motilità inte-stinale e garantisce un alvo regolare che si oppone alla crescita batterica fecale. L'acidificazione, invece, agisce ostacolan-do la proliferazione dei batteri urinari che preferiscono riprodursi in ambienti alcalini, impedendone l’attecchimento alle mucose. Il razionale sull'impiego di diete ad elevato quantitativo acido trova il suo riscontro nelle infezioni determinate da calcolosi.

Nell'ottica di un adeguato apporto di alimenti a residuo acido è opportuno tenere a mente anche gli alimenti che hanno l'effetto con-trario, cioè alcalinizzante.

Infatti, quest'ultimi, agiscono come tamponi, compensando, cioè, l'acidità dell’urina. è bene ricordare che il nostro organismo è in grado di provvedere da solo ad attuare tale difesa, infatti leggeri stati catabolici, quali il digiuno notturno, agiscono acidificando le urine, ma una simile risposta non è assolu-tamente sufficiente.

Alimentazione

a cura della dr.ssa Serena GarifoDietista

Dieta e infezioni

urinarie

19Salutare

Come comportarsi a tavola

Chi ha la tendenza a soffrire di questo disturbo dovrebbe quindi:1) Bere almeno 1, 5 - 2 litri di acqua naturale al giorno; 2) Abolire gli alcolici ed i super-alcolici, almeno per un certo periodo di tempo3) Privilegiare il consumo di cereali integrali, carni bian-che, pesce, formaggi freschi, yogurt, uova, patate, legumi;4) Evitare latte, cibi speziati e piccanti, salumi grassi e insaccati, fritti, bibite gassate, zucchero, alimenti zuc-cherati, cioccolato, te e caffè5) Limitarsi a consumare due frutti al giorno privile-giando mirtilli e ciliegie6) Limitare la porzione giornaliera di verdura7) Assumere un elevato quantitativo di fibre (25-30 g/die) attraverso cereali integrali e legumi 8) Distribuire i pasti più frequentemente nell’arco della giornata, cercando di assumere un pasto serale leggero9) Consumare pasti possibilmente caldi e ad orari regolari10) Assumere fermenti lattici se si stanno assumendo antibiotici.

Nel campo delle terapie naturali sono di ottimo aiuto uva ursina, mirtillo rosso, pilosella, betulla pendula, verga d’oro.L’uva ursina (arctostaphylos uva ursi) contiene sostanze dette antrachinoni con azione antibatterica.

Il Mirtillo Rosso (vaccinium vitis idaea) ha una buona capacità disinfiammante e antisettica poiché impedi-sce l’attaccamento dei batteri alle mucose del sistema urinario. La pilosella (hieracium pilosella) contiene idrossicuma-rine, responsabili della sua attività antibatterica, ma la pianta possiede anche attività diuretica, depurativa, antidolorifica e antibatterica.

Betulla e verga d’oro contengono flavonoidi ad azione diuretica e depurativa. Bisogna sottolineare che queste raccomandazioni coa-diuvano la terapia medica consigliata e non la sostitu-iscono, l'adozione di tali consigli è però fondamentale a livello preventivo.

Questo dato è abbastanza rilevante se conside-riamo che un terzo dei casi di questa malattia potrebbe essere eliminato laddove possedessi-mo la dieta ideale.

Allo Sbarro Health Research Organization, l'Istituto di ricerca che dirigo a Philadelphia (USA), abbiamo iniziato un programma di ricerca interamente dedi-cato alla nutrigenomica. In parole semplici possiamo dire che cerchiamo di comprendere l'interazione tra ciò che mangiamo e i nostri geni. Cerchiamo, cioè, di mettere in relazione la genetica e il ruolo che questa assume rispetto ai benefici o ai rischi connessi al cambiamento delle abitu-dini alimentari. Nell'ultimo decennio, quindi, la nutrigenomica si è dedicata alla prevenzione di gravi patologie (il dia-bete, l'ipercolesterolemia, le intolleranze alimentari e il cancro) e la diagnosi genetica, consentendo lo sviluppo di terapie sperimentali, coadiuvanti la cura di malattie complesse come le malattie metaboliche,

le malattie neurodegenerative, le malattie neopla-stiche, i danni da stress ossidativo-invecchiamento.

È ormai certo che ridurre il numero di calorie, ridurre il consumo di carne ed aumentare quello di frutta e verdure riduce il rischio di cancro, vorrei quindi diffondere tra la popolazione queste informazioni con i miei articoli, per raccomandare ai consuma-tori alcuni alimenti rispetto ad altri che andreb-bero evitati.

È importante che la gente sappia a che punto sia-mo con la ricerca e che si renda conto che questi studi apparentemente semplici sono, in realtà, molto complessi. Ricerche scientifiche recenti ci dicono che dovrem-mo assumere cibi con componenti bioattivi e molti di questi sono comunemente assunti sotto forma di integratori alimentari. Mentre c'è una certa logica di consumo degli inte-gratori alimentari per prevenire inadeguatezze o carenze nutrizionali sappiamo ancora troppo poco rispetto alle caratteristiche dei singoli componenti di un alimento.

Ci sono componenti che inibiscono il cancro? Quali sono? Recentemente il mio gruppo di ricerca sta condu-cendo un interessante studio sui pomodori e sui benefici di un suo componente chiamato licopene, così come altri scienziati della mia equipe sono concentrati sulle caratteristiche dell'omega-3 pre-sente nel pesce.

È ovvio che nei nostri studi dobbiamo guardare alle quantità di questi componenti per ottenere una risposta positiva rispetto alla malattia cancro, per valutare "la durata della risposta" e per capire come la genetica influenza la risposta. Per rispondere a questi e ad altri interrogativi dob-biamo investire più tempo, più energia e maggiori risorse. Solo così potremo individuare i cibi e le condizioni capaci di condurre ad un risultato.

Alimentazione a cura del Prof.Antonio Giordano

anatomia e istologia patologica, oncologica

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L'importanza di mangiare beneAbbiamo prove piuttosto convincenti per ritenere che circa il 30% dei casi di cancro siano collegati alle nostre abitudini alimentari.

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Con il termine dermatite palpebrale vengono indicate tutta una serie di malattie derma-tologiche, con localizzazione alle palpebre e alle aree ad esse adiacenti.

Al momento della visita dermatologica, in base al tipo di dermatite, sarà programmata una terapia topica o sistemica con farmaci mirati.

Tra le malattie non infettive, la dermatite atopica è una delle patologie che più spesso può dare una dermatite palpebrale. Essa si può presentare con secchezza palpe-brale, desquamazione, prurito, pigmentazio-ne brunastra e in alcuni casi con una piccola plica cutanea orizzontale, denominata piega di Dennie Morgan.

In alcuni pazienti con dermatite atopica pal-pebrale o congiuntivite atopica, vi si può asso-ciare un aumento delle IgE totali. L'eczema da contatto palpebrale, può essere di natura irritativa (DIC) o allergica (DAC) . Nei casi dubbi possono essere effettuati dei patch test per valutare la sensibilità cuta-nea nei confronti delle principali sostanze allergizzanti (es. nickel, essenze profuma-te, cosmetici, colliri, smalti per unghie, etc) . In alcune forme di orticaria, si può associa-re un gonfiore delle palpebre o delle labbra (sindrome orticaria angioedema).

La dermatite seborroica può interessare diret-tamente le palpebre (blefarite seborroica) o più frequentemente l'angolo mediale dell'ar-cata sopracciliare con le tipiche squame giallo untuose, su una base eritematosa.

La psoriasi palpebrale si presenta con carat-teristiche cliniche simili alla dermatite sebor-roica, ma con fini squame biancastre e secche. La rosacea oculare od oftalmica, può presen-tarsi con congiuntivite o blefarite. A livello palpebrale, la vitiligine si presenta

con le tipiche chiazze bianche, prive di melani-na, maggiormente visibili in primavera estate. In presenza di un'alopecia areata delle soprac-ciglia, andranno esaminati gli altri distretti corporei, alla ricerca di possibili altre chiazze alopeciche.

Tra le infezioni virali che più spesso interes-sano la cute palpebrale ricordiamo le comuni verruche, l'herpes simplex, l'herpes zoster e il mollusco contagioso.

Tra le malattie infettive della regione perio-culare, ricordiamo anche le micosi (infezione da miceti), la scabbia (infezione da sarcop-tes scabiei) e la pediculosi (nota come ftiria-si palpebratum o infestazione da piattole) . La sifilide primaria può interessare sia la pal-pebra (sifiloma palpebrale) che la congiuntiva. Le palpebre possono raramente essere inte-ressate anche da una sifilide secondaria (rose-ola o sifiloderma). La congiuntivite gonococcica è una compli-canza della gonorrea.

Scabbia, ftiriasi palpebrale e mollusco conta-gioso, sono elencate tra le malattie veneree accessorie, in quanto possono essere trasmes-se anche (ma non esclusivamente) mediante rapporti sessuali.

A livello oculare e perioculare, alcune infe-zioni da clamidia possono presentarsi con gonfiore palpebrale, congiuntivite, arrossa-mento, lacrimazione e fotosensibilità, fino alla cecità nel caso del tracoma.

L'orzaiolo è un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee palpebrali ed è distinto in orzaiolo superficiale se interessa le ghiandole sebacee del margine palpebrale (ghiandole di Zeis) e orzaiolo profondo se interessa le ghiandole sebacee palpebrali non annesse ai follicoli piliferi (ghiandole di Meibomio) . L'orzaiolo si presenta come piccolo nodulo infiammato e dolente e solitamente trae beneficio dagli impacchi caldi e da specifici prodotti ipoallergenici, dermatologicamente e oftalmologicamente testati.

Il calazio è una tumefazione circoscritta del-la palpebra, (solitamente quella superiore), dovuta a un'infiammazione cronica delle ghiandole di Meibomio.

La visita dermatologica con eventuale derma-toscopia, consente di distinguere neoforma-zioni palpebrali benigne (es. cheratosi sebor-roiche, angiomi rubini, nevi, etc) da situazioni più impegnative sul piano terapeutico (es. basalioma, spinalioma, melanoma, etc).

21Salutare

Dermatologia

a cura del dr. Antonio Del SorboSpec. in Dermatologia

Malattie delle palpebre di interesse dermatologico

21Salutare

La cute palpebrale è molto sottile e può essere interessata dalle stesse problematiche dermatologiche degli altri distretti corporei.

Chiariamo alcuni dubbiLa gastroenterite è una malat-tia dovuta ad una infiam-mazione dello stomaco e/o dell’intestino tenue e crasso: è in genere causata da una varietà di virus e provoca vomito e/o diarrea.

a cura del dr. Aldo Sabato Farmacista

Farmacia

È più spesso chiamata influenza intestinale, seb-bene non sia causata dal virus dell’influenza e le persone spesso sono confuse in merito alla dif-ferenza fra le due. Queste sono malattie completamente distinte e scollegate fra loro, la vera influenza è provocata dal virus dell’influenza e causa problemi respiratori. L’influenza intestinale può essere causata da un certo numero di virus e provoca problemi gastroin-testinali come diarrea e vomito.

Quando il medico parla dell’influenza si riferisce all’influenza di stagione. Essa è caratterizzata da: tosse, congestione, malesseri e dolori, febbre, stanchezza

L’ influenza intestinale è un virus completamente differente e si caratterizza per: nausea e/o vomi-to, dissenteria, bruciori intestinali e crampi, febbre occasionale. Le persone con l’influenza possono qualche volta vomitare e avere diarrea, ma questi sintomi sono rari.

CauseMolti virus diversi possono causare l’influenza inte-stinale, fra cui rotavirus, norovirus, adenovirus di tipo 40 e 41; sapovirus, astrovirus.Il rotavirus è la causa principale di gastroenterite grave nei bambini. Può anche infettare gli adulti esposti a bambini con il virus. I focolai possono nascere anche nelle case di cura, scuole, asili…Questi virus sono spesso presenti nel cibo o nell’ac-qua contaminata ed i sintomi della gastroenterite

virale di solito appaiono entro 4 – 48 ore dopo l’e-sposizione al cibo o acqua contaminata.La gastroenterite virale non è causata da batteri (ad esempio della specie Salmonella o Escherichia coli), parassiti (come i Giardia lamblia), farmaci od altre condizioni mediche, sebbene i sintomi pos-sano essere simili.

SintomiI principali sintomi dell’influenza intestinale sono: diarrea, nausea, vomito.La persona colpita può anche manifestare anche mal di testa, febbre, crampi addominali ("mal di pancia” o mal di stomaco), brividi, pelle unta, sudo-razione eccessiva, rigidità e dolore muscolare, per-dita (incontinenza) delle feci, perdita di appetito, vomito con sangue (molto raro), perdita di peso.In generale, i sintomi cominciano 1-2 giorni dopo l’infezione con il virus che causa la gastroenterite e possono durare da 1 a 10 giorni, a seconda del virus che causa la malattia.

Chiedete aiuto medico se: il vomito per-siste per più di due giorni, la diarrea persiste per più di alcuni giorni o presenta tracce di sangue, la febbre sale a 38. 3°C e oltre, stando in piedi accu-sate stordimento o svenimento, diventate confusi, avete dolore addominale severo.

In genere l’influenza intestinale non è una malat-tia grave, i pazienti affetti da gastroenterite virale quasi sempre guariscono completamente e senza altri problemi a lungo termine.

Gastroenterite o influenza intestinale?

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Le tecniche cognitive di Perfetti sono state il primo approccio per la cura della spasticità perché cir-ca trent’anni fa erano le più adatte a poter controllare il sistema moto-rio neuroleso imprigionato in sche-mi patologici "primitivi” (elementari).

Le intuizioni geniali alla base di questo con-cetto scientifico erano sicuramente innova-tive e, alla luce delle più recenti acquisizioni moderne, anche pertinenti.

Ma oggi possiamo dire che gli strumenti per arrivare alla corteccia e poterne condizionare il sistema motorio erano sicuramente deboli e gli stessi risultati non sempre esaltanti e stabili nel tempo.

Per di più ottenuti con snervanti, spesso inac-cettabili tempi lunghi e attraverso rigorose tappe da rispettare. Fattori questi che poco si addicono al bambino per sua natura ipercinetico e poco rispondenti alle comprensibili aspettative dei familiari e degli stessi fisioterapisti.

Successivamente a Perfetti, assistiamo in Italia a un’assenza di altre proposte di meto-diche neuroriabilitative e così trova terre-no fertile la pratica della tossina botulinica che, con le sue infiltrazioni nella giunzione

neuromuscolare, ha la pretesa di provocare rilassamento muscolare.

Ma come ben si sa oggi, e non solo in ambito medico e paramedico, il botulino altro non è che un farmaco paralizzante e dunque l’unica azione che svolge è quella di trasformare la paralisi spastica in paralisi flaccida.

Come tale si tratta pur sempre di paralisi e non certamente di rilassamento tonico ma anzi, in questo passaggio, la tossina provoca anche perdita di forza allo stesso muscolo inoculato.

Senza tener conto, poi, del ritorno alla situa-zione spastica di partenza dopo 60-90 giorni, degli effetti collaterali (a seconda del dosaggio e della tollerabilità soggettiva del bambino), del trauma dovuto all’invasività fino alla sua completa inefficacia dopo vari richiami per assuefazione.

Né si sono dimostrate efficaci, nell’ultimo decennio, le varie strumentazioni robotiche sia per l’arto superiore che inferiore le qua-li, a onor del vero, non solo non hanno mai dichiarato tra i loro obiettivi il contenimen-to della spasticità ma hanno sempre anche consigliato di praticare un trattamento pre-ventivo antispasticità prima di sottoporre il piccolo paziente a questo tipo di trattamento.

In questo contesto storico va ad inserirsi

l’innovazione tecnologica e strumentale del Crosystem che, attraverso la sua vibrazione meccanica a 100 hz costanti e con 100 vibra-zioni al sec., riesce a inviare alle aree corticali motorie lese un segnale capace di favorire il ripristino ottimale del canale informativo tra periferia (muscolo) e centralina (cervello).

Con l’introduzione del Crosystem viene final-mente riconosciuto al cervello la sua, finora misconosciuta, capacità di assimilare uno stimolo in tempi rapidissimi e di produr-ne la risposta motoria in tempi altrettanto rapidissimi.

Contrariamente a quanto si è sempre rite-nuto e cioè che il cervello abbia necessaria-mente bisogno di tempi lunghi per il recu-pero, avendo subìto una lesione e dovendo-si necessariamente riorganizzare in circuiti nervosi collaterali.

È invece noto a tutti i pazienti adulti e ai fami-liari dei bambini sottoposti al trattamento Crosystem che il risultato, in termini di reale rilassamento muscolare nell’ipertonia o di tonificazione, nell’ ipotonia, si ottiene dai 7 ai 9 minuti dei primi 10 minuti di terapia su un determinato muscolo.

Lo strumento, così, non solo assolve alla tan-to attesa funzione normalizzatrice del tono muscolare rappresentando per la spasticità la valida alternativa alla tossina botulinica

Riabilitazione

a cura del dr. Rino Monetta Fisioterapista

Crosystem

23Salutare

Nuovo trattamentoriabilitativo della paralisi cerebrale infantile

ma si dimostra altresì efficace nel ritardare gli interventi chirurgici di allungamento tendineo (tenoto-mia) nei casi più gravi, o addirittu-ra di evitarli nei casi meno gravi.

A volte, a seguito del trattamento Crosystem, è possibile abbando-nare il tutore gamba-piede, specie in presenza di uso improprio o in casi di abuso terapeutico dello stesso in qualsiasi quadro moto-rio sia esso monoplegia, diplegia, emiplegia o tetraparesi.

Dal punto di vista, invece, stret-tamente clinico il Crosystem, la cui evidenza scientifica viene oggi riconosciuta dalle più importanti riviste riabilitative mondiali, risulta essere anche un affidabile mezzo prognostico.

Attraverso la risposta motoria è possibile infatti ipotizzare, seppur in modo indiretto, quali e quan-te sono le reti nervose ancora a disposizione sulle quali far veico-lare l’input per il cervello.

Questo elemento se da una par-te risulta essere determinante per l’identificazione degli obiet-tivi terapeutici riveste anche

particolare interesse scientifi-co giacchè ancora non esiste al mondo una strumentazione in grado di fornirci tali indicazioni.

Visto così il Crosystem non può che essere considerato un poten-te trattamento neuroriabilitativo di base in una patologia, come la Paralisi cerebrale infantile, dagli esiti motori fortemente invalidanti e caratterizzati, nella pressocchè totalità dei casi, dall’alterata tonicità muscolare che si presenta soli-tamente sotto forma ipertonica ma in molti casi anche ipotonica.

Se non, come verifichiamo più spesso, sotto forma di quadri misti.

Il Crosystem non è né il "miraco-lo” né la "riabilitazione”, ma "solo” un efficace e, al momento, unico strumento sul mercato, capace di liberare il bambino dai bloc-chi muscolo-articolari tipici della paralisi.

E di questo significativo risultato terapeutico ne traggono evidente vantaggio le varie metodiche neu-romotorie applicate al bambino, sia essa Puccini-Perfetti, Doman, oppure Vojta, piuttosto che quella

di Castagnini Fay o Bobath o altri approcci come la TheraSuit (Metodo Adeli) , l’ippoterapia, l’acquatici-tà, strumentazioni robotiche o i vari sistemi per la deambulazione autonoma.

Di particolare rilievo sono anche i benefici ottenuti con il Crosystem nel trattamento della scoliosi, della scialorrea, della stipsi, della risa-lita testicolare, alterazioni moto-rie spesso associate nei quadri di Paralisi cerebrale infantile e non di rado fortemente invalidanti, con importanti implicazioni sul versante comportamentale-relazionale.

Anche in queste alterazioni toniche la risposta motoria è immediata ma, affinché i risultati siano più stabili nel tempo, devono esse-re necessariamente supportati e potenziati con l’ausilio di tecniche e metodiche specifiche attraverso l’intervento delle professionali-tà specialistiche e sotto stretta osservazione familiare.

In linea generale il movimen-to derivante dal trattamento Crosystem appare sicuramente più fluido, più "evoluto” (vicino al fisiologico), con maggiore capacità di controllo, forza, coordinazione e resistenza.

Ciò consente una sensibile ridu-zione dei tempi di acquisizione delle tappe evolutive come per esempio lo strisciamento, il gatto-namento, il rotolamento, la posi-zione seduta, la verticalizzazione o la stessa deambulazione o, più in generale, delle diverse funzioni motorie finalizzate.

A patto, però, che il Crosystem sia adottato in modo mirato e coerente con gli schemi motori alterati di ogni singolo caso cli-nico e inserito all’interno di una logica di programma che tenga conto delle priorità di intervento che di volta in volta si presentano.Ma questo, evidentemente, non è compito che spetta al Crosystem.

24 www.salutare.info

Riabilitazione www.riabilitazioneictus.it www.riabilitazioneparalisicerebraleinfantile.it

L’ascolto investe tutto il corpo: il suono, difatti, per la sua natura acustico-vibratoria, genera rice-zione mediante risonanza, una ricezione al tempo stesso fisica, percettiva ed emotiva.

Alcune scuole di musica di Udine, Firenze, Roma, utilizzano un "sistema” fondato dal venezue-lano Abreu trentacinque anni fa che, per aiutare il suo paese devastato dalla povertà, decise di strappare i bambini e i giova-ni alle bande criminali e alla vita di strada facendoli innamorare della musica.

Il suo sistema si è riprodotto in centoquaranta orchestre giovanili e centoquaranta infantili: tanti, tra bambini e ragazzi, hanno imparato a suonare uno strumento musi-cale e fanno parte di un’orchestra.

A scoprire tale progetto e a dif-fonderlo in tutto il mondo è stato il nostro grande Maestro Claudio Abbado.

Ma c’è di più!Insieme ai giovani musicisti è stato affiancato un Coro "delle mani bianche”: un coro di bambini non udenti che hanno suonato e cantato non con la voce, ma con le mani che, librate nell’aria, hanno ondeggiato al ritmo della musica.

Il coro delle mani bianche (dai guanti bianchi indossati per disegnare i suoni nell’aria) è stato arricchito

dalla partecipazione di bambini dotati della voce ma con deficit fisici o cognitivi.

Queste e altre esperienze hanno confermato che non si può attri-buire l’ascolto soltanto al "senso dell’udito” ma tutto "il corpo vibran-te” è protagonista dell’ascolto.In particolare con bambini non udenti la risonanza corporea sca-turisce dall’ improvvisazione musi-cale al pianoforte a coda, dall’uso di strumenti idiofoni, dal dialogo sonoro e dall’euritmia.

Il bambino disteso o seduto sul-la cassa armonica del pianoforte è avvolto e coinvolto dalle onde sonore, dal gioco sonoro-musicale che il musicoterapeuta propone istante dopo istante, adeguan-dosi e ricalcando il tono emotivo-posturale-respiratorio del bambino.

È un’improvvisazione musica-le che scaturisce nella relazio-ne interpersonale e, mediante diversi dialoghi sonori, conduce il bambino in uno scambio comu-nicativo non verbale.

Le onde sonore, onde di pressione e di energia, coinvolgono il bambino mediante la risonanza corporea e favoriscono, in tal modo, la for-mazione del "tono emotivo-postu-rale-respiratorio” necessario per sviluppare un "sentire percettivo” che si colloca soprattutto nelle attivazioni delle funzioni emotive che i bambini esternano mediante

il sorriso, la voce, lo sguardo, il movimento -semplici dondola-menti – che si interrompono con il cessare della musica. Il silen-zio interviene per interrompere il suono, per produrre una reazione.

Dal silenzio imprevisto scaturi-sce una richiesta del suono che rappresenta una prima forma di comunicazione con l’altro.

Questo segnale di atten-zione nasce dalla consape-volezza dell’importanza che assume una determinata sonorità che "muove den-tro” nell’istante in cui essa svanisce.

a cura della dr.ssa Elisa Vesce

Musicoterapia

25Salutare

Dedicato ad opere di Mozart, Beethoven e Schubert che nascono e si spengono nel silenzio, per-ché per il maestro Di Donato la musica è " la pausa più bella del silenzio”

Il titolo prende spunto dall’ultimo cd del pianista

Gianluca Di Donato

The sound from silence

Prevenzione

a cura della dr.ssa Michela Vozza

L’Influenza e i Rimedi Naturali

La febbre è il più bello ed efficace sistema con cui l’organismo ci difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno, come virus e batteri. Il primo compi-to del Medico è "non nuocere", quindi rispettare e aiutare l’organismo al solo controllo dell’iper-piressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia (febbre < di 37 °C). Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.

Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonchè al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto pre-scrizione efficaci proprio sul controllo della febbre.Le raccomandazioni sono rivolte alla fascia più sen-sibile della popolazione, cioè i soggetti a rischio, cui è indicato il vaccino.

Le attenzioni e raccomandazioni sono prevalente-mente rivolte ai bambini e agli over 65, che sappia-mo essere i più fragili immunologicamente.

Ci si chiede: quali i rimedi migliori? Risponde il Dr Del Buono Andrea esperto in Malattie dell’Apparato Respiratorio e il dr. D’Orta Armando esperto in Nutraceutica.

È bene chiarire che la vaccinazione antinfluenza-le è l’unica prevenzione primaria efficace. Il limite della vaccinazione è proprio l’efficacia specifica per il solo ceppo stagionale e quindi va ripetuta ogni anno o ad ogni mutazione del virus.Questa caratteristica di mutare dei virus influenzali rende vulnerabile, alcune volte, il risultato profi-lattico della vaccinazione.

Elenchiamo i punti di debolezza:1. Il vaccino combatte quindi uno specifico ceppo influenzale e viene preparato sulla base di un’ipo-tesi di diffusione di questi, senza la certezza che poi il ceppo selezionato si manifesterà quell’anno. 2. Il virus muta con grande velocità e quindi sep-pure avessimo scelto il ceppo giusto servirebbe per poco in quanto cambiando i suoi determinanti

antigenici non viene riconosciuto dagli anticorpi stimolati dalla vaccinazione stagionale.3. Ogni trattamento ha un costo diretto e indiretto (reazioni avverse) e dobbiamo riconoscere che le armi contro i virus sebbene migliorano di anno in anno sono ancora alquanto spuntate. Ecco come, in questa finestra terapeutica, alcuni accorgimenti possono migliorare la risposta difensiva.Quindi in sintesi il vaccino è utile? 4. La risposta è si, ma solo ed esclusivamente in tutte le categorie a rischio.

Esistono alcuni complementi alimentari che sono in grado di aiutare le madri a difendere i figli dalle influenze stagionali?Si. A tal riguardo preciso che, normalmente si pensa di stimolare il sistema di difesa adattativo (immu-nostimolanti) con numerose ed ottime prepara-zioni fitoterapiche, ma bisogna comprendere che il sistema immune è diviso: da una parte il siste-ma innato e dall’altra quello acquisito (anticorpi). Tale sistema è efficiente solo se avviene una cor-retta "processazione” dell’antigene (virus o batteri).

Quindi, quando si parla di rafforzare le difese, biso-gna pensare non solo al sistema dell’immunità acquisita, immunostimolazione, ma principalmen-te al sistema innato, con particolare riguardo al macrofago.

Come si può aiutare il sistema di difesa innato?In questo caso ci viene incontro la medicina naturale. Negli ultimi anni si sta sviluppando un settore di ricerca che viene chiamato "Nutraceutica” che è l’u-nione di Nutrizione e Farmaceutico, per farci com-prendere come alcuni micronutrienti, presenti nella normale alimentazione, se identificati e ingeriti, in dosi idonee, sono in grado di modificare la risposta biologica (macrofago).

Ci può dare maggiori informazioni? E cosa Lei suggerisce?Un micronutriente di cui è ricca la letteratura scientifica è il Beta Glucano, in particolare la sua frazione 1,3-1,6, un importante attivatore di quel

26 www.salutare.info

È arrivatoanche quest’annonelle farmacie italiane il vaccino contro l'influenza per la stagione 2011-12.

Come ogni anno ci si domanda quali informazioni e quali rimedi possiamo adottare. Ecco alcuni consigli.

macrofago accelerando la risposta fisiologi-ca (immunomodulazione). Inoltre ha destato notevole interesse una particolare associa-zione tra questo zucchero e una sostanza contenuta, in particolare nel vino rosso, che è il Resveratrolo.

Questa particolare frazione del Glucano e la forma Trans del resveratrolo stanno susci-tando l’interesse dei clinici in particolare per la loro sinergia d’azione (Linfoimmuno sci-roppo) sia come potenza antinfiammatoria, ma anche come antivirale.

Si parla spesso dell’importante ruolo dell’ali-mentazione in corso di sindrome influenzale, quali sono i consigli che Lei dà a tal proposito?L’alimentazione è sempre importante sia per la profilassi e sia durante l’episodio di febbre. Lo schema alimentare giornaliero durante il periodo della febbre ha il fine di raggiunge-re cinque obiettivi nutrizionali: introdurre carboidrati complessi, ingerire proteine ad alto valore biologico, raggiungere la dose di 30 grammi di fibra alimen-tare al giorno, assicurare i principali principi nutritivi con azione antios-sidante contro i radicali liberi, infine bere almeno due litri, a piccoli sorsi, con il cucchiaino, di acqua o bevan-de. Lo schema dietetico deve for-nire quindi l’indicazione di alimenti contenenti nutrienti utili a sostenere l’organismo nel recupero del controllo fisiologico della temperatura corporea. È consigliato di fare almeno cinque piccoli pasti: colazione, spuntino mattina, pran-zo, spuntino pomeriggio, cena e nel dopo cena una bevanda calda (tisana, infuso…). Lo schema dietetico dura tre giorni ripetibili.

È consentita l’assunzione di caffè, la caffeina contribuisce al controllo del valore della febbre. Si consiglia di astenersi da ogni forma di bevanda alcolica durante il periodo febbrile.

Come districarsi nella scelta degli integratori che il mercato propone?La risposta è semplice: dobbiamo usare non un semplice integratore, ma un nutraceutico, cioè un integratore intelligente.

Le posso dire ad esempio, ciò di cui servo quotidianamente in queste situazioni: il Linfoimmuno sciroppo oppure ad esempio Probioflor cps, in quanto hanno una diret-ta azione sul sistema dell’immunità innata. Ovviamente tutto nel rispetto di un regolare

regime alimentare nel quale i complementi alimentari devono essere assunti.

A chi suggerire tali integratori?A tutti gli individui che hanno una ricorren-za ad ammalarsi; nei cambi stagionali; nelle forme di raffreddamento dei bambini e in particolare negli allergici. È noto, inoltre, che la vita in comunità favo-risce l’insorgenza di frequenti episodi di ade-noiditi e faringiti (spesso da causa virale), si consiglia quindi, in questi casi, l’utilizzo degli integratori per almeno tre mesi. Comunità, asili e aule di scuola sono delle banche di batteri e virus.

Ciò non significa che i bambini debbano essere eccessivamente protetti, ma aiutati con l’uti-lizzo intelligente di integratori e di un regime alimentare corretto.

La profilassi: quando iniziarla?In primo luogo è bene iniziare qualche mese prima dell’arrivo del picco influenzale per pre-parare il sistema immune all’attacco. Ottobre pare essere un buon inizio fino al termine dell’epidemia. Fondamentale in que-sto periodo è aumentare il consumo di frutta e verdura fresca per integrare vitamine ed

oligoelementi.

Ci può indicare le dosi del Linfoimmuno sciroppo in fase acuta e di mantenimento? Come già detto oltre all’alimentazione, in fase acuta febbrile, possono essere d’a-iuto 5 ml due volte al giorno a digiuno; in mantenimento, per rafforzare le difese,

la dose che consiglio rimane la stessa ma solo una volta al giorno, sempre a digiuno,

(l’ideale sarebbe per es. appena svegli.)

27Salutare 27Salutare

Bibliografia1. Glucan e Resveratrol complex – possibi-le sinergistic effects on immune system. Vetvicka v et al, 2009, University of Louisville, Department of Pathology, Louisville, KY 40202 USA [email protected]. D: - glucano 1,4-lactone ed resveratrol as antioxidants in blood plantelets.Olas B, et al, . Department of General Biochemistry, Institute of Biochemistry, University of Lodz, Banacha 12/16, 90-237, Lodz, Poland. [email protected]

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Nell’attuale contesto, le nuove norme, infatti, prevedono che la farmacia pur tenendo conto del tradizionale impegno professionale, non sia deputata solo alla dispen-sazione dei medicinali nell’ambito del servizio sanitario nazionale, sulla base di accordi nazionali e regionali, ma che abbia un nuo-vo ruolo imprenditoriale al fine di ampliare i servizi offerti.

Secondo le norme di cui all’art. 102 del TULLSS la farmacia è "un presidio di erogazione di presta-zioni e servizi di salute come potenziamento del SSN” come già considerata nell’art.22 del codice deontologico del farma-cista "presidio socio-sanitario e centro dei servizi sanitari”.

Nel rispetto dei piani socio-sanitari regionali i nuovi servizi assicurati dalla farmacia e autorizzati dalla legge 69/2009 sono: la parteci-pazione al servizio di assistenza domiciliare integrata attraverso la dispensazione e la consegna domiciliare; la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci a distribuzione diretta, la messa a disposizione di operatori

socio sanitari, infermieri, fisiotera-pisti, per effettuare a domicilio le prestazioni professionali richieste dal medico; la collaborazione delle farmacie alle iniziative finalizzate al corretto utilizzo dei medicinali prescritti.

L’erogazione dei servizi di I livello realizzando programmi di edu-cazione sanitaria e campagne di prevenzione delle patologie a impatto sociale.

L’effettuazione di servizi di II livel-lo, prestazioni analitiche.

Nella G.U. n. 57 del 10/03/11 sono evidenziati i limiti delle condizioni delle prestazioni analitiche di I istanza con l’uso dei dispositivi per "test auto-diagnostici” del sangue della glicemia, coleste-rolo, trigliceridi, emoglobina, cre-atinina, componenti delle urine, test di ovulazione, test di gravi-danza, tele-cardiologie.

Secondo l’art. 1 D.lgs del 15-3-2009 si possono usare dispo-sitivi: di autospirometria per la misurazione non invasiva della saturazione della % di ossigeno;

di monitoraggio della pressione arteriosa; semiautomatici per la defibrillazione.

Le farmacie dovranno riservare "spazi dedicati e separati" con la possibilità di effettuare esame dell’udito, della pelle, del capello, per le intolleranze, prenotazioni di esami col CUP.

Nella regione Campania di recente sarà disposto lo stop alla distribu-zione dei presidi diagnostici tera-peutici diabetici (strisce reattive per il monitoraggio della glicemia, lancette pungi dito, siringhe ed aghi per l’insulina) per l’affidamen-to da parte della Soresa, società regionale per la sanità, tramite gara d’appalto ad un’azienda pri-vata che provvederà a distribuire i kit a domicilio.

Recente, nelle manovre di libera-lizzazione, è l’accordo siglato fra Farmindustria e Poste italiane per la consegna a domicilio di farmaci acquistati e prescritti dall’ospe-dale, per cercare di andare incon-tro alle esigenze del paziente e rispondere al meglio ai bisogni di cure e assistenza.

Le recenti normative sanitarie e farmacologiche

Normative

Il futuro della farmacia

Lo scenario farmaceutico italiano sta subendo un radicale cambiamento. Le iniziative presenti sul territorio nazionale nel nuovo quadro formativo sono volte alla diffusione dei "nuovi servizi” in favore dei cittadini.

a cura della dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

28 www.salutare.info

I pazienti vedono nella farmacia un punto di riferimento per que-stioni relative alla salute e al benessere.

Nell’attuale scenario nazionale si prospetta la possibilità che le figure professionali di riferimento in campo sanitario (medici, paramedici, farmacisti) siano in grado di prestare assistenza diretta ai singoli pazienti per favorire la continuità terapeutica tra ospedale e terri-torio, collaborando a verifiche nell’appropriatezza terapeutica nella compliance del paziente.

Nella gestione delle terapie si delinea la valutazione dell'efficacia e della sicurezza dei trattamenti farmacologici multipli per ridurre le interazioni farmacologiche.

L’interazione delle competenze possedute dai professionisti sanitari risponde alle esigenze poste dal sempre più complesso problema della gestione delle terapie in ambito clinico.Benché il farmacista possa utilmente erogare consulenze di carat-tere generale sulla appropriatezza dell’impiego del farmaco è inne-gabile che la valutazione clinica dell’efficacia nei singoli pazienti

in base all’anamnesi sia una funzione svolta dal laureato abilitato all’esercizio della professione medica con un sinergismo ciascuno in base alle proprie specifiche competenze. La farmacologia, inoltre, è entrata in una fase di rapida ed intensa trasformazione. Le nuove consulenze hanno originato nuove discipline scientifiche quali la farmacogenetica e la farmacogenomica.

La farmacologia clinica sta ampliando i settori disciplinari che le erano tradizionalmente assegnati. La gestione delle terapie mediche sarà sempre più complessa e l’attuale panorama sanitario italiano deve tenerne conto.

È necessario che il personale sanitario sia garante dell’uso appro-priato in campo scientifico, tecnologico, e nella pratica clinica per ottimizzare l’efficacia delle terapie.

È altrettanto importante valutare nella pratica clinica quotidiana le nuove modalità di assistenza basata sul sinergismo l’integra-zione di competenze appartenenti a diverse figure professionali in campo sanitario.

29Salutare

Super Messaggio SolidaleLa solidarietà diventa un gesto semplice.Il Super Messaggio Solidale è il primo sistema in Italia che permette di fare una donazione inviando un SMS.

Informazione sociale

La comunicazione e la prevenzione sociale per definizione, aumentano il livello di consapevo-lezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi di interesse generale, nella prospettiva di modificare comportamenti o atteggiamenti.

Segnalate le campagne a: [email protected]

@

30 www.salutare.info

SMS 45503 Fondazione Don Bosco - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto "REGALA UN FUTURO AI BAMBINI DI KIYANGE BURUNDI". "Maison Cana" di Kiyange è un orfanotrofio nato in seguito alla guerra civile scoppiata in Burundi nel 1993 che si è protratta fino al 2007. La realizzazione di tale opera si deve a un gruppo di ragazze che hanno dato vita all'Istituto «Figlie di Maria Nostra Signora di Cana» con l'aiuto del salesiano Padre Vital MINANI e persegue l'obiettivo di dedicarsi ai poveri e alle persone più vulnerabili, agli ammalati e agli orfani, specialmente ai bambini da zero a sei anni diventati orfani di madre e/o abbandonati fornendo vitto, alloggio, supporto medico e psicologico e accesso all'istruzione. I bambini che vengono presi in cura provengono da ogni parte del paese. La raccolta fondi è aperta dal 18 al 27 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45503 ha il costo di 2 euro.

SMS 45502 Telethon - La raccolta fondi servirà a finanziare i progetti di ricerca in Italia dei più meritevoli ricer-catori sulle malattie genetiche rare. La raccolta fondi e' aperta dall' 1 al 21 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45502 ha il costo di 2 euro.

SMS 45501 Anlaids - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto "Curare le persone per curare l'epidemia. La Ricerca per sconfiggere l'AIDS". L'obiettivo e' di sostenere la ricerca nell'individuazione dei gap delle terapie antiretrovirali e dunque favorire la prevenzione e la cura. La raccolta fondi e' aperta dall'1 al 21 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45501 ha il costo di 2 euro.

SMS 45599 Uniti Insieme - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto per la realizzazione di una Comunità di Accoglienza Socio-Riabilitativa attraverso la realizzazione e l'avviamento di: "CENTRO DOPO DI NOI" e "CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO E RIABILITATIVO".La raccolta fondi e' aperta dal 4 al 10 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45599 ha il costo di 1 euro.

SMS 45504 AIL - La raccolta fondi servirà a finanziare i Servizi di Cura Domiciliare già esistenti e attiverà nuovi Servizi di Assistenza Domiciliare destinati a bambini affetti da patologie onco-ematologiche.La raccolta fondi e' aperta dal 5 al l'11 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45504 ha il costo di 2 euro.

http://tinyurl.com/ccuj9n7

Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne di informazione sociale, di prevenzio-ne per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne di informazione sociale, di prevenzio-ne per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

31Salutare

LILA CAMPAGNA PREVENZIONE 2012 La nuova campagna di prevenzione della Lila punta ancora una volta ad attivare comportamenti ses-suali sicuri e promuove l’uso del profilattico, unico strumento in grado di tutelare chiunque abbia una vita sessuale attiva.

L’infezione da Hiv continua infatti a propagarsi e ha ormai assunto una precisa connotazione ses-suale, con il 79% delle nuove infezioni dovute a rap-porti sessuali.

L’uso del profilattico continua ad essere una delle strategie principali di contrasto all’HIV raccoman-date da tutte le agenzie internazionali, che attra-verso l’uso dei preservativi maschili e femminili, l’accesso al test e la terapia antiretrovirale, si sono date come obiettivo l’azzeramento dell’infezione come dice l’esplicita headline del World AidsDay 2011 "Getting to Zero”.

"Aids. Proteggiti semplicemente” nasce da un gruppo di giovani creativi che hanno colto nel segno: ren-dere semplice e naturale ciò che è vissuto ancora con difficoltà.

Basterebbe proteggersi usando il preservativo, eppure tanto semplice non è: barriere culturali, pregiudizi, cattiva informazione fanno del pre-servativo ancora un tabù.

Questa campagna ci consente di vedere quanto ci renda liberi proteggerci semplicemente, e ci mostra tutta la naturalezza di un gesto che può far parte della nostra intimità.

Ringraziamo Giorgia Di Pasquale, Jordi Morell e tutte le persone che autonomamente e gratuitamente hanno dato vita a questa iniziativa di comunica-zione che ha per noi un valore ulteriore e fondante: la partecipazione diretta e attiva delle persone, dei cittadini, nel contrasto all’Hiv.

Bambino Gesù - La raccolta fondi servirà a finanziare la realizzazione di una Cell Factory. Un progetto innovativo a livello pediatrico, che consentirà di realizzare attività di ricerca nel campo dell'Ingegneria Tessutale, per garantire nell'immediato, la cura di numerose patologie immunologiche, oncologiche ed autoimmuni-tarie, grazie all'utilizzo di innovativi approcci terapeutici, e per offrire nuove speranze a pazienti affetti da malattie ancora oggi incurabili.

La Cell Factory consentirà di realizzare attività di ricerca e cura, costituendo un laboratorio a livello pediatrico unico nel panorama nazionale.La raccolta fondi è aperta dal 2 al 25 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45508 ha il costo di 2 euro.

Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni più comuni?

C’è chi evita l’ascensore e chi scap-pa davanti a un ragno.

Chi più e chi meno, tutti abbiamo un’avversione verso un oggetto, un animale, o una situazione. Ma per parlare di vere e proprie fobie occorre valutare alcuni punti.

La fobia è tale quando è spropor-zionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione, non può essere controllata con spie-gazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti e il soggetto, nono-stante riconosca che la paura è irragionevole e che non è dovuta ad effettiva pericolosità, non rie-sce a controllare il proprio stato d’animo.

La fobia diviene una vera e pro-pria malattia quando ci impedisce il regolare svolgimento delle atti-vità o ci condiziona la vita.

Le 'classiche' fobie sono quelle sociali come l'agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi), l'ereutofobia (paura di diventare rossi), la zoofobia (paura degli animali).

Le ossessioni, invece, riguardano temi di violenza, di contaminazione, dubbi sull'af-fidabilità di cose o persone. Moltissime persone possono ammalarsi di fobie, ma in particolare ne soffrono le donne. Con la psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è possibi-le sconfiggerle.

Questo spazio è dedicato ad una clas-sificazione delle fobie, dalle più comuni a quelle più insolite.

Scoprite anche voi se siete veri e propri fobici, ossessionati o solo dei gran fifoni.

32 www.salutare.info

Dorafobia:Viene definita come una paura per la pelle e delle pelli degli animali. Le persone che soffrono di questa fobia evitano di stare a contatto con animali pelosi quali cani, gatti, volpi, castori o conigli perché trovano la loro pelle ripugnante. Talvolta alcuni di questi fobici associano la pel-le con storie infantili sul "lupo cattivo” e altri predatori con pelle. La loro paura non sempre è infondata, perché molti animali pelosi - includendo i pipistrelli i procioni, i cani e i gatti - possono essere por-tatori della rabbia, un'infezione virale acuta del sistema nervoso centrale. La terapia preferenziale per la dorafobia con-siste nell'esposizione graduale e può portarsi a termine in una sessione unica o in molteplici o come un programma di autoaiuto.

33Salutare

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Clinofobia:La clinofobia è definita la paura di coricarsi a letto o andare a dormire. Coloro che la patiscono soffrono di ansietà benché capiscano che non vi è minaccia per il loro benessere nel fatto di andare a dormire.

Ad ogni modo, sia perché temono di subire incubi o perché sono pre-occupati di bagnare il letto, rimangono svegli e di solito presentano insonnia. Questo a lungo andare può sfociare in una vera minaccia per la salute della persona. Alcuni soggetti che patiscono questa fobia associano l'accostamento con la morte. Un esempio è la tra-dizionale frase "Se morissi prima di svegliarmi…” e la paura di essere seppelliti vivi (tafofobia).

La paura di coricarsi può arrivare a generare i seguenti sintomi: senso di soffocamento, vertigini, secchezza in bocca, sudorazione eccessiva, nausee, tremori, aumento del ritmo cardiaco, incapacità di parlare o di pensare in modo chiaro, paura di morire, impazzire o perdere il controllo, senso di allontanamento dalla realtà o un forte attacco di panico.

La maggior parte delle persone che soffrono questa fobia sono sor-prese di scoprire che non sono le uniche ma che si tratta di una fobia sorprendentemente comune, ma non tanto conosciuta. Gli adulti che ne soffrono comprendono che i loro timori sono irrazionali, con frequenza tentano di far fronte o pensano di farlo, la condizione di paura però causa attacchi di panico e ansietà.

Un'approssimazione a questo problema è stato tentato dalla psico-logia energetica, la quale vuole offrire soluzioni diverse a disfunzioni del tipo emotivo come la clinofobia. Si basa sul concetto che "la causa di tutte le emozioni negative è una rottura nel sistema energetico del corpo”. Non pone allora attenzione in fattori quali le idee, le abitudini o le credenze, che possono giocare

un ruolo ma che sono consi-derate semplici ramificazioni, mentre il sistema energetico è la "radice”. Contrariamente ad altre alternative di terapia, questo contributo ha riportato un esito positivo nell'80% dei casi con un numero ridotto di sessioni.

Edonofobia:Paura del piacere.

Si tratta della più puritana delle fobie. Chi ne soffre tipicamente si sente consape-vole per esperimentare piacere ancor quando normalmente possono rendersi conto che non vi è nulla di male nel sentire piacere. La loro colpa di solito dipende dal fatto che partecipano ad un'attività piacevole mentre altri intorno a loro o al mondo in genere sento-no solo malattia, pena, difficoltà economiche e altri problemi dolorosi. Il termine edonofo-bia deriva dal greco "hedone” (piacere, gusto) e "phobos" (paura). Altre parole derivate da "hedone” includono "edonismo” (una filosofia che enfatizza il pia-cere come l'obiettivo massimo della vita) ed "edonista” (un cercatore d piacere).

Ecofobia:Paura della casa.

Coloro che patiscono questa fobia hanno paura di rimanere da soli nella propria casa. Una delle possi-bili cause potreb-be essere legata "all'abbandono” nell'infanzia.

Deipnofobia:È definita come una paura delle cene e delle conversazioni al momento della cena.

Deshabiliofobia:Paura di spogliarsi davanti a qualcuno.

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I livelli logici di apprendimento e di cambiamento

Alcune persone hanno spesso gli stessi atteggia-menti verso ciò che capita loro, reagiscono ripro-ponendo continuamente modi di fare e di sentire negativi che danneggiano la loro autostima.Allora per fare chiarezza e capire, capita di aver bisogno di un professionista esterno come un life coach- counselor, che ti consente di accendere una luce negli angoli bui dove le nostre potenzialità giacciono dimenticate.

Il coach/counselor è un allenatore della mente, un facilitatore del successo personale. Ti aiuta a costruire un progetto, a formulare un obiettivo, a compiere delle scelte, ad acquisire sicu-rezza interiore attraverso la consapevolezza delle tue azioni, modi di fare e modo di essere. L’approccio del coach/counselor è molto lontano da qualsiasi forma di terapia, non si occupa di patolo-gie o problematiche afferenti la sfera psicologica, non prescrive trattamenti. Questo metodo è "orientato al risultato” piutto-sto che "centrato sul problema” è "focalizzato sul-la soluzione” per incentivare lo sviluppo di nuove strategie di pensiero e azione, piuttosto che cer-care di risolvere problemi e conflitti del passato. Un professionista che lavora su sei diversi livelli della vita delle persone: * • Ambiente • Comportamento • Capacità • Valori e convinzioni • Identità • Spiritualità La vera chiave del successo è nella coerenza fra valori, convinzioni e azioni. I sei diversi livelli sono parti integranti della per-sona, è come se dicessimo: la persona è l’insieme di parti diverse che organizzate tra loro costitu-iscono il sistema scheletrico, il sistema respira-torio, il sistema muscolare, il sistema ecc… fino a delineare così in tutta la sua parte.

Questa però in realtà non è, solo, un insieme di sistemi di materia, ma è anche costituito da parti eteree non tangibili che sono proprio i livelli men-zionati sopra. Penso che si capisca che l’approccio a cui mi riferisco, nei miei interventi di Counseling e Life Coaching, è quello sistemico, ma non è il solo. La teoria sistemica e il concetto di livelli loici di

apprendimento e cambiamento è stata inizialmente formulata come meccanismo nelle scienze com-portamentali dall’antropologo Gregory Bateson, che si è basato sul lavoro di Bertrand Russel nella logica della matematica.

Bateson identificò i livelli base di apprendimento e cambiamento: ogni livello comprendeva e organiz-zava gli elementi del livello sottostante, e ognuno aveva un maggior grado di impatto sull’individuo o sul sistema. Ogni sistema di attività è un sottosistema con-tenuto in un altro sistema, che è contenuto in un altro sistema, e così via. Questo tipo di relazione tra i sistemi produce dif-ferenti livelli di processo, a seconda del sistema in cui si sta operando.

La struttura del nostro cervello, la lingua ed i sistemi sociali formano delle gerarchie naturali o livelli di processi. L’espressione livelli logici o livelli di pen-siero è stata adattata dal lavoro di Bateson, dal suo allievo Robert Dilts, e si riferisce ad una gerar-chia di livelli di processi all’interno di un individuo. La funzione di ogni livello è quella di sintetizza-re, organizzare e dirigere le interazioni sul livello sottostante. Un cambiamento che si realizza ad un livello più alto si "irradia” verso il basso cioè ai livelli sottostanti. Cambiare qualcosa ad un livello più basso potrebbe (anche se non necessariamen-te) influenzare i livelli più alti.

Questi livelli sono (dal più alto al più basso): (1) spiritualità, (2) identità, (3) valori e convinzioni,(4) capacità, (5) comportamento, (6) ambiente.

Il livello più alto in assoluto è quello spirituale e può essere definito come una sorta di "campo relazio-nale” che comprende identità multiple, formando un senso di appartenenza ad un sistema più ampio, che vada oltre la propria identità individuale, que-sta percezione si riferisce al senso del per chi o per che cosa si agisce, e conferisce un significato e uno scopo ai propri comportamenti, capacità, alle proprie convinzioni, alla propria identità e al ruolo che essa è connesso.

Il sistema umano e i suoi sotto-sistemi

Questo mese l’articolo è una continuazione del preceden-te ma, un po’ più tecnico.

a cura di Vincenzo D'AngeloConsuelor - Life Coach

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Eventi

Caserta Belvedere di San Leucio 17 dic 2011Oggi si puòEpigenetica: scienza medica che studia il rap-porto cibo salute per la prevenzione primaria delle malattie da invecchiamento cellulareAula magna Jean Monnet - Facoltà scienze politiche SUNSegreteria: Accademia di Micronutrizione - 0823371615 ore 10:00 - 12:00

Trento, 14/01/2012Criticità emergenti e prospettive dia-gnostico-terapeutiche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali e nelle Intolleranze alimentariL'incontro è dedicato alle malattie infiamma-torie croniche intestinali (MICI), alle intolle-ranze alimentari e alla celiachia: problema-tiche ad alto impatto sociale, argomento di interesse sia scientifico che clinico, anche per l'aumento della loro incidenza. Argomenti del congresso: Malattie infiammatorie croniche intestinali, Intolleranze alimentari, celiachia.Acquisizione competenze tecnico-professionali:in tema di Malattie infiammatorie croniche inte-stinali, intolleranze alimentari e celiachia si vuole andare verso un'ottimizzazione della diagnosi e delle terapie.Organizzazione:Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale S. Camillo di TrentoResponsabile scientifico: dr. Franco De [email protected]

Roma, 20 gennaio 2012Zoom journal club 2011Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/ria-bilitativi, profili di assistenza - profili di cura.Specifiche eventoAcquisizione competenze di processo:Aggiornamento confronto e dibattito sugli hot topics 2011

dalla letteratura relativa alla radioterapia mammaria.Luogo di svolgimento: Centro Formazione Permanente Indirizzo: via Del Cardello 24Crediti assegnati: 8Durata del corso (in ore): 8Corso gratuito Organizzazione:Gruppo Sc S.r.l. Studio Congressi Servizi Per La ComunicazioneTel. 06.3290250 Fax [email protected] Foggia, 21 gennaio 2012La early arthritis Attività formativa per: Medico chirurgoDiscipline di riferimento:Reumatologia Radiodiagnostica Patologia cli-nica Ortopedia e traumatologia Nefrologia Medicina interna Medicina generale (medici di famiglia) Medicina fisica e riabilitazione Malattie infettive Geriatria Gastroenterologia Dermatologia e venereologia Allergologia ed immunologia clinica.Acquisizione competenze tecnico-professio-nali: protocolli diagnostico-terapeutici e linee-guida attuali, appropriatezza nella diagnosi e cura dell'artrite reumatoide in fase di esordio.Luogo di svolgimento: Ospedali Riuniti Di Foggia - Aula TurturIndirizzo: Viale PintoCrediti assegnati: 8.1Durata del corso (in ore): 8Corso gratuitoTel. 080 9905360 – 080 5681131 Verona, 25/01/2012 - 27/01/201215° congresso asma bronchiale e bpco: obiettivi, rimedi, strategie Luogo di svolgimento: Palazzo Della RagioneIndirizzo: Piazza Dei Signori - 37121Quota di partecipazione: 350 €Acquisizione competenze tecnico-professionali:

la ricerca scientifica sulle patologie cronico-ostruttive in ambito respiratorio, ed in par-ticolare su asma bronchiale e bpco ha, negli anni recenti, aperto nuove vie interpretative dei fenomeni biologici che stanno alla base della loro patogenesi. Acquisizione competenze di processo: Ricerca, diagnosi e cura su asma e bpcoAcquisizione competenze di sistema: Problematiche connesse ad asma e bpcoOrganizzazione: Idea Congress www.ideacpa.com

Benevento, 26/01/2012Test Obsoleti, Test "esoterici" e Test "difficili". Il Ruolo della Medicina di LaboratorioEvento con il patrocinio di SIMeLDipartimento di Medicina di Laboratorio Interaziendale/Provinciale di Benevento, AORN G. Rummo BNPer info: Congress Account S&B Congress S.r.l.Viale dell'Università, 4 - 82100 BeneventoTel. 0824/24652, Tel. 0824/23484Fax 0824/1811031 - [email protected]

Montecatini Terme 27 e 28 gennaio 20123° congresso regionale della società italiana di allergologia e immunolo-gia pediatricaUpdate in allergologia, broncopneumologia, management 1° congresso infermieristico pediatrico empoleseDal territorio all'ospedale e dall'ospedale al territorio Pres. Roberto BernardiniSegreteria Scientifica Unità operativa com-plessa di pediatria - Azienda USL 11 - Empoli Nuovo Ospedale San Giuseppe Viale Boccaccio 54 50053 EMPOLI Luogo svolgimento: Centro Congressi Vittoria, Via guido Baccelli, 2 per info: www.ideacpa.com

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