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1 2 3 4 5 6 RPS INFLAMMADRY DETECTOR™ FOGLIETTO ILLUSTRATIVO NOTA – Non gettare il presente foglietto illustrativo. In ogni confezione dispenser è presente un solo foglietto illustrativo. Copie del foglietto illustrativo possono essere scaricate dal sito: http://www.RPSdetectors.com/downloads/ Risultati in 10 minuti Right Diagnosis Right Treatment Right Now™ USO PREVISTO Il test RPS InflammaDry Detector è un test rapido di immunodosaggio per il rilevamento visivo e qualitativo in vitro di livelli elevati della proteina MMP-9 nelle lacrime umane, utilizzabile come ausilio per la diagnosi dei pazienti con sindrome da occhio secco. Il test è concepito per un utilizzo professionale in ambulatori, cliniche o ospedali assieme ad altri metodi di valutazione clinica. Conservare tra 4 °C e 25 °C (39 °F e 77 °F). Per uso diagnostico in vitro. Per uso esterno. Tenere lontano dalla portata del bambini. RIEPILOGO E SPIEGAZIONE DEL TEST La sindrome da occhio secco, o disfunzione lacrimale, come viene definita dal Workshop dell’Occhio Secco (DEWS) è una patologia multifattoriale del flusso lacrimale e della superficie oculare che provoca sintomi di discomfort, disturbi visivi e instabilità del film lacrimale, con potenziali danni alla superficie oculare. È accompagnata da un’incrementata osmolarità del film lacrimale e da infiammazione della superficie oculare [1]. La sindrome da occhio secco è una condizione estremamente comune, spesso sottodiagnosticata. La gravità di questa sindrome può variare da sintomi episodici di discomfort oculare a una condizione cronica che necessita di intervento terapeutico. I meccanismi infiammatori sono ritenuti una delle cause alla base della sindrome cronica da occhio secco. Attualmente, la diagnosi di questa sindrome si basa su un esame clinico ed è supportata da alcuni test complementari. La diagnosi clinica della sindrome da occhio secco include l’uso di una combinazione di sintomi e segnali [1]. Generalmente, il medico chiede al paziente di segnalare la presenza di bruciore, fitte, dolore, fotofobia e visione fluttuante. L’indice OSDI (Ocular Surface Disease Index o indice di malattia della superficie oculare) è stato creato allo scopo di identificare e quantificare i sintomi più comuni associati alla sindrome da occhio secco. Si tratta dello strumento standard usato nella valutazione dei pazienti con disfunzione lacrimale, finalizzato agli studi terapeutici per la sindrome da occhio secco [1]. I segnali clinici della sindrome da occhio secco comprendono macchie corneali e ridotto tempo di rottura del film lacrimale (Tear Break Up Time o TBUT). In molti casi viene eseguito un test di Schirmer per valutare la presenza di una ridotta produzione lacrimale [1]. Per la diagnosi dell’occhio secco sono disponibili altri test che misurano l’osmolarità delle lacrime o la lattoferrina, sebbene non vengano utilizzati regolarmente a causa della loro scarsa sensibilità. La sindrome da occhio secco interessa la relazione tra la quantità di lacrime prodotte, il tasso di evaporazione lacrimale e la presenza o assenza di infiammazione. Le metalloproteinasi della matrice (MMP) sono enzimi proteolitici prodotti da cellule epiteliali stressate della superficie oculare. L’MMP-9, in particolare, è un marker infiammatorio aspecifico, generalmente riscontrato a livelli elevati nelle lacrime dei pazienti affetti da occhio secco [5-20]. Alcuni studi hanno dimostrato che nei pazienti con sindrome da occhio secco più grave sono presenti livelli più alti di MMP-9 e che tali livelli sono in linea con i risultati degli esami clinici [6]. L’individuazione della presenza di infiammazione della superficie oculare attraverso misurazioni oggettive può influenzare significativamente l’algoritmo di trattamento della sindrome da occhio secco. L’MMP-9 nelle lacrime L’MMP-9 è un marker infiammatorio aspecifico, generalmente riscontrato a livelli elevati nelle lacrime dei pazienti affetti da occhio secco. I livelli normali di MMP-9 (ng/ml) nelle lacrime umane vanno da 3 ng/ml a 40 ng/ml [5-10]. I livelli elevati di MMP-9 nei pazienti con sindrome da occhio secco medio-grave evidenziano una correlazione con i risultati degli esami clinici. L’alterata funzionalità della barriera epiteliale corneale è la causa dell’irritazione oculare e della morbilità visiva nella sindrome da occhio secco. L’MMP-9 sembra giocare un ruolo fisiologico nella regolazione della desquamazione dell’epitelio corneale. La maggiore di MMP-9 nell’occhio secco può contribuire all’alterazione della funzionalità della barriera epiteliale corneale, alla maggiore desquamazione dell’epitelio III. ASSEMBLAGGIO DEL RILEVATORE 1. Individuare la cassetta di test (B), il corpo della cassetta di test (D) e il cappuccio protettivo (F). Utilizzare la cassetta di test entro una (1) ora dall’apertura. 2. Assemblare il dispositivo di test collocando delicatamente il tessuto di campionamento (C) del preleva-campioni (A) nella finestra di trasferimento dei campioni (G) del corpo della cassetta di test (D). 3. P r e m e r e con forza nel punto indicato fino a quando il dispositivo test non risulti in posizione. Un doppio clic segnalerà il corretto assemblaggio del dispositivo di test. IV. ESECUZIONE DEL TEST 1. Aprire la fiala di tampone (I). Rimuovere il cappuccio protettivo (F) dal dispositivo di test. Evitare che qualsiasi altra parte del dispositivo di test al di fuori della punta assorbente (E) entri in contatto con la fiala di tampone (I). 2. Immergere la punta assorbente (E) nella fiala di tampone (I) per un minimo di 20 secondi. 3. Rimuovere la punta assorbente (E) dalla fiala di tampone (I), riposizionare il cappuccio protettivo (F) e posizionare il dispositivo di test orizzontalmente su una superficie piana per 10 minuti. V. LETTURA E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI NOTA – Non interpretare il test prima che siano trascorsi 10 minuti dall’inizio della fase di elaborazione. Mentre il test è in esecuzione, attraverso la finestra dei risultati (H) si potrà osservare lo scorrimento di un’onda fluida continua color porpora. Dopo che lo sfondo all’interno della finestra dei risultati (H) sarà diventato bianco e saranno trascorsi 10 minuti, si potrà procedere ad una lettura accurata del test. Se dopo che sono trascorsi i 10 minuti compare sullo sfondo un’onda fluida striata, attendere altri 5-10 minuti prima di procedere all’interpretazione. Il test dovrà essere letto entro 12 ore dal completamento. Trascorso questo lasso di tempo, i risultati potrebbero subire alterazioni. Per un’accurata interpretazione visiva è necessario che il test venga esaminato in condizioni di buona illuminazione. I risultati del test sono indicati dalle due linee che compaiono nella finestra dei risultati (H): la linea del risultato e la linea di controllo. La linea di controllo, di colore BLU, compare nella zona di controllo. La linea di controllo indica la corretta applicazione ed esecuzione del test e deve necessariamente comparire affinché il test possa essere considerato valido. RISULTATO NON VALIDO Se la linea BLU non compare, il test potrebbe non essere valido. Reimmergere la punta assorbente (E) nella fiala di tampone (I) per altri 10 secondi. Se la linea BLU non compare ancora, il test deve essere scartato, e il soggetto deve essere sottoposto a un ulteriore campionamento oculare e ritestato usando un nuovo kit RPS InflammaDry Detector. Non riferire al paziente risultati ricavati da test non validi. Nonostante il test richieda solo 10 µl di fluido, qualora fosse necessario un ulteriore prelievo di campione, i ripetuti contatti del tessuto di campionamento con la congiuntiva potrebbero rivelare una ridotta quantità di fluido, insufficiente per il prelievo di un campione adeguato. Ogni ulteriore campionamento potrebbe ridurre o alterare il carico di antigene MMP-9 trasferito al test. Nel caso in cui fosse necessario un secondo campionamento, il prelievo potrà essere ripetuto a distanza di un’ora. RISULTATO NEGATIVO Nella zona di controllo del test compare unicamente la linea BLU. Un risultato negativo deve essere inteso come negativo alla presenza di MMP-9 < 40 ng/ml. RISULTATO POSITIVO La presenza sia di una linea BLU nella zona di controllo che di una linea ROSSA nella zona del risultato indica un risultato positivo. La presenza di una linea ROSSA irregolare o incompleta potrebbe essere dovuta a una distribuzione non omogenea del fluido oculare sul tessuto di campionamento (C). La presenza di una linea ROSSA, seppure di colore poco intenso, incompleta nel senso della larghezza della striscia reattiva o di colore non uniforme, deve essere interpretata come un risultato positivo. Un risultato positivo sottintende la presenza di MMP-9 > 40 ng/ml. I. PREPARAZIONE DEL TEST 1. Controllare la data di scadenza su tutte le confezioni. Accertarsi che le buste di alluminio non siano danneggiate. Non usare il test se le buste di alluminio sono danneggiate. 2. Strappare ciascuna busta in corrispondenza della perforazione indicata (J) ed estrarre il contenuto. Non mettere il tessuto di campionamento (C) a contatto con alcuna superficie ad eccezione del sito di prelievo (congiuntiva) e della finestra di trasferimento dei campioni (G) sul corpo della cassetta di test (D). II. PRELIEVO DI UN CAMPIONE 1. Individuare il tessuto di campionamento (C) sul lato inferiore del preleva-campioni (A). 2. Non applicare anestetici sull’occhio entro almeno 10 minuti dal prelievo del campione. Abbassare delicatamente la palpebra del paziente per esporre la congiuntiva palpebrale. Appoggiare delicatamente il tessuto di campionamento (C) in più punti all’interno della palpebra inferiore (congiuntiva palpebrale) per 6-8 volte, lasciandolo infine a contatto con la congiuntiva per altri 5 secondi allo scopo di inumidirlo. Durante il prelievo dei campioni, non eseguire movimenti di trascinamento. Una volta saturo di fluido lacrimale, il tessuto di campionamento luccicherà. A seconda del volume e della composizione delle lacrime, il tessuto di campionamento potrebbe apparire bianco o macchiato di rosa. corneale e all’irregolarità della superficie corneale [17]. Il test RPS InflammaDry Detector rileva i livelli elevati di MMP-9 ≥ 40 ng/ml nelle lacrime allo scopo di confermare la diagnosi di sindrome da occhio secco. PRINCIPI PROCEDURALI Il test RPS InflammaDry Detector utilizza la tecnologia Direct Sampling Micro-Filtration (microfiltrazione a campionamento diretto). L’MMP-9, se presente nel campione di lacrime, viene catturato tra gli anticorpi monoclonali e policlonali specifici per l’MMP-9 in concentrazioni superiori a 40 ng/ml. REAGENTI E MATERIALI Materiali in dotazione Il kit RPS InflammaDry Detector include due buste di alluminio contenenti i materiali seguenti. Il cappuccio protettivo (F) protegge la punta assorbente (E) da danni fisici accidentali. Il preleva-campioni (A) è un componente sterile confezionato separatamente, che può essere assemblato facilmente sul corpo della cassetta di test (D). Il corpo della cassetta di test (D) garantisce inoltre il corretto trasferimento dei campioni sulla striscia reattiva a flusso laterale. Materiali non forniti • Timer • Guanti • Materiali per il controllo qualità (vedere la sezione sui controlli esterni) AVVERTENZE E PRECAUZIONI 1. Solo per uso diagnostico in vitro. 2. Tenere la cassetta di test e il preleva-campioni nelle rispettive buste di alluminio fino al momento dell’uso. 3. Il Dacron, materiale usato per il tessuto di campionamento, può causare reazioni allergiche in alcuni soggetti. 4. Non usare il test RPS InflammaDry Detector dopo la data di scadenza. 5. Tutti i campioni devono essere considerati potenzialmente pericolosi e trattati come agenti infettivi. Per le procedure di manipolazione e smaltimento, attenersi alle normative locali, regionali e nazionali. 6. Indossare guanti monouso durante la manipolazione dei campioni e lavarsi le mani dopo il completamento del test. 7. Sia il test RPS InflammaDry Detector che la fiala di tampone in dotazione sono articoli monouso. Non riutilizzarli con più campioni. PROCEDURA DI TEST 8. Il test RPS InflammaDry Detector richiede una lettura visiva. I risultati del test non devono essere interpretati da persone affette da daltonismo. 9. L’interpretazione dei risultati deve avvenire in un ambiente ben illuminato. 10. Non usare lo stesso test RPS InflammaDry Detector per più di un paziente. CONSERVAZIONE E STABILITÀ Conservare il test RPS InflammaDry Detector tra 4 °C e 25 °C (39 °F e 77 °F). Sia il test RPS InflammaDry Detector che il tampone sono stabili fino alla data di scadenza impressa sulla confezione esterna e sui contenitori. RISULTATO NEGATIVO RISULTATO POSITIVO RISULTATO NON VALIDO Tessuto di campionamento (C) Punta assorbente (E) con cappuccio protettivo (F) Finestra di trasferimento dei campioni (G) Finestra dei risultati (H) Corpo della cassetta di test (D) Preleva- campioni (A) Cassetta di test (B) Fiala di tampone (I) Preleva- campioni (A) Cassetta di test (B) Fiala di tampone (I) Perforazione (J) Perforazione (J) Perforazione (J) Perforazione (J) Studio Controlli Livelli medi di Deviazione Range normali MMP-9 standard superiore di MMP-9 1 18 23,61 ng/ml 17,4 ng/ml 41 ng/ml 2 16 8,39 ng/ml 4,70 ng/ml 13 ng/ml 3 17 7,2 ng/ml 2,1 ng/ml 9 ng/ml 4 10 10,5 ng/ml 0,2 ng/ml 11 ng/ml 5 20 6,9 ng/ml 1,4 ng/ml 8 ng/ml 6 28 22,7 ng/ml 14 ng/ml 37 ng/ml Totale/ 109 13,2 ng/ml ~ 40 ng/ml Media/ Range Livelli normali di MMP-9 nelle lacrime

RPS INFLAMMADRY DETECTOR™ FOGLIETTO ILLUSTRATIVO · rps inflammadry detector™ foglietto illustrativo rps detector + -

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1 2 3 4 5 6

RPS INFLAMMADRY DETECTOR™FOGLIETTO ILLUSTRATIVO

NOTA – Non gettare il presente foglietto illustrativo. In ogni confezione dispenser è presente un solo foglietto illustrativo. Copie del foglietto illustrativo possono essere scaricate dal sito: http://www.RPSdetectors.com/downloads/

Risultati in 10 minuti

Right DiagnosisRight Treatment

Right Now™

USO PREVISTOIl test RPS InflammaDry Detector è

un test rapido di immunodosaggio

per il rilevamento visivo e

qualitativo in vitro di livelli elevati

della proteina MMP-9 nelle lacrime

umane, utilizzabile come ausilio

per la diagnosi dei pazienti con

sindrome da occhio secco. Il

test è concepito per un utilizzo

professionale in ambulatori, cliniche

o ospedali assieme ad altri metodi di

valutazione clinica.

Conservare tra 4 °C e 25 °C (39 °F e

77 °F). Per uso diagnostico in vitro.

Per uso esterno. Tenere lontano

dalla portata del bambini.

RIEPILOGO E SPIEGAZIONE DEL TEST

La sindrome da occhio secco, o disfunzione lacrimale, come viene definita dal Workshop dell’Occhio Secco (DEWS) è una patologia multifattoriale del flusso lacrimale e della superficie oculare che provoca sintomi di discomfort, disturbi visivi e instabilità del film lacrimale, con potenziali danni alla superficie oculare. È accompagnata da un’incrementata osmolarità del film lacrimale e da infiammazione della superficie oculare [1]. La sindrome da occhio secco è una condizione estremamente comune, spesso sottodiagnosticata. La gravità di questa sindrome può variare da sintomi episodici di discomfort oculare a una condizione cronica che necessita di intervento terapeutico. I meccanismi infiammatori sono ritenuti una delle cause alla base della sindrome cronica da occhio secco. Attualmente, la diagnosi di questa sindrome si basa su un esame clinico ed è supportata da alcuni test complementari. La diagnosi clinica della sindrome da occhio secco include l’uso di una combinazione di sintomi e segnali [1]. Generalmente, il medico chiede al paziente di segnalare la presenza di bruciore, fitte, dolore, fotofobia e visione fluttuante. L’indice OSDI (Ocular Surface Disease Index o indice di malattia della superficie oculare) è stato creato allo scopo di identificare e quantificare i sintomi più comuni associati alla sindrome da occhio secco. Si tratta dello strumento standard usato nella valutazione dei pazienti con disfunzione lacrimale, finalizzato agli studi terapeutici per la sindrome da occhio secco [1].I segnali clinici della sindrome da occhio secco comprendono macchie corneali e ridotto tempo di rottura del film lacrimale (Tear Break Up Time o TBUT). In molti casi viene eseguito un test di Schirmer per valutare la presenza di una ridotta produzione lacrimale [1]. Per la diagnosi dell’occhio secco sono disponibili altri test che misurano l’osmolarità delle lacrime o la lattoferrina, sebbene non vengano utilizzati regolarmente a causa della loro scarsa sensibilità.La sindrome da occhio secco interessa la relazione tra la quantità di lacrime prodotte, il tasso di evaporazione lacrimale e la presenza o assenza di infiammazione. Le metalloproteinasi della matrice (MMP) sono enzimi proteolitici prodotti da cellule epiteliali stressate della superficie oculare. L’MMP-9, in particolare, è un marker infiammatorio aspecifico, generalmente riscontrato a livelli elevati nelle lacrime dei pazienti affetti da occhio secco [5-20]. Alcuni studi hanno dimostrato che nei pazienti con sindrome da occhio secco più grave sono presenti livelli più alti di MMP-9 e che tali livelli sono in linea con i risultati degli esami clinici [6]. L’individuazione della presenza di infiammazione della superficie oculare attraverso misurazioni oggettive può influenzare significativamente l’algoritmo di trattamento della sindrome da occhio secco.

L’MMP-9 nelle lacrimeL’MMP-9 è un marker infiammatorio aspecifico, generalmente riscontrato a livelli elevati nelle lacrime dei pazienti affetti da occhio secco. I livelli normali di MMP-9 (ng/ml) nelle lacrime umane vanno da 3 ng/ml a 40 ng/ml [5-10]. I livelli elevati di MMP-9 nei pazienti con sindrome da occhio secco medio-grave evidenziano una correlazione con i risultati degli esami clinici. L’alterata funzionalità della barriera epiteliale corneale è la causa dell’irritazione oculare e della morbilità visiva nella sindrome da occhio secco. L’MMP-9 sembra giocare un ruolo fisiologico nella regolazione della desquamazione dell’epitelio corneale. La maggiore di MMP-9 nell’occhio secco può contribuire all’alterazione della funzionalità della barriera epiteliale corneale, alla maggiore desquamazione dell’epitelio

III. ASSEMBLAGGIO DEL RILEVATORE

1. Individuare la cassetta di test (B), il corpo della cassetta di test (D) e il cappuccio protettivo (F). Utilizzare la cassetta di test entro una (1) ora dall’apertura.

2. Assemblare il dispositivo di test collocando delicatamente il tessuto di campionamento (C) del preleva-campioni (A) nella finestra di trasferimento dei campioni (G) del corpo della cassetta di test (D).

3. P r e m e r e con forza nel punto indicato fino a quando il dispositivo test non risulti in posizione. Un doppio clic segnalerà il corretto assemblaggio del dispositivo di test.

IV. ESECUZIONE DEL TEST

1. Aprire la fiala di tampone (I). Rimuovere il cappuccio protettivo (F) dal dispositivo di test. Evitare che qualsiasi altra parte del dispositivo di test al di fuori della punta assorbente (E) entri in contatto con la fiala di tampone (I).

2. Immergere la punta assorbente (E) nella fiala di tampone (I) per un minimo di 20 secondi.

3. Rimuovere la punta assorbente (E) dalla fiala di tampone (I), riposizionare il cappuccio protettivo (F) e posizionare il dispositivo di test orizzontalmente su una superficie piana per 10 minuti.

V. LETTURA E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI

NOTA – Non interpretare il test prima che siano trascorsi 10 minuti dall’inizio della fase di elaborazione. Mentre il test è in esecuzione, attraverso la finestra dei risultati (H) si potrà osservare lo scorrimento di un’onda fluida continua color porpora.Dopo che lo sfondo all’interno della finestra dei risultati (H) sarà diventato bianco e saranno trascorsi 10 minuti, si potrà procedere ad una lettura accurata del test. Se dopo che sono trascorsi i 10 minuti compare sullo sfondo un’onda fluida striata, attendere altri 5-10 minuti prima di procedere all’interpretazione. Il test dovrà essere letto entro 12 ore dal completamento. Trascorso questo lasso

di tempo, i risultati potrebbero subire alterazioni. Per un’accurata interpretazione visiva è necessario che il test venga esaminato in condizioni di buona illuminazione.I risultati del test sono indicati dalle due linee che compaiono nella finestra dei risultati (H): la linea del risultato e la linea di controllo. La linea di controllo, di colore BLU, compare nella zona di controllo. La linea di controllo indica la corretta applicazione ed esecuzione del test e deve necessariamente comparire affinché il test possa essere considerato valido.

RISULTATO NON VALIDO

Se la linea BLU non compare, il test potrebbe non essere valido. Reimmergere la punta assorbente (E) nella fiala di tampone (I) per altri 10 secondi. Se la linea BLU non compare ancora, il test deve essere scartato, e il soggetto deve essere sottoposto a un ulteriore campionamento oculare e ritestato usando un nuovo kit RPS InflammaDry Detector. Non riferire al paziente risultati ricavati da test non validi. Nonostante il test richieda solo 10 µl di fluido, qualora fosse necessario un ulteriore prelievo di campione, i ripetuti contatti del tessuto di campionamento con la congiuntiva potrebbero rivelare una ridotta quantità di fluido, insufficiente per il prelievo di un campione adeguato. Ogni ulteriore campionamento potrebbe ridurre o alterare il carico di antigene MMP-9 trasferito al test. Nel caso in cui fosse necessario un secondo campionamento, il prelievo potrà essere ripetuto a distanza di un’ora.

RISULTATO NEGATIVO

Nella zona di controllo del test compare unicamente la linea BLU. Un risultato negativo deve essere inteso come negativo alla presenza di MMP-9 < 40 ng/ml.

RISULTATO POSITIVO

La presenza sia di una linea BLU nella zona di controllo che di una linea ROSSA nella zona del risultato indica un risultato positivo. La presenza di una linea ROSSA irregolare o incompleta potrebbe essere dovuta a una distribuzione non omogenea del fluido oculare sul tessuto di campionamento (C). La presenza di una linea ROSSA, seppure di colore poco intenso, incompleta nel senso della larghezza della striscia reattiva o di colore non uniforme, deve essere interpretata come un risultato positivo. Un risultato positivo sottintende la presenza di MMP-9 > 40 ng/ml.

Absorbent Tip (E)with Protective Cap (F)

Sample TransferWindow (G)

TestCassetteBody (D)

Result Window (H)

Absorbent Tip (E)with Protective Cap (F)

Sample TransferWindow (G)

TestCassetteBody (D)

Result Window (H)

I. PREPARAZIONE DEL TEST

1. Controllare la data di scadenza su tutte le confezioni. Accertarsi che le buste di alluminio non siano danneggiate. Non usare il test se le buste di alluminio sono danneggiate.2. S t r a p p a r e ciascuna busta in corrispondenza della perforazione indicata (J) ed estrarre il contenuto. Non mettere il tessuto di campionamento (C) a contatto con alcuna superficie ad eccezione del sito di prelievo (congiuntiva) e della finestra di trasferimento dei campioni (G) sul corpo della cassetta di test (D).

II. PRELIEVO DI UN CAMPIONE

1. Individuare il tessuto di campionamento (C) sul lato inferiore del preleva-campioni (A).

2. Non applicare anestetici sull’occhio entro almeno 10 minuti dal prelievo del campione. Abbassare delicatamente la palpebra del paziente per esporre la congiuntiva palpebrale.Appoggiare delicatamente il tessuto di campionamento (C) in più punti all’interno della palpebra inferiore (congiuntiva palpebrale) per 6-8 volte, lasciandolo infine a contatto con la congiuntiva per altri 5 secondi allo scopo di inumidirlo. Durante il prelievo dei campioni, non eseguire movimenti di trascinamento.

Una volta saturo di fluido lacrimale, il tessuto di campionamento luccicherà. A seconda del volume e della composizione delle lacrime, il tessuto di campionamento potrebbe apparire bianco o macchiato di rosa.

Sampling Fleece (C)

Sampling Fleece (C)

corneale e all’irregolarità della superficie corneale [17]. Il test RPS InflammaDry Detector rileva i livelli elevati di MMP-9 ≥ 40 ng/ml nelle lacrime allo scopo di confermare la diagnosi di sindrome da occhio secco.

PRINCIPI PROCEDURALI

Il test RPS InflammaDry Detector utilizza la tecnologia Direct Sampling Micro-Filtration (microfiltrazione a campionamento diretto). L’MMP-9, se presente nel campione di lacrime, viene catturato tra gli anticorpi monoclonali e policlonali specifici per l’MMP-9 in concentrazioni superiori a 40 ng/ml.

REAGENTI E MATERIALI

Materiali in dotazioneIl kit RPS InflammaDry Detector include due buste di alluminio contenenti i materiali seguenti.

Il cappuccio protettivo (F) protegge la punta assorbente (E) da danni fisici accidentali.

Il preleva-campioni (A) è un componente sterile confezionato separatamente, che può essere assemblato facilmente sul corpo della cassetta di test (D). Il corpo della cassetta di test (D) garantisce inoltre il corretto trasferimento dei campioni sulla striscia reattiva a flusso laterale.

Materiali non forniti• Timer • Guanti• Materiali per il controllo qualità (vedere la sezione sui controlli esterni)

AVVERTENZE E PRECAUZIONI

1. Solo per uso diagnostico in vitro.2. Tenere la cassetta di test e il preleva-campioni nelle rispettive buste di alluminio fino al momento dell’uso.3. Il Dacron, materiale usato per il tessuto di campionamento, può causare reazioni allergiche in alcuni soggetti.4. Non usare il test RPS InflammaDry Detector dopo la data di scadenza.5. Tutti i campioni devono essere considerati potenzialmente pericolosi e trattati come agenti infettivi. Per le procedure di manipolazione e smaltimento, attenersi alle normative locali, regionali e nazionali.6. Indossare guanti monouso durante la manipolazione dei campioni e lavarsi le mani dopo il completamento del test.7. Sia il test RPS InflammaDry Detector che la fiala di tampone in dotazione sono articoli monouso. Non riutilizzarli con più campioni.

PROCEDURA DI TEST

8. Il test RPS InflammaDry Detector richiede una lettura visiva. I risultati del test non devono essere interpretati da persone affette da daltonismo.9. L’interpretazione dei risultati deve avvenire in un ambiente ben illuminato.10. Non usare lo stesso test RPS InflammaDry Detector per più di un paziente.

CONSERVAZIONE E STABILITÀ

Conservare il test RPS InflammaDry Detector tra 4 °C e 25 °C (39 °F e 77 °F). Sia il test RPS InflammaDry Detector che il tampone sono stabili fino alla data di scadenza impressa sulla confezione esterna e sui contenitori.

NEGATIVERESULT

POSITIVERESULT

INVALIDRESULT

RISULTATO NEGATIVO

RISULTATO POSITIVO

RISULTATO NON VALIDO

Sampling Fleece (C)Tessuto di campionamento (C)

Absorbent Tip (E)with Protective Cap (F)

Sample TransferWindow (G)

TestCassetteBody (D)

Result Window (H)

Punta assorbente (E) con cappuccio protettivo (F)

Finestra di trasferimento dei campioni (G)

Finestra dei risultati (H)

Corpo della cassetta di test (D)

Preleva-campioni (A)

Cassetta di test (B)

Fiala di tampone (I)

Preleva-campioni (A)

Cassetta di test (B)

Fiala di tampone (I)

Perforazione (J)

Perforazione (J)

Perforazione (J)

Perforazione (J)

Studio Controlli Livelli medi di Deviazione Range normali MMP-9 standard superiore di MMP-9

1 18 23,61 ng/ml 17,4 ng/ml 41 ng/ml 2 16 8,39 ng/ml 4,70 ng/ml 13 ng/ml 3 17 7,2 ng/ml 2,1 ng/ml 9 ng/ml 4 10 10,5 ng/ml 0,2 ng/ml 11 ng/ml 5 20 6,9 ng/ml 1,4 ng/ml 8 ng/ml 6 28 22,7 ng/ml 14 ng/ml 37 ng/ml

Totale/ 109 13,2 ng/ml ~ 40 ng/ml Media/ Range

Livelli normali di MMP-9 nelle lacrime

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RPS INFLAMMADRY DETECTOR™FOGLIETTO ILLUSTRATIVO

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• Alcon, Vigamox• Alcon, Pataday• Alcon, Nevanac• Alcon, Travatan• Alcon, Systaine• Alcon, Azopt• Allergan, Refresh Liquigel• Allergan, Alphagan• Allergan, Zymar• Allergan, Refresh Tears• Allergan, Elastat• Allergan, Lumigan• Allergan, FML• Allergan, Optive• Allergan, Combigan• Allergan, Acular LS• Allergan, Pred Forte• Amo, Blink Tears• AVS, Thera Tears• Bausch & Lomb, Lotemax• Bausch & Lomb, Alrex• Bausch & Lomb, Zylet• Falcon, Polymyxin B Sulfate• Falcon, Timolol• Falcon, Gentamycin Sulfate• Inspire, AzaSite• Ista, Xibrom• Medpoint, Optivar• Merck, Trusopt• Novartis, GenTeal• Novartis, Voltaren• Novartis, Zaditor• Pfizer, Visine• Pharmacia, Xalatan• Sigma-Aldrich, Human IgA (1 mg/ml)• Sigma-Aldrich, Human Lactoferrin (1 mg/ml)• Sigma-Aldrich, Transferrin (1 mg/ml)• Vistakon, Betimol• Vistakon, Quixin• Vistakon, Iquix• Wilson, ProparacaineNOTA – Alcuni farmaci possono determinare risultati erronei se usati immediatamente prima del prelievo del campione. Si consiglia di non applicare medicamenti topici, ad eccezione degli anestetici oftalmici, nei 30 minuti precedenti il prelievo di un campione. Non applicare anestetici sull’occhio entro almeno 10 minuti dal prelievo del campione.

BIBLIOGRAFIA

[1] Definition and Classification of Dry Eye. Report of the Diagnosis and Classification Subcommittee of the Dry Eye Work Shop (DEWS). Ocular Surface 2007;5:75-92.[2] Market Scope. Report on the Global Dry Eye Market. St. Louis, Mo: Market Scope, July 2004.[3] Multi-sponsor surveys, Inc. Gallup study of dry eye sufferers. Princeton, NJ, 2006.[4] Schaumberg, DA, Buring JE, Sullivan DA, Dana MR. Hormone replacement therapy and dry eye syndrome. JAMA 2001;286:2114-2119.[5] Acera A, Rocha G, Vecino E, Lema I, Durán JA. Inflammatory markers in the tears of patients with ocular surface disease. Ophthalmic Res. 2008 Oct; 40(6):315-21.

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CONTROLLO QUALITÀ

Il test RPS InflammaDry Detector dispone di controlli procedurali integrati (vedere più avanti). Per i controlli quotidiani, RPS consiglia di documentare che i suddetti controlli procedurali interni sono stati validati per il primo campione analizzato della giornata.

Controlli proceduraliI dispositivi non utilizzati presentano una linea arancione nella zona di controllo. Se il test viene eseguito e i reagenti agiscono in modo corretto, questa linea arancione si trasformerà durante la procedura di test in una linea di colore blu. Un esito di questo tipo segnalerà la corretta funzionalità del test.La comparsa della linea di controllo indica la corretta applicazione ed esecuzione del test. La linea di controllo deve essere presente in tutti i test affinché possano essere ritenuti validi. Se la linea di controllo non compare, il test deve essere interpretato come non valido e deve essere ripetuto effettuando nuovamente il campionamento dell’occhio con un nuovo kit RPS InflammaDry Detector.Mentre il test è in esecuzione, attraverso la finestra dei risultati (H) si potrà osservare lo scorrimento di un’onda fluida continua color porpora. Dopo che lo sfondo all’interno della finestra dei risultati (H) sarà diventato bianco e saranno trascorsi 10 minuti, si potrà procedere ad una lettura accurata del test. Se dopo che sono trascorsi i 10 minuti compare sullo sfondo un’onda fluida striata, attendere altri 5-10 minuti prima di procedere all’interpretazione. La scomparsa del colore dallo sfondo della finestra di lettura funge da controllo negativo dello sfondo.

Controlli esterniOltre alle procedure di controllo qualità interne al laboratorio, si consiglia di eseguire almeno un controllo esterno positivo per ogni nuovo lotto di test RPS InflammaDry Detector. I controlli esterni positivi contenenti proteina MMP-9 ricombinante al limite inferiore di rilevamento del test RPS InflammaDry Detector possono essere richiesti direttamente a RPS. Per ordinare i controlli esterni, fare riferimento alla sezione di questo foglietto illustrativo riguardante le informazioni per gli ordini.Per istruzioni sulle modalità di utilizzo dei controlli esterni fare riferimento al foglietto illustrativo dei singoli controlli. Su ogni confezione dei controlli esterni è impressa la relativa data di scadenza.I controlli supplementari possono essere testati in conformità con le normative, locali, regionali e nazionali o gli enti di accreditamento. Per indicazioni sull’idoneità del controllo qualità, fare riferimento ai documenti EP12-A del CLSI e 42 CFR 493.1202c.Qualora non si ottenessero risultati di controllo corretti, ripetere il controllo del test o contattare RPS al numero +1 941-556-1850 prima di procedere alla valutazione dei pazienti.Riferire eventuali problemi del dispositivo contattando RPS al numero +1 941-556-1850 o via e-mail all’indirizzo [email protected] oppure direttamente alla FDA via web all’indirizzo www.fda.gov/medwatch.

INFORMAZIONI PER GLI ORDINI E CONTATTI

Informazioni per gli ordiniRPS-DE – RPS InflammaDry DetectorRPS-DESTD – RPS InflammaDry Detector

Controllo esterno

Contatti e assistenza tecnica

Rapid Pathogen Screening, Inc.7227 Delainey Court • Sarasota, FL 34240 USATel. 1-941-556-1850 • Fax [email protected]

FabbricanteRapid Pathogen Screening, Inc.7227 Delainey Court • Sarasota, FL 34240 USATel. 1-941-556-1850 • Fax [email protected]

Rappresentante per l’EuropaMT Promedt Consulting GmbH, Altenhofstr. 80D-66386 St. Ingbert, GermanyTel. 49-6894-58 10 20 • Fax 49-6894-58 10 21www.mt-procons.com

Brevetti USA 6,514,773 e 7,723,124 in corso di registrazione. Spec 375 Rev 0. 01/2011

I risultati clinici sono riepilogati di seguito.

Limiti di rilevamentoIl livello di soglia del test RPS InflammaDry Detector è stato fissato a 40 ng/ml attraverso una serie di diluizioni dell’MMP-9 nelle lacrime umane.

Reattività crociateIn laboratorio sono stati applicati diversi patogeni oculari infettivi generati in coltura cellulare e importanti enzimi oculari, allo scopo di ottenere potenziali reattività crociate:• Stafilococco aureo• Stafilococco aureo resistente alla meticillina (MRSA)• Moraxella catarrhalis• Haemophilus influenzae • Stafilococco epidermis• Streptococco pneumoniae• Pseudomonas aeruginosa• Influenza A • Influenza B Lee• Virus parainfluenzali: 2, 3 e 4a• Rinovirus tipo 1a• Herpes simplex 1, 2 • Coxsackievirus B1• Echovirus: 6, 7, 9, 11 e 30• Adenovirus: 1, 3, 4, 5, 7, 11, 14, 15 e 37• Metalloproteinasi della matrice: 1, 2 e 3• Inibitore del tessuto dell’MMP: MMP-1, MMP-2

Tutti gli isolati sono stati coltivati da campioni umani. Le concentrazioni delle sospensioni si sono attestate tra 500.000 e 1.500.000 microorganismi (virus, batteri) per ml di surnatante. Nel corso dell’analisi di 10 µl di coltura in sospensione non si sono riscontrate linee di test positive né reattività crociate per queste specie. Nessuno degli enzimi oculari ha causato alcuna reattività crociata.

SOSTANZE INTERFERENTI

I seguenti farmaci oftalmici sono stati testati per le interferenze con il test RPS InflammaDry Detector. Per valutare la specificità, al tessuto di campionamento è stato applicato un farmaco placebo non diluito. La sensibilità è stata testata con miscele 1:1 di proteina MMP-9 ricombinante contenuta in lacrime umane a livello di cut-off e il rispettivo farmaco. Nessuno dei farmaci testati, ad eccezione del Trusopt, ha registrato falsi positivi o falsi negativi. L’applicazione diretta del Trusopt alla striscia reattiva ha determinato un legame potenziato dell’MMP-9 con un evidente risultato falso positivo.• Alcon, Alcaine• Alcon, Tobra Dex• Alcon, Econopred

LIMITAZIONI

1. L’MMP-9 è un indicatore aspecifico della presenza di infiammazioni. Un risultato positivo del test non deve essere usato come unica base per il trattamento o altre decisioni terapeutiche.2. I pazienti affetti da sindrome da occhio secco con grave deficit dello strato lacrimale acquoso possono non produrre lacrime sufficienti per il prelievo dei campioni, il che può comportare risultati falsi negativi. 3. Il test RPS InflammaDry Detector non deve essere usato nei 15 minuti successivi all’esecuzione del test di Schirmer, in quanto si potrebbe stimolare la degranulazione dell’MMP-9 con conseguenti risultati falsi positivi.4. Interventi di chirurgia oftalmica o infezioni recenti possono determinare elevati livelli di MMP-9, dando adito a risultati falsi positivi. 5. Alcuni farmaci, quali gli steroidi per via topica od orale, le ciclosporine, le tetracicline e l’azitromicina topica sono noti inibitori dell’attività della metalloproteinasi. L’uso di questi farmaci può dare luogo a risultati falsi negativi. 6. I risultati ottenuti con questo dosaggio, soprattutto nel caso di linee di test chiare di difficile interpretazione, devono essere associati ad altre informazioni cliniche a disposizione del medico.

VALORI PREVISTI

La prevalenza della sindrome da occhio secco varia dal 5% al 30% nelle persone di età superiore ai 50 anni e si stima che negli USA questa patologia interessi 21 milioni di persone [1-3]. Da un sondaggio nazionale condotto su 2.003 individui è emerso che quasi il 40% degli americani manifesta sintomi della sindrome da occhio secco, tra cui secchezza, fitte oculari, irritazione, visione offuscata, fotofobia, sensazione di “sabbia” negli occhi e lacrimazione eccessiva [1,4].La prevalenza della sindrome da occhio secco aumenta con l’età ed è molto più comune nelle donne. Tra gli altri fattori di rischio vanno inclusi l’uso di determinati farmaci, le patologie infiammatorie autoimmuni, l’uso di lenti a contatto, l’assunzione di LASIK, la chirurgia refrattiva e la menopausa [1].

CARATTERISTICHE DELLE PRESTAZIONI

La sensibilità e la specificità del test RPS InflammaDry Detector sono state confrontate con la verità clinica, secondo quanto definito dai criteri diagnostici più comunemente utilizzati per la sindrome da occhio secco, costituita da una combinazione di eventi clinici necessari comprovati da un indice OSDI (Ocular Surface Disease Index) elevato ≥ 13, un punteggio positivo di visione offuscata e dalla presenza di almeno due segnali quali un test di Schirmer ridotto < 10, un ridotto tempo di rottura del film lacrimale (TBUT) < 10, e dalla presenza di macchie cheratocongiuntivali. Sono stati testati anche soggetti di controllo sani normali, senza segnali e sintomi della sindrome da occhio secco; in questi pazienti sono stati rilevati un OSDI < 1, assenza di visione offuscata, test di Schirmer ≥ 10, TBUT ≥ 10 e assenza di macchie cheratocongiuntivali.In due siti clinici, il test RPS InflammaDry Detector è stato confrontato con la verità clinica.

Esame clinicoRPS

In�ammaDry Detector

+ - + 26 1 - 4 11

Pazienti Riferimento Sensibilità Speci�cità

Occhi secchi Verità 87% (N=30) clinica (26/30) -

Controlli normali(N=12) Verità 92% clinica - (11/12)

Totale N=42