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RINASCIMENT0 nuovo modo di concepire il mondo e se stessi (UMANESIMO) 1400-1500

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RINASCIMENT0 nuovo modo di concepire il mondo e se stessi (UMANESIMO) 1400-1500. LE SIGNORIE IN ITALIA. SFORZA. ESTENSI. MEDICI. MALATESTA. MONTEFELTRO. PAPI. MILANO SFORZA. L’UOMO RISCOPRE SE STESSO - PowerPoint PPT Presentation

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Diapositiva 1

RINASCIMENT0

nuovo modo di concepire il mondo e se stessi(UMANESIMO)

1400-1500

MILANOSFORZA

LE SIGNORIE IN ITALIAMEDICISFORZAPAPI

MALATESTA

ESTENSI

MONTEFELTROLUOMO RISCOPRE SE STESSO

Luomo del 400 sospinto da una grande curiosit intellettuale. Ogni aspetto della cultura concorre a mettere in risalto la grandezza e la dignit delluomo.Lartista cerca una nuova concretezza nelle figure rappresentando uomini nel suo tempo. La resa dei volumi e la ricerca di uno spazio misurato in cui la figura vive sono espressione della centralit delluomo. Linteresse per la figura umana si approfondisce attraverso lo studio dellanatomia che arricchisce la rappresentazione pi naturalistica del corpo umano e del volto.

SI RISCOPRE LARTE CLASSICA

Gli architetti usano colonne, archi, lesene, come nei monumenti dellantica Roma: gli ordini architettonici ricompaiono negli edifici e nei dipinti, insieme allequilibrio delle opere classiche.I soggetti mitologici si diffondono sviluppando complessi significati simbolici.

LARTE IMITA LA REALTALuomo del 400 crede che larte debba imitare la natura.La visione delluomo come misura e rapporto con la natura e lo spazio circostante, porta a progettare ambienti con geometrica proporzione.La prospettiva esprime in pittura questa esigenza di definire lo spazio e di rappresentare la terza dimensione con regole.

UN NUOVO PRINCIPIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICAGli architetti ricavano dalle opere antiche regole per un nuovo criterio di progettazione.Un metodo razionale basato sulla proporzione. Nel Rinascimento larchitettura assume un ruolo chiave, poich subisce un profondo cambiamento:ogni edificio viene costruito per un utilizzo ben definito e non solo per bellezza (derivata dallarmonico equilibrio tra le sue parti) o per celebrare un personaggio importante, storico o una famiglia potente.

LA CITTA IDEALELa citt diviene un punto di riferimento fondamentale, assume un ruolo importante nella vita sociale in quanto viene visto come luogo in cui si manifesta loperare concreto delluomo;si afferma il concetto di citt ideale, poich basata sugli ideali di armonia e geometria degli spazi.Viene introdotto il concetto di urbanistica (razionalizzazione degli spazi). Le antiche citt vengono riammodernate e rinnovate secondo gli ideali tipici dellUmanesimo (= uomo al centro del pensiero e delluniverso).Cos, artisti e manualisti producono una grande quantit di progetti di citt ideale.

LA PITTURA DEL PRIMO RINASCIMENTO

MASACCIOPer primo applica in modo rigoroso il nuovo linguaggio prospettico, rappresentando le figure in uno spazio concreto e misurabile in profondit. La sua pittura essenziale nelle forme e senza ornamenti. Masaccio umanizza i suoi soggetti: le figure solide fanno intuire un corpo sotto i manti; il chiaroscuro nitido, studiato su una fonte luminosa immaginata come reale.Tra le sue opere pi importanti vi la Trinit dove utilizza le regole prospettiche costruendo una composizione con vari piani di profondit e uno spazio architettonico ispirato a Brunelleschi.Trinit 1427-1428Affresco, 667x317 cm.Firenze, Basilica di S. Maria Novella

Nellopera il punto di fuga, calcolato in funzione di un osservatore posto a 9 mt. di distanza, ai piedi del Crocifisso determinando una visione dal basso verso lalto, dando cos allo spettatore lillusione di una vera cappella, ricavata bucando il muro. Se la cappella fosse reale, i personaggi sarebbero fra loro ad una distanza simile a quella indicata nella ricostruzione. La profondit dello spazio accentuata dal soffitto a lacunari della volta a botte.

BEATO ANGELICOLa sua figura rappresenta un significativo momento di passaggio tra lo stile medievale e quello rinascimentale. Unisce il rigore mistico con il Naturalismo dell Umanesimo fiorentino. Egli utilizza la prospettiva e rappresenta gli elementi della natura, con un raffinato chiaroscuro. Annunciazione 1440 c.a. affresco 230x321 cm. Firenze Museo di S. MarcoANDREA MANTEGNA Cognato di Giovanni Bellini e di formazione Padovana, lavora molto alla corte dei Gonzaga a Mantova , dove decora varie stanze del loro palazzo. Esperto conoscitore della prospettiva, la applica sapientemente creando spesso effetti illusionistici. Egli con la sua pittura, evoca la grandezza eroica dell antichit classica.Dipinge figure solide e volumetriche, anatomicamente perfette, come fossero statue antiche alle quali spesso affianca frammenti archeologici. Per rendere pi maestose le sue rappresentazioni spesso usa la prospettiva dal basso verso lalto.

S. Sebastiano 1480 c.a.Tempera su tela 257x142 cm.Parigi, Museo del Louvre

CAMERA DEGLI SPOSI ( CAMERA PICTA ) 1465-1474

Presso la corte dei Gonzaga nel palazzo ducale di Mantova, Mantegna decora ad affresco e con tempera a secco, La Camera degli sposi per celebrare la famiglia del marchese Gonzaga. una stanza quasi cubica, le pareti e i soffitti sono dipinti in modo da sembrare come se ci si trovasse al centro di un loggiato o di un padiglione aperto verso l'esterno. Sul soffitto si apre una finta finestra circolare da cui si vede il cielo. Allinterno e allesterno di una balaustra le figure sono in scorcio come mai prima dora. questa la pi straordinaria prospettiva dal basso verso lalto del Quattrocento.

PIERO DELLA FRANCESCA

Autore del trattato sulla teoria della prospettiva De prospectiva pingendi , eleva la figura dellartista al rango dintellettuale, unendo l opera pittorica a concetti teorici, indagando discipline care agli umanisti come la matematica e la geometria. La pittura di Piero caratterizzata dalla luminosit dei colori puri e da una rigorosa applicazione della prospettiva. Le sue figure, spesso immobili, sono collocate secondo leggi armoniche, ottenute attraverso rapporti matematici che rispecchiano la perfezione del creato. Sacra conversazione 1473-1481Tempera e olio su tavola251x172 cm.Milano Pinacoteca Brera

In questo dipinto , commissionato dal duca Federico II da Montefeltro (Urbino) Piero converge la prospettiva centrale verso il volto di Maria, che assume cos il massimo rilievo in quanto fulcro della rappresentazione. Un uso sapiente del chiaroscuro contribuisce a determinare la profondit dello spazio. La ricostruzione architettonica tipicamente Rinascimentale con evidenti rimandi allarte classica ed talmente maestosa da diventare protagonista dellimmagine al pari delle figure. Una sapiente conoscenza delluso dei simboli viene evidenziata nella collocazione di un uovo di struzzo nell abside simbolo della nascita miracolosa di Ges (Immacolata Concezione) ma allusione anche alla recente nascita del figlio del duca.Larchitettura nel QuattrocentoPeriodo di grande rinnovamento culturale ed artisticoLarchitettura del 400 sispira a modelli dellarte classica antica (greca- romana) ricercando ideali di armonia e equilibrio riscoprendo e studiando antichi trattati come De architettura di Vitruvio e scrivendone di nuovi ( De re Aedificatoria L.B. Alberti) Gli edifici rispetto lo sviluppo verticale gotico tendono alla ricerca di una nuova bellezza fondata sulla proporzione armonica delle varie parti e su una decorazione sobria. Gli edifici venivano progettati seguendo un disegno basato su precise regole geometriche e come unit di misura vengono adottati due figure geometriche in particolare: il cerchio ed il quadrato, riproposte secondo uno schema modulare.

Leon Battista AlbertiS.Maria Novella1456-1470FirenzeI maggiori esponenti della primaarchitettura rinascimentale, sono Brunelleschi e Leon Battista Alberti.

BrunelleschiLeon Battista AlbertiFILIPPO BRUNELLESCHILartista che applica per primo i nuovi principi rinascimentali Filippo Brunelleschi (1377-1446). Egli realizza nelle sue opere le armonie e le proporzioni che caratterizzano i monumenti dellantichit, studiati direttamente a Roma. Abbandona i modi costruttivi dellarchitettura medioevale e adotta elementi classici: arcate semicircolari a tutto sesto, timpani, colonne doriche, ioniche e corinzie; Al posto delle volte a crociera gotiche, usa coperture piane e a cupola, con proporzioni pi armoniose, riprese dallantica Roma.La cupola diventa un elemento caratteristico dellarchitettura rinascimentale e anche successivamente verr usata come simbolo della volta celeste.

CUPOLA DI S.MARIA DEL FIORE

Lopera principale realizzata da Brunelleschi la cupola di S. Maria del Fiore a Firenze.La chiesa terminata nel 1413 era priva di copertura. Brunelleschi, partendo da un attento studio del Pantheon a Roma, elabora in modo innovativo una cupola di copertura che andr ad innestarsi sul tamburo gotico di forma ottagonale gi esistente.

Filippo BrunelleschiCupola S. Maria del Fiore. 1420-1436 diametro 45,5m.FirenzeBrunelleschi progetta una struttura autoportante, cio in grado di sostenersi da sola. La cupola secondo il progetto composta da due calotte distinte, una sovrapposta allaltra; in questo modo il peso della copertura era diviso tra le due calotte e pi facilmente scaricabile sul tamburo. Lidea rivoluzionaria fu quella di formare uno sopra laltro, una serie di anelli concentrici autoportanti: ogni cerchio una volta chiuso restava compatto e faceva da base allanello superiore, evitando cos luso di unarmatura in legno allepoca irrealizzabile.

Il primo progetto eseguito da Brunelleschi lo Spedale degli Innocenti, prima opera rinascimentale ispirata al mondo classico. Lo Spedale degli Innocenti ideato per curare e allevare i bambini orfani o abbandonati e dar loro un mestiere,fu edificato al tempo della Repubblica fiorentina per volont dell'Arte della Lana, che lo finanzi interamente, e affidato a Brunelleschi, che qui realizz un esempio armonico e razionale di architettura. Il Portico caratterizzato da arcate a tutto sesto su colonne corinzie. Laltezza delle colonne e lampiezza degli archi sono regolate da rapporti geometrici basati sul quadrato e sul cerchio considerate figure ideali. Particolare attenzione viene data agli elementi di sostegno e alla decorazione, colonne capitelli, archi, e cornici sono in pietra serena grigia a rilievo sullintonaco chiaro.

IL TEMPIO MALATESTIANO La facciata si ispira ai grandi archi trionfali;Il portale inquadrato da nitide cornici;Come i tempi classici, esso poggia su un basamento;Gli archi in sequenza sui fianchi delledificio ricordano quelli degli acquedotti romani;Secondo il progetto, una cupola avrebbe dovuto sormontare la chiesa, ad immagine del pantheon.

LA PITTURA DEL CINQUECENTO

MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564) E un artista poliedrico: scultore, pittore, architetto, poeta. Opera alternativamente a Firenze e a Roma presso i papi ( in particolare Giulio II e Paolo III) che gli affidano prestigiosi incarichi, tra i quali la decorazione della volta della Cappella Sistina e circa 28 anni dopo, la parete di fondo della medesima cappella, con il il Giudizio Universale. Egli viene descritto come un uomo chiuso, dalla personalit tormentata e inquieta, irascibile, avaro e geniale, assorto in un lavoro solitario,in continua ricerca interiore. la figura dominante di tutto il cinquecento, il principale interprete del culmine e della crisi dei valori del Rinascimento. Egli sintetizza i suoi valori esprimendosi con un linguaggio monumentale guidato da unintensit espressiva, ricercando sempre larmonia e la perfezione delle forme.

LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINANel 1508 papa Giulio II incarica Michelangelo per il restauro della cappella Sistina. Lartista riproduce una finta architettura che collega le scene bibliche e le figure isolate, ordinandole secondo un preciso svolgimento narrativo e simbolico. Nelle lunette e nelle vele che segnano strutturalmente il passaggio tra la volta e le pareti sono raffigurati i progenitori di Cristo. Nei pennacchi, che sembrano dei troni sono rappresentati i profeti e le Sibille; nei quattro pennacchi angolari si trovano quattro episodi fondamentali della storia di Israele;Nella parte centrale sono rappresentate , in nove riquadri, le Storie della Genesi, inquadrate dalle possenti figure degli ignudi, tra le quali ricordiamo in particolar modo la Creazione di Adamo.

Ebrezza di No

Diluvio universale

Sacrificio di No

La cacciata dal paradiso terrestre

La creazione di Eva

La creazione di Adamo

La separazione delle acque dalla terra

La creazione degli astri

La separazione della luce dalle tenebre CREAZIONE DI ADAMODio, con la veste purpurea, circondato da un gruppo d'angeli, ma al posto degli stereotipatiserafiniecherubini,vengono rappresentate delle figure reali, impegnati in uno sforzo come per sollevare il nimbo e composti in vari atteggiamenti. Le mani non si toccano,ma il passaggio della vita da Dio ad Adamo, viene rappresentato con lenergia vitale che Dio trasmette alluomo.

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IL GIUDIZIO UNIVERSALEIlGiudizio Universale illustra il momento in cui, nel giorno della Resurrezione Cristo decreter la salvezza o la dannazione degli uomini. Egli rappresenta la scena con pi di quattrocento figure che si agitano, piangono, lottano. Non esprime pi la bellezza e la perfezione rinascimentale, ma lo smarrimento disperato dei personaggi. Cristo Giudice, al centro della composizione crea con il movimento delle sue mani, un vertiginoso turbinare, una sorta di vortice, senza nessun riferimento prospettico.

Michelangelo Buonarroti parete dellaCappella Sistina.Roma1536-1541 Affresco1370x1200 cm GIUDIZIO UNIVERALE

L opera divisibile in tre zone fondamentali: in alto nelle lunette, gli angeli con gli strumenti della Passione; al centro, Cristo e la Vergine tra i santi; nella zona inferiore,a sinistra si trovano i salvati mentre alla destra i Dannati che andranno allinferno.Nel dipinto le figure maschili erano completamente nude,ma dopo la morte di Michelangelo la Chiesa decise di coprire le parti intime dei personaggi in parte rimosse nel restauro degli anni 90

RAFFAELLO SANZIO (1483-1520)

Pi giovane di Leonardo e Michelangelo, ammira e studia le loro opere,elaborando uno stile personale: la sua pittura ricerca di perfezione e armonia, nessun elemento dellimmagine prevale sullaltro,ricreando quasi una realt ideale. Le regole della prospettiva geometrica sono padroneggiate da Raffaello con maestria per ricreare spazi vasti e profondi in cui collocare ordinatamente i personaggi dei suoi soggetti sacri. Agli inizi del cinquecento lavor a Firenze, dove conobbe personalmente Leonardo e Michelangelo. Egli sispira a Leonardo nella dolcezza delle figure e del paesaggio, anche se i suoi dipinti non rilevano mai una tendenza allosservazione scientifica della natura.Lesempio di Michelangelo, invece, si riconosce nel modo di definire lanatomia delle figure, che assumono pose anche molto articolate con forti torsioni del busto rispetto le gambe.Dal 1508 fu a Roma, con papa Giulio II, dove affresc per lui, alcune sale dei palazzi Vaticani Nelle sue opere fondamentale lequilibro dei colori, il chiaroscuro e la grande capacit tecnica nelluso della pittura a olio.

Scuola di Atene. 1508-1511 c. a. Affresco 772x550 cmCitt del Vaticano, Palazzi Vaticani Stanza della Segnatura

Rappresenta il tema della Filosofia. Grandi uomini dellantichit, matematici e filosofi, sono raffigurati accanto ad artisti e personaggi contemporanei, per indicare lunione tra saper antico e moderno. Le figure di Platone e Aristotele, poste al centro dellopera, rappresentano i principali sistemi filosofici del pensiero rinascimentale. La scena ambientata in una solenne architettura, con volte a botte cassettonate, che richiama larchitettura di Roma antica, riprendendo gli studi del Bramante. Luso della prospettiva segnalato dal decrescere degli archi posti in successione con il punto di fuga posto tra i due filosofi, che assumono cos massimo risalto. La luce costituisce un elemento fondamentale: una luminosit intensa e chiara esalta le forme, accentua la nitidezza dei colori, crea profondit di spazio. Le figure sono ben modellate, gli atteggiamenti vivaci e animati; la scena descritta in modo equilibrato e armonioso, con attenzione alle proporzioni e al rigore prospettico.

Scuola di Atene

Platone (ritratto di Leonardo) e Aristotele

Euclide(ritratto Bramante)

Eraclito (ritratto di Michelangelo)

Raffaello autoritrattoMADONNA SISTINA

Sacra Conversazione, 1513-1514 Olio su tela 265x196cmGemldegaleriediDresda.

Raffaello realizza diversi quadri a soggetto religioso. Secondo luso rinascimentale, la Madonna bella e giovane e gioca o tiene il figlio in braccio; ma Raffaello, riesce, con la sua pittura a umanizzare la madre di Ges, colmandola di sentimento e calore.Le figure rispettano limpostazione tradizionale piramidale ma, incorniciate da pesanti tende aperte come un sipario teatrale, coinvolgono immediatamente lo spettatore rendendolo partecipe attraverso un gioco di sguardi ancora inusuale per lepoca. Non la visione del divino da parte dei devoti, ma il divino che appare e va verso i devoti.Al centro, si affacciano due squisiti angioletti pensosi, tra le realizzazioni pi popolari di Raffaello, spesso riprodotti come soggetto indipendente.

Particolare Sacra Conversazione, 1513-1514 Olio su tela 265x196cmGemldegaleriediDresda.

LEONARDO da VINCI (1454-1519)Leonardo stato pittore, scultore, musico e matematico, scienziato, ingegnere e architetto.Per lui la pittura larte per leccellenza, quella che pu studiare la natura con la massima fedelt. Per esprimere i moti dellanimo egli si esercita,attraverso il disegno,sulle diverse fisionomie ed espressioni e anche sullanatomia. Per realizzare i volumi utilizza una tecnica particolare di stesura del colore che viene appunto,chiamata lo sfumato leonardesco, con la quale lartista evidenzia i volumi eliminando i contorni del disegno. Per descrivere meglio la natura Leonardo utilizza la cosiddetta prospettiva aerea, tecnica con la quale, per rendere la profondit dello spazio schiarisce progressivamente i colori dello sfondo allaumentare della distanza.

Gioconda 1503-1515 circa Olio su tavola 77x53 cm Parigi Museo del Louvre

LA GIOCONDA lopera pi famosa di Leonardo e la pi nota in tutto il mondo.Lartista vi ha lavorato per lungo tempo, portandosela dietro nei suoi spostamenti dallItalia alla Francia.La donna del ritratto forse Monna Lisa, moglie del banchiere fiorentino Francesco del Giocondo, da cui il nome del dipinto.Il dipinto realizzato secondo le tecniche leonardesche: luso della prospettiva aerea, dove gli oggetti man mano che si avvicinano allorizzonte, assumono una minore definizione e vi una progressiva diminuzione dellintensit dei colori;le velature: strati di colore molto diluito che si sovrappone a una superficie gi dipinta per ricercare unattenuazione del colore steso in precedenza, o per armonizzare pi colori tra loro. Leonardo da Vinci1843-1846 Bartolomeo ScorioneMuse du LouvrediParigiOlio su tavola199x122 cmLA VERGINE DELLE ROCCE.La scena raffigura l'incontro tra il piccoloGeseGiovanni Battista e si svolge allinterno di una grotta in un umido paesaggioroccioso, in cui dominano fiori e piante acquatiche; In questo dipinto sono presenti tre fonti di luce, perch per Leonardo, la luce presente in tutte le particelle dellatmosfera, e per creare un effetto naturale tramite la tecnica pittorica dello sfumato, Leonardo cap che una sola fonte di luce avrebbe creato dei contrasti troppo netti.Egli mise quindi pi fonti dilluminazione: una davanti al dipinto ad illuminare le quattro figure, ed altre due pi deboli, sulle aperture nel fondo della grotta.Lartista ricreava cos, con leggeri mutamenti verso toni pi chiari, o pi scuri, le stesse variazioni di luminosit che si avvertono quando si guarda un paesaggio reale.

Vergine delle rocce,1483-1486Olio su tela 123x198 cm.Parigi, Museo del LouvreArchitettura

Prende esempio dallarchitettura di Brunelleschi, ma i suoi progetti sono caratterizzati da una grandiosit e una plasticit nuove, in quanto tende ad esaltare il volume e il forte rilievo. Le sue opere si distinguono per le soluzioni originali adottate: egli rielabora criticamente il linguaggio classico mettendo in discussione i valori considerati ormai stabili, come gli ordini architettonici.Lavora prima a Firenze realizzando la Biblioteca Laurenziana e la Sagrestia Nuova di San Lorenzo, a Roma realizza la Cupola della Basilica di S. Pietro e la Piazza del CampidoglioMICHELANGELOMichelangelo-1546-Cupola S. Pietro-Roma-

Nel 1546 con papa Paolo III a Roma nella citt del Vaticano, Michelangelo diventa responsabile della Fabbrica di San Pietro, per il rinnovamento dellantica Basilica, una delle chiese pi importanti della cristianit, poich costruita sulla tomba di Pietro.L artista interviene progettando la cupola e la zona absidale. Liniziale progetto , voluto da papa Giulio II, del Bramante aveva gi subito numerose variazioni. Michelangelo riafferma con forza la primitiva idea dellimpianto centralizzato, proponendo nuovamente un edificio a croce greca,inscritto in un quadrato. LA CUPOLA DI SAN PIETRO

Bramante San PietroAllincrocio tra i due bracci sinnalza il tamburo, in cui si aprono fra coppie di colonne corinzie , grandi finestre che illuminano linterno absidale della chiesa. In corrispondenza delle doppie colonne del tamburo si innestano i costoloni sporgenti della cupola. In alto i costoloni si riuniscono nella lanterna, in cui ripreso il motivo delle doppie colonne. Esse creano un ritmo serrato e regolare, animando con il loro chiaroscuro la superficie architettonica. E una delle pi importanti opere di Michelangelo, portata a termine per da Giacomo Della Porta che lalzo di circa 10 metri rispetto al progetto di Michelangelo facendole perdere la forma rotondeggiante nel 1588-1590. .

Giulio Romano, architetto e pittore un perfetto interprete del linguaggio rinascimentale. Nasce nel 1499 e la sua opera pi conosciuta il palazzo Te.La sua carriera inizia a Roma come allievo di Raffaello Sanzio .E stato un grande pittore nella corte di Francesco II Gonzaga a Mantova. In fine muore a Mantova nel 1546 , la sua morte gli imped di ritornare a Roma per divenire primo architetto della fabbrica di san Pietro. Collabor con il maestro nelle sue grandi imprese pittoriche come gli affreschi della villa Farnesina, delle Logge e delle Stanze Vaticane.

GIULIO ROMANO PALAZZO TE-MANTOVA (1532-1535)

Il palazzo del Te, costruito per volere dalla famiglia Gonzaga appena fuori Mantova, unelegante villa progettata e decorata da G. Romano.Egli riveste le sale della villa con grandi affreschi dal soggetto mitologico.Sorprendente la Sala dei Giganti, cos chiamata perch vi raffigurata la sconfitta dei Giganti da parte degli dei del monte Olimpo. Nella sala descritto il momento drammatico in cui Giove fa precipitare i Giganti tra i massi. La villa ha elementi classici e moderni come le colonne ,logge ad archi e sequenze di finestre a motivo Serliano.( una grande finestra con un arco centrale e due aperture laterali separate da colonne; questo motivo conobbe grande fortuna nel 500).

DONATO BRAMANTE (1444-1513)

Bramante considerato, insieme a Michelangelo e a Raffaello, una delle maggiori personalit artistiche del Rinascimento italiano. Coniugando gli ideali formali dell'antichit classica con quelli dell'arte cristiana, attinse a una monumentalit che apr la strada al pi elaborato stile barocco del secolo seguente. Fu attivo prima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo e poi a Roma dove progett, oltre alla basilica di S. Pietro che non fece in tempo a realizzare, il pi grandioso tempio del cristianesimo: il Tempietto di S. Pietro in Montorio.

TEMPIETTO DI S.PIETRO IN MONTORIO ROMA1502-1509Questa costruzione, simbolo del cinquecento, viene assegnata a Bramante dal Re di spagna. un piccolo edificio-monumento, costruito sul luogo del martirio del santo. La costruzione a pianta centrale e forma cilindrica, uno dei principali esempi dellarchitettura rinascimentale. Il tempietto costituito da un colonnato circolare e delimitato da una sola fila di colonne di ordine dorico-tuscanico sormontato da una cupola che poggia su un alto tamburo. Con questo progetto Bramante, pensava di rappresentare simbolicamente la citt ideale: Roma, un tempo fulcro della storia antica, diventava centro della cristianit.

S.PIETRO ROMA

La basilica di S. Pietro, doveva essere rinnovata perch vecchia e i lavori furono affidati a Bramante che riusc a progettarla ma non a vederla terminata. Dei suoi progetti rimasto il famoso piano pergamena che proponeva un piano centrale e a croce greca con al centro una grande cupola con altre quattro croci greche.LA PITTURA VENETAARTISTI ED OPERE47Caratteristica della pittura veneta il perfezionamento della tecnica della pittura ad olio, sviluppata dagli artisti fiamminghi, che permette una gamma di sfumature di colore molto vasta. Altro aspetto importante l'attenzione naturalistica del paesaggio che raggiunger a Venezia il pi alto risultato dellintera storia rinascimentale. Si parla infatti a Venezia di pittura atmosfericadata dalluso di colori caldi, evitando contrasti acuti e realizzata, attraverso luso di sfumature e velature, cercando di ricreare una continuit cromatica e luminosa, detta tonalismo, o pittura tonale, tecnica artistica tipica della tradizione veneta del XVI sec., legata a una particolare sensibilit del colore. Con la graduale stesura del colore in velature sovrapposte si ottiene, essenzialmente, un morbido effetto plastico e di fusione tra soggetti e ambiente circostante. Il colore inoltre l'elemento principale che determina il volume e la scansione dello spazio. Avviene quindi un abbandono del disegno e delle linee di contorno affidato interamente ad una sapiente calibrata orchestrazione del colore mettendo cos in netto contrasto la scuola veneziana/veneta a quella fiorentina, basata sul "primato del disegno.

GIOVANNI BELLINI (1430c.a.-1516)

Bellini l'artista di svolta della pittura veneziana. Determinante fu l'incontro con Andrea Mantegna da cui apprese il modo di dare risalto alle figure mediante il colore e le linee nette. Bellini rappresenta la natura,delicata e armoniosa nella quale l'uomo si inserisce senza contrasti fondendosi in essa. Egli inoltre, rappresenta la profondit dello spazio con la prospettiva cromatica: le distanze sono rese attraverso la gradazione di toni di colore,con una prevalenza di valori freddi in lontananza pi caldi e brillanti in primo piano.

PALA DI S.ZACCARIANel xv sec. si cambi il modo di realizzare le pale daltare, al posto dei polittici si afferm luso di una tavola unica dipinta. Bellini rispettoso delle innovazione rinascimentali dipinge diverse pale daltare, aventi come soggetto la Sacra Conversazione: Maria con il Bambino, circondata da santi, come nella Pala di S. Zaccaria. I santi sono assorti e indifferenti alle melodie dellangelo musicante; sintravede appena una natura ai lati della finta architettura, che sembra accompagnare larmonia dellinsieme. Vi una perfette fusione tra spazio, natura, figure e architettura, tramite la luce e il colore. Pala di S.zaccaria 1505Tela trasportata su tavola5x2,35 m.Venezia, Chiesa di S. Zaccaria

GIORGIONE (1478-1510)

Iniziatore del rinnovamento della pittura veneta del Cinquecento, il primo importante esponente della pittura tonale. Nei suoi dipinti vi un interesse particolare per la rappresentazione del paesaggio, spesso preminente rispetto ai personaggi.Egli non punta ad una resa realistica dello spazio, ma ricerca soprattutto la riproduzione pi esatta possibile della luce e dei suoi effetti.Le sue opere sono per la maggior parte di soggetto allegorico: il loro significato resta per noi in parte sconosciuto e misterioso, perch dense di riferimenti letterari, ai quali oggi difficile risalire.

LA TEMPESTA

considerato il primo quadro dipinto interamente con il colore, senza nessun disegno preliminare. Esso ricava le forme dalle masse del colore, armonizzandole con la luce attraverso lassegnazione di un tono dominante. Gli elementi del paesaggio sono semplificati e non sono resi in modo realistico. Latmosfera quasi irreale del quadro ha stimolato gli studiosi a formulare ipotesi sul significato dei diversi elementi della composizione, tuttoggi ancora enigmatici. La Tempesta1505-1508 c.a.Olio su tela 82x73 cm.Venezia, Gallerie dellAccademia

TIZIANO VECELLIO (1473/1490-1576)

Allievo di Giorgione, rispetto al suo maestro, predilige composizioni pi dinamiche e ricche di forti contrasti fra luce ed ombra.La sua pittura sacra considerata rivoluzionaria per le inquadrature in scorcio e la gestualit convulsa delle sue figure. Tra i suoi colori, intensi e molto caldi, spicca luso di una tonalit di rosso che diventer una caratteristica dellartista e sar chiamata rosso Tiziano.Ai caratteri di naturalismo e armonia propri dellarte rinascimentale, unisce i colori brillanti e luminosi della pittura tonale e i soggetti di carattere allegorico e mitologico propri di Giorgione.

ASSUNTAQuesta pala daltare, rivela la volont di Tiziano, di rinnovare il modo di concepire limpostazione compositiva dei dipinti destinati agli altari: la scena, rispetto al passato, complessa e carica di un intenso vigore emotivo.Lopera infatti organizzata in tre registri: in basso vi sono gli apostoli in pose concitate, la Vergine in piedi sulle nuvole circondata da cherubini, in alto Dio.Sbalordiscono i forti scorci con cui sono ritratti i personaggi e lintensa luce dorata che raggiunge la massima intensit sopra la testa della Madonna.I toni caldi del rosso hanno funzione unificatrice perch ripetuti nei tre livelli della composizione. Assunta 1516-1518Olio su tavola 690x360 cm.Venezia, S. Maria dei Frari

LARCHITETTURA VENEZIANA

DAL GOTICO AL RINASCIMENTO55L architettura veneziana, precedentemente ai primi edifici rinascimentali, svilupp uno stile caratteristico che stato definito gotico veneziano.Larchitettura goticaa Venezia si affermer piuttosto tardi, rispetto ad altre citt italiane, ma a Venezia culminer nello splendido gotico fiorito valorizzato dagli effetti provocati dal riflesso dell acqua

Ca doro 1421IL GOTICO FIORITO

Il gotico veneziano caratterizzato dai loggiati delle case-fondaco con colonne sottili e slanciate, archi a sesto acuto spesso polilobati con fasce traforate, spesso definite trine o merlettature

Archi polilobati a Palazzo Arian Cicogna xIV sec.

Le facciate sono decorate con intarsi marmorei Facciata di ca bernardo XV sec.

Queste composizioni si diffonderanno nei palazzi lungo il Canal GrandePalazzo Giustinian e C foscari XV sec

San Giovanni e Paolo 1430Chiesa dei Frari (1433) si svilupp comunque anche il caratteristico tipo veneziano di copertura trilobata a carena di nave alla quale si rifece l'architetto Mauro Codussi per il coronamento delle sue ben note chiese rinascimentali

Chiesa dei Carmini XIII-XIV sec.Chiesa di San Giovanni in Bragora XV sec.IL PRIMO RINASCIMENTO VENEZIANOLa Porta Magna dellArsenale considerata il primo episodio compiutamente espresso nel nuovo linguaggio classico

Porta Magna dellArsenale, 1460(attribuita ad Antonio Gambello)Part. Dei capitelli di recupero veneto-bizantinima il primo Rinascimento a Venezia conserver ancoragli elementi architettonici e decorativi tradizionali, Tra i rappresentanti pi noti di questa nuova architettura fu

Pietro Lombardo (Carona 1434 c.a. Venezia 1515) il capostipite di una famiglia di tagiapiera lombardi molto attivi a Venezia

Mauro Codussi (Lenna, 1440 Venezia, 1504), lombardo anchesso, la cui attivit risult fondamentale nel primo Rinascimento veneziano.

Chiesa di S.Maria dei MiracoliPietro Lombardo, 1481-1494

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Chiesa di S.Maria dei MiracoliPietro Lombardo, 1481-1494Particolari della facciata MAURO CODUSSIEgli fu il primo artista a trovare una sintesi tra il decorativismo gotico veneziano e le severe e armoniose forme fiorentine.Grazie alla costruzione delle chiese San Michele in Isola e S.Giovanni Grisostomo, Codussi cominci a mostrare , per la prima volta a Venezia , lintenzione di dare una maggiore regolarit e armonia allo schema architettonico secondo i criteri rinascimentali .

Venezia Chiesa di San Michele in Isola 1469-1478

Chiesa di S.Zaccaria (1444-1500)Antonio Gambello e Mauro Codussi.CHIESA DI S. ZACCARIA

Lattivit del Codussi fu molto intensa e partecip alla realizzazione di molti edifici

La attuale chiesa di S. Zaccaria il frutto di diversi interventi venendosi a configurare come la fusione di elementi gotici e delle nuove forme rinascimentali

Inizialmente era in forme tardo gotiche,come visibile nella parte basamentale.Il Codussi vi sovrappose una serie di ordini classici sviluppati in larghezza e coronati da motivi curvilineiChiesa di S.ZaccariaPart.della parte superioreAllinterno le colonne di tipo rinascimentale poggiano sui plinti ottagonali chedovevano essere la base di pilastri gotici.

Venezia Scuola Grande di San MarcoP. Lombardo, M. Codussi 1485- 1495Anche nella scuola grande di S.Marco abbiamo un intervento del Codussi al quale attribuita la parte superiore del prospetto e il caratteristico coronamento curvilineo.La parte inferiore invece opera del Lombardo di cui si riconosce labilit decorativa.

Torre dell'orologio 1496-1506M.Codussi e P.LombardoI nomi dei due artisti li ritroviamo ancora assieme nella famosa torre dellorologio in piazza S.Marco

La torre realizzata inizialmente da Codussi venne poi affiancata dalle due ali laterali realizzate sotto la guida del Lombardo

CHIESA DI S. MICHELE IN ISOLA

La chiesa di S. Michele il prototipo delle chiese di Codussi che si diffuse poi a Venezia e nei suoi domini.

La facciata tripartita attraverso luso di lesene, il coronamento costituito da un timpano semicircolare e contrafforti curvilinei. M. Codussi, Chiesa di S. Michele in Isola 1469-1478 Unaltra opera di grande importanza del Codussi il palazzo Vendramin Calergi, oggi sede invernale del Casin.E un opera tarda in cui Codussi dimostra di avere piena padronanza del linguaggio classico.

M.Codussi Palazzo Vendramin Calergi 1481 1509VENEZIA CINQUECENTESCA

E in questo secolo che si manifestano i segni di un Rinascimento maturo che si affaccia con ritardo, rispetto ad altre citt italiane, sulla laguna.

Protagonista di questa trasformazione fu il Sansovino soprattutto con i suoi interventi nellarea marciana (la Zecca, la Loggetta, la Libreria Marciana )

Un altro grande episodio del Rinascimento veneziano il rinnovamento del complesso benedettino sullisola di S,Giorgio ad opera del Palladio.

Jacopo Tatti detto il Sansovino nasce a Firenze il 2 luglio 1486 fu il massimo architetto della Repubblica di Venezia dal 1529 fino alla morte.Jacopo Sansovino fu il primo architetto nella citt dei canali ad introdurre lo stile monumentale del rinascimento maturo, sebbene adattato alle caratteristiche architettoniche della citt di Venezia, fino ad allora dominata dallo stile ornato e minuzioso di Codussi.

Loggetta del Sansovino Venezia campanile di S. Marco

Sansovino Zecca in primo piano Libreria_Marciana sansovino 1536 1545La nuova Zecca rientrava nei piani di un grande rinnovamento dellarea marciana in cui il Sansovino era proto supra le fabbriche di S.Marco.

Sansovino, Libreria Marciana 1537 1554Realizzata per custodire ricche raccolte antiquarie fra cui quella del cardinal BessarioneScandita da doppio ordine di semicolonne , conclusa con un elaborato fregio con festoni e da un attico di ascendenza classica. LA SCULTURAIL RATTO DELLE SABINE

IL DAVID

DONATELLO

LA PIETA

I CROCIFISSI DI DONATELLO e BRUNELLESCHI

Giambologna IL RATTO DELLE SABINE

IL RATTO delle SABINE Data di realizzazione : 1579 1583Destinazione duso : Decorare una fontanaUbicazione : Firenze -Loggia dei LanziAltezza : 410 cm

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Lopera raffigura un episodio leggendario della storia di Roma . In esso si narra di come Romolo abbia invitato a banchetto il popolo dei Sabini e abbia rapito successivamente alcune ragazze , con lintento di popolare la citt appena fondata .

Lopera composta da tre personaggi : -un uomo inginocchiato , con la mano sul volto in segno di sorpresa; -questultimo sottomesso ad un altro uomo , in piedi colto nellattimo di afferrrare una donna; -una donna che tenta invano di divincolarsi .LA PIETA di MICHELANGELO

Data di realizzazione :1497-99Destinazione duso:Decorazione chiesa di S. Petronilla-SienaUbicazione:Basilica di S. Pietro - VaticanoDimensioni:altezza 174 cmlarghezza 195 cmprofondit 96 cm

LA PIETALa piet fondata su una compostezza ed un equilibrio ideali . Le figure di Cristo e di Maria sono perfettamente levigate;lo splendore dei volti e la perfezione dei corpi sembrano affermare il superamento della dimensione umana e del dolore stesso . Michelangelo applica uno schema piramidale accentuato dalla veste di Maria. Ella,ripiegandosi leggermente indietro,si oppone al peso del figlio costituendo cos uno schema compositivo unitario.

Il David di Donatello , Michelangelo e Verrocchio

QUESTE TRE STATUE RAPPRESENTANO IL GIOVANE PASTORE CHE , DURANTE LA GUERRA TRA EBREI E FILISTEI , AVEVA SCONFITTO , ARMATO SOLAMENTE DELLA PROPRIA FIONDA IL GIGANTE GOLIA .

Il DAVID di Michelangelo

Data di realizzazione :1501-1504 circaDestinazione duso:Festeggiare la Repubblica Fiorentina Ubicazione:Inizialmente collocata a Piazza della Signoria a Firenze , adesso conservata nella Galleria dellAccademia sempre nella medesima cittDimensioni:h 410 cm -> 517 comprendendo il piedistallo

Il fanciullo rappresentato nel momento che precede lazione : egli studia il nemico guardando fisso davanti a se. Egli composto: presente la ponderazione della statuaria greca classica e una resa dettagliata della muscolatura. Michelangelo ha voluto esprimere la superiorit della ragione e della sua forza morale. La statua infatti fu collocata davanti Palazzo Vecchio a Firenze per simboleggiare i valori civili della citt.Il David diDonatelloData di realizzazione:1440 circaDestinazione duso:Celebrazione delle nozze di Lorenzo il MagnificoUbicazione :Museo nazionale del BargelloDimensioni:h 158 cm diametro 58 cm circa

IL TUTTOTONDO

Il David la prima scultura a tutto tondo di una figura maschile nuda a grandezza naturale dai tempi dellantichit . Questa statua fatta in modo che lo spettatore possa ammirarla girandoci intorno da ogni lato .LA SPADA

Il giovane raffigurato con una lunga spada nella mano destra , mentre nella sinistra si nota il sasso usato per uccidere il gigante , la cui testa si trova ai piedi del David .Egli inoltre non ha bisogno di armature poich protetto dalla Volont Divina .

LA LUCELa superficie bronzea liscia e levigata permette uno straordinario gioco di luce, che mette in risalto le decorazioni dei gambali, i capelli ma soprattutto la precisione con cui lautore ha saputo riprodurre il corpo umano (il volto , le mani , le ginocchia ecc.)

IL VOLTO

Lo sguardo pensieroso esprime la consapevolezza della vittoria ottenuta , ma anche un certo turbamento per la lotta appena conclusa .

LA COMPOSIZIONE

La composizione impostata su linee curve che si contrappongono tra loro equilibrandosi : ci d lidea del movimento .Il DAVID del Verrocchio

Data di realizzazione:1472-1475Committente:Famiglia DeMedici(fratelli Lorenzo e Giuliano)Ubicazione:Museo del Bargello - FirenzeDimensioni:h 126 cm circa

Con la testa del gigante Golia ai piedi, Davide si erge vittorioso con una posa fiera ed elegante, dolcemente ancheggiante sulla destra, bilanciata da il braccio appoggiato in vita e dalla testa girata a sinistra. Nel braccio destro invece tiene la spada, che scarta verso l'esterno. Lo spazio viene quindi occupato in maniera complessa e sollecita molteplici punti di vista da parte dello spettatore.Lo sguardo sfuggente, rivolto vagamente di lato, e con il sorriso appena abbozzato genera una sfumatura espressiva di spavalderia adolescenziale, che testimonia un inedito interesse verso le sottigliezze psicologiche.

I due CrocifissiIl Crocifisso di Donatello

Il Crocifisso di Brunelleschi

99 Il CROCIFISSO di Donatello