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2012 2012 RICETTARIO 2 LA CUCINA DELLA ROMANIA La cucina rumena è una cucina legata alla campagna, ed è influenzata dalla cucina russa, turca e austroungarica, essa offre sapori molto decisi . I piatti tradizionali rumeni sono: sarmale, ciorba, mamaliguta, musaca, mititei, ghiveci de legume e tante altre.Tra i dolci tipici della Romania sono:Cozonac,placinta,dulceata de fructe. Gli antipasti ,chiamati “Gustari” ,sono particolarmente ricchi di sapori ,tra questi la salata de vinete (purè di melanzane), salata de icre e vari altri tipi di antipasti a base di formaggio. La bevanda alcoolica tradizionale rumena è la “Tuica “,un’acquavite che viene estratta dalle prugne. LA CUCINA RUSSA La cucina popolare russa è semplice e povera: predilige le zuppe, spesso agre, i pesci marinati, i dolci alla frutta e in generale spiccano i sapori acidi e dolci, presenti in moltissimi piatti tipici. In russia il tè è una bevanda molto importante che scandisce il ritmo della giornata: preparata nell'apposito bollitore (il samovar) è accom- pagnato da marmellate, torte, pirojki, krendiel e altri biscotti. In russia esiste un rito, il zakuski, che prevede il consumo di piccoli antipasti (aringhe marinate, uova farcite, insalate di manzo o di patate, vegetali conditi con panna acida, verdura e frutta) accompagnati da una notevole varietà di pani diversi, e ovviamente dalla vodka. I prodotti tipici russi variano molto a seconda della zona in cui ci si trova: le produzioni agricole si limitano a cereali, patate, barbabietole, cavoli e girasoli. L'aneto è molto utilizzato come erba aromatica. Tra i latticini, è molto diffusa la panna acida oltre al burro.I pesci marinati, tra cui le aringhe, sono molto diffuse, oltre all'allevamento degli storioni per la carne ma soprattutto per le uova dalle quali si ottiene il caviale. LA CUCINA UCRAINA I piatti della cucina ucraina sono altamente aromatici e contengono una larga varietà di spezie ed erbe come l'aglio, il prezzemolo, l'aneto, la menta, la mostarda, il pepe e la cannella. I piatti ucraini mostrano una semplicità sofisticata basata sugli accostamenti di ingredienti freschi, conservati e affumicati. Nonostante i metodi di cottura utilizzati in questa cucina siano semplici, i piatti risultano essere sofisticati data la varietà di ingredienti utilizzati e dagli accostamenti inusuali, un esempio di questo è l'insalata shuba nella quale vengono combinate aringhe sott'aceto e barbabietole. I piatti non risultano essere né troppo speziati né blandi di sapore, ma ven- gono conditi con abilità fino a sfiorare la perfezione. Capo d’anno in Est Europa. Tradizionalmente il Capodanno russo e ucraino rimane una festa familiare. Ci sono i grandi raduni in discoteca o nei locali esclusivi, e perfino il concerto sulle piazze centrale delle citta. Ma questo va bene per i più giovani, o i più ricchi. La cena del 31 dicembre riunisce le famiglie e gli amici più cari, anche la preparazione diventa un rito, mentre continuano ad arrivare gli invitati con doni, cibo e bottiglie. Tra i piatti tradizionali non può mancare l’insalata Oliver e Holodiets, che è quelle che in Italia chiamano insalata russa e carne in gelatina. Un tipico menu in Russia e Ucraina inizia con un ricco buffet di antipasti freddi e caldi, composto di blinis di grano saraceno con caviale, carne in gelatina [holodiec] servita con una salsa di rafano o senape, le uova farcite e decorate con caviale nero, l’insalata russa e di barbabietole [traslitterazione: golubtsy], i saporiti sott’aceti di funghi e cetriolini, peperoni ripieni di riso e verdure. Poi vengono serviti i primi: la vellutata ai funghi di bosco, legati con la panna acida, oppure il brodo chiaro con i rasstegai, pasticcini di pasta sfoglia ripieni. La porta- ta principale è il maialino da latte con polenta di grano saraceno o kulebiaka. La tavola normalmente è decorata con arance e mele rosse, che vengono messe ben in vista perché’ simboleggiano la salute e l’amore. La cena si conclude con i vari dolci, come il rotolo di papavero, torta di ricotta o con il prianiki, un dolce a base di miele e spezie, che ricorda in qualche modo i dolci dell’antica Roma. A cura di Dmytro Mel’nykov 3 Placinte de dovleac (dolce alla zucca) (Romania) ingredienti: per 10 persone pasta sfoglia: 500 gr di farina - 5-7 cucchiai di olio di semi 10 - 15 gr di lievito di birra - acqua calda q.b - farcitura: 1 kg di zucca 100 gr di amaretti - 50 gr di zucchero preparazione Puliamo la zucca, la tagliamo a fette e la mettiamo in forno a 200° per 20 minuti. Una volta cotta la zucca, mettia- mo la polpa nel mixer insieme agli amaretti e frulliamo tutto fino a ottenere un crema . Per fare l'impasto uniamo la farina con l'olio, una presa di sale, lievito di birra e aggiungiamo l'acqua calda q.b, lavorando tutto fino quando oteniamo un impasto bello liscio , dopo di che lo lasciamo riposare per 20 minuti . Con questo poi si faranno delle sfoglie sottili che verranno farcite con la zucca e cotte nel forno a 200° per 20-30 minuti.Il dolce una volta raffreddato si spolvera con lo zucchero a velo. Insalata (russa) Olivier moderna (Russia) Ingredienti per 10 persone 3 patate medie - 1 grossa carota - 1 barattolo di piselli in scatola - 1 cipolla media 3 uova - 1 cetriolo fresco - 1 cetriolo in salamoia (oppure un paio di cetrioli sott’aceto) 250 gr. di carne lessa di manzo o pollo - 100 g di maionese, sale se necessario prezzemolo per decorazione Lessare patate, carota e uova. Raffreddare, pulire e tagliare a cubetti. Tagliare a cubetti anche carne lessa, la cipolla e i cetrio- li. Mescolare tutto insieme, aggiungere i piselli scolati e la maionese. Salare se necessario. Trasferire in una insalatiera e decorare con le fettine di uova, cetrioli e prezzemolo. LASATA SECULUI La parola "secului " e un sininimo di asciuto , cioé senza grassi. La festa di LASATA SECULUI nella tradizione rumena significa una rinuncia. I cibi di origine animale,come : carne ,uova , formaggio, latte e i derivati, non verrano più mangiati per cinque settimane dai credenti per poter arrivare a pasqua con lo spirito e il corpo purificato. Questa festa nelle zone rurale della Romania viene festeggiata domenica 6 marzo.Da una zona ad altra in questo giorno molto importante per i cristiani ortodosi ,le donne preparanno dei cibi specifici come per esempio : placinte de dovleac, oua umplu- te ,piftii dopo di che invitano i parenti a tavola. Coloro che festeggiano questo giorno non rinunciano solo al cibo,anzi cosi per loro inizia la purificazione dello spirito , la quare- sima.Le quaresime, prima delle feste come pasqua , nella vita dei cristiani ortodosi sono una promessa nel confronto di Dio. A cura di Georgeta Lacramioara Decu 4 Piazza Unita’ d’Italia, 36 - 42017 NOVELLARA Carne in gelatina (Holodiets-Холодец) (Ucraina) (la ricetta originale prevede l’uso di piedini di maiale) Ingredienti (per 10 persone) 1 kg di carne di manzo bollito - 1 kg code di vitello - mezzo cappone 1 carota grande - 2 cipolle - 4 spicchi d’aglio - spezie (pepe nero 8-10 grani, alloro 6-8 foglie) - sale q.b - un foglio di gelatina al bisogno Tagliare a pezzetti la carne bollita. Mettere acqua fredda nella pentola e questa non deve superare la carne per più di 2 centi- metri. Mettere a bollire e con schiumarola asportare la schiuma che si forma in superficie. Quando durante la bollitura non si formerà più schiuma in superficie, aggiungere le cipolle tagliate in 4 pezzi e le carote. Ora aggiungere il pepe nero, le foglie di alloro, sale q.b., coprire la pentola lasciando il coperchio leggermente sollevato. Cuocere in questo modo per 4-5 ore a fuoco minimo. Testare con la forchetta quando la carne comincerà a staccarsi dalle ossa, aggiungergli spicchi di aglio grattugiato, continuare la cottura per 1 minuto, quindi, spegnere il fuoco e lasciare riposare 10 minuti. Ora mettere la carne in una scodel- la, e setacciare tutto il liquido e raccoglierlo in una pentola o in una zuppiera. Eliminare tutto il residuo presente nel setaccio, esclusa la carota. Asportare tutta la carne dalle ossa e raccoglierla in un teglia o tegame di vetro (capiente). Insieme alla caro- te tagliata a pezzetti asportare il grasso presente sulla superficie del brodo nella zuppiera. Versare tutto il brodo nella teglia con la carne e la carota a pezzetti. Conservare in luogo fresco o in frigorifero finche il brodo solidifica in gelatina. E possibile prima di porre a solidificare, sistemare le parti di carne in piatti diversi con diverse decorazione.

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2012 2012

RICETTARIO

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LA CUCINA DELLA ROMANIA La cucina rumena è una cucina legata alla campagna, ed è influenzata dalla cucina russa, turca e austroungarica, essa offre sapori molto decisi . I piatti tradizionali rumeni sono: sarmale, ciorba, mamaliguta, musaca, mititei, ghiveci de legume e tante altre.Tra i dolci tipici della Romania sono:Cozonac,placinta,dulceata de fructe. Gli antipasti ,chiamati “Gustari” ,sono particolarmente ricchi di sapori ,tra questi la salata de vinete (purè di melanzane), salata de icre e vari altri tipi di antipasti a base di formaggio. La bevanda alcoolica tradizionale rumena è la “Tuica “,un’acquavite che viene estratta dalle prugne.

LA CUCINA RUSSA La cucina popolare russa è semplice e povera: predilige le zuppe, spesso agre, i pesci marinati, i dolci alla frutta e in generale spiccano i sapori acidi e dolci, presenti

in moltissimi piatti tipici. In russia il tè è una bevanda molto importante che scandisce il ritmo della giornata: preparata nell'apposito bollitore (il samovar ) è accom-

pagnato da marmellate, torte, pirojki, krendiel e altri biscotti. In russia esiste un rito, il zakuski, che prevede il consumo di piccoli antipasti (aringhe marinate, uova

farcite, insalate di manzo o di patate, vegetali conditi con panna acida, verdura e frutta) accompagnati da una notevole varietà di pani diversi, e ovviamente dalla vodka. I prodotti tipici russi variano molto a seconda della zona in cui ci si trova: le produzioni agricole si limitano a cereali, patate, barbabietole, cavoli e girasoli.

L'aneto è molto utilizzato come erba aromatica. Tra i latticini, è molto diffusa la panna acida oltre al burro.I pesci marinati, tra cui le aringhe, sono molto diffuse,

oltre all'allevamento degli storioni per la carne ma soprattutto per le uova dalle quali si ottiene il caviale.

LA CUCINA UCRAINA I piatti della cucina ucraina sono altamente aromatici e contengono una larga varietà di spezie ed erbe come l'aglio, il prezzemolo, l'aneto, la menta, la mostarda, il pepe e la cannella. I piatti ucraini mostrano una semplicità sofisticata basata sugli accostamenti di ingredienti freschi, conservati e affumicati. Nonostante i metodi di cottura utilizzati in questa cucina siano semplici, i piatti risultano essere sofisticati data la varietà di ingredienti utilizzati e dagli accostamenti inusuali, un esempio di questo è l'insalata shuba nella quale vengono combinate aringhe sott'aceto e barbabietole. I piatti non risultano essere né troppo speziati né blandi di sapore, ma ven-gono conditi con abilità fino a sfiorare la perfezione.

Capo d’anno in Est Europa. Tradizionalmente il Capodanno russo e ucraino rimane una festa familiare. Ci sono i grandi raduni in discoteca o nei locali esclusivi, e perfino il concerto sulle piazze centrale delle citta. Ma questo va bene per i più giovani, o i più ricchi. La cena del 31 dicembre riunisce le famiglie e gli amici più cari, anche la preparazione diventa un rito, mentre continuano ad arrivare gli invitati con doni, cibo e bottiglie. Tra i piatti tradizionali non può mancare l’insalata Oliver e Holodiets, che è quelle che in Italia chiamano insalata russa e carne in gelatina. Un tipico menu in Russia e Ucraina inizia con un ricco buffet di antipasti freddi e caldi, composto di blinis di grano saraceno con caviale, carne in gelatina [holodiec] servita con una salsa di rafano o senape, le uova farcite e decorate con caviale nero, l’insalata russa e di barbabietole [traslitterazione: golubtsy], i saporiti sott’aceti di funghi e cetriolini, peperoni ripieni di riso e verdure. Poi vengono serviti i primi: la vellutata ai funghi di bosco, legati con la panna acida, oppure il brodo chiaro con i rasstegai, pasticcini di pasta sfoglia ripieni. La porta-ta principale è il maialino da latte con polenta di grano saraceno o kulebiaka. La tavola normalmente è decorata con arance e mele rosse, che vengono messe ben in vista perché’ simboleggiano la salute e l’amore. La cena si conclude con i vari dolci, come il rotolo di papavero, torta di ricotta o con il prianiki, un dolce a base di miele e spezie, che ricorda in qualche modo i dolci dell’antica Roma. A cura di Dmytro Mel’nykov

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Placinte de dovleac (dolce alla zucca) (Romania) ingredienti: per 10 persone

pasta sfoglia: 500 gr di farina - 5-7 cucchiai di olio di semi 10 - 15 gr di lievito di birra - acqua calda q.b - farcitura: 1 kg di zucca 100 gr di amaretti - 50 gr di zucchero preparazione Puliamo la zucca, la tagliamo a fette e la mettiamo in forno a 200° per 20 minuti. Una volta cotta la zucca, mettia-mo la polpa nel mixer insieme agli amaretti e frulliamo tutto fino a ottenere un crema . Per fare l'impasto uniamo la farina con l'olio, una presa di sale, lievito di birra e aggiungiamo l'acqua calda q.b, lavorando tutto fino quando oteniamo un impasto bello liscio , dopo di che lo lasciamo riposare per 20 minuti . Con questo poi si faranno delle sfoglie sottili che verranno farcite con la zucca e cotte nel forno a 200° per 20-30 minuti.Il dolce una volta raffreddato si spolvera con lo zucchero a velo.

Insalata (russa) Olivier moderna (Russia) Ingredienti per 10 persone

3 patate medie - 1 grossa carota - 1 barattolo di piselli in scatola - 1 cipolla media 3 uova - 1 cetriolo fresco - 1 cetriolo in salamoia (oppure un paio di cetrioli sott’aceto)

250 gr. di carne lessa di manzo o pollo - 100 g di maionese, sale se necessario

prezzemolo per decorazione Lessare patate, carota e uova. Raffreddare, pulire e tagliare a cubetti. Tagliare a cubetti anche carne lessa, la cipolla e i cetrio-li. Mescolare tutto insieme, aggiungere i piselli scolati e la maionese. Salare se necessario. Trasferire in una insalatiera e decorare con le fettine di uova, cetrioli e prezzemolo.

LASATA SECULUI La parola "secului " e un sininimo di asciuto , cioé senza grassi. La festa di LASATA SECULUI nella tradizione rumena significa una rinuncia. I cibi di origine animale,come : carne ,uova , formaggio, latte e i derivati, non verrano più mangiati per cinque settimane dai credenti per poter arrivare a pasqua con lo spirito e il corpo purificato. Questa festa nelle zone rurale della Romania viene festeggiata domenica 6 marzo.Da una zona ad altra in questo giorno molto importante per i cristiani ortodosi ,le donne preparanno dei cibi specifici come per esempio : placinte de dovleac, oua umplu-te ,piftii dopo di che invitano i parenti a tavola. Coloro che festeggiano questo giorno non rinunciano solo al cibo,anzi cosi per loro inizia la purificazione dello spirito , la quare-sima.Le quaresime, prima delle feste come pasqua , nella vita dei cristiani ortodosi sono una promessa nel confronto di Dio. A cura di Georgeta Lacramioara Decu

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Piazza Unita’ d’Italia, 36 - 42017 NOVELLARA

Carne in gelatina (Holodiets-Холодец) (Ucraina)

(la ricetta originale prevede l’uso di piedini di maiale)

Ingredienti (per 10 persone)

1 kg di carne di manzo bollito - 1 kg code di vitello - mezzo cappone 1 carota grande - 2 cipolle - 4 spicchi d’aglio - spezie (pepe nero 8-10 grani, alloro 6-8 foglie) - sale q.b - un foglio di gelatina al bisogno Tagliare a pezzetti la carne bollita. Mettere acqua fredda nella pentola e questa non deve superare la carne per più di 2 centi-metri. Mettere a bollire e con schiumarola asportare la schiuma che si forma in superficie. Quando durante la bollitura non si formerà più schiuma in superficie, aggiungere le cipolle tagliate in 4 pezzi e le carote. Ora aggiungere il pepe nero, le foglie di alloro, sale q.b., coprire la pentola lasciando il coperchio leggermente sollevato. Cuocere in questo modo per 4-5 ore a fuoco minimo. Testare con la forchetta quando la carne comincerà a staccarsi dalle ossa, aggiungergli spicchi di aglio grattugiato, continuare la cottura per 1 minuto, quindi, spegnere il fuoco e lasciare riposare 10 minuti. Ora mettere la carne in una scodel-la, e setacciare tutto il liquido e raccoglierlo in una pentola o in una zuppiera. Eliminare tutto il residuo presente nel setaccio, esclusa la carota. Asportare tutta la carne dalle ossa e raccoglierla in un teglia o tegame di vetro (capiente). Insieme alla caro-te tagliata a pezzetti asportare il grasso presente sulla superficie del brodo nella zuppiera. Versare tutto il brodo nella teglia con la carne e la carota a pezzetti. Conservare in luogo fresco o in frigorifero finche il brodo solidifica in gelatina. E possibile prima di porre a solidificare, sistemare le parti di carne in piatti diversi con diverse decorazione.

Rasmalai (India) Ingredienti per 4 persone: 2 litri di latte fresco intero, 150 gr. di zucchero, 1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere o in semi, 1/2 cucchiaio di mandorle dolci tritate (facoltativo), 1/2 cuc-chiaio di pistacchi spellati tritati o a pezzi (facoltativo), 2/3 cucchiai di succo di limone. Preparazione: Fate bollire due litri di latte. Mentre bolle aggiungete una spruzzata di succo di limone e me-scolatelo in modo da farlo cagliare. Fate raffreddare, scolate il siero e fate sgocciolare il for-maggio ottenuto per mezz'ora. Intanto, a parte, fate bollire un litro e mezzo d’acqua con due cucchiai di zucchero. Lavorate, quindi, il latte cagliato per un minuto impastandolo con le mani. Ricavatedelle palline, che lascerete bollire nello sciroppo di zucchero a fuoco dolce, per dieci minuti. Prelevatele e la-sciatele scolare. Fate bollire, quindi, il latte rimanente aromatizzandolo con il cardamomo, scioglietevi lo zucchero, lasciate ridurre per trenta minuti, versatevi le palline di rasmalai e decorate a piacere con frutta secca. Mettete in frigo per 3-4 ore e servite fresco.

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NAAN (Pakistan) Ingredienti (per 8 persone) farina tipo 00 1kg, sale 1 cucchiaino, yougrt bianco 50 gr. latte 100 ml, olio di oli-va 150 ml, lievito 25 gr. semi di sesamo 50 gr. burro sciolto 50 gr. come fare impastare tutti ingridienti con acqua tiepida per circa 5 minuti, potete aggiungere un po di acqua per avere impasto morbido come quello delle pizze, lasciate impasto per circa 2 ore in un ambiente caldo. Fate come le piadine, tenete spessore alto, spalmate con latte per dare colore e mettete semi di sesamo sopra. Cuocere su una piastra calda o in un forno pakistano tandoor che sono disponibli nei negozi asiatici. Quando sono cotti mettete burro sciolto sopra e servite.

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Diwali, festa delle luci (India)

Diwali (o Deepawali) è la Festa delle Luci, che si celebra ogni anno tra Ottobre e Novembre a seconda del calendario lunare (quest'anno è stato festeggiato il 17 novembre 2012) . E’ associabile al nostro Capodanno e viene celebrato per motivi religiosi differenti nel nord e nel sud dell’India. Diwali è l'unico festival che abbatte le barriere delle Reli-gioni, delle caste e simbolizza l’unità nella Diversità. Come in India anche nel resto del mondo gli Indiani festeggiano Diwali dovunque essi siano. Anche gli Indiani che vivono nel territorio reggiano festeggiano Diwali illuminando le loro case. Verso sera le famiglie indiane si riuniscono al tempio Sikh di Novellara che è illuminato con tante candele e lumini. Le famiglie pregano e si augurano (a sé e a tutto il mondo) tanta pace, felicità e prosperità. Dopo aver pregato le famiglie si riuniscono e mangia-no i dolci tipici indiani (portati da loro stessi). A cura di Bobby Parmar

La “festa del sacrificio” o Eid al-Adha si festeggia nel mondo musulmano, ogni anno nel mese lunare islamico di Dhu l Hijja cui ha luogo il pellegrinaggio alla mecca. E’ una festa molto importante e per questo viene anche chiamata Eid al-Kabir (festa grande) in contrapposizione a l’Eid al-Saghīr (festa piccola), cioe la festa della rottura del digiuno alla fine del mese di Ramadan. Ma sono molti i nomi che le vengono attribuiti, tra questi Eid al-Nahr (festa dello sgozzamento) o Eid al-Qurbān (festa dell’offerta a Dio), dura tre giorni. Con questa celebrazione si commemora il sacrificio del montone fatto da Abramo al posto del sacrificio di suo figlio Ismaele, inizialmente richiestogli da Dio per mettere alla prova la sua fede e la sua obbedienza. Circa tre giorni prima della festa, si fanno le grandi pulizie in casa, si fa shopping comprando regali ed abiti nuo-vi e si inviano cartoline di auguri. Una parte della carne di agnello, viene distribuita ai poveri, una parte per ami-ci e parenti, il resto e per la famiglia. Nonostante il sacrificio dell’animale venga disposto da chi se lo puo per-mettere, molte famiglie povere chiedono denaro in prestito per poter seguire l'esempio di Abramo nel dimostrare l'obbedienza a Dio. In questi giorni di festa ci si reca nelle moschee per le preghiere, si fa visita a parenti e amici e ci si scambiano gli auguri: "kol sana wa inta tayeb " che tradotto, significa "Spero che ogni anno ti trovi bene". A cura di Tariq Aziz

Aloo Tikki (polpette di patate) (India) Ingredienti per 4 persone: 6/8 patate medie, 1/2 tazza di piselli cotti e schiacciati con la for-chetta, 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato, 1 peperoncino piccante tritato, un po’ di coriandolo fresco tritato, 2 cucchiaini di paprica (dolce o piccante), 4 cucchiai di pan gratta-to, 2 cucchiaini di curry in polvere, sale q.b. olio per friggere, maiazena (facoltativa) Preparazione: Bollite le patate con la buccia e riducetele in purè. Aggiungete alle patate tutti gli ingredienti elencati sopra, eccetto l’olio per friggere, e mescolate per amalgamare bene il tutto. Prepara-te delle polpette regolandovi con la quantità di impasto che sta nel palmo delle vostre mani, e date loro una forma leggermente appiattita. Cuocete le polpette in una padella con poco olio ben caldo girandole a metà cottura. Servite subito queste speciali polpette di patate ben calde, oppure servitele fredde con qualche salsa della cucina indiana a vostro piacere, oppu-re le potete usare per farcire dei super panini.

POLPETTE DI CARNE DI POLLO - ricetta pakistana

Ingredienti (per 8 persone) macinato di carne 1 kg - farina di ceci 150 gr - pepe nero 7-8 grani sale 1 cucchiaino - pepe rosso 1/2 cucchiaino - semi di papavero 30 gr. curcuma in polvere 1/2 cucchiaino - spezie miste in polvere 1/2 cucchiaino cipolla media 1 pezzo - prezzemolo q.b. sugo cipolla media 2 pezzi - passata di pomodoro 2-3 cucchiai - yogurt bianco 100 gr - olio di mais 50-70 ml - passata di aglio 1/2 cucchiaino sale 1/2 cucchiaino - pepe rosso 1/2 cucchiaino -curcuma 1/2 cucchiaino procedimento macinate la carne con tutte le spezie e fare delle polpette. in un tegame rosolare cipolla. aggiungete le polpette, sale, pepe e tutte le spezie e lasciare sul fuoco per circa 5 minuti. Aggiungere la passata di pomodoro, lo yogurt e mezzo bicchere di acqua e portare a bolli-re per 15 minuti circa. Lasciate per altri 2 minuti a fiamma bassa. Servite con spolverata di spezie macinate.

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RAMADAN Per capire l'importanza della festa del Ramadan nella cultura turca e islamica, bisogna

conoscere il mese del Ramadan che è il mese del digiuno. Questo mese si calcola in base al calendario lunare perciò ogni anno scala di 10 giorni. Durante il mese del Ramadan, i musulmani mangiano prima della preghiera del mattino, che d'estate è alle 4.00 e d'inverno alle 5.00, non mangiano e non bevono fino alla preghiera della sera, che d'estate è verso le 20.00 e d'inverno verso le 18.00. Nel mese del Ramadan, i musulmani non si limitano a non mangiare e a non bere. ma fanno il Ramadan con anima e corpo, ad esempio non pronunciano parole brutte, non ascoltano parole brutte e non guardano cio che è peccato.Durante il mese del Ramadan il fedele comprende che il mondo è un banchetto preparato da Allah. Nel mese del digiuno, durante la quale il fedele non tocca tutti i beni che solitamene prende senza pensare, capisce chi è il vero creatore. Impara cosi a rinngraziarLo. Durante il mese del Ramadan , pensando alla vita quotidiana, il fedele comprende quanto sia dipendente dal Creatore. Capisce che è un essere debole che non cè la fa se non mangia, e capisce che non è un proprietario ma è solo uno suddito. Dal punto di vista sociale rimanendo senza cibo il fedele comprende meglio chi è povero e affamato, perciò durante questo mese ricorda chi è meno fortunato e lo aiuta dando loro "Fitre",adempiono così ad un obbligo sociale della religione.

Il mese del Ramadan, un mese di purificazione, viene poi festeggiato con la festa di fine Ramadan. Nella cultura turca la fine del Ramadan viene festeggiata con la famiglia e i parenti. Il giorno prima della festa è chiamato Arife (vigilia), durante questo giorno bisogna ricordare i defunti, così ci si reca al cimitero. La sera, si preparano i vestiti più belli per la festa. Il primo giorno del ramadan ci si alza di buon ora e si va a pregare. Secondo la nostra religione alla preghiera del Ramadan dovrebbero parteciparvi sia le donne che gli uomini, ma nella cultura turca le donne non vi partecipano. Dopo la preghiera del Ramadan, tutta la famiglia zii zie, si recano dai nonni per la colazione, in seguito i più piccoli bacino la mano dei più grandi i quali danno loro dolci o soldi. In seguito i bambini vanno a casa degli altri parenti e dai vicini dove ricevono altri dolci osoldi. La festa del Ramadan riunisce la famiglia e i vicini. Ed è famosa per le visite che si fanno ai parenti ed ai dolci che si servono durante queste visite. I Musulmani festeggiano la depurazione avvenuta durante il mese del Ramadan e si auguarno di proseguire un anno pulitio fino all'anno successico. Per chi lo vede da lontano il Ramadan è un mese difficile dove non si beve e non si mangia, per un Musulmano il Ramadan è il mese più impotante ed il più amato dell'anno. A cura di Esra Sahin e Jasmine Necati

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DOLMA DE SARMA (INVOLTINI) - Turchia INGREDIENTI: per 4 persone 250gr. di carne macinata – verdure a scelta da riempire (melanzane, peperoni, pomodori, foglie di cavolo, foglie di vite) - 3 bicchieri di riso – 3 cucchiai di olio di semi – 3 cucchiai di olio d’oliva – sale q.b. – aromi (prezzemolo, menta e pepe nero) - salsa al pomodoro RIPIENO: Tritare la cipolla e unirla in una zuppiera con il riso crudo, gli aromi, l’olio di semi, il sale e la carne macinata. Impastare con le mani. DOLMA: Svuotare le verdure, riempire con il ripieno e sistemare in teglia (con coper-chio) da posizionare sul fuoco per circa 30 minuti. Aggiungere acqua tiepida nella quale sono stati diluiti 3 cucchiai di olio d’oliva e sale, fino a ¾ della verdura utilizzata. Coprire le verdure con un velo di salsa al pomodoro. Fare sobbollire lentamente fino quando il liquido di cottura si è assorbito. Le Dolma si possono fare anche utilizzando foglie di cavolo o di vite giovane (foglie di maggio). In entrambi i casi le foglie vanno ammorbidite in acqua calda per alcuni minuti. Il riso migliore e’ quello turco oppure quello nazionale spezzato.

Biscotti di pasta frolla a forma di luna - Ricetta araba Ingredienti: 1 Kg di farina 00, 5 uova intere, 500gr. zucchero, 500gr. burro, 1 busta lievito per dolce, 250 gr. mandorle o arachidi tostate. Per prima cosa si mescola uova + zucchero + burro sciolto + pian piano farina + lievito finche non si ottiene un impasto morbido. Si stende l’impasto e con l’aiuto di un bicchiere, si taglia a forma di luna. Spalmare la superficie della luna con il tuorlo d’uovo sbattuto. Cospargere la superficie con le mandorle o le arachidi precedentemente tostate e tritate grossolane. Mettere in una teglia con carta da forno a cuocere per 20, 30 minuti finche non diventa dorata. (forno 150 ventilato)

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Thé alla menta In Marocco usano un tipo di menta dalle foglioline piccole e profumatissime:“naa–naa”. Ingredienti 1 litro di acqua bollente, 3 cucchiai di thè verde cinese, 1 mazzo di menta fresca, zucchero a piacere Procedimento Riscaldate la teiera con dell'acqua bollente che poi getterete. Mettete nel fondo della teiera, il tè verde e un bicchiere di acqua bollente. Sciacquate rapidamen-te il tè e buttate via l'acqua lasciando però all'interno della teiera il tè. Aggiungete ora la menta, e lo zucchero a vostro piacimento: di solito si mettono 3 cuc-chiai. Riempite ora la teiera definitivamente con l'acqua bollente versandola da una altezza di circa 30 cm in modo da permettere all'acqua di incamerare più ossigeno. Mettete la teiera sul fuoco che sale il bollore, Fate riposare per circa 4 minuti e poi versate il tè negli appositi bicchieri colorati sempre da una al-tezza di circa 30 cm per il motivo sopraddetto.

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La Festa della Luna è una delle feste tradizionali che caratterizza l’estremo oriente e con questo anche la Cina. Rappresenta uno dei momenti più sentiti dove il paese si unisce

nel simbolo del famoso Dolce della Luna 月饼.

La festa della Luna è anche detta Festa di Mezz’Autunno 中秋节, in quanto cade al quindicesimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare e che corrisponde ai nostri mesi di settembre e ottobre a seconda degli anni. La festa cade in concomitanza del giorno in cui la luna è alla massima distanza dalla terra e così si presenta in una delle sue maggiori espressioni di luminosità e nella sua massima rotondità. E’ luna piena dunque e secondo la tradizione contadina ha un valore propiziatorio per i lavori autunnali e invernali che devono essere iniziati per poi poter vedere buoni raccolti l’annata successiva. Molti miti e leggende raccontano e si riallacciano alla tradizione storica e filosofica della festa. In questa sede accen-niamo alla leggenda popolare più creduta e che ha trasformato negli anni la Festa della Luna in una reale festa dell’unione familiare dove ci si riunisce e si condividono insieme i dolci della luna. La leggenda risale a prima del 2000 a.C. quando ancora la terra era circondata da ben 10 soli che facevano la loro comparsa singolarmente e che erano abitati dai leggendari e propiziatori corvi a tre zampe. Quando in un periodo tutti i dieci soli apparvero insieme, il caldo e la siccità erano tali da distruggere la terra, i raccolti e la popolazione. Si narra che il magico arciere Hou Yi

后羿fu in grado di abbatterne nove, lasciandone solo uno. La ricompensa che l’imperatore gli donò fu una pillola che racchiudeva il famoso elisir di lunga vita e che per poter raggiungere l’immortalità non poteva essere consumata se non

dopo 12 mesi di pratiche specifiche. Una volta nascosta la pillola, la moglie Chang’E 嫦娥 trovandola fu attratta dalla luce che emanava e subito la assaggiò trasformandosi in un essere che poteva volare talmente in alto che raggiunse la luna. Il marito che non riuscì a raggiungere la moglie sulla luna si costruì un palazzo sul sole ed è al quindicesimo giorno dell’ottavo mese di ogni anno che i due sono in grado di vedersi.

Chang E嫦娥e Hou Yi后羿, rappresentano i simboli quali la luna e il sole, yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia la dualità che governa l’universo e che in occasione della Festa della Luna si riunisce per rappresentare la circolarità e la pienezza che sottintende all’intero universo.

I dolci della luna月饼, dalla forma tonda, di una pasta sottile e farcita al suo interno di un ripieno spesso e pastoso, si trovano in ogni dove, vengono istituite speciali bancarelle ai lati delle strade e all’entrata dei supermercati, i datori di lavoro le regalano ai propri dipendenti, amici e colleghi se le regalano a vicenda tanto che per almeno un mese non si fa che vedere scatole d’orate con l’immagine della dea dell’immortalità lunare Chang’E, passare di mano in mano e di famiglia in famiglia. Ce ne sono di vari gusti e alcuni molto fantasiosi, tanto che non è propriamente corretto chiamarli dolci visto che ne esistono di farciture salate e di altre varietà di un gusto non propriamente occidentale, come una delle più rinomate versioni che si presenta con la farcitura della famosa marmellata di fagioli rossi con in mezzo un tuorlo d’anatra sodo. Io consiglio per il nostro palato di assaggiare la versione farcita di pasta di semi, nocciole e miele e da degustare con un buon tè caldo … A cura di Alizia Borsari e Hu Siwen

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La celebrazione del battesimo in Marocco La celebrazione del "Akika", o il settimo giorno della nascita di un bambino, è una festa che è di particolare importanza nella vita sociale e familiare, i preparativi per accogliere il nuovo nato variano da una regione all’altra. I preparativi per la celebrazione di questa festa hanno inizio due mesi prima della nascita del bambino. La cerimonia "Laqmous", consiste nell'acquisto da parte della nonna di abbigliamento e altri articoli da toeletta per il neonato. Immediatamente dopo la nascita del bambino, un membro della famiglia, di solito il nonno paterno, canta la chiamata alla preghiera nell'orecchio destro del neonato. Questo rituale è seguito da un "Grand abluzioni" che consiste nel lavare il bambino con l'acqua dove sono state imbevute radici di menta e foglie di henné , piante dalle virtù dermatologiche che simboleggiano anche la speranza di un futuro prospero per il neonato. La radice di menta immersa nell'acqua utilizzata per il "Grand abluzioni", è piantata in un vaso all'interno della casa. Vi è poi la "piccola abluzione" che consiste nel lavare il bambino in un bacino dove è immerso un uovo che sarà offerto a una ragaz-za della famiglia o del vicinato. Il settimo giorno, la famiglia sacrifica una pecora. L'annuncio ufficiale del nome del bambino, che è il momento clou della "Aqîqa", viene accolto in un'atmosfera di gioia e di pietà. L'evento è segnato anche dall'invito di parenti a colazione , piatti di trippa di pecore, seguite da un pasto abbondante, che riflette l'esperienza culinaria della città. Nel pomeriggio, la mamma mette i suoi vestiti migliori per ricevere regali, al ritmo di canzoni an-daluse, i cui ritornelli sono dedicati al neonato… A cura di Fatiha Salmi

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PIZZA INGREDIENTI 100 Gr di olio, 2 cucchiaini di zucchero 30 Gr di sale, 50 Gr di lievito di birra 1 Kg di farina, 600 Ml di acqua naturale

Preparazione disponete la farina a fontana su di una spianatoia (o in una capiente bacinella) e formate un buco al centro. Prendete una ciotoli-na di vetro, versateci un bicchiere d'acqua tiepida, sbriciolatevi dentro il cubetto di lievito di birra (o il lievito disidratato) e lo zucchero . Mescolate fino a fare sciogliere bene il tutto e inserite al centro della farina il composto d'acqua e lievito .Ora, a par-te, sciogliete 20 gr di sale in un altro bicchiere d'acqua tiepida ; aggiungete l'olio e inseriteli nella farina . L’impasto dovrà risultare morbido ed elastico (a seconda della farina usata, potrebbe servirvi un po’ d'acqua in più o in meno). Formerete una palla ad adagiare in una capiente ciotola (ricordatevi che l’impasto raddoppierà il suo volume), adeguatamente spolverizzata di farina sul fondo. Coprite la ciotola con un canovaccio pulito e riponetela in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria, come il forno spento di casa vostra. Attendete che l‘impasto abbia raddoppiato il proprio volume (ci vorrà 1 ora ) e poi procedete alla stesura della pasta per la piz-za. La pasta lievitata dovrà quindi essere distesa nella teglia con la pressione delle dita fino ad ottenere uno strato omogeneo che arrivi ai lati del recipiente, naturalmente lo stesso prima di deporre la pasta dovrà essere oliato leggermente. A questo punto sulla pasta va spalmato il pomodoro, se la pizza dovrà essere rossa, oppure l'olio se bianca e lasciata riposare per almeno 1 ora prima di procedere alla cottura. In un forno casalingo la temperatura di cottura sarà mediamente di 250ƒC per un tempo che varia tra i 12-15 minuti. Quindi esso va preventivamente messo al massimo e fatto arrivare a temperatura prima di procedere alla cottura della pizza. Cuocere per circa 8-10 minuti solo la pasta con sopra il pomodoro,. Ritirare la teglia dal forno, effettuare la farcitura secondo la ricetta che si vuole ottenere, quindi rimettere la teglia nel forno per ultimare la cottura della pasta e degli ingredienti con il tem-po rimasto.

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Torta di castagne

Versare nel latte la farina di castagne a pioggia stemperando continuamente con la frusta. Dopodiché aggiungere nello stesso modo tutti gli altri ingredienti. Versare il composto che risulterà molto liquido in uno stampo antiaderente per un’altezza pari a circa 5 centimetri. Cuocere a 180° x 90 minuti.

INGREDIENTI 2 Lt di latte, 400 Gr di zucchero, 500 Gr di farina di castagne, 1 limone spremuto, 1 bicchiere di sassolino, 6 cucchiai cacao zuccherato

IL NATALE Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l'annuncio dell'angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l'adorazione dei pastori, la visita dei magi. Alcuni aspetti devozionali (la grotta, il bue e l'asino, i nomi dei magi) risalgono invece a tradizioni successive e a racconti presenti in vangeli apocrifi. Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con la na-scita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intuire da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi[1]. Come tutte le solennità, il Natale ha una durata maggiore rispetto agli altri giorni del calendario liturgico e inizia infatti con i ve-spri della vigilia: il tempo liturgico del Natale si conta infatti a partire dai primi vespri del 24 dicembre, per terminare con la dome-nica del Battesimo di Gesù, mentre il periodo precedente al Natale comprende le quattro domeniche di Avvento e dura da un mas-simo di 4 settimane (se il Natale cade di domenica) ad un minimo di 3 settimane più un giorno (se Natale cade di lunedì). Noi cristiani ci stiamo preparando all’incontro più speciale, quello con un Dio che si fa bambino (umile e fragile) di cui faremo memoria nella festa del Natale, festa di gioia, luce, pace e serenità che vogliamo augurare a tutti gli uomini. La Pizza e’ un piatto nato a Napoli e da lì diffuso in tutta Italia e nel mondo. Una base semplice che si può realizzare con tante varianti adatte ad ogni gusto. La si trova spesso come piatto di condivisione tra amici: fa festa e da’ sapore all’incontro.

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Seppia saltata

Ingredienti per 3 persone: 1 seppia di medie dimensioni, 40 gr. di aglio, Un peperone a scelta tra rosso o verde tagliato a dadini, Un cuc-chiaino di zucchero, 30 gr. di zenzero, 2 cucchiai di vino bianco, 2 cucchiai di salsa di ostriche, 3 cucchiai di salsa di soia, 1-2 cucchiai di fecola, un cucchiaino di glutammato, sale quanto basta Preparazione: Preparare una pentola per bollire l'acqua, ci servirà in seguito. Pulire la seppia e rivoltarla, all'interno dovremmo procedere facendo dei piccoli tagli obliqui profondi circa 2mm fino a creare dei rombi sulla superficie(come nella foto), questo ci darà l'effetto mattoncini al piatto finale. Raggiunta l'ebollizione è ora di mettere le seppie un paio di minuti nella pentola, questo ci darà la curvatura alla seppia. Preparare una padella wok con un filo di olio caldo, saltare aglio, zenzero, aggiungere i dadini di peperone, subito dopo aggiungere la seppia, il vino, la salsa di ostriche, salsa di soia, sale infine saltare il tutto per 4-5 minuti. Attenzione a mantenere un pochino di sugo che darà sapore al piatto, come ultimo aggiungere la fecola e il glu-tammato per addensare il sugo.

Riso alla cantonese

Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di riso, 100 gr. di prosciutto cotto a dadini, 200 gr. di piselli surgelati, 3 uova, un filo di olio, un cucchiaio di sale, un cucchiaio di glutammato Preparazione: Se avete una pentola elettrica per cuocere il riso basterà lavare il riso e metterlo nella pentola con un dito di acqua e accendere, automaticamente si spegnerà al momento giu-sto. Altrimenti prendete una padella wok antiaderente e riempitela con un dito di acqua e fate bol-lire il riso, quando l'acqua si sarà asciugata il riso sarà pronto. Una volta pronto lasciare raf-freddare il riso, meglio ancora se nel frigo, la durezza del riso servirà a renderlo più gustoso. Preparare la padella wok con un filo di olio caldo, nel frattempo sbattete le uova in un piatto, a olio caldo aggiungere le uova e girare, una volta cotte aggiungere il prosciutto e i piselli, cuocere per un minuto. Aggiungere il riso e il sale e cucinare per 4-5 minuti continuando sempre a girare il tutto per evitare che si attacchi alla padella. Infine aggiungere il glutamma-to, girare per un ultima volta e il piatto è servito!

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Ricetta “Buon di” Mettete insieme 4 cucchiai di buona volonta’, due grammi di pazienza, un pizzico di speran-za, una dose di buona fede. Aggiungete una misura di tolle-ranza, due manciate di umilta’, una spruzzatina di simpatia, un poco di prudenza, una larga quantita’ di buonumore. Condite il tutto con molto buon senso, lasciate cuocere a fuoco lento e avrete una… BUONA GIORNATA!

Un particolare ringraziamento a tutti i nostri sponsor e a tutti i volontari che hanno donato tempo, lavoro e passione

rendendo possibile la realizzazione dell’iniziativa

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