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Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici La Psichiatria Torino 16 gennaio 2016 Dott. Gianluca Baiardi

Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici La ... san vincenzo I.pdf · Torino 16/01/2016 Psicosi - Schizofrenia La schizofrenia, dal greco schizo (scindo) e phren (mente),

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Torino

16/01/2016Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi

Psichici

Dott. Baiardi

Relazione e Supporto

Sociale nei Disturbi Psichici

La PsichiatriaTorino 16 gennaio 2016

Dott. Gianluca Baiardi

Torino

16/01/2016

La Psichiatria La psichiatria ha per oggetto i disturbi psichici, o mentali,

e ne studia la natura e i rimedi. Per disturbi psichici si

intendono sia quei comportamenti devianti, sia anche

quegli stati di sofferenza soggettiva, che sono

ragionevolmente attribuibili a disfunzione, cioè a

patologia, della normale capacità individuale di elaborare

i dati dell'esperienza. Non rientrano dunque nella

psichiatria né i comportamenti devianti di interesse

strettamente criminologico, dove la capacità di elaborare

l'esperienza ordinaria non è di per sé patologicamente

alterata, né quelle sofferenze soggettive, come per

esempio la depressione del lutto oppure la risposta di

ansia o di panico a situazioni rischiose, che possono

essere intese come elaborazioni commisurate all'evento

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Giovanni Jervis

Enciclopedia delle scienze sociali (1997)

Torino

16/01/2016

Uno stato di

sofferenza

psichica,

prolungato nel

tempo, che

incide sul

vivere

quotidiano

dell'individuo,

causando

molti altri

problemi sul

piano affettivo,

socio-

relazionale e

lavorativo.

La salute non è

soltanto

“assenza di

malattia”, non è

neppure uguale

a semplice

“normalità” e

non indica,

infine, una forma

di adattamento

assoluto ed

acritico al

proprio ambiente

sociale.

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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Torino

16/01/2016

Con l'espressione

malattia mentale,

si fa riferimento

all'insieme di

quelle condizioni,

i disturbi mentali,

caratterizzate da

alterazioni nei

pensieri, nei

comportamenti

e/o nell'umore,

accompagnate da

sofferenza e, in

alcuni casi da

deterioramento

delle funzioni

mentali

Con l'espressione salute

mentale, secondo la

definizione dell‘ OMS, si fa

riferimento ad uno stato di

benessere emotivo e

psicologico nel quale

l'individuo è in grado di

sfruttare le sue capacità

cognitive o emozionali,

esercitare la propria

funzione all'interno della

società, rispondere alle

esigenze quotidiane della

vita di ogni giorno, stabilire

relazioni soddisfacenti e

mature con gli altri,

partecipare

costruttivamente ai

mutamenti dell'ambiente,

adattarsi alle condizioni

esterne e ai conflitti interni.

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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Torino

16/01/2016Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Come distinguere la salute dalla

malattia?

CRITERI

sofferenza personaleè malato mentale chi sente, soggettivamente,

una qualche sofferenza

Integrazione socioculturaleil malato è colui che non è

adeguatamente integrato nella società

normalità statisticail malato è colui che

assume comportamenti o

atteggiamenti diversi dalla

maggioranza

etichettamentoè malato colui che viene

definito tale da una figura

professionale competente

in materia sintomatico-descrittivouna persona viene definita “malata” se presenta

alcuni sintomi, indicati in un manuale diagnostico

come specifici di una determinata patologia

Torino

16/01/2016

Psicosi - Schizofrenia La schizofrenia, dal greco schizo (scindo) e phren (mente),

ossia “scissione della mente”, è uno dei disturbi mentali

più gravi. Il primo ad utilizzare questo termine fu lo

svizzero Eugen Bleuler, nel 1908.

Circa una persona su cento soffre di questo disturbo,

caratterizzato da episodi psicotici acuti durante i quali il

soggetto perde la capacità di distinguere la realtà

dall’immaginazione, manifesta evidenti alterazioni delle funzioni

psichiche ed una pesante destrutturazione della propria identità

personale.

La schizofrenia colpisce a un certo punto della loro vita circa lo

0,3-0,7% delle persone. Ciò corrisponde a una prevalenza di 24

milioni di persone in tutto il mondo nel 2011. Essa si verifica 1,4

volte più frequentemente nei maschi rispetto alle femmine e di

solito appare prima negli uomini.

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Schizophrenia, World Health Organization, 2011

Torino

16/01/2016

Segni e sintomi - POSITIVI

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Allucinazioni: sono percezioni senza oggetto, non

originate cioè da uno stimolo fisico esterno, ma che

appaiono al soggetto come assolutamente reali. Possono

interessare tutti gli organi di senso, ma le più diffuse sono

quelle uditive. In quest’ultime il soggetto può sentire

suoni, rumori, ma più frequentemente voci umane, che

possono discutere tra loro o commentare il suo

comportamento, spesso in modo offensivo o

provocatorio.

Deliri:

sono convinzioni errate che nascono da una

sbagliata interpretazione dell’esperienza e non sono

spiegabili facendo riferimento alla cultura e alla

società in cui il paziente vive. Queste convinzioni

sono impermeabili alla critica, cioè è impossibile

rendere consapevole il soggetto della loro

infondatezza attraverso un’argomentazione

puramente razionale. Esistono diversi deliri tipici, tra

i quali:

‐ i deliri persecutori;

‐ i deliri di riferimento;

‐ i deliri di furto o di inserzione del pensiero.

c. Disturbi formali del pensiero:

si tratta di disturbi nell’articolazione logica e

razionale del pensiero. I discorsi appaiono

confusi, non hanno uno scopo ben definito e

risultano spesso incoerenti, semplici “insalate

di parole” composte per pura assonanza

fonetica.

d. Disturbi del comportamento: consistono nel

fatto che il soggetto può agire spesso in modo

strano, eccessivamente impulsivo, inadeguato

alla situazione o comunque bizzarro.

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16/01/2016

Segni e sintomi - NEGATIVI

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Dott. Baiardi

Sintomi “negativi” (che tolgono qualcosa alla

normale attività psichica)

a. Appiattimento emotivo: è manifestato dal

volto immobile e inespressivo

b. Apatia: incapacità di provare emozioni,

soprattutto positive, e mancanza di interesse

per qualsiasi attività

c. Asocialità: tendenza a ritirarsi dai rapporti e

dalle situazioni sociali

Torino

16/01/2016

Disturbi dell'umore Emozioni, sentimenti ed umore sono stati affettivi. Le prime

insorgono rapidamente, ma hanno una durata limitata nel

tempo (da pochi minuti a qualche ora); i secondi sono più

stabili e prolungati; l'umore, invece, è il tono affettivo di

base che colora l'intera esperienza del soggetto per lunghi

periodi di tempo (mesi o anni). Le alterazioni dell'umore

possono essere di tipo maniacale o depressivo ed hanno

un andamento episodico (si alternano periodi di normalità

ad alcune crisi cicliche).

È necessario distinguere le alterazioni patologiche dell'umore

da quelli che possono essere stati affettivi fisiologici (ad

esempio la normale tristezza o euforia in presenza di un evento

tragico o gioioso).

Il tono dell'umore può essere: in asse, se è nella norma;

deflesso o slivellato, sotto la norma (eccesso di tristezza o “depressione”)

elevato o espanso, sopra la norma (eccesso di euforia o “mania”).

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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16/01/2016

Depressione I pazienti affetti da depressione vivono un profondo senso di sconforto,

non hanno speranze per il futuro, sono molto insicure; la loro vita

quotidiana è resa difficile dalla presenza di alcuni sintomi classificabili in:

disturbi dell’affettività. il soggetto è triste, scoraggiato, abbattuto, si dispera, piange,

si chiude in sé stesso e soffre; è caratterizzato da anedonia (incapacità di provare

piacere), indifferenza per ciò che accade intorno e per le persone che gli stanno

vicino,;

disturbi cognitivi e del pensiero: è caratterizzato da calo della concentrazione,

rallentamento del pensiero, il paziente ha scarsa autostima, si sente inadeguato,

incapace, inferiore agli altri, pensiero della morte sia come paura per problemi

ipocondriaci, sia come tentativo di suicidio per smettere di soffrire, allucinazioni

uditive, dello schema corporeo, gustative, olfattive, in minor numero visive; nelle

depressioni psicotiche si hanno idee deliranti gravi di colpa, persecuzione, rovina

economica.;

disturbi somatici e neurovegetativi . disregolazione del ciclo sonno-veglia,

alterazione dell’appetito per perdita del piacere alimentare, astenia, affaticabilità,

pesantezza psicofisica e torpore, calo della libido e dell'efficienza sessuale, sintomi

cardiovascolari, sintomi gastrointestinali, sintomi urogenitali;

disturbi psicomotori: caratterizzati da rallentamento fisico oltre che del pensiero; il

paziente è inetto, resta a letto tutto il giorno, non si interessa della sua igiene

personale, non parla, ha caratteristiche catatoniche come sguardo fisso e

rallentamento dell’attività mimico-gestuale e verbale ;in alcuni casi si ha un

atteggiamento di agitazione psicomotoria con movimenti senza pace portati dall’ansia

e dall'insofferenza

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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16/01/2016

Mania La mania è una condizione psicologica caratterizzata da grande euforia,

illimitata autostima e fuga dispersiva delle idee, dei progetti e delle attività.

Si differenzia dalla normale gioia o felicità per il suo carattere irrazionale e

per la perdita del contatto con il mondo reale. Gli stati maniacali spesso

compromettono i rapporti sociali e l'attività lavorativa. :

Disturbi cognitivo-percettivo: caratterizzato da disturbi delle funzioni intellettive,

del pensiero e della percezione, il paziente si sente iperattivo, anche se a livello

intellettivo il rendimento si rivela scarso perché facilmente distraibile ed

inconcludente, il pensiero è accelerato, ma sempre superficiale e scherzoso, è

presente una elevata autostima con scarsa capacità di critica e di giudizio sui

propri limiti, che possono portare ad atteggiamenti pericolosi, può possedere

delle lievi idee deliranti di persecuzione e di riferimento, Comparsa di sintomi

psicotici come il delirio + mania confusa con perdita delle associazioni mentali e

dei riferimenti spazio-temporali, intensa agitazione psicomotoria, fenomeni

allucinatori uditivi

Disturbi psicomotori: l’accelerazione del pensiero è accompagnata da una

iperattività motoria, fisica, gestuale e verbale (logorrea).

Disturbi somatovegetativi: si hanno iperfagia con aumento del peso, per

aumentato piacere gustativo, o dimagrimento per aumentata attività motoria,

diminuita affaticabilità nonostante l’iperattività motoria, disregolazione del ritmo

sonno-veglia per diminuita durata del sonno, senza patire l’insonnia, aumento

della libido con disinibizione e ipersessualità.

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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16/01/2016

Disturbi dell'umore unipolari Disturbo depressivo maggiore

Epidemiologia: prevalenza del 10-25% nella popolazione

femminile e del 5-12% in quella maschile;

Esordio: principalmente tra i 20 e i 30 anni, ma può

comparire a qualsiasi età

Disturbo distimico Epidemiologia: prevalenza del 6% con frequenza maggiore

nel genere femminile di 2-3 volte rispetto genere maschile

Esordio: si distingue un disturbo distimico precoce, prima

dei 21 anni, e un disturbo distimico tardivo

Disturbo maniacale o ipertimico Epidemiologia: prevalenza del 0,1-0,5% con frequenza

maggiore nei soggetti maschi

Esordio: tra i 15 e i 35 anni

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16/01/2016

Disturbi dell’umore bipolari

Disturbo bipolare I Epidemiologia: prevalenza del 0,4-1,6% con uguale

distribuzione tra i sessi

Esordio: tra i 15 e i 40 anni

Disturbo bipolare II Epidemiologia: prevalenza del 0,5% con frequenza

leggermente superiore nel sesso femminile

Esordio: più tardivo rispetto al disturbo bipolare I, tra i 30 e i

50 anni

Disturbo ciclotimico Epidemiologia: prevalenza del 0,4-1% con uguale

distribuzione tra i sessi;

Esordio: lento, in età adolescenziale;

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16/01/2016

Disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia sono disturbi psichici caratterizzati dalla

presenza di un eccesso di ansia che interferisce con il normale

svolgimento della vita quotidiana dell’individuo e rappresenta

una condizione di generale attivazione delle risorse fisiche e

mentali del soggetto che compromette la sua efficienza

funzionale.

L’ansia è un disturbo mentale molto comune, che colpisce circa

il 25% della popolazione. In alcune situazioni un’ansia moderata

può essere utile, come nel caso dello svolgimento di una prova,

in quanto stimola lo studio e aumenta il livello di attenzione

durante la prestazione. In altri casi però, quando supera certi

limiti e raggiunge livelli troppo elevati, rischia di compromette la

vita dell’individuo.

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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16/01/2016

Disturbio di panico

Il disturbo di panico è caratterizzato da improvvise

sensazioni di paura e terrore (attacchi di panico), spesso

associate all’impressione di una catastrofe imminente,

che si presentano durante il normale svolgimento delle

attività quotidiane. Tale fenomeno è accompagnato da

sintomi di svenimento, soffocamento, tachicardia o dolori

al torace.

Vi sono due tipi di attacchi di panico inaspettati e

prevedibili.

Il disturbo di panico coinvolge dall’1,6 al 3% della

popolazione

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Disturbo d'ansia generalizzato È quello più comune.

È caratterizzato da uno stato d’ansia che persiste per almeno sei

mesi.

l'ansia che caratterizza il disturbo non è concentrata o elicitata da un

particolare oggetto o situazione

I sintomi caratteristici sono quelli degli stati d'allarme, contraddistinti

da una condizione psichica di generale attesa apprensiva, e da

numerosi segni e sintomi fisici di attivazione vegetativa

(hyperarousal): si può presentare emicrania, palpitazioni, vertigini e

insonnia, difficoltà a concentrarsi, tensione muscolare, irrequietezza.

Le persone che soffrono di tale disturbo sono spesso timorose,

costantemente preoccupante, apprensive, incapaci di rilassarsi e di

concentrarsi e insonni. Inizialmente il paziente, non riconoscendo di

avere un problema

È un problema che interessa prevalentemente le donne (1,5:1), ed è

stato stimata una prevalenza nel 3-5% della popolazione

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

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16/01/2016

Disturbo ossessivo-compulsivo

Si manifesta in una gran varietà di forme, ma è

principalmente caratterizzato dall‘impossibilità

del soggetto di mancare di compiere alcune

azioni o di avere determinati pensieri;

è una sintomatologia costituita da pensieri

ossessivi associati a compulsioni (azioni

particolari o rituali da eseguire) che tentano di

neutralizzare l'ossessione.

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Torino

16/01/2016

Fobia specifica Una fobia specifica, chiamata anche fobia

semplice, è un termine generico per qualsiasi tipo

di disturbo caratterizzato da una irrazionale e

fortissima risposta di paura in coincidenza con

l'esposizione a specifici oggetti o situazioni, nonché

una tendenza ad evitare ostinatamente e

sistematicamente gli oggetti o le situazioni temute.

la fobia semplice o specifica comprende sia la

reazione di paura in presenza (o nell'attesa) di

particolari oggetti e situazioni, sia un

comportamento di evitamento del contatto diretto

con gli oggetti o le situazioni stesse.

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Torino

16/01/2016

I disturdi di personalità Il disturbo della p. è definito dall’Associazione americana

di psichiatria e dal suo manuale di riferimento, il DSM IV-

TR come «un insieme stabile e duraturo di attitudini

mentali o comportamenti (pattern) che discostano

marcatamente dalle aspettative della cultura cui

l’individuo appartiene».

La natura rigida e inflessibile del disturbo della p. ha

conseguenze fortemente negative sul piano lavorativo e

sociale laddove essa può comportare atteggiamenti

inappropriati e, a volte, illegali.

Tali conseguenze sono ulteriormente esacerbate dalla

natura egosintonica dei sintomi, ossia dal fatto che le

condotte devianti non sono percepite come tali

dall’individuo, che, viceversa, le considera parti integranti

del proprio ego e pertanto appropriate al contesto.

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Simone Macrì

Dizionario di

Medicina Treccani

(2010)

Torino

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L’ASSISTENZA

PSICHIATRICA IN ITALIA

Aspetti legislativi

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Disturbi Psichici

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16/01/2016

Legge 14 febbraio 1904 n. 36:

“Disposizioni e

regolamento sui manicomi e sugli alienati”

Art. 1: “debbono essere

custodite e curate nei manicomi

le persone affette per

qualunque causa da

alienazione mentale, quando

siano pericolose a sé o agli altri

o riescano di pubblico scandalo

e non siano e non possano

essere convenientemente

custodite e curate fuorché nei

manicomi ...”

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

finalita' non terapeutiche , ma di

custodia

Subordinazione del ricovero in

ospedale psichiatrico ad un

provvedimento dell’autorità

giudiziaria

Orientamento verso la tutela

della società

internato veniva

immediatamente privato dei

diritti civili

Il paziente ricoverato in via

definitiva era iscritto nel

casellario giudiziario

Torino

16/01/2016

La mini riforma del 1968 POSSIBILITA’ DEL RICOVERO

VOLONTARIO IN OSPEDALE

PSICHIATRICO (possibilità del

ricovero su richiesta del malato

e abolizione dell’obbligo della

annotazione sul casellario

giudiziario)

DEFINIZIONE PIU’

CHIARAMENTE SANITARIA

DELLE STRUTTURE

MANICOMIALI (definizioni di

standard relativi al numero

massimo di degenti per

struttura e alle caratteristiche

dell’organico)

POSSIBILITA’ DI COSTITUIRE

CENTRI DI IGIENE MENTALE

(con il compito prevalente di

seguire i pazienti dimessi)

Mancanza di

collegamento tra

assistenza intra-ed

extra-ospedaliera

Sostanziale assenza

di un’assistenza

psichiatrica

territoriale alternativa

a quella manicomiale

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Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Torino

16/01/2016

Legge 180 del 13 maggio 1978 (legge Basaglia) /

legge 833 del 23/12/1978

“Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”

I PRINCIPI Superamento dell’ospedale

psichiatrico

Spostamento dell’assistenza

psichiatrica sul territorio

Integrazione della psichiatria

con il SSN

Destigmatizzazione della

malattia mentale

DIGNITA’ AL SOFFERENTE

PSICHICO (consenso)

Competenze e responsabilità

degli operatori

Tutela della salute mentale

blocco dei nuovi ricoveri in ospedale

psichiatrico

Creazione dei servizi psichiatrici

territoriali

Costituzione dei servizi psichiatrici di

diagnosi e cura (SPDC) all’interno

degli ospedali generali, integrati nel

dipartimento di salute mentale

(DSM) e dotati di non più di 15 posti

letto dove effettuare tutti i ricoveri

psichiatrici, sia quelli volontari che

quelli obbligatori

Regolamentazione delle procedure

relative ai trattamenti sanitari

obbligatori (TSO), da considerare

eventi straordinari da effettuarsi nel

rispetto della dignità della persona e

dei diritti civili e politici

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Torino

16/01/2016

Con la legge 833 del 23/12/1978

“Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”

nelle regioni, dall’1/1/1979, avviene

l’istituzione dei Servizi psichiatrici delle

U.S.L (poi A.S.L - D. Lgs. 30/12/1992 n.

502, D. Lgs. 19/06/1999 n. 229)

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16/01/2016

IL DIPARTIMENTO DI

SALUTE MENTALE (D.S.M.)

Attività di coordinamento e di

programmazione delle attività territoriali

ed ospedaliere dell’assistenza

psichiatrica e delle strutture che

operano nella stessa ASL

Include:

Il centro di salute mentale (CSM)

Il servizio psichiatrico di diagnosi e cura

(SPDC)

Le strutture residenziali e semi-residenziali

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16/01/2016Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

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DSM

Sede organizzativa del servizio e

punto di coordinamento dell’attività sul

territorio

Svolge:

– attività ambulatoriali e domiciliari,

– consulenze,

– filtro per i ricoveri,

– programmazione terapeutica,

– attività di informazione e di

assistenza alle famiglie dei pazienti

Centro di

Salute Mentale

Situato presso l’Ospedale Generale

• Provvede alla cura di pazienti che

necessitano di trattamenti medici con

ricovero in ambiente ospedaliero

• Trattamento sanitario volontario

(TSV) o obbligatorio (TSO)

• 1 letto ogni 10.000 abitanti

Servizio Psichiatrico

di Diagnosi e Cura

(SPDC – Repartino)

Strutture

ResidenzialiStrutture

semiresidenziali

Day-hospital e Centro DiurnoStrutture destinate ad ospitare soggetti

che necessitano durante il giorno di

interventi terapeutici e di

risocializzazione sulla base di

programmi di breve, medio e lungo

termine

•Strutture relativamente piccole

(massimo 20 posti) a diverso grado

di protezione

•Accesso sulla base di programmi

terapeutico-riabilitativi, tenendo

conto:

della presenza di rilevanti problemi

di salute mentale

dell’assenza o della dannosità

della rete familiare o sociale di

supporto

della presenza di disabilità che

non consentano autonomia

nell’abitare e nelle attività della vita

quotidiana

Ospitalità per periodi medio-lunghi

Torino

16/01/2016

“Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e

obbligatori”

legge 180 del 13 maggio 1978

Art. 2: “... la proposta di trattamento sanitario

obbligatorio può prevedere che le cure vengano

prestate in condizioni di degenza ospedaliera

solo se:

esistono alterazioni psichiche tali da richiedere

urgenti interventi terapeutici

gli interventi non vengono accettati dall’infermo

non vi sono le condizioni e le circostanze che

consentano di adottare tempestive ed idonee

misure sanitarie extra-ospedaliere

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

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Torino

16/01/2016

Caratteristiche del TSO Evento straordinario

Finalizzato alla tutela della salute mentale del

paziente (non è una misura di difesa sociale)

Disposto dall’autorità sanitaria

Attivato solo dopo aver ricercato, con ogni iniziativa

possibile, il consenso del paziente per un intervento

volontario

Proposto e convalidato solo dopo aver

effettivamente visitato il paziente (reato di falso

ideologico e sequestro di persona)

Procedura attivabile solo in caso di urgenza, gravità,

inevitabilità

Presenza di garanzie e tutele per l’assistito

Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

Dott. Baiardi

Torino

16/01/2016

Procedure per il trattamento

sanitario obbligatorio (TSO) La proposta può essere effettuata da qualsiasi medico, la

convalida della proposta può essere effettuata solo da un

medico afferente alla struttura pubblica

Il provvedimento emanato dal Sindaco deve essere notificato

entro 48 ore al Giudice Tutelare che, entro 48 ore, convalida o

meno il provvedimento, dandone comunicazione al Sindaco

La durata massima di una proposta di TSO per malattia

mentale è di 7 giorni

Nel caso sia necessario prolungare il TSO, il medico

responsabile dell’SPDC nel quale è ricoverato il paziente

propone al Sindaco un prolungamento indicando la durata

presumibile del trattamento stesso

La cessazione del TSO deve essere comunicato al Sindaco e al

Giudice Tutelare

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Disturbi Psichici

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16/01/2016

Grazie a Tutti per l’attenzione

Relazione e Supporto Sociale nei

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16/01/2016Relazione e Supporto Sociale nei

Disturbi Psichici

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Bibliografia di consultazione Jervis, G. (1997) Enciclopedia delle scienze

sociali. Treccani

Macrì, S. (2010) Dizionario di Medicina Treccani

Kaplan, H.I. (1997) Psichiatria Clinica - Pocket

Handbook Centro Scientifico Internazionale, Torino

Galimberti, U. (1992). Dizionario di psicologia,

Utet, Torino (Nuova edizione: Enciclopedia di

Psicologia, Garzanti, Milano, 1999).

Garzotto, N., Lattanzi, M. (1989) Elementi Teorici e

Pratici di Psichiatria per Infermieri ed Operatori

di Base. Piccin, Padova

Del Giudice G. (1998) La Riforma Psichiatrica in

Italia, Trieste