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MARIA LUISA MIRABELLA SERGIO PINARELLO La relazione d’Amore La spiritualità nelle relazioni di coppia Manuale teorico-pratico VIP – Viviamo in Positivo 1

Relazione d'Amore

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MARIA LUISA MIRABELLA SERGIO PINARELLO

La relazione d’Amore La spiritualità nelle relazioni di coppia

Manuale teorico-pratico

VIP – Viviamo in Positivo

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VIP - ViviamoInPositivo Maria Luisa Mirabella e Sergio Pinarello Via Barge 15 - 10139 - Torino Tel/Fax: 011 4335255 E-mail: [email protected] Sito Internet: http://www.freeweb.org/newage/viviamoinpositivo/ Altro URL: http://benvenuto.to/vip

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Prefazione

Quando abbiamo saputo che i nostri fraterni amici, Sergio e Marilù, hanno ricevuto il grande dono di poter comunicare con una creatura celeste, la nostra gioia è stata immensa al solo pensare che le nostre conversazioni “angeliche” hanno avuto un momento di comunione. Il nostro compito in questo libro ci era già stato assegnato, cioè la parte grafica relativa alle carte, e adesso anche l’incarico della stesura della prefazione non può che pienamente entusiasmarci.

Questo libro è nato da una relazione “speciale”, non nel senso di esclusiva o unica, ma nel significato di una Relazione che è diventata “angelica”. E si tratta proprio di una relazione tra gli autori e un angelo, il loro ma anche il nostro angelo guida, il nostro angelo protettore e ispiratore. Il suo nome, così ha detto di chiamarsi, è Jezael, e sovrintende alle relazioni ovvero più precisamente alla fedeltà e all’unità di coppia. Lo hanno incontrato mentre stavano preparando un seminario su “Come parlare con gli angeli” e da allora il contatto con questa creatura celeste è diventato una stretta collaborazione anche per la stesura di questo libro. La relazione con l’Angelo Maestro . si è approfondita sempre più, il colloquio si è sempre svolto direttamente e senza alcun ostacolo. Loro hanno fatto domande e Lui ha risposto, guidandoli fino al termine della stesura del libro. Il suo linguaggio è libero da schemi filosofico-teologici e le sue parole trasmettono un messaggio di grande unità , tolleranza e Amore. I lavori che vi propone di eseguire nella parte relativa alle carte, sono di grande aiuto per esercitarvi a svolgere, con grande impegno, quello che Lui stesso ha definito il Grande Progetto, ossia l’unione che, realizzandosi nella relazione di coppia, potrà raggiungere la sublimazione nel rapporto universale.

È un chiaro invito a svegliarsi, a prendere consapevolezza dei propri compiti, delle proprie azioni ma soprattutto di ascoltare cosa ci dice il cuore. Jezael ha sottolineato più volte la fede con la quale è importante affrontare le relazioni e soprattutto ha parlato dell’Amore e di come una relazione può diventare attraverso l’amore una relazione angelica per raggiungere ciò che da sempre l’uomo ricerca: la felicità.

Quindi la nostra, così come la vostra avventura si concluderà solo dopo aver conquistato quel giusto grado di consapevolezza che consentirà di andare avanti a testa alta e sintonizzati con i nostri fratelli e con le creature celesti che ci guideranno e ci accompagneranno nel viaggio della nostra vita. Jezael ha anche detto di comunicarvi che gli Angeli sono a disposizione di tutti e che ciò che occorre fare è chiamarli al nostro fianco e cercare di mettersi in “relazione” con loro.

Siamo certi che non sarete mai soli durante la lettura di queste pagine, soprattutto quando inizierete a fare gli esercizi descritti nelle carte. Di fronte a questo stimolante lavoro, che vi porterà ad una crescita personale e spirituale, vi auguriamo buona lettura, nella speranza che possiate sentirvi in sintonia con il lavoro che Jezael ha trasmesso.

Sappiamo che il nostro incontro con voi in questo momento in cui state leggendo non è casuale, anche voi che avete acquistato il libro fate parte del Grande Progetto.

Buona lettura e buon lavoro a tutti voi Salvo e Roberta

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Introduzione al libro

Questo è un libro nato con l’intento di aiutare le persone come noi a «guarire» le proprie relazioni per arrivare all’incontro tanto agognato con l’anima gemella.

Da molti anni noi due (Marilù e Sergio) ricerchiamo e studiamo, ma siamo arrivati a vivere un rapporto di pace ed armonia da quando abbiamo insieme affidato la nostra relazione nelle mani del “Capo” (Universo, Fonte Universale, Energia Universale, comunque vogliate chiamarLo, parliamo di Lui, il Grande Creatore, il Signore, il nostro Padre divino, come Lo chiameremo spesso in questo libro).

La mia vita sentimentale (Marilù) era costellata di quelli che io chiamavo «insuccessi», anche perché avevo letto troppo di psicologia per permettermi di chiamarli «fallimenti». Messi da parte i miei “insuccessi” sentimentali, circa un anno prima di conoscere Sergio, avevo iniziato un profondo lavoro di purificazione del mio karma affettivo e di relazione: avevo incontrato il perdono; da allora un grande cambiamento era avvenuto in me. Dopo avere perdonato, la mia visione della vita e degli altri è profondamente cambiata, al punto che ho deciso di dedicare il mio scopo ad insegnare il Perdono, tenendo seminari basati sul “pensiero positivo”, insegnando Rebirthing e Vivation.

Sergio, dopo alcune relazioni incomplete era in attesa e nel frattempo studiava, leggeva, ricercava, frequentando gruppi e dedicandosi ad attività diverse.

Quando Sergio è entrato nella mia vita ed io nella sua, abbiamo subito sentito che stava accadendo qualcosa di diverso, che quella non sarebbe stata una storia comune e soprattutto che non sarebbe stata una storia di sofferenza. Incontrandoci avevamo scoperto con reciproco stupore di aver percorso un cammino molto simile di studi e di interessi. Entrambi avevamo frequentato diversi corsi di formazione di indirizzo psicologico ed entrambi eravamo attratti da un cammino spirituale.

Quando decidemmo di diventare una coppia avevamo entrambi chiaro il concetto di ciò che volevamo in un’unione, ci siamo da subito dichiarati pronti a donarci amore, rispetto, fedeltà, impegno, e soprattutto, sin dal primo momento, abbiamo messo la nostra relazione nelle mani divine e… ce ne siamo dimenticati. Abbiamo cioè fatto sempre tutto ciò che potevamo fare per accrescere la nostra spiritualità e il nostro amore verso il Padre e, consci del dono che ci era stato concesso, ci siamo subito proposti di estendere agli altri l’amore che provavamo l’uno per l’altra.

In base alle nostre reciproche esperienze e formazioni di studio abbiamo iniziato a preparare, solo dopo qualche giorno dall’esserci uniti, un seminario: il “Corso delle Relazioni”, che aveva ed ha come scopo quello di aiutare le persone a vivere “relazioni sante”, cioè serene, in pace e in armonia, con i loro partner. Il seminario punta, oltre che alla risoluzione dei traumi del passato, al riconoscimento che in un’unione di coppia è necessario un elemento che spesso viene sottovalutato, se non addirittura ignorato: la spiritualità.

Il lavoro di preparazione al Corso delle Relazioni è durato sei mesi, e nel frattempo ci siamo sposati. Abbiamo continuato a lavorare alla preparazione e all’approfondimento dei nostri seminari, fino al momento in cui abbiamo iniziato la preparazione di un nuovo seminario per comunicare con gli angeli, e proprio in quell’occasione abbiamo incontrato Jezael, il nostro angelo-guida e poco dopo è iniziata la stesura di questo libro.

La prima delle due parti del libro è teorica: in questa parte trattiamo il tema delle relazioni, dapprima in generale e poi sempre più approfonditamente. Parliamo degli elementi necessari per stabilire unioni d’amore, angeliche e sanate. Parliamo di consapevolezza, volontà, fede. Spieghiamo come siano qualità essenziali per il nostro cammino di crescita e per mantenere le nostre relazioni sane. Trattiamo poi l’argomento “Karma” e spieghiamo il nostro punto di vista sul karma e su come pensiamo che sia necessario guarirlo per sintonizzarci con la nostra anima

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gemella. Parliamo di come, a volte, permettiamo che il karma ci fermi e di come osservare il nostro karma personale. Proseguiamo quindi con l’azione, la parte che spetta a noi, quella che ci permetterà di agire con volontà, fede e consapevolezza per cambiare i nostri atteggiamenti e la nostra stessa vita. Con l’azione ci avvicineremo alla Fonte della nostra gioia. Per mezzo dell’azione comprendiamo il vero significato dell’amore, dell’accettazione, del rispetto, della fedeltà e della fiducia, dell’impegno totale e del servizio. Tutto questo cammino ha una meta ben precisa che raggiungeremo in finale, se avremo agito con consapevolezza, volontà e fede: la felicità.

La seconda parte del libro è pratica. È costituita da 64 schede ognuna delle quali ha due esercizi, uno di “base” e uno di “approfondimento”. Vi invitiamo ad esercitare la vostra volontà e la vostra azione per eseguire gli esercizi in modo da potere effettuare i cambiamenti essenziali nella vostra vita per arrivare a quell’ultima scheda: “La Felicità”.

Ci auguriamo vogliate seguirci su questo appassionante cammino e vi auguriamo “Buona vita!”

Marilù e Sergio

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PARTE I

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Introduzione alla parte prima

Nella prima parte del libro si trattano nella maniera più dettagliata possibile le fasi necessarie al raggiungimento della Felicità. Si affrontano le relazioni da diverse angolazioni, fino ad arrivare alla relazione tra anime gemelle.

Il sanare le relazioni viene visto come lo scopo principale dell’umanità: solo attraverso la purificazione del karma individuale e di coppia si può giungere al collegamento con l’anima gemella e, una volta che due anime gemelle si incontrano, il loro fine ultimo sarà il servizio: aiutare gli altri fratelli a ritrovare la strada di ritorno a Casa, dal Padre e dalla Madre divini.

Il cammino per questa appassionante ricerca si svolge attraverso la consapevolezza, la volontà, l’azione, la fede, per giungere al karma–osservazione dove si prende coscienza delle azioni che hanno prodotto la nostra attuale situazione. Dal karma-osservazione si passa ad analizzare lo stato di karma-ferma – quando e perché ci si è fermati nel nostro cammino evolutivo? – e quindi si giunge al karma-purificazione durante la quale analizziamo perché la fase di purificazione spirituale sia essenziale per ripulire il nostro canale ricettivo e comunicativo e poter quindi accedere alla sintonizzazione con la nostra anima gemella.

Da quel momento in avanti, occorre agire: sarà infatti attraverso l’azione volontaria che si giungerà al vero amore, quello assoluto, totale, incondizionato.

Si analizzano quindi gli elementi essenziali in una relazione: l’amore, l’accettazione, il rispetto, la fedeltà-fiducia, l’impegno totale, il servizio.

E per concludere ecco il dono divino: la felicità, condizione naturale dell’Essere realizzato e riconosciuto.

È essenziale la lettura attenta di questa prima parte del libro prima di eseguire gli esercizi pratici che vi condurranno a ricevere il dono finale.

Forse, dati i concetti profondi che tratteremo, vi sarà utile rileggere la prima parte del libro almeno un paio di volte, oppure potrete scegliere di leggerlo una prima volta, poi eseguire gli esercizi e quindi, dopo qualche tempo, rileggerlo e rifare gli esercizi. Scoprirete quanti cambiamenti sono avvenuti in voi durante questo periodo e come siete cresciuti!

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Capitolo 1. La Relazione

Una relazione è un primo contatto tra due o più persone, è il momento in cui si incontrano le uguaglianze e le diversità. È il primo momento di unione di due corpi o di due anime e dall’esito di una relazione si avrà il karma che condizionerà la vita presente e quella futura degli individui che si sono incontrati. Un incontro non è mai un incontro casuale, qualunque incontro sia, anche quello all’angolo di una strada con uno sconosciuto, o su un tram o altro. Un incontro ha sempre la possibilità di diventare una relazione. Quando un incontro diventa una relazione è necessario che lo si curi, lo si alimenti, lo si riempia di amore affinché si concluda o si svolga il karma corrispondente. Un primo incontro da ricercare è l’incontro con noi stessi. La prima relazione importante, anzi importantissima è la relazione con noi stessi. Il primo lavoro da fare quindi è quello di collegarci e di «comunicare» con noi stessi, con il nostro Sé più profondo, con il nostro compagno di vita, con la nostra parte essenziale. Come si fa a collegarci con questa parte? Ci si collega ascoltandoci, ascoltando prima di tutto il mezzo di comunicazione che ci è stato dato: il nostro corpo. Il corpo è un involucro necessario sulla Terra, perché è il primo mezzo di comunicazione. Allora ascoltiamo cosa ci comunica; ma per poterlo fare dobbiamo prima uscire dai condizionamenti esterni. Vedremo più avanti alcuni esercizi per entrare in «consapevolezza» col nostro corpo. Quali sono i primi passi da fare? Occorre «vedere» nella maniera giusta, «sentire» nella maniera giusta, «gustare» ecc. Per «vedere nella maniera giusta» occorre guardare spogliati da materialismi; non perché in questa terra vivere nella prosperità o nell’abbondanza non sia essenziale, ma perché dobbiamo prima comprendere che se non sappiamo vedere, sentire, gustare, toccare, ecc. non permettiamo alla prosperità e all’abbondanza di giungere a noi. Cominciamo dalla vista: un esercizio interessante che potrete fare tutte le mattine appena svegli sarà quello di aprire la vostra finestra e «vedere» il cielo. Dedicate qualche minuto ad osservare il cielo contemplandolo, che ci sia pioggia, vento, cielo azzurro o grigio non importa. Soffermatevi a «vedere» il cielo e a chiedere, alle creature celesti che lo occupano, di aiutarvi semplicemente a «vedere». Questo basterà: vi accorgerete giorno dopo giorno che insieme al cielo comincerete a vedere anche la terra. Passiamo ora al gusto: la mattina appena alzati gustate il sapore di ciò che mettete sotto i denti, e fate sì che sia qualcosa che faccia bene al vostro corpo: un frutto, un succo, del miele, del pane fresco. Ma fermatevi a gustarne pezzo per pezzo, con calma, senza parlare, senza fare altro che soffermarvi sul gusto. Per farlo chiudete gli occhi e non ascoltate nulla che non sia il gusto di ciò che state portando dentro il vostro corpo. Basteranno pochissimi minuti ogni giorno. Quindi prendiamo in considerazione il tatto: lavate il vostro viso e massaggiatelo, guardatevi allo specchio e ditevi che vi accettate, vi amate e mentre lo fate passate con delicatezza la punta delle dita sui vostri occhi, sulle palpebre, sulle guance, sul collo. Amatevi e sentitevi come bambini che sono accarezzati dalla mamma. Sentite la sensazione di tenerezza e di amore che state dando a voi stessi. Per quanto riguarda l’udito, praticate le cose della vostra giornata normalmente, ma, sia che restiate in casa sia che usciate, ascoltate il rumore o, comunque, ciò che vi circonda e che arriva alle vostre orecchie. Forse potrà non essere un rumore piacevole, forse vivete in una grande città dove siete immersi nel traffico e l’unico suono che udite sarà quello dei clacson delle auto. Ma non importa: accettare ciò che stiamo vivendo fa parte del nostro compito karmico. Quindi accettate anche quel tipo di rumore e scoprirete che insieme al rumore del traffico c’è anche il suono degli uccelli e il loro canto. Sarà interessante per qualche minuto distinguere i suoni che vi circondano, e far sì che siano tutti accettati dal vostro corpo e nessuno di essi venga rifiutato.

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In ultimo, l’olfatto: uscite per qualche minuto sul vostro balcone o, trovandovi all’aperto, prendete qualche respiro leggero; non è necessario che sia profondo, ma in questo respiro «odorate». C’è odore di città? di campagna? di pioggia o di aria secca? Che cosa sta percependo il vostro corpo? Ebbene, accettatelo, e cercate di distinguere per qualche minuto i vari odori. Naturalmente potrete fare questo in casa, in auto, per strada ecc., ma è importante cominciare subito a farlo, e farlo tutti i giorni. Perché? Perché state iniziando una «relazione» tra l’ambiente in cui vivete e il vostro corpo. Successivamente sarete in grado di iniziare una relazione con il vostro corpo esterno e il vostro corpo interno. Veniamo al contatto di relazione con la vostra parte interiore: per relazionarci con noi stessi occorre innanzi tutto «vedere» che dentro di noi c’è un mondo completo. Che dentro di noi c’è tutto il necessario per la nostra funzione karmica sulla Terra. Ma come fare a comprenderlo? Con il lavoro di consapevolezza del quale parleremo nel secondo capitolo. Ora affrontiamo ancora una nozione importante per quanto riguarda la relazione, e cioè il concetto che la relazione è la base per arrivare a realizzare il nostro compito al meglio. Facciamo un esempio pratico: se dovete aggiustare un rubinetto, dovete avere delle nozioni di idraulica oppure rischiereste di fare più danni che riparazioni. Così pure vale per il «lavoro» che dovete svolgere lungo tutta la vostra vita. Dovete essere preparati a farlo e per potervi preparare occorre, come prima cosa, che scopriate qual è il vostro compito. Partiamo da un presupposto che è uguale per tutti: la funzione karmica di ognuno è quella di avere relazioni con tutti gli abitanti del pianeta Terra e trasformarle tutte in relazioni di sostegno e di aiuto, e nei casi indicati in relazioni d’amore (relazioni di coppia, che implicano comunque il sostegno e l’aiuto). Questa è la funzione di tutti, nessuno escluso. La relazione e il modo di relazionarsi sono la base di tutto questo «lavoro» terrestre. Ci sono apparentemente vari tipi di relazioni, ma se partite dal punto di vista che vi sia una funzione comune a tutti, capirete che in fondo non c’è alcuna diversità. Noi diciamo di avere «relazioni d’amore» con il mio compagno o compagna; «relazioni di amicizia» con gli amici; «conoscenze»; «cattive» relazioni; «buone» relazioni e così via. Ma sostanzialmente ciò che importa è far sì che con ogni persona con la quale in qualunque momento del giorno e della vita veniamo in contatto si realizzi una «relazione angelica». Cosa vuol dire «relazione angelica»? Che funzione hanno gli angeli nella nostra vita? Gli angeli hanno la funzione di aiutare, supportare, consolare, amare e condividere con noi l’amore. Questa funzione è la stessa funzione che ogni essere umano deve instaurare con gli altri esseri umani. Inoltre, all’essere umano è chiesta una funzione di supporto a tutto ciò, che è la funzione di «servizio». Perché questa funzione? e, gli angeli, hanno pure questa funzione o no? Si, certo. La vita degli angeli è al servizio divino, completamente. Così pure la vita degli uomini è al servizio, ma dei propri simili. Questo perché c’è in questo momento, nel mondo, bisogno di aiutare gli altri a «vedere» e quindi ad impostare le loro relazioni in modo che siano tutte relazioni angeliche. «Ci vorrà del tempo per rendere tutte le relazioni “angeliche”», forse state pensando, ma ricordatevi che il tempo non esiste realmente e ciò che stiamo cercando di fare è di avvicinarci al concetto di eternità. Quindi non ponetevi la domanda di quanto tempo ci vorrà e nemmeno se il vostro lavoro è una goccia d’acqua nell’oceano. Ponetevi al lavoro affinché ogni vostra relazione diventi una relazione angelica e vedrete che anche gli altri seguiranno il vostro esempio. Partiamo dal principio che ogni relazione ha la sua funzione, o missione da compiere su questa terra. Ci saranno quindi relazioni che si svolgeranno tra «noi stessi», in quanto per il tipo di lavoro richiesto e per la dedizione richiesta a tale lavoro, si deciderà di non formare «coppia». Questo non vuol dire che la persona coinvolta in una relazione con se stesso debba volgersi al celibato o al monastero, ma che difficilmente, ad un certo punto della sua vita, quando avrà compreso pienamente la sua missione deciderà di formare una coppia. Alle relazioni «di coppia» è richiesto un grande impegno: se si tratta di relazioni karmiche, verrà loro richiesto il risanamento della loro relazione; se si tratta di relazioni di anime gemelle verrà

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loro richiesto lo svolgimento di un compito specifico di servizio per il cui svolgimento è necessario essere in due: Un’altra cosa che vogliamo evidenziare è il concetto di «amore» riferito alla relazione. Quando si parla di amore in questo libro si intende un solo tipo di amore: quello completo, assoluto, totale. Per arrivare a creare relazioni angeliche non è possibile esaminare un amore che non sia realmente ciò che l’amore è. Quindi quando parliamo di relazioni con amore, parliamo di tutte le relazioni, in qualunque caso e con chiunque. In una relazione «di coppia» è necessaria un’intesa: intesa significa che ognuna delle persone componenti la coppia deve avere alcuni elementi importanti di completamento affinché quando si muovono per svolgere la loro funzione non manchi loro nulla a livello pratico. Attenzione: a livello pratico, perché a livello interiore ognuna di esse ha già tutto. Vale a dire innanzi tutto che l’uno deve possedere le qualità che scarseggiano all’altro e viceversa. Allo stesso tempo però devono volere le stesse cose e perseguire gli stessi fini e funzioni. Solo così si potenzieranno a livello energetico al punto tale da avere una grandissima forza. Questa intesa è anche una intesa d’amore, ma questo amore sarà un amore totale e non esclusivo. Un amore che essi condivideranno tra loro e verso il mondo che li circonda. Per svolgere il loro compito terreno, ad esempio, avranno bisogno di mezzi; uno di questi mezzi è il loro corpo, che dovranno trattare con amore e cura, amandolo, accarezzandolo e procurandosi reciprocamente energia e gioia. Altri mezzi potranno essere le cose che utilizzeranno nel loro cammino: dall’auto, agli abiti, alla casa, a tutto ciò che utilizzeranno nella loro vita. L’amore che essi sono in grado di provare verrà esteso a tutto ciò con cui loro avranno contatto e verso cui si rivolgeranno. Questo vale quindi anche per il lavoro che svolgono. Lo devono svolgere con amore, oppure devono cercare di cambiarlo. Perché? Perché se c’è un intoppo a livello di amore in qualcosa che li circonda, le loro energie ne verrebbero distolte e quindi questo sarebbe uno spreco di energie che non potrebbero più essere rivolte verso la loro vera funzione. Le cose di cui si circondano devono essere cose che amano, perché il concetto di amore è un concetto di estensione e devono estenderlo a tutto e tutti. La casa dev’essere per loro confortevole, e così tutto ciò che li circonda. Il concetto di amore, insistiamo, è un concetto vasto e non può in nessun modo essere limitato o racchiuso. Immaginate di voler limitare il concetto di luce e capirete che non è possibile. Lo stesso è per il concetto di amore, che non può che essere uno, il concetto di amore è il concetto di infinito e allo stesso tempo il concetto di unità. La coppia angelica quindi non può che essere una coppia che vive nella luce, e che estende questa luce a tutto e a tutti. I due partner si sono uniti, sono diventati «uno». Cosa vuol dire «uno»? vuol dire che hanno in sé-coppia tutto, e quindi la coppia non ha da fare altro che dare esempio di questo tutto e portarlo a chi non lo ha ancora compreso. Questo è lo scopo della coppia allargato a tutta l’umanità. Quando due esseri si uniscono in una relazione angelica di coppia diventano un’unità, in quanto l’uno completa le mancanze dell’altro e viceversa. Agiscono così come unità e non come esseri separati e soli o individualmente distanti; nella loro funzione agiscono all’unisono. È importante: l’amore non può e non deve essere diviso, frazionato. L’amore è assoluto. Non fa distinzioni. Come la luce, che illumina tutto e tutti indiscriminatamente. Si cerchi di comprendere chiaramente questo, altrimenti ci saranno sempre equivoci, altrimenti si penserà di dover amare la moglie più di una figlia e una figlia più di un vicino di casa e un vicino di casa più di un assassino. Non è così. Non c’è un grado di amore come non c’è un grado di luce quando ci si vede. L’amore è uno ed è assoluto e totale. Riassumendo, vorremmo che fosse chiaro il concetto di «relazione»: relazione è una comunicazione che si instaura tra persone (o tra persone e cose, o tra persone ed altri esseri viventi) che va al di là di un semplice contatto momentaneo. Diventa relazione un contatto allargato «volutamente». Facciamo un esempio: incontrate una persona all’angolo della strada, questa persona sembra essersi persa, voi la avvicinate e le chiedete se ha bisogno di aiuto, l’altra vi risponde, ed accetta il vostro aiuto e si lascia dirigere o indicare la strada. Vi sorridete,

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scambiate qualche parola, vi salutate. È nata una relazione. Lo stesso vale per un contatto tra una persona e una cosa se tra la persona e la cosa si instaura un contatto di comunicazione, e la persona compra o porta con sé la cosa con la quale è nato un contatto, ecc. Una relazione apparentemente «casuale» quale quella dell’esempio precedente può essere una relazione che ha da comunicarci qualcosa. In questo senso qualunque incontro è un incontro importante. E non va mai sottovalutato. Poi ci sono le relazioni più lunghe: quelle implicano da parte nostra un lavoro di maggiore consapevolezza e spesso un lavoro di purificazione. Nel prossimo capitolo tratteremo il lavoro di consapevolezza nella relazione.

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Capitolo 2. La fase illuminante

È la fase che ci porta ad iniziare una strada che ci porta dentro noi stessi. È un cammino entusiasmante, nel quale scopriremo cose che non abbiamo mai pensato di venire a scoprire di noi stessi e degli altri. Questa è una strada che conduce lungo un panorama rigoglioso; potremo cogliere diversi frutti lungo il cammino; è fiancheggiata dalla nostra certezza di meritare e di potere raggiungere ciò che ci spetta di diritto: la nostra felicità. Tutti abbiamo la possibilità di illuminare la nostra strada, tutti possiamo scegliere di camminare verso il sole, il farlo non dipende da nessuno tranne che da noi.

In questa fase del lavoro che vi proponiamo ci tufferemo in un mare di certezze, dove ogni parte del nostro corpo che verrà bagnata dall’acqua purificatrice ne uscirà rinfrescata e leggera. È un lavoro semplice e non richiede molto impegno, richiede solo la scelta di imboccare questa strada e di volerla percorrere fino in fondo.

Parleremo di consapevolezza, di volontà, di fede. Questi tre «frutti» sono quelli che coglierete durante il cammino e cogliendoli vi sentirete più sazi, più sereni, acquisirete calma e gioia.

Tutto quanto vi stiamo proponendo è al fine di aiutarvi a trovare la vostra «anima gemella», che vi sta già aspettando e che sarà libera di arrivare a voi nel momento esatto in cui voi glielo permetterete. Non è un sogno, non è un’utopia: esiste ed è già pronta ad arrivare a voi.

Prima però occorre che siate pronti a riceverla e soprattutto che siate pronti a riconoscerla al momento giusto, per non perdere l’occasione di essere felici e di svolgere il vostro compito insieme il prima possibile.

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2.1. La Consapevolezza

Entriamo ora in uno dei concetti più importanti del nostro lavoro. Il concetto esteso di «consapevolezza». Come si arriva al risveglio quando si dorme profondamente? In due modi principalmente: il primo è un risveglio dato da circostanze esterne (suona la sveglia, suona il telefono, ecc), il secondo è un risveglio volontario: abbiamo deciso mentalmente che ci saremmo svegliati ad un’ora precisa e proprio a quella data ora apriamo gli occhi.

Quando il risveglio avviene per circostanze esterne di solito è inaspettato e quasi sempre doloroso, mentre quando ci si arriva per una nostra programmazione mentale, è forse più lento; ma meno doloroso e più duraturo.

Che cosa vuol dire risvegliarsi? Vuol dire chiedersi e comprendere qual è il nostro ruolo sulla terra e in questa vita, scoprirlo e adempierlo.

Vediamo in maniera specifica cosa avviene, nel caso di una relazione nei casi in cui ci si risveglia volontariamente, quando ci svegliano le circostanze esterne, quando non ci si sveglia proprio.

Non ci si sveglia quando si vive basandosi su esperienze del passato, che spesso sono dolorose, hanno lasciato strascichi di odio e di rancore e si vivono le relazioni attuali su quella base senza chiedersi né il perché di una relazione, né qual è stato o qual è il nostro ruolo in essa e cosa possiamo fare per modificare la situazione, migliorandola o semplicemente cambiandola. Questo è il caso di relazioni che si trascinano inconsapevolmente, vale a dire senza sapere né il ruolo né la funzione dei membri e stancamente si portano avanti per paura di affrontare cambiamenti o per legami karmici con il passato che non si stanno affrontando e così tali relazioni non curate, marciscono senza evoluzione.

Poi c’è il caso in cui ci si sveglia perché «ci svegliano», in questo caso la relazione affronta un «trauma» molto forte che la costringe a svegliarsi alla consapevolezza di ciò che sta accadendo in essa. È questo il caso di una coppia che aveva dato l’amore per scontato, che si accontentava, che si trascinava senza una funzione, che viveva nell’insoddisfazione (caso precedente) e nella quale uno dei due partner agisce per svegliare se stesso e l’altro (con mancanza di fedeltà, abbandono, morte).

Il terzo caso, quello della «sveglia volontaria», è il caso in cui uno dei due o meglio tutti e due capiscono, prima che sia troppo tardi, che la loro relazione sta diventando priva di significato e insieme decidono di rinnovarla. Questo caso può senz’altro essere meno doloroso e sicuramente più costruttivo dei due precedenti i quali spesso portano alla chiusura della relazione in atto.

Il «passato» è un nodo importante per arrivare a svegliarsi. Il passato influenza e influenzerà il nostro karma, perché le azioni del passato hanno influenza sulle azioni che compiamo oggi. Quindi il passato va accettato come una parte di noi, ma dal punto di vista dell’esperienza. Esattamente come si accetta di aver frequentato le elementari e poi le medie per arrivare al liceo. Nessuno basa il suo lavoro universitario sul rimpianto o sul dolore di quando ha frequentato le elementari. Dà per scontato che doveva passare da quel tipo di studi per arrivare all’università o altro. Nella vita è lo stesso.

Il passato è un qualcosa che normalmente ci ha visto compiere errori; ma noi continuiamo sempre a basarci su quegli errori e sembriamo non voler proseguire gli studi perché abbiamo sempre paura di rifare gli stessi sbagli. Il fatto è che più ne abbiamo paura più li rifacciamo (i nostri schemi ripetitivi), perché? Proprio perché ne abbiamo paura, e quindi non li accettiamo come avvenimenti normali di studio e quindi di crescita.

Per poter arrivare al risveglio volontario dobbiamo essere grati al passato e alle lezioni che ci ha impartito, tuttavia, una volta che ci siamo svegliati non ci serve più il periodo in cui stavamo dormendo; ora ci attende un periodo splendido che è il periodo presente e ogni giorno è per tutti noi una nuova grande opportunità.

Quando abbiamo lavorato per sciogliere e abbandonare la paura legata al passato arriviamo alla consapevolezza e alla gioia del presente, allora possiamo vedere cosa è la nostra vita attuale e analizzarla con dolcezza. Ricordate che ogni fase di lavoro per entrare nella consapevolezza è

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un lavoro che deve avvenire dolcemente, così come quando ci si sveglia all’ora giusta con la sensazione di avere dormito bene, quindi il corpo è riposato e la mente calma e serena.

A questo punto facciamo un’analisi sincera della nostra situazione affettiva attuale e ci chiediamo quale potrebbe essere il nostro scopo incontrando la nostra anima gemella. Cosa potremmo fare insieme? Quale servizio potremmo rendere al mondo? Potremmo essere dei buoni genitori? Potremmo unire le nostre reciproche qualità per inventare qualcosa di nuovo? o semplicemente potremmo aiutare il nostro prossimo, qualche bambino in affidamento, qualche anziano a cui dare conforto, qualche coppia di amici in difficoltà da aiutare, i nostri genitori da sostenere.

Proviamo, insomma, ad individuare il nostro compito e a comprendere come l’unione con un’altra persona ci permetterebbe di svolgere il compito meglio che da soli. Questa è la seconda fase di consapevolezza.

Analizziamo poi le nostre attuali relazioni (tutte) e cominciamo a vedere come le viviamo. In questa fase non occorre ancora lavorare per cambiarle, occorre solo vederle. Analizziamo la relazione con i nostri genitori, con fratelli, sorelle, amici, partner, figli ecc., e prendiamo coscienza del tipo di relazioni che abbiamo al presente con loro. (su tutti questi lavori lavoreremo con le schede).

Successivamente passiamo alla fase di coscienza della relazione che abbiamo con noi stessi. Chiediamoci se ci amiamo, se ci sentiamo in colpa per un qualche motivo, se ci piacciamo. Com’è il rapporto di ascolto tra noi e il nostro corpo? Com’è il nostro rapporto riguardo alla nostra creatività? Il lavoro o l’attività che svolgiamo ci piace? E se non ci piace perché non la cambiamo? Quali paure abbiamo? Tutto questo lavoro va fatto al presente, ricordiamo che il passato lo abbiamo eliminato nella prima fase del lavoro di consapevolezza.

Ricapitolando, attraverso le fasi dell’eliminazione del passato, della coscienza del presente, dell’esame delle relazioni attuali e dell’esame della relazione con noi stessi, arriviamo ad una «immagine reale di cambiamento».

Nell’immagine reale di cambiamento faremo un lavoro di cambiamento della nostra immagine, rivoluzionando i nostri vecchi sistemi di vita e cambiando con coscienza i nostri atteggiamenti nei confronti di noi stessi e nei confronti della nostra comunicazione verso gli altri.

Questo è un lavoro minuzioso che affronteremo con calma e con pazienza. È un lavoro che ci porterà ad essere consapevoli del nostro corpo, ad amarlo maggiormente e ad apprezzare le nostre doti migliori mettendole in risalto. Allo stesso tempo ci permetterà di affrontare consapevolmente (con estrema attenzione) il nostro rapporto con gli altri. Cominceremo dal nostro partner (se siamo in coppia), dai nostri genitori, e così via, fino alle persone che incontriamo al lavoro o per strada.

In questa fase del lavoro su noi stessi, ogni incontro e ogni comunicazione dovrà essere attenta e valutata alla luce della consapevolezza. Se avremo atteggiamenti benevoli verso gli altri ne saremo coscienti e ci accorgeremo anche quando questi stessi atteggiamenti saranno meno benevoli. Se saranno gli altri ad avere atteggiamenti più o meno benevoli nel comunicare con noi, ne saremo ugualmente coscienti e staremo in ascolto con attenzione. Ascolteremo l’altro senza interromperlo e senza giudicarlo e ci porremo a sua totale disposizione (ricordiamo che se ci siamo liberati del passato ci verrà più facile farlo).

In poche parole cambieremo realmente la nostra immagine di noi stessi e quella che di noi hanno gli altri e inizieremo la preparazione alla fase della volontà.

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2.2. La Volontà

La volontà è la fase che segue al ritrovamento della consapevolezza. Ci si sveglia e si capisce che si è vissuti una vita dormendo, quindi ci si chiede: «Cosa posso fare per cambiare o per modificare quanto fino ad oggi ha costituito la mia vita, le mie relazioni?»

A questo punto inizia quello che viene definito un «avvio alla fede». Perché, senza questa parte ogni passo seguente diventa difficile e in salita. Che cosa vuol dire un avvio alla fede? Semplicemente un riconoscere che c’è una Volontà superiore a quella del mondo in cui abbiamo finora vissuto, il quale ci ha fatto permanere in uno stato di sonno, e questa Volontà è quella che può aiutarci a cambiare e a superare tutti i problemi che «pensiamo» di avere.

Quindi il primo passo è quello di «affidare» la nostra volontà nelle mani di una Volontà superiore. Come? Semplicemente analizzando con calma i nostri «problemi» attuali e, ad uno ad uno, mettendoli nelle Mani della Volontà Superiore.

Dopo questo lavoro di «purificazione» e di abbandono ad una Volontà superiore, si passa alla parte di volontà che compete noi. La volontà che ci compete è quella di «volere» cambiare una situazione che in quel dato momento è per noi motivo di disagio.

A questo punto, noi ci cureremo in particolare di relazioni di coppia, anche se il lavoro della volontà è un lavoro che si può fare in qualunque situazione.

I casi in cui possiamo applicare la volontà alla relazione di coppia sono: • Stiamo iniziando il nostro approccio alla coppia. • Siamo già passati da situazioni di coppia «deludenti» e di sofferenza e vogliamo iniziare una

relazione di coppia «bella». • Siamo stati soli per un periodo lungo per paure, timidezza, lavoro su noi stessi ecc. e

decidiamo che quel periodo può terminare. • Siamo già in una relazione di coppia, ma ci sono insoddisfazioni non gravi, ma continue. • Siamo in una relazione di coppia e la situazione è di grande sofferenza e non sappiamo come

uscirne, abbiamo la sensazione che ci sia ancora qualcosa da fare, ma non sappiamo cosa. In tutti questi casi, si presuppone che si sia fatto il lavoro di «consapevolezza», senza il quale

non sarebbe possibile aver identificato con esattezza il disagio. Una volta identificato il disagio occorre, come abbiamo già detto, appoggiarsi alla Volontà

superiore e allo stesso tempo mettere in moto la nostra volontà: ci chiediamo se abbiamo veramente la volontà di agire per cambiare la situazione che stiamo vivendo.

In tutti i casi che abbiamo citato, facciamo un azione di volontà di cambiare, senza dirci che non è ancora il momento (vorrebbe dire che il lavoro di consapevolezza non è stato fatto bene), ma semplicemente cominciando a fare agire i sensi, metterli all’erta e lavorando ad uno alla volta con essi, agendo però non solo sulla consapevolezza ma, a questo punto, sulla volontà.

Iniziamo dalla vista. Agiremo con la «volontà di vedere». Nel primo caso, quello di approccio alla relazione, si giungerà a vedere il mondo e le persone intorno a noi in maniera «angelica». Vedremo ogni persona guardandola direttamente negli occhi, scendendo dentro la sua anima, vedremo e sentiremo che cosa la vista degli occhi dell’altro ci sta trasmettendo. Guarderemo con attenzione le sue mani, il suo corpo, il modo di camminare, ecc., non attraverso uno sguardo di «desiderio», ma con uno sguardo di amore. Ogni persona è una potenziale relazione e una relazione può racchiudere un karma o un incontro di anime gemelle, quindi un primo passo è quello di avere la «volontà di vedere».

Nel secondo caso vale la stessa cosa. La «volontà di vedere» vale per tutti i casi. Nel terzo caso si tratta di ragazzi, ragazze o adulti che non hanno mai avuto relazioni di

coppia. La loro «volontà di vedere» verrà estesa a tutte le persone con le quali stabiliranno una relazione e che ora hanno forse visto con occhi di desiderio o con occhi distratti. Questo vale comunque per ogni relazione che sia una relazione nuova.

Per le relazioni che già sono in atto, occorre esercitare questa volontà di vedere sulle persone che sono coinvolte, cioè direttamente sul partner. O, almeno, in maniera più specifica su queste

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persone, perché è lì che si sta mettendo in atto una volontà di cambiamento della situazione e quindi è lì che si sta agendo.

In caso di coppie che si devono ancora formare, questo è un buon esercizio per non commettere errori di equivoco sul tipo di relazione che devono formare.

Se fino ad ora abbiamo visto le situazioni e le persone in base a situazioni passate o preconcette, d’ora in poi dobbiamo mettere in atto la volontà di vedere in modo diverso. Passeremo poi a tutti gli altri sensi che occorrono per mettersi in contatto con un’altra persona.

Proseguiamo con il tatto: la «volontà di toccare» differisce dal toccare a livello sessuale. Il tocco della relazione angelica è un tocco delicato, compassionevole, comunica all’altro: «Io ci sono». La volontà di toccare in modo angelico sarà il passo seguente. Questo non può essere fatto senza un atto di volontà consapevole. Il toccare sarà anche l’avvicinarsi alle persone che sono coinvolte nei nostri rapporti di relazione toccandole anche leggermente sulle spalle, sulle mani, se possibile accarezzandole – ma leggermente, con amorevolezza e rispetto – proprio come farebbe un angelo, ascoltandosi e ascoltando che messaggio il tatto ci sta trasmettendo: è un messaggio di calore, di freddo? Potremo percepire nell’altro un senso di irritazione interno o un senso di dolore o un senso di tristezza. Il contatto delle nostre mani sull’altra persona, anche se lievissimo, ci dà già moltissime indicazioni e allo stesso tempo, se è un contatto consapevole – come in questo caso – sarà un contatto d’amore e trasmetteremo noi a nostra volta all’altro un messaggio di amore e di pace. Potremo anche pensare alla parola «amore» o alla parola «pace» mentre esercitiamo il contatto. Spesso si pensa che quando si parla di «volontà di cambiamento» occorra agire in maniera drastica, questo è il sistema migliore per non riuscire a rendere santa una relazione. Prima occorre avere la volontà di agire, ma in maniera da rendere la relazione angelica.

Dopo il tatto (o meglio insieme al tatto e alla vista) useremo il senso dell’olfatto: ascolteremo il profumo che emana dall’altra persona, sentiremo che messaggio ci viene da questo odore, sentiremo come il nostro corpo reagisce a questo messaggio della pelle.

Poi agiremo sull’ascolto: la volontà di ascoltare è la parte più importante del lavoro. Occorrerà avere la volontà di ascoltare semplicemente l’altro con attenzione, sentendo dentro quale è il reale messaggio che sta inviandoci; senza rispondere; solo ascoltare e basta, ma con partecipazione (ecco la volontà di farlo), quindi con compassione, con comprensione, qualunque cosa l’altro dica e perfino se l’altro dovesse gridare. Ascoltando con volontà scopriremo molte cose che ci sono rimaste occulte nel rapporto. In caso di prima relazione di coppia vale lo stesso, si comincia ad esercitare la volontà di ascoltare la persona che incontriamo anche solo la prima volta, senza la necessità di rispondere, a meno che non ci siano domande alle quali rispondere.

E in ultimo, ma non ultimo come importanza, il gusto, il bacio: anche in questo caso occorre la volontà di baciare l’altra persona in maniera angelica, trasmettendo da parte nostra un messaggio di grande partecipazione alla sua persona come essere santo, come essere fraterno, come essere che potrebbe essere il nostro compagno di vita o almeno di una parte della vita. Quindi il bacio va dato con volontà di dare amore. Qualsiasi tipo di bacio: ci vuole la volontà di darlo con amore.

Quando ci si è esercitati a lungo e si è accettato di agire sulla nostra volontà per cambiare noi stessi e la situazione che stiamo vivendo saremo pronti all’atto seguente, che è quello che ci aiuterà in tutto il nostro lungo cammino di purificazione e di amore verso la felicità.

Il passo seguente sarà la «fede».

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2.3. La Fede

La «fede» è la base su cui si fonda tutto il lavoro che stiamo affrontando. Tutti i piani che costruiremo in seguito e tutto il lavoro intero che stiamo svolgendo, senza questo fondamento, crollerebbero.

Che cosa si intende per «fede»? Si intende tutto ciò che ci permette di intraprendere il cammino verso un «ritorno a casa». Si intende «credere» che ci sia una casa e che si desidera ritornarvi. Ancora forse non si ha la perfetta coscienza di dove sia questa casa, in tutto questo tempo abbiamo forse perso l’orientamento, ma di certo si ha la «sensazione» che ci sia un’altra casa e che in quella casa si stia bene, sia un luogo confortevole, di pace e di amore. Partendo da questa certezza, la certezza che la casa c’è, la si cerca e la si trova sicuramente.

Vediamo ora di applicare la fede alle relazioni. In caso di relazioni di coppia, la fede è il credere che ci sia una casa dove la coppia possa

vivere felice svolgendo il suo compito, ed è il punto di partenza per ricercare quella casa. La fede è la base per non ostinarsi a voler rimanere nella casa sbagliata ed è la base per cambiare casa. Perché è necessaria la fede per un simile atto di ricerca? Perché senza la fede non si accetterebbe di fare quello che a volte ci potrebbe sembrare un salto nel buio.

La fede è quella che ci fa credere che, se stiamo vivendo una situazione di conflitto, è possibile venirne fuori, perché è nostro diritto vivere una relazione angelica e santa. Una relazione di conflitto non è mai, per nessun motivo, accettabile. E allora come si esce da una relazione di conflitto? Con la fede, come prima cosa. La fede che là, da qualche parte c’è qualcosa di meglio che ci aspetta, c’è la nostra casa, quella confortevole, quella calda, quella che ci permetterà di vivere in pace e di poterci dedicare in pace al nostro compito.

La ricerca, di qualunque tipo essa sia, non è possibile effettuarla senza la fede assoluta. Un medico, un ricercatore, uno scienziato non intraprende una ricerca senza la fede in ciò che sta cercando. Forse non sa ancora dov’è, forse non sa ancora quanto tempo ci metterà a trovarla, ma di certo sa che è sicuro che prima o poi la troverà. Questa sicurezza è la sua fede, e solo in questa fede assoluta troverà la cura, scoprirà il virus. Solo in questa certezza totale perverrà alla sua scoperta.

In qualunque momento vi troviate ad affrontare una decisione riguardante una relazione, sia essa nella gioia («Mi sposo? Mi unisco a quest’uomo o a questa donna?») sia nel dolore («Mi separo? Lascio quest’uomo, questa donna?»), cercate di fermarvi un attimo e chiedetevi: «Quanta fede ho che esiste sicuramente per me la risposta giusta a questo quesito?». E fino a che non vi sarete risposti: «Ho fede totale, e quindi lascio che ciò che scelgo sia per il mio sommo bene» sarebbe bene non intraprendere la scelta, o soffrirete.

Vi ricordiamo che la sofferenza è l’inconsapevolezza della scelta, mentre «dolore» è la consapevolezza di ciò che si affronta. Il dolore conduce allo scioglimento della sofferenza e alla sua eliminazione.

Quando affrontate una qualunque relazione siate consapevoli di essere sostenuti dalla fede. Non intraprendete e non proseguite una relazione senza fede-fiducia, in voi stessi e nell’altro.

Qualunque dubbio possa sorgere in una relazione, datevi sempre l’opportunità di credere che vi è sempre una via indolore, che vi è sempre una possibilità in più, che vi è sempre la possibilità di migliorare, di imparare, di insegnare. Questa fede vi condurrà alla giusta scelta e alla giusta possibilità di crescita.

La fede è quella cosa senza la quale non vi potrete concedere di conoscere l’amore assoluto. Solo nella fede il Padre è presente nuovamente e ci permette di riconoscerlo. E riconoscendo il Padre avremo riconosciuto Lui dentro di noi e dentro il nostro compagno. Allora sì che tutto sarà possibile; allora sì che la cura sarà trovata e potremo arrivare alla guarigione; allora sì che avremo isolato il virus; allora sì che avremo scoperto la nuova invenzione rivoluzionaria. Come? Illuminandoci la strada: semplicemente avremo visto dove stiamo mettendo i piedi e quindi non avremo più paura di affrontare sentieri nuovi. Quando ci si vede tutto è più facile, quando c’è luce, non sia ha paura di ombre immaginarie.

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La fede inoltre inizia da noi stessi. Chiediamoci: «Ho fede in me?», «Quanta fede ho in me?». A questa domanda potremo risponderci in due modi. Se ci rispondiamo «No, non abbastanza», con questa risposta attireremo le scelte che ci rendono confusi, che non ci fanno comprendere, che ci mantengono nel buio; con questa risposta attireremo la colpevolezza nostra e altrui; con questa risposta attireremo sofferenza. Ma se ci rispondiamo «Sì!», non ci sarà più il buio, perché avremo riconosciuto in noi il Padre, la casa. E non sarà più necessario dubitare, non ci saranno di fatto più dubbi, sapremo che ogni scelta è per il meglio.

Affronteremo quindi con gioia il karma, con gioia la purificazione, con gioia canteremo all’arrivo della nostra anima gemella e con gioia insieme svolgeremo il nostro compito. E così, al termine, potremo insieme rientrare a casa.

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Capitolo 3. Il karma

Il «karma», in questo lavoro che vi proponiamo, ha il significato di «azione»; anche la parola karma in sé ha questo significato, ma in questo caso sarà bene sottolineare che azione comprende tutto ciò che intraprendiamo.

Stiamo partendo dal presupposto che leggendo i capitoli precedenti se ne siano accettate le premesse e che quindi siano nate in voi la volontà e la fede e che abbiate deciso di intraprendere un cammino verso la consapevolezza. Dato questo per certo, proseguiamo su ciò che significa intraprendere un’azione.

Ogni gesto, ogni atto che compiamo ha un significato preciso nella nostra crescita personale e influisce, anche se ci può sembrare strano o forse eccessivo, su tutte le leggi universali.

Ci sono atti «meccanici» che si compiono durante tutto l’arco della giornata e che conducono, nostro malgrado, a risultati ben precisi. Se per esempio meccanicamente prendiamo un manico di una pentola bollente e ci bruciamo un dito, questo ci provoca sofferenza e «astio» verso la pentola, fa scattare un senso di colpa verso noi stessi che ci «accusiamo» di non essere stati attenti; il dolore e la bolla della bruciatura ci impediscono di scrivere magari un compito o una lettera; la lettera o il compito non scritto hanno impedito lo svolgimento ben fatto di un lavoro e si è creata una serie «concatenata» di avvenimenti. Il tutto per un atto «meccanico».

Poi ci sono atti cosiddetti di «riflesso», ad esempio ad una offesa presunta si risponde di riflesso male. Oppure ad un dolore si risponde di riflesso con stizza o con rabbia o con risentimento ecc.

Infine ci sono azioni «volontarie» e queste hanno una reazione, che può essere di riflesso, istintiva, volontaria ecc.

Potete a questo punto immaginare come non vi sia nulla, ma proprio nulla che non sia karma. Il primo passo è quello di essere consapevoli che “ad un’azione corrisponde una reazione”; è questa la consapevolezza che ci permette di arrivare a comprendere praticamente tutto ciò che ci accade, che ci è accaduto e che ci sta accadendo.

Fatta nostra questa consapevolezza proseguiremo con l’«osservare».

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3.1. Il karma-osservazione

Abbiamo detto che ad ogni azione corrisponde una reazione. Quindi non ci resta che osservare le nostre azioni e quelle delle persone che ci accompagnano lungo la strada della nostra vita. Osservare il karma non è altro che prestare attenzione alle azioni che abbiamo compiuto nel passato e che ci hanno condotto dove ci troviamo ora. Ricordate il «Gioco dell’Oca» che facevate da bambini? Si gettava un dado e, a seconda della casella nella quale si arrivava, c’era un’azione da compiere: «tre passi avanti», oppure «due indietro», oppure «vai alla casella X» ecc.

Osservando i vostri atteggiamenti e le vostre azioni nel passato potrete con facilità individuare il karma che avete attirato e che avete creato. Il tutto semplicemente osservando. Potrete osservare come il muovere quella determinata «pedina» ha fatto sì che si svolgessero determinati avvenimenti, come una data scelta ha favorito o sfavorito altri avvenimenti e così via.

Questo primo passo si chiama «prendersi la responsabilità» di ciò che si è creato, riconoscerlo ed osservarlo. Osservare non vuol dire rimanervi, vuol dire semplicemente rendersi conto che nulla di ciò che è avvenuto nella nostra vita fino a questo momento è stato frutto di situazioni casuali, ma bensì di azione, cioè karma che noi abbiamo creato. Una volta svolto il compito di osservazione, bisognerà riconoscere tutto il karma che abbiamo creato in questa vita e che ancora non abbiamo sanato e a questo punto occorrerà fare il lavoro di risanamento e di purificazione.

Applichiamo ora tutto quanto appena detto alle relazioni di coppia. Ci siamo innamorati una o più volte? Ci siamo lasciati? Ci siamo sentiti abbandonati (delusi,

amati, offesi, ecc.)? Bene. Adesso esaminiamo il nostro karma (le nostre azioni) in tutte queste situazioni. Ci

siamo innamorati: ma avevamo paura, quindi abbiamo giocato al «tira e molla», non ci siamo impegnati, non eravamo capaci di lasciarci andare, l’amore ci spaventava, e quindi siamo alla fine fuggiti. In questo caso cominceremo ad osservare, per prima cosa, il karma che abbiamo creato noi: amore e paura non coesistono mai, quindi in quel dato momento non abbiamo amato. Non amando abbiamo svolto un’azione che non era amore; e allora che cos’era? forse desiderio di affermazione, forse avevamo bisogno che quella data persona ci «confermasse» che eravamo belli o buoni o «amabili»; e allora che altro karma abbiamo creato? quello di utilizzare una persona per uno scopo personale nostro, quello di mancanza di fiducia-fede in noi stessi; poi siamo fuggiti, che karma abbiamo creato? quello dell’abbandono; e così via.

Ad ogni azione che abbiamo compiuto corrisponderà una reazione. Questa reazione può essere che l’abbiamo ottenuta al tempo stesso, causando nell’altro ulteriore karma, come può essere che ci giunga molto tempo dopo o addirittura vite dopo, ecco perché è importante «osservare» il passato allo scopo di sanarlo e soprattutto osservare il presente allo scopo di non aggiungere karma negativo a ciò che stiamo vivendo ora.

Il karma ha reazioni che possono essere di dolore e queste emozioni non si esauriscono se non con un risanamento volontario.

Ricordiamo a tal proposito che lo scopo degli uomini sulla Terra è quello di risanare tutte le relazioni. Il risanamento può avvenire solo attraverso l’osservazione di quanto si è creato con le nostre azioni.

Quando avremo fatto il lavoro di «osservazione», passeremo all’analisi seguente.

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3.2. Il karma-ferma

Si ha uno stato di karma-ferma quando non si è ancora entrati in uno stato di consapevolezza delle nostre azioni, quando non si è ancora compreso che ciò a cui siamo pervenuti in quel dato momento della nostra vita non è frutto di situazioni casuali o di avvenimenti esterni alla nostra volontà ma di avvenimenti voluti e determinati proprio da noi. Quando si ha la sensazione che ci sia un’altra strada, ma non la si vuole intraprendere, perché ci si rifiuta di fare un lavoro che potrebbe crearci difficoltà o che temiamo di affrontare, in questo caso, di solito, non si è accettata bene la nostra venuta sulla Terra, non ci si è incarnati con piacere, e quindi non si vive con i «piedi sulla terra». In tutti questi casi si è in stato di karma-ferma o si cerca comunque di fermarsi, se si è già capito che occorre «agire» per superare la situazione che stiamo vivendo.

Vediamo nel caso di una relazione di coppia come avviene lo stato di karma-ferma. Avviene ogni qual volta ci uniamo ad una persona che ci «ferma» nel nostro cammino

evolutivo, ogni qual volta blocchiamo la nostra strada per seguire quella di un altro. Sia che ciò sia consapevole, sia che sia inconsapevole, lo stato di karma-ferma è quello che ci dà l’alibi per stare «fermi», per non agire e non crescere. Qualunque sia l’unione.

Facciamo un esempio: ci uniamo ad una persona che è gravemente malata. Nello stato di karma-ferma vivremo male la malattia del nostro compagno e diremo a noi stessi che non abbiamo tempo per fare nulla, perché già stiamo curando lui. Questa cura, tuttavia, ci rende astiosi, arrabbiati, non amorevoli, anche se dentro fingiamo di sentirci buoni e amorevoli per il semplice fatto che noi, proprio noi, stiamo annullandoci e quindi sacrificandoci per l’altro. Questo è un tipico caso di karma-ferma, dove le nostre azioni continuano a creare karma, ma il nostro stato evolutivo è bloccato.

Un altro caso è quando ci uniamo ad un compagno che è ad uno stato evolutivo inferiore al nostro. Anche in questo caso diciamo che per amore dobbiamo fermarci, e che non possiamo crescere troppo, o l’altro non ci capirebbe più e ci lascerebbe. Anche questa è una scusa e un alibi per fermarsi.

Dallo stato di karma-ferma si può uscire con la consapevolezza di stare in una situazione in cui volutamente ci si è fermati e altrettanto con volontà se ne può uscire.

In caso di relazioni cosiddette «bloccanti» cosa fare? Occorre sempre innescare un’azione consapevole di amorevolezza, quindi riscattare tutti gli stati di impurità e di dolore e pervenire alla totale purificazione dell’unione.

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3.3. Il karma-purificazione

Lo stato di karma-purificazione è impossibile senza lo stato di consapevolezza, di volontà e di fede. Quando sussistono queste tre condizioni si può procedere volontariamente alla purificazione del karma.

Ci sono vari modi per procedere ad una purificazione karmica, noi qui ne suggeriamo alcuni che ci sono sembrati adatti nel caso di purificazione di karma di coppie.

Il primo modo è quello di (utilizzando il karma-osservazione) andare indietro ai nostri primi rapporti di coppia e osservare come si sono svolti. Ci chiederemo se si sono svolti nell’armonia, se ci sono stati conflitti, se sono terminati con amore o con rabbia e rancore, ecc. A quel punto, ad uno ad uno, visualizzeremo quello specifico momento del nostro passato in cui quella relazione è terminata e a quel preciso momento invieremo pensieri d’amore e di benedizione, ringraziando la relazione e la persona coinvolta in essa per l’insegnamento che ci ha dato e che ci ha aiutato ad arrivare dove siamo oggi. Procederemo così con tutte le relazioni che abbiamo avuto e che abbiamo terminato.

Se ci sono stati casi gravi di odio profondo non ancora risolto da parte nostra (fermo restando che abbiamo detto che a questo punto del lavoro dovremmo avere acquisito sia consapevolezza sia, volontà, sia fede) dovremo fare un lavoro di purificazione più profondo. Noi consigliamo di scrivere tre biglietti alla persona coinvolta nella nostra relazione: nel primo biglietto scriveremo: ODIO. E in quel biglietto scriveremo perché abbiamo sentito, o ancora sentiamo lo stato di rancore verso quella data persona oppure quale sentimento essa ancora ci suscita. Nel secondo biglietto scriveremo: IO. In quel biglietto scriveremo le azioni che abbiamo compiuto noi e che pensiamo abbiano creato karma con quella persona. Nel terzo biglietto scriveremo DIO: in questo biglietto scriveremo una richiesta di aiuto a Dio affinché ci aiuti a liberare dai sentimenti di karma negativo noi e quella persona e ci aiuti ad amarla incondizionatamente e ad accettarla come nostro fratello. A questo punto potremo bruciare il biglietto «odio» e ci sentiremo completamente purificati dal karma verso la persona coinvolta con noi in quella data relazione di coppia.

Proseguiremo allo stesso modo per tutte le relazioni di coppia che abbiamo avuto precedentemente a quella che abbiamo attualmente (se ne abbiamo una). Quindi arriveremo alla relazione che abbiamo attualmente, con la quale faremo un lavoro analogo.

Nel caso in cui si stia vivendo una relazione serena e d’amore, potremo farlo insieme al partner. In caso di relazione conflittuale, se il nostro partner vorrà lavorare alla purificazione con noi, bene, in caso contrario lavoreremo da soli. Procederemo come prima: osserviamo che tipo di karma stiamo creando insieme e poi ci chiediamo che tipo di sentimenti stiamo provando verso il nostro partner. In caso di sentimenti forti di rancore agiremo come sopra con i tre biglietti. In caso di sentimenti lievi, di piccola intolleranza quotidiana, agiremo come nel primo caso (invieremo pensieri d’amore e di accettazione verso il nostro compagno, ringraziandolo per l’insegnamento che ci sta offrendo). Infine, in caso di sentimenti amorevoli, dove i due riconoscono che non hanno creato karma negativo insieme e che i loro sentimenti sono completamente amorevoli, essi scriveranno ugualmente un biglietto (uno solo), a Dio, nel quale chiederanno aiuto a proseguire insieme il loro cammino, nella pace e nel servizio, e nel quale si metteranno a completa disposizione del Piano divino. Lo firmeranno entrambi e lo metteranno vicino al loro letto. Quella sarà la loro protezione angelica. In caso dovessero sopravvenire in seguito mutamenti alla condizione di amorevolezza, potranno sempre agire utilizzando le purificazioni di cui abbiamo parlato sopra.

Se da ora in poi la coppia sarà attenta, consapevole, agirà con volontà e fede, non sarà più possibile per essa addivenire a stati di sofferenza.

A questo punto sarà pronta per passare alla raccolta dei frutti seguenti.

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Capitolo 4. L’Azione

Agire e karma sembrano essere la stessa cosa, ma non è proprio così. Anche se karma vuol dire «azione», vuol dire un tipo di comportamento che è legato ad un atto svolto in precedenza, quindi l’azione karmica è un’azione che ancora è legata ad un atto del passato. Quando parliamo di azione qui ed ora, dopo aver svolto i precedenti lavori sul karma, ci riferiamo ad un’azione del presente. Un’azione, quindi, indubbiamente consapevole.

Portiamo ora l’attenzione alla coppia: quando una coppia svolge un’azione consapevole? Quando ciascun partner, libero da tutte le impurità passate (hanno già svolto entrambi il lavoro di purificazione sulle unioni avute in precedenza), prende coscienza di volere svolgere un’azione consapevole all’unisono con il suo compagno. Da questo momento in poi i partner, quando agiscono, sono in stato di «unione». Vale a dire che svolgono un’azione di unione nell’educare i figli; svolgono un’azione di unione sia nello scegliere i momenti di ricarica sia nei momenti in cui lavorano insieme; svolgono cioè insieme tutte le azioni consapevolmente, sia quelle che riguardano il loro servizio di dedizione l’uno verso l’altro, sia il servizio che loro offrono verso gli altri. I partner sono «uno» anche quando non sono fisicamente insieme, e le azioni che ognuno dei due svolge quando esteriormente non è insieme al compagno, sono ugualmente azioni svolte all’unisono con l’altro.

Due persone si uniscono quando consapevolmente svolgono un’azione di unità, in tal modo formano una coppia e in tal caso diventano «uno». Insieme i due sono «più» totali che ognuno di essi da solo. Per totalità intendiamo il concetto di «completezza», dove le due parti – che in principio erano diverse pur possedendo ognuna già di per sé la completezza – formando un’unità consapevole, diventano un intero riconosciuto e quindi completo in tutto e per tutto, avendo l’uno tutte le parti che completano l’altro.

Già di per sé un uomo e una donna hanno fisicamente parti diverse a livello sessuale, che unite diventano un’unità. In sé sia l’uomo che la donna sono completi, ma è solo attraverso l’unione dei loro corpi fisici che provano quell’estasi che simboleggia l’intero, la loro unione a livello divino. Quando un uomo e una donna si uniscono compiendo un’azione consapevole di unione, completano il puzzle delle loro vite, ogni parte di quel puzzle in sé è già perfetta, ma solo insieme diventano un disegno compiuto, ed è questa la vera funzione di unirsi in coppia. È questa la vera azione consapevole sulla quale poggia la base del principio della relazione.

Abbiamo detto che ciascuno dei componenti una coppia di anime gemelle – anche se ognuno ha già tutto ed è completo in quanto essere che ha riconosciuto almeno in parte se stesso – si completa con l’incontro dell’altro e insieme completano la mappa di cui ognuno dei due aveva la metà. Non è detto che al momento dell’incontro si determini immediatamente questo riconoscimento, ma presto, dopo aver trascorso un periodo di tempo insieme, i due comprendono che le loro «azioni» individuali sembrano essere collegate a quelle dell’altro e sentono che non ci sono azioni che essi intraprendono che non coinvolgano la persona con cui stanno iniziando un cammino. La strada che li unisce è spianata, appaiono diverse «coincidenze» che fanno loro pensare ad un incontro già predeterminato. È proprio a questo punto che i due componenti della coppia decidono consapevolmente di intraprendere azioni insieme. Inoltre, sarà proprio questa decisione che li porterà a dirigersi verso il «tesoro» che potranno raggiungere grazie alla mappa che hanno unito ritrovandosi.

Le loro azioni saranno volte ad aiutarsi reciprocamente nel superamento di ogni impurità e faranno sì che ognuno indichi all’altro i mezzi giusti da utilizzare per andare avanti e soprattutto sproni l’altro a liberarsi di tutte le parti che ostacolerebbero il raggiungimento della meta finale.

In caso di educazione di figli ad esempio, i due compagni sono assolutamente d’accordo sull’importanza di impartire loro un’educazione spirituale; il concetto da evidenziare all’anima che avrà scelto loro come maestri/genitori nella prima parte della sua vita è quello dell’amore

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assoluto, totale e incondizionato, per favorire il riconoscimento del vero Essere che è in lui. Due anime gemelle potranno impartire ai loro figli solo un’educazione che sia volta a Principi superiori. Questo sarà indubbiamente il loro primo compito: formare le anime del domani.

Tuttavia anche le anime gemelle vivono in questo mondo e quindi sono anch’esse soggette ad esami, anche se già coscienti di varie cose, potrebbero dovere ugualmente confrontarsi con situazioni che riuscirebbero a sviarli dai loro propositi. In questo caso, il compito di uno dei due partner di anime gemelle sarà quello di essere più «presente» per aiutare così l’altro partner in difficoltà.

Quando parliamo di scelta comune di svolgere un’azione, intendiamo che i due partner scelgono con libertà di affidarsi reciprocamente l’uno all’altro, per completarsi: l’uno ha infatti le qualità carenti nell’altro. Quindi in caso di esami, ambedue devono essere vigili e pronti ad aiutare il compagno in difficoltà, con un’azione di consiglio, di indirizzamento o di suggerimento. Ogni azione dovrà però essere priva di «potere» e di «ego», potrà anche solo essere un’azione volta a far sì che il compagno si rilassi e si senta sicuro nel percepirsi appoggiato e possa così aprirsi maggiormente all’intendimento.

Un’azione consapevole è quella di accettare il proprio compagno con le sue caratteristiche peculiari, sapendo che sono proprio quelle che vi consentono di diventare insieme un’unità. Il partner di una coppia che agisce consapevolmente non giudica il compagno, bensì lo accetta e lo affianca in ogni situazione che deve essere affrontata, consigliandosi, dialogando, comunicando. Questo non vuol dire perdere la propria individualità, ma al contrario: ognuno dei due sa benissimo quali sono le sue parti «vincenti», e queste non diventano un mezzo per «ingrandirsi» a spese dell’altro, bensì uno strumento per arricchire l’altro. Svolgendo questa azione di dono reciproco i due si arricchiscono continuamente e sono portati a condividere questa ricchezza con gli altri, questo è in effetti il loro compito. Anche questa azione di estensione verso gli altri, quando viene svolta in maniera consapevole, viene decisa insieme; diventa quasi una scelta inevitabile alla quale i due si sentono mossi. Accettando di agire insieme, accettano e riconoscono chi essi realmente sono, compiono così un atto di fede che li porta a mettersi a disposizione del Padre e a rivolgersi ad un’azione di servizio verso gli altri fratelli che ancora devono arrivare a comprendere verso quale direzione muoversi.

Per concludere: l’azione svolta da una coppia di anime gemelle è sempre un’azione consapevole; è sempre svolta insieme; è sempre discussa, consigliata e prodotta insieme. Non va inoltre dimenticato che ognuno dei componenti della coppia potrebbe, con le sue azioni personali inconsapevoli (non condivise con il compagno) creare karma, è quindi scopo suo e del suo compagno essere sempre presente in ogni tipo di azione, anche in quelle apparentemente più banali.

Mettiamo ad esempio che un componente della coppia stia guidando un’automobile e sia in stato di “non attenzione”: potrebbe causare o subire un incidente. In questo caso l’azione di disattenzione è sua, e il compagno inoltre non è nemmeno presente. Naturalmente quello assente non sarà responsabile della disattenzione del compagno, ma se c’è stata disattenzione – e quindi non presenza al punto da causare o subire un incidente – è perché nella coppia non si sta svolgendo insieme un lavoro di azione consapevole.

Quando si lavora all’azione consapevole si è costantemente attenti, costantemente «svegli». Quando si è abituati ad ascoltare il compagno, ad osservare il compagno e ad aiutare il compagno è praticamente impossibile non avere acquisito uno stato di azione costantemente consapevole e attenta. Se ciò avviene è perché resta ancora da svolgere un’azione di purificazione karmica e persistono ancora delle impurità da parte di uno o ambedue i partner. In tal caso potrebbero esserci sensi di colpa latenti e i due potrebbero attirarsi un incidente. Quale è allora il compito del compagno in una coppia di anime gemelle? è quello di agire per indirizzare l’altro verso uno stato di maggiore amore verso se stesso, di maggiore accettazione, di maggior controllo emotivo e di aiutarlo a purificare gli eventuali karma di azione irrisolti.

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Ricordiamo che non c’è nulla che i due partner completi non possano fare insieme. L’essersi incontrati è il risultato di un disegno già stabilito in precedenza e le loro azioni devono essere frutto di un atto di fede per essersi riconosciuti e di ri-conoscenza nell’essersi ritrovati.

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4.1. L’Amore

Sottolineiamo ancora una volta che l’amore di cui parliamo in questo libro è un amore assoluto, completo, totale. Vale a dire che, anche se prendiamo in considerazione l’amore tra un uomo e una donna che decidono di formare un’unità entrando nello stato di «coppia», anche in questo caso è basilare chiarire che questo amore non può e non deve essere «piccolo», racchiuso tra quattro pareti o, peggio, «esclusivo».

Ricordiamo che il principio in base al quale si forma una coppia è quello di creare una relazione angelica e santa. Angelica vuol dire che è una relazione di appoggio, di compassione, di unione e di sostegno; ma abbiamo anche detto che tutte le relazioni devono essere angeliche, ciò significa che una relazione uomo-donna è una relazione, sì angelica, ma anche di intesa (fisica, emotiva, intellettuale) e, soprattutto, basata sugli stessi valori.

Troppo spesso nell’unione di un uomo e una donna si commette l’errore di pensare che questa sia un’unione esclusiva (che riguarda solo i due partner e dalla quale gli altri devono essere tenuti a distanza, esclusi) e che l’amore sia quindi qualcosa al quale ci si deve «aggrappare» e che bisogna difendere, perché in qualunque momento potrebbe essere perso e quindi sfuggire. Si considera quindi il partner come il portatore di una ricchezza, momentanea, che però potrebbe esserci rubata o che potremmo noi stessi per qualunque motivo rifiutare. Confondiamo quindi l’amore con qualcosa di materiale, con un bisogno del corpo, alla stessa stregua della casa o della macchina o dei gioielli o altro. Fino a quando l’altro essere che si è unito a noi soddisfa i nostri «bisogni» – siano essi di origine sessuale, di origine pratica o di origine materiale – ci diciamo di amarlo; quando questi bisogni non vengono più soddisfatti, inspiegabilmente quello stesso amore – che prima era così importante, così travolgente – svanisce nel nulla, spesso trasformandosi in odio o rancore e a volte divenendo indifferenza.

Come mai può avvenire ciò? È semplice: non era mai stato amore. Era un desiderio, soddisfatto per un dato periodo e insoddisfatto nel lungo termine. Era un bisogno, era un atto materiale, era una confusione di ruoli, era tutto, ma non era amore.

Quando si può dire che esiste il vero Amore in una coppia? Anche questa è una risposta semplice: il vero amore esiste quando i due partner sono in grado di provare amore per tutto e per tutti, a cominciare da se stessi. In caso contrario l’amore non potrà essere definito tale o, meglio, si starà usando la parola «amore» impropriamente, per indicare qualcosa che amore non è.

Amore assoluto, dicevamo. Ebbene, come si può definire amore assoluto quello che si prova per una sola persona, alla quale si imputa magari la responsabilità della nostra felicità? L’amore è uno stato che è sempre stato in noi, è il nostro vero Essere, è il riconoscere in noi, dentro di noi, il Padre, Colui che ci ha creato. È il riconoscere che in ogni cellula, in ogni piccola parte del nostro corpo e della nostra mente c’è un Essere divino. Amore è riconoscere in tutto ciò che ci circonda (persone, animali e cose) una bellezza e un’armonia che fanno parte della loro natura divina.

Direte forse: «Questo è un concetto da santi, e noi siamo solo esseri umani». È proprio questo il punto, non potrete riconoscere l’amore se non riconoscete che non siete solo esseri umani, ma esseri divini e pieni d’amore. Se non partite da questo punto vi sarà difficile riconoscere l’amore e continuerete a confonderlo con altro, che spesso non è altro che potere, quel famoso potere al quale abbiamo già accennato.

Vediamo come il «potere» ha sostituito l’amore nella relazione di coppia. Avviene che un uomo e una donna si incontrano, e sono ancora «inconsapevoli» di una ricerca attiva dell’anima gemella, o di star vivendo una relazione karmica. Dunque si incontrano, e si dicono di «amarsi». Lui vede in lei la parte fisica, che lo attrae, e lei la vede in lui; spesso tanto basta per fare dire ai due che «sono innamorati». Poi scoprono di avere voglia di stare insieme, di desiderarsi fisicamente e di aver voglia di comunicare insieme, e ciò rafforza la sensazione di innamoramento. Hanno voglia di stare da soli, di stare in intimità, spesso in questo periodo si

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isolano dalle rispettive famiglie e a volte anche dagli amici. In questa prima fase, diciamo di «isolamento intimo», dicono di essere molto innamorati.

A questa fase può seguirne una seconda, nella quale la coppia si apre verso gli amici allo scopo di condividere al di fuori la loro gioia per avere trovato un compagno. Si sentono in uno stato di grazia e avviene che proprio in questo stato siano più allegri, più socievoli, più tolleranti, sia l’uno verso l’altro sia con il mondo esterno. È avvenuta tra loro una specie di magia. In effetti, in questo periodo hanno riscoperto ciò che è sempre stato lì, ciò che hanno sempre avuto a disposizione, ciò che è sempre stato loro di diritto: l’amore che hanno ambedue dentro e che fa parte del loro «corredo natale».

Poi si passa alla fase successiva quella di «risanamento karmico». È questa la fase più difficile, perché in ambedue affiorano le azioni del passato che devono sanare, sia insieme tra di loro, sia ognuno per suo conto. Ed è proprio in questa fase che i due dimenticano che l’amore è un loro dono interiore che fa parte della loro vera essenza e che nessuno e niente potrà privarli di ciò. A questo punto, quindi, se l’amore è stato «dimenticato», i due trasformano il sentimento che era affiorato in potere e cominciano la «lotta», la «battaglia» per il controllo della mente dell’altro, dei pensieri dell’altro e creano di fatto una separazione, non si considerano più un’unità, ma percepiscono tra loro la diversità e la intendono non come complementarità, ma come separazione.

Da questo momento in poi il loro lavoro consiste nel santificare la loro unione, ma spesso il potere ha il sopravvento e ciò che realmente accade è che l’amore viene nascosto sempre più da strati e strati di lotte, di paure, di controlli, di rabbia e di risentimento. Avendolo sepolto così profondamente, nessuno dei due ha più voglia di dissotterrarlo e la relazione karmica resta tale, sino ad una purificazione (che richiede il prendere consapevolezza) di uno dei due o di ambedue i componenti della coppia.

Ma avviene anche qualcos’altro: dopo una serie di relazioni di coppia dove l’amore è stato seppellito fino al punto da non riconoscerlo più o da scambiarlo per ciò che non è (un palliativo alla solitudine, sesso, bisogno), avviene che ci si «sveglia». In effetti avviene sempre che la «sveglia» giunga quando l’amore ha bisogno di uscire fuori, quando ha bisogno di aria pulita, quando deve tornare a galla. Quel tipo di sveglia però non viene sempre da noi stessi, spesso «ci svegliano» e allora il tutto avviene con dolore o dopo un dolore, un’ennesima relazione «finita male», un «amore non corrisposto», un «abbandono».

In quei momenti «ci svegliamo» e cominciamo a farci domande, questo è il primo passo verso la consapevolezza. Da quel momento in poi camminiamo verso la salvezza, verso la volontà di riconoscere l’amore.

Quando una persona riconosce che ciò che ha provato finora era solo un surrogato dell’amore e che l’Amore dev’essere qualcosa di mille volte più bello e più intenso, allora comincia la ricerca di questo amore e capisce che non vuole e non può più accontentarsi di altro. Inizia contemporaneamente una ricerca di amore in se stessa; comincia a guardarsi dentro e a scoprire che in fondo, nella cantina, impolverato, sporco, rotto, inutilizzato, c’è un sentimento che può essere ripulito, può essere utilizzato, può essere rimesso a nuovo. E questo sentimento è magico: quando lo si tira fuori si espande ed è incontenibile. Scopre così che più ne tira fuori e più ne riproduce, che più ne dà e più ne arriva. E allora, solo allora, comprende che cos’è l’Amore. E viene pervasa da uno stato di pace e di allegria, che nessuno potrà mai offuscare, e comprende che l’amore è sempre stato lì ed ora che lo ha riconosciuto comprende che ne ha in quantità e che in nessun caso una relazione può essere esclusiva.

Comprende che è impossibile «amare di più», che il sentimento d’amore è come l’oceano, che non c’è più acqua a destra o più acqua a sinistra; che ogni goccia fa parte di quel tutto che si chiama oceano; che è stato «sciocco» pensare di amare di più un marito, una moglie o un figlio. In amore il «di più» non può esistere. L’amore è infinito, l’amore è totale, l’amore è assoluto. E quanto più ne dai, tanto più ne produci. L’amore non si perde, l’amore non si conquista, l’amore non si cerca. L’Amore solo si può ri-conoscerlo.

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E quando l’amore si sia riconosciuto, si sarà riconosciuto il «piano» che avevamo deciso di svolgere su questa Terra, si sarà compreso il nostro vero Essere, si capirà l’importanza di sanare le nostre relazioni, si potrà quindi volgere lo sguardo verso l’anima gemella. E a quel punto già si sarà compreso, totalmente o almeno in parte, lo scopo di entrambi e si potrà agire e aiutare gli altri a «ritrovare» al loro interno ciò che è sempre stato lì.

Facciamo quindi attenzione a chiamare «amore» il nostro potere personale. Cerchiamo sin da ora di evitare dubbi, confusioni e interpretazioni errate, questo ci aiuterà a svegliarci da soli. Vi aiuteremo in questo percorso con le schede riguardanti questa sezione.

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4.2. L’Accettazione

Ecco qui un altro punto dolente delle relazioni: l’accettazione. Se pensate al termine in sé comprendete che accettare vuol dire «accogliere», «portare in sé», «fare proprio». Ciò che si accoglie e che diventa parte di noi è qualcosa che noi smettiamo di giudicare. Non possiamo certo giudicare il nostro sangue o le nostre ossa, fanno parte di noi. Possiamo dire che magari non svolgono bene il loro lavoro – se ci dolgono o se hanno qualche problema – ma non possiamo non accettarli. Ebbene lo stesso vale per un’altra persona o per una situazione.

Esaminiamo una cosa alla volta. Cominciamo dall’accettare una situazione, un fatto, un avvenimento. Se ricordiamo che siamo sulla Terra per svolgere un piano e che ogni avvenimento che ci accade non è casuale allora, ovviamente, non solo accetteremo il fatto di per sé, ma saremo grati che sia avvenuto perché partiremo dal punto di vista che se è avvenuto è per portarci un insegnamento. Dato che è proprio per ricevere «quel preciso» insegnamento che stiamo frequentando questa data «classe» di studi, sarebbe sciocco non accettarlo. È un po’ come andare a scuola e dire che «non accettiamo» l’insegnamento della lingua italiana o della matematica o altro. Possiamo dire che non è confacente alle nostre attitudini, che l’insegnante non ci soddisfa, che non abbiamo studiato abbastanza da comprenderlo, ma non possiamo «non accettarlo», infatti se andiamo a scuola è per imparare e sarebbe sciocco non volere imparare.

Vediamo ora lo stesso concetto applicato alle relazioni. Quando incontriamo una persona lungo il nostro cammino spesso diciamo «non riesco ad accettarla», «non la sopporto», «non mi piace», emettendo tutta una serie di giudizi, e quindi esercitando il nostro potere di controllo sulla decisione di scelta e di tolleranza o addirittura lottando, attaccando per fare prevalere il potere sulla mente di un altro. In base a cosa emettiamo questi giudizi? Li emettiamo in base all’idea che si debba o meno accettare qualcuno.

Una persona non la si deve accettare. Una persona che percorre con noi, per un motivo o l’altro una parte di strada della nostra vita è semplicemente un membro della nostra stessa famiglia. Un padre o una madre o un fratello non lo si può accettare, lo si può amare o si può nasconderci l’amore che proviamo si può approvarne o meno un comportamento, ma non lo si accetta, fa semplicemente parte della nostra vita e come tale calpesta insieme a noi questa Terra e come noi svolge un suo compito ben definito.

Noi ci poniamo il quesito di accettare o non accettare qualcuno quando semplicemente non vediamo l’altro come un compagno di studi, come un membro della famiglia umana, come un essere che come noi è santo.

Nelle relazioni di coppia cosa avviene riguardo all’accettazione? Avviene che, come dicevamo nel capitolo precedente, quando un uomo e una donna si innamorano, e cioè quando riconoscono il sentimento dell’amore, provano accettazione incondizionata verso l’altro. Provano, anche se solo per un periodo, l’unione. Nell’accettare l’altro lo fanno parte di se stessi, lo integrano in loro stessi; fino al punto da non vederne né difetti né errori. In quella fase idilliaca non giudicano, si limitano ad adorare l’altro e a vederne solo la parte divina. Poi come abbiamo detto, arriva il momento del risanamento karmico, e a quel punto si scopre che l’altro dev’essere accettato. E stranamente si scopre che non lo si può accettare; perché i suoi difetti sono insopportabili, perché è semplicemente diverso da noi, o meglio, diverso da come ci aspettavamo che dovesse essere. E si inizia l’opera di cambiamento del partner. È un’opera lenta, progressiva, di imposizione del nostro potere sull’altro: lo si vuole modellare come piacerebbe a noi, lo si vuole cambiare a nostra «immagine e somiglianza». Ma qual è la «nostra immagine e somiglianza»? Certamente non dev’essere un’immagine d’Amore o non si sarebbe neanche iniziata un’opera di cambiamento della personalità altrui. A questo punto si è stabilita quella che si può con ragione definire una separazione e come tale per sanare la breccia occorrerebbe un’opera di consapevolezza e di azione volontaria.

Vediamo invece cosa avviene quando in una coppia karmica c’è accettazione; può avvenire che la coppia lavori consapevolmente al risanamento della relazione che sta vivendo, sebbene essa sia una relazione karmica. Ciò può avvenire da parte di un solo partner o da parte di

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ambedue. Se avviene da parte di un solo partner si avrà l’accettazione della persona come tale, anche se magari non si accetterà il comportamento e non accettandone il comportamento si deciderà che la relazione deve interrompersi. In questo caso la relazione si interromperà, ma il partner che ha accettato l’altro come parte integrante della sua famiglia umana, avrà svolto il suo compito karmico e sarà libero da quel legame specifico, avrà imparato quella lezione e potrà dirigersi verso un’altra relazione angelica. Se questo lavoro viene svolto da entrambi i partner, ancora meglio, ambedue non avranno più tra di loro legami karmici ed ambedue saranno liberi.

C’è ancora un altro caso ed è quello di un incontro tra anime gemelle. In questo caso l’accettazione di entrambi i partner l’uno verso l’altro avviene immediatamente. In caso di relazione tra anime gemelle non c’è «passione», quindi lo stato di amore che esiste tra i due è uno stato di amore che è «venuto fuori» da ambedue. Ora non resta loro che spolverarlo, ripulirlo, renderlo brillante e quindi estenderlo. I due partner di una relazione di anime gemelle si accettano immediatamente e proseguono in questo stato sempre. Hanno compreso che le loro diversità sono importanti e che solo grazie a quelle diversità loro formano un «tutto». Non si «preoccupano» di cambiare l’altro perché riconoscono che l’altro è già perfetto così com’è e che ciò che devono fare insieme è aiutarsi a sviluppare le proprie doti individuali. L’accettazione è completa su tutti i campi, sia del carattere, sia del comportamento. Hanno riconosciuto che l’altro è una parte di loro stessi e non li sfiora neanche l’idea di non potere accettare l’altro, come non potrebbe sfiorarli l’idea di non potere accettare l’aria che respirano o il sole o il cielo. L’altro è semplicemente parte di questo Tutto e come tale è il benvenuto.

Facciamo quindi attenzione a quando ci poniamo il quesito di «accettare» o «non accettare» qualcuno, ricordiamo che non è che non lo si debba fare, ma che è impossibile farlo.

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4.3. Il Rispetto

Va da sé che il rispetto è essenziale in ogni tipo di relazione, sia essa con persone, cose o animali. Se non si rispetta l’ambiente in cui si vive si produrrà presto un mondo invivibile, e se non si rispetta la natura si produrranno catastrofi ecologiche. Il mancato rispetto di alcune specie animali come ben sappiamo, ha portato alla distruzione di queste.

Ma in questo ambito specifico ci occuperemo del rispetto nella coppia, quindi il rispetto tra due individui che hanno volontariamente deciso di percorrere insieme un periodo della loro vita o tutta la loro vita; questo naturalmente non cambia assolutamente il concetto. E il concetto non cambia neanche se si tratta di coppia che sta lavorando ad un risanamento karmico o di coppia di anime gemelle.

Quando due individui stanno consapevolmente svolgendo un’azione comune e hanno deciso di svolgerla insieme, hanno bisogno di stabilire insieme che cosa intendono ambedue per «rispetto». Purtroppo nella confusione che si è venuta a creare al giorno d’oggi su certe parole o su certi atti, anche il «rispetto» tende ad essere travisato e inteso impropriamente, senza magari che ci si sia mai soffermati a riflettere su ciò che «rispetto» implica e significa. Persone diverse possono quindi avere idee molto diverse circa il rispetto. In alcune coppie vige l’abitudine «insana» di rispettarsi dandosi scherzosi appellativi; nonostante ciò pensano di continuare a rispettarsi. In altri casi la mancanza di sincerità o di lealtà non viene considerata rilevante quando si ottemperano altri doveri, quali ad esempio lavorare, non darsi a bagordi o pensare all’amministrazione della casa. Si pensa anche che l’ignorare le esigenze dell’altro non ascoltandolo o ignorandolo non sia indice di mancanza di rispetto. E poi quando la situazione diventa insostenibile, perché il rispetto è sempre mancato, allora si parla di «dignità» offesa e magari si pensa di correre ai ripari.

Allora forse è meglio chiarire che cos’è il rispetto. Il rispetto è vedere l’altro come una parte di noi stessi, è la frase «non fare agli altri…». Se a voi non piace essere insultati, cosa vi fa pensare che possa piacere al vostro compagno/a? Ebbene, rispetto è non usare mai, in nessuna occasione e per nessun motivo termini offensivi nei confronti del vostro partner. Il rispetto è, ancora, ascoltare l’altro con attenzione, è provare stima per ciò che l’altro dice o pensa e dimostrarlo facendo attenzione alle sue parole, alle sue esigenze, ai suoi bisogni. Il rispetto è apprezzare la persona che sta con noi, non perché sia una persona «speciale», ma per il semplice fatto che è una persona. Il rispetto della «persona» – usato come termine generale per definire un essere umano – è alla base del saper vivere in relazione.

Certamente è facile notare i casi eclatanti di mancanza di rispetto dell’essere umano, i casi di torture, soprusi, guerre, ecc., ma quante volte tali casi si possono svolgere anche tra le mura domestiche? Allora è bene chiarire immediatamente con la persona che si accinge a diventare il vostro partner cosa ambedue intendete per rispetto reciproco e non mediare su questo concetto, che è la base anche del nostro amore per noi stessi. Noi meritiamo rispetto, è bene ricordarlo in ogni istante e in ogni momento. Una «scenata» di qualunque genere essa sia, gelosia, rabbia, stanchezza, ecc. è una mancanza di rispetto per la sensibilità e per l’amor proprio della persona a cui viene rivolta. Non ci sono mai, diciamo mai, giustificazioni. L’altro non è una nostra proprietà, è un essere libero e così siamo noi. Basterebbe ricordare questo per provare a comprendere il vero significato del rispetto. Un’unione karmica avrà sicuramente delle emozioni forti o meno forti da sanare, ma è bene tenere presente che (in stato di consapevolezza) non si può sanare nulla se non si parte da una base di considerazione dell’altra persona, quindi di rispetto della sua personalità, del suo Essere più profondo, della sua sensibilità.

Non esistono gradi di rispetto, e personalmente pensiamo che non sia possibile distinguere il rispetto in gradi diversi. Pensiamo che sia molto importante usare alcuni accorgimenti base riguardo a tale «impegno», quali: • non alzare mai la voce (per nessun motivo); • non gridare (non è mai necessario); • non insultare (mai);

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• non abusare fisicamente di un’altra persona (mai); • ascoltare con attenzione (sempre); • essere sensibili ed intuitivi verso le esigenze dell’altro (sempre); • essere attenti e coscienti di ciò che si fa (sempre); • dove sorgano dubbi utilizzare la frase: «Non fare agli altri…».

Una coppia che è consapevole, e che non prende l’impegno di rispettare le poche regole di cui sopra, non potrà sanare il suo karma e con molta probabilità ne creerà dell’altro.

A volte ci viene detto che ci sono casi in cui «perdere la pazienza» o «perdere le staffe» è giustificato, che è l’altro ad offenderci, e in fondo noi ci stiamo solo difendendo. Ebbene, quando ci sentiamo offesi, ma vogliamo mantenere l’impegno preso, potremo con l’attenzione e con la consapevolezza riportare noi stessi e l’altro alla ragione e non cadere quindi in situazioni di mancanza di rispetto che produrrebbero ulteriori rancori e ulteriore karma.

Chiunque stia lavorando ad un percorso di crescita personale consapevole non può evitare di rendersi conto di quando non mantiene l’impegno preso riguardo all’accettazione e alla tolleranza verso il partner. È impossibile non accorgersi, e quindi non porre rimedio per tempo a qualunque mancanza in tal senso. In questo libro vi aiuteremo a lavorare sul vero concetto del rispetto e a riconoscere quando in voi è carente, vuoi per situazioni educative, vuoi per situazioni caratteriali. Ricordiamo a tal proposito che qualunque situazione che ci si presenti nella vita può essere modificata dal nostro atteggiamento. E il nostro atteggiamento può essere modificato dalla nostra consapevolezza. Uniremo allora la consapevolezza alla volontà e creeremo un’azione volontaria per migliorarci e per aprirci al rispetto, che non può non essere parte essenziale dell’amore completo.

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4.4. La Fedeltà e la Fiducia

Fedeltà e fiducia sono due termini apparentemente diversi ma che nel contesto di coppia hanno la stessa valenza. Vediamo perché: la fedeltà è collegata al concetto che due partner siano uniti e quindi su questa base mantengano insieme un impegno di fedeltà reciproca. Ma cosa intendiamo con «fedeltà»?. Normalmente, per «fedeltà» nella coppia si intende l’osservanza di un insieme di condizioni quali, ad esempio: «non avere rapporti sessuali con un’altra persona che non sia il partner», poi, allargando il concetto, si può aggiungere che essere fedeli implica anche non «pensare» ad un’altra persona che non sia il partner in termini di desiderio sessuale e/o «romantico»; ancora, diciamo che quando si è fedeli non si frequentano altre persone all’insaputa del compagno, oppure che se si è fedeli si rimane vicino all’altro qualunque cosa l’altro faccia ecc.

Ebbene il concetto di fedeltà è anche questo, ma è molto di più. Fedeltà è un concetto che implica sia la fede che la volontà che l’azione: fede che la persona con la quale abbiamo deciso di formare una coppia sia una persona con la quale abbiamo qualcosa da fare; volontà di farla; azione: la si fa.

Se, mentre siamo impegnati ad esempio a friggere le patate, ci chiamano, è probabile che le patate si brucino se noi, invece di fare attenzione a ciò che stiamo facendo, distogliamo l’attenzione e ci rivolgiamo ad altre cose. Questo è un esempio scherzoso, ma speriamo che renda l’idea. La fedeltà è importante perché se abbiamo un compito da svolgere o un karma da sanare non possiamo voltarci a guardare da un’altra parte o, nella migliore delle ipotesi non saneremo il karma e nella peggiore ne creeremo di altro magari con altre persone coinvolte. Tutto ciò richiede ancora una volta consapevolezza e attenzione.

Se «improvvisamente» una persona diversa dal nostro partner ci fa «girare la testa», sia che con questa persona si intrattengano rapporti sessuali, sia che per motivi di correttezza o di paura non lo si faccia, ebbene il risultato non cambia. Il nostro pensiero è in uno stato di «infedeltà», e quindi… le patate si bruciano. Direte che è una cosa che «non si può governare» o che «non siamo noi a decidere», che semplicemente avviene. Non è così, non avviene mai nulla che non sia scelto dalla nostra mente, nulla che non ci conduca volontariamente a determinate azioni, nulla che sia indipendente dalla nostra responsabilità. Quindi anche la fedeltà non è altro che una scelta. E quando si sceglie di non essere fedeli si sceglie per la strada che difficilmente porta ad agire consapevolmente e soprattutto non porta a sanare i rapporti karmici. Non ne stiamo facendo una questione morale, ma una questione spirituale.

Sulla base della fedeltà poggia anche il rispetto, sia del nostro partner, sia di noi stessi, sia della terza persona coinvolta. Inoltre uno stato di infedeltà porta a due inevitabili conseguenze: la prima è il senso di colpa, che conduce inevitabilmente alla punizione; la seconda è la menzogna, quella che raccontiamo a noi stessi e poi all’altro partner e spesso anche alla terza persona coinvolta con noi. Il senso di colpa porta al sentimento di colpevolezza che possiamo decidere di provare noi stessi o di «scaricare» sul nostro partner, quale «colpevole» di averci portato allo stato di infedeltà. Ciò causa gravi situazioni karmiche che si aggiungono a quelle precedenti creando un stato di confusione. La menzogna conduce anch’essa a creare ulteriore karma e a creare ulteriore confusione nel nostro stato. Ambedue quindi non sono auspicabili in nessun caso.

È bene ricordare che un rapporto karmico può terminare: non c’è necessità, una volta che sia stato sanato, che prosegua come relazione di coppia quindi, una volta sanato, i due partner sono nuovamente liberi di ricreare nuove relazioni, siano esse karmiche o meno. In tal caso non hanno bisogno di situazioni di infedeltà.

Per quanto riguarda la fiducia, essa va di pari passo con la fedeltà. Quando due persone si impegnano a percorrere insieme un pezzo di strada o tutta la strada, è essenziale che ambedue siano certi che anche l’altro camminerà al loro fianco e che non decida di abbandonarli alla prima curva, per seguire magari un viottolo laterale. Questo perché se percorrono insieme la strada possono aiutarsi in caso di salite, discese, di strada liscia o sdrucciolevole; possono

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comunque sempre appoggiarsi l’uno all’altro; e anche perché sarebbe sciocco dire di voler arrivare ad una meta insieme e poi nascondersi per fare andare avanti l’altro da solo e noi andare avanti per conto nostro.

Che cosa avviene quando non c’è né fiducia, né fedeltà in una coppia? Avviene che la coppia si scioglierà a meno che entrambi i partner prendano consapevolezza. Solo in questo caso potrebbero considerare l’avvenimento in maniera distaccata e costruttiva.

Spesso ci sono situazioni di profonda gelosia, di sfiducia, di paura che il partner ci abbandoni per un altro/altra migliore di noi che ci fanno vivere male, viviamo nel dubbio e soffriamo. La sofferenza spesso ci «sveglia» e in quel momento ci rendiamo conto che la nostra gelosia è un frutto della nostra mente e del nostro senso di colpa o della nostra paura di affrontare con serietà e con impegno la relazione.

Se sono gli altri a «farci svegliare» avviene lo stesso, solo che questo tipo di risveglio è ancora più traumatico per noi e spesso ci occorre ancora più tempo per uscire dall’ingorgo che noi stessi abbiamo creato. In quanto, in tal caso, spesso prima di prendere veramente coscienza, passiamo ancora dalla fase delle «ripicche» e della «vendetta», accumulando così karma che poi ci sarà sempre più difficile «smaltire».

Ricordiamo che la fiducia dipende, come l’accettazione e come il rispetto, dalla fede. Quanta fede abbiamo in noi? Quanta fede abbiamo nell’altro in quanto essere umano «uguale a noi»? Quando si ha fede non si ha bisogno di «prove», la fede è un dono, possiamo accettarlo o no, ma è solo un dono. E la fiducia è un dono che voi offrite al vostro partner, mentre la fedeltà è un dono che voi fate a voi stessi. Impegnandovi ad essere fedeli, vi impegnate a godere al massimo di ciò che avete, vi impegnate completamente nel vostro compito, senza permettere che nessuno vi distolga da esso fino a che non lo avete terminato.

Immaginate di dover fare un lavoro impegnativo che vi richiede tempo e dedizione: vi piacerebbe che il telefono suonasse in continuazione? Vi piacerebbe che la vostra mente fosse distolta, proprio quando state facendo dei calcoli, dal pensiero che dovete andare a fare la spesa o che avete lasciato la porta di casa aperta? Non riuscireste a svolgere bene il vostro lavoro, ne sareste contrariato e, sempre che ne abbiate la possibilità, dovreste svolgerlo nuovamente o ricominciarlo da capo il giorno dopo, perdendo così ulteriore tempo e concentrazione.

Volete impegnarvi seriamente e svolgere il vostro «lavoro» di coppia? Chiedetevi questo, sia che siate in una relazione, sia che la dobbiate intraprendere. Sarà interessante osservare che risposta vi siete dati ed entrare, anche in questo caso, in consapevolezza, in volontà ed in azione; ma non dimenticate la fede.

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4.5. L’Impegno totale

Abbiamo evidenziato già più volte durante il corso di questo libro come sia importante dedicarsi con attenzione e quindi con consapevolezza allo svolgimento di un compito o di un’azione. Abbiamo altresì detto che ogni azione crea karma, e quindi è molto importante porre sempre la massima attenzione a come trattiamo una cosa, un animale, una relazione.

Rientriamo, dopo questa premessa generale, nell’ambito della relazione di coppia e parliamo dell’impegno. Quando due persone decidono di iniziare una relazione, è bene che prendano in seria considerazione l’impegno che intendono porre in essa. Non è possibile amarsi «part-time», non è possibile convivere «part-time», non è possibile sposarsi «part-time».

Ci fa piacere sottolineare che quando ci si avvicina ad un’altra persona con l’intento di creare una relazione di coppia è bene farlo sempre in stato di chiarezza e di consapevolezza. Per chiarezza intendiamo «avere chiaro cosa si intende dare all’altro», più di quanto non ci si aspetti dall’altro, perché questo è il solo modo per essere realisti e chiari con noi stessi e per abbandonare le illusioni. Se, per esempio, incontrando la persona che ci piace ci diciamo che siamo disposti a conoscerla bene, a vederla come una parte dell’universo e ad ascoltarla, abbiamo già chiarito a noi stessi le intenzioni che abbiamo verso quel tipo di rapporto. Al contrario se ci diciamo che non siamo disposti ad ascoltare perché abbiamo noi bisogno di essere ascoltati, che non siamo disposti ad essere fedeli perché noi nel passato abbiamo subito infedeltà, che non siamo disposti a vederla come un essere parte dell’universo, ma solo come oggetto di desiderio e mezzo di compagnia, allora sarebbe meglio cercare di restare un po’ soli con noi stessi, cercare la nostra vera strada e poi, solo quando avremo in noi la chiarezza e la dedizione necessaria per dare, solo allora potremo tornare a stabilire una nuova relazione di coppia.

Nel caso in cui siamo chiari con noi stessi e decidiamo che siamo disposti a dare e che siamo disposti veramente a non aspettarci nulla in cambio (solo in questo caso si può parlare di relazione d’amore), ebbene, se anche l’altro è disposto a condividere con noi questa chiarezza, possiamo ambedue impegnarci.

Ma come fa l’altro a sapere che noi abbiamo fatto questo «lavoro» interiore? Come fa a capire che cosa noi veramente vogliamo e come fa a sapere se può condividerlo? A meno che non riesca a «leggerci dentro», in effetti non può sapere le nostre intenzioni, quindi occorre renderle note al nostro partner. Perciò non esitiamo a chiarire immediatamente con il partner le nostre idee e il nostro desiderio di impegno nella relazione.

Una relazione di coppia nella quale sia stato preso un impegno a metà – del tipo: «vediamoci solo un paio di volte alla settimana», oppure «conviviamo, perché il matrimonio non si usa più» o «perché mi fa paura» – non ha reali possibilità di essere una relazione d’amore, e in queste condizioni sarà anche difficile sanare il karma che le corrisponde.

Una relazione, per essere completa, ha bisogno dell’impegno totale da parte di ambedue i componenti, e sottolineiamo «ambedue». Non è possibile che si impegni solo un membro della coppia e l’altro si disimpegni. Ma cosa vuol dire impegno? Vuol dire completezza, vuol dire totalità, vuol dire accettare che l’altro sia «uno» con noi e, per quanto ne sappiamo, per sempre. Ecco perché il matrimonio in molte religioni viene definito «indissolubile» e ancora viene usata la frase «Ciò che Dio unisce, uomo non separi». A questo proposito giova considerare che anche in caso di relazioni di coppia karmiche è bene impegnarsi totalmente e con tutti noi stessi: anima e corpo, dedicando tutti i nostri sforzi e tutta la nostra volontà di amore all’altro, affinché tutto si svolga secondo la giusta Legge.

Non c’è alcun motivo reale e sano perché una relazione di coppia non debba essere vissuta con impegno totale da ambedue i componenti. Le uniche remore che potrebbero addurre l’uno o l’altro partner sarebbero di ordine di disordine. Infatti solo in caso di disordine mentale e corporeo, solo in caso di disequilibrio emotivo potrebbero provare sensazioni quali la «paura» il «distacco», la «sfiducia». Come abbiamo già consigliato, in simili casi è improbabile che si possa vivere una relazione serena e ottemperare al suo scopo, quindi sarebbe prima necessaria

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una purificazione e poi, una volta pronti, si potrebbe dare il via all’impegno totale nella relazione scelta.

Cosa avviene in caso che solo uno dei due voglia impegnarsi e l’altro no? Che non si deve creare una relazione di coppia. La si sani, la si renda angelica, ma non la si porti avanti come relazione di coppia.

Solo nell’impegno si può pervenire ad una condizione di pace e di serenità con noi stessi e con l’altro. È bene però ricordare che è essenziale, anche in questo caso, la consapevolezza di ciò che si sta facendo. In caso di mancanza di consapevolezza, con molta probabilità prima o poi si verrà «svegliati».

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4.6. Il Servizio

Siamo arrivati al punto chiave, alla somma finale di un’unione di coppia tra anime gemelle: il servizio. «Servizio» sta ad indicare il compito che la coppia deve svolgere in questa vita una volta che si è riconosciuta come coppia di anime gemelle. Perché, «una volta che si è riconosciuta»? Perché prima non le sarà possibile essere cosciente di tutto il lavoro karmico che deve fare per purificarsi, e prima non avrà realizzato che l’incontro con il compagno di tutta l’eternità è stato voluto e programmato al fine di condurre a termine «insieme» un compito.

Una volta che i due partner abbiano accettato la loro unità, verrà loro inevitabile rivolgersi all’esterno, lo sentiranno come un bisogno impellente. Quasi quel «fuoco passionale» che non avevano tempo di provare nel loro rapporto, perché li avrebbe distolti e avrebbe loro preso le energie necessarie al loro vero scopo. Quindi questa necessità di volgersi all’esterno farà sì che entrambi (ma ricordiamo che sono due solo in quanto corpi) vengano condotti dove è necessario il loro servizio. Sarà impossibile che non se ne accorgano, ma sarà possibile che si rifiutino di compierlo; anche se coppia di anime gemelle, anche se condotti a vedere dove e come agire, possono esercitare il loro libero arbitrio e rifiutarsi di fare ciò che è stato loro proposto. In tal caso il loro compito verrà posposto e ciò causerà ad entrambi nuovi karma e quindi nuove azioni da svolgere.

In che cosa consiste il «servizio»? Il primo servizio, apparentemente il più facile è quello dell’educazione di figli. Diciamo apparentemente, perché viene dato per scontato che due persone che formano una coppia la formino per procreare. Ma il servizio che si intende nel caso di questa procreazione è un servizio diverso. Abbiamo già accennato al fatto che in caso di coppie di anime gemelle che educano dei figli, questa educazione dovrà avere delle basi coscienti e indirizzate ad evolvere l’anima che ha scelto loro come genitori. Può avvenire anche un caso in cui il servizio di educazione avvenga con una coppia che decide di adottare un bambino o con una coppia che si trova ad educare figli solo di uno dei due partner. Il servizio, anche in questi casi non cambia. Il loro compito sarà sempre quello di dare un indirizzo spirituale ai bambini, un indirizzo di comportamento savio e sano. Sarà bene che spieghino ai bambini, e quindi agli adolescenti, l’importanza di sanare i karma, l’importanza della purificazione, della creazione di relazioni angeliche e sanate. Questo è un compito molto importante, perché da questo servizio nascerà e si svilupperà la società futura e ci sembra molto evidente l’importanza che questa società sia composta da persone sempre più coscienti, consapevoli e alla ricerca di unità. Grazie all’educazione che impartiranno si potrà uscire dallo stato di separazione, si potrà entrare nello stato di amore assoluto, perché i loro figli, tramite il loro apporto, tramite la loro dedizione comprenderanno subito quale cammino intraprendere e a loro volta indicheranno ad altri lo stesso cammino.

Un altro tipo di servizio che una coppia di anime gemelle può trovarsi a dover svolgere come compito è quello di «diffusione». I due che prima di formare un unico non avevano magari mai pensato di scrivere libri, di scrivere poesie, di scrivere canzoni, di avere successo, di diventare propagatori di idee, attori, o altro, si trovano improvvisamente ad imboccare strade mai sognate prima, o meglio, magari sognate ma che ritenevano impossibili da realizzare. Insieme possono scoprire cure per malattie, possono creare comunità spirituali, energetiche o di preghiera. Tutto ciò inspiegabilmente avviene dopo l’incontro. Ci si sente quasi pilotati, gli avvenimenti si susseguono, si sciolgono situazioni che sembravano essere inamovibili, e tutto ciò che prima scorreva su binari che si potevano definire «tranquilli» ora prende movimento, la vita diventa un terremoto e ci si ritrova in breve dove non si pensava certo di poter giungere.

Perché avviene ciò? Perché, come abbiamo detto, la coppia di anime gemelle ha come scopo il servizio, ma il servizio di cui si parla è un «servizio divino». I due, riconoscendosi, si sono tacitamente «messi a disposizione» del Padre. E per Suo conto stanno cercando tutti i loro fratelli dispersi per aiutarli a riprendere con loro la strada di ritorno a casa. Questo è il compito principale di ogni coppia di anime gemelle, per questo viene dato loro il «ritorno in terra all’Eden». La loro coppia, se se lo concedono, sarà una coppia di gioia, di amore, di felicità.

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Tutto ciò che viene loro richiesto è però di accettare i compiti che mano a mano verranno loro richiesti. Saranno guidati, saranno aiutati, saranno però sempre, con consapevolezza, «al servizio» e quindi alla «ricerca» dei loro fratelli.

Spesso viene loro chiesto un lavoro di diffusione, un lavoro in cui essi possano arrivare ad un grande numero di persone, affinché siano in tanti ad ascoltare la Voce del Padre che loro non fanno altro che amplificare. È come se quotidianamente girassero con un megafono in mano e gridassero a tutti: «PER DI QUA!»

Abbiamo detto però che essi potrebbero rifiutarsi di «cercare» e di «servire». In tal caso perché e che cosa sarebbe avvenuto tra di loro? Sarebbe avvenuto come se avessero preso una grande quantità di merce in un grandissimo negozio, merce stupenda, con la quale poter vestirsi, ornarsi, sfamarsi, merce che avrebbe potuto durare loro per tutta la vita e renderli assolutamente felici, ma all’uscita avessero dimenticato di pagarla e, nello «scappare» per portarla via in un sacco, la merce fosse caduta loro di mano e l’avessero persa completamente. Quindi sarebbero rimasti con le mani vuote e con il senso di colpa per aver commesso un grave atto. Con tutta facilità lui potrebbe incolpare lei di averlo convinto a fare il furto e lei potrebbe incolpare lui. Distoglierebbero quindi l’attenzione dal fatto che avevano già tutto in mano e che sarebbe solo bastato pagarlo (avevano i soldi), ma che per «bravata» o per dimostrare ognuno all’altro il proprio potere non l’hanno fatto. Ed ora dovranno vivere con questo sentimento e scoprire come riconquistare il primordiale senso di felicità che avevano assaporato con così tanta gioia.

Il «potere» è sempre in agguato e il lavoro di purificazione di una coppia di anime gemelle è fondamentale per riuscire ad identificarlo e a vincerlo. Essi sono senz’altro in una posizione di vantaggio rispetto ad una coppia karmica: tra loro non ci sono sentimenti forti, tra loro c’è armonia, c’è sostegno, c’è complicità, c’è unione. Tuttavia stanno vivendo entrambi nel mondo ed entrambi o uno solo di essi potrebbe avere ancora bisogno di purificarsi rispetto all’aspetto materiale del mondo o rispetto alle altre relazioni (genitori, parenti, amici). In tal caso sarà fondamentale l’aiuto del compagno, sarà fondamentale ascoltare la Voce che dice di «abbandonarsi» al partner, di credere che lui è il nostro maestro. Così si inizierà ad ascoltare meno il potere, che ci faceva credere di essere i soli depositari della verità, e questo ci fa sentire uniti al nostro compagno e fa sì che insieme si possa finalmente vedere.

Occorre non dimenticare che quando una coppia di anime gemelle si incontra, è estremamente facilitata in qualunque occasione: è facile che si riconosca, è facile che si ami subito totalmente ed è facile per lei ottenere tutta l’energia necessaria per compiere qualunque tipo di lavoro spirituale. Inoltre è facile che abbia voglia di compiere un lavoro spirituale, anche perché si è riconosciuta proprio da quel punto di vista. Si sono riconosciuti gli spiriti, non i corpi. I due compagni accetteranno l’unione sessuale, per procreare, per scambiarsi l’energia creativa, per congiungere due diversi corpi affinché diventino uno, ma quando saranno realmente uno e lo avranno totalmente riconosciuto, sublimeranno il sesso, in quanto non più necessario.

Alla luce di tutto ciò si comprende come a due persone alle quali è stato dato un «Eden in terra», quindi una condizione di riconoscimento di uno stato primario, venga richiesto in cambio un aiuto, quindi un servizio.

Nell’universo la Legge è dettata dalla Volontà del Padre ed è Volontà Sua che si ritorni tutti a Lui. Nostro Padre non vuole più vederci soffrire, vuole per noi, come qualunque altro padre, la gioia, la felicità. Questo è il nostro vero stato e a questo dobbiamo ritornare tutti.

Potreste immaginare che un padre abbia voglia e piacere di rivedere uno o due dei suoi figli e non tutti, avendone tanti? O che una madre non desideri riabbracciare i suoi figli che non vede da tanto tempo e che sa che stanno soffrendo molto?

Su questa Terra, così stupenda, dove ogni creazione è un miracolo, noi siamo nati «liberi» e tali dobbiamo decidere di ritornare al Cielo, anche se potrebbe sembrarci strano che un Padre come il nostro, così potente non ci riprenda Lui, non ci obblighi con la Sua volontà a tornare. Se ci fermiamo un solo attimo a pensare comprendiamo la grandezza della Sua bontà e la grandezza del Suo rispetto verso di noi. Noi abbiamo scelto di allontanarci, noi abbiamo dimenticato la strada, noi ci siamo persi e perdendoci abbiamo dimenticato anche Lui, ma Lui ci ha sempre

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ricordati, Lui è sempre rimasto accanto a noi; anche quando non lo vedevamo più, anche quando non lo sentivamo più. È rimasto lì, nel fragore assordante di altre voci, nella bolgia che abbiamo creato, nella strada buia che abbiamo percorso e si è limitato a porgerci sempre la mano, a starci vicino, senza limitare mai, in nessun momento la nostra libera scelta. Ci ha mandato aiutanti, ci ha mandato indicazioni segnaletiche e ha sempre sperato che il rumore si calmasse un momento, anche solo un momento, affinché potessimo nuovamente udire la Sua Voce che ci diceva: «Sono ancora qui, vieni figlio, dammi la mano, torniamo a casa…».

Ecco perché ora siamo noi, anime gemelle ritrovate che abbiamo questo compito, insieme a Lui che abbiamo finalmente udito, a dover chiamare i nostri fratelli, ad aiutarli e a tornare tutti insieme verso la felicità.

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Capitolo 5. La felicità

Abbiamo parlato di consapevolezza e speriamo di essere stati chiari sul concetto di «sveglia». Abbiamo parlato di volontà, di azione, di karma e quindi abbiamo affrontato tutto ciò che è necessario fare o «vedere» affinché una coppia giunga a completare il suo cammino attraverso il servizio. Abbiamo visto il «servizio» come l’atto finale dell’unione di una coppia di anime gemelle.

Che cosa avviene, quando una coppia ha lavorato su tutti i punti che abbiamo trattato, quando finalmente si è riconosciuta come coppia di anime gemelle e ha accettato di svolgere il suo compito?

C’è ancora un’ultima fase, importante anch’essa, che consentirà alla coppia di raggiungere la loro vera «dimora». Questa fase è la «felicità». Sarete certamente stupiti che la si definisca una fase, sarete forse meravigliati che sia l’ultima da compiere prima del definitivo rientro, ma non è poi così strano. Vediamo perché: la felicità è uno stato dell’essere così come l’amore, ma, così come l’amore, ha bisogno di essere ritrovata e riconosciuta come già preesistente in noi. Quando due persone formano una coppia di anime gemelle la felicità è già stata riscoperta o per lo meno si è intravista la possibilità di viverla completamente. Manca solo una piccola cosa, determinata anch’essa dal loro libero arbitrio: l’accettazione della felicità. Se il karma dei partner membri di una coppia di anime gemelle non è stato purificato, essi non si sentiranno «degni» di vivere il loro stato, si sentiranno non meritevoli e anche se avranno il frutto migliore e più profumato sotto il naso, avranno timore a prenderlo, semplicemente perché non lo considereranno di loro diritto.

Ecco perché la felicità è una fase, lo è in quanto «conquista», in quanto consapevolezza, in quanto accettazione, in quanto condizione necessaria per riconoscere l’ultimo pezzo di strada, l’ultimo passo oltre il quale oramai vi è l’arrivo.

La felicità si ottiene semplicemente vedendola, semplicemente accettando di lavorare insieme all’altro alla totale purificazione di ogni aspettativa materiale, di ogni karma di azione irrisolto, riconoscendola in ogni momento in cui si verifica una situazione di comprensione e una situazione di scambio di amore allo stato puro verso un’altra persona, un altro fratello, verso gli stessi partner della coppia.

La felicità è il più grande atto di consapevolezza, perché se ne ha paura, ancora di più che dell’amore. Ci è stato insegnato sin da piccoli che «la felicità non è di questo mondo» e, intendendo il mondo così come è ora, questo è vero, ma intendendo il mondo come un Paradiso sulla Terra che noi stessi ora abbiamo benedetto, allora sì che la felicità ha un posto. Dove c’è pace totale, dove l’armonia dei rapporti e delle relazioni regna sovrana, allora la felicità è lì che sta di casa. Ed è impossibile non riconoscerla; forse è ancora possibile non accettarla, ma è impossibile non riconoscerla.

Cerchiamo quindi di aiutarci in quest’ultimo passo avanti, cerchiamo di andare oltre tutte le paure, di andare oltre ogni lotta e oltre ogni guerra; guardiamo a noi e al mondo con gli occhi interiori, guardiamo dentro di noi con attenzione vedendo il nostro vero Essere e accettiamo ogni momento di vera gioia che inevitabilmente si trasformerà in un momento di immenso amore. I nostri stessi occhi si trasformeranno, le nostre braccia si apriranno in un abbraccio infinito e la nostra bocca emetterà solo parole d’amore e di benvenuto per chiunque giunga sino a noi.

Questa è la ricompensa che ci spetta per esserci riconosciuti, perché riconoscendo il nostro vero Essere abbiamo riconosciuto tutti i nostri fratelli e abbiamo ritrovato la strada che fino ad ora era rimasta nascosta dalla nebbia. Accettare la felicità porterà il dischiudersi della nebbia e permetterà l’arrivo del sole che ci porterà finalmente a casa.

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In questa prima parte del libro abbiamo voluto affrontare con voi questa strada e percorrere insieme gli insegnamenti utili per arrivare alla meta. Nella seconda parte del libro si affronteranno nuovamente tutti i temi già visti al fine di proporre una esercitazione pratica atta a percorrere la strada finora descritta. Immaginatelo come un allenamento al percorso di una maratona o di un giro d’Italia. In questo caso la meta è il Cielo e ci arriveremo attraverso il giro della Terra.

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PARTE II

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Introduzione alla seconda parte

Questa parte del libro vuole essere un manuale pratico per aiutarvi a ritrovare voi stessi e a riconoscere i vostri rapporti di relazione, sanarli, renderli angelici e giungere all’incontro con la vostra anima gemella. Vi aiuterà inoltre a purificare il vostro rapporto con la vostra anima gemella fino ad arrivare ad essere consapevoli del servizio che dovrete svolgere insieme. Come risultato e ricompensa finale di tutto questo lavoro c’è una meta molto ambita: la felicità.

Questa parte del libro è suddivisa in 64 schede. Per ogni scheda c’è un numero, il nome di una sezione, un simbolo con una frase, e una meditazione. Le schede possono essere utilizzate ogni qual volta si vuole un consiglio o un aiuto su un pensiero profondo sul quale meditare.

Gli esercizi che vi proponiamo in questa parte possono essere svolti da soli o in coppia. Prima di intraprendere gli esercizi è bene che abbiate già letto la prima parte del testo, in

modo da comprendere con esattezza il tipo di lavoro che dovrete svolgere. Il metodo di lavoro che vi consigliamo è il seguente:

• Tenete vicino a voi un quaderno e una biro. • Aprite il libro alla scheda numero uno della prima sezione, leggete prima l’introduzione e poi

cominciate a lavorare sugli esercizi «base». Lavorate ad ogni scheda per uno o più giorni (vi sarà spiegato per ogni sezione). Non cercate di fare gli esercizi delle schede seguenti prima di aver svolto gli esercizi riguardanti le quattro schede della sezione alla quale state lavorando. Non andate avanti fino a che non avete completato ogni sezione.

• In ogni caso, per ogni sezione vi verrà spiegato il metodo consigliato di lavoro. • Gli esercizi richiederanno un po’ del vostro tempo e la vostra volontà, ma è necessario farli

così come vi stiamo suggerendo, perché sono stati studiati appositamente per aiutarvi a cambiare il vostro modo di vedere le relazioni e a permettervi di riuscire ad avere relazioni serene con tutti.

• Quando avrete terminato l’esercizio «base», aspettate il giorno dopo e fate l’esercizio di «approfondimento» della stessa scheda e della stessa sezione. Questi esercizi vi aiuteranno ad approfondire gli argomenti che avete trattato negli esercizi «base».

• Proseguite così fino ad aver eseguito tutti gli esercizi «base» e «approfondimento» di ogni sezione. Ogni sezione di 4 schede noterete che ha un nome particolare, quindi sul quaderno scriverete la data ogni volta che vi apprestate ad iniziare una sezione. Inoltre vi consigliamo di prendere nota dei cambiamenti che si verificheranno nei vostri rapporti interpersonali durante tutta la fase di svolgimento del lavoro.

• Quando avrete terminato il lavoro sulle prime sessanta schede, sarete pronti a prendere le ultime quattro schede e a valutarle in tutto il loro contenuto e valore. Questo «allenamento» ha vari fini, tra i quali: quello di rendervi possibile il riconoscere

quando un rapporto con una persona che state frequentando o che incontrate per la prima volta è un rapporto karmico o è già il rapporto con la vostra anima gemella; quello di rendervi consapevoli del vostro vero ruolo e del compito che avete scelto di compiere su questa terra; quello di farvi riconoscere come un essere unito a tutti gli altri esseri che frequentano questo pianeta; quello di permettervi di giungere ad amare senza condizioni e senza aspettative e, di conseguenza, a concedervi di essere felici. Ricordate, la felicità e l’unica vostra eredità in questa terra.

Su ogni scheda troverete una frase e una meditazione. Ambedue possono essere utilizzate, in qualunque momento vogliate, per ricevere un’indicazione sulla vostra giornata o su un determinato momento che state attraversando.

Quando avrete terminato per la prima volta il lavoro con le schede, probabilmente sentirete ancora la voglia di approfondire qualche esercizio o di ricevere qualche consiglio dalle schede.

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Solo allora, potrete scegliere, a caso o volutamente, alcune schede (anche di sezioni diverse) e rifare gli esercizi, magari insieme al vostro partner. Oppure potrete decidere di approfondire una sezione particolare (vi consigliamo di lavorare su tutte e quattro le schede della sezione che desiderate approfondire) e rifare tutti gli esercizi che la riguardano. Vi capiterà di avere reazioni diverse dalla prima volta che avete eseguito quegli esercizi e vi sentirete molto più consapevoli e molto più sereni di allora. Sarà utile a tal proposito andare a prendere il quaderno per esaminare quali emozioni e quali ricordi avevate annotato la prima volta. Proseguite anche la seconda volta ad annotare ogni sensazione ed ogni emozione che vi giunge; prendete nota di ogni attimo di «illuminazione» e di ogni momento di conoscenza.

Desideriamo che questo libro vi segua come un piccolo manuale di aiuto, come il vostro angelo compagno che in ogni momento potete interrogare.

Vi auguriamo di giungere all’incontro da voi programmato con la vostra anima gemella al più presto, c’è molto bisogno di voi!

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Il rituale

Durante questo lavoro che vi accingete a compiere per operare una grande trasformazione in voi stessi, verrete a contatto con la parte più profonda e divina della vostra esistenza. Lo scopo del libro è quello di aiutarvi a rimettervi in contatto con voi stessi e con il vostro compagno di tutta l’eternità. Ora vi chiediamo di osservare alcuni piccoli «rituali» prima di iniziare a lavorare con noi e con il nostro angelo guida. • Preparate un angolo della vostra casa in cui vi sentite a vostro agio. • Mettetevi in condizione di non essere disturbati (staccate telefoni, cellulari, ecc.). • Preparate un quaderno che utilizzerete solo per gli esercizi che vi proponiamo e sul quale

scriverete le vostre impressioni durante lo svolgimento dei lavori. • Lavatevi le mani. • Accendete una candela e/o un incenso. • Se volete potete mettere una musica di sottofondo che non vi disturbi oppure (in alcuni

esercizi verrà richiesto) rimanere in completo silenzio. • Cercate di indossare abiti comodi, che non abbiano cinture o collane che vi stringano. • Prima di iniziare il lavoro recitate una breve preghiera, ad esempio la seguente:

«Angelo delle Relazioni, aiutami a ritrovare me stesso/a, a vedere amore in ogni essere affinché il mio sguardo puro riconosca colui/colei che, dai tempi dei tempi, ho scelto per compiere insieme la Volontà del Padre divino. Amen».

• Rimanete per almeno 5 minuti in silenzio con le mani poggiate al centro del vostro cuore, e se in questi minuti vi giungessero messaggi, scriveteli sul vostro quaderno. Iniziate a prendere la prima scheda della prima sezione e accingetevi a dedicare tutto il tempo

necessario a svolgere l’esercizio richiesto nella parte «base». Farete questo rituale tutti i giorni, prima di iniziare il lavoro. Lo scopo del rituale è purificare l’ambiente e di «centrare» la mente affinché sia ricettiva e

possa sintonizzarsi completamente e consapevolmente sul lavoro. Così facendo non sarete mai soli durante questo percorso. Se in certi momenti vi sembrasse che ciò che vi si chiede sia «troppo», ebbene, non preoccupatevi, seguite le indicazioni e fate i passi richiesti. Non siete mai soli, ricordatelo, però sta a voi accettare l’Aiuto affidando i problemi nelle mani di Chi può risolverli nel migliore dei modi.

Ricordate di scrivere sempre la data, ogni giorno, sul quaderno. Buon lavoro!

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Sezione 1 – La Relazione

Introduzione

Questa prima sezione di lavoro fa riferimento al primo capitolo. Riassumiamo qui brevemente alcuni dei concetti base e che cosa si intende per «Relazione». Utilizziamo la lettera maiuscola ad indicare che il tipo di relazione che cercheremo di creare d’ora in avanti sarà un tipo di relazione santa, nel significato di «sanata», «guarita», e in ogni relazione creeremo una relazione angelica.

Il termine «santo», lo ricordiamo, sta ad indicare che per ogni relazione che ci troviamo a condividere con un’altra persona opereremo, a livello cosciente, un’opera «risanatrice», ovvero cercheremo di arrivare a concepire e a far sì che le nostre relazioni siano tutte basate su un concetto di amore, di rispetto e di accettazione dell’altro.

Ne parliamo dapprima ad un livello generale (riferendoci ad ogni tipo di relazione), poi cominceremo ad entrare nei dettagli e analizzeremo la relazione con noi stessi, quindi, nella parte di lavoro più approfondita, esamineremo la relazione di coppia.

Ognuno di questi lavori che farete è basato sulla consapevolezza, sulla quale lavoreremo direttamente e in modo molto approfondito.

Iniziate il lavoro da questa sezione, leggendo l’esercizio «base» della prima scheda – «La Relazione» – e lavorate a questo esercizio un solo giorno (ricordate di scrivere la data di inizio sul quaderno).

Il giorno dopo riprendete la stessa scheda della stessa sezione e lavorate all’esercizio di «approfondimento». Ci raccomandiamo di non lavorare con più di una scheda al giorno.

Se per qualche motivo lasciate trascorrere uno o più giorni tra l’esercizio «base» e quello di «approfondimento» non c’è alcun problema, potete sempre riprenderlo da dove lo avete interrotto, i concetti degli esercizi base che avete svolto saranno comunque già entrati in voi e poi, con l’approfondimento, li consoliderete.

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Scheda numero 1 - La Relazione - «L’elefante»

L’elefante simboleggia la vostra solidità, la vostra accettazione del vostro corpo e della vostra personalità terrena. È il simbolo della forza, della longevità, dell’intelligenza e della fedeltà.

Cerca in te fratello la vera Forza e comunicala a tutti i tuoi compagni. Offri loro il sostegno del tuo Amore e alleggerisci i loro pesi lungo la strada che vi condurrà di ritorno a Casa.

Meditazione Io stesso sono la prosperità, la ricchezza e la sicurezza.

Io stesso sono l’Amore infinito nel piano universale. Accetto, riconosco e condivido i miei doni.

Scheda n. 1 - La Relazione - Base • Rilassati, respira per tre volte lentamente e profondamente. Inspirando immagina di fare

entrare luce bianca inalando e di espellere ogni tensione esalando. • Ad occhi chiusi chiediti se ci sono almeno cinque relazioni che in questo momento stai

vivendo con qualche difficoltà, prendi il tuo quaderno e scrivi i nomi di queste cinque persone con le quali stai vivendo una relazione «non serena».

• Accanto ad ogni nome scrivi una parola positiva, un dono che pensi di offrire a quella persona. Mentre lo fai formula un pensiero che colleghi la parola a quel nome, ad esempio: «Giuseppe: gioia; Riccardo: pace; Anna: tenerezza; Giovanna: dolcezza; Mario: forza». Immagina per qualche secondo di vederti accanto a quella data persona e di manifestarle a voce quel pensiero: «Il vederti, Giuseppe mi causa gioia». Quindi immagina di esprimere il sentimento a queste persone attraverso uno sguardo, un abbraccio o una stretta di mano. Non esitare a fare questo esercizio, anche se per alcune persone o forse per tutte potrà sembrarti difficile o a volte impossibile. Pensa che lo stai facendo con lo scopo di ritrovare la pace e la serenità nella tua vita e che stai provando a te stesso che non ci sono limitazioni nel tuo vero Essere.

• Quando esci, preparati a esprimere mentalmente i cinque sentimenti che hai scritto alle prime cinque persone che incontrerai, al lavoro, al bar, per strada, sul tram, ecc. non fare alcuna distinzione volontaria. Qualunque persona va bene, da un bambino ad un anziano, ad un operaio come ad un professore. È importante che siano le prime 5 persone che incontri. Puoi esprimere i doni-sentimenti guardando le persone e pensando di trasmettere loro attraverso il pensiero i 5 sentimenti che hai scritto per le 5 persone con le quali vuoi guarire la tua relazione.

• Nel corso delle tue giornate, da oggi in poi, offri ad ogni persona che incontri uno dei tuoi doni. Guarda ogni persona che incontri negli occhi, cerca di vederla e decidi quale dei tuoi 5 doni vuoi darle (gioia, pace, amore, allegria, chiarezza, ecc.) mentalmente mandale il tuo dono e se puoi sorridi. Non è difficile, ci riuscirai, vedrai che ti piacerà, puoi farcela. Puoi inoltre sempre decidere di

aumentare i tuoi doni, e aggiungere nuovi pensieri positivi alla tua lista di persone. Prima di andare a dormire, riprendi il quaderno e scrivi le tue impressioni sul lavoro di questa

prima giornata, descrivi le persone che hai incontrato e come ti sei sentito/a nel comunicare a loro il tuo sentimento, sia nella prima parte di questo lavoro, sia nella seconda. Poi rileggi i nomi

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delle 5 persone con le quali vuoi sanare la tua relazione e i 5 sentimenti che hai comunicato durante tutto il giorno, associandoli ad ognuna di esse. Addormentati con pensieri d’amore.

Scheda n. 1 - La Relazione - Approfondimento • Rilassati. Metti una musica dolce che ti aiuti ad entrare nello stato di serenità necessario. • Pensa alla prima persona della tua lista dell’esercizio «base», riscrivi il suo nome sul

quaderno. • Respira lentamente e ripeti per 10 volte il nome della persona ed insieme ad esso collega la

parola «Pace», ad esempio: «Giuseppe: pace». Poi continua a rimanere rilassato quindi, inspirando profondamente, immagina che la pace entri in te attraverso la cima della tua testa sotto forma di luce bianca ed espirando ripeti il nome della persona. Fallo per 10 volte.

• Potrai ripetere l’esercizio anche con gli altri nomi delle persone con le quali vuoi sanare la relazione.

• Ricordati di scrivere la data sul quaderno e di scrivere le tue impressioni sul rapporto che «adesso» hai con queste persone. Ascoltati semplicemente, e non giudicarti se ti sembra che ancora non sia cambiato nulla. Il cambiamento sta avvenendo a livello astrale, siine certo e presto ne avrai la certezza anche a livello fisico.

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Scheda numero 2: La Relazione - «Il pesce»

Il pesce simboleggia l’abbondanza, la capacità di stare in gruppo, l’immagine primordiale dell’acqua, l’archetipo materno, la prima Relazione.

Ho scelto te Madre divina, prima mia compagna in questa vita, in te l’acqua che mi disseta, in te la Fonte primordiale, a te grazie!

Meditazione Fermo nel divino silenzio, scorro lungo il fiume della

vita. Lascio ora che la mia vita, o Madre Acqua, fluisca come Te, sacra e limpida fino a valle, per ricongiungerci insieme con il Grande Mare.

Scheda n. 2 - La Relazione - Base Prendi un quaderno e un bicchiere d’acqua e siediti comodamente. Pensa al tuo rapporto e alla tua relazione con tua madre: Se senti che la tua relazione con tua madre fluisce come l’acqua di un ruscello, limpida e

senza ostacoli fino al mare:• Rilassati. Respira profondamente per tre volte ed espirando, ad alta voce, ripeti

semplicemente le parole: «Mamma, che la pace sia con te ora e sempre!». Dopo averle ripetute bevi un piccolo sorso d’acqua. Quindi riprendi tre respiri profondi e ripeti: «Mamma, l’Amore mio e di Dio siano con te ora e sempre!». Quindi bevi ancora un sorso d’acqua. Riprendi ancora tre respiri profondi e ad alta voce ripeti: «Mamma, ti amo ora e sempre, GRAZIE!». Termina tutta l’acqua del bicchiere. Scrivi sul quaderno le tue impressioni. Dopo questo esercizio. Potresti sentire l’impulso di telefonare o di andare a trovare tua madre, fallo pure ed esprimile direttamente il tuo amore, magari portandole dei fiori o semplicemente abbracciandola. Se la tua relazione con tua madre presenta ostacoli, di qualunque genere essi siano

(incomprensioni, rancori, odi, paura o altro): • Scrivi sul quaderno il nome di tua madre e accanto al suo nome scrivi tutti i sentimenti che

vorresti provare per tua madre o che desidereresti che lei provasse per te. Ad esempio: «Mamma …[nome di tua madre], vorrei che tu provassi per me: amore, tenerezza, dolcezza, approvazione, piacere, sostegno, indulgenza, …; Io …[tuo nome] vorrei provare per te: voglia di abbracciarti, voglia di tornare bambino, desiderio di coccole, …».

• Respira profondamente tre volte e ripeti ognuno dei sentimenti che vorresti manifestare a tua madre o che desidereresti che tua madre manifestasse, ad alta voce se ti è possibile. Ad esempio: «Mamma, ho voglia di manifestarti tutta la mia dolcezza. Mamma, ho voglia di ritornare bambino per essere cullato da te. Mamma, ho voglia che tu approvi qualunque mia scelta. …».

• Quando hai terminato la lista dei tuoi desideri di miglioramento del rapporto con tua madre bevi tutta l’acqua che c’è nel bicchiere ed immagina che l’acqua scendendo lungo il tuo apparato digerente «digerisca» e purifichi tutti i blocchi che esistono attualmente tra te e tua madre.

• La sera, prima di andare a letto, prendi un bagno o fai una doccia; nell’immergerti nell’acqua immagina di lavare completamente ogni blocco esistente tra te e tua madre, e mentre ti

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immergi o mentre scorre l’acqua su di te ripeti al tuo interno: «Mamma ti accetto completamente così come sei», chiedi all’acqua di purificare il tuo rapporto con tua madre e di portare via con sé ogni incomprensione e ogni rancore del passato. Scrivi sul quaderno le tue impressioni dopo questi due esercizi.

Scheda n. 2 - La Relazione - Approfondimento • Prendi il quaderno, segna la data e scrivi come è cambiato (se è cambiato) il tuo modo di

percepire tua madre. • Accendi una candela, metti una musica rilassante, accendi un incenso. • Respira profondamente e scrivi a tua madre una lettera d’amore. Potrai decidere (noi ti

consigliamo di farlo) se consegnarla o meno. Scrivi una lettera alla tua mamma perfetta. Vai oltre il passato, che già non esiste più, vai al di là di ogni rancore e al di là di ogni incomprensione (se il vostro rapporto è già bello non avrai nessuna difficoltà a farlo). Inizia la tua lettera esprimendo alla tua Madre divina (tua compagna in questa vita) tutta la tua gratitudine per averti messo al mondo.

• Scrivi una frase di gratitudine e fermati ad ascoltare che sentimenti provi ad esprimere gratitudine a tua madre per averti messo al mondo. Cosa suscita in te? Provi accettazione incondizionata per lei? Provi ancora una sensazione di rifiuto? Provi dolore? Scrivi nel quaderno le tue impressioni.

• Poi prosegui ed esprimi in poche frasi tutto l’amore che hai provato per lei quando eri bambino/bambina o, se non hai avuto la possibilità di esserle vicino allora, quello che avresti voluto dirle in quei frangenti. Prova la libertà di esprimere poche ma sentite parole d’amore, bastano poche parole.

• Concludi la lettera con un «Ti amo mamma». Quindi mettila in una busta e consegnala a tua madre.

• In caso tu non voglia consegnarla o in caso tua madre non sia più in vita, sulla busta scrivi: «All’angelo compagno di mia madre …[nome di tua madre]», metti la busta in un libro a te molto caro o bruciala.

• Annota sul quaderno le tue impressioni. • Quella stessa sera prima di addormentarti rivolgiti al tuo angelo compagno e chiedigli che

con urgenza recapiti il tuo messaggio. Come ultimo pensiero della notte, pensa. «Mamma che Dio ti offra Pace e che la nostra relazione continui nella Pace di Dio».

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Scheda numero 3 - La Relazione - «Il Sole» Il Sole simboleggia l’energia vitale, yang, maschile. Il

principio generatore. La forza, il calore, il fuoco purificatore.

Fratello Sole espandi su di noi il calore e l’abbraccio del tuo amore divino.

Meditazione Padre, lascia che mi avvicini a te e concedimi il dono di

amarti come il mio Padre divino, di onorarti ed adorarti nel Suo nome, che nel mio cuore oggi si unisce al tuo. Grazie.

Scheda n. 3 - La Relazione - Base • Accendi una candela gialla. Siediti comodamente e semplicemente rimani ad osservare la

fiamma. • Lascia andare i pensieri, lasciali scorrere liberi e non soffermarti su nessuno di essi. Rimani

in silenzio ad osservare la fiamma e sentine il calore rigenerante che ti colma il cuore. Rimani in meditazione per circa 10 minuti.

• Prendi due fogli di carta e dividili a metà (ricavandone quattro parti), sul primo foglio scrivi: «Io e mio padre», quindi elenca almeno cinque modi in cui tu ti senti in relazione a tuo padre, ad esempio: «Io e mio padre abbiamo lo stesso carattere; io e mio padre amiamo il calcio; io e mio padre amiamo la musica jazz, …»; sul secondo foglio scrivi: «Mio padre», ed elenca almeno cinque pregi che riconosci a tuo padre, ad esempio: «Mio padre è molto forte, mio padre è sensibile, mio padre è un gran lavoratore, mio padre è un buon marito, …»; sul terzo foglio scrivi: «Vorrei», qui scrivi ciò che vorresti da tuo padre ora, (se lui non c’è più, pensa cosa vorresti da lui se ci fosse) «vorrei che fosse più affettuoso, vorrei che parlasse di più con me, vorrei che comunicasse con me», ecc. Sul quarto foglio scrivi: «Amo», qui scrivi alcune parole amorevoli dedicate a tuo padre, (puoi decidere se consegnargli il foglio o meno). Cerca di andare oltre gli eventuali rancori passati, la rabbia e le incomprensioni. Pensa che questo esercizio ti permetterà di sanare e di purificare la tua relazione con tuo padre e ti farà fare un grande passo avanti verso la tua anima gemella.

Scheda n. 3 - La Relazione - Approfondimento Oggi per tutta la giornata rivolgi il pensiero principalmente e consapevolmente a tuo padre e

ogni volta che pensi a lui associagli un sentimento positivo e amorevole. Cerca di fare l’esercizio regolarmente almeno una volta per ora. Ad esempio: «Papà: pace; papà: amore; papà: gioia; papà: energia; papà: dolcezza; papà: salute; papà: prosperità; papà: abbondanza, …». Immagina che ogni parola che tu associ al suo nome giunga a lui. Se il tuo papà non fosse più in vita o tu non sapessi più dov’è, non importa. Sappi che gli angeli trasmetteranno il tuo messaggio ovunque lui sia.

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Scheda numero 4 - La relazione - «L’albero»

Simboleggia le radici, la sicurezza e la stabilità e la solidità. Il contatto con la terra, la sua energia risanatrice, l’accettazione della nostra incarnazione in questo corpo.

Madre divina della Natura, albero, fratello mio, apri i tuoi rami e accogli la mia preghiera, insegnami a consolidare le mie radici e ad accettare che i miei «rami» possano estendersi fino ad abbracciare tutto il mondo.

Meditazione Apro gli occhi per vedere il cielo, la terra, gli alberi, gli

uccelli. Sento oggi il grande abbraccio dell’universo.

Scheda n. 4 - La Relazione - Base • Durante questa giornata guarda il cielo almeno 5 volte • Scegli un albero, vicino o lontano dalla tua abitazione. Decidi di farlo divenire tuo amico.

Fermati oggi sotto di lui, digli che sarà d’ora in poi il tuo migliore amico. Appoggia la schiena al suo tronco e percepiscine l’energia e il respiro. Respirate insieme per qualche minuto.

• Osserva con attenzione una pianta, in casa tua o fuori. Guardala con amore e trasmettile pensieri di energia positiva;

• Compra un mazzo di fiori oggi, mettilo sul tavolo o sulla scrivania e osservando i fiori sentine profondamente l’armonia e la bellezza.

• Concludi la tua giornata (prima di addormentarti) ripensando a tutte le manifestazioni della natura che ti vengono alla mente: animali, piante, fiori, fiumi, mari, laghi, alberi ecc. Mettendo le mani sul tuo cuore, invia ad ognuna delle forme viventi del pianeta Terra un pensiero d’amore e di gratitudine.

Scheda n. 4 - La Relazione - Approfondimento Scegli di svolgere questo esercizio in un giorno di vacanza, (sabato o domenica). Vai in un

parco della tua città o, se ne hai la possibilità, in campagna o al mare o in montagna. Per tutto il giorno consapevolmente e profondamente vivi il tuo contatto con la natura:

• ascoltando il vento tra le foglie degli alberi, il freddo o il caldo della terra, il canto degli uccelli;

• odorando il profumo degli alberi, della campagna, delle foglie verdi o secche, il calore del sole o l’umidità della pioggia; il profumo del mare;

• vedendo: osserva semplicemente la natura che ti circonda e per ogni cosa che vedi esprimi un pensiero di gratitudine;

• toccando: abbraccia un albero, tocca la terra, prendi in mano una foglia, ecc.; • gustando: se sei al mare, assaggia una goccia di mare; se sei in un parco immagina il sapore

delle foglie, della terra, della corteccia di un albero. Quindi gusta con molta lentezza e attenzione un prodotto della natura, un’arancia, una mela, una castagna, una pesca a tua scelta. Per tutto il tempo in cui rimani a contatto con la natura, immergiti in essa ed esprimi pensieri

di amore e gratitudine. Senti di essere parte integrante di questa Terra e percepisci le tue radici in essa.

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Sezione 2 – La relazione con noi stessi

Introduzione

In questa parte trattiamo la prima relazione d’amore: quella con noi stessi. Prima di poterci donare all’amore e prima di accettare l’amore dobbiamo imparare ad amarci. Siamo la persona con la quale trascorriamo più tempo insieme! Ogni parte di noi è permeata dell’amore divino di nostro Padre, ogni parte di noi è santa ed innocente. Dobbiamo lavorare per riscoprire il nostro vero Essere, in modo da concederci rispetto, accettazione e dignità. Il nostro corpo è semplicemente il tempio del nostro spirito, accettiamo quindi la nostra vera bellezza e portiamola alla luce.

Lavora con una scheda al giorno. Il primo giorno esegui l’esercizio «base» e il secondo giorno l’esercizio «approfondimento». Alcuni esercizi di questa sezione ti si suggerisce di farli in un giorno di festa, quindi decidi il piano di lavoro leggendo gli esercizi (senza svolgerli) in anticipo, per poter programmare le tue giornate.

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Scheda numero 5 – La relazione con noi stessi - «l’aquila»

L’aquila è il simbolo della grande liberazione, della grandezza divina in noi e della scoperta della nostra libertà interiore.

Spalanco le mie ali all’Immenso e m’inoltro nella profondità della mia anima.

Meditazione Oggi apro le mie immense ali e volo libero, oltre ogni

limite, al di là del mio corpo, oltre il cielo e le stelle, oltre il Sole e la Luna, al di là della materia fino al mio spirito divino.

Scheda n. 5 - La relazione con noi stessi - Base Parte prima:

• Prendi il quaderno e scrivi tutti i pregi che riconosci a te stesso/a (evita di scrivere i difetti). • Apri il tuo armadio e scegli l’abbigliamento che più ti piace, indossalo; vai davanti allo

specchio, pettinati, sistemati al meglio e quindi, guardandoti negli occhi, riflesso nello specchio, ripetiti tutti i tuoi pregi come se stessi parlando ad un amico, aggiungendo il tuo nome. Ad esempio: «…[Tuo nome], sei un ottimo guidatore». «[Tuo nome], sei gentile», «…[Tuo nome], hai senso dell’umorismo», ecc.

• Quando hai terminato, fatti un bel sorriso allo specchio e ripetiti più volte: «…[Tuo nome], ti accetto, sei splendido/a, …» Parte seconda:

• Spesso, più volte durante il giorno pensa ai tuoi pregi e ripetiti «Sono splendido/a, mi accetto proprio così come sono».

Scheda n. 5 - La relazione con noi stessi - Approfondimento • Siediti comodo/a. Puoi mettere una musica rilassante, concediti un po’ di tempo tutto per te.

Accendi una candela, un incenso, versati la tua bevanda preferita. • Prendi quattro fogli di carta, sul primo foglio scrivi: «ODIO» ed elenca tutte le cose che non

accetti e non sopporti di te stesso/a e/o di cui ti senti in colpa, ad esempio: «Odio essere così sensibile; odio non sentirmi abbastanza bello/a; odio non sapere fare niente e non sentirmi all’altezza delle situazioni; odio il mio mal di testa, il mio mal di schiena, il mio peso, il mio naso, la mia altezza; …». Cerca di essere sincero/a e dettagliato/a.

• Sul secondo foglio scrivi: PERDONO. Ad esempio scrivi: «Io …[tuo nome] mi perdono completamente per: sentirmi sempre in colpa verso mia madre (mio padre, i miei figli, amici ecc.), per il mio costante mal di testa (mal di schiena, …), per aver fatto subire a me stesso/a dolori fisici e morali, perché non mi accetto, perché non mi sento bello/a, …». Potrai usare la lista delle cose che hai scritto nella lista «odio» per perdonarti di tutto quello che non sopporti di te.

• Sul terzo foglio scrivi: «ABBANDONO» e scrivi tutte le cose che non ti piacciono di te e che vuoi «abbandonare», ad esempio: «Abbandono: il vizio del fumo; il peso eccessivo; la collera; la gelosia; l’invidia; la debolezza; la disattenzione; la paura delle relazioni; la timidezza, …».

• Quando hai terminato brucia le liste «odio» e «abbandono» e, mentre lo fai, senti che per te sta iniziando un momento di grande cambiamento e che hai intrapreso la strada verso la felicità.

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Scheda numero 6 – La relazione con noi stessi - «L’occhio»

Simbolo della visione terrena. Il più grande dono divino, percezione irreale da correggere.

Al di là delle apparenze, vedo la purezza e l’innocenza, VEDO.

Meditazione Il grande velo si è squarciato, la nuvola nera è stata

portata via dal vento; vedo oggi la Luce divina in me.

Scheda n. 6 - La relazione con noi stessi - Base • Scegli di fare questo esercizio una sera in cui puoi restare da solo con te stesso o un giorno di

festa in cui puoi dedicarti un paio d’ore. • Accendi una candela, un incenso. • Prepara un bagno caldo, mettendo sul fondo della vasca alcuni cristalli quali quarzo rosa,

acqua marina, cristallo, ametista, citrino, ecc. (metti prima sul fondo della vasca un asciugamano in modo che non si righi il fondo). L’acqua dev’essere molto calda e i cristalli devono stare a bagno almeno mezz’ora.

• Ritira i cristalli e versa nella vasca una manciata di bicarbonato. Quindi immergiti, godendo della magia di questo dono rigenerante che stai offrendo a tutto il tuo essere.

• Mentre sei a bagno medita profondamente per almeno 20 minuti su questa frase: «Io sto bene con me stesso, perché sono sempre in compagnia di Dio». Puoi ripeterla come un mantra (ripetizione di suoni sacri che hanno una matrice profondamente benefica) o semplicemente puoi pensarla. Se vedi che il tuo pensiero si distrae, calmalo portando la tua attenzione sul respiro e poi torna a ripetere la frase.

Scheda n. 6 - La relazione con noi stessi - Approfondimento Dedica un’intera giornata (prendi un giorno di ferie, oppure fallo un sabato o una domenica)

a fare solo ciò che ti piace di più: dormire di più, fare una passeggiata, fare una gita, andare ad un cinema, leggere un libro, andare in barca, andare a sciare, a nuotare, in palestra, dipingere, scrivere, o altro purché completamente solo con te stesso. Godi della tua compagnia e cerca di divertirti il più possibile. Al termine della giornata prendi il quaderno e descrivi come hai trascorso la giornata con te stesso, e le impressioni che ne hai ricavato.

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Scheda numero 7 – La relazione con noi stessi - «La corona»

Simbolo del «potere» costruito dall’uomo in antagonismo a suo Padre.

Riconosco il Potere dello Spirito e mi inchino alla sua immensa gloria.

Meditazione Sento oggi il richiamo dell’Unico Potere; sento oggi la

forza del mio vero Essere; sento l’innocenza e la purezza del mio amore.

Scheda n. 7- La relazione con noi stessi - Base Oggi metti in ordine nei tuoi cassetti, nel tuo armadio, nella tua borsa, sulla tua scrivania e,

mentre lo fai, decidi di eliminare tutto ciò che non usi più, che non adoperi da almeno 6 mesi. Regalalo o brucialo. Mentre metti ordine pensa che stai ripulendo la tua mente da tutti i detriti e da tutti i rifiuti del passato.

Scheda n. 7 - La relazione con noi stessi - Approfondimento • Prendi la risoluzione OGGI di eliminare qualcosa che per te costituisce un’abitudine alla

quale fai fatica a rinunciare e che in qualche modo procura un danno (lieve o grave) al tuo corpo.

• Decidi quale dipendenza vuoi iniziare ad eliminare. Stabilisci una data a 30 giorni da oggi, scrivila su un biglietto e mettila in un posto dove puoi vederla spesso.

• Tieni per tutti e trenta i giorni vicino a te un bicchiere e una bottiglia d’acqua. Stabilisci delle ore precise, ad esempio le 10:00 – le 12:00 - le 14:00 – le 16:00 – le 18:00 – le 20:00 – le 22:00 e, ad ognuna di queste ore, bevi un sorso d’acqua dal bicchiere e ripeti la frase : «Io …[tuo nome] non sono assolutamente la mia abitudine di (una alla volta) fumare, mangiare le unghie, bere, mangiare dolci, riposare, ecc., IO SONO LIBERO!» Quindi bevi un altro sorso d’acqua.

• Se nel momento esatto in cui fai l’esercizio ti scopri a fumare, mangiare le unghie, bere, mangiare ecc. SMETTI IMMEDIATAMENTE!

• Ogni giorno cerca di essere consapevole tutte le volte che cedi all’abitudine (fumo, bere, mangiare unghie, ecc.). Tieni a portata di mano un quaderno e, tutte le volte che te ne accorgi e che ti è possibile, scrivi perché stai proseguendo con questa abitudine o vizio, cosa ti sta dando; chiediti perché ti risulta difficile eliminarla, chiediti quali vantaggi ne trai. Prosegui con la tua abitudine ma con consapevolezza.

• Ogni sera, quando stai per addormentarti immagina di voler migliorare la relazione con te stesso e di regalarti la libertà da quell’abitudine o da quel vizio. Ripetiti almeno 10 volte che il giorno … (precisa la data) eliminerai per sempre dalla tua vita quell’abitudine o quel vizio. Questo esercizio ha lo scopo di aiutarti a liberarti dalle dipendenze che ti rendono schiavo di

un vizio, un’abitudine, un gesto automatico, di qualsiasi dipendenza la cui mancanza pensi che ti renderebbe inquieto o peggio infelice.

La tua relazione con te stesso dipende dall’amore che hai per te. Ricorda che il tuo potere dipende dalla tua mente, se autocontrolli la tua mente sei totalmente libero.

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Scheda numero 8 – La relazione con noi stessi - «La gazzella»

Simbolo della leggerezza dell’Essere che si accetta incondizionatamente e gioisce della vita.

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Il giubilo delle verdi distese infinite, la leggerezza del mio vero Essere, la gioia di essermi riconosciuto Tuo figlio.

Meditazione Mi libero oggi da tutti i pesi del passato, riconosco solo

la mia eterna leggerezza e gioisco pienamente perché finalmente «sono».

Scheda n. 8 - La relazione con noi stessi - Base Inizia la giornata con il pensiero «Io mi amo» e, all’inizio di ogni ora ripetiti questa frase.

Tutte le volte che ti guardi allo specchio sorridi alla tua immagine e ripeti: «Io mi amo».

Scheda n. 8 - La relazione con noi stessi - Approfondimento • Mettiti comodo, accendi una candela, una musica rilassante, prendi il tuo quaderno e scrivi:

«Io …[tuo nome] amo stare con me stesso da solo perché: … [scrivi almeno 10 motivi per cui stai bene con te stesso da solo]».

• Di seguito scrivi: «Io merito: … [scrivi almeno 10 cose che pensi di meritare]». • Infine: «Il mio scopo, in questa vita è: … [scrivi quale vorresti che fosse il tuo scopo in

questa vita o, se già lo hai scoperto, qual è]». • Prendi l’impegno con te stesso di realizzare il tuo scopo in questa vita. Chiedi l’aiuto del tuo

angelo compagno. Ricordati di scrivere la data sul quaderno.

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Sezione 3 – La Consapevolezza

Introduzione

La consapevolezza è la base di qualunque tipo di lavoro di crescita personale e/o spirituale. Senza la condizione di attenzione non ti sarà possibile comprendere la necessità di un cambiamento radicale nel tuo modo di pensare. La consapevolezza si apprende giorno dopo giorno, prestando attenzione a ciò che fai e a come vivi. La consapevolezza è la base della responsabilità. Quando acquisisci consapevolezza ti rendi responsabile, e non più vittima, della tua vita, e finalmente scopri che siamo tutti liberi di scegliere la gioia o la sofferenza.

Fai un esercizio al giorno, anche se per alcuni ci vorranno diversi giorni, puoi scegliere di eseguirli e contemporaneamente andare avanti con gli altri. Gli esercizi che richiedono più giorni di lavoro sono quelli legati alle tue dipendenze, probabilmente proverai delle resistenze a farli, ma ricorda che fino a che hai una dipendenza fisica e/o sensoriale non puoi realmente dirti libero o consapevole delle tue scelte, infatti al tuo posto starà decidendo la tua mente. Ricorda che la tua mente deve essere domata da te e non devi essere tu ad essere dominato/a da lei. Sta a te comunque decidere di saltare o meno gli esercizi più difficili, ma se decidessi di non eseguirli ora, ti consigliamo tra qualche tempo di ritornarvi sopra e di riprovare.

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Scheda numero 9 – La Consapevolezza - «Il cuore»

Simbolo dell’amore assoluto

Palpito all’unisono con il mondo.

Meditazione Apro oggi tutti i cancelli che ho messo davanti al mio

cuore, sciolgo tutte le catene di paura alla quale l’ho tenuto incatenato, libero ogni velo che lo occulta e mi impedisce di gioire. Metto il mio cuore nelle Mani divine perché sia purificato

Scheda n 9 – La Consapevolezza - Base

Consapevolezza del corpo. Al mattino:

• Se sei single: appena alzato questa mattina, per almeno 5 minuti accarezza il tuo viso. Ripetendo a voce alta: «La mia armonia interiore si riflette sul mio viso!» Se sei in coppia: appena svegli: accarezzate l’uno il viso dell’altro dicendovi: «Il tuo viso rispecchia la tua armonia interiore».

• Lavati il viso spruzzando sugli occhi e sul viso acqua fredda. Asciugati molto lentamente guardati allo specchio e ripetiti almeno 5 volte: «Amo il mio viso perché riflette la mia armonia interiore».

• Fai una doccia e mentre l’acqua scorre sul tuo corpo percepiscine il calore su tutto il corpo. Immagina che stia scendendo nel tuo corpo una luce bianca, sentiti completamente circondato dalla luce bianca. Ripetiti: «La luce inonda tutte le cellule del mio corpo».

• Asciugati strofinando energicamente tutto il corpo e ripetiti: «Tutto il mio corpo è sano e sveglio».

Scheda n. 9 – La Consapevolezza - Approfondimento

Consapevolezza del corpo Al mattino:

Mani • Se sei single: prima di alzarti dal letto prendi coscienza delle tue mani e accarezzale con

molta dolcezza e lentezza, dal polso alle dita. E ripetiti la frase: «Vi ringrazio, mani, per essere il mio strumento divino» (circa 5 minuti). Se sei in coppia: accarezza le mani del tuo partner lentamente e con dolcezza, dal polso alle dita e digli: «Ringrazio le tue mani che sono il tuo strumento divino» (circa 5 minuti, poi scambiatevi).

Piedi • Se sei single: prima di alzarti dal letto prendi coscienza dei tuoi piedi e accarezzali con molta

dolcezza e lentezza, dalla caviglia alle dita. E ripetiti la frase: «Vi ringrazio piedi per guidare i miei passi sul sentiero divino» Se sei in coppia: accarezza i piedi del tuo partner lentamente e con dolcezza, dalle caviglie alle dita e digli: «Ringrazio i tuoi piedi che guidano i tuoi passi sul sentiero divino». (circa 5 minuti, poi scambiatevi).

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Resto del corpo • Se sei single: sfrega velocemente e dolcemente il resto del corpo, braccia, gambe, cosce,

petto, addome, schiena, glutei, collo, testa, (come se dovessi frizionare un olio per tutto il corpo) e ripetiti: «Svegliati corpo mio all’amore divino: sii pronto e attento». Se sei in coppia: sfrega velocemente e dolcemente il resto del corpo del tuo partner, braccia, gambe, cosce, petto, addome, schiena, glutei, collo, testa, (come se dovessi frizionare un olio per tutto il corpo) e digli: «Svegliati corpo all’amore divino: sii pronto e attento»

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Scheda numero 10 – La Cconsapevolezza - «Il libro»

Simbolo terreno di conoscenza.

Mi inchino e accetto di osservare la Saggezza divina. Non vedo altro che il Suo nome in ogni Parola.

Meditazione Accetto la poesia di ogni istante della mia vita. Leggo

con gioia le parole d’Amore direttamente nel mio cuore e mormoro tra me e me per tutto il giorno: «Pace, Amore, Gioia in ogni dove».

Scheda n. 10 – La Consapevolezza - Base

Consapevolezza del cibo

A colazione: • Alzati un po’ prima del solito. Cerca di svolgere le operazioni mattutine con molta calma e

attenzione. • Prepara la tavola della colazione con molta attenzione. Metti in tavola: pane, frutta fresca,

orzo, (no latte), yogurth, cereali, marmellata. • Prima di accingerti a fare colazione ripeti (ripetete): «Rendo (rendiamo) grazie alla Fonte

universale per questo cibo e per l’abbondanza che regna nella mia (nostra) vita». • Mangia masticando con molta attenzione, in silenzio, assaporando il cibo con calma e

piacere.

A pranzo • Oggi a pranzo cerca di mangiare solo ortaggi e frutta fresca (tutto crudo). Possibilmente:

insalata verde, ravanelli, peperone crudo, mais, germogli di grano o di soia, sedano, carote (senza condimento). Per terminare, una mela (o una pesca o un kiwi o una pera o qualsiasi frutto di stagione). Non ingerire liquidi.

• Assicurati di pranzare in silenzio (senza televisione o radio). Prima di ingerire il cibo di oggi ripeti la frase: «Ringrazio la Fonte infinita per il cibo santo che porterà energia al mio corpo».

• Mangia ogni boccone masticandolo almeno 20 volte (se sei abituato a fare un pranzo veloce, lascia questo esercizio per la cena). Mentre mastichi assapora il cibo e ripensalo nella natura da cui proviene. Sentine l’odore, osservane il colore, assapora con gioia ogni boccone. Fai tutto come se stessi svolgendo una cerimonia. Mangia con estrema lentezza e gioia.

• Non appena hai terminato di mangiare, rimani qualche minuto in silenzio pronunciando al tuo interno queste parole: «Ringrazio il cibo che ho ingerito e accetto l’energia che da esso me ne deriva». Segui il processo del cibo e immagina di vedere che all’altezza dell’apparato digerente si trasforma in una luce intensa gialla, percepiscine l’energia e il calore.

Nel pomeriggio • Nei momenti di «vuoto» allo stomaco ingerisci un frutto. Fallo con consapevolezza, prima

odorandolo, poi osservandolo e quindi mangiandolo. Ripeti: «Ringrazio questo frutto che mi arricchisce con la sua energia divina».

A cena • Anche a cena preparerai una grande insalata mista (puoi inserire tutti gli ortaggi che

preferisci, purché crudi). Al termine della cena, un frutto a scelta.

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• Prima di mangiare ripeti: «Ringrazio la Fonte infinita per il cibo santo che porterà energia al mio corpo».

Scheda n. 10 – La Consapevolezza - Approfondimento

Consapevolezza del cibo Questa volta ti viene chiesto un passo in più nella consapevolezza del rapporto tra il tuo corpo

e il cibo. • Ti viene chiesto di praticare un digiuno di 24 ore (potrai scegliere per praticarlo un giorno in

cui non lavori (sabato o domenica). Per tutta la giornata potrai bere succhi di frutta naturali e non zuccherati a tuo piacimento.

• Osserva la reazione del tuo corpo e il tuo attaccamento al cibo. E ripetiti molto spesso durante il giorno: «Il mio corpo è libero da ogni attaccamento, io dirigo la mia mente» ed anche: «Corpo mio, sei libero e purificato».

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Scheda numero 11 – La Consapevolezza - «La mela»

Mezzo attraverso il quale si è perpetrato l’errore; inganno, conoscenza e dolcezza

Mi sveglio alla Coscienza superiore e finalmente scelgo di vedere oltre le apparenze.

Meditazione Che la mia Coscienza divina sia oggi risvegliata e che io

possa finalmente vedere oltre ogni apparenza ed oltre ogni inganno della mia mente divisa. Possa io oggi unire la mia mente a Dio.

Scheda n. 11 – La Consapevolezza - Base

Consapevolezza dei 5 sensi.

Vista • Appena ti alzi, questa mattina, vai allo specchio; osserva con molta calma e attenzione nei

minimi dettagli il tuo viso e ripeti: «Sto osservando con amore la mia fronte, il mio occhio sinistro, il mio occhio destro, il mio naso, le mie guance, la mia bocca, i miei denti, il mio mento, il mio collo, …».

• Se hai un partner fai l’esercizio di osservazione con lui, osservando con attenzione il suo viso e ripetendo: «Sto osservando con amore la tua fronte, il tuo occhio sinistro, …».

• Non appena esci di casa per prima cosa osserva il cielo con attenzione e ripeti: «Sto osservando il cielo con attenzione e amore».

• Osserva ora la prima persona che incontri, con calma, senza emettere giudizi, con attenzione, se puoi sorridile e in ogni caso ripeti al tuo interno: «Sto osservando un mio fratello, contemplo in lui la perfezione divina».

Udito • Ascolta con attenzione i rumori che ti svegliano la mattina. Focalizza la tua attenzione sul

rumore più vicino e poi su quello più lontano e ripetiti: «Sto ascoltando il mondo». • Non appena puoi concederti un po’ di tempo, prepara 4 musiche diverse: una musica

rilassante, un rock o una musica stimolante e veloce, una musica classica, una musica leggera di tuo gradimento. Mettiti comodo e ascolta ogni brano con molta attenzione, percependo per ogni brano le diverse sensazioni che capta il tuo corpo. Se vuoi annota le diverse sensazioni provate sul tuo quaderno.

Gusto • Concediti oggi di mangiare un cibo che più ami. Ma, attenzione: gustalo con molta lentezza,

con attenzione. Cerca di pensare al motivo perché questo cibo ti piace (è un ricordo della tua infanzia?, ha un gusto appagante? Ti piace il suo colore?, la sua forma?). Fai permanere il suo sapore il più a lungo possibile nelle tue papille gustative e prendi coscienza totalmente e con gioia dell’atto di gustare.

Tatto • Per prima cosa prendi contatto con i tuoi strumenti tattili: le dita. Guardale, accarezzale ed

esprimi verso di esse un sentimento d’amore. Quindi tenendo gli occhi chiusi usa le tue dita per accarezzarti molto lentamente il viso, le orecchie, il collo e i capelli. Ripetendoti: «Sto percependo la mia immagine divina». Se vuoi annota le tue sensazioni sul quaderno.

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• Se hai un partner: esegui (dopo aver compiuto la stessa pratica su di te) lo stesso esercizio ad occhi chiusi accarezzando il suo viso, le orecchie, il collo e i capelli ripetendogli: «Sto percependo la tua immagine divina», quindi scambiatevi.

Olfatto • Puoi accendere un incenso o se vuoi puoi odorare un fiore fresco, o un profumo o ciò che

preferisci. Se ne hai la possibilità puoi andare in campagna o al mare e percepire con attenzione gli odori della natura.

• Purché tu lo faccia con consapevolezza e attenzione, potresti anche percepire attentamente i vari odori delle stanze o dei luoghi che visiterai oggi. Tieni il naso pronto in ogni occasione.

Scheda n .11 – La Consapevolezza - Approfondimento

Vista Ti si chiede oggi di osservare con attenzione tutto ciò che ti circonda.

• Appena sveglio, volta lentamente lo sguardo per la tua camera da letto e osserva tutto ciò che ti circonda. Per ogni cosa sulla quale si posa il tuo sguardo ripeti: «Osservo una parete e la benedico; osservo un armadio e lo benedico; osservo una coperta e la benedico; …».

• Mentre ti alzi e svolgi le azioni quotidiane, continua ad osservare tutto ciò su cui si posa il tuo sguardo, senza fare preferenze, e a benedire ogni cosa (telefono, stanza da bagno, specchio, doccia, vasca, ecc.).

• Prosegui il lavoro di osservazione tutto il giorno. Cerca di osservare il maggior numero di cose possibili con attenzione e di benedirle.

Udito Ti si chiede oggi solo di ascoltare e di limitare le tue parole al minimo indispensabile.

• Focalizza la tua attenzione su tutto ciò che percepiscono le tue orecchie. • Ascolta con attenzione chiunque ti rivolga la parola, cerca di non parlare tu. E se lo devi fare,

ascolta le tue parole con attenzione. • Ascolta indifferentemente ogni tipo di rumore, da quello fastidioso di un clackson che suona,

ad una musica piacevole, dalle parole di una persona ciarliera a quelle di una persona che ami. Non emettere giudizi e semplicemente ascolta.

Gusto • Per prima cosa, prima di mangiare ripetiti: «In questo cibo percepisco l’abbondanza

divina». • Qualunque cibo tu mangi oggi, ingeriscilo con calma, masticando molto lentamente e senza

distrazioni, gusta ogni sapore con molta attenzione.

Tatto • Per prima cosa svegliandoti ripetiti: «Oggi voglio percepire la divinità in ogni cosa che

tocco». • Oggi percepisci in maniera tattile ogni cosa che tocchi, percepisci la consistenza degli abiti

che indossi, la delicatezza della tua pelle o di quella del tuo bambino, o di quella del tuo partner, o del tuo gatto o cane, se ne possiedi uno. Percepisci il freddo di una maniglia o il caldo di una porta in legno, percepisci un vetro o una pentola d’acciaio. Percepisci le tue dita mentre scrivono al computer, o mentre cuciono o mentre lavano. Percepisci il calore sulla tua pelle, l’acqua, il freddo. Fai che tutto il giorno sia pervaso dalla tua attenzione tattile.

Olfatto • Per prima cosa ripeti: «In ogni odore che mi concedo di percepire oggi, sento la presenza

divina intorno a me». • Oggi fai costantemente attenzione agli odori che percepisci: nell’ambiente dove vivi, per

strada, ecc. Ad ogni odore associa una sensazione.

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Scheda numero 12 – La Consapevolezza - «Il fungo»

Simbolo della terra, sicurezza e pericolo.

Offro tutti i miei dubbi e le mie incertezze all’unica Fonte naturale che tutto vede e riposo tranquillo e in pace.

Meditazione Ogni goccia che cade sulla terra, ogni seme che

germoglia, ogni fiore che sboccia, testimoniano il Principio unico di tutte le cose. Oggi prendo piena coscienza di fare parte di questo Principio di Unità. Sono parte di un’Unità.

Scheda n. 12 – La Consapevolezza - Base • Esamina con attenzione (scrivendo sul quaderno) tutto ciò che in questo momento ti

preoccupa e che riguarda la tua sicurezza economica. Esempio: «Ho paura di non trovare lavoro; ho paura di non avere abbastanza denaro; ho paura che i soldi non mi bastino; ho paura di perdere il lavoro; di essere sfrattato ecc.».

• Accanto ad ogni voce scrivi: «Entro oggi in piena coscienza che la mia sicurezza non dipende da …[il mio lavoro; i soldi; la casa; …]: io ho la mia sicurezza e la mia forza in Dio».

• Esamina ogni sensazione che ti procura paura o insicurezza o dipendenza e scrivila. Esempio: «Ho paura di non riuscire a smettere di fumare; ho paura di restare solo; ho paura delle relazioni; ho paura di non riuscire a fare a meno di essere ingordo; ho paura di non potere dominare il mio istinto sessuale; ho paura di non poter smettere di bere; di non riuscire a non mangiarmi le unghie; …».

• Accanto ad ogni voce scrivi: «Entro oggi prendo coscienza delle mie paure e delle mie dipendenze. Da questo momento metto ogni mia paura e ogni mia dipendenza nelle mani di Chi può aiutarmi ad eliminarle. Io sono al sicuro, Dio è sempre con me».

• Esamina con attenzione tutti i rapporti di «potere» che hai creato o attirato nelle tue relazioni (come hai strumentalizzato determinate situazioni per portarle a tuo favore; come hai usato la rabbia o il vittimismo per prendere il controllo sugli altri; come hai adoperato il sesso per rifiutare o controllare un’altra persona ecc.) e scrivili. Esempio: «Nel mio rapporto con … Ho sempre fatto la vittima, così lui aveva pena di me e speravo così di trattenerlo a me; nel mio rapporto con … ho usato la violenza per trattenerla a me nella paura; nel mio rapporto con … ho usato il ricatto morale per ottenere la sua benevolenza; nel mio rapporto con … ho usato la mia influenza per ottenere …, ecc.».

• Sii onesto e cerca di analizzare il maggior numero di rapporti possibili. • Accanto ad ogni situazione di rapporto di «potere» scrivi: «Sono amato ed accettato, scelgo

pace e sincerità e amore invece di tutto questo».

Scheda n. 12 - La Consapevolezza - Approfondimento • Prendi coscienza di tutto ciò che possiedi e con consapevolezza scrivi sul quaderno un elenco

dettagliato di tutti i tuoi beni materiali come segue: «Io …[tuo nome] sono grato perché possiedo: lire …; un conto in banca con lire …; un’auto; una moto; una casa; dei mobili; una gonna nera a pieghe; un pantalone blu; una camicia bianca; una camicia a quadretti; un paio di scarpe nere; un paio di scarpe da tennis bianche; un paio di scarpe blu; un frigorifero; una lavatrice; una collana; un orologio; tre anelli d’oro; una cintura in pelle nera; una cintura in pelle bianca; dieci libri di avventura; venti giornalini di

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Topolino; …». Anche se ti sembrerà che ci voglia tempo, fallo con calma e non escludere nulla di tutti i «beni materiali» che sai di possedere.

• Al termine della lista sottolinea quante di queste cose non utilizzi da almeno 6 mesi e quante sono inutilizzate da anni.

• Prepara un pacco con tutte le cose che non utilizzi da almeno sei mesi/un anno e regalale. Mentre prepari il pacco ripetiti la frase: «Sono consapevole che sto eliminando tutto il passato dalla mia vita, per fare spazio al nuovo».

• Tra le cose che ancora utilizzi osserva quante sono quelle di cui pensi di «non potere fare a meno» e chiediti con consapevolezza se «veramente» credi che la tua serenità, il tuo benessere, la tua felicità dipendano dal possesso di queste cose.

• Chiediti cosa, tra le cose a cui «tieni», saresti disposto a regalare ad un estraneo, senza averne in cambio alcuna gratificazione e senza sapere che cosa ne farà.

• Quando sei pronto al «distacco consapevole» regala (vedi punto precedente) quelle cose, e mentre ti accingi a farlo ripeti: «L’unica cosa di cui ho bisogno per essere felice è la mia fede; la ricchezza risiede in Dio, cercherò prima Lui e troverò ogni cos’altro in Lui».

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Sezione 4 – La Volontà

Introduzione

Qui inizia la tua parte di lavoro «volontaria», la tua libera scelta. La volontà è la base di ogni decisione, è la parte «attiva» della nostra mente che ci fa comprendere che siamo noi quelli che guidiamo la macchina del nostro corpo e la nostra mente. Con la volontà iniziamo il nostro cammino verso il cambiamento e verso il discernimento. Siamo finalmente liberi di scegliere e, cosa più importante, decidiamo di farlo. Con la volontà impariamo a dominare i nostri sensi e a gestirli con armonia ed equilibrio.

Comincia dal primo degli esercizi «base» di questa sezione e il giorno dopo fai l’esercizio di approfondimento. Prosegui così per tutte le schede della sezione «Volontà».

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Scheda numero 13 - La Volontà - «L’aquilone»

Simbolo di libertà di scelta. Il volo «costruito» dall’uomo.

Voglio scegliere la libertà, scelgo di vivere nella Sua legge

Meditazione Voglio vedere, sentire, gustare, toccare odorare il mondo

in maniera diversa: scelgo di esercitare da oggi la mia volontà unita alla Sua.

Scheda n. 13 - La Volontà - Base Scegli un momento della giornata in cui sei tranquillo e prendi il quaderno.

• Scrivi una dichiarazione di intenti: «Ho la volontà di cambiare: da oggi sono deciso a vedere ogni relazione in maniera diversa. Lascio alle mie spalle tutto il passato e DA OGGI rendo angelica ogni relazione della mia vita».

• Oggi per tutto il giorno esprimi la tua volontà di «guardare» le tue relazioni in maniera diversa. Cerca di usare principalmente il senso della vista e di lasciare per il momento da parte gli altri sensi.

• Utilizza la vista interiore per guardare tutte le persone con le quali hai una relazione (d’amore, di lavoro, di amicizia, di vicinato ecc.). Se hai un partner, comincia da lui.

• Osserva con amorevolezza, con compassione, con tolleranza e con dolcezza ogni persona con la quale hai una relazione. Ripetiti spesso: «Sto esprimendo la mia volontà di vederti in un modo diverso».

• Parla poco e osserva molto. • Al termine della giornata annota sul quaderno le sensazioni provate nell’esercitare la volontà

di cambiare la percezione della tua vista.

Scheda n. 13 - La Volontà - Approfondimento • Oggi ti viene chiesto di toccare con volontà di amorevolezza, cordialità, benevolenza e

affettuosità ogni persona con la quale entri in relazione (a cominciare dal tuo partner, se lo hai). Non è necessario abbracciare tutte le persone che incontri, basterà un leggero tocco sulla spalla, una leggera carezza, purché fatta con volontà di trasmettere amore. Ricorda che stai esercitando la tua volontà consapevole di cambiare le tue relazioni e di trasformarle tutte in relazioni angeliche.

• Se hai un partner: accendete una candela, mettete una musica dolce di sottofondo. Sedetevi l’uno di fronte all’altro con gli occhi chiusi. Con la mano destra accarezzate contemporaneamente il lato sinistro del vostro partner (partendo dal viso) e poi con la mano sinistra accarezzate contemporaneamente il lato destro del vostro partner. Mentre lo fate ripetete al vostro interno: «Ho la volontà di sentirti in un modo diverso, tu ed io siamo uno».

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Scheda numero 14 - La Volontà - «Il serpente Kundalini»

Simbolo delle passioni dominate e sublimate.

La mia mente è la Mente di Dio. Non posso sbagliare

Meditazione La mia volontà e la Volontà di mio Padre sono Uno.

Abbandono oggi definitivamente tutto ciò che non è amore, abbandono il passato, gioisco del mio presente.

Scheda n. 14 - La Volontà - Base Oggi ti si chiede di utilizzare tre sensi: olfatto, udito e gusto utilizzando la tua volontà

consapevole. Adoperandoli per percepire l’amore e per donare incondizionatamente. • Oggi per tutto il giorno cerca di percepire a livello profondo l’odore che ti circonda. Non

usare profumi oggi; permettiti di odorare l’aria e tutte le persone che ti circondano nella tua e nella loro realtà. Osserva ciò che percepisce il tuo olfatto. Ti dà fastidio l’odore di alcune persone? Pensi che senza un deodorante o un profumo o un dopobarba non sarai accettato? Scrivi cosa provi nel percepire l’odore del tuo corpo e quello delle persone con cui entri in relazione.

• Se hai un partner prova a percepire con lui i vostri rispettivi odori (non è un gioco erotico), prova a percepire come senti l’odore del suo corpo la mattina appena svegli o quando vi vedete la sera. Usa profumi? Usa deodoranti? Sei in grado di sentire il profumo che emana dal suo corpo e basta? Se lui/lei è d’accordo, fate questo esercizio insieme. E poi scambiatevi le impressioni.

• Oggi dedica la tua giornata ad ascoltare, dì che hai fatto un voto di silenzio e che oggi ti limiterai ad ascoltare. Lascia parlare solo gli altri, ascoltali con molta attenzione. Fai attenzione alle persone che parlano per la strada, percepisci dai loro discorsi se hanno qualche problema, se soffrono, se sono felici. Entra in sintonia con ogni persona che «casualmente» ascolti.

• Se hai un partner, oggi digli che lo ascolterai, che questo esercizio richiede il tuo ascolto attento e pregalo di parlarti. Se non riuscite più a dialogare, ascolta il silenzio tra di voi e percepiscine le impressioni. Con molta calma godi del silenzio e fanne un tuo alleato. A fine giornata scrivi sul quaderno le impressioni sulla tua giornata di ascolto.

Scheda n. 14 - La Volontà - Approfondimento • Oggi per tutto il giorno esercita la tua capacità affettiva con volontà e consapevolezza. • Ogni bacio che darai oggi, dallo con volontà e non per abitudine, senti il gusto del contatto

della tua bocca sulla guancia o sulla bocca della persona che bacerai. • Chiediti se hai voglia di ricevere un bacio e, se lo ricevi, senti che sensazioni il ricevere

questo bacio ti comporta. • Esercita la tua volontà, oggi, di superare il sesso e abbandonati semplicemente alle

affettuosità con il tuo partner. Se non hai un partner abbandonati all’affettuosità con un amico/a, pensando che stai esercitando la tua volontà di ricevere amore anche al di là del sesso.

• Dona affetto per tutto il giorno alle persone con le quali sei in relazione, col solo gusto di dare amore incondizionatamente e senza alcun altro fine.

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Scheda numero 15 - La Volontà - «La finestra aperta»

Simbolo della scelta di aprirsi ad una Volontà superiore.

La mia volontà è al servizio della Sua Volontà. So che ogni ricchezza è in Lui, cercherò quindi prima Lui.

Meditazione La ricchezza, l’abbondanza, la prosperità fanno parte del

Padre mio. Metterò oggi la mia volontà al Suo servizio, perché tutto ciò che è di mio Padre è anche mio.

Scheda n. 15 - La Volontà - Base Oggi eserciterai la tua volontà di cambiare. Prendi il quaderno e scrivi:

• «Io …[tuo nome] voglio cambiare la relazione che ho con gli uomini/le donne e da oggi mi impegno a: A) mettere la mia relazione attuale o futura nelle mani dell’Universo; B) dimenticare tutto il passato; C) donare il mio amore senza chiedere niente in cambio; D) perseguire la pace prima di ogni altra cosa; E) non accontentarmi; F) non permettere mai che il mio partner freni o interrompa il mio cammino spirituale; G) sviluppare (o ricercare) una relazione che sia completa dal punto di vista fisico, emotivo, intellettuale e spirituale; H) essere fedele e ad avere totale fiducia nel mio partner; I) rispettare sempre il mio partner e a trattarlo come vorrei essere trattato io».

• Prosegui con la tua relazione col denaro, scrivendo: «Io …[tuo nome] voglio cambiare la relazione col denaro e da oggi mi impegno a dimenticare i miei condizionamenti del passato: … (esempi: il denaro non fa la felicità; è difficile fare denaro; ho sempre avuto problemi di denaro ecc.) e a sostituire i miei vecchi pensieri limitanti con le seguenti affermazioni (scrivi): – Se Dio è abbondanza e ricchezza, io cercherò prima Lui e quindi avrò tutta l’abbondanza e la ricchezza che desidero; – Io ho sempre tutto il denaro che mi serve, perché io fluisco amorevolmente con tutto l’Universo; – Io ho sempre tutto ciò di cui ho bisogno perché tutto ciò che esiste è di mio Padre, ed io sono Suo figlio». Scrivi ognuna di queste affermazioni almeno 10 volte al giorno per una settimana.

• Concludi con la volontà di cambiare la tua relazione con le amicizie. Scrivi: «Io …[tuo nome] voglio cambiare la relazione che ho con le amicizie e da oggi mi impegno a: A) accettare gli amici senza giudicarli; B) ad essere discreto e a sapere ascoltare; C) a dare tutto il mio aiuto e il mio contributo alla crescita spirituale dei miei amici; D) a condividere sempre con loro l’amore incondizionato; E) a non avere aspettative; F) ad essere distaccato e attento. Mi impegno inoltre a coltivare amicizie che abbiano in comune con me la crescita personale e spirituale».

Scheda n. 15 - La Volontà - Approfondimento Impegna la tua volontà direttamente nelle tue relazioni d’amore:

• Se sei single: impegna la tua volontà nel cambiare i tuoi vecchi schemi e comincia a guardare le persone del sesso opposto al tuo con amore ed accettazione. Cambia il tuo giro di conoscenze ed amplialo. Cerca di affiliarti a circoli spirituali e di conoscere persone che abbiano la tua stessa volontà di crescere e di arricchirsi spiritualmente. Quando esci con una persona nuova affronta subito argomenti importanti (per le cose futili c’è sempre tempo). Parla dei tuoi valori, dei tuoi desideri, ascolta l’altro con amore e comprensione. Non cercare di fare diventare subito la relazione una relazione fisica. Cerca di conoscere il più possibile la persona con la quale stai uscendo. Ascolta la sua anima prima del suo corpo. Mettiti in

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contatto con le tue emozioni più profonde, senza lasciarti abbagliare dai sensi. Vai oltre l’aspetto fisico e interessati della vita interiore della persona con la quale stai uscendo. Impegna la tua volontà nello stabilire prima se quella può diventare una relazione d’amore o una relazione d’amicizia. Impegnati da subito a creare una relazione angelica.

• Se fai parte di una coppia che è in crisi: richiedi un colloquio al tuo partner; digli apertamente che le tue esigenze a livello spirituale stanno mutando, che desideri ampliare il vostro rapporto anche dal punto di vista spirituale. Se la relazione tentenna, esercita la tua volontà di cambiare il tuo atteggiamento. Smetti di giudicare il tuo partner e di addossargli le colpe. Assumiti la responsabilità di migliorare e di sanare la vostra relazione. Cambia i tuoi schemi: ascolta di più; non rimproverare; non gridare; risolvi le discussioni con la volontà di sanare e non di attaccare. Ricordati che una relazione deve sempre essere sanata, sia che essa termini sia che continui. Ricerca sempre la pace come primo obiettivo.

• Se fai parte di una coppia serena, prendi l’abitudine ogni domenica di scrivere 3 biglietti. Sul primo biglietto scrivi «GRAZIE» ed elenca tutte le cose di cui ringrazi il tuo partner, ad esempio: «Grazie perché sei gentile con me; perché sei un buon marito/moglie, compagno/a; perché sei attento alle mie esigenze; perché sei affettuoso/a; …». Sul secondo biglietto scrivi «PERDONO» ed elenca ciò di cui vuoi chiedere perdono al tuo partner per la settimana trascorsa, ad esempio: «Ti chiedo perdono per averti trascurato per via del mio lavoro; per averti risposto male ieri; …» e poi: «Ti perdono per: non esserti ricordato del mio compleanno; per non avermi aiutato a lavare i piatti, …». Sul terzo biglietto scrivi: «PER FAVORE» e prosegui chiedendo al tuo partner cosa desideri da lui per migliorare il vostro rapporto e mantenere la vostra relazione serena e felice per sempre. Se possibile fate questo esercizio insieme e scambiatevi i biglietti.

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Scheda numero 16 - La Volontà - «Lo scrigno»

Simbolo dei tesori nascosti in noi.

Voglio ritrovare i tesori nascosti in me e in Te.

Meditazione Voglio ritrovare me stesso oggi: la mia forza e la mia

volontà siano da questo momento una sola cosa con Te. Riscopro ora che il mio vero tesoro è in me.

Scheda n. 16 - La Volontà - Base Da questo momento in poi ti si richiede di esercitare la tua volontà spirituale.

• Ogni mattina quando ti svegli ripeti queste parole (se ti è possibile ad alta voce): «Sono a Tua disposizione Signore, oggi la mia volontà è una con la Tua, agirò in conformità alle Tue leggi».

• Oggi agisci con la volontà di operare in conformità alle Leggi divine: sii amorevole; sii di sostegno agli altri; sii buono; sii comprensivo; sii tollerante; sii allegro; sii positivo.

• Manifesta apertamente il tuo amore al tuo partner (se lo hai) o agli amici, ai colleghi, ai parenti.

• Scrivi un biglietto (anche senza nessuna ricorrenza particolare) al tuo partner o a tua madre, tuo padre, tuo figlio, un tuo amico, augurando gioia, pace, prosperità.

Scheda n. 16 - La Volontà - Approfondimento Ricorda oggi che la volontà umana è debole, ma se fai la Volontà divina non potrai mai

fallire. • Sul quaderno scrivi: «IO VOGLIO REALIZZARE:» e fai un elenco di cose che desideri

realizzare (attento a ciò che desideri perché potrebbe davvero realizzarsi). • Chiediti quanti di questi desideri sono realmente ciò che tu vuoi, perché li desideri e che cosa

cambierebbe nella tua vita se si realizzassero. • Dividi un foglio in due parti. Dall’elenco precedente scegli i tre desideri che consideri più

importanti e per ognuno di essi scrivi accanto quando vorresti che si realizzasse (indica una data precisa entro la quale vuoi che il desiderio si realizzi, a non più di tre mesi).

• Per ogni desiderio scrivi il motivo per cui pensi che non si sia ancora realizzato (scrivi le tue paure o tutto ciò che ostacola la realizzazione di quel desiderio).

• Per ogni desiderio chiediti se lo consideri «possibile» o «impossibile». Se lo consideri impossibile chiediti perché – nonostante tutto – lo vuoi realizzare.

• Chiediti se questi desideri sarebbero conformi alla Volontà divina per il bene tuo e del tuo prossimo.

• Inizia dal desiderio a cui tieni di più e scrivi una dichiarazione di volontà: «Io …[tuo nome] voglio, sopra ogni altra cosa, che …[scrivi il desiderio] si realizzi entro …[scrivi la data]».

• Leggi ad alta voce la tua dichiarazione di volontà. Ascolta le tue sensazioni: il tuo corpo è teso? Il tuo stomaco è rilassato? Il tuo respiro è rilassato?

• Siediti comodo, rilassati e metti una musica dolce, chiudi gli occhi ed immagina il tuo desiderio già realizzato. Cosa cambia nella tua vita? Immagina nei dettagli cosa avviene intorno a te al realizzarsi di tale desiderio. Immagina che tutto vada esattamente come tu desideri e proiettati nel futuro con questo desiderio realizzato.

• Scrivi il desiderio in un foglio grande bianco con un pennarello rosso. Quindi piega il foglio in quattro parti e mettilo in una busta bianca, indirizzalo al tuo angelo compagno affinché lo

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consegni alla Fonte universale. Metti la busta in mezzo ad un libro che ami molto o in un posto segreto a te molto caro e non ci pensare più.

• Fai la stessa cosa per tutti e tre i desideri.

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Sezione 5 – La Fede

Introduzione

La «fede» è l’elemento indispensabile in questo lavoro. Parliamo di fede per indicare la vera Forza, quella che non proviene dal nostre debole corpo, ma dal nostro forte Spirito. La fede è la condizione essenziale per tutto questo lavoro. Occorre infatti avere una grande motivazione per cambiare la nostra vita e la fede è una motivazione molto forte. Per avere la volontà di cambiare occorre avere fede che ci sia una situazione migliore di quella che stiamo vivendo; che là fuori, da qualche parte, ci sia la nostra anima gemella; che ciò che ci attende di diritto sia la Felicità; che il Padre ci ami incondizionatamente.

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Scheda numero 17 - La Fede - «La nuvola»

Simbolo di volontà di innalzamento al di là dell’illusione del mondo.

Osservo i pensieri che come nuvole bianche scivolano leggeri nel cielo…

Meditazione Da oggi ogni mio pensiero è un pensiero d’amore verso

il Padre e verso tutti i Suoi figli, miei fratelli.

Scheda n. 17 - La Fede - Base A questo punto del lavoro è necessario verificare la tua fede nella convinzione che esista una

condizione migliore rispetto a quella che stai vivendo. • Esamina ad una ad una le tue relazioni, cominciando da quella con il tuo partner, se lo hai; se

non hai un partner comincia dalle relazioni con i tuoi genitori e poi con i tuoi amici. Chiediti: «Mi sento in colpa nei confronti di qualcuno?» Aspetta qualche minuto, analizza bene ogni relazione e quindi risponditi, se possibile scrivi il risultato della tua ricerca sul quaderno.

• Ora torna ad analizzare le tue relazioni e chiediti: «Colpevolizzo qualcuno?», «Do a qualcuno la colpa della mia situazione attuale?». Scrivi i risultati di questo ricerca sul quaderno.

• Ora cominciando dalle relazioni per le quali ti senti in colpa scrivi sul quaderno: «Io …[tuo nome] sono completamente innocente nella mia relazione con …[nome della persona]»; «Io …[tuo nome] accetto la mia innocenza nella mia relazione con …[nome della persona] e metto la nostra relazione nelle mani dell’Universo affinché la purifichi».

• Per ogni nome che hai scritto sul quaderno scrivi: «Io …[tuo nome] accetto la tua innocenza …[nome della persona], e metto la nostra relazione nelle mani dell’Universo».

• Ripeti questa sequenza per tutte le relazioni per le quali ti senti in colpa o colpevolizzi l’altra persona.

• Quando hai terminato di scrivere rimani per qualche minuto in silenzio. Chiudi gli occhi e immagina di inalare luce bianca dall’alto della tua testa e di espanderla per tutto il tuo corpo. Quindi immagina di estendere questa luce bianca anche alle persone delle quali hai scritto i nomi sul quaderno.

• Rimani sereno e calmo e abbi una fede totale che le tue relazioni si risolveranno per il meglio.

Scheda n. 17 - La Fede - Approfondimento • Prendi il quaderno e cerca l’esercizio “17 – base”. Riesamina le tue relazioni e i nomi che

avevi scritto sul quaderno in quella occasione. • Chiediti se ci sono ancora sensi di colpa o se si sono già risolti in parte o completamente. • In caso non si fossero risolti prendi due fogli di carta e sul primo foglio scrivi: «Io …[tuo

nome] lascio andare tutti i miei sensi di colpa verso …[nomi delle persone verso cui ti senti in colpa]». Sul secondo scrivi: «Dio aiutami a liberare …[nomi delle persone che ritieni colpevoli di averti causato danno] dalla colpa con la quale li tengo prigionieri e legati a me».

• Rilassati e goditi la sensazione di libertà che proviene dal lasciare andare la colpevolezza.

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Scheda numero 18 - La Fede - «La piuma»

Simbolo del lasciarsi andare nella leggerezza divina.

Sono leggero e completamente abbandonato all’Amore divino.

Meditazione Ho totale fiducia che l’Universo desideri il mio sommo

bene. Mi rilasso in questa certezza per tutto il giorno.

Scheda n. 18 - La Fede - Base • Siediti comodo, rilassati completamente emettendo tre respiri profondi. Ad ogni espirazione

ripeti al tuo interno la frase: «Ho totale fiducia in me stesso». • Rimani con gli occhi chiusi e chiediti se hai totalmente fiducia in te stesso, nelle tue capacità,

nelle tue infinite possibilità. • Prendi il quaderno e scrivi: «Ho totale fiducia nelle mie illimitate possibilità divine». • Ascolta, in silenzio e con gli occhi chiusi, che cosa risponde il tuo inconscio a questa

affermazione e se la risposta è di dubbio («Non è vero niente», «Non ho fiducia in me stesso»; ecc.).

• Fai un elenco di tutte le cose che fino ad oggi sei riuscito a svolgere con attenzione e che hanno fatto sì che tu potessi fidarti delle tue capacità.

• Scrivi nuovamente la frase: «Ho totale fiducia nelle mie illimitate possibilità divine» e sotto questa frase scrivi tutte le cose che vorresti fare ma che pensi di non riuscire a fare.

• Quando hai terminato la lista al fondo scrivi: «Io non ho limiti, sono il figlio di Dio e pertanto, ho totale fiducia nelle mie illimitate possibilità divine: riesco in tutto ciò che mi propongo di fare».

• Scrivi questa affermazione venti volte al giorno per 7 giorni.

Scheda n. 18 - La Fede - Approfondimento • Rilassati completamente, accendi una candela e tieni vicino a te il tuo quaderno. • Chiudi gli occhi ed emetti tre respiri profondi, ripetendo al tuo interno ad ogni espirazione:

«Ho totale fiducia». • Pensa alle tue relazioni attuali con il tuo partner, con la tua famiglia, amici, parenti e chiediti

per ogni persona se hai totale fiducia in ognuno di essi. • Scrivi il nome di ogni persona con la quale hai un rapporto di non fiducia; per ognuna di esse

scrivi accanto la seguente frase: «Affido la nostra relazione nelle mani dell’Universo e accetto che Lui si occupi di renderla santa e basata sulla fiducia reciproca».

• Quando hai terminato chiudi nuovamente gli occhi e ripensa ad ognuno dei nomi che hai scritto sul quaderno; visualizza ogni persona, inspira profondamente ed espirando, al tuo interno ripeti: «Ho totale fiducia».

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Scheda numero 19 - La Fede - «L’occhio di Dio»

Simbolo della Presenza del Padre divino ovunque.

Vedo Dio ovunque, Egli è sempre accanto a me.

Meditazione I miei occhi vedono solo Amore intorno a me. Per tutto il

giorno vedo solo amore dentro e intorno a me. Sto guardando con gli Occhi di Dio.

Scheda n. 19 - La Fede - Base • Rilassati e accendi una candela; se vuoi accendi un incenso e siediti comodo. • Respira tre volte profondamente e, ad ogni espirazione, ripeti al tuo interno la frase: «Io sono

Uno con la Mente di Dio». • Prendi un foglio bianco e dividilo in due parti. A sinistra in alto scrivi tutto ciò che pensi che

sia un tuo bisogno oggi e che vorresti avere per essere felice. Nella parte di destra scrivi tutti i valori in cui realmente credi (onestà, lealtà, sincerità, fedeltà, fiducia, amore, rispetto, impegno, umiltà, perseveranza, tolleranza, pazienza, allegria, gioia, …).

• Quando hai terminato le due liste, osserva la lista di sinistra e chiediti se nel realizzare quel bisogno dovresti venire meno ad uno o più dei valori che hai scritto a destra. Ripeti questa operazione per tutti i desideri scritti a sinistra.

• Su un foglio bianco scrivi in alto: «La mia fede in Dio (nell’Universo, nella Fonte infinita, ecc. come preferisci) mi permetterà di realizzare al più presto questi mie bisogni: …[inserisci solo quelli che non sono in conflitto con i valori che hai scritto sulla parte destra del foglio]».

Scheda n. 19 - La Fede - Approfondimento Da oggi in poi inizia la tua giornata dicendo la seguente frase: «Signore, sono a tua totale

disposizione, la mia fede in Te è totale». Agisci sempre pensando che stai eseguendo un Ordine divino.

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Scheda numero 20 - La Fede - «Il leone»

Simbolo della Potenza dell’Essenza divina in Terra.

Sono sempre pronto a raggiungere il mio Re, nessun altro Regno mi interessa.

Meditazione L’unico Regno che sono deciso a trovare oggi è il Regno

di mio Padre. Non cercherò niente altro.

Scheda n. 20 - La Fede - Base Esaminerai oggi le tue relazioni d’amore. Se hai una relazione in corso:

• Scrivi il nome del tuo attuale partner e chiediti: «Questa è una relazione che sta aumentando la mia spiritualità e mi sta aiutando ad evolvermi?»

• Se la risposta è «sì», prendi un foglio bianco e scrivi: «Ti ringrazio …[nome del tuo partner] per condividere insieme a me la fede e l’Amore assoluto». Poi consegnalo al tuo partner. Se la risposta è «no», chiediti cosa è in tuo potere fare affinché la relazione che stai vivendo si trasformi in una relazione d’amore completa anche dal unto di vista spirituale. Ad esempio chiediti: «Che cosa sto imparando da lui/lei?» oppure «Che cosa sto insegnando a lui/lei?» e ancora «Qual è lo scopo della nostra relazione?»

• Se consideri la tua attuale relazione frenante dal punto di vista spirituale, chiediti seriamente qual è la ragione per la quale la stai portando avanti; domandati se vuoi essere frenato nel tuo cammino verso la felicità e perché.

• Affronta il tema con il tuo partner subito, discutine con calma e serenità (se non ti è possibile, rifletti ulteriormente su che tipo di relazione state portando avanti). In caso tu non abbia un partner attualmente, esamina le tue precedenti relazioni dallo stesso

punto di vista. • Chiediti che cosa hai imparato dalle tue precedenti relazioni o che cosa hai insegnato. A che

livello hanno contribuito ad accrescere la tua evoluzione o a frenarla. Se non hai mai avuto una relazione:

• Chiediti quale pensi che sia il tuo scopo in questa vita e che cosa desideri in una relazione. • Dividi un foglio in metà: a sinistra fai una descrizione dettagliata del tuo partner ideale; a

destra fai un elenco preciso dei valori che desideri in una relazione. Concludi scrivendo al fondo del foglio la seguente affermazione: «Ho totale fede nell’Universo e chiedo di essere sintonizzato con la mia anima gemella».

Scheda n. 20 - La Fede - Approfondimento Se hai un partner:

• Chiediti quanta parte ha il cammino spirituale nella vostra relazione. • Chiediti se lo stare con il tuo partner aumenta la tua evoluzione spirituale e la tua fede e

quella del tuo partner. • Parla con lui ed esaminate insieme quale pensate sia lo scopo della vostra relazione. • Chiedetevi se avete un obiettivo comune basato sulla fede. Parlatene.

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Sezione 6 - Il karma-osservazione

Introduzione

Il karma-osservazione permette di osservare con consapevolezza situazioni, eventi persone e circostanze della nostra vita nelle quali le nostre azioni hanno causato delle reazioni o in cui le azioni altrui hanno causato reazioni in noi.

Ricordiamo che karma vuol dire «azione», in questo lavoro cerchiamo di aiutarvi a rendervi consapevoli di ogni azione che avete svolto o subìto e delle lezioni che ne avete tratto.

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Scheda numero 21 - Il karma-osservazione - «Il pianeta Marte»

Simbolo della lotta e della guerra alla ricerca del potere.

Lotta, volontà, energia e potere metto oggi al servizio divino.

Meditazione Oggi osservo con attenzione dove e in chi ripongo le mie

energie, la mia forza e il potere della mia mente. Sono deciso a non lottare più. Da oggi stesso scelgo di abbandonarmi al Potere Superiore.

Scheda n. 21 - Il karma-osservazione - Base Fermati e concediti del tempo per fare questo esercizio.

• Accendi una candela, metti una dolce musica di sottofondo e mettiti comodo; prendi il quaderno, scrivi la data di oggi.

• Dividi il foglio in due colonne, nella parte di sinistra scrivi la tua data di nascita, a destra scrivi come era composta la tua famiglia alla tua nascita (papà, mamma, tu; oppure: mamma, nonno, nonna, sorellina e tu; oppure: mamma, papà, mamma di papà, fratellino, sorellina e tu, ecc.) scrivi solo i componenti che abitavano effettivamente con voi. Sotto, a seguire, scrivi le date in cui sono intervenuti cambiamenti dalla situazione iniziale, ad esempio: 1965 – nasco io: mamma, papà, fratellino Marco (2 anni). 1970 – nasce mia sorella: mamma, papà, fratellino Marco, sorellina Giovanna. 1976 – nonna con noi: mamma, papà, nonna (mamma di papà), fratellino Marco, … … Continua così fino a che sei rimasto in famiglia.

• Dividi un altro foglio a metà, a sinistra scrivi il primo ricordo che hai di un’azione che hai commesso quando eri bambino/a che ti ha fatto stare male e della reazione che questa azione ha comportato per te e per la persona coinvolta (sforzati di andare indietro nel tempo della tua infanzia il più possibile), scrivi accanto quanti anni avevi allora. Fai una breve descrizione del fatto.

• A destra scrivi che sensazione ancora oggi suscita in te quella azione, che cosa hai provato? Che cosa stai provando ora al ricordarla? Sorridi? Hai rabbia? Ti senti in colpa? Hai rancore?

• Chiudi gli occhi e respira profondamente ripensando sempre a quel dato momento e a quella data azione. Senti cosa prova il tuo corpo a quel ricordo: è teso? Hai un senso di oppressione? Hai un dolore o una sensazione di disagio da qualche parte?

• Inspirando immagina che dall’alto della tua testa entri un raggio di luce ed espirando ripeti al tuo interno: «Lascio andare».

• Ripeti queste operazioni per vari ricordi «dolorosi» della tua infanzia. • Se senti un senso di disagio o di stanchezza, sospendi e riprendi il giorno dopo.

Scheda n. 21 - Il karma-osservazione - Approfondimento • Prendi il quaderno e rivai alle pagine nelle quali hai svolto questo stesso esercizio «base»,

scegli un’azione che tu hai commesso nel passato. • Scrivi quell’azione sulla parte sinistra di un foglio nuovo e a destra sforzati di ricordare tutti

gli avvenimenti che quella data azione ha causato nella tua vita. Ad esempio, a sinistra del foglio: «Ho rubato un oggetto da un supermercato». A destra del foglio: «Questa azione ha fatto sì che mi sentissi in colpa; ha fatto sì che non mi fidassi delle altre persone; che avessi paura che qualcuno potesse rubare a me qualcosa, ecc.».

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• Fai questo esercizio per ogni azione che avevi scritto sul quaderno allora.

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Scheda numero 22 - Il karma-osservazione - «La penna indiana»

Simbolo del ritorno agli antichi rituali di ricerca iniziatica.

Ringrazio il Grande Spirito che sta «iniziandomi» alla ricerca del mio vero Io.

Meditazione Accetto da oggi di entrare nel profondo di me stesso: in

ogni più recondito angolo osservo, scopro, pulisco.

Scheda n. 22 - Il karma-osservazione - Base • Mettiti comodo. Rilassati, respira profondamente. Inspirando immagina di fare entrare una

luce bianca dall’alto della testa ed espirando ripeti al tuo interno la parola: «chiarezza». Fallo più volte, finché senti che il tuo corpo è perfettamente rilassato.

• Prendi il quaderno e scrivi una data, per te significativa di almeno 10 anni fa. Ad esempio se siamo nel 1998: «12 settembre 1988: conosco Elena»; oppure «15 aprile 1986: mi sposo»; oppure «31 dicembre 1982: nasce mio figlio», ecc.

• A destra del foglio scrivi le azioni del passato che hanno fatto sì che tu operassi quella data scelta. Osserva le «coincidenze», le persone che hanno fatto parte dell’azione. Ad esempio: «Sono andato ad una festa, in casa di amici che non frequento spesso, ho conosciuto Elena, mi ha attirato la sua aria triste, le ho chiesto …, lei ha detto …, ho fatto …, poi è avvenuto …».

• Continua l’esercizio per varie date significative degli ultimi 10 anni.

Scheda n. 22 - Il karma-osservazione - Approfondimento • Mettiti comodo, prendi il quaderno e vai al giorno in cui hai fatto questo stesso esercizio

«base». • Parti dalla prima data significativa dell’avvenimento che avevi esaminato allora, riscrivi la

data e l’avvenimento nella parte sinistra di un foglio bianco e sulla destra scrivi tutti gli avvenimenti futuri che sono stati prodotti da quella data azione. Ad esempio, a sinistra scrivi: «12 settembre 1988: conosco Elena»; a destra scrivi: «Dopo un mese dal nostro incontro mi accorgo di essermi innamorato, entro in crisi con mia moglie, comincio ad uscire con Elena, mi sento in colpa, dopo sei mesi mia moglie ci scopre, …».

• Prosegui per tutte le date collegate agli avvenimenti che avevi esaminato nell’esercizio «base».

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Scheda numero 23 - Il karma-osservazione - «La tunica da frate»

Simbolo della ricerca volontaria di solitudine interiore: l’eremita.

La solitudine illumina la scintilla che mi mostra la strada.

Meditazione Oggi accetto di stare da solo con me stesso. Osservo e

ascolto la mia parte interiore; nel silenzio ritrovo me stesso.

Scheda n. 23 - Il karma-osservazione - Base • Mettiti comodo e rilassati. Respira profondamente. Inspirando immagina di fare entrare una

luce bianca dall’alto della testa ed espirando ripeti al tuo interno la parola «chiarezza». Fallo più volte, finché senti che il tuo corpo è perfettamente rilassato.

• Prendi il quaderno e in un foglio bianco scrivi la data di un anno fa (ad esempio se sei al 13 febbraio 1998, scrivi: «13 febbraio 1997»).

• A destra scrivi tutti gli avvenimenti importanti che sono avvenuti nella tua vita in quest’ultimo anno, fino ad oggi.

• Quando hai terminato la lista (ad esempio: «30 aprile 1997: mi sono sposato; 15 giugno ho iniziato a fare volontariato; 2 settembre: ho frequentato un seminario sugli Angeli, …»), riporta il primo di quegli avvenimenti su un foglio nuovo e sulla parte destra del foglio scrivi tutte le tue azioni che hanno determinato lo svolgersi di quello specifico avvenimento.

• Prosegui allo stesso modo per tutti gli avvenimenti della lista.

Scheda n. 23 - Il karma-osservazione - Approfondimento • Riprendi il quaderno e vai alla data in cui hai fatto questo stesso esercizio «base». • Scrivi il primo degli avvenimenti che avevi descritto durante l’esercizio «base». Sulla parte

destra del foglio scrivi quante persone sono state implicate in quello stesso avvenimento in seguito alle azioni che tu hai scelto di fare allora. Chiediti (e risponditi) come sono oggi i rapporti con quelle persone, com’è la tua relazione con ognuna di loro. Ad esempio «Mi sono sposato il 30 aprile 1997, questa azione ha causato un dispiacere alla ex fidanzata di mio marito, la quale continua ad odiare lui e me. Questa relazione non si è risolta ancora bene. Inoltre, sposandomi sono andata contro la volontà di mio padre, il quale ha rapporti freddissimi con me e con mio marito, la relazione con mio padre, da allora è fredda e distaccata, ecc».

• Prosegui questa analisi (scritta) per ogni azione compiuta da te, nella quale sono implicate altre persone.

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Scheda numero 24 - Il karma-osservazione - «La palma»

Simbolo del rilassamento quieto nella calma dell’oasi.

Sono arrivato nel posto giusto e al momento giusto. Ora posso riposare nella gioia e nella pace.

Meditazione Cerco l’oasi, la gioia e la pace dove ora so che posso

trovarle: nel mio vero Essere.

Scheda n. 24 - Il karma-osservazione - Base • Mettiti comodo. Rilassati; respira profondamente. Inspirando immagina di fare entrare una

luce bianca dall’alto della testa ed espirando ripeti al tuo interno la parola «chiarezza». Fallo più volte, finché senti che il tuo corpo è perfettamente rilassato.

• Prendi il quaderno e scrivi i nomi delle persone con le quali hai avuto una relazione importante. Analizza per prime le relazioni d’amore con le quali hai formato «coppia» e che hanno influito molto sulla tua vita.

• Se non hai mai avuto relazioni di coppia, analizza le tue relazioni di amicizia. • Prendi un foglio nuovo dividilo in due parti, a sinistra scrivi il primo nome, a destra scrivi

tutte le azioni che questa persona ha fatto verso di te e che hanno determinato l’inizio, il proseguimento e/o la fine del vostro rapporto. Ad esempio: «Giancarlo: conosciuto nel 1985, era già sposato, e non riusciva a prendere una decisione nei miei confronti; sfuggiva sempre le responsabilità; passava sempre le feste e i week-end con la moglie ecc. Mi ha lasciata per la mia migliore amica nel 1988».

• Quando hai terminato di descrivere tutte le azioni compiute da questa persona nei tuoi riguardi, siediti comodo, chiudi gli occhi e vai con il ricordo al tempo della vostra relazione. Ascolta il tuo corpo, ci sono tensioni? Percepisci qualche disagio nel ricordare? Respira profondamente, immaginando di inspirare luce dall’alto della testa ed espirando ripeti al tuo interno: «Lascio andare».

• Prosegui con tutte le altre relazioni importanti che hai avuto fino ad oggi. Fino a concludere con la relazione di coppia attuale (se ne hai una).

Scheda n. 24 - Il karma-osservazione - Approfondimento • Prendi il quaderno e torna alle pagine in cui hai effettuato questo stesso esercizio «base». • Riscrivi ad uno ad uno nella parte sinistra di un foglio tutti i nomi che avevi scritto allora. Per

ogni nome, sulla parte destra, descrivi le tue azioni nei confronti di quella persona. • Come ti sei comportato? Che tipo di azioni svolgevi? Cercavi di controllare l’altro? Ti sentivi

succube, dipendente o tentavi di dominare l’altro? Scrivi ogni azione compiuta da te che riesci a ricordare.

• Quando hai terminato di descrivere tutte le azioni compiute da te nei riguardi di quella persona, siediti comodo, chiudi gli occhi e vai con il ricordo al tempo della vostra relazione. Ascolta il tuo corpo, ci sono tensioni? Che sentimento provi per quella persona oggi? Ci sono ancora rancori irrisolti? Provi odio, indifferenza? Ti senti in colpa verso di lui/lei? Prendi il quaderno, e in un foglio bianco scrivi il nome di quella persona e accanto il sentimento che stai provando oggi per lui/lei.

• Interrogati sul sentimento che quella persona potrebbe provare oggi per te. Gli/le sei indifferente? Prova odio o rancore per te? Si sente in colpa nei tuoi confronti? Non lo sai?

• Scrivi sul quaderno, sotto il sentimento che tu provi per lui/lei, il sentimento che lui/lei pensi che provi per te.

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• Prosegui il lavoro per tutte le persone che avevi scritto nell’esercizio «base».

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Sezione 7 - Il karma-ferma

Introduzione

Il karma-ferma indica un periodo più o meno lungo della vita in cui ci siamo lasciati fermare o in cui ci siamo volontariamente fermati nel nostro cammino evolutivo. A volte possiamo esserci fermati per «amore», a volte per malattia, a volte per una «crescita» materiale. È importante scoprirne le cause affinché non si ripetano. Lo stato di ferma è uno stato anomalo in cui viviamo senza svolgere la nostra funzione, quella per la quale siamo nati.

Con questo lavoro ci proponiamo di aiutarvi ad identificare il vostro stato di ferma passato e presente e a spingervi ad uscirne o a non ricadervi.

Potete lavorare ad una scheda per giorno o per più di un giorno, a vostra scelta.

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Scheda numero 25 - Il karma-ferma - «Il papavero»

Simbolo della stasi estiva.

Giaccio immobile, non odo né il vento né pioggia né calore né freddo insensibile e vuoto in attesa del Risveglio.

Meditazione Oggi rimango in silenzio per permettermi di vedere e di

ascoltare tutte le catene e le prigioni che io stesso ho creato.

Scheda n. 25 - Il karma-ferma - Base • Mettiti comodo, rilassati respirando profondamente e lentamente; ad ogni espirazione lascia

andare ogni tensione presente nel tuo corpo. • Rimani qualche istante con gli occhi chiusi e chiediti: «Chi o che cosa ha impedito la mia

crescita personale e spirituale?» • Scrivi tutto ciò che emerge, tutte le situazioni che ti hanno fatto sentire bloccato, le situazioni

o gli eventi accaduti nella tua vita che ti hanno tenuto in uno stato di pigrizia mentale o di mancanza di volontà. Ad esempio: «Ho avuto quel tale incidente e sono rimasto forzatamente a letto per un mese. In quel periodo sono caduto in depressione e mi sono ritirato in me stesso, …»; «Quando è terminata la mia relazione con … sono rimasto in stato di ‘assenza’, non volevo più vedere né sentire nessuno, non uscivo più di casa …»; «Quando andavo a scuola, la bocciatura avvenuta in terza liceo ha fatto sì che io mi fermassi per …».

• Prosegui con tutti le situazioni o gli avvenimenti del passato che ricordi e che reputi ti abbiano «fermato» nel tuo cammino evolutivo.

Scheda n. 25 - Il karma-ferma - Approfondimento • Mettiti comodo, rilassati respirando profondamente e lentamente; ad ogni espirazione lascia

andare ogni tensione presente nel tuo corpo. • Prendi in esame la situazione che reputi più «bloccante» del tuo passato, che ti ha causato un

periodo breve o lungo di «annebbiamento» e alla quale addebiti la causa di un tuo stato di «ferma».

• Descrivi la situazione in poche parole, ad esempio: «La mia malattia», «Il mio rapporto con Gianni», ecc.

• Sotto la breve descrizione della situazione scrivi: «Perché ho permesso che mi si fermasse?» Cerca a questo punto di fare un’analisi dettagliata delle tue responsabilità in tale situazione,

perché hai permesso che la situazione durasse tanto? Perché non hai reagito prima? Perché hai voluto soffrire? Quali cose avresti potuto fare (e non hai fatto) affinché la situazione fosse diversa o cambiasse prima?

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Scheda numero 26 - Il karma-ferma - «La quercia»

Simbolo della staticità.

Devo andare in fondo alle mie radici per ritrovare la mia vera essenza.

Meditazione Oggi sono deciso ad entrare nelle mie radici più

profonde, ad accettare la mia stabilità, a ritrovare la mia solidità. Accetto di essere su questa terra per ritrovare il mio vero Essere.

Scheda n. 26 - Il karma-ferma - Base • Mettiti comodo, rilassati respirando profondamente e lentamente, ad ogni espirazione lascia

andare ogni tensione presente nel tuo corpo. • Analizza le tue relazioni di amicizia, scrivi sul quaderno i nomi dei tuoi amici del passato;

accanto ad ogni nome scrivi accanto «avanti» o «ferma», in base al tipo di rapporto che avete avuto. Ad esempio se da un amico hai imparato molto scriverai «avanti», se hai avuto l’impressione che il vostro rapporto fosse frenante per la tua crescita o addirittura che ti portasse indietro scrivi «ferma».

Scheda n. 26 - Il karma-ferma - Approfondimento Riprendi il quaderno e vai all’analisi delle tue relazioni di amicizia.

• Per ogni nome di amico che ritieni ti abbia «fermato» nella tua strada evolutiva, analizza cosa avresti potuto fare tu e non hai fatto e perché. Ad esempio: «La mia amicizia con … mi ha fatto restare indietro, perché con … ho assunto il ruolo di succube, ascoltavo tutto quanto diceva e non mettevo mai me stesso al primo posto, provavo gelosia e invidia per … e non lo comprendevo, quindi preferivo …».

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Scheda numero 27 - Il karma-ferma - «Il serpente»

Simbolo della tentazione di arrendersi.

In ogni momento di stasi, in ogni attimo di gioia riconosco la santa volontà del Padre mio.

Meditazione Oggi volontariamente sceglierò di fermarmi, per leggere

dentro il mio cuore. Non permetterò oltre che né il ciclo degli eventi né niente al mondo possa ostacolare la strada del mio ritorno a casa.

Scheda n. 27 - Il karma-ferma - Base • Accendi una candela e un incenso. Siediti comodo e rilassati completamente. • Pensa a tutte le volte che il tuo corpo ti ha causato uno stato di «ferma» (per malattia,

incidente, depressione, …). • Prendi il quaderno e scrivi le date (se le ricordi) in cui sono avvenuti tali «impedimenti» fisici

nella tua vita. Accanto ad ogni data scrivi l’avvenimento. • Se ci sono stati molti «blocchi» fisici nella tua vita poniti queste domande: «Perché ho

voluto fermarmi? Che cosa dovevo imparare?»; «Oggi posso dire di avere imparato qualcosa dai miei mali?».

• Cerca di rispondere sinceramente ad ogni domanda. Cerca di analizzare quali persone erano/sono coinvolte in questo tuo richiamo fisico e se inconsciamente avevi motivo di richiamare la loro attenzione su di te. Chiediti perché vuoi che la malattia o l’indisposizione ti «fermino» nel tuo cammino spirituale.

• Scrivi la seguente affermazione almeno 10 volte: «Il mio corpo è uno strumento divino, lascerò che sia sano affinché possa aiutarmi a svolgere al meglio il mio compito su questa terra».

Scheda n. 27 - Il karma-ferma - Approfondimento • Siediti comodo e rilassati completamente. Accendi una candela e un incenso. • Respira a narici alternate (almeno 10 volte): premi il pollice della mano destra sulla narice

destra e inspira con la narice sinistra, quindi con l’indice destro chiudi la narice sinistra ed espira con la narice destra. Mantenendo chiusa la narice sinistra inspira con la narice destra, quindi chiudi nuovamente la narice destra ed espira con la sinistra. Mantenendo chiusa la narice destra inspira con la narice sinistra, e via di seguito.

• Quando hai terminato le respirazioni a narici alternate, chiudi gli occhi e, respirando lentamente e profondamente, ascolta il tuo corpo: prima porta l’attenzione alla sua parte esterna, cominciando dai piedi, sali fino alla testa. Poi sentilo all’interno, percepisci il sangue che fluisce; percepisci gli organi interni, l’intestino, lo stomaco, il fegato, la milza, i reni, l’apparato genitale, il cuore, i polmoni, i bronchi, la gola, le orecchie, gli occhi, il cervello.

• Respirando senti se ci sono tensioni esterne o interne nel tuo corpo e immagina di focalizzare il tuo respiro sulla parte che senti tesa dicendole mentalmente: «Lasciati andare, sei al sicuro». Continua fino a che non senti che tutto il corpo è perfettamente rilassato e che tutte le tensioni sono sparite.

• Continua a rimanere ad occhi chiusi ed in silenzio e medita su questa frase: «Corpo mio, ti amo, ti accetto e non ti permetterò mai più di fermarmi nel mio cammino verso il Padre divino».

• Apri gli occhi e scrivi questa frase sul quaderno per almeno 10 volte.

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Scheda numero 28 - Il karma-ferma - «Il cristallo diamante»

Simbolo della splendida apparenza.

Brilla, limpida luce cristallina, e mostrami la realtà dietro ogni illusoria apparenza.

Meditazione Oggi osserverò, ascolterò, odorerò, gusterò e toccherò

solo con il cuore. Non mi lascerò mai più ingannare dalle false visioni illusorie del mondo.

Scheda n. 28 - Il karma-ferma - Base Per chi ha avuto e/o ha relazioni di coppia:

• Accendi una candela e un incenso. Siediti comodo e rilassati completamente. • Respira per qualche minuto ad occhi chiusi, cercando di eliminare ogni tensione dal corpo. • Rievoca con la mente le tue relazioni di coppia, pensa se qualche relazione passata o attuale ti

ha fermato o sta fermandoti nel tuo cammino spirituale. • Apri gli occhi e scrivi quanto è emerso nella meditazione. Se hai riscontrato che la tua

precedente relazione o quella attuale ti ha fermato o ti sta fermando chiediti: «Perché ho permesso (sto permettendo) che quella (questa) relazione mi fermi nella mia crescita spirituale?».

• Esamina tutte le tue paure (scrivile sul quaderno) di allora o attuali. Vivevi una passione che ti travolgeva? Eri (sei) succube della persona in oggetto? Non ti interessavi allora (non ti interessi ancora) alla crescita spirituale? Non eri (non sei) ancora consapevole che si potesse o si possa fare di più? Ecc.

• Esamina se hai avuto dei «segnali» o delle «coincidenze», allora o ora, che ti facessero comprendere che tale relazione per te era bloccante. Chiediti perché non hai voluto ascoltare.

• Scrivi una dichiarazione di intenti: «…[data] Io …[tuo nome] da oggi non permetterò più a nessuno di bloccare la mia crescita spirituale, metto le mie relazioni passate, presenti e future nelle mani del Padre divino affinché mi aiuti a sanarle». Per chi non ha mai avuto relazioni di coppia:

• Accendi una candela e un incenso. • Siediti comodo e rilassati completamente. • Respira per qualche minuto ad occhi chiusi, cercando di eliminare ogni tensione dal corpo. • Prendi il quaderno e scrivi questa domanda: «Perché non mi sono ancora permesso/a di

avere una relazione di coppia?» Risponditi sinceramente e cerca di pensare se nel non avere una relazione di coppia tu ti stia tenendo lontano e fermo nel tuo cammino spirituale (ti senti teso, arrabbiato, hai rancore verso te stesso e gli altri, senti di non meritare ecc.)

• Fai una dichiarazione di intenti, scrivi: «…[data] Io …[tuo nome] lascio andare ogni paura ed ogni ostacolo che mi impedisce una sana vita di coppia, mi rimetto completamente al Padre divino che mi concederà di purificarmi affinché il mio cammino spirituale possa iniziare nella gioia e nella certezza che, l’incontro con la mia anima gemella possa avvenire al più presto».

Scheda n. 28 - Il karma-ferma - Approfondimento • Accendi una candela e un incenso. • Siediti comodo e rilassati completamente. • Respira lentamente e profondamente.

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• Prendi il quaderno e rileggi tutti gli esercizi che hai svolto riguardanti la sezione «karma-ferma».

• Chiudi gli occhi e comincia a respirare lentamente e profondamente; assicurati di avere sciolto tutte le tensioni del tuo corpo.

• Ora ripeti ad alta voce questa frase: «Io …[tuo nome] sono deciso fermamente a riconoscere e quindi a lasciare andare qualsiasi situazione o persona che impediscano la mia crescita spirituale. Metto ogni mia relazione nelle braccia del Padre divino e da questo momento accetto solo gioia nella mia vita, perché so che è nella gioia che incontrerò il mio Padre divino».

• Inspira profondamente poi, espirando dalla bocca vigorosamente, immagina di mandare giù nel fondo della terra ogni blocco e ogni impedimento della tua vita, passato e presente.

• Ripeti per tre volte quanto indicato nei due punti precedenti.

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Sezione 8 - Il karma-purificazione

Introduzione

Il karma-purificazione è una parte importantissima in questo lavoro, da questo lavoro dipende in gran parte la liberazione del canale di comunicazione che porta a sintonizzarsi con l’anima gemella. Quando c’è del karma sospeso e non sanato, non purificato non si può passare alla classe successiva, si ripeterà la classe fino a che la lezione non si sarà appresa. Noi suggeriamo un metodo infallibile per sanare il karma e per purificarlo: il perdono. Quando si arriva al vero perdono si vive in un mondo dove non c’è più rabbia, non c’è più rancore, non c’è più motivo di attacco. Un mondo perdonato è un modo puro, dove le nostre vibrazioni trasmettono solo amore.

Credeteci, non è un’utopia, stiamo già sentendo ciò che pensate, perché lo abbiamo sentito numerose volte durante i nostri corsi: «Non potrei mai perdonare; è impossibile; lui/lei non se lo merita; No! Non ora!, ecc.». Non perdonate per fare un regalo a chi pensate vi abbia ferito, perdonate per liberare voi stessi. Il rancore e la rabbia accumulati sono come catrame incollato sulla nostra anima, e le azioni che lo hanno causato, anche se ormai lontane nel tempo, hanno causato karma. Per sanare questo karma potrebbero occorrere molte vite e ciò potrebbe causare ancora molte sofferenze. Non avete voglia di liberarvi dal dolore? Non avete voglia di eliminare per sempre il rancore e la rabbia dalla vostra vita? O preferite soffrire per millenni piuttosto che perdonare? A voi la scelta.

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Scheda numero 29 - Il karma-purificazione - «Il gabbiano»

Simbolo della purezza angelica.

Mi lascio andare sulle ali del vento, libero nell’Infinito.

Meditazione Oggi decido liberamente di abbandonare ogni

attaccamento ed ogni impedimento che mi tiene ancorato al passato. Libero da ora il mio presente.

Scheda n. 29 - Il karma-purificazione - Base Inizierai oggi a purificare le azioni che hai compiuto nel tuo passato.

• Accendi una candela e un incenso, mettiti comodo, rilassati il più possibile, chiudi gli occhi ed emetti 3 respiri lenti e profondi.

• Vai con il pensiero al tuo passato (è un lavoro che hai già fatto con il karma-osservazione) e ripensa ad una tua azione che tu sai può avere causato sofferenza ad un’altra persona.

• Non appena hai messo a fuoco la tua azione, apri gli occhi e prendi 3 fogli di carta bianchi, sul primo scrivi: «Io …[tuo nome] mi perdono completamente per: …[scrivi l’azione che hai commesso e per cui ti senti in colpa]»

• Sul secondo biglietto scrivi: «Io …[tuo nome] mi assumo la completa responsabilità di essere già da ora consapevole delle azioni che compio e compirò, e mi impegno ad agire nel nome dell’Amore».

• Sul terzo scrivi: «Io …[tuo nome] chiedo umilmente perdono a …[nome della persona coinvolta nella tua azione] per …[il fatto che vi ha visti coinvolti], prego il Padre divino di liberarci entrambi».

• Al termine di questo lavoro prendi i tre fogli e bruciali dicendo: «Mi libero di tutti i miei sensi di colpa per le mie azioni passate e mi rimetto nelle mani del Padre divino affinché mi conceda la purificazione karmica».

• Ripeti questa operazione per ogni tua azione commessa nel passato e che ti provoca attualmente sensi di colpa e scrivi a seguito sugli stessi fogli tutte le azioni a seguire.

Scheda n. 29 - Il karma-purificazione - Approfondimento • Accendi una candela e un incenso, mettiti comodo, rilassati il più possibile, chiudi gli occhi

ed compi 3 respirazioni lente e profonde. • Riesamina il tuo passato e chiediti se ci sono ancora situazioni o azioni commesse da te che ti

fanno sentire in colpa o pensando alle quali in qualche modo ti senti a disagio. • Pensa se ci sono menzogne che hai detto e delle quali non riesci a liberarti. • Prendi un foglio bianco e scrivi (esempio): «Io …[tuo nome] abbandono: i miei sensi di

colpa verso mio fratello per averlo odiato, verso mia madre perché non vado mai a trovarla, perché la tratto male, verso Giovanna per averla tradita … Inoltre abbandono tutte le mie menzogne: aver detto a tutti che ho 10 anni di meno; aver detto che sono stato amante di …; che ho fatto quella data cosa; …».

• Al termine della lista scrivi: «Io …[tuo nome] accetto da ora la mia innocenza, quindi lascio definitivamente andare tutti i miei sensi di colpa e tutte le menzogne che ho detto agli altri e a me stesso e mi accetto quale il santo figlio di Dio».

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Scheda numero 30 - Il karma-purificazione - «Lo smeraldo»

Simbolo del chakra del cuore. Affettività e purezza.

Il raggio di Amore infinito attraversa tutti i cuori.

Meditazione Nell’Amore penso, nell’Amore agisco, nell’Amore vivo.

Scheda n. 30 - Il karma-purificazione - Base • Accendi una candela e un incenso, mettiti comodo, rilassati il più possibile, chiudi gli occhi e

respira lentamente e profondamente per 3 volte. • Riesamina il tuo passato e chiediti quali anni della tua vita ricordi con disagio, rabbia o

rancore, a causa di avvenimenti che ti hanno portato sofferenza e dolore. • Prendi un foglio bianco: scrivi, sulla parte sinistra, l’anno (o gli anni) in questione e, sulla

parte destra, descrivi in poche parole l’avvenimento triste o doloroso che è avvenuto in quell’anno (in quegli anni).

• Quando hai terminato, a seguito scrivi: «Da quest’anno …[scrivi l’anno in questione] e da questa situazione avvenuta ho imparato …[sforzati di comprendere la lezione che hai imparato in quegli anni e da quelle situazioni]».

• Prendi un foglio nuovo e scrivi: «Io …[tuo nome] perdono completamente l’anno …[data] e lo ringrazio per la lezione che mi ha insegnato».

• Ripeti questa frase per ogni anno in questione.

Scheda n. 30 - Il karma-purificazione - Approfondimento • Prendi il quaderno e vai allo stesso esercizio «base». • Scrivi su un foglio nuovo gli anni che ti hanno procurato sofferenza e per ognuno di essi

scrivi: «Io …[tuo nome] perdono l’anno … per avermi causato i seguenti dolori: …». • Fallo per tutti gli anni in questione • Quando hai terminato le accuse scrivi per 7 volte su un foglio: «Io …[tuo nome] perdono

completamente tutti gli anni del mio passato che mi hanno causato dolore. Sono adesso cosciente che tutto ciò è servito per la mia evoluzione spirituale. Ringrazio quindi il passato per avermi concesso di crescere».

• Al termine brucia l’elenco delle accuse e ripeti a voce alta: «Sono completamente libero da tutto il passato».

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Page 96: Relazione d'Amore

Scheda numero 31 - Il karma-purificazione «L’ametista»

Simbolo della Grande Madre divina unificatrice nel Perdono.

In un mondo perdonato non c’è più rabbia, non c’è più rancore, resta solo L’Amore

Meditazione Oggi è giunto il momento della mia liberazione: nel

perdono sono finalmente libero.

Scheda n. 31 - Il karma-purificazione - Base Oggi è un giorno molto importante, è un giorno che potrebbe cambiare la tua vita, vivilo con

consapevolezza e gioia. • Accendi una candela, un incenso, e siediti comodamente. Respira profondamente e

lentamente. Inspirando immagina di inalare luce ed espirando ripetiti al tuo interno la parola «innocenza».

• Continua ad inspirare inalando luce e espirando abbandona ogni giudizio ripetendo la parola «innocenza».

• Quando ti senti pronto prendi il quaderno e scrivi i nomi delle persone (solo parenti e amici) con le quali hai o hai avuto in passato un rapporto o motivi di odio, rancore, gelosia, invidia, disagio. Comincia dalle persone della tua famiglia (madre, padre, fratelli, sorelle, parenti, amici).

• Prendi un foglio nuovo e scrivi una lettera di «accuse» alla prima persona della tua lista, nella quale le dici tutto ciò di cui la accusi (cerca di tirare fuori tutta la tua rabbia e il tuo rancore nei confronti della persona che reputi causa della tua sofferenza). Quando hai terminato questa lettera, la bruci e, nel farlo, ripeti a voce alta: «Io …[tuo nome] abbandono tutto il giudizio e il passato che ci tiene legati e sono pronto a perdonare».

• Prendi un foglio nuovo e scrivi una lettera, alla stessa persona, nella quale ti assumi le tue responsabilità per aver contribuito a creare il vostro rapporto. Analizza a fondo le tue azioni e ciò che puoi aver fatto per contribuire a creare quel tale rapporto tra voi.

• Nel caso tu non riesca a trovare alcuna responsabilità da parte tua (ad esempio: hai subito un abuso da bambino/a), scrivi: «Io …[tuo nome] ti perdono, …[nome dell’altra persona], perché quando hai commesso quella azione nei miei confronti dormivi e non eri cosciente del male che stavi commettendo, ti libero dal tuo karma nei miei confronti, e ti perdono completamente».

• Anche queste lettere vanno bruciate. • Al termine prendi un foglio bianco e, per 7 volte, scrivi: «Io …[tuo nome] perdono te,

…[nome della persona coinvolta] completamente». • Ripeti questa operazione nei giorni a seguire per tutte le persone con le quali hai un rapporto

difficile. Ricorda che in questo modo stai purificando e sanando tutte le tue relazioni, eliminando il

karma sospeso.

Scheda n. 31 - Il karma-purificazione - Approfondimento • Accendi una candela, un incenso, e siediti comodamente. Respira profondamente e

lentamente. Inspirando immagina di inalare luce ed espirando ripetiti al tuo interno la parola «innocenza».

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• Continua ad inspirare inalando luce ed espirando abbandona ogni giudizio ripetendo la parola «innocenza».

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• Prega: «Padre divino, Angelo Compagno, aiutatemi nell’opera di purificazione e di perdono e annullate in me da ogni giudizio e ogni impedimento che possa ostacolare la mia liberazione».

• Prendi il quaderno e vai a questo stesso esercizio base e per ogni nome che avevi scritto allora sul quaderno scrivi una lettera d’Amore come segue: «…[data del giorno] - Caro/a …[nome della persona coinvolta], io …[tuo nome] scelgo da questo momento la mia libertà da ogni giudizio, dal rancore e dall’odio e accetto di vedere in te la perfetta innocenza. Ti riconosco come mio fratello, ti amo incondizionatamente e mi unisco a te nella strada del ritorno al nostro Padre divino. …[firma tua]». Puoi scegliere se inviare questa lettera alla persona in oggetto o se tenerla per te.

• Al termine di ogni lettera (ti si chiede di fare una lettera per ogni persona per la quale provi o hai provato sentimenti malevoli) rilassati, chiudi gli occhi e ascoltati da dentro; senti la tua perfetta pace e l’amore che circola nel tuo corpo insieme al sangue. Ringrazia il Padre divino per averti concesso il dono del perdono e il tuo angelo compagno per averti assistito nell’operazione di purificazione.

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Scheda numero 32 - Il karma-purificazione «Il lapislazzulo»

Simbolo della comunicazione limpida e purissima.

Comunico ora direttamente con la Fonte infinita, ascolto solo la Sua Voce in me.

Meditazione Gioisco nel perdono e nella liberazione, sento che si

avvicina la mia vera Meta.

Scheda n. 32 - Il karma-purificazione - Base Oggi analizzeremo i tuoi rapporti di coppia alla luce del perdono. Purificheremo così il tuo

karma di coppia, per permetterti di godere della gioia di incontrare e ricongiungerti alla tua anima gemella. • Accendi una candela, un incenso, e siediti comodamente. Respira profondamente e

lentamente. Inspirando immagina di inalare luce ed espirando ripetiti al tuo interno la parola «innocenza».

• Continua ad inspirare inalando luce ed espirando abbandona ogni giudizio ripetendo al tuo interno la parola «innocenza».

• Quando sei pronto prendi il quaderno e scrivi i nomi delle persone con le quali hai avuto una relazione di coppia in passato e per le quali provi o hai provato sentimenti quali gelosia, odio, rancore, rabbia, ecc.

• Inizia con la prima persona della lista: prendi un foglio e scrivi una lettera di «accuse» (vedi esercizio precedente), quando hai terminato di scriverla, bruciala. Nel farlo ripeti a voce alta: «Io …[tuo nome] libero te …[nome dell’altra persona] e il nostro passato e accetto la nostra innocenza».

• Prendi un foglio e scrivi una lettera di «responsabilità» da parte tua per avere accettato, o contribuito a creare, o provocato il vostro rapporto proprio così come è andato. Analizza con calma e attenzione tutte le tue azioni e osserva che cosa hai imparato da quel rapporto, quale lezione di vita ne hai tratto.

• Prendi un terzo foglio e scrivi per 7 volte: «Io …[tuo nome] perdono te …[nome dell’altro] completamente e con amore».

• Rilassati, chiudi gli occhi ed esprimi pensieri d’amore verso la persona che hai perdonato. • Fallo nei giorni a seguire per tutte le altre persone con le quali hai avuto un rapporto di

coppia un rapporto di coppia non «guarito».

Scheda n. 32 - Il karma-purificazione - Approfondimento Per chi è in coppia: Oggi lavorerai sul tuo attuale rapporto di coppia

• Siediti comodo, rilassati, accendi una candela respira profondamente e lentamente, ponendo l’attenzione sul respiro che entra ed esce dal tuo corpo. Ad ogni inspirazione inala luce e ad ogni espirazione ripetiti al tuo interno la parola «chiarezza».

• Quando ti senti calmo e rilassato comincia ad analizzare la tua situazione attuale. Non criticare, non giudicare ed evita di farti colpe o di proiettarle sul tuo partner.

• Prendi il quaderno e scrivi: «Desidero cambiare e migliorare la mia attuale relazione di coppia».

• Chiediti: «Lo voglio veramente?» Risponditi con molta sincerità. • Se la tua risposta è «non sono sicuro» o «no», fai un elenco dei «vantaggi» che hai a lasciare

che la tua relazione si trascini così come è ora.

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• Quando hai terminato, fai un elenco delle paure che hai a cambiare la tua relazione. • Al termine, fai un elenco delle cose che vuoi cambiare nella tua relazione (analizza la tua

parte, ciò che tu puoi fare per cambiare la relazione). • Ora scrivi: «La mia parte di responsabilità nell’avere creato la relazione di coppia che

sto vivendo è: …». Sii sincero e, senza fare la vittima, cerca di verificare perché hai permesso che la relazione divenisse quella attuale. Forse hai avuto paure, forse sono sorti schemi di educazione che ti hanno portato a «subire» o ad essere «aggressivo», ecc.

• Quando hai terminato scrivi per 7 volte: «Io …[tuo nome] mi impegno a vedere l’innocenza di …[nome del tuo partner] e scelgo di portare pace e amore nella nostra relazione in vece di tutto quanto c’è stato finora».

• Prendi l’impegno di «guarire» la tua relazione. Ricordati che qualsiasi tipo di relazione va guarita e il karma va sanato. Puoi scegliere di restare o di uscire dalla tua relazione, ma in ambedue i casi va fatto con amore.

• Ricorda sempre che il tuo partner è il tuo maestro e che tu sei il suo maestro. Ogni relazione di coppia serve a farci comprendere ciò che dobbiamo «guarire» in noi stessi. L’altro è sempre innocente e così pure noi. Per chi non è in una relazione di coppia: Lavorerai sulla tua attuale situazione affettiva.

• Siediti comodo, rilassati, accendi una candela respira profondamente e lentamente, ponendo l’attenzione sul respiro che entra ed esce dal tuo corpo. Ad ogni inspirazione inala luce e ad ogni espirazione ripetiti al tuo interno la parola «chiarezza».

• Quando ti senti calmo e rilassato comincia ad analizzare la tua situazione attuale. Non criticare, non giudicare ed evita di farti colpe o di proiettarle sugli altri.

• Prendi il quaderno e scrivi: «Desidero cambiare e migliorare la mia attuale situazione affettiva?»

• Chiediti: «Lo voglio veramente?» Risponditi con molta sincerità. • Se la tua risposta è «non sono sicuro» o «no», fai un elenco dei «vantaggi» che hai a lasciare

che la tua situazione affettiva rimanga allo stato attuale (forse ti piace sentirti vittima, forse hai paura di iniziare qualcosa di nuovo, ecc.).

• Quando hai terminato, fai un elenco delle paure che hai di cambiare la tua situazione. • Al termine, fai un elenco delle cose che vuoi cambiare in te (analizza la tua parte, ciò che tu

puoi fare per cambiare la situazione). • Ora scrivi: «La mia responsabilità nell’avere creato la situazione affettiva che sto

vivendo è: …». Sii sincero e, senza fare la vittima, cerca di verificare perché hai permesso che la situazione divenisse quella attuale. Forse hai avuto paure, forse sono sorti schemi di educazione che ti hanno portato a fuggire dalle relazioni, a non sentirti sicuro in una relazione, ecc.

• Quando hai terminato, scrivi per 7 volte: «Io …[tuo nome] mi impegno a vedere l’innocenza negli altri e in me stesso e mi impegno ad aprirmi all’amore.

• Prendi l’impegno di «guarire» la tua situazione affettiva. Ricordati che qualsiasi tipo di situazione ha racchiuso in sé un insegnamento, può fare parte di un karma e in tal caso il karma va sanato. Puoi scegliere di restare o di uscire dalla tua attuale situazione affettiva, ma in ambedue i casi dovrai arrivare a vivere con amore.

• Ricorda sempre che il tuo prossimo è il tuo maestro e che tu sei il suo maestro. Ogni relazione serve a farci comprendere ciò che dobbiamo «guarire» in noi stessi. L’altro è sempre innocente e così pure noi.

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Introduzione dalla sezione 9 alla sezione 16

In questa sezione le schede conterranno meditazioni, esercizi e visualizzazioni da eseguire da soli e/o in coppia, giornalmente o per più giorni, a voi la scelta.

Data la profondità del «lavoro» suggerito, sta alla vostra libera scelta decidere quando e in che termini effettuarlo.

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Sezione 9 – L’Azione

Introduzione

Agire vuol dire mettere in pratica con volontà e con fede quanto si è imparato dalle lezioni precedenti e dalle esperienze della vita stessa. L’azione consapevole è strettamente legata alla forza di volontà e alla fede. Anch’essa – come ogni parte di questo lavoro – è volta a raggiungere uno stato di serenità e di benessere.

Questi esercizi hanno lo scopo di aiutarvi a prendere coscienza del vostro corpo e di ricaricarlo attraverso un’azione volontaria e attraverso la preghiera. Una volta che abbiate fatto pratica di questi esercizi vi consigliamo di eseguirli tutti e quattro giornalmente. Vi prenderanno solo pochi minuti, ma ne trarrete un grande giovamento a livello fisico e mentale.

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Scheda n. 33 - L’Azione - «Il quarzo rosa»

Simbolo dell’Azione del Cuore.

Apro il mio cuore all’Amore puro e incondizionato

Meditazione Sono ormai pienamente cosciente dell’Amore del Padre

per me. Ogni mia azione da oggi sarà volta a conservare quest’unione salda nel mio cuore e ad espandere Amore incondizionato intorno a me.

Scheda n. 33 - L’Azione Se sei single puoi seguire queste indicazioni:

• Prendi da oggi la decisione di «agire» per espandere amore intorno a te, sorridi e offri pensieri di pace a tutti coloro che incontri.

• Pensa di iscriverti ad un corso di volontariato. • Offriti di guardare i bambini di un’amica sposata, la sera (e gratuitamente). • Offri il tuo aiuto per portare a spasso il cane di un amico/a. • Trova un’azione di amore incondizionato da offrire «gratuitamente» al tuo prossimo. • Sii disponibile e gentile a casa e al lavoro con tutti. • Fai in modo di compiere un’azione benefica almeno una volta alla settimana. • Scrivi almeno 5 cose che puoi fare per il tuo prossimo, pianifica il tuo piano in agenda e

fallo! Se hai un partner, prendete da oggi l’abitudine di «agire» all’unisono:

• Consultatevi prima di dare una regola educativa ai vostri figli. • Decidete insieme il vostro prossimo obiettivo e fate dei piani per realizzarlo. • Offrite ad una coppia di amici vostri la vostra disponibilità a guardare i loro figli una sera, in

modo che loro possano uscire. • Spegnete la televisione quando pranzate. • Prendete l’abitudine di pregare insieme. • Leggete libri insieme (magari mentre l’uno cucina o lava i piatti, l’altro può leggere). • Visitate luoghi sacri insieme (le energie benefiche dei luoghi sacri accrescono l’energia

individuale). • Praticate la meditazione insieme. • Invitate amici che si occupano di crescita spirituale e trascorrete una serata con loro leggendo

alcune pagine di un libro di un guru e poi commentandole. • Iscrivetevi entrambi ad un coro Gospel.

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Scheda numero 34 - L’Azione - «Il topazio»

Simbolo del Potere e della Volontà al servizio dell’Azione divina.

Brilla la Luce dell’Amore sui nostri cuori, ogni nostra azione sia per volontà del Padre celeste.

Meditazione Agisco solo in conformità al Suo santo e divino volere, le

mie azioni sono guidate, sento solo la Sua Voce.

Scheda n. 34 - L’Azione Per single e coppie: Decidete di alzarvi mezz’ora prima la mattina. Fate una doccia, quindi arieggiate la vostra

stanza ed eseguite questi esercizi: • In piedi, le mani all’altezza del cuore; inspirate profondamente e aprite le braccia

lateralmente con i palmi della mani rivolte in alto; tendete bene le braccia fino a farle vibrare, quindi, espirando, riportatele sul cuore, dicendo ad alta voce: «Mi apro per ricevere l’Amore divino», (ripetete per 5 volte).

• In piedi, mani all’altezza del cuore; inspirate profondamente e portate le braccia dritte davanti a voi con i palmi delle mani rivolte verso l’alto. Tendete le braccia fino a farle vibrare e poi espirando riportatele al petto, dicendo a voce alta: «Mi offro come mezzo di Amore divino», (ripetetelo 5 volte).

• In piedi, mani all’altezza del cuore; inspirate profondamente e portate le braccia in alto, parallele, sopra la vostra testa con le palme aperte; tendete le braccia il più possibile verso l’alto ed espirando riportatele al petto. Mentre lo fate dite ad alta voce: «Offro questa giornata alla Gloria del Padre celeste», (ripetete 5 volte). In conclusione:

• Sedetevi comodi per qualche minuto. Eseguite tre respiri profondi dal naso ed espirate dalla bocca. Ad ogni inspirazione pensate di inspirare luce dall’alto della vostra testa ed espirando emettete tutte le tensioni e le tossine.

• Pregate: «Padre, ti offro (ti offriamo) questa giornata, dammi (dacci) la Tua benevolenza e guida le mie (nostre) azioni».

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Scheda numero 35 - L’Azione -. «L’ossidiana nera»

Simbolo delle forze dominate dall’azione consapevole.

Agisco e consolido le mie radici nell’Amore divino.

Meditazione Oggi ogni mia azione è rivolta a consolidare la mia

sicurezza. In ogni mio desiderio, in ogni mio respiro ripeto: «Nel Padre celeste sono al sicuro».

Scheda n. 35 - L’Azione Per single e coppie: Alzatevi mezz’ora prima, fate una doccia, arieggiate la vostra camera ed eseguite i seguenti

esercizi: • In piedi, a gambe leggermente divaricate; inspirate profondamente e portate l’attenzione sui

piedi, tendeteli fino a sentirli vibrare sul pavimento, rilassateli espirando; ripetete a voce alta: «L’energia della Terra per potere divino entra in me».

• Portate l’attenzione ai polpacci, inspirate profondamente e tendete i polpacci fino a sentirli vibrare; rilassateli espirando; ripetete a voce alta: «Sono forte, solido e stabile»

• Proseguite con le cosce, inspirate profondamente e tendete le cosce fino a sentirle vibrare; rilassatele espirando; ripetete a voce alta: «Sono pronto ad agire in Suo nome». In conclusione:

• Sedetevi comodi per qualche minuto. Eseguite tre respiri profondi, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca. Ad ogni inspirazione pensate di inspirare luce dall’alto della vostra testa ed espirando emettete tutte le tensioni e le tossine.

• Pregate ad alta voce: «Padre, ti offro (ti offriamo) questa giornata, dammi (dacci) la Tua benevolenza e guida le mie (nostre) azioni».

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Page 105: Relazione d'Amore

Scheda numero 36 - L’Azione - «Lo zaffiro»

Simbolo della purezza dell’azione di Comunicazione divina.

Padre celeste, Madre divina, ti chiedo di comunicare con me. Peccatore o santo sono per sempre Tuo figlio.

Meditazione Oggi mi apro alla comunicazione con il Padre celeste:

rimango tutto il giorno in ascolto della Sua Voce.

Scheda n. 36 - L’Azione Per single e coppie: Alzatevi mezz’ora prima, fate una doccia, arieggiate la vostra camera ed eseguite i seguenti

esercizi: • In piedi, inspirando profondamente tendete gradualmente tutto il corpo, partendo dai piedi,

salite ai polpacci, le cosce, l’addome, lo stomaco, la schiena, le braccia, le mani, il collo e la testa (immaginate di allungarvi verso l’alto come se un filo invisibile vi tirasse dalla cima della testa); espirando rilassate lentamente il corpo e, molto lentamente, piegatevi come un burattino in avanti, toccando con le dita il pavimento davanti a voi. (fatelo 5 volte). Ripetete ad alta voce (prima di inspirare): «Sto ricaricando il mio corpo con la luce dell’Universo».

• Sedetevi comodi per qualche minuto. Prendete tre respiri profondi dal naso ed espirate dalla bocca. Ad ogni inspirazione pensate di inspirare luce dall’alto della vostra testa ed espirando emettete tutte le tensioni e le tossine.

• Pregate ad alta voce: «Padre, ti offro (ti offriamo) questa giornata, dammi (dacci) la Tua benevolenza e guida le mie (le nostre) azioni».

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Page 106: Relazione d'Amore

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Sezione 10 – L’Amore

Introduzione

Ricordiamo che quando parliamo di Amore parliamo di amore assoluto e incondizionato. L’Amore non ha gradi di intensità. Quando siamo in pace, sereni, e vediamo tutto ciò che ci circonda dalla dimensione «cuore» e non dalla dimensione «ego» siamo in grado di amare indistintamente e incondizionatamente e scopriamo che la nostra vera funzione è quella di condividere l’Amore con tutto il creato.

Questi esercizi non hanno la funzione di insegnarvi che cos’è l’Amore, ma hanno lo scopo di farvi riscoprire una condizione che è già in ognuno di voi.

Page 107: Relazione d'Amore

Scheda numero 37 - L’Amore - «La malachite»

Simbolo del cuore liberato, aperto all’amore incondizionato.

Libero il mio cuore dalle prigioni dell’ego, e volo verso il Padre

Meditazione Apro il mio cuore e abbraccio il mondo, elimino ogni

sensazione di separazione e divento Uno.

Scheda n. 37 - L’Amore Se sei single:

• Alzati qualche minuto prima la mattina, arieggia la tua camera, fai una doccia, quindi rientra nella tua camera, accendi una candela, siedi comodamente, chiudi gli occhi e fai tre respiri lenti e profondi.

• Prendi un quaderno e scrivi: «Io …[tuo nome] sono grato/grata per: …[elenca tutte le cose per le quali ti senti grato: la salute, la tua famiglia, il fatto di essere vivo, gli amici, il lavoro, la natura, il cielo, ecc.]».

• Scrivi ancora: «Io …[tuo nome] amo incondizionatamente: …[descrivi chi o cosa ti senti in grado di amare incondizionatamente, esaminati con sincerità e osserva se hai limiti nell’amare incondizionatamente qualcuno o qualcosa]».

• Rifai questo esercizio spesso, la mattina o la sera prima di andare a letto. • Scrivi la data sul quaderno in modo da poter verificare, nel tuo percorso spirituale, i tuoi

progressi verso l’amore incondizionato. Se siete in coppia:

• Alzatevi qualche minuto prima la mattina, arieggiate la vostra camera, fate una doccia, quindi rientrate nella vostra camera, accendete una candela, sedetevi comodi mettendovi l’uno di fronte all’altro, chiudete gli occhi e fate tre respiri lenti e profondi. (Se non vi è possibile fare questo esercizio al mattino, fatelo la sera).

• Aprite gli occhi. Comincia lei e dice a lui: «Ti sono grata per …[e continua elencando tutte le cose per cui prova gratitudine verso il partner]».

• Poi tocca a lui, che dirà a lei: «Ti sono grato per …». • Prosegue lei e dice a lui, guardandolo negli occhi: «Ti amo incondizionatamente, sei

perfetto così come sei». • Poi lui dice a lei, guardandola negli occhi: «Ti amo incondizionatamente, sei perfetta così

come sei». • Prendetevi le mani entrambi e chiudete gli occhi: ascoltate la profondità del vostro amore in

silenzio per qualche minuto.

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Page 108: Relazione d'Amore

Scheda numero 38 - L’Amore - «L’opale»

Simbolo della trasparenza di un sentimento purissimo.

Il mio sentimento d’amore è puro come una pietra preziosa e ne faccio dono ai miei fratelli.

Meditazione Oggi percepisco la purezza dell’Amore che c’è in me,

apro le porte del mio cuore ad ogni essere vivente e ad ogni creatura sulla Terra.

Scheda n. 38 - L’Amore Si tratta di una meditazione guidata (vi consigliamo di registrare la seguente meditazione, in

modo da poterla ascoltare e goderne i benefici). • Accendete una candela e un incenso e sedetevi comodi o sdraiatevi (se non avete tendenza ad

addormentarvi). Portate la vostra attenzione sul respiro, respirate lentamente e profondamente,

mantenendo un ritmo costante tra inspirazione ed espirazione. Inspirando molto lentamente, immaginate di fare entrare dalla cima della testa una luce bianca, dite al vostro interno: «Amore». Espirando espandete questo sentimento a tutto il vostro corpo. (ripetete per 3 volte).

… Immaginate di essere davanti al mare, avete i piedi nudi sulla sabbia bagnata e

davanti a voi c’è l’immensa distesa d’acqua salata. L’aria è calda e il cielo è limpido. Le onde si susseguono regolari tra spruzzi di spuma bianca. Il mare ha un colore tra l’azzurro e il verde smeraldo.

Immergete i piedi in acqua, l’acqua è tiepida e provate una sensazione di grande benessere.

Aprite le braccia rivolgendo le palme delle mani verso il mare. Mentre lo fate ripetete al vostro interno: «Questo è un oceano d’Amore, c’è Amore per tutti ed è inesauribile».

Rimanete in silenzio guardando il mare e ripetendo più volte dentro di voi la frase: «Questo è un oceano d’Amore, c’è Amore per tutti ed è inesauribile».

Poi immergetevi in quelle acque cristalline verde smeraldo e godete di questo amore inesauribile.

Nuotate e lasciatevi galleggiare sentendo che il mare vi accarezza, vi culla, vi avvolge.

Quando sentite un grande amore e una grande pace pervadere il vostro corpo e il vostro spirito, uscite dall’acqua e sedete sulla spiaggia guardando il mare ripetete la frase: «Questo è un oceano d’Amore, c’è Amore per tutti ed è inesauribile».

Riprendete lentamente coscienza del vostro respiro, del battito del vostro cuore e lentamente riaprite gli occhi.

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Page 109: Relazione d'Amore

Scheda numero 39 - L’Amore - «Il brillante»

Simbolo del lucentezza e dello splendore dell’Amore divino.

L’unica luce è la Tua luce o Signore, Padre mio, permettimi di restare nel tuo splendore.

Meditazione Accetto di vedere lo splendore e la luce che c’è in me.

Oggi, per tutto il giorno, osserverò la luce in ogni cosa e in ogni persona che vedo. «Guardo attraverso il cuore».

Scheda n. 39 - L’Amore Meditazione guidata (vi consigliamo di registrare la seguente meditazione, in modo da

poterla ascoltare e goderne i benefici). • Accendete una candela e un incenso e sedetevi comodi o sdraiatevi (se non avete tendenza ad

addormentarvi). Portate la vostra attenzione sul respiro, respirate lentamente e profondamente,

mantenendo un ritmo costante tra inspirazione ed espirazione. Inspirando molto lentamente, immaginate di fare entrare dalla cima della testa una luce bianca dite al vostro interno: «Amore» ed espirando espandete questo sentimento a tutto il vostro corpo. (ripetete per 3 volte).

… Immaginate di essere al centro di un prato verde, con l’erba soffice e rasata,

tutt’intorno a voi ci sono montagne. L’aria è piacevolmente fresca, il cielo è azzurro intenso.

Avanzate verso il centro del prato e vi sedete sull’erba soffice. Guardate le montagne e respirate profondamente, meditando sulla grandiosità

della natura. Ora chiamate accanto a voi, nel prato, tutte le persone che amate: genitori, figli,

amici, ecc.; mano a mano che arrivano si siedono accanto a voi e si danno la mano. Quando tutte le persone da voi chiamate sono arrivate, chiudete il cerchio

dandovi tutti la mano. Immaginate ora che ognuno dei vostri cuori emetta un raggio di luce verde

smeraldo che si dirige al centro del vostro cerchio e proprio in quel momento al centro del cerchio immaginate che vi siano tutte le persone che in questo momento nel mondo hanno bisogno di aiuto, le persone negli ospedali, le persone malate e sole, le persone nelle carceri, le persone che hanno fame, le persone che sono sole e disperate.

Come una processione immaginate che tutto il mondo che soffre entri nel vostro cerchio e riceva il vostro raggio di luce risanatore.

Sentite un profondo amore incondizionato per tutti, bambini e anziani, donne e uomini, di tutte le razze e di tutte le religioni e di tutte le classi sociali.

Quando avete «benedetto» il mondo con il vostro amore incondizionato, ringraziate tutte le persone che hanno partecipato al vostro cerchio e lasciate che tornino alle loro occupazioni.

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Page 110: Relazione d'Amore

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Rimanete ancora qualche minuto nel prato ringraziando l’Universo per la sua benevolenza, poi riprendete coscienza del vostro respiro, del battito del cuore e lentamente quando siete pronti riaprite gli occhi.

Page 111: Relazione d'Amore

Scheda numero 40 - L’Amore - «Il topazio affumicato»

Simbolo del Potere divino dell’Amore presente in noi.

Il mio vero potere è quello di riconoscere in ogni forma ed in ogni creatura il Padre celeste.

Meditazione Il mio cuore esulta oggi nell’Amore infinito, espando

amore intorno a me. So che, ovunque io vada, il Padre mio è con me: in ogni luogo e in ogni essere riconosco la Sua presenza.

Scheda n. 40 - L’Amore Meditazione guidata (vi consigliamo di registrare la seguente meditazione, in modo da

poterla ascoltare e goderne i benefici). • Accendete una candela e un incenso e sedetevi comodi o sdraiatevi (se non avete tendenza ad

addormentarvi). Chiudete gli occhi e portate la vostra attenzione sul respiro, respirate lentamente

e profondamente, mantenendo un ritmo costante tra inspirazione ed espirazione. Inspirando molto lentamente immaginate di fare entrare dalla cima della testa una luce bianca dite al vostro interno: «Amore» ed espirando espandete questo sentimento a tutto il vostro corpo. (ripetete per 3 volte).

… Immaginatevi sulla cima di una montagna. L’aria è rarefatta, il cielo è limpido;

vedete sotto di voi un paesaggio meraviglioso, monti, valli, prati, colline. Respirate l’aria limpida e provate un grande senso di comunione con tutto il creato.

In piedi, con le braccia alzate verso l’alto ripetete al vostro interno: «L’Universo è immenso come l’Amore, ed in questo immenso amore io posso includere tutti i miei fratelli, incondizionatamente».

Sentitevi un tutt’uno con le montagne e con la natura tutta, volgete lo sguardo intorno a voi, e godetevi il panorama nella magnificenza della montagna.

Percepite, oltre la montagna, in basso, il pulsare del cuore del mondo; provate un senso di unità e di compassione per tutte le creature viventi.

Ripetete ancora una volta al vostro interno: «L’Universo è immenso come l’Amore, ed in questo immenso amore io posso includere tutti i miei fratelli, incondizionatamente».

Respirate lentamente per qualche minuto meditando su questa frase e poi riprendete coscienza del vostro corpo e, con i vostri tempi, riaprite gli occhi.

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Page 112: Relazione d'Amore

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Sezione 11 – L’Accettazione

Introduzione

Ricordiamo che accettare il nostro prossimo «così com’è» è essenziale per il nostro cammino di crescita. È essenziale per apprendere dagli altri le lezioni che hanno in serbo per noi, per uscire dal giudizio e per condividere l’amore. Accettare la diversità di ognuno di noi ci fa prendere coscienza del fatto che siamo tutti su questa terra per uno scopo, che facciamo parte di un’unica grande famiglia e che ognuno di noi sta semplicemente frequentando classi diverse di un’unica scuola. Ogni situazione che affrontiamo e ogni relazione che intraprendiamo o proseguiamo è per noi fonte di insegnamento-apprendimento, ma solo accettando le situazioni e gli altri come maestri di vita possiamo comprendere la lezione ed essere promossi alle classi superiori.

Gli esercizi che proponiamo in questa sezione possono essere eseguiti uno al giorno o, se volete approfondire la lezione, potete lavorare ad ogni scheda per due o tre giorni di seguito.

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Scheda numero 41 - L’Accettazione - «La tormalina rosa»

Simbolo di un cuore aperto e sincero.

Mi sveglio dal sonno di millenni e apro il mio cuore e la mia mente al Tutto.

Meditazione Accetto oggi me stesso, mi guardo come l’Essere divino

e santo che non è altro che il figlio di Dio.

Scheda n. 41 - L’Accettazione • Questa giornata la dovrai trascorrere nell’approvazione di te stesso. Comincia la mattina

guardandoti allo specchio e dicendoti: «Tu …[tuo nome] sei il santo figlio di Dio e pertanto, sei innocente e privo di peccato».

• Non preoccuparti se avrai resistenze a ripetere questa frase, probabilmente i vecchi sensi di colpa affioreranno, ma non preoccupartene, non ti viene chiesto di giudicarti, bensì di «accettarti così come sei». Ciò che stai ripetendo a te stesso non è altro che la verità, devi solo accettarla e per farlo devi cambiare la tua percezione di te stesso.

• Durante la giornata il più spesso possibile (possibilmente almeno una volta ogni ora) ripetiti: «Io …[tuo nome] sono innocente e mi accetto così come sono in quanto santo figlio di Dio».

• Ricorda di ripetere questa frase prima di addormentarti la sera, sentila dentro di te proprio così come la dici, assaporando con gioia l’unica verità possibile: «Tu sei il santo figlio di Dio».

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Scheda numero 42 - L’Accettazione - «Il corallo»

Simbolo di energia vitale completa.

Io sono solo energia d’Amore.

Meditazione Oggi emano solo energia vitale d’amore. In ogni mio

gesto, in ogni mio sguardo ci sono solo amore e accettazione.

Scheda n. 42 - L’Accettazione • Oggi ti viene chiesto di accettare questa giornata con consapevolezza e amore. • Osserva il cielo e semplicemente accettalo così com’è, sia che piova, ci sia vento o sole,

semplicemente accetta che tutto sia così come dev’essere. • Prosegui la tua giornata e continua ad accettare tutte le situazioni che ti si presentano, vivile

con gioia, di qualunque genere esse siano. Ricorda che tutto serve per imparare e che ogni situazione in sé è neutra, non è né positiva né negativa, diventa tale solo in base ad un tuo «giudizio». Non ti si chiede di giudicare, ma semplicemente di accettare. Stai agendo sulla tua volontà e correggendo la tua percezione di ciò che è accettabile o meno.

• Potrà aiutarti ripeterti spesso durante il giorno: «Io …[tuo nome] accetto questa giornata con amore».

• Sarai stupito di come questa giornata, semplicemente con la tua approvazione, diventerà una giornata «importante» per il tuo cammino di crescita.

• Al termine della giornata scrivi cosa è avvenuto e come hai accettato le varie situazioni.

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Scheda numero 43 - L’Accettazione - «Il cavalluccio marino»

Simbolo di tenerezza e dolcezza nella fede dell’arrendevolezza.

Accetto il Sole, il Mare, la Terra e il Cielo perché accetto il divino in me.

Meditazione Oggi sono Uno con tutto il creato, accetto tutti i miei

fratelli in me, noi tutti siamo Uno.

Scheda n. 43 - L’Accettazione Questo esercizio non ha una durata specifica durante il quale può essere svolto. Di fatto ti

consigliamo di applicarlo quotidianamente fino a che non sentirai che l’accettazione è ormai divenuta una parte naturale del tuo modo di essere. • Ti viene chiesto di esercitare la tua accettazione verso tutti i tuoi fratelli e sorelle. • Ti si chiede di prendere l’abitudine di guardare i tuoi fratelli e sorelle con amore. Sia le

persone che conosci e che frequenti, sia quelle a te sconosciute. • Ti si chiede a cominciare da oggi di guardare tutti attraverso «gli occhi del cuore». Per farlo

potrà esserti utile, per ogni persona che frequenti, prima di rivolgerle la parola o di ascoltarla, ripeterti al tuo interno: «Io ti accetto così come sei, …[nome della persona], sei mio fratello/sorella».

• Per le persone sconosciute che incontri durante le tue giornate potrà esserti utile guardarle con più attenzione di quanto fai solitamente e, mentalmente, dire loro «Ti accetto sorella/fratello, sia pace a te».

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Scheda numero 44 - L’Accettazione - «La nuvola nera»

Simbolo delle paure che impediscono l’apertura totale.

Non più timore, non più dubbi, solo gioia e amore verso tutti.

Meditazione Oggi mi sentirò accettato completamente. Il mio vero

Essere gioisce tra le braccia del Padre, sono al sicuro, la pace e l’amore mi accompagnano ovunque io vada.

Scheda n. 44 - L’Accettazione Oggi ti viene chiesto di mettere alla prova la tua accettazione. Ricorda che stai lavorando per

un Capo che osserva tutto, e che ti ama comunque incondizionatamente. • Per tutta la giornata di oggi dovrai trovare il modo di «dimostrare» agli altri che li stai

accettando «così come sono» e che la loro diversità è per te fonte di insegnamento. • Ti viene chiesto di mettere a dura prova il tuo ego e di sfoderare la tua umiltà. • Mettiti a disposizione del Padre celeste almeno per oggi e chiedigli di metterti alla prova

nella tua capacità di mettere in pratica l’accettazione. • Frequenta o stai vicino a persone che fino a ieri ti è stato difficile accettare, e semplicemente

osservati. Sii onesto con te stesso e cerca di correggere le tue percezioni e le tue emozioni. Ricorda che ti stai sottoponendo ad un esame. Ricorda che l’altro (chiunque sia) è tuo fratello/sorella e forse sta solo dormendo.

• Prova per tutto il giorno a ripeterti in ogni occasione in cui ti senti in difficoltà ad accettare qualcuno o qualcosa: «Io posso accettare …, non lo giudico (non giudico tale situazione), e metto la nostra relazione (la tale situazione) nelle mani del Padre».

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Sezione 12 – Il Rispetto

Introduzione

Il rispetto è una parte integrante delle relazioni; non si possono instaurare relazioni serene e amorevoli senza rispetto reciproco. Per rispetto si intende l’attenzione alla sensibilità altrui, l’accettazione della diversità, la tolleranza e soprattutto la civiltà nei rapporti. Non è possibile concepire il rispetto nella mancanza di educazione, nella sopraffazione, nel sopruso, nella slealtà, nel tradimento, nell’abuso.

Il rispetto è anche tutto ciò che non vorreste «fosse fatto a voi» e che quindi vi dovrebbe spingere a «non farlo agli altri». Vi ricordiamo che stiamo lavorando ad un cammino di crescita personale e spirituale e che siamo, a questo punto, consapevoli e pronti ad agire sulla volontà di cambiare i nostri atteggiamenti.

Gli esercizi di questa sezione non vogliono risvegliare colpe, hanno semplicemente lo scopo di farvi prendere atto di eventuali mancanze nei confronti del rispetto e di farvi assumere la responsabilità di cambiare. Il solo fatto di prenderne coscienza farà sì che possiate migliorare e quindi cambiare il vostro atteggiamento nei confronti del rispetto.

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Scheda numero 45 - Il Rispetto - «Il cavallo bianco»

Il simbolo della scelta di libertà totale nel divino.

Corro libero come un cavallo sulle ali del vento.

Meditazione Rispettando me stesso scopro oggi un nuovo mondo.

Scelgo di ritrovare il mio vero Essere, che non può che essere l’altare del Padre.

Scheda n. 45 - Il Rispetto • Osservati oggi, e chiediti: «Ho rispetto per me stesso?» • Stai subendo soprusi? Stai sopportando offese? Stai permettendo a qualcuno di ledere la tua

dignità umana? • Se rispondi sì ad una qualsiasi di queste domande ribellati! • Ricorda che tu sei il migliore amico di te stesso, se non porti rispetto a te stesso non porti

rispetto al Tempio del Padre che è in te. • Osservati oggi. Ti trovi spesso a disprezzarti per cose che ritieni di sbagliare? • Diresti al tuo migliore amico/a le cose che dici a te stesso? • Ripetiti più spesso che puoi durante tutto il giorno (e se vuoi anche nei giorni a venire, finché

non ne sarai convinto/a): «Io …[tuo nome] merito rispetto e scelgo di averlo già da ora!» • Non tollerare mai, per nessun motivo e da nessuno, soprusi, abusi, offese. • Potresti tollerare che si offendesse il Figlio di Dio? Ricordati che è questo che tu sei!

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Scheda numero 46 - Il Rispetto - «La stella marina»

Simbolo di coesione terra-acqua-cielo.

Apro le mie mani e raccolgo la Terra, il Cielo e l’Acqua

Meditazione Osservo oggi l’ambiente in cui vivo, accetto con gioia

ogni parte del mio pianeta, lo amo e lo rispetto.

Scheda n. 46 - Il Rispetto • Oggi ti viene consigliato di essere attento e onesto con te stesso e di chiederti: «Rispetto

l’ambiente in cui vivo?» • Fai attenzione a non buttare mai carte o rifiuti in strada? • Dividi i rifiuti domestici per categorie riciclabili (carta/vetro/plastica)? • Curi le tue piante? • Sei attento e sensibile all’ecologia? • Indossi pellicce? • Risponditi con sincerità e ricorda che l’ambiente in cui vivi è il tuo ambiente e rispecchia la

tua maniera di porti nei confronti di te stesso; non puoi dire di rispettare te stesso se non rispetti l’ambiente in cui vivi. Se fino ad oggi questo pensiero non ti ha mai sfiorato, oggi ti viene suggerito di prendere consapevolezza del rispetto che hai verso la natura, gli animali e verso l’intero pianeta.

• Potrà aiutarti ripeterti spesso oggi: «Io sono attento e rispetto tutto il Creato».

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Scheda numero 47 - Il Rispetto - «La capanna indiana»

Simbolo di calore rigeneratore, rispetto delle tradizioni.

Sono al riparo al mio interno, sono al sicuro tra le Sue braccia

Meditazione Oggi rifletto sulla saggezza, la rispetto ovunque penso

che possa trovarsi; rispetto chi è più anziano di me, rispetto chi sa più di me, rispetto la mia parte divina.

Scheda n. 47 - Il Rispetto • Prendi coscienza del tuo modo di rispettare le persone anziane: rispetti la loro esperienza, la

loro fragilità? • Pensi di poter accettare un rimprovero o un suggerimento da chi sa più di te? • Rispetti lo Spirito presente in ogni persona o il tuo metro per il rispetto è basato su valori

materiali? • Rispetti tutti i componenti della tua famiglia? • Hai manifestazioni impulsive incontrollate o scoppi di collera? • Puoi essere certo di rispondere «no» alla seguente domanda: «Non faccio mai agli altri ciò

che non vorrei che gli altri facessero a me»?. • Potrà aiutarti nel gestire le tue relazioni chiederti spesso: «Ciò che sto facendo a …[nome

della persona coinvolta nella relazione] vorrei che fosse fatto a me?». Sarà sufficiente per farti comprendere se stai o meno rispettando l’altro.

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Scheda numero 48 - Il Rispetto - «La piramide»

Simbolo della forza umana che si innalza al Rispetto divino.

Sempre più in alto o Signore, sempre più in alto verso di Te.

Meditazione Oggi rifletti sull’idea che «Amore e Rispetto sono

strettamente legati». L’Amore del Padre rispetta le tue scelte anche se ti allontanano da Lui. Ama nel rispetto delle scelte altrui e ti avvicinerai sempre di più a Lui.

Scheda n. 48 - Il Rispetto Lavoriamo ora al rispetto nella coppia.

• Chiediti con la massima onestà: «Ritengo che il mio partner mi rispetti?». • Se dovessi risponderti «no», cosa sei disposto a fare per cambiare la situazione? • Chiediti: «Io rispetto il mio partner?» • Se dovessi risponderti «no», cosa sei disposto a fare per cambiare? • Hai risolto fino ad ora i tuoi conflitti aggredendo? • Se si, chiediti: «Li ho veramente risolti?» • Ricorda che puoi sempre cambiare! • Ripetiti più volte: «Io …[tuo nome] sono disposto a rispettare me stesso e …[nome del tuo

partner] non permettendo più che i conflitti, la rabbia, i rancori facciano parte della nostra vita».

• E ancora, pensa ad una situazione di mancanza di rispetto subita da te o inflitta da te al tuo partner e ripetiti: «Io …[tuo nome] posso scegliere pace e rispetto invece di tutto questo». Ripeti questo esercizio ogni volta che si crea una situazione in cui subisci o infliggi una mancanza di rispetto dal/al tuo partner.

• Ripetiti spesso: «Io …[tuo nome] posso sempre parlare con calma; posso ascoltare con calma; posso rispettare le idee altrui; posso condividere gioia e allegria invece di rabbia e rancore, ecc.». Il ripetere spesso queste affermazioni farà sì che tu le senta tue e che tu le possa mettere in pratica in ogni occasione che ti si presenterà.

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Sezione 13 – La Fedeltà, la Fiducia

Introduzione

La fiducia insieme alla fedeltà è uno degli elementi basilari, a nostro avviso, per instaurare un rapporto di coppia sereno e felice. La fiducia è un dono di fede che un partner fa all’altro. La fedeltà ci ricorda che «Non si possono servire due padroni». Quando si vive con coscienza, con consapevolezza e con fede, risulta evidente che occorre stare in una relazione con fedeltà.

Sia che si tratti di una relazione karmica, sia che si tratti di una coppia di anime gemelle, il rapporto va seguito con dedizione, attenzione, voglia di sanare e soprattutto con amore, ragion per cui la fedeltà è una componente essenziale per evitare dispersioni e soprattutto per evitare il crearsi di nuovo karma.

Diverse coppie potrebbero essere messe alla prova proprio sulla fiducia o sulla fedeltà, in quanto potrebbe essere la loro lezione da imparare, occorre quindi stare all’erta e ricordare quale padrone si vuole servire: l’ego (ovvero i sensi) o il Padre celeste?

Sta a voi la scelta. Gli esercizi di questa sezione possono essere eseguiti giornalmente e rifatti tutte le volte in cui

ne sentite la necessità.

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Scheda numero 49 - La Fedeltà, la Fiducia - «Una croce con una stella intorno»

Simbolo di resurrezione e di innalzamento al Cielo.

Mi volgo al cielo e alle stelle per vedere il Suo volto

Meditazione Oggi pongo la mia fiducia in Chi non potrà mai, per

nessuna ragione, tradirmi. Vedo il Suo volto in ogni persona, e do fiducia al mondo nel Suo nome.

Scheda n. 49 - La Fedeltà, la Fiducia Meditazione guidata (puoi decidere di registrare questa meditazione per poterla ascoltare con

tranquillità). • Siediti comodo, accendi una candela e un incenso.

Chiudi gli occhi e respira lentamente e profondamente. Inspirando immagina di fare entrare luce bianca dall’alto della testa ed espirando pronuncia al tuo interno la parola «Fiducia».

Ascolta quali sensazioni o emozioni ti porta alla mente questa parola. Pensa a che cosa è per te la fiducia: hai fiducia? La tua fiducia è stata tradita? Pensa a come la fiducia ha influito nella tua vita. Quali lezioni ti ha impartito la fiducia? Quali persone sono state coinvolte in questo sentimento e come? Osserva il tuo corpo; senti se ci sono tensioni; respira profondamente e lascia

andare tutte le tensioni e i dolori del tuo corpo. Chiediti: «Ho fiducia nel mio partner? Ne avrei in un prossimo partner?» Ricorda che la mancanza di fiducia è spesso dovuta a cause legate ad

avvenimenti del passato che non hanno nulla a che vedere con il presente. Sono situazioni che ti sono servite per imparare la lezione sulla fiducia; forse appartenevano ad un karma passato, ma non è produttivo continuare a riproportele. Per poterne uscire occorre solamente un atto di fede.

Inspira ora profondamente dal naso ed espirando con forza dalla bocca immagina di buttare tutto il passato di sfiducia in fondo alla terra, seppellendolo completamente, dopo l’espirazione ripeti ad alta voce: «Sto abbandonando completamente e definitivamente tutti i miei timori, mi libero del mio passato e da oggi do la mia fiducia liberamente» (Ripeti per tre volte l’inspirazione, l’espirazione e la frase).

Quando ti senti pronto, ricollegati con il tuo respiro, con il luogo in cui ti trovi e, lentamente, riapri gli occhi

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Page 124: Relazione d'Amore

Scheda numero 50 - La Fedeltà, la Fiducia - «Un cerchio con un cubo dentro»

Simbolo di Unità sulla Terra.

Siamo Uno nel Padre e siamo Uno sulla Terra

Meditazione Espando oggi la fiducia nel mio mondo, la porto ai miei

fratelli, al mio mondo. Offro questo dono nel Suo nome.

Scheda n. 50 - La Fedeltà, la Fiducia Confrontati oggi con la Fedeltà, sii onesto e sincero con te stesso.

• Chiediti: «Sono fedele?» • Esamina i tuoi rapporti precedenti di coppia e di amicizia e osserva quale è stato il tuo

comportamento. Per facilitarti il lavoro puoi scrivere sul quaderno i nomi delle persone con le quali hai avuto un rapporto che ha influito sulla tua vita, accanto ad ogni nome scrivi se tra di voi c’è stato un rapporto basato sulla fedeltà reciproca o se questo componente è venuto meno e da parte di chi.

• Se sei stato tu a non essere fedele, esamina le cause e quante volte è avvenuto (potresti individuare un debito karmico o una lezione da imparare).

• Se è stato il tuo partner, esamina le tue responsabilità in ciò che è avvenuto e quante volte è avvenuto (potresti individuare un debito karmico o una lezione da imparare).

• Chiediti, alla luce di tutto il lavoro che abbiamo svolto insieme: «Sono disposto a vivere un rapporto di coppia con fiducia e fedeltà?».

• Anche se sei tentato di pensare che la fiducia e la fedeltà non dipendono da te ma dall’altro, dovresti già essere consapevole che i giochi si fanno in due e che ciò che è accaduto nel passato, se lo hai imparato, non ha più alcuna necessità di ripresentarsi.

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Scheda numero 51 - La Fedeltà, la Fiducia - «La Terra»

Simbolo della Grande Madre.

Madre divina, Madre Terra apri le tue grandi braccia, benedici e accogli me, tuo figlio nel tuo grembo.

Meditazione Oggi, Grande Madre, desidero il tuo abbraccio

confortevole. Sento che in te ho fiducia, forza, fedeltà e amore: sono tuo figlio, io sono Uno con te.

Scheda n. 51 - La Fedeltà, la Fiducia Oggi applicherai la tua fiducia nei confronti della Terra, la Grande Madre che ci ospita sul suo

suolo, che ci ama, e ci accetta anche se noi esseri umani, facciamo di tutto per distruggerla. Ti consigliamo di registrare questa meditazione leggendola lentamente e facendo le opportune

pause in modo da poterla risentire con calma senza doverla rileggere. • Accendi una candela, un incenso e metti una musica dolce di sottofondo. • Per questa meditazione è consigliabile stare sdraiati.

Inspira lentamente e profondamente e concentra la tua attenzione sul tuo corpo, rilassalo completamente cominciando dai piedi, le gambe, le cosce, il bacino, il ventre, tutti i muscoli dorsali, il petto, le braccia, le mani, il collo, la gola, il viso, le palpebre, tutta la testa.

Quando il tuo corpo è perfettamente rilassato, avvertilo molto pesante, come se volesse sprofondare nella terra. Immagina che dal tuo corpo escano delle radici che lo ancorano profondamente alla terra.

Le tue radici si allungano sempre di più fino ad arrivare al centro della terra. Ti senti completamente radicato e connesso alla terra. Ora sei perfettamente ancorato al centro della terra e sei pronto a donare alla

Madre Terra la tua dichiarazione di fiducia, di fedeltà e di amore. Ripeti al tuo interno, molto lentamente, queste parole: «Madre Terra, Madre

divina, io …[tuo nome], tuo figlio, ti prego di perdonarmi per averti trascurato, per non essermi curato abbastanza di te, per non avere avuto fiducia nelle tue braccia amorevoli.»

«Ti chiedo perdono per le foreste che io e i miei fratelli abbiamo distrutto, ti chiedo perdono per le specie animali che io e i miei fratelli abbiamo estinto, ti chiedo perdono per aver riversato su di te rifiuti tossici e per tutto quanto io e i miei fratelli abbiamo fatto contro di te.»

«Perdonaci Madre.» «Da oggi, Madre Terra, io …[tuo nome], mi impegno a far sì che la tua fiducia

in me sia ben riposta, mi impegno a rispettarti, ad amarti, e a far sì che anche i miei fratelli ti amino e ti rispettino.»

«Da oggi, Madre Terra, io …[tuo nome], sarò fedele alle tue leggi divine e agirò solo in conformità ad esse.»

«Ti ringrazio Madre, ti prego, dammi la tua benedizione.» «Amen».

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Scheda numero 52 - La Fedeltà, la Fiducia - «Il cielo»

Simbolo del Grande Padre divino.

Signore del Cieli e della Terra, tu sei il mio unico Amato la mia fiducia in Te è totale. Io, tuo figlio ti esprimo la mia fedeltà per l’eternità.

Meditazione Oggi medito sulla mia fedeltà al Padre dei Cieli. Mi

chiedo se è Lui Colui che è al primo posto nei miei pensieri. Ricordo ad ogni istante che la mia fiducia in Lui è ben riposta.

Scheda n. 52 - La Fedeltà, la Fiducia Oggi lavorerai sulla tua fiducia e sulla tua fedeltà al Padre divino. Ricordati che se affidi la

tua fiducia al tuo corpo o al corpo di un’altra persona tu ti affidi alla debolezza. Un corpo umano non può che essere uno strumento e un mezzo per esprimere l’amore e per comunicare. Il corpo non è altro che la carrozzeria di una macchina, ma senza motore la macchina non può avanzare, non ha alcun motivo di esistere.

Se tu poni la tua fiducia in Lui, e in ogni situazione della tua vita Gli sei fedele, non potrai mai temere nulla.

Oggi semplicemente, il più spesso che puoi, ripetiti (possibilmente ogni mezzora): «Io …[tuo nome] sono fedele al Padre mio divino, ripongo totalmente la mia fiducia in Lui. Egli sa ciò che è bene per me».

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Sezione 14 – L’Impegno totale

Introduzione

L’impegno è parte integrante in una relazione di coppia che possa realmente definirsi d’Amore. Senza la volontà di impegnarsi sconsigliamo vivamente di iniziare o proseguire una relazione di coppia. L’impegno assicura la fede, la serietà, la consapevolezza, la sicurezza e lo sforzo costante di voler crescere insieme all’altro.

Ricordiamo che per impegno intendiamo la chiarezza dei propri obiettivi e la volontà di portarli a compimento proprio con quella data persona.

Anche le attività che affrontate nel corso della vita: il lavoro, i compiti domestici, o qualunque altra cosa trattiate, senza impegno risulterebbero svolti svogliatamente, mentre il vostro interesse è da un’altra parte e il risultato non potrebbe che essere deludente o in alcuni casi disastroso.

A maggior ragione non vi è motivo alcuno per cui possiate pensare di iniziare o proseguire una relazione di coppia senza impegno.

Impegno, inoltre, viene richiesto anche nel vostro cammino di crescita spirituale. Ricordate che ogni attività va svolta consapevolmente e, nel momento in cui la si affronta, va vissuta con il massimo impegno.

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Scheda numero 53 - L’Impegno totale - «Il vento»

Simbolo di «Colui che è onnipresente».

Sulle tue ali, fratello Vento, possa tu condurmi fino a nostro Padre.

Meditazione M’impegno, Padre, a servirti, amarti, adorarti, e nel Tuo

nome mi impegno ad amare, servire, adorare tutti i miei fratelli.

Scheda n. 53 - L’Impegno totale Oggi ancora una volta ti viene chiesto di ritornare al tuo passato per sanarlo.

• Accendi una candela, metti un sottofondo di musica dolce, siediti comodo e rilassati il più possibile.

• Inspira profondamente e lentamente, per tre volte: inspirando fai entrare luce dall’alto della testa ed espirando elimina tutte le tensioni e le tossine dal tuo corpo.

• Chiediti quanto impegno hai messo fino ad oggi nelle situazioni della tua vita. • Comincia ad analizzare con quanto impegno hai vissuto le tue relazioni di amicizia e con

quanto impegno hai vissuto le relazioni d’amore. • Ora vai nel tuo passato e prendi in esame la tua prima relazione importante di amicizia o di

coppia e chiediti se e quanto impegno hai messo in questa relazione. • Poi esamina il comportamento del tuo partner in quella occasione. Quanto impegno c’è stato

da parte sua? • Ora chiediti: «Se entrambi avessimo messo impegno nella nostra relazione avremmo

potuto viverla meglio e sanarla?». • Quando hai terminato l’esame delle relazioni del tuo passato ripetiti per tre volte: «Ringrazio

il passato per le sue preziose lezioni, Io …[tuo nome], nel presente e già da ora, accetto l’impegno totale nelle mie relazioni».

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Page 129: Relazione d'Amore

Scheda numero 54 - L’Impegno totale - «Il mare»

Simbolo di Immensità divina sul Pianeta Terra.

Padre fa ch’io possa da piccola e insignificante onda unirmi al grande mare del Tuo Amore.

Meditazione Mi impegno Signore a svolgere la mia funzione su questa

terra. La mia funzione è solo quella che Tu mi hai assegnato.

Scheda n. 54 - L’Impegno totale Oggi ti viene chiesto di applicare il tuo impegno in qualunque cosa tu svolga durante la tua

giornata e di essere consapevole che la stai svolgendo con il massimo dell’impegno. A tal proposito ti potrà risultare utile ripeterti prima di accingerti a eseguire un determinato

compito ripetere: «Io …[tuo nome], metto tutto il mio impegno nell’eseguire questo compito».

Non scegliere a che cosa applicare il tuo impegno. Qualunque situazione andrà bene: dal lavare la verdura, a cucinare; da guidare l’auto al fare la spesa al supermercato; dallo svolgere un lavoro che richiede tutta la tua attenzione a svolgere un lavoro semplice; dal leggere un libro a stirare.

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Page 130: Relazione d'Amore

Scheda numero 55 - L’Impegno totale - «La montagna»

Simbolo della Maestosità, le alte vette per raggiungere il Divino.

Nella pace, nel silenzio, nell’immensità delle più alte vette che tu ci hai donato Padre celeste cerco Te e solamente Te.

Meditazione Nel silenzio, oggi, odo solo la Voce, che mi dice:

«Ascoltami, figlio!».

Scheda n. 55 - L’Impegno totale Oggi ti viene chiesto un impegno con la tua volontà. Sei consapevole, se ci hai seguito fino a questo punto, di aver scelto un cammino di crescita,

che forse a volte potrà sembrarti in salita, ma che tu sai che ti condurrà molto, molto in alto. L’impegno che ti viene chiesto oggi è quello del voto di silenzio.

• Scegli tu un’ora in questa giornata che vuoi dedicare a questo lavoro interiore e impegnati a restare per un’intera ora in totale silenzio.

• Questa scelta dovrebbe implicare un impegno «particolare» per te, quindi non si tratterà di un’ora notturna e nemmeno di un’ora in cui sei solo, ma, al contrario dovrà essere un’ora in cui di solito parli, potrà essere a pranzo o a cena o in qualunque momento del giorno in cui sei in contatto con altre persone. Potrai avvisare prima le persone che per un’ora tu puoi ascoltare, ma che hai preso l’impegno del voto di silenzio.

• Scoprirai che è molto bello questo tipo di impegno, che puoi concedere a te stesso il riposo dalle comunicazioni e che è piacevole ascoltare. Ti consigliamo di portare avanti questo impegno anche nel futuro, almeno una volta alla

settimana.

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Page 131: Relazione d'Amore

Scheda numero 56 - L’Impegno totale - «Il Buddha»

Simbolo dell’Amore assoluto.

Tu sei il mio cibo Padre, Tu sei la mia acqua, Padre, Tu sei il mio sonno, Padre.

Meditazione M’impegno, Padre, ad espandere i Tuoi doni: oggi

prendo l’impegno di elargire gioia, pace, tolleranza.

Scheda n. 56 - L’Impegno totale Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’Impegno verso il Padre.

• Quest’oggi, nel momento in cui ti svegli pronuncia questa frase: «Io …[tuo nome], mi impegno, Padre, a fare solo la tua Volontà, guidami Tu».

• Durante il giorno cerca di impegnarti a ritrovarti più volte in comunione con Lui, sia che tu stia lavorando, sia in altre occasioni, oggi impegnati a fare la Sua Volontà: rilassati anche solo per qualche minuto e rivolgi a Lui la preghiera: «Io …[tuo nome], mi impegno, Padre, a fare solo la tua Volontà, guidami Tu».

• Fallo per tutto il giorno il più spesso che puoi. • Impegnati a vivere questa giornata nella Sua ricerca.

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Sezione 15 – Il Servizio

Introduzione

Il servizio è l’ultimo passo per riconoscere il nostro vero Essere e la nostra vera funzione su questa Terra. Ci rivolgiamo a tutti i nostri fratelli e sorelle, ma soprattutto alle anime gemelle, a coloro che si sono riconosciute tali. Prendete coscienza del fatto che avete ricevuto un grande dono: l’Amore totale. Tale dono vi è stato dato per condividerlo con tutti gli altri. Il Padre vi ha riunito per darvi modo di unire le due parti di una stessa mappa, la mappa che conduce al Tesoro, la mappa che indica la via per il ritorno a Casa. È vostro preciso scopo aiutare i vostri fratelli affinché si possa tutti ritornare a Casa insieme. I Maestri, i Guru, i santi, le anime gemelle hanno tutti un medesimo scopo: riconoscere la loro vera strada e indicarla ai loro fratelli.

Mettiamoci dunque tutti al servizio del Padre, uniamoci agli angeli e spargiamoci per il mondo per donare Amore, senza più limite alcuno, senza condizioni, con gioia e allegria.

Questi esercizi sono semplici ripetizioni che hanno però un grandissimo potere di preghiera e che otterranno senza il minimo dubbio una risposta. Possono essere eseguiti da soli, se non avete ancora trovato la vostra anima gemella, o in coppia, se vi siete già ritrovati.

Per lavorare a questa sezione vi vengono richieste Volontà e Fede.

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Scheda numero 57 - Il Servizio - «La moschea»

Simbolo della religione dell’Islam.

Signore, tu rispondi a qualunque mia preghiera, in qualunque lingua e con qualunque nome io Ti invochi, Tu sei sempre il mio Padre celeste.

Meditazione Oggi voglio pensare all’Unità del Tuo nome. Tu, Padre,

sei in ogni singolo essere umano, indossi abiti scuri, chiari, hai occhi azzurri, hai occhi neri, preghi in moschea o preghi in sinagoga; preghi in chiesa o preghi nei campi. Tu Padre sei in tutti noi.

Scheda n. 57 - Il Servizio Da oggi ti viene chiesto semplicemente di affidarti completamente a Lui.

• Quando ti svegli, e spesso durante il giorno, ripeti: «Padre, sono a Tua completa disposizione, dammi la Tua benedizione e guidami verso la mia funzione».

• Formula questa preghiera, sia la mattina, sia la sera prima di addormentarti.

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Page 134: Relazione d'Amore

Scheda numero 58 - Il Servizio - «La sinagoga»

Simbolo della religione giudaica.

Pace Padre, pace per ogni tuo popolo!

Meditazione Mi metto oggi al servizio del mondo: mi chiedo che cosa

posso fare io, piccola onda, per il grande mare.

Scheda n. 58 - Il Servizio Oggi chiedi al Padre che cosa tu (se sei da solo) o voi (se sei in coppia) puoi/potete fare per

serviLo. Chiedi: «Padre, io ti chiedo di indicarmi in quale modo posso servirTi, Ti prego Padre, rispondimi».

Formula questa domanda la mattina appena sveglio e spesso durante il giorno e nuovamente la sera prima di addormentarti.

La risposta ti verrà o tramite un’intuizione, un messaggio di un amico, un libro, o una persona sconosciuta.

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Scheda numero 59 - Il Servizio - «S. Pietro»

Simbolo della religione cattolica.

Uniti in Te tutti i tuoi figli per sempre nell’unico nome: Padre divino.

Meditazione Medito oggi sull’Universo, sulle sue Leggi, per ritrovare

gioia, amore e pace, e mi chiedo: «Che cosa posso desiderare oltre a tutto ciò?».

Scheda n. 59 - Il Servizio Oggi chiedi: «Padre, dimmi come posso aiutare i miei fratelli». Fai un piccolo sforzo di volontà in più e pensa in quale modo, da oggi, potresti offrire un tuo

servizio al tuo prossimo, cominciando anche dalle persone che ti sono più vicine, (fare la spesa per qualche vicino malato o anziano; aiutare un amico in difficoltà; fare un corso di volontariato; prendere un bambino in affidamento; adottare un bambino a distanza, assistere persone anziane, aiutare in un consultorio, ecc.), comincia tu ad agire e poi vedrai che ti verrà suggerita la tua vera strada.

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Scheda numero 60 - Il Servizio - «La giraffa»

Simbolo di «dedizione all’Alto».

Mi innalzo sempre di più verso le cime degli alberi per poterTi respirare meglio.

Meditazione Guarda in alto oggi, senza più limiti. Se servi Lui non ci

sono limiti per te. Vai, e semplicemente servi nel Suo nome.

Scheda n. 60 - Il Servizio Ripeti spesso: «Padre, Tu sei la mia forza, nel Tuo nome non ci sono limiti per me, vivo

per la gioia immensa di servirTi». Ogni volta che intraprendi un’azione o un lavoro ripeti questa frase.

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Sezione 16 – La Felicità

Introduzione

Questa è l’ultima sezione, quella che ti spetta di diritto dopo aver concluso il tuo lavoro di consapevolezza, fede, purificazione, servizio.

Accetta senza timore queste ultime schede, in ognuna di esse c’è un’affermazione che ti permetterà di conservare questo stato che è l’unica eredità di noi tutti figli di Dio.

Se hai lavorato bene con noi, hai sicuramente compreso dove cercare la felicità e, se sei giunto qui vuol dire che l’hai trovata.

Espandila, fai sapere a tutti che c’è e indica loro la strada per trovarla.

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Scheda numero 61 -La Felicità - «La collana»

Simbolo di «grande ricchezza».

Sono ricco in Te, sono felice solo in Te, Padre.

Meditazione Accetto con gioia ciò che mi spetta di diritto quale Tuo

amato figlio. Sono felice oggi e sempre!

Scheda n. 61 - La Felicità Oggi ripetiti spesso: «La felicità è un mio diritto, la gioia è la mia naturale condizione,

come Tuo figlio, Padre»

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Scheda numero 62 - La Felicità - «Il trono»

Simbolo del riconoscimento del vero e unico potere: l’Energia divina in noi.

Il Tuo trono, Padre, è in me.

Meditazione Oggi contemplo che meraviglioso Essere io sono. Ho

finalmente riconosciuto me stesso. La pace e la felicità sono eternamente in me.

Scheda n. 62 - La Felicità Oggi ripetiti spesso: «La felicità è in me e la espando a tutti i miei fratelli, gioisco insieme

a loro».

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Scheda numero 63 - La Felicità - «La tiara papale»

Simbolo della Luce bianca in noi.

Luce, in me e intorno a me.

Meditazione Oggi espando la mia luce ovunque io vada.

Scheda n. 63 - La Felicità Oggi ripeti spesso: «Esprimo la felicità emanando luce, gioia e amore tutt’intorno a me».

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Scheda numero 64 - La Felicità - «La nuvola con un occhio»

Simbolo della dimora angelica.

Angeli, fratelli divini, colmate d’amore il nostro mondo

Meditazione Ti prego e ti ringrazio, potente compagno celeste,

portatore di gioia e di felicità. Restami accanto in ogni mio passo terreno, illuminami e custodiscimi per sempre.

Scheda n. 64 - la Felicità Ripeti spesso sempre: «La felicità è un mio diritto, la condivido con gli angeli, con i miei

fratelli, con le mie sorelle e con tutto il Creato».

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Epilogo

«La felicità è un nostro diritto in quanto figli di Dio»

E che così sia, fratello o sorella che ci stai leggendo. Questo libro non ha la pretesa di insegnare che cos’è l’amore, ma ha lo scopo di portarti a

cercare la vera felicità, a riconoscerla e a ritrovarla nel più breve tempo possibile. Aiutiamoci ad uscire dalla sofferenza, fratelli, aiutiamoci a restare uniti. Questo è il

messaggio che ci stanno trasmettendo gli Angeli, questo è il messaggio che ci portano da parte del Padre: «Amatevi, figli, e tornate tutti insieme a Me».

Aiutiamoci allora a ritornare a casa; chiamiamo a gran voce coloro che hanno perso la direzione; mettiamo piccole fiammelle in ogni strada affinché chi si è perso trovi segnali indicatori. Ricordiamoci che siamo tutti figli dello stesso Padre divino e della stessa Madre divina, dobbiamo tornare a casa tutti insieme!

Alle coppie di anime gemelle chiediamo di unirsi a noi per aiutare coloro che non si sono ancora riconosciuti e coloro che si sono riconosciuti ma non sanno cosa fare.

Spargiamo le nostre voci, espandiamo e condividiamo il nostro Amore senza limiti e senza condizioni: c’è un oceano d’amore immenso dentro ognuno di noi, diffondiamolo e condividiamolo.

Ricordiamo che in ogni istante ci sono i nostri angeli compagni che ci guidano, ci sorreggono, ci indicano il cammino, dobbiamo solo invocarli, pregarli, ringraziarli e loro lavoreranno con noi e per noi.

Grazie infinite al nostro angelo delle relazioni, Jezael, per questo splendido libro che ha potuto giungere a voi solo per merito suo, grazie alle sue preziose indicazioni, ai suoi suggerimenti, alla sua immensa pazienza verso questi suoi fratelli a volte un po’ duri d’orecchio.

E grazie al nostro Guru, Yogananda, che è stato fonte continua di amore e che ci ha insegnato a sviluppare la volontà di condurre a termine questa nostra prima prova.

Grazie soprattutto a te che ci stai leggendo in questo momento, le nostre menti sono ora collegate, ti amiamo e ti abbracciamo forte forte.

Pace, amore, felicità a te e a tutta la Creazione. Maria Luisa e Sergio

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Indice

Prefazione........................................................................................................................................................................... 1 Introduzione al libro ........................................................................................................................................................... 2 Introduzione alla parte prima ............................................................................................................................................. 6 Capitolo 1. La Relazione .................................................................................................................................................... 7 Capitolo 2. La fase illuminante ........................................................................................................................................ 11

2.1. La Consapevolezza..........................................................................................................................................12 2.2. La Volontà.......................................................................................................................................................14 2.3. La Fede............................................................................................................................................................16

Capitolo 3. Il karma.......................................................................................................................................................... 18 3.1. Il karma-osservazione......................................................................................................................................19 3.2. Il karma-ferma.................................................................................................................................................20 3.3. Il karma-purificazione .....................................................................................................................................21

Capitolo 4. L’Azione........................................................................................................................................................ 22 4.1. L’Amore ..........................................................................................................................................................25 4.2. L’Accettazione ................................................................................................................................................28 4.3. Il Rispetto ........................................................................................................................................................30 4.4. La Fedeltà e la Fiducia ....................................................................................................................................32 4.5. L’Impegno totale .............................................................................................................................................34 4.6. Il Servizio ........................................................................................................................................................36

Capitolo 5. La felicità....................................................................................................................................................... 39 Introduzione alla seconda parte ........................................................................................................................................ 42 Il rituale ............................................................................................................................................................................ 44 Sezione 1 – La Relazione ................................................................................................................................................. 45

Introduzione ...........................................................................................................................................................45 Scheda numero 1 - La Relazione - «L’elefante» ....................................................................................................46 Scheda numero 2: La Relazione - «Il pesce» .........................................................................................................48 Scheda numero 3 - La Relazione - «Il Sole» ..........................................................................................................50 Scheda numero 4 - La relazione - «L’albero» ........................................................................................................51

Sezione 2 – La relazione con noi stessi ............................................................................................................................ 52 Introduzione ...........................................................................................................................................................52 Scheda numero 5 – La relazione con noi stessi - «l’aquila»...................................................................................53 Scheda numero 6 – La relazione con noi stessi - «L’occhio» ................................................................................54 Scheda numero 7 – La relazione con noi stessi - «La corona»...............................................................................55 Scheda numero 8 – La relazione con noi stessi - «La gazzella».............................................................................56

Sezione 3 – La Consapevolezza ....................................................................................................................................... 57 Introduzione ...........................................................................................................................................................57 Scheda numero 9 – La Consapevolezza - «Il cuore»..............................................................................................58 Scheda numero 10 – La Cconsapevolezza - «Il libro» ...........................................................................................60 Scheda numero 11 – La Consapevolezza - «La mela» ...........................................................................................62 Scheda numero 12 – La Consapevolezza - «Il fungo» ...........................................................................................64

Sezione 4 – La Volontà .................................................................................................................................................... 66 Introduzione ...........................................................................................................................................................66 Scheda numero 13 - La Volontà - «L’aquilone» ....................................................................................................67 Scheda numero 14 - La Volontà - «Il serpente Kundalini» ....................................................................................68 Scheda numero 15 - La Volontà - «La finestra aperta»..........................................................................................69 Scheda numero 16 - La Volontà - «Lo scrigno» ....................................................................................................71

Sezione 5 – La Fede ......................................................................................................................................................... 73 Introduzione ...........................................................................................................................................................73 Scheda numero 17 - La Fede - «La nuvola»...........................................................................................................74 Scheda numero 18 - La Fede - «La piuma»............................................................................................................75 Scheda numero 19 - La Fede - «L’occhio di Dio» .................................................................................................76 Scheda numero 20 - La Fede - «Il leone»...............................................................................................................77

Sezione 6 - Il karma-osservazione.................................................................................................................................... 78 Introduzione ...........................................................................................................................................................78 Scheda numero 21 - Il karma-osservazione - «Il pianeta Marte» ...........................................................................79 Scheda numero 22 - Il karma-osservazione - «La penna indiana» .........................................................................81 Scheda numero 23 - Il karma-osservazione - «La tunica da frate».........................................................................82 Scheda numero 24 - Il karma-osservazione - «La palma»......................................................................................83

Sezione 7 - Il karma-ferma............................................................................................................................................... 85 Introduzione ...........................................................................................................................................................85

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Scheda numero 25 - Il karma-ferma - «Il papavero»..............................................................................................86 Scheda numero 26 - Il karma-ferma - «La quercia»...............................................................................................87 Scheda numero 27 - Il karma-ferma - «Il serpente» ...............................................................................................88 Scheda numero 28 - Il karma-ferma - «Il cristallo diamante»................................................................................89

Sezione 8 - Il karma-purificazione ................................................................................................................................... 91 Introduzione ...........................................................................................................................................................91 Scheda numero 29 - Il karma-purificazione - «Il gabbiano» ..................................................................................92 Scheda numero 30 - Il karma-purificazione - «Lo smeraldo» ................................................................................93 Scheda numero 31 - Il karma-purificazione «L’ametista» .....................................................................................94 Scheda numero 32 - Il karma-purificazione «Il lapislazzulo»................................................................................96

Introduzione dalla sezione 9 alla sezione 16 .................................................................................................................... 98 Sezione 9 – L’Azione....................................................................................................................................................... 99

Introduzione ...........................................................................................................................................................99 Scheda n. 33 - L’Azione - «Il quarzo rosa»..........................................................................................................100 Scheda numero 34 - L’Azione - «Il topazio» .......................................................................................................101 Scheda numero 35 - L’Azione -. «L’ossidiana nera» ...........................................................................................102 Scheda numero 36 - L’Azione - «Lo zaffiro» ......................................................................................................103

Sezione 10 – L’Amore ................................................................................................................................................... 104 Introduzione .........................................................................................................................................................104 Scheda numero 37 - L’Amore - «La malachite» ..................................................................................................105 Scheda numero 38 - L’Amore - «L’opale» ..........................................................................................................106 Scheda numero 39 - L’Amore - «Il brillante» ......................................................................................................107 Scheda numero 40 - L’Amore - «Il topazio affumicato» .....................................................................................109

Sezione 11 – L’Accettazione.......................................................................................................................................... 110 Introduzione .........................................................................................................................................................110 Scheda numero 41 - L’Accettazione - «La tormalina rosa» .................................................................................111 Scheda numero 42 - L’Accettazione - «Il corallo»...............................................................................................112 Scheda numero 43 - L’Accettazione - «Il cavalluccio marino» ...........................................................................113 Scheda numero 44 - L’Accettazione - «La nuvola nera» .....................................................................................114

Sezione 12 – Il Rispetto.................................................................................................................................................. 115 Introduzione .........................................................................................................................................................115 Scheda numero 45 - Il Rispetto - «Il cavallo bianco» ..........................................................................................116 Scheda numero 46 - Il Rispetto - «La stella marina» ...........................................................................................117 Scheda numero 47 - Il Rispetto - «La capanna indiana» ......................................................................................118 Scheda numero 48 - Il Rispetto - «La piramide»..................................................................................................119

Sezione 13 – La Fedeltà, la Fiducia................................................................................................................................ 120 Introduzione .........................................................................................................................................................120 Scheda numero 49 - La Fedeltà, la Fiducia - «Una croce con una stella intorno» ...............................................121 Scheda numero 50 - La Fedeltà, la Fiducia - «Un cerchio con un cubo dentro»..................................................122 Scheda numero 51 - La Fedeltà, la Fiducia - «La Terra» .....................................................................................123 Scheda numero 52 - La Fedeltà, la Fiducia - «Il cielo»........................................................................................124

Sezione 14 – L’Impegno totale ...................................................................................................................................... 125 Introduzione .........................................................................................................................................................125 Scheda numero 53 - L’Impegno totale - «Il vento»..............................................................................................126 Scheda numero 54 - L’Impegno totale - «Il mare»...............................................................................................127 Scheda numero 55 - L’Impegno totale - «La montagna» .....................................................................................128 Scheda numero 56 - L’Impegno totale - «Il Buddha» ..........................................................................................129

Sezione 15 – Il Servizio.................................................................................................................................................. 130 Introduzione .........................................................................................................................................................130 Scheda numero 57 - Il Servizio - «La moschea»..................................................................................................131 Scheda numero 58 - Il Servizio - «La sinagoga»..................................................................................................132 Scheda numero 59 - Il Servizio - «S. Pietro» .......................................................................................................133 Scheda numero 60 - Il Servizio - «La giraffa» .....................................................................................................134

Sezione 16 – La Felicità ................................................................................................................................................. 135 Introduzione .........................................................................................................................................................135 Scheda numero 61 -La Felicità - «La collana».....................................................................................................136 Scheda numero 62 - La Felicità - «Il trono».........................................................................................................137 Scheda numero 63 - La Felicità - «La tiara papale».............................................................................................138 Scheda numero 64 - La Felicità - «La nuvola con un occhio» .............................................................................139

Epilogo ........................................................................................................................................................................... 140

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