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Progetto di una struttura reticolare a supporto di una tubazione di acquedotto.Analisi centro di taglioTecnica delle costruzioni
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Introduzione alla struttura
Nell’ambito dell’esercitazione si è proceduto allo studio di una struttura in acciaio adibita a sostegno per
tubazioni, comunemente denominata ponte-tubo sita in Livorno.
Lo schema di base della struttura è una travatura reticolare spaziale alla Warren con sezione triangolare,
alla base della sezione appoggia un tubo di diametro Φ 500 mm. Lateralmente al triangolo di sezione si
aggiungono due passerelle per la manutenzione del tubo stesso, simmetriche in modo da evitare la
torsione della travatura stessa.
Le dimensioni del ponte sono: L 25 m H =1,6 m B =2 m
particolare attenzione è stata posta nella scelta dell’altezza della sezione dalla quale dipende direttamente
lo sforzo nei correnti, un rapporto soddisfacente che è stato scelto è dunque H/L = 1/15
I profili dei correnti e dei montanti sono tutti circolari cavi (CHS – Circolar hollow section) a parte il profilo
su cui appoggia la sella del tubo che è rettangolare in maniera da sfruttare il lato maggiore come appoggio.
La verifica è stata eseguita seguendo le indicazione della Normativa Ntc 2008, mentre l’analisi dei nodi e dei
collegamenti saldati ha necessitato la normativa specifica UNI EN 1993-1-8:2005
Nodi della travatura reticolare
Le limitazioni geometriche imposte dalla UNI EN 1993-1-8:2005 sui profili metallici sono:
- Tutti gli elementi devono appartenere alle classi 1 o 2;
per acciaio S275 scelto deve essere
quindi
Sempre verificato
- Spessore minimo degli elementi tubolari non inferiore a 2.5 mm,
mentre quello massimo deve essere limitato a 25.0 mm; questo
secondo limite è finalizzato a garantire un’adeguata distribuzione
delle tensioni all’interno dello spessore del tubo e per ovviare ai
problemi di strappo lamellare a seguito della saldatura di elementi
ortogonali al tubo.
Spessore minimo 2,6 mm: Sempre verificato
- L’angolo tra elementi di parete (diagonali) e correnti non può
scendere al di sotto dei 30°Sempre verificato
- Il gap “g”, indicato in figura, non deve essere inferiore alla somma degli spessori degli elementi in
esso convergenti, cioè g ≥ t1 +t2 Sempre verificato
Inoltre, per elementi con sezione circolare, in
funzione delle diverse tipologie di nodo (vedi
tabella a fianco), l’EN 1993 – 1 – 8 propone
altre limitazioni geometriche riassunte nel
prospetto a lato:
Si fa inoltre riferimento alla Designed Guide
for circular hollow section redatto dalla
CIDECT
I nodi della travatura sono tutti tridimensionali; per poterli studiare è necessario scomporli nei 2 piani che li
costituiscono e condurre verifiche distinte per ognuno dei piani.
Verifica Nodo “K” del corrente inferiore
Valori geometrici:
Verifica a collasso della faccia del corrente
Verifica a collasso per punzonamento (Da effettuare se )
è dunque da effettuarsi la verifica
Il nodo ha quinfi una resistenza totale pari al minore dei valori sopra calcolati.
In questo caso avviene prima il collasso della faccia del corrente
Il nodo è verificato in quanto il
Giunto flangiato
L’intera struttura ha uno sviluppo che non ne permette il trasporto in un unico pezzo. Inoltre la travatura
reticolare viene costruita e saldata in officina, questo obbliga a creare delle sezioni di sconnessione che
dividono il ponte in 3 parti.
Mediante le unioni bullonate si ripristina completamente la continuità strutturale. E’ necessario verificare le
unioni secondo le specifiche del EN 1993 – 1 – 8 che considera 3 differenti modi di collasso del giunto.
Modo 1: completo snervamento
della piastra di collegamento con la
formazione di 2 cerniere plastiche.
Modo 2: crisi dei bulloni con
snervamento della piastra e
formazione di una cerniera plastica.
Modo 3: crisi dei bulloni senza
deformazioni plastiche della piastra.
Flangia = Φ 215/10 mm Bulloni = M16 – Classe 8.8
Area = 201
Numero Bulloni = 6
Modo 1: Snervamento completo della piastra
e =
= 27 mm
[
Modo 2: Snervamento completo della iastra e crisi dei bulloni
Modo 3: Crisi dei bulloni
Verifica del giunto
Resistenza a taglio dei bulloni
Si riferisce a ogni piano di taglio, anche se il bullone ha un solo piano di taglio
Resistenza punzonamento flangia
Calcolo Centro di Taglio
Nello studio delle azioni trasversali agenti ci siamo posti il problema di trovare il punto di
applicazione delle stesse in modo che non si producessero per quanto possibile azioni torcenti.
Dalla semplificazione di questo quesito è nata la ricerca del centro di taglio della sezione
triangolare, proiezione della sezione della trave, con due metodi differenti.
Metodo dello spessore equivalente
Alla travatura spaziale si è applicato un momento unitario e si
sono calcolati gli sforzi indotti nelle aste come:
Attraverso l’aiuto del software Matlab. Abbiamo calcolato,
applicando il T.L.V., il momento di inerzia J
Che nel nostro caso è Jt = 7.5234 m^4
Ed esprimiamo attraverso la forma di Bredt la
rotazione torsionale dalla quale calcoliamo lo
spessore equivalente. E’ lo spessore che avrebbe
un triangolo bidimensionale per comportarsi come
il nostro traliccio spaziale.
= 6.64 m
Applicando dunque un taglio unitario si valutano le
risultanti delle tensioni nei 3 lati del triangolo. I lati
inclinati hanno risultanti uguali e opposte quindi
per il calcolo all’equilibrio ci interessa solo la
risultante del corrente inferiore che si oppone al
taglio sollecitante.
r = R h/ T = 94 cm
d= 160 – 94 = 66 cm è l’ordinata di applicazione del taglio o Gk
Metodo delle molle
In questo metodo si equipara la rigidezza
assiale dei correnti a delle molle
E = 2.100.000 daN/cm
A1 = 8,69 A2 = 3,25
l1 = 2250 cm l2 = 3200 cm
= 1343 daN/cm
E si calcola a questo punto Ygk facendo
l’equilibrio alla rotazione rispetto alla base.