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Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Traniweb” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Caldaie, previsto un dimezzamento degli importi applicati
La gestione comunale prevede un bel risparmio per i tranesi
Il consigliere De Noia: «Scritta una pagina di buona e sana politica, sociale e partecipata»
REDAZIONE TRANIVIVA
Giovedì 3 Gennaio 2013 ore 8.59
Dopo un semestre di contestazioni e proteste, il Comune di Trani, come già scritto, ha deciso di riprendersi la
competenza relativa alla gestione del controllo sul funzionamento degli impianti termici. Fra i più battaglieri sul caso,
il consigliere comunale del Pdl, Francesco De Noia: «Abbiamo scritto – dice - una bella pagina di buona e sana
politica: sociale e partecipata. Il coinvolgimento di altre forze politiche e delle associazioni del territorio, in primis
Trani civica, alla quale desidero rivolgere un doveroso e cordiale ringraziamento, ci hanno consentito di raggiungere
questo straordinario risultato, che vedrà il Comune di Trani, direttamente interessato all'intera gestione dei controlli
agli impianti termici».
La gestione comunale comporterà un bel risparmio per i tranesi. Come spiega De Noia «nella delibera approvata,
abbiamo previsto un dimezzamento degli importi rispetto a quelli applicati dalla Provincia, o dalla società Asax che
dir si voglia. Il tutto a totale vantaggio dei cittadini tranesi».
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Andriaviva” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Ritorsione della Mastromauro su Telesveva, il Pd prenda provvedimenti
Indignazione bipartisan nei confronti della candidata alle "parlamentarie" di domenica
scorsa
Lo stop della pubblicità a seguito di un servizio giornalistico non gradito fa infuriare l'Assostampa
GIUSEPPE INCHINGOLO
Mercoledì 2 Gennaio 2013 ore 17.51
Telesveva in uno dei servizi del telegiornale antecedenti le "parlamentarie" del Partito Democratico ha parlato
dell'On. Margherita Mastromauro. Tale servizio è stato ritenuto lesivo dell'immagine sua e della sua famiglia a tal
punto da spingere l'On. Mastromauro ad interrompere la pianificazione pubblicitaria sull'emittente Telesveva da
parte del Pastificio Riscossa, azienda della famiglia.
Un fatto gravissimo, una ritorsione senza precedenti, che dovrebbe costare, se fossimo in un Paese serio, la
candidatura alla stessa Mastromauro. Se fossimo in un Paese serio e che conosce ancora l'indignazione e il disprezzo
rispetto ad un tentativo di zittire la Stampa, attraverso un atto vagamente intimidatorio da parte del politico nei
confronti dell'emittente, a quest'ora la Mastromauro sarebbe già stata ritirata dalle liste dei candidati del Pd. Perché
il fatto in se è di una gravità senza precedenti che non può essere taciuto o sminuito perché mai e poi mai a nessun
altro politico venga in mente di pilotare la pubblicità in base al proprio gradimento dei servizi giornalistici che questa
o quella emittente diffondono. Se tale gesto restasse impunito allora vorrebbe dire che il Pd non ha nulla di
democratico e nulla di meritevole. Tanto più che la Mastromauro, anziché chiedere scusa e rendersi conto di avere
commesso un gravissimo errore di forma, di sostanze ed anche di opportunità, ha pensato bene di rilasciare delle
dichiarazioni (di seguito riportate) con cui tenta di giustificare la vicenda. La Mastromauro in questa circostanza ha
sbagliato la seconda volta avendo di fatto, con le sue dichiarazioni, creato un evidente nesso tra il servizio del Tg di
Telesveva e l'annullamento della campagna pubblicitaria, tanto da evitare qualsiasi dubbio su una pur ipotetica e
strana coincidenza.
Grazie al comunicato della Mastromauro e a seguito della dura e giusta presa di posizione da parte dell'Assostampa
ci si attende che il Partito Democratico non metta la testa nella sabbia come fa lo struzzo ma che prenda posizione su
un fatto, lo ripeto, gravissimo sotto ogni punto di vista. Stessa cosa dovrebbe fare la Magistratura chiamata in causa
dalla Mastromauro: la stampa è libera e deve essere tutelata da simili attacchi e ritorsioni oppure tali gesti devono
essere considerati legittimi? Lo chiediamo da giornalisti, per regolarci sul nostro personale svolgimento della
professione. Dobbiamo cedere alle lusinghe di un politico inserzionista quando scriviamo un articolo o mantenere la
giusta autonomia? Questa volta le risposte le attendiamo sul serio!
Il comunicato dell'On. Mastromauro a seguito dei comunicati dell'Assostampa e del Consigliere regionale Franco
Pastore:
«Condivido con il consigliere regionale Pastore l'importante ruolo dell'informazione e la necessità che la stessa sia
esercitata pienamente e mai sotto ricatto. Un Paese senza un'informazione libera non è un Paese democratico.
Informazione libera ma corretta. Il punto è proprio questo; il consigliere Pastore sa benissimo, se ha ascoltato con
attenzione il servizio cui fa riferimento, che l'emittente televisiva Telesveva, con il servizio mandato in onda il 27
dicembre, oltre a criticare le primarie del Pd, ha gravemente leso la mia immagine non solo politica ma anche
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
personale e della mia famiglia. Dunque un servizio così offensivo da non meritare alcuna replica e che, di quelle
regole civili e democratiche rivendicate dal consigliere Pastore non ha alcunché. Tanto che ritengo opportuno che tali
affermazioni passino al vaglio della magistratura. Dinanzi a tali attacchi la società di famiglia, del cui consiglio di
amministrazione non faccio parte, ha ritenuto autonomamente di assumere talune iniziative a tutela della propria
immagine così gravemente colpita».
Il comunicato dell'Associazione della Stampa di Puglia comunica:
«L'informazione e il diritto-dovere di informare sono incompatibili con la pubblicità. Stupisce, pertanto, che ci siano
ancora imprenditori che pensano di poter addomesticare l'informazione con l'acquisto di spazi pubblicitari. Quanto
denunciato dai colleghi di Telesveva avrebbe dell'incredibile se non fosse tremendamente vero. Da una parlamentare
della Repubblica, l'onorevole Margherita Mastromauro, che si è sentita offesa dal contenuto di un servizio andato in
onda nel tg dell'emittente, ci si sarebbe aspettati una reazione conforme ai principi di uno Stato di diritto: richiesta di
rettifica o perfino azione giudiziaria. È però inaccettabile che, qualche ora dopo la messa in onda del servizio,
l'azienda di famiglia della parlamentare abbia notificato a Telesveva la rescissione del contratto di pubblicità. Tale
atteggiamento suona infatti come inutilmente ritorsivo, oltre che vagamente intimidatorio nei confronti di tutti gli
altri organi di informazione. Non è ai giornalisti che compete la raccolta pubblicitaria, ma se si pensa di far pressione
sugli editori per ottenere un'informazione più docile, si è completamente fuori strada. Non sarà uno spot o
un'inserzione pubblicitaria a cambiare la linea di un organo di informazione. Per questo, mentre ai giornalisti di
Telesveva va la solidarietà della categoria, è auspicabile che l'onorevole Mastromauro rifletta sull'accaduto e si
adoperi affinché anche nell'azienda di famiglia prevalgano quei principi di civiltà e correttezza di cui lei stessa dice di
essere portatrice in politica».
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Barlettalife” di Giovedì 03 Gennaio 2013
A pancia vuota si pensa meglio
L’audit autogestito della Mastromauro: si boccia da sola
Salviamo la libera informazione
ALESSANDRO PORCELLUZZI
Giovedì 3 Gennaio 2013
Era l'ottobre del 2004. Rocco Buttiglione era stato individuato dal candidato presidente della Commissione europea
Manuel Barroso come Commissario a Giustizia, libertà e sicurezza e vicepresidente della Commissione. Nell'Unione
europea, da alcuni anni, i candidati in pectore al ruolo di Commissario sono sottoposti a audit. Una vera e propria
interrogazione da parte della Commissione del Parlamento europeo che si occupa delle materie affidate al futuro
Commissario. Rocco Buttiglione mise in campo una inopportuna e assai discutibile presa di posizione sulla
omosessualità come peccato e fu bocciato. Barroso fu invitato a indicare un altro Commissario per quelle materie e
così fu.
Per fare il parlamentare non esistono audit. Non ci sono interrogazioni. E tuttavia ci sono segnali che andrebbero
colti. Margherita Mastromauro, appena riconfermata dalle Parlamentarie, con circa 2000 voti, nella quota eleggibile
dei Parlamentari pugliesi del PD, ha pensato bene di organizzare un audit autogestito. Ha fatto ritirare dall'azienda di
famiglia la quota pubblicitaria riservata a Telesveva. Non perché non fosse funzionale agli utili della Pasta Riscossa.
Ma perché il collega Roberto Straniero aveva in un suo servizio criticato l'operato della Parlamentare nel corso dei
cinque anni passati a Montecitorio. Un audit autogestito, dicevamo. Una Parlamentare del centrosinistra che esprime
una idea così rozza e padronale della dialettica politica non merita alcuna conferma. Se gli elettori hanno sbagliato
(ed errare è umano), la Mastromauro ha voluto mandare un segnale chiaro a Blasi e Bersani: la sua è una preghiera,
sta chiedendo di essere esclusa dalla lista che i Pugliesi voteranno il prossimo febbraio. Mastromauro ha organizzato
l'audit della stampa e si è fatta bocciare. Blasi, Bersani, non deludetela. Cancellatela dalla lista al Parlamento!
Da questa vicenda dai tratti grotteschi si può però cogliere un altro segnale. L'informazione indipendente,
l'informazione libera ha molti nemici. E i nemici, quando sono incattiviti, quando sono in assedio, cercano anche di
tagliarti i viveri. Di prenderti per fame. Sia chiaro però ai molti nemici dell'informazione libera che questa per noi non
è una scaramuccia. Noi proteggeremo l'informazione come si difende un servizio pubblico essenziale, come l'acqua e
l'elettricità. È la nostra linea del Piave e, si mettano l'animo in pace, non passeranno. Noi di Barlettalife molte volte
abbiamo rifiutato sponsor pericolosi per la nostra indipendenza. Con tutte le difficoltà e i sacrifici, per la redazione
tutta, che questo comporta. Ma dovendo scegliere noi abbiamo sempre scelto la nostra libertà alla pancia piena. A
pancia vuota, a digiuno, senza piatti di pasta, lo sapevano bene i mistici del passato, si pensa meglio.
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013
Rassegna Stampa del 03 Gennaio 2013
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Giovedì 03 Gennaio 2013