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Quadro mondiale Il fabbisogno minimo giornaliero pro capite per la sopravvivenza in un clima moderato, è di 5 litri di acqua dolce la quantità media necessaria per lo svolgimento delle attività quotidiane (acqua da bere, per cucinare e per la pulizia domestica e personale) è dieci volte superiore, pari a circa 50 litri Si stima che circa 1 miliardo e 400 milioni di persone non abbia accesso a fonti idriche pulite quelle che vivono in situazioni di assenza delle necessarie condizioni igieniche legate alla scarsità d’acqua sono 2,5 miliardi, oltre un terzo della popolazione mondiale.

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Quadro mondiale

• Il fabbisogno minimo giornaliero pro capite per la sopravvivenza in un clima moderato, è di 5 litri di acqua dolce

• la quantità media necessaria per lo svolgimento delle attività quotidiane (acqua da bere, per cucinare e per la pulizia domestica e personale) è dieci volte superiore, pari a circa 50 litri

• Si stima che circa 1 miliardo e 400 milioni di persone non abbia accesso a fonti idriche pulite

• quelle che vivono in situazioni di assenza delle necessarie condizioni igieniche legate alla scarsità d’acqua sono 2,5 miliardi, oltre un terzo della popolazione mondiale.

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• Nel 20° secolo, il tasso di crescita della popolazione è raddoppiato mentre la domanda d’acqua è cresciuta di 6 volte rispetto al secolo precedente

• si stima che nel 2025 circa 4 miliardi di persone vivranno in condizioni di scarso accesso all’acqua potabile.

• Le aree maggiormente colpite saranno localizzate in Africa, Medio Oriente ed Asia meridionale, con oltre il 90% della popolazione della penisola araba che si troveranno a dover affrontare situazioni di siccità

• circa l’80% delle persone che oggi vivono in condizioni di scarsità d’acqua potabile, è localizzato in aree rurali

• nell’Africa sub Sahariana solo il 39% della popolazione rurale dispone di acqua potabile, contro il 77% di quella concentrata nei centri urbani.

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Cambiamenti climatici e riserve idriche

• L’acqua che precipita in forma di neve tende a penetrare più in profondità perché il fenomeno di evaporazione è ridotto dalle basse temperature e lo scorrimento in superficie è limitato dal lento rilascio di acqua provocato dallo scioglimento dei nevai, condizioni che ne facilitano l’assorbimento nel terreno

• La presenza di foreste contribuisce a ridurre la forza con cui le gocce colpiscono il terreno, diminuendo il fenomeno di erosione dello strato superficiale molto ricco di materia organica dove l’acqua piovana si accumula in maniera molto più efficiente di quanto non accada nel suolo privo di materia organica

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• L’aumento delle temperature medie a terra influisce sull’evaporazione delle acque meteoriche e degli oceani, ma anche dell’acqua contenuta nel suolo che tende a seccarsi più velocemente

• Nel futuro si prevede un aumento delle precipitazioni alle latitudini superiori e nel Sud Est asiatico

• Al contrario, le zone del Centro Asia, dell’Africa meridionale, dell’Australia e dei paesi del bacino Mediterraneo saranno interessate da una diminuzione complessiva di apporto idrico dalle piogge

• L’andamento delle temperature lascia supporre un aumento dell’intensità delle precipitazioni che cadranno al suolo in maniera più violenta e concentrata in brevi periodi causando un aumento delle inondazioni, di frane, valanghe e dell’erosione del suolo

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• Nell’ alluvione del 1991 in Bangladesh, morirono oltre 141.000 persone

• Nel 2000 si è registrata la più grande alluvione nell’Africa sud orientale e Mozambico dove nel mese di febbraio caddero tante piogge torrenziali che, finirono con anche aree del Sud Africa, lo Zambia, lo Zimbabwe, il Botswana, Swaziland ed il Madagascar

• In Mozambico si contarono circa 700 vittime e mezzo milione di senza tetto, la perdita di un terzo della produzione di mais e dell’80% degli animali da allevamento e con un quarto dell’intera produzione agricola danneggiata

• Nel 2001 un nuovo episodio alluvionale ha colpito il paese provocando altri 40 morti e 77.000 senza tetto.

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La peggior alluvione in Europa è stata quella prodotta dall’esondazione del fiume Oder, avvenuta nel luglio del 1997 a seguito delle piogge torrenziali protrattesi per 16 giorni e che sono cadute in quantità superiori del 300% alla media, con punte di oltre il 400% nelle aree montane• Tra il 1950 ed il 1998 si è notato un aumento delle grandi alluvioni, con il maggior numero registrato negli anni ’90

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• In Europa, la maggior parte dei grandi corsi fluviali, come il Reno, il Rodano e il Danubio, dipende dalla presenza di copertura nevosa delle Alpi.

• L’innalzamento di temperatura sulla superficie terrestre di un solo grado comporta lo spostamento del fronte dei nevai di 150 metri verso l’alto, con un ritardo delle nevicate ed un anticipo della fine della stagione

• L’aumento delle temperature, previsto tra 1 e 3,5 gradi entro fine secolo, è destinato ad accrescere il fenomeno dello scioglimento del permafrost, lo strato di terra che, alle latitudini più settentrionali, rimane perennemente ghiacciato

• Si calcola che le Alpi abbiano perso circa metà delle massa dei ghiacciai tra il 1850 ed oggi e, se il loro ritiro continuerà a questo ritmo, entro 100 anni si potrebbero ritirare il 95% di tutti i ghiacciai esistenti nell’area

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Monte Ujaciard (Alpi francesi) 1920 -2000

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Monte Bianco – limite fronte ghiacciaio 1971

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L’uso dell’acqua nelle strategie dei conflitti

• Le Nazioni Unite ritengono plausibile che circa 300 conflitti futuri si giocheranno sul controllo delle risorse idriche prima ancora che del petrolio

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Risorse limitate

• Le piogge torrenziali, portano l’acqua a scorrere velocemente sui pendii penetrando poco nel sottosuolo ed alimentando prevalentemente i corsi d’acqua superficiali piuttosto che le riserve sotterranee

• In pianura, al contrario, l’acqua tende a ristagnare ed a provocare lo straripamento dei corsi fluviali, provocando alluvioni

• La conservazione della copertura vegetale, soprattutto boschiva, e quindi del suolo organico, è un prerequisito fondamentale per ridurre i fenomeni idrici estremi di alluvioni e siccità

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Acqua e salute

• circa 12 milioni di persone nel mondo ogni anno muoiono per carenza d’acqua o per l’assunzione degli agenti patogeni in essa presenti. Di queste, oltre 5 milioni all’anno muoiono per il consumo di acque non correttamente potabilizzate, un numero pari a circa dieci volte quello delle vittime di tutti i conflitti

• Le malattie gastrointestinali ogni giorno uccidono circa 6.000 bambini in tutto il mondo.

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•Queste patologie potrebbero essere facilmente evitate costruendo delle reti fognarie per la raccolta delle acque di scarico da inviare ad impianti di trattamento e degli impianti di potabilizzazione delle acque raccolte prima della loro distribuzione per uso alimentare• le malattie gastroenteriche sono quelle che mietono il maggior numero di vittime ogni anno, ma l’acqua è veicolo, diretto o indiretto,anche di altre patologie fatali, come il colera o la tripanosomiasi•Nei paesi a clima tropicale, inoltre, l’acqua stagnante ospita le fasi larvali delle zanzare del genere Anophele, portatrici del vettore della malaria

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• le malattie gastroenteriche sono quelle che mietono il maggior numero di vittime ogni anno, ma l’acqua è veicolo, diretto o indiretto,anche di altre patologie fatali, come il colera o la tripanosomiasi.

• Nei paesi a clima tropicale, inoltre, l’acqua stagnante ospita le fasi larvali delle zanzare del genere Anophele, portatrici del vettore della malaria

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PATOLOGIA MORBIDITA’ (episodi/anno o persone infette)

DECESSI (morti/anno)

Patologie gastrointestinali 1.000.000.000 3.300.000

Elminti intestinali 1.500.000.000 (persone infette) 100.000

Schistosomiasi 200.000.000 (persone infette) 200.000

Dracunculiasi 150.000 (dati 1996) -

Dracoma 150.000.000 (casi attivi) -

Malaria 400.000.000 1.500.000

Febbre di Dengue 1.750.000 20.000

Poliomielite 114.000 -

Tripanosomiasi 275.000 130.000

Filaria 72.800.000 -

Oncocerciasi 17.700.000 (di cui 270.000 ciechi) 40.000 (morti per cecità)

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Acqua e salute

• Circa la metà delle popolazione mondiale è colpita da patologie associate ad una cattiva gestione dell’acqua da un punto di vista sanitario, ed ogni anno l’equivalente di tutti gli abitanti di una grande città italiana, come Roma o Milano, ne rimane addirittura vittima.

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• il numero delle persone che vivono in aree prive o con scarsi servizi di disinfezione è molto vicino a quello affetto da patologie associate al consumo d’acqua. Questo dato è un’ulteriore riprova della necessità d’intervento sulla gestione della qualità, ancorché della quantità, dell’acqua fornita per l’alimentazione, due fenomeni che vanno affrontati congiuntamente.

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Rischio desertificazione in Italia

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Rischio desertificazione in Sicilia

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Acqua e profitto

• Se le popolazioni più povere del mondo moriranno di più per sete, fame ed alluvioni nel prossimo futuro ciò sarà anche in parte responsabilità del modello di sviluppo dei paesi industrializzati

• Anche nei paesi ad economia avanzata si registrerà un aumento nei problemi di approvvigionamento idrico che potrebbero non essere di facile soluzione nemmeno potendo disporre di adeguate risorse finanziarie a seguito della diffusione dell’inquinamento delle acque terrestri superficiali, quelle di falda e quelle marine

• La gestione del mercato globale delle acque è già diventata un’attività di grande profitto dal dubbio valore morale gestito da due multinazionali francesi che ne detengono il 40%

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Acqua e profitto

• Dal 1999, anno di acquisizione della US Filter, la Vivendi-Generale Des Eaux è diventata la più grande azienda di gestione idrica a livello mondiale fornendo diversi servizi in oltre 100 paesi e traendo profitti per 13 miliardi di euro dalla sola fornitura d’acqua

• La Suez-Lyonnaise des Eaux, opera inoltre 130 paesi, inclusa l’Italia, e raggiunge un fatturato annuo di 9,4 miliardi di euro per le forniture idriche

• Queste compagnie, assieme a poche altre, formano delle vere e proprie cordate finalizzate alla gestione dei servizi idrici per la conquista di nuovi mercati

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Acqua e profitto

• Quando, nel 1993, la Vivendi acquisì i diritti sulle forniture idriche nella regione di Tucunam, in Argentina, le tariffe furono aumentate mediamente del 104% e la qualità dell’acqua subì un progressivo deterioramento tanto che, nel 1997, sia la popolazione che le autorità provinciali si opposero al pagamento della fornitura. Dopo vari tentativi di ritorsione, la società si ritirò interrompendo i servizi

• Nel 1997, la Suez-Lyonnaise strappò un accordo trentennale per la concessione della costruzione di reti idriche e fognarie nelle città colombiane di La Paz e di El Alto, accordo fortemente caldeggiato dalla stessa Banca Mondiale, che, nel 2000 diventò azionaria della società costituita per lo scopo

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Dal momento della privatizzazione, il costo dell’allaccio idrico passò dai 100 euro dilazionabili in 5 anni ai 150 euro da pagare in un’unica soluzione, il prezzo delle forniture da 2 a 12 bolivanos, la qualità dei servizi si deteriorò per il taglio del personale attuato per ridurre i costi di gestione che si tradusse in frequenti fuori servizio e ritorno all’uso dei vecchi pozziDal momento che la gestione privata risponde ai generali criteri di mercato e del “giusto profitto” ciò non può in alcun modo essere applicato là dove la carenza idrica è più grave come diretta conseguenza della povertà

Acqua e profitto

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In azione – quadro internazionale

• PROMUOVERE IL CONCETTO DI UNIVERSALITÀ ED INDISPENSABILITÀ DELLE RISORSE IDRICHE

• PROMUOVERE IL DIRITTO ALL´ACQUA COME PRIMARIO E FONDAMENTALE

• AFFERMARE IL DIRITTO ALL´ACQUA NELLE SCUOLE COME STRUMENTO INDISPENSABILE PER I PIANI DI EDUCAZIONE PRIMARIA

• VIETARE L´UTILIZZO DELLE ACQUE COME STRUMENTO DI PRESSIONE POLITICA E/O MILITARE

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In azione – quadro internazionale

• ATTUARE DA SUBITO PIANI DI GESTIONE INTEGRATA NEI PAESI A RISCHIO DI DESERTIFICAZIONE

• SVILUPPARE PROGRAMMI PARTECIPATI D’IMMAGAZZINAMENTO DELLE ACQUE

• VIETARE LO SFRUTTAMENTO COMMERCIALE INTERNAZIONALE DEI SERVIZI IDRICI

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In azione - piano nazionale

• RISANARE LA RETE DI DISTRIBUZIONE• PROMUOVERE LA DOPPIA RETE IDRICA•  ATTUARE PROGRAMMI DI RISPARMIO NEL

SETTORE INDUSTRIALE• ATTUARE TECNICHE AGRICOLE ED IRRIGUE A

RIDOTTO CONSUMO• ESTENDERE I PIANI DI PREVENZIONE DI

INCENDIO BOSCHIVO• INCENTIVARE L´AGRICOLTURA IN AREE

MARGINALI• INCENTIVARE LA TUTELA DEL SUOLO

ORGANICO•  ADOTTARE TECNICHE DI POTABILIZZAZIONE

ALTERNATIVE

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In azione - I singoli cittadini

•  REALIZZARE IMPIANTI DOPPI IDRICI

• INCENTIVARE L´APPLICAZIONE, IN FASE DI COSTRUZIONE, DEI CONGEGNI DI RIDUZIONE DELLE ACQUE 

• INCENTIVARE L´APPLICAZIONE DEI CONGEGNI DI RIDUZIONE NELLE ABITAZIONI ESISTENTI

• REALIZZARE RISERVE IDRICHE DI ACQUE RACCOLTE IN INVERNO PER SCOPI IRRIGUI A DIMENSIONE DOMESTICA

• ADOTTARE COMPORTAMENTI TESI AL RISPARMIO

• PREFERIRE ELETTRODOMESTICI AD ELEVATO RISPARMIO ENERGETICO ED IDRICO 

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Possibili applicazioni delle acque reflue

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In azione - I singoli cittadini

• Avviare campagne di educazione al corretto uso dell´acqua che parta dalla divulgazione del reale valore e della limitatezza delle risorse idriche e dei vari fattori in grado di influenzarne il ciclo e la disponibilità complessivi

• Eliminare progressivamente dal mercato gli elettrodomestici che non rispondono ai requisiti di massimo risparmio idrico ed energetico

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