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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Lo sviluppo come
. Parabola
. Linea retta continua o spezzata
. Corsi e ricorsi
Oggetto di studio: Ciclo di vita
Dall’adulto al bambino
I bambini si comportano in modo diverso dagli adulti:
all’adultoDal bambino
e
PercezioneCon bambini di 4-5 anni il fenomeno non si verifica.
A quell’età non si concentrano sull’insieme ma sui singoli elementi. Inoltre i “cerchi” sono vissuti come oggetti empirici interamente visibili (tre lune)
Operazioni mentali“il più basso” – “il meno alto” = logicamente equivalenti.
Scegli l’asticella più lunga/meno corta.
A B C D
Scelte corrette: più lunga meno corta
Anni 4/6 93,6% 0
11/12 100% 3,1
Due espressioni logicamente equivalenti sono psicologicamente diverse, richiedono cioè operazioni mentali diverse.
Forze dello sviluppo
MATURAZIONISMO – programma genetico con/senza pratica (Gesell, Chomsky)
COMPORTAMENTISMO (Skinner, Watson, Mowrer)
COSTRUTTIVISMO/INTERAZIONISMO (Piaget, Vygotskij, Freud)
• L’organismo è docile e plasmabile
• Possiede una capacità illimitata di apprendimento
• Il metodo ottimale è la sperimentazione e l’osservazione
col massimo di controllo
• Il cambiamento è prodotto da cause ambientali
Approccio comportamentistico
• L’organismo è attivo e si autorganizza
• Il cambiamento è la caratteristica primaria del
comportamento
• Il metodo ottimale è la sperimentazione e l’osservazione
con un grado moderato di controllo
• Il cambiamento è guidato da leggi regolative e risponde a
principi organizzativi intrinseci
Approccio organismico
• L’organismo è simbolico e determinato dalla sua storia
personale
• Il cambiamento è l’esito di conflitti interni
• Il metodo ottimale è l’osservazione col minimo di controllo
e l’osservazione della relazione osservatore-osservato
• Lo sviluppo è un cambiamento qualitativo e procede secondo
stadi
Approccio psicoanalitico
Nature Vs Nurture
Genetica Cultura Società
Individuo
Genetica Cultura Società
Individuo
Esperimenti di Galton su gemelli monozigoti allevati in ambienti differenti
MicrosistemaScuola
Microsistema
Coetanei
Macrosistemapolitica sociale e dei servizi
EsosistemaCondizioni di vita e di lavoro
Mesosistemarelazioni tra microsistemi
Microsistema
Famiglia
ECOLOGIA DELLO SVILUPPO: il ruolo del contestoBronfenbrenner
DIFFERENZE INDIVIDUALI
Schemi evolutivi comuni Differenze individuali
Concezioni stadiali normalità o devianza
L A R I C E R C A
Ricerca longitudinale
• Consente di seguire lo sviluppo individuale nel tempo
(stesso gruppo di bambini): a breve o lungo termine
• Consente di rispondere a domande circa la stabilità
del comportamento indagato
• Consente di determinare gli effetti di esperienze o
condizioni antecedenti sullo sviluppo successivo
Esempi a breve termine: due punti nel tempo
Esempi a lungo termine: diari
Ricerca longitudinale: svantaggi
• Modello molto costoso in termini di investimenti di energie
• Possibilità di perdere soggetti nel corso della ricerca sia per cause
accidentali che per abbandono volontario
• Possibilità di confusione tra i cambiamenti legati all’età e i
cambiamenti di tipo sociale e storico che si verificano nel corso
della ricerca
L A R I C E R C A
Ricerca trasversale
• Consente di confrontare individui di età diversa nello
stesso momento temporale
• Relativamente poco costoso, veloce nell’esecuzione e
facile da replicare
• Svantaggio: non dice nulla sullo sviluppo all’interno
degli individui
MASSIMO MINIMOIntervento del ricercatore sul fenomeno indagato
Esperimento OsservazioneMetodi quasi sperimentali ocorrelazionali
• Controllo sulla variabile indipendente per determinare il comportamento osservato
• Analisi della relazione che potrebbe esistere tra le variabili in risposta alla manipolazione
• L’obiettivo è la verifica della relazione causa-effetto
• Laboratorio
• Nessun controllo sulla variabile indipendente, osservazione del comportamento spontaneo
• Relazioni esistenti tra le variabili
• L’obiettivo è la descrizione• Ambiente
Metodi di ricerca
VARIABILE INDIPENDENTE
Manipolata dal ricercatoreManipolata dal ricercatoreattraverso la predisposizioneattraverso la predisposizione
di situazioni specifichedi situazioni specifiche
VARIABILE DIPENDENTE
Subisce cambiamenti inSubisce cambiamenti infunzione dellafunzione della
manipolazione dellamanipolazione dellavariabile indipendentevariabile indipendente
I soggetti sono assegnati casualmente:
Gruppo sperimentaleSottoposto alla manipolazione
della variabile indipendente
Gruppo di controlloNon riceve nessun trattamento
o un trattamento diverso
Esperimento
• Capacità di stabilire relazioni di causa-effetto tra variabile indipendente e variabile dipendente
• Facilità di essere replicato per ottenere ulteriori conferme o disconferme delle ipotesi iniziali
Vantaggi
Svantaggi
• I soggetti osservati in condizioni controllate e artificiali potrebbero comportarsi diversamente nella vita reale: difficile quindi generalizzare i dati.
Esperimento
Gruppo di soggettiin cui la variabile da studiare è presente
naturalmente
PREVEDE UN CONFRONTO TRA:
Gruppo di soggetti similesimile ma con assenza della
variabile da studiare
Si utilizza quando: • Non è possibile manipolare le variabili indipendenti (es. effetto dell’assenza materna sul comportamento…)
• Non è possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi sperimentali e di controllo
Quasi Esperimento
1° VARIABILE 2° VARIABILE
• Si utilizza quando non è possibile individuare gruppi che
differiscono per l’aspetto che interessa al ricercatore• DescriveDescrive il rapporto tra 2 variabili (es. fruizione programmi TV violenti
e comportamento aggressivo)
• Non consente di ricavare conclusioni circa la relazione causa-effetto tra le variabili (es. esposizione a comportamenti aggressivi in
famiglia)
• Non richiede quindi gruppi sperimentale/di controllo
GRADO DI ASSOCIAZIONE
TRA:
Disegno correlazionale
Osservare il comportamento quando si verifica spontaneamente per cogliere/descrivere le relazioni che esistono tra due o più variabili,
senza tentativo di influenza su di esso
Osservazione
Osservare non non è registrare fedelmente la realtà
MitiMiti RealtàRealtà
L’osservazione richiede:• Tempo e distensione• Libertà intellettuale• Assenza di pregiudizi• Consapevolezza di sé• Capacità di non coinvolgersi• Capacità di sospendere il giudizio
L’osservazione è esposta al rischio della soggettività
E’ impossibile stabilire dei confini netti tra “chi osserva” e “chi viene osservato”
Osservare non non è guardare. L’osservazione si fonda su un’ipotesi o quanto meno su una curiosità
Osservare nonnon è interpretare. L’osservazione rappresenta un momento intermedio tra la percezione del fenomeno e la sua interpretazione
L’osservazione come metodo di ricerca
1
Studio sul camponon strutturato
2
Studio in laboratorio non strutturato
3
Studio sul campostrutturato
4
Studio in laboratorio strutturato
Ambiente naturale Ambiente artificiale
Str
uttu
rato
No
nst
rut tu
rato
Osservazione
Può variare rispetto a luogo intervento del ricercatore
Il ricercatore cerca diesercitare un minimo grado di controllo sul
proprio oggetto distudio
Il ricercatore cerca diesercitare un gradomedio o massimo dicontrollo sul proprio oggetto di studio
Condottain ambiente naturale
Condotta in ambiente naturale
e in laboratorio
OsservazioneOsservazionenaturalistica/etologicanaturalistica/etologica
OsservazioneOsservazionecontrollata/partecipantecontrollata/partecipante
Tipi di osservazione
1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE
2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO
3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI
In tutte e tre le fasi sono individuabili delle fonti di errore che è necessario conoscere e controllare per evitare distorsioni sistematiche nella raccolta e analisi dei dati osservati
Fasi dell’osservazione
Fonte di erroreFonte di errore
• Reattività alla presenza dell’osservatore• Innaturalità
• Familiarizzazione• Tecniche non invasive• Mascherare la presenza
dell’osservatore
SOGGETTI
Controllo Controllo
Fonti di errore nell’osservazione
• Condizioni psicofisiche• Capacità personali• Sapere di essere valutati
per l’attendibilità dell’osservazione
• Utilizzo di osservatori indipendenti
• Utilizzo di buoni osservatori• Controlli casuali dell’attendibilità
OSSERVATORI
Fonte di erroreFonte di errore
Controllo Controllo
Fonti di errore nell’osservazione
• Aspettative e commenti• Uso di schemi di
codifica complessi
• Evitare commenti ed interpretazioni
• Definizioni operative chiare delle categorie di codifica
• Addestrare i codificatori
RICERCATORIFonte di erroreFonte di errore
Controllo Controllo
Fonti di errore nell’osservazione
StrutturatiDomande chiuse
Risposta sì/no o vero/falso
Non strutturatiDomande aperte
Risposta estesa e articolata
Utilizzati per Utilizzati per interrogareinterrogare
bambini
adulti
sulle proprie idee, esperienzee motivazioni (> 3 anni per le interviste; > 7/8 per questionari)
sui comportamenti, capacitàe personalità dei bambini
Interviste e questionari
• Che i bambini/adolescenti possiedano una buona capacità di
comprensione e produzione del linguaggio
• Che i bambini/adolescenti intervistati siano collaborativi e siano
disposti a comunicare i propri sentimenti, atteggiamenti e opinioni
• Che i bambini/adolescenti intervistati possiedano un livello
cognitivo adeguato alla effettiva comprensione delle domande
poste dall’intervistatore
Prerequisiti per la somministrazione di interviste e questionari a bambini e adolescenti
• Che i bambini/adolescenti si sentano a loro agio e non prevalga la
desiderabilità sociale
Colloquio clinico (intervista + osservazione naturalistica)
Disegno infantile
Fiabe
Gioco
Strumenti privilegiati
LA SCELTA DEL METODO DIPENDE DALLA RICERCA