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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 4 dal 1 al 7 febbraio 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 4 2 IVA "Credo nella riduzione delle aliquote”. Lo ha detto Giulio Tremonti partecipando a Telefisco del Sole 24 Ore. "È una dichia- razione storica - ha commentato Carlo Scotti- dato che Tremonti ha sempre sostenuto la tesi del “no”. L’ANMVI ha quindi invitato il Ministro a tornare sui suoi passi e a ricredersi anche sulla ri- duzione dell'IVA sulle prestazioni veteri- narie e sul pet food. RABBIA La Regione Veneto ha dato il via libera alle vaccinazioni dei gatti (delle colonie e di proprietà) laddove si registri la positi- vità di un felino alla rabbia. Lo stabilisce l'ordinanza veneta n. 16 emessa all'in- domani della morte del gatto a Pedave- na. Ordinanza che modifica la prece- dente del novembre scorso, ammetten- do la libera circolazione dei cani vacci- nati. MALTRATTAMENTO Sei condanne per maltrattamento ad un bovino al momento del carico al merca- to alimentare all'ingrosso. Il tribunale pe- nale di Cuneo chiude così il processo avviato nel 2006 in seguito di una de- nuncia degli Animals' Angels. La LAV chiede un piano specifico di controlli ve- terinari nei macelli. OVICAPRINI Sono in arrivo le disposizioni ministeriali per l'applicazione del regolamento CE 21/2004. La Direzione Generale di Sa- nità Animale ha annunciato l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un'apposita Ordinanza. In corso di pre- disposizione anche i decreti per la re- golamentazione dell'anagrafe degli ovi- caprini e con la disciplina sanzionatoria. AVIARIA 2010 La Direzione Generale della Sanità Ani- male e del Farmaco Veterinario ha diffu- so il Piano di monitoraggio nazionale dell'influenza aviaria per il 2010. Il Piano dovrà essere portato a conclusione en- tro il 31 dicembre. La Commissione Eu- ropea chiede una disamina della situa- zione epidemiologica sul territorio italia- no negli ultimi anni. RANDAGISMO Le parlamentari Mannucci e Ceccacci Rubino hanno chiesto l'Istituzione di u- na Commissione parlamentare di in- chiesta sul fenomeno del randagismo nonché sulla gestione dei canili e dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali. Indagine necessaria, dicono le proponenti, per monitorare il fenomeno e adeguare le leggi. SINDACATI: QUALE FUTURO? A PAGINA 3 PATENTINO I VETERINARI SONO PRONTI A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 10 TRACCIABILITÀ E MOVIMENTAZIONE DEI CANI STATO DI NECESSITÀ PER GLI ANIMALI CONTROLLI UFFICIALI SUGLI ALIMENTI CRESCONO VET-JOB E VET-EXCHANGE CONFPROFESSIONI BREVI CARI COLLEGHI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA L'ANMVI da tempo sta facen- do un ampio lavoro, in colla- borazione con la FNOVI, su tutti gli aspetti che riguardano il farmaco veterinario (registrazione, ampliamento delle specialità di- sponibili, generici, prezzo, distribu- zione, controllo dell'efficacia, far- maci in deroga, ecc.), e questo avviene con tavoli di confronto presso il Mi- nistero della Salute e con il coinvolgimento di AISA e Ascofarve che rappre- sentano gli altri attori del sistema. Chi riceve que- sta rivista avrà avuto mo- do di leggere più volte il nostro impegno ed i nostri sforzi per arrivare al più presto a risultati concreti. I tre principali obiettivi che ci siamo posti sono: • Portare il veterinario a dispensa- re liberamente il farmaco veteri- nario, e non più come è oggi che il veterinario lo può fare solo per inizio terapia, oltretutto con un’I- VA maggiore (20%) essendo la cessione del farmaco operazio- ne complementare della presta- zione professionale. • Ottenere, non essendoci più pro- blemi distributivi, che le aziende veterinarie diminuiscano di con- seguenza i prezzi al consumato- re, investano in nuovi prodotti Aggiorniamo il diritto del lavoro Lo chiede l’Area Sanitaria di Confprofessioni. I liberi professionisti hanno bisogno di leggi al passo coi tempi dedicati e producano dei generi- ci veterinari. • Chiarire che se le aziende farma- ceutiche veterinarie decidono, per certe patologie specifiche, di non produrre farmaci dedicati deve essere consentito un uso in deroga, per il quale abbiamo già richiesto un'ampia rivalu- tazione con un regime sanzionatorio completa- mente rivisto con ammen- de molto meno gravose per gli animali da compa- gnia. Questo progetto, che ab- biamo avviato da anni, e che ha visto un forte svi- luppo negli ultimi mesi, ci porterà come Categoria al centro di un mondo che ruoterà tutto intorno al Medico Veterinario, certamente per il miglioramento della salute e del benessere animale anche con un contenimento dei costi per le tera- pie, ma pure con ampie opportu- nità economiche che si verranno a creare per il veterinario e nuovi spa- zi occupazionali, soprattutto, per i giovani veterinari. Non è un progetto facile, richiede molte energie, coinvolge moltissi- me figure, dai veterinari privati ai pubblici, dalle industrie veterinarie agli organi vigilanti. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line C’È UN SINDACATO AUTONOMO DEI VETERINARI DIPENDENTI PUBBLICI CHE SEMBRA NON AVERE UN PROGETTO FUTURO e cer- ca di sopravvivere solo difendendo i privilegi che è riuscito ad ottenere negli an- ni per i suoi associati aggregandosi al carro dei medici. Per carità, tutto lecito, e certamente positivo per i suoi iscritti, ma anche molto discutibile per altri aspet- ti. Non possiamo certo dimenticare che questo sindacato mentre da un lato prometteva ai precari ministeriali totale sostegno, faceva approvare una norma sulla dirigenza veterinaria che ha messo seriamente in crisi la loro stabilizzazio- ne, ottenuta poi anche grazie l’impegno dell’ANMVI. D’altra parte è bene ricor- dare anche che questo sindacato ha sempre fatto una fortissima opposizione al nuovo contratto SISAC, voluto dalla UIL per i convenzionati, e sostenuto an- che dall’ANMVI, contratto finalmente rispettoso della professione veterinaria. Dopo averlo sempre osteggiato ora propongono ai convenzionati l’iscrizione al sindacato. E il regolamento dell’intramoenia veterinaria in Lombardia voluto da loro e che permette di tutto e di più senza minimamente considerare i possibili conflitti di interesse? Ma la posizione tenuta in Veneto, nella nota vicenda della campagna di prevenzione contro la rabbia,forse ha superato il limite della de- cenza. Un accordo con la Regione, con la condiscendenza del SIVELP che so- pravvive nella provincia veneta, ha sostanzialmente tagliato fuori tutti i liberi pro- fessionisti che potevano scegliere di aderire al progetto, lavorando più o meno gratis, o rinunciare facendo la figura degli “insensibili” al problema. Figura pessi- ma che poi ha fatto la sanità pubblica dimostrandosi incapace di affrontare il problema senza la collaborazione dei veterinari privati. CONTINUA A PAG. 3

Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 4

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 4 dal 1 al 7 febbraio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona42

IVA"Credo nella riduzione delle aliquote”. Loha detto Giulio Tremonti partecipando aTelefisco del Sole 24 Ore. "È una dichia-razione storica - ha commentato CarloScotti- dato che Tremonti ha sempresostenuto la tesi del “no”. L’ANMVI haquindi invitato il Ministro a tornare suisuoi passi e a ricredersi anche sulla ri-duzione dell'IVA sulle prestazioni veteri-narie e sul pet food.

RABBIALa Regione Veneto ha dato il via liberaalle vaccinazioni dei gatti (delle colonie edi proprietà) laddove si registri la positi-vità di un felino alla rabbia. Lo stabiliscel'ordinanza veneta n. 16 emessa all'in-domani della morte del gatto a Pedave-na. Ordinanza che modifica la prece-dente del novembre scorso, ammetten-do la libera circolazione dei cani vacci-nati.

MALTRATTAMENTOSei condanne per maltrattamento ad unbovino al momento del carico al merca-to alimentare all'ingrosso. Il tribunale pe-nale di Cuneo chiude così il processoavviato nel 2006 in seguito di una de-nuncia degli Animals' Angels. La LAVchiede un piano specifico di controlli ve-terinari nei macelli.

OVICAPRINISono in arrivo le disposizioni ministerialiper l'applicazione del regolamento CE21/2004. La Direzione Generale di Sa-nità Animale ha annunciato l’imminentepubblicazione in Gazzetta Ufficiale diun'apposita Ordinanza. In corso di pre-disposizione anche i decreti per la re-golamentazione dell'anagrafe degli ovi-caprini e con la disciplina sanzionatoria.

AVIARIA 2010La Direzione Generale della Sanità Ani-male e del Farmaco Veterinario ha diffu-so il Piano di monitoraggio nazionaledell'influenza aviaria per il 2010. Il Pianodovrà essere portato a conclusione en-tro il 31 dicembre. La Commissione Eu-ropea chiede una disamina della situa-zione epidemiologica sul territorio italia-no negli ultimi anni.

RANDAGISMOLe parlamentari Mannucci e CeccacciRubino hanno chiesto l'Istituzione di u-na Commissione parlamentare di in-chiesta sul fenomeno del randagismononché sulla gestione dei canili e deiservizi veterinari delle aziende sanitarielocali. Indagine necessaria, dicono leproponenti, per monitorare il fenomenoe adeguare le leggi.

SINDACATI: QUALE FUTURO?

A PAGINA 3

PATENTINOI VETERINARI

SONO PRONTI

A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 10

TRACCIABILITÀ E MOVIMENTAZIONE

DEI CANI

STATO DI NECESSITÀ

PER GLI ANIMALI

CONTROLLI UFFICIALI

SUGLI ALIMENTI

CRESCONOVET-JOB E

VET-EXCHANGE

CONFPROFESSIONI

BREVI CARI COLLEGHI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

L'ANMVI da tempo sta facen-do un ampio lavoro, in colla-borazione con la FNOVI, sututti gli aspetti che riguardano ilfarmaco veterinario (registrazione,ampliamento delle specialità di-sponibili, generici, prezzo, distribu-zione, controllo dell'efficacia, far-maci in deroga, ecc.), equesto avviene con tavolidi confronto presso il Mi-nistero della Salute e conil coinvolgimento di AISAe Ascofarve che rappre-sentano gli altri attori delsistema. Chi riceve que-sta rivista avrà avuto mo-do di leggere più volte ilnostro impegno ed i nostri sforziper arrivare al più presto a risultaticoncreti. I tre principali obiettivi che ci siamoposti sono: • Portare il veterinario a dispensa-

re liberamente il farmaco veteri-nario, e non più come è oggi cheil veterinario lo può fare solo perinizio terapia, oltretutto con un’I-VA maggiore (20%) essendo lacessione del farmaco operazio-ne complementare della presta-zione professionale.

• Ottenere, non essendoci più pro-blemi distributivi, che le aziendeveterinarie diminuiscano di con-seguenza i prezzi al consumato-re, investano in nuovi prodotti

Aggiorniamoil diritto del lavoroLo chiede l’Area Sanitaria diConfprofessioni. I liberi professionisti hannobisogno di leggi al passo coi tempi

dedicati e producano dei generi-ci veterinari.

• Chiarire che se le aziende farma-ceutiche veterinarie decidono,per certe patologie specifiche, dinon produrre farmaci dedicatideve essere consentito un uso inderoga, per il quale abbiamo già

richiesto un'ampia rivalu-tazione con un regimesanzionatorio completa-mente rivisto con ammen-de molto meno gravoseper gli animali da compa-gnia. Questo progetto, che ab-biamo avviato da anni, eche ha visto un forte svi-

luppo negli ultimi mesi, ci porteràcome Categoria al centro di unmondo che ruoterà tutto intorno alMedico Veterinario, certamente peril miglioramento della salute e delbenessere animale anche con uncontenimento dei costi per le tera-pie, ma pure con ampie opportu-nità economiche che si verranno acreare per il veterinario e nuovi spa-zi occupazionali, soprattutto, per igiovani veterinari. Non è un progetto facile, richiedemolte energie, coinvolge moltissi-me figure, dai veterinari privati aipubblici, dalle industrie veterinarieagli organi vigilanti.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

C’È UN SINDACATO AUTONOMO DEI VETERINARI DIPENDENTIPUBBLICI CHE SEMBRA NON AVERE UN PROGETTO FUTURO e cer-ca di sopravvivere solo difendendo i privilegi che è riuscito ad ottenere negli an-ni per i suoi associati aggregandosi al carro dei medici. Per carità, tutto lecito, ecertamente positivo per i suoi iscritti, ma anche molto discutibile per altri aspet-ti. Non possiamo certo dimenticare che questo sindacato mentre da un latoprometteva ai precari ministeriali totale sostegno, faceva approvare una normasulla dirigenza veterinaria che ha messo seriamente in crisi la loro stabilizzazio-ne, ottenuta poi anche grazie l’impegno dell’ANMVI. D’altra parte è bene ricor-dare anche che questo sindacato ha sempre fatto una fortissima opposizioneal nuovo contratto SISAC, voluto dalla UIL per i convenzionati, e sostenuto an-che dall’ANMVI, contratto finalmente rispettoso della professione veterinaria.Dopo averlo sempre osteggiato ora propongono ai convenzionati l’iscrizione alsindacato. E il regolamento dell’intramoenia veterinaria in Lombardia voluto daloro e che permette di tutto e di più senza minimamente considerare i possibiliconflitti di interesse? Ma la posizione tenuta in Veneto, nella nota vicenda dellacampagna di prevenzione contro la rabbia,forse ha superato il limite della de-cenza. Un accordo con la Regione, con la condiscendenza del SIVELP che so-pravvive nella provincia veneta, ha sostanzialmente tagliato fuori tutti i liberi pro-fessionisti che potevano scegliere di aderire al progetto, lavorando più o menogratis, o rinunciare facendo la figura degli “insensibili” al problema. Figura pessi-ma che poi ha fatto la sanità pubblica dimostrandosi incapace di affrontare ilproblema senza la collaborazione dei veterinari privati.

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Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:21 Pagina 2

fessionisti intellettuali, conferendo loro unostatuto specifico non più mutuato dal model-lo dell'impresa e del terziario e dunque dal bi-nomio "datore-dipendente".L'Area Sanitaria di Confprofessioni ha per-tanto condiviso la necessità di affidare ad ungiuslavorista l'incarico di produrre uno studiosui rapporti di lavoro tra liberi professionisti edi presentare una proposta al Ministero delLavoro.Alla riunione hanno partecipato tutti i compo-nenti dell'Area Sanitaria di Confprofessioni(per l'ANMVI il coordinatore d'Area CarloScotti, per l'ANDI Roberto Callioni, Gianfran-co Prada, Mario Canton, per la FIMMG Gia-como Milillo, Beppe Greco, Massimo Magi,Mimmo Andreoni, Gerardo Ghetti, per PLPAntonio Zuliani). Per l'ANMVI erano presentiil Vice Presidente Vicario Giancarlo Belluzzi eSabina Pizzamiglio.All'incontro è intervenuto il Presidente diConfprofessioni, Gaetano Stella, che ha af-frontato il tema dell'inserimento occupazio-nale dei giovani professionisti e condivisocon l'Area Sanitaria la necessità di avviare i-niziative di sostegno e di agevolazione eco-nomico-finanziaria, specie in fase di avviodell'attività libero professionale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Confprofessioni Attualità 3

Il problema dei rapporti di lavoro fraliberi professionisti all'interno del-le strutture sanitarie private è sta-to al centro dell'incontro dell'AreaSanitaria di Confprofessioni che siè riunita sabato scorso presso la

sede cremonese dell'ANMVI. Veterinari (ANMVI), odontoiatri (ANDI), medicidi famiglia (FIMMG) e psicologi (PLP) hannocondiviso la necessità di dare una veste giuri-dica appropriata al lavoro dei professionistiprivati che, mantenendo la loro individualità in-tellettuale ed il regime di libera professione, e-sercitano per delle strutture sanitarie private."Il problema - spiega Carlo Scotti, Coordina-tore dell'Area Sanitaria - è che il diritto del la-voro non è allineato al settore delle professio-ni intellettuali e all'evoluzione delle sue formedi lavoro. E così troppo spesso accade che illibero professionista venga forzosamente ap-parentato a un lavoratore subordinato, soloper carenza di un quadro normativo di riferi-mento, allineato alle forme del lavoro intellet-tuale professionale".Il problema è trasversale a tutti i settori dellalibera professione medica e veterinaria e sof-fre di un vuoto normativo che riconosca lefattispecie dei rapporti di lavoro tra liberi pro-

Normare i rapporti di lavoro fra liberiprofessionistiL’Area Sanitaria di Confprofessioni studia un modello giuridico ad hoc

Ma stiamo parlando di uno dei tre pilastri (glialtri due sono la riduzione degli accessi allaprofessione e la riduzione dell'IVA sulle nostreprestazioni veterinarie con la possibile detra-zione fiscale di tutte le spese veterinarie) dellapolitica dell'ANMVI per vedere in tempi breviinvertire questa discesa verso il baratro che or-mai la professione sta vivendo sia in terminiqualitativi che economici. Questo è quello che noi stiamo facendo. La raccolta di firme per richiedere la libertà diutilizzare i farmaci umani senza alcun vincoloo limite, ma solo in scienza e coscienza, èun'operazione spot, fatta senza avere cono-scenza delle problematiche reali e rischia solodi creare confusione rendendo la categoria an-

cora più debole nel confronto con le istituzionisollecitando obiettivi improponibili ed irrealiz-zabili. Logiche che non ci possono appartenere co-me ANMVI, e neppure come categoria. Quan-do l'ANMVI ha ottenuto nove anni fa dal Mini-stro Veronesi, contro la forte opposizione di al-tre categorie professionali ed anche di appa-rati della sanità pubblica veterinaria, la dispen-sazione del farmaco, è stato anche, se nonsoprattutto, un forte riconoscimento della pro-fessionalità della nostra categoria. La richiesta,motivo di questa raccolta di firme, ci riporta in-dietro di anni nella nostra storia ed immagineprofessionale.Un grosso favore alla Federfarma che ha già

sollecitato il Ministero della Salute ad un serioripensamento verso la possibilità di gestionedel farmaco riconosciuta ai veterinari. Un belrisultato. L'utilizzo delle nostre liste, democraticamen-te sempre aperte a tutti, per avviare e promo-zionare questa raccolta di firme, aveva inoltrecreato forte confusione e lasciato credere inun nostro avallo o sostegno a questa iniziati-va. Per questi motivo la nostra associazioneha dovuto prendere posizione pubblica, nel-l'interesse della categoria, rifiutando una ini-ziativa che ritiene dannosa per le conseguen-ze che potrà avere per tutti i colleghi.

Carlo ScottiPresidente Senior Anmvi, Torino

FARMACO VETERINARIO E DEMOCRAZIASEGUE DA PAG. 1

S i è svolta il 19 gennaio, presso laCommissione congiunta Giustiziae Attività Produttive della Camera

l'audizione del presidente di Confprofes-sioni, Gaetano Stella, sulla riforma delleprofessioni. Secondo il nu-mero uno della Confedera-zione nazionale delle libereprofessioni, una riforma e-qua e compiuta dovrà tenerconto di tre punti irrinuncia-bili: 1. il definitivo riconosci-mento del ruolo e del con-tributo delle professioni co-me comparto economicoalla formazione della ric-chezza e del benessere na-zionali; 2. la definizione di modelli per liberare leenergie intellettuali ed economiche dei li-beri professionisti, a supporto e serviziodella persona, della famiglia, delle azien-de, degli Enti; 3. il coinvolgimento della rappresentan-za di categoria, con pari dignità, nei mo-menti condivisi decisionali di politica e-conomica e delle strategie per il supera-mento della crisi e lo sviluppo."La riforma delle professioni" ha dichia-rato il presidente Stella "rappresenta u-na straordinaria occasione per giungereal definitivo riconoscimento del compar-to libero-professionale. Tuttavia, per fa-

vorire lo sviluppo degli studi in termini diefficienza e competitività sul mercatodomestico e internazionale si rende ne-cessario progettare un nuovo assetto, unmodello di riferimento, un perimetro più

ampio degli studi medesimi.Su queste basi, Confprofes-sioni è pronta a garantire ilsuo pieno sostegno al Par-lamento, per assicurarel'apporto di conoscenza e dicompetenze professionali etraghettare il Paese fuoridalla crisi"."Se il legislatore vorrà dav-vero portare a termine ilriordino del sistema profes-sionale dovrà tener conto

delle reali esigenze dei liberi professioni-sti" ha commentato il presidente Stella."Non basta infatti una "riforma degli Or-dini" per aver compiuto la riforma delleprofessioni, ma si dovrà necessariamen-te regolamentare e valorizzare le diversepeculiarità delle aree professionali: set-tore salute, settore legale, settore eco-nomico amministrativo, settore lavoro,settore territorio sulla base delle quali, lalegge dovrà trovare declinazioni oppor-tune e convenienti. Soprattutto perché ilcanale della libera professione, nono-stante la crisi, è diventato una via d'ac-cesso preferenziale al lavoro, anche co-me modello di vita".

AUDIZIONE PER LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI

Intesa sulla formazione fraConfprofessioni e Regione Lombardia Confprofessioni e la Regione Lombardia uni-scono le forze. È quanto è emerso nel conve-gno che si è svolto il 1 febbraio a Milano su«Formazione, lavoro, bilateralità per le libereprofessioni in Lombardia». Dove il vicepresi-dente della regione, Gianni Rossoni, ha annun-ciato che l'obiettivo della Lombardia, per il2010, è di innalzare, con l'aiuto di Confprofes-sioni Lombardia, da 24 mila a 30 mila il nume-ro di persone che possono avviare un appren-

distato. «La formazione è un tema di notevoleinteresse per la Regione», ha spiegato Rosso-ni, «che ha in dotazione 1,5 miliardi di euro dal-l'Accordo stato-regioni. Abbiamo deciso an-che di anticipare l'utilizzo dei 400 milioni di eu-ro resi disponibili dal Fondo sociale europeoper l'occupabilità 2009-2010». All’incontro hanno partecipato per l’ANMVI E-manuele Minetti (Confprofessioni Lombardia) eil Vice Presidente Vicario Giancarlo Belluzzi. ■

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:21 Pagina 3

Imedici veterinari comportamenta-listi della SISCA (Società Italiana diScienze Comportamentali Applica-te) si dicono pronti a svolgere ilruolo centrale di formatori esperti,affidato loro dal decreto sulla for-

mazione ed educazione dei proprietari di ca-ni emanato dal Ministero della Salute. (DECRE-TO 26 novembre 2009 - Percorsi formativi peri proprietari dei cani. GU n. 19 del 25-1-2010)."Questo decreto- afferma Raimondo Colange-li, Presidente SISCA - è un ulteriore passo ver-so il consolidamento giuridico del concetto di"possesso responsabile del cane", una re-sponsabilità doppia: verso l'animale e verso lasocietà degli uomini. L'educazione in forma diprevenzione è resa facoltativa, ma l'indirizzoculturale suggerito dal Legislatore va seguitocon il massimo scrupolo e la massima osser-vanza".Inoltre - continua Colangeli- le linee guida mini-steriali per la formazione dei proprietari ricono-scono ufficialmente il profilo professionale delmedico veterinario comportamentalista, un "e-sperto" in una disciplina specialistica da moltianni oggetto di studi e ricerche nella comunitàscientifica veterinaria internazionale, che puòoffrire un contributo indispensabile ai proprie-tari, ai Comuni e alle ASL". "L'importanza dei percorsi formativi è duplice"-spiega il Presidente SISCA, "in primo luogo siinterviene sulla prevenzione attraverso l'edu-cazione non solo del proprietario ma anche di

chi intende diventarlo. In secondo luogo- con-clude Colangeli- si prevede un percorso forma-tivo obbligatorio, di recupero del cane e del tri-nomio cane-proprietario-società, ed è qui cheentrano maggiormente in gioco le delicatecompetenze specialistiche del medico veteri-nario comportamentalista, con diagnosi e per-corsi di intervento terapeutico mirati".Il Decreto sui percorsi formativi riconosce co-me "esperti" in medicina veterinaria comporta-mentale i veterinari che sono in possesso deirequisiti di preparazione specialistica individua-ti dalla Federazione Nazionale degli Ordini Ve-terinari Italiani. E' ritenuto valido ai fini dellaqualifica il possesso del diploma europeo dispecialista in medicina comportamentale.

FACOLTÀ E OBBLIGOI corsi, previsti dall'Ordinanza ministeriale 3marzo 2009, sono organizzati dai Comuni in-sieme alle Aziende sanitarie locali. E' previstala "collaborazione di educatori cinofili di com-provata esperienza". L'obiettivo generale dellaformazione del corso è di "favorire un correttosviluppo della relazione tra il cane ed il proprie-tario al fine di consentire l'integrazione dell'ani-male nel contesto sociale". Inoltre, "il percorsoformativo, infondendo ai proprietari di cani laconoscenza dei loro doveri e delle loro respon-sabilità civili e penali nonchè la comprensionedel cane e del suo linguaggio, valorizza il rap-porto interspecifico e previene lo sviluppo dicomportamenti indesiderati da parte degli ani-mali".Chi frequenta i corsi: possono frequentarli tuttii proprietari e tutti i cittadini che indendono di-ventarlo; hanno l'obbligo di frequentarli i pro-prietari o detentori individuati dai Comuni incollaborazione dai Servizi Veterinari. I contenutiprevedono una formazione di base, con un mi-nimo di 5 sessioni didattiche e di due ore cia-scuna con la possibilità di integrare la teoriacon la didattica pratica. I contenuti del percor-

so formativo di base sono stati sviluppati dalMinistero della Salute in collaborazione con laFNOVI e sono a disposizione delle Autoritàpreposte all'organizzazione dei corsi. Il percor-so di base è pubblicato dalla Federazione, dalMinistero della salute ed è reperibile presso tut-ti gli Ordini.I proprietari che hanno l'obbligo di svolgere ipercorsi formativi, invece, devono seguire "ilpercorso obbligatorio prescritto dal veterinarioufficiale, che può avvalersi della consulenza diun medico veterinario esperto in comporta-mento animale per una valutazione comporta-mentale sul cane volta ad individuare il percor-so formativo e terapeutico idonei. Il percorsoformativo per questi fruitori obbligati deve pre-vedere approfondimenti ed un maggior nume-ro di sessioni didattiche al fine di esaminare al-cuni argomenti del corso di formazioni in ma-niera più esaustiva. Devono, inoltre, essereprevisti moduli didattici pratici con il cane peruna più corretta gestione del proprio animale. Irisultati del percorso formativo sono soggetti averifica periodica da parte del servizio veterina-rio".Il patentino viene rilasciato al termine del per-corso formativo, a seguito di un test di verificada parte del proprietario, predisposto dal ser-vizio veterinario ufficiale, volto a valutare le co-noscenze acquisite".

COME DIVENTARE FORMATORISu richiesta del Ministero della Salute, il Centronazionale di referenza per la formazione sanitàpubblica veterinaria dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Lombardia e dell'Emilia haricevuto incarico di realizzare percorsi formativiper i medici veterinari sul comportamento ani-male finalizzati alla formazione dei formatori.Saranno ammessi a corsi i dirigenti veterinaridelle ASL con funzioni relative alla tutela delbenessere degli animali d'affezione e lotta alrandagismo e i medici veterinari che si occu-pano di animali da compagnia. In prima battu-ta il Centro di referenza sulla formazione pre-vede di attivare 5 corsi con diversa localizza-zione geografica."La metodologia scelta dal Ministero di forma-re i formatori - precisa la Fnovi- consentirà diuniformare ed ottimizzare l'attività didattica deiformatori in modo da allestire un elenco di me-dici veterinari "formati", accessibile alle pubbli-che amministrazioni che organizzeranno corsiai sensi dell'Ordinanza recante "tutela dell'in-columità pubblica dall'aggressione dei cani".In questo elenco troveranno posto i medici ve-terinari formati e i medici veterinari già "espertiin comportamento animale" (Art.1 comma 3del Decreto 26 novembre 2009) in quanto inpossesso dei requisiti previsti nelle linee guidaemanate dalla Federazione nazionale degli Or-dini dei medici veterinari italiani.

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 20104 Attualità Formazione dei proprietari

Patentino? I comportamentalisti della SISCA sono prontiFacoltà e obbligo di educazione al possesso responsabile e al recupero della relazione con il cane

"Liberare dei cardellini nelle gelide langhedi Mondovì può voler dire condannarli amorte". Il Vice Presidente dell'ANMVI Lo-renzo Crosta commenta l'iniziativa di E-doardo Stoppa, l'inviato di Striscia la No-tizia che alcune sere fa ha denunciato lapersistenza di traffici illegali di uccelli nelnostro Paese concludendo con la libera-zione di numerosi esemplari sequestratida NOA, "sopravvissuti e rifocillati". Sonouccelli "che probabilmente non sopravvi-vranno a queste condizioni climatiche eambientali". "Non basta aspettare chesmetta di nevicare, c'è una biologia daconsiderare attentamente, dato che que-sti uccelli non possono sopravvivere acondizioni climatiche e ambientali comequelle dell'inverno cuneese" aggiunge Lo-renzo Crosta che spiega: "in ambito euro-peo il Cardellino è una specie sia stanzia-le, sia migratrice. In Italia è presente tuttol'anno, con sottopopolazioni ben differen-ziate ed adattate all'ecosistema in cui vi-vono. Mentre la gran parte del territorionazionale è popolata dalla sottospecienominale (Carduelis carduelis carduelis),le isole maggiori e parte del Meridione o-spitano un'altra sottospecie (Carduelis c.tschusii), che presenta caratteristichemorfologiche ed etologiche differenti. O-ra, benché la liberazione di alcune centi-naia di piccoli uccelli contrabbandati ille-galmente sia molto bella da vedere e fac-cia senz'altro notizia, pretendere che de-gli animali di taglia così ridotta e con unmetabolismo tanto rapido siano in gradodi sopravvivere a un brusco cambio di cli-ma, ambiente e disponibilità alimentari, ècome minimo molto ingenuo. E questosenza contare il possibile trasferimento dipatogeni indigeni delle zone d'origine de-

Per potersi qualificare “medici veterinari comportamentalisti” occorre possedere irequisiti indispensabili individuati dalla Fnovi per la pubblicità dell’informazionesanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito della medicina comporta-

mentale. Sono i seguenti:1) Laurea in Medicina Veterinaria e iscrizione all’Ordine2) Esercizio della professione da almeno 3 anni3) Formazione: Scuole di Specializzazione Universitarie, Master Universitari; certificazio-ne attestante la partecipazione e la frequenza ad un corso di formazione teorico-praticopresso una scuola, con superamento di un esame finale.La scuola deve garantire i seguenti requisiti: i docenti titolari/ordinari della formazione de-vono essere medici veterinari che abbiano nella materia di insegnamento gli stessi requisi-ti minimi richiesti per l’informazione pubblicitaria; salvo casi particolari di apporti di ulterio-ri competenze in riferimento alla didattica non prettamente clinica; la scuola deve avereun minimo di tre docenti titolari e, comunque, la componente medico-veterinaria deve es-sere almeno di 2/3 del corpo docente; monte ore 450 di cui almeno 100 di pratica clinica.4) Formazione - ulteriori requisiti: effettuazione di attività didattiche, anche non continua-tive, di Medicina Comportamentale; partecipazione a corsi formativi quali seminari, corsiintensivi; partecipazione a convegni sulla materia negli ultimi cinque anni. Lo svolgimen-to delle attività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori. 5) Nei casiin cui gli Ordini ritengano sussistere una acclarata competenza e professionalità clinicadel richiedente, possono valutare, in alternativa ai requisiti di cui ai punti 3 e 4, il posses-so di almeno tre dei seguenti requisiti: pubblicazioni inerenti la materia su libri e rivistemediche dotate di comitato scientifico; partecipazione a convegni inerenti la materia inqualità di responsabile scientifico o di relatore; effettuazione di attività didattiche, anchenon continuative negli ultimi 5 anni, sulla materia in corsi universitari o in corsi di forma-zione e/o aggiornamento per medici veterinari; attestazione (certificazione) di praticaclinica nella materia, effettuata in una struttura pubblica e/o privata, per almeno 3 anni,rilasciata dal direttore e/o dal responsabile della struttura stessa. Lo svolgimento delleattività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori.

I REQUISITI RICHIESTI DELLA FNOVI

QUEI CARDELLINI “LIBERATI” DA STRISCIA…

gli uccelli contrabbandati (dei quali inrealtà non sappiamo neppure realmentela provenienza), alle popolazioni locali delPiemonte: ci preoccupiamo di problemicome l'influenza aviare, endemica in spe-cie migratrici come oche ed anatre e poiliberiamo 500 uccellini, stressati dalle tre-mende condizioni di detenzione e traspor-to e che, proprio per lo stress, dissemine-ranno milioni di particelle virali e batteri-che. Invece sarebbe stato corretto opera-re il sequestro, verificare obiettivamente(attraverso dei veterinari) lo stato di salu-te dei cardellini, verificarne obiettivamen-te la sottospecie o la sottopopolazione(attraverso degli zoologi) e quindi decide-re il da farsi.Il servizio televisivo andato in onda qual-che giorno fa mostra una partita illegale dicardellini, circa 430 esemplari, arrivati sti-pati in un auto nella campagna innevata diMondovì (Cuneo) dopo più di 1000 km e 15ore di viaggio. "Èmeritoria ogni iniziativa di denuncia deitraffici illegali così come ogni interventoper ripristinare la legalità, ed è fuori di-scussione che i poveri uccelli venivanotrasportati in condizioni pietose, ma spes-so queste operazioni di "salvezza" si rive-lano drammaticamente ingenue e nonconfortate da altro che buoni sentimenti -conclude Crosta - è indispensabile quindilavorare per una definizione normativa delbenessere dei cosiddetti "animali esotici"e non convenzionali anche per evitare cheil post-sequestro si riveli fatale per esem-plari che richiedono una gestione compe-tente e rigorosa" . A questo riguardo la SIVAE è prossima al-la presentazione di linee guida di salute ebenessere al Ministero della Salute.

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:21 Pagina 4

Per affrontare il problemadella movimentazione di a-nimali da compagnia versoalcuni Paesi dell'UnioneEuropea e la scarsa trac-ciabilità dei movimenti de-

gli animali il Ministero della Salute ha costitui-to un gruppo di lavoro. L'ha riferito alla Com-missione Affari Sociali il Sottosegretario Fran-cesca Martini rispondendo ad una interroga-zione presentata dall'On Gianni Mancusosulle misure di contrasto al traffico di gatti ecani verso località estere. Ai lavori del gruppo ministeriale partecipanoanche rappresentanti delle Regioni nelle qua-li il fenomeno in questione risulta più rilevantee delle Associazioni coinvolte, con l'obiettivodi "stabilire una procedura che dia garanziesull'effettiva destinazione degli animali" e siain grado di tutelare il loro benessere, "con ilcoinvolgimento diretto delle Autorità Sanita-rie dei Paesi di partenza e di arrivo".Il Sottosegretario ha riferito che, il 19 novem-bre scorso, il Gruppo ha affrontato il proble-ma della movimentazione dei cani in ambitointra ed extra comunitario, ed ha concordato

di elaborare "un documento specifico, in cuisi evidenziano, tra l'altro, due importanti ini-ziative legislative a livello comunitario, checontribuiranno a rendere più facile il controllodi tali movimentazioni".

LE INIZIATIVE IN QUESTIONESONO

1) la recente adozione da parte della Com-missione Europea di una proposta di modifi-ca del Regolamento CE/998/2003 che fissaa cinque il numero massimo di animali chepossono essere movimentati, senza fini com-merciali, al seguito dei proprietari o respon-sabili anche negli scambi;

2) l'approvazione di uno schema di decisio-ne della Commissione, che modifica la Diret-tiva 92/65, e prescrive la certificazione sani-taria, nell'ambito del sistema di banca dati incui vengono registrati i movimenti di animaliattraverso le frontiere entro i Paesi dell'U.E.,nonché i dati relativi ai controlli veterinari diconfine delle spedizioni, provenienti da Paesiterzi, che sottostanno all'obbligo di controllo(sistema denominato Trade Control and Ex-pert System - TRACES), anche per le movi-mentazioni non commerciali degli animaliqualora gli stessi superino le cinque unità.

LA PROCEDURA Nel corso della stessa riunione, ha aggiuntoil Sottosegretario, "si è convenuto di deter-minare una procedura nazionale mirata a re-golamentare il trasferimento degli animali ver-so gli altri Paesi europei, al fine di garantirnela tracciabilità ed avere adeguate assicura-zioni sulla loro destinazione. Questa la pro-cedura individuata:1. gli animali movimentati devono obbligato-riamente essere identificati con microchip ediscritti all'Anagrafe Canina nazionale;

2. tutti gli animali movimentati devono esseremuniti del Passaporto comunitario previstodal Regolamento CE/998/2003, recante an-che l'attestazione sanitaria di eventuali trat-tamenti antiparassitari e vaccinali richiesti dalPaese di destinazione;3. le Associazioni di protezione animale cheintendono effettuare tali movimentazioni de-vono darne comunicazione all'ASL territorial-mente competente, specificando le genera-lità dell'Associazione ricevente o del privatocittadino che adotterà l'animale;4. per ogni spedizione di animali il servizio ve-terinario della ASL territorialmente compe-tente provvederà a rilasciare la certificazionesanitaria cumulativa conforme alla Direttiva92/65 CE e a produrre il relativo messaggioTRACES per l'Autorità sanitaria del Paese didestinazione;5. obbligo di iscrizione degli animali d'affezio-ne nell'anagrafe del Paese di destinazione;6. trasmissione annuale di un resoconto ditali movimentazioni dai Servizi Veterinari terri-torialmente competenti, tramite gli uffici com-petenti delle Regioni, al Ministero della Salu-te - Direzione Generale della Sanità Animalee del Farmaco Veterinario.Le iniziative anticipate dal Sottosegretario aiparlamentari della XII Commissione "garanti-scono ogni misura di rintracciabilità anche ri-ferite al soggetto affidatario a diverso titolodell'animale". Da ultimo, il SottosegretarioMartini ha riferito che "il documento finalesarà presentato alle Autorità dei Paesi di de-stinazione, già individuati, per l'acquisizionedella loro necessaria collaborazione". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Controlli e garanzie Attualità 5

Movimentazione dei caniintra ed extra UEAllo studio del Ministero le garanzie sull'effettiva destinazione degli animali

La Conferenza delle Regionidel 27 gennaio ha approvatoun documento (Criteri per ilfunzionamento ed il miglio-ramento delle attività dicontrollo ufficiale da parte

delle regioni e delle province autonome inmateria di sicurezza alimentare) relativo ai cri-teri per il funzionamento ed il miglioramentodelle attività di controllo ufficiale da parte del-le regioni e delle province autonome in mate-ria di sicurezza alimentare.

Il nuovo modello di sicurezza alimen-tare, contenuto nella legislazione Eu-ropea, a partire dal regolamento178/2002, si basa sulla applicazionedi un metodo scientifico che prevedela valutazione, la gestione e la comu-nicazione del rischio. Le Regioni os-servano che, in questo scenario, le re-sponsabilità prioritarie sono in caricoalle imprese, mentre, al servizio pub-blico, in qualità di “Autorità Compe-tente”, spetta, tra l’altro, la verificadell’operatore della filiera alimentare,attraverso la implementazione di unsistema ufficiale di controllo.Il controllo ufficiale non si basa più suadempimenti a norme dettagliate, masulla valutazione che le azioni messein atto dalle imprese (allevamento oindustria), siano sufficienti al raggiun-gimento del livello di sicurezza atteso.Lo sviluppo di un armonico sistema dicontrolli ufficiali assicura ai consuma-tori un valido e trasparente livello di si-curezza degli alimenti ed alle impreseun valido sistema di relazioni; pertan-to i servizi pubblici vengono ad assu-

mere il ruolo di parte “terza” tra il consuma-tore e gli operatori.

UN’AUTORITÀ “IDONEA”Il documento licenziato dalla Conferenza del-le Regioni reputa pertanto “necessario di-sporre di una Autorità di controllo ufficiale ri-conosciuta, al più elevato livello, dagli opera-tori della filiera alimentare dai consumatori.Essa deve: essere “idonea” alla effettuazio-ne di tali controlli; ispirarsi a criteri di efficien-za in linea con le disposizioni nazionali in te-

ma di pubblica amministrazione; ispirarsi aiprincipi di imparzialità ed efficacia per l’orga-nizzazione e l’esecuzione dei controlli; noningenerare, nell’effettuazione dei controlli, si-tuazioni distorsive del mercato. A cinque anni dall’emanazione del Regola-mento 882/2004 si è evidenziata una diffor-me applicazione dei contenuti del regola-mento da parte del sistema della sanità pub-blica italiana, così come evidenziato anchedai report delle ispezioni dell’FVO e di altreautorità sanitarie di paesi terzi. Risulta per-tanto necessario definire una linea di indiriz-zo comune da parte delle Regioni e Provinceautonome in modo da poter espletare quan-to previsto dagli obblighi comunitari soddi-sfacendo i criteri di efficacia e imparzialità inun quadro di ricerca di efficienza da partedella Pubblica Amministrazione.

RISORSE E PERSONALELe Regioni sottolineano inoltre le problemati-che riguardanti il funzionamento dell’AutoritàCompetente regionale (D.Lgs 193/2007). At-tualmente infatti le dotazioni organiche regio-nali sono condizionate dai vincoli sulle nuoveassunzioni e sul reintegro del personale deri-vanti dalle leggi finanziarie e dalla disparità del-l’inquadramento contrattuale dei dipendentiregionali rispetto a quelli del Servizio sanitarionazionale, generando migrazione continua delpersonale della Regione verso le ASL. Da ciòne deriva un potenziale indebolimento quali-quantitativo dell’Autorità Competente. regio-nale che si trova infatti ad operare con preva-lenza di personale non di ruolo provenientedalle ASL o da contratti temporanei. Questocontinuo turn over limita lo sviluppo di solidecompetenze tecnico gestionali.

PROPOSTA OPERATIVAIl Coordinamento in materia di Sanità Pubbli-ca e Sicurezza Alimentare composto dai Re-sponsabili Servizi Veterinari (SVET) e ServiziIgiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle Re-gioni e delle Province Autonome individua uncomitato tecnico a cui spetta l’elaborazionedi documenti, indirizzi e protocolli operativiper:• la diffusione e l’attuazione delle linee guida

di funzionamento dell’Autorità Competen-te di cui al Regolamento (CE) 882/2004;

• la formazione e l’addestramento degli o-peratori regionali e territoriali;

• la collaborazione/affiancamento alle Re-gioni e Province Autonome nel loro percor-so di adeguamento al Piano;

• lo sviluppo di un sistema di verifica dell’at-tuazione del Piano.

La proposta operativa sarà definita entro no-vanta giorni dall’approvazione del documento.Risultano obiettivi operativi:a) la progettazione, realizzazione e partecipa-zione ai corsi di formazione di primo livelloper i formatori regionali che daranno attua-zione al Piano presso le Regioni e Provinceautonome (docenti, discenti, missioni e spe-se organizzative);b) il tutoraggio solidale tra le Regioni e Pro-vince autonome;c) la gestione del sistema di audit interregio-nale.Le risorse necessarie elencate al punto pre-cedente e le attività di formazione a ricadutasul personale dei Servizi Veterinari e Servizi I-giene Alimenti e Nutrizione delle ASL territo-riali sono garantite da ciascuna Regione eProvincia Autonoma. ■

Dalle Regioni i criteri per i controlliufficiali sulla sicurezza alimentare

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:21 Pagina 5

E’ in discussione in Sena-to, in Commissione Lavo-ri pubblici, la riforma delCodice della Strada. Unemendamento al Ddl Di-sposizioni in materia di

sicurezza stradale chiede lo stato di neces-sità per il trasporto di un animale in gravi con-dizioni di salute. Lo firma la senatrice SilvanaAmati, insieme ai senatori Marco Filippi, Do-naggio, Fistarol, Magistrelli, Morri, Papania,Sircana, Vimercati, Zanda. L'emendamento (in forma di comma aggiun-tivo al comma 2 dell'articolo 22 del Ddl) reci-ta: "Il trasporto di un animale, certificato an-che successivamente al fatto, come in gravicondizioni di salute è effettuato in stato di ne-cessità ai sensi dell'articolo 4 della legge 24novembre 1981 n. 689». La Legge 689 prevede che non risponda diviolazioni amministrative chi ha commesso ilfatto "nell’adempimento di un dovere o nel-l'esercizio di una facoltà legittima ovvero instato di necessità o di legittima difesa".L'Anmvi sostiene l'emendamento della sena-trice Amati, a fronte della frequente condizio-ne in cui il medico veterinario che deve tra-sportare il paziente subisce sanzioni per in-frazioni al codice della strada in condizioni

non riconosciute come "stato di necessità".L'ANMVI aveva già fatto presente durante ildibattimento a Montecitorio la necessità diperfezionare la modifica del Codice dellaStrada con particolare riferimento all'inter-vento d'urgenza del medico veterinario soc-corritore, con proprio mezzo, sul luogo delsoccorso e alla sosta d'emergenza. Il suggerimento è stato recuperato in Se-nato.

MULTE AI VETERINARIL'eccesso di velocità per il veterinario chedebba recarsi con proprio mezzo sul luogodell'emergenza resta esposto a sanzione,malgrado i precedenti favorevoli della giuri-sprudenza. Non sono nemmeno previste di-sposizioni particolari per il transito del veicoloproprio del medico veterinario (es. in auto-strada) per raggiungere il luogo del soccor-so. Come giustamente osserva un nostroCollega, questa lacuna legislativa determina“una sicura discriminazione della professio-nalità del Medico veterinario rispetto al Medi-co umano, in quanto la visita urgente rivesteper la nostra categoria uno stato di necessitàsimile a quello dei colleghi Medici, se non al-tro per il rispetto dei diritti degli animali e deiproprietari che li accudiscono”.

E, sempre in materia di soccorso veterinariod'urgenza, l'Anmvi aveva già sensibilizzato ilLegislatore sulla necessità di prevedere dero-ghe per la sosta e il parcheggio nelle imme-diate vicinanze delle strutture veterinarie 24he dei pronto soccorso veterinari per i casi incui il proprietario/detentore debba recarsi dalveterinario con proprio mezzo per l'assisten-za urgente sull'animale o, nel caso opposto,fosse il medico veterinario a doversi recarecon proprio mezzo d'urgenza presso il domi-cilio dell'animale. Senza il riconoscimento dello “stato di neces-sità” anche questo aspetto della vita profes-sionale continuerà ad essere sottovalutato ele multe ad essere così motivate: “poiché la-sciava il veicolo in zona a pagamento senzaesporre il biglietto di parcheggio”, nonostantelo scrivente avesse fatto presente al verbaliz-zante, in atto di chiusura del verbale che si al-lega alla presente, di trovarsi in stato di ne-cessità per visita medica veterinaria urgente econ il logo dell’Ordine dei Veterinari della Pro-

vincia di Enna ben visibile sul parabrezza del-l’automobile”.

MEZZI DI SOCCORSOIl testo in discussione al Senato, come tra-smesso dalla Camera, modifica le norme vi-genti anche autorizzando i mezzi di soccorsoanimale e introducendo l'obbligo di soccorsodegli animali. Il testo unificato uscito dal Tran-satlantico contiene un Art. 21-bis. (Modificheagli articoli 177 e 189 del decreto legislativon. 285 del 1992, in materia di mezzi di soc-corso per animali e di incidenti con danni adanimali) che ammette al soccorso stradaleanche le autoambulanze e i mezzi di soccor-so per animali o di vigilanza zoofila.

OBBLIGO DI SOCCORSOIl testo unificato prevede inoltre che “l'utentedella strada, in caso di incidente comunquericollegabile al suo comportamento, da cuiderivi danno a uno o più animali d'affezione,da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsie di porre in atto ogni misura idonea ad as-sicurare un tempestivo intervento di soccor-so agli animali che abbiano subito il danno”.Chiunque non ottempera a questi obblighi èpunito con la sanzione amministrativa delpagamento di una somma da euro 389 a eu-ro 1.559. Questa formulazione - firmata daiparlamentari Giammanco, Antonino Foti, Sa-rubbi, Garofalo, Cazzola, Mancuso, Ceccac-ci Rubino, Repetti, Tortoli, Nizzi, Lorenzin -differisce dalla precedente, sulla qualel’ANMVI aveva espresso perplessità, e cheesplicitava che l’intervento fosse di un medi-co veterinario.E ancora: “le persone coinvolte in un inciden-te con danno a uno o più animali d'affezione,da reddito o protetti, devono porre in atto o-gni misura idonea ad assicurare un tempesti-vo intervento di soccorso”. Sono previstesanzioni amministrative anche in questo ca-so: la multa va dai 78 ai 311 euro. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 20106 Parlamento Codice della strada

Chiediamo lo stato di necessità per glianimali trasportati in gravi condizioniIl Senato modifica il Codice della Strada. L'ANMVI sostiene l'emendamento: ingiustificate le multe per urgenze veterinarie

I l Consiglio di Stato si è espresso a fa-vore dell’introduzione delle coltivazio-ni biotech in Italia. Con la sentenza di

fine gennaio ha riconosciuto il diritto de-gli agricoltori di seminarevarietà di mais ogm iscritteal catalogo comune, in li-nea con la normativa co-munitaria, aprendo la pos-sibilità di riportare l’Italiasulla frontiera dell’innova-zione biotecnologica. Il Mi-nistro Zaia ha commentato:"Rispettiamo la sentenzadel Consiglio di Stato, maricorreremo in tutte le sedi.Faremo opposizione ancheperche' siamo convinti dirappresentare fino in fondo il volere deicittadini. E tre cittadini su quattro, in Ita-lia, non vogliono gli Ogm". Il Consiglio diStato ha ordinato al Ministero dell'Agri-coltura di concludere il procedimento diistruzione e autorizzazione alla coltiva-zione di mais geneticamente modificatogià autorizzato a livello comunitario sen-

za attendere la decisione delle Regioni,in merito alla coesistenza di diverse col-ture. Contro questa prospettiva, è statopresentato un emendamento - a firma

del senatore Pd FrancescoFerrante - al decreto mille-proproghe che blocchereb-be il rischio di coltivazioniogm in Italia. L'emenda-mento all'articolo 8 bis deldecreto (Proroga di terminiin materia di agricoltura)recita: "Al fine di completa-re il quadro normativo re-gionale che consenta l'at-tuazione delle misure ne-cessarie per garantire l'ef-fettiva coesistenza tra le di-

verse forme di colture che attualmentepossono essere praticate [...] sono so-spese la sperimentazione in campo aper-to e l'avvio delle coltivazioni di organismigeneticamente modificati su tutto il terri-torio nazionale, fino a quando le Regioninon abbiamo adottato i Piani di coesi-stenza".

CONSIGLIO DI STATO: SÌ AGLI OGM AUTORIZZATI UE

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 6

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Eventi Veterinari 7

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNACITOLOGIA PER NON CITOLOGI!

COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICOCON SODDISFAZIONE… E SENZA SBAGLIARE TROPPO!

Bologna, 14 Marzo 2010

OBIETTIVILa giornata si propone di sensibilizzare ilveterinario all’uso costante della citologianella pratica ambulatoriale. Le relazioni a-vranno lo scopo di: definire gli ambiti in cuila citologia è in grado di dare le maggioriinformazioni diagnostiche; indicare breve-mente le tecniche di prelievo in funzionedel tipo e della sede della lesione; fornireindicazioni sul trattamento del campione ci-tologico; definire quali siano i criteri di basecon cui deve essere affrontato un prepara-to al microscopio allo scopo di differenziarele lesioni infiammatorie da quelle neopla-stiche; riconoscere le più comuni neoplasiee, infine, evidenziare le più comuni causedi errore nella diagnosi citologica.

RELATOREMario Caniatti

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Citologia diagnostica: quando e co-me farne un gioco vincente

11.00 Pausa11.30 Citologia diagnostica: le regole del

gioco13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: flogosi o neo-

plasia. Cosa pensi che sia?15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Che neopla-

sia? Questo è il dilemma!17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEBologna (da definire)

3 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC - SOVEPAPPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE:

COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE

Rivoli (TO), 14 Marzo 2010

OBIETTIVIScopo della prima relazione è fornire gli e-lementi necessari per individuare rapida-mente quale settore dell’apparato respira-torio è coinvolto nello stato morboso del pa-ziente. La rapida localizzazione della sedeanatomica e della patologia che la interes-sa saranno di vitale importanza nella scel-ta della terapia da attuare.Addome acuto non è solo dolore addomi-nale. Molte patologie gravi a sede addomi-nale non sono accompagnate da dolore.La seconda relazione avrà proprio questoscopo: capire se la sede del problema è ad-dominale e diagnosticare la malattia stes-sa sia su pazienti traumatizzati sia su pa-zienti acuti senza anamnesi di trauma.

RELATOREMarco Bertoli

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Il paziente che respira male11.00 Pausa11.30 Patologie addominali acute13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel CampanileC.so Allamanno, 153 - Rivoli (TO)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Società federata ANMVISOVEP

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETOELEMENTI PER UN CORRETTO

APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICODELLA MALATTIA CARDIO VASCOLARE

Monastier (TV), 21 Marzo 2010

OBIETTIVICome affrontare le diagnosi differenziali inpazienti cardiopatici, come procedere allastadiazione ed alla terapia delle malattiecardiache più comuni.

RELATOREDavid Chiavegato

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Tosse e dispnea come individuareun paziente cardiopatico

11.00 Pausa11.30 Stadiazione della malattia cardiaca

e terapia cardiovascolare13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi (Stadiazione

della malattia valvolare mitralica)

15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi (stadiazione

della malattia dilatativa)16.30 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEPark Hotel Villa FioritaVia Giovanni XXIII, 1 - Monastier (TV)

4 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

NUOVA

DATA

PARTECIPAZIONELa partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC,

indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito

(portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso)

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372403506 - [email protected]

LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO NEI NUOVI ANIMALIDA COMPAGNIA: SEMIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA

Centro Studi Palazzo Trecchi27-28 Febbraio 2010

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

OBIETTIVILa medicina di coniglio, furetto e pappagalloè in forte crescita, sempre più persone adot-tano una di queste specie e richiedono al ve-terinario curante, oltre ad un’assistenza me-dica relativa alle patologie organiche, ancheuna competenza riguardo ai problemi com-portamentali. Il seminario si prefigge lo scopodi fornire una conoscenza di base della me-dicina del comportamento di queste specie.

RELATORIMarzia Possenti, Lorenzo Crosta,Isabelle Rochette-Nigron

PRIMA GIORNATA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 La semiologia comportamentale del

coniglio: dal segno clinico alla dia-gnosi (Marzia Possenti)

11.00 Pausa11.30 Le patologie comportamentali del

coniglio: diagnosi e terapia(Marzia Possenti)

13.30 Pausa pranzo14.30 La semiologia comportamentale del

furetto: dal segno clinico alla dia-gnosi (Marzia Possenti)

16.30 Pausa17.00 Le patologie comportamentali del

furetto: diagnosi e terapia(Marzia Possenti)

19.00 Termine della giornata

SECONDA GIORNATA8.30 Registrazione dei partecipanti

9.00 La semiologia comportamentale de-gli psittacidi: dal segno clinico alladiagnosi (Marzia Possenti)

10.30 Pausa11.00 Le patologie comportamentali degli

psittacidi: diagnosi e terapia(Isabelle Rochette-Nigron)

13.00 Pausa pranzo 14.00 L’arricchimento ambientale nelle

grandi collezioni di pappagalli(Lorenzo Crosta)

15.00 Filmati pratici di educazione e riabi-litazione di conigli, furetti e pappa-galli, nonché di gestione e manipo-lazione in corso di visita clinica(Marzia Possenti e Isabelle Rochet-te-Nigron)

16.00 Pausa16.30 Filmati pratici di educazione e riabi-

litazione dei pappagalli, nonché digestione e manipolazione in corsodi visita clinica (Marzia Possenti e Isabelle Rochette-Nigron)

17.30 Valutazione dell’apprendimento etermine della giornata

Il modulo di iscrizione al seminarioè possibile scaricarlo dal sito

http://www.sivae.it o richiederlo a:SEGRETERIA SIVAE

Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaFax: 0372/45.70.91E-mail: [email protected]

SPEDIRE ENTRO E NON OLTREIL 1° FEBBRAIO 2010

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 7

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 20108 Eventi Veterinari

SIOVETSOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA

I MEZZI DI SINTESI IN ORTOPEDIAE TRAUMATOLOGIA VETERINARIA

Cremona, Palazzo CittanovaSabato 13 e Domenica 14 Marzo 2010

RELATORIErmenegildo Baroni, RovigoAlessandro Boero, TorinoPaolo Bogoni, BresciaBarbara Carobbi, PadovaAlessandro Esposito, NapoliAntonio Ferretti, MilanoFilippo Maria Martini, ParmaMassimo Petazzoni, MilanoPier Mario Piga, TorinoGian Luca Rovesti, Reggio EmiliaAndrea Urizzi, VeneziaAldo Vezzoni, CremonaLuca Vezzoni, Cremona

PROGRAMMASABATO 13 MARZO 2010LA FISSAZIONE INTERNA

9.00 Registrazione dei partecipanti9.45 Differenze biomeccaniche tra le

placche standard e le placche a vitibloccate - A. Urizzi

10.15 Placche Synthes a viti bloccate,principi, tecnica di applicazione ederrori - P.M. Piga

10.45 Applicazione clinica delle placcheSynthes a viti bloccate - A. Boero

11.15 Pausa11.45 Supporto interno Fixin, principi, tec-

nica di applicazione ed erroriM. Petazzoni

12.15 Applicazione clinica del sistemaFixin - A. Esposito

13.00 ALPS-Advanced locking plate sy-stem, principi, tecnica di applicazio-ne ed errori - A. Vezzoni

13.30 Pausa pranzo14.30 Applicazione clinica del sistema

ALPS - L. Vezzoni15.00 SOP - Universal Interlocking Plate:

principi, tecnica di applicazione ederrori - B. Carobbi

15.30 Applicazione clinica del sistemaSOP - B. Carobbi

16.00 Pausa16.15 CRIF-Clamp and Rod Internal Fixa-

tion: principi, tecnica di applicazioneed errori - E. Baroni

16.45 Applicazione clinica del sistemaCRIF - E. Baroni

17.15 Discussione17.30 Presentazione di Casi Clinici a cura

dei soci SIOVET18.30 Termine dei lavori

DOMENICA 14 MARZO 2010LA FISSAZIONE ESTERNA

8.30 Rassegna sui diversi tipi di fissatoriesterni - F.M. Martini

9.00 Vecchi e nuovi fissatori lineari e loroapplicazione clinica - P. Bogoni

9.30 Fissatori esterni ibridi e loro applica-zione clinica - G.L. Rovesti

10.00 Quando il fissatore di Ilizarov diven-ta insostituibile - A. Ferretti

10.30 Pausa11.00 Presentazione di Casi Clinici a cura

dei soci SIOVET13.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIOVETin regola con l’iscrizione 2010. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIOVET: GRATUITOSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091Email: [email protected]: www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SICARVSOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA

DIAGNOSI E TERAPIANELL’ONCOLOGIA CARDIOVASCOLARE

Cremona, Palazzo TrecchiDomenica 14 Marzo 2010

RELATORIClaudio Bussadori, MilanoRoberto Bussadori, MilanoMassimo Castagnaro, Legnaro (PD)Massimo Olivieri, VareseFederica Rossi, BolognaMassimiliano Tursi, Torino

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Anatomia patologica delle neoplasie

cardiacheM. Castagnaro, M. Tursi

9.45 Diagnosi: quali elementi per la tipiz-zazione clinica:– Ecografia - C. Bussadori– TAC-RMN - F. Rossi

11.00 Pausa11.15 Toracoscopia

M. Olivieri11.45 Terapia: chirurgica e medica, fattori

prognosticiR. Bussadori

12.30 Pausa pranzo14.00 Casi clinici a cura dei Soci SICARV16.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SICARVin regola con l’iscrizione 2010. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SICARV/SIONCOV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

SEDECremona, Palazzo Trecchi

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

LA RESPONSABILITÀ MEDICO LEGALEDEL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA

Cremona, Palazzo TrecchiDomenica 28 Marzo 2010

RELATORIMaria Bagnadentro, RomaRaimondo Colangeli, RomaFranco Fassola, AstiUgo Sabatello, Roma

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Non si scappa a Daubert - Iª parte

U. Sabatello10.30 Pausa11.00 Non si scappa a Daubert - IIª parte

U. Sabatello12.00 Discussione12.30 Pranzo14.00 La responsabilità civile e penale del

M.V.C. Orientamenti giurispruden-ziali - M. Bagnadentro

15.00 Contributo pratico prima parte: laconsulenza tecnica di parteR. Colangeli

16.00 Pausa16.30 Contributo pratico seconda parte:

errori più frequenti di stesura dellaperizia - F. Fassola

17.30 Discussione18.00 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONIL’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA inregola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione.Presentarsi in sede congressuale per la re-gistrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SISCA: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372/403509 - Fax 0372/457091Email: [email protected]: www.scivac.it/sisca/

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Aperto ai soci

SIONCOV

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC,SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il

Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina).Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzohttp://ecm.sanita.it/.

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 8

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Il ruolo dell’aldosterone nell’insuffi-cienza cardiaca è stato oggetto diun recente simposio organizzato aBordeaux (Francia) che ha riunitooltre 60 cardiologi di medicina uma-na e veterinaria provenienti da 12

paesi, nonché ricercatori provenienti da tuttoil mondo. Durante il simposio, organizzato daCeva Santé Animale e presieduto da Jo-nathan Elliott (RVC, Londra, UK) e Mark Oya-ma (University of Pennsylvania), è stato dedi-cato molto tempo al confronto e allo scam-bio di esperienze tra veterinari e medici car-diologi. Il risultato è stato un meeting divul-gativo e stimolante, in cui si è potuto fare ilpunto sullo stato dell’arte delle conoscenzescientifiche e dei più recenti sviluppi clinicinell'uomo e negli animali.

GLI EFFETTI DELL’ALDOSTERONELe prime due presentazioni sono state svoltedalla dr.ssa Nicolette Farman e dal dr. Frédé-ric Jaisser, entrambi medici presso l’Inserm(Institue National de là santé et de la recher-che mèdicale, Francia). La dr.ssa Farman hainiziato spiegando che l’aldosterone, prodot-to nella zona glomerulare della corteccia sur-renale in risposta ad una caduta della pres-sione sanguigna e/o dei livelli di sodio a livel-lo renale, è stato identificato nel 1953. Successivamente si è scoperto che l’aldo-sterone si lega ai recettori dei mineralcorticoi-di (MR), identificati nel nefrone distale nel1987. Le ricerche iniziali si focalizzarono su-gli effetti renali dell’aldosterone, che è notoper indurre un aumento nel numero e nell’at-tività delle proteine sodio-trasportatrici e deicanali e in tal modo stimolare il riassorbimen-to di sodio e la ritenzione idrica.La dr.ssa Farman ha spiegato come più di re-cente, anche in altri tessuti ed organi come ilcuore, i vasi sanguigni, gli occhi, il cervello, iltessuto adiposo e la cute sia stata identifica-ta la presenza di MR. Sebbene il loro ruolo aquesti livelli non sia ancora noto, tuttavia, co-me specificato da Frédéric Jaisser nella suarelazione, in numerosi studi condotti sui rodi-tori si è visto come l’attivazione degli MR siacollegata allo sviluppo di una fibrosi miocar-dica e perivascolare. Una situazione analogapuò verificarsi anche nel cane, infatti recentistudi istologici hanno dimostrato che l’arte-riosclerosi (l’ispessimento e il restringimentodelle arterie intramiocardiche) e la fibrosi mio-cardica sono di comune riscontro in cani coninsufficienza cardiaca (Falk et al, 2006).Inoltre il dr. Farman ha spiegato come il cor-tisolo può legarsi agli MR, ma questo nel re-

ne viene evitato dalla coespressione dell’en-zima 11 beta-idrossisteroido deidrogenasi(HSD2). Nel cuore e nei vasi sanguigni, inve-ce, l’attività dell’ HSD2 è ridotta, ciò significache in questi tessuti il cortisolo può attivaregli MR. Questa situazione può avere conse-guenze sul piano clinico: elevati livelli di aldo-sterone così come di cortisolo giocano, indi-pendentemente l’uno dall’altro, un ruolo im-portante nella progressione dell’insufficienzacardiaca e causano un incremento della mor-talità nei pazienti umani affetti da insufficien-za cardiaca (Güder et al, 2007).

NELL’UOMOJohann Bauersachs, dell’Ospedale universi-tario di Würzburg (Germania), e il prof. Ber-tram Pitt, della University of Michigan Schoolof Medicine (Usa), hanno esposto i beneficiclinici arrecati dagli antagonisti dell’aldoste-rone nell’uomo, presentando due ampi studi:il Rales (“Randomised Aldactone evaluationstudy”) e lo studio Ephesus.Il primo studio si è incentrato sull’uso di spi-ronolattone, un antagonista dell’aldosterone,associato alla terapia standard, su un cam-pione di 1.663 pazienti umani con grave in-sufficienza cardiaca cronica (New York HeartAssociation, classe III o IV) (Pitt et al, 1999). Ipazienti soffrivano di disfunzione ventricolaresinistra ischemica (55%) o non-ischemica(45%), e sono stati curati entrambi con un A-CE inibitore e un diuretico (terapia standard).Il risultato dello studio Rales mostra una ridu-zione della mortalità complessiva del 30%,valore statisticamente altamente significativo,nel gruppo trattato con terapia standard piùspironolattone rispetto al gruppo controllo.Lo studio Ephesus, invece, ha coinvolto6.632 pazienti con insufficienza ventricolaresistolica sinistra secondaria a infarto del mio-cardio (Pitt et al, 2003) a cui è stato sommi-nistrato l’antagonista dell’aldosterone eplere-none. La mortalità complessiva dei pazientitrattati con eplerenone è stata ridotta del15%, con un 21% di riduzione specificata-mente per l’arresto cardiaco.Il dr. Faied Zannad (Inserm, Francia) ha quin-

di spiegato che in entrambi gli studi gli effettipositivi in termini di sopravvivenza erano col-legati a una riduzione del livello sierico di Nterminal propeptide of type III collagen pepti-de (PIIINP), che è un marker di fibrosi delmiocardio. Il dr. Zannad ha poi descritto co-me, nell’uomo, la fibrosi sia collegata a di-sfunzioni sistoliche e diastoliche, così comea un aumento del rischio di aritmie e di arre-sto cardiaco.Il dr. Bauersachs ha quindi esposto ulterioripossibili meccanismi mediante i quali l’aldo-sterone può provocare un aumento dellamortalità in pazienti affetti da insufficienzacardiaca: è stato dimostrato nell’uomo e inmodelli animali (topo) che può provocare di-sfunzioni endoteliali (vasi sanguigni), attiva-zione piastrinica e un indebolimento dellecellule staminali endoteliali, coinvolte nella ri-parazione vascolare.Nell’uomo, ha spiegato il dr. Bauersachs, siè visto che gli antagonisti dell’aldosteronehanno un’azione clinica anche in pazienti conlivelli plasmatici normali di aldosterone. Dallericerche del dr. Bauersachs è emerso che l’e-spressione cardiaca degli MR è aumentatanei pazienti con insufficienza cardiaca. Se-condo un’altra teoria, in condizioni di stressossidativi, il cortisolo, anziché l’aldosterone,può attivare gli MR presenti nel cuore e neivasi sanguigni. Quindi, in pazienti che mo-strano livelli plasmatici di aldosterone norma-li, l’effetto benefico degli antagonisti dell’al-dosterone potrebbe essere correlato a unantagonismo per gli RM nei confronti del cor-tisolo piuttosto che dell’aldosterone.

ALDOSTERONE NEL CANEIl dr. Bauersachs ha quindi descritto alcunistudi sperimentali sul cane, che dimostranocome l’aldosterone sia collegato a fibrosi a-triale e al perdurare della fibrillazione atriale(Yang et al, 2008), così come ad un aumentodella fibrosi reattiva e riparativa (Suzuki et al,2008).Il punto fino a cui questi modelli sperimentaliriflettano la realtà della patologia associataalla malattia cardiaca spontanea nel cane(dovuta a malattia valvolare degenerativapiuttosto che a cardiomiopatia dilatativa) so-no stati dibattuti durante il simposio. Sia il dr.Bauesachs che il prof. Robert Hamlin (PhD,dipl. Acvim, Ohio State University, Usa) han-no avanzato la teoria che il processo dell’in-sufficienza cardiaca cronica, in particolare lostadio finale della patologia, sia indipendentedall’eziologia e che, in assenza di ulteriorimodelli sperimentali, questi studi hanno va-lore sia clinico che scientifico.

SPIRONOLATTONE NEL CANEClaudio Bussadori, (DMV, MD, dipl. Ecvim-CA, PhD) ha presentato i risultati di un ampiostudio clinico sull’uso dello spironolattone nelcane affetto da malattia valvolare degenerati-va, che ha portato alla registrazione europeacentralizzata di un medicinale veterinario conspironolattone. Sono stati inseriti in questostudio multicentrico condotto in doppio cie-co placebo-controllo 221 cani provenienti da32 cliniche veterinarie europee (Italia, Fran-cia, Germania e Belgio). Per essere inseritinello studio, i cani dovevano manifestare al-

meno un sintomo tra tosse, dispnea o sinco-pe, e almeno un segno tra riduzione dell’atti-vità, della mobilità o un’alterazione del com-portamento.I cani selezionati erano in classe ISACHC II oIII per l’insufficienza cardiaca, e tutti riceve-vano un ACE inibitore ed eventualmente altrifarmaci autorizzati come furosemide, digos-sina e L-carnitina. I cani sono stati divisi indue gruppi e hanno ricevuto spironolattone(2 mg/kg/die, assieme al cibo), oppure unplacebo, per un periodo di 15 mesi.L’endpoint primario era l’exitus, correlato acause cardiache, l’eutanasia dovuta a rigur-gito mitralico o un grave peggioramento del-la patologia, definita come la necessità di untrattamento cardiaco non autorizzato o unadose di furosemide superiori a 10 mg/kg die.Il professor John Bland, (Department ofHealth statistics presso l’University of York,Uk) ha poi spiegato che, in questi studi, nonè stato possibile stimare un periodo medio disopravvivenza (il tempo in cui la metà dei ca-ni sono morti), poiché in questo studio sonodeceduti pochi cani per poter fare una valu-tazione. Il tasso di sopravvivenza stimato fudell’84% nei cani trattati con spironolattonee del 66% per i cani di controllo (P=0,017).Ciò significava una riduzione del 55% nel ri-schio di mortalità o di peggioramento dellapatologia cardiaca in cani trattati con spiro-nolattone.Considerando solamente la mortalità dovutaa morte cardiaca o all’eutanasia conseguen-te a rigurgito mitralico, i tassi di sopravviven-za a 15 mesi furono del 92% e 73% rispetti-vamente per i gruppi spironolattone e con-trollo (P=0,0071).Ciò dimostra una riduzione del 69% del ri-schio di mortalità per scompenso cardiaco (p<0.05), notevolmente superiore a quello os-servato nello studio equivalente umano, parial 31% su 3 anni. Per contestualizzare questirisultati, il professor Bland ha spiegato chel'entità del beneficio è stata tale che, se fos-se stata una sperimentazione clinica nell'uo-mo, lo studio sarebbe stato interrotto per ra-gioni etiche, in modo che tutti i pazienti po-tessero ricevere spironolattone. Il Prof. Blandha confermato inoltre la validità scientifica deimetodi impiegati per l’analisi statistica, am-piamente validata anche in medicina umana. Il dr. Bussadori ha concluso spiegando co-me i benefici clinici nei cani non possono es-sere descritti con l'effetto diuretico dello spi-ronolattone, ma che siano piuttosto legati adun’azione contro il rimodellamento e la fibro-si cardiaca, descritte in cani con MMVD. In generale, è stato affascinante il confrontotra esperienze di medicina umana e veterina-ria e il congresso ha evidenziato gli elementiemergenti circa gli effetti complessi dell’aldo-sterone sul metabolismo, gli effetti dannosidell'aldosterone nello scompenso cardiaco egli effetti benefici del blocco dell’aldosteronein pazienti umani e animali. ■

L’aldosterone in cardiologiaumana e veterinariaIn un simposio a Bordeaux il ruolo del mineralcorticoide nell’insufficienzacardiaca

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Attualità scientifica Vet Journal 9o

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Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor EnricoFebbo e dalla dottoressa Maria GraziaMonzeglio. Fornisce un flusso informativocontinuo sugli eventi della medicina veteri-naria e sul mondo delle bioscienze, con treedizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 9

di ANTONIO MANFREDI

Sino al 2005 per trovareun’occupazione, un sociocon cui aprire un ambula-torio, cedere un’attività otrovare un collaboratore,si doveva ricorrere ad in-

serzioni su giornali del settore che avevanodue grossi limiti o difetti: costavano e raggiun-gevano un numero limitato di veterinari. Ci era-vamo resi conto che per favorire i veterinari in

queste loro ricerche dovevamo inventare unostrumento diverso che fosse più immediato,arrivasse a tutti i veterinari e soprattutto co-stasse molto poco, anzi, gratis!In effetti ci sembrava assurdo che un giovaneveterinario che cercava lavoro, quindi disoccu-pato o con un reddito minimo, dovesse anchepagare per trovare un’occupazione. È nato co-sì Vet-Job, una newsletter, gestita direttamen-te dai veterinari che desiderano utilizzarla perle loro inserzioni, senza alcun controllo da par-te dell’ANMVI e quindi anche senza alcuna re-

sponsabilità diretta sui contenuti delle inserzio-ni, e totalmente gratuita. L’11 dicembre 2005è stato fatto il primo lancio della newsletter acirca 9000 indirizzi email. Ora i veterinari che laricevono sono 17600, più o meno tutti quelliche possono avere un minimo interesse a que-sto servizio. La newsletter conteneva 5 inser-zioni, poi portate a 7 ed ora a 8 per limitare ilnumero degli invii ed accontentare il numerosempre maggiore di “inserzionisti”. Dalla finedel 2005 ad oggi le newsletter inviate sono sta-te 881 per un totale di oltre 5500 annunci. Gli

utenti che si sono registrati in quattro anni so-no al 31 dicembre 2009, 5340. 5340 veterinariche hanno utilizzato gratuitamente questo ser-vizio per trovare un’occupazione, un socio, uncollaboratore, ecc. La maggior parte di loro harisolto con soddisfazione le sue esigenze. Lotestimoniano le loro telefonate o le email di rin-graziamento. Resta il problema, credo ancorairrisolto, di un ambulatorio nel Trentino che cer-cava un collaboratore da assumere offrendogliun buon stipendio ed anche l’abitazione e chenon è mai riuscito, almeno sino ad ora, a tro-vare una soluzione. Evidentemente i giovani difronte alla prospettiva, sia pure con ampie ga-ranzie economiche e di lavoro, di ritirarsi inmontagna non se la sentono proprio. Vet-Jobè anche un buon osservatorio di come sta an-dando la veterinaria italiana. Certamente i datipossono essere influenzati dal raddoppio deiriceventi passati da 9mila a 17600, ma non viè dubbio che sono enormemente aumentatele inserzioni di ricerca di lavoro da parte dei gio-vani laureati, come quelle di chi vuole cedere ilsuo ambulatorio. Segnali di una forte dinamicadel settore, ma anche delle grandi difficoltà oc-cupazionali che presenta da qualche anno eche continuano a peggiorare. Secondo i nostridati, anche confrontati con quelli del sistemaAlma Laurea, dopo 5 anni dalla Laurea almenoil 25% dei giovani laureati sta ancora cercandoun’occupazione, uno su quattro. È evidenteche Vet-Job per la maggior parte di loro restal’unico strumento per trovare uno sbocco oc-cupazionale.Vet-Exchange è nata qualche giorno dopo Vet-Job, esattamente il primo invio è stato fatto il16 dicembre 2005. Anche Vet-Exchange èstata inviata a circa 9000 indirizzi email che orasono diventati 17600. Ovviamente per questoservizio, anche questo sempre del tutto gratui-to, gli obiettivi erano molto diversi. Una struttu-ra veterinaria che vuole cedere strumenti o at-trezzature ed un veterinario interessato ad ac-quistarle come potevano incontrarsi? Vet-Ex-change permette questo. Vuoi cedere un eco-grafo perché sostituito da uno nuovo? Hai unendoscopio che non usi? Rinnovi la sala chi-rurgica? Tramite Vet-Exchange puoi trovare frai 17600 veterinari che la ricevono quello inte-ressato al tuo usato e sarete in due a fare unbuon affare. Ad oggi di questo servizio sonostate spedite 458 newsletter per un totale di2300 inserzioni. Non poche, e la maggior par-te andate a buon fine. Gli utenti sono stati, al31 dicembre 2009, 1770. Numeri importantiche rendono sempre incomprensibile perchéquesta newsletter, che potrebbe essere un in-credibile strumento promozionale per le azien-de di strumenti ed attrezzature per gli ambula-tori veterinari, non venga utilizzata come sareb-be invece molto conveniente. Capisco che nonci si può mai mettere nei panni di altri, ma hol’impressione che questi strumenti siano anco-ra poco compresi o utilizzati da molte aziendedel nostro settore. Pensate ad esempio comesi potrebbe proporre l’offerta del mese arrivan-do con questa iniziativa a 17600 veterinari.Credo che sia solo un problema di credere adinternet ed alle sue enormi potenzialità. Un’ultima considerazione. Ho detto che Vet-Job e Vet-Exchange sono gratuiti, liberi e sen-za alcun controllo e responsabilità dell’ANMVI.In verità da circa un mese viene fatto un con-trollo preventivo solo per evitare che questeNewsletter vengano utilizzate in modo impro-prio per fini commerciali o per comunicazioninon attinenti le loro finalità di servizio e per con-trollare che nelle ricerche o offerte di lavoro cisi attenga a terminologie corrette. Ci siamo in-fatti accorti che negli ultimi tempi erano moltiche si proponevano come “infermiere veterina-rio”. Questa figura professionale non esiste inItalia e quindi ci è sembrato corretto rifiutarequesto tipo di annunci. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 201010 Riflessioni Servizi professionali

Vet-Job e Vet-ExchangeSempre più numerosi gli utilizzatori di questi due servizi proposti dall’ANMVI

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 10

Patentino, lineeguida controimprovvisazione: ilparere dell’APNEC

Iproblemi posti dalla tutela dell’inco-lumità pubblica dalle aggressioni dicani sono molteplici e solo in parte e-

videnziati dalla nota Ordinanza Martini. La loronatura è complessa perché coinvolgono aspet-ti culturali, sociali, psicologici, educativi, medi-co-veterinari e zoo antropologici.È tale complessità che rende riduttiva l’enun-ciazione secondo la quale il problema è di na-tura relazionale. Lo è, certamente, ma le originidel problema e le conseguenti strategie per af-frontarlo vanno ricercate altrove. È per questoche hanno significato le esperienze di consu-lenza cinofila e di zoo antropologia didatticache, muovendo dalla conoscenza del cane ciportino a scoprire le innumerevoli possibilità delrapporto uomo-animale, nel pieno rispetto del-l’alterità, come occasione di crescita culturale esociale. È da questa consapevolezza che ha o-rigine l’azione dell’Associazione ProfessionaleNazionale Educatori Cinofili; è su questi temiche i nostri Educatori e Rieducatori si formanoe si aggiornano costantemente. Questa formazione e questo aggiornamento ciportano ad affermare che un ruolo primario èda affidarsi alla prevenzione, a quei percorsi cheil Dott. Colangeli afferma “possano essere ba-sati su una preparazione che prescinde dallapresenza del cane e dall'interazione diretta conquesto (cfr. Corso formativo per i proprietari dicani: il patentino"). Noi riteniamo che il correttorapporto uomo-cane si costruisca esclusiva-mente vivendo insieme esperienze che ponga-no in costante confronto i rispettivi linguaggi ela reciproca comprensione e da anni ci battia-mo perché questo avvenga quanto più preco-cemente possibile rispettando le fondamentaliesigenze di sperimentazione di socialità che ilcane pone con ogni manifestazione della suacrescita e lungo tutto l’arco della sua vita. Noncredo che per fare questo, che è intervento atotale carattere educativo, siano necessari iMedici Veterinari Comportamentalisti. Occorro-no conoscenze e competenze che i professio-nisti APNEC hanno acquisito e che rispecchia-no le più attuali conoscenze scientifiche neces-sarie; competenze mantenute aggiornate da u-na formazione permanente costante che ècondizione indispensabile per la permanenza inAssociazione. Certamente non sempre è pos-sibile prevenire. Purtroppo esistono cani cheper i più vari motivi divengono difficilmente ge-stibili, sono potenzialmente pericolosi o si sonogià resi protagonisti di episodi di morsicatura o,comunque, di atteggiamenti eccessivamenteaggressivi.Condivido pienamente che, di fronte a questicani, interventi esclusivamente educativi non ri-solvono i problemi. Siamo i primi a chiedere ainostri Educatori di limitare i loro interventi agliambiti per i quali sono qualificati. Affermerei ilfalso se dicessi che non ci occupiamo di caniappartenenti a questa tipologia. I nostri Riedu-catori si occupano proprio di cani che presen-tano comportamenti problematici. Molto spes-so questo accade in collaborazione con MediciVeterinari, altre volte accade per incarico deiservizi Veterinari delle ASL; sempre accade do-po che un Medico Veterinario ha escluso ognipatologia all’origine del comportamento proble-matico. Ritengo questo un modo di procederecorretto. Se infatti un comportamento non haorigini in alcuna forma patologica rientriamo inun problema di natura gestionale e, quindi, re-lazionale. Modificare i caratteri di una relazioneè esperienza psicologica; è esperienza educa-tiva. Richiede la riscoperta della comunicazione

e il ricreare le condizioni perché tale comunica-zione avvenga. È, di fatto, quello a cui i nostriRieducatori si dedicano con professionalità,competenza e, spesso, con risultati molto po-sitivi. Non capisco per quale ragione Il Dott. Co-langeli voglia procedere come se l’APNEC nonfosse una realtà presente in tutte le Regioni checoncretamente, da anni, opera in questa dire-zione. Non sarebbe più costruttivo individuarepercorsi codificati di collaborazione professio-nale nel rispetto delle reciproche competenze?Sappiamo che il problema della relazione uo-mo-cane è, all’interno della nostra società, de-terminante per una costruttiva convivenza, eche le forze in campo che operino nel pieno ri-spetto dell’alterità animale non sono molte.Perché non fornire veste anche formale ad unacollaborazione che sul territorio è spesso reale,proficua e consolidata?

Dott. Maurizio Dionigi(Presidente Nazionale APNEC)

Nessuno mai si è pronunciato riducendo al so-lo problema relazionale. Figuriamoci. Parlare diZooantropologia alla Sisca è come parlare dicorda in casa degli impiccati, visto che la Medi-cina Comportamentale all’interno della nostrasocietà si è legata ed è evoluta grazie all’inte-grazione del pensiero di Roberto Marchesini,artefice della teoria zooantropologica e mentali-stica. Va sottolineato che la Medicina Compor-tamentale in quanto disciplina che diagnosticanon solo le patologie organiche responsabili dimalattie comportamentali (oltre al contrario,cioè malattie comportamentali responsabili dipatologie organiche), ma anche e soprattuttole malattie mentali legate ad uno sviluppo com-portamentale deficitario, e non solo quindi rela-zionale, come erroneamente espresso dal Pre-sidente Dionigi: stati patologici mentali quali lostato fobico, lo stato ansioso, la strumentaliz-zazione della sequenza comportamentale, ladepressione, la variazione dell’umore sono i re-sponsabili delle patologie comportamentali equindi in quanto malattie psichiatriche, si evin-ce che l’aspetto diagnostico/prognostico/tera-peutico siano di competenza del medico vete-rinario comportamentalista. La definizione èconfermata dalla FVE (Federazione veterinarieuropei) nel Veterinary Acts del 07/06/2008. Nell’ambito dell’intervento terapeutico i mediciveterinari comportamentalisti hanno riconosciu-to immancabilmente il bisogno della presenzadi figure professionali competenti e coadiutriciche aiutino il proprietario nel raggiungere gli o-biettivi prefissati dall’intervento terapeuticostesso, integrandosi con l’eventuale prescrizio-ne farmacologica e/o feromonale. Riducendo il problema comportamentale ad unproblema relazionale e gestionale di competen-za dei Rieducatori, non corretto ed è oltremodoobsoleto, in quanto non rispondente all’evolu-zione conoscitiva delle neuroscienze, che sot-tolineano l’intelligenza emozionale degli animali,cioè esseri senzienti dotati di aree cognitive edemozionali, ma sensibili quindi a disfunzioni percause le più diverse. L’aspetto preventivo è una delle basi della me-dicina, sia in umana che in veterinaria: quindil’aspetto preventivo ha valore ed esiste anchein un corso formativo in assenza di animali,quale approccio culturale per neo-proprietari,per futuri proprietari, per cittadini ignari di cosasia interagire con un animale o introdurlo nel lo-ro gruppo familiare. Nella presentazione carta-cea del lavoro della Fnovi, avrebbe capito me-glio l’obiettivo che persegue il corso formativoche su base volontaria può essere seguito daicittadini di un Comune Italiano, secondo l’Ordi-nanza vigente.Mi rincresce per contro che nel disciplinare A-pnec non è mai pronunciata parola sul ruolo delmedico veterinario comportamentalista (d’al-tronde a che pro visto che ci sono Educatoriche educano e Rieducatori che risolvono i pro-

blemi comportamentali). Sono desolato ma de-vo anche aggiungere che dal 2009 la Sisca in-sieme allo Csen settore cinofilia hanno intrapre-so una collaborazione che li accomuna nel pro-getto Buon Cittadino a 4 Zampe dove la figuradel medico veterinario comportamentalista èpresente nella valutazione dei binomi uomo-ca-ne per l’idoneità a seguire il corso, oltre che perla presentazione degli aspetti teorici, passandoil testimone all’educatore Csen che si fa caricodi seguire l’insegnamento pratico al binomio intutte le sue tappe completando il processo cul-turale. Il tutto nel pieno rispetto di ruoli e com-petenze definite dalla modernità ma soprattuttonella tutela del benessere dell’animale da com-pagnia, dovere come è ben scritto nel primo ar-ticolo del Codice Deontologico del Medico Ve-terinario.

Dott. Raimondo Colangeli (Presidente SISCA)

Gli interessi dei pensionati

Sono nato nel 1943 e per avere lapensione dall’ENPAV mi sono dovu-to cancellare dall’Ordine dei Veteri-

nari; con la pensione automaticamente non so-no più iscritto all’ENPAV. Pertanto, come tutti iveterinari in pensione, non ho rappresentanti e-letti né all’Ordine né all’ente previdenziale. Tan-to motiva la mia richiesta all’AIVEMP e non adaltri, di chiedere spazio nella sua rivista. In questi giorni si parla tanto di modificare le va-rie aliquote fiscali, vorrei far riflettere i veterinaripensionati che quando percepiscono la pen-sione devono pagare le trattenute fiscali sull’in-tero importo; in pratica, paghiamo le tasse suinostri soldi e paghiamo le tasse sugli interes-si/rivalutazioni/plusvalenze che tali soldi hannofruttato nel tempo. Già queste constatazioni milasciano perplesso approfondendo tale proble-matica ho verificato che le Assicurazioni privatee Banco Posta hanno dei fondi a titolo pensio-nistico e per Legge quando pagano i ratei dipensione non tassano le somme versate matassano solo gli interessi/plusvalenze realizzatenel tempo. Propongo di chiedere coralmente(assieme agli altri Ordini) al Governo di verificareil disomogeneo trattamento fiscale tra le pen-sioni erogate dalle Assicurazioni private e dallePoste e quelle erogate dagli Enti previdenzialiautonomi (ENPAV) tanto al fine di una equa tas-sazione tra Enti e Assicurazioni che non perce-piscono sovvenzioni dallo Stato. Appare forsemeno importante chiedere che i Veterinari pen-sionati eleggano democraticamente i proprirappresentanti negli Organi rappresentativi del-l’ENPAP; quelli nominati/revocati (no comment)dal Presidente non appaiono deomocratica-mente rappresentativi degli interessi dei pensio-nati e conseguenzialmente di tutti gli iscritti(quelli che andranno in pensione).

Dott. Nicola Mazzacuva - Reggio Calabria

Caro Collega, accogliamo senz’altro la richiesta di pubblica-zione. Senza volerci sostituire all’Ordine profes-sionale e al nostro Ente di Previdenza su mate-rie che investono direttamente le loro compe-tenze, crediamo di poter avanzare un commen-to. Ci sono colleghi che decidono di restare i-scritti all’Albo anche dopo aver smesso di eser-citare e il fatto di percepire la pensione dal no-stro Ente deve giustamente farci sentire ancoraa pieno titolo parte della Categoria. Per quanto riguarda la tassazione delle pensio-ni, la problematica è ben nota e riguarda la co-siddetta “doppia tassazione” per la quale i con-tributi vengono tassati sia a livello di Enpav chea livello di pensionato. Si tratta di un inquadra-mento fiscale che le casse dei professionisti,ENPAV compresa, hanno reiteratamente chie-sto al Governo di modificare. Recentemente Al-berto Brambilla, che presiede il Nucleo di valu-

tazione delle Casse, è tornato sull’argomento eha ipotizzato anche alcune soluzioni, ad esem-pio una parificazione ai fondi complementari. IlMinistero del Lavoro, che è Dicastero vigilante,è costantemente sensibilizzato. Circa la possi-bilità di eleggere dei rappresentanti dei pensio-nati, per quanto di nostra spettanza, possiamoriferire che attualmente vi è già un loro rappre-sentante sia all’interno del CdA che all’internodel Collegio Sindacale. Tuttavia, all’interno del-l’Enpav si è aperto a tutti i livelli (CdA, Assem-blea dei delegati, Commissione per la revisionedello Statuto) un dibattito circa la possibilità diattribuire ai pensionati la possibilità di eleggere iloro rappresentanti. Si tratta dunque di proble-mi aperti, ma sotto la lente. Professione Veteri-naria resta aperta al dibattito.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Lettere al Direttore 11@

“Migliaia di agricoltori vogliono sapere seè possibile o meno utilizzare anche in

Italia le moderne biotecnologie”.Federico Vecchioni,

Presidente di Confagricoltura

ANMVI apre una nuova raccolta fon-di per aiutare e sostenere due no-stre colleghe della provincia di Pe-

rugia che, a causa del terremoto delloscorso dicembre, non sono più in grado diesercitare all'interno della loro strutturaveterinaria. L'ANMVI ha provveduto ad unprimo versamento a favore delle colleghee incoraggia a versare ulteriori contributiper la pronta ripresa dell'attività profes-sionale. Per la ripresa dell’attività le colle-ghe sono in attesa del prefabbricato mes-so a disposizione dall’amministrazionecomunale e dovranno sostenere spese ri-guardanti l’impianto elettrico (in quanto ilcomune predisporrà solo i punti luce), im-pianto di illuminazione adeguato allo svol-gimento dell’attività ambulatoriale, fonti dicalore/raffreddamento (all’interno del pre-fabbricato non sono previsti dispositivi,neanche per il riscaldamento dell’ambien-te). Le colleghe hanno perso vetrina me-dicinali, scrivania, carrello servitore, va-schette per lo sviluppo manuale lastre e ilmicroscopio.Come per altre calamità naturali, l'ANM-VI confida nella sensibilità dei singoli me-dici veterinari e nella loro capacità di darprova anche in questa occasione di vici-nanza e solidarietà. Un primo versamen-to è stato disposto dal Consiglio Diretti-vo dell’Associazione.

Versamenti "pro-colleghe Umbria"possono essere eseguiti sui seguenti

conti postale e bancario apertidall'Associazione Nazionale MediciVeterinari Italiani e ad essa intestati:Conto corrente postale (causale "pro

colleghi Umbria")IBAN: IT75E0760111400000040777971Conto corrente bancario (causale "pro

colleghi Umbria")IBAN: IT03M0623011402000030180174

Per ogni informazione su questainiziativa: 0372/40.35.47 - [email protected]

AIUTIAMO LE NOSTRECOLLEGHE

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 11

Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 12

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Nani e ballerine, un connu-bio che ha assunto un si-gnificato gravemente di-spregiativo, ora anche incampo veterinario. Siachiaro, credo che nessu-

no desideri denigrare chi ha fatto della danzala sua ragione di vivere (o il suo lavoro) nétanto meno chi ha avuto la sfortuna di nasce-re con una carenza di ormone somatotropo.Mi riferisco al nano similpuffo da giardino cheda varie città europee è arrivato in forma dicartolina augurante “Buone Feste”, nella cas-setta postale dei veterinari, con una firma chenon diceva nulla a nessuno e uno scritto an-cor meno comprensibile, inneggiante ad unraggiunto benessere dopo esperienze di fati-ca e dolore. Quando si comprese che il bersaglio dell’a-nonimo beneaugurate erano proprio i veteri-nari, iniziò la gara per scoprire l’arcano che sicelava dietro i messaggi di sollievo prove-nienti addirittura da oltre oceano. Quando arrivò la cartolina che svelava il mi-stero, qualcuno dei nostri Watson aveva giàtrovato e diffuso la soluzione. I firmatari delle

cartoline, tali Rio e Son, erano il prodotto del-la fantasia di una nota azienda farmaceuticache desiderava, in tal modo, pubblicizzarel’Onsior (anagramma di Rio e Son), un nuovoFANS destinato al cane e al gatto. Nello stesso periodo di arrivo delle originalicartoline nanesche, alcuni Ordini decidevanodi avviare una consultazione telefonica deltutto informale presso le strutture veterinarie

per animali d’affezione, nonché presso i buia-tri, per sapere se la crisi economica globaleaveva colpito anche il nostro settore. Il risul-tato delle risposte date agli incaricati dell’in-dagine era tranquillizzante per quel che ri-guardava il mondo dei pet, mentre era dram-matico per i grossi animali. Perché queste vicende mi hanno colpito e in-dotto a riflettere con voi? Perché l’iniziativa della ditta farmaceutica èstata presa molto male dalla maggioranza deiveterinari che si sono espressi in merito, finoalla vera e propria rabbia di molti che hannominacciato addirittura di boicottare la specia-lità propagandata in modo infantile e dispen-dioso, in un momento serio, in cui le difficoltàeconomiche, avrebbero dovuto consigliareun uso del denaro molto più oculato. Ho tro-vato dunque una contraddizione difficilmentespiegabile. Da una parte ci si lamenta perché non sonotempi di vacche grasse per sopportare quel-lo che viene, dai più, considerato uno scialodi denaro degno di maggior considerazione,dall’altra parte i veterinari che si occupano dipet, rispondono che la crisi economica, perfortuna, li ha solo sfiorati. Mi rimane il dubbio che, non essendo l’inda-gine ordinistica anonima, nessuno abbia vo-

luto esporre gli slip sudici in pubblico, men-tre mi rimane la certezza che il marketing del-la ditta debba essere premiato per la sua fan-tasia: per due mesi non si è fatto che parlaredi nani e Tour Eiffel. E questo era lo scopoche si prefiggeva. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 2010 Marketing L’opinione 13

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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Nani e ballerine: premio alla fantasia

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e Il Giornale, gli articoli scritti dal

Collega Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio Feltri sono

disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica “il Giornale … di Oscar” li

mantiene in archivio per la

consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli.

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Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010 2-02-2010 15:22 Pagina 13

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

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Chiuso in stampa il 1 febbraio 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 4 | 201014 Calendario attività Dal 7 febbraio al 14 marzo

2) Gli ospiti definitivi di Toxoplasma gondii sono:

a Tutti i felidi

b Solo il gatto

c Tutte le specie recettive all’infezione

1) L’infezione da Anaplasma phagocytophilumnel cane può manifestarsi con:

a Zoppia

b Diarrea

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Percorso formativo AIVEMP:“Principali zoonosi degli animali

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QUIZ 2Risposta corretta: a)

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CON NOTE DI MATERIA MEDICA - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

7 FEBINCONTRO SICIV / SIONCOV / SIMEF IL LINFOMA FELINO: SIMILITUDINI E DIFFERENZE CON QUELLO CANINO - Centro Studi E.V. - Palazzo

Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

7 FEBINCONTRO SIATAV ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA: PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA

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10 FEBCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Milano - Best Western Premier

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ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: II PARTE - PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE10 - 12 FEB Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gamba-

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13 - 14 FEBINCONTRO SINUV CHRONIC KIDNEY DISEASE: QUANDO L’EZIOLOGIA È NOTA. PARLIAMO DI DIAGNOSTICA - Centro Studi

E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

13 FEBINCONTRO SIMIV IMMUNOLOGIA CLINICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti -

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14 FEBINCONTRO SIMEF NEUROLOGIA ED ORTOPEDIA FELINA: COME AFFRONTARE AD ARMI PARI UNA SFIDA CLINICA QUOTIDIANA ED USCIRNE

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ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA16 - 18 FEB Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

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20 FEBINCONTRO GRUPPO FR CIÒ CHE RUOTA INTORNO ALLA FISIOTERAPIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona -

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21 FEBINCONTRO SIANA NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA VETERINARIA: NUTRACEUTICI E FITOTERAPICI - Centro Studi

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21 FEBINCONTRO SVIDI / SIMIV DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLA TIROIDE E DELLE PARATIROIDI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi

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21 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE I TUMORI CUTANEI DALLA A ALLA Z. GUIDA ALL’APPROCCIO CORRETTO - Ancona - Hotel Sporting - Via

Flaminia, 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Hotel Selene - Pomezia (RM) - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accre-

ditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC,22 - 25 FEB Ultimi posti disponibili Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 FEBSEMINARIO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON SISCA “LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA: SEMIOLOGIA, PATOLOGIA

E TERAPIA” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 FEBINCONTRO SINVET TRATTAMENTO DELLE ERNIE DISCALI: A CHE PUNTO SIAMO? - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi -

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

28 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRUR-

GIA ORALE VETERINARIA - Altopascio (LU) - PIAZZA OSPITALIERI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Sassari - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Monica BorghisaniIN COLLABORAZIONE CON ASVAC Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2 - 3 MARCORSO SCIVAC STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 MARCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 64° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO: DALLA TERAPIA INTENSIVA

ALLA RIABILITAZIONE - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: 9 Crediti - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 - 13 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (1°) - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gamba-rotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 14 MARINCONTRO SIOVET I MEZZI DI SINTESI IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi

- Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 MARINCONTRO SICARV / SIONCOV DIAGNOSI E TERAPIA NELL’ONCOLOGIA CARDIOVASCOLARE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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