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Dante Alighieri Edizione integrale a cura di Beatrice Panebianco LA DIVINA COMMEDIA per seguir virtute e canoscenza © Casa Editrice Principato

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letteratura italiana

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  • Dante Alighieri

    Edizione integrale a cura di

    Beatrice Panebianco

    LA DIVINACOMMEDIA

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    per seguir virtute e canoscenza

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    Dante Alighieri

    LA DIVINA COMMEDIAper seguir virtute e canoscenza

    Edizione integrale a cura di

    Beatrice Panebianco

    Edizione integrale a cura di

    Beatrice Panebianco

    Il volume presenta i 100 canti, in versione integrale, dotati di unaparafrasi puntuale e completa. Per 41 canti viene inoltre proposto unapparato didattico, volto anche allanalisi e allinterpretazione del testo.In particolare, questi canti presentano un apparato di note esplicative einterpretative. Ogni canto aperto da un riepilogo, che rappresentatempi, luoghi e personaggi; e un sommario, che orienta lo studenteper la comprensione dei contenuti. Un ricco percorso iconograficopresenta La Commedia nellarte, schede corredate da un commento-guida alla comprensione dellopera in oggetto e dei suoi legami conlimmaginario dantesco.

    STRUTTURA DELLOPERA

    INFERNO Canti I - XXXIVPURGATORIO Canti I - XXXIIIPARADISO Canti I - XXXIII

    Introduzione Contestualizza la Commedia nella biografia di Dante, nella storia politico-sociale e nella cultura della sua epoca.

    Presenta gli strumenti metodologici per la scrittura documentata richiesta anche nelle prove dellesame di Stato(articolo di giornale, saggio breve, relazione).

    Teoria per la scrittura

    Indice analitico di tutti i personaggi e i luoghi citati nelle tre Cantiche.

    Glossario letterario

    Glossario del Cristianesimo

    Indice dei personaggie dei luoghi

    Presenta le figure retoriche e i termini letterari con riferimenti puntuali alla Commedia.

    Presenta i termini-chiave del Cristianesimo e i concetti della dottrina presenti nella Commedia.

    9 7 8 8 8 8 4 9 6 1 0 6 8

    ISBN 978-88-8496-106-8Dante Alighieri

    La Divina Commedia

    Prezzo al pubblico 25,50

    (Iva 4% inclusa)

    AT

    200

    MANUALE CO

    N ESTENSION

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    AL SITO

    WWW.EDIZIO

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    0083_COVER PANEBIANCO_Andre:Layout 1 18-02-2010 10:46 Pagina 1

    Casa Editrice Principato

  • Dante Alighieri

    Edizione integrale a cura di

    Beatrice Panebianco

    LA DIVINACOMMEDIA

    per seguir virtute e canoscenza

    Div Comm_INFERNO FRONTESPIZIO:Layout 2 10-02-2010 9:08 Pagina 1

    Casa Editrice Principato

  • Direzione editoriale: Chiara VillaProgettazione e coordinamento redazionale: Manuela CapitaniProgetto grafico: Studio Alpo, Marinella CarzanigaCopertina: Studio AlpoDisegni: Sacco & VallarinoRicerca iconografica: Roberto Roveda, Manuela Capitani

    Si ringraziano le professoresse Laura Brioschi, Luisa Ciampaglia e Valeria Ravazzi per il contributo dato allideazione della rubrica La Commedia nellarte.Tutte le parafrasi dei canti sono state curate dalla Casa editrice.

    In copertina: John William Waterhouse, Ulisse e le sirene (1891), National Gallery of Victoria.

    ISBN 978-88-8496-106-8 Prima edizione: marzo 2010

    Ristampe2014 2013 2012 2011 2010

    V IV III II I *

    Printed in Italy

    2010 - Propriet letteraria riservata. vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa lafotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamentoalla SIAE del compenso previsto dallart. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.Le riproduzioni per finalit di carattere professionale, economico o commerciale, o comunque per uso diverso da quello per-sonale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana 108, 20122Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org.

    Distribuzione Principato

    Edizioni Clio S.r.l. http://www.edizioniclio.itVia G.B. Fauch 10 - 20154 Milano e-mail: [email protected]

    In tutte le azioni humane quasi di necessit convien che succedano degli errori: ma dove pi facilmente, in pi diversi modi, et pi nepossono accadere che si avvengano nello stampare i libri, non ne so immaginare. Et parmi la impresa della correzione di essi veramente poterla assimigliare al fatto di Hercole intorno all Hydra de i cinquanta capi:percioch s come quando egli col suo ardire, et forze le tagliava una testa, ne rinascievano due, cos parimenti mentre, vedi gratia colsapere, et con la diligenzia, si emenda un errore, le pi volte simbatte che ne germogliano non pur due, ma anco tre et quattro, spessefiate di maggior importanza, che non era il primo.

    (Prefazione del tipografo Cavallo all opera di Achille Fario Alessandrino, Venezia 1563)

    Stampa: Grafiche SOGRATE - Citt di Castello (PG)

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  • IndiceDante: la vita e le opere 10Storia di paroleGiubileo - Il libro dei libri: la Bibbia 17Verifica 18

    INFERNOLa topografia morale dellInferno 22

    Inferno I La selva oscura 25Personaggi 30VirgilioStoria di parole 31Lonza, leone, lupa Volume Maestro AutoreAnalisi e interpretazione 32Verifica 33Testi a confronto Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca 34Il simbolismo medievaleAnonimo dei Fioretti, Il lupo e la miracolosa trasformazione 35Laboratorio 381. Dante e lAnonimo dei Fioretti2. Una riscrittura modernizzata3. Un commento del canto I

    Inferno II Le tre donne benedette 39

    Personaggi 44Beatrice Santa Lucia Rachele MariaChiave di lettura 45Storia di parole 46MuseAnalisi e interpretazione 46Verifica 46Testi a confronto I son Beatrice che ti faccio andare 48Dante e lo StilnovoPoesia, amore, cuore gentileLinnovazione di DanteDante Alighieri, Tanto gentile e tanto onesta 49I Fedeli dAmore e la Vita nuova 49Laboratorio 501. La lode della donna-angelo2. La caratterizzazione di Beatrice3. TEMA Parole damore oggi e immagine

    della bellezza femminile

    Inferno III Caronte 51Storia di parole 55Citt dolente Segrete Acheronte

    La Commedia nellarteMichelangelo Buonarroti 56Personaggi 57Celestino V CaronteAnalisi e interpretazione 57Verifica 59Testi a confronto guai a voi anime prave 60Dal traghetto dellAcheronte alla deportazione ad AuschwitzVirgilio, Il nocchiero CarontePrimo Levi, Viaggio allinferno del LagerLaboratorio 651. La figura classica e la figura medievale di Caronte2. SAGGIO BREVE Il canto degli ignavi

    nellimmaginario del Novecento

    Inferno IV Il Limbo e i grandi spiriti dellantichit 66

    La Commedia nellarte Aligi Sassu 70

    Inferno V Paolo e Francesca 71Personaggi 76Francesca da Polenta e Paolo Malatesta Minosse Semiramide Didone Cleopatra Elena Paride Achille Tristano

    La Commedia nellarte Gaetano Previati 77Storia di parole 78Cor gentilAnalisi e interpretazione 79Chiave di lettura 80Verifica 81Testi a confronto Galeotto fu il libro 82La letteratura come modello di vitaIl bacio di Ginevra: omaggio amoroso e omaggio feudaleAnonimo medievale, Lancillotto e GinevraLaboratorio 841. Paolo e Francesca, Lancillotto e Ginevra2. ARTICOLO DI GIORNALE Il canto di FrancescaDossier 85Umberto Bosco, Dante uomo e poetaOlof Lagercrantz, Dante pensoso riconosce se stesso

    Inferno VI Ciacco 86Personaggi 90Cerbero Ciacco PlutoLa Commedia nellarte Giovanni Stradano 91Storia di parole 92Profani MostrocciAnalisi e interpretazione 92Chiave di lettura 93

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  • Verifica 94La critica 95Erich Auerbach, Dante politicoLaboratorio 971. Il cane Cerbero dallEneide alla Commedia2. COMMENTO Storia e politica a FirenzeDossier 98Dino Compagni, Guelfi bianchi e guelfi neri: assalto ai Cerchi

    Inferno VII La palude Stigia 99

    Inferno VIII Filippo Argenti 103

    Inferno IX La citt di Dite 107

    Inferno X Farinata degli Uberti 110

    Personaggi 115Guelfi e ghibellini Farinata degli Uberti Cavalcante dei Cavalcanti, Guido Cavalcante Federico II Ottaviano degli Ubaldini I discepoli di EpicuroStoria di parole 116Calle - Patra

    Analisi e interpretazione 117Chiave di lettura 118

    La Commedia nellarte Federico Zuccari 119Verifica 120La critica 121Francesco De Sanctis, La potenza individuale di FarinataAntonio Gramsci, La coerenza narrativa del canto 122

    Laboratorio 1231. Lefficacia poetica: amor di parte e amor di padre2. Le profezie dellesilio: Ciacco e Farinata3. RELAZIONE Le eresie: tappe significative

    dal Medioevo ai nostri giorniDossier 124I movimenti ereticali nel MedioevoLa riforma luterana nel Cinquecento 125Modernismo e tradizionalismo del Novecento 126Vittorio Zucconi, Iniziative del terzo Millennio: Ave Maria City 127

    Inferno XI Struttura dellInferno e ripartizione delle colpe 128

    La Commedia nellarte Gustave Dor 131

    Inferno XII I Centauri 132

    Inferno XIII Pier della Vigna 136

    Chiave di lettura 141

    Personaggi 142Nesso Pier della Vigna Lano da Siena Iacopo da SantAndrea Suicida fiorentino anonimoStoria di parole 142ArpieAnalisi e interpretazione 143Verifica 144Testi a confronto Perch mi schiante?... 145Perch mi scerpi?Lorrido nei classici e in DanteLa selva dei suicidi:reminiscenza dellEneideVirgilio, Enea e lo spirito di Polidoro 146Laboratorio 1471. Il turbamento di Dante-personaggio

    e il messaggio di Dante-autore2. La metamorfosi delluomo in pianta

    Inferno XIV Capaneo 148

    Inferno XV Brunetto Latini 152

    Personaggi 156Brunetto Latini I letterati e gli ecclesiasticiLa Commedia nellarte Francesco Scaramuzza 157Storia di parole 158ChiosareAnalisi e interpretazione 158Dante e gli incontri catartici 160Verifica 161

    Inferno XVI Linurbamento di gente nuova e i sbiti guadagni 162

    Inferno XVII Gerione 166

    Inferno XVIII Le Malebolge 170

    Inferno XIX I papi simoniaci 174

    Personaggi 179Simon Mago Niccol III Bonifacio VIII Clemente V CostantinoLa Commedia nellarte William Blake 180Storia di parole 181AssessinAnalisi e interpretazione 181Verifica 183

    Inferno XX Gli indovini 184

    Inferno XXI I diavoli Malebranche 180

    Inferno XXII Ciampolo di Navarra 192La Commedia nellarte Joseph Anton Koch 197

    Personaggi 198Ciampolo di Navarra Frate Gomita Michele Zanche

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  • Storia di parole 198BolgiaAnalisi e interpretazione 199Verifica 200La critica 201Umberto Eco, Alighieri Dante.Divina Commedia Laboratorio1. Laspetto dei diavoli nellimmaginario

    medievale 2022. Una recensione-parodia 203

    Inferno XXIII Gli ipocriti 204

    Inferno XXIV Vanni Fucci 208La Commedia nellarte Johann Heinrich Fssli 214Personaggi 215Vanni FucciStoria di parole 215Fenice ElitropiaAnalisi e interpretazione 216Le profezie dellesilio ascoltate nellInferno 218Verifica 219

    Inferno XXV I ladri e le mostruose metamorfosi 220

    Inferno XXVI Ulisse 224Personaggi 229Ulisse Eteocle e Polinice Diomede e Deidamia Circe ErcoleLa Commedia nellarte Renato Guttuso 230Storia di parole 231VirtuteAnalisi e interpretazione 232Chiave di lettura 233Verifica 234Testi a confronto ma misi me per lalto mare aperto 235Ulisse: leroe pi cantato nei secoliUlisse latinoCicerone, Leroe modellodella tensione umana al sapereOrazio, Leroe modello di virt e di sapienza 236Ulisse medievale 236Ulisse nellOtto-Novecento 236Guido Gozzano, E Ulisse piomb nellInferno 238Primo Levi, Ulisse riscatto morale 239

    Laboratorio 2421. COMMENTO Ulisse il doppio di Dante2. Dante e Gozzano a confronto3. Il conforto nel Lager4. SAGGIO BREVE Lattualit della CommediaDossier 242Dante pellegrino e Ulisse esploratoreHieronymus Bosch,I sette peccati capitali 245

    Inferno XXVII Guido da Montefeltro 246

    Inferno XXVIII I seminatori di discordia 250

    Inferno XXIX I falsari 254

    Inferno XXX Maestro Adamo 258Personaggi 263Gianni Schicchi Mirra Maestro Adamo La falsa chaccus Gioseppo SinoneLa Commedia nellarte William-Adolphe Bouguereau 264Analisi e interpretazione 265Storia di parole 266Folletto... rabbiosoVerifica 267

    Inferno XXXI I giganti 268

    Inferno XXXII Il Cocito 272

    Inferno XXXIII Ugolino 276Personaggi 281Conte Ugolino e Ruggieri degli Ubaldini Frate Alberigo Branca DoriaLa Commedia nellarte William Blake 282Storia di parole 283Muda Chiavar luscio Tolomea AtropsAnalisi e interpretazione 283La Commedia nellarte Johann Heinrich Fssli 285Verifica 286La critica 288Gaetano Savatteri, Ugolino della Gherardesca si cib dei cadaveri dei figli?La Commedia nellarte Auguste Rodin 290Laboratorio 2911. ARTICOLO DI GIORNALE La soluzione

    di un mistero fitto da secoli2. RELAZIONE La tortura e la violazione

    dei diritti umaniDossier 292Cesare Beccaria, La condanna illuminista della torturaI crudeli esperimenti dei Lager nazistiOmero Ciai, I desaparecidos in ArgentinaAmnesty International e la tutela dei diritti umani La Commedia nellarte Beato Angelico 294

    Inferno XXXIV Lucifero 295La Commedia nellarte Coppo di Marcovaldo 301Personaggi 302Lucifero Giuda Iscariota Marco Giunio Bruto Gaio Cassio LonginoAnalisi e interpretazione 303Verifica 305

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  • PURGATORIOLa topografia morale del Purgatorio 308

    Purgatorio I Catone 310Personaggi 315Marco Porcio CatoneStoria di parole 315Mentovato Ora mattutinaAnalisi e interpretazione 316Verifica 317La critica 318Erich Auerbach, La storicit di Catone figura del futuroLaboratorio 3201. COMMENTO Il canto IDossier 320Giovanni Nardi, Dolcezza e umilt nella seconda cantica

    Purgatorio II Casella 322La Commedia nellarte Jean Colombe 327Personaggi 328CasellaStoria di parole 328Galeotto AngelAnalisi e interpretazione 329Verifica 330La critica 331John Freccero, Dante e il superamento della produzione giovanileLaboratorio 3321. RELAZIONE La Commedia e il ripensamento della poeticaDossier 333Il Convivio e Amor che ne la mente mi ragiona

    Purgatorio III Manfredi di Svevia 334Personaggi 339Manfredi di Svevia Bartolomeo Pignatelli Costanza dAragonaStoria di parole 339Ragion ne fruga Dismaga Vaga Dislaga Contumacia

    La Commedia nellarte Franz von Bayros 340Chiave di lettura 341Analisi e interpretazione 342Verifica 343

    Purgatorio IV Belacqua 344

    Purgatorio V Pia de Tolomei 348Personaggi 352Jacopo del Cassero Buonconte da Montefeltro Pia de Tolomei

    La Commedia nellarte Dante Gabriel Rossetti 353Storia di parole 354Rampolla Insolla Guati GiogoAnalisi e interpretazione 354Verifica 355

    Purgatorio VI Sordello 305Personaggi 361Benincasa da Laterina Ghino di Tacco Guccio de Tarlati Federigo Novello Gano e Marzucco degli Scornigiani Conte Orso Pier della Broccia Sordello

    La Commedia nellarte Salvador Dal 362Storia di parole 363Zara Savvalla Astalla Serva Giardin GentiliAnalisi e interpretazione 363Chiave di lettura 365Verifica 366La cronaca storica 367Alessandro Barbero, Papato e Impero, cronaca di un duelloLaboratorio 3691. SAGGIO BREVE Il confronto tematico tra i canti VI

    di Inferno e Purgatorio2. TEMA DI ARGOMENTO STORICO Papato e Impero: due istituzioni fondamentali del MedioevoDossier 369Le lotte tra i Comuni e lImperoGli imperatori di Svevia e il ghibellinismo in ItaliaLa crisi del Papato: Bonifacio VIIIe Filippo IV il Bello 370

    Purgatorio VII La valletta dei principi 371

    Purgatorio VIII Nino Visconti 375Personaggi 380Nino Visconti Corrado Malaspina Giovanna Visconti Beatrice dEsteStoria di parole 380SquillaAnalisi e interpretazione 381Verifica 382

    Purgatorio IX La porta del Purgatorio 383

    Purgatorio X I superbi 387

    Purgatorio XI Oderisi da Gubbio 391

    Personaggi 396Omberto Aldobrandeschi Oderisi da Gubbio e Franco da Bologna Provenzan Salvani Cimabue Giotto

    La Commedia nellarte Amos Nattini 397

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  • Storia di parole 398Manna RamognaAnalisi e interpretazione 344Verifica 400

    Purgatorio XII La purificazionedella superbia 401

    Purgatorio XIII Linvidia di Sapia 405La Commedia nellarte Gustave Dor 409

    Purgatorio XIV Due antichi nobili di Romagna 410

    Purgatorio XV Lamore di Dio 415

    Purgatorio XVI Marco Lombardo 419

    La Commedia nellarte Gustave Dor 425Personaggi 426Marco Lombardo Currado da Palazzo Gherardoda Camino e sua figlia Gaia Guido da CastelloStoria di parole 427LombardoAnalisi e interpretazione 428

    La Commedia nellarte Gustave Dor 429Chiave di lettura 430Verifica 431

    Testi a confronto Due soli. Dante e le politiche 432papali dellepocaLa teocrazia di Innocenzo IIILa teocrazia di Bonifacio VIII

    Laboratorio 4341. COMMENTOLa disposizione divina dei due solie le nostalgiche accoratezzeLassenza dei due soli e la grande poesia della memoria

    Purgatorio XVII La dottrina dellamore 436

    Purgatorio XVIII Amore e libero arbitrio 440

    Purgatorio XIX La femmina balba e Adriano V 444

    Purgatorio XX Ugo Capeto 448La dinastia dei Capetingi 452

    Purgatorio XXI Stazio 453Personaggi 458StazioAnalisi e interpretazione 459Verifica 461La critica 462Roberto Weiss, La classifica medievale degli auctores latini

    Purgatorio XXII Stazio e Virgilio 464

    Purgatorio XXIII Forese Donati 468Personaggi 473Forese Donati Nella Erisittone Maria di EleazaroStoria di parole 473Verdura Barbagia di SardignaAnalisi e interpretazione 473Verifica 474Testi a confronto La vedovella mia, che molto amai 475La tenzone con Forese DonatiDante Alighieri, Moglie di Bicci vocato Forese

    Laboratorio 4761. La ritrattazione della tenzone nella Commedia2. ARTICOLO DI GIORNALE Il canto di Forese

    e la biografia letteraria di Dante3. COMMENTO del canto XXIII del Purgatorio

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  • Purgatorio XXIV Bonagiunta Orbicciani 477

    Personaggi 483Martino IV Ubaldino degli Ubaldini Bonifazio dei Fieschi Marchese degli Argogliosi Bonagiuntada Lucca Iacopo da Lentini Guittone dArezzoStoria di parole 483Stil, stiloAnalisi e interpretazione 484Verifica 486

    Testi a confronto Il dolce stil novo 487Lo stilnovismo del NovecentoGiorgio Caproni, Preghiera

    Laboratorio 4881. Un confronto: Dante e CaproniLa Commedia nellarte Renato Guttuso 489

    Purgatorio XXV Corpo e anima 490

    Purgatorio XXVI Guido Guinizzelli 494Personaggi 500Guido Guinizzelli Arnaut Daniel (Arnaldo Daniello) Girault de Bornelh (quel di Lemos)Analisi e interpretazione 501Verifica 502Chiave di lettura 503

    Purgatorio XXVII Alle soglie del Paradiso Terrestre 504

    Purgatorio XXVIII Matelda 508La Commedia nellarte Aligi Sassu 513Personaggi 514Matelda Eolo Proserpina Serse Leandro e EroStoria di parole 515Auliva Tenevan bordoneAnalisi e interpretazione 515Verifica 516

    Testi a confronto Quelli chanticamente poetaro letde loro e suo stato felice 517LEden luogo felice nella tradizione giudaica e classicaIl mito dellet delloroPublio Ovidio Nasone, I prodigi dellet delloro Bibbia, LEden

    Laboratorio 5181. ARTICOLO DI GIORNALE Dalla selva oscura

    alla foresta dellEdenDossier 519Morte (Inferno I, 1-12) e rigenerazione spirituale (Purgatorio XXVIII, 1-24)

    Purgatorio XXIX La processione mistica 521

    Purgatorio XXX Beatrice 526Analisi e interpretazione 531Verifica 532La critica 533Charles S. Singleton, Caratterizzazione figuraledi BeatriceLaboratorio 5341. SAGGIO BREVE Il personaggio poetico

    di Beatrice dalla Vita nuova al PurgatorioDossier 534Dante Alighieri, Vita nuova, Capitoli II-IIIInferno II, 116Purgatorio XXX, 28-33; 70

    Purgatorio XXXI I rimproveri di Beatrice: il Lete 536

    Purgatorio XXXII Lallegoria della Chiesa 540

    Purgatorio XXXIII LEuno:il rinnovamento spirituale 545

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  • PARADISOLa topografia dei beati 550

    Paradiso I Lascesa al cielo 552La Commedia nellarte Raffaello Sanzio 557Personaggi 558Apollo Marsia GlaucoStoria di parole 558TrasumanarAnalisi e interpretazione 559Verifica 560La critica 562Umberto Eco, Il Paradiso: poetica della luce e profezia del softwareLaboratorio 5641. COMMENTO Il canto I

    Paradiso II Le macchie lunari 565

    Paradiso III Piccarda Donati 569

    Personaggi 573Piccarda Donati Costanza di AltavillaLa Commedia nellarte Aligi Sassu 573Storia di parole 574Postille Coto SoaveAnalisi e interpretazione 574Verifica 575

    Testi a confronto Uomini poi, a mal pi cha bene usi 576Le grandi figure femminilidella CommediaPoetessa medievale, Mio padre mha messa n erroreLaboratorio 5781. Il lessico stilnovista:

    Francesca e Piccarda

    2. COMMENTO Lamore e la condizione della donna medievale

    3. RELAZIONE La donna: dalla sottomissione al riscatto

    Dossier 579Laccusa medievaleVerso lemancipazione: il diritto al votoMovimenti di liberazione femminilePari OpportunitUna difficile emancipazione

    Paradiso IV La sede dei beati: struttura del Paradiso 581

    Paradiso V La dottrina del voto e il libero arbitrio 585

    Paradiso VI Giustiniano 589La Commedia nellarte Aligi Sassu 594Personaggi 595Giustiniano Romeo di VillanovaStoria di parole 595Regi MirroAnalisi e interpretazione 596Chiave di lettura 597Verifica 598Testi a confronto Poscia che Costantin laquila volse 599La visione politica di Dantedalla Monarchia alla CommediaDante Alighieri, I due poteri universaliLintonazione profeticaLaboratorio 6031. TEMA Lideale etico-politico

    di Dante

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  • Paradiso VII Il sacrificio di Cristo e la redenzione della natura umana 604

    Paradiso VIII Carlo Martello 608

    Paradiso IX Spiriti amanti: Cunizza e Folchetto 612

    Paradiso X La corona degli spiriti sapienti 616

    Paradiso XI San Francesco 620Personaggi 626Francesco dAssisi Francescani spiritualie conventuali Tommaso dAquino Domenico di GuzmnStoria di parole 628Negozio CapestroAnalisi e interpretazione 628Verifica 630La cronaca storica Poscia che Costantin laquila volse... 631Achille Silvestrini, E San Francesco parl al SultanoLaboratorio 6331. RELAZIONE Cristianit e Islam: tappe significative dal Medioevo ai nostri giorniDossier 633Europa cristiana e Oriente islamicoLintegralismo e le guerre santedella contemporaneitLaboratorio per lEsame di Stato 635

    Paradiso XII San Domenico 637Personaggi 643San Domenico San Bonaventura Matteo dAcquasparta, Ubertino da Casale Anselmo dAosta Gioacchino da Fiore

    La Commedia nellarte Alberto Martini 644

    Storia di parole 645Eretici Domenico di Guzmn e leresia degli albigesiAnalisi e interpretazione 645Verifica 647

    Paradiso XIII La dottrina della creazione 648

    Paradiso XIV La resurrezione dei corpi e Salomone 652

    Paradiso XV Cacciaguida 656Personaggi 661Cacciaguida Alighiero Bellincione Berti Cianghella Lapo Salterello La Commedia nellarte Salvador Dal 662

    Storia di parole 663Sicuri DecretaAnalisi e interpretazione 663Verifica 665

    Paradiso XVI La Firenze antica 666

    Paradiso XVII Lesilioe la missione di Dante 671

    Personaggi 676Fetonte Ippolito Gli Scaligeri Clemente VStoria di parole 676Contingenti TetragonoLa Commedia nellarte Alberto Martini 677

    Analisi e interpretazione 678Le profezie dellesilio 679Verifica 680La critica 681Emilio Pasquini e Antonio E. Quaglio,Cacciaguida: annuncio profetico

    Laboratorio 6821. SAGGIO BREVE Lo sviluppo

    della poetica di Dante2. ARTICOLO DI GIORNALE La Commedia

    mi ha cambiato la vitaDossier 682Vittorio Sermonti, Dante e FrancescaEdoardo Sanguineti, Dante e CasellaAlberto Del Monte, Dante e ForeseVittorio Sermonti, Dante e Bonagiunta

    Paradiso XVIII Laquila della giustizia 686

    Paradiso XIX Limperscrutabile giustizia divina 690

    Paradiso XX Gli spiriti giusti 694

    Paradiso XXI Pier Damiani 698

    Paradiso XXII San Benedetto 702

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  • Paradiso XXIII Il trionfo di Cristo e della Madonna 706

    La Commedia nellarte Salvador Dal 711

    Storia di parole 712BobolceAnalisi e interpretazione 712Verifica 713

    Paradiso XXIV San Pietro: lesame sulla fede 714

    Personaggi 719San Pietro San PaoloLa Commedia nellarte Sandro Botticelli 720Storia di parole 721Baccialier Silogizzar, silogismoAnalisi e interpretazione 722Verifica 724

    Paradiso XXV San Giacomo: lesame sulla speranza 725

    Paradiso XXVI San Giovanni: lesame sulla carit 729

    Paradiso XXVII I papi corrotti 733

    Paradiso XXVIII Le gerarchie angeliche 737

    Paradiso XXIX Gli angeli e luomo 741

    Paradiso XXX La rosa dei beati 745

    Personaggi 750Arrigo VII di LussemburgoStoria di parole 750Fornir Salute

    La Commedia nellarte Salvador Dal 751

    Analisi e interpretazione 752Verifica 753

    Paradiso XXXI San Bernardo 754

    Paradiso XXXII La disposizione dei beati: la Vergine 758

    Paradiso XXXIII La visione di Dio 762

    Personaggi 767San BernardoLa Commedia nellarte Alberto Martini 768Storia di parole 769Oltraggio Aspetto Sustanze, accidenti, costumeAnalisi e interpretazione 769Chiave di lettura 771Verifica 772La critica 773Giorgio Montefoschi, Dalla vita contemplativa del convento medievale alle esigenze spirituali delloggi

    Laboratorio 7751. ARTICOLO-SAGGIO Il viaggio di Dante

    come metafora della vita2. TEMA Il silenzio come

    terapia antistressDossier 776Charles S. Singleton, La narrazione dantesca viaggio dellanima a DioGiovanni Paolo II, Il significato morale del viaggio: consapevolezza di s e umana solidarietClaudio Magris, Luomo contemporaneo viaggiatore smarrito

    Strumenti e glossari 779

    Strumenti di lettura e scrittura 780

    Glossario del cristianesimo 783

    Glossario di letteratura 785

    Bibliografia 789

    Indice analitico dei personaggi e dei luoghi 791

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  • 10 Introduzione

    La famigliaDante (Durante) Alighieri nacque nel 1265 a Firenze,sotto il segno dei Gemelli come afferma egli stessonel canto XXII del Paradiso da Alighiero di Bellin-cione e da Bella degli Abati. La sua famiglia apparte-neva alla piccola nobilt guelfa, decaduta in seguitoallascesa dei nuovi ceti borghesi e alla confisca delleterre a causa delle lotte interne del Comune. Il padre si dedicava allattivit mercantile e allammi-nistrazione dei propri possedimenti agricoli. Lamadre mor quando Dante era ancora adolescente, ilpadre intorno al 1283. Le relative ristrettezze econo-miche non impedirono tuttavia al futuro poeta diprocurarsi una raffinata educazione cavalleresca dagentiluomo. Abbastanza giovane (verso il 1285) siun in matrimonio con Gemma di Manetto Donati,che apparteneva a un ramo della famiglia del potentecapo dei guelfi neri, Corso Donati. Dal matrimonionacquero tre figli, Pietro e Iacopo (i primicommentatori della Commedia) e Anto-nia (che diverr monaca colnome di suor Beatrice).

    Leducazione e la formazioneCome richiedeva la sua posizione sociale, Dante rice-vette uneducazione cavalleresca e partecip alla vitamondana di Firenze, alle sue feste e ai suoi rituali cor-tesi. La sua formazione retorica si svolse sotto linse-gnamento del pi famoso maestro del tempo,Brunetto Latini, che aveva tradotto Cicerone in vol-gare, e che intendeva applicare al volgare italiano leregole della retorica classica. Brunetto gli fece scoprireanche la letteratura francese, e Dante per riconoscenzalo far comparire come personaggio nella Commedia.Fondamentale per la sua prima formazione intellet-tuale fu la lettura dei poeti latini, soprattutto Virgilio,che sceglier come maestro, ma anche lamicizia chelo leg ai poeti stilnovisti: Guido Cavalcanti, LapoGianni, Guittone dArezzo, Dante da Maiano, Cino daPistoia, Forese Donati. Al periodo giovanile risalgonole liriche cortesi e stilnovistiche poi raccolte nelle Rime(1280-1296). In esse riconoscibile ladesione alla li-rica amorosa cortese di quei poeti, ma anche linteresseper la tendenza comico-realistica, che speriment nellaTenzone con Forese Donati; agli anni Ottanta risalgonoprobabilmente anche il Fiore e il Detto dAmore, poe-metti allegorico-didascalici, che parafrasano nel nostrovolgare il francese Roman de la rose (Romanzo della rosa),mentre pi tarde (1296) sono ritenute le rime cosid-dette petrose sul modello del trobar clus (il poetaredifficile) del trovatore provenzale Arnaut Daniel.

    Lincontro con Beatrice e gli studi filosoficiFondamentale per la formazione spirituale di Dantefu lincontro con Beatrice, una giovane identificatadagli storici con Bice, figlia di Folco Portinari, andatasposa a Simone dei Bardi e morta allet di 24 anni.Dante la conobbe a nove anni, a diciotto la rincontr

    e se ne innamor; fu amore platonico, peraltro se-gnato dalla morte prematura di Beatrice, che

    rimase sua musa ispiratrice, come donna an-gelicata nella Vita nuova (1293-1295),

    come figura che ha il potere di rivelare ildivino nella Commedia, dove gli far daguida attraverso i cieli del Paradiso.

    Dante: la vita e le opere

    Agnolo Bronzino,Ritratto allegorico di Dante (part.),1530,olio su tavola,Washington, National Gallery of Art.

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  • In seguito alla morte di Beatrice nel 1290, in preda alturbamento, Dante abbandon gli studi teologicidella scuola francescana di Santa Croce, in cui si stu-diavano santAgostino, san Bonaventura e i mistici, esi rivolse a quelli filosofici (Cicerone, Aristotele, Boe-zio, Tommaso dAquino) coltivati nella scuola dome-nicana di Santa Maria Novella. A questi difficili anniDante fa riferimento nellallegoria della selva oscurapresente nellincipit della Commedia, e prima ancoranei capitoli 35-38 della Vita nuova e nel secondo trat-tato del Convivio.

    La carriera politicaA quei tempi la vita politica a Firenze si dibatteva tracontinue lotte di opposte fazioni. Alla storica divi-sione tra guelfi e ghibellini ( p. 115), si era aggiuntala spaccatura allinterno del partito guelfo, che gestivail potere dal 1266, tra Bianchi, sotto la guida di Vieridei Cerchi, ricchi mercanti gelosi custodi dellauto-nomia del Comune, e Neri, capeggiati da Corso Do-nati, che godevano dellappoggio degli aristocratici ederano favorevoli alle mire espansionistiche del papaBonifacio VIII sulla Toscana. Dante partecip alla battaglia di Campaldino (giugno1289) tra i cosiddetti feditori a cavallo (i cavalieriarmati alla leggera) della Lega guelfa contro i ghibel-lini di Arezzo e poi contro Pisa nellassedio del ca-stello di Caprona. Nel 1293, a Firenze, Giano della Bella eman gli Or-dinamenti di Giustizia, con i quali alla nobilt venneprecluso lesercizio del potere politico. Due annidopo, in seguito alla cacciata di Giano, dal provvedi-mento furono esentati gli esponenti della piccola no-bilt purch iscritti alle Arti delle professioni e deimestieri. Dante, desideroso di partecipare alla vita po-litica della sua citt, si iscrisse allora (1295) allArte deimedici e speziali, probabilmente come cultore di studifilosofici (ricordiamo che al tempo la filosofia erastrettamente connessa con le scienze naturali). Subitofu eletto nel Consiglio speciale del Capitano del po-polo; nel 1295 fu tra i Savi consultati per lelezione deiPriori, poi tra i Cento, e infine, nel 1300, fu eletto peril bimestre 15 giugno-15 agosto tra i sei Priori delleArti, i supremi magistrati che governavano il Comune.

    Il conflitto con il papa Lazione politica di Dante sicaratterizz per la sua intransigenza morale, che finper con il renderlo inviso a molti. Il poeta cerc diporsi al di sopra delle lotte di potere tra Bianchi e Nerie, nel giugno del 1300, dopo alcuni disordini, mandal confino otto capi delle opposte fazioni, tra cuilamico Guido Cavalcanti. Si oppose anche alle mirepolitiche del papato.

    Il trono imperiale era allora in mano ad AlbertodAsburgo, il quale non si interessava delle vicendeitaliane. Tale vuoto di potere indusse il papa Bonifa-cio VIII a concepire delle mire sui Comuni italianidellItalia centrale in quanto vicario dellimperatore.Sfruttando i conflitti tra le parti, il papa cercava di or-dire i suoi intrighi. Per ostacolare le ambizioni dellaChiesa su Firenze, Dante si era avvicinato ai Bianchi esi era schierato per la condanna di tre banchieri fio-rentini, accusati di congiurare con la Curia romanaper la consegna del Comune fiorentino a BonifacioVIII. Nel 1301 il papa invi a Firenze Carlo di Valois,fratello del re di Francia, ufficialmente per ristabilirelordine e la pace, in realt per favorire i Neri e aprirela strada alle ambizioni della Chiesa. Dante fece partedellambasceria mandata a Roma per ricucire lostrappo. Ma intanto Carlo di Valois entrava in Firenzee imponeva i Donati e i Neri al governo. Comera co-stume, questi mandarono in esilio i maggiori espo-nenti dei Bianchi e confiscarono i loro beni.

    La condanna Molto probabilmente Dante appresela notizia sulla via del ritorno, e a Siena lo raggiunsela sentenza (27 gennaio 1302) che lo condannava adue anni di confino, al pagamento di una multa e al-lesclusione perpetua dalle cariche pubbliche; Danteera accusato di baratteria, ovvero di corruzione comepubblico ufficiale, di illeciti guadagni e di opposi-zione al papa. Il poeta si rifiut sia di pagare la multa,sia di presentarsi a discolparsi, e il 10 marzo 1302 fudefinitivamente condannato al rogo; la sentenzavenne poi estesa ai figli, a partire dal loro quattordi-cesimo anno di et.

    LesilioIn un primo tempo Dante partecip ai tentativi deiBianchi fuoriusciti per tornare a Firenze, ma in seguitonon condivise liniziativa che port allo scontro dellaLastra (20 luglio 1304), in cui i Bianchi subirono unapesante sconfitta. Da allora decise di fare parte perse stesso, come dir in Paradiso XVII (v. 69) e, exulimmeritus (cio esule senza colpa), inizi un lungo va-gabondaggio. Nel canto XVII del Paradiso Dante parladei sentimenti che prov quando fu costretto ad ac-cettare ospitalit e lavoro presso le corti dei signori.In questo canto, lanima del suo avo Cacciaguida glipredice lesilio e gli rivolge queste parole: Tu proverais come sa di sale / lo pane altrui e come duro calle / loscendere e l salir per laltrui scale (com amaro il panedi un altro paese, e com duro cammino scendere esalire le scale dei palazzi altrui, vv. 59-60).Non sappiamo con precisione dove Dante soggiornnegli anni successivi; egli ci dice che il suo primo ri-

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  • fugio fu presso il signore di Verona Bartolomeo dellaScala, poi si ipotizza un soggiorno a Treviso pressoGherardo da Camino (1304-1306), e certo uno in Lu-nigiana dai Malaspina (1306-1307). In questi annicompose le ultime canzoni (1302-1307), poi raccoltecon i componimenti giovanili nelle Rime, si dedicalla stesura del trattato in latino De vulgari eloquentia,in cui illustrava la propria teoria del linguaggio lette-rario (Leloquenza in volgare, 1302-1305), e del Convi-vio (1304-1307), una summa del suo sapere filosofico,che lasci interrotto forse perch aveva iniziato la ste-sura della Commedia: al 1308 risale la composizionedellInferno; allintervallo tra il 1308 e il 1312 quelladel Purgatorio.

    La speranza nellazione politica di Arrigo VIIScarse sono le informazioni che possediamo sul pe-riodo tra il 1308 e il 1313; sappiamo che ripose dellesperanze nella discesa in Italia nel 1310 dellimpera-tore Arrigo VII di Lussemburgo e nel suo progetto dipacificazione della penisola. Testimoniano il riaccen-dersi delle speranze le tre epistole: allimperatore, aiprincipi e ai popoli dItalia e infine ai fiorentini, cheDante scrisse per favorire lazione dellimperatore. Male aspettative del poeta furono stroncate dalla morteimprovvisa dellimperatore a Buonconvento, pressoSiena (24 agosto 1313). A Dante, che non poteva rientrare nella sua citt, nonrest che affidare il suo pensiero politico al trattatoin latino De Monarchia (Monarchia), in cui espose il

    suo ideale di una monarchia universale fondata sullagiustizia e riflesso dellordinamento divino, ma indi-pendente dal papato.

    A Verona da Cangrande (1313-1318) Dante ap-prod di nuovo a Verona, dove pass, ospite assiemeai figli del giovane signore Cangrande della Scala, cin-que anni, e dove scrisse appunto il De Monarchia. A Cangrande, per esprimere la sua gratitudine, Dantededic il Paradiso, la terza cantica della Commedia. Nel1315 il Comune di Firenze concesse agli esuli di usu-fruire di unamnistia, ma le umilianti condizioni pro-poste dichiararsi colpevole e fare pubblicaammenda lo indussero a rifiutare, come testimoniala Epistola XII. Di nuovo fu condannato a morte incontumacia (cio in sua assenza) e con lui i figli.

    A Ravenna (1319-1321) Il poeta visse gli ultimianni della sua vita a Ravenna, invitato da Guido No-vello da Polenta. Qui Dante, circondato dai figli, dagliammiratori e dai discepoli, compose due Egloghe in-dirizzate a Giovanni del Virgilio, un trattato scienti-fico (Quaestio de aqua e terra, Dibattito intorno allacquae alla terra), e termin la stesura della Commedia.Aveva appena concluso il suo poema, quando venneinviato come ambasciatore a Venezia, per conto diGuido Novello. Durante il ritorno, colpito dalla ma-

    12 Introduzione

    Ambrogio Lorenzetti, Effetti del buon governo in citt (part.), 1338-1340, Siena, Palazzo Pubblico.

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  • laria, mor nel settembre del 1321 allet di cinquan-tasei anni e fu sepolto in unarca di pietra, nella chiesadi San Pier Maggiore (ora San Francesco) a Ravenna,dove riposa tuttora.

    La Commedia La Commedia un poema allegorico-didascalico inlingua volgare. Fu composta negli anni dellesilio diDante, dal 1306 fin quasi alla morte del poeta. Nel1314 lautore pubblic lInferno a Verona; nellau-tunno del 1315 fu la volta del Purgatorio, mentre il Pa-radiso fu diffuso postumo per opera dei figli del poeta. Laggettivo Divina non dantesco, ma comparveper la prima volta nelledizione veneziana a stampadel 1555 curata da Ludovico Dolce, anche se era gistato utilizzato da Giovanni Boccaccio nel Trattatelloin laude di Dante (1355-1374) per manifestare la suaammirazione. Dante aveva intitolato il suo poemasolo Comeda, perch inizia male, con la dannazionedellInferno, e finisce bene, con il Paradiso: secondoi canoni della Poetica di Aristotele (IV sec. a.C.) sitratta dunque di una commedia.Il poema narra di un viaggio nei tre regni dellOltre-tomba, iniziato nella notte del 7 aprile e conclusosi inquella del 14 aprile 1300, lanno del giubileo indettoda papa Bonifacio VIII ( Storia di parole, p. 17),proprio in corrispondenza della Pasqua che, quel-lanno, cadeva il 10 aprile. La scansione temporaleprevede una notte e un giorno in una selva oscura;una notte e un giorno nellInferno; una notte e ungiorno nella salita alla spiaggia del Purgatorio; trenotti e tre giorni per la visita del Purgatorio; un giornoe mezzo nel Paradiso. Si tratta di un itinerario spirituale (da una situazione dicolpa, attraverso lespiazione e la purificazione, con-duce alla contemplazione di Dio), che il protagonistaDante compie e poi racconta, con il proposito di ad-ditare allumanit intera la via per uscire dal peccato.Ogni personaggio che egli incontra intende essere peril lettore un exemplum morale: di vizio, se si trova nel-lInferno, di debolezza, se in Purgatorio, di virt, seha raggiunto il Paradiso, secondo una tecnica larga-mente diffusa nel Medioevo.

    La tradizione culturale e le fonti Lautore rielaboranella Commedia numerosi temi e personaggi apparte-nenti alla tradizione poetico-culturale classica e cri-stiano-medievale. Nella letteratura greco-latina, inparticolare nella poesia epica, il viaggio negli Inferirappresentava un topos, cio una costante narrativa. Il precedente pi illustre cui Dante fa riferimento quello di Enea, che nel libro VI dellEneide compie unviaggio nellOltretomba. Dante cita espressamentequesto precedente (Inferno II, 13 sgg.) e da Virgilio,

    che diventa la sua guida, mutua sia alcuni luoghi,come i fiumi infernali Stige e Acheronte, sia perso-naggi come Caronte, Minosse, Cerbero, Gerione, chediventano custodi dei cerchi infernali. La cultura clas-sica viene cos integrata nel cristianesimo medievaleper diffondere la verit della fede. Altra fonte di ispirazione per il poeta sono i romanzicavallereschi del ciclo bretone, in cui lavventura rap-presenta la ricerca (qute) didentit, che leroe cava-liere raggiunge dopo il superamento di varie prove dicoraggio volte a saggiarne le virt e gli ideali senti-mentali. In questi romanzi il viaggio un itinerario dicrescita e formazione spirituale, una ricerca di perfe-zionamento morale simile a quella compiuta nei pel-legrinaggi medievali verso i luoghi sacri, Roma,Santiago de Compostela in Spagna, Gerusalemme.Il viaggio come ascesa a Dio riconduce anche agli au-tori cristiani santAgostino e san Tommaso, iniziatoridi un filone rispettivamente mistico e razionalistadella filosofia medievale al cui studio Dante tanto sidedic e che costituisce il fondamento delle sue con-cezioni morali e spirituali.

    Il titolo e il genere della Commedia NellEpistolaXIII a Cangrande della Scala, Dante comunica il titolodel poema: incipit Comeda Dantis Alagherii floren-tini natione non moribus (incomincia la Comedadi Dante Alighieri, fiorentino di nascita, non di co-stumi) e spiega i motivi che lo hanno indotto a usareil termine Comeda: lopera parte da un inizio spa-ventoso (materia aspra e terribile) ma si concludecon un finale lieto, inoltre si avvale di uno stilemedio. Nel De vulgari eloquentia aveva infatti teoriz-zato la distinzione (di origine classica) fra i tre stililetterari: alto e sublime, proprio del genere tragico,mediano, proprio del genere comico, e quello umile,proprio del genere elegiaco. NellInferno il poeta usa il termine comeda, adatto allostile basso della cantica, nel canto XVI (e per le note /di questa comeda, lettor, ti giuro, / selle non sien di lungagrazia vte, e per i versi di questo poema, ti giuro, olettore, possano cos esse avere a lungo il favore deilettori, vv. 127-129) e nel canto XXI (Cos di ponte inponte, altro parlando / che la mia comeda cantar noncura, Cos giungemmo da un ponte allaltro parlandodi altri argomenti che la mia commedia non si cura diriferire, vv. 1-2): si tratta, verosimilmente, del titoloche egli attribuiva alla sua opera.Ma tale denominazione gli appare inadeguata rispettoal contenuto del Paradiso, e infatti nella terza canticafa riferimento ad esso come sacrato poema (e cos,figurando il paradiso, / convien saltar lo sacrato poema, /come chi trova suo cammin riciso, XXIII, vv. 61-63) epoema sacro (Se mai continga che l poema sacro / alquale ha posto mano e cielo e terra, XXV, vv. 1-2), in

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  • 14 Introduzione

    quanto lo stile sublime, il tema alto e i caratteriassomigliano pi a quelli della Bibbia, il testo sacroper eccellenza ( Storia di parole, p. 17). In conclusione, possiamo affermare che il terminecommedia fa riferimento soprattutto alla mescolanzadegli stili e delle immagini, cos come differenti e va-riegati sono i personaggi umani che la popolano, e illinguaggio si adatta a questa multiformit.

    Linterpretazione figurale della Commedia NelMedioevo la Bibbia veniva interpretata in senso alle-gorico, cio si riteneva che, al di l della storicit deglieventi narrati, ogni personaggio o evento fosse unan-ticipazione, una prefigurazione di un altro fatto piimportante, ancora da venire, il quale si rivela manmano che si attua il disegno di Dio. Per esempio la li-berazione degli Ebrei dalla schiavit in Egitto sarebbela prefigurazione della liberazione dellumanit dallaschiavit del peccato: eventi lontani si collegano neldisegno della Provvidenza, luno la figura dellaltroe laltro adempie e spiega il primo. Tale concezione,chiamata figurale, stata indagata dallo studioso diDante Erich Auerbach (1892-1947) ed di fonda-mentale importanza per comprendere la Commedia.Leggiamo le parole di Auerbach: Linterpretazione fi-gurale stabilisce tra due fatti o persone un nesso in cuiuno di essi non significa soltanto se stesso, ma signi-fica anche laltro, mentre laltro comprende e adem-pie il primo, e ancora: La profezia figurale contienelinterpretazione di un processo terreno per mezzo diun altro; il primo significa il secondo, e questo adem-pie il primo. Entrambi restano accadimenti interni allastoria; ma in questa concezione contengono entrambiqualche cosa di provvisorio e di incompiuto; essi ri-mandano luno allaltro, e tutti e due rimandano a unfuturo che ancora da venire e che sar il processovero e proprio, laccadimento pieno e reale e defini-tivo. Per luomo medievale tutta la storia delluma-nit e il mondo stesso andavano interpretati comeallegoria di quanto scritto nella Bibbia.

    I quattro sensi delle scritture Dante stesso, in duepassi dellEpistola a Cangrande e del Convivio, parla deiquattro sensi delle scritture, intendendo con questotermine tanto i testi sacri quanto quelli poetici. Que-sti quattro sensi sono: il senso letterale, ovvero ci cheviene espressamente detto; il senso allegorico, che sinasconde sotto la lettera; il senso morale, che fornisceindicazioni di comportamento su ci che luomodeve fare per la salvezza dellanima, e infine il sensoanagogico, che attribuisce un significato spirituale edeterno a un fatto reale. Dante nellEpistola parla anche del significato da darealla Commedia: il soggetto dellopera alla lettera lo

    stato delle anime dopo la morte; allegoricamente ilsoggetto luomo, nellesercizio del suo libero arbi-trio, della sua libert di scelta passibile di ricompensao punizione.Dante ha voluto presentare tutto il mondo terreno-storico [...] gi sottoposto al giudizio finale di Dio equindi gi collocato nel luogo che gli compete nel-lordine divino, gi giudicato. Il senso anagogicodella Commedia dunque la storia della salvezza del-lumanit. Dante figura dellumanit: quel che eglivede e impara nei tre regni realt vera, concreta, taleappunto che vi contenuta e interpretata la figuraterrena; vedendo, ancora vivo, la verit adempiuta,egli personalmente salvato e nello stesso tempo di-venta capace di annunciare al mondo la sua visione edi indicargli la retta via. La comprensione del carattere figurale della Commedianon offre certo un metodo universalmente valido perspiegare tutti i passi controversi ma essa fornisce alcuniprincipi per linterpretazione. Si pu essere certi che ogni personaggio storico o mito-logico che appare nel poema deve significare qualchecosa che ha uno stretto rapporto con ci che Dante sa-peva della sua esistenza storica o mitica, e precisamenteil rapporto di adempimento e figura; ci si deve guardaredal togliere al personaggio tutta la sua esistenza storico-terrena per assegnargli soltanto un valore allegorico-concettuale. Ci vale in particolare per Beatrice (E.Auerbach).

    La simbologia del numero e i parallelismi Se-condo la concezione medievale, nulla lasciato al caso,ma tutto inserito in un disegno logico, frutto dellamente divina. Ogni fenomeno naturale o avvenimentostorico veniva ricollegato alluniverso soprannaturale:animali, pietre, piante simboleggiavano realt divine odiaboliche. Allinterno di tale concezione filosofica da collocare anche il simbolismo numerico sotteso alpoema. Tutta la struttura della Commedia infatti ba-sata sul numero tre, che esprime la Trinit divina, e sulmultiplo nove: tre cantiche di 33 canti pi uno che fada prologo a tutta lopera per un totale di cento, il nu-mero perfetto; i canti sono formati da strofe di tre versi(terzine) di endecasillabi a rima incatenata; tre sono lefiere che Dante incontra nella selva; tre le donne cheintercedono per lui; tre le guide (Virgilio, Beatrice, sanBernardo); nove sono i cerchi dellInferno, nove le cor-nici del Purgatorio, nove i cieli del Paradiso. Anchenella tessitura del testo sono riconoscibili delle corri-spondenze: per esempio, nel canto VI di ciascuna can-tica Dante affronta il tema politico (situazione diFirenze nellInferno, dellItalia nel Purgatorio, dellIm-pero nel Paradiso). Infine, tutte e tre le cantiche si con-cludono con la medesima parola: stelle, a significare

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  • 15Dante: la vita e le opere

    lintento della Commedia di rappresentare un mezzo dielevazione spirituale per lumanit intera.

    Lingua e stile Dante il padre della lingua italiana;ai suoi tempi la lingua letteraria era agli esordi, con lapoesia stilnovistica e quella religiosa, ma solo Dantepu essere ritenuto linventore della lingua poeticaitaliana.Utilizza una ricchissima variet di stili e di registri,spaziando dalla trivialit dei diavoli al sublime delledigressioni teologiche o filosofiche, senza risparmiodi arcaismi, neologismi, latinismi, provenzalismi, si-cilianismi (pluristilismo e plurilinguismo). Ma innovativa soprattutto la rottura della rigida clas-sificazione medievale degli stili, secondo la quale aogni genere letterario corrispondeva uno stile ben de-terminato. NellInferno Dante utilizza uno stile asproe rime difficili, per descrivere la depravazione moraledei dannati, e linguaggio della preghiera, stile elevatoo sublime e toni biblici nelle altre cantiche.Lo sperimentalismo linguistico uno degli elementidi maggiore modernit della Commedia, cos come ilrealismo e la capacit di rappresentare tutti i moti del-lanimo umano.

    La metrica La Commedia composta da 14.223 en-decasillabi raggruppati in terzine. I versi rimano a duea due, ripetendosi nella coppia successiva, cio ilprimo verso rima con il terzo, il secondo con il primoe con il terzo della successiva terzina, dando luogo auna vera e propria catena di rime, sino al verso finaleisolato, che chiude la penultima rima (ABA BCB CDCDED... YZY Z). Le rime ricorrono tutte tre volte a ecce-zione della prima, che ricorre solo due volte, e del-lultima, che ricorre solo una volta. La rima tende aessere aspra e stridente nellInferno, piana e dolce nel

    Purgatorio e nel Paradiso.

    Nel mezzo del cammin di nostra vita Ami ritrovai per una selva oscura, B

    3 ch la diritta via era smarrita. AAhi quanto a dir qual era cosa dura B

    esta selva selvaggia e aspra e forte C6 che nel pensier rinova la paura! B

    Tant amara che poco pi morte; Cma per trattar del ben chi vi trovai, D

    9 dir de laltre cose chi vho scorte. CIo non so ben ridir com i vintrai, D

    tant era pien di sonno a quel punto E12 che la verace via abbandonai. D

    []che tu mi meni l dov or dicesti, Y

    s chio veggia la porta di san Pietro Ze color cui tu fai cotanto mesti. Y

    136 Allor si mosse, e io li tenni dietro. Z(Inferno I)

    Dante-autore e Dante-personaggio Nella Comme-dia lautore funge contemporaneamente da narratoree da personaggio, si sdoppia nei due ruoli di Dante-autore e Dante-personaggio. Dal punto di vista dellatecnica narrativa, questo doppio ruolo viene segna-lato dalluso dei tempi verbali: il personaggio usalimperfetto e il passato remoto, mentre gli interventidellautore sono contraddistinti dal presente e dal fu-turo. Questa tecnica pu essere esemplificata dai vv.4-6 del canto I dellInferno, che recitano:

    Ahi quanto a dire qual era cosa duraesta selva selvaggia e aspra e forte

    6 che nel pensier rinova la paura!

    Limperfetto era descrive lesperienza del personaggioDante smarrito nella selva, mentre il presente rinovaappartiene allautore che rievoca quellesperienza e ri-prova lemozione e la paura provate allora.Anche latteggiamento di Dante diverso: mentrelautore forte di convinzioni filosofico-teologichepi che salde, conosce tutti gli eventi e li ricorda, ilpersonaggio si rivela invece spesso incerto, pauroso,alloscuro del futuro, e questa distanza massima agliinizi dellInferno, poi man mano si riduce di paripasso con lascendere del personaggio verso il Para-diso.

    Narratori di secondo grado Talvolta Dante narra-tore del racconto principale cede la parola al narra-tore di un secondo racconto, come si verificanellInferno con Francesca e Ulisse, nel Purgatorio conBuonconte, nel Paradiso con Giustiniano.

    Luca Signorelli, Virgilio (part.),

    1499-1502,Orvieto,

    Duomo.

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  • 16 Introduzione

    Luniverso dantesco e la cosmologia tolemaica Luniverso costruito da Dante si richiama esplicita-mente alla cosmologia tolemaica, ovvero alla conce-zione ideata dallastronomo greco Tolomeo (II sec.d.C.), poi reinterpretata da san Tommaso e dalla filo-sofia scolastica medievale. Secondo tale concezione la Terra una sfera immo-bile, situata al centro delluniverso; intorno ad essaruotano i nove cieli cristallini (Luna, Mercurio, Ve-nere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle fisse, PrimoMobile o Cristallino), al di l dei quali si trova lEm-pireo, il Paradiso vero e proprio. Lemisfero meridio-nale occupato dalle acque dellOceano, mentrelemisfero settentrionale abitato dai popoli dei trecontinenti, Europa, Asia, Africa. LInferno immagi-nato come una immensa voragine conica che si aprenellemisfero boreale sotto Gerusalemme e arriva sinoal centro della Terra. In origine solo lemisfero australe, pi vicino a Dio,era abitato. Quando gli angeli si ribellarono, Dio lifece precipitare dallEmpireo. La terra che doveva ac-coglierli arretr per lo spavento, si nascose sotto leacque e riemp lemisfero boreale, mentre in quello

    australe rimasero solo le acque. Il maggiore degli an-geli ribelli, Lucifero, rimase confitto a testa in gi alcentro della terra occupando con la testa e con ilbusto il fondo della voragine (il punto pi lontanoda Dio) e con la parte inferiore del corpo lemisferomeridionale e originando cos lInferno. Al centro del-lemisfero boreale situata Gerusalemme e ai suoi an-tipodi, nellemisfero australe, lunica terra emersa,ovvero la montagna del Purgatorio, sulla cui cima sitrova il Paradiso terrestre. Quando il sole sorge a Ge-rusalemme, sulla montagna del Purgatorio il tra-monto. LEmpireo la sede dei beati, che riceve luceda Dio. Dio, uno e trino, motore immobile, con ilsuo amore pervade luniverso ma non annulla il li-bero arbitrio delluomo perch ciascuno sceglie ilbene o il male in base alla propria volont.Dante compie un viaggio di purificazione spiritualeche lo conduce alla beatitudine, dal basso del peccatoverso lalto della Grazia divina. Il fatto che Dantescenda nellInferno una contraddizione solo appa-rente; infatti lemisfero boreale, quello pi a nord, pi lontano da Dio, quindi pi in basso, meno per-fetto rispetto allemisfero australe o meridionale. Dantedunque scende nellInferno e lo percorre tenendo lasinistra, ma in realt sta salendo verso il Purgatorio.

    Anonimo, Veduta diFirenze, particolaredella Madonnadella Misericordia,1352, affresco,Firenze, Orfanotrofio del Bigallo.

    Lo schema della concezione dantescadelluniverso.

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  • 17Dante: la vita e le opere

    Il libro dei libri: la Bibbia La Bibbia la raccolta di scritti sacri sacri in quanto parola di Dio dellatradizione ebraico-cristiana. Essa si di-vide in Antico Testamento (44 libri),comprendente gli scritti della prece-dente tradizione ebraica (tra i qualiGenesi, Esodo, Lamentazioni, Proverbi,Ecclesiaste, Salmi, Cantico dei Cantici), ein Nuovo Testamento (27 libri), com-prendente gli scritti posteriori alla na-scita e alla predicazione di Cristo. IlNuovo Testamento comprende: iquattro Vangeli (di Matteo, Marco,Luca, Giovanni), che narrano la pre-dicazione, la passione e la resurre-zione di Cristo; gli Atti degli Apostoli, leLettere di san Paolo, le Lettere cattoliche,lApocalisse.Il termine libro deriva dal latinolibru(m), che designava propria-mente lo strato pi interno dellacorteccia dellalbero. Gli antichi Romani scrivevano infattisu tavolette ricavate da questa pelli-cola, mentre i Greci utilizzavano in-vece strisce di carta ricavate dal papiro,che chiamavano con il termine biblon,diminutivo di bblos, papiro. Il nome del materiale divenne, permetonimia, il nome delloggetto.

    Giovanni Crisostomo (345 ca.-407),uno dei padri della Chiesa, chiamin questo modo (bibla in greco alplurale, bibla in latino tardo) la rac-colta delle Sacre Scritture, in quantocostituivano per lui il Libro per ec-cellenza.E, in effetti, proprio la Bibbia fu unodei primi testi che Gutenberg rea-lizz con la sua straordinaria inven-zione: la stampa. Nel 1492 pubblica Magonza la prima edizione astampa della Bibbia, chiamata Bib-bia delle 42 righe dal numero delle

    righe contenute in ogni pagina.Questa Bibbia e gli altri libri stam-pati nel XV secolo vengono chiamatiincunaboli, dal latino incunabula,propriamente fasce da neonato. Il termine greco biblon viene utiliz-zato anche per formare alcuni com-posti italiani che fanno riferimento ailibri: per esempio biblioteca, dal latinobibliotheca(m), a sua volta dal greco bi-bliothke, composto di biblon, libro,e thke, teca, contenitore, oppure bi-bliografia, da biblon e graph, descri-zione, dal verbo grphein, scrivere.

    BBLOS Bibbia

    BIBLON, BIBLA

    biblioteca

    BIBLON + THKE

    GiubileoIl viaggio immaginato da Dante sicompie nel 1300, lanno del giubi-leo indetto da papa Bonifacio VIII(Benedetto Caetani, 1235-1303). Leorigini del giubileo cristiano, chia-mato anche Anno Santo, nelsenso di anno dedicato esclusiva-mente alla santit, risalgono al testobiblico. Nel Levitico infatti si legge:Dichiarerete santo il cinquante-simo anno e proclamerete la libera-zione nel paese per tutti i suoiabitanti. Sar per voi un giubileo;ognuno di voi torner nella sua pro-priet e nella sua famiglia. Il cin-quantesimo anno sar per voi un

    La Chiesa cristiana accolse questoanno giubilare, conferendogli un si-gnificato nuovo: vennero istituitealcune regole, come quella del pel-legrinaggio alle quattro basiliche diRoma (basilica di San Pietro, di SanPaolo, San Giovanni in Laterano,Santa Maria Maggiore), ma soprat-tutto il papa stabil la consuetudinedi concedere lindulgenza plenaria,ovvero la remissione dei peccati, atutti i pellegrini recatisi a Roma du-rante il giubileo per pentirsi dellapropria condotta. Il giubileo del1300 ebbe un enorme successo, eda quellanno fu regolarmente cele-brato.

    giubileo; non farete n semina, nmietitura di quanto i campi produr-ranno da s, n farete la vendemmiadelle vigne non potate. Poich ilgiubileo; esso vi sar sacro; potreteper mangiare il prodotto che da-ranno i campi. In questanno delgiubileo, ciascuno torner in pos-sesso del suo (Levitico 25).La legge di Mos prescriveva al po-polo ebraico di celebrare ogni qua-rantanove anni un anno particolare,durante il quale non si lavoravano icampi, gli schiavi venivano liberati,i debiti condonati, le propriet ri-tornavano in possesso dei proprie-tari originari.

    Storia di parole

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  • 18

    Metti in ordine cronologico le fasi e gli eventi della vita e dellattivit di Dante sotto elencati inserendo una numera-zione progressiva.

    Gli anni della giovinezza a FirenzeNumero dordine

    --------- Conosce Beatrice.

    --------- condannato al rogo.

    --------- Sposa Gemma Donati.

    --------- Compone la Vita nuova.

    --------- Si reca in ambasceria a Roma.

    --------- eletto tra i sei Priori delle Arti.

    --------- condannato a una multa e al confino.

    --------- Frequenta la scuola di Brunetto Latini.

    --------- Partecipa alla battaglia di Campaldino.

    --------- Si iscrive allArte dei medici e speziali.

    --------- Condanna allesilio i capi delle opposte fazioni.

    --------- profondamente turbato per la morte di Beatrice.

    --------- Apprende la notizia che i Neri hanno preso il potere a Firenze.

    Gli anni dellesilio

    --------- Inizia a comporre la Commedia.

    --------- Decide di fare parte per se stesso.

    --------- Compone il trattato De Monarchia.

    --------- Soggiorna a Ravenna e conclude la Commedia.

    --------- Soggiorna a Verona e poi a Treviso e in Lunigiana.

    --------- Soggiorna a Verona presso Cangrande della Scala.

    --------- Inizia a comporre Convivio e De vulgari eloquentia.

    --------- Vede crollare il suo ideale politico dopo la morte di Arrigo VII.

    Rime Vita nuova De vulgari eloquentia

    Convivio De Monarchia

    Divina Commedia

    Epistola XIII

    Indica a quale/i opera/e di Dante si riferiscono le definizioni sottostanti (unaffermazione non ha corrispondenza).

    1

    2

    Introduzione

    a. un trattato in latino.b. unopera di contenuto filosofico.c. Celebra Beatrice

    come donna-angelo.

    d. un trattato di astronomia medievale.

    e. Definisce un modello di lingua letteraria.

    f. Si riferisce a unesperienza giovanile dellautore.

    g. Testimonia lo sperimentalismo comico-realistico di Dante.

    h. Ha la finalit didascalica di far distinguere il bene dal male.

    i. Fornisce indicazioni per la lettura e la comprensione della Commedia.

    VERIFICA

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  • 19Verifica

    Indica se le seguenti affermazioni sulla Commedia sono vere [V] o false [F].

    a. Dante definisce lopera sacro poema.b. Lopera composta da trentatr canti.c. in terzine di endecasillabi a rima baciata.d. Dante compie il viaggio ultraterreno in tre mesi.e. Le guide di Dante sono Virgilio e san Bernardo.f. Il poema narra vicende con significati allegorici.g. In tutto il poema ricorre la simbologia dei numeri.h. La Commedia presenta un unico registro linguistico.i. Lucifero nel punto delluniverso pi lontano da Dio.l. Il monte del Purgatorio si trova vicino a Gerusalemme.m. Nelluniverso dantesco tutti i beati risiedono nellEmpireo.n. Il poema si conclude nel Paradiso con la visione della Vergine.o. Nessuna delle anime che Dante incontra un personaggio storico.p. La discesa agli Inferi un motivo gi presente nella letteratura classica.q. Dante voce narrante e anche personaggio protagonista della Commedia.r. Lintenzione dellautore di comunicare ai lettori un messaggio morale

    e religioso.

    Applica alle seguenti terzine della Commedia lo schema delle rime.

    Lo giorno se nandava, e laere bruno ................toglieva li animai che sono in terra ................

    3 da le fatiche loro; e io sol uno ................mapparecchiava a sostener la guerra ................

    s del cammino e s de la pietate, ................6 che ritrarr la mente che non erra. ................

    O muse, o alto ingegno, or maiutate; ................o mente che scrivesti ci chio vidi, ................

    9 qui si parr la tua nobilitate. ................Io cominciai: Poeta che mi guidi, ................

    guarda la mia virt s ell possente, ................12 prima ch allalto passo tu mi fidi. ................

    (Inferno II)

    Riassumi le tappe fondamentali del viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso in base alle concezionigeocentriche del Medioevo (10-20 righe).

    .............................................................................................................................................................................

    .............................................................................................................................................................................

    .............................................................................................................................................................................

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    V F

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    3

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  • 0083_Divina INFERNO pp.010_070:Layout 2 2-02-2010 8:28 Pagina 20

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  • InfernoNoi siam venuti al loco ov i tho dettoche tu vedrai le genti dolorosechanno perduto il ben de lintelletto.

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  • 22 Inferno

    Il viaggio oltremondanoLa Commedia prende avvio con il personaggio Danteche, a trentacinque anni det, pi o meno la metdella vita, si smarrito in una selva oscura, la qualesimboleggia il traviamento della condizione umana.Egli bloccato da tre fiere che gli sbarrano il cam-mino: una lupa, una lonza e un leone. Accorre in suosoccorso lanima del poeta latino Virgilio, simbolodella ragione umana, il quale ha ricevuto da Beatrice,la donna che Dante ha amato in giovent e perdutoprematuramente, lincarico di condurlo in un viag-gio oltremondano attraverso i tre regni dellOltre-tomba, lInferno, il Purgatorio e il Paradiso. Virgilioillustra a Dante la missione di salvezza che gli stataaffidata e poi varca con lui la porta dellInferno.

    La disposizione dei dannati e le loro peneLInferno concepito da Dante unenorme voraginea forma di cono che si apre al di sotto di Gerusa-lemme fino al centro della terra, in cui confitto Lu-cifero (la natural burella, Inferno XXXIV, 98). Alle soglie dellInferno, in un ampio vestibolo (lAn-tinferno), sono relegati gli angeli neutrali, quelliche non presero parte n contro n con Dio, e gliignavi, uomini privi sia di colpe sia di meriti e og-getto solo di disprezzo per la loro vilt; poich in vitanon scelsero n il bene n il male, ora corrono dietrouna bandiera senza nome punzecchiati da vespe emosconi. Il fiume Acheronte circonda la vasta pianura che co-

    La topografia morale dellInferno

    Sandro Botticelli, Schema dellInferno, frontespizio della Divina Commedia,1481, Firenze, Biblioteca Nazionale.

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  • 23La topografia morale dellInferno

    stituisce lAntinferno, le anime vengono traghettatesullaltra sponda da Caronte, il nocchiero infernale.Al di l della riva del fiume si apre labisso infernale.Al suo interno i dannati si trovano in nove cerchi con-centrici (o gironi) sempre pi stretti, distribuiti a se-conda delle colpe di cui si sono macchiati, pi graviman mano che si procede verso il basso. I peccatisono classificati in tre categorie, secondo un criteriomorale riconducibile allEtica Nicomachea del filosofoAristotele (e che Dante illustra nel canto XI) in ordinedi gravit crescente: commessi per incontinenza, permatta bestialit e per malizia. I peccatori per inconti-nenza sono coloro che non sanno resistere agli istintinaturali delluomo; i peccatori per matta bestialitsono coloro che si abbandonano alla violenza; infinei peccatori per frode sono coloro che utilizzano lin-telligenza, supremo dono divino, per commettere ilmale con malizia e inganno.

    Cerchi I-V: canti IV-VIII Il primo cerchio il Limbo,dove Dante incontra coloro che non conobbero Dio:i bambini morti senza battesimo, gli antichi vissutiprima del cristianesimo ma che vissero virtuosa-mente. La loro pena il desiderio eternamente in-soddisfatto di vedere Dio.Da qui in gi comincia lInferno proriamente detto:allingresso del secondo cerchio il giudice infernaleMinosse stabilisce in quale cerchio dovranno esseresprofondati i peccatori. Dal secondo al quinto cerchiosono puniti gli incontinenti, ovvero coloro che hannoceduto alle passioni e agli istinti. Nel secondo cerchiostanno i lussuriosi, travolti senza requie da una bu-fera di vento; tra loro Dante incontra Paolo Malatestae Francesca da Rimini. Nel terzo cerchio i golosi giacciono stesi a terra, fla-gellati da grandine, pioggia e neve; il custode il canemostruoso Cerbero che li assorda con i suoi latrati.Qui Dante trova il fiorentino Ciacco, che gli predicele lotte tra le due fazioni guelfe a Firenze e la vittoriadei Neri con laiuto di papa Bonifacio VIII. Nel quartocerchio gli avari e i prodighi rotolano con il pettoenormi massi e si insultano a vicenda; custode ilmostro Pluto, simbolo della ricchezza. Nel quintocerchio gli iracondi e gli accidiosi sono immersi nelfango della palude Stige.

    Circa a met dellInferno una cerchia di mura dividela voragine in due parti: sono le mura della citt diDite. Il mostruoso barcaiolo Flegis traghetta Dante eVirgilio oltre lo Stige fino alle mura infuocate custo-dite da mille diavoli, dalle Furie (Megra, Aletto, Ti-sifone) e da Medusa (la Gorgone che pietrifica con losguardo). Larrivo di un Messo divino apre la portadella citt di Dite e consente ai due viandanti di en-trare.

    Cerchi VI-VII: canti IX-XVII Nel sesto cerchiostanno in sepolcri infuocati gli eretici (negatori delladivinit) e gli epicurei (negatori della immortalitdellanima). Qui Dante incontra Farinata degliUberti, ghibellino, che gli predice lesilio, e dialogaanche con Cavalcante, il padre del poeta Guido Ca-valcanti.Nel settimo cerchio, in una pianura bagnata da unfiume di sangue bollente, il Flegetonte, e custodita dalcentauro Nesso, sono puniti i violenti suddivisi in tregironi: nel primo, i violenti contro il prossimo (ti-ranni, assassini, ladroni); nel secondo, i violenti con-tro se stessi, a loro volta distinti in suicidi, trasformatiin alberi lacerati dalle Arpie, e scialacquatori, straziatida cagne fameliche. A Dante che strappa un ramo daun albero parla lanima di Pier della Vigna, segretariodellimperatore Federico II, morto suicida per una ca-lunnia ordita a suo danno dai cortigiani.Nel terzo girone sono posti i violenti contro Dio (ibestemmiatori), contro natura (i sodomiti, costrettia camminare su una sabbia ardente sotto una pioggiadi fuoco come quella che si era abbattuta su Sodomae Gomorra) e contro arte (gli usurai). Tra i sodomitiDante incontra il suo antico maestro, Brunetto Latini,che gli profetizza lesilio.

    Cerchio VIII: canti XVIII-XXX Nellottavo cerchio punita la fraudolenza, il pi grave dei vizi, in quantocommessa con lausilio dellintelligenza. Il mostroGerione, simbolo della frode, ne il custode. Lottavocerchio diviso in dieci bolge (buche) o Malebolge,ognuna delle quali accoglie le anime di quanti hannoordito un particolare tipo di inganno, punito inmodo diverso. Sono i fraudolenti nei confronti di chinon si fida.

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  • Il nono cerchio diviso in quattro zone ghiacciate, sem-pre pi strette e profonde. I peccatori che vi si trovanosono i traditori, fraudolenti verso chi si fida; immersinel ghiaccio di Cocito, immobili per leternit. Custode Lucifero che ha tre facce e tre bocche, in ognuna dellequali maciulla ab aeterno i traditori per antonomasia:Bruto, Cassio, Giuda che tradirono le autorit supreme,cio lImpero (Giulio Cesare) e la Chiesa (Cristo).

    La legge del contrappassoPer stabilire le pene cui sono condannati i peccatori,Dante si richiama alla tradizione giuridica medievale,che applicava il contrappasso. Il contrappasso (da contra-+ latino passus, da patior, patire), o legge del taglione, il criterio punitivo della Bibbia, che consiste nellin-fliggere una pena uguale o simile al delitto commesso. Nella Commedia dantesca il contrappasso la corri-

    spondenza tra la pena inflitta alle anime dei pecca-tori e le colpe da loro commesse sulla terra. La corri-spondenza si pu realizzare in due modi: persomiglianza con il peccato commesso, come nel casodei lussuriosi che vengono trascinati da una bufera divento cos come in vita lo furono dagli istinti; oppureper contrapposizione, come per i golosi che hanno isensi offesi da una pioggia di fango puzzolente.

    24 Inferno

    Seduttori e ruffiani Frustati dai diavoli.

    Adulatori Immersi nello sterco.

    Simoniaci (in vita fecero commercio di cose sacre) Capovolti in buche di pietra, i piedi bruciati da una fiammella: qui Niccol III e sar Bonifacio VIII.

    Indovini e maghi Procedono con la testa rivolta indietro.

    Barattieri (autori di imbrogli amministrativi e politici) Immersi nella pece rovente e uncinati dai diavoli: qui Ciampolo di Navarra.

    Ipocriti Gravati da una cappa di piombo dorata allesterno.

    Ladri Tormentati dai serpenti: qui Dante incontra il pistoiese Vanni Fucci che gli predice lesilio.

    Consiglieri di frode Avvolti dalle fiamme: in una fiamma a due punte sono puniti Ulisse e Diomede per linganno del cavallo di Troia.

    Seminatori di discordie Feriti dai diavoli.

    Falsari di metalli Colpiti dalla scabbia di persone si addentano tra loro di monete tormentati dalla sete di parole colpiti da febbre altissima.

    Prima

    Bolgia Peccatori Pena

    Seconda

    Terza

    Quarta

    Quinta

    Sesta

    Settima

    Ottava

    Nona

    Decima

    LOTTAVO CERCHIO: MALEBOLGE

    IL NONO CERCHIO

    1 zona

    2 zona

    3 zona

    4 zona

    Caina

    Antenora dove Dante incontra il conte Ugolino della Gherardesca, che fece vincere i guelfi a Pisa, e larcivescovo Ruggeri, che lo fece condannare a morte quando, nel 1288, i ghibellini riconquistarono la citt.

    Tolomea

    Giudecca

    Traditori dei parenti

    Traditori della patria

    Traditori degli ospiti

    Traditori dei benefattori

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  • Lo smarrimento nella selva (vv. 1-12)Nella notte tra il 7 e l8 aprile del 1300 Dante si trova,

    senza sapere come, in una selva oscura, piena di insidie e di pericoli che lo riempiono di angoscia.

    Il colle (vv. 13-30)Dopo aver vagato fino allalba, giunge alle pendici

    di un colle illuminato dal sole; riacquistata la speranza di mettersi in salvo, inizia ad ascenderlo.

    Le tre fiere (vv. 31-60)Ma tre fiere gli sbarrano il cammino: una lonza,

    un leone affamato e una lupa insaziabile.

    Lincontro con Virgilio (vv. 61-111)Quando ormai, in preda allo sconforto, sta tornando

    indietro, ecco che gli appare una figura duomo, al quale si rivolge per avere aiuto. Luomo gli dice dessere Virgilio, lautore dellEneide. Dante, commosso di incontrare il suo poeta prediletto, dopo avergli manifestato tutta la sua stima e la sua ammirazione, ne implora il soccorso da quella lupa bramosa che lo sospinge verso il basso.

    Il viaggio nellOltretomba (vv. 112-136)Il poeta latino gli consiglia di seguire una via diversa

    per evitare la lupa, la quale uccide chiunque le vada incontro, finch un cane da caccia provvidenziale non la ricaccer nellInferno da dove uscita. Lo esorta, quindi, a seguirlo: gli far da guida nei due regni oltremondani dellInferno e del Purgatorio, poi, se lui vorr, lo affider a unanima pi degna (Beatrice) che lo condurr nel Paradiso. Dante fiducioso lo segue.

    Inferno I

    La selva oscuraTempo

    Luogo

    Personaggi

    Notte: gioved santo 7 aprile 1300-mattino: venerd santo 8 aprile.

    (Emisfero boreale): selva oscura, fuori dallInferno, ai cui marginisorge un colle illuminato dai raggi del sole.

    Virgilio Dante.

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  • Lo smarrimento nella selva (vv. 1-12)1-3 Alla met del percorso della mia vita (cio in-torno ai 35 anni) mi ritrovai in una foresta oscura(il peccato) perch avevo smarrito la retta strada (ilbene). 4-9 Ahim, quanto difficile descrivere come erafatta questa selva incolta, intricata e difficile da at-traversare; se ci ripenso ritorna in me la paura! tanto orribile che la morte poco peggiore; maper parlare anche del bene che io vi ho trovato, rac-conter le altre cose che vi ho viste. 10-12 Io non so bene dire come vi sia entrato,tanto ero confuso (pien di sonno) nel momento incui abbandonai la via giusta.

    Il colle (vv. 13-30)13-18 Ma non appena giunsi alla base di un colle,dove terminava la valle in cui era la selva che miaveva trafitto (compunto) il cuore con la paura, eguardai verso lalto, vidi i suoi pendii gi illuminatidal sole (la luce di Dio), che guida ogni uomo perla retta via. 19-21 Allora si calm un po la paura che mi erarestata a lungo nel profondo del cuore quella notte,trascorsa con tanta angoscia (pieta).22-27 E come il naufrago che con respiro affan-nato, uscito fuori dal mare sulla riva, si volta a guar-dare verso lacqua pericolosa, cos il mio animo,che ancora fuggiva, si volt indietro a guardare laselva (lo passo) che non lasci mai passare vivoalcun uomo.28-30 Dopo che ebbi riposato un poco il corpostanco (lasso), ripresi la strada attraverso il pendiodeserto, in modo che (salendo) il piede pi fermoera sempre quello che restava indietro (l pi basso).

    26 Inferno I

    1. Nel mezzo del cammin di nostra vita: ilceleberrimo incipit della Commedia riecheggiaun versetto dellAntico Testamento (Dissi: nelmezzo della mia vita andr alle porte dellIn-ferno, Isaia 38, 10). Nella Bibbia la duratamedia della vita era fissata in 70 anni: glianni della nostra vita sono settanta (Salmo89, 10) e tale convinzione era stata ripresa daDante stesso nel Convivio (IV, 23).2. selva oscura: loscurit della selva sim-bolo del buio dellanima a causa del peccato.7. Tant ... morte: allegoricamente il pec-cato preludio della dannazione eterna.8-12. ma per trattar ... abbandonai: linter-pretazione immediata che il bene sia Virgi-lio e le altre cose le tre fiere. Allegoricamente

    significa: il bene la consapevolezza deller-rore, per il quale si apre la possibilit di rav-vedimento grazie al ritrovato uso dellaragione. I versi Io non so ben ridir com i vin-trai, / tantera pien di sonno a quel punto evi-denziano linconsapevole caduta nelpeccato, determinata dallallentata vigilanzadella ragione.13. colle: indica allegoricamente la sal-vezza, per la quale la strada difficile e in sa-lita.14. valle: indica ancora il peccato in cui facile cadere.15. compunto: colpito (dal lat. compun-gere).17. pianeta: secondo lastronomia tole-

    maica, il Sole era un pianeta che, come glialtri (Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove,Saturno) ruotava intorno alla Terra. Allego-ricamente la luce del sole la luce della Gra-zia che illumina il cammino degli uomini,conducendoli verso la salvezza.22-24. E come quei ... guata: la similitu-dine evidenzia lo stato danimo di Dante,non ancora convinto di essere scampato alpeccato. Litaliano pelago viene dal latino pe-lagus = mare aperto.29. piaggia: lat. plaga = leggera salita tra unluogo pianeggiante e un ripido pendio.30. s che ... basso: limmagine esprime al-legoricamente la difficolt di raggiungere lasalvezza.

    Le tre fiere (vv. 31-60)31-36 Ed ecco, quasi allinizio della salita, unalonza snella e assai veloce, ricoperta di un pelo amacchie; e non si allontanava dal mio sguardo(volto), anzi impediva a tal punto il mio camminoche io mi voltai pi volte per tornare indietro.

    Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura

    3 che la diritta via era smarrita.Ahi quanto a dir qual era cosa dura

    esta selva selvaggia e aspra e forte6 che nel pensier rinova la paura!

    Tant amara che poco pi morte;ma per trattar del ben chi vi trovai,

    9 dir de laltre cose chi vho scorte. Io non so ben ridir com i vintrai,

    tant era pien di sonno a quel punto 12 che la verace via abbandonai.

    Ma poi chi fui al pi dun colle giunto, l dove terminava quella valle

    15 che mavea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle

    vestite gi de raggi del pianeta 18 che mena dritto altrui per ogne calle.

    Allor fu la paura un poco queta,che nel lago del cor mera durata

    21 la notte chi passai con tanta pieta.E come quei che con lena affannata,

    uscito fuor del pelago a la riva, 24 si volge a lacqua perigliosa e guata,

    cos lanimo mio, chancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo

    27 che non lasci gi mai persona viva. Poi chi posato un poco il corpo lasso,

    ripresi via per la piaggia diserta, 30 s che l pi fermo sempre era l pi basso.

    Ed ecco, quasi al cominciar de lerta, una lonza leggera e presta molto,

    33 che di pel macolato era coverta; e non mi si partia dinanzi al volto,

    anzi mpediva tanto il mio cammino, 36 chi fui per ritornar pi volte vlto.

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  • 37-48 Era lora dellinizio del mattino e il sole sa-liva verso lalto insieme con la costellazione (del-lAriete), quella stessa che era con lui, quandolamore divino mise in moto per la prima voltaquelle belle cose (gli astri del cielo); cos che loramattutina e la dolce stagione (era primavera) midavano motivo di sperare bene riguardo a quellafiera dal pelo variopinto (gaetta), ma non fino alpunto da non provar paura alla vista di un leone.Sembrava che questo avanzasse contro di me a testaalta e con una fame cos rabbiosa, che perfino lariasembrava tremarne.

    49-54 (Poi fu la volta) di una lupa, che nella suamagrezza sembrava portare impressa ogni cupidi-gia, e molte persone sembrava avere gi tormen-tato; questa mi comunic una tale angoscia(gravezza), per il terrore che emanava dal suoaspetto, che io persi la speranza di poter raggiun-gere la vetta del colle.

    55-60 E come colui che volentieri accumula ric-chezze e poi viene il momento in cui perde tutto, eallora piange e si rattrista in tutti i suoi ragionamenti,cos mi ridusse quella bestia implacabile, che, ve-nendomi incontro, lentamente mi sospingeva doveil sole non risplende (cio di nuovo nella selva).

    27La selva oscura

    Temp era dal principio del mattino, e l sol montava n s con quelle stelle

    39 cheran con lui quando lamor divino mosse di prima quelle cose belle;

    s cha bene sperar mera cagione 42 di quella fiera a la gaetta pelle

    lora del tempo e la dolce stagione; ma non s che paura non mi desse

    45 la vista che mapparve dun leone. Questi parea che contra me venisse

    con la test alta e con rabbiosa fame, 48 s che parea che laere ne tremesse.

    Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza,

    51 e molte genti f gi viver grame, questa mi porse tanto di gravezza

    con la paura chuscia di sua vista, 54 chio perdei la speranza de laltezza.

    E qual quei che volontieri acquista, e giugne l tempo che perder lo face,

    57 che n tutti suoi pensier piange e sattrista; tal mi fece la bestia sanza pace,

    che, venendomi ncontro, a poco a poco 60 mi ripigneva l dove l sol tace.

    Mentre chi rovinava in basso loco, dinanzi a li occhi mi si fu offerto

    63 chi per lungo silenzio parea fioco. Quando vidi costui nel gran diserto,

    Miserere di me, gridai a lui, 66 qual che tu sii, od ombra od omo certo!.

    Rispuosemi: Non omo, omo gi fui, e li parenti miei furon lombardi,

    69 mantoani per patra ambedui. Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,

    e vissi a Roma sotto l buono Augusto 72 nel tempo de li di falsi e bugiardi.

    36. volte vlto: lespressione mette in evi-denza lincertezza di Dante che cerca di usciredalla condizione di peccato; ma la sua vo-lont frenata dagli istinti delle passioni. 39. amor divino: una perifrasi con cuiviene indicato Dio nellInferno (lavversariodogne male, Inf. II, 16; il re de luniverso, Inf. V,91). Il suo nome, infatti, non pu essere pro-nunciato nel regno del male. Dio designatocol termine Amore per sottolineare comela creazione del mondo sia stata un atto diamore nei confronti degli uomini.42. a la:gallicismo frequente in Dante al posto dicon; gallicismi sono i termini desunti sia dal fran-cese (lingua dol) sia dal provenzale (lingua doc).

    43. la dolce stagione: la primavera nelMedioevo era considerata propizia, perch visi collocavano la creazione del mondo e lin-carnazione e morte di Cristo.55-57. E qual ... sattrista: la similitudine siriferisce allavaro.60. l sol tace: la sinestesia fonde la sen-sazione visiva (sol) con quella uditiva (tace) eaccentua loscurit della selva.63. chi ... fioco: Virgilio allegoria dellaragione che a lungo non si fatta sentire nel-lanimo del peccatore e quando ricomincia aparlargli, per ricondurlo sulla retta via, stentaa farsi sentire. 65. Miserere di me: latino: miserere mei,

    invocazione diffusa anche tra il popolo, cherispondeva in latino alle litanie durante lefunzioni religiose. Lespressione latina con-ferisce un tono solenne alla richiesta diDante.68. parenti lombardi: parenti dal latinoparentes = genitori; lombardi: nel Medioevotutta lItalia settentrionale era chiamata Lom-bardia (Longobardia).70. Nacqui sub Iulio ... tardi: Giulio Cesarefu ucciso nel 44 a.C. quando Virgilio aveva26 anni, di modo che non poterono cono-scersi ( Personaggi). Virgilio mor nel 19a.C. e non ha conosciuto neppure le leggi diCristo ( vv. 124-125).

    Lincontro con Virgilio (vv. 61-111)61-66 Mentre precipitavo verso il basso (la valledella selva), mi apparve allimprovviso davanti agliocchi uno che, a causa del lungo silenzio, apparivadebole. Quando lo vidi nella grande solitudine delluogo, gli gridai: Abbi piet (miserere) di me,chiunque tu sia, o ombra o uomo vivo!.

    67-72 Mi rispose: Non sono un uomo, ma losono stato, e i miei genitori furono lombardi, am-bedue mantovani di nascita. Nacqui al tempo diGiulio Cesare, anche se troppo tardi (per essere notoa lui), e vissi a Roma sotto il valente Augusto altempo degli dei (pagani) falsi e ingannevoli.

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  • 28 Inferno I

    74. figliuol dAnchise: Enea ( Perso-naggi).75. Iln combusto: il verso riproduceespressioni dellEneide di Virgilio; combustoderiva dal latino comburere = bruciare, incen-diare.79. quel: lat. Vergilius ille = quel famosoVirgilio.79-80. fonte ... fiume: metafora che indicaleloquenza di Virgilio.81. vergognosa fronte: china la fronte insegno di reverenziale rispetto.87. lo bello stilo: lo stile tragico o su-blime era il pi elevato. Sulla scia delle poe-tiche della tradizione classica greca e latina,Dante nel De vulgari eloquentia (Leloquenza inlingua volgare) fa corrispondere lo stile alto o

    tragico (gravis) a quei testi incentrati su no-bili personaggi e con inizio lieto e conclu-sione luttuosa; lo stile medio comico(mediocris) a quei testi che trattano di gentecomune con inizio tragico e conclusione lieta(nello stile comico rientra anche la Comme-dia per la variet stilistica), lo stile basso oelegiaco (humilis) per personaggi umili eambienti pastorali.101. veltro: in senso letterale, il veltro unagile cane da caccia che deve stanare la lupae farla morire.102. doglia: dolore. Oggi si usa al pluralenellaccezione avere le doglie del parto.103. peltro: lega di piombo e stagno. Quista per denaro, ricchezze in genere.104. sapenza, amore e virtute: sono le tre

    persone della Trinit: Figlio, Spirito Santo,Padre.105. e sua ... feltro: tre le interpretazioni diquesto verso: se si intende il feltro come unpanno di bassa qualit, si pu pensare allastoffa delle tonache dei francescani (il veltroun ecclesiastico dellOrdine francescano?) o aun personaggio umile in contrapposizionealla cupidigia della lupa; se si accetta la le-zione con la maiuscola (Feltro e Feltro), se nepu ricavare unindicazione geografica: lazona dorigine del veltro si collocherebbe traFeltre (Veneto) e Montefeltro (Romagna)(Cangrande della Scala?); se si considera chedi feltro erano rivestite le urne in cui si de-ponevano i voti per lelezione dei magistratio imperatori, si potrebbe pensare a un per-

    73-78 Fui poeta e raccontai in poesia (cantai) le im-prese di Enea, il pio figlio di Anchise, che venne daTroia in Italia dopo che quella superba citt fu in-cendiata. Ma tu perch ritorni a un luogo cos an-goscioso? perch non sali sul colle che d felicit eche fondamento e causa di ogni beatitudine?.

    79-81 Dunque tu sei quel famoso Virgilio, quellasor