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Prime Pagine Giornali

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1 Settembre 2012

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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Venerdì 31 agosto 2012 – Anno 4 – n° 206Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

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NAPOLITANO CHIAMA ALLE ARMIMA NON DIVULGA LE TELEFONATE“Escono autentici falsi contro di me, io non sono ricattabile, chi ha a cuore

la democrazia respinga le torbide manovre destabilizzanti”. Monti e i partiti

temono le sue dimissioni e salgono in processione al Quirinale

L’autotrappola

di Marco Travaglio

Marzio Breda del Corr iere, decano deiquirinalisti, descrive un Napolitano sull’orlodi una crisi di nervi: “Mesi d’inferno e nonpoter fare nulla per uscirne”, “mani legate”,

“prigioniero di un frustrante senso d’impotenza”,“molto turbato” perché “è scontato non aspettarsipuntualizzazioni o smentite del Quirinale che nonpuò scendere sul piano del battibecco con chi loinsulta” (invece ieri ha puntualizzato ed è scesoeccome). E perché “l’ordinamento non prevedemisure o provvedimenti con valore imperativo” per“fermare questa deriva da cui rischia di uscire feritolui stesso, oltre che lesionato il prestigiodell’istituzione”. Per fortuna, almeno formalmente,l’Italia è ancora una democrazia e non si può vietareai giornali di fare domande. Nemmeno le piùurticanti, come quella sul presunto “ricatto alP re s i d e n t e ” descritto da Pa n o ra m a (ma pure daIngroia, che però lo attribuisce a Pa n o ra m a ). Siccomei ricatti si nutrono di notizie compromettenti chepochissimi conoscono, il Fatto aveva suggerito al Colledi disinnescarli subito divulgando il contenuto delletelefonate con Mancino e attivandosi con i legali diquest’ultimo o con l’Avvocatura dello Stato per farnepubblicare i testi (altro che “impotenza” e “manilegate”). Invece Napolitano ha fatto, legittimamentema temerariamente, l’opposto: ha chiesto chefossero distrutte e, siccome la Procura non poteva (senon violando la legge), le ha scatenato il conflitto diattribuzioni. Ora la bomba, lasciata lì a ticchettare perdue mesi, è esplosa. Delle due l’una: o è vero o è falsoche Napolitano si abbandonò con Mancino a pesantiapprezzamenti sui pm di Palermo, Di Pietro eBerlusconi. Se è vero, 1) Pa n o ra m a ha una fonte checonosce il contenuto delle telefonate (Mancino o unsuo amico? Napolitano o un suo amico? Un pm? Unpoliziotto?); 2) Pa n o ra m a ha, peraltro doverosamente,violato il segreto e verrà perseguito per questo; 3)Napolitano parlava da privato cittadino(intercettabile anche direttamente) e non“nell’esercizio delle sue funzioni” p re s i d e n z i a l i(intercettabile solo indirettamente). Cioè fuoridall’irresponsabilità prevista dall’art. 90 dellaCostituzione, quindi, a maggior ragione, il conflitto diattribuzioni che a quell’articolo si richiama èinfondato. Se invece le indiscrezioni sono false, 1)Pa n o ra m a non ha violato segreti; 2) potrebbe averdiffamato il Capo dello Stato, sempreché l’i n t e re s s a t oquereli; 3) quanto alle prerogative del Presidente,siamo punto e a capo: senza conoscere il verocontenuto delle telefonate, nessuno può dire serientrino o meno nelle funzioni presidenziali, ecomunque ciò è molto improbabile, visto cheMancino è un privato cittadino. Sapremo mai sePa n o ra m a scrive il vero o il falso? I pm non possonodirlo, altrimenti violerebbero il segreto. E, seindagassero sulla fuga di notizie, confermerebberoche le notizie fuggite sono vere; e i pm e il giornalistadi Pa n o ra m a dovrebbero chiedere l’acquisizione delletelefonate del Presidente, per verificare se davverocorrispondano a quanto pubblicato. I soli chepossono svelare l’arcano sono gl’interlocutori delletelefonate, Napolitano e Mancino, ma se ne guardanobene. Anzi ieri hanno reagito in modo opposto,aggiungendo mistero a mistero e sospetto a sospetto.Napolitano parla di “autentici falsi”, smentendoPa n o ra m a , ma senza rivelare cosa disse. InveceMancino – che, ospite di Mentana, sostenne di nonricordare le parole di Napolitano – pare ritrovare lamemoria: lamenta “la violazione del segreto sugliatti” e così conferma implicitamente la versione diPa n o ra m a . A questo punto il Presidente ha benragione a sentirsi in trappola. Purtroppo se l’èfabbricata con le sue mani: prima accettando diintervenire nelle indagini di Palermo su pressione diMancino, poi attivandosi per coprire le tracce. È latrappola peggiore, quella degli incaprettati: sidibattono per liberarsi del cappio, ma non fanno chestringerselo vieppiù intorno al collo. Anzi, al Colle.

Salta il Consiglio dei ministriche doveva varare il decreto Sanità,rinviato a settembre. I tecnici somigliano sempre più ai politici

Napolitano e le indiscrezioni sulle

sue telefonate con Mancino:

“Un autentico falso”. L’impor tante

è avere le idee chiare.

C AT T I V E R I E

ALEXANDER STILLE x ”Al posto del presidente italiano, quello americano avrebbe Fox News alle cal c ag n a ”

“Obama pubblicherebbe le intercettazioni”

ncinema in crisi

Venezia, ma questoè un Festivalo un cous-cous?

Pagani pag. 18z

Udi Bruno Tinti

BOBINE & SOFFIATE,CHI CI GUADAGNA

Q uod erat demostrandum (come volevasi dimo-strare). Arrivano su Panorama supposizioni ma-

scherate da rivelazioni (“fonti anonime”) sul con-tenuto delle telefonate M-N (Mancino-Napolita-no): “N ha parlato male dei pm”. pag. 4 z

Udi Giampiero Gramaglia

R OMNEYA DESTRADI REAGAN

P aul Ryan le ha sparategrosse e ha mirato dritto:

ha promesso 12 milioni diposti di lavoro nuovi entro il2016, se la Casa Bianca saràRepubblicana; e ha attaccatoBarack Obama, che non hasconfitto la crisi. pag. 17 z

Udi Carlo Tecce

LA CASTAA L L’ULTIM OS TADIO

I l politico scroccone, spiaggia-to in tribuna autorità, insegue

il pallone e le telecamere: ormaiè una specie che rischia l’estin -zione. Va protetta, va salvata. I ti-fosi pescaresi, solidali, hannomontato un video di pochi minu-ti eppure toccante. pag. 11 z

Udi Giuseppe Lo Bianco

INGROIA: “CE L’HANNOCON I PM E IL COLLE”

S ono un lettore di giornali da decenni, un vostrocollega pubblicista da qualche mese, ma in vita

mia non ho mai visto un articolo così costruito co-me quello pubblicato da Pa n o ra m a . Senza un fatto ouna notizia”, dice il pm Antonio Ingroia. pag. 3 z

di Beatrice Borromeo

A lexander Stille, della Columbia Univer-sity, dice al Fa t t o : “Se Obama venisse in-

tercettato con una persona coinvol-ta in indagini per storie di mafia,avrebbe Fox News accampatanel giardino della CasaBianca che gli chiede-rebbe di disseppellire icadaver i”. pag. 5 z

Il nuovo sindacoal Fatto: “Grillo ognitanto lo sento, masono autonomo.L’i n c e n e r i t o reproverò a bloccarlo,ma ci costeràmolto” Sansapag. 7z

Giorgio Napolitano. In basso,

Alexander Stille e Federico

Pizzarotti (FOTO DLM / OLY C O M / EMBLEMA)

100 GIORNI A 5 STELLE

Pizzarotti: “Parma è fermama per colpa del passato”

Il professore della Columbia University:“Negli Usa in casi analoghi la stampa,le tv, l’opinione pubblica e l’oppor tunitàpolitica costringerebbero il Capodello Stato a disseppellire i cadaveri”

Di Blasi pag. 2 z

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