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Cari ragazzi, siamo arrivati al termine di questo primo anno trascorso INSIEME ed è ora di bilanci. Tante le iniziative realizzate con voi e per voi, nelle quali la nostra scuola ha ottenuto vari riconoscimenti e apprezzamenti autorevoli per la qualità dei risultati ottenuti. Abbiamo cominciato a conoscerci; per me, la vostra preparazione culturale, le vostre competenze sul campo, il vostro futuro, sono priorità rispetto alle quali non si può e non si deve patteggiare, né tantomeno abbassare il “tiro”. A questo provvedono , con alta professionalità, i docenti che, ogni giorno, vi affiancano e vi stimolano e, attraverso l’esempio, hanno sostenuto la vostra maturazione anche e soprattutto dal punto di vista umano e relazionale. Esistono cose che non si acquistano con il denaro e non sono scontate e automatiche solo perché si appartiene ad un certo sociale: lo stile e la classe di una persona , per esempio, rappresentano caratteristiche distintive, l’esemplificazione di una “gentilezza d’animo” che si estrinseca in comportamenti di autenticità e di correttezza, mai ostentata o arrogante. Fiera e anche di più per essere il “capitano” di questa grande nave che, partita dal porto della fanciullezza di ciascuno di voi, vi ha condotto alla meta del vostro essere Cittadini, Autonomi e Responsabili, Donne Uomini che lavoreranno con passione, intelligenza e competenza per cambiare le “sorti” di questa nostra Terra, capaci di affrontare i perigliosi mari della vita. Tanti passeggeri sono, negli anni, scesi da questa nave e tanti altri lo faranno, ma la nave continuerà ad esserci, pronta a virare, ogniqualvolta si renderà necessario, per ricercare nuove opportunità per aprire la mente di voi giovani verso orizzonti infiniti. Non dimenticateci, lasciate libero un angolo del vostro cuore dove conservare i momenti più significativi del vostro “viaggio” di cinque anni e con questo giornale, potremo mantenere un legame, simbolicamente rappresentato da quel sottile, prezioso , filo di Arianna che ci darà la forza di uscire vittoriosi dal più intricato labirinto della vita. Buone vacanze … ! Ci ritroveremo sulla banchina, a settembre, per ripartire per nuove avventure…. “La cosa più affascinante al mondo non è tanto dove ci troviamo, ma in che direzione ci stiamo muovendo: per raggiungere il porto del paradiso dobbiamo navigare a volte con il vento e a volte contro il vento, ma dobbiamo navigare e non restare fermi, ancorati.” -Oliver Wendell Holmes Jr IL GELATO Il gelato è una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione per insufflazione di aria. E’ un dessert freddo che si ottiene con una miscela di vari ingredienti: zucchero, latte, uova, panna, frutta fresca o secca ecc… Si distinguono in: Gelato a base di crema (prodotto con latte, tuorli d’uovo e zucchero) Gelato alla frutta (prodotto con pezzi e polpa del frutto) Secondo la struttura del gelato si distinguono in: Gelato soffiato, ottenuto dalla congelazione insieme alla spinta di gas (industriale) Gelato mantecato, ottenuto per congelazione insieme all’aria (artigianale) PIÙ CALORIE NEI GELATI ARTIGIANALI O IN QUELLI CONFEZIONATI? Le calorie dei vari tipi di gelato variano molto a seconda del tipo: è ovvio che un gelato alle creme (che contiene più latte e uova) sarà più calorico di uno alla frutta, che contiene più o meno la stessa quantità di zucchero, ma meno uova e meno latte.

preziosoCari ragazzi, , filo diArianna che ci dar à la .... 2017... · IL GELATO Il gelato è una ... dovuta a un bilanciamento non corretto della ricetta, quindi di un gelato non

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Cari ragazzi, siamo arrivati al termine di questo primo anno trascorso INSIEME ed è ora di bilanci. Tante le iniziative realizzate con voi e per voi, nelle quali la nostra scuola ha ottenuto vari riconoscimenti e

apprezzamenti autorevoli per la qualità

dei risultati ottenuti. Abbiamo cominciato a conoscerci; per me, la vostra preparazione culturale, le vostre competenze sul campo, il vostro futuro, sono priorità rispetto alle quali non si può e non si deve patteggiare, né tantomeno abbassare il “tiro”. A questo provvedono , con alta professionalità, i docenti che, ogni giorno, vi affiancano e vi stimolano e, attraverso l’esempio, hanno sostenuto la vostra maturazione anche e soprattutto dal punto di vista umano e relazionale. Esistono cose che non si acquistano con il denaro e non sono scontate e automatiche solo perché si appartiene ad un certo sociale: lo stile e la classe di una persona , per esempio, rappresentano caratteristiche distintive, l’esemplificazione di una “gentilezza d’animo” che si estrinseca in comportamenti di autenticità e di correttezza, mai ostentata o arrogante. Fiera e anche di più per essere il “capitano” di questa grande nave che, partita dal porto della fanciullezza di ciascuno di voi, vi ha condotto alla meta del vostro essere Cittadini, Autonomi e Responsabili, Donne Uomini che lavoreranno con passione, intelligenza e competenza per cambiare le “sorti” di questa nostra Terra, capaci di affrontare i perigliosi mari della vita. Tanti passeggeri sono, negli anni, scesi da questa nave e tanti altri lo faranno, ma la nave continuerà ad esserci, pronta a virare, ogniqualvolta si renderà necessario, per ricercare nuove opportunità per aprire la mente di voi giovani verso orizzonti infiniti. Non dimenticateci, lasciate libero un angolo del vostro cuore dove conservare i momenti più significativi del vostro “viaggio” di cinque anni e con questo giornale, potremo mantenere un legame, simbolicamente rappresentato da quel sottile,

prezioso , filo di Arianna che ci darà la forza di uscire vittoriosi dal più intricato labirinto della vita. Buone vacanze … ! Ci ritroveremo sulla banchina, a settembre, per ripartire per nuove avventure…. “La cosa più affascinante al mondo non è tanto dove ci troviamo, ma in che direzione ci stiamo muovendo: per raggiungere il porto del paradiso dobbiamo navigare a volte con il vento e a volte contro il vento, ma dobbiamo navigare e non restare fermi, ancorati.” -Oliver Wendell Holmes Jr

IL GELATO

Il gelato è una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione per insufflazione di aria. E’ un dessert freddo che si ottiene con una miscela di vari ingredienti: zucchero, latte, uova, panna, frutta fresca o secca ecc… Si distinguono in:

• Gelato a base di crema (prodotto con latte, tuorli d’uovo e zucchero)

• Gelato alla frutta (prodotto con pezzi e polpa del frutto)

Secondo la struttura del gelato si distinguono in: • Gelato soffiato, ottenuto dalla congelazione

insieme alla spinta di gas (industriale) • Gelato mantecato, ottenuto per congelazione

insieme all’aria (artigianale)

PIÙ CALORIE NEI GELATI ARTIGIANALI O IN QUELLI CONFEZIONATI?

Le calorie dei vari tipi di gelato variano molto a seconda del tipo: è ovvio che un gelato alle creme (che contiene più latte e uova) sarà più calorico di uno alla frutta, che contiene più o meno la stessa quantità di zucchero, ma meno uova e meno latte.

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Consultando questo schema è facile capire che i gelati più calorici sono quelli con più alto contenuto di grassi (che in proporzione ingrassano più degli zuccheri e delle proteine), come quelli alla panna. Eccovi qualche dato:

• Un cono medio alla frutta apporta intorno alle 130 calorie.

• Uno alla crema circa 190 calorie.

• Uno al cioccolato circa 240 calorie.

• Uno con panna, cacao e mandorle, può apportare anche più di 300 calorie. La fondamentale differenza fra i gelati artigianali e confezionati (che in termini di calorie non differiscono poi tantissimo) è che spesso questi ultimi vengono addizionati con oli e grassi vegetali, per aumentarne la sapidità e la spalmabilità. Oltre ad aumentarne cremosità e gusto, questi elementi contribuiscono anche ad aumentarne il contenuto in calorie. Per quanto riguarda i gelati alla panna:

• Quello artigianale apporta circa 190 calorie.

• Quello confezionato 205. Riguardo ai gelati di frutta invece:

• Quello artigianale apporta 130 calorie.

• Quello confezionato 150 circa.

DEGUSTARE IL GELATO

Come per il vino e per l’olio ci sono delle regole di degustazione da tenere a mente. Possiamo usarle anche entrando in una gelateria.

1. Il primo aspetto è quello visivo. Se entrando in una gelateria vediamo quelle montagne di gelato uscire fuori dalle vaschetteesposte, ecco…qualcosa non va. Il gelato si trova molto al di sopra della linea del freddo (per il sistema di refrigerazione all’interno delle vetrine) eppure non tende a squagliarsi come farebbe se fosse prodotto con tutti i canoni. Questo potrebbe essere segnale di una dose di grassi vegetali idrogenati, che resistono a temperature maggiori: quindi NO alle montagne di gelato.

2. Ancora, fidiamoci della vista; stavolta per quanto riguarda il colore: deve essere naturale, soprattutto per i gusti di frutta! Bisogna tenere presente che nella lavorazione la frutta tende naturalmente ad ossidarsi e la vivacità del colore tende ad affievolirsi con le basse temperature. Quindi gialli sgargianti, rosa shocking, verde brillante sono da guardare con sospetto, perché rinforzati da coloranti. Ricordate: il gusto banana, se naturale, è bianco, il kiwi è verdino spento e così via.

3. La temperatura. Scartate le gelaterie con le montagne in vetrina e scelto, il gelato dal colore naturale, possiamo assaggiare. Può sembrare strano ma il gelato non deve essere troppo freddo, cioè non deve dare in bocca sensazione di un gelo fastidioso, specie per quanto

riguarda le creme (i sorbetti a base prevalentemente di acqua, devono sembrare un po’ più freddi). Potrebbe essere segnale di una scarsa incorporazione di aria, dovuta a un bilanciamento non corretto della ricetta, quindi di un gelato non ben equilibrato. Ma il gelato non deve essere nemmeno troppo caldo (assomigliando più a mousse che a gelato) perché potrebbe avere un eccessivo incorporamento di aria, o contenere una eccessiva dose di grassi e/o stabilizzanti (sono questi ultimi a incorporare l’aria).

4. La struttura. Nel gelato, per definizione, ci sono dei cristalli. Devono essere finissimi, per una struttura che risulti morbida sulla lingua, liscia, spatolabile. Quando il gelato non è fresco tende naturalmente a perdere le sue qualità, anche se è stato ben fatto. La presenza di cristalli grossi può essere indice di gelato non fresco o di una vetrina a temperatura non ottimale, perché l’acqua a poco a poco si slega e ricristallizza

5. La fragranza di gusto e persistenza aromatica. Sembra banale, ma la nocciola deve sapere di nocciola, la noce di noce, il limone di limone e così via. Ogni gusto deve essere riconoscibile nella sua individualità. Nei gelati non davvero artigianali o comunque non ben fatti, tutte le

creme tendono ad assomigliarsi, perché sono preparare a partire da basi comuni con l’aggiunta alla fine dell’ingrediente corrispondente; ogni gustodeve avere la sua personalità e sapore e aroma devono restare a lungo in bocca.

6. Il gelato di qualità non fa venire sete. A volte si ha necessità di bere dopo aver mangiato il gelato, che invece dovrebbe essere rinfrescante, quasi dissetante. La sensazione è più forte coi gelati industriali, alcuni dei quali usano grassi vegetali. Questi ultimi, in alcuni casi, hanno un punto di fusione più alto di quello della panna (vera regina del gelato artigianale). Sappiamo che la normale temperatura del corpo umano non riesce a sciogliere bene in bocca i grassi vegetali…ed ecco spiegata la voglia di bere.

LA STRADA DEL GELATO IN CALABRIA

Ogni anno gli italiani consumano 12 kg di gelato a testa, con una media di 3,5 miliardi di confezioni. Il gelato piace al 95%della popolazione; gli italiani amano consumare il gelato per il 70% in estate e per il 30% nelle altre stagioni. Il gelato è un cibo prelibato e gli italiani adorano gustarlo

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lentamente: infatti, ben l’85% delle persone impiega, per mangiare il gelato,7 minuti! In Italia sono presenti 36.970 gelaterie ed il totale degli addetti che lavorano in gelateria è di ben 150 mila unità. L’Italia è il primo paese europeo produttore di gelato. La crescente evoluzione del mercato e la diversificazione della richiesta hanno fatto in modo che i produttori di gelato inserissero nella loro offerta anche i gelati vegani, quelli gluten free e senza lattosio, cosi che chiunque possa gustare questo fresco e delizioso prodotto. Secondo una ricerca del 2017, alcuni studiosi hanno confermato che i gusti preferiti del gelato dalla popolazione italiana sono, in percentuale: -CIOCCOLATO 50% -NOCCIOLA 20% -LIMONE 13% -FRAGOLA 12% -PISTACCHIO 5%

DOVE POSSONO GUSTARE IL GELATO I COSENTINI? Sono tante le gelaterie artigianali dove si possono degustare ottimi gelati e semifreddi. Nei loro laboratori, oltre alle sceltissime materie prime del territorio, gli ingredienti principali sono esperienza e passione. Dal passato... La più antica e rinomata gelateria di Cosenza è l'Antica Gelateria Zorro, nata nel 1932 dai fratelli Natale e Santo Spadafora e ubicata suggestivamente ai piedi della città vecchia. Le celebri accoppiate di pochi gusti genuini, classici e alla frutta, hanno deliziato almeno tre generazioni di cosentini. Al presente... Tra le moderne gelaterie artigianali un posto d'eccezione merita "Italy" - Bottega del buon gelato, che, inaugurata nel 2014, ha vinto per tre anni consecutivi, il premio per la Migliore gelateria di Cosenza. Moderna e centrale, la gelateria si contraddistingue per i numerosi gusti a ingredienti DOP e IGP nonché per le preparazioni originali, prima fra tutte il gelato fritto. In provincia... Un’altra importante gelateria nella provincia di Cosenza è l’ Antica Gelateria Artigianale Fortino a Cariati. Grazie alla bontà del suo gelato, l’Antica Gelateria Fortino è diventata un'attrazione turistica per chi visita Cariati , splendido borgo medioevale affacciato sulla costa ionica calabrese. Spiccano le specialità preparate con i gustosi frutti del territorio: noci e fichi, pistacchi e mandorla, agrumi di Calabria, liquirizia, fichi d'india... ed altre prelibatezze. Fuori provincia… Un'eccellenza calabrese rinomata in tutto il mondo: il tartufo di Pizzo.

Il tartufo di Pizzo è un prodotto tipico della pasticceria calabrese. Nato a Pizzo Calabro, nella splendida provincia di Vibo Valentia, è stato il primo gelato in Europa ad avere ottenuto il marchio IGP. Si tratta di un gelato alla nocciola che viene modellato, rigorosamente nel palmo della mano, a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e ricoperto da una spolverata di cacao amaro in polvere e zucchero. È stato inventato negli anni 50’ e a questo dolce tipico sono ispirati i vari tartufi industriali modeste riproduzioni di questa specialità artigianale. Casse 3B Enogastronomia I RADICALI LIBERI E GLI ANTIOSSIDANTI

Per prevenire le malattie tumorali e degenerative come Alzheimer, Parkinson, l’invecchiamento precoce fisico e mentale, malattie infiammatorie e patologie cardiovascolari, è necessario contrastare i radicali liberi (molecole non dannose, ma capaci di reagire con altre molecole e svolgere un’azione ossidante dannosa) con gli antiossidanti. Ma come si formano i radicali liberi? In condizioni normali nel nostro organismo c’è un equilibrio tra i radicali liberi e gli antiossidanti ma abitudini dannose come il fumo e alcool, lo stress, alcuni famaci, sostanze inquinanti, una dieta eccessivamente ricca di grassi e proteine animali, l’attività fisica eccessiva, radiazioni elettromagnetiche e raggi UV, sono responsabili dell’aumento dei radicali liberi. La migliore strategia per evitare l’eccessiva formazione di radicali liberi è adottare uno stile di vita salutare e una dieta ricca di antiossidanti; questi agiscono come uno scudo e schermano le nostre cellule, proteggendole dall’azione dannosa dei radicali liberi.

Grazie a frutta e verdura ed ai pigmenti di colore rosso, giallo e arancione, viola-blu in particolare quelli di uva nera, mirtillo, more, melanzane, pomodori, e albicocca possiamo

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incrementare le nostre difese naturali, disattivando l’azione dei radicali liberi.

Petrassi Martina, Aceto Emanuela IV I sala

E quindi…coloriamo il nostro piatto!

Nei cibi, soprattutto quelli freschi di origine vegetale, oltre ai principi nutritivi (acqua, sali minerali, vitamine, zuccheri, grassi e proteine) troviamo delle sostanze con azione protettiva chiamate fitocomposti.

Come dice il nome, sono sostanze presenti nelle piante, non forniscono energia ma hanno un’azione antiossidante, combattono i radicali liberi proteggendo l’organismo da molteplici patologie e dall’invecchiamento precoce. Una dieta varia ed equilibrata, come quella mediterranea, garantisce un ottimo apporto di fitocomposti come: • licopene negli alimenti di colore rosso (pomodoro, anguria, ciliegia e fragole) • clorofilla di colore verde (asparagi, broccoli, carciofo e kiwi) • quercitina, allisolfuri e isotiocianati negli alimenti di colore bianco (finocchio, aglio, cipolla e cavolfiore) • βcarotene e flavonoidi negli alimenti di colore giallo\arancione (albicocca, zucca e melone) • antocianine negli alimenti di colore blu\viola (frutti di bosco, melanzana e prugna)

E’ importante quindi consumare quotidianamente frutta e verdura, variando il più possibile le scelte dei vegetali, anche in base al loro colore ed alla loro stagionalità! Gli esperti consigliano di consumare cinque porzioni al giorno, tra verdura e frutta, dei cinque colori diversi: FIVE A DAY!

NUTRITEVI DEI COLORI DELLA VITA…!

Ferro Martina, Mazzei Giulia IV M Accoglienza Turistica

“IL BANCHETTO DI NOZZE E ALTRI SAPORI ”: COME LA CUCINA CALABRESE HA INCONTRATO ALTRE CULTURE

‘’Ogni luogo è un sapore. Chissà che palato ricco di gusti ti farai vivendo in tanti posti diversi. L’importante è che li aggiungi ai sapori della nostra terra, di quelli siamo fatti nel profondo, della sua scorza odoriamo, anche se viviamo altrove.’’ Carmine Abate

La dieta mediterranea come premessa La dieta mediterranea, studiata da Ancel Keys negli anni ’50, ha effetti positivi sulla salute ed è stata proclamata nel 2010 Patrimonio Immateriale e Culturale dell’ Umanità. E’ un modello nutrizionale costituito da un insieme di conoscenze, pratiche e tradizioni che includono il territorio, la tavola, le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è un vero proprio stile di vita, che privilegia determinati ingredienti ed abitudini alimentari: 1) CEREALI e derivati in notevole quantità; 2) FRUTTA e VERDURA fresca di stagione; 3)Utilizzo di PIATTI UNICI come: pasta con legumi, minestroni, pizza, spezzatino con patate, ai quali è sufficiente abbinare un piatto di verdura cruda o della frutta fresca per avere un pasto equilibrato; 4)OLIO D’OLIVA EXTRAVERGINE come condimento; 5)Moderato consumo di CARNE, preferibilmente bianca e PESCE, preferibilmente azzurro; 6) FORMAGGIO, YOGURT e UOVA, in alternativa alle carni e in moderate quantità; 7)Uso di ERBE AROMATICHE e SPEZIE per insaporire i piatti; 8)Un bicchiere di VINO ai pasti principali. Il libro Quest'anno l’Unità di Apprendimento scelta insieme ai professori ha avuto come protagonista il libro dell'scrittore Carmine Abate, intitolato " Il banchetto di nozze e altri sapori". Nell’opera il cibo è identità e diventa l'argomento principale del racconto: un'appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, e l’emozione di lasciare la propria terra senza sapere a cosa si va incontro. Scrivendo, l’autore – emigrato da giovanissimo - , racconta il ricordo delle tradizioni culturali di origine e

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l'incontro con le popolazioni del nord Italia e della Germania, dove più forte è stata l'emigrazione dal Meridione d’Italia. Il 6 marzo, al Teatro Comunale “ A.Rendano”, abbiamo avuto l’occasione di intervistare Carmine Abate: nato il 1954 a Carfizzi, un paese Arbresh nella provincia di Crotone, ha scritto numerosi racconti e romanzi; partito giovanissimo per la Germania, conobbe una ragazza che gli insegnò la lingua tedesca…e che divenne sua moglie. Fiero della sua “calabresità”, Antonio Abate ci ha salutati ricordandoci di non dimenticare le nostre radici, imparando anche a saperle contaminare con quelle delle altre culture.

Il talento di questo scrittore risiede nel saper realizzare un’armonia tra i sensi: le sue parole sanno trasmettono i sapori, direttamente dal cervello al cuore; ne è un esempio la descrizione di una semplice merenda con un panino di frittata : “ […] Afferrai il mezzo pane, gli diedi un'occhiata golosa e lo trovai come lo aspettavo: l'olio era avanzato fino alla crosta, l'aveva resa più morbida, non si capiva dove terminasse la frittata e dove cominciasse il pane, profumava da ogni poro […]”

Antologia di ricette

La polenta con la ‘nduja

“La ‘nduja di Spilanga (VV- migliore della Calabria) è un insaccato cremoso fatto con carne di maiale e peperoncino piccante tritato.

La polenta è tipica delle zone del Nord Italia,ed è a base di farina di cereali (in particolare mais) e acqua.”

C.Abate

La ‘’frittatica’’ mari e monti Questa è la ricetta che la nonna dello scrittore preparava quando lui era bambino. Ingredienti: -Olio del Pigàdo; -5 uova; -2 cucchiaiate di Sardella; -1 trancio di tonno; -Funghi sott’olio; -Una cipolla rossa; -Un pizzico di sale e pepe. I ragazzi della classe 3 B BERE ACQUA FA BENE ALLA SALUTE E’ in arrivo l’estate ed molto importante bere acqua che svolge tantissime funzioni nel nostro organismo:

-favorisce l'eliminazione delle sostanze di rifiuto dall'organismo in quanto aumenta l'escrezione di urina e sudore. -favorisce una adeguata lubrificazione delle articolazioni -aumenta il senso di sazietà -migliora l’aspetto della pelle -migliora il metabolismo -purifica e depura il corpo -aiuta a prevenire il mal di testa da affaticamento -facilita il lavoro dei reni -permette di essere più concentrati, perché anche il cervello necessita di acqua -quando il corpo ha la giusta idratazione si sente meno la stanchezza. -aiuta a sgonfiarsi, a ritrovare l’energia e a depurarsi dalle tossine. Per bere di più Spesso però non abbiamo sufficiente stimolo della sete e allora prepariamoci un’acqua aromatizzata detox. Con verdure, frutta ed erbe aromatiche o spezie, diverse a seconda della stagione e lasciate in infusione, possiamo preparare una bevanda dissetante, rinfrescante e dal sapore accattivante. In base alle combinazioni di frutta, verdura ed aromi impiegati, gli effetti saranno diversi ma essendo molto gustose ci faranno bere tanto e l’effetto drenante sarà assicurato! Ecco alcune ricette: Fragola, limone e menta: depurativa, digestiva, rinfrescante e ricca di vitamina C. Tagliare un mezzo limone a fette e 5-6 fragole in pezzi grossolani in una caraffa o in un barattolo con coperchio a vite; versare acqua

fredda e foglie di menta fresca e lasciare in infusione nel frigorifero per una notte o almeno per 4 ore. Le vitamine e i sali minerali passano dai vegetali all’acqua, rendendola ricca di proprietà benefiche oltre a darle gusto senza zuccheri e calorie. Al mattino la

vostra bevanda è pronta da bere! Limone, cetriolo, zenzero e menta rinfrescante, dissetante e purificante.

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Mele e stecche di cannella combatte la fame nervosa e controlla la pressione arteriosa. Divertitevi e personalizzate la vostra acqua detox variando gli ingredienti! Classe 5 G DIETA PRIMA DEGLI ESAMI

CI SIAMO! Il nostro lungo percorso di studi volge al termine…e si avvicinano le date dei fatidici Esami di Maturità: ansia e stress sono al massimo! Tra le lezioni, le attività di alternanza scuola-lavoro e lo studio matto e disperatissimo, è spesso inevitabile mangiare in modo disordinato e senza regole, consumando anche molti caffè e bevande stimolanti. In questo periodo di forte impegno mentale ed emotivo, l’alimentazione gioca un ruolo molto importante. Ecco alcuni consigli alimentari per arrivare in forma agli esami:

1. Non saltare i pasti principali e fare sempre una ricca prima colazione, per iniziare la giornata con la carica giusta.

2. Consumare alimenti dolci, come le banane e la cioccolata, che aiutano a regolare l’umore e l’ansia.

3. Evitare di consumare Coca Cola e alcool e non abusare con il caffè: le bevande nervine, infatti, se da una parte tendono a sollecitare l’organismo e l’attenzione, dall’altra possono provocare anche nervosismo e insonnia.

4. Fare attività fisica e muoversi all’aria aperta, per attivanre la tiroide che brucia i grassi in eccesso e aiuta cuore e cervello a lavorare meglio.

5. Consumare frutta secca e semi, particolarmente benefici per le funzioni cerebrali.

6. Acqua, se ben idratate, le cellule cerebrali sono più performanti.

7. Cereali integrali che sono un vero e proprio carburante per il cervello e non provocano sonnolenza.

8. Pesce, carne bianca e uova che migliorano le funzioni cognitive.

COSA NON DIMENTICARE ALL’ESAME? L’acqua, che rende le membrane cellulari più reattive; thè verde, al posto del caffè, che appaga il gusto e nutre subito il cervello; uno yogurt da bere, un frutto fresco, prodotti da forno e snack ai cereali o al latte che producono energia e sono facili da digerire. Di certo non saranno questi consigli alimentari “antipanico” a renderci meno ansiosi e più sereni, ma di sicuro possono aiutarci molto. Viviamo al meglio questi fantastici ultimi giorni che non torneranno più! LUNGA VITA AL LUPO RAGAZZI!

V I accoglienza

APPUNTI DI VIAGGIO

ANDARE PER IMPARARE E RITORNARE PER SPERIMENTARE …

Napoli, Verona, Bari: le tre città che nel corso dell’anno scolastico hanno rappresentato per noi allievi del triennio dell’ITA le attività extra-curriculari programmate nel PTOF. Ma non state solo esperienze didattiche bensì, nel loro complesso, sicuramente esperienze di vita.

Il primo itinerario -visita guidata a Napoli- è stata l’occasione per visitare la storica facoltà di agraria di Portici; abbiamo avuto il privilegio di accedere all’appartamento reale e, tra storia ed innovazione, proiettarci nel futuro guardando all’illustre passato che parla ancora di bellezza, girando lo sguardo verso i giardini reali nonché visitando gli scavi di Ercolano. Una tappa significativa della nostra prima giornata è stata la visita ad un’azienda agricola specializzata nella coltivazione del pomodorino “pinnulo” del Vesuvio; significativa perché, nell’ambito delle attività di inclusione di “orti solidali”, abbiamo messo a dimora nel mese di febbraio i semi raccolti ed essiccati e, nel mese di aprile, li abbiamo fatto germogliare in serra e impiantati in ambiente protetto ed in pieno campo. Attendiamo ora il raccolto per verificare la nostra sperimentazione…

Tra il 31 gennaio ed il 3 febbraio ci siamo recati alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura a Verona, e di ritorno abbiamo visitato la fabbrica contadina FICO a Bologna, ad accoglierci nello stand della regione Calabria i divulgatori dell’ARSSA con una lezione sulla cipolla di Tropea. Sono state giornate intense ma ricche di spunti e riflessioni. Particolarmente significativa l’esperienza di aula decentrata in uno stand della fiera: a cura di Confagricoltura ed in collaborazione con l’Università di Verona, grazie alla disponibilità di un gruppo di ricercatori, hanno illustrato ad alcuni di noi uno studio funzionale genetico

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in pianta di vite mentre, in un altro padiglione, si assisteva ad un convegno sull’agricoltura di precisione. Ma il vero momento di aggregazione è stato nell’atrio della fiera con lo scambio delle ultime novità acquisite sui modelli innovativi di trattori: lì abbiamo percepito la passione che spinge molti di noi ad investire energie, sogni e progetti in questo settore.

A Bari ci siamo recati il 27 aprile, grazie all’invito di Coldiretti, per partecipare all’evento “≠stocoicontadini”. Nel villaggio dislocato nella splendida cornice del lungomare di Bari abbiamo assistito a whorshop, alla preparazione, a cura degli agrichef, di ricette elaborate con i prodotti della terra e visitato gli stand dei prodotti a Km0. L’attenzione si è concentrata sulle seguenti esposizioni: pasta Senatore-Cappelli ed il riso Vialone nano con la documentazione delle tecniche colturali, il modello di rigenerazione territoriale mater-bi per pacciamatura basato sull’uso efficiente delle risorse rinnovabili e sulla rigenerazione territoriale ed infine le innovazioni di un’azienda di giovani imprenditori agricoli di Andria. Il loro appassionato racconto del progetto, teso alla integrazione sociale che stanno conducendo alla ricerca e la riscoperta di antiche e quasi dimenticate varietà locali per la tutela e la valorizzazione della biodiversità ci ha particolarmente colpito; ma la coltura dei germogli in micro ortaggi è la sperimentazione che speriamo il prossimo anno di attuare per portare sulle tavole del nostro istituto cibi endemici ma innovativi e senza danni all’ambiente.

A cura degli allievi:

Marta Mazzuca e Gianluca Giuliano IV A

Biagio Petrassi e Mario Serra IV B

Maria Giada Fata e Francesco Paura IV C

N.B. Ogni viaggio ha rafforzato il senso di appartenenza e di solidarietà; soprattutto ci inorgoglisce vedere ragazzi che, al di fuori delle aule, sono motivati, educati, precisi nelle indicazioni e nelle attenzioni da rivolgere ai ragazzi speciali. Anche per questo, e non solo per questo, per noi sono stati tutti speciali in queste esperienze di visite extra-curriculari. Speriamo di aver generato, un po’ in ognuno di loro, la voglia di amare questo percorso formativo.

“Volano come rondini impazzite…Non sempre si riesce, a volte non si trova una strada, alcune non si ridestano, ma ogni volta ci proviamo, ci abbiamo provato. Sono i nostri studenti” (Daniel Pennac)

Insieme i docenti accompagnatori: Bonanno-Cosentino-Giordano Guido-Gallicchio-Serra

L’ITA “TOMMASI “SEDE DI SEMINARI, INCONTRI TECNICO-SCIENTIFICI E PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL TERRITORIO

L’Istituto Tecnico Agrario “Tommasi” nell’anno scolastico 2017-2018 ha organizzato una serie di incontri e seminari che hanno arricchito l’offerta formativa della scuola e dato un contributo importante alle attività di Alternanza scuola lavoro,

con l’approfondimento di tematiche di particolare interesse professionale. In questi contesti la scuola si è aperta al territorio consentendo anche ad imprenditori, professionisti di partecipare a questi interessanti appuntamenti. Le attività organizzate sono scaturite da collaborazioni che l’Istituto “Mancini-Tommasi” ha intrapreso con Enti pubblici come: l’ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo

dell’Agricoltura Calabrese), con la quale è stato sottoscritto, nel corrente anno scolastico, un protocollo d’intesa, che ha permesso di organizzazione una serie di appuntamenti tecnici di seguito indicati: il 25 gennaio 2018 si è tenuto un incontro tecnico dal

titolo “IL CINIPIDE GALLIGENO DEL CASTAGNO: STATO DI DIFFUSIONE ED ULTIMI AGGIORNAMENTI”relatrice, dott.ssa Vincenzina Scalzo, esperta in castanicoltura e aspetti

fitosanitari. L’11 aprile 2018 si è svolto un minicorso su

“Olivicoltura, Olio e Analisi Sensoriali” –

relatore Dr. Giovanni Lamanna divulgatore agricolo ARSAC, accompagnato dal Dott. Emanuele Tripodi in qualità di giovane imprenditore olivicolo.

Dal 15 al 18 aprile 2018 In occasione del Vinitaly svoltosi a Verona, l’ARSAC ha consentito a tre alunni dell’Istituto “Mancini” ed un’alunna dell’Istituto “Tommasi” di svolgere l’attività di

alternanza scuola lavoro presso lo stand della

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Regione Calabria, consentendo agli studenti di vivere un’esperienza altamente qualificante e professionalizzante.

il Collegio dei Periti Agrari con il quale sono stati

organizzati una serie di incontri

programmati con la classe quinta, sugli aspetti legati

all’attività professionale del perito agrario e che si concluderà il 16 maggio con un seminario.

l’UNICAL e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nell’ambito dell’orientamento in uscita;

la Coldiretti ha svolto

un corso per l’acquisizione del patentino per l’acquisto dei prodotti fitosanitari, presso la sede dell’ITA “Tommasi”; il 27 aprile 2018 è stato organizzato, per gli studenti dell’ITA, un viaggio in pullman per partecipare alla manifestazione nazionale denominata “Villaggio Coldiretti” che si è tenuta a Bari.

l’ASSOCIAZIONE OLIVICOLA COSENTINA, l’11 gennaio 2018, nella figura del Presidente Magliocchi ha organizzato una

“Giornata dimostrativa sulla potatura”, con la presenza del Dott. Giorgio Pannelli, ex ricercatore del Centro Olivicoltura di Spoleto.

L’Istituto quest’anno ha avviato anche delle sperimentazioni su richiesta di aziende private che hanno interessato l’azienda agraria “Tommasi”: - ll 22 gennaio 2018 l'Azienda Micronizzazione

Innovativa srl di Buccinasco (MI) ha presentato la sperimentazione dei polimeri, quali ammendanti utilizzati nel risparmio idrico in agricoltura. Evento che ha avuto una valenza mediatica ampia con un servizio al TG3 Calabria e articoli su giornali locali come il

“Quotidiano”. - La Calabra Maceri e Servizi S.p.A., azienda leader nel settore della gestione integrata dei rifiuti nel

meridione d'Italia, ha chiesto di sperimentare un nuovo tipo di compost.

- L’associazione “Moda Movie” ha coinvolto l’Istituto “Mancini-Tommasi” alla predisposizione di uno stand sui prodotti del territorio che si terrà in data 4 giugno 2018 presso il Chiostro di San Domenico.

In conclusione l’Istituto Tecnico Agrario “Tommasi” chiude l’anno scolastico 2017-2018 con grande soddisfazione, essendo stato protagonista di molti eventi di grande interesse tecnico-scientifico, che hanno contribuito all’ampliamento delle competenze degli studenti e questo grazie alla collaborazione di docenti e soprattutto della Preside Graziella Cammalleri che ha sempre creduto in una scuola aperta al territorio, dove il confronto e l’arricchimento professionale rappresentano un punto di forza per una scuola di qualità. Gli alunni della Classe IVC

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L’ALCOOL ED I SUOI EFFETTI

L’alcool rappresenta il secondo fattore di rischio, di malattia e morte in Europa: è una sostanza tossica, che induce dipendenza. Fornisce 7 Kcal/g ma, nonostante il suo apporto energetico, non è un nutriente utile al nostro organismo. Il suo abuso provoca seri danni alle cellule del fegato, del sistema nervoso centrale e del cervello, aumentando il rischio di molte patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori, epilessia, demenza, ansia e depressione. Il consumo eccessivo di alcool è anche responsabile di danni indiretti quali: intossicazioni, comportamenti sessuali a rischio, infortuni sul lavoro e incidenti stradali. L’alcool viene assorbito per il 2% dallo stomaco e per il 98% dalla prima parte dell’intestino; successivamente, passa nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di «demolirlo», attraverso un processo di smaltimento più o meno lungo, a seconda delle condizioni fisiologiche

dell’individuo e delle quantità ingerite. Questo sistema di smaltimento non è completamente efficiente prima dei 21 anni ed è anzi assolutamente inefficiente sino ai 16 anni. Dopo i 65 anni, poi, si perde la capacità di smaltire l’alcool; nelle donne, a tutte le età, la capacità di smaltimento dell’alcool è pari alla metà di quella maschile. Angela Reda Boscaglia J., Bruno G., Palermo E., Reda A. 4Msala

I COCKTAIL: LE NUOVE BEVANDE DEI GIOVANI

Negli ultimi anni in Italia la cultura del bere miscelato è cresciuta notevolmente: quasi l’88% dei giovani dichiara di bere i cocktail quando esce la sera. Sarà perché queste bevande hanno un gusto dolce, caramellato o fruttato, perfetto da abbinare a superalcolici come rum, vodka o whisky. I motivi per cui i ragazzi bevono, soprattutto in compagnia, sono tanti: dalla voglia di sentirsi grandi, a quella di mostrarsi più disinvolti; dal desiderio di trasgredire, dimostrando di essere vincenti, a quello di compiere una sorta di “rito di passaggio” al mondo adulto. Questi motivi spingono i giovani ad un abuso eccessivo di alcool, che registra dati allarmanti anche in Italia. Ma quali sono i tipi di drinks che vanno per la maggiore? Diamo un’occhiata alla classifica:

• Al decimo posto, il Cosmopolitan: un cocktail a base di vodka, con l’aggiunta di succo di mirtillo, succo di limone e Cointreau.

• Al nono posto, il Pinneaple di Cosmo: un drink a base di vodka, con l’aggiunta di succo d’ananas, succo di limone e liquore di Cassis.

• All’ottavo posto, il Whiskey e Cola: un’operazione abbastanza grottesca ,perché quasi mai si mischia del buon Whiskey con della Coca-cola! (ma piace molto ai giovani perché ne addolcisce il sapore).

• Al settimo posto, il Miami Ice: un mix drink preparato con le principali bevande super alcoliche più blasonate (vodka, rum, gin) e con l’aggiunta di blue curacao e una piccola quantità di Sprite.

• Al sesto posto, il Vodka Lemon: bevanda di facile preparazione ma di gran successo tra i giovani, con una consistente base di vodka e aggiunta di Lemon Soda o Schweppes al gusto di limone.

• Al quinto posto, il Cuba Libre: uno dei cocktail più bevuti di sempre, metà Rum e metà Coca Cola

• Al quarto posto, la Caipiroska alla fragola: bevanda dal gusto molto dolce preparata con una base di vodka e aggiunta di succo di fragole di limone.

• Al quarto posto, lo Shot: un tipo di bevanda alcolica molto richiesta perché economica e consumabile in pochi secondi, perché da bere in un unico sorso. Gli shot più diffusi sono quelli a base di vodka, rum o tequila.

• Al terzo posto,Rum e Pera: drink tra i più richiesti, poiché al gusto forte del rum segue quello morbido e dolce della pera.

• Al secondo posto, il Sex on the Beach: bevanda molto dolce e delicata, preparata con succo d’arancia, succo di mirtillo rosso e una buona dose di vodka.

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• Al primo posto il Mojito: uno dei pochi cocktails che abbina l’havana club mojito con il gusto fresco delle foglie di menta, pestate con zucchero di canna, il tutto miscelato con soda o Schweppes.

Bruno V., Scigliano M., Pagnotta T., Semprevivo W. IV M sala ECCO LE RICETTE DEI PRIMI DUE IN CLASSIFICA

MOJITO

Ingredienti 4,5 cl di Rum 3 cl di succo di lime 2 cucchiaini di zucchero di canna 1 rametto di menta 5-12 cubetti di ghiaccio + soda q.b. Gradazione alcolica: 16%

Valori Nutrizionali (porzione 1 cocktail)

SEX ON THE BEACH

Ingredienti 4 cl di Vodka 2 cl di Distillato alla pesca 4 cl di succo di arancia 4 cl di succo di Cranberry, mirtillo americano Gradazione alcolica: 16%

I COCKTAIL ANALCOLICI: UNA SANA ALTERNATIVA

In alternativa a quelli alcolici, esistono anche molti cocktail analcolici, gradevoli anche senza la parte alcolica, che tutti, ma soprattutto i ragazzi, potrebbero consumare con meno rischi per la propria salute.

• FLORIDA, a base di succo di pompelmo, succo d’arancio, sweet&sour e soda.

• VIRGIN COLADA, a base di ¼ di ananas fresco, succo di ananas e concentrato di

cocco o latte di cocco. • SHIRLEY TEMPLE che venne inventato negli anni trenta, in onore della diva bambina, nota anche come

“riccioli d’oro”, da un barista del Royal Hawaien Hotel di Waikiki, Hawaii, a base di ginger ale, granatina ed una ciliegina maraschino.

• BUFFALO BILL, a base di succo d’arancia, granatina, tuorlo d’uovo e ghiaccio

• TUTTIFRUTTI, a base di frullato di banana, frullato di ananas, succo d’arancia, succo di limone e foglioline di menta. Questo cocktail

prende il nome dal titolo di una canzone famosissima negli Stati Uniti degli anni ’50 di Elvis Presley.

Borrelli G., Corina F., Gencarelli G., Pesce V.

4 M sala

Kilojaule 908

Calorie 217 Kcal

Proteine 0,14 g

Carboidrati 24,94 g

Zuccheri 23,47 g

Grassi 0,04 g

Calorie 326 Kcal

Proteine 0,47 g Carboidrati 29,59 g Zuccheri 27,18 g Grassi 0,29 g

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LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIPENDENZA GIOVANILE: I CELLULARI

Telefoni sigillati al concerto di Jack White.

La volontà da parte di Jack White, famoso cantante e attore statunitense, di non fare entrare i telefoni nei suoi concerti ha fatto scoppiare una grande polemica. White ha proposto questa regola per denunciare e contrastare la dipendenza dai cellulari e da ogni mezzo di comunicazione tecnologico-digitale, di cui ormai milioni di giovani non riescono più a fare a meno.

Senza voler demonizzare in toto cellulari e computer, in alcuni momenti utilissimi (perché spesso ci permettono di risolvere molti problemi e perplessità in tempo reale, di essere al passo con la società, di essere a conoscenza di tutto ciò che avviene nel mondo),è pur vero che noi giovani non sempre siamo in grado di controllarli e spesso eccediamo nell'uso; spesso siamo portati a registrare la nostra vita e a guardarla in differita,piuttosto che goderci il momento!Il rischio reale è quello di trovarsi a vivere in una doppia dimensione, sospesi tra la vita reale e quella virtuale.

E' per questo checondivido la richiesta di Jack White di sigillare i telefonini dei fans, in modo tale da rimanere concentrati sul concerto, senza distrazioni: godendo solo della musica e delle emozioni che esse regala!

Mariacristina Stranges V F eno

LETTERA APERTA A TUTTI COLORO CHE COME ME VIVONO IN QUESTI ANNI MOLTO DIFFICILI E COMPLESSI

Le parole, i gesti, non sono scelti a caso...a volte spezzano le anime. Le anime, quelle blu, quelle blu come il mare.

Creano buchi neri, buchi allo stomaco e ti fanno credere che il mondo stia lì, in quella brutta frase che ti hanno detto o in quei lividi che tenti di mascherare con il fondotinta.

“Ehi tu, sai che sembri proprio un G*y, eh, lo sai?”

“Sei grasso come una balena, non ti vergogni di guardarti allo specchio?”

“Stai zitto! Zitto!”

“Ma perché non muori?!”

“T***a!”, “P*****a!”

“Sta musulmana s*****a!perché non torni al tuo paese?”

“Sei brutta, chiuditi in casa!”

“C***a!”

“Nero di m***a!”

Le parole fanno male a volte, quando sono pronunciate, quando sono scritte o quando sono avvertite. La paura è tanta anche quando, pur essendo estraneo ad ogni evento,trovi dietro l’angolo il bullo cheti guarda male, che ce l’ha con te e tu, o ti trovi a dover decidere se passare da quella strada e affrontarne le conseguenze...o ancora ti toccherà cambiare strada e fare il giro più lungo.

La stessa difficoltà la avverti quando vorresti pubblicare una tua foto su facebook; pensi che forse non è una buona idea: “ forse è meglio di no, sono brutta/o,me lo diranno sicuramente, me lo ripeteranno ogni giorno, non mi conviene”.

Ormai in questo mondo siamo continuamente giudicati.

Ma cos’è il bullismo?

Un rifiuto, un rifiuto composto da paura, odio, potere, che viene sotterrato quotidianamente nella coscienza dei ragazzi, degli adolescenti e a volte...anche degli adulti. Le statistiche parlano chiaro, c’è stato un aumento esponenziale dei disturbi dell’umore fra i ragazzi dai 12 ai 17 anni.

Perché?

Ecco le riflessioni di una madre:

“Eppure sembra tutto tranquillo, mia figlia torna a casa senza lividi, mangia, mangia tanto pure, va a letto presto (non significa dormire). Io e mio marito cerchiamo sempre di non farle mancare nulla. Come mai è così triste? Io non la capisco proprio! Questi ragazzi di oggi… Ai miei tempi non avevamo

nemmeno i cellulari...!”

Cellulari!

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Cellulari!

Il mondo si è sdoppiato, si è duplicato, ne esistono due ora: il mondo reale e il mondo virtuale.

Per alcuni ragazzi questo significa doppia sofferenza, doppia violenza, doppie lacrime: ed è difficile sfuggire a questa trappola. Certo, non voglio condannare internet e tutto ciò che comprende, ma è evidente il cattivo utilizzo.

Il mancato insegnamento da parte della Società, della Famiglia e della Scuola, spesso chiamate in causa...sono le tante cause le motivazioni di questa tristezza stampata negli occhi di milioni di ragazzi.

Pierpaolo Parise

Classe V F

31 MAGGIO 2018: GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO

In occasione della “Giornata mondiale senza tabacco”, gli alunni della Classe Seconda H dell’IIS “Mancini – Tommasi” di

Cosenza, coordinati dai prof. Rossi Margherita e Capalbo Francesco, hanno svolto una “prima” attività di rilevazione statistica riguardante le abitudini degli adolescenti in tema di consumo di tabacco.

L’attività è stata finalizzata all’acquisizione, attraverso il dato statistico, di una maggiore consapevolezza dei danni che il tabacco può produrre specialmente se consumato dalla giovanissima età.

Si è cercato di confrontare la rispondenza tra le “statistiche nazionali” riguardanti il fumo e quanto invece è osservabile in

un ambito più ristretto quale è appunto la classe in questione, composta da venti alunni (11 maschi e 9 femmine).

Le informazioni sono state desunte da semplici interviste o da osservazioni partecipate.

I dati nazionali sono stati invece estratti dalla guida operativa per insegnanti “No smoking be happy!” edita a cura della Fondazione Umberto Veronesi.

La percentuale di fumatori

A livello nazionale i fumatori sono 11, 7 milioni di persone il 23, 3% dell’intera popolazione (6 milioni di uomini e 5,7 milioni di donne).

Nella Seconda H i fumatori sono invece 10, il 50% dell’intera classe. La ripartizione tra maschi e femmine sembra invece riflettere il dato nazionale: 4 (il 40%) sono femmine e 6 (il 60%) sono maschi.

Fonte: nostra elaborazione

Fonte: nostra elaborazione

Le sigarette che in media si consumano ogni giorno

In Italia i fumatori consumano in media 13, 1 sigarette al giorno.

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Dai dati rilevati nella Classe Seconda H il dato appare più contenuto. I fumatori consumano in media 9,5 sigarette al giorno (8,5 le femmine, 10,5 i maschi).

Fonte: nostra elaborazione

L’età della prima sigaretta

13,5 anni è in Italia l’età della prima sigaretta. Per gli alunni della seconda H il dato è leggermente diverso 13,7 anni. Le alunne fumatrici hanno consumato la loro prima sigaretta ad una età sensibilmente superiore al dato nazionale (14,25 anni) mentre gli uomini ad una età ancora più bassa (13,33 anni).

Il dato rivela una tendenza preoccupante al consumo di tabacco in giovanissima età che dovrebbe essere contrastata con adeguate politiche informative già dalla Scuola Elementare.

Fonte: nostra elaborazione

Classe 2 H

Redazione “M.T. Magazine”

Direttore

Dirigente Scolastico Graziella Cammalleri

Capo redattore

Anna Maria Tarsitano

Progetto grafico

Carmelo De Marco

Segreteria di redazione

Ferrari Stefania, Katia Palumbo, Piane Paolo

Inviati speciali

Capalbo Francesco, Cinnante Felicita, Clerici Erika, Pellegrini Loredana

Si ringraziano per la realizzazione del primo numero i Docenti

Cosentino Graziella, De Marco Carmelo, Ferrari Stefania, Intrieri Elisabetta, Palermo Resy, Palumbo Katia, Pellegrini Loredana, Tarsitano Anna Maria

La redazione è aperta a nuove collaborazione e contributi di idee…