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2 proposte per un installazione nel comune di Cropani Superiore

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Universita’ “Mediterranea” di Reggio Calabria Facolta’ di Architettura - A.a. 2009/2010 Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria Corso di Tecniche grafiche speciali Prof. G. Curatola

Studenti: Anania Giuseppe Barresi Alessandro Corigliano Angela Cosenza Marco Di Blasi Mariaconcetta Diaco Michela Frammartino Irene Leanza Laura Pontoriero Girolamo Pristera’ Antonio Rachiele Pasqua-le Rositani Eleonora Scalzo Massimo Trimboli Rocco Tripodi Pasquale Zangara Francesco Zupi Federica

INDICE

• Inquadramento territoriale: Brevi Cenni storiCi su Cropani

• Analisi area d’intervento : analisi planimetriCa

• Analisi area d’intervento : analisi fotografiCa

• Analisi area d’intervento : layout

IPOTESI UNO • Ipotesi uno: pianta

• Ipotesi uno: render

• Ipotesi uno: sChizzi preparatori

• Ipotesi uno: materiali, strumenti, montaggio

IPOTESI DUE • Ipotesi due: pianta

• Ipotesi due: render

• Ipotesi due: sChizzi preparatori

• Ipotesi due: sezioni partiColari

• Ipotesi due: partiColari di montaggio

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Paese ultramillennario fa-cente parte della Comunità Montana della Presila Ca-tanzarese Cropani possiede risorse artistiche e storico – culturali di inestimabile valore, “Arte” soprattutto, testimonianza di antichi splendori, ormai sommersi.Il nome Cropani deriva dal greco “Kropos” che signifi-ca “terra grassa, fertile”; la sua storia ha origini incer-te, le fonti meno fantasiose propendono per un’origine bizantina al VI secolo, esi-steva comunque, già, intor-no all’800, come racconta lo storico cropanese, tra i più citati della Calabria, Giovanni Fiore: “nell’anno 831 approdarono nel luogo alcuni mercanti venezia-ni di ritorno dall’Egitto ove si erano recati a prelevare le spoglie dell’evangelista Marco, detenute ad Ales-sandria. Secondo la sua ri-costruzione la nave si trovò ad affrontare una furiosa tempesta e naufragò pro-prio sulla spiaggia nei pres-si di Cropani. Gli abitanti del luogo diedero asilo ai mercanti veneziani e que-sti, in segno di gratitudine, alla partenza, lasciarono

CROPANI

INQUADRAMENTOT E R R I T O R I A L EB R E V I C E N N IS T O R I C I

ai cropanesi una scheggia della rotula del ginocchio destro del Santo, oggi custo-dita in una teca posta nel Duomo dell’Assunta. Inol-tre, al loro ritorno in patria i Veneziani concessero ai Cropanesi la cittadinan-za onoraria di Venezia”.A Cropani si trova il mo-numentale edificio rinasci-mentale della Chiesa Matri-ce o dell’Assunta che è un vero gioiello architettonico del XV secolo, costruito con grandi blocchi di granito tufaceo; l’interno, ad una navata, in buona parte ri-costruito nel Settecento, conserva importanti opere d’arte, tra cui un bellissi-mo soffitto ligneo con una grande tela centrale, l’As-sunta, di Cristofaro Santan-na a cui si deve, anche, una suggestiva “Cacciata dei Venditori dal Tempio”. Ma l’opera di maggiore interes-se è la “Dormitio Virginis”, Tavola Quattrocentesca collocata sull’altare maggio-re. Se la Collegiata è il mo-numento più conosciuto, la Chiesa di Santa Lucia è quello più antico, risale, in-fatti, al XIII secolo. Tra vicoli e vecchi palazzi, molti dei

quali mantengono ancora la loro austera eleganza, si giunge poco oltre, alla Chie-sa di Santa Caterina d’A-lessandria, del secolo XVI, con all’interno altari lignei ed in marmo del Settecen-to; e proseguendo lungo la strada che porta all’antico Convento dei Padri Cappuc-cini, si incontra la Chiesa di San Giovanni Battista, dalla

facciata Cinquecentesca e torre campanaria con all’in-terno una notevole Tela at-tribuita ad Andrea Vacca-ro, “Il Battesimo di Cristo”.Il territorio di Cropani, ospi-ta importanti siti archeolo-gici, infatti, alcune campa-gne di scavo, condotte dalla Soprintendenza Archeolo-gica della Calabria con l’aiu-to dei Gruppi Archeologici

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VIABILITA’ CHIESE EDIFICI AREA DI PROGETTO

LEGENDA

A N A L I S IAREA D’INTERVENTOA N A L I S IP L A N I M E T R I C A

d’Italia, hanno consentito una mappatura dei siti ar-cheologici e dei riferimenti alle popolazioni che li han-no frequentati: sono stati individuati una serie di siti compresi tra il Neolitico Medio e la fase Tardo-Anti-ca, antecedenti alla nascita dell’attuale borgo di Cro-pani, e nello stesso tempo di far luce su tracce signifi-

cative come il Santuario di Acqua di Friso (fine VII – V sec. a.C.), i lacerti di fatto-rie brettie, gli insediamenti di ville rustiche romane e ben due siti Tardo-Antichi.Nonostante tutto esiste un paradosso molto eviden-te, a fronte di tante risorse naturali e di un patrimo-nio storico testimoniale di tutto rispetto, pur essendo

ancora radicato, nelle co-munità degli abitanti, un profondo senso di appar-tenenza al territorio in cui si vive, complessivamente si registra una graduale e progressiva perdita di identità dei luoghi e degli abitanti di questo paesaggio.

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A N A L I S IAREA D’INTERVENTOL A Y O U T

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IPOTESI UNO

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IPOTESI UNOP I A N T A

Il progetto si articolerà con il lavoro svolto dai ragaz-zi dell’Accademia di Belle Arti, in quello che secon-do noi è fulcro di tutto il borgo, la piazza antistan-te la Chiesa dell’Assunta.Come una sorta di origa-mi, si è pensato ad una su-perficie naturale che viene piegata generando aper-ture e coni ottici cangianti, un’architettura svincolata dall’immobilità e dalla fir-mitas presunta in una dan-za poeticamente manifesta.Un unico accesso conduce lungo il percorso progetta-to, generando nuove perce-zioni visive e differenti pos-sibilità di vivere lo spazio.Si valica qualcosa di imma-teriale, si rende tangibile in ultima istanza la pre-senza dell’assenza, tema importantissimo nell’arte. La realtà diviene imma-ginosa, diviene proiezio-ne mentale, si percepisce quanto è la mente e l’im-

maginazione creatrice della realtà: “La trama na-scosta è più forte di quella manifesta”, diceva Eraclito.La struttura è stata concepi-ta sulla base di un modulo (di 250 x 230 cm, ripetuto ogni 50cm) che ne ha det-tato le principali geometrie. Varie sono le possibilità di apertura della struttura che, in base allo spazio a disposizione potrà assume-re un ingombro variabile.Un design modulare con-sente la serialità produt-tiva degli stand progettati mentre la leggerezza e tra-sportabilità delle strutture assicurano la temporaneità e la reversibilità dell’instal-lazione. I materiali utilizza-ti consentono allo stand di caratterizzare l’ambiente in cui viene installato sen-za che esso risulti invasivo. Lo stand è concepito come un elemento di arredo urbano capace di deline-are un preciso percorso.

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IPOTESI UNOR E N D E R

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IPOTESI UNOR E N D E R

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IPOTESI UNOR E N D E R

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IPOTESI UNOS C H I Z Z IP R E P A R A T O R I

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IPOTESI UNOS C H I Z Z IP R E P A R A T O R I

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IPOTESI UNOS C H I Z Z IP R E P A R A T O R I

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S T R U M E N T I

M A T E R I A L I

CacciavitiMartelloSega elettricaNastro biadesivo

BulloniStampa digitaleListelli in legnopiastre ad L

Dopo aver posizionato il pannello (dim. 630 cm x 230 cm x 5 cm) si procederà con l’incollaggio della stam-pa digitale (rappresentante un paesaggio) attraverso del nastro biadesivo lungo tutto il pannello e sul muro

Sistemazione nell’area assegnata del pannel-lo in legno che costitui-rà la base della struttura

Verniciatura a mano di tutti gli elementi a vista del progetto mediante vernice di colore rosso.

IPOTESI UNO

M A T E R I A L IS T R U M E N T IM O N T A G G I O

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Attraverso delle pia-stre in acciaio (dim. 10 cm x 5 cm) le assi(dim 250 cm x 10 cm x 5 cm) vengono imbullona-te alla piastra in modo da ancorarle. Per ogni asse sono presenti 2 piastre per garantire piu stabilità.

Le assi orizzontali, con gli angoli opportunamen-te sagomati a 45°, ven-gono incollate. Il proce-dimento verrà ripetuto per entrabe gli angoli .

Per garantire un’ulteriore stabilità senza perdere la silhouette dell’ipotesi ver-ranno applicati dei suppor-ti in legno tra un portale e l’altro con delle piastre in acciaio ( 5 cm x 8 cm) as-sicurate con due viti auto-filettanti per ogni piastra.

IPOTESI UNO

M A T E R I A L IS T R U M E N T IM O N T A G G I O

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IPOTESI DUE

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IPOTESI DUEP I A N T A

La struttura è stata concepi-ta come un cubo, probabil-mente questo verrà rialzato da terra per far percepire maggiormente al fruitore la sensazione di vuoto e smar-rimento che si prova entran-dovi. Contrariamente alla prima ipotesi quest’ultima non prevede fruibilità da ogni punto, ma solo un pic-colo varco di ingresso ad un ambiente completamente chiuso verso l’esterno e per-ciò molto raccolto e intimo.Anche questo stand è con-cepito come un elemento di arredo urbano che collega tramite tre diversi percorsi i punti focali del borgo, in particolare: un percorso lo collega al grande affaccio che domina la piazza latera-le alla Chiesa e che racconta un po’ la storia di quel luo-go e del territorio circostan-te; un secondo percorso lo lega col centro del paese, la piazza principale e il corso, da sempre luogo di vita so-ciale oltre che commerciale,

ed infine un terzo percorso lo lega ovviamente al Duo-mo, luogo di incontri e vita religiosa. Un design modu-lare consente la serialità produttiva di entrambi gli stand progettati mentre la leggerezza e trasportabilità delle strutture assicurano la temporaneità e la rever-sibilità dell’installazione. I materiali utilizzati con-sentono di caratterizzare l’ambiente con installazioni che non risultano invasive. Per questa seconda ipotesi progettuale si sono man-tenuti «materiali poveri» e di scarto come tavole di legno, con l’aggiunta di soli pannelli in polistirolo che serviranno come tampo-namento e fungeranno da isolante acustico. All’inter-no poi, i pannelli verranno dipinti di nero per accen-tuare il senso di smarri-mento, in questo caso il fru-itore non sarà più creatore di forme ma solo “spetta-tore di suoni e proiezioni”.

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IPOTESI DUER E N D E R

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IPOTESI DUER E N D E R

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IPOTESI DUER E N D E R

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IPOTESI DUES C H I Z Z I P R E P A R A T O R I

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IPOTESI DUES C H I Z Z IP R E P A R A T O R I

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IPOTESI DUES E Z I O N I P A R T I C O L A R I

(DESTRA)La sezione mette in ri-salto la leggerezzae la semplicità della stuttura . Sono in oltre rappresentate la disposizione degli alto-parlanti (ad un livello piu basso rispetto all’altezza della pedana cosi da am-plificare la sensazione di vuoto intorno alla perso-na che lo sta visitando) . Gli altoparlanti posti ai 4 an-goli sulla base della stuttura e riprodurranno il rumore del mare, simbolo dell’oriz-zonte e delle fuga dal paese)

(SINISTRA)E’rappresentato un partico-lare della tenda di chiusura all’ingresso. E’ stata concepi-ta in modo da isolare dalla luce e dai rumori provenien-ti dall’esterno (garantendo cosi il completo isolamento).

(ALTO) Le pareti perimetrali sono composte da 3 strati. La struttura portante contro-ventata è realizzata in legno , mentre il rivestimento ester-no è realizzato con pannelli .L’isolamento acustico è ga-rantito dalla presenza di polistirolo all’interno della struttura, rivestito da un telo nero che garantisce l’i-solamemento dalla luce

(SINISTRA) In pianta è rappresentata la pe-dana con base irregolare cosi da far percepire (nonostante la volu-ta mancanza di luce) la superficie calpestabile evitanto cosi incidenti.

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IPOTESI DUEP A R T I C O L A R IDI MONTAGGIO

La pedana viene realiz-zata con elementi in le-gno trasversali inseriti in una “scatola” di legno (dim 100 cm x 70 cm) in modo da rinforzarla. La stessa pedana è rialzata da terra mediante dei corren-tini in legno di dimensio-ni (5 cm x 5 cm) x 90 cm.

La struttura esterna è com-posta da travetti in legno a comporre un quadrato, rinforzato trasversalmen-te da un travetto (340 cm x 10 cm x 10 cm) che ver-rà assicurato alla struttura principale con delle viti au-tofilettanti ed una piastra in acciaio forata in 2 punti

La struttura quadrata principale (250 cm x 250 cm) è legata agli ango-li con degli elementi in acciaio di dimensioni (15 cm x 15 cm x 5 cm) con 2 fori per l’inserimen-to di viti autofilettanti.