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Doping di
Simona Pichini e Paolo Berretta
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Doping - definizione
Il doping, in lingua italiana dopaggio, consiste nell'uso di una sostanza o di una pratica medica a scopo non terapeutico, ma finalizzato al miglioramento dell'efficienza psico-fisica durante una prestazione sportiva, sia agonistica sia non agonistica, da parte di un atleta.
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definizione
Il significato e le origini del termine "doping" sono poco chiare.
Il sostantivo primordiale "doop", poi divenuto verbo (to dope) presso i britannici, derivi da un antico dialetto africano col significato di miscuglio, mistura o pozione.
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Agli inizi del 1800 in Nord America indicava la pratica del "drogare" i cavalli da corsa, con preparati a base di tabacco e narcotici. Lo scopo era quello di compromettere le prestazioni atletiche degli animali degli avversari o di truccare i concorsi ippici.
definizione
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I primi tentativi di definire in termini legali in Italia la pratica del doping risalgono all'inizio degli anni '60. Fu la Federazione medico-sportiva italiana, nel 1962, a proporre per prima una definizione di doping come: «assunzione di sostanze dirette ad aumentare artificiosamente le prestazioni in gara del concorrente pregiudicandone la moralità, l'integrità psichica e fisica».
storia e definizione
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Il Consiglio di Europa nel 1966 suggerì una definizione differente proponendo la seguente: "Costituisce doping l'impiego di qualsiasi sostanza da parte di individui sani al solo scopo di migliorare artificiosamente il rendimento in una competizione".
storia e definizione
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A differenza della prima, tale definizione pone in risalto l'assoluta inutilità dell'assunzione di farmaci e sostanze da parte di individui non affetti da alcuna patologia. Secondo tali indicazioni, qualunque assunzione di farmaci da parte di atleti sarebbe stata configurata come doping.
storia e definizione
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Nel nostro Paese il 14 dicembre 2000 è stata varata la legge 376, che propone una definizione di doping molto attuale:
"Costituiscono doping la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive».
storia e definizione
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Al di là di preparazioni puramente simboliche e con significati pseudo-magici, presso i Romani e presso numerosi altri popoli dell'antichità erano diffuse pratiche "dopanti" dotate anche di un certo significato farmacologico.
origini
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Si ha notizia di preparati a base di frutta fermentata a elevato contenuto alcolico (per conferire all'atleta euforia e ridurre la paura dello scontro), di alimenti preparati con interiora e testicoli di toro (dotati di vago significato anabolizzante), di estratti di passiflora e tiglio (ad effetto ansiolitico) e di altre improbabili misture dotate di più o meno blanda efficacia farmacologica.
origini
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La prima morte documentata di un atleta a causa dell'uso sconsiderato di sostanze dopanti risale al 1896 quando il ciclista Arthur Linton, durante la corsa Bordeaux-Parigi, fu colpito da una crisi cardiaca in seguito ad overdose di stimolanti.
era moderna
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I primi test antidoping alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968. Una data storica che ha dato inizio alla lunga guerra contro l’illiceità sportiva. Ai giorni nostri, purtroppo, reperire una sostanza dopante è molto facile.
era moderna
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Nel 1967 morì Tommy Simpson, ad una tappa del Tour de France. Il ciclista aveva assunto una dose consistente di amfetamine. Simpson ebbe un collasso cardiocircolatorio poco dopo aver completato la sua prova.
Doping come tragedia
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Il Comitato internazionale olimpico decise in tale occasione di dedicarsi con maggiore attenzione a un fenomeno così pericoloso, e dilagante, istituendo i controlli antidoping e preoccupandosi di stilare un elenco di sostanze vietate agli atleti nel contesto delle competizioni sportive di qualsiasi livello e disciplina. Da allora tale lista è stata completata, aggiornata e revisionata.
Doping come tragedia
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Dalla morte di Simpson a oggi la storia del doping ha conosciuto molti altri momenti bui. Tra i più drammatici c'è il periodo della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica; all'epoca lo scontro e la sete di supremazia tra le due superpotenze passò anche attraverso la bramosia di mostrare al mondo la paternità della gioventù sportiva più sana e forte possibile.
Doping – guerra fredda
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Per gli atleti russi e americani furono impiegati i prodotti più pericolosi. Furono sperimentare nuove sostanze dopanti per intervenire anche sulla regolazione dello sviluppo fisico e sessuale dell'individuo, secondo un'etica distorta dalla mente criminale di ricercatori privi di ogni scrupolo.
Doping – guerra fredda
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Per gli atleti russi e americani furono impiegati i prodotti più pericolosi. Furono sperimentare nuove sostanze dopanti per intervenire anche sulla regolazione dello sviluppo fisico e sessuale dell'individuo, secondo un'etica distorta dalla mente criminale di ricercatori privi di ogni scrupolo.
Doping – guerra fredda
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L’Agenzia mondiale anti-doping (Ama), in inglese World Anti-Doping Agency (Wada) è una fondazione indipendente creata per volontà del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) il 10 novembre 1999 a Losanna (Svizzera) per coordinare la lotta contro il doping nello sport. Nel 2001 la WADA ha spostato il suo quartiere generale a Montreal (Canada).
WADA
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L'agenzia lavora per aiutare le singole federazioni sportive per migliorare i test-antidoping, la ricerca e l'educazione contro questo fenomeno. Stila anche un elenco di sostanze proibite che gli atleti non possono prendere. È finanziata in parte dal CIO e in parte dai governi di diversi paesi.
WADA
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La legge b. 376 del 14 dicembre 2000 contiene sanzioni penali collegate ad attività di consumo e di commercializzazione di sostanze dopanti.
Non può considerarsi punibile chi non esercita attività agonistica, partecipando, quindi, a manifestazioni di carattere competitivo organizzate sotto l'egida degli Enti riconosciuti dal CONI.
Commissione Vigilanza Doping CVD
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Il fenomeno del doping è purtroppo pericolosamente diffuso. Esistono i controlli (talvolta molto difficili, specie in ambito amatoriale), una disciplina e sanzioni in ambito agonistico, ma è altrettanto importante che tutti i giovani, gli sportivi occasionali e gli amatori conoscano i gravi rischi per la salute che la pratica del doping comporta.
Doping – oggi
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Oggi i fattori che favoriscono la diffusione del doping sono: la spinta insana a ottenere sempre e comunque risultati, i benefici economici e la notorietà; ma anche gli sponsor che pagano molto bene i campioni dello sport (ma solo finché il campione vince) o l'aumento dei carichi di allenamento altrimenti insostenibili.
Doping – oggi
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le differenze di genere
Differenze nel metabolismo
Farmacologia di genere
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E’ difficile evidenziare le differenze di genere in medicina.
A parte le problematiche risultanti da terapie ormonali o legate a gravidanza e allattamento (questione bikini), si ritiene correntemente che sia il genere maschile, l’uomo, a rappresentare le caratteristiche di base della specie.
le differenze di genere
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Nonostante siano noto che variabili come peso e altezza, volume di distribuzione e superficie corporea possono essere sensibilmente inferiori nella donna, il termine di paragone utilizzato per lo più negli studi di posologia è l’individuo standard di 70 kg.
le differenze di genere
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Nella sperimentazione preclinica dei farmaci è ormai ben chiara la necessità di introdurre sempre sottogruppi di maschi e femmine: meno frequente è la considerazione statistica dell’età degli animali e delle eventuali fasi di ciclo estrale (> variabilità).
la sperimentazione
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Nella sperimentazione clinica, fino agli anni ’90, non risulta prevista la presenza femminile come richiesta specifica di linee guida metodologiche.
Ancora oggi le donne sono per lo più rappresentate in percentuali minoritarie negli studi clinici di fase II e III.
la sperimentazione
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Negli studi di fase I, tra i volontari sani, è molto più difficile arruolare donne rispetto agli uomini. Non è solo una questione basata su maggiori cautele (es. possibile gravidanza) o amplificazione della variabilità (fasi del ciclo, terapia contraccettiva), ma ciò riflette ancora la minore disponibilità delle donne a partecipare ad attività lontane da casa e a lasciare la famiglia per periodi prolungati.
la sperimentazione
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Farmacocinetica Assorbimento
Distribuzione
Metabolismo
Escrezione
(ADME)
Farmacodinamica Drug Target
la riposta del farmaco
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trattamento farmacologico
L’efficacia di un trattamento farmacologico è influenzata dai parametri farmacocinetici.
Differenze biologiche che influenzano l’assorbimento, la distribuzione e l’eliminazione dei farmaci.
S. G. Kornstein and C. K. Kirkwood: Handbook of Female Psychopharmacology (edited by M. Steiner and G. Koren), Martin Dunitz, London, 2003, p 1(143).
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trattamento farmacologico
Peso corporeo
Massa magra
Massa grassa
Velocità di svuotamento
gastrico e secrezione
Motilità intestinale
Velocità di filtrazione
glomerulare
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Il metabolismo dei farmaci dipende dal singolo enzima coinvolto
Metabolismo di fase I
Metabolismo di fase II
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escrezione renale
La velocità di filtrazione renale è minore del 10% nelle donne rispetto agli uomini.
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parametri farmacodinamici
Differenza di genere dei parametri farmacodinamici: farmaci del SNC-antidepressivi
Le donne sembrano rispondere meglio degli uomini agli inibitori selettivi della serotonina (SSRI) rispetto agli antidepressivi triciclici; il contrario si verifica per gli uomini.
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parametri farmacodinamici
Kornstein SG, et al., Am J Psychiatry. 2000 35
Sindrome del QT lungo: Condizione di rischio per sincope e morte improvvisa (è una frequente causa di ritiro dei farmaci dal mercato). Es. cisapride – terfenadina. Ha un’incidenza nelle donne nettamente superiore 65-75% (essere donne è considerato un fattore di rischio). Non si conosce la causa di questa differenza tra i due sessi ma sembra che giochino un ruolo importante gli ormoni sessuali.
ADR più comuni nelle donne
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Fratture ossee da tiazolidindioni: Sono farmaci insulin-sensitizer agonisti selettivi del fattore di trascrizione PPAR gamma che controlla numerosi geni coinvolti nel metabolismo lipidico, nell’infiammazione ecc. Inducono un maggior numero di fratture alle estremità distali degli arti esclusivamente nelle donne. Sembra che gli estrogeni vi giochino un ruolo importante.
Doping – ADR più comuni nelle donne
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betabloccanti
Vengono impiegati in alcune pratiche sportive invernali (salto del trampolino, bob etc.) ed estive (tiro con l’arco, vela etc.) in cui è richiesto un impegno prevalentemente psichico piuttosto che fisico. L’utilizzo in tali discipline può indurre una riduzione della risposta fisiologica allo stress (incremento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, della tensione emotiva, del tremore degli arti) con i seguenti effetti utili al miglioramento della prestazione: riduzione del tremore agli arti, riduzione dell’ansia, riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. 38
betabloccanti
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stimolanti
Classe doping: S6
Sostanze proibite in competizione
L’uso di stimolanti nello sport risponde ad esigenze legate all’aumento della capacità di concentrazione, alla riduzione del senso di fatica e in generale all’aumento dell’aggressività e della competitività.
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stimolanti
Gli effetti degli stimolanti (cocaina, amfetamina) sono influenzati dal ciclo mestruale.
Gli effetti soggettivi (euforia, energia, efficienza intellettiva) sono potenziati durante la fase follicolare (estradiolo , progesterone ) rispetto alla fase luteinica (estradiolo , progesterone ).
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stimolanti
Gli effetti soggettivi degli stimolanti sono correlati negativamente ai livelli salivari di progesterone.
La somministrazione di estradiolo durante la fase follicolare potenzia ulteriormente gli effetti soggettivi degli stimolanti.
La somministrazione di progesterone durante la fase follicolare altera la risposta agli effetti soggettivi degli stimolanti.
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amfetamina
Gli estrogeni ed il progesterone sono in grado di interferire con le monoammine.
Sensazioni oggettive (ARCI) e soggettive (DEQ) di stimolazione indotte da amfetamina sono state misurate dopo un trattamento con singola dose orale di D-amfetamina (15 mg) o placebo in un gruppo di uomini e donne durante la fase follicolare e luteinica del ciclo mestruale.
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amfetamina
Le donne hanno riportato una sensazione soggettiva di maggiore stimolazione durante la fase follicolare rispetto alla fase luteinica.
White TL et al., Pharmacology Biochemistry and Behavior, 2002
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amfetamina
Gli uomini hanno riferito sensazioni oggettive di stimolazione indotta dall’amfetamina maggiore rispetto alle donne in fase luteinica. Pertanto, livelli più elevati di estrogeni e più bassi di progesterone sono associati ad una maggior sensazione soggettiva di stimolazione nelle donne. Queste influenze ormonali contribuiscono alle differenze tra i sessi osservate in risposta alle amfetamine. 45
amfetamina
Queste influenze ormonali contribuiscono alle differenze tra i sessi osservate in risposta alle amfetamine.
ARCI = Addiction Research Center Inventory DEQ= Drug Effects Questionnaire
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metamfetamina
Ratti di sesso femminile sono più vulnerabili rispetto ai ratti di sesso maschile nell'acquisizione del comportamento di auto-somministrazione di metamfetamina.
Esse sono inoltre più motivate ad auto-somministrarsi la sostanza d’abuso.
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metamfetamina
METH = metamfetamina 48
agenti anabolizzanti
Gli effetti ricercati dagli atleti sono: l’aumento della muscolatura e la riduzione del grasso corporeo.
Alcune persone che le utilizzano soffrono di un disturbo detto “dismorfia muscolare”, che comporta un’immagine distorta del proprio corpo. Gli uomini con questa patologia si vedono piccoli e deboli, anche se sono grandi e muscolosi. Le donne invece, si percepiscono grasse e poco toniche anche se in realtà sono magre e muscolose.
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anabolizzanti
Vietati “in-out” competizione. Sono ormoni steroidei (testosterone, nandrolone e ecc.) che potenziano la muscolatura e riducono il grasso.
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anabolizzanti
Atleti maggiormente esposti al loro utilizzo:
Sollevamento pesi
Lancio del peso
Lancio del disco
Bodybuilding
Calcio
Lotta libera
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anabolizzanti
Alterazioni ematochimiche:
- aumento dell’ematocrito
- aumento dell’aggregazione piastrinica
- diminuzione dei livelli di FSH ed LH
- diminuzione dei livelli di testosterone
- diminuzione del colesterolo-HDL e del colesterolo tot.
- iperglicemia, iperinsulinemia
- aumento degli enzimi epatici e degli indici di colestasi
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anabolizzanti
Colestasi
Epatite
Tumori benigni e maligni
EPATICI Disforia
Psicosi
Dipendenza
Grave depressione
PSICHICI Cardiomiopatia
Infarto miocardio acuto
Accidenti cerebrovascolari
Embolia polmonare
CARDIOV.
Un uso molto prolungato provoca danni:
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agenti anabolizzanti
Testosterone, Nandrolone, Stanozololo…
Effetti: Aumento della massa muscolare
Diminuzione della massa grassa
Aumento della resistenza alla fatica
Diminuzione azione catabolica dei glucocorticoidi
Aumento della sintesi dei globuli rossi
Aumento della densità ossea
Aumento sintesi
dei globuli rossi
Aumento densità ossea
Più massa muscolare
Meno massa grassa
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agenti anabolizzanti
Effetti indesiderati: Nel maschio (età pre-puberale)
Precoce saldatura delle cartilagini epifisarie (blocco crescita ossa lunghe)
Inibizione della spermogenesi
Nel maschio (età adulta)
Oligospermia/azospermia
Atrofia testicolare
Ipertrofia prostatica
Alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori
Aumento dei lipidi plasmatici
Nella donna
Soppressione della funzione ovarica
Atrofia della ghiandola mammaria
Virilizzazione
Alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori
Acne
Blocco crescita ossa lunghe
Danni epatici Danni
funzione riproduttiva
Aumento trigliceridi
e colesterolo Lesioni
tendinee
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agenti anabolizzanti
Nella donna, corpi muscolosi in modo innaturale, la definizione muscolare esasperata e le prestazioni sportive simili ai loro colleghi uomini non possono essere il semplice frutto di duri allenamenti e di severi regimi alimentari.
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agenti anabolizzanti
Le caratteristiche genetiche e biologiche
della donna non la rendono predisposta a
sviluppare una muscolatura grossa e
potente necessaria negli sport di potenza.
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agenti anabolizzanti
L'ormone femminile per eccellenza l'estrogeno, agisce in modo completamente diverso sulle caratteristiche sessuali della donna, conferendo quelle forme morbide (curve fianchi, curve del seno, glutei, etc.) dovute alla presenza di tessuto adiposo.
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agenti anabolizzanti
Qualche volta sono così efficaci… da trasformare una donna in un uomo come Heidi Krieger oro nel lancio del peso agli Europei 1986 all’età di 21 anni. Oggi Andreas Krieger felicemente sposato con la moglie Ute Winter
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le differenze di genere
Differenze di performance / sport praticato
Motivazioni al doping fattori individuali / relazionali e fattori ambientali (di tipo sociale e situazionale)
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motivazioni al doping - per lo sport
Accrescere e migliorare la prestazione sportiva
Convinzione che avversari o compagni si dopino
Influenza di allenatori, amici, familiari, terapisti, ecc.
Migliorare l’aspetto fisico, perdere peso, aumentare massa muscolare
Essere all’altezza delle richieste (mondo sportivo/mercato) di prestazioni elevate e recupero fatica
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motivazioni al doping - psicologiche
Superare ansia e stress
Ricerca della perfezione
Avere successo grazie all’aspetto fisico
Desiderio di primeggiare
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Variabili psicologiche e propensione
Paura di fallire (fear of failure): composta di «Ansietà e stress» e «perfezionismo» (Anshel, 1991; 1993)
Bisogno di costruire a self-confidence (fiducia in sé) quando esistono dubbi circa le proprie abilità (Anshel, 1991; 1993)
Il Complesso del supereroe («superman» complex») (Anshel, 1991; 1993)
Clima motivazionale (motivational climate)
Achievement goal orientation: Orientamento al compito/risultato (ego oriented…): variabile introdotta da Waldron e Krane, 2005) connessa al modo di definire il successo. 63
Fattori situazionali di rischio
• Situazione di fermo nelle prestazioni o Infortunio.
• Aumento delle pressioni esterne sulle prestazioni e aumento degli interessi (da parte di sponsor, familiari, organizzatori sportivi, etc.).
• Instabilità emotiva causata da transizioni nel ciclo vitale (morte di persone significative, pubertà, spostamenti geografici, etc.).
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Fattori situazionali di rischio
• Imminenti eventi in grado di indirizzare la carriera (selezioni, competizioni, etc.).
• Allenamento eccessivo o insufficiente tempo per il recupero.
• Deterrenti assenti o deboli (es. scarsi controlli antidoping, mancanza di sanzioni severe, etc.).
• Mancanza di risorse per accedere ad adeguati allenamenti, informazioni e tecnologie valide di allenamento.
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Tipi di doping…
…in rapporto ai diversi periodi dell’attività agonistica:
1. Periodo pre-gara, durante la preparazione per tentare di aumentare le masse muscolari e la forza fisica o la resistenza (steroidi - EPO).
2. Dopo la gara, per riacquistare il più velocemente possibile le energie.
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Tipi di doping…
…in rapporto ai diversi periodi dell’attività agonistica:
3. durante la gara, per:
• ridurre il senso di fatica,
• stimolare il sistema nervoso centrale,
• in alcuni sport per ridurre il livello di ansia (cannabinoidi, beta bloccanti, etc)
• tentare di aumentare il trasporto di ossigeno e ridurre il senso di fatica (emotrasfusione)
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Tipi di doping…
…in rapporto alla tipologia di sport praticato:
SPORT DI POTENZA (es., bodybuilding, rugby)
STEROIDI ANABOLIZZANTI
SPORT DI RESISTENZA (es. maratona e ciclismo)
ERITROPOIETINA
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Doping…
Per la forza:
Steroidi anabolizzanti
Beta-agonisti
Insulina
GH
Gonadotropine
Altri Ormoni
Per l’aggressività:
Amfetamine
Beta-agonisti
Cocaina
Glucocorticoidi
Per la resistenza:
Eritopoietina (EPO)
Perfluocarburi (PFC)
(Auto)trasfusioni
Altura
Tende ipossiche
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I controlli antidoping…
…della Commissione per la Vigilanza e il controllo sul Doping (anni 2003- 2015)
Genere Atleti positivi Numero atleti controllati Rapporto atleti
positivi/atleti controllati
n. % n. %
Femmine 75 14,9 5.450 1,4*
Maschi 430 85,1 11.174 3,8*
Totale 505 100 16.624 3,0
*CHI-Quadrato per confronto tra percentuali di atleti positivi secondo il sesso, P<0,001 (confronto tra le % di positività in rapporto agli atleti controllati)
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Medicalizzazione dell’atleta 2015
Atleti dichiaranti assunzione di farmaci e/o prodotti salutistici 76,4%
84,0% donne
72,9% uomini
63,6% 1 o 2 prodotti
36,4% 3 o più prodotti 71
Perché gli atleti usano farmaci?
Per migliorare la performance atletica
• farmaci vietati e non vietati per doping
• creatina
• aminoacidi lineari e ramificati
Per un recupero fisico in situazioni di gravoso impegno atletico
• Ergogenic Aids
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Perché gli atleti usano farmaci?
Per reintegrare perdite dovute all’intenso sforzo fisico
• Vitamine
• Sali minerali
Per proteggere da danni ossidativi
• Vitamine
• Sali minerali
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Le differenze di performance…
…tra gli atleti sono minime:
• frazioni di secondi nelle prove di velocità
• alcuni secondi nelle gare di resistenza
Conseguenze
Ricerca esasperata del più piccolo miglioramento facendo ricorso a farmaci
ritenuti capaci di accrescere le prestazioni 74
Gli integratori sono sicuri?
MANCA Una dimostrazione scientifica d’efficacia
Una corretta informazione dell’azione sull’organismo e nella performance
Una certezza del contenuto dei prodotti
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Gli integratori sono sicuri?
ESISTE Pericolosità per la salute
Frode commerciale
Positività all’antidoping
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Integratori e prodotti erboristici…
…sono da considerarsi farmaci?
Sì, secondo l’OMS.
Editoriale del JAMA, 26 marzo 2003: gli integratori dovrebbero essere considerati a tutti gli effetti medicamenti e conseguentemente dovrebbero essere disponibili prove adeguate sulla loro validità.
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Integratori e prodotti erboristici
La somministrazione di farmaci, integratori compresi, a persone non malate, come nel caso di atleti professionisti e non, è sempre pericolosa in quanto priva di finalità terapeutica, scopo fondamentale di un medicamento.
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Integratori e prodotti erboristici
Per un medicamento, gli effetti avversi sono accettati (sotto il profilo medico e regolatorio) solo quando è favorevole il rapporto rischio/beneficio terapeutico.
Un beneficio per la salute NON esiste in un soggetto non malato.
Ingiustificato pericolo di insorgenza di ADR
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