Pistola Mitragliatrice MAS 38

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    LAPIMITRAGLIATRICE

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    blicaSociale Italiana, si trasformin Guardia Nazionale Repubblicana,eccone spiegata la presenza nellau Sala dei Concerti del celebreCastello scaligero.Abbiamogi su questa rivistainpassato esaminato in un paio dioccasioni delle armi militarifran-cesi e in entrambi i casi fummocostrettia formularedei giudizipoco lusinghieri,giudizidel restocondivisida esperti moltoautore-voli.

    Questa voltaci troviamo invece difronte ad un'arma particolarmenteinteressante e ben fatta, il cui uni-co difettosta nel fatto che lacartuccia impiegata, ta MAS7,65lunga, non moltoefficaceallemedie e grandi distanze.

    Considerando per che la pistolamitragliatrice fondamentalmenteun'arma d'assalto e quindi di im-piego ravvicinatissimo,non ci sen-tiamodi condividereintegralmentela disapprovazione facilmenteawer.tibile neisuoi riguardinelle operedello Smithe di altriautori statu-nitensi,senza naturalmente nullatogliere al fatto che la 9 mm. para-bellumresta senza discussioni lacartuccia idealeper questo generedi impiego.Certamente lo StatoMaggioreFrancese, legato ormai al-la 7,65 lunga dall'adozioneawenutanel 1.935 della nuova pistoladiordinanza, preferisaggiamente dinon aumentare il tipodi cartuccern servlzto,

    In Francia, almenoa quel cherisulta dallaIetteratura corrente,non ci sono stati tra le due guerremondialigrandi studi sulle pistolemitragliatrici.Stando al Nelson eal Lockhoven (u The World'sSub-machineGuns, Colonia1963) laprima arma di questo tipo prodottaoltralpe stata la ETVS,un buffoaggeggio con calcio in legno ripie-gabile graziead una cerniera verti-cale.

    ll " Mas 38 ": lato destro.ll " ffi3s38 ": lato sinistro.L'arma vista dal basso.L'armavista dall'alto.Smontaggio da campo parziale.

    Apartirepoi dal 1935 la Manu-facture d'Armesde Saint-Etienneprodusse in piccolaserie un proto-tipodenominato SE-MAS1935, nelquale troviamogi tutti gli ele-mentipi importantidel MAS1938.L'unicadifferenzadi una certa im-portanza sta nel fattoche ilSE-MAS1935 presenta, in luogo del calcioin legno del modello successivo, untubo metallicocon calciolo.

    Esamineremo ora in dettaglio ilMAS 38smontandolo insieme.In-nanzitutto sisfila ilcaricatore agen-do sull'apposito bottoneche sporgesulla parte anteriore del lato sini-stro del castello. Si preme ora sulpulsante della levettadi bloccaggiosituata a livellodell'unionetra cal-cio e castello, subito dietro all'im-pugnatura, si ruota il calcio di 90'in senso antiorario e lo si sfila fa-cendo attenzionealla molladi recu-pero che tenderebbe ad allontanarei due pezzi con una certa energia.

    Toltoil calciosi afferra la mollae la si tira fuoridal castello tenen-do presente che insieme fuoriesceanche la massa battente. Difattilaparte anteriore della mollarisultainfilataa forza intornoad un cilin-dro di acciaio a sua voltaallogatonella cavitposterioredella massabattente. Questa sistemazione ab-bastanza interessante e vale pertan-to Ia pena descriverla.

    La massa battente, di forma cilin-drica, presenta anteriormente il re-cesso destinato ad accogliere

    labase

    della cartuccia. Dato che, come ve-dremo pi avanti, l'asse della cannae l'asse di scorrimentodella mas-sa battente (qui dobbiamo ricordareche la massa battente oltre chescorrere nell'appositoalloggiamentocilindrico ricavato nelcastello, pro-segue la sua corsa retrograda inun lungocilindrodi acciaio siste-mato nel calciosono inclinatil'unorispettoall'altrodi circa 4', la su-perficiedi detto recesso presenta

    1.2.3.4.5.

    Una fotografia,pubblicatain ori-gine a pagina 530 del primovolumedella " Storia della Guerra Civilein Italia (Milano1965) di GiorgioPisan, pu essere considerata comeil punto di partenza per il discorsoche abbiamo oggi intenzionedi fare.

    Scattata in Castelvecchio il giorno10 gennaio 1944 essa ci prelenta,riunitiper essere giudicatinel cor-so dell'ormaifamoso processo diVerona, sei imputatigi membridel Gran Consigliodel Fascismo.Passando dall'espressione ansiosa einsieme attonita dell'anzianoqua-drumviroEmilioDe Bono alla pa-valda ma tesa flsionomiadi Galeaz-zo Ciano impossibilenon perce-pire un'atmosfera angosciosa sen-z'altro presaga della ineluttabiletra-gedia finale.

    T.asciamoagli storicidel futuro,ch siamo convinticome solo iltempo pu far decantare passioni eodii e dare posto all'obbittivit,il

    compitodi esprimere un giudiziosu-gliuominie i fattidi quel tribolatoperiodo e, tra l'altrointimamenteconvintidella profonda sa1gezzacontenuta nel proverbiale Sutor,non ultra crepidam r, occupiamociun po' della nostra ciabatta, chein questo caso rappresentata dallapistola mitragliatricemessa di tra-verso al petto del militedella Guar-dia Nazionale Repubblicana in piedi,nella fotografiasopra citata, dietroEmilioDe Bono. L'armain que-stione, facilmentericonoscibileperla sua caratteristicasagoma, naMAS38 francese.

    Una certa quantitdi queste pistole mitragliatricigiunsero in Ita-lia insieme ad altri generi mili-tari- -come preda bellicadopo lacapitolazionedella Francia. A quan-to pare esse vennero prevalentemen-te distribuitea reparti della MVSN(MiliziaVolontariaSicurezza Nazio-nale) e dal momento che quest'ul-tima, con la creazione della-Repub-

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    una inclinazionetale da risultarcortogonale rispettoall'asse dellacanna. Mentre sotto alla parte ante-riorenotiamo il solitogrosso sgu-scio destinato a lasciare lo spazioal caricatore, sul lato sinistro sistemato l'estrattore,opportuna-mente alloggiatoin un reesso. Su-bito dopo vi un perno passanteche, se sfilato, libera un corpo ci-lindricolungo 115 mm. e del dia-metro di 13 mm. che risultainfilatonella cavit posterioredella massa

    battente. Questaparte

    ha una tripli-ce funzione:a) mantiene in sito il percussore,

    che, infilatoa sua volta in unalloggiamentopirisottile, sporge co-stantemente dalla faccia anterioredella massa battente;

    b) serve per collegare la massabattente con la molladi recupero;

    c) aumenta il peso complessivodella massa battente.

    Lungo il fianco destrodella parteanterioredella massa battente vi un solco per il passaggio dell'espul-sore mentre lungoil lato inferioresipu notare una nervatura piattacon un recesso cilindricoper lasicura e il gradino di ritegno sucui vaa contrastare il dente discatto.

    Ultimoparticolaredegno di nota uno spigolovivoal di sottodell'estrattore: su di esso agisce ildente di aggancio del pomellodiarmamento.

    Esaminando il calcio vediamo co-me nel suo interno, lo abbiamogi accennato, vi sia un lungo tubohe funge da proseguimentodel ca-nale di scorrimentodella massabattente. La sua estremit anteriore,opportunainente sagomata, servepi il collegamento tra il calcio eil castello.

    Continuandolo smontaggio Pos-siamo, battendo leggermente con unmartellodi legno, sfilareverso l'in-dietro l'impugnaturaa pistola com-pleta del sistema di scatto e dislcura.

    Dal momentoche, durante lo sPa-ro, la massa battente arretra dimolto(circa 20 cm.) e ritornandoavanti sotto Ia spinta della molladi recupero acquistauna notevoleenergia cinetica,si reso necessa-rio molleggiareil dente di scattoin senso longitudinale.Il sistema di sicura proba-bilmente unico nel suo genere: con-siste infattiin una leva, imperniatanel suo centro, il cui braccio poste-riore dotato di un dente cilin-drico rivoltoverso l'alto. Piegandoopportunamente il grillettoin avan-ti, la leva si inclinae iI dentecilindricova ad infilarsinel corri-spondente recesso che abbiamo vi-sto nel corso della descrizione dellamassa battente. Quest'ultimarima-ne pertanto saldamente bloccata .inposizione avanzata.- possibileinserire la sicura (cioepiegre in avanti il grilletto)anche

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    con la massa battente pronta allosparo. In questo caso, sempre senzaaver alcun effettosul sistema discatto, il dente cilindricosporge ed quindi in grado di intercettaree bloccare la massa battente nelcaso che la stessa si sganci peruna qualsiasi ragione dal dente discatto.

    Arrivatia questo punto non con-sigliabileproseguire oltre nellosmontaggioe passiamo pertanto adesaminare il gruppo canna-castello.Particolare salientedella prima, cherisultasaldamente collegata al se-condo per avvitatura, il mirinosistemato fuoricentroa sinistra. Aquesto fa riscontro sullasuperficiesuperiore del castelloun sistemadi alzo con due rittia diottra gra-duati rispettivamenteper i 100 ei 200 metri. La sistemazione fuc,i'i-centro del sistema di mirapuessere spiegata con la sagoma li-neare dell'arma per la quale risulte-rebbe particolarmentedifficilepor'-tare l'occhiosull'asse della canna.Sul latoesterno sinistrodel ca.-stello troviamo incisii dati di iden-tificazionee cio n CAL7.65 L MASMIe38 seguito poi dal numero dimatricola.Tra il CAL7.65 L e il " MAS avvitatoun perno passante chesul latoesterno regge l'anello-ma-gliettamentre nell'internodel ca-stello,opportunamente sagomato,funge da espulsore. Sul lato destro invece praticato il foro di eiezioneche, ad arma chiusa, risulta copertodalla piastrina scorrevole su cui fissato iI pomello di armamento.Detto pomellorisultaforato e nelsuo interno troviamoil gancio diarmamento tenuto sotto pressioneda una mollaa spirale. Il gancio,quando si agisce sul pomelloperportare l'arma in posizionedi tiro,contrasta contro il gi notato spi-golo vivosul lato anteriore destrodella massa battente che viene quin-di trascinata indietrofinoa qundoil sur.r gradino di ritegno non siviene a trovare a livellodel dente discatto. A questo punto il pomelloe la lastrinasu cui fissato possonoancora retrocedere per alcunimilli-metrima il gancio viene costrettoa rientrare nel pomellodal momen-to che, giunto al termine delforo dieiezione, va a strisciare sulla super-Iicieesterna del castello. Questo fat-to oltre a bloccare in posizione arre-trata la lastrinacopri-apertura,svin-cola Ia massa battente che, nellosparo, non pertanto costretta atrascinare avanti e indietro il po-melloe la lastrina stessa. Il " rin-tro del gancio facilmenteriscon-trabiledall'esterno (vedi fotografie)osservando Ia posizionedella suaestremit che si intravede nel forodel pomello.

    Il caricatore in lamiera di ac-ciaio e con una capacit di 32 car-tucce su due file,risulta natural-mente alquanto pi piccolodi quelli

    I

    6. montaggioda campo totale.7. Particolaredell'alzo.8. ll castello: lato sinistro.9. La massa battente.'10. ll grillettopiegato in sicura:si noti il cilindrettosporgente e ilrelativoalloggiamentonella massabattente.11. L'impugnatura.12. L'arma in chiusura.

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    araloghiper armi inparabellum.

    mm,

    13. L'armacon il pomellodiarmamento arretrato.Si notila parteesterna del ganciodi armamentoche quasi sporge dal suoalloggiamentonel pomello.14. L'arma con il caricatore inseritopronta al fuoco.15. Particolare del caricatore: sinotino le cartucce disposte sudoopia fila.

    Abbiamovistocome asse deliacanna e asse di scorrimentodellamassa battente formanotra loro unangolo di 4". opinionedello Smith,opinione non ripresa per dal Nel-son e dal Lockhoven,che al momento dello sparo questa angola-zione provochiun'azione di ritardoo megliodi " esitazione al motoretrogrado della massa battente. Unsemplice calcolo matematicochetenga conto oltre che dell'angola-zione minimaanche dello statonor-male di lubrificazionedel sistema cipermette di vedere come il suppostoffetto di esitazione pu a tuttiglieffettipraticiessere consideratonullo.Forse l'unicaspiegazione

    va-lidadel 4" in questione rimane ildesiderio dei progettistidi ottenereun certo angolo del calcioche, datal'estensione del vanodi scorrimentodella massa battente, sarebbe statoaltrimentinullo.

    Abbiamoavuto alcunianni or so-no l'occasione di sparare con que-st'arma un certo numero di carica-tori.Sul filodella memoria ci sem-bra ricordare che il MAS38 abbiafunzionatobenissimoe che, malgra-do il suo peso relativamentebasso,l'impennata non fosse eccessiva. Lalavorazione, paragonata a quella ri-scontrabilesu armidella stessa cate-goria,

    senz'altro ottimae non

    possiamo quindinon condividerel'opinioneespressa nel seguente pe-riododal Nelsone dal Lockhovennella loro opera citata: Sfortuna-tanxente, il Modello1938 non venneprodottoin calibro9 mm. Para-bellum.Se fosse stata usata questacartuccia, ilModello1938 si sarebbeclassificatocome una delle miglioripistolemitragliatriciimpiegate du-rante la seconda Guerra Mondiale.

    Fabbricata ininterrottamentedal

    ilrffi8ecalibro9

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    cato e fotografatotra AK47 e cara-bine SKS anche il vecchio MAS38. Non sappiamo se ancora ogginelle jungleo nelle risaie indocinesisi aggira qualche " Charlie armatodi questa pistola mitragliatrice,mase iosi fosse, sarebbe veramente in-teressante sapere come stato ri-solto il problema del muniziona-mento.

    Considerando che la quasi totalitdei successivi MAT49 (nati in cali-bro 9 mm.parabellum)catturatidagli americani sono risultatiadat-tati per la cartuccia sovietica 7,62Tokarev, non da escludere che lastessa modificazionesia stata pra-ticata ai sopravissuti MAS38.

    Longue pour pistoleet pistolet

    30,2 mm.8,57 g.19,3 mm.7,75 mm.8,45 mm,0,32 g.5'7 g.

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    '@a

    16" Disegno schemafico dell'armaLeggenda:1 mirino2 perno di fissaggio3 canna4 percussore5 massa battente6 castello7-Arittidell'alzo9 molla dell'alzo10 manicottodi collegamento del

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    II

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    1938 al 1949 (dopo il crollodellaFrancia venne anche impiegatadalleforze di polizianel GovernodiVichy)oltreche nel conflittomon-diale quest'arma vide un esteso usoin Indocina. Dopola catastrofe diDien BienPhu e il conseguentesgombero francese, molte migliaiadi MAS38 rimasero nelle manideiViet-Mindel generale Giap. Cosi,con lo scoppio della crisivietnamitaecco i . consiglieri" statunitensi tro-varsi di fronte queste pistole mitra-gliatricidalla parte sbagliata, ciodal vivodi volata. Ancoranel 1966in un articolosu GUNS (luglio)dedicato alle armi impiegate dai bel-ligerantinel Vietnam,troviamoelen-

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    192021222324252627zo,o30

    tubo porta-mcllatubo porta-mollamolladi recuperotappo di fonclodel tubo porta-nroll.:leva di smontagqioimpugnaturadente di scattoscattoalloggiamentodeila molladelloscattomolla dello scattobarra dello scattopernogrillettoleva della sicuracaricatorepiastra di fondodel caricatoreappendice guida-mollamolla del caricatoreelevatoredente di arresto del caricatorebotola di chiusura del vanocaricatore31 sgancia caricatore.

    Datiprinoipalidella cartuccia 7,65mitrailleur",Lunghezza totale:Peso totale:Lunghezza del bossolo:Diametromassimo della palla:Diametromassimo del bossolo:Peso della carica di lancio:Peso della pallottola:

    SCHEDADELL'ARMA

    Lunghezza totale:Lunghezza della canna:Peso con arma carica:Tipodi funzionamento:Tipo di fuoco:Cadenza teorica di tiro:Calibro:Numero delle rigature:Velocit iniziale:Capacit del caricatore:Peso del caricatore pieno:Sistema di puntamento a)

    b)

    633 mm.225 mm,3.3s0 kg.a chiusura labile(blowback)solo a raffica600 colpi/minuto7,65 mm.4 destrorse350 M/S32 cartucce500 g.mirinocon fessura centraledue rittia diottra

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