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Pinacoteca Ambrosiana
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Orari, ingressi
…per noi oggi fanno davvero un’eccezione perché abbiamo la possibilità di entrare gratuitamente e soprattutto con una guida molto importante: il direttore Mons. Marco Ballarini
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«Federigo ideò questa Biblioteca Ambrosiana con sì animosa lautezza, e la eresse, con tanto dispendio,da’ fondamenti; per fornire la quale di manoscritti, oltre il dono de’ già raccolti con grande studio e spesada lui, spedì otto uomini, de’ più colti ed esperti che poté avere, a farne incetta, per l’Italia, per la Francia,per la Spagna, per la Germania, per le Fiandre, nella Grecia, al Libano, a Gerusalemme. Così riuscì aradunarvi circa trentamila volumi stampati e quattordicimila manoscritti». PS cap. XXII
Qual è il quadro storico culturale entro cui nacque la Biblioteca Ambrosiana e con quale intenti venne fondata?• La Biblioteca Ambrosiana fu voluta dal cardinale Federico Borromeo –
cugino del grande arcivescovo Carlo – che posò la prima pietra nel 1603 e la aprì al pubblico nel 1609. Il cardinale pensò alla Biblioteca non come un semplice luogo di raccolta dei libri, ma come centro di produzione culturale: per questo fondò contestualmente anche il collegio dei dottori, un gruppo di studiosi che fossero a disposizione del pubblico e fossero interessati a svolgere attività di ricerca nel loro ambito di competenza.
(Mons. Franco Buzzi, Prefetto Ambrosiana – intervista del 1/08/2012)
Un’immagine che ci riassume… (un po’ scientifici e un po’ classici)!…un invito a tornare a Milano (per entrare alla Pinacoteca) e per avere un buon ricordo di oggi…quando vedremo nell’atrio della nostra scuola la «Scuola di Atene» a colori…