PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Paperino Snc esempio/POS... · PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A

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  • PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

    Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A Ubicazione cantiere Paperopoli, via Gastone, 8 Tel cantiere 000 87654321 Committente Gamba di Legno Responsabile dei lavori Coordinatore per la progettazione Arch. Andrea Palladio Coordinatore per lesecuzione Arch. Andrea Palladio Approvato 01/02/04 Revisione 07/06/04 Trasmesso al Coordinatore per lesecuzione Il CSE (per avvenuta trasmissione)

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 2/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    1. Dati generali 3

    2. Dati riferiti al cantiere 4 2.2. Esito del rapporto di valutazione del rumore 6 2.3. Turni di lavoro 6

    3. Considerazioni 7 3.1. Piano di sicurezza e coordinamento 7 3.2. Normativa di riferimento 7

    4. Procedure operative e misure di sicurezza 8 4.1. Individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel psc adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere 8

    4.1.2. Allestimento cantiere 8 4.1.3. Sbancamenti e scavi 9 4.1.4. Fondazioni 9 4.1.5. Formazione murature fino al 1 solaio 10 4.1.6. 1 solaio 10 4.1.7. Formazione murature fino al 2 solaio 11 4.1.8. 2 solaio 12 4.1.9. Copertura 12 4.1.10. Opere impiantistiche 13 4.1.11. Intonaci 13 4.1.12. Smobilitazione cantiere 14

    4.2. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO 14 4.2.1. Allestimento ponteggi 15 4.2.2. Misure di sicurezza contro il rischio di caduta dallalto nella posa dei solai e nella formazione della copertura. 15

    5. DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALLINFORMAZIONE ED ALLA FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE 16

    6. Considerazioni finali 16

    7. Allegati 17 7.1. Disegno esecutivo ponteggio 18 7.2. Schede di sicurezza sostanze e prodotti pericolosi 19 7.3. Documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere 20

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 3/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    1. DATI GENERALI

    SEZIONE 1. Anagrafica1 Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A Tel e Fax: 000 12345678 Titolare/Legale rappresentante: Paolino Paperino Direttore tecnico: Paolino Paperino Iscrizione registro imprese 13453411897 n: Iscrizione C.C.I.A.A.: 15551471987 PP Codice attivit ISTAT: 45 Anno di inizio attivit: 1997 Posizione INPS: 8610647576 Posizione INAIL: 8864955126 Posizione Cassa Edile e prov. 7653 Altro: (elenco a parte)

    impresa artigiana

    SEZIONE 2.1. Numero addetti in cantiere2 SEZIONE 2.2. Organico medio Quadri Dirigenti 1 Impiegati

    Organico medio annuo (riferito allanno precedente al rilascio della dichiarazione

    4

    Operai qualificati Operai specializzati 2 Operai comuni 1

    Organico medio previsto per il cantiere in oggetto 4

    SEZIONE 2.3. Contratto collettivo nazionale applicato Edilizia artigiani

    SEZIONE 3.1. Posizione INPS (riferimento anno precedente)

    Addetti (media addetti) Anno Tipo di denuncia Versamento cumulativo dell'anno 4 2003 F24 12.612,00

    SEZIONE 3.2. Posizione INAIL (riferimento anno precedente)

    Addetti (media addetti) Anno Tipo di denuncia Versamento cumulativo dell'anno 4 2003 6.936,84

    SEZIONE 3.3. Posizione CASSA EDILE (riferimento anno precedente)

    Addetti (media addetti) Anno Tipo di denuncia Versamento cumulativo dell'anno 4 2003 4.807,61

    SEZIONE 4. Idoneit tecnico professionale (art. 3, comma8, lettera a, Dlgs 494/96)

    Possesso attrezzature per eseguire le lavorazioni

    SI

    Disponibilit di macchine per eseguire le lavorazioni

    SI

    Possesso degli impianti per eseguire le operazioni

    SI

    1 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/1 2 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/7

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 4/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    Possesso delle risorse tecniche per eseguire le lavorazioni

    SI

    Disponibilit di manodopera per eseguire le lavorazioni

    SI Eventuale personale di supporto.

    SEZIONE 5. Organizzazione della sicurezza

    L'impresa ha adempiuto agli obblighi di cui all'art. 4, Dlgs 626/94

    SI produrre eventuali allegati

    Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione3 Paperino Medico competente4 Dott. Eta Beta Addetti alla gestione delle emergenze (pronto soccorso, antincendio, evacuazione)5 Paperino, Gastone

    Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza6 Non designato Direttore tecnico di cantiere7 Paperino Capocantiere8 Gastone

    SEZIONE 6. specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo

    dall'impresa esecutrice9 Verifica periodica ponteggi Gastone Verifica trimestrale funi mezzi di sollevamento Gastone Movieri Cip, Ciop

    1.1.1.1.

    2. DATI RIFERITI AL CANTIERE

    2.1.1.1. SEZIONE 7. Elenco delle lavorazioni da eseguire10

    Lavorazione Eventuale subappaltatore Durata prevista (u-g) Allestimento cantiere 6 Sbancamenti e scavi Pluto SCAVI 4 Fondazioni 12 Formazione murature fino al 1 solaio 16 1 Solaio 16 Formazione murature fino al 2 solaio 16 2 Solaio 16 Copertura 40 Separazioni interne 10 Impianto idraulico Non individuato Impianto elettrico Non individuato Intonaci 40

    3 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/5. 4 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/4. 5 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/3. 6 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/3. 7 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/6. 8 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/6. 9 DPR 222/2003, Art. 6/1/b 10 DPR 222/2003, Art. 6/1/a/2 e 6/1/c.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 5/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    Totale u-g 176

    2.1.1.2. Le durate indicate costituiscono adempimento agli obblighi di cui al Dlgs 494/96, art. 8, comma 1, lettera f.

    SEZIONE 8. Elenco delle macchine, attrezzature E IMPIANTI11

    Tipo Marca e modello Possesso

    Ponteggi ad elementi prefabbricati12 Fracasso HP 1800 TP Acciaio (1500 mq) Propriet

    Gru Potain Igo MB1 Propriet

    Autocarro con gru FIAT IVECO 150E18K con autogru HIAB 125/4 Propriet

    Silos intonaci Fornitura Sega da banco SCHEPPACH mod. TS/315 Propriet Piegaferri SILLA mod. PS-28 Propriet Betoniera SYRIO con capacit di 300lt Propriet Scale a mano Propriet Ponti su cavalletti Propriet Impastatrice premiscelati PFT HM/24 Propriet Intonacatrice TURBOSOL UNI30 Propriet Casseri in legno del tipo a pannello 400 mq Propriet Travi Knauf 20 plus Propriet Vibratore per calcestruzzo Propriet Cesoia elettrica EDILGRAPPA MJ14 Propriet Puntelli ANSELMI mod. ITALIA Propriet Cabina singola monoblocco W.C. per cantiere BA.ME.C. Torino Propriet Box monoblocco New House C 420 Propriet Impianto elettrico Predisposto da impiantista Propriet Impianto di messa a terra Predisposto da impiantista Propriet

    SEZIONE 9. Elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere13

    Sostanza/preparato Tipo Produttore Scheda Cemento Sacci Srl Si Calcestruzzo Calcestruzzi Spa Si Intonaco Intonantico Colorificio MP Snc Si Colla di montaggio Eco 310 ml Wrth Srl Si Olio disarrmante Disarm-a-AB Axim Italia Spa Si

    11 DPR 222/2003, Art. 6/1/d. 12 Vedi schema esecutivo (Allegato) 13 DPR 222/2003, Art. 6/1/e.

    Alcune sostanze/prodotti individuati non rientrano tra le sostanze pericolose elencate nel D.M. 21/5/1981 n nel suo aggiornamento del 20/12/1989; non pertanto prevista la compilazione di una specifica scheda di sicurezza secondo i criteri del D. Lgs 3/2/97 n 52 e del D. Lgs 16/7/98 n 285 n sono applicabili le norme di cui al titolo VII del D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni (rif. Direttiva 1999/45/CE art. 14). Per quanto possibile sono state reperite note informative atte ad evidenziare i rischi chimici e quelli derivanti dallutilizzo del prodotto (Direttiva 2001/58/CE).

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 6/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    SEZIONE 8. Elenco dei DPI14

    Tipo Numero Elmetti di protezione Dotazione individuale +3 Mascherine monouso 50 Dispositivi di presa del corpo 3 Dispositivi di ancoraggio 3 Otoprotettori Dotazione individuale + 1 confezione tappi Occhiali protettivi Dotazione individuale + 10 Visiere protettive 5 Guanti (protezione meccanica) Dotazione individuale + 50 Calzature di sicurezza Dotazione individuale

    2.2. ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEL RUMORE15

    2.2.1.1. Lesposizione massima al rumore dei lavoratori valutata per il cantiere la seguente: Mansione dB(A) Leq Direttore di cantiere 75 Operaio specializzato 80 Operaio comune 85

    2.3. TURNI DI LAVORO16

    2.3.1.1. Il lavoro sar organizzato secondo la seguente tabella: LND MRT MRC GVD VNR SBT DOM 08:00 12:00

    08:00 12:00

    08:00 12:00

    08:00 12:00

    08:00 12:00

    12:30 17:30

    12:30 17:30

    12:30 17:30

    12:30 17:30

    12:30 17:30

    FESTIVO FESTIVO

    14 DPR 222/2003, Art. 6/1/i. 15 DPR 222/2003, Art. 6/1/f. 16 DPR 222/2003, Art. 6/1/c.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 7/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    3. CONSIDERAZIONI

    3.1. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

    3.1.1.1. Il presente Piano Operativo di Sicurezza (dora in avanti POS) stato redatto tendendo conto di progetti, capitolati e Piano di Sicurezza e Coordinamento (dora in avanti PSC) trasmessi dal Committente.

    3.2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

    3.2.1.1. Il cantiere verr condotto nel rispetto della normativa di sicurezza e salute sul lavoro. Di seguito sono elencate le principali normative di riferimento.

    3.2.1.2. Dlgs 626/94. Attuazione delle direttive comunitarie 89/391/cee, 89/655/cee, 89/656/cee, 90/269/cee, 90/270/cee, 90/394/cee e 90/679/cee riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

    3.2.1.3. Dlgs 494/96. Attuazione della direttiva 92/57/cee concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.

    3.2.1.4. Dlgs 547/55. Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

    3.2.1.5. Dlgs 164/56. Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni.

    3.2.1.6. Dlgs 303/56. Norme generali per ligiene del lavoro.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 8/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4. PROCEDURE OPERATIVE E MISURE DI SICUREZZA

    4.1. INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, INTEGRATIVE RISPETTO A QUELLE CONTENUTE NEL PSC ADOTTATE IN RELAZIONE AI RISCHI CONNESSI ALLE PROPRIE LAVORAZIONI IN CANTIERE17

    4.1.1.1. Le lavorazioni avverranno nel rispetto della normativa di riferimento in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

    4.1.1.2. Nel presente POS sono evidenziate specifiche procedure operative e misure di sicurezza caratteristiche del cantiere in questione.

    4.1.2. Allestimento cantiere

    4.1.2.1. Lallestimento del cantiere prevede la pulizia del terreno e la delimitazione del cantiere, come indicato nel PSC, con rete in materiale plastico.

    4.1.2.2. Laccesso principale avviene dal ponte che conduce al fondo e alla residenza del committente.

    4.1.2.3. Il percorso dei mezzi da cantiere, tra il ponte e lingresso della parte delimitata del cantiere, sar sempre scortato da personale a terra che operer con funzione di moviere al momento dellaccesso alla viabilit pubblica.

    4.1.2.4. Le operazioni di carico-scarico avverranno sempre allinterno dellarea delimitata del cantiere.

    4.1.2.5. La gru del tipo Potain Igo MB1, a rotazione bassa, presenta le seguenti caratteristiche:

    4.1.2.6. Lunghezza di braccio massimo 20 m Carico in punta 0.70 t Carico massiomo 1.80 t Altezza sotto gancio 16

    4.1.2.7. Il mezzo di sollevamento sar montato e smontato da impresa specializzata.

    4.1.2.8. Larea di rotazione della gru sar opportunamente recintata.

    4.1.2.9. I servizi igienici sono messi a disposizione dal committente presso la propriet confinante.

    4.1.2.10. DPI e segnaletica.

    17 DPR 222/2003, Art. 6/1/g.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 9/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.3. Sbancamenti e scavi

    4.1.3.1. Sbancamenti e scavi saranno effettuati da impresa in subappalto.

    4.1.3.2. Durante tali operazioni non saranno presenti in cantiere ulteriori lavorazioni.

    4.1.3.3. DPI e segnaletica.

    4.1.4. Fondazioni

    4.1.4.1. Il getto di sottofondazione sar effettuato su terreno precedentemente scavato, data la modesta profondit dello scavo non si evidenziano particolari rischi di caduta dallalto. Laccesso al fondo dello scavo avverr per mezzo di scalette in legno realizzate sul posto.

    4.1.4.2. Le armature, formate fuori opera, saranno posizionate tramite gru.

    4.1.4.3. I ferri di ripresa sporgenti saranno protetti contro il rischio di impalamento con tavole o funghi in plastica.

    4.1.4.4. Laccesso e luscita delle autobetoniere avverr sempre sotto la vigilanza di un addetto del cantiere.

    4.1.4.5. DPI e segnaletica.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 10/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.5. Formazione murature fino al 1 solaio

    4.1.5.1. La realizzazione delle murature perimetrali e di spina avverr utilizzando ponti su cavalletto con piano di lavoro di larghezza pari a 1.20 m.

    4.1.5.2. Giunti allaltezza del primo solaio inizier la realizzazione del ponteggio perimetrale.

    4.1.5.3. Il distacco massimo dei piani del ponteggio dalle pareti lungo i due lati minori delledificio sar garantito da idonee mensole di estensione dei piani stessi.

    4.1.5.4. La movimentazione dei laterizi avverr tramite forca appesa alla gru dotata di cesta.

    4.1.5.5. DPI e segnaletica.

    4.1.5.6.

    4.1.6. 1 solaio

    4.1.6.1. La posa del solaio in laterocemento avverr con le seguenti modalit.

    4.1.6.2. Formazione delle banchine per la realizzazione delle travature orizzontali per mezzo di scale e trabattelli.

    4.1.6.3. I travetti movimentati per mezzo della gru verranno posati sugli elementi verticali delledificio. Gli stessi saranno ricevuti e posizionati da personale posto sul ponteggio esterno alledificio (muri perimetrali) o su ponti a cavalletto (muri interni).

    4.1.6.4. La messa in opera di rompitratta avverr da apposito scaletta dotata di ampio predellino per la posa dei piedi ad altezza massima di 1.00 m.

    4.1.6.5. La posa degli elementi intermedi in laterizio (pignatte) avverr inizialmente da ponteggio.

    4.1.6.6. Successivamente la posa, avanzando perpendicolarmente alla direzione di completamento, avverr vincolando il lavoratore al ponteggio per mezzo di dispositivo di trattenuta e posizionamento vincolato al ponteggio e al dispositivo di presa del corpo. Si veda punto 4.2.2.

    4.1.6.7. Completata la posa dei laterizi e dei ferri si proceder alla formazione della casseratura e dellarmatura della scala di comunicazione tra i due livelli.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 11/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.6.8. Durante i lavori al livello del solaio non sar consentita la presenza di lavoratori nel piano sottostante.

    4.1.6.9. Una volta completati i getti si proceder alla formazione di parapetti in legname attorno alla scala e sulle rampe della stessa.

    4.1.6.10. Allo stesso modo si proceder alla realizzazione di parapetti sul piano del solaio a sbalzo verso il portico e sulla porta che d verso la terrazza.

    4.1.6.11. DPI e segnaletica.

    4.1.6.12.

    4.1.7. Formazione murature fino al 2 solaio

    4.1.7.1. La realizzazione delle murature perimetrali e di spina avverr utilizzando ponti su cavalletto con piano di lavoro di larghezza pari a 1.20 m.

    4.1.7.2. Il completamento delle murature (compresa la realizzazione degli archi) nella porzione interessata dalle aree porticate (doppio volume) verr realizzato per mezzo di ponteggi metallici appositamente allestiti.

    4.1.7.3. La protezione contro la caduta dallalto verso lesterno delledificio sar garantita dal ponteggio perimetrale.

    4.1.7.4. Il distacco massimo dei piani del ponteggio dalle pareti lungo i due lati minori delledificio sar garantito da idonee mensole di estensione dei piani stessi.

    4.1.7.5. La movimentazione dei laterizi avverr tramite forca appesa alla gru dotata di cesta.

    4.1.7.6. DPI e segnaletica.

    4.1.7.7.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 12/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.8. 2 solaio

    4.1.8.1. La posa del solaio in laterocemento avverr con le seguenti modalit.

    4.1.8.2. Formazione delle banchine per la realizzazione delle travature orizzontali per mezzo di scale e trabattelli.

    4.1.8.3. I travetti movimentati per mezzo della gru verranno posati sugli elementi verticali delledificio. Gli stessi saranno ricevuti e posizionati da personale posto sul ponteggio esterno alledificio (muri perimetrali) o su ponti a cavalletto (muri interni).

    4.1.8.4. La messa in opera di rompitratta avverr da apposito scaletta dotata di ampio predellino per la posa dei piedi ad altezza massima di 1.00 m.

    4.1.8.5. La posa degli elementi intermedi in laterizio (pignatte) avverr inizialmente da ponteggio.

    4.1.8.6. Successivamente la posa, avanzando perpendicolarmente alla direzione di completamento, avverr vincolando il lavoratore al ponteggio per mezzo di dispositivo di trattenuta e posizionamento vincolato al ponteggio e al dispositivo di presa del corpo. Si veda punto 4.2.2.

    4.1.8.7. Durante i lavori al livello del solaio non sar consentita la presenza di lavoratori nel piano sottostante.

    4.1.8.8. DPI e segnaletica.

    4.1.8.9.

    4.1.9. Copertura

    4.1.9.1. Ultimato il getto del 2 solaio verranno completate le murature di sostegno della copertura.

    4.1.9.2. Verr inoltre posizionata la capriata metallica esterna utilizzando lapposito ponteggio. Successivamente sar completato il ponteggio sul lato est al fine di garantire la protezione contro la caduta dallalto nei lavori effettuati al di sopra del piano di copertura.

    4.1.9.3. La copertura sar realizzata mediante formazione di un solaio in latero-cemento.

    4.1.9.4. I travetti movimentati per mezzo della gru verranno posati sugli elementi verticali delledificio. Gli stessi saranno ricevuti e posizionati da personale posto sul ponteggio esterno alledificio (muri perimetrali), sui ponteggi collocati nelle aree porticate o su ponti a cavalletto (muri interni).

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 13/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.9.5. La messa in opera di rompitratta avverr da apposito scaletta dotata di predellino per la posa dei piedi ad altezza massima di 1.00 m.

    4.1.9.6. I rompitratta posizionati nelle aree porticate saranno sostenuti dai ponteggi metalli presenti considerati idonei come da verifica a firma di un tecnico abilitato.

    4.1.9.7. La posa degli elementi intermedi in laterizio (pignatte) avverr inizialmente da ponteggio.

    4.1.9.8. Successivamente la posa, avanzando perpendicolarmente alla direzione di completamento, avverr vincolando il lavoratore al ponteggio per mezzo di dispositivo di trattenuta e posizionamento vincolato al ponteggio e al dispositivo di presa del corpo. Si veda punto 4.2.2.

    4.1.9.9. Durante i lavori al livello del solaio non sar consentita la presenza di lavoratori nel piano sottostante.

    4.1.9.10. Successivamente si proceder alla posa del manto di copertura.

    4.1.9.11. La protezione contro la caduta dallalto assicurata dal ponteggio e dal piano di lavoro realizzato lungo i due lati principali delledificio e dal ponteggio, con funzione di parapetto, posto lungo i due lati minori.

    4.1.9.12. DPI e segnaletica.

    4.1.9.13.

    4.1.10. Opere impiantistiche

    4.1.10.1. Verranno fornite assistenza muraria e opere provvisionali.

    4.1.10.2. DPI e segnaletica.

    4.1.10.3.

    4.1.10.4.

    4.1.11. Intonaci

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 14/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.1.11.1. Lintonacatura sar realizzata per mezzo di materiali premiscelati giunti in cantiere in apposito silos e stesi per mezzo di apposita attrezzatura intonacatrice.

    4.1.11.2. Gli intonaci interni saranno realizzati utilizzando ponti su cavalletti.

    4.1.11.3. Gli intonaci sugli intradossi dei solai saranno realizzati per mezzo di impalcati completi e, per quelli sovrastanti le aree porticate, uitlizzando i ponteggi metallici presenti.

    4.1.11.4. Gli intonaci esterni saranno effettuati utilizzando i ponteggi precedentemente allestiti.

    4.1.11.5. DPI e segnaletica.

    4.1.11.6.

    4.1.12. Smobilitazione cantiere

    4.1.12.1. Come indicato nel PSC i ponteggi rimarranno in opera fino al completamento delle opere di finitura da parte di altra impresa.

    4.1.12.2. In tale occasione si proceder alla verifica congiunta dei ponteggi e alla loro cessione quale nolo allimpresa addetta alle opere di finitura.

    4.1.12.3. Ultimate tali lavorazioni di proceder alla rimozione del ponteggio e alla smobilitazione del cantiere.

    4.1.12.4. DPI e segnaletica.

    4.1.12.5.

    4.1.12.6.

    4.2. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO18

    18 DPR 222/2003, Art. 6/1/h.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 15/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    4.2.1. Allestimento ponteggi

    4.2.1.1. Si allega copia del disegno esecutivo del ponteggio.

    4.2.2. Misure di sicurezza contro il rischio di caduta dallalto nella posa dei solai e nella formazione della copertura.

    4.2.2.1. Durante la formazione dei solai i lavoratori utilizzeranno sistemi di DPI anticaduta. In particolare durante la posa dei laterizi i lavoratori indosseranno un dispositivo di presa del corpo combinato (EN 361, EN 358), saranno collegati al ponteggio per mezzo di un dispositivo scorrevole su linea di ancoraggio flessibile (EN 353) eventualmente bloccato con funzione di posizionamento sul lavoro.

    4.2.2.2. Si vedano gli schemi seguenti.

    4.2.2.3.

    4.2.2.4.

    4.2.2.5.

    4.2.2.6.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 16/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    5. DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALLINFORMAZIONE ED ALLA

    FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE19

    5.1.1.1. Vedi allegato.

    6. CONSIDERAZIONI FINALI

    6.1.1.1. Il presente POS ed i successivi, eventuali, aggiornamenti saranno consegnati in copia al CSE.

    19 DPR 222/2003, Art. 6/1/l.

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    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 17/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    7. ALLEGATI

  • PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A Ubicazione cantiere Paperopoli, via Gastone, 8

    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 18/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    7.1. DISEGNO ESECUTIVO PONTEGGIO

  • PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A Ubicazione cantiere Paperopoli, via Gastone, 8

    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 19/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    7.2. SCHEDE DI SICUREZZA SOSTANZE E PRODOTTI PERICOLOSI

  • SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SUL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO

    Il Calcestruzzo preconfezionato non rientra tra le sostanze pericolose elencate nel D.M. 21/5/1981 n nel suo aggiornamento del 20/12/1989; non pertanto prevista la compilazione di una specifica scheda di sicurezza secondo i criteri del D. Lgs 3/2/97 n 52 e del D. Lgs 16/7/98 n 285 n sono applicabili le norme di cui al titolo VII del D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni (rif. Direttiva 1999/45/CE art. 14). Viene per stilata questa nota informativa per evidenziare i rischi chimici e quelli derivanti dallutilizzo del prodotto (Direttiva 2001/58/CE).

    1. Elementi identificativi del prodotto e del fabbricante 1.1 Identificazione del preparato Conglomerato cementizio fresco, prima dellindurimento.

    Nomi commerciali: vedi schede tecnico-commerciali dei prodotti attualmente in commercio.

    1.2 Utilizzazione del preparato Il preparato utilizzato in edilizia e nei lavori di genio civile. 1.3 Identificazione della societ CALCESTRUZZI S.p.A.

    Via G. Camozzi, 124 24121 Bergamo Tel. 035-4167111 Fax. 035-4167937

    1.4 Telefono di emergenza 035-4167111 2. Composizione/Informazione sugli ingredienti

    2.1 Impasto di componenti diversi

    Aggregati lapidei, cemento, acqua. Eventuali componenti aggiuntivi o sostitutivi: additivi fluidificanti, superfluidificanti, acceleranti, ritardanti di presa aggregati leggeri (polistirolo, argilla espansa) aggregati pesanti altro (ceneri volanti, fumi di silice, fibre metalliche, fibre plastiche). Gli additivi sono comunque presenti in quantit inferiori all1 % con leccezione delle ceneri leggere da carbone.

    2.2 Non attinente 2.3 Il calcestruzzo preconfezionato non classificato pericoloso ai sensi della Direttiva 1999/45/CE del Parlamento

    europeo e del consiglio del 31 maggio 1999, relativa alla classificazione, allimballaggio e alletichettatura dei preparati pericolosi, modificata dalla Direttiva 2001/60/CE della Commissione del 7/8/2001, ma risulta essere irritante a causa del pH elevato (presenza di alcali). Leventuale presenza di sali di cromo (VI) nel cemento, potrebbe dare origine a sensibilizzazione cutanea.

    2.4 Idrossido di potassio C; R35 Idrossido di sodio C; R35 Idrossido di calcio C; R34 Ceneri leggere di carbone Xi; R37; R36/38

    2.5 Identificazione chimica Cemento CAS 65997-15-1 Silice (quarzo) CAS 14808-60-7 Ghiaia/Pietrisco CAS 1317-67-3 Calcio ossido CAS 1305-78-8 Sodio idrossido CAS 1310-73-2 Potassio idrossido CAS 1310-58-3 Ceneri leggere di carbone CAS 68131-74-8

    2.6 Non attinente 3. Indicazione dei pericoli

    3.1 Contatto Gli impasti di cemento, a causa dellelevato pH, possono provocare irritazioni per la pelle, quando il contatto ripetuto o esteso, e lesioni agli occhi in caso di proiezione. Il contatto ripetuto e prolungato della pelle con il prodotto fresco pu provocare sensibilizzazione anche per la presenza di cromo (VI) nel cemento.

    3.2 Ingestione Evitare lingestione. Nessun effetto per modeste quantit. Lingestione di quantit significative pu provocare ulcerazioni dellapparato digerente e delle mucose.

    3.3 Effetti sullambiente Nessun rischio particolare, purch vengano rispettate le raccomandazioni di cui ai successivi punti 6, 8, 12 e 13.

    4. Interventi di primo soccorso 4.1 Contatto con gli occhi Nel caso di contatto con gli occhi, non strofinare, rimuovere il prodotto con acqua corrente, sciacquare e lavare

    abbondantemente con acqua corrente e consultare un medico. 4.2 Contatto con la pelle Rimuovere il prodotto con acqua corrente, sciacquare e lavare abbondantemente con acqua corrente. In

    presenza di arrossamenti cutanei consultare un medico. 4.3 Ingestione In caso di ingestione sciacquare la cavit orale con abbondante acqua e consultare un medico.

    5. Misure antincendio Il prodotto non combustibile n comburente. In caso di incendio in prossimit, possono essere utilizzati tutti i mezzi di estinzione incendi.

    6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 6.1 Precauzioni individuali

    (prodotto fresco prima dellindurimento)

    Evitare il contatto con occhi e pelle: Predisporre i dispositivi di protezione individuale (DPI) idonei per la protezione degli occhi e della pelle.

    6.2 Precauzioni ambientali (prodotto fresco prima

    Contenere il materiale e provvedere al recupero. Non scaricare o disperdere in acqua o fognatura; in caso di dispersione accidentale provvedere alla raccolta prima che entri in eventuali circuiti di acque di scarico o in

  • dellindurimento) corpi dacqua superficiali.

    6.3 Metodi di pulizia Raccogliere il materiale e lavare eventualmente con acqua corrente prima dellindurimento. 7. Manipolazione e immagazzinamento

    7.1 Manipolazione Durante la messa in opera o durante il lavaggio finale delle attrezzature, proteggere gli occhi (spruzzi di boiacca) ed evitare il contatto prolungato con lepidermide utilizzando opportuni DPI. Evitare interventi che producano dispersione di polveri.

    7.2 Immagazzinamento Prodotto con elevata stabilit in condizioni normali duso. 8. Protezione personale/Controllo dellesposizione

    8.1 Provvedimenti di natura tecnica

    Per i casi di movimentazione in ambienti chiusi opportuno adottare misure idonee, provvedendo una adeguata aerazione/ventilazione e in presenza di polveri verificare il rispetto del valore-soglia di 10 mg/mc (TLV-TWA).

    8.2 Protezioni individuali

    Negli impianti o cantieri nei quali si manipola, trasporta, carica e scarica, il calcestruzzo necessario ricorrere in modo sistematico alluso dei DPI. Debbono essere usati guanti, occhiali, indumenti da lavoro e di protezione (tute), stivali

    9. Propriet fisiche e chimiche 9.1 Informazioni generali:

    Stato fisico alla consegna

    Umido-plastico-fluido.

    Colore Grigio in diverse tonalit. Odore Non definibile, caratteristico.

    9.2 Importanti informazioni sulla salute umana la sicurezza e lambiente: pH alla consegna 12 13 Massa volumica 2,2 - 2,5 t/mc

    Non infiammabile, non esplosivo, non comburente. Non solubile.

    10. Stabilit e reattivit 10.1 Condizioni da evitare In casi particolari per agitazione eccessiva possono avvenire fenomeni di segregazione dellaggregato dalla

    pasta cementizia con decadimento delle prestazioni. In caso di temperature estreme, possibile un decadimento delle caratteristiche tecnologiche.

    10.2 Materiali da evitare La reazione chimica tra cemento ed acqua (idratazione) determina la formazione di idrosilicati di calcio e pu portare ad un aumento di temperatura del prodotto.

    10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi

    Nessuno.

    11. Informazioni tossicologiche Il calcestruzzo fresco non un preparato tossico. Comunque necessario evitare:

    contatti frequenti e prolungati; in soggetti sensibili, possono insorgere fenomeni di irritazione cutanea; l ingestione che pu provocare ulcerazione della bocca, e dellapparato digerente; il contatto con gli occhi che pu provocare irritazione delle palpebre, delle cornee e lesione dei globi oculari.

    Dopo manipolazione prolungata negli anni del calcestruzzo senza luso sistematico di idonei DPI esiste la possibilit che si verifichi sensibilizzazione cutanea.

    12. Informazioni ecologiche 12.1 Ecotossicit Non si registra alcun rilascio nellambiente nelle condizioni di normale esercizio. 12.2 Mobilit Non attinente. 12.3 Persistenza e

    biodegradabilit Non attinente.

    12.4 Potenziale di bioaccumulo Non attinente. 13. Osservazioni sullo smaltimento

    Il prodotto eventualmente destinato a smaltimento o recupero deve essere gestito secondo quanto disposto dal DL 5/2/1997 n 22 e Decreti successivi.

    14. Informazioni sul trasporto Il prodotto viene trasportato allo stato umido, pastoso, fluido o superfluido e non rientra in alcuna classe di pericolo per il trasporto di merci pericolose e non quindi sottoposto ai relativi regolamenti modali ADR, IMDG, RID.

    15. Informazioni sulla normativa Il prodotto, non essendo una sostanza classificata pericolosa, non oggetto delle specifiche disposizioni comunitarie o nazionali concernenti limballaggio, letichettatura e la protezione delluomo e dellambiente, ma da considerarsi irritante a causa del pH elevato dovuto alla presenza di idrossidi alcalini (idrossidi calcio, sodio e potassio). Inoltre possono essere presenti modeste quantit di sali di cromo (VI) tali, per, da poter provocare sensibilizzazione cutanea. La scheda qui predisposta ha seguito le disposizioni del Dm 4/4/97 del Ministero della Sanit sullinformativa in materia di sicurezza ed redatta in accordo alla Direttiva 2001/58/CE.

    16. Altre informazioni Nonostante non sia classificato pericoloso al preparato sono state applicate le disposizioni specifiche che figurano allart. 10 (Etichettatura) e definite allallegato V ed allart. 14 (scheda dati di sicurezza) della direttiva 1999/45/CE. Simbolo di pericolo: Xi (irritante)

    irritante

    Frasi di rischio: Consigli di prudenza: R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle S 2 Conservare fuori della portata dei bambini R 43 Pu provocare sensibilizzazione S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle a contatto con la pelle S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare il medico S 36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti S 46 In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o letichetta

    Le presenti informazioni sono rivolte ad operatori professionali. Per ulteriori informazioni contattare:

    CALCESTRUZZI S.p.A. Via G. Camozzi 124 24121 Bergamo tel. 035-4167111 fax 035-4167937

    La presente scheda stata preparata con la collaborazione dellIstituto di Ricerche e Collaudi M. Masini Rho (MI) Rev. 0 del 15/10/2003Le informazioni qui riportate sono basate sullattuale stato di conoscenza. Esse caratterizzano il prodotto con riferimento alle appropriate precauzioni di sicurezza. Non rappresentano garanzia sulle propriet del prodotto.

  • I prodotti MP. sono coperti da Polizza Garanzia Prodotto n. 4.078.884-66-8191 della UNIASS spa Gruppo Generali

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  • SCHEDA DI SICUREZZA NOME COMMERCIALE: DISARM-AB Pag. 1 di 3 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA DITTA 1.1 PRODOTTO: DISARM-AB 1.2 IMPIEGO TIPICO: disarmante per calcestruzzo. 1.3 PRODUTTORE: AXIM ITALIA S.p.A. Stabilimento di Calusco d'Adda (BG), Via Piave 1334 Per informazioni tel.: 035/797284, fax.: 035/790342 2. DESCRIZIONE DEL PRODOTTO 2.1 CARATTERISTICHE CHIMICHE: emulsione di acqua, alchilbenzoli sintetici e sostanze grasse naturali. 2.2 INGREDIENTI PERICOLOSI: nessuno. 3. POSSIBILI RISCHI Prodotto non etichettato, nessun pericolo. 4. MISURE DI PRONTO SOCCORSO 4.1 CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare per almeno 10' con abbondante acqua corrente; se si

    verificano irritazioni consultare il medico. 4.2 CONTATTO CON LA PELLE: rimuovere gli abiti contaminati e lavare le parti del corpo interessate con

    abbondante acqua corrente e sapone. 4.3 INALAZIONE: in caso di esposizione ad elevata concentrazione di vapori, portare la persona

    contaminata all'aria aperta; se si verificano difficolt di respirazione praticare ossigenoterapia; richiedere lintervento di un medico.

    4.4 INGESTIONE: non indurre vomito; richiedere l'immediato intervento di un medico. 5. MISURE IN CASO DI INCENDIO 5.1 MEZZI DI ESTINZIONE: anidride carbonica, polvere chimica, schiuma; usare getti d'acqua unicamente

    per raffreddare le superfici esposte al fuoco. 5.2 MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI: evitare l'uso di getti d'acqua; usare getti d'acqua unicamente

    per raffreddare le superfici esposte al fuoco. 5.3 RISCHI ALL'ESPOSIZIONE: evitare di respirare i fumi o vapori prodotti dalla combustione. 5.4 EQUIPAGGIAMENTO PROTETTIVO PER GLI ADDETTI ALLO SPEGNIMENTO: indossare

    labbigliamento protettivo completo, incluso autorespiratore. 6. MISURE IN CASO DI PERDITA ACCIDENTALE 6.1 PRECAUZIONI PERSONALI: evitare il contatto con la pelle, gli occhi e gli indumenti. 6.2 PRECAUZIONI PER L'AMBIENTE: prevenire la contaminazione dell'ambiente.

    6.3 METODI DI PULIZIA: arginare lo spargimento con sabbia o terra o con altro materiale assorbente idoneo; raccogliere e sistemare in un raccoglitore idoneo per i rifiuti, evitare la formazione di vapori.

  • NOME COMMERCIALE: DISARM-AB Pag. 2 di 3 7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO 7.1 MANIPOLAZIONE: evitare l'esposizione della pelle, degli occhi e l'ingestione. 7.2 STOCCAGGIO: tenere lontano da cibi e bevande. 7.3 NOTE: materiali idonei allo stoccaggio: acciaio al carbonio, polietilene, acciaio inox, teflon,

    polipropilene. 8. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 MISURE DI PROTEZIONE: vedere punto 7.1 8.2 LIMITI DI CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE: non stabilito. 8.3 PROTEZIONE PER LA RESPIRAZIONE: il prodotto ha una bassa tensione di vapore che a temperatura

    ambiente non sufficiente a produrre concentrazioni significative di vapori; in caso di applicazione del prodotto per nebulizzazione e/o aerosol, deve essere impiegato un equipaggiamento protettivo (es. maschera a carboni attivi).

    8.4 PROTEZIONE PER LE MANI: indossare abiti con maniche lunghe e guanti impermeabili. 8.5 PROTEZIONE PER GLI OCCHI: indossare occhiali protettivi. 8.6 PROTEZIONE PER LA PELLE: indossare grembiuli oleoresistenti, calzature alte e chiuse. 9. PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHE

    Aspetto: liquido Colore: bianco

    Densit a 20C: 0,95 1,01 g/ml Punto di infiammabilit: non determinabile Solubilit in acqua: emuls ionabile 10. STABILITA' E REATTIVITA' 10.1 DECOMPOSIZIONE TERMICA: per decomposizione termica e/o combustione non si formano prodotti

    pericolosi; in caso di combustione incompleta si possono formare ossido di carbonio e idrocarburi incombusti.

    10.2 CONDIZIONI DA EVITARE: nessuna in particolare. 10.3 MATERIALI DA EVITARE: agenti ossidanti forti. 11. INFORMAZIONI SULLA TOSSICITA' 11.1 IRRITAZIONE SULLA PELLE TESTATO SUI CONIGLI: lieve irritazione. 11.2 IRRITAZIONE DEGLI OCCHI TESTATO SUI CONIGLI: instillazione di 0,1 ml: lieve irritazione(*). (*) sulla base dei dati disponibili dei singoli elementi. NOTE: CONTATTO CON GLI OCCHI: da moderato a medio potere irritante, non provoca in nessun caso lesioni oculari. CONTATTO CON LA PELLE: contatti frequenti o prolungati possono generare l'insorgere di leggere dermatiti. INALAZIONE: irrilevante data la minima volatilit nelle normali condizioni di impiego. INGESTIONE: bassa tossicit, tuttavia anche piccole quantit ingerite, se raggiungono i polmoni, possono provocare congestioni polmonari (LD

    50 >2000 mg/kg).

  • NOME COMMERCIALE: DISARM-AB Pag. 3 di 3 12. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI ECOLOGICI 12.1 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITA': il prodotto non prontamente biodegradabile. 12.2 POTENZIALE DI BIOACCUMULO: non disponibile. 12.3 TOSSICITA' ACQUATICA: non disponibile. 13. SMALTIMENTO Per lo smaltimento attenersi al DPR 915/82 e normativa collegata. Legge 10/05/1976 n 319. 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO RID-ADR: non ricade. IMDG-Code: - IATA: - Punto di infiammabilit: non determinabile. 15. REGOLAMENTI 15.1 SIMBOLO CEE: nessuno. 15.2 FRASI DI RISCHIO: nessuna. 15.3 CONSIGLI DI SICUREZZA: nessuno. 16. ALTRE INFORMAZIONI La scheda stata redatta in ottemperanza e secondo le istruzioni fornite dalla Direttiva CEE 91/155, recepita in Italia dal DM 28/01/92. _________________________________________________________________________________________ Questo prodotto deve essere immagazzinato, manipolato e usato in accordo con idonee pratiche di igiene industriale ed in conformit con la legislazione vigente. Le informazioni riportate si basano sullo stato attuale delle nostre conoscenze e intendono fornire indicazioni sulle norme di sicurezza. Pertanto non devono essere considerate come garanzia sulle propriet specifiche. _________________________________________________________________________________________

    Data di emissione: 08/02 - 5a Ediz.

  • SABBIE SATAF SRL LOC.TA COSTA CAROLIANA 14 27100 PAVIA C.FISC.P.IVA 01840170185 TEL. 0382/570549-570387 - FAX 0382/570190 Internet: www.sabbiesataf.com E.mail: [email protected]

    sabbie granini ghiaie naturali silicee selezionate sabbie e ghiaie per ledilizia inerti per filtri e pozzi miscele per sabbiatura, collanti, premiscelati quarziti quarzi quarzi ceramicati - antraciti carboni attivi ciottoli bianchi del Ticino ciottoli selezionati

    SCHEDA DI SICUREZZA

    SABBIA SILICEA - SABBIA DI QUARZO 1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E FORNITORE 1.1 Denominazione commerciale Quarzo - SSQP Denominazione aggiunta Sabbia di quarzo

    1.2 Origine Nazionale - francese - tedesca

    1.3 Fornitore SABBIE SATAF SRL

    Loc.ta Costa Caroliana 14 Pavia Tel.0382/570549-Fax0382/570190 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    2 COMPOSIZIONE E INFORMAZIONE SUI COMPONENTI 2.1 Caratterizzarione chimica Materia prima contenente quarzo

    2.2 N C.A.S. 14808 - 60 - 7

    2.3 Denominazione chimica Quarzo

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    3 INDICAZIONE DEI PERICOLI 3.1 In caso di polluzione Dannoso quando si inspira

    3.2 Inspirazione prolungata Seri danni alle vie respiratorie

    (silicosi)

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    4 MISURE DI PRONTO SOCCORSO 4.1 Dopo inspirazione Portare allaria fresca

    4.2 Dopo contatto con la pelle Nessuna

    4.3 Dopo contatto con gli occhi Lavare accuratamente

    4.4 Dopo ingerimento Consultare il medico

    4.5 Azioni da evitare Nessuna

    4.6 Protezione per i soccoritori Nessuna

    4.7 Istruzioni per il medico Nessuna in particolare

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    5 MISURE ANTINCENDIO 5.1 Materiali antincendio idonei Adatti tutti i materiali antincendio

    5.2 Materiali antincendio non idonei Nessuno

    5.3 Eventuali pericoli speciali da Non genera gas o altri elementi pe

    combustione ricolosi derivati dalla combustione

    5.4 Equipaggiamento protettivo specifico Nessuno

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    6 MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6.1 Procedimento di raccolta pulizia Aspirare meccanicamente evitando dispersioni e raccogliere in contenitori ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    7 MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO 7.1 Manipolazione Con macchine aspiranti, in depres-

    sione, per evitare dispersioni di

    polvere. Evitare accumulo di

    cariche elettrostatiche.

    7.2 Stoccaggio In silos - sacchi - contenitori chiusi

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    8 CONTROLLO DELLESPOSIZIONE - PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 Componenti con valore limite di esposizione riferiti al posto di lavoro TLV (USA) 10 mg/m3 (polvere complessiva) 5 mg/m3 (polvere alveolare). Per

    il quarzo, la formula da applicare sar: 10/(X+2)(impolverimento mg/m3)

    (X=% quarzo)

    8.2 Misure di ordine tecnico Assicurare una buona verntilazione

    (vedi cap. 7)

    8.3 Misure protettive individuali

    Protezione respiratoria Mascherina antipolvere fattore protezione P2

    Protezione mani e pelle Nessuna

    Protezione occhi Occhiali

    Particolari accorgimenti igienici Nessuno

  • SABBIE SATAF SRL LOC.TA COSTA CAROLIANA 14 27100 PAVIA C.FISC.P.IVA 01840170185 TEL. 0382/570549-570387 - FAX 0382/570190 Internet: www.sabbiesataf.com E.mail: [email protected]

    sabbie granini ghiaie naturali silicee selezionate sabbie e ghiaie per ledilizia inerti per filtri e pozzi miscele per sabbiatura, collanti, premiscelati quarziti quarzi quarzi ceramicati - antraciti carboni attivi ciottoli bianchi del Ticino ciottoli selezionati

    9 PROPRIETA FISICO CHIMICHE Stato fisico Solido

    Forma Cristallina

    Odore Nessuno

    PH 5 - 8

    Colore bianco - grigio - paglierino

    conforme origine geologica

    Temperatura di fusione 1.300 - 1.600

    Temperatura di ebbolizione 2.230

    Temperatura di decomposizione Nessuna

    Punto di infiammabilit - autocombustione Non applicabile

    Caratteristiche di esplosione Non applicabile

    Pressione e densit del vapore Non applicabile

    Solubilit Insolubile in acqua

    Solubile in acido fluoridrico

    Massa: peso specifico Apparente 1,0-1,5 g/cm3

    Assoluto 2,6-2,7 g/cm3

    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    10 STABILITA E REATTIVITA Prodotti di decomposizione pericolosi Nessuno ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Tossicit acuta ed effetto locali Nessuno

    11.2 Tossicit cronica (silicosi) Lesposizione prolungata alla polve-

    re di quarzo pu provocare danni ir-

    reversibili ai polmoni

    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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    12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12.1 Degradabilit / Persistenza Non degradabile / Persistente

    12.2 Mobilit Nessuna

    12.3 Bioaccomulazione / Tossicit Nessuna

    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Prodotto Pu venire scaricato nei R.S.U.

    dopo avere consultato lautorit competente

    13.2 Imballaggio Riutilizzare dopo opportuna pulizia

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    14 INFORMAZIONI RELATIVE AI TRASPORTI Via terra - mare - aria Nessuna indicazione particolare ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE Contrassegni: FRASI R R20 dannoso alla salute se inalato

    FRASI S S22 non inalare-polvere

    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    16 ALTRE INFORMAZIONI Con i dati sopra riportati, che corrispondono allo stato attuale delle nostre

    conoscenze e delle nostre esperienze, descriviamo il nostro prodotto in vista di

    eventuali esigenze in fatto di sicurezza. Non assumiamo per alcun impegno

    relativo alle propriet ed alle qualit del nostro prodotto.

  • PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Ragione sociale: Paperino Snc Indirizzo/sede legale: 00000 Paperopoli, via Nonna Papera 6/A Ubicazione cantiere Paperopoli, via Gastone, 8

    Approvato 01/02/04 Revisione 12/01/05 20/20 2005 www.ciprianobortolato.it

    7.3. DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALL'INFORMAZIONE ED ALLA FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE