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Per non dimenticare 1 - Franco Auci

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1Questo vuole essere il primo album

di una serie attraverso la quale siintendono ricordare le pagine più belle(speriamo davvero tante, se nonproprio tutte!) della nostra storiasportiva, non mancando tuttavia didare contemporaneamente risalto aicapitoli dimenticati, o spesso rimastiaddirittura quasi sconosciuti, scritti daquanti hanno comunque praticato loSport.Naturale la dedica dell’intera serie

a Giacomo Basciano.

Per non dimenticareSfogliamo un album del nostro sport

Pubblicazione periodicain attesa di registrazione

Editore e direttore responsabile: Franco Auci

STAMPATO IN ITALIA/PRINTED IN ITALY© Copyright marzo 2002by Franco Auci - Trapani

Stampa Arti Grafiche CosentinoVia Conte A. Pepoli, 102 - Trapani

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Trasimeno, purosangue inglese importato dai fratelli Tartamella, durantei preliminari di una delle corse disputate sulla pista allestita al rionePalma nel Mezzagosto del 1950

Giuseppe Manuguerra. Nato a Trapani il 21 aprile 1930, esordì in prima squadra (Caltagirone-Drepanum:1 a 0) il 12novembre 1950 giocando con la maglia n. 7. Era la terza giornata e la squadra granata veniva dalla sconfitta interna (1-3)subita ad opera dell’Augusta, partita, questa, giocata sul neutro di Marsala per gli incidenti che si erano verificati nel finaledell’ultima gara interna del disastroso campionato precedente, conclusosi con la retrocessione dalla C in Promozione. Questadi Caltagirone fu la famosa partita decisa involontariamente da una rete messa a segno dall’arbitro, che era Concetto Lo Bello

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⊳ La mitica JuventusTrapani di Nino Mon-taperto. Siamo nel1950, all’Aula. Da sini-stra, in alto: Lamia,Sammaritano, Morana,Pietro Lazzarino, Fon-tana, Del Carlo, LiCausi e l’allenatoreMontaperto; accosciati:Bonventre, Russo, Fo-dale, D’Amico e Basile

Saverio Catania con Alberto Cardella, allora commissario provinciale dellaF.I.D.A.L., dopo il successo ottenuto nel 1952 a Raganzili in occasione deicampionati provinciali di corsa campestre. Successivamente il portacolori della“Enrico Caruso” conquisterà a Palermo, al termine di una gara indimenticabilesvoltasi alla Favorita, anche il titolo regionale. Catania però non potrà poipartecipare ai campionati nazionali per le difficoltà finanziarie in cui versava lasocietà trapanese u

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⊳ Siamo nel 1954, in via Spalti. Il tempio dellosport trapanese ospitava anche la pallacanestroe questa è una formazione dell’ENAL.Da sinistra, in alto: Pipitone, Angelo Guarnotta,Figuccio, Scalabrino e Rosati: accosciati:Franco Guarnotta, Alberto Cardella, GiacomoGuarnotta, Pollina e Pino Cardella

Stagione 1954-55: AndreaGiacalone, Pio Novara,Salvatore Cefalo e PioCusenza a Salemi, per farsile ossa… u

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Benito Guaiana. Siamo nella stagione 1955-56, che lo vedrà inanellare trenta presenze e realizzare cinque reti. Nato a Trapaniil 24 maggio 1936, Guaiana, che aveva esordito in granata non ancora diciottenne, il 28 marzo 1954 (Trapani-Brindisi 2-1),giocò con il Trapani, ininterrottamente, fino alla stagione 1959-60. Novantadue, in complesso, le sue presenze e diciassette lereti messe a segno. Trapani-Avellino (1-1) la sua ultima partita in granata, il 1° maggio 1960. Esattamente cinque anni prima,il 1° maggio 1955 (Trapani-Reggina 6-1), aveva realizzato il suo primo gol, mentre l’ultimo lo metterà a segno il 16 marzo1958 (Trapani-L’Aquila 1-1). Guaiana giocherà anche due partite in Coppa Mattei (1957-58) e due in Coppa Italia (1958-59)

I cadetti del Trapani impegnati a Marsala nella stagione 1954-55. Da sinistra, in alto: DelCarlo, Montepiccolo, Amico, Serra, Vitti, Pino Lombardo e Ferri; accosciati: Pietro Anselmo,Guaiana, Modica e Ficara

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⊳ Torneo notturno sul campetto dei padrisalesiani. Siamo nel 1956. Una formazione dellaDelfino. Da sinistra: Poma, Di Ranno, Polizzi,Virgilio, Graziano, Grimaudo e De Gregorio

Una formazione della Calcio Libertas, che con-cluse al quarto posto il campionato di I Divisione1956-57. Da sinistra, in alto: il dott. Baiamonte,il presidente Rallo, Bonventre, Cipolla, Saladi-no, Ingrassia, Rocco Prinzivalli, Nicotra e l’al-lenatore Pollina; accosciati: Peppe Lazzarino,Enzo Bellomo, Mineo, Di Pietra e Lazzara uuuuu

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Una formazione dell’Annunziata, sistema-ticamente grande protagonista delle prime edi-zioni del torneo notturno che nel corso dell’esta-te veniva organizzato dai padri rosminiani. Dasinistra: La Russa, Manuguerra, Centonze,Marceca, Culcasi, Fodale e Mastai u

⊳ Una formazione del Nautico che nel1958 prese parte al torneo studentescodi calcio. Da sinistra, in alto: Vultaggio,Valenti, Morandi, Seddio, Guaiana,Polizzi e Peppe Mazzeo; accosciati:Salvo, Ruisi, Torrente e Malato

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Siamo nella stagione 1954-55,campionato di Seconda Divisione.Antonino Aleo, detto tacchetto,con la maglia della Tricolore

Galleria

Erice: 1950. Foto ricordo per Ales-sandro La Torre, Salvatore Messinae Giuseppe Sansica, detto puntina,prima di una partita

Stefano Burgarella e Nino Barbarodopo la premiazione per il succes-so della loro squadra (La Sorgente)nel campionato ragazzi 1954-55

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Enzo Di Marco, tra il mazarese Silvano Vaccara e ilcompagno d’istituto Luigi Indelicato, sul podio dopo lavittoria ottenuta nel lancio del disco. L’agognataaffermazione nella speciale classifica riservata agliis t i tut i è ormai v ic in issima e, mentre s i del ineaaddirittura un trionfo, alla gioia di Di Marco e Indelicatofa da cornice la felicità del loro compagno di squadraCristoforo Galia , che alle loro spalle manifesta, a pugnichiusi, la sua evidente soddisfazione

Liceo Ximenes: quel primo trionfoL’anno scolastico 1957-58 vede il liceo classico “Leonardo Ximenes” di Trapani sfatare un tabù. Curata dal prof.

Rizzo, la formazione liceale, il cui piazzamento migliore in precedenza è stato un secondo posto, peraltro ex aequocon il Nautico, alle spalle del Tenico nel 1953, infatti riesce finalmente a imporsi nei campionati provinciali studen-

teschi maschili di atletica leggera. E, grazie a una squadrafortissima, lo fa anche largamente, come dice la classificafinale riservata agli istituti. Il Liceo Trapani totalizzainfatti 207 punti contro i 128 del Liceo Marsala (secondo)e i 115 del Tecnico Trapani, che ha vinto le ultime cinqueedizioni della rassegna, ma che stavolta deve accon-tentarsi del terzo posto.

Due le vittorie nelle gare individuali, quelle ottenuteda Alberto La Via (1,60 nell’alto) e da Enzo Di Marco(34,47 nel disco), ma a salire sul podio sono anche Nino

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Primavera del 1958. Pista e pedane in carbonella del vecchio, gloriosoimpianto di via Spalti ospitano i campionati scolastici di atletica legge-ra. La tradizionale rassegna provinciale maschile studentesca fa regi-strare il clamoroso successo del Liceo-Ginnasio “Leonardo Ximenes” diTrapani. Nella foto i ragazzi curati dal prof. Rizzo schierati, con il loropreside, prof. Pietro Ruggieri, durante la cerimonia di premiazione

Marino, secondo negli 80 ostacoli (11"9), Cristoforo Galia, secondo nei 1.000 (2’54"2), Mario De Giacomo, se-condo nel lungo (5,67), la 4x100, seconda in 49"2, Nino Safina, terzo negli 80 piani (10" netti) e Luigi Indelicato,terzo nel disco (32,02).A conferma di quella svolta (che fece scalpore, ma che durò soltanto due anni, visto che dal 1959-60 tornò a domi-

nare la scena il Tecnico, destinato comunque a lasciare la ribalta a partire dal 1961-62 con la suddivisionein Commerciale eGeometri), il G.S.Ximenes Trapani siripeterà nella pri-mavera del 1959,quando, con i suoi158 punti, grazie so-prattutto ai podi otte-nuti da Enzo Di Mar-co, primo nel pesocon 12,15, da NinoSafina, secondo nellungo con 5,95, dalla4x100, seconda in47"7, e da VitoTerranova, terzo ne-gli 80 ostacoli in12"1, riuscirà ad ave-re la meglio sulT e c n i c o T r a p a n i(151) e sul NauticoTrapani (137).

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Gennaio 1959: una forma-zione della Marcozzi, lasquadra C.S.I. della parroc-chia del Sacro Cuore diGesù voluta dall’attivissimoPadre Carlo Ramondetta.Da sinistra, in alto: il presi-dente Michele Monaco, Mi-celi, Porporino, Pompeo,Pellegrino, Catanese e Gio-vanni Prestigiovanni; acco-sciati: Matteo Prestigiovan-ni, Augugliaro, Campo, An-toci, Modica e Impellizzeri

1959, quel torneonotturno all’Aula…

Promosso soprattutto dai Commessi, che già daqualche tempo hanno saputo dar vita ad un belsodalizio che si dedica al calcio amatoriale,nell’estate del 1959 si svolge all’Aula un torneonotturno che riscuote un notevole successo. Viprendono parte sei formazioni, tra le quali siimpone la Nuova Sicilia, che, totalizzando 13 punti,regola S.A.S.T. (12), F.I.L.C.E.A. (11), Electra(10), Cine Meccanica (9) e Piccola Roma (5)

Arbitr i e dir i -gent i posanoper una foto ri-cordo nel corsodi quel torneo.Da sinistra:Pietro Bellomo,L a B a r b e r a ,Enzo Bellomo,Caliò , Ficara,Minaudo, Bra-schi e Frazzitta

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⊳ Una formazione della F.I.L.C.E.A.(Federazione Italiana Lavoratori Com-mercio e Artigianato). Da sinistra: ilpresidente Pietro Bellomo, FrancoMogliacci, Enzo Carpitella, GasparePassalacqua, Benito Nicosia, Seba-stiano Maltese, Eugenio Safina, Sal-vatore Prinzivalli, Antonio Benzi, Giu-seppe Marceca, Giacomo Mistretta,Eugenio Romano, Giovanni Mastai, ilsegretario e D.T. Salvatore Cottone eil cassiere Gaspare Romano

U n a f o r m a z i o n e d e l -l ’Electra, che aveva vi-sto le dit te Scarpit ta eCostantino unire le for-ze. Da sinistra, in alto:Giovanni Ancona, Salva-tore Amoroso, AntonioDenaro, Peppe Giacalo-ne, Franco Saura, Alber-to Seidenari, Vittorio Ac-cardo, Andrea Flores, i lrag. Palermo, (?), Car-melo Munafò , Anton ioSchifano, Marco Vassal-lo, Salvatore Gianno, (?), Salvatore Mazzeo, Angelo Schifano e Mariano Di Giovanni; accosciati: EgidioSeidenari, Antonio Vassallo, Sebastiano Sansica, (?), Sarino Matranga, Vito Monreale e Peppe Maltese

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Maggio 1960. Il sollevatore del-l’ENAL Trapani Giuseppe Romano(cat. gallo), che nel giro di pochimesi ha già trionfato nel “TrofeoGazzetta” e nel campionato nazio-nale di III Serie, si aggiudica a Mila-no anche il titolo italiano di II Serie.

Sta per scattare la stagione ciclistica 1960. Lasquadra con la quale la Velo si prepara adaffrontare le numerose gare in programma posaper la rituale foto ricordo. Da sinistra, in alto:Mulè, Di Marco, Alestra, il dirigente notaioTardia, Grimaudo, Maragioglio e Fundarò;accosciati: Ricupero, Lunetta, Polizzi e Danubio

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I ragazzi del Trapani che nel1961-62 si laurearono cam-pioni regionali juniores semi-pro’. Da sinistra, in alto:G.Maria Romano, l’allenatoreAndrea Giacalone, Manu-guerra, Isca, Vassallo, Cop-pola, Ciotta, Benivegna e Clo-rofilla; accosciati: Gervasi,Venuti, Pecorella, Arceri,Peppe Bellomo, Antoci, Ca-stiglione, Alagna e Di Bella

Nel maggio del 1962 la fortissima formazione juniores del Trapani vive un momento magico conquistando il titolo regionaleriservato alle società del settore semiprofessionisti e facendo quindi sognare traguardi più prestigiosi.

Superato di slancio l’ostacolo Mazara (3 a 1 allo stadio, con tripletta di Antoci, e 2 a 0 in trasferta, con reti di Antoci e Bellomo),i ragazzi granata nella gara per il titolo, a Palermo, sul terreno del Cantiere Navale, si trovano di fronte il Siracusa, al quale rifilanoaddirittura cinque reti (a bersaglio Antoci e Vassallo, con una doppietta ciascuno, e Venuti), giocando nella seguente formazione:Pecorella; G.M. Romano, S. Romano; Vassallo, Di Bella, Castiglione; Arceri, Alagna, Antoci, Bellomo, Venuti.

Nel turno successivo i granata devono vedersela con la Reggina, che nella partita di andata, il 27 maggio 1962, affron-tano allo stadio in anteprima (è in programma Trapani-Siracusa). Ed è una nuova vittoria (2 a 0, firmato Arceri e Bello-mo). Ma il grande sogno, purtroppo, si ferma lì. La partita di ritorno infatti è un’autentica Waterloo. Riviviamola nelricordo di Peppe Bellomo. “Si trattò - rileva - di una giornata incredibile, caratterizzata da un forte vento di scirocco.Dopo che la Reggina era passata in vantaggio, riuscimmo a riequilibrare il risultato con Antoci e così andammo al ripososull’ 1 a 1. Pensavamo senz’altro di potere andare avanti, anche perché all’inizio del secondo tempo colpimmo una traver-sa con Ciotta, ma a quel punto subimmo due reti, ci innervosimmo e, peraltro con il vento contrario, non solo non ci fu piùniente da fare, ma chiudemmo anche davvero male, in nove per due espulsioni e incassando addirittura altre tre reti”.

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le permetterà di lanciarsi addirittura all’inseguimento della stessa S.G.E.S., alla quale contenderà la promozione in I Categoriafino all’ultima giornata, quando tutto si risolverà, purtroppo, in un’autentica beffa.

Ma riviviamo quell’impresa con l’ausilio di un ritaglio stampa dell’epoca. I trapanesi scendono in campo nella seguenteformazione: Lunardi; Poma, Scandaliato; G. Ancona, Borin, Graziano; Mastai, B. Sorrentino, Frusteri, Flores, G. Sorrentino.“Ad inzio di ostilità”, leggiamo, “secondo uno schieramento tattico ormai in voga sui campi di calcio, l’ala sinistra

Quando Mastaisembrò…Kopa

Una formazione della Calcio Libertas Trapani 1961-62. Dasinistra, in alto: Giovanni Ancona, Borin, Lunardi, Poma,Bartoluccio Sorrentino e Graziano; accosciati: Mastai, Cefalo,Scandaliato, Flores e Pio Sorrentino

6 maggio 1962. La Libertas Trapani stadisputando un bel campionato di II Categoriae alle spalle della fuggitiva S.G.E.S. Palermo,che ha 23 punti, prova a contendere ilsecondo posto alla Juventina Palermo, chene ha 19, mentre i canarini sono a quota 17.Ma quel giorno la squadra di Enzo Pollina èchiamata a far visita alla capolista ed è alloranaturale pensare che il turno possa risultarefavorevole alle formazioni palermitane.

Però così non è perché la Libertas, moltoattenta, ben disposta in tutti i reparti e con unMastai che fa letteralmente impazzire gliavversari, riesce a realizzare il colpaccio(2-1 il risultato, con i locali a bersagliosoltanto a dieci minuti dalla fine!), cosa che

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Sorrentino si porta a ridosso delcorpulento centromediano Borinin funzione di libero ed in taleposizione rimane sino alla finedell’incontro. L’ala destra Mastai(alcuni tifosi lo hanno immodesta-mente paragonato al franceseKopa…, potenza della TV!) e l’al-tro Sorrentino giostrano legger-mente arretrati e rimangono cosìall’attacco il centravanti Frusterie la mezz’ala Flores… Ed è pro-prio quest’ultimo che già al 4'…porta in vantaggio la sua squadraa seguito di una classica azione dicontropiede. La squadra trapane-se non si dimostra paga dell’inspe-rato vantaggio iniziale e, visto cheil diavolo non è poi tanto bruttocome lo si dipinge, comincia a farepiù frequenti puntate a rete. Al 9'una travolgente azione dei due iso-lati attaccanti canarini mette indifficoltà il terzino Lo Monacoche, alzando il pallone a candela,lo manda a finire alle spalle del-l’esterrefatto portiere…”.

Da sinistra, in alto: il presidente Giacalone,Nino Prinzivalli, Irienti, Spanò, Cognata,Giovanni Galia, Alogna e Gabriele; accosciati:Croce, Incalcaterra, Stefano Giacalone, FrancoGiacalone, Milazzo e Franco Aiello

L’Esperia 1961-62

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⊳ La Delfino in una formazionedella stagione 1961-62, che la videaggiudicarsi il titolo juniores. Da si-nistra, in alto: Roccaforte, Cintura,Pollina, Malato, Gianquinto, Costan-tino, Pace, Gucciardi, Borghi e l’al-lenatore Salvatore Prinzivalli; acco-sciati: Cracchiolo, Cimino, Grimau-do, Bonfiglio, Sciacca e La Porta

Una formazione della Matteotti chevinse il campionato di III Categoria1961-62 totalizzando 19 punti e re-golando, nell’ordine, Primavera Pa-ceco (17), Esperia e Piccola Roma(15), Dop. PP.TT. (12), Cral Bancodi Sicilia, penalizzata di un punto (5),ed Excelsior, penalizzata di 3 punti(-3). Da sinistra, in alto: Amico, Ga-briele, Cosentino, Cottone, Vittorio-so, Passalacqua, Figlioli e Caruso;accosciati: Mancuso, Vassallo, Sieli,Torre e Olivastri u

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1o Torneo Sansica: vince la Rosminima il «Sacro Cuore» sta arrivando

Il G.S. Sacro Cuore che nel1962 partecipò alla prima edi-zione del “Torneo Sansica”,che, organizzato dal C.S.I., sisvolgeva sul campetto dei pa-dri rosminiani. Da sinistra, inalto: Alberti, Antonio Galia,l’allenatore Rosano, Cam-paniolo, Reina, Brugnone eBiagio Arceri; accosciati:Cardillo, Barrabini, BaldassareGalia e Battaglia. I ragazzi delSacro Cuore concluderannoquella edizione del “Sansica”,vinta dalla Rosmini, soltantoal sesto posto, ma sta già na-scendo il nucleo che, a parti-re dal 1963, dominerà il tor-neo per tre anni consecutivi

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Ottenuta la B nel 1962, dopo averevinto a Palermo le finali regionali delcampionato di Promozione contro agri-gentini e nisseni, l’A.S.P. (Associazio-ne Sportiva Parrocchiale) Rosmini, adistanza di un anno, sta addirittura mar-ciando verso la serie A.

Peppe Vento e compagni nel gironeoccidentale del campionato di serie B1962-63 hanno letteralmente spopo-lato, realizzando una media punti par-tita più che doppia rispetto a quelladei punti subiti (78,75 contro 38,5!) eregolando Lavexpress Caltanissetta,Libertas Palermo e altre due forma-zioni nissene, Libertas Giammei eDop. Ferroviario. Gli artefici di que-sta straordinaria cavalcata sono stati idue Vento, Fodale, Crimi, Voi, AldoGuarnotta, La Deda, Ruffino, Lunga-ro, Naso, Gallo, Cottone, Crapanzanoe Vinci.Ammessa alle finali per la promozio-

ne in A, la Rosmini è stata inserita nel

Giugno 1963. Rotta Serie A, gli impagabili ra-gazzi della Rosmini stanno scrivendo uno deicapitoli più esaltanti dello sport trapanese. Dasinistra, in alto: Lilli Vento, Gallo, Aldo Guar-notta, Crapanzano e Fodale; accosciati: Naso,Crimi, Peppe Vento, Voi e Lungaro

Il miracolo Rosmini

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girone D, con Gioventù Salerno, Catanzaro, Libertas Matera e Grifone Catania. Sembra già un sogno, ma i ragazzitrapanesi, vincendo via via ogni timore riverenziale, se la giocano e dopo l’affermazione di Matera credere nellaconquista del grande traguardo diventa più che legittimo. Così, alla penultima giornata, il 16 giugno 1963, grazie al65 a 52 rifilato alla Gioventù Salerno, la Rosmini conquista la storica promozione addirittura con una giornata di

Una formazione dell’Edera 1962-63. Da sinistra, in alto: Cardillo,Naso, Reina, Irienti, Muccioli, Cognata e Spanò; accosciati: l’alle-natore Marrone, La Commare, Alberto Barbara, Corbasi, Lipari,Martinico e il dirigente Cardillo

anticipo. Al turno conclusivo, cheprevede Grifone Catania-Rosmini(e sarà un nuovo trionfo) nonchéGioventù Salerno-Catanzaro, men-tre riposerà la Libertas Matera, il gi-rone infatti si presenta con questa si-tuazione di classifica (a tal proposi-to va ricordato che allora in ognipartita alla squadra perdente veni-va assegnato un punto): Rosmini eCatanzaro p. 12, Libertas Matera 11,Gioventù Salerno 10 e Grifone Ca-tania (penalizzata di un punto perrinunzia) 8.

La Rosmini quel 16 giugno1963 schierò Guarnotta, Crimi,Fodale, Voi, i due Vento, Crapan-zano, Castelli (che alla compa-gnia si era aggregato nella faseconclusiva del girone finale),Gallo e Guitta e i 65 punti furonorealizzati da Crimi (18), Fodale(2), Voi (8), Peppe Vento (34) eSvanild Roald Vento (3).

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Campionato juniores 1963-64:quella doppia finale

Il campionato di Lega Gio-vanile 1963-64 si giocò su duegironi. Nel primo l’Esperia re-golò Fiamma, Trapani, Liber-tas Xitta, Morandi e C.S.I. Ju-venilia, mentre nel secondo laRosmini ebbe la meglio su Pic-cola Roma, Paceco, A.S. Juve-nilia, Edera, Delfino e FurieRosse.

La finale pertanto avrebbedovuto vedere di fronte Espe-ria e Rosmini, ma quest’ultimavenne esclusa per un problemadi cartellini (CSI) e in sua so-stituzione subentrò la PiccolaRoma, che nel girone B si eraclassificata al secondo posto.

La Rosmini naturalmentepresentò reclamo, ma la finale

Una formazione dell’Esperia che si aggiudicò il campionato di Lega Giovanile 1963-64caratterizzato dalla doppia finale che Aiello e compagni furono costretti a giocareprima con la Piccola Roma e poi con la Rosmini. Da sinistra, in alto: Stefano Gia-calone, Franco Aiello, Corso, Virgilio, La Grutta, Morreale, Papa e il presidentePeppe Giacalone; accosciati: Aloia, Barbara, Ninni Galia, Ellena, Lamia e Alogna

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La Rosmini in una formazione della stagione1963-64. Da sinistra, in alto: Cognata, Guitta, Gallo,Renato Guarino, Gianquinto, Morana e l’allenatoreBarbaro; accosciati: Campo, La Via, Antonio Galia,Marcantonio e Tumbarello. Quando giocò la finalela squadra di Barbaro fu costretta a rinunciare a duepedine importantissime, De Lauro e Perniciaro

venne fatta giocare ugualmen-te ed Esperia e Piccola Romadiedero vita a una gara indi-menticabile, che fece registra-re il successo (3 a 2) della pri-ma, capace di capovolgere lasituazione dopo che i gial-lorossi avevano replicato al-l’iniziale svantaggio riuscen-do addirittura a ribaltare il ri-sultato.

Ma fu tutto inutile. Infatti,avuto buon esito il reclamo dellaRosmini, fu necessario giocareuna nuova finale. L’Esperiacomunque ce la fece ancora unavolta. 2 a 1 il risultato, con retedecisiva messa a segno in zonaCesarini da Noto. Da parte suala Rosmini, priva di Perniciaroe, in particolare, di una pedinafondamentale quale De Lauro,dopo che gli avversari avevanosbloccato il risultato grazie a unabellissima rete di Corso, non erariuscita ad andare oltre ilmomentaneo pareggio.

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Stagione 1963-64. Una formazione del Paceco, che, dopo leaffermazioni dell’annata precedente, si sta facendo onore an-che in Seconda Categoria. Da sinistra, in alto: Taranto,Giovanni Galia, Adamo, Novara, Del Franco e Cusenza; acco-sciati: Zichichi, Parrinello, Margagliotti, Gabriele e Guidotto

Squadra rivelazione nella Lega Giovanile 1961-62, la Primavera Paceco nella stagione successiva ha spopolato. Infat-ti prima è riuscita ad aggiudicarsi il titolo juniores battendo in finale l’Esperia per 3 a 2 (Samannà al 9', quindi S.Giacalone al 16' e Croce al 20' per l’Esperia e infine Guidotto al 31' e ancora Samannà a un minuto dal riposo) e poi,scavalcando proprio nella giornata conclusiva l’Olimpia Marsala grazie al successo (un altro 3 a 2) ottenuto nel confron-to diretto, ha fatto suo anche il campionato di III Categoria.Un autentico ciclone questo Paceco, perché nell’estate del 1963, a soli sette giorni dal successo ottenuto (dopo spareg-

Ciclone Paceco

gio con la Don Sturzo: 4-3) nel I Torneo Giovan-ni XXIII, organizzato dal C.S.I., il 31 agosto e il1° settembre ha vinto a Erice anche la I CoppaMaria SS. di Custonaci. E proprio tale manife-stazione ha evidenziato il gran carattere di que-sta squadra, che in semifinale ha battuto i ragazzidel Trapani con una rete di Margagliotti allo sca-dere dei supplementari, mentre nella finale con-tro la Mazarese, diretta da Braschi, Cosentino eParinello sono riusciti a ribaltare il risultato dopoche agli avversari avevano replicato con due retiall’iniziale marcatura di Cosentino.

Dotata di eccezionali doti agonistiche e seguitaovunque da un pubblico appassionatissimo, que-sta squadra, che ormai si chiama semplicemen-te Paceco, al suo primo anno in II Categoriasarà così addirittura la terza forza del campio-nato, alle spalle della Libertas e del Salemi.

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26 aprile 1964. La Libertas Trapani rimanda battuto il Balestrate (2 a 1) e, dopo essere stata beffata per duestagioni consecutive, prima dalla palermitana S.G.E.S. e poi dalla Kronion Sciacca, è finalmente in I Categoria.Nella foto la formazione che giocò quella partita. Da sinistra, in alto: Baiata (dirigente), il presidente Messina,Lazzara (massaggiatore), Scandaliato, Morici, Rizzo, Rallo, Serra e l’allenatore Pollina; accosciati: Di Stefano,Bartoluccio Sorrentino, Pecorella, Torchiano, Mastai, Biondo, Pio Sorrentino e Tartamella (segretario)

La Libertas, finalmente, in I Categoria

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Il campionato di Lega Giovanile 1964-65 in un girone ha fatto registrare il netto predominio dell’Esperia, mentrenell’altro ha visto la Libertas avere la meglio sulla Fiamma.

Tiratissima la finale alla quale danno vita le due squadre: passa in vantaggio l’Esperia con Corso, quindi la Libertasriesce a riequilibrare il risultato con Remo Casali e poi è una rete messa a segno da Erasmo Aiello a dare il titolo junioresall’Esperia, che peraltro pochi giorni dopo farà suo anche quello riservato agli allievi.

Va rilevato che, battuta la Libertas, l’Esperia vedrà poi interrotto il suo cammino nelle finali regionali soltanto in

Foto ricordo prima della finale del campionato juniores giocata all’ Aula il 14 marzo 1965 fra i ragazzi della Libertas(a sinistra) e quelli dell’Esperia (a destra). Al centro Pasquale Marino, allora presedente del Settore Giovanile delcomitato provinciale della F.I.G.C., Matteo Prestigiovanni, Genovese, Di Bella, Ignazio Briulotta e Graziano

Quella finale “juniores”

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I ragazzi del Trapani nella formazione che a Marsala sta per affrontare nellafinale provinciale juniores semipro’ gli azzurri locali. Da sinistra, in alto: Mon-talto, Renato Guarino, Ingrasciotta, Campo, Ettore Guarino e Tobia; acco-sciati: Mazzei, Imere, Giardina, Pizzo e Gianquinto. La formazione granatasupererà l’ostacolo Marsala (1 a 0), ma poi le sarà fatale la finale regionale

semifinale, quando a Mazara,contro la Kronion Sciacca (parianche dopo i tempi supplemen-tari: 2 a 2) verrà eliminata dallamonetina.Questo il tabellino della finale

juniores tra Esperia e Libertas:

ESPERIA 2

LIBERTAS 1

ESPERIA: Manuguerra; Da-miano, Lamia (cap.); Aloia,Martinico, Papa; Corso, Galia,Aiello, Vella, Barbara.LIBERTAS: Brugnone; Lazza-ra, Certa; Biondo, Anguzza(cap.), Di Stefano; Cosenza,Maida (Maltese), Casali, Poli-cani, Sorrentino.ARBITRO: Di Bella (collabo-rato da Matteo Prestigiovanni eda Ignazio Briulotta).RETI: all’8' Corso; nel II t., al12' Casali e al 27' Aiello.

Nella stessa stagione il Trapani arriverà alla finale regionale juniores riservataalle società del settore semipro’, ma a Termini Imerese verrà battuto (2 a 0)dall’Acquapozzillo Acireale.

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All’inizio di luglio del 1965 Peppuccio Aleoregala allo sport trapanese l’alloro più prezioso:un titolo mondiale. Lo conquista, dopo quattromassacranti giornate di gara, in una specialitàche è senz’altro tra le più difficili, il tiro alpiccione.

Aleo ha cominciato nel 1951, a quattordicianni, e, fra l’altro, vanta già un secondo postoagli Europei di Venezia (con 19/20) nel 1957 eun quindicesimo e un ottavo posto ai Mondialidi Roma e Barcellona e nel 1965 si è giàpiazzato ottavo agli Europei di Milano (ancoracon 19/20).

Allo Stand della Murata di San Marino, doverealizza la grande impresa, lo specialistatrapanese deve vedersela con altr i 442concorrenti. Ai 25 piccioni restano in lizza inquattro, il belga Renèe de Potestà e tre italiani,Amilcare Bodini, Alberto Caprara e il nostroAleo, che devono sostenere un barrage a 10piccioni. Aleo rimane calmo e fa suo ilMondiale con un 35/35 che eguaglia i lformidabile primato detenuto dal fuoriclasseGiovanni Bodini.

Il clou, come leggiamo sulla stampa deltempo, al 33.mo turno, quando l’unico rivale

A San Marino

Peppuccio Aleoci regala

il “mondiale”

di tiro al piccione

L’ALLORO PIÙ BELLO

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Peppuccio Aleo portato in trionfo al suo arrivoa Trapani dopo la conquista del titolo mondiale

di Aleo rimasto ancora in gara venivapalesemente aiutato dalla dea bendata in virtùdi un volatile che, colpito, batteva sul culminedella rete rimbalzando poi fortunosamente incampo. Ma il tiratore trapanese non si perdevad’animo e rispondeva da par suo, fermando inzona utile, come scrisse allora Italo BrunoFabbri sul Notiziario di Caccia e Pesca, “unvolatile di terza cassetta che riteniamo sicontino sulle dita i tiratori i quali sarebberoriusciti a colpire utilmente”.

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Estate 1968: Alberto Nicosia partecipa al corso peristruttori di nuoto organizzato dalla presidenza nazionaledel Centro Sportivo Italiano a Paderno del Grappa (TV).Tornato in sede, si rafforza in lui la volontà di dar vita auna società che possa rilanciare il nuoto trapanese e ilsogno, coltivato da anni, ben presto si realizza. Ciò purtra le mille difficoltà che presenta l’ambiente, soprattuttovisto che manca l’impianto, e pertanto nella piena consa-pevolezza che, almeno inizialmente, bisognerà arrangiar-si: ma la fiducia non manca e l’entusiasmo è immenso.

Così, il 10 settembre 1968, nasce l’U.S. Brema, conla precisa volontà di accostare la volontà di rinascita

1968: nascela Brema

1969: i primi quattro classificati della cat. juniores della seconda edizione della traversata a nuoto Villa Nasi - Torre di Ligny(l’anno prima aveva vint o Giuseppe Ettari). Da sinistra: Ignazio Frittitta (Delfino), quarto, Salvatore Gigante (Brema), terzo,Salvatore Bianco (Delfino), secondo, e Salvatore Basciano (Don Bosco Acli), che si impose coprendo la distanza in 9’50"5

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La Brema non praticava esclusivamente il nuo-to, cosa che, in realtà, vista l’assoluta man-canza di impianti, poteva fare soltanto in esta-te. Nelle altre stagioni curava diverse discipli-ne, tra le quali anche la pallavolo. Nella foto laBrema (che aveva già vinto tra gli allievi nel1969) nella formazione che nel 1970 si aggiu-dicò appunto il titolo provinciale juniores CSIdi volley. Da sinistra, Bianca, Caruso, Camma-reri, Gianno, Figuccio, Cusenza e Nicosia

del nuoto locale a quella cheanima il nuoto nazionale,colpito dalla tragedia del 28gennaio 1966, quando, nel-le vicinanze di Brema, sischiantò al suolo un aereosul quale viaggiavano settenuotatori della squadra na-zionale ital iana (BrunoBianchi, Amedeo Chimisso,Sergio De Gregorio, Car-men Longo, Luciana Mas-senzi, Dino Rora e DanielaSamuele), l’allenatore Pao-lo Costoli e il telecronistaNico Sapio.

Consulente ecclesiasticodon Antonino Adragna e pre-sidente Alberto Nicosia, glialtri dirigenti della Bremasono Eugenio Sanna (vicepresidente), Giuseppe D’An-gelo (consigliere tecnico) ei consiglieri Giuseppe Sam-martano, Gioacchino Allot-ta, Carlo Greborio, Pieran-gelo Traball i , AgostinoNaso e Rosario Cardinale.

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Agosto 1969. Ecco lo scenario all ’arrivo della seconda edizione della traversataVilla Nas i -Torre di Ligny, indetta dal G.S. Delfino e organizzata dal C.S.I., in seno al quale ilpresidente della Commissione Tecnica Nuoto era Alberto Nicosia, fondatore della Brema