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bernardetta-lamberti
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P.E.CU.P.
le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
le abilità operative apprese (il fare consapevole)
l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali (l’agire)
condizione per
maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente
lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale.
CONOSCENZE
Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
ABILITA’
Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know how per portare a termine compiti e risolvere problemi.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)
COMPETENZE
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale
Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
L’attenzione è ai risultati di apprendimento (outcomebased approach)
piuttosto che
alla durata degli studi (numero di anni),
alle situazioni di apprendimento (formale, informale, non formale)
alle modalità di insegnamento (inputbased approach).
Al centro è posta la persona che apprende
l’utilizzo di
metodi induttivi
metodologie partecipative
una intensa e diffusa didattica di laboratorio
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
attività progettuali
alternanza scuola lavoro per sviluppare il rapporto col territorio e le sue risorse formative in ambito aziendale e sociale.
I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica
sulla base di apposite convenzioni con
le imprese
le rispettive associazioni di rappresentanza
le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura
enti pubblici e privati
finalità
attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro
favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile
correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
necessità dei rapporti con il contesto territoriale
facilita uno scambio di informazioni continuamente aggiornato
sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese
sulla reale "spendibilità" dei titoli di studio nel mercato del lavoro
sulle prospettive di sviluppo delle professioni
sulle competenze specifiche richieste dal sistema produttivo
sulle condizioni migliori per organizzare efficacemente gli spazi di autonomia e di flessibilità che tali scuole hanno a disposizione
necessità dei rapporti con il contesto territoriale
condivisione di obiettivi
condivisione di modalità
scuola/mondo del lavoro
modalità di attuazione
testimonianze privilegiate
visite aziendali
micro stages
stages (orientativi)
alternanza scuola lavoro
rapporti con il contesto territoriale
terze aree
progetti enti locali
progetti alternanza con camere di commercio
iniziative delle singole scuole
reti di scuola ed alternanza
rapporti con associazioni di rappresentanza
accordi “quadro”
reti tra istituti dello stesso tipo
dimensione provinciale e/o regionale
reti territoriali
locali, tra istituti di tipo diverso
Comitato Tecnico Scientifico
Struttura innovativa di cui possono dotarsi gli istituti tecnici, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, con funzioni consultive e di proposta
per l’organizzazione delle aree di indirizzo
l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità
organizzazione e gestione dell’alternanza
E’ composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica
ambiti di intervento (funzioni consultive e di proposta)
definizione delle attività formative e scientifiche da inserire nel P.O.F. e delle relative strategie di azione, con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità
acquisizione e implementazione di risorse strumentali di interesse didattico
obiettivi e contenuti dei corsi di formazione e aggiornamento del personale docente, di stages aziendali per i docenti, di incontri con esperti provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca
protocolli di intesa, accordi di programma, convenzioni finalizzate alla realizzazione di interventi specifici per le aree di indirizzo.
Esempi di composizione del CTS
Interni all’istituzione scolastica: Il D.S., Direttore Dipartimento Linguaggi, Direttore Dipartimento Scienze Integrate, Direttore Dipartimento Matematica, Direttore Dipartimento Meccanica, Direttore Dipartimento Informatica, Direttore Dipartimento Elettrotecnica. Esterni all’istituzione scolastica: Rappresentante Confindustria, Rappresentante Camera di Commercio, Presidente Ordine dei Periti, Presidente Ordine degli Ingegneri Frosinone, Rappresentante Università di Cassino (FR), Rappresentante Azienda “Agusta” , Rappresentante Azienda “ Marangoni” (I.T.I.S. Volta, Frosinone)
Esempi di composizione del CTS
Dirigente Scolastico, DGSA, n° 1 docente Funzione Strumentale per le attività progettuali di Scuola/Lavoro, n° 2 docenti di discipline professionalizzanti con competenze specifiche di progetti relativi all’area del Territorio (Scuola/Lavoro, Tirocini di Formazione, Dispersione scolastica e Disagio giovanile)
n° 2 esperti esterni del settore produttivo inerenti gli indirizzi di studio dell’Istituto scelti sulla base di una ricognizione delle aziende con cui di recente sono stati realizzati progetti.
Il CTS può, di volta in volta, avvalersi di docenti dell’Istituto (ITE Pertini, Roma)