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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA FAMIGLIA Supplemento al numero 281 di Quic - Reg il 6.3.85 al Trib. di Roma n. 134

Ospitalità Intercultura

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Intercultura: unadi volontari per formareLe origini di AFS/InterculturaAllo scoppio della Prima Guerra mondiale un gruppo digiovani americani a Parigi organizza una rete di ambulanzein appoggio all’ospedale americano di Neuilly: l’AmericanField Service (AFS). Molti di essi diventano successivamentefamosi scrittori, come John Dos Passos e Ernest Hemingway,e ricordano l’esperienza con l’AFS nelle loro opere.

Alla fine della guerra i volontari AFS scrivono: “Per quattroanni abbiamo cercato di far capire l’America ai francesi e laFrancia agli americani: questo sforzo non deve finire con laguerra; non dobbiamo diventare un club di reduci. Ci è statosuggerito di creare delle borse di studio per francesi inAmerica e per americani in Francia”.Comincia così la storia di AFS come associazione per lo scam-bio interculturale.

Allo scoppio della Seconda Guerra mondiale AFS riattiva ilservizio di ambulanze per il fronte: nel 1940 le sue ambu-lanze arrivano in Inghilterra, l’anno successivo in Grecia.L’associazione invia materiale medico in Kenya e segue conle sue ambulanze gli inglesi in Palestina. E’ presente alle battaglie di Bir Hakeim e El Alamein nel 1942.Nel 1943 i volontari AFS sbarcano a Napoli al seguito dell’e-sercito alleato e da lì risalgono l’Italia.

Finita la guerra l’esperienza di scambio interculturale ripren-de su scala mondiale e viene allargata agli studenti più giovani. Già nel 1950 si costituiscono numerose associazioni di volontari ed ex borsisti e si strutturano i programmi diborse di studio.

Nel 1955 nasce in Italia ‘AFS Associazione Italiana’, nota oggicome Intercultura.

Nel corso degli ultimi decenni AFS espande la sua organizzazione fino ad essere presente in tutti i Continenti.La rilevanza dei suoi obiettivi e del suo lavoro di interscambiodi studenti nel mondo ottengono significativi riconoscimen-ti: AFS ha oggi statuto consultivo alle Nazioni Unite,all’UNESCO e al Consiglio d’Europa.

In Italia Intercultura rappresenta oggi la maggiore organizzazione nel settore degli scambi interculturali.Ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza delConsiglio nel 1987 e nel 1995 il Premio della Solidarietà dellaFondazione Italiana per il Volontariato.

Nel 2005 Intercultura ha festeggiato 50 anni di attività inItalia con una serie di eventi culturali svolti sotto l’AltoPatronato del Presidente della Repubblica e con il Patrociniodel Ministero degli Esteri. Nell’occasione, Poste Italiane haemesso un francobollo per celebrare l’importante ricorrenza.

ADVISORY BOARD DI INTERCULTURA L’ Advisory Board è un organismo formato da ex-partecipanti ai programmi di Intercultura, che oggi occupano posizioni eminenti nellavita nazionale. I suoi membri sono nominati dal Consiglio d’Amministrazione per cinque anni, con il compito di essere testimoni eccel-lenti dei valori dell’Associazione e di aiutarla a conseguire i suoi obiettivi. Ne fanno parte per il periodo 2007-2012:

Alessandro Alacevich Direttore Centrale Amministrazione e Finanza,Gruppo Editoriale l'Espresso Spa – Milano

Marco Balich CEO, Filmmaster Group – MilanoFranco Bernabé Amministratore Delegato, Telecom Italia – Roma Paolo Bodini Già senatore della RepubblicaGustavo Bracco Direttore Risorse Umane, Pirelli – MilanoOmar Calabrese Docente di semiotica e direttore del Dipartimento di

Scienze della Comunicazione, Università di SienaEnrico Cucchiani Cavaliere del Lavoro, membro del Board Allianz SE,

Presidente Allianz S.P.A. – TriesteMassimo Di Carlo Vice-Direttore Generale, Mediobanca – Milano Gian Filippo Cuneo Senior Partner, Sinergia con Imprenditori – MilanoGrazia Francescato Portavoce dei Verdi EuropeiGiovanni Giudici Vescovo di PaviaGiovanni Gorno Tempini Amministratore Delegato, Cassa Depositi e Prestiti

– Roma

Gisella Langé Dirigente superiore per i servizi ispettivi,Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Maria Concetta Mattei Giornalista televisiva, RAI – RomaGabriele Mazza Director of School, Out-of-School and Higher

Education, Consiglio d’Europa – StrasburgoSandra Ottolenghi Amministratore Delegato, Mida Consulting –

MilanoCarlo Rognoni Già Consigliere d’Amministrazione, RAI – RomaAngelo Sanza Già deputato al Parlamento e Sottosegretario

agli Affari EsteriCarlo Secchi Università Bocconi – MilanoRoberto Toscano Ambasciatore d’Italia a New DelhiMassimo Villone Università di NapoliMario Zibetti Consigliere d’Amministrazione, FIAT – Torino

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Da ormai mezzo secolo Intercultura propone a un numero di famiglie italianecrescente anno dopo anno di accogliere in casa un figlio in più, un giovane studente proveniente da un altro Paese.

Cosa accomuna le ventimila famiglie che hanno già vissuto quest’esperienza? È immediato pensare alla voglia e alla curiosità di conoscere un altro Paese, lesue tradizioni, la sua musica, le sue storie…

Ma chi osserva da vicino queste esperienze, si accorge che questa è solo la puntadell’iceberg. Ospitare un giovane di un altro Paese significa educare i propri figlie se stessi a convivere con stili di vita, mentalità, culture diverse; significa confrontarsi con qualcuno che ha abitudini differenti dalle proprie, che nonnecessariamente, se proviamo a guardarle da una prospettiva diversa, ci conti-nueranno ad apparire strane o addirittura sbagliate.

Nel contesto globale di oggi tutto questo può apparire superfluo. Invece chiaccoglie uno studente in casa propria si accorge che è il contatto quotidianocon “un altro mondo” che piano piano instaura un meccanismo di comprensionee arricchimento reciproco. I giovani possono confrontarsi con coetanei di altriPaesi, con cui un domani studieranno, lavoreranno, costruiranno un futuroinsieme. I genitori possono osservarsi attraverso gli occhi di un nuovo figlio epossono apprezzare in maniera diversa il loro ruolo di educatori. Si assiste, anzi,si partecipa, alla trasformazione di ragazzi che sono venuti in Italia per impararela nostra lingua e conoscere il nostro Paese, ma che allo stesso tempo stannocompiendo anche un importante percorso interiore per maturare e formarsicome uomini e donne.

Non è solo la dimensione internazionale ed interculturale di quest’esperienza a costituirne la particolarità. Vivere per mesi fianco a fianco con un giovane adolescente di un altro Paese instaura dinamiche nuove nella famiglia che loospita; c’è chi testimonia la soddisfazione di avere vissuto diversamente il proprio ruolo di genitore; c’è chi racconta la gioia di avere vissuto un’esperienzacomune a tutta la famiglia, ossia lo sforzo di sentirsi “famiglia ospitante” e di aiutare il “nuovo venuto”, nell’esplorazione del “nuovo mondo”. Si creano relazioni e affetti che durano una vita e che generano, a catena, nuove oppor-tunità di incontro, conoscenza, esperienza. Sono, come dice il nostro motto inestrema sintesi, “Incontri che cambiano il Mondo”.

Constatare, dopo 50 anni, che questa proposta è ancora così attuale, rafforzal’entusiasmo con cui ogni giorno i volontari di Intercultura propongono allefamiglie e alle scuole italiane di aderire al programma di ospitalità.

ROBERTO RUFFINOSegretario Generale di Intercultura

Ospitare un giovane di un altro Paese significa educare i propri figli e se stessia convivere con stili di vita, mentalità, culture diverse.

associazione internazionalei cittadini del mondo

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Sono oltre 800 i ragazzi e le ragazzeprovenienti da più di 40 Paesi diversidel mondo che ogni anno partecipanoa un programma Intercultura nelnostro Paese. Alle famiglie che liaccolgono, Intercultura propone dipartecipare a un importante progettoeducativo, per vivere un’esperienzaricca di emozioni ed affetto, cheaiuta a sviluppare sensibilità verso le differenze interculturali.

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLAQualche domanda sui programmi di ospitalità

BISOGNA AVERE UNA CASA GRANDE? UNA CAMERA IN PIÙ?Per ospitare uno studente straniero è sufficiente avere il desiderio e la disponibilità a confrontarsicon una sensibilità diversa. Non è necessario che il ragazzo abbia una camera per sé: può dividerla con uno dei figli della famiglia ospitante, purché dello stesso sesso.

DOBBIAMO AVERE FIGLI COETANEI?Non è indispensabile: bisogna invece che la famiglia sia affettuosa, serena, ospitale, intellettualmente aperta.

CHI PAGA I LIBRI DI SCUOLA, I TRASPORTI?I libri di testo e i trasporti (con i mezzi pubblici) per recarsi a scuola sono a caricodi Intercultura.

E QUALI SONO LE SPESE A CARICO DELLA FAMIGLIA CHE OSPITA?La famiglia si impegna a garantire vitto e alloggio al ragazzo e a coinvolgerlo in tutte le attività familiari.

LO STUDENTE STRANIERO È ASSICURATO?Sì, è coperto da polizza assicurativa per cure ospedaliere, a norma di legge. Inoltre Intercultura rimborsa tutte le spese mediche non coperte dall’assicurazione, tranne quelledentistiche e oculistiche che sono a carico dello studente.

LA RESPONSABILITÀ DI CHI È?Intercultura si assume le responsabilità giuridiche e morali dello studente: la famiglia ospitante ne è completamente ed esplicitamente esonerata.

CHE COSA SUCCEDE SE NON ANDIAMO D’ACCORDO?Le famiglie ed i giovani ospiti sono assistiti da volontari di Intercultura, preparati e presenti in tutte le sedi locali, durante tutto il soggiorno. Se l’esperienza non si rivela serena,Intercultura trova allo studente un’altra famiglia più vicina alle sue caratteristiche.

COME POSSO SAPERNE DI PIÙ? Prenda contatto con il Centro Intercultura più vicino: l’elenco è nelle pagine successive.

Accogliere un giovane dinella propria famiglia

di chi ha già vissuto altre volte delle esperienze discambio interculturale.Dal 1955 ad oggi sono migliaia le famiglie che hannoaccolto studenti stranieri presentati da Intercultura,inserendoli nella propria vita di tutti i giorni, accet-tandone l'idealismo e le incertezze, gli entusiasmi e gliscoraggiamenti tipici dell'adolescenza.

E’ possibile accogliere uno studente per un periodovariabile dall'intero anno scolastico a solamente alcu-ne settimane. I volontari dell’Associazione seguonopasso passo ogni fase del programma, dalla prepara-zione, all’arrivo, fino all’assistenza durante il soggior-no, in modo che la famiglia ospitante e il giovane stu-dente straniero possano sempre contare sul supporto

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Noi abbiamo ospitato...CHE COSA SI ASPETTA DA UN’ESPERIENZA DEL GENERE UNA FAMIGLIA CHE DECIDE DI OSPITARE PER UN LUNGO PERIODO UN RAGAZZO DI UN ALTRO PAESE MAI CONO-SCIUTO PRIMA? CHE COSA PORTA CON SÉ E CHE COSA LASCIA, ALLA FINE, QUESTAAVVENTURA COSÌ INSOLITA ALL’INTERNO DELLA PROPRIA CASA? PORTA ALL’INIZIO ENTUSIASMO, CURIOSITÀ, ASPETTATIVE E UN POCHINO DI ANSIA. CI SARÀ UN PO’ DI FATICA IN PIÙ NELLA GESTIONE DOMESTICA E CI VORRÀ, DA PARTE DI TUTTI, UN ATTEGGIA-MENTO DI PAZIENZA E BUONA VOLONTÀ. POI ARRIVA QUALCHE DISAGIO, QUALCHEINCOMPRENSIONE, CHE DIVENTANO PERÒ SPESSO OCCASIONI DI CONOSCENZA DI QUELPAESE LONTANO CHE IL NOSTRO NUOVO FIGLIOHA PORTATO CON SÉ. E INFINE I DIVERSI PUNTIDI VISTA DA CUI LUI VEDE IL NOSTRO PAESEDIVENTANO RIFLESSIONI DA FARE INSIEME SUL NOSTRO MODO DI VIVERE E NOI IMPARIAMOAD OSSERVARE, COME IN UNO SPECCHIO, LAVITA CHE CONDUCIAMO, I VALORI IN CUI CREDIA-MO, LE ABITUDINI DI UNA VITA CON UNA NUOVACURIOSITÀ RIVOLTA A NOI STESSI. E INTANTO CI METTIAMO DALLA SUA PARTE ED È PIÙ FACILE CAPIRE LE SUE SORPRESE E LE SUEDIFFICOLTÀ. LA CONVERSAZIONE A TAVOLA NON RIGUARDA PIÙ SOLO I DETTAGLI DELLACONDUZIONE DOMESTICA O LE PICCOLE CRO-NACHE DI OGNI GIORNO, MA SI ARRICCHISCE DI ARGOMENTI DAGLI ORIZZONTI PIÙ AMPI E INTERESSANTI, E SI SCOPRE MOLTO DI PIÙ SUI PROPRI FIGLI E SUI LORO INTERESSI.SPIEGARE LA NOSTRA MANIERA DI VIVERE ETENTARE DI CAPIRE LA SUA, MENTRE A TURNOGIRIAMO IL RISOTTO, È IL VIAGGIO PIÙ AFFASCI-NANTE CHE LA NOSTRA FAMIGLIA ABBIA MAICOMPIUTO.

FAMIGLIA POZZI, Como

L’ASSISTENZA DEI VOLONTARI

Condividere la propria vita familiare con un giovanedi un altro paese è un’esperienza gratificante e allostesso tempo impegnativa. Per questo motivo, accan-to agli studenti e alle famiglie è fondamentale che cisia sempre la presenza, discreta, dei volontaridell’Associazione. Chi ha già vissuto esperienze discambio interculturale è in grado di offrire consiglipreziosi per superare eventuali difficoltà e per aiuta-re i partecipanti allo scambio a conseguire gli obietti-vi più significativi del progetto. Il rapporto di fiduciache si instaura tra la famiglia, lo studente e i volonta-ri è di grande importanza per il successo dell’espe-rienza.

COME CANDIDARSI

Le famiglie interessate a ricevere maggiori informa-zioni e a candidarsi ad accogliere uno studente devo-no contattare i volontari di Intercultura del Centrolocale più vicino a casa e organizzare con loro unincontro di conoscenza reciproca. Per i volontari èmolto importante poter conoscere i diversi compo-nenti del nucleo familiare e poter vedere l’ambientein cui sarà inserito lo studente in arrivo; per la fami-glia si tratta di un’opportunità per approfondire lecaratteristiche del programma e gli aspetti più pratici.Successivamente, alla famiglia viene chiesto di compi-lare un fascicolo di presentazione, che servirà aivolontari per realizzare il cosiddetto “abbinamento”con uno degli studenti in arrivo. Prima dell’inizio delprogramma, Intercultura mette a disposizione di tuttele famiglie del materiale di preparazione, che forniscedegli utili riferimenti per il periodo iniziale e suggeri-sce alcune riflessioni.

un altro Paese

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Un progettoper le fam

Attraverso i propri programmi, Intercultura proponeun progetto educativo mirato all’acquisizione di“competenze interculturali”: un percorso che offreuna chiave di lettura per comprendere il mondo dioggi, superare i pregiudizi e rispettare le differenzeche caratterizzano i popoli della terra.

Per i giovani che partecipano ai programmi in Italia eall'estero, Intercultura ha sviluppato un percorso edu-cativo, pianificato e assistito, che offre la possibilità dimettersi in gioco, scoprire talenti interiori inesploratie acquisire maggiore familiarità e sensibilità nellerelazioni con persone di culture e provenienze diverse.

Alle famiglie ospitanti Intercultura offre una possibili-tà di crescita attraverso un’esperienza umana ed intel-lettuale di grande spessore interculturale che partedall’ospitalità di uno studente straniero ma non siesaurisce con essa: attraverso tale esperienza le fami-glie ospitanti partecipano attivamente e da protago-niste alla costruzione di un mondo migliore basato suldialogo e sulla conoscenza reciproca. Intercultura for-

OSPITARE È UN MODO DI RISCOPRIRSI GENITO-RI. E' UN'ESPERIENZA MOLTO GRATIFICANTE OSPITARE UN RAGAZZO O UNA RAGAZZA,PRENDERLA IN CASA COME FIGLIA SENZAAVERE IL PASSATO IN COMUNE, SENZA AVERFORMULATO GIUDIZI. E' UN FIGLIO NUOVO, CHE TI ARRIVA GIÀ CRESCIUTO. QUANDO ELINA È ARRIVATA, TIMIDA, CHIUSA,NON AVEVO IDEA DI COME INIZIARE CON LEI UN RAPPORTO. POI GIORNO DOPOGIORNO UN PO' A GESTI, UN PO' IN UNA LINGUA NÉ MIA NÉ SUA, ABBIAMO COMINCIATO A CONOSCERCI. E' STATA PER NOI LA PRIMA FIGLIA FEMMINA, IO HO UN FIGLIO MASCHIO, E ABBIAMO VISSUTOQUESTA AVVENTURA CON MOLTO ENTUSIA-SMO.

LA FAMIGLIA MORONI, di Colle Val d’Elsa,ha ospitato per un anno Elina, studentessa finlandese.

L’INCONTRO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALEDEI DIRIGENTI E DELLE ALTEPROFESSIONALITÀ DELLA SCUOLA CONINTERCULTURA ERA NELLA LOGICA DELLECOSE, MA LA SUA FECONDITÀ HA AVUTO DICHE SORPRENDERE GLI STESSI PROTAGONISTI.OGGI È NORMALE PER LA MAGGIOR PARTEDELLE SCUOLE ORGANIZZARE SCAMBI DICLASSE CON ALTRI PAESI, OSPITARE STUDENTISTRANIERI E FAR VIVERE AI PROPRI UN’ESPE-RIENZA DIDATTICA EXTRA-MOENIA. ED ANCHELA CRESCENTE PRESENZA DI CITTADINI STRA-NIERI SUI NOSTRI BANCHI STA A RICORDARCICOME L’INCONTRO TRA CULTURE DIVERSENON COSTITUISCA UNA STRAVAGANZA PERORIGINALI, MA SIA PARTE DELLA QUOTIDIANAESPERIENZA FORMATIVA. SE LE SCUOLE POS-SONO VIVERE QUESTE ESPERIENZE E FARLEDIVENTARE LIEVITO DI CULTURA E DI FORMA-ZIONE, MOLTO MERITO VA AL TEMPO E ALLAPASSIONE CHE, NELLE QUIETE STANZE DICOLLE, AFFACCIATE SULLA VERDE CAMPAGNATOSCANA, HA TANTE VOLTE UNITO NEL LAVO-RO COMUNE I PRESIDI DI ANP E GLI AMICI DIINTERCULTURA.

GIORGIO REMBADO

Presidente Associazione Nazionale dei Dirigenti

e delle Alte Professionalità della Scuola

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educativo iglie e per le scuole

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I DOCENTI DEL MIO LICEO MI HANNO SOLLECITATO PIÙ VOLTE QUESTALETTERA CHE HA LO SCOPO PRINCIPALE DI RINGRAZIARE IL PAPÀ, LA MAMMA E LA SCUOLA FRANCESE DI APOLLINE HUEZPER AVERCI DATO LA POSSIBILITÀ DI OSPITARLA IN QUESTO LICEO: LA SUA SENSIBILITÀ, L'INTELLIGENZA, LA DISPONIBILITÀ LE HANNO CONSENTITO DI SEGUIRE TUTTE LE DISCIPLINE CON OTTIMIRISULTATI DI PROFITTO. LA COSA PERÒ CHE ABBIAMO APPREZZATO MAGGIORMENTE È STATA LA SUA CAPACITÀ DI INSERIRSI NELLA CLASSE, MERITANDO LA STIMA E L'AMICIZIA DEI PROPRI COMPAGNI, DIVENTANDOFIGURA "TRAINANTE" DELL'INTERO GRUPPO.TUTTI I DOCENTI DELLA SCUOLA HANNOAPPREZZATO LE DOTI NON COMUNI DI APOLLINE ED OGGI SONO UN POCO TRISTIPERCHÉ LA NOSTRA "ALLIEVA MODELLO" CI LASCIA. DESIDERO RINGRAZIARE I RESPONSABILI DI INTERCULTURA CHE CI HANNO PERMESSO DI EFFETTUAREUN'ESPERIENZA IMPORTANTISSIMA PER LA NOSTRA SCUOLA.

PROF. BERNARDO CARLI, Preside del Liceo artistico di Piacenza

nisce loro assistenza, consiglio e formazione intercul-turale come pure la possibilità di partecipare attiva-mente al movimento del volontariato.

Alle scuole che partecipano al programma di ospitali-tà, Intercultura offre il proprio patrimonio di espe-rienze nella gestione di progetti di educazione inter-culturale. Intercultura è impegnata da anni nel tra-durre la propria esperienza pedagogica sulle temati-che relative all'educazione alla mondialità in una verae propria forma di didattica interculturale da elabo-rarsi a livello locale e nazionale attraverso l'interazio-ne con il mondo della scuola e dell’università.

HO PASSATO UN ANNO IN ITALIA

Maria, una ragazza danese, a 17 anni ha trascorso 10 mesi pressouna famiglia di Ivrea. I volontari del Centro Locale le hanno sotto-posto un questionario al termine della sua esperienza in Italia;ecco uno stralcio delle sue risposte, così come le ha scritte lei.

Nome: Maria Thomsen

Nata a: Allinge-Gudhjem, Danimarca

Famiglia ospitante: la famiglia Campajola di Ivrea

Perché ho scelto l’Italia: se solo io sapessi...

Scuola ospitante: Carlo Botta, Liceo Classico ed Internazionale

La materia preferita: matematica

La materia fastidiosa: fisica

Variazioni di peso: -3+5 kg

Il posto più bello nella mia città: Lago di Cascinette

Il posto più bello in Italia: il mare a Cala Luna(Sardegna)

Parole più belle in italiano: “anduma”

Le parole più brutte in italiano: prestare

Le parole impronunciabili: tutte le parole con “zion”, es. nazione, communicazione, dizionario

Il piatto preferito: Pasta con mozzarella

Il piatto meno buono: “Il Mar Morto” (la minestrina)

Il ricordo più bello: Il mio compleanno! Era un giorno pieno di sorprese.

I cantanti/gruppi italiani preferiti: di Andrè

Le canzoni italiane preferite: Non gli ho sentito tutti!

La cosa a cui è stato più facile adattarmi: dormire a lungo al mattino

La cosa a cui è stato più difficile adattarmi: il lettoitaliano, a dire “buon appetito”

E’ tipicamente italiano: una collazione dolce (con torte, i biscotti...)

La cosa che rimpiangerò di più quando sarò nel mio paese: la famiglia (è bello essere in sei in uno spazio che è un terzo di quello della mia casadanese, dove invece siamo in tre).

Per concludere... Verrò sempre ad Ivrea, perché qua c’è qualcosa, che non troverò mai a nessun’altra parte del mondo.

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La famiglia si impegna a• accogliere il giovane come persona di famiglia assistendolo nelle sue necessità quotidiane• partecipare agli incontri di preparazione e alle altre attività con cui Intercultura fornisce appoggio e consiglio.

Il giovane si impegna a• rispettare le regole di Intercultura e le abitudini di vita della famiglia ospitante• inserirsi come un vero figlio e fratello all‘interno della famiglia• frequentare regolarmente la scuola sforzandosi di conseguire il migliore profitto.

La scuola si impegna a• creare attorno al giovane un ambiente sereno e paziente rispetto alle sue iniziali difficoltà• sollecitare nel giovane un reale impegno per una proficua partecipazione all’attività didattica.

Intercultura si impegna a • abbinare famiglie ospitanti e studenti stranieri sulla base delle reciproche affinità• promuovere incontri di valutazione e preparazione per le famiglie• organizzare un incontro di orientamento per gli studenti al loro arrivo• curare la copertura assicurativa e l‘inserimento scolastico• assegnare ad ogni studente un assistente personale e garantire alla famiglia il costante appoggio

della struttura locale di volontari• sostenere le spese mediche, ospedaliere, farmaceutiche e scolastiche• garantire una soluzione di ricambio quando eventuali difficoltà di rapporto si dimostrino insuperabili.

Un patto a quattroper costruire il dialogo interculturale

DA DOVE VENGONO? QUANTI SONO? QUANTO SI FERMANO?Il programma di ospitalità più completo offerto da Intercultura è della durata di 10 mesi e consente al giovane straniero, oltre alla frequenza dell‘intero anno scolastico, un pieno e fruttuoso inserimento nella comunità locale e familiare. Intercultura organizza anche programmi di più breve durata, come illustrato nella tabella sottostante.

Numero studenti440

100

50

100

100

Periodo10 mesi, da settembre a luglio

6 mesi, da gennaio a luglio

3 mesi, da settembre a dicembre

2 mesi da dicembre a febbraio

5 settimane, a luglio

Provenienza studentiAlbania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile,Bolivia, Bosnia, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costarica,Croazia, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador,Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone,Honduras, Hong Kong, India, Indonesia, Islanda, Lettonia,Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Panama,Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca,Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera,Thailandia, Turchia, Ungheria, USA, Venezuela

Argentina, Australia, Austria, Canada, Cile, Costarica,Finlandia, Islanda, Panama, Paraguay, Nuova Zelanda, USA

Austria, Belgio, Bosnia, Croazia, Francia, Germania,Guatemala, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca,Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria

Australia, Costarica, Malesia,Nuova Zelanda, Sud Africa

Canada, Egitto, Serbia, Turchia, Ucraina, USA

ProgrammaAnnuale

Semestrale

Trimestrale

Bimestrale

Estivo

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Programmi estivi di lingua e naturaI programmi estivi di lingua e natura per ragazzi dai15 ai 19 anni associano ai consueti standard di qualitàdei programmi Intercultura la possibilità di frequentareun corso di lingua e/o di svolgere attività ricreative adiretto contatto con la natura nel Paese ospitante.

Ogni anno Intercultura seleziona e pre-para 1500 studenti delle scuole supe-riori italiane per vivere e studiare all’e-stero. Il bando di concorso prevedecentinaia di borse di studio, con sca-denza 10 novembre ed è disponibilesul sito dell’Associazione o attraversol’apposito depliant informativo.

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Oltre all’ospitalità: i programmi di studioall’estero di Intercultura

Programmi annuali Si tratta dei programmi storici della rete Intercultura/AFSed ancora oggi preferiti da chi vuole vivere l’esperienzapiù completa e impegnativa. Si svolgono indicativamenteda luglio o agosto fino al mese di luglio dell’anno successivo.

Programmi semestraliAnche questi programmi sono caratterizzati dal fattoche l’esperienza dura diversi mesi e consente di calarsia fondo nella realtà del paese ospitante. Le partenzedi solito avvengono nel mese di Luglio o nei primissimigiorni di Agosto ed i rientri sono fissati 5 o 6 mesidopo, a seconda del Paese prescelto.

Programmi trimestraliI programmi trimestrali si svolgono dalla fine di agosto-primi di settembre alla fine di novembre-primi didicembre.

Programmi bimestraliI programmi bimestrali rappresentano una fantasticaopportunità per chi, pur non volendo perdere neancheuna settimana di scuola in Italia, desidera comunquevivere un’esperienza di studio all’estero frequentandouna scuola pubblica straniera insieme agli studentidel posto. Questa particolarità è consentita dal fattoche il programma si svolge nei mesi di luglio ed agostoin Paesi dell’emisfero Sud del mondo.

I programmi di scambio interculturale e la progettazione ed erogazione dei corsi di formazione di Intercultura sono certificati da DNV secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008.

Il bilancio di Intercultura è annualmente certificato dalla SocietàInternazionale di Revisione KPMG.

I programmi di studio all’estero di Intercultura si basano su due elementi fondamentali: • la permanenza in famiglie che ospitano gratuitamente i partecipanti• la frequenza di una scuola pubblica, insieme ai coetanei del Paese dove si svolge il programma• la presenza di un gruppo di volontari locali che segue passo passo l’esperienza degli studenti.

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“Lo fanno con il cuore; sono professionali: chi li conosce ne è impressionato…”

I volontari di Intercultura, famiglie, studenti e insegnanti, hannoscelto di dedicare il loro tempo libero alla promozione e al sostegnodegli scambi educativi internazionali. I volontari si impegnano arendere ottimale l’esperienza che sia il giovane ospite che la famigliaospitante stanno facendo: dal momento dell’arrivo in Italia all’inse-rimento scolastico e nella comunità locale, all’assistenza per ognitipo di problema che si potrebbe presentare. Oggi i volontari Intercultura sono quasi tremila in Italia e duecentomilaall’estero: al mondo è la più vasta rete di volontariato nel campodell’educazione.

IL VOLONTARIATO È UNO STATO D’ANIMO, UNA PROIEZIONE GRATUITA DI NOI STESSI NEL MONDO.

FRANCESCO FAVOTTO, Presidente di Intercultura

Programmi di ospitalità in Italia

Come contattare i volontari di Intercultura?

In Italia i volontari di Intercultura sono raggruppati in oltre 130 Centri loca-li: i loro nomi e numeri di telefono sonoriportati qui accanto. Sono numeri di casa: i volontari di norma vanno chiamati in orari diversidall’orario di ufficio, dato che tutti hanno un lavoro o studiano e dedicanogratuitamente al volontariato il tempodella vita familiare.

Centro locale Nome e Cognome Telefono

VALLE D'AOSTAAosta Rosanna Chabod 349 4476427

PIEMONTEAlessandria Joseph Ellard 345 4563569Asti Roberta Tartaglino 366 3311334Biella Cristina Serra 340 5887370Cuneo Gisela Voigt 333 1918321Ivrea Laura Piccoli 348 8712209Novara Rosa Biasco 349 4484953Rivoli Monica Rossetti 348 5186515Torino Anna Bertolotti 011 537683Valdossola Cristina Toniutti 0324 988801Verbania Marzia Borioli 349 1546004Vercelli Paola Borio 0161 214846

LIGURIAGenova Francesca Parodi 347 8564250La Spezia Federica Baccigalupi 338 1856349Savona Bianca Rainisio 335 6389284

LOMBARDIAArese Fabio Cologna 335 6281736

Bergamo Dragana Kladarin 333 2738440Brescia Donatella Cremonesi 338 8303940Como Lia Butti 340 6039658Cremona Lorenzo Gardani 389 1889067Lecco Martina Ascoli 338 4481165Legnano Giorgia Peverelli 340 9745372Lodi Francesca Bresciani 347 9194517Mantova Cristina Sissa 348 0123720Milano 1 Claudia Mapelli 389 0231729Milano 2 Pietro Petrone 347 7552835Milano 3 Daniela Tinelli 333 8767709Monza Sandra Galbiati 347 5337912Pavia Ilaria Sommaruga 347 8929549Saronno Eleonora Monti 346 0807105Sondrio Vladimira Halova 0342 210200Treviglio Antonio Cefalà 335 6418507Varese Ulrike Foltz 0331 850158

TRENTINO ALTO ADIGEBolzano Christiane Hein 345 9552574Trento Carla Andreotti 338 7932813

VENETOBelluno Maria Teresa Cassol 0437 31115Padova Marco Antonio Longo 329 2386577

Volontari per la comprensione fra le culture

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Centro locale Nome e Cognome Telefono

Portogruaro Alfreda Lanzarini 0421 272341Rovigo Elena Cavaliere 346 1640720Treviso Lionella Cancellier 0438 488146Venezia Maria Gusmitta 041 5340273Verona Giuliana Dal Ben 347 2255220Vicenza Analia Garcia 340 7564655

FRIULI VENEZIA GIULIAGorizia Martina Vidoz 347 6524305Pordenone Stefania Marinotti 333 9333989Trieste Francesca Primossi 333 9907394Udine Elisa Berini 0432 792859

EMILIA ROMAGNABologna Mirella Gibaldi 329 1150397Cesena Antonino Turrisi 0547 323325Ferrara Andrea Paganone 348 8595738Modena Silvia Mauro 333 7867001Parma Maria Grazia Cucchi 328 6765547Piacenza Daria Moder 345 9260766Reggio Emilia Loretta Ferrari 0522 531622

TOSCANAArezzo Laura Talozzi 333 2584691Firenze Carlotta Wolf 340 9247763Isola d’Elba Santa Pelle 0565 95579Livorno Giacomo Melani 338 8068397Pisa Paola Palazzini 348 4073329Valdelsa Anna Rita Dell’Anno 340 5773470Valdinievole Laura Papini 333 8731818

UMBRIAPerugia Roberta Fiurucci 339 1438002Terni Simonetta Mauro 338 3362793

MARCHEAncona Elisabetta Paolozzi 335 6954489Ascoli Piceno Giusy Di Marco 335 7080740Jesi Sergio Bucciarelli 333 9677352Macerata Anna Maria Scuppa 333 8642870Urbino Paola Frongia 340 7918450

LAZIOArtena Laura Pincarelli 338 9104515Castelli Romani Chiara Ceriello 345 0307022Civitavecchia Laura Cipriano 328 8018562Frosinone Silvia Perfetti 338 3107061Latina Raffaella Paciucci 373 7003436Nettuno Antonella Bravo 333 9631108Palestrina Vittorio Mastroianni 348 7805774Rieti Loredana Canna 347 3745656Roma Est Matilde Paolucci 347 4258899Roma Ovest Francesca Milana 393 7810055Roma Sud Renata Montesanti 329 3816399Viterbo Maria Cristina Baleani 339 6497409

ABRUZZOAvezzano Virginia De Santis 349 3900916L’Aquila Alfonso Marrelli 340 5844895Pescara Patrizia Di Blasio 331 6019838

Centro locale Nome e Cognome Telefono

CAMPANIAAvellino Ludovica Criscitiello 320 8367371Benevento Maria Simona Marrone 349 4228992Caserta Chiara Cicia 0823 305208Castellammare Di Stabia Annarita Attianese 339 1637308Napoli Concetta Allocca 334 9210609Salerno Mina Felici 349 7555596Vallo di Diano Marisella Mascarella 349 3761633

PUGLIABari Donatella Costantini 080 9147678Brindisi Gabriella Verardi 335 7122076Cerignola Maria Luisa Russo 329 3984495Foggia Silvana Caputo 349 4120648Lecce Ada Montagna 0832 340027Murgia Sud Antonella Longo 080 4321256Taranto Rosanna Sebastio 330 785527Trani Sara Minervini 0883 400475

BASILICATAIrsina Lucrezia Verrascina 0835 628155Lagonegrese Lucia Savoia 0973 858886Matera Emanuele Pizzilli 0835 381200Metapontino Palma Arcuti 333 4773490Potenza Maria Nardozza 0972 721499

CALABRIACatanzaro Isabella Fuoco 349 0906024Cosenza Vincenzo Caligiuri 340 5876038Crotone Rosanna Berlingieri 347 0893475Reggio Calabria Francesca Campolo 346 3928909Vibo Valentia Patrizia Primerano 334 3398989

SICILIAAgrigento Dina Cutaia 339 1435147Augusta Marika Parisi 320 7175191Caltagirone Rosa Angela Zinna 095 653524Caltanissetta Ernesta Musca 333 2876687Catania Rossella Lupo 346 2182572Enna Edvige Riccobene 329 0050800Gela Rosalba Alecci 338 2115234Giarre Loredana Sturiale 335 1350335Marsala Lidia Accardi 328 4517947Messina Eleonora Russo 090 355411Palermo Laura Cortiana 091 6376540Pantelleria Cristina Pasquali 368 3822444Ragusa Maria Alessandro 339 5002590Sciacca Erina Leo 0925 951736

SARDEGNACagliari Emanuela Figus 329 5415243Macomer Paola Zaccheddu 329 4154511Medio Campidano Lina Di Martino 346 3733248Nuoro Adriana Simula 0784 33268Ogliastra Daniela Cubadda 349 4979519Olbia Maria Raffaella Tamburrino 393 4918599Oristano Carmen Cao 0783 301916Ozieri Giovanni Terrosu 347 9017632Sassari Francesca Tedde 329 6113500Terralba Sara Piras 389 0336709

Page 12: Ospitalità Intercultura

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