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OPEN SESSION ON LAND SCAPE

Open Session on Landscape 2015

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Ideato e curato dal curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, il programma è promosso dal Dipartimento di Architettura, in collaborazione con il Corso di laurea magistrale in Architettura del paesaggio e il Master in Paesaggistica.

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Page 1: Open Session on Landscape 2015

OPENSESSIONONLANDSCAPE

Page 2: Open Session on Landscape 2015

Referenti | ReferencesDIDA | Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze

DIDA | Department of Architecture, University of Florence.

Gabriele Paolinellicoordinatore del curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Architettura

coordinator of curriculum in Landscape Architecture of the PhD in Architecture

Enrico Falquicuratore scientifico del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE

membro della Commissione attività culturali e editoria DIDAscientific curator of the program OPEN SESSION ON LANDSCAPE

member of the Committee on Cultural Activities and Publishing DIDA

Ludovica Marinarocoordinatrice esecutiva del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE

phd candidate del dottorato di ricerca in Architettura | curriculum in Architettura del paesaggioexecutive coordinator of the program OPEN SESSION ON LANDSCAPE

phd candidate of the PhD in Architecture | curriculum in Landscape Architecture

Flavia Veronesi, Nicoletta Cristiani, Marta Buoroexecutive staff del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPEexecutive staff of OPEN SESSION ON LANDSCAPE programme

Open Session on Landscape è un programma di alta formazione coerente con il processo di

internazionalizzazione della didattica e della ricerca e connesso a più tematiche di Horizon

2020.

Ideato e curato dal curriculum in Architettura del paesaggio del dottorato di ricerca in Archi-

tettura dell’Università degli Studi di Firenze, il programma è promosso dal Dipartimento di

Architettura, in collaborazione con il Corso di laurea magistrale in Architettura del paesaggio

e il Master in Paesaggistica dello stesso ateneo.

I temi delle sessioni compongono un “racconto” sulle teorie, sulle innovazioni progettuali,

sulle “provocazioni” culturali più significative del complesso sistema di insegnamento uni-

versitario e di pratiche professionali oggi esistente in Europa.

A seguito del successo ottenuto dalla prima edizione nel 2014, la programmazione dei con-

tenuti e dei relatori di questo nuovo ciclo conferma anche l’obiettivo di fornire un aggiorna-

mento professionale qualificato per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Pae-

saggisti e Conservatori di Firenze che ne facciano richiesta, in base all’accordo stabilito nel

marzo 2014. In questo modo i corsi di dottorato, master e laurea magistrale che a Firenze si

occupano in modo specifico di Architettura del paesaggio, intendono valorizzare un processo

formativo specialistico di livello internazionale, anche creando un luogo di contatto tra i di-

versi livelli e profili formativi.

I seminari internazionali vedono una collaborazione attiva con le sedi universitarie di Barcel-

lona (Universitat Autònoma De Barcelona Escola Tècnica Superior d’Arquitectura de Barce-

lona – ETSAB, Universitat Politècnica De Catalunya – UPC) , Wageningen (Wageningen UR

– University & Research centre), Versailles (École Nationale Supérieure du Paysage – ENSP),

Ghent (Sint Lucas School of Architecture in Ghent, KU Leuven, University Of Ghent), Lie-

gi (Faculté D’architecture – Université De Liège), University of KU Leuven, Reggio Calabria

(Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) e con l’Osservatorio del Paesaggio

della Catalogna (Observatori del Paisatge de Catalunya).

OPEN SESSION ONLANDSCAPE

Page 3: Open Session on Landscape 2015

Open Session on Landscape is a program of higher education consistent with the process

of internationalization of teaching and research, and connected to multiple issues of Hori-

zon 2020.

Created and curated by the curriculum in Landscape Architecture of the PhD in Architecture,

University of Florence, the program is sponsored by the Department of Architecture, in col-

laboration with the Master Degree in Landscape Architecture and the Master in Landscap-

ing of the same university.

The topics of the sessions make up a “story” on the theories, the design innovations, the

cultural “provocations” of the most significant complex system of university teaching and

professional practice existing today in Europe.

Following the success of the first edition in 2014, the programming content and the lectur-

ers of this new cycle also confirm the aim of providing a professional qualified update for

members of the Chamber of Architects, Planners, Landscapers and Conservationists of Flor-

ence who request it, according to the agreement established in March 2014.

In this way the PhD program, the master and the master that in Florence deal specifically

of Landscape Architecture, intend to promote a specialized educational path of internation-

al level, also creating a place of contact between different levels and educational profiles.

The international seminars see active cooperation with the universities of Barcelona (Uni-

versitat Autònoma De Barcelona Escola Tècnica Superior D’arquitectura De Barcelona –

ETSAB, Universitat Politècnica De Catalunya – UPC), Wageningen (Wageningen UR – Uni-

versity & Research centre), Versailles (École Nationale Supérieure du Paysage – ENSP),

Ghent (Sint Lucas School of Architecture in Ghent, KU Leuven, University of Ghent), Liegi

(Faculté d’Architecture – Université De Liège),University of KU Leuven, Reggio Calabria (Uni-

versità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) and with the Landscape Observatory of

Catalonia (Observatori del Paisatge de Catalunya).

Sede | LocationPalazzo Vegni, Aula Zaffagnini, via San Niccolò, 93, FirenzePalazzina Reale, Stazione di Santa Maria Novella, Firenze

Orari | TimetableI seminari si svolgono solitamente il martedì e il lunedì con uno sviluppo in due sessioni dalle 10.00/10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Eventuali diverse specificazioni in merito alla sede di svolgimento dei seminari saranno comunicate in tempo a tutti i partecipanti. La registrazione alle conferenze inizia alle mezz’ora prima della conferenza stessa.The Conferences will take place usually on Mondays and/or Tuesdays and will be developed in two sessions from 10.00/10.30 to 13.30 and from 14.30 to 17.30. Any different specifications on the seat of the seminars will be communicated in time to all participants. Registration to conferences is open half an hour before the conference itself.

OPEN SESSION ONLANDSCAPE

Ciascuna conferenza fornisce crediti formativi per l’aggiornamento professionale degli iscritti all’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori. Per ottenere i crediti stabiliti dall’ordine nazionale (CNA) è obbligatorio effettuare ogni volta l’iscrizione presso la piattaforma informatica dell’ordine degli architetti di Firenze. Each conference provides credits for professional upgrade for the members of the Association of Architects, Planners, Landscapers and Conservators. To achieve the credits established by the national order (CNA) is required to subscribe each Call performed on the Florence’s order informatic platform.

Page 4: Open Session on Landscape 2015

3 febbraio 2015

Pierre DonadieuÉcole nationale supérieure du paysage | ENSP

Sciences du paysage. Entre théories et pratiques

Pierre Donadieu ingegnere agronomo, geografo ed ecologo, professore emerito di Scienze del Paesaggio, in-

segna attualmente all’Ecole Nationale Superieure du Paysage di Versailles-Marseille dove dirige i dipartimen-

ti di Ecologia e Scienze umanistiche ed è considerato oggi uno dei massimi esperti europei delle scienze del

paesaggio. Autore di numerosi libri e saggi in materie paesaggistiche, è conosciuto in Italia per il suo testo

“Campagne urbane: una proposta di paesaggio della città”.

Pierre Donadieu agrionomist, engineer, geographer and ecologist, professor emeritus of Landscape Sciences,

currently teaches at the Ecole Nationale Superieure du Paysage of Versailles-Marseille where he directs the

departments of Ecology and Humanities and is considered one of the leading European experts at landscape

sciences. Author of several books and essays on landscape subjects, is known in Italy for his text “Urban coun-

tryside: a proposal for a city landscape”.

Inaugurazione della seconda edizione del ciclo di conferenze internazionali Inauguration of the second edition of the series of international conferencesOpen Session on Landscape 2015

10:00 Saluti | Open Greetings Saverio Mecca Director of DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:20 Benvenuto | Welcome speech Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:30 Introduzione | Introduction Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Pierre Donadieu

13:30 Pausa | break

14:45 Quesiti e discussione | Question and discussion Francesco Ferrini moderatore | moderator DISPAA | Department of Crop, Soil and Environmental Science, University of Firenze

16:30 Relazione conclusiva | Final Report Francesco Ferrini DISPAA | Department of Crop, Soil and Environmental Science, University of Firenze

TEMA La presentazione della II opera di Pierre Donadieu per il pubblico italiano, costituisce l’occasione per da-

re una risposta convincente al ruolo che i paesaggisti e i professionisti del paesaggio possono svolgere oggi

nei diversi contesti nazionali ed europei. Definendo l’ambito complesso delle scienze del paesaggio attraverso

tutte le sue componenti: architettonica, urbanistica, ecologica, agronomica, geografica, storica, economica ed

infine inevitabilmente politica, in quest’opera Donadieu indica il progetto come sintesi di un approccio multi

e inter-disciplinare. Avverte però il lettore, che il raggiungimento di tale sintesi non avviene mai come conse-

guenza automatica di una sovrapposizione di interpretazioni, ma sempre per una scelta responsabile indivi-

duale da parte di chi “intende soddisfare il ruolo genuino e autentico di progettista”.

ITEM The presentation of the 2nd work of Pierre Donadieu for the Italian public, provides an opportunity to

give a convincing answer to the role that landscapers and landscape professionals can play today in differ-

ent national and European contexts. Defining the complex scope of landscape science through all its compo-

nents: architectural, urban, ecological, agronomic, geographic, historical, economic and ultimately inevitably

political, in this work Donadieu indicates the project as a synthesis of a multi and inter- disciplinary approach.

However he warns the reader that reaching this synthesis never occurs as an automatic consequence of a su-

perposition of interpretations, but always for a responsible individual choice made from those who “intends

to satisfy the genuine and authentic role of the designer”.

open session 1

Page 5: Open Session on Landscape 2015

16 febbraio 2015

Joan NoguéObservatori del Paisatge de Catalunya

El reencuentro con el lugar: Cambio de paradigma, sociedad civil y paisaje

Joan Nogué direttore dell’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna e professore di geografia umana all’U-

niversità di Girona, vanta una formazione ed un esperienza di docenza internazionale (Università del Western

Ontario, Canada; Università di Buenos Aires) Collabora oggi a riviste di ambito nazionale ed internazionale ed è

autore di molti libri tra cui per il pubblico italiano ricordiamo “Altri Paesaggi” (2010).

Joan Nogué director of the Landscape Observatory of Catalonia and professor of Human Geography at the

University of Girona, has a training and an international teaching experience (University of Western Ontario,

Canada; University of Buenos Aires). Today he collaborates with national and international magazines and is

the author of many books including, for the Italian public, “Other Landscapes” (2010).

10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence11:00 Presentazione | Introduction Margherita Azzari Laboratory of Applied Geography, (LABGEO) University of Florence

11:30 Lecture Joan Nogué

13:30 Pausa | break

14:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence17:00 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Contribuire all’incremento della coscienza dei cittadini in relazione al Paesaggio perchè informi le politi-

che pubbliche, tanto quelle di carattere culturale come quelle territoriali e urbanistiche, è un tema sempre più

urgente. Spesso di dimentica che il paesaggio è ed è sempre stato un elemento fondamentale nei processi di

creazione e consolidamento dell’identità territoriale, a tutte le scale. In un momento culturale in cui si assiste

ad un cambio di paradigma sociale, culturale ed economico, il paesaggio diventa una buona scusa per torna-

re a riflettere sui concetti come “il senso del luogo” e un’ottima occasione per ripensare il modo in cui ci rela-

zioniamo ad esso. Constatata la debolezza di questa relazione, Nogué difende la necessità di coltivare ed ar-

richire la nostra esperienza polisensoriale ed emozionale del paesaggio, riscoprendone la dimensione etica.

ITEM To contribute for the increase of citizen’s awareness of Landscape, so that inform public policies, espe-

cially those of cultural nature as the territorial and urban one, is an increasingly urgent topic. It is often for-

gotten that landscape is and has always been a key element in the process of creation and consolidation of

territorial identity, at all scales. In a cultural moment in which there has been a social, cultural and economic

paradigm change,landscape becomes a good excuse to go back to reflect on concepts such as “sense of place”

and an excellent opportunity to rethink the way we relate to it. Verified the weakness of this report, Nogué

defends the require to cultivate and enrich our multi-sensory and emotional experience of landscape, redis-

covering the ethical dimension.

open session 2

Page 6: Open Session on Landscape 2015

3 marzo 2015

Kris Scheerlinck Daniela ColafranceschiSint Lucas School of Architecture, KU LeuvenUniversità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

Streetscapes: public linear spaces

Kris W.B. Scheerlinck architetto e direttore dei programmi di Master alla Sint Lucas School of Ar-

chitecture, vanta una esperienza formativa e di docenza internazionale. Ha coordinato diversi pro-

getti di ricerca internazionali, mostre ed eventi a Barcellona (Spagna), Córdoba (Argentina), Val-

paraiso (Cile), Bratislava (Repubblica Slovacca) e Gent (Belgio). Autore di vari libri e articoli, lavora

come corrispondente della radio per la VRT, Flemish Radio and Television Network.

Daniela Colafranceschi architetto e professore ordinario, ha insegnato in molte università interna-

zionali (Barcellona, Girona, Malaga, Las Palmas,Còrdoba-Argentina, Montevideo, Punta del Este,

Maldonado-Uruguay, Rabat e Addis Abeba). Nel 2003 vince il premio “FAD, arcquitectura efimera”

con il progetto del giardino del Museo di Storia della Città a Girona. Svolge attività di ricerca soprat-

tutto nell’ambito dei paesi mediterranei, studiando i caratteri che ne identificano la complessità.

Kris W.B. Scheerlinck architect and director of the Master’s programs at Sint Lucas School of Ar-

chitecture, has a learning and teaching international experience. He has coordinated several inter-

national research projects, exhibitions and events in Barcelona (Spain), Buenos Aires (Argentina),

Valparaiso (Chile), Bratislava (Slovakia) and Gent (Belgium). Author of several books and articles,

works as radio correspondent for VRT, Flemish Radio and Television Network.

Daniela Colafranceschi architect and professor, has taught in many European and American uni-

versities (Barcelona, Girona, Malaga, Las Palmas, Córdoba-Argentina, Montevideo, Punta del Este,

Maldonado-Uruguay, Rabat and Addis Ababa). In 2003 she won the “FAD, arcquitectura efímera”

with the design of the garden of the Museum of City History in Girona. Conducts research especial-

ly in the Mediterranean countries, about the study of the features that identify the complexity of

these landscapes.

10:30 Relazione Introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence11:15 Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:30 Lecture Kris Scheerlinck

13:30 Pausa | break

14:30 Lecture Daniela Colafranceschi

15:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Maurizio Morandi moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

16:30 Relazione conclusiva | Final Report Maurizio Morandi DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Streetscapes è un progetto di ricerca internazionale divenuto celebre in pochissimi anni, che

si occupa di modelli di prossimità e sistemi territoriali legati alla strada, partendo dal presupposto

che lo spazio urbano, dalla scala domestica fino a quella della città, può essere inteso come uno spa-

zio collettivo discontinuo, contenente diversi livelli di uso collettivo che sono individuati da più con-

fini fisici, territoriali, culturali. Kris Scheerlinck sostiene che l’ambiente costruito con i suoi elementi

costitutivi è sempre più definito dal controllo degli accessi e dalle sue intrinseche relazioni con il si-

stema sociale. Territorialità, permeabilità e vicinanza, sostiene Scheerlinck, sono diventati in questi

ultimi anni i veri protagonisti della crescita urbana o dei processi di trasformazione urbana.

ITEM Streetscapes is an international research project became famous in a few years, which deals

with models of proximity and territorial systems linked to the road, on the assumption that the

urban space, from the domestic scale to that of the city, can be understood as a collective batch

space containing different levels of collective use that are identified by multiple physical, territorial,

cultural boundaries. Kris Scheerlinck argues that the built environment with its components is in-

creasingly defined by access control and its intrinsic relationship with the social system. Territorial-

ity, permeability and proximity, Scheerlinck argues, have become in recent years the real stars of ur-

ban growth or urban transformation processes.

open session 3

Page 7: Open Session on Landscape 2015

open session 4

17 marzo 2015

Sven Stremke, Simona Puglisi Wageningen UR | University & Research CentreOlaf Gipser Architects

The Nature and the Project: redefining a relationship on different scales

Sven Stremke ingegnere e professore di architettura del paesaggio alla Wageningen UR University. Le sua ri-

cerca si concentra sul significato di sostenibilità paesaggistica per l’inserimento delle fonti energetiche rinno-

vabili. Nel 2012 insieme a Renée Dewaal ha creato un laboratorio (NRG LAB) e dal 2014 è parte del Amsterdam

Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) come Capo Ricercatore per l’Energia.

Simona Puglisi architetto, durante gli studi all’Università ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, matura si appas-

siona all’architettura del paesaggio e nel 2005 si laurea (con lode) con il relatore Franco Zagari. Dopo un breve

periodo di pratica professionale in Italia, si trasferisce in Olanda dove collabora con prestigiosi studi interna-

zionali, tra cui UNStudio e KCAP Architects & Planners. Dal 2009 riprende l’attività in qualità di partner con lo

studio Olaf Gipser Architects.

Sven Stremke engineer and professor of landscape architecture at Wageningen UR University. His research

focuses on the meaning of landscape sustainability, for the landscaping input of renewable energy sources. In

2012 along with Renée DeWaal has created a laboratory (LAB NRG) and from 2014 is part of the Amsterdam

Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) as Chief Researcher on Energy.

Simona Puglisi architect, during her studies at the University ‘Mediterranean’ of Reggio Calabria, mature a

particular interest in landscape architecture and in 2005 she graduated (with honors) with the mentor Franco

Zagari. After a short period of work experience in Italy, she moved to Holland, where collaborates with pres-

tigious international studios, including UNStudio and KCAP Architects & Planners. Since 2009 she resumed

her activity as a partner with the studio Olaf Gipser Architects.

10:00 Relazione Introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:30 Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Sven Stremke

13:30 Pausa | break

14:30 Lecture Simona Puglisi

16:00 Quesiti e discussione | Question and discussion Biagio Guccione moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:00 Relazione conclusiva | Final Report Biagio Guccione DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA La percezione del paesaggio si è storicamente declinata in diversi approcci alla Natura: dall’idea di Na-

tura inaccessibile e pericolosa, fino al progetto culturale di completo dominio. Oggi la cultura ecologica ha ride-

finito ulteriormente la nostra relazione con la Natura, modificando la percezione del paesaggio, così chiama-

to a farsi scenario e presupposto di un differente modo di percepire e di disporre delle risorse che luoghi sono

in grado di offrire, dalla dimensione puntuale a quella geografica dello spazio abitato. La “Visione energetica

integrata” che Sven Stremke propone, è un metodo innovativo per rifondare questa relazione alla scala terri-

toriale in chiave sostenibile, mirando all’identificazione di strategie robuste per la trasformazione energetica

consapevole di intere regioni, e alla conservazione delle risorse naturali. Scendendo alla scala dell’architettu-

ra la riflessione di Simona Puglisi si concentra sulla possibilità di progettare e costruire buona architettura che

sappia integrare la dimensione sociale e quella della gestione delle risorse ambientali ed energetiche del luogo.

ITEM The perception of the landscape hasbeen  historically declined in different approaches to nature: from

the idea of an inaccessible and dangerous Nature, to the cultural project of complete domination. Today the

ecological culture has redefined further our relationship with nature, changing the perception of the land-

scape, so called to be the scenario and the premise of a different way of perceiving and disposing of the re-

sources that places are able to offer, from the local to the geographical dimension of the inhabited space. The

“integrated energy vision” that Sven Stremke proposes, is an innovative method to re-establish this rela-

tionship to a regional scale in a sustainable way, aiming the identification of robust strategies for energetic

transformation of entire regions, and the conservation of natural resources. Going down to the scale of archi-

tecture the reflection of Simona Puglisi focuses on the ability to design and build good architecture capable

of integrating the social dimension and the management of environmental and energetic resources of the

place.

Page 8: Open Session on Landscape 2015

open session 5

24 marzo 2015

Rita OcchiutoFaculté d’Architecture | Université de Liège

Paesaggi incisi: recupero, riuso, rigenerazione

Rita Occhiuto presidente del Dipartimento di ricerca architettonica e di progettazione del paesaggio (LAB

VTP città-territorio-paesaggio) della Facoltà di Architettura dell’Università di Liegi, insegna al Dottorato di ri-

cerca in Arte del costruire e pianificare la città, sezione architettura. Membro fondatore del network europeo

di università UNISCAPE, per l’applicazione e la promozione della Convenzione Europea sul Paesaggio, tutt’ora

fa parte dell’assemblea europea di UNISCAPE ed è uno dei membri più attivi dell’organizzazione.

Rita Occhiuto chairman of the Department of architectural research and landscape design (LAB VTP city-ter-

ritory-landscape) of the Faculty of Architecture of the University of Liége, teaches at the PhD in Art to plan

and to build the city, architecture section. Founding member of the European network of universities UNIS-

CAPE, for the application and promotion of the European Landscape Convention, she is still part of the As-

sembly of European UNISCAPE and is one of the most active members of the organization.

10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:15 Presentazione | Introduction Carlo Peraboni Doctorate of research in Architecture, University of Florence

10:30 Lecture Rita Occhiuto

13:30 Pausa | break

14:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Enrico Falqui moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:00 Relazione conclusiva | Final Report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Il tema invita a riscoprire nel paesaggio un testo e/o un contesto già scritto da saper leggere e riscrive-

re di nuovo ciclicamente, ininterrottamente e persino quasi involontariamente. L’urgenza di tornare a leggere

i luoghi rinvia alla richiesta di strutture progettuali di uguale spessore e complessità dell’esistente. La scrittu-

ra, lasciando traccia, porta a riflettere sul senso dell’incisione, che come nella metafora del palinsesto (A.Cor-

boz) “un supporto inciso a più riprese in cui il susseguirsi di scritture e cancellazioni non riesce mai ad elimina-

re completamente i segni preesistenti”, spinge a riconsiderare il persistere di azioni che modificano i materiali

del paesaggio. Se per costruire, si intende andare oltre il semplice processo di organizzare e dare forma, per in-

tegrare la consapevolezza della trasformazione, ogni azione antropica può acquisire significati più profondi,

riferiti alla volontà e alla capacità dell’uomo di decidere ed operare.

ITEM The theme invites us to rediscover in landscape a text and / or a context already written, being able to

read and rewrite it again cyclically,continuously and even almost involuntarily. The urge to go back to read the

places returns to the request for planned structures of equal thickness and complexity of the existing. Writ-

ing, leaving traces, leads us to reflect on the meaning of the incision, which as in the metaphor of the pa-

limpsest (A.Corboz) “support engraved on several occasions in which the succession of scriptures and can-

cellations can never completely eliminate the signs of pre-existing”, pushes to reconsider the persistence of

actions that modify the materials of landscape.If building is meant to go beyond the simple process of orga-

nizing and shaping, to integrate the knowledge of the transformation, every human action can acquire deep-

er meanings, refer to the will and man’s ability to decide and act.

Page 9: Open Session on Landscape 2015

21 aprile 2015

Jordi Bellmunt | Agata BuscemiB’ Jordi Bellmunt i Agata Buscemi, Arquitectes

Public space: from strategy to detail

Jordi Bellmunt architetto, è direttore del Master in Architettura del Paesaggio (2000) e del Centro di Ricerca e

Progetti di Paesaggio (2002) presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Università

Politecnica di Catalunya (UPC). Ha promosso la Biennale Europea di Architettura del Paesaggio di Barcellona,

di cui ha curato le otto edizioni. Attualmente esercita la professione di architetto e specialista del paesaggio. I

suoi lavori sono pubblicati su diverse riviste specializzate.

Jordi Bellmunt architect, is director of the Master of Landscape Architecture (2000) and the Center for Re-

search and Landscape Projects (2002) at the Department of Urban and Regional Planning of the Polytechnic

University of Catalunya (UPC). He promoted the European Biennial of Landscape Architecture of Barcelona, of

which he curated the eight editions. Currently he is practising as architect and landscape specialist. His works

are published in various magazines.

Agata Buscemi architetto, dopo una breve esperienza professionale in Italia con Franco Zagari, nel 2002 si

trasferisce a Barcellona dove inizia la collaborazione professionale con Jordi Bellmunt prima come project ma-

nager e dal 2010 come socio dello studio “B’ Jordi Bellmunt i Agata Buscemi, Arquitectes”.Dal 2003 è docente

del Master di Architettura del Paesaggio e del Master Universitario di Paesaggismo (MUP) di Barcellona. Col-

labora attivamente con le riviste Architettura del Paesaggio, Scape e Paysage e dal 2010 dirige la collana “Mo-

nograficos del Paisaje” (Asflor).

Agata Buscemi architect, after a brief professional experience in Italy with Franco Zagari, in 2002 she moved

to Barcelona where she began working professionally with Jordi Bellmunt first as a project manager and since

2010 as a partner in the studio “B’ Jordi Bellmunt the Agata Buscemi, Arquitectes”. Since 2003 she is professor

of the Master of Landscape Architecture and of the Landscaping University Master (MUP) of Barcelona. Ac-

tively collaborates with the magazines Landscape Architecture, Scape and Paysage and since 2010 directs the

series “Monograficos of Paisaje” (Asflor).

10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:45 Presentazione | Introduction Anna Lambertini DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Jordi Bellmunt

12:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Anna Lambertini moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

13:30 Pausa | break

14:45 Lecture Agata Buscemi

16:00 Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:00 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Lavorare sullo spazio pubblico rappresenta oggi una grande sfida culturale poichè se da un lato la so-

cietà vive con drammaticità la perdita dell’appartanenza a valori collettivi e condivisi propri del concetto di

“pubblico”, dall’altro l’estensione indeterminata del senso di urbanità tende a omogeneizzare lo spazio e in-

debolire la resilienza del contesto. I modelli tradizionali cui era legato lo spazio pubblico, fino alla fine degli an-

ni ‘80 in Europa, vivono oggi una crisi di identità. I nostri territori divengono ibridi e gli spazi vuoti, dismessi o

abbandonati diventano liquidi, ovvero dotati di positive potenzialità ma tendenzialmente destinati a diveni-

re spazi del rifiuto. Compito del progettista- paesaggista in questo contesto urbano è quello di generare nuo-

ve centralità pubbliche, progettando le trasformazioni di tali spazi attraverso un approccio paesaggistico che

produca luoghi riconoscibili che favoriscano l’incontro.

ITEM Working on public space today is a great cultural challenge because if on one hand society lives dramat-

ically the loss of affinity to collective and shared values typical of the “concept” of public, on the other hand

the indefinite extension of the sense of urbanity tends to homogenize the space and weaken the resilience of

the context. Traditional models to which the public space was linked , until the end of the 80s in Europe, now

live a crisis of identity. Our territories become hybrids and empty spaces, disused or abandoned become liquid,

in other words equipped of positive potential but basically destined to become spaces of rejection. The task

of the designer-landscaper in this urban context is to generate new central government, planning transfor-

mations of these spaces through a landscape approach that produces recognizable places that favor the en-

counter.

open session 6

Page 10: Open Session on Landscape 2015

28 aprile 2015

Giulio G. RizzoUniversità degli Studi di Firenze

Roberto Burle Marx, or the culture of project in a vitruvian revolutionist

Giulio G. Rizzo è stato, nella Facoltà di Architettura di Firenze, professore ordinario prima di Urbanistica e poi

di Architettura del Paesaggio, direttore della scuola di dottorato in Progettazione della Città del Territorio e del

Paesaggio, coordinatore del dottorato in Progettazione Paesistica e del master in Paesaggistica. Ha insegna-

to Urbanistica e Cultura del Progetto Paesistico in università italiane e estere ed è autore di decine di libri e

centinaia di saggi su temi di urbanistica, paesaggio e sull’opera di Roberto Burle Marx.

Giulio G. Rizzo was, in the Faculty of Architecture in Florence, Professor of Urban Planning and then first of

Landscape Architecture, director of the PhD in City, Land and Landscape design, coordinator of the PhD in

Landscape Design and of the Master in Landscaping. He taught City planning and Culture of Landscape De-

sign in Italian and foreign universities and is the author of dozens of books and hundreds of essays on issues

of urban planning, landscape and the work of Roberto Burle Marx.

10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Biagio Guccione DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:15 Presentazione | Introduction Mariella Zoppi DIDA | Department of Architecture, University of Florence

10:30 Lecture Giulio G. Rizzo

13:30 Pausa | break

14:45 Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:00 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Con circa 2500 progetti, Roberto Burle Marx è stato uno dei maggiori progettisti del Novecento. Un la-

voro enorme, svolto senza alti e bassi, senza alcuna ripetizione. La qualità dei suoi progetti è stata sempre al-

ta, pregna di elevati acuti - che sono state altrettante innovazioni. Una vita in mezzo alla natura, una singolare

propensione alla ricerca e alla scoperta, un’originale attitudine – quasi maniacale – alla raccolta e alla conser-

vazione, un’inusitata capacità percettiva e speculativa, un’inconsueta abilità segnica, una desueta abilità arti-

gianale, una rara apertura alla sperimentazione/curiosità sovra-disciplinare, una fortissima attenzione verso

la collettività e i suoi sogni e bisogni, una rara tensione affettiva -quasi uno stato di necessità- verso gli amici,

una sensibilità paterna verso i collaboratori, in sintesi gli ingredienti del fare paesaggio di Roberto Burle Marx

che saranno sinteticamente trattati.

ITEM With about 2500 projects, Roberto Burle Marx was one of the major designers of the twentieth centu-

ry. The quality of his projects was always high, full of innovations. A life in the outdoors, a singular focus on re-

search and discovery, an original attitude - almost obsessive – to collection and preservation, an unusual per-

ceptual and speculative ability, an unusual ability of signs, an old-fashioned craftsmanship, a rare openness

to experimentation / curiosity over-regulate, a strong focus on the community and its needs and dreams, a

rare emotional tension -almost a state of necessity towards friends, a paternal sensitivity towards collabo-

rators, in summary the ingredients of making landscape by Roberto Burle Marx that will be briefly treated.

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Page 11: Open Session on Landscape 2015

5 maggio 2015

Alexandre ChemetoffAlexandre Chemetoff & Associes

Esplorare i limiti, oltrepassarli:una giornata di studio nel ricordo di Michel Corajoud

Alexandre Chemetoff architetto,urbanista e paesaggista è il fondatore della École Nationale Supérieure du

Paysage de Versailles insieme a P. Donadieu e M. Corajoud. Nel 2008 fonda lo studio Alexandre Chemetoff

ed associati, scegliendo di praticare la sua attività di architetto in modo aperto e libero, rifiutando i limiti e le

frontiere tra le discipline, perchè concepisce la pratica del suo mestiere come un impegno nel mondo. Auto-

re del piano guida della città di Nantes (1999-2009) e di numerosi progetti urbani nell’area parigina, di Nancy

e di Angouleme, il lavoro di Chemetoff è stato insignito di numerosi premi e onoreficienze internazionali tra

cui ricordiamo il Grand Prix de l’Urbanisme (2000) e la nomina a membro onorario della Royal Institute of Brit-

ish Architects (2003).

Alexandre Chemetoff architect, urban planner and landscape architect is the founder of the École Nationale

Supérieure du Paysage de Versailles with P.Donadieu and M.Corajoud. In 2008 he and associated founded Al-

exandre Chemetoff studio, choosing to practice his work as an architect in an open and free way, rejecting the

limits and boundaries between disciplines, because he conceives the practice of his profession as a commit-

ment in the world. Author of the guide of the city of Nantes (1999-2009) and several urban projects in Par-

is, Nancy and Angouleme, Chemetoff’s work has won numerous awards and international honours among

which the Grand Prix de l’Urbanisme (2000) and the appointment as honorary member of the Royal Institute

of British Architects (2003).

10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Mariella Zoppi DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:45 Presentazione | Introduction Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Alexandre Chemetoff

13:30 Pausa | break

14:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Caterina Padoa Schioppa moderatore | moderator Doctorate of research in Architecture, University of Florence

17:15 Relazione conclusiva | Final Report Biagio Guccione DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Responsabile dell’Atelier dei progetti e delle opere di Michel Corajoud, presidente dell’associazione ap-

pena costituita per tenere viva la cultura paesaggistica del celebre paesaggista francese recentemente scom-

parso, A Chemetoff introdurrà un percorso di riflessioni e di interpretazioni dell’opera di Corajoud, per celebra-

re la sua memoria fornendoci contemporaneamente la chiave per comprendere il lungo e rigoroso processo

scientifico culturale e sociale tramite il quale l’architetto costruiva i suoi più celebri e conosciuti progetti.

A.Chemetoff, rappresenta oggi, il simbolo di una eredità culturale nei confronti delle progettazione paesag-

gistica che insieme a Michel Corajoud, Pierre Donadieu e Michel Desvigne, hanno contribuito a diffondere in

Francia ed in tutti i paesi europei.

ITEM Head of the Atelier of the projects and works of Michel Corajoud, president of the newly formed as-

sociation to keep alive the cultural landscape of the famous French landscape architect who died recently,

Chemetoff will introduce a series of reflections and interpretations of the work of Corajoud, to celebrate his

memory at the same time giving us the key to understanding the long and rigorous scientific process through

which the cultural and social architect built his most famous and popular projects . Chemetoff, is today the

symbol of a cultural heritage in relation to landscape design that along with Corajoud Michel, Pierre and Mi-

chel Donadieu Desvigne, have helped spread in France and in all European countries.

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Page 12: Open Session on Landscape 2015

12 maggio 2015

Enric BatlleBatlle i Roig architects | UPC

El paisaje como herramienta para definir la ciudad

Enric Batlle architetto e socio fondatore dello studio Batlle & Roig Architects di Barcellona, è coordinatore del

Corso di Laurea specialistica in Architettura del Paesaggio della Universitat Politècnica De Catalunya, e mem-

bro del dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale della ETSAB. Negli anni ha tenuto numerosi

corsi in queste e in altre università ed istituzioni internazionali. Insignita del premio straordinario per le tesi

di dottorato da parte della stessa UPC, la sua tesi “El jardin de la metropoli” vinse inoltre il prestigioso premio

Lluís Domènech i Montaner per la teoria e la critica di Architettura e nel 2012 il Premio FAD per la critica d’ar-

chitettura.

Enric Batlle architect and founding member of the Batlle & Roig Architects studio of Barcelona, is the co-

ordinator of the Master of Science degree in Landscape Architecture at the Polytechnic University of Catal-

onia, and member of the Department of Urban and Regional Planning of the ETSAB. Over the years he has

held numerous courses in these and other universities and institutions. Awarded the prize for outstanding

doctoral thesis by the same UPC, his thesis “El jardin de la metropolis” also won the prestigious award Lluís

Domènech i Montaner for the theory and criticism of architecture and in 2012 for the FAD Prize architectur-

al criticism.

10:30 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:45 Presentazione | Introduction Mariella Zoppi DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Enric Batlle

13:30 Pausa | break

14:30 Lecture Daniela Colafranceschi

15:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:15 Relazione conclusiva | Final Report Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA “Il paesaggio”, secondo la definizione della European Landscape Convention, si configura oggi come un

valido strumento di comprensione e lettura del complesso sistema di relazioni ecologiche, ambientali, cultu-

rali e sociali che contraddistinguono la metropoli. “Il giardino della metropoli”, non è soltanto il titolo del libro

che Batlle ha dedicato a questo tema ma rappresenta l’idea suggestiva di un nuovo modello di spazio libero

per la città dispersa. Questo nuovo strato della realtà metropolitana si configura come un sistema organico di

interconnessione in grado di riflettere lo spirito di sostenibilità con un linguaggio progettuale innovativo. In-

tendere e progettare oggi significa stimolare il concorso di discipline come l’agricoltura, l’ecologia, l’arte e l’ar-

chitettura, integrandone il potenziale nel progetto di paesaggio.

ITEM “Landscape”, as defined in the European Landscape Convention, is today a valuable tool for understand-

ing and reading the complex system of ecological relationships, environmental, cultural and social factors

that distinguish the metropolis. “The garden of the metropolis”, is not only the title of the book that Batlle

has devoted to this issue, but also represents the suggestive idea of a new model of free space for the dis-

persed city. This new layer of metropolitan reality is configured as an organic system of interconnection able

to reflect the spirit of sustainability with an innovative design language. To understand and design today

means stimulating the combinations of disciplines such as agriculture, ecology, art and architecture, inte-

grating their potential in the landscape project.

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Page 13: Open Session on Landscape 2015

19 maggio 2015

Lynn KinnearKinnear Landscape Architects

Art, creativity in green and built spaces of the city

Lynn Kinnear architetto paesaggista, fondatrice dello studio Kinnear Landscape Architects (KLA), vanta una

comprovata esperienza in progetti innovativi che combinano Arte, Architettura e Paesaggio. Autrice del pro-

getto urbano della “Walsall Art Gallery” con l’artista Richard Wentworth e lo studio Caruso St. John, ha firma-

to il famoso “Normand Park”, vincitore anch’esso di numerosi premi. Attualmente dirige un vasto gruppo in-

terdisciplinare come capo progetto del “Walthamstow Wetlands” a nord di Londra, ed è consulente presso la

All London Green Grid (ALGG) per l’area delle Pianure Londinesi, presso CABE, Design for London e il Lewisham

Design Review Panel.

Lynn Kinnear landscape architect, founder of the Kinnear Landscape Architects studio (KLA), has a prov-

en track record in innovative projects that combine art, architecture and landscape. Author of the urban proj-

ect of “Walsall Art Gallery” with the artist Richard Wentworth and Caruso St. John studio, signed the famous

“Normand Park”, which is also the winner of numerous awards. She currently leads a large interdisciplinary

team as project leader of “Walthamstow Wetlands” north of London, and has provided guidance for the All

London Green Grid, for London’s Downlands area, providing a strategic approach to environmental and sus-

tainability issues for the city, and has taken on design advisory roles within CABE, Design for London and the

Lewisham Design Review Panel.

10:00 Relazione introduttiva | Introductory report Enrico Falqui DIDA | Department of Architecture, University of Florence10:30 Presentazione | Introduction Gabriele Paolinelli DIDA | Department of Architecture, University of Florence

11:00 Lecture Lynn Kinnear

13:30 Pausa | break

14:30 Quesiti e discussione | Question and discussion Tessa Matteini moderatore | moderator DIDA | Department of Architecture, University of Florence

17:00 Relazione conclusiva | Final Report Tessa Matteini DIDA | Department of Architecture, University of Florence

TEMA Le arti visive attraverso e oltre i confini professionali, creano sfide e opportunità per le politiche pub-

bliche, contribuendo all’istruzione, alla riduzione della criminalità e al rinforzo dell’identità sociale. Negli ulti-

mi anni hanno contribuito a cambiare l’immagine di paesi e città e, stimolando il turismo nazionale ed este-

ro, possono ancora guidare il senso della trasformazione: possono educare, generare competenze e fiducia,

mettere in connessione le persone e cementare nuove partnership. Così un’installazione visiva con significato

simbolico per il paesaggio può trasformare comportamenti e aspettative dei cittadini. In mostra diversi pro-

getti in cui le arti visive e le attività culturali sono strumenti strategici per innescare trasformazioni condivise e

raggiungere il consenso sociale a livello locale.

ITEM The visual arts through and beyond professional boundaries, creating challenges and opportunities for

public policy, contributing to education, crime reduction and reinforcement of social identity. In recent years

have helped to change the image of towns and cities and by stimulating the domestic and foreign tourism,

they can still drive the sense of transformation: can educate, generate skills and confidence, to link people

and cementing new partnerships. So a visual installation with symbolic significance for the landscape can

transform attitudes and expectations of citizens. Showcasing various projects in which the visual arts and

cultural activities are strategic tools to trigger transformations shared and achieve social consensus at the lo-

cal level.

open session 10

Page 14: Open Session on Landscape 2015

in collaborazione con

con il patrocinio di

Open Session on Landscape [email protected]

Ludovica Marinaro +39 331 [email protected]

Enrico Falqui +39 337 [email protected]