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www.trantran.net | n. 25 mensile | 13 dicembre 2011 | DISTRIBUZIONE GRATUITA

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anno iii- numero 25 - 13 dicembre 2011editore: trantran editore s.r.l.sede : via Cesare battisti 121 Vedano al LambroC.F./P.i./riMb 06774520966rea Mb 1864900reg. trib. Di Monza n. 1995del 29/06/2010

Fondatori Marta Migliardi, elena gorla, adriana Colombo, guido bertoniDirettore alfredo rossiCapo RedazioneMarta MigliardiVice Capo Redazioneelena gorlaInviata Speciale adriana ColomboGrafico e fotografo stefano PontiRedazione Juri Casati, guido Caimmi, gabry, gaber (utgaber), niccolò rossi, alberto zanardo e Francesca Fawn Masperi, il misterioso redo alfossi

Si ringraziano per questo numeroringraziamenti: tutti gli amanti degli animali, la nostra mitica Paola, la casa redazione che ci ha accolte fino ad oggi, il Dott. Paolo Paleari, um-berto grasso. Per una volta non faremo l’elenco dei nostri animali domestici: tutto il nostro amore va a quelli meno fortunati, a tutti gli animali che ci insegnano la dignità della vita.

Foto di Copertinagiorgio riva di alberto zanardo, nel riquadro tiziano Ferro di Francesco Prandoni

Per [email protected]@[email protected]@trantran.net

Progetto grafico e impaginazione stefano Ponti

Raccolta pubblicitaria

[email protected] trantran editore s.r.l sede Via Cesare battisti 121 Vedano al Lambro (Mb)[email protected]

Stampareggiani s.p.a.21026 gavirate (Va)

Tiratura 26.000 copie

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EditorialEtempo di feste, tempo di animali

Spunti di viStaLiberazione animale

CloCHartgiorgio riva (enPa): la concretezza dell'amore

Marco berry: io ci metto il cuore

tiziano Ferro: la linea che non ho oltrepassato

altrovEboavista

vErdiSSimobellezza e natura

BriGantiail Must di Vimercate

i SEGrEti dEllo CHEFL'officina del gusto

BiSex Wave: la musica che avvolge

Lega anti Vivisezione a Monza

in CuCCiaL'amicizia tra un ratto e un uomo non Solo monzasoloMonza: tanto di cappelo

SportivamEntEHarley al posto di renne

pEndolarEMonorotaia?

raCContiamoCiLa fiaba per i più piccoli

dal ComunE

dalla provinCia

CoSa SuCCEdE in Città

rEality

lE SCiurE E il BEvErino

dovE trovarE la riviSta

Sommario

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pastori eccetera. io mi occupavo degli animali. adoravo mettere il bue e l'asino al loro posto e pensavo che solo grazie a loro il bambino "venuto al mondo nudo in una mangiatoia" non sarebbe morto di freddo proprio grazie al loro fiato caldo. a dire la verità, anche giusep-pe, che si posizionava nel presepe, prima di metterci il bambino, mi sembrava allungare la mano destra verso il muso del bue per farsela riscaldare. e poi mettevo le pecore: a decine, di tutte le forme e dimensioni. e dico la verità, in mezzo a tutta quella confusione (chi faceva il bucato, chi le castagne arrosto, chi pescava nel laghetto), mi sembrava che gli unici attenti a quello che avveniva intorno a quel bambino fossero proprio loro, gli animali. Fedeli, since-ri, senza secondi fini.e così sono gli animali, anche fuori dal pre-sepe della mia infanzia: per questo il numero che avete in mano è dedicato a loro. buone feste!

tempo di feste (ma quante luminarie in meno rispetto agli anni scorsi: la crisi si capisce anche da qui), tempo di regali (meno folla agli acquisti, come sopra), tempo di auguri: e qui, possiamo scialare, quindi auguri sinceri a ognuno di voi da tutti noi della redazione perché il nuovo anno sia davvero nuovo e ci porti tante novità. tutte buone naturalmente. Ma il tempo delle feste è anche quello di una certa malinconia, che prende all'improvviso e si radica dentro di noi e non vuole andare via. una malinconia, che porta ai ricordi dei natali di quando eravamo più piccoli e la festa era una un a festa vera, attesa con ansia, una festa in cui chi la faceva da padrone era il presepe. si faceva il proprio e poi si andava a casa della zia Maria o del cugino Matteo a vedere quello che avevano realizzato loro. e si facevano i paragoni men-tre si mangiava una fetta di panettone e si beveva un bicchiere di vino ("due dita ai bambini, ma di quello dolce!"). e il presepe era una cosa impegnativa. anche a casa mia. abitavo con mamma, papà, la nonna e quattro fratelli e il natale cominciava già a... settembre. ognuno aveva un compito. Mio fratello sandro, il maggiore, doveva procurare il muschio. e ne trovava a quintali. una volta, alla fine di settembre, mentre eravamo in vacanza a sesto Calende, ne raccolse così tanto che, per riuscire a portarlo a casa, buttò via calzini, mutande e magliette per stiparlo nella valigia! romano, il secondo, era addetto alla raccolta della carta argentata che ricopriva le tavolette di cioccolato, con cui si sarebbero realizzati i laghetti e i fiumi (e così ci hanno messo in mente che la Palestina avesse un cli-ma e un paesaggio come quello delle nostre alpi). Chissà come mai romano era sempre a corto di stagnola e si faceva comprare cioccolato a manetta (che, a dire il vero, dividevamo tra tutti). i due più piccoli, gemelli, in genere combinavano guai e quindi facevano gli spettatori. e io? ne parliamo dopo.Mamma e papà sistemavano la carta per il cielo e i sassi come montagne. sandro si occupava di mettere le casette e gli alberi finti. romano, laghi, fiumi e gli altri partecipanti del presepe: il pescatore, il tipo con la gerla, addirittura uno che fa-ceva le caldarroste, una signora bene in carne che lavava i panni in un mastello, i

Tempo di fesTe, Tempo di animali

editorialeil direttore alfredo rossi

foto di Gabriele Benini

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natale, tempo di regali. e se… regalassimo un libro.nel febbraio ’75, mentre pier paolo pasolini osservava dalle co-lonne del Corriere della sera che erano scomparse le lucciole, quei graziosi insetti luminosi, l’allora sconosciuto professore universitario Peter singer pubblicava quella che sarebbe diventata la più impor-tante riflessione etica sul mondo animale che sia mai stata scritta: Animal Liberation (ed. italiana: peter Singer, Liberazione animale, il saggiatore, 300 pp., 11,00 euro). il libro, uno dei più importanti testi di filosofia scritti nel dopoguerra, è un attacco diretto nei confronti dello «specismo», cioè la convin-zione secondo cui la specie umana sia superiore a quella animale. Lo specismo in realtà è soltanto un pregiudizio alimentato da una millenaria abitudine – economica ed alimentare – che ha instillato nell’uomo di oggi la convinzione che la superiorità della specie uma-na su quella animale sia un fatto naturale. in particolare esistono due aspetti dell’utilizzo della specie animale che sembrerebbero, a prima vista, uno moralmente accettabile e l’al-tro del tutto naturale: l’uso per ragioni scientifiche e l’uso per ragioni alimentari. singer però smonta, o comunque riduce profondamente, la portata di convinzioni comuni circa l’utilità della sperimentazione animale a fini scientifici e circa la necessità di una dieta contenente carne, denunciando altresì il carattere meramente industriale ed eco-nomico dello sfruttamento animale.singer, nei confronti dell’uomo che utilizza gli animali come nutri-mento, strumento scientifico ed abbigliamento, rivendica invece la

pevole che proposte così radicali non siano subito accettabili in toto, e pertanto propone soluzioni intermedie che preparino l’avvento di tempi migliori. non a caso infatti, sull’on-da di questo libro, nacquero e si rinforzarono molti movimenti animalisti in tutto il mon-do che, con opportune pressioni politiche ed azioni di boicottaggio, riuscirono ad ottenere significativi miglioramenti nelle condizioni di vita degli animali usati per motivi alimen-tari, scientifici ed estetici, e riuscirono a ri-durre drasticamente il loro utilizzo negli ulti-mi due campi citati. e, sempre non a caso, il titolo del libro intendeva ricollegarsi all’azio-ne di altri «movimenti di liberazione» attivi

necessità di una uguale considerazione degli interessi di tutti gli in-dividui, animali o umani che siano. in pratica singer chiede – ed è il nocciolo del suo pensiero – di allargare l’ambito delle considerazioni etiche, estendendolo dai soli umani a tutti gli esseri che possono pro-vare dolore, e includendo quindi anche gli animali.La contemporanea presenza nel testo di una documentata denuncia delle crudeltà perpetrate nei confronti degli animali (in termini di vi-visezione e di allevamento intensivo); la presenza di accurate risposte alle classiche obiezioni rivolte nei confronti degli animalisti (perché non vi occupate dei bambini?) e la presenza di tematiche sociali e politiche (i vantaggi economici che i paesi più poveri avrebbero dall’a-dozione di una dieta vegetariana su scala mondiale), contribuirono all’immediato successo planetario di Liberazione animale che di-venne in breve tempo il manifesto del movimento animalista ed eser-citò un’influenza enorme sulla successiva produzione filosofica mon-diale. È stato per esempio calcolato che nei quindici anni successivi alla sua pubblicazione furono scritti più del doppio di testi dedicati ai diritti degli animali di quanti ne fossero stati scritti dall’antichità fino al 1975. singer, alla fine della sua possente riflessione etica, ha però il corag-gio di trarre conclusioni radicali e concrete: è ipocrita o quantomeno incoerente – secondo lui – cercare la compagnia di un cane e poi man-giare un pollo: bisogna diventare vegetariani. inoltre bisogna evitare la sperimentazione (anche delle medicine) sugli animali, e bisogna evitare di vestirsi con pelli e pellicce. tuttavia singer è anche consa-

allora negli stati uniti come i movimenti di liberazione dei neri, delle donne, degli omo-sessuali e dei malati mentali.attenzione però: non si può leggere Libera-zione animale in modo integralista, secon-do lo schema semplicistico di «lo accetto» o «non lo accetto», perché esso è piuttosto un serbatoio di idee affascinanti, argomen-tazioni stringenti, dati e riflessioni, con cui l’autore tenta razionalmente – cioè senza sentimentalismi – di incrinare le granitiche certezze della mentalità comune. infatti è solo la mentalità comune – la mentalità co-mune che non riflette sui fondamenti dei propri comportamenti – che ci fa dare per

scontato il fatto che gli animali siano inferio-ri agli uomini, e che pertanto possano essere «utilizzati» dagli uomini. L’invito a riflettere sui fondamenti razionali dei nostri comportamenti, anche dei com-portamenti che consideriamo più scontati, anche dei comportamenti che ci sono stati tramandati da generazioni e generazioni, e l’invito a tener sempre presenti i tempi in cui era la schiavitù umana ad essere considerata come un fatto «naturale», sono forse i regali più belli di singer. Perfetti per il natale.

spunti di vistal’innocenza del principio relativo

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LiBERaZiOnE aniMaLEdi Juri Casati

Lo specismo in realtà è soltanto un pregiudizio alimentato da una millenaria abitudine

– economica ed alimentare – che ha instillato nell’uomo di oggi la convinzione che la superiorità della specie umana

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In una fredda giornata invernale mi reco a far vi-sita all’Enpa sez. monza e Brianza e incontro Giorgio riva, Presidente della stessa dal 1974. L’appuntamento è presso la sede del canile di Monza, all’Ex macello, in via Buonarroti. Un luogo che fu per molto tempo sinonimo di morte per gli animali, oggi ha ribaltato il suo karma. Quando dico canile non immaginatevi solo le gabbie con i cani. i volontari dell’Enpa sez monza e Brianza e Giorgio riva stesso, hanno a che fare con galline, oche, capre, pony, cavalli, cani, gatti e conigli. C’è grande fermento: i volontari che si aggirano veloci per dar da man-giare e curare tutti, i visitatori (perché qui non c’è niente da nascondere) che, magari, cercano un peloso da adottare: è un brulicare di voci, latrati, starnazzi, belati. Normalmente, quando mi è ca-pitato di visitare altri canili (io stessa ho adottato la mia cagnolina in un’altra struttura ai limiti del-la sopravvivenza), ero persuasa immediatamente da un senso di dolorosa impotenza. Qui è stato diverso: impegno concreto e amore muovevano l’aria pungente trovando spazio nel caos ordina-to di uomini e animali: c’è sempre tanto da fare! Intendiamoci, è comunque triste vedere animali in gabbia, tutti con le loro storie alle spalle, storie di abbandono, maltrattamento o semplice sfor-tuna, ma questa struttura, questa gente, sa ben coniugare la responsabilità e il dovere dell’orga-nizzazione con il sincero affetto verso gli animali che, posso ben dirlo, nella loro infelice sorte sono senz’altro stati fortunati a capitare qui. Ghandi un giorno ha detto: "La civiltà di un popolo si misura nel modo in cui tratta i suoi animali". Gahndi amava molto anche gli uomini.

Insieme a lui abbiamo riaperto la sede dell’En-pa di Monza. Io non sapevo niente e da lui ho imparato molte cose... innanzitutto l’importanza dell’organizzazione: ossia che in qualunque asso-ciazione tu non puoi lasciare tutto al volontari-smo puro. Bisogna prima creare delle strutture e in queste incanalare e organizzare i volontari e dare loro delle regole, perché altrimenti è il caos. Ho visto tante associazioni ottime negli intenti, morire, esplodere o implodere, perché mancava-no delle regole! »

Come avete strutturato l’Enpa sez. monza e Brianza?«Siamo partiti innanzitutto aprendo la sede, com’è ancora adesso, il giovedì sera. Ho poi cer-cato di mettere in maggior rilievo il contatto con il pubblico, senza paura di esporci: se fai e dimostri, secondo me poi la gente ti aiuta! Questa politi-ca di apertura alla gente mi ha dato ragione… e oggi ancora non ci credo. Ti faccio un esempio: se lanciamo un appello sul nostro notiziario dicendo “ci serve una lavatrice”, dopo poco tempo arriva, perché c’è mobilitazione. La gente ci aiuta perché vede che tutto quello che é stato dato viene mes-

Giorgio riva, presidente dell’Enpa sez. mon-za e Brianza, partiamo dalle origini: come nasce il lavoro dell’Enpa qui a monza?«Io sono entrato nell’Enpa nel 1974, oramai è preistoria! C’era una sede dal 1940 creata da un prete, monsignor Baraggia, che era un perso-naggio famoso cui Monza ha dedicato anche una strada. Un prete certamente fuori dagli schemi. Quindi, se l’Enpa in assoluto, è stata fondata da Giuseppe Garibaldi, che era un anticlericale in-credibile, la sezione di Monza, nel 1940 è stata fondata da un prete: questa è una cosa un po’ strana, a ben pensarci…Nel 1940 l’associazione era in un momento di grave crisi, erano in poche persone: l’immagine dell’Enpa di Monza erano le vecchiette che da-vano da mangiare ai piccioni, ne ricordo una in particolare, la Marisa dei gatti, invalida civile con

so concretamente a disposizione degli animali…»

a proposito di concretezza, quanto conta in questo campo?«Io sono una persona assolutamente concre-ta, brianzolo da cinque generazioni. E la mia "brianzolità" l’ho messa al servizio dell’Enpa e degli animali. In più provengo da una famiglia di commercianti quindi ho messo a disposizione dell’Enpa anche questo aspetto. Infatti, io lo dico sempre, questo mestiere si fa con il cuore e con il cervello. E questa miscela deve essere giusta. Il cervello ci vuole per razionalizzare determinate scelte, spesso difficili. Il cuore per lo spirito di sa-crificio che devi sempre mettere in conto».

davanti a certe crudeltà verso gli anima-li viene davvero voglia di voltare la faccia. Come fate voi a non chiudere gli occhi ? dove trovate il coraggio?«No, non si possono chiudere gli occhi. La pri-ma cosa che devi farti è una piccola corazza e razionalizzare le tue emozioni. Non devi avere paura del sangue, anche queste cose fanno parte dell’Enpa. L’Enpa è un’associazione dove i volon-

la madre paralizzata, che tutti i giorni con la sua borsa con dentro la trita o il polmone trito (ai tempi non c’erano le crocchette) andava dietro il Duomo, che allora non era un posto così chic, a nutrire le colonie di gatti della città, in qualunque giorno e con qualsiasi condizione atmosferica. Questa Enpa era piena di buone intenzioni ma priva di ogni organizzazione…»

Come sei, quindi subentrato?«Io ho avuto la fortuna di incontrare, per riavvia-re l’Enpa, una persona molto particolare, il Dott. Giancarlo mannati che era l’allora direttore dell’allevamento dei cavalli da corsa del Parco di Monza. Il dott. mannati era italiano ma era cresciuto, sotto gli inglesi, in Kenya, e ammini-strava dal punto di vista veterinario, per conto degli inglesi, un’area grossa come la Lombardia.

tari imparano a misurarsi con gli animali, quelli veri, non sono solo quelli “vitruali”, per quanto io abbia molta stima anche per tutte le associazioni che si occupano dei diritti degli animali a livello ideologico. Noi siamo un’associazione in prima linea: non bisogna avere paura di sporcarsi di cac-ca o, peggio, di sangue. Perché se non lo fai tu, non lo fa nessun altro. Ho ancora ben impressa la prima volta che ho dovuto aiutare una veterinaria a sopprimere un cane che aveva un tumore brut-tissimo e non vi era scelta. La ricorderò sempre. Dopo ne ho visti tanti altri ma ho dovuto vincere la paura e il dolore perché se vuoi davvero aiutare gli animali non puoi permetterti di mettere la te-sta sotto la sabbia. Gli animali hanno bisogno di gente che stia con gli occhi belli aperti e che inter-venga quando bisogna intervenire. Senza paura».

Com’è cambiato il canile di monza negli anni? «Riprendendo la nostra storia, nel 1974 mi sono trovato senza un canile. L’Enpa teneva 10/12 cani trovatelli in un canile a Lissone. Abbiamo tentato, in primis, di aprire un canile per conto nostro ma ci mancavano le risorse finanziarie. La grande svolta c’è stata nel 1983, quando i canili, che erano allora comunali e in cui spesso i cani venivano soppressi (a causa di vecchie leggi) dopo tre giorni, vennero messi sotto le USL. il canile di monza passa a otto Comuni ed io, a que-sto punto, mi sono presentato all’Usl di Monza chiedendolo in gestione. L’Enpa è stata la prima in Italia a credere in un accordo tra il pubblico e il privato: un’associazione animalista e un ente pubblico. Il canile ereditato era fatto di quattro box, in condizioni disastrose. Siamo cresciuti, il canile di oggi l’abbiamo costruito noi quasi inte-ramente a nostre spese, anche se oggi, oramai. è superato e stiamo aspettando fiduciosi il nuovo canile che ci permetterebbe anche di lavorare in

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GiORGiO RivapREsidEntE dELL’Enpa (EntE nazionalE ProtEzionE animali) sEZ. MOnZa E BRianZa La COnCREtEZZa dELL’aMORE di Marta Migliardi, foto e reportage di alberto Zanardo e Francesca Fawn Masperi

…in qualunque associazione non puoi lasciare tutto al volontarismo puro. Bisogna prima creare delle strutture e in queste incanalare e organizzare i

volontari e dare loro delle regole, perché altrimenti è il caos...

CLOChaRtinterviste a volti noti in giro per la brianza

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maniera più razionale».

ultimamente, purtroppo, anche in città, non si parla più solo di abbandoni di cani e di gatti ma c’è una varietà anche bizzarra di animali dettata delle mode…«Il canile è cresciuto anche seguendo le esigen-ze degli abbandoni. Gli abbandoni di cani sono diminuiti tantissimo qui da noi, ma sono au-mentati quelli dei gatti e poi ci sono le esigenze di ricovero degli altri animali: chiamarlo canile, oggi, è davvero riduttivo! Questo di Monza è, in realtà, un centro di accoglienza di animali per tutte le problematiche del territorio. Se vedete abbiamo galline, papere, anatre, pecore e per-sino un pony…Questi animali sono stati trovati abbandonati sul territorio o messi sotto seque-stro perché trovati in situazioni sotto sequestro illegittime. Di questi noi veniamo, poi, nominati, custodi giudiziari». Siamo vicini a natale e spesso, con superfi-cialità si regalano animali…

«Io mi rifaccio proprio a uno dei nostri slogan: Facili doni, facili abbandoni. Non regalate ani-mali con leggerezza! Regalare un animale, sotto Natale, può essere una stupidaggine da tanti punti di vista. Deve essere una scelta consape-vole e voluta, non stiamo parlando di giocattoli. Specie se si vogliono accontentare i bambini, i genitori devono essere consapevoli dell’impegno che quest’animale porterà per tutta la vita. Inol-tre non si dovrebbe andare nei negozi a comprare animali, perché si alimenta quel traffico davvero ignobile dai paesi dell’Est, in un periodo oltretut-to sbagliatissimo per la crescita di un cucciolo, che non dovrebbe mai essere preso in inverno, è un principio opposto all’etologia».

Conosciamo un po’ meglio anche la tua per-sona, come nasce in Giorgio riva l’amore per gli animali?«Nasce da un momento di crisi a 28 anni, quan-do sentivo il bisogno di fare qualcosa nel sociale. Ho fatto una piccola esperienza politica molto

per loro: vedere la gioia di questi ragazzi che non hanno mai avuto un cane, vederli felici è una sen-sazione incredibile. Il mio sogno è proprio quello di avere, nel prossimo canile, delle aree dedicate a quest’attività. Dove siamo adesso, erano aree destinate a tutt’altro tipo di attività: un macello di carni suine, equine… queste stalle erano, un tempo, piene di animali destinati alla macellazio-ne. . .è bello che adesso sia un luogo dove si fa del bene agli animali, un bel simbolo. Oggi si chiama, infatti, Ex Macello».

Concludendo…«Io sono felice di vivere. Comincio ad accusare qualche segnalino di vecchiaia, qualche acciac-co… (ndr. Ride).

Il volontariato mi ha dato dei valori per essere sempre motivato. Sono felice di vivere e accetto tutto quello che verrà con serenità. La cosa che desidero di più è che questo lavoro che ho fatto prosegua anche dopo di me….»

Giorgio Riva mi saluta: “…devo andare a Muggiò a recuperare un sacco di mangime per i volatili”. Ecco l’uomo concreto, il presidente che si sporca le mani e fatica, come tutti. In prima linea. Ognu-no sceglie la sua causa. Ed io ho la netta sen-sazione di avere incontrato un uomo di grande valore. Durante questo pomeriggio all’Enpa ho messo i tacchi nel fango, mi sono presa un’affet-tuosa cornata dal caprone William, che burbero ma gentile, voleva le attenzioni mie e di France-

deludente, una noia mortale…poi per caso, ho trovato due cani nel giro di quindici giorni. Il pri-mo l’ho portato a casa, il secondo mia madre si è un po’ preoccupata e mi ha detto (questa frase la ricordo bene): “ Il mio macellaio mi ha dato l’indirizzo di un signore della protezione ani-mali…telefona che così porti lì il cane…”. Allora era un mondo diverso: la carne per gli animali si chiedeva ai macellai che ti davano gli scarti o le frattaglie, non c’erano scatoline, croccantini e scatolette…Ho chiamato la patrona Vincenzina Novi, che, sentendo che ero sensibile al problema, mi ha chiesto se volevo darle una mano. Da lì in avanti l’Enpa è diventata la mia vita. E ha condizionato, in bene, tutta la mia vita. Anche con mia moglie, prima di sposarmi, ho fatto subito patti chiari: guarda che io tutti i giovedì sera sono all’Enpa, anche i miei tre figli sono stati abituati così…»

l’amore per gli animali l’hai trasmesso an-che ai tuoi figli?«Io sono arrivato ad avere dieci cani, tre gatti e un cavallo a casa, avendo la fortuna di possedere un piccolo terreno. Mia moglie la devo tenere lon-tana dal canile perché è peggio di me: ogni volta si porterebbe a casa qualcuno! I miei figli, ovvia-mente, amano gli animali, ma nessuno viene a fare il volontario in canile, lo fanno per altre cose.Il volontariato, io lo dico sempre, è una cosa bel-la a prescindere da quale causa scegli, perché ti forma e ti fa stare bene. Per me è scattato per gli animali, i miei figli operano per l’oratorio o per i bambini malati in ospedale... lo scatto, la scintilla può nascere da qualunque cosa».

Che cosa dici ai volontari durante il primo incontro?«Da trent’anni faccio il primo incontro con i futu-ri volontari e gli dico sempre che è un impegno. Lo spirito del volontario deve essere quello, poco o tanto tempo che voglia dedicarci, deve farlo con impegno. Abbiamo tra i 150 e 160 volontari…»

Hai parlato spesso anche di persone diver-samente abili che interagiscono con gli ani-mali…«Io mi sono sempre ribellato e indignato al luogo comunque che vuole che chi ama gli animali non ama le persone. Io credo il contrario: chi ama gli animali è sensibile ai più deboli in generale. Ga-ribaldi stesso, che è il nostro fondatore, era una persona comunque sensibile verso le minoranze e chi lottava per la libertà. Io ho aperto da qual-che anno il canile a cooperative che si occupano di diversamente abili. Vengono con i loro accom-pagnatori e fanno una sorta di pet teraphy molto allargata. Noi mettiamo a disposizione il posto e alcuni animali particolarmente tranquilli. E que-sta è un’esperienza di arricchimento per noi e

sca, la fotografa. Alberto, l’altro reporter, ha perso le scarpe nell’erba gelata di rugiada nel tenere a bada Minnie, la cavallina abbandonata che, per farsi ripagare degli scatti, ha preteso di fare uno spuntino nel prato. Bisbetici ma fieri, nonostan-te l’abbandono o le loro mille tristi vicissitudini, ho trovato in questi animali, nei loro occhi, nei volontari indaffarati e sporchi di terra, tra queste mura dell’Ex Macello, due grandi cose: la dignità e l’amore. L’amore concreto.

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mettere in conto...

il compito più alto dell’uomo è sottrarre gli animali dalla crudeltà.

(Emile Zolà)

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Lo confessiamo: noi della redazione sia-mo di parte, nel senso che Marco berry

ci piace. Ci piace il suo modo di fare i pro-grammi televisivi, la sua voglia di non farsi fossilizzare in un cliché, il suo tentativo di realizzare programmi che, anche se leggeri, siano almeno sempre intelligenti, soprattut-to non banali, e infine ci piace il suo modo di amare gli animali. Dice: “Gli animali si amano rispettandoli, rispettando il loro modo di essere. tutti, quelli che ci piac-ciono e anche quelli che non ci piacciono. Sono essere viventi che godono e soffrono come noi. E a stare ben attenti sanno an-che relazionarsi molto bene con noi”.Marco berry abita, quando non è in giro per l’italia per lavoro, in una cascina immersa nella campagna attorno a torino, città dove è nato 48 anni fa. “a dire il vero più che una casa è una specie di arca di noè: ci sono cani, gatti, galline, conigli e per un po’ ci ha trovato posto pure un macaco, un bel-lo scimmione simpatico. le mie due figlie di 12 e 4 anni (marco è separato n.d.r.) quando vengono a trovarmi sono felicissi-me di trovarsi in questa specie di piccolo zoo”.

parliamo un po’ di televisione?«Chiariamo subito una cosa. La tv è un elettrodomestico, uno dei tanti che abbiamo in casa e oltretutto neppure indispensabile. Viene dopo la cucina a gas, il frigorifero, la lavatrice, la lavapiatti, eccetera eccetera. e’ sull’ultimo gradino della scala delle indi-spensabilità. nonostante questo è importan-te, perché ormai è diventata compagna del viaggio di ogni giorno per milioni di perso-ne».

appunto. E allora perché tu non scegli una strada per diventare ancora più popo-lare di quello che sei?«e cosa dovrei fare?».

Sceglierti un ruolo e un tipo di programma e continuare con quello, per esempio…«sarebbe una pessima idea, almeno per quanto mi riguarda: io devo sempre essere me stesso a 360 gradi. La tv tende, per sua natura, a darti un’etichetta anche se non lo

CLOChaRtinterviste a volti noti in giro per la brianza

Ci MEttO CuORE E panCia E nOn La tEsta pER FaRE tvdi alfredo Rossi

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anna Cerantola, responsabile dei cani del canile di monza. Banchetti e attività

dell’Enpa durante il periodo natalizio?«Sono previsti dei banchi in centro a Monza, la postazione è davanti alla libreria Feltrinelli, tutti i sabati e tutte le domeniche di Dicembre. La cosa interessante è che ci sono tanti regali e gadget a tema “animaloso”, che possono essere delle bel-le idee per Natale, il cui contributo viene tutto a favore degli animali del canile dell’Enpa sez. Monza e Brianza. Ci sono anche i Calempari, i calendari realizzati con delle foto fatte da noi du-rante l’anno. Oltre ai banchi, anche qui in sede, sarà allestito un mercatino, il martedì e il giovedì sera alle ore 21.00. Da proporre come regalo c’è anche l’adozione a distanza, magari di cani un po’ più sfortunati: gli anziani o quelli con storie e caratteri particolari. Questa cosa aiuta molto anche i cani perché al di là del contributo, vedere

persone e mettersi in relazione con la gente fa loro del bene e li aiuta a reinserirsi».

di fronte a certe storie molto drammatiche, come bilanci l’aspetto emotivo con il corag-gio e il pragmatismo che serve per questo lavoro?«Non è facile, per niente. Noi rispetto a certe situazioni che, purtroppo, ci sono al Sud, vivia-mo in un contesto “fortunato”. Ma anche nella nostra civilizzata Brianza non mancano casi di crudeltà inaudita: quest’estate, per esempio, un pastore maremmano è stato fatto morire di fame e di sete. Noi abbiamo anche un canile piccolo e tanti volontari che riescono a recuperare bene la gestione di cani anche molto spaventati. Invece, purtroppo, l’abbandono dei gatti sta aumentan-do vertiginosamente. Quest’anno, con il fatto che il caldo è durato un po’ di più, abbiamo ac-colto tantissime cucciolate. Noi puntiamo molto a sensibilizzare la gente sulla sterilizzazione».

Ho letto su facebook la storia commuoven-te di osso, un cane che finalmente ha tro-vato una famiglia grazie a voi, ma cui tu ti eri molto legata. Come vivi, emotivamente, questi distacchi?«Anche se, chiaramente sono felice per lui, è davvero straziante separarsi. Noi spesso, por-tiamo anche dei cani a casa, in quella formula che chiamiamo “di Asilo”. Sappiamo quindi, che

è una situazione provvisoria, ma al momento di salutarli fai davvero fatica. Ti senti, passami il termine, un gran “bastardo” perché non puoi spiegare al cane o al gatto che si è affezionato, che tu hai fatto tutto per lui e che lo stai lascian-do per il suo bene, per fargli fare una bella e nuo-va vita».

Che caratteristiche deve avere un volonta-rio?«La prima cosa, ovvia, è che deve avere amo-re per gli animali ma anche un grande senso di responsabilità. Essere volontario è molto appa-gante però è un impegno. Noi chiediamo mezza giornata la settimana: oggi che c’è il sole, ma anche domani se piove o nevica…Bisogna sem-pre pensare che gli animali qui hanno bisogno di cure, non è che gli dai 10 euro e gli dici: vai a mangiarti un panino! Ci deve essere sempre qualcuno che li accudisca. Non è un gioco: ci vuole serietà anche in questo senso. Tra di noi poi si sono create anche delle amicizie, capi-ta spesso che usciamo insieme… ma parliamo sempre di cani (ndr Ride). Questo per dire che, man mano, diventa sempre più coinvolgente an-che per i bei rapporti umani che si creano sotto le ali della stessa passione: gli animali».

Nb Ringrazio Giorgio riva, anna Cerantola e tutti i volontari dell’Enpa di monza e Brian-za. Un caro ringraziamento anche a Juliet Berry che ha reso possibile questa collaborazione.

anna CERantOLa, REspOnsaBiLE dEi Cani nataLE COn L’Enpa sEZ. MOnZa E BRianZa

anna con un piccolo ospite del canile

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un'ultima cosa: ci recensisci a modo tuo le trasmissioni che ti hanno visto prota-gonista?«okay. Partiamo dalle iene: è lì che ho impa-rato questo mestiere, a stare attento a come, quando e cosa dico, a non essere superfi-ciale. mistero: la curiosità per eccellenza. io non credo agli ufo alle sedute spiritiche, ma al più grande e insondabile dei misteri: l'uomo. invisibili: quelle storie personali di vagabondi e senzatetto con cui ho passato in-tere giornate mi ha fatto considerare la vita anche da altre angolazioni. invincibili: mi ha insegnato che a volte noi ci lamentiamo per niente. in quel programma ho incontrato gente colpita da traumi psicofisici che hanno deciso di continuare a lottare e a sorridere, senza piangersi addosso. Che lezione! Cash taxi: mi sono divertito su skyuno facendo

un quiz nello studio televisivo più piccolo del mondo: l'interno di un taxi di cui ero il con-ducente: il divertimento alo stato pure. uno su tutti: peccato era un quiz divertente: io in un monitor e la gente di un centro commer-ciale che rispondeva alle mie domande. ecco, forse mancava un po' di cuore, nel senso che ero lontano e io ho bisogno di essere vici-no, di sorridere e ridere guardando uno negli occhi. danger (si esibiva come escapologo, come Henry Houdini ndr). questo è il gran-de amore della mia vita. Quella trasmissione è stata per me come dare un giocattolo nuovo a un bambino. Quando ero piccolo l'illusio-nismo mi faceva sentire grande, adesso che sono grande mi fa sentire un bambino. una goduria! vivo per miracolo: su La7 raccon-tavo storie di uomini che avevano vissuto imprese al limite dell'incredibile. e per uno

che ama il paracadutismo acrobatico e le im-mersioni sub è stata una cavalcata tra "pazzi" divertente ed emozionante.

Bau Boys: l'ultima in ordine di tempo, in cui facevo l'istruttore di un gruppo di ragazzi per aiutare gli animali in difficoltà. educare i ra-gazzi al rispetto per gli animali, perché così possano istruire i propri genitori: era questa l'idea che mi ha spinto. ed è stato estrema-mente utile e divertente».

grazie, Marco.

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vuoi, figurati se poi decidi di dartela tu! ti si attacca come un tatuaggio e non te la levi più. e questo mi condizionerebbe. Perché io quando faccio un programma ci credo vera-mente: se rido è perché mi viene da ridere, se m’incazzo è perché m’incazzo per davve-ro, se mi emoziono idem, e via enumerando. Mi piace mettermi sempre in gioco, perché per vivere devi metterti in gioco, senza paura, ogni giorno. e se non lo fai non è una vita vissuta in pieno, almeno secondo me. e poi c’è un’altra ragione: questo lavoro è fatto da quelli che io definisco geni, da bonolis a Fio-rello tanto per citarne due, da raccomandati, che durano poco di solito, e da artigiani, ca-tegoria in cui mi ci metto anch'io. un artigia-no che ogni volta fa un pezzo che resta unico. Che viene bene, a volte benissimo, a volte un po’ meno bene, ma ogni volta in quello che faccio c’è tutto me stesso e posso sicura-mente dire che l’ha fatto con grande onestà, mettendomi in gioco totalmente. Perché poi io sono quello che sta davanti alle telecamere e che appaio sui televisori, ma dietro un pro-gramma c’è tutto un gruppo che lavora. e io ascolto tutti, dagli autori a chi tiene pulita la scena, perché ognuno può darti il consiglio giusto al momento giusto. insomma per farla breve sennò qui facciamo della filosofia, io uso più cuore e stomaco invece che mente per fare quello che faccio. e soprattutto mi lascio coinvolgere completamente».

presentatore, illusionista, escapologo (sono quelli capaci di liberarsi da corde e catene ndr), giornalista: in quale di queste defini-zioni ti ritrovi di più?«Ma allora non hai capito niente! in tutte, mi ritrovo in tutte, perché io sono fatto così. Chiaro, adesso? ».

Chiarissimo. partiamo allora dall’escapo-logia, che rese celebre il mago Houdini alla fine dell'ottocento. Come l'hai incontrata?«Da piccolo, avevo 8 anni. a dire il vero ho incontrato l'illusionismo del mago silvan. a torino registravano un pezzo di sim sala bin, celeberrima trasmissione tv degli anni 70. io avevo un parente che si occupava di casting e

così mi ritrovai in prima fila a vedere quello che faceva silvan. scoppiò il mio amore per l'illusionismo e poi per Houdini, che resta "il mago" per eccellenza nell'immaginario col-lettivo. già a 11 anni facevo spettacolini per parenti e amici con la manipolazione delle carte e altre cose del genere».

E alla tv come ci arrivi?«Con Bim Bum Bam, una trasmissione per ragazzi in cui lavorava anche un certo paolo Bonolis. Poi sono passato dietro le quinte e ho scritto i testi per la sai l'ultima?, scher-zi a parte e altre trasmissioni, poi nel 1987 sono arrivate le iene e da lì ho cominciato stabilmente a metterti davanti alle telecame-re».

la "magia" e l'escapologia però restano il tuo gran divertimento: quando tornerai a esibirti in queste specialità?

marco con il gruppo di ragazzi che ha partecipato al progetto Bau Boys

«se è solo per quello faccio anche paracadu-tismo acrobatico e immersione: ho anche il brevetto sub di cui vado molto fiero. spero di fare un numero di escapologia davvero spe-ciale quando potrò festeggiare a fine mag-gio il ritorno del torino in serie a. Questo mi pare l'anno giusto, proprio perché il toro è tornato a giocare da toro: non molla mai, fino alla fine. Per quanto riguarda la tv, ve-dremo quello che mi diranno pancia e cuore".e noi aspettiamo con ansia, non prima di aver ricordato che "quel matto di Marco ber-ry", oltre a fare centomila cose, è anche te-stimonial della campagna “giù le mani dai bambini” contro la somministrazione disin-volta di psicofarmaci ai minori e che è a capo della onlus "Marco berry Magic for Children" che organizza spettacoli, eventi e manifesta-zioni sportive per aiutare i bambini bisognosi di tutto il mondo».

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…mi piace mettermi sempre in gioco, perché per vivere devi metterti in gioco, senza paura, ogni giorno. E se non lo fai

non è una vita vissuta in pieno, almeno secondo me…

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tiziano Ferro da Latina, 31 anni appena compiuti di cui 10 di carriera come cantante

che lo hanno imposto in italia e in gran parte del resto del mondo, è uno che conosce bene sia i suoi punti di forza (di cui non parla per mode-stia) sia i i suoi punti deboli (ma già conoscerli è cominciare a tentare di renderli inoffensivi): per questo dice quello che pensa e soprattutto pensa quello che dice (forse anche per merito della sua analista: "una brava dottoressa", dice lui, "che mi costa 80 euro l'ora, ma ne vale la pena"). Dopo tre anni di lontananza, torna con un nuo-vo album, titolo l'amore è una cosa semplice, dopo aver girato il mondo e soprattutto dopo aver dato alle stampe i suoi diari, titolo Trent'anni e una chiacchierata con papà edito da Kowalski, con cui ha cominciato a esorcizzare i suoi fan-tasmi esistenziali , a cominciare dall'accettazio-ne dell'omosessualità ("vissuta all'inizio", dice lui, "con un senso di colpa che mi ha segnato e non poco"). ed è tornato anche a vivere in italia, che aveva lasciato per stare fuori dalle pressioni. "sono italiano e sto bene qui", dice, "Peccato che non possa andare a fare la spesa perché qual-cuno mi riconosce e quindi questo fa diventare un po' complicate anche le cose semplici come appunto andare a fare la spesa, che io amo fare di persona".

parliamo del disco e partiamo proprio del titolo: ma l'amore è davvero una cosa sem-plice? «no, è addirittura semplicissima, un'esigen-za naturale, come bere-mangiare-respirare. Poi siamo noi a peggiorare la situazione, complican-done le dinamiche, rendendo tutto meno linea-re. Ma l'amore di per sé è semplice semplice».Quindi l'ispirazione non è figlia del dolore?

«anche se qualcuno dice che più si soffre più si è bravi, io dico che non è vero. bravura e feli-cità non si elidono. e quindi l'ispirazione non è solo figlia del dolore, ma anche della serenità e della tranquillità. e queste canzoni sono nate da sé, come le altre precedenti, ma non sono sta-to male mentre scrivevo: è stato come liberarmi dai fantasmi che mi danzavano attorno e che non mi terrorizzavano più. È vero, adesso sono più sereno di prima, più equilibrato, ma soffro, rido, piango come tutti gli altri esseri umani. e le canzoni di l'amore è una cosa semplice riflettono tutto questo».

tutto semplice, allora?«inizialmente no. Prima di tutto ho dovuto usci-re dalla bolla in cui mi ero chiuso e di cui ero carceriere e carcerato. inoltre, dopo più di un anno che non cantavo ho risentito la mia voce e mi sembrava... quella di un altro. Per questo motivo sono andato dal logopedista per tenerla sotto controllo meglio, perché tornasse a... essere mia, sotto il mio totale controllo. D'altronde sono fatto così: voglio tenere tutto sotto controllo, so-prattutto nel lavoro».

Se ti guardi indietro cosa vedi?«Vedo me stesso e mi faccio tenerezza, soprat-tutto nel lavoro. avevo vent'anni e l'aria da “co-glioncello”: Credo che solo per pochi centimetri non abbia oltrepassato la linea che mi avrebbe fatto diventare, con il successo improvviso, un cretino. i discografici dovrebbero prendere i ra-gazzi che cominciano e tenerli per due mesi chiusi in uno sgabuzzino a insegnargli a parla-re, l'italiano, l'inglese, a muoversi, a capire come comportarsi con i media. Due mesi di dure maz-zate che però ti rendono più forte, più deciso, alla

fine più te stesso».

E dei reality che mi dici?«Che una volta usciti dai reality li chiuderei nello sgabuzzino di cui sopra per due mesi. Mazzate e ancora mazzate, senza neanche la... consolazio-ne del televoto».

Da aprile, esattamente il 10 da torino, tiziano Ferro darà vita al suo nuovo tour, in cui metterà in scaletta 25/26 brani, quelli del nuovo album e i suoi più famosi.«sarà un tour teatrale, con una sua linea, ma sarà anche divertente. Per me e per chi verrà a sentirmi».

nb: l'amore è una cosa semplice, in 35 minuti dalla pubblicazione ha conquistato il n. 1 di itu-nes. la differenza tra me e te già digital downlo-ad di Platino e supera su youtube le 5.000.000 di views.

CLOChaRtinterviste a volti noti in giro per la brianza

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tiZianO FERROpREsEnta iL suO nuOvO aLBuM

di Redo alfossiFoto di Francesco prandoni

L’amore è una cosa semplice

…credo che solo per pochi centimetri non abbia oltrepassato la linea che mi avrebbe fatto diventare, con il successo improvviso, un cretino. I discografici dovrebbero prendere i ragazzi che cominciano e tenerli per due mesi chiusi in uno sgabuzzino a insegnargli a parlare, l'italiano, l'inglese,

a muoversi, a capire come comportarsi con i media…

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BoaVista a tutti!di marta migliardi

galesi. Come riportato nei suoi diari, Cristoforo Colombo sbarcò nelle isole e scrisse: "Hanno un nome ingannatore perché sono alquanto aride e io non vidi in esse alcunché di ver-de". il navigatore aveva, parzialmente, ragione, in quanto le isole di Capo verde sono di origine Vulcanica, ma ve ne sono alcune che godono di una vivace vegetazione, come Sao antao che presenta valli verdissime e vecchi crateri spen-ti circondati da boschi di conifere. Boavista, al contrario, è costituita da paesaggi molto diffe-renti, circondata da 55 km di spiaggia bianca, e distese di dune sabbiose che le conferiscono un aspetto quasi lunare. Boavista è l’isola meno popolata, ma proprio grazie allo splendore delle sue spiagge (una nota particolare alla bellissima Santa monica, la terza più grande del mondo, patrimonio dell’unesco) e dei suoi fondali, sta attirando sempre di più l’attenzione dei tour operator,specie italiani, pur mantenendo intatta la sua anima selvaggia e naturale. i suoi orizzon-ti infiniti di spiagge e oceano la rendono estranea a qualsivoglia stereotipo o moda turistica. siete comunque in africa, su isole che furono a lungo deserte, soste di Pirati. ed infatti, i fondali, sono ricchi oltre che di una gran varietà di fauna (gra-zie ai rigogliosi banchi corallini) anche di alcuni reperti sommersi: sono più di 40 i relitti custo-diti dall’isola. Per questo ma anche per il clima ventilato, è ottima per gli sport: diving (queste acque sono, infatti, ricche di specie endemiche), kite surf, surf. Ma ci sono anche escursioni via terra che interessantissime, perfette per i turisti più tradizionalisti. Da visitare il capoluogo Sal-rei, una volta chiamato porto ingles. Di fronte alla cittadina si trova un isolotto con una for-tezza duque de Braganca costruita per contra-stare gli attacchi dei pirati. Boavista è famosa per le sue bellissime spiagge, praticamente si può costeggiare tutta l’isola camminando lungo

Comincia a fare davvero freddo. alle cinque del pomeriggio è buio. il natale e le luci che addobbano le nostre città non sempre servo-no come placebo per i nostri malumori. anzi, spesso succede che, come dimostrano anche molti studi scientifici, proprio nel periodo del-le feste rifiorisce la depressione: in chi è single perché sente acuita la sua solitudine; in chi ha famiglia perché accusa lo stress dei prepa-rativi; in chi è semplicemente, come me, ha una natura malinconica. La voglia di andare lontano diventa irrefrenabile, lo cantava anche baglioni: “…un poster che qualcuno ha

il litorale sabbioso o usando i quad, in quanto la morfologia sabbiosa dell’isola ben si presta ad escursioni con questo tipo di mezzo di trasporto! un altro luogo da visitare è il villaggio di rabil dove vi è la Chiesa matrice di s.roque, costruita nel 1801. Vi è inoltre una fabbrica di ceramica. tra le spiagge più famose, Estoril e Chaves e la già citata santa Monica.a Boavista ci si appropria di nuovo dello spa-zio e del tempo. senza fretta. Perché, a parte la natura, il clima sempre temperato, le spiagge, le dune, gli orizzonti e il ritmo differente di vita e di pensieri, a rendere speciale quest’isola (il cui nome, ricordiamolo, deriva dal primo esplorato-re portoghese giunto qui che volle, con una sola esclamazione “Boavista”, bella vista, racconta-re la bellezza dell’isola) è la gente: unica.

Comincia a fare davvero freddo. alle cinque del pomeriggio è buio. il natale e le luci che addobbano le nostre città non sempre servono come placebo per i nostri malumori. anzi, spes-so succede che, come dimostrano anche molti studi scientifici, proprio nel periodo delle feste rifiorisce la depressione: in chi è single perché sente acuita la sua solitudine; in chi ha famiglia perché accusa lo stress dei preparativi; in chi è semplicemente, come me, ha una natura ma-linconica. La voglia di andare lontano diventa irrefrenabile, lo cantava anche baglioni: “…un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice

gente che, magari, vive su queste piccole isole da sempre ma che proviene da tutto il mondo, le cui origini antiche sono un miscuglio di di-versissime etnie, sia africane che europee, che si sono nei secoli completamente mescolate, creando un'etnia unica e del tutto a sé stante, che non ha eguali in africa: la "Creolo" creola di Capo verde.e questa unicità la troverete negli occhi e nei sorrisi.

vieni in tunisia c'e' un mare di velluto ed una palma e tu che sogni di fuggire via di andare lon-tano lontano andare lontano lontano…”sono tanti i luoghi che allietano il nostro imma-ginario: Cuba, Messico, brasile, santo Domingo, Kenya, Maldive. tutte bellissime destinazioni, se avete disponibilità di tempo (dato che sono tutti voli che superano le 9 ore). Ma c’è un arcipelago, ancora non invaso dalle masse, a circa 6 ore di volo da noi, un grappolo di isole che si accosta-no alla parte occidentale dell’africa: Capo ver-de (Cabo verde in portoghese), le 10 isole di origine vulcanica, a 500 Km dalle coste sene-

Uno scorcio di Boavista

1918

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SpECialE BEllEzza

Top Nails: parlano di unghie? parlano di noi...

«…insegniamo a fare ricostruzione delle un-ghie e tutte le tecniche collegate: insegniamo una professione». « La nostra forza», prose-gue Luisa, «sono la professionalità e la serie-tà! Le allieve, anche quando hanno finito il corso, hanno la possibilità di partecipare alle lezioni per un anno e, cosa non da tutti, han-no assistenza tecnica disponibile sempre: tut-te, infatti, hanno il mio numero di cellulare». e’ un vero e proprio mestiere che, in molti casi passa, per chi si appassiona e ci si dedica con serietà, da semplice hobby ad attività la-vorativa primaria. e’ senz’altro una strada per creare nuove realtà lavorative. «io ne sono l’esempio vivente», racconta Luisa, « avevo un centro estetico ad usmate ed un giorno ho iniziato ad appassionarmi a questa tecnica e, quindi, ho deciso di fare un corso. Dopo aver appreso l’arte del mestiere ed essermi appassionata e specializzata ho iniziato ad esercitare a domicilio. infine ho incontrato mio marito, giovanni bignone (direttore commerciale e marketing della top nails Monza), che mi ha spinta ad aprire la prima scuola…ed ora siamo qui!». Men-tre parlo con Luisa la mia attenzione visiva è rapita dalle sue mani che stanno facendo da modelle ad un lavoro di Paola, una delle insegnanti, una vera e propria artista, nelle decorazioni e nella micro pittura. e’ sorpren-dente vederla creare, vedere come pian piano fa nascere su ogni singola unghia un “piccolo quadro”.

La top nails oltre ai corsi base di ricostruzio-ne e utilizzo del gel e dell’acrilico, che sono i fondamentali, offre un’ampia gamma di corsi di perfezionamento e giornate di approfondi-mento di nail art. alla fine di ogni corso di livello verrà rilasciato un attestato di parteci-pazione al corso frequentato. tra le giornate a tema troverete quelle di graffiti & Design, Fiori & Fantasy, Marbling & animal skin, Follie French e iii D gel.una nota di merito va al fatto che tutti i pro-dotti che top nails utilizza e vende (anche le creme curative per mani e piedi) sono rico-nosciuti dal Ministero della sanità, sono al-tamente professionali e di qualità e non dan-neggiano la salute.

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il primo rimedio naturale di bellezza di cui ho ricordo, sono le fette di cetriolo che mia nonna, dopo una nottata in bianco o dopo aver pianto molto, mi suggeriva di tenere sugli occhi affinché si sgonfiassero. sempre dalla saggezza tramandata di generazione in generazione deriva anche l’abitudine di met-tere una fetta di patata sul viso per lenire le scottature. sappiamo bene che l’uso delle erbe e di prodotti naturali e ben più antico e antecedente alle cure delle nostre nonne ma possiamo finalmente dire che, dopo un con-sumistico e più tecnologico approccio alla bel-lezza derivato dal boom economico degli anni 80, ora, forse anche perché in tempo di crisi, stiamo recuperando i rimedi naturali sia per curarci che per abbellirci. anche nei negozi, nelle erboristerie e nei centri estetici que-sta tendenza è sempre più ricercata e ap-prezzata dalla clientela.

in fondo la natura ha sempre ragione. Ma se, approfittando delle vacanze, avete un po’ di tempo in più da dedicare a voi stessi, ecco alcuni semplici rimedi naturali fai da te che verranno in aiuto alla vostra bellezza.ecco, quindi, alcuni segreti casalinghi per prendervi cura di voi.

pEr il viSoscrub per il viso con farina d’avena e olio ex-travergine di olivaMescolate un cucchiaio di farina d’avena e tre cucchiai di olio extravergine di oliva in un contenitore di piccole dimensioni. applicate il composto su tutto il viso, avendo cura di evitare contorno occhi e labbra e stendendolo soprat-tutto su mento, naso e fronte (le zone nelle qua-li si concentrano maggiormente le impurità). Massaggiate per alcuni minuti, dopodiché ri-sciacquate con acqua tiepida.

SCruB pEr il viSo pEr pEllE SECCa Con zuCCHEro E yoGurtParticolarmente adatto per le pelli più secche, unite un cucchiaio e mezzo di zucchero, che esfolia con delicatezza la pelle e la nutre, e un cucchiaio di yogurt intero, dotato di azione purificante. anche in questo caso è necessario procedere con un massaggio dolce per qualche minuto e poi risciacquare con acqua tiepida.

pEr i CapElli StrESSati E Con dop-piE puntE:Per rinforzare i capelli e scoraggiare l’insorgen-za delle doppie punte lasciando un gradevole profumo di pulito un vero toccasana è la polpa di mela. Prendete delle mele e frullatele, dopo di che applicate la poltiglia sui capelli come una maschera e lasciate riposare per qualche minuto prima di risciacquare.

verdissimocuriosità, proprietà e usi delle piante intorno a noi

Quando la natura incontra la bellezza…di Gabriella

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la narrazione si orienta allora sul presente e diventa dialogo tra culture che vivono sul no-stro territorio.Perché il museo non è solo deposito di memo-rie passate, ma luogo di conoscenza reciproca e di confronto tra identità diverse. non im-maginativi vecchie teche impolverate, ma un vero e proprio universo multifunzionale: sala lettura, area di ristoro, nursery e una sala di documentazione di storia locale, archivi foto-grafici e anche filmati. tra le varie iniziative, anche visite guidate e itinerari esterni (sempre guidati) come passeggiare in un borgo medio-evale, visite a chiese che ospitano opere d’arte

nell’area del vimercatese, posto tra il fiume Lambro e l’adda, compie un anno di vita il must, museo interattivo dedicato alla storia, all’arte e alle tradizioni del territorio. villa Sottocasa ospita, infatti, dal mese di novem-bre 2010 questo progetto ambizioso, che ha trasformato l'ala sud dello storico edificio di via Vittorio emanuele non in una semplice esposizione permanente, ma in un vero e pro-prio centro di aggregazione, di promozione e di produzione culturale. il Must è un museo che racconta la storia del territorio a partire dalle più antiche civiltà che lo hanno abitato fino a giungere alla società contemporanea.

il museo raccoglie (come scritto sul sito www.museomust.it), cataloga, conserva, espone te-stimonianze culturali - dai reperti archeologici ai beni storico-artistici, dai video alle tradizio-ni orali - per tessere attorno a questi oggetti una narrazione evocativa e scientificamente valida del nostro passato. narrazione che di-venta lo strumento di mediazione attraverso il quale contenuti complessi, come l'opera d'ar-te o il documento storico, vengono tradotti in un linguaggio divulgativo e attuale.Le grandi trasformazioni in corso, migrazioni e globalizzazione, spesso disorientano e sra-dicano l'individuo dai luoghi e dalle culture:

Mustil primo museo interattivo e multimediale della Brianza.di adriana Colombo

Brigantiastoria ed escursioni nel nostro territorio

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e a ville di delizia brianzole. tra le splendide proposte, segnaliamo l’itinerario Sotterranei e Fortezze medioevali,un viaggio nei luoghi più nascosti della città per rivivere atmosfere e suggestioni di altri tempi: da sotterranei ricchi di storia, ad antiche fortificazioni, fino ai re-sti di un misterioso castello. Dopo una breve visita al Must e alla sala del museo dedicata al Medioevo, l'itinerario prosegue tra le strade del borgo di Vimercate permettendo di visitare i principali monumenti di quel periodo: dalle torri difensive del ponte di San rocco (sec. iii–XVi), alla pregevole Chiesa di Santo Ste-fano (sec. X-XiX) con la sua suggestiva crip-ta. i visitatori avranno, inoltre, l'opportunità di scendere nelle antiche cantine della tratto-ria basilio che conservano interessanti tracce dell'antico castello di Vimercate.sempre su iniziativa del Must ricordiamo che il 17 dicembre verrà riproposto il mercato Contadino a Km 0, realizzato dalla CoLDi-retti di Milano, Lodi e Monza brianza in collaborazione con l’azienda agricola augusto Frigerio di Vimercate presso la corte d’onore

di Villa sottocasa (via Vittorio emanuele, 53). Qui si potranno acquistare, direttamente da produttori locali, frutta e verdura di stagione, salumi, farina, riso, formaggi di capra e muc-ca, vino, miele e molto altro ancora. Questo per sottolineare nuovamente lo spirito interat-tivo del Must che vuole valorizzare anche l’at-tività agricola di cui è ricco il nostro territorio. Vi consigliamo vivamente di prendere visione di tutti gli itinerari e le sale presenti in questo museo made in brianza che vi permetterà di conoscere in maniera innovativa e coinvolgen-te la storia e l’evoluzione di questa terra. an-che con creatività e buon gusto.

per informazioni e prenotazioni tel. 039 6659488 | [email protected]

…perché il museo non è solo deposito di memorie passate, ma luogo di conoscenza reciproca e di confronto tra identità diverse. non immaginativi vecchie teche impolverate, ma un vero e proprio

universo multifunzionale: sala lettura, area di ristoro, nursery e una sala di documentazione di storia locale,

archivi fotografici e anche filmati…

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per I tuoi regali di Natale

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lorenzo materazzo e luca d’alberto sono gli Ex Wave. Plagiarsm (bollettino/sony Mu-sic), il loro secondo album dopo apri gli occhi del 2009. Due artisti formatisi nelle più gran-di scuole di musica (teatro alla scala di Milano, Mozarteum di salisburgo, royal academy di Londra) accomunati dall’esigenza di dialoga-re con la modernità. in meno di due anni dalla loro formazione hanno già ottenuto importanti riconoscimenti: nel luglio 2008 hanno aperto le date milanesi dei concerti dei Deep Purple (di cui sono stati supporter anche quest’anno il 18 lu-glio all’arena di Verona); nel giugno 2009 sono stati invitati a suonare al Palazzo reale di Mona-co di baviera da george Michael che, dopo averli ascoltati, in un’intervista ha dichiarato: “La mu-sica degli ex.Wave è assolutamente nuova, fan-tastica. avvolge e cattura dall'alto”. inutile aggiungere parole a questo entusiastico ed autorevole giudizio, bisogna ascoltarli.Li incontriamo alla salumeria della Musica di Mi-lano dove stanno presentando, con uno spettacolo decisamente fuori dalle righe, un mix di suoni e vi-sioni, l’anteprima del PLagiarisM tour 2012 (per informazioni www.barleyarts.com).

parlateci un po’ di questo particolare show live, cosa deve aspettarsi il vostro pubblico da un vostro concerto?«Per preparare questo spettacolo c’è voluto dav-vero moltissimo tempo, quasi due mesi, non per definire i brani ma proprio per costruire assieme al regista la parte scenografica. e’ una scenografia molto particolare perché vuole introdurre quello che avviene nel disco…e dal disco si rimane ab-bastanza “storditi”…c’è tutto questo suono che ti avvolge in ogni direzione. Per questo tradurre il suono in un effetto scenografico è stato un gran lavoro, volevamo catapultare lo spettatore in una

dimensione virtuale, in una dimensione onirica, in cui non si rendesse conto del confine fra il reale e la finzione, anche per quanto riguarda la musica: volevamo che lo spettatore non capisse se la musica che ascolta è completamente originale o se ci sono dei campionamenti, delle citazioni. alla fine quindi, fra musica e immagini, lo spettacolo si risolve in un’arte unica che si ricrea e rigenera dall’inizio alla fine, senza confini definiti con lo scopo di rapire lo spettatore, di trascinarlo nel nostro mondo a scoprirne le molte sfaccettature».

molto curati e densi di immagini forti anche i video dei brani…come sono nati? avete curato diret-tamente anche la loro ideazione e realizzazione? «L’aspetto visivo della nostra musica ci è stato suggerito dalla musica stessa, dalle note. Ci hanno sempre detto che è una musica molto cinematografica, molto visiva e noi ci siamo fatti spontaneamente condur-re dal suono nell’evocazione dell’immagine. Per la parte video ci siamo affidati a simone Petrini per la scenografia ed i video sul palco e Fabio scacchioli, registi di grande talento ma abbiamo scelto di curare personalmente la parte relativa al montaggio, sulla base della nostra sensibilità musicale e delle nostre personalità. Per questo crediamo che la parte visiva dello spettacolo sia davvero un aspetto importantis-simo, essenziale. Così nel live emerge questa doppia anima, reale e virtuale. La realtà e resa dalla fisicità dei nostri strumenti classici, la viola, il violino e il pianoforte, mentre la fluidità, l’oniricità dell’elettronica è commentata visivamente dalle immagini».

Com’è nata in voi la necessità di svincolarvi dall’impostazione classica che ha caratterizzato i vo-stri studi e come avete identificato il percorso per fondere classico ed elettronico fino ad arrivare a ciò che è plagiarism?«Ci piace dire che Plagiarism, oltre ad marcare un’evoluzione delle nostre persone è anche una sorta di esplosione: da ciò che eravamo verso quello che stiamo diventando. noi veniamo da un mondo, quello della musica classica, in cui si vive sommersi dai vincoli. siamo cresciuti per 15 anni con l’abitudine di stu-diare nella solitudine delle proprie quattro mura, salvo poi ritrovarsi padroni di un enorme bagaglio tecnico

Bisteatro, musica ed eventi

EX WavE La MusiCa ChE avvOLGE E CattuRa.di Elena GorlaFoto di Francesca Fawn Masperi

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già dal nome s’intuisce chiaramente che dietro questo ristorante vi è una vera e propria filosofia del gusto, ovvero quella di accogliere i clienti con un percorso culinario, atto a riscoprire i piaceri dei vari sapori, coinvolgendo il palato ma anche la mente, che può godere di un’atmosfera rustica ma raffinata, elegante e nel frattempo rilas-sante. il piacere della gola si unisce a quello degli occhi: anche la vista ha la sua importanza quando si mangia! il ristorante è, infatti, curato nei dettagli sia per quanto riguarda l’arredamento che l’il-luminazione. «il nostro chef, nella costruzione di un piatto, tende a creare un sapore e un gusto tramite le ricette tradizionali, ripren-dendo sopratutto quelle più semplici e genuine. C’è una grande ricerca e attenzione nello studio dell’area di origine del piatto», ci spiega Masha, la responsabile dell’officina. «…stiamo molto attenti anche alle stagionalità, infatti, cambiamo i menù in base a quelle che sono la frutta e le verdure di stagione, e i prodotti che la terra offre nel periodo di riferimento. Quindi, per esempio, a settembre e ottobre abbiamo avuto varietà di piatti a base di porcini…». un’altra punta di diamante dell’officina del gu-sto è la pizzeria poiché la pizza è cotta nel forno a legna e l’impasto è fatto quotidianamente, e vi è la ricerca anche da parte del pizzaiolo dei migliori ingredienti con cui condirla: ci sono pizze tradizionali,

i segreti dello chefricette e trucchi in cucina

officina del gustoi cinque sensi del sapore

preparazione:affettare sottilmente il filetto e ricavare delle striscioline di carne. tritare le cipolle e affettare i funghi.Far rosolare in una padella le cipolle con olio e burro, quan-do saranno diventate trasparenti aggiungere i funghi e farli ammorbidire, con l’aiuto di un mestolo forato togliere funghi e cipolle dalla padella e tenere in caldo.aggiungere del burro nella padella e farlo spumeggiare, far rosolare, a fiamma vivace, le striscioline di carne infarinate.rimettere le cipolle e i funghi, aggiungere il brodo, terminare la cottura. Mescolare bene e unire la panna acida, la sena-pe e la salsa Worcestershire. Far addensare, salare e pepare. Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata. scolarle al giusto punto di cottura, condirle con una noce di burro e comporre il piatto adagiando sul fondo le pappardelle e sopra la carne con la sua salsa. Cospargere con prezzemolo tritato fresco e servire caldo

pappardEllE alla StroGanoFF

via carlo forlanini, 71c- 20832 desio (mb). tel. 0362/1788512 | cell. 335/8370539 | www.officinadelgusto.eu

AntipastiInvoltini di salmone norvegese e caprino in salsa verdeCapesante nostrane gratinate al burroPetto d'anatra affumicato e fiocchi di Culatello D.o.pCrostino con fonduta di formaggi nobili e scaglie di tartufo nero

PrimiPappardelle ai funghi porcini e pomodorini al profumo di basilicoRisotto Venere con ciuffi di calamari e mazzancolle

SecondiMedaglioni di salmone norvegese all'arancia su un letto di insalatina di finocchio selvaticoSorbetto al mandarinoFiletto di Maialino alle mele con contorno di salsa ai peperoni

DolcePanettone artigianale con crema, cioccolato e mirtilli tiepidi

BEVERAGE ABBINATO AI MENù1 bottiglia ogni 2 ospiti: Morellino di Scansano, Rosso di Toscana o Lugana Sauvignon blancCalice di Moscato d'Asti – Prosecco

AntipastiBignè di granchio e fonduta di formaggi nobiliCarpaccio di pesce spada affumicato, su un letto di insalata di mele, rughetta selvatica e crema allo yogurtProsciutto di cervo e salame felino D.o.p.Cornetto salato ripieno di crema di funghi porcini della Valtellina e prosciutto crudo di Parma

PrimiGnocchi al nero di seppia con sugo di spigola fresca e zafferanoRisottino ai funghi porcini e scaglie di tartufo nero

SecondiTagliata di tonno al pesto di menta su un letto di insalatina novellaSorbetto al limone affogato alla mentaFiletto di scottona piemontese al rum, ricoperto di scaglie di cioccolato, e purea di avocado con bacon croccante

DolceMillefoglie ai frutti di bosco e crema chantilly Panettone artigianale con crema, cioccolato e mirtilli tiepidi

1 kg di pappardelle fresche all'uovo900 gr di filetto di manzo dalla parte della coda 100 gr di burro 2 cipolle 2 dl di panna acida 1 limone 250 gr di funghi champignons prezzemoloolio extravergine di oliva Worcestershire sauce Q.b mezzo cucchiaio di senape in polvere Brodo di pollo sale e pepe

ingredienti per 6 persone:

come la diavola e la napoli, e pizze un po’ più particolari, alcune, ad esempio, contengono i mirtilli o ingredienti che normalmente non si trovano su una pizza. La ricerca e la cura, insomma, valgono sia per quanto concerne la cucina che la pizzeria. anche gli amanti del vino saranno accontentati. «un’altra cosa cui noi teniamo molto, continua Mascia, è la carta dei vini che spazia da bottiglie di comune conoscenza a pezzi rari da intenditori, bottiglie singole visibili nella loro apposita libreria da esposizione, di modo che l’esperto possa scegliere. i nostri fornito-ri di vini sono principalmente italiani (toscani, veneti, piemonte-si, ecc), arricchiti da una selezione particolare di vini sud africani, importati da un’azienda locale che è la afriWines. Questi vini, sia bianchi che rossi, sono molto apprezzati dalla nostra clientela, soprattutto in accompagnamento a piatti di carni particolari. noi, infatti, abbiamo un’ampia scelta di piatti di carne e teniamo molto alla qualità della materia prima: filetti argentini, carni piemontesi, ecc. Carne cotta semplicemente alla griglia o proposta in altre vesti dal nostro chef, come, ad esempio, il filetto alla Wellington, una ricetta più complessa che però, per essere assaporata degnamente, merita un’attenta preparazione». Per gli amanti dei primi piatti o per la clientela vegetariana c’è anche una varia selezione di risotti e

di pasta, anche fresca, come i paccheri di gragnano e i tortelloni al tartufo. in questo momento, seguendo la stagionalità, il tartufo è il re di molte ricette, che sono solitamente abbinate a vini, come il barbera, delle terre dove normalmente c’è maggior concentrazione del gustoso tubero. anche i dolci sono di produzione artigianale e sono preparati un po’ come si fa a casa, con cacao, burro, farina…ingredienti semplici e naturali, assemblati con la cura tradizionale.«La cura del dettaglio giunge anche nel modo in cui il piatto è presentato al cliente, specifica Masha, ma tutto questo non deve essere scambiato per un oneroso esborso economico! abbiamo prezzi di mercato e non irragionevoli: si può venire per una pizza e birra in compagnia di amici, o in famiglia, come per una cena a base di tartufo!».L’officina del gusto è disponibile anche per organizzazione di ceri-monie, battesimi, cresime, comunioni, meeting aziendali, comple-anni e tutte quelli che sono eventi di gruppo. in queste occasioni vengono creati dei menù in base alle esigenze di gusto e di spesa del cliente: a buffet o completamente impiattato. sono anche riser-vate delle aree del ristorante divise tramite enolibrerie in modo da garantire la privacy dell’evento.

MENù DI NATAlE MENù cAPODANNO

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BaSta pElliCCE. Per alcuni anni si è creduto che le pellicce stessero finalmente passando di moda, ma il mercato delle pelli ha risolto il calo delle vendite con un astuto escamotage: gli inserti in pelliccia. Con l’appre-starsi della stagione fredda, infatti, i capi che propongono inserti di pelliccia riempiono le vetrine dei negozi e, spesso, l’offerta di questi indumenti a prezzi davvero irrisori, unita ad un etichettatura sibillina ed ingannatrice, può indurre il consumatore anche a credere che si tratti di pellicce sinte-tiche. attenzione! spesso il basso costo è dato solo dall’utilizzo di pellicce di animali il cui pelo è ritenuto meno “pregiato” rispetto ai tradizionali vi-soni provenienti da allevamenti, o a volpi, foche ed alti animali vittime dei bracconieri. Molto diffuse, soprattutto fra i prodotti di provenienza cinese ma non solo, anche le pellicce di cane e gatto, reperibili in gran quantità e a basso costo! Per evitare di promuovere questo commercio è necessario prestare molta attenzione al momento dell’acquisto. sul sito LaV tutte le indicazioni e i trucchi per distinguere con certezza una pelliccia sintetica da una grondante sangue.8 HOURS.EU: Stop ai lunghi viaggi degli animali da macello. nel 2002 il Comitato scientifico della Commissione europea ha pubblicato un rapporto sulla protezione degli animali durante il trasporto, che recita: “Come regola generale, i trasporti degli animali dovrebbero durare meno possibile”. Questa raccomandazione non è mai stata presa in considerazio-ne. ogni anno milioni di animali sono trasportati per migliaia di chilometri sulle strade europee in condizioni inaccettabili. La legislazione attuale con-

Martina Miscioscia è la Responsabile della giovane sezione di Monza e Brianza della Lega Anti Vivisezione (LAV), ed è lei a raccontarci dell’im-pegno della sezione brianzola di laV in difesa dei diritti degli animali.e’ intenzione di laV arrivare ad avere una sezione in tutte le provincie ita-liane... se nell’autunno del 2008 la neonata sezione di laV di monza e Brianza contava non più di pochi volontari, nel arco di soli tre anni questi sono sensibilmente cresciuti riuscendo a programmare molte utili iniziati-ve su tutto il territorio provinciale: banchetti, ma anche incontri didatti-ci presso le scuole elementari e medie, organizzate con la collaborazione di molti comuni del territorio. Questo perché, ci spiega martina, è importante educare i ragazzi al rispetto degli animali e spiegare i molti modi attraverso cui, anche adottando comportamenti ed atteggiamenti quotidiani, è possibi-le tutelarne i diritti. in coordinazione con la sezione nazionale, vengono poi promosse importanti campagne informative e petizioni.

sente che i trasporti durino più giorni e per migliaia di chilometri, mol-tiplicando la sofferenza degli animali coinvolti. Dobbiamo mettere fine a questa inutile sofferenza: gli animali vivi destinati al macello devono essere trasportati al massimo per 8 ore! La Commissione europea sta rivedendo il regolamento, per questo è fondamentale agire ora: servono un milione di firme, firma e fai firmare ai tuoi amici la petizione che LaV promuove assieme a tante altre associazioni animaliste europee. Puoi aderire firmando online dal sito LaV nella sezione “le nostre campagne” o rivolgendoti ai banchi LaV organizzati nelle piazza briantee.Stop ai tESt CoSmEtiCi condotti in laboratorio su animali. non solo in campo farmaceutico e medico ma anche in campo cosmetico gli animali sono vittime della ricerca industriale: sfigurati dai rossetti, in-tossicati dai profumi, bruciati da creme e saponi. La maggioranza dei con-sumatori è contraria ai test su animali per i cosmetici ma si continuano comunque a produrre e commercializzare prodotti i cui ingredienti sono testati su animali. una intensa campagna internazionale ha fatto sì che una direttiva europea vietasse il commercio di cosmetici testati su animali a partire dal 1998 …ma l’introduzione di quel divieto è stata posticipata più volte. i consumatori possono fare molto affinché il divieto venga finalmente reso esecutivo ed affinché il mercato capisca che la sperimentazione su ani-mali è una scelta che non paga. il modo è semplice, basta non acquistare prodotti testati su animali prediligendo aziende amiche degli animali. Qui a seguire l’elenco delle aziende che aderiscono allo standard e riportano sulla confezione la dicitura “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV”. Per info visita il sito della LaV: www.lav.it

Bisteatro, musica ed eventi a monza e brianza

Puoi incontrare direttamente i volontari LaV di Monza e brianza ai banchi che terranno nei giorni:Sabato 17, a vimercate in piazza romadomenica 18, a Seregno in piazza italiaPer avere informazioni sulle attività organizzate dalla sezione monzese della LaV, per iscriversi o diventare attivisti LaV potete scrivere a: [email protected] La sezione si riunisce ogni due settimane per discutere e pro-grammare attività ed iniziative: ParteCiPa!

Lega anti ViVisezione (LaV) una realtà attiva anche in Brianza

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che finisce con il ridurti a mero interprete di lavori di altri. noi abbiamo avuto la fortuna di renderci conto che l’idea di musicista vero (ed è un’idea che arriva direttamente dal sette-ottocento, con Mozart, beethoven e tanti altri grandi musicisti dell’epoca), non è quella di esecutore ma di artista globale, qualcuno che crea e innova mettendoci del suo. Per questo abbiamo pensato di metterci in gioco: il bagaglio tecnico c’è ed è una base acqui-sita, ma abbiamo scelto di spingerci oltre, apren-doci ai suoni, agli strumenti e all’elettronica. una creazione che sia arte totale, inevitabile mete reca i segni del tempo in cui nasce, per questo oggi, non è possibile trascurare il versante visivo, anzi biso-gna integrarlo e armonizzarlo».

in questo lavoro la volontà di sperimentazio-ne è davvero molto evidente, credete che in futuro questa voglia di innovazione vi porte-rà su vie ancora diverse rispetto a quelle che oggi state percorrendo?«in realtà, anche se questa è una presentazione del nuovo album, noi stiamo già lavorando al ter-zo…per ora stimo rafforzando le basi concettuali già presenti in Plagiarism e la nostra impostazio-ne, la nostra firma, sta diventando sempre più leggibile. Con questo nuovo lavoro che stiamo affrontando ci stiamo rendendo conto che per noi, lo sforzo più impegnativo è quello di “lavo-rare di sottrazione”, nel senso che abbiamo un bagaglio così vasto dal punto di vista tecnico ma anche di ascolti, che tutto ciò che conosciamo e abbiamo fatto nostro tende a confluire nella nostra musica: ecco il nostro impegno attuale è togliere. non vogliamo approfittare del baroc-chismo che la nostra impostazione accademica inevitabilmente ci palesa come la via per noi più facile. togliere elementi, cercare l’essenza nella semplicità, togliere i virtuosismi fini a sé stessi. Vogliamo che la ricchezza di idee, di faccettature insite nella nostra musica e nei nostri modi di essere emergano in modo naturale, non forzato».

nel disco sono presenti anche 2 cover di bra-ni assai distanti fra loro: perché li avete scel-ti? nella scelta è insita anche una volontà di aprirsi a quello che è il mercato discografico?«intanto l’idea di cover già di per sé sposava l’i-dea di Plagiarism a meraviglia…poi volevamo di-mostrare che talvolta una cover può essere non solo più bella dell’originale ma può essere anche “altro” dall’originale. nel caso degli arcade Fire, soprattutto la cosa è nata così…ascoltandoli abbia-mo selezionato tutto ciò che non ci piaceva del-le loro canzoni e abbiamo pensato di rifarne una (My body is a Cage) e di farla diventare bella. Poi la cover può anche una mossa commerciale perché, indubbiamente, da molta visibilità, ma non è stato questo il motivo che ci ha spinti a realizzarle. Per noi le cover sono state una sfida, soprattutto quella di Poker Face di Lady gaga: eravamo desiderosi di cimentarci con qualcosa di completamente diver-so da noi da trasformare, riarrangiandolo in chiave completamente diversa, in chiave dark».

torniamo a plagiarism: l’idea di plagio insita nel titolo è evidente. È una provocazione che volete lanciare al mercato italiano?«innanzitutto dobbiamo dire che il mercato italia-no, anche se nel suo complesso è molto distante dall’idea di Plagiarism, sta reagendo molto bene al disco, anche perché nella realtà il mercato è fatto da persone, e molte persone hanno voglia di cose nuove, di qualità non dei soliti prodotti. il più grosso difetto del mercato italiano, anche a livello critico, è quello di cercare sempre di inglobarti, di classificarti. Quando non riesce a classificarti allora il giudizio è: un po’troppo vario…se non riescono a definirti i critici impazziscono! Di fronte alla nostra musica il critico classico resta spiazzato, non può dire nulla di male perché tecni-camente ci trova impeccabili ma nel contempo non capiscono perché abbiamo scelto di staccarci da un percorso classico; i critici più rock, invece, quasi ci snobbano per la nostra impostazione classica…in-

somma se non catalogano non sanno come muo-versi e danno origine a una querelle tra classico e moderno davvero senza senso, destinata a lasciare il tempo che trova. L’arte deve essere considerata sotto una prospettiva più ampia e globale, non settoriale e manieristica. Per fortuna le persone, il pubblico, almeno un certo pubblico, sfuggono alla logica del mercato e seguono il proprio gusto, la propria sensibilità e noi siamo un esempio concre-to che anche in italia si può fare qualcosa di qua-lità, qualcosa che vada oltre il solito pop, e si può farlo anche con il supporto di una major. Ci tenia-mo a dirlo ai tanti musicisti di valore che esistono nel nostro paese: non bisogna rinunciare, la buona musica si può fare».

la copertina del disco è davvero molto bella, un mix di pop art e musica con i tanti volti di musicisti famosi di epoche diverse…chi l’ha ideata?Ci ha aiutati un nostro amico pittore e disegna-tore, bravissimo, che l’ha realizzata a partire dalla nostra idea di una copertina che racchiudesse un po’tutto ciò che c’è all’interno del disco. La coper-tina rappresenta in modo immediato questa idea di “tante cose e di livello”: tutti i musicisti che vi sono raffigurati hanno a loro modo cambiato la storia della musica e hanno segnato le nostre vite e i nostri percorsi. Qualcuno è più semplice da rico-noscere, qualcun altro un po’ meno, come al'fred Šnitke (compositore russo, 1934-1998), che è addirittura raffigurato due volte, da giovane e da vecchio. Poi di solito notiamo una certa fatica nel riconoscere anche shumman, (ndr. compositore tedesco, 1810-1856), ozzy osbourne, che viene scambiato per Marilyn Manson, arturo benedetti Michelangeli (ndr. pianista classico), Freddie Mer-cury, Madonna, che va cercata bene perché è un po’ nascosta… tanti altri: a voi la ricerca! ».

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CliNiCa VeTeriNaria CiNisello due chiacchiere con un’amica degli animali…

Com’ è nata in lei la passione per gli animali e il desiderio di diventare medico veterinario?«La passione per gli animali mi accompagna fin da quando ero bambina ed anche la passione per que-sta professione: da piccola la figura del veterinario che seguiva i miei animali era per me un modello, un ri-ferimento… e un’ideale che non mi ha abbandonata neanche crescendo e che ha sostenuto la mia voglia di intraprendere un percorso di studi così lungo e difficile.anche i miei genitori mi hanno sostenuto e mi han-no dato la possibilità di studiare per tanti anni…anche perché è davvero un percorso di studi molto lungo ed oneroso, come tutte le facoltà di medicina. Ho fatto, poi, anni di tirocinio presso varie strutture e poi, final-mente, ho aperto questa mia clinica che nasce dalla voglia di fare un qualcosa di nuovo rispetto ai tanti ambulato ri già esistenti: non una struttura di base ma qualcosa di ben più specialistico».

Come è organizzato, quindi, il suo studio?«C’è, innanzi tutto, il front-office dedicato all’accetta-zione: qui, al loro arrivo, i pazienti vengono registrati nel nostro sistema informatico che raccoglie tutte le informazioni che serviranno per la compilazione e gli aggiornamenti delle cartelle cliniche e che ci per-mette, inoltre, di avere una banca dati molto utile per effettuare studi di carattere epidemiologico sulle varie malattie. La struttura è organizzata in reparti: ambu-latori visita; prechirugia e chirurgia; diagnostica per immagini , cioè ecografia, endoscopia, e radiologia digitale; laboratorio interno, che permette di avere delle analisi del sangue o altro, se occorre, in pochi minuti; 2 reparti di degenza; un servizio di pet corner, per agevolare l’inizio delle terapie veterinarie, anche di domenica o negli orari serali, in cui sarebbe improba-bile trovare farmaci veterinari subito disponibili nelle

farmacie di turno la notte e nei festivi. infine, desidero sottolineare che siamo un team in maggioranza don-ne (10 su 12), ognuno con un settore di maggiore competenza tra quelli elencati, ma ancor più impor-tante è dire che il team vanta di colleghe esperte in “animali non convenzionali” (naC), modo in cui vengono oggi definiti tutti gli animali che non sono i “classici” cane e gatto, per offrire anche a conigli, furetti, cincillà, criceti, gerbilli, cani della prateria e tutti i tipi di volatili, tartarughe, ser-penti, iguane ecc. un servizio di assistenza e cure mediche specifiche. a tal fine abbiamo un ambulatorio all’interno della clinica dedicato proprio ai naC, che in natura sono, per lo più, prede: ci teniamo a differenziare le sedi di visita di questi animali “prede” rispetto a cani e felini , predatori invece, perché altrimenti accuserebbero, già solo per il fatto di essere in un ambiente pregno degli odori dei propri predatori, un altissimo livello di stress , che può complicare la visita stessa. e questa è un’ac-cortezza rara da trovare presso altre strutture veterina-rie in cui si trattano anche animali non convenzionali. inoltre, il problema di trovare medici realmente molto qualificati per i naC è reale: gli specialisti sono pochi, anche perché nei corsi di laurea tradizionali questi ani-mali non vengono quasi neanche considerati, quindi si rimanda per una preparazione specifica a corsi post laurea, costosi, lunghi, e per poter acquisire della pra-tica, bisogna seguire pochi altri colleghi già formati. Questo si sta rivelando un nostro punto di forza, dato anche che non c’è giorno della settimana che non vi sia in clinica un medico veterinario quali-ficato per i naC».

E dal punto di vista delle attrezzature?«Come descritto, abbiamo un laboratorio di analisi interno ed un’area dedicata al ricovero di pazienti che devono sostenere operazioni chirurgiche o che sono sottoposti a terapie per lungo tempo. in un’altra stan-za c’è anche un ricovero dedicato esclusivamente alle patologie infettive, in modo da evitare completamente il rischio di contagio verso gli altri pazienti. abbiamo, inoltre, un servizio di radiologia digitale, applicazione che in veterinaria è generalmente ancora poco diffu-sa, ed un servizio di ecografia ed endoscopia. Ciò ci

la dott.ssa sciaula Gardini con due pazienti.consente, ove possibile, di effettuare alcuni tipi di in-terventi in modo molto meno invasivo, senza dover sottoporre il paziente ad un vero e proprio inter-vento chirurgico. Ciò significa che se un cane ha, ad esempio, ingoiato un sasso, sarà possibile estrarre il corpo estraneo, comunque in anestesia, ma entrando con una sonda dalla bocca. Ciò significa ottenere dei tempi di recupero e decorso post intervento molto in-feriori e privi di forti dolori, diciamo che dopo un’ora il cane esce dalla clinica sulle proprie zampe e senza tagli nell’ addome. un intervento meno invasivo, ol-tre ai tantissimi vantaggi clinici, ha anche dei costi minori e questo, ovviamente, non è un argomento di poco conto: ricordo, infatti, che per gli animali non esi-ste un servizio socio sanitario convenzionato e le spe-se mediche, per cure e prevenzione, sono interamente a carico delle famiglie. Fortunatamente iniziano ad esistere anche le polizze assicurative per infortuni ri-servate a cani e gatti, e con il mio lavoro mi accorgo davvero che talvolta possono essere molto utili».

Cosa ne pensa dell’abitudine ancora diffusa di re-galare animali, cuccioli, a natale?«generalmente gli animali vengono regalati ai bambi-ni, dopo lunghe richieste…credo che per un bambino ricevere in dono un animale sia una cosa importantis-sima, un contatto fondamentale ma… ci sono molti ma… io collaboro con le scuole primarie di Cinisello e vado nelle scuole ad insegnare ai bambini cosa signifi-ca avere un animale, prendersene cura. Cerco di spie-gare loro che cosa significa avere un amico ma anche un impegno “per la vita”, perché se prendono un cane o un gatto in terza elementare molto probabilmente quello starà con loro fino a quando saranno maggio-renni. un impegno ed una responsabilità da non sot-tovalutare oltre che una grande gioia! Questo discorso può sembrare contro i miei interessi, ma penso che regalare un’animale a natale sia davvero una scelta di tutta la famiglia e molto accurata. La nostra società, esageratamente consumista, già tende a livellare sul piano dell’oggetto ogni realtà: regalare un animale nel momento in cui si regalano tonnellate di giocattoli, di oggetti, non aiuta il bambino a capire che quello che ha ricevuto non è una cosa, ma un essere vivente che ha proprie esigenze e sentimenti, non un gioco che potrà essere accantonato in un cesto quando avrà stancato e non si avrà più voglia di giocare con lui. inoltre durante le festività le famiglie sono sempre ric-che di impegni, pranzi, cene, viaggi, capodanno, men-tre un animale appena arrivato in una nuova casa, soprattutto se è un cucciolo, ma anche se si tratta di un anziano preso in canile, si trova nel momento in cui ha bisogno di maggiori attenzioni e presenza. un animale per un bambino può di certo essere anche il dono più bello, purché fatto nel momento giusto e da genitori consapevoli della responsabilità che si stanno assumendo: una responsabilità irrevocabile e desti-nata ad accompagnarli per anni, ma che certo lascerà un segno indelebile di cosa possa essere il rispetto e l’ amore incondizionati, che solo un peloso sa dare».

incontriamo la dott.ssa Sciaula Gardini, titolare e direttore sani-tario della Clinica Veterinaria Cinisello, per capire qualcosa di più in materia di salute ed assistenza sanitaria per i nostri animali.

CliniCa vEtErinaria CiniSEllo

dir.san. Dott. sciaula gardiniVia Monte nevoso 16/1820092 - Cinisello balsamo (Mi)tel/fax 0261291211

[email protected] | www.clinicaveterinariacinisello.it

orari:lun-ven 9-13;15-19,30 al pubblicosab e dom 9-17 al pubblicofestivi chiuso al pubblico

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La Protezione animali accoglie le più svariate razze e specie animali – non solo cani e gatti! il 29 luglio un ragazzo ha portato in canile, sistemato in una scatolina, un animaletto minuscolo trovato nel suo giardino. scopria-mo con stupore che questa creatura indifesa e inetta, di appena sette grammi di peso e dieci centimetri di lunghezza, non è altro che un cucciolo di ratto comune (rattus rattus) affamato, ancora con gli occhi chiusi, di soli cinque giorni di vita. Federica, l’operatrice del gattile, lo sistema su una coperta con la bou-le dell’acqua calda. Parte un giro di chiamate e ecco che comincia la storia dell’amicizia tra una ragazza e un ratto…Marika Carioti, volontaria del gruppo selvatici dell’enPa monzese, è abituata a soccorrere giovani uccelli caduti dal nido, ricci denutriti e persino pipistrelli in difficoltà. Ma è la prima volta che le viene affidato un cucciolo di ratto: solitamente, infatti, le persone sono più pro-pense ad ucciderli che a salvarli. il piccolo, battezzato remy come il rattino protagonista del film d’animazione “rata-touille”, beve con gusto dal biberon ogni tre-quattro ore il suo latte per cagnolini e, dopo la stimolazione per fare i bisogni, cade in un sonno profondo. Proprio il giorno prima, Ma-rika aveva portato a casa quattro gattini di pochi giorni di vita, trovati abbandonati in un sacchetto di plastica; così, allatta loro, allatta

lui. nei giorni e settimane seguenti è stato un lavoro duro ma soddisfacente!

rEmy divEnta “omEtto”il 3 agosto remy apre gli occhietti e i dentini iniziano a farsi vedere. Cresce in fretta e di-mostra ogni giorno una gran voglia di vive-re. già a una settimana dal suo arrivo inizia a camminare e mangiare da solo una pappet-ta preparata con latte in polvere, multicereali per neonati e omogeneizzato; presto imparerà anche a sbucciare i semini e a sgranocchiare qualche frutto. a un mese dal suo arrivo pesa 54 grammi ed è lungo 27 cm: ormai è un “ometto” e - senza che la sua mamma glielo abbia insegnato - sa già costruirsi una tana, usare la lettiera igienica per fare i bisogni, la-varsi, curiosare dappertutto, sbucciarsi i semi e scegliere gli alimenti che apprezza di più.Crescendo con Marika, remy è diventato del tutto domestico e la considera il suo “ratto alfa”. non si stacca mai da lei e, appena può, le sale in spalla e sta lì tranquillo mentre gira per casa. non ha paura dell’uomo e dei possi-bili predatori e questo è un male per un ani-male selvatico. Per questo motivo, dopo aver

sentito il parere di diversi esperti, Marika ha deciso di tenere con sé remy. se fosse stato liberato in natura, non sarebbe riuscito a ca-varsela; ora, invece, potrà vivere sereno tutta la sua vita senza pericolo di essere avvelena-to, predato, investito, di morire di fame o di freddo. un ratto si adatta facilmente alla vita domestica e non ne risente come altre specie. Però questa storia è stato un caso e dovrebbe essere l’eccezione: ricordiamo che è assoluta-mente sconsigliato - oltre che proibito dalla legge - detenere a casa propria animali selva-tici, e in caso di ritrovamento vanno immedia-tamente consegnati ad una struttura idonea. oggi remy è un bel ratto di 145 grammi, lun-go 35 cm. a tempo debito verrà sterilizzato e Marika adotterà una bella rattus norvegicus (ratto domestico) per fargli compagnia, poi-ché in natura avrebbe vissuto in una grande colonia di ratti. Ha la sua spaziosa gabbia in camera dove vive quando Marika è fuori e che viene aperta quando torna. Purtroppo i mici di famiglia lo considerano più come spuntino che come amico e quindi vivono rigorosamen-te “separati in casa”!

l’aFFEtto E l’intElliGEnza di rEmy “remy è davvero un amore - racconta Mari-ka - mi dimostra ogni giorno il suo affetto, mi dà i baci, mi corre incontro, si fa spupazzare tutto, ama farsi fare i grattini e socchiude gli occhi, proprio come un micio, mentre lo si gratta. Ha imparato i nostri orari ed è sem-pre pronto a ricevere un pezzetto di noce, di mela, di castagna, di formaggio o un mirtillo e di portarseli nella sua tana, attraversando di corsa tutta la stanza per poi tornare ad ele-mosinarne un altro pezzetto. È estremamente

di Gabriella, in collaborazione con enpa sez. monza e Brianza

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Remy storia di un’amicizia tra un ratto e un essere umano

Il 6 Gennaio torna la Befana dell’Enpa!

In cuccIadue chiacchiere a quattro zampe

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intelligente, educato e pulito - a differenza di quello che è il pensiero comune della gente. affettuosissimo e simpatico da morire, mi ha insegnato ad apprezzare e amare questa spe-cie così malvista, a capirla e rispettarla.”in fin dei conti questi animali fanno solo quel-lo che cerchiamo di fare tutti noi: sopravvivere! Prima di ucciderne uno, di piazzare una trap-pola, di mettere giù del veleno o, ancora peggio, quella barbarie della colla topicida (dove l’ani-male rimane incollato terrorizzato per giorni prima di morire di stenti), pensate a remy, a questa faccina bellissima e pensate che tutti i ratti e topi come lui sono intelligenti e molto più simili a noi umani di quello che crediamo.

nelle foTo:

1. appena arrivato in canile il 29 luglio, nel-la scatolina in cui ce lo hanno portato 2. a 15 giorni comincia a mangiare da solo la pappetta speciale 3-4. Remy cresce e comincia a diventare un “ometto”5. Remy mentre esplora la casa; in questa foto è salito su una sedia6. Remy mentre mangia una frutta7. infine, Remy mentre si lascia fare le coccole da “mamma” marika

il primo appuntamento dell’enPa di Monza e brianza per il 2012 è la tradizionale befana del Cane e del gatto! ad attendervi venerdì 6 gennaio nella zona pedonale di Via italia in centro Monza, dalle 9.30 alle 19.00, al-cune simpatiche befane con tanto di scopa e calzettone piena di caramelle per la gioia dei più piccoli, scortate da una scodinzolante rappresentanza del canile di Monza! scopo principale della manifestazione è quello di raccogliere offerte, iscrizioni e provviste per i tantissimi animali di cui ci occupiamo ogni anno. al nostro gazebo troverete, infatti, un Punto raccolta dove potrete portare il ma-teriale di consumo utilissimo per far fronte

alle quotidiane esigenze degli amici a quat-tro zampe che si trovano presso il canile di Monza. sul sito HYPerLinK "http://www.enpamonza.it" www.enpamonza.it trovere-te, dalla fine di dicembre, un elenco di tutti i materiali che più servono. al gazebo trove-rete inoltre numerosi simpatici gadget e bel-lissime idee regalo, compreso il calendario 2012 in versione da tavolo e da muro. Chi preferisce portare i propri “doni” diretta-mente agli ospiti del canile/gattile di Monza sarà accolto da un’altra sorridente befana! La struttura di Via buonarroti 52 rimarrà aperta dalle 14.30 alle 17.30, nonostante la gior-nata festiva.

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L’usato ha una sede nuova.

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210x297_TranTran-net_Sede APSP_2011 19/10/11 11:13 Pagina 1

normalmente, in questa rubrica, nonsolomonza, raccontiamo qualcosa dei paesi e delle città che circondano il nostro capoluogo. a natale però, è no-stra consuetudine omaggiare Monza e parlare di lei, la regina della brianza. Quello che succederà nel capoluogo brianzolo, lo trovate nel box qui sotto, oggi vogliamo accennarvi ad una grande tradizione monzese, che, specie in passato, ha fatto conoscere la città in tutto il mondo: l’arte di fare cappelli. a Monza, infatti, questa è un’arte che ha radici antiche e deriva direttamente dalla fiorente attività di produzione di feltri di lana qui assai radicata. Queste attività erano già fiorenti e sviluppate nel XVii secolo ma è nel XiX secolo che, sulla spinta del dilagante sviluppo industriale, molte botteghe artigiane si trasformano in vere e proprie fabbriche, la cui produzione veniva esportata su scala mondiale. Parliamo di aziende capaci di dare lavoro a migliaia di monzesi come i cappellifici Cambiaghi, ricci, valera. il grande sviluppo dei cappellifici, dislocati lungo l’intero territorio cittadino con una maggiore preminenza lungo la direttrice per Milano, vicino alla stazione ferroviaria che rendeva più facile il trasporto delle merci, fece sì che già nel 1901 nacquero sia la prima federazione di lavoranti del settore che, per contro, la prima associazione di industriali.L’attività dei cappellifici si mantenne fiorente fino agli anni trenta del XX se-colo, iniziò poi un epoca di irrimediabile declino dovuto dapprima al conflitto mondiale e, in seguito, al mutare della moda, soprattutto maschile. il declino del settore portò, mano a mano, allo smantellamento dei cappellifici, eccezion fatta per quella che fu la sede dell’ex Cappellificio monzese. L’edificio, risa-lente al 1880 e situato in Corso Milano, è oggi stato restaurato in quanto pre-gevole esempio di archeologia industriale ed attualmente ospita riutilizzata gli uffici centrali delle Poste italiane. nel 1991 cessò l’attività l’ultimo grande feltrificio storico monzese, paleari & Ferrario. oggi a Monza resta attiva nel settore solo una piccola azienda artigiana, la F.lli vimercati, che continua a mantenere viva la tradizione cittadina del cappello di feltro di alta qualità

per saperne di più consigliamo la lettura del ricchissimo lavoro do-cumentale di Giuseppe maria longoni: G.m. longoni, L'eredità dei cappellai, memoria, mito e realtà di un'avventura del lavoro, Cini-sello Balsamo, Silvana (2003).

lE iniziativE a monza in oCCaSionE dEllE FEStività nataliziE ( www.comune.monza.it )

Fino all'8 gennaio 2012 in piazza San paolopista di pattinaggio

dal 7 dicembre al 6 gennaio 2012 all'arengariomostra del presepe

13 e 20 dicembreBrianza Blues festival - Christmas session

13 dicembre Chiesa del Carmelo ore 21Concerto di natale

17 e 18 dicembre in piazza trento e triesteaspettando natale con Babbo natale

18 dicembrenatale on the road

19 dicembre in duomoConcerto di natale

24 dicembre piazza duomoVin brulè con gli alpini gli auguri dell’amministrazione Comunale al termine della s. Messa di mezzanotte. iniziativa a cura dell’ana – asso-ciazione nazionale alpini - sezione di Monza.

6 gennaio - dalle 9.00 alle 14.3019a motobefana benefica

monza: TanTo di Cappello!Breve storia della tradizione monzese dei cappellifici

soLoMonzapaesi, paesini, città di monza e brianza

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il gruppo iron-Crown nasce nel gennaio 2008 da un nutrito gruppo di amici Bikers che, dopo una lunga esperienza maturata in-sieme sulle strade e raduni di tutta europa, hanno deciso di condividere la passione per le moto Harley-davidson ed i viaggi in moto.nel 2010 il grande passo, esattamente il 24 febbraio, riceviamo l'affiliazione da parte della Federazione motociclistica italiana e diven-tiamo moto club, più esattamente il moto CluB iron-CroWn Brianza con sede

presso il Biraus Bikers pub a missaglia (lc), un grande traguardo che inorgoglisce ogni membro del gruppo perché è solo grazie al nostro grande impegno e alla nostra pas-sione che tutto questo si è realizzato in soli due anni.

il motoclub si fonda sui valori universali di amicizia, lealtà, e rispetto reciproco e su quelli peculiari del motociclismo biker di solidarietà e fratellanza tra motociclisti.

i nostri obbiettivi sono sempre gli stessi che hanno caratterizzato il passato di ognuno di noi; organizzare tanti viaggi, feste ed eventi; partecipare a run e raduni di ogni genere, ri-trovarci regolarmente con tutti i soci e condi-videre emozioni, esperienze e tempo libero... in particolare ci impegniamo sempre nel so-ciale, arricchendo ogni nostro evento con fini benefici impegnandoci ad aiutare qualcuno meno fortunato di noi tramite la nostra gran-de passione!

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sPortiVamentemonza e brianza in movimento

ecco da qui nascere l'evento per noi più im-portante durante l'anno: natale on the road, organizzato con il patrocinio e con-tributo del Comune di monza.

Come da più di dieci anni, anche quest'anno i Babbo natale Bikers arriveranno in sella alle rombanti Harley-davidson nel centro storico di monza il prossimo 18 dicembre, per rendere felici tutti i bambini degli istituti “Mamma rita” e “Villa eva”. ogni anno, nel mese di novembre, gli iron-Crown vestono i panni degli aiutanti di babbo natale, leggen-do le letterine scritte dai bimbi degli istituti e cercando di accontentare le loro richieste, portando poi loro i pacchi-dono proprio nel giorno del natale on the road. Qui, oltre a ricevere l'atteso dono, i bambini vivono una gioiosa atmosfera natalizia, circondati da can-ti natalizi, palloncini, caramelle e tantissimi aiutanti dell'omone dalla barba bianca che porta sempre felicità nei cuori di tutti.i doni offerti ai bambini sono il frutto di mesi di raccolta benefica, grazie ad amici

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e sostenitori di questa nostra annuale ini-ziativa che porta in quel di monza un po' di calore e folclore.Per capire qualcosa di più del Motoclub iron-crown brianza e del natale on the road fac-ciamo qualche domanda al Presidente del Mo-toclub stesso, Massimiliano regonesi (Mige):

presidente, come mai un gruppo di appas-sionati di Harley-davidson ha deciso di dedicarsi ad un evento come questo, che richiede numerosi mesi di impegno ed or-ganizzazione?«Perché quello che ci rende felici sono i sorrisi e gli occhi gioiosi dei bambini che, nel periodo per loro più bello, il natale, possono avere il calore e la gioia che tutti gli altri loro coetanei trovano nelle proprie famiglie. Questo per noi è abbastanza, per spronarci ogni anno a fare del nostro meglio per regalare loro questa ma-gica atmosfera».

vi aspettate un grosso afflusso di presenti a questo evento?

«Come tutti gli anni, a questo evento benefico parteciperanno molti dei nostri amici bikers che sfideranno il clima freddo del periodo per partecipare con le loro moto. La gente per le strade sarà moltissima e, come ogni anno, cer-cheremo di ricambiare il loro affetto con cor-diale accoglienza e con della buona musica dal vivo. in questo clima natalizio sarà natu-rale tornare un po' tutti bambini, regalando sorrisi e buon umore».

Se qualche motociclista interessato alle at-tività del vostro motoclub volesse contat-tarvi come può fare?«Chiunque si rispecchia nei valori e nello stile di vita bikers può contattarci presso il nostro sito www.iron-crown.it oppure venendoci a trovare di persona, tutti i mercoledì sera, pres-so la nostra sede, il biraus bikers pub di Mis-sagliola (LC)».

Con le Harley al Posto delle renne…di daniela pavan

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È noto che la variante al Piano di governo del territorio (Pgt) di Monza, recentemente approvata, preveda la possibilità di costruire un sistema di trasporto pubblico su monoro-taia che attraversi Monza sull’asse est-ovest. È meno noto che una società immobiliare abbia commissionato uno studio di fattibilità per un progetto simile, anche se centrato sul-la zona sud-ovest di Monza.attenzione però: nulla è stato ancora deciso, e non è detto che alla fine si arrivi davvero all’effettiva costruzione di una monorotaia. tuttavia, visto che ormai le ipotesi sono sul tappeto, tanto vale affrontare l’argomento.La variante al Pgt ipotizza l’adozione di un «Veicolo automatico Leggero» senza condu-cente, simile al metrò di torino e considerato molto sicuro, che scorra su una monorota-ia di dodici km sull’asse est-ovest di Monza in parziale corrispondenza del tracciato del canale Villoresi. nella parte est di Monza la linea si diramerebbe da una parte lungo viale stucchi e dall’altra parte verso viale sicilia.invece lo studio di fattibilità commissionato dalla società immobiliare ipotizza la costru-zione di un «Personal rapid transit», cioè piccole cabine senza conducente simili ad un mezzo utilizzato in un aeroporto inglese, che scorrano su una monorotaia che colle-ghi bettola – in corrispondenza del capolinea non ancora costruito della linea rossa della metropolitana milanese – alla stazione dei treni di Monza. Le fermate intermedie sa-rebbero 6, di cui 3 nel futuro quartiere della Cascinazza. sembra che la stessa società immobiliare che ha commissionato lo studio di fattibilità sia anche disponibile a costruire la monorota-ia, come parziale onere di urbanizzazione, qualora le venisse concesso il permesso di costruire nell’area della Cascinazza, di cui è proprietaria. a questo proposito è però sba-

gliato pensare che «siccome è un’opera che viene progettata e pagata da un privato, fac-ciamogliela fare perché in qualsiasi caso è una cosa in più». infatti bisogna considerare che le linee trasporto pubblico di persone, anche se private, godono comunque di un contributo pubblico, perché i costi dei bi-glietti non sono mai in grado di coprire i costi di gestione. Quindi un’opera di questo tipo – chiunque la paghi – genererà sicuramente costi per la collettività, ed è necessario capire fin d’ora se conviene sostenerli.È comunque inevitabile che ipotesi come quelle che abbiamo delineato prestino il fianco ad almeno due tipi di considerazioni critiche. in primo luogo in merito all’impatto ambientale, dato che si tratterebbe di costru-ire una sorta di piccolo viadotto che, in alcuni punti, potrebbe essere rialzato rispetto al ter-reno anche di 6 metri, e addirittura la varian-te al Pgt prevederebbe di seguire il corso del canale Villoresi con il rischio – ancora tutto da valutare – di incorrere in qualche vincolo paesaggistico.un’altra perplessità, forse la maggiore, ri-guarda però i tracciati ipotizzati. infatti la variante al Pgt predilige l’asse est-ovest, nonostante il flusso di traffico più grande attraversi Monza sull’asse nord-sud.

invece l’ipotesi del privato, pur contenendo il pregevole tentativo di integrare la mono-rotaia con le linee MM ed Fs esistenti o in costruzione, predilige il quadrante sud-ovest di Monza. È una soluzione che valorizzereb-be l’area della Cascinazza – aspirazione com-prensibile del costruttore – dato che il quar-tiere ne ricaverebbe un comodo collegamento con le fermate MM e Fs, ma è necessario va-lutare se tale progetto e i suoi costi futuri si-ano compatibili con gli interessi di Monza in tema di trasporti. Dobbiamo tuttavia anche ricordare che, qualora venisse effettivamente edificato un nuovo quartiere alla Cascinazza, esso poi dovrebbe essere comunque collegato al resto della città. in queste ipotesi ci sono però anche due aspetti positivi che è opportuno sottolineare: i tempi e i costi. i tempi realizzazione sareb-bero oggettivamente inferiori rispetto a quelli del metrò tradizionale in galleria (che potreb-be arrivare a Monza-centro o a Monza-nord tra circa venti anni, se tutto va bene). i costi inoltre sarebbero dieci volte inferiori.il dibattito è aperto.

ViaGGeremo su monorotaia?

Pendolareil viaggio quotidiano è per me una vocazione

di Juri Casati

…attenzione però: nulla è stato ancora deciso, e non è detto che alla fine si arrivi davvero all’effettiva costruzione di una monorotaia. tuttavia, visto che ormai le ipotesi sono sul tappeto, tanto vale affrontare l’argomento…

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SpECialE CorSi di linGuE

CeNTro sTudi Modus: Corsi di iNglese 2012 Non perdere tempo…metti radici al tuo sapere!

Cos’è modus?«Modus in latino significa “misura”, come su

misura è il percorso offerto ad ogni singolo corsista. i nostri corsi sono, infatti, basati sul Metodo Modus attraverso un percorso che prevede l’impostazione rigorosa e metodica della grammatica della lingua nella sua interezza. Partiamo dal presupposto che conoscere bene una lingua significhi innanzitutto conoscerne le strutture morfologiche e sintattiche: solo dopo avere acquisito questi indispensabili strumenti è, infatti, possibile muoversi nella realtà linguistica ma anche culturale del paese straniero. obiettivo dei corsi Modus è, dunque, quello di for-nire una conoscenza davvero completa della lingua attraverso un percorso organizzato sulle esigenze del singolo corsista».

Come avviene la formazione delle classi e lo smistamento degli iscritti nei differenti livelli didattici?«e’ sempre richiesto un test d’ ingresso seguito da un colloquio con un nostro insegnante con cui va-lutiamo sia il livello di partenza che la velocità di apprendimento e l’elasticità mentale del corsista. Queste informazioni sono indispensabili per creare dei gruppi che siano non solo omogenei al mo-mento della partenza ma anche tali da seguire gli stessi ritmi didattici lungo tutto lo svolgimento del programma di corso. Chiediamo, inoltre, di com-pilare un brevissimo modulo per valutare la dispo-nibilità di tempo da dedicare ai “compiti a casa”».

Qual è la formazione dei docenti?«i nostri docenti sono madre lingua o di pari titolo, appositamente formati per la didattica della lingua inglese».

Come sono strutturati i corsi?«i nostri corsi di inglese hanno durata semestrale e presuppongono almeno una frequenza settimana-le (1,5 ore/settimana). sono suddivisi sostanzial-mente in 3 grandi livelli: Principiante (beginners), intermedio (intermediate) e avanzato (advanced). Le quattro abilità della lingua, ovvero la speaking, la writing, la reading e la listening vengono affron-tate in tutti i livelli già a partire dal beginners, in modo tale da impostare un metodo valido poi per unʼeventuale prosecuzione del percorso fino ai li-velli più avanzati. Con il metodo Modus infatti an-che chi comincia da zero, se motivato e costante nella frequenza e nello studio, può arrivare ad otte-nere il livello di preparazione più alto! ».

Quali corsi è possibile frequentare?«oltre ai classici corsi è possibile iscriversi ai corsi in preparazione al First (FCe), che presuppongono una preparazione iniziale del corsista almeno ad un livello intermediate. La nostra offerta è completata dalla possibilità di richiedere delle lezioni di con-versation, individuali o a piccoli gruppi e da percorsi personalizzati, studiati ad hoc sulle esigenze di ogni singolo corsista. La stessa personalizzazione del percorso è offerta anche alle aziende, a cui offriamo corsi nella nostra sede o direttamente nella sede di lavoro, negli orari e nei giorni più graditi. nel pa-norama dei molteplici servizi offerti non mancano i corsi per ragazzi che hanno la possibilità di intra-prendere un percorso verso lʼapprendimento della lingua inglese inseriti in un contesto di coetanei».

in occasione dell’apertura dei corsi di inglese per l’anno 2012, ci siamo recati presso il Centro Studi modus, scuola all’avanguardia per l’insegnamento linguistico, ubicato nel centro di Monza, per capire assieme alla direttrice didattica, la dott.ssa Francesca Fer-rara, qual’ è l’offerta formativa della scuola e come sono articolati i corsi per il nuovo anno accademico.

il nostro marchio è un alberello stilizzato, metafora della conoscenza e del sapere che hanno bisogno di radici forti e ben piantate per creare una chioma folta e ricca di colori!

Promozioni natale (fino al 24/12/11)regalare l’inglese è ancora più facile!

Corsi Beginners e Intermediate: 6 mesi di corso € 300Idea regalo mamma/papà: 3 mesi di corso a soli € 200Promozione over 60: 3 mesi di corso € 200

ContattaCi per informazioni su tutte le altre promozioni regalo!

il First Certificate english è la prima vera certificazione Cambridge.ottenere il First, certificazione di durata vitalizia, rilasciata dalla sede del British Council di Milano, significa non solo conoscere le strutture morfologiche e sintattiche della lingua, possedere un voca-bolario abbastanza completo, ma soprattutto dare un valore aggiunto al proprio curriculum, per potersi presentare al mondo del lavoro con una carta in più!

il candidato ideale per intraprende-re un percorso di preparazione al First è ad un livello intermedio ed è fortemente motivato.

i nostri corsi in preparazione al First hanno durata semestrale e alla fine del corso, dopo un esame di valu-tazione del raggiungimento degli obiettivi, viene rilasciato un attestato di frequenza.

il costo complessivo è di Euro 700,00.

Centro Studi moduS

via varisco, 120900 Monza (MB)tel. [email protected]

FirSt CertiFiCate enGliSH

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Il racconto di Natele per i più piccoliLeNza e IL NataLe suL foNdo deL maredi maurizio medici

RaccontiaMocilibri, racconti, scrittura e poesia

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il piccolo Lenza era un pesciolino che scorrazzava nel mare blu.Lo chiamavano così perché ogniqual-volta dei pescatori buttavano le reti in mare, lui ci finiva sempre dentro, tant'è che i pescatori stessi lo avevano preso un po' come portafortuna, liberandolo ogni volta e donandogli quel sopranno-me. era l'unico pesce che aveva avuto la possibilità di conoscere i due mondi: quello terrestre e quello marino. Dalla sua gente, Lenza non era ben visto. un pesce che esce all'aria aperta per parlare con gli esseri senza pinne! non si pote-va certo dire che “l'umano” fosse ben visto al di sotto dello specchio d'acqua: c'era da biasimarli? erano soprannomi-nati gli “spinnati”.

una notte Lenza stava scorrazzando per il fondale, quando ad un tratto sentì un suono sordo provenire dalla super-ficie dell'acqua. incuriosito si avvicinò e quello che vide lo lasciò senza bolle:

uno spinnato era appena caduto dal cielo!Vide degli strani esseri a quattro zampe con le corna che si agitavano tentando di liberarsi dal fondale sabbioso. una strana barca senza timone era legata al loro dorso. e poi vide lo spinnato, ma era diverso dagli altri. era tutto vestito di rosso, Lenza conosceva i colori per-ché si divertiva a giocare sulla barrie-ra corallina ogni tanto. Lo spinnato lo guardò un po' sorpreso e imbarazzato: “Ciao mio piccolo amico” Disse men-tre raccoglieva delle strane scatole tutte colorate dal fondale, poi proseguì: “sto diventando vecchio per queste cose, e quest'acqua non aiuterà di certo i miei reumatismi”. Lenza, per niente impau-rito si avvicinò: “ Ma tu chi sei?”Lo spinnato di tutta risposta esclamò : “Come chi sono? io sono babbo nata-le oh oh oh!” Lenza, sentendo quella risata un po' goffa, ma rassicurante al tempo stesso, gli si avvicinò.

babbo natale proseguì: “ e tu sei Len-za, se non sbaglio”. il piccolo pesce an-nuì.“ti conosco bene mio piccolo amico”. Lenza spalancò gli occhi mentre babbo natale continuava a raccogliere pacchi e riposizionarli sulla strana barca. “Come fai a conoscermi?” Chiese Lenza incu-riosito. “io conosco tutti ma voi non co-noscete me, c'è una sorta di divieto per gli umani per quanto riguarda il fondo del mare”. umani, dunque era così che si chiamavano. “e loro cosa sono?” chiese Lenza indicando gli strani esseri con le corna. “Loro sono Fulmine, bal-lerina, Donnola, Freccia, Cometa, Cu-pido, saltarello e Donato. sono le mie renne, fanno parte del mondo animale ed ognuna di loro ha un compito spe-

ciale ora ti spiego:

non solo fanno la slitta volare e in ciel galoppano senza cadere

ogni renna ha il suo compito speciale, per saper dove i doni portare

Cometa chiede a ciascuna stella, dov’è questa casa o dov’è quella.

fulmine guarda di qui e di là per sapere se la neve verrà.

donnola segue del vento la scia schi-vando le nubi che sbarran la via.

freccia controlla il tempo scrupoloso ogni secondo che fugge è prezioso.

Ballerina tiene il passo cadenzato, per far che ogni ritardo sia recuperato.

saltarello deve scalpitare, per dare il segnale di ripartire.

donato è poi la renna postino, porta le lettere d’ogni bambino.

Cupido, quello dal cuore d’oro, sorve-glia ogni dono come un tesoro.

Quando vedete le renne volare Babbo natale sta per arrivare.

Lenza danzava piroettando al suono di quelle parole, divertito. babbo natale aggiunse: “Ma stanotte abbiamo in-crociato la scia di un aereo e abbiamo perso il controllo.” Lenza capiva bene di cosa parlava perché, spesso, sentiva i gabbiani e i pellicani lamentarsi degli uccelli di metallo pilotati dagli spinnati.“Ma quindi tu porti i regali a tutti i bambini?”“si mio piccolo amico, ma solo a quel-li buoni” Lenza si rattristò, essendo lui un bambino e non avendo ricevu-to alcun dono pensò di non essere un bravo pesciolino. babbo natale vide che il suo piccolo amico era un po' triste e riprese subito: “Ma tu non sei un bravo bambino semplicemente

perché non sei uno “spinnato”, come dite voi. Ma so che sei un bravo pe-sciolino, e voglio proporti un patto”.Lenza scodinzolava le sue pinne sor-ridente. “D'ora in poi, con il tuo aiuto, porterò il natale anche qui, sul fondo del mare”. schioccò le dita e in un atti-mo comparvero otto rane pescatrici che sulla testa hanno una specie di lampa-dina. “Queste ti aiuteranno ad illumi-narti la via”. schioccò nuovamente le dita e comparve un enorme conchiglia. “Questa è per caricare i doni”: un altro schiocco rese Lenza tutto rosso e bian-co e lo soprannominò Pinna del natale.babbo natale, con l'aiuto di Lenza, ri-mise tutti i doni sulla slitta e fu di nuo-vo pronto a partire. “addio mio piccolo

amico”Lenza, ora Pinna del natale, salutò l'anziano spinnato.

Da quel giorno, anche il fondo del mare conobbe il natale. era la notte del 24 dicembre, e ancora oggi, ogni notte di natale, se passate in mare aperto note-rete dei bagliori attorno allo scafo della barca. alcuni lo chiamano plancton, in realtà è Pinna del natale che sta distri-buendo i doni ai pesciolini in fondo al mare. Molti pensano che Lenza non abbia avuto alcun dono, ma in realtà, non c'è miglior dono che donare felicità a qual-cuno.

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Page 21: Numero 25 sfogliabile

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a fine novembre sono partiti i lavori per ri-pristinare la segnaletica orizzontale (strisce pedonali, linee di stop e dare precedenza, li-nee di mezzeria e di margine, stalli di sosta) nei punti in cui le strisce sull’asfalto sono scarsamente visibili o addirittura assenti. si lavora anche per integrare la segnaletica verticale (cartelli e paline) laddove carente o danneggiata da maltempo o vandalismi.Per questo genere di intervento l’assessorato alla Viabilità ha previsto uno stanziamento complessivo di 340 mila euro iva compresa.

“L’evidente fabbisogno manutentivo di se-gnaletica orizzontale e verticale in più punti della città ha fatto emergere, nostro malgra-do, un’errata percezione di immobilismo e di poca attenzione da parte del Comune di Monza verso i problemi dell’utenza delle no-stre strade. in realtà – spiega l’assessore alla Viabili-tà simone Villa - in questo settore, forse in

L’assessorato alla Viabilità si prepara a dare il via al programma annuale di manutenzione ordinaria della segna-letica orizzontale e verticale nelle strade e nelle piazze cittadine.

maniera ancora più grave rispetto ad altri, il Comune ha subito le difficoltà legate ai vin-coli del Patto di stabilità che impongono un contenimento spesso assurdo di spese riferi-te a interventi urgenti e talvolta di assoluta necessità.nel 2010 questa normativa ha reso impos-sibile, infatti, finanziare il programma di ma-nutenzioni e, pertanto, si è accumulato un anno di ritardi che provvederemo a smaltire in 60 giorni lavorativi effettivi.

il programma dei lavori è stato organizzato su base circoscrizionale, quartiere per quar-tiere, al fine di effettuare interventi di manu-tenzione complessiva e contenere i disagi per l’utenza stradale.in particolare, nelle arterie di attraversamen-to principali, si eviteranno gli interventi in orari di punta e si concentreranno i lavori nelle ore di “morbida”. sempre in quest’otti-ca, ci sarà particolare cura da parte dell’uffi-

cio Viabilità nel verificare il rispetto del pre-avviso di 48 ore alla cittadinanza per tutti gli interventi che necessitino di divieto di sosta temporaneo. altrettanta attenzione verrà ri-servata al controllo della qualità dei materiali utilizzati”.

ufficio informazione/stampapiazza trento e trieste | 20052 Monza | tel. 039.2372301 | Fax 039.2372281email [email protected] Cell. 349.2972650 – 348.0808565

sede Municipale: Piazza trento e trieste | 20052 Monza | tel. +39.039.2372.111 | Fax +39.039.2372.558email: [email protected] | Co-dice Fiscale 02030880153 | Partita iVa 00728830969

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PUNTO DI RIUNIONE / MEETING POINT

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGERE I PARCHEGGI DELLA ZONA EST

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MIRABELLO

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PORTA / GATE VEDANO

PORTA / GATE S. GIORGIO

PORTA / GATE LESMO

PORTA / GATE DOSSO

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AUTODROMO

PARCHEGGI LESMO ESTERNO / OUTER PARKINGS LESMO

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INGRESSO VEDANO

PORTA / GATE BIASSONO

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

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STAZIONE FERROVIARIA / RAILWAY STATION / BAHNHOF

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PER CHI ARRIVA IN TRENO

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per Biassono-Lesmo-Autodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta. ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P + Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:LINEA BLU : Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Stadio - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello LINEA VERDE : Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Rondò - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride. WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:BLUE LINE : Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip) P Monza Stadio - Shuttle - Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE : Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò - Shuttle - Park / Autodrome Gate Mirabello

IF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome; only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

BUSES AND TRAINS TO AUTODROME

WENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Von Milano Centrale und der Porta GaribaldiAm Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free-Biassono Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der Lesmo-Kurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum Biassono-Lesmo-Autodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und ab Monza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta Garibaldi-Bahnhof Milano Centrale Link.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROME

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMENPaken und laufen. ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagen auf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:BLAUE LINIE : Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio - Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE : Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò - Park / Autodrome Mirabello Tor

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ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

9 Settembre / September

10 Settembre / September

7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROMEAndata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30

7.24 7.54 8.24 8.54 9.24 9.54 10.24 10.54 11.24 11.54 12.24 12.53

p.

a.

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE15.40 16.00 16.16 16.31 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

15.55 16.11 16.27 16.43 16.56 17.28 17.57 18.28 18.57

16.10 16.25 16.44 16.57 17.10 17.45 18.10 18.45 19.10

p.

a.

Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione” , fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Auto-dromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point” , located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Auto-drome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie Ihr Parkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point” , der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkingscoordination by / Bus und Parking - Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / MobilitätPlanung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem:Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Uffi cio Mobilità e Trasporti -Uffi cio Protezione Civile - Uffi cio Viabilità e Segnaletica.E-mail: [email protected]

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NON AL VENERDì

NOT ON FRIDAY

NICHT FREITAG

*I_NON AL VENERDì EN_NOT ON FRIDAY D_NICHT FREITAG

I_Gli orari potranno subire lievi modificheEN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

11 Settembre / September 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MILANO TANGENZIALE NORDAUTOSTRADE A1 - A4

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGEREI PARCHEGGI DELLA ZONA EST

LINEA BLU / BLUE LINE / BLAUE LINIE

LINEA VERDE / GREEN LINE / GRUENE LINIE

LINEA NERA / BLACK LINE / SCHWARZE LINIE

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MILANO VIALE FULVIO TESTIAUTOSTRADEA1 - A4 - A7 - A8 - A8 - A9

A4

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkings coordination by / Bus und Parking Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / Mobilität Planung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem: Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Ufficio Mobilità e Trasporti Ufficio Protezione Civile Ufficio Viabilità e Segnaletica.Email: [email protected]

Grafica: Cantiani Marketing & Comunicazione - www.cantiani.com

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

9 Settembre / September > 7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

10 Settembre / September > 7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

11 Settembre / September > 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

*I_Non al venerdì - EN_Not on Friday - D_Nicht Freitag

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROME

Andata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE

I_Gli orari potranno subire lievi modifiche - EN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione”, fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Autodromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point”, located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Autodrome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie IhrParkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point”, der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO PER CHI ARRIVA IN TRENO

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta.ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:

LINEA BLU: Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Stadio-Navetta Parco / Autodromo Ingresso MirabelloLINEA VERDE*: Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Rondò-Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello*Non al venerdì

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Treno FS per BiassonoLesmoAutodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUSES AND TRAINS TO AUTODROMEIF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome;only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride.WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:

BLUE LINE: Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Stadio-Shuttle-Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE*: Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò-Shuttle-Park / Autodrome Gate Mirabello

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Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROMEWENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

Von Milano Centrale und der Porta Garibaldi:Am Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free Biassono-Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der LesmoKurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMEN

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BLAUE LINIE: Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE*: Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò Park / Autodrome Mirabello Tor

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SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

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Assessoratoal Turismo e spettacolo

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500

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2500SOLO / ONLY / NUR 12-9

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STAZIONE FSAUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

AUTOSTRADEA1 - A4 - AGRATETANGENZIALE EST

A4 TORINO - VENEZIA

E64

E64

A4 MILANO - BRESCIA

MILANO TANGENZIALE OVEST

VIMERCATE TANGENZIALE ESTAUTOSTRADE 1 - A4

BIASSONO - LESMO

LECCOLESMO

ARCORE

VILLASANTA

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CINISELLO BALSAMO

MONZA

TRENI SPECIALI / SPECIAL TRAINSSOLO / ONLY / NUR 12-9

ARENGARIO

TAXI

PUNTO DI RIUNIONE / MEETING POINT

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGERE I PARCHEGGI DELLA ZONA EST

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MIRABELLO

MIRABELLO

CAVRIGA RAI

PORTA / GATE VEDANO

PORTA / GATE S. GIORGIO

PORTA / GATE LESMO

PORTA / GATE DOSSO

PORTA / GATE VILLASANTA

GP VILLAGE

SANTA MARIA ALLE SELVESOLO SERVIZI / SERVICE ONLY

AUTODROMO

PARCHEGGI LESMO ESTERNO / OUTER PARKINGS LESMO

INGRESSO MIRABELLO

IL GIGANTE SUPERSTORE

INGRESSO VEDANO

PORTA / GATE BIASSONO

RITIRO BIGLIETTI / BOOKED TICKETS

A4

A4

STAZIONE FERROVIARIA / RAILWAY STATION / BAHNHOF

PARCHEGGI A PAGAMENTO E NUMERO POSTI AUTO PARKING ON PAYMENT AND AUTOS AVAILABILITY

CAPOLINEA BUS / BUS TERMINAL / ENDEHAL TESTELLEBUS GRATUITO / FREE BUS / BUS GR ATIS

PRENDETE IL BUS - N AVETTA DELLO STESSO COLORE DEL BIGLIETTO DEL PARCHEGGIOTAKE THE BUS LINE OF THE SAME COLOR OF THE PARKING TICKETNEHMEN SIE DIE BUS LINIE AUS DER GLEICHEN FARBE VON IHNEN P ARKENSCHEIN

0000

PER CHI ARRIVA IN TRENO

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per Biassono-Lesmo-Autodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta. ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P + Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:LINEA BLU : Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Stadio - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello LINEA VERDE : Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R) P Monza Rondò - Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride. WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:BLUE LINE : Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip) P Monza Stadio - Shuttle - Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE : Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò - Shuttle - Park / Autodrome Gate Mirabello

IF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome; only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

BUSES AND TRAINS TO AUTODROME

WENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

Von Milano Centrale und der Porta GaribaldiAm Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free-Biassono Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der Lesmo-Kurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z204 ab Corso Milano (Monza) zum Vedano

Busse Brianza Verkehrsmittel linie z221 ab Corso Milano richtung Carate (auf der Haltestelle Biassono Santa Maria delle Selve aussteigen).

Zug FS zum Biassono-Lesmo-Autodrome ab Sesto S.G. Bahnof MM1 und ab Monza Bahnof (nur Freitag und Samstag - am Sonntag direkt ab Mailand

MM2 U-Bahnhof Porta Garibaldi-Bahnhof Milano Centrale Link.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROME

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMENPaken und laufen. ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagen auf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:BLAUE LINIE : Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio - Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE : Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò - Park / Autodrome Mirabello Tor

PARKPALTZGEBÜFR UND AUTOS VEFÜGBARKEIT

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

9 Settembre / September

10 Settembre / September

7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROMEAndata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30

7.24 7.54 8.24 8.54 9.24 9.54 10.24 10.54 11.24 11.54 12.24 12.53

p.

a.

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 12/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE15.40 16.00 16.16 16.31 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

15.55 16.11 16.27 16.43 16.56 17.28 17.57 18.28 18.57

16.10 16.25 16.44 16.57 17.10 17.45 18.10 18.45 19.10

p.

a.

Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione” , fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Auto-dromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point” , located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Auto-drome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie Ihr Parkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point” , der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkingscoordination by / Bus und Parking - Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / MobilitätPlanung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem:Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Uffi cio Mobilità e Trasporti -Uffi cio Protezione Civile - Uffi cio Viabilità e Segnaletica.E-mail: [email protected]

Grafi ca: Gusto IDS - www.studiogusto.com

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con il patrocinio e il contributo di

Assessorato al Turismo e Spettacolo

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NON AL VENERDì

NOT ON FRIDAY

NICHT FREITAG

*I_NON AL VENERDì EN_NOT ON FRIDAY D_NICHT FREITAG

I_Gli orari potranno subire lievi modificheEN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

11 Settembre / September 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

TRATTO INTERESSATO DAI LAVORI DI CONNESSIONE TRA LA SS36 E IL SISTEMA AUTOSTRADALE CON RIDUZIONE DI CORSIA

MILANO TANGENZIALE NORDAUTOSTRADE A1 - A4

Linea Blu / Blue LineBlaue Linie

Linea Verde / Green LineGruene Linie*

Linea Nera / Black LineSchwarze Linie

VIABILITÀ CONSIGLIATA PER RAGGIUNGEREI PARCHEGGI DELLA ZONA EST

LINEA BLU / BLUE LINE / BLAUE LINIE

LINEA VERDE / GREEN LINE / GRUENE LINIE

LINEA NERA / BLACK LINE / SCHWARZE LINIE

A52

MILANO VIALE FULVIO TESTIAUTOSTRADEA1 - A4 - A7 - A8 - A8 - A9

A4

CARABINIERIPOLIZIA / POLICE / POLIZEIVIGILI DEL FUOCO / FIRE FIGHTERS / FEUERWEHRASSISTENZA SANITARIA / EMERGENCY MEDICAL SERVICE / SCHNELLE MEDIZINISCHE HILFE

Coordinamento bus e parcheggi a cura di / Bus and Parkings coordination by / Bus und Parking Koordination von:Piano di mobilità redatto in collaborazione con i comuni di /Mobility plan in collaboration with following Municipalities / Mobilität Planung mit der Kollaboration von folgenden Gemeindeverwaltungem: Biassono, Lesmo, Vedano, Villasanta.

Coordinamento Mobilità GP / GP Mobility Management:Settore Polizia Municipale Ufficio Mobilità e Trasporti Ufficio Protezione Civile Ufficio Viabilità e Segnaletica.Email: [email protected]

Grafica: Cantiani Marketing & Comunicazione - www.cantiani.com

ORARI BUS NAVETTA GRATUITI / FREE SHUTTLE-LINES / TIMETABLE / PLAN FÜR FREIE BUSSE

9 Settembre / September > 7.30 / 20.00 · 7.30 am / 8.00 pm

10 Settembre / September > 7.00 / 20.00 · 7.00 am / 8.00 pm

11 Settembre / September > 6.00 / 20.00 · 6.00 am / 8.00 pm

*I_Non al venerdì - EN_Not on Friday - D_Nicht Freitag

TRENI SPECIALI GRATUITI PER L’AUTODROMO / FREE SPECIAL TRAINS TO MONZA AUTODROME / FREIE SONDERZÜGE ZUR MONZA AUTODROME

Andata/Departing/Hinfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

MILANO CENTRALE / BIASSONO-LESMO AUTODROMO

Ritorno / Return / Ruckfahrt (solo domenica/Sunday only/nur Sontag 11/9)

BIASSONO-LESMO AUTODROMO / MONZA / MILANO CENTRALE

I_Gli orari potranno subire lievi modifiche - EN_Train schedule way vary slightlyD_Die Zeiten können sich etwas ändern

VI SIETE PERSI CON IL BUS SBAGLIATO?Vi consigliamo di consultare la piantina per individuare la linea con lo stesso colore del biglietto del parcheggio. Eventualmente potete raggiungere con lo stesso bus il “Punto di Riunione”, fra le uscite di Vedano e Mirabello dell’Autodromo, nei pressi del capolinea delle 3 linee di bus navetta.

DID YOU CATCH THE WRONG BUS?We suggest you give a look to the map to look for your bus line, which is the same color of your parking ticket. Anyway you may reach with every bus the “Meeting Point”, located beetwen Vedano’s and Mirabello’s gates of Autodrome, not too far from the bus stop of all 3 bus lines.

HABEN SIE DEN FALSCHEN BUS GENOMMEN?Wir empfehlen, sich im Plan über diejenige Buslinie, die selbe Farbe wie IhrParkschein hat, zu informieren. Außerdem können Sie den “Meeting Point”, der zwischen den Stationen Vedano und Mirabello del Autodroms nicht weit von der Haltestelle aller 3 Buslinien liegt, mit jedem Bus erreichen.

BUS E TRENI PER L’AUTODROMO PER CHI ARRIVA IN TRENO

Da Milano Centrale e Porta Garibaldi:Venerdì 9 e Sabato 10: treno fi no a Monza + LINEA NERA per l’Autodromo;solo domenica 11 solo da Milano Centrale: treni gratuiti fi no alla stazione Biassono-Lesmo-Autodromo, in 30 minuti arrivi a soli 50 metri dalle curve di Lesmo (vedi orari treno).

Da Monza FS (uscita Porta castello):Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: LINEA NERA bus navetta gratuito per Viale Cavriga/RAI (ingresso Autodromo Vedano).

PER CHI ARRIVA IN AUTO

Parcheggi auto + Bus navetta.ATTENZIONE: non è possibile accedere al parco con i veicoli a motore. Lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono.Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11: dai parcheggi a pagamento partono Bus navetta gratuiti. Il bus navetta costa 3 Euro per chi non ha il biglietto del parcheggio:

LINEA BLU: Parcheggio + Bus 15 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Stadio-Navetta Parco / Autodromo Ingresso MirabelloLINEA VERDE*: Parcheggio + Bus 20 Euro (solo Bus 3 Euro A/R)P Monza Rondò-Navetta Parco / Autodromo Ingresso Mirabello*Non al venerdì

TRASPORTO PUBBLICO A PAGAMENTO:

Bus Brianza Trasporti linea z204 da Corso Milano a Monza per Vedano.

Bus Brianza Trasporti linea z221 da Corso Milano a Monza per Carate (fermata Biassono Santa Maria delle Selve).

Treno FS per BiassonoLesmoAutodromo dalla stazione di Sesto S.G. FS/MM1 e dalla stazione di Monza (solo venerdì e sabato, domenica parte direttamente da Milano).

Metropolitana MM2 collegamento Stazione di Porta Garibaldi-Stazione di Milano Centrale.

BUSES AND TRAINS TO AUTODROMEIF YOU ARRIVE BY TRAIN

From Milano Centrale and Porta Garibaldi:Friday 9 and Saturday 10: train to Monza + black line to the Autodrome;only 11 Sunday only from Milano Centrale train station to free up Biassono-Lesmahagow-Circuit, in 30 minutes arrive at only 50 meters from the Lesmo curves (see train schedules).

From Monza Railway Station (Gate Porta Castello):Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: BLACK LINE free shuttle bus no-stop to Viale Cavriga/RAI (Autodrome Gate Vedano).

IF YOU ARRIVE BY CAR

Park and ride.WARNING: it’s not allowed to drive in the Monza park! Leave your car in P+Bus Parkings or in external Parkings near Biassono. Friday 9th, Saturday 10th and Sunday 11th: from toll parkings leave free shuttle buses. The ticket of the shuttle bus is 3 Euro if you haven’t the parking ticket:

BLUE LINE: Park + Shuttle 15 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Stadio-Shuttle-Park / Autodrome Gate MirabelloGREEN LINE*: Park + Shuttle 20 Euro (only Shuttle 3 Euro round trip)P Monza Rondò-Shuttle-Park / Autodrome Gate Mirabello

*Not on Friday

OTHER PUBLIC TRANSPORTATION (TICKET REQUIRED):

Bus Brianza Transports line z204 from Corso Milano in Monza to Vedano

Bus Brianza Transports line z221 from Corso Milano in Monza to Carate (bus stop: Biassono Santa Maria delle Selve).

Train to Biassono-Lesmo-Autodrome from Sesto S.G. railway and underground (MM1) station and Monza Station (Friday and Saturday only, Sunday it runs from Milan).

Metro link MM2 Porta Garibaldi Station Milan Central Station.

BUSSE UND ZUGE ZUM AUTODROMEWENN SIE MIT DEM ZUG ANKJOMMEN

Von Milano Centrale und der Porta Garibaldi:Am Freitag dem 9 und Samstag dem 10: Zug nach Monza + schwarze Linie auf der Autodrome; nur 11 Sonntag nur von Milano Centrale Bahnhof zum free Biassono-Lesmo-Circuit, in 30 Minuten zu erreichen und nur 50 Meter von der LesmoKurven (siehe Fahrplan).

Ab Monza Bahnof (Ausgang Porta Castello):Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: SCHWARZE LINIE kostenlose Busfahrt zum Cavriga/RAI (Vedano Tor vom Autodrome).

WENN SIE MIT DEM AUTO ANKOMMEN

Paken und laufen.ACHTUNG: Im Park ist das Autofahren verboten! Parken Sie bitte Ihren Wagenauf den Parkplätzen P+Bus oder auf denen des Autodroms in Biassono. Ab Freitag dem 9 bis Sonntag dem 11: fahren freie Busse von den Parkplätzen:

BLAUE LINIE: Park + Busse 15 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Stadio Park / Autodrome Mirabello TorGRUENE LINIE*: Park + Shuttle 20 Euro (einzig Shuttle 3 Euro rundreise)P Monza Rondò Park / Autodrome Mirabello Tor

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SIE KÖNNEN AUCH MIT DEN GEWÖHNLICHEN ÖFFENTLICHEN VERKEHRSMITTEL FAHREN (FAHRPREIS IST ZU ZAHLEN):

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Tutti coloro che all’ingresso della mostra esibiranno la tessera di BrianzaBiblioteche,del Sistema Bibliotecario del Vimercatese o della Biblioteca Civica di Brugherio,beneficeranno di una riduzione di € 3,00 sul costo del biglietto.

Questo è possibile grazie all’accordo tra la Provincia di monza e della Brianza e la Fondazione DNArt.

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Questo è possibile grazie all’accordo tra la Provincia di monza e della Brianza e la Fondazione DNArt.

Page 22: Numero 25 sfogliabile

cosa succede in cittàeventi in giro per la brianza

BEFana ad aGliatE (CaratE Brianza)5 gennaio 2012, ore 18 ponte di agliate sul fiume lambroe’ dal 1986 che il Comitato per il diritto al Mito/Festa del bambino, col sostegno della gente del-la Valle del Lambro, festeggia l’arrivo della be-fana sul Lambro, ad agliate, in un rito carico di suggestioni legate ad un tempo lontano.anche quest’anno, come di consueto, la befana si avvicina…tema befana 2012: giravolte e raggiri per ap-prodi di feste

raSSEGna Brianza ClaSSiCanona edizione de i concerti svelati: musica, luoghi & "sapori" della Brianza.direttore artistico: m° Giorgio matteoli Quartetto italiano di Clarinetti 18 dicembre 2011, ore 17.00Correzzana: sala ConsiliareL’arte del mandolino: musica per quartetto a

42

plettro tra ‘800 e ‘900Quartetto di mandolini “estudiantina” 1 gennaio 2012, ore 17.00Lomagna: sala della ComunitàConcerto di Capodanno Duo bertagnin - Pagani (violino e pianofor-te) 15 gennaio 2012, ore 17.00robbiate: Palazzo brugnatellibeethoven in...triobeaux arts string trio (violino, viola e vio-loncello) 22 gennaio 2012, ore 17.00Monticello brianza: antico granaio di Villa greppiLa sonata tra ‘600 e ‘700Duo Maffizzoni - Favero (flauto e clavicem-balo)

29 gennaio 2012, ore 17.00Villasanta: sala astrolabioDal Classicismo alle soglie del Futurismo‘800 Musica ensemble (chitarra, violino e cello)

monza

monza E la Birmaniafino al 13-12-2011presso URBan CenTeR, via Turai, 6in occasione del 63° anniversario della Dichia-razione dei Diritti umani, la uPF universal Peace Federation e l'associazione per l'amici-zia italia birmania, in collaborazione con l'as-sessorato alla Cultura del Comune di Monza, presenta:

mostra fotografica: “anima Birmensis”La mostra anima birmensis è un itinerario spirituale e sociale attraverso il Myanmar che mostra il volto più intimo del paese asiatico. Le fotografie illustrano la lotta, la sofferenza, ma anche la gioia del popolo birmano. sono immagini scattate lontano dai circuiti turistici tradizionali, frutto di anni di frequentazione della nazione, che hanno permesso al fotografo di conoscere a fondo aspetti di vita sociale poco noti al grande pubblico. L'autore, il giornalista e fotografo Piergiorgio Pescali, è un profondo conoscitore dei Paesi asiatici e della birmania in particolare, ed ha intervistato più volte la leader democratica e Premio nobel per la Pace aung san suu Kyi. La mostra, composta da 60 fotografie in grande formato, è stata esposta in numerose gallerie in giappone, Canada, stati uniti e thailandia.

prESEntazionE liBro C.a.iin occasione del centesimo anniversario della

sua inaugurazione, è disponibile per natale il li-bro sulla Capanna alpinisti Monzesi al resegone di Felice Camesasca: "allora... Ci Vediamo in Ca-panna" 148 pagine 16,00 euro (quadricromia). i ricordi dell'autore, dall'infanzia ai giorni nostri, ci accompagnano in un libro ricco di fotografie e documenti d'epoca unici. Da non perdere! regalando(vi) questo libro contribuirete attiva-

mente al mantenimento dei nostri (Vostri) rifugi.Presso il LibraCCio e tutte le librerie di Mon-za Leggi la recensione su www.caimonza.it

pEr tuttE lE iniziativE nataliziE Si vEda anCHE Su QuESto numEro la ruBriCa Solomonza

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CULTURA la rEGina tEodolinda, protaGoniSta dEll’ intErmEEtinG

dEi lion CluB Corona FErrEa E rEGina tEodolinda

sullo spessore storico che questa donna ha ri-vestito in secoli difficili da penetrare, invece, le fonti soccorrono solo in parte e molto è lascia-to alla leggenda. Fonti archivistiche e archeo-logiche non sono state certamente generose con lei. Molto di più lo si deve alla traditio e al rispetto di cui la zona della sua (seconda ?) sepoltura è stata oggetto: la Cappella absida-le della navatella sinistra, nella basilica di san giovanni battista, poi detta di teodolinda.teodolinda è poi una delle poche donne del mondo tardo antico o alto medievale il cui nome si è legato a molte località: oltre a Mon-za ricordiamo ad esempio Lomello e Pavia, lasciandone però pochissime testimonianze materiali. al nome di teodolinda, il Lions Club Corona Ferrea lega molte delle sue iniziative passate, tra cui il sostegno dato alle analisi climatolo-giche della cappella della regina e la pubblica-zione Munera imperialia, che insiste tra l’altro, sull’analisi gemmologica della Corona Ferrea.

paolo paleari

un ospite più illustre proprio non si poteva averlo: per l’ intermeeting di novembre, or-ganizzato dal Lions Club Corona Ferrea con il L.C. regina teodolinda presso lo sporting Club di Monza, al posto d’onore sedeva nien-temeno che ..teodelinda. sì, proprio la princi-pessa di stirpe germanica, poi divenuta regina della nazione longobarda, è stata al centro dell’attenzione di un riuscitissimo appunta-mento con la storia.a rappresentare questa figura e darle uno spessore inedito ha contribuito il professor Felice Cesare bonalumi, autore di diversi studi storici, tra cui una versione della Historia Lan-gobardorum di Paolo Diacono, che costituisce praticamente l’unica fonte scritta sull’evoluzio-ne di questo popolo.teodolinda è anche il personaggio a cui la città di Monza si richiama più di ogni altro ed è par-so giusto dedicare ora una considerazione più ampia, che va al di là della storiografia. Difat-ti, sulla sua figura gli studi si sono concentrati quasi unicamente in relazione alla fondazione della chiesa di san giovanni battista e al teso-ro di cui è stata dotata; sulla vicenda umana e

il presidente del “Corona ferrea”, edoardo Cavallè, e i numerosi ospiti intervenuti, tra cui l’asses-sore al Turismo e sport andrea arbizzoni, il secondo vicegovernatore distrettuale letizia ongaro, i presidenti di “Regina Teodelina” e “monza Host”, oltre a diversi officer distrettuali e al relatore, il professor Bonalumi

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Befana ad agliate (Carate Brianza)

Page 23: Numero 25 sfogliabile

le sciurela redazione risponde

l'annunCio di luiSa

gentile redazione,in corso restiling domestico ho mi sono persuasa a cambiare alcuni pez-zi del mio arredamento e, dunque, a liberarmi di altri…così ho pensato di scrivervi per chiedere di pubblicare l’annuncio che segue:alzatina cristallo 4 piani, supporti in metallo cromato, modello arflex.Vendo euro 60,00 scrivere a: [email protected]

Vi ringrazio per la gentile collaborazioneLuisa

Gentile luisa, eccola accontentata!!! in principio il nostro giornale aveva una ba-checa per annunci come il suo, poi per motivi organizzativi l’abbiamo tolta… dopo le feste, dato che siete in molti a scriverci, valuteremo con il nostro amato direttore il da farsi. per ora speriamo di aver fatto cosa gradita pubblicando il suo annuncio così.Un caro saluto e ne approfittiamo per fare gli auguri a lei e a tutti i nostri lettori!Buon natale e Buon annole sciure.

animali

Cara redazione,apprezzo davvero tanto la vostra rubrica sugli animali. ogni volta mi commuovo ed è comunque molto utile anche a mio figlio, per capire tante cose. Dopo le feste andremo a far visita al canile…chissà che sia la volta buona che, dopo la morte della nostra cagnolina sally, ne por-tiamo a casa un’altra.buon natalerosy

Cara Rosy,questa mail capita a proposito, in questo numero che abbiamo voluto dedicare agli animali. Quindi non aggiungiamo altre parole: ne avrai da leggere in merito! Ci sentiamo di dirti che anche noi abbiamo subi-to la perdita di un animale, ed è un momento doloroso, ma crediamo che anche la tua sally sarebbe felice di sapere che stai rendendo felice un altro cagnolino!Un abbraccio e buon natale a te.le sciure

nota pEr i lEttori: lE lEzioni di poKEr di utGaBEr riprEndEranno nEl numEro di GEnnaio!

le sCiURele vostre lettere

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realityventi domande per vedere la brianza con gli occhi dei brianzoli

nomestefano...ma tutti mi conoscono come tex.

etàVentisei.

dove sei nato?a Carate brianza.

dove vivi?a Carate brianza.

Vivi da solo o con la famiglia?Vivo con la mia fidanzata e il nostro cane.

destra o sinistra?apolitico.

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nomeChristian.

etàtrentacinque.

dove sei nato?a Caracas, Venezuela.

dove vivi?a Carate brianza.

Vivi da solo o con la famiglia?Con la mia famiglia: mia moglie e i nostri tre figli.

destra o sinistra?tutto purché onesto!

Che lavoro fai?Faccio il papà e nel tempo libero il pizzaiolo!

Cosa ti piace di monza e Brianza?i paesini, i piccoli centri urbani, insomma le realtà a misura d’uomo in cui è ancora possi-bile andare dal panettiere a comprare il pane mentre i bambini giocano in cortile.

associazione d’idee. se ti dico verde…natura.

Vai al parco?Vado con i bambini ad agliate: mi piace per-ché è un parco vero, con in più i giochi, non il solito parchetto attrezzato.

Chi è dario allevi?il presidente della provincia.

dai un voto a monza e Brianzasette.

ai trasporti in Brianza?Cinque: dovrebbero aumentarli e rendere la rete più capillare ma anche chi li usa dovreb-be essere più rispettoso ed averne più cura!

al commercio in Brianza?Più che parlare di sola brianza è a livello

nazionale che mi piacerebbe vedere maggiore tutela verso le piccole realtà commerciali: si sente parlare solamente dei problemi del comparto industriale e della grande distri-buzione ma noi commercianti siamo tanti e siamo un importante motore per l’economia del paese. inoltre siamo un po’ i garanti delle relazioni sociali dei nostri paesi perché è anche nei negozi che la gente si incontra e si ritrova, nonché siamo tutti direttamente portavoce della passione per i nostri mestieri.

se non in Brianza dove vorresti vivere?in montagna…

esprimi un desiderio.Che la mia famiglia sia sempre serena.

metropolitana a monza: favorevole o con-trario?Favorevole.

dimmi un proverbioi soldi non fanno la felicità.

dì qualcosa ai nostri lettori.Vivere bene e felici è ancora possibile: basta volerlo.

Che lavoro fai?il pizzaiolo.

Cosa ti piace di monza e Brianza?gli spazi verdi.

associazione d’idee. se ti dico verde…speranza.

Vai al parco?Vado sempre ad agliate col cane, facciamo sempre il percorso vita: molto bello!

Chi è dario allevi?un pianista?

dai un voto a monza e Brianzasette.

ai trasporti in Brianza?zero: praticamente non esistono. i taxi, poi, non esistono del tutto!

al commercio in Brianza?Da commerciante posso dirti che trovo le leggi un po’ restrittive. ad esempio avevamo richiesto di mettere dei tavolini all’aperto: sembrava tutto in regola, i vigili ci hanno dato l’ok…ma poi non abbiamo potuto a causa di

una legge della regione Lombardia.

se non in Brianza dove vorresti vivere?in giamaica!

esprimi un desiderio.Che tutto proceda come in questo momento: mi ritengo fortunato!

metropolitana a monza: favorevole o con-trario?Favorevole.

dimmi un proverbiorosso di sera bel tempo si spera.

dì qualcosa ai nostri lettori.una pizza al giorno leva il medico di torno!

moSCato d’ aSti doCG az. aGr. Criolin pEr natalE

L’azienda Agricola Criolin è situata a Casta-gnole Lanze, in una delle zone vitivinico-le più rinomate della provincia di Asti ed a “due passi” dalle Langhe.

I Canavero, con papà Angelo prima ( e le sue ultime opere di ammoder-namento della struttura) e Claudio poi (a seguito del diploma alla scuola enologica di Alba), conducono questa realtà in modo familiare, gestendo e lavorando direttamente le vigne e vinificando l’uva in maniera tradizione.Claudio con il suo modus operandi, è riuscito a creare vini, dall’ ottimo rapporto qualità-prezzo.L’azienda produce due vini rossi da uve barbera e un bianco da chardon-nay, entrambi fermi ed il moscato d’ asti docg, storico prodotto dell’ar-tigianato locale.Il moscato era già largamente diffuso al tempo dei greci e dei romani con il nome di Muscatellum (o vino greco)e pare, da alcuni approfondimenti, che sia stata la prima uva ad essere coltivata quindi “madre” di tutte le va-rietà sviluppate successivamente, anche se per ora non c’è nulla di certo.I vigneti di proprietà dell’ Azienda Criolin, dedicati a quest’ uva, hanno centro nel comune di Castiglione Tinella ed un’ altra piccola parte invece,

a Castagnole. L’età media delle piante è circa di 30 anni. Durante i trat-tamenti, non vengono usati concimi chimici e nemmeno diserbanti. Per incentivare ulteriormente la qualità, si “applica” un leggero diradamento in vigna, prima della vendemmia e sui ceppi più vigorosi, limitando la resa che per questo prodotto è di 90 q/ha.L’annata 2011, ad oggi, sembra essere caratterizzata da una maggior de-licatezza nei profumi ed un acidità spiccata per la tipologia dolce in que-stione, che stimola la beva.Di colore giallo paglierino con riflessi verde chiaro pallido. E’ fresco, deli-catamente floreale con un fruttato che ricorda gli aromi tipici del vitigno, non troppo complessi mainvitanti. In bocca è gustoso, vivace e supportato da una buona acidità che invoglia ad un altro sorso. Si beve facilmente in abbinamento con dolci a fine pasto e tipicità natali-zie oppure, per i più curiosi, con una cucina piccante in stile etnico, come viene proposto negli Stati Uniti.

az. agr. CriòlinVia Rorisso, 13 (fraz. S. Grato)0141. [email protected]

di Marco Riva

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(davanti ospedale Vecchio)- Monza info point Comune di monza Piazza roma - Monza Speedy Bar via appiani, 22 - Monza tabacchi ambrosini piazza Carducci, 2 - Monza turné trattoria e bistrot via bergamo, 3 - Monza Baby College-oxford Group via Verdi, 83 - seregnoEdicola Enrico via Cavour, 12 - seregno osteria dei vitelloni via garibaldi, 25 - seregno pescheria Satalino c.so del Popolo, 94 - seregno Studiofluido via Leonardo da Vinci, 30 - seregno tambourine via C. tenca, 16 - seregno Bar Boulevard viale C. battisti, 121 - Vedano al Lambro ottica mottadelli via Preda, 13 - Verano brianza panetteria duca via iV novembre, 33 zoccorino (besana)

in tutte le biblioteche Comunali di monza e in tutte le biblioteche locali della rete provinciale Brianza Biblioteche.

all’interno della Galleria auchan di via la-rio a monza, collocate in appositi esposito-ri, a disposizione dei numerosi clienti che vi transitano.

… e inoltre presso principali bar, parrucchieri, studi medici di base dei comuni di Monza, Ve-dano al Lambro, Lissone, Desio, seregno, bru-gherio

dovE trovarE la riviSta

viene distribuita tramite hostess la matti-na dell’uscita nelle stazioni ferroviarie diMonza, Lissone, arcore, Desio, Meda , sere-gno, seveso e presso la fermata MM di Cologno Monzese/brugherio

nelle 13 sedi presenti sul territorio provinciale di apa monza e Brianza - Confartigianato impresemonza via gb stucchi, 46Carate Brianza via Matteotti, 19 Cesano maderno via Matteotti, 16desio via garibaldi, 258Giussano Largo europa, 7 lissone via san rocco, 97 meda viale Francia, 15 muggiò via i° Maggio ang. via san rocco nova milanese via berlinguer, 2Seregno via rismondo, 28 Seveso via solferino, 16 triuggio viale rimembranze, 3 vimercate via ronchi, 12

Bar la piazzetta via san bernardo, 5 - Carate brianza EXpo Cafè via e. toti, 41- Carate brianza vista Caffè via John Kennedy, 2 - Correzzana tennis Concorezzo via Libertà, 1 - Concorezzo Enoteca Brambilla via C. Cattaneo, 57- Lissone Buffetti c.so Milano, 38 - Monza Edicola Siria via solferino

SCrivEtECi

[email protected]@[email protected]@trantran.net

pEr la puBBliCità ContattatE

trantran editore s.r.l [email protected]

www.trantran.net Trantran è anche su facebook e su myspace …dalla Brianza una finestra sul mondo!

ci vediamo prestoinfo e contatti

trantran eDitore riCerCa

vEnditori & vEnditriCi pEr

Trantran…Intorno a Monza & Brianza

il mensile free press della Brianza

pEr la raCColta di Spazi

puBBliCitari.

pEr inFo [email protected]

il proSSimo numEro uSCirà

martEdì 31 GEnnaio

numEri utili

Carabinieri | 112

Centro antiveleni (ospedale niguarda)02 66101029

Croce rossa italiana | 039 322384-32365

emergenza sanitaria | 118

guardia medica | 840 500092

ente nazionale Protezione anumali (sezione Monza e brianza)039 388304

guasti acqua e gas | 800 388088

guasti illuminazione strade | 800 901050

guasti enel | 800 023421

Polizia di stato | 039 24101

Polizia municipale di Monza | 039 28161

Polizia stradale arcore | 039 617333

Polizia stradale seregno | 0362 239077

Protezione civile | 039 28161

soccorso stradale | 116

Vigili del fuoco | 115

46

PROSSIMAMENTE Il nostro giornale si pregia

di una nuova rubrica:

“PSICOLOGIA OGGI” la nostra esperta risponde

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La do�.ssa Ornella Conver�no psicologa psicoterapeuta, autrice di diversi libri, si dedica con passione da 25 anni a sciogliere i blocchi della personalità e a scoprire i segre� della mente …”

“Donne Acrobate Allenamento per rendersi

felici in coppia” CEDI Edizioni

Disponibile in libreria

...psicoanalista e terapista della coppia e della famiglia, ha sviluppato una notevole esperienza nel tra�amento dei disturbi d’ansia, a�acco di pani-co, depressione e stress. Con questa nuova rubrica la do�oressa, esperta in diagnosi, psicologia clinica, riabilitazione psichiatrica, psicologia speri-mentale e ricerca, ci aiuterà a capire i meccanismi lega� a queste sinto-matologie molto diffuse che generano sofferenza e spesso ostacolano le a�vità quo�diane.

“Non voglio an�cipare molto, voglio invece porre tre domande:

Come si può trasformare un sintomo in un punto di forza?

Come posso capire meglio la mia personalità?

Sen�rò ancora emozioni posi�ve, amore, coinvolgimento e felicità?”

 

Studio: MONZA — LISSONE TELEFONO: 039.230.11.79

E-MAIL: [email protected] WWW.STUDIO-CONVERTINO-PELLEGRINI.IT

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