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Novembre dicembre 2013

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Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo del mese di novembre dicembre 2013

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CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI

dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus

Argentina - 55 circoli - 1 delegazione

Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni

Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville

Belgio - 4 circoli - 1 delegazione

Bruxelles, Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo

Bolivia - 1 circolo

La Paz

Bosnia - 3 circoli

Sarajevo, Stivor, Tuzla

Brasile - 57 circoli

Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it

Canada - 5 circoli

Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Cile - 3 circoli

Copiapò, La Serena, Santiago

Colombia - 1 circolo

Bogotá

Danimarca - 1 circolo

Copenaghen

Ex emigrati - 3 circoli

Australia, Stivor (BIH), Svizzera

Francia - 3 circoli

Grenoble, Lorena, Parigi

Germania - 7 circoli - 1 delegazione

Colonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino

Gran Bretagna - 1 circolo - 1 delegazione

Londra - Manchester

Italia - 13 circoli

Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste

Lussemburgo - 1 circolo

Lussemburgo

Messico - 13 circoli - 1 delegazione

Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca

Paraguay - 10 circoli

Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù

Peru - 1 circolo

Lima

Portogallo - 1 circolo

Portogallo

Romania - 1 circolo

Romania

Serbia - 1 circolo

Indija

Stati Uniti - 21 circoli

Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Southern California, Washington, Wyoming

Sud Africa - 2 delegazioni

Pretoria, Cape Town

Svizzera - 8 circoli

Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo

Uruguay - 5 circoli

Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR)

Venezuela - 1 circolo

Caracas

FederazioniAustralia, Benelux, Brasile, ITTONA (Canada e Stati Uniti), Svizzera

CoordinamentiArgentina, Brasile e Germania

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EDITORIALE

NEL PASSAGGIO DA UN ANNO ALL’ALTRO SI SI RINNOVA IL «MIRACOLO DELLA SPERANZA»

Il cambiamento da un anno all’altro solitamente non si ma-nifesta attraverso improvvisi colpi di scena o con clamorosi mutamenti della routine quoti-diana. Infatti anche quest’anno troveremo intatti i complicati nodi che ci hanno lasciato gli anni precedenti e che dovremo cercare di sciogliere una volta passate le grandi feste di Natale, Capodanno ed Epifania.

Si ripresenteranno i problemi giganteschi come la mancanza di lavoro e la crisi che, al di là delle chiacchiere, non accennano a diminuire.

Si riaffacceranno periodica-mente i barconi sulle coste di Lampedusa con il loro carico di disperati disposti a morire per seguire un sogno di riscatto.

Si risentiranno ancora infi nite volte le promesse di chi ha in mano la gestione del potere (politico, economico, culturale ecc.) e cerca di farci credere che lo esercita a favore del popolo.

Il 2013 lascia dunque in ere-dità, come è sempre avvenuto anche per i suoi predecessori, una società sempre più disillusa, carica di impegni non mantenuti, di rancori sempre più accentuati e di problematiche irrisolte che vanno a riempire uno zaino sem-pre più pesante da portare avanti.

Ecco però che, come sempre succede al passaggio da un anno all’altro, si rinnova un miracolo: quello della speranza. Così que-sto 2014 appena sbocciato, sep-pure già carico di acciacchi e di malanni pregressi, arriva dunque sospinto da una brezza profumata di speranza e di aspettative che ancora una volta incoraggiano la voglia di andare avanti.

E la Trentini nel Mondo, pro-prio sull’onda di questa spinta, vuole guardare con ottimismo an-che a quest’anno appena iniziato, con la consapevolezza di aver operato per oltre mezzo secolo secondo le regole che stanno alla base della solidarietà e del volontariato e con il desiderio di continuare su questa linea.

L’Associazione però si rende conto che a questi valori fonda-mentali oggi si devono aggiun-gere dei principi dettati da una società sempre più complessa

ed articolata che costituisce un mondo ormai globale.

Sarebbe insensato infatti non tenere in considerazione i cam-biamenti epocali intervenuti in questi anni e continuare tutto come prima. Come dice Papa Francesco, «le situazioni che vi-viamo oggi pongono sfi de nuove» e anche la Trentini nel Mondo deve affrontare la propria sfi da di cambiamento.

Per questo motivo è necessario andare avanti, sia pure tra mille diffi coltà di tipo economico ma anche culturale, cercando di adeguare il proprio cammino ad una realtà in continua e rapidis-sima evoluzione. Sarà necessario magari andare avanti a piccoli passi, prendendo forza da tutto quello che di positivo è stato fatto fi no ad ora, ma sapendo che è necessario evolversi per non venir divorati dalle necessità, dalle esigenze e dalle aspirazioni di una società che dobbiamo

sforzarci di comprendere.Il «miracolo della speran-

za» che accoglie questo nuovo anno può farsi forte di almeno due novità che lo potrebbero caratterizzare: e sono un nuovo Governo Provinciale e l’inizio di una nuova organizzazione dell’Associazione.

Sappiamo tutti come le prospet-tive politico/economiche dell’Ita-lia e di conseguenza anche della nostra Provincia Autonoma, non siano delle migliori. Però voglia-mo fare nostra una frase di Albert Einstein, fi sico e fi losofo della scienza, quando dice che «la crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. È nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie».

Noi ci auguriamo che tutto questo possa avverarsi e confi -diamo nel fatto che le competenze dell’emigrazione siano rimaste in capo al Presidente Ugo Rossi come segno di importanza e di interessamento diretto per quel Trentino che vive al di fuori del Trentino.

La nostra Associazione e le centinaia di migliaia di trentini che si raccolgono intorno ai Circoli Trentini nel Mondo sono, come sempre, a disposizione per discutere, confrontarsi e lavorare assieme per il bene dell’intera Comunità Trentina.

Per quanto riguarda invece la seconda novità, c’è da dire che sono stati individuati i «Coordi-natori di Area» sulla base delle comunicazioni fatte dai Circoli e alla scelta avvenuta tra questi, da parte della Trentini nel Mon-do. La rete di collaborazione sempre più stretta e diretta tra Associazione e Circoli è dunque pronta per partire. Nei prossimi mesi verranno condivise le linee operative , individuati i principali percorsi da seguire e adeguati gli strumenti operativi: non sarà dif-fi cile poi vedere i primi risultati che scaturiranno naturalmente grazie all’organizzazione più rapida e semplice, ma soprattut-to grazie all’entusiasmo e alla volontà di agire per il bene dei trentini e del Trentino, in qual-siasi parte del mondo si trovino.

Alberto Tafner

SOMMARIO

ASSOCIAZIONETRENTINI NEL MONDO

O.n.l.u.s.

TRENTINI NEL MONDOMensile dell’Associazione

Trentini nel Mondoaderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazioneVia Malfatti, 21 - 38122 TRENTOTel. 0461/234379 - Fax 0461/230840sito: www.trentininelmondo.ite-mail:[email protected]

Direttore responsabileMaurizio Tomasi

Comitato editorialeG. Bacca, M. Bazzocco, A. Bazzanella,F. Casagrande, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, P. Dalla Valle, A. Degaudenz,C. Donei, P. Duranti, E. Formilan,B. Fronza, L. Imperadori, A. Lanfranchi,E. Lorenzini, G. Michelon, G. Molon,A. Piccolotto, L. Pontalti, F. Pisoni, S. Regazzola, G. Sbetti, A. Tafner, M. Viola

Hanno collaborato:R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi -F. Bocchetti - M. Dallapiccola

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 62 - 6 febbraio 1958

STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)

Quote di adesione:Italia: Euro 20,00; Europa; Euro 20,00 Sud America: Euro 20,00;Nord America e Australia: Euro 25,00Socio - Euro 55,00Conto corrente postale n. 12509386

N. 11/12 NOVEMBRE - DICEMBRE 2013Stampato il 30 dicembre 2013

In copertina: il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi.

PresidenteAlberto Tafner

Pagine 2-3INTERVISTA A UGO ROSSI

PRESIDENTE DELLA PROVINCIAAUTONOMA DI TRENTO

Pagine 4-5NOMINATI I COORDINATORI

Pagine 6-7REPORTAGE: «MELODIED’AMORE» IN URUGUAY

Pagina 8ATTUALITÀ

Pagine 9-11 GENTE E FATTI

Pagine 12-13

SOGGIORNO ESTIVOPER FAMIGLIE

Pagine 14-22CIRCOLI

(Liegi, Charleroi, Formosa, La Pampa, Montevideo, Luzerna, Curitiba, Taiò,

Bento Gonçalves, Xalapa,Santa Olimpia, Montreal, Toronto)

Pagina 23EDITORIA

Pagina 24ABBONAMENTI

DirettoreAnna Lanfranchi

Vecchi problemi e nuove sfi deda affrontare con ottimismo

Il 2014 inizia nel segnodi due importanti novità:

il governo provincialeuscito dalle elezioni

d’autunno e la nominada parte della Trentini

nel mondo dei 19«Coordinatori di area»,

ai quali spetta il compitodi rendere ancora

più intensi ed effi cacii rapporti fra i Circoli

e l’Associazione

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L’INTERVISTA

La «rete» dei trentini nel mondoè un patrimonio di grande valore

INTERVISTA A UGO ROSSI, NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E ASSESSORE ALL’EMIGRAZIONE

Presidente, lei è nato a Mi-lano dove i suoi genitori erano emigrati: quindi per lei emigra-zione non è un termine astratto.

L’esperienza diretta, anche se meno signifi cativa in termini di distanza dalla terra di origine, l’ho avuta in famiglia. Sono cresciuto vedendo la nostalgia per la Val di Sole negli occhi dei miei genitori, che erano emigrati negli anni 50 a Milano per cercare lavoro. Mio padre ha cominciato facendo l’operario in una ditta di trasporti, poi è stato bigliettaio, controllore, magazziniere. Mam-ma ha sempre fatto la casalinga. Il papà, dopo aver fatto giornata, usciva di nuovo di casa per fare un secondo lavoro, per poterci mandare a studiare.

Che altri ricordi ha di quel periodo?

Ricordo mio padre che quando i turni di lavoro gli concedevano qualche giorno di riposo, diceva che non ne approfi ttava per anda-re in Val di Sole, per non ritornare a Milano con un magone ancora più grosso. Mi ricordo poi gli amici trentini di mio padre che si incontravano a casa nostra, con tanta voglia di stare insieme. Il

paese, la valle, il Trentino veniva-no un po’ riprodotti. I miei rientri erano frequenti, soprattutto estivi, con lunghi periodi trascorsi dai nonni: ho così avuto la possibilità

di vivere gli ultimi scorci della civiltà contadina. Ho vissuto le due realtà, a scavalco, mantenen-do sempre forte il legame con la terra di origine dei miei genitori.

Perché secondo lei è impor-tante mantenere i rapporti con gli emigrati trentini?

Innanzi tutto perché non pos-siamo non farlo. È un dovere istituzionale occuparsi di chi in un passato anche remoto ha lasciato il Trentino per cercare lavoro e fortuna all’estero, ha formato una famiglia e continua ad avere attenzione per la terra di origine. Poi credo sia utile anche per noi mantenere questi rapporti, per diverse ragioni. Ad esempio perché gli emigrati e i loro discendenti spesso ci danno un bell’esempio di attaccamento alla terra di origine addirittura più sentito e più profondo rispetto a quello che hanno coloro che in Trentino risiedono e ci aiutano così ad essere più consapevoli di quanto siamo fortunati a vi-vere qui. Poi la rete dei trentini nel mondo è un patrimonio di grande valore, perché ci offre l’opportunità di costruire nuovi contatti e di consolidare rapporti già esistenti con i paesi nei quali vivono, che possono avere effi ca-ci ricadute in termini di scambio sia a livello culturale, sociale ed economico.

Ugo Rossi nasce il 29 maggio 1963 a Milano, dove i genitori, di Ossana, in Val di Sole, sono emigrati negli anni ’50. Sposato, un fi glio, vive a Lavis.

Dopo aver conseguito la laurea in giurispru-denza la sua vita professionale si sviluppa in due direzioni: inizialmente nel settore assi-curativo, dove si occupa di questioni legali relative alla liquidazione di grandi sinistri, a Milano e a Verona.

Quindi, dal 1997, presso la Ferrovia Trento Malé (ora Trentino trasporti S.p.A) per la qua-le ricopre le cariche di direttore del personale e responsabile dell’organizzazione del servi-zio autobus e ferroviario, poi di responsabile della qualità e della formazione del personale.

Nel 1999 inizia il suo impegno politico, nelle liste del PATT. Dopo il congresso provinciale del 2002, di cui ha curato l’orga-nizzazione, gli viene affi data la funzione di Segretario organizzativo del partito.

Nel 2004 viene proposto come candidato tren-tino del PATT nella lista SVP alle elezioni euro-pee, in appoggio alla candidatura dell’On. Ebner, poi eletto al Par-lamento Europeo. Nel 2005 il con-gresso di Baselga di Pinè lo elegge Segretario provin-ciale. Membro della Commissione paritetica dei Dodici dal 2006 al 2008, è tra coloro che licenziano, fra le altre, la norma di attuazione che porta fi nalmente al Trentino la disponibi-lità delle centrali idroelettriche.

In seguito all’esito delle elezioni provinciali

del 2008 - con cui si apre la XIV legislatura - diviene assessore provinciale alla salute e politiche sociali nella Giunta guidata da Lo-renzo Dellai. Il suo impegno si concretizza fra le altre cose nel varo della riforma della sanità (luglio 2010) e della legge sulla famiglia e il benessere familiare (marzo 2011), nonché nel completamento dell’iter, avviato nel 2007, che ha introdotto in Trentino il reddito mini-mo di garanzia (che fa del Trentino un apripi-sta in Italia per quanto riguarda l’applicazione di questa misura di welfare). Sempre durante il suo assessorato si conclude l’insediamento a Trento del Centro di Protonterapia e viene avviata la realizzazione del nuovo ospedale provinciale.

Rossi viene eletto presidente della Provincia autonoma di Trento alle elezioni provinciali del 27 ottobre 2013, con proclamazione il 9 novembre, data di avvio della XV legislatura provinciale.

Il suo impegno politico è iniziato nel 1999LA «BIOGRAFIA UFFICIALE» DEL PRESIDENTE UGO ROSSI PUBBLICATA SUL SITO INTERNET DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

«Gli emigrati e i loro discendenti spesso ci dannoun bell’esempio di attaccamento alla terra di origine addirittura più sentito e più profondo rispetto a quello

che hanno coloro che in Trentino risiedonoe ci aiutano così ad essere più consapevoli

di quanto siamo fortunati a vivere qui»

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Foto Romano Magrone. Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento

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L’INTERVISTA

È per questi motivi che ha voluto per sé la competenza sull’emigrazione?

La mia decisione nasce dal fatto che mi sembra signifi cativo che chi fa il presidente si occupi della dimensione internazionale della nostra provincia e in questo con-testo la realtà dei nostri emigrati è uno dei primi aspetti che va tenuto in considerazione, perché rappresentano quanto di Trentino c’è già in giro per il mondo.

Ai trentini presenti nel mon-do perché emigrati, negli ultimi anni si sono affi ancate nuove fi gure, soprattutto giovani, che vanno all’estero per motivi di studio, per mettere a frutto le competenze acquisite, per tentare nuove strade. Quale attenzione meritano?

Meritano adeguata attenzione e un primo passo da fare è tentare di monitorare il fenomeno. Biso-gnerebbe riuscire quanto a meno a conoscere meglio questi fl ussi, approfondirne le motivazioni e le dimensioni, per poterli così non solo interpretare ma anche accompagnare, se serve.

Nella recente riorganizzazio-ne della struttura dell’ente Pro-vincia, la competenza dell’emi-grazione è stata incardinata nel dipartimento che si occupa di turismo, cultura e promozione. Si ritiene che la rete dei tren-tini nel mondo possa dare un contributo a questi tre ambiti?

Direi che è una dimensione più legata all’internazionalizzazione. Dovendo promuovere fuori dai confi ni l’intero nostro territorio - del quale turismo e cultura rap-presentano due fattori rilevanti - è per noi importante avere dei «testimonial» di successo del nostro modo di essere: la serietà, la correttezza, il senso del dovere, la propensione al lavoro, sono tutti valori che i nostri emigrati trentini hanno portato in giro per il mondo e possono essere valori di competitività quando vogliamo promuovere il Trentino all’estero.

«Se gli emigrati “stanno a cuore” allora si agisca di conse-guenza» è il titolo dell’editoria-le del nostro giornale nel quale il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, ripren-dendo i temi dell’assemblea

dell’Associazione, chiedeva alle istituzioni di garantire a chi si occupa di emigrazione le condizioni ideali per poter programmare il futuro: non tanto solo contributi per poter svolgere l’attività ma soprat-tutto condivisione dell’idea di realizzare una «comunità trentina» coesa, della quale facciano parte trentini “in loco” e “nel mondo”. Cosa ne pensa?

L’idea dovrebbe essere pro-prio questa: e se ci occupiamo seriamente di internazionalizza-zione, ci saranno le condizioni per valorizzare sia le persone che sono trentine e sono già sul territorio dove vogliamo agire, sia per sostenere anche l’attività dell’associazione.

Per il 2014 ha già messo in agenda la visita a qualche co-munità trentina all’estero?

Mi sto organizzando e ho già dato incarico alla mia segreteria di organizzare degli incontri con le varie realtà le cui attività rica-dono fra le mie competenze. A breve farò una visita alla Trentini nel mondo nella sua sede e quella sarà l’occasione sia per fare il punto della situazione sia per pro-grammare insieme alcune visite.

Maurizio Tomasi

La trasmissione «Trentino nel mondo» in onda il 2 gennaio, è stata dedicata ai saluti del-le massime istituzioni provinciali, rappresen-tate dal presidente del Consiglio Provinciale, Bruno Dorigatti, e della Giunta provinciale, Ugo Rossi. Qui di seguito riportiamo il testo integrale dell’augurio ai trentini nel mondo espresso da Ugo Rossi (per ascoltare la puntata, basta collegarsi all’archivio on line della trasmissione, che si può raggiungere cliccando sul banner della radio, presente

sulla home page del sito dell’Associazione, www.trentininelmondo.it)

«Un cordiale bentrovati a tutti gli amici trentini che ci ascoltano da ogni part e del mondo.

Un augurio particolare, molto cordiale, sincero, da parte del Presidente della Provin-cia Autonoma e che faccio anche in veste di assessore competente all’emigrazione.

Noi siamo molto contenti di potervi saluta-re, siamo orgogliosi del fatto che anche grazie

a voi il Trentino ha un bel nome in giro per il mondo e vi posso confermare fi n d’ora che, anche essendo all’inizio della legislatura, sarà nostro impegno continuare a sviluppare quei rapporti che abbiamo saputo costruire in questi anni e anche migliorare la capacità di “essere nel mondo” del nostro Trentino, anche grazie alla vostra presenza e al vostro lavoro quotidiano. Un grande augurio per un 2014 di grande serenità e di successo per ciascuno di voi. Auguri!»

«L’esperienza diretta di cosa sia l’emigrazionel’ho avuta in famiglia. Sono cresciuto vedendo

la nostalgia per la Val di Sole negli occhi dei mieigenitori, che erano emigrati negli anni 50 a Milano per cercare lavoro. Ricordo mio padre, che quando

i turni di lavoro gli concedevano qualche giornodi riposo, diceva che non ne approfi ttava per andare

in Val di Sole, per non ritornare con il magone».

«Dovendo promuovere fuori dai confi ni l’intero nostro territorio è per noiimportante avere dei “testimonial” di successo del nostro modo di essere:

la serietà, la correttezza, il senso del dovere, la propensione al lavoro, sono tutti valori che i nostri emigrati trentini hanno portato in giro per il mondo e possono essere valori di competitività quando vogliamo promuovere il Trentino all’estero»

Un augurio per un 2014 di grande serenità e di successoIL TESTO DEL SALUTO DI UGO ROSSI AGLI EMIGRATI TRENTINI ANDATO IN ONDA NELLA TRASMISSIONE «TRENTINO NEL MONDO»

Ugo Rossi mentre si appresta a sfo-gliare la rivista che lo ritrae in coper-tina (cioè questo numero): una «foto impossibile» che il Presidente ha sim-paticamente accettato di realizzare.

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AGENDA

Sono stati nominati i «Coordinatori»«anelli di congiunzione» con i Circoli

LE NUOVE FIGURE RAPPRESENTANO UNA PEDINA MOLTO IMPORTANTE NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ASSOCIAZIONE

«I Coordinatori costituiranno una pedina molto utile sullo scacchiere dell’organizzazione dell’Associazione che si va deli-neando e che potrà costituire un elemento di grande importanza non solo per la vita della Tren-tini nel Mondo, ma anche per attività di quegli Enti, Gruppi ed Istituzioni (con la Provincia in primo luogo) che vorranno con-dividerne le fi nalità e gli scopi»: così si era espresso il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, nell’assemblea del 13 aprile 2013, per ribadire l’impor-tanza attribuita dall’Associazione alla figura del «coordinatore», introdotta con le modifi che sta-tutarie approvate nell’assemblea del 2012.

Ora, al termine di una consul-tazione che ha coinvolto i Circoli trentini, che erano stati invitati a segnalare all’Associazione per-sone di loro fi ducia per ricoprire l’incarico, i Coordinatori sono stati nominati (l’elenco completo è pubblicato nella tabella sulla pagina a fi anco).

«Congratulazioni per la vostra nomina, che dimostra la stima di cui godete sia da parte dei circoli della vostra zona che dell’Asso-ciazione Trentini nel Mondo» ha scritto il presidente Tafner nella lettera inviata ai Coordinatori per comunicare la loro nomina.

La figura del Coordinatore - come aveva spiegato Tafner nell’assemblea annuale del 2013 - è stata introdotta nello Statuto e pensata per facilitare e favorire i rapporti ed i contatti tra i Soci, i Circoli e l’Associazione, attri-buendogli la funzione di antenna della Trentini nel Mondo sul territorio, capace di recepire e

ritrasmettere i segnali che pro-vengono dalle varie realtà sociali, culturali ed economiche dei Paesi in cui si trova ad operare.

Nella lettera con la quale è stata comunicata la nomina a Coordi-natore, il presidente ha ripreso e approfondito questi concetti. «Vogliamo inoltre cogliere l’oc-casione - si legge nella lettera -

per sottolineare ancora una volta quale sia l’importante compito che vi aspetta : ogni coordinatore deve essere l’anello di congiun-zione fra i circoli e la sede di Trento, ma non solo; deve essere il punto di riferimento per i Cir-coli, colui che raccoglie da essi informazioni, richieste, notizie di eventi, ne dá diffusione ed avanza anche proposte per migliorare, razionalizzare e integrare fra loro le varie manifestazioni. Non deve intendersi come un mero tramite di passaggio fra sede di Trento e Circoli, ma anche come una fi gura attiva e propositiva nell’ambito della sua zona. Tutto questo, naturalmente, in accordo e sintonia con l’Associazione e con gli obiettivi fondamentali della Trentini nel Mondo di cui è un importante organo rappre-sentativo».

«Se riusciremo a instaurare questo costante rapporto di co-municazione, di interscambio e di reciprocità fra di noi e con i Circoli - prosegue il messaggio del presidente - la nostra Asso-ciazione (e diciamo nostra perché siamo tutti noi insieme) crescerà e diventerà una presenza più signi-fi cativa e visibile all’interno della comunità in cui ciascuno opera».

I Coordinatori hanno risposto alla lettera che comunicava la loro nomina, con messaggi nei

Sarà chiamato a svolgere una «funzione di antenna»della Trentini nel Mondo sul territorio, con il compitodi recepire e ritrasmettere i segnali che provengonodalle varie realtà sociali, culturali ed economichedei Paesi in cui si trova ad operare, favorendo così

i rapporti ed i contatti tra Soci, Circoli e Associazione

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AGENDA

Angela Albino (seconda da sinistra nella foto) è deputata dello stato di Santa Catarina, in Brasile. In dicembre si trovava in Trentino, per seguire alcune giornate delle Universiadi invernali, con una delegazione del comitato brasiliano - del quale fa parte - che nel 2019 organizzerà le Universiadi in Brasile.

Discendente di emigrati italiani partiti da Longarone, Angela Albino è però molto legata al Circolo trentino di Florianopolis, e ha voluto approfi ttare della sua presenza a Trento per far visita alla sede della Trentini nel mondo, dove è stata accolta dal direttore Anna Lanfranchi (seconda da destra nella foto).

Ad accompagnarla in via Malfatti 21 sono

stati Carla Teresinha Nardelli (prima a si-nistra, discendente di emigrati trentini che ora studia e vive a Trento) e suo marito João

Fernando Souza, che hanno collaborato come volontari alle Universiadi.

Angela Albino, 44 anni, nata a Floriano-polis, laureata in giurisprudenza, ha iniziato la sua carriera politica nel 2005 quando è stata eletta consiglire comunale. Nel 2010 è diventata deputata, incarico che ricoprirà fi no al 2015.

Come detto, segue molto da vicino l’attività del Circolo trentino di Florianopolis, verso il quale nutre una profonda stima: proprio per questo nel 2006 ha proposto al Comune di Florianopolis che il Circolo venisse ricono-sciuto come «associazione di utilità sociale». Analoga proposta è stata avanzata anche a livello statale nel 2010.

Gradita visita del deputato Angela AlbinoDI ORIGINI ITALIANE, NATA A FLORIANOPOLIS È STATA ELETTA NEL 2010 AL PARLAMENTO DELLO STATO DI SANTA CATARINA (BRASILE)

quali dichiarano la loro soddisfa-zione, ringraziano per la fi ducia e garantiscono il loro impegno. A titolo di esempio, riportiamo uno stralcio della e-mail che Le-obardo Cortes Manica ha inviato all’Associazione e ai Circoli del Messico, che ben riassume lo spirito con il quale tutti i Coordi-natori si apprestano ad affrontare

il loro compito: « È una missione che farò con tutta la responsabi-lità, il rispetto e l’amore per le nostre radici. Qualsiasi iniziativa che coinvolge un coordinamento di diverse persone richiede la collaborazione di tutti, quindi, vi invito a partecipare attivamente a tutte le attività nei prossimi anni soprattutto per crescere come una

vera famiglia. Sono disposto a dare il tempo necessario al fi ne di garantire che tutti i discendenti trentini conoscano la storia dei loro antenati e loro origini, ma soprattutto, siano membri attivi di un’associazione che vuole unire tutti noi».

Come si può vedere nella tabel-la, in Brasile, accanto ai cinque

coordinatori, è prevista la fun-zione di «Coordinamento gene-rale», affi data a Iracema Moser Cani, che per molti anni è stata presidente della Federazione dei Circoli trentini del Brasile.

Come spiegato nella lettera inviata a Iracema dal presiden-te Tafner, «la lunga storia e la tradizione dei Circoli in Brasile impone però che vi sia una in-dispensabile collaborazione tra le varie generazioni di trentini, in modo da accompagnare la necessaria trasformazione verso risultati utili all’intera Comunità Trentina. Per questo motivo riteniamo indispensabile vi sia una fi gura di riferimento, ovvero di un coordinatore generale, che abbia le conoscenze, l’esperienza e l’equilibrio necessario per ar-monizzare e monitorare l’intera attività».

La «figura di riferimento» è stata individuata in Iracema Moser Cani, alla quale è stato chiesto di fare ancora uno sforzo per rendere omogeneo e ottimale il lavoro complessivo dei cinque Coordinatori.

«Una volta avviata questa prima fase di attività - conclude Tafner nella sua lettera - dovre-mo comunque essere pronti tutti quanti ad ascoltare suggerimenti e proposte di miglioramento in modo da rendere sempre più collaborativo il rapporto tra tutti i trentini del mondo».

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I NUOVI COORDINATORI DEI CIRCOLI TRENTINI

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REPORTAGE

Le «Melodie d’amore» per piano e vocehanno incantato il pubblico uruguayano

HA AVUTO SUCCESSO LA TRASFERTA PROMOSSA ALL’INIZIO DI NOVEMBRE DALLLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

La soprano Sabrina Schneider e il pianista Antonio Vicentini, du-rante la loro trasferta in Uruguay che si è svolta la prima settimana di novembre del 2013, si sono sentiti come a casa. Lo hanno affermato più volte mentre erano oltre oceano e lo hanno ribadito dopo il loro rientro in Italia.

La loro tournée è stata un’ini-ziativa promossa dalla Provincia Autonoma di Trento in collabora-zione con la Trentini nel mondo, i Circoli trentini di Montevideo e Rivera - Livramento, la Società Italiana, l’Intendencia di Florida, il Consolato d’Italia e l’Istituto Italiano di cultura.

In terra uruguaiana i due artisti hanno eseguito tre concerti: a Montevideo, capitale del pae-se, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura; a Florida, una piccola città nell’interno dove è presente una numerosa comunità di origine Italiana; e infi ne a Rivera, città che dista 600 chilometri dal capoluogo e ha la particolarità di essere una città di frontiera, divisa in due da una semplice strada; l’altra metà della città si chiama Livramento e appartiene al Brasile, stato del Rio Grande do Sul.

Il concerto si intitolava «Melo-die d’amore: un viaggio musicale italiano» e proponeva un ricco programma con brani tratti da famose operette.

Alla sottoscritta è toccato il for-tunato compito di accompagnare Sabrina e Antonio in questa loro trasferta e di seguirli passo passo nei vari spostamenti e di condividere con loro i gioiosi momenti di incontro con il pub-blico. Ho così potuto conoscerli bene: sono due persone giovani e molto brave nella loro professione e so-prattutto sono umili e con tanta voglia di trasmettere il loro profondo amore per la musica e per il Tren-tino.

I concerti sono stati meravigliosi e seguiti da un folto pubblico. Ma più che raccontare

quanto successo sul palco, vorrei descrivere le emozioni vissute sia dai due artisti, che dalle persone che ci hanno accolto.

Sabrina, prima della partenza, era irrequieta: questo viaggio in una terra lontana e sconosciuta la impensieriva ma soprattutto si chiedeva come le persone avrebbero recepito e reagito alla loro musica.

Ma già al primo incontro in

Uruguay, quello con il Circolo Trentino di Montevideo, ogni paura è sparita quasi completa-mente, Sabrina e Antonio sono stati accolti con calore e si sono sentiti come a casa loro, in famiglia: tra abbracci e qualche barzelletta in dialetto gli animi si sono quietati e i cuori riempiti di gioia.

Dopo un pranzo tipico urugua-iano, durante il quale abbiamo

potuto assaporare una carne buo-nissima accompagnata da diversi tipi di insalate, il tutto realizzato dai soci del circolo, Sabrina e Antonio ci hanno dilettato con due canzoni in dialetto trentino, molto belle che hanno evocato in alcuni dei presenti ricordi della loro giovinezza.

Cì’è stato un momento in cui si il Circolo ha voluto condivi-dere con i graditi ospiti un po’ di musica uruguayana. Julio Cesar Huertas, importante composi-tore uruguaiano, ha suonato al piano alcuni brani di tango, che i ragazzi del Circolo hanno ballato assieme a Sabrina.

Nelle giornate seguenti, grazie al maestro Huertas, Sabrina e Antonio sono riusciti ad accedere al Conservatorio di Musica, dove hanno potuto fare le prove: anche lì si sono sentiti come a casa, con un’accoglienza stupenda da parte del direttore, il Prof. Nicolás Cerrutti.

Nel poco tempo libero rimasto tra le prove e i concerti, sono riusciti a fare qualche giro per conoscere Montevideo. Accom-pagnati da me, uruguaiana di na-scita, abbiamo percorso la storia della città dalla sua fondazione ad oggi, attraverso le opere architet-toniche più rilevanti. Durante la giornata hanno potuto «gustare» il clima montevideano: una bel-lissima giornata di sole ma con un vento che ti faceva volare. Non è mancata la visita al mercato del porto, dove abbiamo gustato l’«Asado» uruguaiano.

A Florida invece non c’è stato tempo per visitare la città, ma abbiamo comun-que potuto conoscere tanta gente che a fi ne concerto si è avvici-nata per fare i com-plimenti agli artisti e raccontare delle loro radici italiane; perso-ne molto simpatiche e accoglienti, che ci hanno fatto capire di essere fi eri delle loro origini italiane.

Per raggiungere in tempo Rivera ci sia-mo svegliati all’alba,

La soprano Sabrina Schneider e il pianista AntonioVicentini hanno tenuto tre concerti, a Montevideo, Florida e Rivera, organizzati in collaborazione conla Trentini nel mondo, i Circoli trentini, la Società

Italiana, l’Intendencia di Florida, il Consolatod’Italia e l’Istituto Italiano di cultura

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REPORTAGE

Proprio al termine del loro ultimo concerto in terra uruguayana, Sabrina e Antonio hanno espresso alcune va-lutazioni sulla loro trasferta, che sono state registrate e sono andate in onda il 21 novembre nella 68a trasmissione di «Trentino nel mondo», la rubrica radio-fonica settimanale curata dall’Associa-zione. Ecco cosa ha dichiarato Sabrina Schneider: «Io sono entusiasta perché abbiamo avuto una accoglienza molto calda, è stato come arrivare in famiglia, i concerti ci hanno dato soddisfazione e la gente ha risposto al nostro messaggio con tanta emozione e questo ci rende felicissimi!!»

Antonio Vicentini ha invece detto che «dal punto di vista più strettamente musicale siamo rimasti molto contenti, c’è stata un’ottima risposta del pubblico molto caloroso e numeroso. In quanto ai trentini è stato un vero piacere trovare queste persone che nonostante vivano fuori d’Italia, fuori dal Trentino, ancora si ricordano della loro terra e ci hanno accolto come se proprio abitassimo nella loro via, nella casa di fronte. C’è stata un’organizzazione, una accoglienza che ci hanno lasciato assolutamente soddi-sfatti. Il bilancio della nostra tournée è positivo, ci ha permesso di conoscere tante persone splendide».

perché quelo che ci attendeva era un lungo viaggio: abbiamo attraversato il paese da sud a nord, sette ore di verde paesaggio nel quale si intercalavano fi umi, allevamenti di bovini, qualche paesino e, quasi a destinazione, i «cerros chatos», piccole elevazio-ni di circa 250 metri con la punta troncata a forma di altipiano, molto suggestivi, caratteristiche di questa zona.

L’arrivo a Rivera è stato scioc-cante: un clima torrido e umido ci ha avvolti appena scesi dal pullman. Beatriz Centi, vicepre-

sidente del Circolo Trentino di Rivera, ci stava aspettando per accompagnarci all’albergo, che si trovava nella parte brasilia-na della città. La nostra prima impressione è stata di caos, con centinaia di persone per la strada e tanti negozi e mercatini; invece alla sera, dopo il concerto, ci è sembrata un’altra città, bella, tranquilla e molto pulita. Ci

hanno spiegato che Rivera è una zona franca (Tax free) ed è per questo motivo che si trovano tanti negozi e vengono tanti turisti dal Brasile e dall’Argentina: gli uru-guaiani invece qui non possono comperare.

Al concerto sono venute per-sone sia dall’Uruguay sia dal Brasile ed è stata una bellissima esperienza conoscere queste

persone di paesi diversi ma con una lingua in comune: l’italiano.

I giorni della trasferta sono volati, abbiamo visto tanti posti, conosciuto tante persone e abbia-mo fatto tante nuove amicizie. La paura iniziale è stata sostituita da una grande gioia e che l’ultimo giorno ha lasciato spazio a un po’ di tristezza: tristezza per dover la-sciare una terra che ci ha regalato bellissime emozioni e tanti amici.

A tutti i nostri nuovi amici un grande GRAZIE e un ARRIVE-DERCI a presto!!

Rosanna Barchiesi

Antonio e Sabrina: «ci siamo sentiti come a casa»

NELLE FOTO. Sulla pagina a fianco: (in alto) il saluto dei due artisti al termine del concerto presso l’Istituto italiano di cultura a Montevideo e (in basso) la foto ricordo con alcuni soci del Circolo trentino di Montevideo: la foto è stata scattata nella sede del Circolo, davanti al grande murale che rappresenta un paesaggio trentino. Su questa pagina (da sinistra in senso orario): Sabrina e Antonio davanti al Teatro nazionale Solis a Montevideo; un momento del con-certo a Florida, che si è tenuto presso la Società Italiana; la stele che segna il confine fra Uruguay e Brasile a Rivera - Livramento; Antonio al piano durante il concerto a Rivera, nel Club Uruguay. In basso, la consegna degli omaggi dopo il concerto a Rivera.

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È stato un dicembre ricco di soddisfazioni, quello del MUSE Museo delle Scienze di Trento, che proprio pochi giorni prima di Natale ha staccato il biglietto 200.000. Numeri di un’affl uenza costante che, a partire dal 27 luglio, non è mai mancata e che lascia ben sperare per il futuro.

Tra i visitatori di questi primi cinque mesi, il 65% provengono da fuori provincia (principal-mente da Veneto, Lombardia ed Emilia), il 19% dalla provincia di Trento, il 13% dal capoluogo e non manca chi è venuto dall’e-stero (principalmente Germania e Svizzera).

I dati raccontano di una note-vole attrattività del museo sugli escursionisti - ossia le persone che effettuano una gita di un giorno senza pernottare - e sui turisti. I primi sono stati in me-dia il 50% dei visitatori, con una punta nel mese di ottobre del 70%. I secondi, che nei mesi estivi hanno soggiornato in zona mediamente una settimana, nei mesi autunnali hanno puntato invece sul weekend. Nel corso del soggiorno, i turisti hanno visitato anche la città, con Piazza Duomo e il Castello del Buonconsiglio, o la vicina Rovereto con il Mart.

I risultati di un’indagine con-

ATTUALITÀ

dotta su un campione di oltre 600 visitatori - aggiornata a fi ne novembre - testimonia un inte-resse specifi co nei confronti del museo; l’incidenza della visita al MUSE sulla motivazione per la quale i turisti hanno scelto di recarsi in Trentino, risulta infatti circa del 65%.

«Il dato non tiene conto dell’a-pertura dei Mercatini di Natale, che nel mese di dicembre, come ormai avviene da più di dieci anni, sono certamente stati il principale polo di attrazione per i

turisti sulla città di Trento - affer-ma il direttore Michele Lanzinger - ma testimonia comunque la capacità del museo di essere una meta apprezzata per chi proviene da fuori zona e di ben inserirsi nella proposta complessiva del territorio, incrementandone le potenzialità. Anche su questo saremo in grado di fornire dei dati quantitativi di riscontro».

Una componente importante della frequentazione del Muse sono le scuole e il turismo edu-cativo. Allo stato attuale le pre-

Affl uenza costante al MuSe di Trento:duecentomila biglietti in cinque mesi

IL 65% DEI VISITATORI DEL MUSEO DELLE SCIENZE PROVIENE DA FUORI PROVINCIA, SOPRATTUTTO DA VENETO, LOMBARDIA ED EMILIA

notazioni già registrate per l’anno scolastico in corso di laboratori didattici, visite guidate e altre proposte educative sono giunte a oltre 80 mila unità.

Il MUSE ha - da sempre - un occhio di riguardo per le famiglie e i bambini che trovano nei suoi spazi una ricchezza di stimoli e spunti e al contempo una struttu-ra accogliente e attenta alle loro esigenze. Non a caso, dei 200.000 biglietti staccati, il 44% è costitu-ita dalla «Tariffa famiglia».

Anche i giovani, tipicamente la fascia di età meno incline alla frequentazione dei luoghi della cultura una volta terminato l’ob-bligo scolastico, hanno mostrato di apprezzare il museo e visitarlo con piacere, ben 12.000 tra i bi-glietti staccati sono infatti relativi alla tariffa under 26.

Il 2014 riserva alcune belle sorprese per il MUSE tra le quali l’inaugurazione del «Maxi Ooh!» lo speciale spazio a misura di piccolissimi (0-5 anni) dove i bambini potranno fare esperienza attraverso i cinque sensi. Con la primavera seguirà l’avvio di mostre temporanee di rilievo in-ternazionale come quella in corso di preparazione in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Ventisei nuove babysitter han-no concluso il corso di formazio-ne promosso dalle Acli Trentine. L’iniziativa - denominata «Pro-getto Mary Poppins» - è stata fi nanziata in parte dall’Agenzia per la famiglia della provincia autonoma di Trento ed in parte grazie ai fondi raccolti dal 5 per mille delle Acli stesse.

Il «Progetto Mary Poppins» rappresenta una risorsa per le famiglie in risposta alle esigenze di conciliazione. Facilita l’in-dividualizzazione di personale formato e qualifi cato per la cura e la gestione dei fi gli presso il pro-prio domicilio nel momento della necessità, in modo da favorire l’armonizzazione dei tempi di la-

voro, della vita di famiglia e degli impegni educativi, con risposte sempre più fl essibili, rapide e con soluzioni personalizzate.

Dopo 55 colloqui di selezione, al corso si sono iscritte 35 perso-ne delle quale 26 hanno ottenuto l’attestato, mentre le restanti

devono ancora completare una parte del percorso.

Gli obiettivi del percorso for-mativo erano quelli di creare una base comune di conoscenze affrontando alcuni temi fonda-mentali della relazione con il bambino, con la famiglia e con

le realtà della comunità dal punto di vista del delicato ruolo della babysitter. Il percorso formativo, coordinato dalla dottoressa Sil-via Xodo, ha previsto 75 ore di formazione di cui 30 di tirocinio presso servizi del territorio che si occupano di genitori e bambini.

L’ATTESTATO È STATO CONSEGNATO DOPO UN CORSO DI 75 ORE DI CUI 30 DI TIROCINIO DENOMINATO «PROGETTO MARY POPPINS»

Nel 2014 ci sarà l’inaugurazione del «Maxi Ooh!»lo speciale spazio dove i bambini (0-5 anni) potranno

fare esperienza attraverso i cinque sensi

Ventisei nuove babysitter «formate» dalle Acli

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GENTE E FATTI

A Cracovia,presepetrentino

a grandezzanaturale

Dal 2006 i Trentini condividono il Natale con altre comunità italiane e internazionali. L’allestimento del presepe a grandezza natu-rale realizzato dai maestri artigiani di Tesero o le esposizioni delle più belle e antiche Natività trentine sono passate da: Roma in Piazza San Pietro (2006 e 2007); Cracovia nel 2008; l’A-quila nel 2009, dopo il devastante terremoto del 6 aprile; Assisi e Istambul l’anno succes-sivo; a Betlemme e Gerusalemme nel 2011.

Quest’anno, con l’allestimento del presepe a grandezza naturale davanti al Santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki, il legame con Cracovia, con il suo Arcivesco-vo Cardinal Stanislaw Dziwisz e con la sua gente, assume una valenza ancora più forte.

Il legame che unisce il Trentino, Tesero e la Val di Fiemme a Cracovia e alla Polonia è molto forte. Cracovia è la città di Papa Gio-vanni Paolo II e del Cardinal Dziwisz che, da pochi mesi, è diventato cittadino onorario di Tesero. Trentino è anche uno dei pochissimi Consoli Onorari della Repubblica di Polonia. Tutto ha inizio nel 1984 quando Papa Giovan-ni Paolo II sale sulle cime dell’Adamello e, da una delle più belle montagne del Trentino, rinnova al mondo l’invito alla pace e alla fra-

tellanza. Dalla cima di quella montagna (che ora porta il suo nome) è partito il rapporto di collaborazione che il Trentino ha instaurato prima con la Santa Sede e poi con le istituzioni ecclesiastiche e laiche delle comunità italiane

e straniere fi n qui coinvolte. Alla cerimonia di inaugurazione del presepe a grandezza naturale erano presenti l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, il il sindaco di Tesero Francesco Zanon, il Console Onorario della Repubblica di Polonia Walter Cappellet-to, i rappresentanti dell’Associazione Amici del presepio di Tesero e il Cardinal Dziwisz ma, soprattutto, tanti e tanti cittadini polacchi.

Nella foto in alto a sinistra, il Cardinale Stanislao Dsiwisz mentre assiste all’allestimento del presepio. Tutte le foto sono state tratte dal sito www.presepiditesero.it

La tradizione del presepe è molto sentita in tutto il Trenti-no e particolarmente a Tesero in Val di Fiemme dove, fi n dal 1700 unico esempio nel territo-rio trentino, il presepe diventa espressione di una tradizione che non ha più perso la sua valenza.

A Tesero gli antichi presepi sono patrimonio di famiglia e vengono lasciati in eredità. La ricostruzione tradizionale della Natività di Gesù assume un valore tanto grande da essere inserita nei lasciti testamentali.

Per la gente di Tesero, il pre-sepe è qualcosa di più profondo che la rappresentazione della Natività: è un sentimento reli-gioso del “fare il presepio”. Gli abitanti del paese e della valle hanno una “naturale” predi-sposizione all’arte dell’intaglio: i maestri del legno di Tesero hanno cominciato a “riprodur-re” le fi gure della Madonna e

del “Dolce Bambin Gesù”, fi n dalla fi ne del Settecento. I pro-babili importatori dal Tirolo

della tradizione dell’intaglio nel legno della scena della Natività furono i “segantini” cioè coloro

che lavoravano nelle segherie veneziane azionate dalla forza motrice dell’acqua.

La rappresentazione della Natività di Gesù assume per gli abitanti di tutto il Trentino, un valore molto grande e si compie anche nella ritualità collettiva dell’allestimento dei presepi nelle corti, nei vicoli, nelle piazze e negli angoli più suggestivi dei paesi.

L’allestimento del presepe trentino nelle varie località italiane e straniere non è solo occasione di condivisione di valori religiosi è anche un’op-portunità per instaurare nuovi rapporti di collaborazione in ambito culturale, turistico e istituzionale. Con la Polonia, particolarmente, tale oppor-tunità sono favorite dal fatto che uno dei pochissimi Consoli Onorari della Repubblica di Polonia, è il trentino Walter Cappelletto. (f. s.)

A Tesero il presepe è «tradizione» fi n dal 1700LA RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITA DI GESÙ HA PER GLI ABITANTI DI TUTTO IL TRENTINO UN VALORE MOLTO GRANDE E PROFONDO

Da sinistra in senso orario: Fuga in Egitto, di Valerio Barbolini, Tesero fine 800; Natività di Severino Doliana, Tesero 1930 circa; Angelo di Arcangelo Bozzetta, Tesero 1912; presepe di Corrado e Simone Deflorian, Tesero fine 800 (Foto di Cristina Vinante, tratte dal sito www.presepiditesero.it

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GENTE E FATTI

Ascoltata anche la voce della «Soltrecha»al convegno sui problemi della vecchiaia

LA COOPERATIVA FONDATA NEL 2001 CON SEDE A RESISTENCIA (CHACO-ARGENTINA) SI OCCUPA DI ASSISTENZA DOMICILIARE

«Legami sociali per l’inclusione di una vecchiaia produttiva» era il titolo di un convegno inter-nazionale che si è svolto dal 28 al 30 novembre a Buenos Aires (Argentina): anche la coopera-tiva Sol.Tre.Cha (Solidaridad Trento Chaqueña), con sede a Resistencia nel Chaco, ha tenuto una relazione, unica cooperativa argentina invitata all’importante appuntamento.

A descrivere l’attività svolta dalla Sol.Tre.Cha sono state Josefi na Elena Sanchez e Silvia Alicia Alegre, che hanno preso la parola nella mattinata di sabato 30 novembre.

La cooperativa è stata fondata nel 2001, promossa dall’Asso-ciazione Trentini nel mondo, nell’ambito dei progetti ralizzati in America del Sud in collabo-razione con la Provincia Auto-noma di Trento. L’attività della Soltrecha, unica cooperativa di assistenza domiciliare nel Chaco, è rivolta ad anziani, disabili e famiglie in condizioni di vulne-rabilità sociale.

Nel 2008 la Cooperativa co-mincia ad espandere il suo raggio d’azione occupandosi anche di

assistenza per casi particolari, ottenendo una pronta risposta da parte della comunità. Questa evo-luzione ha portato con sé anche alcuni problemi, a cominciare da una domanda che superava le risorse umane a disposizione per farvi fronte. Si decise così di allargare la partecipazione alla cooperativa anche a soci non solamente di origine trentina e si organizzarono corsi di formazio-ne. Quel processo di crescita ha portato a una nuova defi nzione della «mission», della «vision» e

dei «valori» che ispirano l’attività della Soltrecha.

«Chi collabora con la coope-rativa come assistente - è stato spiegato nella relazione - deve rispondere a specifi ci requisiti: innanzi tutto deve avere una for-mazione adeguata, rispettare le norme previste dal regolamento della cooperativa, partecipare alle iniziative di aggiornamento professionale. Con i collaboratori organizziamo periodicamente degli incontri, per un confronto sull’attività svolta e sui metodi

applicati». Per quanto riguarda invece l’assistito, la cooperativa predispone piani di assistenza personalizzati, che prevedono visite di controllo periodiche, supporto psicologico ai parenti e la creazione di una rete più ampia i persone che possono aiutare il paziente.

«La crescita della nostra attività è dovuta per il 90% al passa pa-rola dei nostri assistiti, soddisfatti del servizio che ottengono - han-no affermato le due relatrici al convegno - ed è per noi motivo di orgoglio fare della competenza la qualità distintiva della nostra attività».

«Abbiamo molte mete da rag-giungere e molti sogni da rea-lizzare ma siamo in cammino», hanno concluso Josefi na Elena Sanchez e Silvia Alicia Alegre.

Il convegno, che ha voluto fare il punto sulle politiche in atto e da realizzare per far fronte ai pro-blemi posti dall’invecchiamento della popolazione argentina, era stato organizzato da MAC (Mu-tualismo Argentino Confederado) con l’appoggio dell’INAES (In-stituto Nacional de Asociativi-smo y Economia Social).

Un video di quasi sette minuti che rac-coglie le più belle immagini, quasi tutte provenienti dal monitoraggio attraverso le fototrappole, di orsi e lupi in Trentino nel corso del 2013. È stato realizzato dal Servizio foreste e fauna ed è visibile sul sito: www.orso.provincia.tn.it.

Il mese di dicembre ha segnato il ritiro defi nitivo degli orsi presso i siti di sver-namento, le segnalazioni sono infatti rare e si limitano ad alcune tracce nella neve rilevate nella bassa Val di Tovel. Segnalata invece la presenza dei lupi sul versante trentino dei monti Lessini, si tratta del piccolo branco che si è formato recente-mente sull’altipiano e che è composto da quattro esemplari.

Orsi e lupi in Trentino in video,le più belle immagini del 2013

Questo il link diretto al video con le più belle immagini del 2013: http://www.orso.provincia.tn.it/novita/pagina195.html

Il Coro Coro C.I.T.A.V.I. (Coro della Comunità degli Immigrati Trentini nell’Alta Valle del fi ume Itajaí - Santa Catarina, Bra-sile) ha rinnovato il direttivo, che risulta così composto: presidente, Aroldo José Tambosi; vice presidente, Valdir Sborz; segretario, Allan Girardi Rossa; tesoriere, Dino Angelo Possamai; direttore sociale, Guilherme Saca-ni; relazioni pubbliche, Luiz Paterno.

Del Consiglio fanno parte: Armando Ferrari (effettivo); Airton Berkenbrock (effettivo); Ari Fronza (effettivo); Nestor Sborz (primo supplente); Aristides Campestrini (secondo supplente).

Il nuovo direttivodel «Coro CITAVI»

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GENTE E FATTI

Per la prima volta nella terra degli avi:«a Drena ho toccato il cielo con un dito»

Nestor Chiarani, 67 anni, presidente del Circolotrentino di Zarate (Argentina) ha trascorso un periodo

in Trentino insieme alla moglie Silvia, proprionel paese dove era nato suo nonno Eligio Celso

«Dopo essere stato per la prima volta nella terra di origine dei miei avi, realizzando il sogno della mia vita, il mio “orgoglio trentino” è adesso milioni di volte più forte di prima»: questo quan-to affermato da Nestor Chiarani, 67 anni, presidente del Circolo trentino di Zarate (Argentina), in una lettera inviata alla redazione del giornale dopo essere rientrato in Argentina al termine del suo soggiorno in Trentino dal 6 al 22 ottobre 2013.

«Credo di aver toccato il cielo con un dito nel calpestare la mia amata terra trentina», scrive an-cora Nestor, che nel suo viaggio in Trentino era accompagnato dalla moglie Silvia.

Fortissima è stata per lui l’e-mozione nell’entrare nella casa natale del suo avo Eligio Celso, nato nel 1869 e morto nel 1945 dopo essere emigrato in Argen-tina, nella quale abita ora suo cugino Ferruccio. Altrettanto emozionante è stato vedere «dal vivo» il Castello di Drena: sul suo biglietto da visita Nestor ha una foto del castello.

Altro momento indimenticabile è stato sicuramente la serata in suo onore che il sindaco di Drena ha organizzato l’11 ottobre. Una serata aperta dalle note della canzone «Barcarola a Lagolo», intonata dal Coro trentino La-golo, diretto dal maestro Anna Nicolodi, che ha poi proseguito con «La luna drio el Bondon» e «Fra le crepe dela Tosa».

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco Walter Bortolotti e la vice sindaco Giovanna Chiara-ni. Il sindaco ha consegnato a un emozionatissimo Nestor un libro su Drena, un DVD sul Castello di Drena e un gagliardetto con lo stemma del Comune. Gio-vanna Chiarani ha voluto invece omaggiare Nestor leggendo il

racconto «L’imbarco», scritto da Edmondo De Amicis, che descri-ve il momento in cui gli emigranti salivano a bordo del piroscafo che li avrebbe portati verso il loro paese di destinazione.

Aldo Degaudenz, vice presi-dente della Trentini nel mondo, ha fatto i complimenti a Nestor per il dinamismo, l’entusiasmo, la grinta, l’ottimismo e l’orgoglio con cui guida da nove anni - cioè dalla sua fondazione - il Circolo trentino di Zarate. Anche Mauri-zio Tomasi, direttore della rivista

«Trentini nel mondo», citando alcuni articoli apparsi sul perio-dico, ha elogiato lo spirito con cui Nestor presiede il Circolo.

L’Associazione DOC (Drena Oltre Confi ni), che ha collaborato con il Comune all’organizzazione della serata, ha regalato a Nestor una maglietta dell’associazione e a sua moglie una tazza decorata con i disegni di Fabio Vettori.

Ha poi preso la parola Osvaldo Tonina, trentino nato a Buenos Aires, amico di Nestor: è stato lui ad aiutarlo a ricostruire il suo

albero genealogico, arrivando fi no al 1512. E come ha ricordato Nestor nel suo discorso, era stato proprio Tonina a presentargli Augusto Chiarani, che è stato un prezioso punto di riferimento per organizzare il viaggio in Trentino e il soggiorno a Drena.

«Devo ringraziare pubblica-mente Augusto per la sua dedi-zione e il suo spiriro di amicizia, perché - insieme a sua moglie Lina - ha reso possibile che il mio sogno si avverasse». Un sentito ringraziamento Nestor lo ha espresso anche per Paolo e Maura Bortolotti, che li hanno ospitati in casa durante la loro permanenza a Drena.

Nestor ha rivolto un pensiero anche a Carlo Chiarani, che sua fi glia Silvina aveva conosciuto nel 2007, in occasione dell’inter-scambio giovanile - organizzato dall’assessorato provinciale all’e-migrazione - al quale aveva par-tecipato. Carlo è prematuramente scomparso: «sicuramente dal cielo sarà vicino a noi, godendo di questo incontro» ha affermato Nestor.

La serata è proseguita con altri quattro canti eseguiti dal Coro trentino Lagolo - introdotti da Antonio Maule - fra i quali anche «La montanara» e «Va’ pensiero». Ultimo atto è stato il rinfresco, con torte preparate dai «compaesani» di Nestor.

Prima di ripartire per l’Ar-gentina, Nestor e Silvia hanno trascorso alcuni giorni a Roma, dove hanno incontrato Bruno Caviola (già presidente del Cirolo trentino di Roma) e sua moglie Pina. «Bruno e Pina sono due persone eccezionali - ha scritto Nestor nella sua lettera inviata alla redazione - e sono state per noi due preziose guide nello scoprire le bellezze artistiche e storiche di Roma».

Nella foto qui sopra, da sinistra: Aldo Degaudenz (vice presidente della Tren-tini nel mondo), Nestor Chiarani, Walter Bortolotti (sindaco di Drena), Silvia (moglie di Nestor) e Giovanna Chiarani (vice sindaco di Drena). In alto, a sinistra, uno scocio della sala durante la serata in onore di Nestor e, a destra, il Coro trentino Lagolo. In basso, Nestor e Silvia nella sede della Trentini nel mondo, insieme al direttore Anna Lanfranchi e ad Aldo Degaudenz.

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INIZIA

Il soggiorno è un’occasione di incontro e di svago per conoscere il Trentino e le realtà

dei Trentini nei diversi paesi dell’Europa. È un’iniziativa aperta a tutti ma rivolta sopprattutto alle famiglie con bambini e ragazzi, che avranno le priorità nelle

prenotazioni.

I partecipanti saranno ospitati presso una struttura in autogestione in cui ognuno

dovrà fare la propria parte, aiutando nel tenere in ordine la cucina,

gli spazi comuni e la propria camera

Ogni giorno saranno organizzatedelle attività

(gite, giochi, visite guidate, momenti culturali e di formazione, degustazioni, eccetera). La

partecipazione alle attività è libera e gratuita.

IMMAGINI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI CON ALCUNE DELLE INIZIATIVE Q

Soggiorno per

Adulti oltre 18 anni Ragazzi 12 - 18 anni Bambini 0 - 11 anni Bambini 0-3 anni senza posto (la culla non è fornita dall’orga

Non sono ammesi minori nonresponsabile. Partecipanti singcaso di disponibilità di posti d

COS

Il soggiorno si svolgerà presso:CASA PER FERIE Nido Traverso

CANDRIAI Monte Bondone-TRENTOwww.nidotraverso.it

L’associazion

e il Gruppo gi

4° SOGGIORNO PE

a Candriai, sul Mon

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13 11/12 - 2013

ATIVE

QUOTIDIANE: passeggiate, giochi, cucina, gite, attività manuali e creative....

famiglie 2014

€ 250 € 120€ 100

letto € 50anizzazione)

n accompagnati da un adulto goli sono ammessi solo in dopo il 15 giugno 2014.

STI- Sistemazione in stanze riservate per ogni famiglia con servizi privati;- Prima colazione e cena;- Il pranzo è garantito solo a chi partecipa alle attività e alle escursioni della giornata.

Una volta defi nito il numero dei partecipanti sarà inviato il programma di massima delle attività giornaliere. Vi aspettiamo

numerosi

PRENOTAZIONIE INFORMAZIONI

[email protected]

via telefono o fax ai numeri:tel +39-0461-234379fax +39-0461-230840

Le prenotazioni dovranno pervenireentro il 15 giugno 2014

e saranno valide dopo il versamento*di una caparra di

€ 50,00 A PARTECIPANTEsul seguente conto corrente bancario:

Associazione Trentini nel mondo Cassa Rurale di Trento

IBAN: IT63 F083 0401 8070 0000 7772 791SWIFT: CCRTIT2T76A

*L’acconto non sarà restituito in casodi mancata partecipazione.

Le stanze disponibili sono pochee verrano assegnate

in ordine di prenotazione

ne Trentini nel mondo o.n.l.u.s.

ovani e volontari organizzano il

ER FAMIGLIE DI ORIGINE TRENTINA

nte Bondone (TN), dal 5 al 12 luglio

LA QUOTA COMPRENDE

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CIRCOLI

Applaudito concerto del Coro Valsellaal 35° anniversario del Circolo di Liegi«Celebrare un compleanno

costituisce sempre una bella occasione per stare assieme, per ricordare e per fare progetti per il futuro»: inzia con queste parole il messaggio che il presidente della Trentini nel mondo, Alber-to Tafner, ha inviato al Circolo trentino di Liegi, in occasione del 35° anniversario di fondazione, che si sono svolte dal’8 al 10 novembre 2013.

«C’è stata una grande ed en-tusiastica partecipazione ai vari momenti previsti dal programma delle celebrazioni - afferma Gra-ziano Bacca, presente a Liegi in rappresentanza della Trentini nel mondo, della quale è consigliere - e su tutto aleggiava il ricordo di Rino Zandonai, che fu socio fondatore del Circolo e animatore di tutta la comunità trentina e italiana di Liegi».

I festeggiamenti sono iniziati ancora venerdì sera, nella chiesa di Saint Pholien d’Outremeuse con un applaudito concerto del Coro Valsella e del Coro Guido d’Arezzo, formato da cantori della comunità italiana di Liegi.

A fi ne concerto è stato eseguito un commovente «Va’ Pensiero».

Il secondo giorno c’è stata la visita della miniera di carbone,

durante la quale è stata ricordata la vita di fatica e di sacrifi ci dei nostri emigrati in Belgio.

Poi la sera, nella sala Fricaud Delhez a Blegny, oltre trecento persone hanno partecipato al mo-mento uffi ciale di celebrazione dell’anniversario, con il benve-nuto del presidente del Circolo, Filippo Nardon.

Graziano Bacca ha consegnato la targa con la quale la Trentini nel mondo ha voluto omaggiare il Circolo: «Al Circolo Trentino di Liegi nel suo 35° anniversario di fondazione, con gratitudine

e affetto per quanto ha fatto a favore degli emigrati trentini» è la scritta incisa sulla targa.

Hanno poi preso la parola Giuseppe Pasquazzo, presidente della Federazione dei Circoli trentini del Benelux e Giuseppe Filippi, consultore della Pro-vincia Autonoma di Trento per l’Europa Occidentale, che ha letto il messaggio di auguri dell’Uffi cio emigrazione. Erano presenti i presidenti degli altri Circoli trentini del Belgio, che hanno espresso il loro affetto e quello dei loro soci.

Il Coro Valsella si è esibito raccogliendo calorosi applausi prima dell’inizio della cena (con castagnata finale) organizzata per festeggiare l’anniversario. Polenta, «luganega» e formaggio del Trentino, insalata di crauti e fagioli, erano i piatti proposti dal menù.

Le celebrazioni si sono conclu-se domenica 10 novembre, con la santa messa in memoria dei soci deceduti nella Cappella San Da-miano, presso il Centro Sociale Italiano di Rocourt, celebrata da Claudio Pellegrini e animata dal Coro Valsella.

«35 anni sono già una bella età per poter fare bilanci e ricordare tutte le cose belle e buone che si sono fatte in questo periodo» ha scritto il presidente Tafner nel suo messaggio, invitando a «guardare avanti con ottimismo, cercando di cogliere la sostanza buona delle cose che si può tradurre con una parola sola: amicizia».

«Sono sicuro che queste sareb-bero anche le parole del nostro amico Rino che con la sua pas-sione e la sua dedizione al lavoro a favore degli altri, interpretava ogni giorno questo modello di vita, ha concluso Tafner nel suo messaggio.

Alcuni momenti delle celebrazioni di sabato 9 novembre alla sala Fricaud Delhez a Blegny. Tutte le foto su questa pagina sono di Giacomo Bianchi.

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15 11/12 - 2013

CIRCOLI

Approfi ttando della pausa fra le storiche feste patronali - quelle di Sant’Eligio e di Santa Barbara dell’inizio dicembre, che sono ancora molto sentite nelle comu-nità di emigrati italiani in Belgio, in quanto «protettori» di chi lavorava il ferro, scavava la terra per trovarci carbone o spaccava le pietre nelle cave - e le cele-brazioni natalizie e di fi ne anno, il Circolo trentino di Charleroi (Belgio) ha ospitato, domenica 15 dicembre, i più anziani dei suoi fedeli soci, per il «Pranzo dei pensionati trentini».

Purtroppo, il numero di par-tecipanti diminuisce di anno in

A Charleroi, «onori» ai soci più anzianial tradizionale «Pranzo dei pensionati»

anno, per diverse ragioni, che chi ci legge può benissimo in-tuire. Questa volta «solo» una sessantina di persone ha risposto all’invito. Ma, non smentendo il detto «pochi ma buoni», l’allegra compagnia, felice di incontrarsi nuovamente, ha celebrato più che degnamente questo momento di ritrovo, divenuto tradizionale e atteso.

Dobbiamo dire che il Comitato del Cirolo, pure composto in maggioranza di pensionati, solo un po’ più giovani, ma sempre pronti ad impegnarsi per far vive-re le belle tradizioni e la cultura trentina, aveva come al solito

fatto il massimo per organizzare tutto al meglio e creare un am-biente di festa: un menù in grado di soddisfare i palati più esigenti, che abbinava cucina belga e ita-liana, birra locale e vini trentini e, tra una portata e l’altra, un coro improvvisato che riprendeva spontaneamente e senza nostalgia canti del repertorio ormai tipico di questi lieti incontri.

Durante il pomeriggio, si sono festeggiati in particolare nonna Tullia Zambaldi, di 94 anni e nonno Bruno Agostini, di 92 anni, i più anziani dei presenti; ma è stata onorata tutta la «brigata» de-gli ultra novantenni, che contava ben cinque componenti, assieme anche ai tre «ultimi minatori» ancora presenti.

Al momento dei saluti, davanti all’entrata della Missione catto-lica italiana, dove il gruppo si è intrattenuto ancora un po’ a par-lare, un tiepido sole, insolito per la stagione avanzata, sembrava siglare la soddisfazione dei rag-gianti ed allegri convitati, che si sono lasciati con le ben auguranti parole : «A st’an che ven».

Gieffe

Concluso il corso di italiano del Circolo di FormosaIl 4 dicembre scorso si è con-

cluso il corso di lingua italiana - livello base - organizzato dal Circolo trentino di Formosa (Ar-gentina) e tenuto dal presbitero Adrian Botta.

A conclusione dell’ultima le-zione, c’è stato un piccolo rinfre-sco con brindisi, al quale hanno partecipato anche due giovani italiani, provenienti da Salerno e dalla Valle d’Aosta, che si trovavano a Formosa nell’ambito di un programma di interscambio culturale.

Gabriela DellagnoloPresidente del Circolo trentino

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1611/12 - 2013

CIRCOLI

Il «Pranzo di San Vigilio»del Circolo trentino di La Pampa

11/12 - 2013

Scopo dell’attività del Circolo trentino di La Pampa (Argenti-na), è far conoscere e mantenere vivo il patrimonio culturale degli emigranti che arrivarono in questa terra nel passato, attraverso inziative come la pro-mozione della lingua, degli usi e dei costumi italiani: fedele a questi obiettivi, anche nel 2013 il Circolo ha organizzato per la terza volta il pranzo tradizionale di San Vigilio, il santo patrono del Trentino.

All’appuntamento hanno par-tecipato oltre cento persone, fra le quali anche rappresentanti dei Circoli trentini di Buenos Aires e di La Plata.

Tra i momenti più signifi cativi della manifestazione, c’è stato il conferimento a Ruben Sighel del titolo di Presidente onorario del Circolo: Ruben è stato uno dei fondatori del Circolo.

Il programma della giornata prevedeva anche la proiezione di video sull’attività del Circolo e della Federazione degli enti italiani, della quale il Circolo fa parte.

Non è mancata la musica, che

ha dato lo spunto ai presenti per ballare, in attesa dell’estrazione dei premi della lotteria.

Il pranzo è stato molto apprez-zato. Questo il menù: antipasto di affettati misti, tagliatelle fatte in casa al sugo e dessert.

Il successo ottenuto dalla ma-nifestazione è motivo di grande soddisfazione per il Circolo che - come si poteva leggere in un pieghevole distribuito ai presenti - è un’associazione «senza scopo di lucro, educati-va, sociale, umanitaria e storica, che opera per il bene comune dei suoi iscritti e di tutti i di-scendenti degli emigrati trentini che vogliono partecipare alle sua attività».

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CIRCOLI

Il 14 dicembre 2013 il Circolo Trentino di Montevideo (Uru-guay) ha organizzato la festa per il suo 67° anniversario e, al contempo, la festa di fi ne anno.

La sede del Circolo era piena di gente: erano presenti anche il Viceconsole di Italia Mauro Monciatti, con la moglie e la figlia e il Console Onorario d’Austria Alfredo Goller con la moglie, la Viceconsole Alicia Goller, alla loro prima visita al Circolo. Erano inoltre presenti il Presidente del Circolo Alpino (tedesco) e una rappresentante dell’Ente Friulano.

Durante questa occasione ab-biamo utilizzato le nuove sedie acquisite dal Circolo e inaugurato l’impianto di condizionamento recentemente installato e due bellissime caffettiere, in grado di preparare ben 140 tazze di caffè.

In generale è stato un buon anno, durante il quale un posto di riguardo lo merita il secondo viaggio a Trento, fatto dai soci del Circolo, che ha portato entu-siasmo e voglia di continuare a visitare la provincia e le località vicine, possibilmente nel 2015.

Il programma dei festeggia-menti prevedeva una cena, con un aperitivo di benvenuto, se-guito da un antipasto di salumi e formaggi; il piatto principale era la lasagna ripiena; come dessert, gelato e la torta di compleanno. Inoltre era stata preparata una «tavola natalizia» con fonduta

di cioccolato e ciliegie, datteri, uva passa, frutta secca, frutta candita, panettone, budino in-glese. Il brindisi è stato fatto con spumante, seguito dal caffè.

L’evento è iniziato con il di-scorso del presidente del Circolo,

Sergio Sartori, che ha ringraziato tutti i presenti per la parteci-pazione e in particolar modo i diplomatici e i rappresentanti dei Circoli amici. Ha messo in risalto il ruolo della Commis-sione Eventi del Circolo, che ha

organizzato tutte le attività e ha lavorato intensamente affi nché tutto si concretizzasse secondo quanto programmato.

Durante la cena sono state proposte diverse rappresentazioni artistiche: dapprima ha cantato il coro del Circolo Trentino, diretto dal prof. Fernando Lopez. Poi ha suonato un gruppo di cornamuse galiziane del Club Valle Minor, diretto dal prof. Carlos Gonzalez. Nel presentarlo, il segretario del Circolo, Jorge Zas, ha annunciato che c’è l’intenzione di promuo-vere nel 2014 la formazione di un gruppo di musica tradizionale alpina all’interno del Circolo.

Molto apprezzata è stata l’esibi-zione del fi sarmonicista Giovanni e del tenore José Luis Pomi, con musiche e canzoni italiane. Infi -ne, l’orchestra diretta da Hugo Varela, che fatto culminare la festa in balli, come si meritava la giornata.

Tutto si è svolto in un clima molto positivo, con il Circolo che si sta rafforzando e che vuole rag-giungere più obiettivi nel 2014, come: formare un gruppo di ballo regionale trentino, dare vita a un gruppo musicale (come citato pri-ma), lezioni di salsa, continuare le lezioni di italiano, il coro e il tango. Inoltre si sta organizzando la visita ad alcuni Circoli Trentini vicini con lo scopo di conoscersi e allacciare legami tra le diverse istituzioni che lavorano con gli stessi obiettivi.

Grande festa al Circolo di Montevideoper il 67°anniversario di fondazione

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1811/12 - 2013

CIRCOLI

Escursione a Bento Gonçalves

È stato eletto il nuovo direttivo

Notizie dal Circolo trentino di Luzerna

La «IX Cena» e il «IV Incontro trentino-italiano di cultura»

Il 25 ottobre, l’assemblea del Circolo trentino di Luzerna ha eletto il nuovo direttivo, che risulta ora così composto: presidente, Marcia Bressan; vice presidente, Francisco Iagher; segretaria, Elisabeth Parolin; seconda segretaria, Sonia Alberguini; tesoriere, Maria Inês Dallolmo Dallacosta; secondo tesoriere, Ivonete Mott Boesing

I consiglieri sono : José Francio, Gunter Knolseisen, Marlene Hoffmann, Marlei S. Bressan Diesel. La coordinatrice del Gruppo Giovani è Tays Michele Cristina Diesel.

La «IX Cena» e il «IV Incontro trentino-italiano di cultura» organizzati nel 2013 nella stessa giornata dal Circolo trentino di Luzerna (Santa Catarina - Brasile) hanno avuto un grande successo grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e dei numerosi enti che hanno messo a disposizione i premi in palio e grazie alla collaborazione dei giovani e dei soci del Circolo.

La partecipazione ai giochi è stata superiore all’anno precedente con ben quattordici coppie iscritte alla gara di bocce.

Tra gli oltre duecento partecipanti all’evento, c’era anche il Sindaco di Luzerna, Moises Diersmann.

Il Presidente del Circolo, Francisco Iagher ha preso la parola, sottolineando l’importanza di mantenere viva la cultura trentina-italiana: «lavoriamo con gli anziani valorizzando la loro esperienza e la loro conoscenza, dimostrando quanto siano importanti nel tutelare la nostra cultura trentina-italiana», ha affermato. Accanto agli anziani, grande rilevanza hanno anche i giovani, cui spetta il compito di tramandare quanto imparato dai loro avi. Durante la manifestazione il Gruppo Giovani Trentini brasiliani, ha presentato un video sulla storia del gruppo.

Il 7 e 8 dicembre 2013 il Cir-colo Trentino e l’Associazione Triveneta di Luzerna, sono stati a Bento Gonçalves (Rio Grande do Sul) per un interscambio culturale con il Circolo trentino di quella città.

«Per noi è stata un’esperienza di grande valore - hanno scritto i partecipanti in una nota inviata alla Trentini nel mondo - che ci ha permesso di vedere, accando alle bellezze naturali del posto, lo straordinario lavoro svolto dai

trentini e dai veneti immigrati, che hanno reso la Serra Gaucha una zona di coltivazione della vite e di produzione di vini di qualità».

«Sentiamo il dovere - pro-segue la nota - di tutelare e di dare continuità a quanto fatto dai nostri antenati e di dare seguito anche a questo tipo di interscam-bio per rafforzare l’amicizia e la solidarietà e per contribuire, insieme, alla conservazione della cultura trentina e italiana».

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CIRCOLI

Iniziativa di solidarietàdel Circolo trentino di Taiò

Il Circolo Trentino di Taiò (Santa Catarina - Brasile), in col-laborazione con il Club delle Madri del quartiere Seminario, il 30 novembre e 1 dicembre 2013 ha ospitato un «mercatino della solidarietà». Abbiamo raccolto 394 articoli, tra capi di abbiglia-mento e calzature.

I membri del Direttivo del Circolo Trentino di Taiò si sono impegnati per informare i concittadini dell’iniziativa, hanno gestito le varie fasi di raccolta di donazioni ed hanno suddiviso e selezionato i capi di abbigliamento e le scarpe.

Sicuramente, questa iniziativa, nata dalla collaborazione fra due soggetti impegnati nella vita sociale della città, ha reso FELICI molte famiglie!

Nuovo presidente al Circolo di Curitiba,il 14 novembre è stato eletto Elton Stolf

L’ASSEMBLEA HA ANCHE NOMINATO «PRESIDENTE ONORARIO» MONS. MOACIR VITTI, ARCIVESCOVO DELLA DIOCESI DI CURITIBA

Da sinistra (nella foto di Desiderio Peron - Rivista Insieme): Cristina Sculco Companhoni, Leandro Ernesto Dalfovo, César Paolini Junior, Elton Diego Stolf, Ivanor Antonio Minatti, Luci Jacomel Kowalczuk, Marcilio Stolf, Orário Perini e Raul Mario Kowalczuk.

«Al di là di mantenere la qualità dei servizi riguardo le richieste di cittadinanza, avremo molto la-voro da fare nel recupero storico dell’emigrazione trentina nello stato del Paranà, nello svolgimen-to delle attività culturali rivolte ai nostri soci, nella realizzazione di partenariati e accordi; ma la più grande sfi da sarà portare gli iscritti più vicini alla vita so-ciale del Circolo»: sono queste le prime dichiarazioni fatte da Elton Stolf in un messaggio ai soci, subito dopo la sua elezione a presidente del Circolo trentino di Curitiba (Brasile), avvenuta in occasione dell’assemblea del 14 novembre 2013.

«Come sempre - afferma anco-ra Elton Stolf nel suo messaggio - ma ora come presidente del Circolo, potete contare su di me in qualsiasi cosa di cui abbiate bisogno. Certamente avremo molto lavoro da fare, ma pure la

certezza di fare sempre il meglio per tutti i discendenti trentini».

Alla carica di vice presidente è stato eletto Ivanor Minatti.

Gli altri componenti del di-rettivo sono (fra parentesi i loro incarichi): Cesar Paolini Jr (te-soriere); Maria Cristina Loss Pa-velski (comunicazione sociale);

Luci Jacomel Kowalzuk (inizia-tive culturali e progetti); Luci Jacomel Kowalzuk (patrimonio); Fabianne Bettega (iniziative cul-turali e progetti) e Orácio Perini (segreteria).

Del Consiglio fanno poi parte Juliano Giongo, Leandro Ernesto Dalfovo, Marcílio Stolf e Cri-

stiano Gaio Jess. Denise Lisboa de Almeida è responsabile del Gruppo giovani Grupo Jovem.

L’assemblea ha anche deciso di conferire il titolo di «presidente onorario» del Circolo a mons. Moacir Vitti, di origini trentine, arcivescovo della diocesi di Curitiba.

Con profondo cordoglio si annuncia l’improvvisa scomparsa dello stimato presidente della sezione ANEA (Associzione Nazionale Emigrati in Australia) di Pa-dova Fabio Fabbian, avvenuta presso la sua abitazione di Rubano il 28 ottobre 2013, all’età di 71 anni. Fabio era nato l’1 novembre 1941.

Nel 1965 emigra in Australia, dove si è sposato a Melbourne con Maria (Mary) Deganello nel 1971, e dalla quale ha avuto un fi glio Damian (nato nel 1975). Nel 1977 rientra in Italia con la famiglia e si stabiliscono defi nitivamente a Padova. Prende impiego negli uffi ci

americana SETAF di Vicenza fi no alla pensione.Nel 1978 si affi anca all’ANEA, fu nominato Presiden-

te della sezione di Padova, e nella sua lunga esistenza si dedica sino alla fi ne, con straordinaria partecipazione e immutata passione all’Associazione e in particolare al suo gruppo padovano.

I numerosi amici italiani, australiani e dell’ANEA - fra i quali anche l’Associazione Trentini nel mondo - esprimono sentimenti del più profondo cordoglio alla moglie Mary, al fi glio Damian, ai nipotini per la scomparsa dell’amico Fabio.

ANEA: cordoglio per la scomparsa di Fabio Fabbian

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2011/12 - 2013

CIRCOLI

Fotogallery della «2a Magnalonga»del Circolo trentino di Bento Gonçalves

Il 20 ottobre 2013 si è svolta la seconda edizione della «Magnalon-ga», manifestazione promossa dal Circolo trentino di Bento Gonçal-ves (Rio Grande do Sul - Brasile). La camminata eno-gastronomica, che nella sua formula ricalca analoghe iniziative organizzate in Trentino, ha lo scopo di far risco-prire e valorizzare le tradizioni italiane. Lungo il percorso i par-tecipanti hanno potuto assaggiare piatti tipici, accompagnati da vino e succhi, e ascoltare canzoni popo-lari italiane e trentine. Il percorso si è snodato fra le località di São Valentim e Tuiuty.

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21 11/12 - 2013

CIRCOLI

Il 5 dicembre si è tenuta la riunione del Circolo Trentino di Xalapa (Messico), che ha visto la presenza di vari rappresentanti delle famiglie di origine trentina, tra i quali ricordiamo i cognomi Manica, Parissi, Canella e An-gheben.

Abbiamo iniziato con la presen-tazione di alcune persone interve-nute per la prima volta, poi Alexis Diaz e Marisol Sampieri hanno informato i presenti delle attività realizzate nel passato, come il soggiorno formativo per giovani messicani di origine trentina che si è svolto nel mese di ottobre a Fortin de las Flores.

Si è parlato poi delle borse di studio, del programma di inter-scambio e delle possibilità di studio che la Provincia Autonoma di Trento offre ai discendenti trentini; a questo proposito sono stati specifi cati i requisiti di base

richiesti per potersi candidare a una di queste iniziative.

Durante la riunione abbiamo avuto come gradita ospite Martha Aurora Rincon, socia del Circo-lo trentino di Colonia Manuel Gonzalez, che ha portato la sua testimonianza delle esperienze vissute grazie all’interscambio.

Grazie alle moderne tecno-logie abbiamo potuto avere in collegamento due ragazzi, Luigi

Zandonai, del Circolo Trentino di La Serena (Cile) e Sergio Pederzini, del Circolo Trentino di Cuernavaca (Messico), che stanno frequentando l’Universi-tà a Trento, grazie alle borse di studio messe a disposizione dalla Provincia di trento. La presenza di Martha Aurora Rincon e gli interventi di Luigi Zandonai e di Sergio Pederzini, sono stati im-portanti per far conoscere, dalla

viva voce di chi ne ha usufruito, le opportunità che sono offerte a tutti i discendenti trentini.

La riunione è servita anche per chiarire molti dubbi relativi a pratiche, contatti, parentele e altri temi di interesse.

È stata una bella riunione, durante la quale tutti hanno po-tuto esprimersi: ma soprattutto sono stati rafforzati i legami fra i presenti ed è stato assunto da tutti l’impegno a lavorare, in uno spirito di convivenza e di appog-gio reciproco, grazie al supporto offerto dal Circolo Trentino di Xalapa e dalla sua presidente.

La riunione si è chiusa con i rin-graziamenti ai presenti per aver partecipato e con uno scambio di auguri; la prossima riunione si svolgerà nel mese di febbraio e l’invito a partecipare sarà rivolto a tutti i discendenti trentini della città.

Interscambio e borse di studio, temi centralidella riunione del Circolo trentino di Xalapa

SONO STATE ASCOLTATE LE TESTIMONIANZE DI MARTHA AURORA RINCON, DI LUIGI ZANDONAI E DI SERGIO PEDERZINI

Cinquantadue foto virate seppia che ritraggono in tutto sessantadue anziani che hanno almeno 70 anni: si presenta così il calendario che la comunità di origine trentina di Santa Olim-pia, nello stato di San Paolo in Brasile, ha voluto realizzare per il 2014.

Un calendario che serve per scandire le giornate dell’anno appena iniziato ma soprattutto vuole essere un affettuoso e doveroso omaggio ai «vecchi» della comunità, che rappre-sentano la memoria storica del paese e che con il loro impegno e il loro esempio hanno con-tribuito a tramandare gli usi e le tradizioni trentine di Santa Olimpia, fondata 120 anni fa.

L’iniziativa è nata dalla col-laborazione fra l’Associazione di Santa Olimpia, il Circolo trentino di Santa Olimpia e la parrocchia dell’Immacolata Concezione di Santa Olimpia.

In copertina ci sono ventuno ritratti di uomini e donne che hanno almeno ottant’anni. Le

stesse immagini sono pubbli-cate sulle pagine dei mesi che vanno da gennaio a ottobre, ac-canto alle foto dedicate a dieci coppie (una per mese) con alle spalle almeno oltre mezzo seco-lo di vita matrimoniale. Per la precisione, si passa, decrescen-do, dalla coppia di gennaio che nel 2014 festeggerà i 74 anni di matrimonio a quella di ottobre, che ha invece raggiungerà il 54° anniversario.

I mesi di novembre e dicem-bre sono infi ne stati riservati a 32 membri della comunità che hanno fra 70 e 79 anni.

Mese per mese sono poi indi-cati i compleanni delle persone ultrasettantenni e gli anniver-sari di matrimonio delle dieci coppie.

Completano le varie pagine del calendario, foto a colori con scorci di Santa Olimpia e alcune massime di diversi personaggi storici, fra i quali Vinicius de Moraes, Albert Einstein, Fernando Pessoa e John Kennedy.

Omaggio di Santa Olimpiaai più anziani del paese

PER IL 2104 È STATO REALIZZATO UN CALENDARIO CON LE FOTO DELLE PERSONE CHE HANNO PIÙ DI SETTANT’ANNI

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2211/12 - 2013

Dal 20 al 29 agosto, un gruppo di venti persone ha parteci-pato a un viaggio in Canada promosso dalla Cassa rurale di Trento. Il programma pre-vedeva anche l’incontro con i Circoli trentini di Montre-al e di Toronto. Nell’ultimo numero di «Trento Vive», il periodico della Cassa rurale di Trento, uscito in dicembre, è stato pubblicato un articolo di Giulia Degasperi, componente del Consiglio di amministra-zione della Cassa rurale che ha accompagnato il gruppo, nel quale descrive il viaggio in Canada.

Qui di seguito riportiamo la parte dell’articolo che racconta l’incontro con i Circoli trentini.

«Ma questo viaggio voluto dal-la Cassa Rurale di Trento, si dif-ferenziava dalle normali proposte turistiche, perché l’itinerario è stato studiato, assieme all’As-sociazione Trentini nel mondo, anche con lo scopo di incontrare le comunità dei trentini presenti in Canada. Questo viaggio è stato l’ideale prosecuzione di quello organizzato nel 2008 in Brasile, dove ci sono oltre sessanta Circoli trentini. Anche allora vi furono degli incontri con gli emigrati trentini. In particolare a Floriano-polis capitale dello Stato di Santa Catarina, e a Nova Trento dove nel 1998 è stata fondata Trento Credi, una cooperativa di credito nata per volontà di ventitre soci del luogo e in collaborazione con la nostra Cassa Rurale.

L’emigrazione verso il Canada

è più recente rispetto a quella verso il Brasile ma analoghe sono le ragioni che l’hanno causata: il desiderio e la speranza di crearsi un domani più ricco di opportu-nità per sé e per i fi gli. Pensando al Canada, come anche agli Stati Uniti in generale, si evoca l’idea di libertà. Quella che i nostri emigranti ricercarono all’epoca: libertà di viaggiare, di lavorare, di costruire casa, di metter su famiglia o di dare alla propria famiglia un nuovo futuro.

Ma in un paese straniero, si sa, le avversità sono tante e la maniera migliore per affrontarle

è quella di riunirsi in gruppo. Sono nati così i Circoli trentini a Montreal e a Toronto, che conser-vano tutt’oggi l’impronta iniziale della volontà di stare assieme per darsi forza.

Durante il nostro viaggio ab-biamo incontrato i loro soci sia a Montreal sia a Toronto e li abbiamo trovati ancora con questa vivacità. È stato davvero coinvolgente poter ascoltare le loro storie, che raccontano, con giusto orgoglio, come loro “ce l’hanno fatta”: le loro parole ci hanno fatto comprendere quanto siano ancora forti l’attaccamento

alle radici, l’amore e la nostalgia per le loro tradizioni e quanto sia, al contempo, grande e profondo il riconoscimento ed il rispetto per la terra che li ha accolti.

A Montreal l’incontro convi-viale con i soci del Circolo di Montreal, guidati dalla presidente Franca Calliari, è stato arricchito dalle esibizioni della cantante lirica Claudia Viviani e del can-tautore Marco Calliari, entrambi di origine trentina.

Ultima tappa del viaggio è stata Toronto, la New York del Cana-da, con i suoi grattaceli che si affacciano sul lago Ontario, la sua frenesia, il traffi co. Qui il gruppo ha avuto una guida d’eccezione: Lucia Larentis Flaim, per anni presidente e “anima” del Circolo trentino di Toronto, in Canada da trent’anni e socia della nostra Cassa rurale. Il gruppo è stato ospite del Circolo nella sua sede - abbellita da un grande affresco realizzato dall’artista trentina Paola de Manincor - dove a fare gli onori di casa sono stati il presidente David Corazza (origi-nario della Val di Non) e il vice presidente Ivo Finotti (originario della Val di Gresta).

La realtà di chi ora emigra con meta l’Italia e l’Europa è co-stantemente sotto i nostri occhi. Speriamo che anche loro trovino accoglienza, realizzazione dei loro sogni, integrazione, ma che al contempo vogliano contribuire a rendere migliore la società in cui si inseriscono, come testi-monia l’esempio dei Trentini nel mondo».

Trentini in Canada, legati alla terra dei padririconoscenti verso il paese che li ha accolti

LE IMPRESSIONI RIPORTATE DAI PARTECIPANTI AL VIAGGIO ORGANIZZATO L’ESTATE SCORSA DALLA CASSA RURALE DI TRENTO

Qui sopra, la cena presso la sede del Circolo di Toronto. Qui sotto, l’articolo pubblicato su «Trento Vive», il periodico della Cassa Rurale di Trento; in basso (a sinistra) la cantante lirica Claudia Giuliani e (a destra) il cantautore Marco Calliari, che si sono esibiti durante l’incontro con il Circolo di Montreal.

Per comunicare con la redazione del mensile:

[email protected]

Abbiamo incontrato i Circoli di Montreal e Toronto:è stato davvero coinvolgente poter ascoltare le loro

storie, che raccontano, come loro “ce l’hanno fatta”

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CIRCOLI

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23 11/12 - 2013

EDITORIA

Questo “Il dialetto in-forma 2” di Renzo Francescotti è l’ultimo di una serie straordinaria di scritti che questo autore ci ha regalato nel corso della sua lunga, fl o-ridissima - e oggi più che mai feconda- vita di scrittore e di intellettuale.

Dai saggi storici alla narrativa, dalla poesia in lingua a quella in dialetto, dalla critica artistica a quella letteraria…diversi piani in cui la personalità poliedrica e assetata di sapere di Francescotti si apre alla curiosità dei lettori. Libri che sono diventati dei punti di riferimento,molti dei quali quasi dei classici della produzio-ne letteraria trentina.

Anche per quanto riguarda più specifi camente il libro in que-stione, occorre innanzitutto dire che si tratta di un esperimento letterario molto riuscito che non credo abbia molti simili in tutto il Paese. Quello che ha creato Fran-cescotti in questo libro, assieme all’omonimo volume che lo ha preceduto poco più di un anno fa e con il quale compone un dittico inscindibile, è quasi un genere nuovo, un insieme di novelle che hanno lo scopo di divertire, di insegnare e di recuperare la memoria storica.

Un libro in cui si fondono il Francescotti storico, il France-scotti narratore e il Francescotti poeta e che si presta, proprio per questi motivi, ad essere letto in vari livelli di interpretazione. Nel volume - il cui titolo evoca il

duplice signifi cato di un dialetto che “informa” ma che continua ad essere “in forma” - l’autore parla della lingua dei trentini, lasciandola emergere dalle cose e dai gesti che caratterizzano la nostra vita reale. Uno “scrigno” prezioso, non chiuso però, ma aperto alla conoscenza, all’inter-no della quale l’autore ci prende per mano e ci svela un insieme di suoni musicali che oggi più che mai rischiano di andare perduti.

Credo che ci siano almeno sei buoni motivi per leggere questo libro e trovarlo bello.

È bello leggere questa rac-

colta di brevi saggi, quasi delle pennellate monografi che su un determinato argomento, perché il dialetto in cui sono scritti ha la forza di riportarci sulla terra, di farci capire nuovamente chi siamo e da dove veniamo. Chiude l’effi mera vertigine della rete , di internet, la grande bugia di tutto il mondo a portata di mano, e ci spiega le storie che hanno origi-nato la nostra storia, le immagini rifl esse nelle nostra immagine di uomini e donne che transitano in questo tempo, ma non sono solo di questo tempo.

È bello leggere questa raccolta perché Francescotti ci propone un dialetto “riscattato” da ogni sovrastruttura folkloristica. Un dialetto puro, che parla la stessa lingua dell’anima e che descrive cose del mondo reale. Un dia-letto pratico, fatto per la vita di tutti i giorni, ma non per questo meno nobile e meno raffi nato. È bello leggere questo libro perché in esso Francescotti compie un gesto di grande generosità. Cercando costantemente di svi-luppare un discorso (nel senso cartesiano del termine) con il lettore. Si tratta di un colloquio serrato,che si rinnova ad ogni pagina e che lascia emergere il Francescotti docente, professore per oltre trent’anni nelle scuole del Trentino.

È bello leggere questo libro perché in esso l’autore ci insegna a giocare con le parole, con le in-fi nite varianti di ciascun vocabolo

Esperimento letterario molto riuscito

Renzo Francescotti - Il dialetto in-forma 2 - Una cavalcata storico-linguistica dentro il dialetto trentino, Ed.Curcu & Genovese, prefazione di Alessandro Andreatta, sindaco di Trento; disegni di Anita Anibaldi, pp.167, Euro 14,Trento 2013.

dialettale, con le differenze che impregnano i sostantivi dialet-tali quando entrano in contatto con un’ altra valle, con un’altra località, con un altro mondo, con un’altra realtà. È bello leggere questo libro perché in esso viene costruito il paesaggio dentro il quale possiamo riconoscerci. Quello che evoca Francescotti in queste pagine è un paesaggio dell’anima, fatto di tante vedute, di tanti primi piani, focalizzati con l’idea di comporre un destino comune, un progetti di comunità.

È bello leggere questo libro per-ché lascia emergere una lingua che sa essere materna ma anche paterna. Che ci insegna l’amore ma anche la responsabilità socia-le. Che sa essere dolce ma anche arguta, sensibile ma anche auto-revole. Ci protegge ma ci lascia andare. Il dialetto di Francescotti ha anche questa duplice capacità di parlare al nostro inconscio.

Un libro che ci restituisce un disegno espressivo, sorprenden-temente vivo del nostro dialetto, la lingua della nostra identità, che nelle sua scrittura assume forma di narrazione poetica e umoristica sempre brillante e mai monotona, un lavorio che mentre parla di un mondo che sta scomparendo pare esortarci a conservare le cose più preziose della nostra storia. Tante piccole parole quotidiane e materne, ancestrali, senza le quali potremmo perderci nell’anonima globalizzazione che ci attende.

Alessandro Franceschini

IL LIBRO È UN INSIEME DI NOVELLE CHE HANNO LO SCOPO DI DIVERTIRE, DI INSEGNARE E DI RECUPERARE LA MEMORIA STORICA

De Gasperi è stato un grande «autore» dell’Ita-lia e dell’Europa. Il suo stile politico fu quello di un «realismo spirituale» originato da una severa esperienza di vita in cui una solida fede cristiana scandiva il ritmo di una forte passione politica.

Le dieci lezioni qui raccolte (FBKPress, 255 pagine, http://books.fbk.eu) corredate da altri preziosi contributi per meglio inquadrare l’uomo e la sua vicenda, sono state presentate nell’arco di dieci anni - tra il 2004 e il 2013 - nel paese natale dello statista trentino, a Pieve Tesino, nella data anniversario della sua morte.

Dalla loro lettura si potrà capire che se

Indice delle lezioni 2004-2013

2004 Pietro Scoppola, De Gasperi fra passato e presente2005 Leopoldo Elia, Alcide De Gasperi e l’Assemblea Costituente2006 Ugo De Siervo, Alcide De Gasperi e l’istituzione della Regione Trentino-Alto Adige2007 Jean-Dominique Durand, Alcide De Gasperi e la Patria europea2008 Sergio Romano, La visione internazionale di Alcide De Gasperi da Vienna a Roma2009 Iginio Rogger, Autonomia e identità trentina: dal Principato vescovile allo Statuto regionale del 19482010 Francesco Traniello, I tre Parlamenti di Alcide De Gasperi2011 Giuseppe Vacca, De Gasperi visto dal PCI2012 Stefano Zamagni, Sul disegno politico-economico di Alcide De Gasperi; Vera Zamagni, La politica economica di De Gasperi: le fondamenta del miracolo economico italiano2013 Pierluigi Castagnetti - De Gasperi e Dossetti

l’immagine di De Gasperi è legata alla storia della Democrazia cristiana e del sistema dei partiti di massa sorti dalle ceneri della guerra e del fascismo, la sua fi gura li supera abbondan-temente, perché De Gasperi ebbe la fortuna di essere un politico alla frontiera di una

missione, di un bisogno e di un sogno molto più grandi: la missione di portare i cattolici ad essere i nuovi protagonisti nella storia sociale e politica, il bisogno di ricostruire una nazione diffi cile come l’Italia e il sogno pacifi sta di un’Europa dei popoli.

«Su De Gasperi. Dieci lezioni di storia e di politica»

Page 26: Novembre dicembre 2013

2411/12 - 2013

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CALENDARIO5 gennaio

C.T. Bento Gonçalves (BR): Camminata con la stella

7 gennaioC.T. Seattle (USA): Christmas party

8 gennaioC.T. Denver – Colorado (USA):incontro mensile

11 gennaioC.T. Charleroi (BE): auguri, tesseramento e 3° gran premio Rino

Zandonai di Pirlo

17 gennaioC.T. Toronto (CA): saluto di commiato per Padre Marco Bagnarol e

per raccogliere fondi per la comunità in Brasile dove andrà a stabilirsi

18 gennaioIncontro di programmazione dell’Associazione Trentini nel Mondo

19 gennaioGiornata Mondiale delle Migrazioni a Pergine

25 gennaioC.T. Toronto (CA): cena canederli

C.T. Bruxelles (BE): pranzo di anno nuovo

2 febbraioC.T. Toronto (CA): “Superbowl”

C.T. Denver – Colorado (USA): “breakfast reception”

16 febbraioC.T. Charleroi (BE): festa dei popi trentini

22 febbraioC.T. Toronto (CA): cena mensile

Riunione del Gruppo Giovani Trentini Brasiliani di SC e PR

9 marzoC.T. Windsor&Detroit (USA): assemblea generale

14 marzoC.T. Charleroi (BE): festa della Donna

29 marzoC.T. Toronto (CA): cena mensile

30 marzoC.T. Charleroi (BE): pranzo della primavera trentina

26 aprileC.T. La Louviere (BE): cena sociale

27 aprileC.T. Windsor&Detroit (USA): torneo di bocce

1 - 4 maggioIncontro dei circoli trentini di Europa a Tuzla (BIH)

9-17 giugnoC.T. La Louviere (BE): viaggio alla scoperta del Trentino

11-13 luglioFesta Provinciale dell’Emigrazione

18-20 luglioA Odgen – Utah (USA) Convention ITTONA

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Foto

Ugo F

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