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NICHOLAUS.it cultura, accoglienza, benessere Numero 01 MARZO APRILE 2009 Primo anniversario Un anno da leoni, ed ora la web-tivvù Campeggi e camper, tutte le novità di Expolevante Settimana Santa Gli appunti di viaggio della Provincia di Bari Periodico iscritto al Registro della stampa di Bari n. 32 del 27/09/2007 N. 01 - Anno 2 | Marzo - Aprile 2009 Redazione: via Dante Alighieri 279, 70122 Bari - Poste Italiane Spa – spedizione in ab- bonamento postale - D.L. 353/2003 - art. 1, comma 1, DCB Bari Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Nicholaus marzo aprile 2009

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Un anno da leoni, ed ora la web-tivvù Numero 01 Expolevante Primo anniversario Campeggi e camper, tutte le novità di Settimana Santa Gli appunti di viaggio della Provincia di Bari Periodico iscritto al Registro della stampa di Bari n. 32 del 27/09/2007 N. 01 - Anno 2 | Marzo - Aprile 2009 Redazione: via Dante Alighieri 279, 70122 Bari - Poste Italiane Spa– spedizione in ab- bonamento postale - D.L. 353/2003 - art. 1, comma 1, DCB Bari

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Numero 01 M A R Z OA P R I L E

2009

Primo anniversarioUn anno daleoni, ed orala web-tivvù

Campeggi ecamper, tuttele novità diExpolevante

Settimana SantaGli appunti diviaggio dellaProvincia di Bari

Periodico iscritto al Registro della stampadi Bari n. 32 del 27/09/2007N. 01 - Anno 2 | Marzo - Aprile 2009 Redazione: via Dante Alighieri 279, 70122Bari - Poste Italiane Spa – spedizione in ab-bonamento postale - D.L. 353/2003 - art.1, comma 1, DCB Bari

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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Buon compleannonicholaus.it

NICHOLAUS.ITPeriodico di cultura, accoglienza

e benessere

iscritto al Registro della stampa di Barin. 32 del 27/09/2007

N. 01 ANNO 2 – Marzo-Aprile 2009

editoreSocietà Editrice Nicholaus S.r.l.

Via Dante, 277 – 70122 Baritel. e fax 080.5275879

www.nicholaus.ite-mail: [email protected]

[email protected] dʼimpresa BA07C000753

direttore responsabileRoberto Violante

caporedattoreNicola Berardini

segreteria di redazioneMaria Angela Pesce

marketing commercialeFilly De Caro

collaboratoriVito Contento, Vito Prigigallo

Maria Angela Pesce, Maria FabianoPiero Giannini, Aldo Vaglio

Maurizio Mazzacane

stampaMediatipo S.r.l.

Via delle Margherite, 26 int. B70026 Modugno (BA)

graficaDorart Sopoti

in copertinaCompleanno nicholaus.it

Periodico esente da bolla di accompagno (art. 4 D.P.R. n. 627 del 6/10/1978).

Finito di stampare il 23.03.2009

Tutti i diritti riservati.Riproduzione anche parziale vietata

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Pasqua e dintorniappunti di viaggioin Provincia di Bari

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Campeggi e camper,tutte le novità di Expolevante

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Cellamare, Il castellodello sviluppo

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AltamuraFashion in piazzaDuomo

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Il folle odioViaggio ad Auschwitze Birkenau

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Capurso: Una mattina di primaveradi chiesa in chiesa

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Facebook maniae tu ci sei?

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sommario

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E’ il primo traguardo per il nostrogiornale (diffuso anche e soprattuttosul web). Trascorso un anno dal varola community cresce, ogni giornonuovi amici, nuove rubriche, mag-giore presenza sul territorio, ognicontatto conquistato è un tasselloper la riuscita dell’iniziativa editorialedella Società Editrice Nicholaus diBari. In un anno quattro numeri delmagazine (sarebbero potuti esseresei ma il tempo è malandrino), ogniedizione più ricca di inserzioni pub-blicitarie (indispensabili per l’esitodel progetto), servizi giornalisticisempre più puntuali ed interessanti,almeno a giudicare dal consenso chel’iniziativa raccoglie quotidiana-mente.Mentre si spera che le difficoltà tec-niche (inevitabili) vengano superatee si possa attendere ad un pubblicodi amici sempre più numeroso (è lacommunity il vero obiettivo dell’ini-ziativa) abbiamo avviato un nuovoprogetto interno al sito: la web tv.La redazione è alacremente al lavoroper realizzare le prime puntate dellatrasmissione giornalistica di attualità:pronta la rete degli ospiti che lasce-ranno la propria testimonianza suifatti salienti della cultura, spettacolo,politica e attualità pugliese. Allertatianche i “provicatori” di professione,personaggi della vita pubblica e pro-fessionisti imprestati al giornalismo

nicholaus.itcultura, accoglienza, benesserel ’ o s p i t a l i t à è d i c a s a

Buon compleannonicholaus.it

“”per rendere vivaci con le proprie do-

mande i contenuti del programma.Anche il giornalismo sportivo nonmancherà sulla web tv di nicho-laus.it: al solito, va bene il calcio pro-fessionistico (zoommate su Lecce eBari) ma soprattutto via libera aquello dilettantistico, vera arenasportiva che annovera oltre un mi-lione di appassionati pugliesi. “Ro-tocalcio”, così si chiama latrasmissione, muove solo i primipassi (l’anno scorso su Radio Alta-mura Uno e Made in Italy) ma hagià il suo manipolo di estimatori,destinato a crescere.Non ci piace anticipare nomi e situa-zioni, ma vi promettiamo diverti-mento a portata di mouse.Come promesso, in questi giorni tra-sferiremo a Molfetta la mostra foto-grafica “I luoghi dello spirito” , giàfortunato concorso promosso dallaNicholaus che, dopo la parentesi diCapurso, si ripropone nella bella cittàmarinara a nord di Bari presso il san-tuario della Madonna dei Martiri.Sarà una ghiotta occasione per i fre-quentatori della community di Ni-cholaus.it d’incontrarsi e dar vita anuovi spunti culturali e di divaga-zione.Conto sul vostro passaparola(adesso abbiamo anche una fine-stra su facebook)!

Roberto Violante

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APPUNTAMENTI

30Gene Gnocchi in “Cose che mi sonocapitate”Teatro Team – Bari

20Suoni a Sud: concerto Solo piano diEnrico PieranunziTeatro Paisiello – Lecce

La rosa tatuataTeatro Impero – Trani (BA)

Canto popolare. Parole e suoni perPierpaolo Pasolini Teatro Comunale – Manfredonia (FG)

27

Massimo Ranieri in “Canto perchénon so nuotare… da 40 anni”Cinema Teatro Nuovo – MartinaFranca (TA)

25

Gigi Proietti in “Di nuovo buona-sera”Teatro Team – Bari

28

BandabardòNew Demodè – Modugno (BA)

Senza impegnoTeatro Team – Bari

21

Enrico Brignano in “Le parole chenon vi ho detto”Teatro Team – Bari (anche il 22)

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Biagio AntonacciBarletta Paladisfida – Barletta (BA)

Centenario della nascita di Joé LimònTeatro Curci – Barletta (BA)

Senza impegno. Teatro Team – Bari

Marzo

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Javier GirottoTeatro Kennedy – Fasano (BR)

Festival del Cinema EuropeoLecce (fino al 5/04)

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1Javier GirottoTeatro Paisiello – Lecce

Angels in America. Fantasia gay sutemi nazionaliTeatro Piccinni – Bari (fino al 5)

Calcio: Italia-IrlandaStadio San Nicola – Bari

Aprile

2La tragedia del dottor FaustOda Teatro – Foggia

4Franco BattiatoTeatro Politeama Greco – Lecce

Micheal Nyman Band “50.000 pho-tos can’t be wrong”Teatro Curci – Barletta (BA)

4

Gianfranco Jannuzzo in “Girgentiamore mio…”Teatro Team – Bari

7La passione delle troianeTeatro Mercadante – Cerignola (FG)

10White QueenNaxos – San Michele Salentino (BR)

11

AlmamegrettaDemodè Dico Live – Modugno (BA)

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Maratona a TavolaExpolevante - Bari (fino al 19)Antonio Cornacchione in “Satire liriche”Teatro Team – Bari

ExpolevanteFiera del Levante – Bari (fino al 19)

Una star in tourCastrignano dei Greci (LE)e il 17 a Trani (BA)

15Ciao Italia 2009Varie sedi (fino al 19)

17Pacifico in concertoBitonto (BA) – anche il 18 a Torremaggiore (FG)

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APPUNTAMENTI18

Renzo Arbore e L’Orchestra ItalianaTeatro Team – Bari

19Sulla via di Damasco. L’inizio di unanuova vitaChiostro del Seminario Vescovile –Andria (BA) (fino al 15/05)

20Premio Biol 2009Monopoli (fino al 25)

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Sulla via di Damasco. L’inizio di unanuova vita. Basilica di San Martino – Mar-tina Franca (TA), dall’11 al 29 marzo /Chiostro del Seminario Vescovile – Andria(BA), dal 19 aprile al 15 maggioOrganizzata da Itaca Eventi, la splendidamostra itinerante che tra ottobre e no-vembre è stata ospitata presso la Curia diTaranto e ha battezzato il 2009 prima a

Barletta, poi a Bari, adesso approda in altri due importanti centri pugliesi. L’in-tento è quello di festeggiare il bimillenario della sua nascita divulgandone la fi-gura e l’insegnamento racchiuso nei suoi testi. La mostra, pronta ad attraversaretutta l’Italia, si costruisce attorno a pannelli fotografici articolati in due sezioni, unadedicata alla vita e ai luoghi della predicazione del santo seguendo la narrazionedegli atti degli apostoli, l’altra sull’affascinante incontro col Cristo, attraverso ilquale si fa luce sulla vicenda umana di Paolo, chiamato da quel momento ad unanuova vita.

Collezionare il futurismo. Palazzo Grana-fei-Nervegna – Brindisi, fino al 29 marzoDipinti, bozzetti, oggetti, film, danza, fo-tografia: l’allestimento presenta una par-ticolare lettura dei lavori dei cosiddettiartisti di ‘rottura’, quelli appartenenti alpiù importante movimento d’avanguardiaitaliano. La mostra offre l’aspetto più co-municativo del fenomeno culturale chia-mato futurismo cioè la grafica

pubblicitaria: manifesti, copertine di riviste, illustrazioni. Ma non solo. Al PalazzoGranafei-Nervenga, è possibile anche ammirare le gigantografie delle foto discena della danzatrice Giannina Censi, ascoltare la voce di Filippo Tommaso Ma-rinetti mentre recita le sue poesie, guardare qualche minuto del film “Vitesse”di Pippo Oriani del 1933. Una mostra dunque futurista e multimediale, interes-sante per addentrarsi nella società del più recente passato.

“I 7 vizi capitali” di Gabriele Mansolillo. Foggia, fino al 30marzo. Sette i vizi capitali, nove le opere di Gabriele Man-solillo. Vive a Foggia, dove dipinge da otto anni, il giova-nissimo (è nato nel 1986) pittore e grafico, che vanta giànumerose mostre nazionali e collettive internazionali. Perquesto suo originale lavoro ha scelto varie sedi, ma sem-pre partendo dall’accademia. Lo scorso 3 novembre infattiinaugurò l’allestimento presso l’Università degli Studi diBari, da allora è passato per diversi locali in via Gramsci,viale Ofanto, piazza de Sanctis, piazza De Gasperi, corsodel Mezzogiorno. Luoghi di fruizione alternativa per aprireall’arte le porte della quotidianità. Dopo l’esperienza lavorativa in Spagna comescenografo, Mansolillo torna in Puglia accolto come sempre dall’entusiasmo dicritica e pubblico.

Mostra di ottanta acquerelli di Louis Ducros. MarTa – Taranto, fino al 30 marzo(info 0994532112). Trecento anni ci dividono da quei paesaggi della nostra Pu-glia che si lasciò dipingere mitica ed incontaminata. Nei lavori dello svizzero LouisDucros in mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, si intravedeuna terra ancora oggi riconoscibile, quella dei centri pugliesi da Canosa a Ta-ranto. Le opere provengono tutte dal Rijksmuseum di Amsterdam e riguardanoil Grand Tour del 1778 nelle sue tappe pugliesi compiute da quattro olandesi ac-compagnati da Ducros, allora vedutista, dopo nome prestigioso della’arte pre-romantica d’Europa.

ARTE

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La Pasqua in Puglia è un'occasioneunica, in una stagione particolar-mente mite nel clima ed esplosivanei colori e negli intensi profumiprimaverili, dove i sapori unici delmare si fondono con quelli dolci eprofumati della terra. Percorsi uniciper una vacanza che offre nutri-mento allo spirito e arricchimentoculturale, luoghi nei quali il ricordodella permanenza segnerà indele-bilmente la memoria di chi li attra-versa e attraversandoli ne rimarràincantato. La Pasqua in Puglia con-serva anche una dimensione forte-mente teatrale e scenica, assaievidente in alcune manifestazioniche scandiscono la Quaresima. Sipensi alle numerose processioni“dell’incontro” che hanno luogo inmolti centri della regione e in Terradi Bari in particolare.La presenza degli incappucciatiscalzi nelle processioni di Andria,Trani, Troia, Triggiano, Noicattaro(vedi speciale a pag.48) e di nu-merosi altri centri. Ovunque diffusesono le processioni dei Misteri cheassumono grande solennità e allaquale partecipano, le autorità civilicon i propri simboli spesso listati alutto a significare la contrizioni ditutta la comunità.

La processione dei Misteri richiamanel lemma richiama l’arcaico ter-mine medioevale che designavaappunto le sacre messe in scenadella vita di Cristo, della Vergine edei santi, nelle chiese, sui sagrati onegli oratori confraternali per edi-ficazione del popolo.Davvero imponente per numero disimulacri è la processione dei Mi-steri che ha luogo al mattino delVenerdì Santi a Valenzano, alleporte di Bari: è composta da circaquaranta gruppi statuari di pro-prietà privati, alcuni anche di note-voli dimensioni, riproducenti scenecomplesse dell’itinerario dolorosoe della morte di Cristo. Assai sug-gestiva anche la processione delVenerdì Santo a Bitonto: apertadalle rappresentanze delle varieconfraternite cittadine vede sfilarenelle strade appena rischiarate dabracieri, la statua del Cristo mortonella spagnolesca “naca” (culla)intagliata e dorata, l’Addolorataemergente da una selva di candeleaccese, la copia seicentesca dellaSacra Sindone, il trofeo floreale aforma di tempietto con la preziosacroce d’argento contenente ilSanto Legno. Oppure a Molfetta,dove il ruolo dei singoli sodalizi

Pasqua e dintorniAppunti di viaggio

Dai riti della Settimana Santa alla prossima stagione estiva:così la Provincia di Bari rilancia il turismo. Anche all'estero.L'assessore De Feudis: “Molte riconferme e qualche novità”.

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ruota intorno alle istituzioni con-fraternali di più antica fondazione:la Confraternita della Morte, o del“sacco nero”, e quella di SantoStefano, o del “sacco rosso”."Questa variopinta rappresenta-zione quaresimale, tra religiosità emisticismo, può diventare motivodi grande attrattiva turistica -spiega l'assessore al turismo dellaProvincia di Bari Sebastiano DeFeudis - un pò come avviene inSpagna. E per questo abbiamo pen-sato di realizzare le guide multilin-gue sulla settimana Santa, sia ininglese che in tedesco".Dalla collaborazione tra RegionePuglia, Aeroporti di Puglia, Pro-vince di Bari, Lecce e Taranto, Ca-mera di Commercio di Bari el'Associazione Culturale Opera ènata l'iniziativa "Settimana Santa inPuglia: I Luoghi della Passione",

una proposta speciale di un viaggioalla scoperta di antichi riti legatialla Settimana Santa in Puglia. Si potranno visitare luoghi splen-didi e vivere momenti di intensaspiritualità seguendo un percorsoche dalla provincia di Bari arrivafino a Taranto e Lecce. Partecipando a questo percorso

Questa variopinta rappresentazione quaresimale, trareligiosità e misticismo, può diventare motivo di grande attrattiva turistica

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non solo di fede, il turista porteràcon sè il mistero dei volti incap-pucciati, dei suoni, dei lamenti edei canti religiosi. Si potranno, in-fatti, ammirare le città ospiti conconsiderevole patrimonio artistico,culturale, enogastronomico. Partendo da Molfetta, visitando lacittà, si proseguirà alla scoperta diBitonto con la sua cattedrale. Nelcorso di giovedì santo si potrà as-sistere alla Processione dei CinqueMisteri a Molfetta, partendo ve-

nerdì per Taranto, in tempoper assistere alla Processionedei Misteri che prende il viadalla Chiesa del Carmine. Sa-bato, invece, si torna nellaterra di Bari, a Noicattaro, perassistere alla Processione deiCrociferi. La domenica di Pa-

squa si potrà infine visitare Ruvo diPuglia e partecipare alla suggestivaProcessione della Quarantana."Crediamo molto in questa inizia-tiva - prosegue De Feudis - e, dopo

il successo dell'annoscorso, l'abbiamo presen-tata anche alla Bit di Mi-lano, la borsainternazionale del turismo.Ma riteniamo anche che ilflusso turistico non arrivisolo dall'estero o da altreregioni, ma possa svilup-parsi anche all'internodel nostro territorio".

Per quanto riguarda la prossimastagione estiva, l'assessore De Feu-dis riconferma quelli che sono statipunti qualificanti e di successo del2008, che hanno portato ad un +7percento di affluenza in Terra diBari, dato in controtendenza congran parte delle altre provincie ita-liane. "Saranno riproposti il pesca-turismo, i Free Tours culturali edenogastronomici, gli oltre 50 info-point sparsi su tutto il territorioprovinciale e oltre 200 eventi, conil coinvolgimento di artisti interna-zionali ma anche pugliesi emer-genti. Tutto ciò - conclude DeFeudis - avrà un titolo comune: ap-punti di viaggio".

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PROGRAMMA29 marzo

ore 19.00I Canti di Passione 2009

Da domenica 29 marzoa domenica 5 aprile

Inizio concerti ore 19.00 Calendario concerti su: www.cantidipas-sione.it - Grecia Salentina

3 aprileore 06.00Processione dell’AddolorataBisceglie, Concattedrale

ore 09.30Processione del Venerdì di PassioneBitonto, Cattedrale

ore 12.00Venerdì dell’Addolorata - Gallipoli

ore 15.30Processione della B. V. Addolorata a cura dell'Arciconfraternita della Mortedal Sacco Nero Molfetta, Chiesa del Pur-gatorio

ore 17.00Processione della “Desolata” - Ruvo diPuglia, Chiesa S. Domenico

ore 18.30Venerdì di Passione - Processione dellaDesolata a cura della Confraternita delNome di Gesù - Grottaglie, Chiesa Ma-trice

ore 19.00Processione Confraternale dell’Addolo-rata - Andria, Chiesa di S. Francescod’Assisi

ore 21.00Venerdì dell’Addolorata - Gallipoli

9 aprile ore 24.00Processione dell’Addolorata - Taranto,Chiesa S. Domenico Maggiore

ore 02.00Processione della “Deposizione” o degli“Otto Santi” - Ruvo di Puglia, Chiesa diSan Rocco

ore 17.00Pellegrinaggio dei “Perduni” - Pulsano,Chiesa del Purgatorio

ore 18.30Adorazione del Santissimo (“Sepol-cri”), fino alle 12.00 del giorno se-guente, da parte dei Confratelli delCarmine (Bbubbli Bbubbli) nelle princi-pali chiese della città - Grottaglie, Ora-torio del Carmine

ore 19.30Accensione falò - Noicattaro, ChiesaMadonna della Lama

ore 20.00Processione del Primo CrociferoNoicattaro, Chiesa Madonna della Lama

ore 21.00Giovedì Santo - Gallipoli

10 aprile ore 01.00Processione dei Misteri - Bitonto, ChiesaS. Domenico

ore 03.00Processione Penitenziale della MadonnaAddolorata - Trani, Chiesa S. Teresa

ore 03.30Processione dei Cinque Misteri - a curadell'Arciconfraternita di Santo Stefanodal Sacco Rosso - Molfetta, Chiesa di S.Stefano

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ore 08.55Processione dei Misteri Dolorosi - An-dria, Chiesa del Purgatorio

ore 15.30Processione dei Misteri - Pulsano,Chiesa del Purgatorio

ore 17.00Venerdì Santo - Gallipoli

ore 17.00Processione dei Misteri - Taranto, Chiesadel Carmine

ore 17.30Processione dei “Misteri” - Ruvo di Pu-glia, Chiesa del Carmine

ore 18.00Processione di “Gala” del Venerdì SantoBitonto, Chiesa del Purgatorio

ore 18.00Processione dei Misteri - Bisceglie,Chiesa del Purgatorio

ore 18.00Processione dei Misteri per le stradedella città - a cura della Confraternitadel Purgatorio - Grottaglie, Chiesa Ma-trice

ore 20.00Processione della “Naka” - Noicattaro,Chiesa Madonna della Lama

ore 20.30Processione dei Misteri - Trani, Catte-drale

ore 21.00Associazione culturale - Da Betlemme aGerusalemme - www.dababetlemmea-gerusalemme.it - Alberobello, PiazzaleIndipendenza

11 aprile ore 02.00Processione dell’Addolorata - Noicat-taro, Chiesa Santa Maria della Pace

ore 03.00Sabato Santo - Gallipoli

ore 11.15Processione della Pietà a cura dell'Arciconfraternita della Mortedal Sacco Nero - Molfetta, Chiesa delPurgatorio

ore 15.00Processione dei Misteri - Noicattaro,Chiesa Santa Maria della Pace

ore 16.30Processione della “Pietà” - Ruvo di Pu-glia, Chiesa del Purgatorio

12 aprile ore 09.30Processione di Gesù Risorto - Esplosionedelle Quarantane - Ruvo di Puglia,Chiesa di S. Domenico

19 aprile ore 24.00intera giornata - Pellegrinaggio - scam-pagnata al Santuario della Madonnadella Mutata - Grottaglie, Santuario dellaMadonna della Mutata

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Campeggio, caravanning, case pre-fabbricate: l’edizione 2009 di Ex-polevante, in programma alla Fieradel Levante dal 16 al 19 aprile (ora-rio dalle 10 alle 22, ingresso gra-tuito), soddisferà, tra gli altri, gliamanti della vacanza in libertà. Me-rito di una vasta ed aggiornataesposizione di camper, caravan,tende, accessori, case mobili, at-trezzature e tutto ciò che serve peril turismo itinerante e all’ariaaperta.Oggi, peraltro, rappresenta unluogo comune l’idea che il cam-peggio sia sinonimo di vacanzaspartana, fatta di rinunce e adatta

solo a chi ha spirito di adattamentoe sacrificio. I campeggi dei nostritempi, infatti, sono ideali anche peri palati più esigenti e riescono aproporre comfort e qualità intenda, bungalow o casa-mobile. Al-cune di queste ultime sono dotatedi aria condizionata e dispongonodi grandi terrazze in legno mentrele tende da campeggio a casettasono spesso completamente arre-date e lussuose, con letti di confe-zione olandese di fattura stabile,materassi in schiuma di lattice chemantengono fresca la temperaturacorporea e molle rafforzate sui duelati.

Dal 16 al 19 aprile ampia esposizione pervivere al meglio il turismo all’aria aperta

Campeggi e camper, tutte le novità di

Expolevante

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Nell’evoluzione del mercato e dellepreferenze dei turisti stanno ri-scuotendo sempre più successo icamping resort, dotati di un altotasso di comfort ma sempre a con-tatto con la natura, e i camping ad-venture, adatti a chi pratica e amagli sport. E, in un paese a forte vo-cazione turistica come l’Italia, ilcomparto del turismo all’ariaaperta, che ha superato i 64 milionidi presenze, è molto importanteper l’economia nazionale. Dei quasi12 milioni di turisti italiani e stra-nieri che ogni anno scelgono il no-stro Paese per trascorrere unavacanza all’aria aperta e a direttocontatto con la natura, ben 8 mi-lioni utilizzano i campeggi e villaggituristici presenti sull’intero territo-rio nazionale. Dalle ultime cifre di-sponibili risulta che campeggi evillaggi italiani hanno prodotto unfatturato annuo di circa 2,3 miliardie danno lavoro a circa 43.000 ad-detti. Negli ultimi anni la perma-nenza media dei turisti all’internodei campeggi italiani è stata di circa8 giorni. I turisti italiani si fermanomediamente ben due giorni in piùrispetto ai turisti stranieri (9 giorni

contro 7). Il 55% degli arrivi è for-mato da italiani, il restante 45% dastranieri. Negli ultimi dieci annisono cresciute soprattutto le pre-senze dall’Est europeo (Russia, Re-pubblica Ceca, Polonia edUngheria) e da Paesi d’oltreoceano(Canada, Stati Uniti, Giappone eAustralia). Quello del turismo‘open air’ è un settore dinamico evincente sui mercati europei graziealla qualità dei prodotti offerti. Nonè solo un fenomeno economico,ma anche sociale, perché generaaggregazione e tendenze. In cam-peggio è più facile socializzare:condividere strutture e spazi portaa vivere in un clima disteso e dimassima apertura alle nuove ami-cizie.Appuntamento, allora, con tutte lenovità del settore ad Expolevante,che riserverà ampio spazio anchealla cultura, all’arte, alla nautica,alle attività subacquee, alle attrez-zature per la pesca sportiva, agli ar-ticoli ed arredamenti per esterni,alle piscine, al gardening, al mondodei motori, all’arredamento, all’an-tiquariato, agli hobby e ai video-giochi.

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Enrico Brignano in “Le parole chenon vi ho detto”. Teatro Team –Bari, 21 e 22 marzoUno spettacolo musicale straordi-nario e ricco di colore. L’ironia delgrande comico che sa come nonscendere mai nella volgarità, met-terà al vaglio le ansie e le preoccu-pazioni che assalgono l’uomo dellanostra società. Così l’attore com-menta il suo show: “Io più che unavaligia, c’ho un baule, perché sonotante le cose che ho da dire. Ce leho tutte qui, in pizzo in pizzo. E sic-come tenersi le cose dentro non fabene, mi sono tolto sta soddisfa-zione: c’ho fatto su uno spettacolo.E ve lo offrò cosi, un po’ per alleg-gerire sto baule che sta diventandoscomodo da portare in giro, e unpo’ perché mi serve spazio pertutte le cose che non dirò, e chenon farò, nei prossimi anni”.

Gigi Proietti in “Di nuovo buona-sera”. Teatro Team – Bari, 25 marzoDopo “Buonasera”, è “Di nuovobuonasera”. Gigi Proietti riparte da

dove aveva concluso; riparte conuno spettacolo fatto di monologhie canzoni, le più entusiasmantidella sua brillante carriera.Dialettoromano, quello col quale ci giocasenza il minimo sforzo, ma nonsolo. Le sue doti artistiche sonoprovate con questo spettacolo incontesti diversi ma ne escono sem-pre vincenti e da standing ovation.Innovazioni e cavalli di battaglia perun varietà targato Proietti, il mangiapalcoscenici che per l’occasione silascerà affiancare in alcuni momentidalle due figlie, Susanna (attrice) eCarlotta (cantante).

Senza impegno. Teatro Team – Bari,28 e 29 marzoUn vero e proprio one man show,uno spettacolo essenziale con unapovera scenografia ma tantocuore. Maurizio Casagrande tornasul palco con autorevolezza da pro-tagonista. Gli riesce facile vestire ipanni da intrattenitore date le suequalità interpretative; ma qui famolto di più. Su e giù per il palcocondotto per mano da spunti mu-sicali che lo portano ad aprire ilcassetto dei ricordi. Un filo musi-cale che passa attraverso Perderel’amore, Parole Parole, Reginella.Con lui sul palco Ernesto Lama,Francesca Calogero e soprattuttoAntonio Casagrande.

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Centenario della nascita di JoéLimòn. Teatro Curci – Barletta (BA),29 marzoLa Limòn Dance Company è oggitra le più rinomate compagnie didanza al mondo. Fondato nel 1946,il gruppo è la dimostrazione checon tenacia e talento si può so-pravvivere alla morte del propriofondatore. Da anni girano il mondoesibendo la danza ai suoi massimilivelli, oscillando nei loro spettacolitra i classici della modern dance ei nuovi lavori dei coreografi con-temporanei. Modello per il pano-rama mondiale della danza, laLimòn Dance Company unisceespressività e tecnica fino ad es-sere acclamata come capolavorodella danza americana.

Gene Gnocchi in “Cose che misono capitate”. Teatro Team – Bari,30 marzoRileggere in compagnia degli spet-tatori una lastra grigia dopo unconsulto medico e riscoprire tuttociò che nella vita non ha saputoesternare. Piccole cose, avveni-menti, incontri, paesaggi, disav-venture, persino un concorso di

bellezza per l’uomo più bello delmondo dove presto si accorse diessere uno dei due soli parteci-panti, l’altro era il suo gemellobello. Gene Gnocchi punta dritto:faccia da simpaticone, cadenza ri-dicola, ripercorre in modo asetticouna vita intera e conclude con la ri-soluzione di un dilemma fonda-mentale: meglio mangiare prima odopo di andare a teatro?

Angels in America. Fantasia gay sutemi nazionali. Teatro Piccinni –Bari, 1-5 aprileNew York, 1985, due coppie: unarelazione gay, quella fra Louis Iron-son e Prior Walter, e il matrimoniofra un avvocato mormone e unagiovane donna depressa. Lo spet-tacolo intreccia le loro storie por-tando sul palcoscenico temiprovocatori sotto forma didramma-commedia che unisce do-lore e commozione con ironia eleggerezza. L’opera è di Tony Ku-shner con traduzione di Mario Cer-vio Gualersi regia di FerdinandoBruni e Elio De Capitani.

La tragedia del dottor Faust. OdaTeatro – Foggia, 2 aprileIl Bene e il Male abitano dentro di

Teatro

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Faust nella tragedia di Goethe. Lospettacolo, produzione Teatro LeForche, porta in scena questo an-tico ineliminabile contrasto. Il beneè il Divino che inconsciamenteopera in lui, il male è presente, tan-gibile in Mefistofele, personaggioche lo attira di continuo verso i li-miti umani e non gli permette l’ap-prodo al Divino. Una battagliaforte, struggente che richiede unavittima sacrificale: ed ecco sullascena l’innocente Margherita. Laregia è di Carlo Formigoni, ancheattore assieme a Giancarlo Luce.

Gianfranco Jannuzzo in “Girgentiamore mio…”. Teatro Team – Bari,4 aprileDello spettacolo così scrive l’au-tore: ''Mi piacerebbe riuscire, rac-contando la mia città, a raccontarela mia Sicilia; o viceversa poco im-porta. Una Sicilia allegra e amara,spensierata e triste, meravigliosa espietata, solare e introversa, indo-lente e attiva. Isola, forse, ma sicu-ramente Ponte per mille culture.Raccontarne le contraddizioni. LaSicilia ricca, fertile, ubertosa di Fe-derico II “Stupor Mundi” e la Sici-lia umiliata, ferita e vilipesa dellestragi e dei caduti ''Orror Mundi''.Vorrei provare a raccontare gliAgrigentini: curiosi, indifferenti, ge-nerosi, leali, fatalisti, pigri, ospitali,rassegnati, intelligenti e vitali. Ho im-parato ad amare Agrigento grazie al-l'amore che ne avevano e che nehanno i miei genitori. Quando cisono nati loro si chiamava: Girgenti”.

La passione delle troiane. TeatroMercadante – Cerignola (FG), 7aprile (info 0885417347) / TeatroItalia – Gallipoli (LE), 23 aprile (info0833.266940)Il dolore straziante di una madreche vede morire il proprio figlio: latragedia “Le Troiane” di Euripide sifonde qui con il tema storico e re-ligioso della passione di Cristo. Iltutto è portato in scena con neniefunebri prestate dalla tradizionegrika che rendono la rappresenta-zione un misto tra concerto e spet-tacolo. L’idea e il progetto sono diSalvatore Tramacere, affiancatonella regia da Antonio Pizzicato.

Antonio Cornacchione in “Satire li-riche”. Teatro Team – Bari, 16 aprileUn Berlusconi che telefona in ognispettacolo a Cornacchione. Lui, ilcomico, non potrebbe chiedere dipiù dopo il lungo sodalizio a di-stanza tra i due. Satire liriche è unconfronto di un’ora e mezza con larealtà italiana, il tutto musicato daCarlo Fava. Crisi economica, vio-lenza dilagante e problemi made inItaly sono sviscerati sul palco conlo sghignazzo di chi affronta la re-altà guardandola con mente pun-gente. E Cornacchione conclude:“E alla fine anche voi potrete dire:‘Meno male che silvio c’è’”.

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MUSICA

White Queen. Tequila Bum Bum –Alezio (LE), 19 marzo / Naxos – SanMichele Salentino (BR), 10 aprileUna tribute band nata nel 2003 cheda allora gira l’Italia portando con séla musica, la teatralità e il trasformi-smo dei storici Queen. Fedeli piùche mai agli originali, per ciascuncomponente del gruppo, sorpren-dono per movenze, abbigliamento euna presenza scenica da professio-nisti. I cinque ragazzi fanno divertiree rivivere gli altrettanti idoli diquello che fu un momento magicoper la musica. Riportano in vita adogni esibizione la trasgressività conla quale Freddie Mercury e compa-gni affascinarono milioni di fan, di-vulgando alle nuove generazionil’immortale musica della leggendaQueen.

Suoni a Sud: concerto Solo pianodi Enrico Pieranunzi. Teatro Pai-siello – Lecce, 20 marzoPianista, compositore, arrangia-tore, il nome di Enrico Pieranunzi èscritto a chiare lettere nell’albo deimigliori musicisti del panorama jaz-zistico italiano e internazionale.Oltre 70 cd registrati ed esibizionida maestro nei più importanti fe-stival europei e statunitensi. Lecceè onorata di ospitare la sua grandepersonalità artistica in un live checomprenderà esecuzioni tratteanche dal suo ultimo lavoro dedi-cato alla musica di Domenico Scar-latti. Improvvisazione jazz e musica

classica saranno protagoniste abraccetto di un live da cultori.

Massimo Ranieri in “Canto perchénon so nuotare… da 40 anni”. Ci-nema Teatro Nuovo – MartinaFranca (TA), 27 marzoE’ l’icona della musica italiana e na-poletana degli ultimi decenni. Ungrande show: uno spettacolo disuoni, emozioni, interpretazioniche non ha eguali nel panorama ar-tistico italiano. Massimo Ranieri dinuovo in Puglia, torna con “Cantoperché non so nuotare… da 40anni”, la sorprendente produzioneche dallo scorso anno gira l’Italia.Infaticabile e passionale, il suo ta-lento storico affascinerà nel rac-conto in musica e danza delle tappeemozionanti della sua vita che lohanno portato fino qui. Le coreo-grafie sono quelle rinomate diFranco Miseria e i costumi, splen-didi, di Giovanni Ciacci.

Bandabardò. New Demodè – Mo-dugno (BA), 28 marzo“Siamo per la rivalutazione dei rap-porti umani, dei miscugli razziali eculturali. Lottiamo per un mondo amisura di donna e di bambino e pervedere un giorno trionfare allegriae gentilezza”. Questo il manifestopolitico di una band che ha oltre-passato i 15 anni di carriera. Già,perché i Bandabardò nascono l’8

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marzo del 1993 e da allora non sisono mai fermati. Su e giù per l’Ita-lia, e non solo, per far sperimen-tare a tutti quanto sia bello cantareinsieme come si usa fare duranteuna festa tra amici. Eclettica, ver-satile, la loro musica è fatta di fiatie percussioni, batteria, chitarre ebonghetti. La serata diventa dav-vero una festa.

Biagio Antonacci. Barletta Paladi-sfida – Barletta (BA), 29 marzoL’amato cantautore milanese da unbel po’ non lascia orfani i suoi nu-merosi fan. Un cd dietro l’altro, untour dopo l’altro. E’ ripartito infattia gennaio Biagio Antonacci in giroper l’Italia a cantare l’amore, a farinnamorare con ballate e pezzi piùdecisamente movimentati. “Il cieloha una porta sola” resiste saldo inclassifica e intanto il progetto livechiude una fase in bellezza e in bel-lezza ne apre una nuova. Prima illive si è fatto più intimo con per-formance nei maggiori teatri ita-liani, da marzo si cambiascenografia e ci si tuffa ancora neipalasport pronti a stuzzicarel’anima rock di Antonacci e fan.Splendido spettacolo, da non la-sciarsi sfuggire.

Javier Girotto. Teatro Kennedy – Fa-sano (BR), 31 marzo / Teatro Pai-siello – Lecce, 1 aprile

Sassofono, influssi sud-americani,striature argentine e una compo-nente jazzista preziosa ed eleganteche lo ha avviato verso le sonoritàdel nord america: questo l’intelli-gente percorso artistico di JavierGirotto. Ora torna in Puglia per unadoppia tappa, due live in cui saràleader carismatico di un gruppoche ama seguirlo nei ritmi e nelleinteressanti intenzioni artistiche.Sono scomposizioni ritmiche estrutture accordali ma soprattuttouna splendida voce strumentalecon la quale l’argentino trasmettepuntualmente al suo attento pub-blico uno spettacolo dalle venatureraffinate che sfiorano melodie no-stalgiche da sempre particolar-mente apprezzate dagli amanti delgenere.

Franco Battiato. Teatro PoliteamaGreco – Lecce, 4 aprileIl maestro catanese è tornato. Ov-viamente in gran stile come gli siaddice. Live in theatre ’09 ormai dafine gennaio accompagna il musici-sta, regista, cantautore e pittoreBattiato, in giro tra il suo raffinatopubblico che non manca di omag-giarlo ad ogni data. Scenografia ri-dotta all’essenziale per il suospettacolo che lascia spazio solo aperformance eccellenti ed esecu-zioni da maestro. Il concerto a Lecceriproporrà quel clima rilassato econfidenziale che il suo pubblico,adulto e musicalmente maturo, amae condivide da sempre.

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MUSICA

Micheal Nyman Band “50.000photos can’t be wrong”. TeatroCurci – Barletta (BA), 4 aprileUn appuntamento particolarissimoe prezioso per gli amanti del genere.Sul palco pianoforte, viola, violino,violoncello, sax, flauto, tromba,corno francese, trombone, tuba ebasso elettrico. Questo basta a farcapire la qualità della serata propo-sta dalla Michael Nyman Band, natadall’orchestra che accompagnavaNyman durante l’esecuzione delCampiello di Goldoni nel 1976. La-vorandoci su, ecco il gruppo di ec-cellenza che ormai da anni gira ilmondo entusiasmando gli intendi-tori. Melodie vigorose, forti, mallea-bili ma decisi ritmi, esecutori raffinatidi musiche pregiate, e dall’altra parteuna platea sempre gremita.

Almamegretta. Demodè Dico Live –Modugno (BA), 11 aprileReduci dagli impegni estivi che lihanno visti su palchi di prestigiosifestival e club nazionali, instancabiliportano in giro per l’Italia ancora illoro nuovo Tour 2008/2009. Capi-tanata da Gennaro T, la band prendeil nome da termini tratti da un dia-letto a cavallo tra il tardo latino e gliinizi del volgare e che significa‘anima migrante’. Nome che il

gruppo calza alla perfezione visto lospirito libero che contraddistingueda sempre le loro sonorità, oscil-lanti tra reggae, rhythm & blues,canzoni napoletane e nenie arabe. Illoro sapore partenopeo affascina leanime migranti di ogni terra.

Checco Zalone. Teatro Sala Mar-gherita – Putignano (BA), 16 aprileCe l’ha fatta. Anche lui Checco Za-lone, star indiscussa delle seratetargate Zelig, ha un live tutto suo.Una parodia che ha fatto fortuna,nata per scimmiottare il cantanteneomelodico napoletano che cantaalle grandi feste e finita per riela-borare tutti i generi musicali. Da al-lora Checco Zalone ne ha fatta distrada e, di festa patronale in festapatronale, è andato in tv, ora in tea-tro. Raccogliendo consensi per lasua intelligenza artistica ha rac-colto anche uno stuolo di fan. L’im-mancabile uso scorretto dellagrammatica italiana fa furore neisuoi pezzi, pronti a raccontare chic-che ridicole e paradossali dellavita. Trasforma i sentimenti, ribaltai ruoli, imita, canta e piace.

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Pacifico in concerto. Bitonto (BA),17 aprile / Torremaggiore (FG), 18aprileSi tratta del tour che accompagna

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l’ultimo lavoro del cantautore mila-nese. Il suo ritorno discografico sichiama “Dentro ogni casa” e arrivadopo gli album del 2001, quellod’esordio, poi del 2004 e 2006.una giovane carriera che sa farsielegantemente spazio nel pano-rama musicale italiano e chegiunge oggi a vantare partecipa-zioni nell’album come quella diGianna Nannini, nel brano “Tu chesei parte di me”. Al Chiascia di Bi-tonto, Pacifico proporrà le sue de-licate ma decise sonorità perallietare chi già lo ama e convin-cere chi lo vuole musicalmente co-noscere.

Renzo Arbore e L’Orchestra Ita-liana. Teatro Team – Bari, 18 aprileUna carriera lunga cinquant’anni,un’impronta significativa nel pano-rama dello spettacolo, dalla radio

alla televisione, Renzo Arbore conla sua affiatata Orchestra non sistanca e gira il mondo regalandodal vivo le emozioni della musicanapoletana classica che tra il 1992e il 1998 ha racchiuso in cinquealbum. Finora hanno riempito consonori sold out teatri e arene, di-vertendo e facendo ballare a ritmodi swing, jazz e blues. Un reperto-rio di intramontabili pezzi eseguiticon passione che anche il pubblicobarese non aspetta altro di gustare.

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Sguardi di cinema italiano. Monopoli(BA), fino al 20 marzoSi conclude a marzo la lunga rassegnache ha portato così tanta cinematogra-fia in quel di Monopoli. Anteprime na-zionali, opere prime, pellicoleprovenienti da Festival nazionali e stra-nieri e poi i tanti lavori dei cineasti pu-gliesi. Lo scopo della manifestazione,come precisato dal direttore artisticoMichele Suma, è stato proprio di por-tare l’attenzione degli spettatori sul ci-nema italiano per un periodoprolungato. L’evento è alla sua decimaedizione e ribadisce ancora come il ci-nema sia intrattenimento ma anche esoprattutto cultura in chiave artistica. Il20 marzo si conclude con 'La cena diEmmaus' di Josè Corvaglia e 'Sogno diuna notte di mezza estate' del registapugliese Pippo Mezzapesa.

L’Autunno si colora di rosa. Margheritadi Savoia (FG), fino al 21 marzoL’iniziativa va avanti con enorme suc-cesso dallo scorso ottobre a testimo-nianza della grande passione chel’uomo ha per la natura che lo circonda.Dall'alba al tramonto ogni giorno si ten-gono visite guidate al Museo, ZonaUmida e Salina di Margherita di Savoia.Uno splendido viaggio colorato di rosa,tra storia, natura, montagne di sale e fe-nicotteri. Sono oltre 3781 gli ettari dizona umida di valore internazionaledove abita una estesa colonia di feni-cotteri rosa, la più grande d’Europa. Peri naturisti è l’ideale scoprire questi luo-ghi incantati nel loro perfetto e incon-taminato equilibrio con l’uomo.

Festival del CinemaEuropeo. Lecce, 31marzo-5 aprileLa rassegna, ideata eorganizzata dall’As-sociazione Culturale‘Art Promotion’ e ri-conosciuta dal mini-stero per i Beni e leAttività Culturalicome manifestazione d’interesse nazio-nale, spegne dieci candeline. Si tratta diun traguardo importante per uno degliappuntamenti con il cinema europeo,ormai divenuto tra i più riconosciuti nelpanorama italiano. Il primo evento dellamanifestazione è con Puglia Show, lasezione dedicata ai cortometraggi deiregisti pugliesi fino ai 35 anni di età.

Calcio: Italia-Irlanda.Stadio San Nicola –Bari, 1 aprileLa partita delle quali-ficazioni ai Mondialidel 2010 tra l'Italia el'Irlanda guidata daGiovanni Trapattoniporterà gli azzurri dinuovo a Bari dopo

due anni esatti. Ma questa volta nonsarà solo calcio. In programma a corol-lario dell’evento sportivo, ci sono ma-nifestazioni musicali, mostre e incontririguardanti la cultura celtica. Si inizia lanotte prima della gara con un concertodi gruppi locali che suoneranno musicairlandese. Ma evento tra gli eventi, è l’atteso ar-rivo della Coppa del Mondo, rigorosa-mente sigillata e visitabile in salaconsiliare dal 30 marzo all’1 aprile.

Ciao Italia 2009. Varie sedi, 15-19 aprileDa Bari a Lecce, passando per altretappe cittadine: Ciao Italia sarà l’eventodi aprile per la Puglia del turismo. Sbar-cheranno nel tacco d’Italia 200 ristora-tori italiani nel mondo e 100 tragiornalisti e imprenditori. Per l’occa-

EVENTI

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sione sono chiamate a raccolta leaziende agroalimentari di qualità dellaregione e le scuole di formazione delleprofessioni alberghiere e turistiche. Laconvention diventa evento di massacon incontri, serate, manifestazioni, iltutto mirato a far emergere la ristora-zione italiana all’estero (oggi conta ungiro d’affari pari al 27 milioni di euro) enello specifico del made in Puglia.

Expolevante. Bari, 16-19 aprileUn appuntamento irrinunciabile per ilmercato meridionale. La Fiera delTempo Libero più importante del SudItalia quest’anno prevede ingresso gra-tuito tutti i giorni, che saranno quattroe non come di consueto nove. Turismo,nautica, arredamento, oggettistica,giardinaggio, fitness e così via fino adaccontentare ogni desiderio anche delvisitatore più esigente. Il quartiere fieri-stico in questi giorni diventa vivace ecentro d’attrazione prestigioso propo-nendo, accanto agli spazi espositivi, di-mostrazioni e tornei sportivi, esibizioniartistiche e kermesse gastronomiche.

Una star in tour.Castrignano deiGreci (LE), 16aprile / Trani(BA), 17 aprilePartita lo scorso12 febbraio daPerugia, la ker-messe itineranteideata dalla Can-tina Produttori di

Valdobbiadene è alla sua seconda edi-zione e ha scelto aprile per le due tappepugliesi. Per gli amanti del vino le metedove stare insieme degustando un ot-timo vino sono il Caffè Manhattan a Ca-strignano dei Greci e il RistoranteOrangerie a Trani. Gli appuntamenti,dalle 17 alle 20, rientrano nel lungo pro-gramma che toccherà le altre regioni

fino a giugno, realizzato per portareovunque il sapore inconfondibile delvino trevigiano: bollicine, gusto fruttatoe, da non sottovalutare, ottimo rap-porto qualità - prezzo. Per un vino pro-tagonista, ci sarà semprel’accompagnamento squisito di pro-dotti locali.

Premio Biol 2009. Monopoli, 20-25aprileTornano in vetrina e in competizione imigliori oli bio-extravergini dei vari con-tinenti. Il programma completo dellamanifestazione, che prevede comeormai di consueto da 14 anni appunta-menti nelle varie regioni olivicole ita-liane ed estere, comprende eventiculturali, gastronomici e tecnici. Il tuttosarà ottimo corollario del rinomatoconcorso internazionale che sceglie an-cora Monopoli per la chiusura del-l’evento abbinando così, per il secondoanno consecutivo, Biol a BiolFish, il pro-getto che avvicina olio e pesce unendoproduzione, mercato e consumatori.

Amet, cento anni di storia. Palazzo Pal-mieri – Trani (BA), fino al 31 maggio La mostra celebrativa per i 100 anni del-l’Amet, l’azienda municipalizzata del-l’energia della città di Trani è visitabiledallo scorso novembre e resterà apertafino alla fine di maggio ogni sabato edomenica. L’allestimento a cura di Enzo Guacci eVittorio Salvagno, è un omaggio allastoria dell’azienda costruita intorno atappe fondamentali di sviluppo tecno-logico.

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C’era una volta la “Grecìa”, un Salentoche parlava, pregava, cantava nella lin-gua dei greci. Dei tanti centri di fiorentegrecità, sparsi nel Salento, ne sono so-pravissuti nove (Calimera, Coriglianod’Otranto, Martignano, Sternatia, So-leto, Zollino, Castrignano dei greci,Martano e Melpignano), dove ancorarimane qualche brandello dell’anticacultura.La “grecità” nel Salento ha radicimolto profonde: per scoprirne l’originebisogna risalire ai primi colonizzatoridella Magna Grecia, venuti a mesco-larsi con le genti Messapiche. Dopo laparentesi latino-cristiana, il Salento havissuto poi la seconda “grecità”, quellabizantina, di cui restano tracce cospi-cue. Con la fine dell'Impero Romanod'Occidente, nel 476, il Salento pas-serà sotto la giurisdizione dell’ImperoRomano d'Oriente, e ciò condurrà adun radicale mutamento dei comporta-menti sociali, in particolare con l'ab-bandono dei grandi insediamentiurbani, a favore di piccole comunità di-slocate nelle campagne. Iniziava così laciviltà delle grotte, che si diffonderà Intutto il Salento, pur agevolata dallageomorfologia del luogo. Si diffondeanche nel Meridione d'Italia, il mona-chesimo eremitico già iniziato inoriente.Si sparsero così i 'lavrai', eremicomposti da celle e grotte isolati, or-ganizzate intorno ad un luogo comunedi culto, che diventarono sede per lacelebrazione dell’eucaristia. Nel frat-tempo, l'iconoclastia diffusasi in AsiaMinore a partire dal 725 per l'iniziativadi Leone III l'Isaurico (717-741) e la con-seguente persecuzione, generò feno-meni migratori di monaci cheprovenienti da quelle aree, nel Salentoscoprirono un approdo ideale. Germo-glia così una forma d'arte sacra fedeleai santi del culto bizantino che farà na-scere bellissimi capolavori non solonelle forme ipogee delle cripte, maanche in chiesette che cominciarono ariempire la regione. È questo il periodoche vede il Salento presentarsi sul mo-dello del rito greco che durerà per se-coli, sino 1583 quando il sinodo

diocesano presieduto dall'arcivescovodi Otranto Pietro Corderos decise uffi-cialmente l’abbandono dei rito greconel Salento, tuttavia, ancora ebbe con-tinuazione sino al XVIII secolo. È in que-sto vivace scenario che sicomprendono due meraviglie dell'artebizantina: la chiesa rupestre dei S.S.Stefani e la cripta di S. Maria degli An-geli, rispettivamente a Vaste ed a Pog-giardo.La chiesa rupestre dei S.S. Stefanisorge non lontano dal sito delle chiesed'epoca tardo romana e della necropolipaleocristiana, con il cui culto essaquasi certamente costruisce una suc-cessione. Incavata nella pietra, è diforma basilicale, con tre navate termi-nate da absidi, cadenzate da due file ditre pilastri a sezione quadrangolare;lungo il perimetro molte sono le nic-chie ornate da affreschi di diverse epo-che, dal X al XVI secolo, questi ultimispesso sovrapposti a dipinti più anti-chi. L'ingresso mostra tre accessi adarco, solo uno dei quali ancor oggi pra-ticabile.Intorno al sito la presenza di grotte,parte delle quali adiacenti ad una mas-seria, rende presagibile l'esistenza di

La Puglia e l’Oriente

Alla scoperta delle tracce bizantine nel Salento

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un ampio abitato monastico rupestre.Sulla sinistra dell'ingresso il ciclo pitto-rico, abbastanza articolato, cominciacon una Vergine con Bambino, seguitada un arcangelo e dall'effigie di S. Mi-chele; sul lato destro apre invece la fi-gura della Madonna di Costantinopoli,seguita dalle immagini di S. Antonio, S.Pietro, S. Caterina, S. Nicola e da altridue difficili da riconoscere, forse i SantiGiorgio e Demetrio.Nell’estremità delle navate, nelle rela-tive absidi ricurve, a destra la raffigu-razione di Cristo fra gli ArcangeliMichele e Gabriele, a sinistra S. Nicolatra S. Basilio e S. Gregorio Nazianzeno,al centro la Vergine e S. Giovanni inuna scena dell'Apocalisse; tra le absidile figure di S. Eligio e di S. AntonioAbate. Parecchi altri affreschi abbelli-scono le superfici dei pilastri, con leImmagini, tra le altre, di S. Filippo, S.Andrea, S. Pantaleone, S. Martino e,sulla superficie rivolta all'ingresso deidue pilastri centrali, le figure di S. Ste-fano, che danno il nome alla cripta.La cripta di S. Maria degli Angeli, doposecoli di abbandono, fu restituita allaluce nel 1929, entro i confini dell'abi-tato di Poggiardo, sotto la sede stra-dale di Via Don Minzoni (nei pressidella Chiesa Matrice).L'architettura, anche questa di formabasilicale, è a tre navate, le quali si ri-solvono in altrettante absidi curve, conla volta sostenuta da quattro pilastri,due dei quali franati poco dopo il ritro-vamento della struttura. Ben definita èla divisione tra il "naos", parte prospi-ciente la zona absidale, ed il "bema",precisamente la sede absidale, distin-zione costruita attraverso un'iconostasilitoide che poneva in contatto le duearee attraverso stretti accessi. Partico-lare il punto fuori asse della parete difondo, la quale, dopo lo scavo, fu quasicertamente oggetto di una sistema-zione nel senso più proprio della litur-gia, ossia verso oriente. Al tempo dellascoperta la situazione della cripta sipresentava assai danneggiata, e perciò,con una audace decisione, gli affreschifurono staccati dalle pareti, restaurati,e pertanto nel 1975 riposti in una strut-tura-museo ipogea, volutamente creatain Piazza Episcopo, all'interno dellaquale il limite originario della cripta èstato indicato sulla pavimentazione, egli affreschi composti su pannelli nellaposizione primitiva.Se ciò da un latoconcorse ad un’eccellente manteni-mento degli affreschi, dall'altro causòl’abbandono della cripta originaria, chesolo in questi anni è stata resa oggetto

di adeguati ristrutturazioni, nonché diun'interessante idea: al suo internocompariranno riproduzioni degli affre-schi, resistenti all'azione degli agentiatmosferici, raggiungendo così un dop-pio circuito: le opere autentiche in unhabitat salubre e custodito, la parte ar-chitettonica resa di nuovo praticabile efornita del suo ciclo pittorico. Come la-sciano ipotizzare le molteplici grotteancora esistenti sotto le case dei cen-tro storico, anche questa cripta dovevaessere parte di un grande abitato mo-nastico, come caratteristico dei mona-steri a "lavrai", e quasi certamenteanche di un villaggio rupestre con in-sediamenti civili. Particolarmente con-siderevole il ciclo degli affreschi: nel"naos", sulla parete a destra dell'in-gresso, compaiono contenute in riqua-dri policromatici le figure di un santovescovo (forse San Nicola), San Gior-gio nell'atto di infilzare il drago, e, que-ste tutte in dittico, San GregorioNazianzeno e San Giovanni Teologo,San Anastasio e Cristo con ai piedi laMaddalena, San Demetrio e San Ni-cola. I muri posti a dividere il naos dalbema raffigurano le immagini di SanGiovanni Teologo a destra e San Gio-vanni Battista a sinistra; degli affreschiche ornavano il pilastro caduto nonresta traccia; tuttora visibili piuttostoquelli che abbellivano il pilastro ri-messo nel museo, che raffigurano SanGiorgio, una Vergine con Bambino, edun santo sconosciuto. Nuovamente asinistra del naos sono ritratti San Mi-chele e San Giuliano e, nella parte fi-nale una Vergine con Bambino e SanNicola. Nel bema di peculiare bellezzaè l'abside centrale, rappresentante unaVergine con Bambino posta tra gli Ar-cangeli; l'abside di sinistra accoglie unArcangelo Michele, invece sui setti trale tre absidi sono riprodotti a sinistraSanto Stefano ed a destra San Lorenzo;sulla parete di sinistra i Santi Cosma eDamiano.

Antonio Calisi

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Vi sono alcuni punti fermi in un mo-mento che non pochi osano definirestorico per uno dei più piccoli paesidella Terra di Bari insieme a Binetto ePoggiorsini. Punti che traccianostrade di sviluppo economico, di cre-scita culturale, di benessere sociale.Vediamoli. Nell’ambito del Pirp – Pro-gramma integrato per il recuperodelle periferie - pubblico e privatohanno lavorato a braccetto. E, setutto andrà per il meglio, dopo l’am-missione ai finanziamenti regionali, sipotranno effettuare interventi edilizi(alloggi di edilizia agevolata e con-venzionata) e infrastrutturali (da uncomplesso parrocchiale a un parcocomunale nell’ex pollaio, da unascuola materna a piste ciclopedonali,dalla sistemazione del mercato co-perto al verde in via Pola e corso Vit-torio Emanuele. Dallo sviluppofuturibile alla realtà. Se da un latol’iniziativa privata ha consentito laposa della prima pietra in una strut-tura alberghiera nel complesso resi-denziale Terra Alta, dall’altro fervonoi lavori per la rinascita del castelloCaracciolo. Per i quali l’amministra-zione comunale presieduta dal 2004da Michele Laporta, ha ottenuto fi-

Prossima alla scadenza elettorale,la giunta di centro-sinistra presie-duta da Michele Laporta (nellafoto) è composta dal vice sindacoMichele De Santis, delegato alleAttività produttive, Polizia muni-cipale e Ambiente; Gianni DiGioia che si occupa di Tributi eUrbanistica; Marco Visceglia (Bi-lancio, Patrimonio, Sport, Culturae Pubblica istruzione) e infine dal-l’assessore Patrizia Marzo con de-lega ai Servizi sociali e allePolitiche giovanili.

nanziamenti regionali nell’ambito diBollenti Spiriti. Il castello risale all’11°secolo ed è stato acquistato dal Co-mune nel 2004. Ospiterà, fra l’altro,

Il castello dello sviluppoUna vivacità mai registrata prima. E i bastioni deiCaracciolo saranno trasformati da Bollenti Spiriti

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laboratori al servizio della creativitàdei giovani nel campo dell’arte, dellamusica, degli audio-visivi, con l’uti-lizzo delle tecnologie informatichepiù all’avanguardia. E poi c’è lo sport.Che guarda al di là dell’avventuradella squadra di calcio che sta pri-meggiando in Seconda categoria eche è molto vicina al salto di qualità.La cittadella dello sport, che saràrealizzata con capitali privati, saràpresto realtà. Si comincerà propriodal campo di calcio in erba sintetica,per passare a campi da tennis, campipolivalenti, aree a verde attrezzato. Einfine c’è la scuola. La realizzazionein viale Olimpia di un polo scolasticoche prevede un plesso già realizzatosu un’area di oltre seimila metri qua-drati e, con i finanziamenti previstidal Pirp, dovrebbe comprendereanche una nuova scuola per l’infan-zia.

Nietta Laricchia

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Il patto di gemellaggio tra Cellamare eMartos è stato sottoscritto il 28 giugno2008. Cittadina spagnola di circa 25 milaabitanti, Martos, nella provincia di Jaen,in Andalusia, a sud della penisola iberica,è accomunata alla piccola località a suddi Bari dalla fede popolare in Sant’Ama-tore. Originario di Tuccitano, antica lo-calità nei pressi di Martos, Amadorvisse nel IX secolo e cadde vittima deimusulmani il 30 aprile dell’855. La vi-sita della delegazione andalusa è statouno dei momenti più importanti e si-gnificativi della storia recente di Cellamare. “E’stato – dice Michele Laporta, che ricorda con nostalgia i giorni della vi-sita della comitiva guidata dalla alcaldesa Sofia Nieto (nella foto),primo sindaco donna di Martos - un punto di partenza per una colla-borazione importante e duratura che dovrà vedere coinvolti soprat-tutto i cittadini, veri protagonisti delle manifestazioni dello scorso annoe di tutto quanto accadrà in futuro”. Il gemellaggio è stato finanziatonell’ambito del programma Europa per i cittadini. n.l.

Il sindaco e l'Alcaldesa

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Il servizio fotografico è di Giuseppe Pavone

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Alle 18 e 30 del 25 aprile Cella-mare farà un salto nel passato.Oltre quattrocento anni. Strade estradine saranno invase da de-cine di figuranti in costumi del di-ciassettesimo secolo. Il corteo,sotto la direzione artistica di An-drea D’Ambruoso, ricorda la con-segna della reliquia diSant’Amatore al principe Dome-nico Del Giudice. L’episodio, rac-contano i libri di storia patria,risale al 1670. La manifestazioneè organizzata dal Comune di Cel-lamare in collaborazione con ilcentro musicale Divenire. “La re-liquia del santo spagnolo – spiegaMichele Laporta che, oltre aprimo cittadino, è storiografo diCellamare - è conservata nellachiesa di S. Maria Annunziata. Fudonata da papa Clemente X alluogotenente del re di Napoli donPietro D’Aragona. Questi si recòdal pontefice, a capo di una dele-gazione che comprendeva Dome-

nico De Iudice, principe di Cella-mare e duca di Giovinazzo. La re-liquia fu poi donata alla chiesa diCellamare. Mentre sappiamo concertezza – conclude Laporta - chela reliquia fu donata da Clementea Pietro D’Aragona tra il 1670 e il1676, non sappiamo con preci-sione quando questa fu donatadal De Iudice alla chiesa ma-trice”.

n.lar.

Un salto indietro di 4 secoli

La solenne processione di Sant'Amatore

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Altamura

Dove c’è un leone c’è sempre unaleonessa. Specie a Altamura, Leo-nessa di Puglia. Appoggiato a unodei due felini a guardia dell’impe-rioso portale della splendida cat-tedrale, Paolo Cappiello sorridesornione. Ha stabilito un recordforse imbattibile: il più vecchiocalciatore a segnare un gol in unapartita di calcio in un torneo im-portante del calcio regionale. Il piùimportante, l’Eccellenza. Nellacommedia agrodolce che divennel’anno scorso l’esperienza delLeonessa Altamura – perse tutte lepartite ma vinse la sfida mediaticafinendo sui giornali di metta Italiae solleticando le televisioni nazio-nali, da RaiUno a Sky. Cappiello di-venne uno dei simboli di quellasquadra che fece della propria de-bolezza la forza d’urto: “Per-demmo sempre ma diventammouna macchina di simpatia, fino atrasformare in una sorta di festasenza confini la partita ripresa daQuelli che il calcio, con il miticoTotò Schillaci che giocava con la

(Segue a pagina 36)

Varcando la soglia di Porta di Barientri in un una strada-museo. E’corso Federico II di Svevia, “rifon-datore di Altamura”. La città hamolteplici cuori pulsanti. La strada,a tratti stretta al pari di un budelloligure, è arteria vitale, quasi unagiugulare della città appollaiatasulle colline dell’Alta Murgia. Dopola piazza che porta al Municipio,appare, quasi inaspettata, l’impo-nente mole della cattedrale. Epiazza Duomo. E’ qui che sorge una delle vetrinepiù rinomate di Puglia, la maisonCappiello. Che porta tuttora ilnome Stefano a ricordo del suofondatore. “Era il 1892 – raccontaPaolo, uno dei due rampolli conStefano della famiglia Cappiello –quando il bisnonno Stefano fondòla ditta, aprendo la bottega in viagià Corte d’Appello, non molto di-stante”. I ricordi sciolgono occhi ecuore del 48enne commerciante al-tamurano, seduto a un tavolinodello storico Caffè Ronchi, quellodella Striccoli, la casa del notissimoelixir di noce, il Padre Peppe. “Piùo meno nella seconda metà deglianni Trenta, l’occasione di trasfe-rire la bottega in pieno centro, difronte alla cattedrale”. Dalla finedel XIX secolo, di padre in figlio, iCappiello si sono tramandati l’atti-vità commerciale. E, col tempo, iCappiello sono diventati “la” modadi Altamura. Con un segreto: maisopra le righe. “In effetti – spiegaPaolo – ad un livello alto dell’offerta

Fashion in piazza DuomoDi fronte alla splendida Cattedrale, una

delle “Centovetrine” di Puglia. Moda e modi della maison Cappiello

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Un viaggio anche breve a Altamuranon può non tener conto di piazzaDuomo e della Cattedrale federi-ciana, del Pulo (caratteristica dolinacarsica a forma di imbuto), dellacava dei dinosauri (eccezionale gia-cimento paleontologico dove sonostate scoperte migliaia di impronterisalenti a 80 milioni di anni fa),della cripta rupestre e delle grottedella masseria fortificata di Jesce(antica stazione di posta romanalungo l’antica via Appia), delle Muramegalitiche e dell’“uomo”, restiominidi risalenti ai primordi del-l’umanità. Non si può non entrare inuna delle centinaia botteghe delpane, dagli antichi forni a legna aquelli più moderni che tuttavia pro-ducono sempre all’insegna dellatradizione che ha fatto conoscerenel mondo il pane di questa terra.Si diceva della cattedrale. Vennefatta costruire da Federico II, quasicontemporaneamente alla fonda-zione della città, nel 1232. In partedistrutta da un terremoto, venne ri-

costruita nel 1316. Non mancano lediscussioni attorno a un complessoarchitettonico in uno stile variegato.L'originario stile romanico-pugliese,classificato più propriamente "fe-dericiano" per l'impronta personalee geniale di Federico II e anche peril fatto che la cattedrale di Altamuraè l'unica costruita per suo volereesplicito e diretto, si osserva megliosulla fiancata destra scandita dasette arcate e ornata di un bel por-tale eretto dal re Roberto d'Angiò. Sa ammirare l'elegante facciataprincipale ad arco acuto dominatadai due imponenti campanili e il su-perbo portale del XIV-XV secolo de-finito "il più ricco di Puglia" ecertamente tra i più importanti dellaregione, oltre allo stupendo rosonetrecentesco a 15 raggi.L'interno, sotto l’abito ottocente-sco, presenta la struttura originariacon le snelle colonne delle navate, ipreziosi capitelli, le colonnine deimatronei e le ricche sculture checoronano tutte le porte e le finestre.

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abbiamo sempre cercato di far cor-rispondere un profilo basso quantoa esposizione, pur nella consape-volezza che un’attività commer-ciale deve sempre mantenere unagrande diffusione, ma sempre conattenzione al target e qualità delmessaggio. Altamura è una piccolacittà o, se vogliamo, un grandepaese. Fatto di gente laboriosa, chesi è sempre data da fare, che neimomenti di difficoltà s’è inventatae s’è reinventata. Ecco perché glialtamurani sono fieri di se stessi econservano, nonostante la globa-lizzazione, un senso di apparte-nenza alla comunità molto forte”.A distanza di centodiciassette annidalla fondazione del brand, la deci-sione di trasformare il principalepunto vendita (l’altro, dedicato aipiù piccoli, è in corso Umberto). Unripensamento radicale affidato aldesigner Giovanni Pesce, amico difamiglia, che ha puntato sul metallo

Altamura

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(Segue da pagina 34)nostra maglia”. Un’esperienzaunica da non ripetere. “L’amicoMichele Sardone ci ha scritto unlibro con la collaborazione di Giu-seppe Clemente. Ecco, la nostrastoria resterà su quelle pagine.Ora ci divertiamo in modo di-verso, facendo i commentatoriper una piccola televisione locale:l’altra settimana abbiamo portatofortuna a Gigi De Canio che , dopoessere stato nostro ospite, ha tro-vato subito squadra”.

La ditta Cappiello fufondata dal mio bisnonno Stefano nel 1892. Ilnegozio era in via Già Corte d'Appello

“”

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cromato, sul bianco e sulle super-fici specchiate. Una semplicità ab-bagliante nella lucentezza. Acompletare un’ambientazione side-rale i capi di abbigliamento dellemaggiori griffe. “Le donne hannogusti molto ricercati, ma negli ul-timi tempi anche gli uomini guar-dano al meglio perché, come dire,si guardano di più”. Cappiello èanche alto artigianato sartoriale.Stoffe pregiate sino al massimodella qualità e del lusso, dal ca-shmere al guanaco alla vigogna.“Case sartoriali come Brioni, Kiton,Loro Piana sono ormai molto dif-fuse e conosciute”.Dopo lavori durati molte settimane,la riapertura, sabato 14 marzo. Leluci del fashion sono tornate asplendere nel cuore di Altamura.

Oggi tra le stoffe più pregiate ci sono il guanaco e la vigogna

“”

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capurso

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L’aria di primavera invita alle pas-seggiate. Impegnando anche sololo spazio di una domenica mattina,è possibile costruirsi un itinerarioche ha come filo conduttore ilsacro di paese. Capurso presentaalcune sorprese. A cominciare daquella “fuori terra”. Imboccandovia Ognissanti, infatti, è possibileraggiungere, dopo nemmeno unpaio di chilometri, in agro di Valen-zano, la chiesa di Ognissanti diCuti. Isolata nella campagna tra gliulivi, l’edificio risale all’XI secolo eappartiene giuridicamente a SanNicola.Tornando in paese, l’itinerariod’obbligo prevede la chiesa SanFrancesco da Paola, la parrocchialedel SS. Salvatore e la basilica dellaMadonna del Pozzo. Nel centrostorico è possibile visitare altrechiesette sparse qua e là. Non sem-pre aperte, per la verità: ma se si èfortunati, nelle piccole navate si re-spira l’afflato popolare di tempi ir-rimediabilmente passati, oltre aincrociare opere di buon valore pit-torico. Di notevole valore sono in-vece i dipinti conservati in SanFrancesco. La chiesa ha annesso unconvento che dispone di unosplendido chiostro. In chiesa operedi Andrea Miglionico e Nicola DeFilippis. La matrice sorge nel cuoredel paese, piazza Umberto I. Splen-

dida la torre campanaria. All’in-terno opere di Saverio Calò.La basilica della Madonna delPozzo è universalmente nota. E’uno dei poli della religiosità ma-riana non solo in Puglia. E’ retta dauna comunità di frati francescaniminori. A poche centinaia di metri,in direzione Noicattaro, la cappellasorta a custodire il pozzo all’in-terno del quale, nel 1705, fu rinve-nuta l’immagine della madre diGesù.

v.p.

Una mattina di primaveradi chiesa in chiesaDa Ognissanti al Pozzodella Madonna, viaggionella fede popolare

La matrice sorge nel cuore del paese, piazza Umberto I. Splendida la torre campanaria. All’interno opere di Saverio Calò

“”

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Una regina e un re avranno l’abitonuovo. Una sovrana polacca del Ri-nascimento e un sovrano sabaudoa cui, nonostante l’eccidio di Mi-lano, è stata dedicata la “piazzadegli uomini”, cuore del paese. La nuova sistemazione di via Re-gina Sforza e piazza Umberto I haper obiettivo la piena valorizza-zione dell’area, attraverso la crea-zione di un nuovo contesto in cuil’arredo urbano e la nuova pavi-mentazione, garantisca la conti-nuità della tradizione locale perquanto riguarda le solenni festivitàreligiose.L’intervento prevede principal-mente una nuova pavimentazionein basole di pietra calcarea e pietra

basaltica, per creare una centralitàe una sorta di accesso principalealla piazza tra due pilastri, utili a ri-chiamare la memoria storica diun’antica porta d’accesso all’anticoborgo, Porta del Lago. Quindi, la si-stemazione di sedili in pietra calca-rea e l’installazione di un nuovoimpianto di pubblica illuminazione.

Le immagini sono state concessedallo studio di architettura di VitoCoppola.

Abito nuovo per il re e la reginaRestyling d’eccezione (arredo e pavimentazioneripristinata) per il cuore del paese

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Ecco le attività che aiuteranno non solo i piccoli alunni ma anche gli inse-gnanti della scuola primaria San Domenico Savio a crescere sentendosiprotagonisti del loro stesso sviluppo: Il senso dell’esperienza nell’appli-cazione del metodo (destinato ai docenti). Communication actions: let’simprove our english (1°e 2° livello: dirigente, docenti, personale). Co-municare e insegnare con la LIM, la lavagna interattiva multimediale (do-centi). Il giornalino telematico. La scienza ci è amica. Io e il mio amicoanimale: insieme in un mondo di emozioni. Miss language, help me? (La-boratorio di conversazione in inglese). Orienteering: “Uomo – natura –territorio”. Tra fantasia e realtà. Nella foto, un momento del forum citta-dino che concluse il PON 2008: a sinistra, il sindaco di Capurso GiuseppeDe Natale, al suo fianco il dirigente scolastico del Primo Circolo Pietro DeLuca.

Tra fantasia e realtàIl Pon 2009 della San Domenico Savio

Non solo Capurso. Non solo Mas-safra, Corato, Bisceglie, Gioia delColle. Non soloChicago e SchillePark, l’Illinois e gliStati Uniti d’Ame-rica. La Madonnadel Pozzo è oraanche in Africa. Ilrettore del santua-rio è stato a metàfebbraio in Tanza-nia e nella capitaledel Kenia, Nairobi,accompagnato dalfrancescano padre Giovanni No-velli e da Antonio Stolfa e Antonio

Nitti. A Mwanza, sul lago Vittoria,il momento centrale del viaggio

con l’inaugura-zione di una cap-pella dedicataproprio alla Ver-gine di Capurso.La liturgia è statapresieduta dal lo-cale arcivescovomons. AntonioMayala. Emozio-nante la proces-sione dei fedelicon l’icona della

Madonna del Pozzo realizzata dapadre Tommaso Rignanese.

capursoUn pozzo nel continente nero

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Inaugurata domenica 8 marzo,presso la biblioteca comunale Giu-seppe D’Addosio si è svolta fino alsabato successivo la mostra foto-grafica Obiettivo Donna, organiz-zata dall’associazione culturaleMaschere e Tamburi in collabora-zione con l’assessorato alla Culturadel Comune di Capurso diretto daRocco Gioncada. Molte le foto sug-gestive. Abbiamo scelto due pro-poste di Salvatore Pastore,fotografo e nostro collaboratore.La prima ha la potenza narrativa diun reportage e racconta della di-sperata prostituzione delle ragazzenigeriane in una contrada perife-rica del paese alle porte di Bari.L’altra è più intima e illustra unapratica di pranoterapia: il taglio deivermi con dita, olio e formule ma-giche di cui ancora conservano ilsegreto alcune donne del paese.

Donne in festa

Lavagna come reperto archeologico? Un giorno forse sì. Oggi è suggestivala coesistenza tra la vecchia tavola verticale di ardesia verde o nera, il vec-chio e caro cassino, il gessetto che ti sporca mani e maglietta e i nuovi stru-menti che la tecnologia multimediale offre. Più che la tecnologia utilizzataalla scuola media Gennaro Venisti, diretta dalla preside Gianna Tarantinoprotagonisti di un servizio trasmesso nella striscia quotidiana del mattinoche Rai Tre offre da qualche mese (Buongiorno regione) sono stati i ragazzi.Tre di loro hanno spiegato al giornalista di Rai Puglia Michele Pisani come fun-zionano alcune delle lezioni più interessanti: la coltivazione del riso in Cinaper la geografia, la visita alla cappella Sistina per storia dell’arte, il funziona-mento delle cellule per scienze. L’entusiasmo dei ragazzi era palese: la tavo-letta, il mouse, il pannello-lavagna, pochi concetti basilari spiegatidall’insegnante e una lezione diventa, oltre che interattiva, molto meno no-iosa. E’ la scuola di domani. Oggi.

Venisti, la scuola di domani. Oggi

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“E’ stata un’esperienza entusia-smante”. Con la semplicità checontraddistingue da sempre la suapersonalità, Giuseppe Sozio de-scrive così i suoi anni a capo dellaCommissione consiliare dell’ammi-nistrazione della Provincia di Bariche si occupa di Cultura, Tutela deibeni culturali, Comunicazione, Ico(l’orchestra sinfonica), Biblioteca,Pinacoteca e Museo archeologico.Un lavorio costante a fianco di uo-mini che hanno profuso grande im-pegno come gli assessori che sisono succeduti dal 2004 a oggi,Vittorino Curci e Fabio Losito, at-tuale titolare della delega. “E’ statocome muoversi all’interno di ungrande mare in cui è possibile pe-

(segue a pagina 44)

Un lavorio costante a fianco di uomini che hannoprofuso grande impegnocome gli assessori che si sono succeduti dal 2004a oggi, Vittorino Curci eFabio Losito

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provincia di bari

Sozio: la Cultura a tutto tondoIl presidente della 6ª Commissione consiliare,Sozio, racconta la sua esperienza

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provincia di bari

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(segue da pagina 42)scare a piene mani. L’attività cul-turale in tutti i suoi aspetti è taleche è difficile persino la scelta.Peccato per i soliti angusti confinifinanziari. Ma le opzioni che neglianni sono state perseguite cihanno dato ragione: la strada èquella giusta”. Nella politica cul-turale della Provincia – prosegueSozio - si è tenuto conto, peresempio, dei giovani, di una realtàcomplicata e per certi versi inac-cessibile. Ai giovani abbiamo de-dicato la massima attenzione perottenere il pieno coinvolgimentodi quella che nel 2007 Curci volledefinire come ‘generazione ritro-vata’”.Tre le direttrici su cui ha lavoratoin modo particolare la Commis-sione. Sozio: “Intanto, il rilanciodella Pinacoteca dedicata a Cor-rado Giaquinto. In questo caso il

“‘Primitivo’ è il nuovo modo diprodurre e promuovere eventidella Provincia”, spiega Pep-pino Sozio.“Non più il consueto decentra-mento, che pure è ancora inevi-tabilmente utilizzato ma chepresenta notevoli punti di criti-cità, ma una scelta ragionata,logica, tra grandi artisti nel-l’ambito di un cartellone checopra l’intera estate della Terradi Bari. Lo scorso anno ‘Primitivo’ – ag-giunge il presidente della Com-missione Cultura dell’am-ministrazione provinciale – havisto in scena, grazie anche allacollaborazione alla partnershipcon un’organizzazione collauda-tissima come Time Zones, nomidi primissimo livello della mu-sica, da Christian Fennez e Ryui-chi Sakamoto a Willy Deville,da Teresa Salgueiro, vocalist deiportoghesi Madredeus a JohnTrudell, da Giovanni Sollima aMaceo Parker.E la prossima, ve l’assicuro, si

prospetta come un’estate riccadi appuntamenti ancora più af-fascinanti”.

Da gennaio a dicembre l’Orchestradella provincia di Bari non si con-cede pause. L’attività, sotto la dire-zione artistica di Marco Renzi e laresponsabilità produttiva di Nino Le-pore, per il 2009 è stata avviata l’8gennaio con l’“Omaggio a NinoRota” in oc-casione del30° anniver-sario dellas co mparsadel grandemusicista pu-gliese. Nella settimana di PasquaBruno Aprea dirigerà la sinfonica inun viaggio tra le note di Barber, Ivese Bruckner. Il 17 e 18 aprile il pro-gramma del 17 e 18 aprile (dirige Do-menico Longo) prevede musiche diGrieg e Rossini-Respighi; il 23 e 24

La Provinciadei suoni

Orchestra

della Provincia

di Bari

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lavoro è stato profondo, starei perdire radicale. L’ultima personale,quella dello scultore GaetanoStella, ne è solo una testimo-nianza. Poi, l’orchestra sinfonica.E infine, ma non certamente ul-timo, il nuovo modo di intenderee di programmare il decentra-mento con la scelta dello slogan“La provincia dei suoni” e l’intui-zione di dare un ‘logo comune’che ricordi da vicino il territorio,le radici, le opere della nostragente, un nome che si possa ri-cordare facilmente associato sem-pre a qualcosa di buono, dipositivo: ‘Primitivo’”.L’attività quasi laboratoriale dellaCommissione presieduta da Sozioriguarda anche la biblioteca pro-vinciale De Gemmis, il museo ar-cheologico di Santa Scolastica e lamiriade di attività culturali di cui laProvincia è da sempre propulsore.

Beethoven, Liszt e Brahms; il 29 e30 ancora Beethoven, stavolta asso-ciato a Mozart (direttore SalvatoreMarrone, solista Luigi Ceci). Quattrogli appuntamenti di maggio: l’8 e il 9Stefano Mazzoleni e il solista France-

sco D’Orazio of-friranno musichedi Respighi, dal 14al 16 Yung Changcon Pasquale Ian-none solista si ci-menteranno conl’Olandese vo-lante di Wagner,

Liszt e Rachmaninov; dal 21 al 23Gregorio Goffredo offrirà Cherubini,Ives e Mussorgski; il 28 e 29, diret-tore Valfrido Ferrari, solista Massi-miliano Ferrati, musiche di Rossini eBeethoven.

Giuseppe Sozio – Peppino per tutti– vive a Noicattaro dov’è natopoco meno di 59 anni fa. E’ can-celliere presso la Corte d’Appellodi Bari. In politica da sempre, èstato eletto per la prima volta allaProvincia nel 1985; fu confermatodagli elettori nel 1990.Dopo essersi concesso alcuni

anni di “riflessione”, dedicandosiall’impegnativo lavoro in Tribunalee alla famiglia, Sozio torna al-l’agone politico risultando il piùsuffragato alle comunali: è asses-sore nella giunta nojana presie-duta dal sindaco Giovanni Parisidal 1999 al 2004. E quell’anno, ladecisione di tornare in lizza per laProvincia. Ce la fa ancora unavolta, ricevendo dal presidenteVincenzo Divella, l’investitura peril delicato ruolo di presidente diuna delle Commissioni consiliarinodali dell’amministrazione. Ilprossimo giugno la nuova avven-tura elettorale.

Peppino, unpolitico dilungo corso

2009senza

sosta

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NOICATTARO

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Bruciano sul sagrato della Ma-donna della Lama, a due passi dalfiume secco di Noicattaro, laLama San Giorgio, in “terra degliagostiniani”, ceppi, rami e legnaconferiti dai devoti. E’ il fuocoche raduna, che chiama i nojani araccolta. Che ricorda il falò delpretorio dove, prima del cantodel gallo, per tre volte Pietro,braccio destro di Gesù, rinnegòtre volte il Messia.Craucia vecchie s’incammina.Letteralmente, croce vecchia, ilcrucifero più anziano in servizioha il privilegio di partire perprimo, seguito da uno stuolo diaccompagnatori, tra la luce dellefiaccole e lo stridore delle troz-zue, strumenti in legno trascinatidai bambini che emettono un

suono simile al gracidare dellerane. Ovvero, le voci imprecantidei popolani imbevuti di ideolo-gia che dileggia il “re dei Giudei”mentre è trasferito dal Sinedriopresieduto da Caifa al palazzo delGovernatore, dove l’attende Pon-zio Pilato, il potere romano. Lechiese della città hanno allestito is’bbulcr, i sepolcri, gli altari,splendidamente addobbati. I cru-ciferi raggiungono i luoghi sacri epercorrono in ginocchio, lasciatala croce sulla soglia, il tratto fra ilportale e l’altare. Con le cateneche portano alle caviglie sui piediscalzi si danno “la disciplina”, sifustigano.E’ un vero tour de force quellocui i nojani si sottopongono tra ilgiovedì e il venerdì santo. In que-st’ultimo giorno è proposto unodei riti più suggestivi della setti-mana santa, la processione dellanaka, della n’k. I portatori cullanoil cadavere del Cristo appena de-posto dalla croce, in un dramma-tico compianto dell’interacomunità.E’ sabato. Tocca all’Addolorata.Le strade sono avvolte dal buio

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Il Palazzo della Cultura a Noicat-taro si trova “giù al Carmine”,come i nojani amano chiamare lacentralissima zona del paese travia del Carmine e via ConsolePositano. Il vecchio convento deicarmelitani calzati (la cui pre-senza a Noja risale alla secondametà del XVI secolo) venne tra-sformato nel 2001. Nasce così unpolo culturale in cui trovano spa-zio la Galleria civica d’arte mo-derna e contemporanea (che hacome “art director” lo studiosofiorentino Corrado Marsan), al-cuni uffici comunali e, a pianoterra, due associazioni, la ProLoco e la Parnaso. Nella sala de-dicata al medico Nicola Pende,Noicattaro ha voluto ricordareuno dei suoi figli più illustri, loscienziato padre della modernaendocrinologia. La prima e forsetuttora più importante mostraospitata dalla Galleria (settembre2001) è stata quella dedicata aDyalma Stultus (in alto, una delledue sculture), pittore triestino cuiè dedicata un’ala della Galleriache raccoglie alcune opere do-nate dalla vedova dell’artista giu-liano (di recente danneggiate daun ignobile atto vandalico). Dopouna rassegna di “maestri pugliesidel Novecento” le cui opere fu-rono fornite dalla Pinacoteca pro-vinciale di Bari, hanno espostoVittorio Sodo, Michele Damiani,Piero Tredici, Armando Sacara-mucci, Gabriele Perugini, VairoMongatti e, da ultimo, tra luglio esettembre scorsi, Antonio DiTommaso.

appena rischiarato dalla luce diceri rossi che illuminano la viadai balconi.Donne in lutto e cruciferi accom-pagnano Maria sul sagrato dellachiesa matrice. I “viacroci” ba-ciano il manto della Madonna,concludendo così un vero iter pe-nitenziale. La statua, realizzatanel Settecento, è drammaturgica-mente vera, un simulacro del do-lore materno.L’ultima processione della este-nuante serie, nel pomeriggiodella vigilia di Pasqua, ecco i Mi-steri. I personaggi, i luoghi deldramma storico che ha dato ori-gine alla rivoluzione del cristia-nesimo. E’ domenica, è Pasqua diresurrezione. E’ la festa. I nojani,all’indomani dell’“Ingornata”, illunedì di Pasquetta, possono de-dicarsi ai vigneti. L’uva da tavolaha bisogno di cure, di amore, dipassione. La principale ricchezzadel territorio richiede mesi di la-voro, ingenti risorse da investire,in termini economici e di fatica,non solo manuale. La comunità èpronta a una nuova sfida.

v.p.

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casa SERENA

Nel 1980 il dottor Donato Massarifondò a Capurso Casa Serena. Eral’alba di una nuova epoca nei ser-vizi alla persona. Nell’81 sarebbestata varata la prima normativa re-gionale a carattere generale, quellache istituiva le case di riposo. Mas-sari sottoscrisse un accordo con lafraternità francescana della Ma-donna del Pozzo che gli cedette laCasa del Pellegrino, un edificio an-nesso alla bianca basilica, cuorepulsante della religiosità della cit-tadina alle porte di Bari. Dopo no-tevoli lavori di ristrutturazione e diadeguamento alle norme di sicu-rezza, la struttura, all’avanguardiaper quegli anni, decollò in pocotempo. “All’inizio – ricorda EttoreMassari, amministratore delegatodi Casa Serena – aveva solo treospiti e mio padre stesso dormivain una delle stanze”. Nel 1989, irampolli del dottor Massari, Ettoree Andrea, una laurea in Economia

aziendale, direttore amministrativo,entrano in scena con l’entusiasmodei loro anni, la passione di giovaniimprenditori e nuove idee cheavrebbero portato lontano. Moltolontano. Nel ’92 ecco la struttura invia Noicattaro divenne “Casa pro-tetta”. Nel 1996, dall’incontro conun imprenditore locale, nasce l’ipo-tesi di una nuova struttura. Via LaLenza è una delle arterie principalidell’area produttiva di Capurso.L’edificio resta modernissimo, conle sue ampie facciate vetrate. Dailavori di trasformazione nacque laseconda sede di Casa Serena. Cheoggi conta novanta ospiti, mentrela sede originaria ne ospita set-tanta. Cinquantotto sono i dipen-denti di quella che può esseredefinita come una delle maggioriaziende presenti sul territorio. Conloro operano cinque consulenti chesupportano lo staff socio-sanitario.“Tutti dovremmo preoccuparci del

L'età SerenaStoria e storie all'interno delle due strutture di Capursogestite dai fratelli Andrea e Ettore Massari

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futuro perché là dobbiamo passareil resto della nostra vita”. Così scri-veva Charles Franklin Kettering. Enel segno di un futuro già presentenelle vite di molti nostri padri enonni. Per rispondere a una fortedomanda di specifiche professio-nalità e fronte di una società in ra-pida trasformazione, caratterizzataanche dall’allungamento della vita,Casa Serena, con la sua organizza-

(Segue a pagina 50)

Era il 1987 quando Grazia misepiede in Casa Serena. Era natanel 1893. Non pensava cheavrebbe attraversato tre secolie due millenni. Visse l’ultimaparte della sua laboriosa esi-stenza nella quiete e nella sere-nità. “Era sempre lucida –racconta chi l’ha assistita peranni – guai a chiederle di farle illetto, a meno che non fosse am-malata”. Quando, nel 1993,compì cento anni ci fu unagrande festa. Poi, con il passaredegli anni, tra l’ammirazione ge-nerale, continuava a vivere.“L’abbiamo vista crescere”. Enonna Grazia è cresciuta fino a111 anni, andandosene per sem-pre, senza far rumore, a no-vembre del 2004. Resta ilricordo dolcissimo, restano leimmagini delle riprese televi-sive per la trasmissione UnoMattina e le parole un po’strampalate di Luca Giurato.

Gli anni di Grazia

Cinquantotto sono i dipendenti di quella che può essere definita come una delle maggiori aziende presenti sul territorio

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casa serena

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(Segue da pagina 49)zione, è stata ed è in grado di pia-nificare e fornire una vasta gammadi prestazioni in campo alber-ghiero, socio-assistenziale e infer-mieristico. Prestazioni che vannooltre i tradizionali e ormai superaticoncetti di asilo e assistenza. “Ilnostro obiettivo – afferma AndreaMassari – è mantenere e promuo-vere le capacità psicofisiche di ogniospite-persona perché negli ultimianni della sua esistenza rinunci alpiacere di vivere”. L’etica del sor-riso, insomma, scandita da unaserie di appuntamenti: la colazionealle otto del mattino, la palestraalle dieci, il pranzo a mezzogiorno,il te alle quattro, la cena alle sei emezzo. “La nostra ambizione è difar sentire le persone come a casa.Che è un po’ l’attesa di ogni ospitee la richiesta di ogni buon fami-gliare”. E in effetti ogni ambiente ècaldo e accogliente; la presenza delpersonale è assidua ma discreta edistensiva. Le stesse pulizie quoti-diane non sono momento di disa-gio ma occasione di distrazione.

L’etica del sorriso, insomma, scandita da una serie di appuntamenti: la colazione alle otto del mattino, la palestra alle dieci, il pranzo a mezzogiorno, il te alle quattro, la cena alle sei e mezzo

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Almeno sei appuntamenti ogni anno. Sei grandi momenti di socializzazioneche seguono la tradizione calendariale: da Natale a Carnevale, da Pasquaalla festa di Primavera. In ciascuna delle due strutture, poi, si festeggiano icompleanni e spesso accade di spegnere le cento candeline. “Gli anziani –spiega l’ad Ettore Massari - preparano l’evento nei laboratori di manualitàcreativa. Come accade spesso nelle comunità, l’attesa è ricca di ansia, diaspettative, di momenti di grande laboriosità, emozioni quasi più intense delmomento cruciale che si consuma in poche ore. Il veglione di Carnevale è unesempio di quanto detto. Un altro momento che tutti ricordano è il corsoper orecchiette che si è concluso con una grande festa durante la quale sonostate premiate le cinque migliori in gara”.

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casa serenaCasa Serena dispone a Capurso didue strutture. Quella di via Noicat-taro (tel. 080/4553527), nel centrodel paese, a ridosso della basilicadella Madonna del Pozzo, è desti-nata ad accogliere, prevalente-mente, ospiti con un maggior gradodi autosufficienza. Dispone di ca-mere a due posti letto, tutte dotatedi bagno. A pochi metri sorgeun’ampia pineta. Il “bosco” e l’edi-ficio sono separate da un acco-gliente e luminoso cortile.L’edificio di via La Lenza(080/4559008) è facilmente rag-giungibile da tutte le direzioni, apoche centinaia di metri da un im-

portante svincolo della statale 100,quello di Marrone. Il complesso,con pregevoli linee architettoniche,ha facciate realizzate interamente invetro e predispone psicologica-mente ad un senso di serena con-temporaneità, piacevole econfortevole accoglienza. Le ca-mere sono ampie e ricche di luce.Alcune delle stanze di affacciano suun ampio balcone che si affaccia sulgiardino interno. Gli ospiti hannoanche a disposizione una fornita bi-blioteca.

Il sito Internet è www.casaserena.it.

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Se l’amore non ha età, la storia di Michele e Teresa ne è la misura. Lui ot-tantanove primavere. Lei ottantadue. Era il 1984, Casa Serena aveva unasola sede, quella originaria di via Noicattaro. Donato Massari l’aveva fon-data da poco. Il fidanzamento non era visto di buon occhio dalle rispettivefamiglie. Era appena tollerato. Ma i due ottuagenari, nella serenità dell’am-biente in cui stavano vivendo la loro ormai quarta età, un giorno decisero:dobbiamo sposarci. Figli e nipoti sbigottirono. Michele e Teresa tuttavia eranocerti del loro … futuro. L’allora sindaco di Capurso, il prof. Nicola Guerra, fuben lieto di accettare l’invito. Guardò i due colombi, lesse sul foglio la for-mula di rito, nei loro occhi la determinazione a prendere per mano il loro de-stino. Baresi, entrambi vedovi, Teresa e Michele si sposarono. E vissero felicifinché vissero. Nella foto, un fischietto di terracotta, opera di un maestro fi-gulo di Rutigliano

Per tre anni la struttura socio-sanitaria di via La Lenza ha ospitato apranzo alcuni anziani durante le caldissime giornate di agosto. L’espe-rienza è stata avviata nel 2007 in collaborazione con l’assessorato comu-nale ai Servizi sociali. Per aiutare gli anziani a vivere meglio le lunghe afosegiornate, Casa Serena ospitava a pranzo ogni giorno otto anziani residentiin Capurso. Essi erano accompagnati con un pulmino dotato di aria con-dizionata.

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Ogni giorno ce n’è una; anzi più diuna. E il regista questa volta è lui, ilsocial network che impazza nellagrande rete mondiale; è facebook,pronto a macinare storie che cimettono pochi istanti a diventare didominio pubblico. Una nota in ba-checa sulla noia di lavorare e sei li-cenziato, un appello accorato diaiuto e il tuo problema è risolto.Nulla di inventato. Con facebookaccade anche questo. Positivo?Negativo? E poi: facebook allon-tana o avvicina? Come tutti i feno-meni le domande si moltiplicano, siintrecciano; le risposte si fronteg-giano. Se ne parla (e parecchio), e intantomolti, quasi tutti, ci sono dentro. Inpochi mesi anche l’approccio traconoscenti è cambiato e tra le do-mande di routine per saperne dipiù sull’altro, è d’obbligo la neo-nata “ma tu ci sei su facebook?”.Socialmente non si può spiegare inmodo diverso: la voglia di raccon-tarsi e di leggere gli altri è smisu-rata, il desiderio di vincere gli spazie i tempi è esorbitante. Con face-book puoi e questo basta. Ma, vienda dire, con facebook puoi moltodi più. Sul social network sono numero-

sissimi i gruppi che ogni giorno na-scono accomunando fette di iscritticon gli stessi interessi, passioni ocuriosità. E ciò che più diverte è ilfatto che le piccole comunità dellagrande famiglia facebook non si

formano solo attorno ai classici (equasi scontati) telefilm, cantanti,attori o squadre di calcio. In unclick diventi fan di tradizioni, di di-cerie, di esperienze, di episodi, diluoghi, di ricette e chi più ne ha, piùne metta. Data questa entusiasmante oppor-tunità, la comunità barese si è datada fare e ha dato sfogo alla suacreatività, ideando sul networkgruppi nei quali il capoluogo si ri-specchia. Ma veniamo ai più cu-riosi. Il gruppo degli “aforismibaresi” (per tutti quelli che dicono‘ancora cadi’ o ‘torno subito,quando prendo una cosa e arrivo’);quello dei “baresi doc”, con unlungo elenco degli atteggiamentipiù ridicoli (enfatizzati ma reali) delvero barese che ‘beve solo edesclusivamente Peroni da trequarti’, ‘si riconosce dai gadgetdell'auto: santino di Padre Pio,

mania

Baresi a raccoltasulla piazza

virtuale che hainvaso il mondo

e tu ci sei?

social network

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anche il nostro sito sbarca su facebook.digita nicholaus.it in ricerca e diventa fanla nostra community ti aspetta...

sciarpa del Bari e stemma della so-cietà accanto alla targa’ e ‘conoscea memoria tutte le canzoni di Toti& Tata e le trame delle loro sit-com’ e molto ancora. Risate tante, ma ecco che anche lacucina del capoluogo ha il suo spa-zio facebook (e tanti iscritti): diffi-cile resistere alla tentazione didiventare fan dei “panzerotti frittibaresi” o di discutere e risolvere inun click l’enigma “ma come si fa laSan Juannidd nelle case dei veri ba-resi???”. E San Nicola? Tranquilli, non può

mancare. Chiamate a raccolta sono“quelle che... il 6 dicembre vanno achiedere la grazia a San Nicola”,ma anche chi ha provato l’espe-rienza unica di “panino con por-chetta, funghetti e piccante allafesta di San Nicola a Bari”. Ma non finisce qui: perché anche“quelli ke il sabato sera vanno sullamuraglia!!” o coloro che vogliono“Checco Zalone sindaco di Bari”, liincontri su facebook, la piazza vir-tuale che fa miracoli. E tu di chegruppo sei?

Maria Fabiano

facebook allontanao avvicina? Come tutti i fenomeni le domandesi moltiplicano, si intrecciano; le rispostesi fronteggiano.

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Eroi sconosciuti scomparsi in unteatro di morte e diligenti carnefici,strumenti imprescindibili della fab-brica dell’orrore. Il viaggio versoCracovia suggerisce queste imma-gini, come le abbiamo viste neifilm, come le abbiamo conosciutesui libri di scuola. La sola partenzapreannuncia la fredda sensazioneche Auschwitz e Birkenau suscite-ranno. Ma quando le terrificanti pa-gine della storia dell’Olocausto simaterializzano davanti agli occhi, letristi immagini supposte si dile-guano come briciole di un ango-sciato stupore che assale. Nelleimmagini del nostro fotoreporterMichele Falcone, lo sterminio chemise brutalmente fine ad un mi-lione e mezzo di vite arrese, è rico-struito come un puzzle che incastrai suoi tasselli alla perfezione. Ca-mere a gas, forni crematori, fili spi-nati e poi lunghi e senza speranza ibinari della morte fino a quel terri-bile cancello, ingresso senza ri-torno per l’inferno. Le più scurepagine della storia nazista sono da-vanti all’obiettivo come resti di unodio senza precedenti, come testi-moni senza parola della follia

Reportage

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di Michele Falcone

Il folle odioViaggio adAuschwitze Birkenau

Dal nostro fotoreporter immagini dalla storia, immaginidi stati d’animo

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umana. Ricordare è dovere morale,è stato ribadito nelle centinaia dimanifestazioni organizzate nell’ap-pena trascorso mese della memo-ria. Con le foto scattate da MicheleFalcone nel suo viaggio ad Au-schwitz, ricordare diventa una vivae forte sensazione che dice tantis-simo ma pochissimo lascia dire.Perché non serve. Non bisognaparlare, ma umanamente crescere.Nude, silenziosamente crudeli, per-fettamente realistiche, le foto rac-contano il luogo che ha conosciutoil massimo dello strazio e ora tace.Ma raccontano di più. Prospettive,ombre, dettagli, tutti elementi delvocabolario fotografico che per-mette alle immagini di esprimere ibrividi che il calpestare quella terrati mette addosso, esprimere il si-lenzio rispettoso che il visitatore diAuschwitz osserva quasi senza ac-corgersene.

Maria Angela Pesce

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AGRITURISMOAzienda Agrituristica Il Petraro Di RucciaAgostino - Contrada Petraro, 56, 70026Modugno (BA) - 080 5326731

Agriturismo Lama S. Giorgio Via Martinelli Diego, 24, 70018 Rutigliano(BA) - 080 4761609

Masseria Del BaroneContrada Poggio Vivo, 70020 Bitetto (BA)- 080 9925757

Azienda Agrituristica Montepaolo Di BassiAnna Maria - Contrada Monte, 70014 Con-versano (BA) - 080 4955087

Casale Del Sole Via Polignano, 9, 70042 Mola Di Bari (BA)- 080 4743412

Masseria Mofetta Di Novielli Nicola Via Sammichele, 70021 Acquaviva DelleFonti (BA) - 080 759303

Il Feudo di Girardi Vincenzo & Basile ChiaraSnc - Contrada Donna Giselda, 70034 Ma-riotto (BA) - 080 3736443

Agriturismo Masseria Modesti Snc DiVerna Giuseppe & C. - C.da Lama D’Ape,70037 Ruvo Di Puglia (BA) - 080 3601799

Agriturismo Torre Catena Contrada Torre Catena, 872, 70044 Poli-gnano A Mare (BA) - 080 8875953

Agriturismo Serragambetta Di DomenicoLanera - Via Conversano, 204, 70013 Ca-stellana Grotte (BA) - 080 4962181

Azienda Agrituristica Chinunno Dei FratelliLanzolla - Co.da Chinunno, 70022 Altamura(BA) - 080 3140185

Antica Masseria Polvino CP 152, c.da Polvino zona rurale, 355,70037 Ruvo di Puglia (BA) - 080 3620177

Agriturismo 3 Pini Di PlantamuraDomenico Vito Pietro - S. P. 39 AltamuraCassano, KM. 17, 70020 Cassano DelleMurge (BA) - 080 764911

Agriturismo La Vallonea Via Mercadante, KM. 11.600, 70020 Cas-sano Delle Murge (BA) - 080 775178

Agriturismo Vallata Verde Di Rizzi Angela Via Selva Di Fasano, 110, 70013 CastellanaGrotte (BA) - 080 4961256

Agriturismo Le Casedde Strada St. Gioia, KM. 14.400, 70015 Noci(BA) - 080 4978946

I Tre Monelli Strada St. Gioia Noci, KM. 4.111, 70023Gioia Del Colle (BA) - 080 3499543

Azienda Agricola E Agrituristica Polvino DiRanieri Francesco - C.da Polvino, 555,70037 Ruvo Di Puglia (BA) - 080 3602203

Agriturismo Lama Di Luna - Biomasseria Via Crocifisso, 48, 70031 Montegrosso(BA) - 0883 569505

Arte e Natura - Agriturismo Masseria Pa-paperta - S.S. Putignano-Alberobello,70013 Alberobello (BA) - 333 255 4061

Azienda Agrituristica Masseria Vagone DiVacca Paola - C.da Vagone, 323, 70043Monopoli (BA) - 080 6901820

Agriturismo Masseria S. Angelo Di Mar-chetti Giovanni - Contrada Sant'Angelo,70024 Gravina In Puglia (BA)

Masseria Torricella - Agriturismo S.P. 81 Canale di Pirro, 19, 70011 Albero-bello (BA) - 080 9309994

Tenuta Lo Cuoccio Di Marzocca Vincenzo S. Prov. 52 Dolcecanto, KM. 6.000, 70024Gravina In Puglia (BA) 080 3250979

Agriturismo Il Cardinale C.da Capoposto, 70020 Poggiorsini (BA)080 3237279

Agriturismo Biologico S. Vincenzo Contrada San Carlo, 70058 Spinazzola (BA)- 0883 682999

Masseria Colombo Sas Di Siciliani B. & C. Via Dall'Arca Niccolo', 12, 70121 Bari (BA)080 5242431

BED&BREAKFASTBed & Breakfast santa fara via bitritto, 100/D, 70124 Bari (BA)080 5052007

Bed and Breakfast F.G. Via Palo del Colle 77, 70020 Bitetto (BA)080 992 4502

Bed & Breakfast il BorgheseVia della Minerva, 70027 Palo del Colle(BA) - 080 381 1522

Bed & Breakfast il Borghese Via della Minerva, 70027 Palo del Colle(BA) - 080 381 1522

Masseria Sacerdote Di Marta Piccone BedAnd Breakfast Contrada Madonna Dei Tetti, 70014 Con-versano (BA) - 080 4959725

Bed And Breakfast Le Vigne Contrada Torre Catena, n.c., 70044 Poli-gnano a Mare (BA)

Bed and Breakfast Villa Angela via vecchia Conversano, 14, 70013 Castel-lana Grotte (BA) - 080 4967421

Bed & Breakfast Relax via Sant'Angelo n. 1, 70013 CastellanaGrotte (BA) - 080 4969990

Bed&Breakfast Ai Carrettieri Via Carrettieri, 28, Via Carrettieri, 28,70059 Trani (BA) - 0883 487 204

l’abc dell’accoglienza Pro

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Bed & Breakfast Centro Storico Via Leopardi, 28, 70059 Trani (BA)0883 506 176

Bed& Breakfast Il Sole via Pisa, 7, 70059 Trani (BA)

Bed & Breakfast Dei Serafini Di GiulianiTonia & C. - Via S. Benedetto, 6, 70044 Po-lignano A Mare (BA) - 080 4247562

Bed & Breakfast Arco Michele via arco michele, 31, 70017 Putignano (BA)- 080 405 9578

Bed & Breakfast Mariemonti Contrada Aratico, 352, 70043 Monopoli(BA) - 080 9309162

Bed and Breakfast De Nittis via roma, 83, 70051 Barletta (BA)0883 571 310

CASE VACANZEResidence Baia degli Sciti Via M. Gervasio, 1, 70045 Torre a Mare (BA) - 335 8418765 - 0805430188

Casa Albergo Sant'Antonio Via Isonzo, 8/A 70011 Alberobello (BA) 080 4322913 - Fax 080 4322913

Residence Giardino dei Trulli Via XXIV Maggio, 15 70011 - Alberobello(BA) - 080 4321330 - 333 3131256 - Fax080 4321458

Trulli Holiday Via Duca Abruzzi, 45 70010 - Alberobello(BA) 080 4325970 - 339 5046972 - Fax080 4325970

Trullidea Via Monte Nero 70011 - Alberobello (BA)080 4323860 - Fax 080 4323860

Corte Altavilla Relais & Charme Vico Goffredo Altavilla, 8 70014 – Conver-sano (BA) - 080 4959668 - 080 4951740 -Fax 080 4951740

Masseria Serio Contrada Tamburrino 142/a 70010 - Loco-rotondo (BA) - 080 4383305

Sotto Le Cummerse Via Monfalcone, 18 70010 - Locorotondo(BA) - 080 4313298 - 340 0750381 - Fax080 4313298

Truddhi Casa e Cucina di Puglia Contrada Trito, 292 70010 - Locorotondo(BA) - 080 5544495 - 333 6141115 - Fax080 5544495

Turismo Valle dei Trulli Via Madonna della Catena, 44 B/C 70010– Locorotondo (BA) - 080 4310098 - Fax080 4311825

Collegio Davanzati dei Padri Barnabiti Via Tiepolo, 1 70059 - Trani (BA)0883 481180 - Fax 0883 481180

ovincia di Bari

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