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odellistica e Gestione dei Sistemi Ambientali Ecologia Modellistica e Gestione dei Sistemi Ambientali Chiara Mocenni http://www.dii.unisi.it/~mocenni/ Parte dei dati contenuti in questa presentazione sono contenuti nel libro di Marino Gatto: Introduzione all’ecologia delle popolazioni (disponibile in rete all’indirizzo http :// olmo.elet.polimi.it/ecologia/dispensa/ ), a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

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Ecologia

Modellistica e Gestione dei Sistemi Ambientali

Chiara Mocennihttp://www.dii.unisi.it/~mocenni/

Parte dei dati contenuti in questa presentazione sono contenuti nel libro di Marino Gatto: Introduzione all’ecologia delle popolazioni (disponibile in rete all’indirizzo http://olmo.elet.polimi.it/ecologia/dispensa/), a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

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L’ecologia

L’ecologia è lo studio scientifico delle interazioni che

determinano la distribuzione e l'abbondanza degli

organismi (Krebs, 1972). In questo senso la moderna

ecologia non riguarda solo “la distribuzione e

l'abbondanza degli organismi”, come sostenevano ad

esempio gli scienziati negli anni ’60, ma investiga

anche “le cause della loro distribuzione nello spazio e

nel tempo”.

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Questa scienza fa sostanzialmente parte della biologia,

occupandosi dei sistemi viventi a più alto livello di

organizzazione:

popolazioni (insiemi di organismi della stessa specie

occupanti un determinato territorio),

comunità (insiemi strutturati di popolazioni),

ecosistemi (comunità ecologiche corredate dell'ambiente

fisico-chimico che le ospita),

Di cosa si occupa…

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biomi (gli ecosistemi maggiormente estesi sulla terra,

classificati a seconda della vegetazione dominante e

caratterizzati dall'adattamento degli organismi a

specifiche condizioni ambientali),

biosfera (insieme di tutti gli ecosistemi della terra).

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Dovendo però studiare le interazioni degli

organismi anche con l'ambiente inorganico

l'ecologia richiede l'apporto di discipline quali

la fisica e la chimica.

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Di cosa non si occupa…

L'ecologia non si occupa di qualsiasi problema connesso con

l'ambiente in cui l'uomo vive e in particolare dei problemi della

tutela contro l'inquinamento idrico, atmosferico o da rifiuti solidi.

L'ecologia dedica sempre più attenzione all'influenza che

l'uomo esercita sul funzionamento della natura, ma non ha

come suo fine primario quello di occuparsi dello smaltimento

dei residui prodotti dall'attività umana. L'ecologia non si

interessa, ad esempio, dell'inquinamento atmosferico se non in

quanto esso influisce sui meccanismi di funzionamento dei

sistemi naturali contenenti organismi viventi.

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Il problema della raccolta dati

Occupandosi di sistemi biologici ad alto livello di organizzazione (Popolazioni-Ecosistemi-Biomi-Biosfera), l’ecologia è soggetta a diversi tipi di problemi, tra cui:

Impossibilità a lavorare in laboratorio ad un'elevata scala di complessità: nessun ecosistema può essere riprodotto artificialmente (unicità degli ecosistemi);

Impossibilità di avere condizioni controllate (ad esempio temperature ed umidità costanti) e di variarle a piacimento

Sufficiente variabilità nelle condizioni ambientali in cui si raccolgono dati, tale da permettere di rilevare tutte le grandezze più importanti così da poter giungere a una comprensione dei meccanismi di funzionamento della popolazione o della comunità.

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Inoltre…

I livelli più alti di organizzazione biologica sono i meno

conosciuti dal punto di vista scientifico, rispetto ad

esempio a Molecole, Cellule, Tessuti, Organi e

Organismi.

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La complessità ecologica…

I fenomeni ecologici possono essere spiegati a diverse

scale,

…temporali:

corte (giorni): ad es. la comprensione della fisiologia e del

comportamento degli individui

medie (mesi): ad es. lo studio del ciclo vitale (crescita,

sopravvivenza, riproduzione)

lunghe (anni): studio della demografia dell'intera

popolazione

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li …spaziali:

dimensioni microscopiche dei batteri

dimensioni enormi dei grandi mammiferi o delle

piante secolari

Ogni popolazione è spazialmente organizzata e

inserita in ecosistemi di dimensioni enormemente

differenti tra loro.

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Le questioni dell’ecologia…

Perché le popolazioni, anche non soggette

all'influenza dell'uomo, hanno sempre fluttuato nel

tempo, ma gli ecosistemi sono stabili? Come varia la

stabilità degli ecosistemi in risposta all'azione

dell'uomo, che comporta non solo prelievo di

biomassa, ma anche cambiamenti strutturali del

funzionamento della natura che ci circonda?

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Perché esistono tante specie sulla terra? Quali sono

le relazioni tra stabilità, diversità e produttività degli

ecosistemi? Come possiamo conservare la

biodiversità?

Le questioni dell’ecologia…

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La biodiversità

Il concetto di biodiversità include la diversità genetica

all'interno di una popolazione, il numero e la

distribuzione delle specie in un'area, la diversità di

gruppi funzionali (produttori, consumatori,

decompositori) all'interno di un ecosistema, la

differenziazione degli ecosistemi all'interno di un

territorio.

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Come integrare le varie scale dell'ecologia: nello

spazio (individuale, locale, regionale, globale) e nel

tempo (batteri ed elefanti, scala fisiologica,

demografica, genetica)?

Le questioni dell’ecologia…

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Parassiti e vettori patogeni sono fondamentali nella

regolazione di popolazioni ed ecosistemi. Come

utilizzare le conoscenze dell'ecologia dei parassiti per

elaborare strategie integrate di controllo delle

malattie?

Le questioni dell’ecologia…

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li Il funzionamento globale della biosfera è sempre più alterato

dall'azione dell'uomo. Come integrare ecologia ed economia per

una previsione più accurata dei cambiamenti globali e per

un'elaborazione di politiche di sostenibilità ambientale? Fino a

pochi decenni fa era sostanzialmente lecito da una parte

(economia) considerare la natura come un serbatoio inesauribile

di risorse e come un ricettacolo infinito di rifiuti e dall'altra

(ecologia) considerare l'uomo come una piccola fonte di disturbo

per il normale funzionamento di molti ecosistemi. Oggi si è

consapevoli che l’impatto dell’uomo sull’ambiente circostante non

è più trascurabile.

Le questioni dell’ecologia…

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L’ecosistema

Organismi

Comunità ecologica: insieme di organismi biologicamente

chiuso, cioè tale che nessun elemento dell'insieme

interagisce direttamente o indirettamente con organismi al di

fuori dell'insieme stesso

Ecosistema: una comunità a cui si siano aggiunti i fattori

abiotici da cui gli organismi dipendono

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I fattori abiotici riguardano le proprietà fisico-chimiche

dell'ambiente

I fattori biotici riguardano la natura ed abbondanza

degli organismi che si trovano in un ambiente

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I produttori primari

Organismi autotrofi o produttori primari in grado di

catturare l'energia proveniente dall'ambiente esterno e

di usarla per sintetizzare le complesse molecole

organiche che costituiscono la biomassa, ad esempio

fissando l'energia luminosa e utilizzando nutrienti

provenienti dall'ambiente non vivente (aria, acqua,

suolo).

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Gli organismi decompositori

Gli organismi decompositori sono capaci di degradare

le molecole organiche complesse (prodotte dai

produttori primari) contenute negli organismi morti e di

liberare sostanze nutritive inorganiche. Essi

impediscono che in un ecosistema si verifichi un

progressivo accumulo di sostanze organiche e un

impoverimento delle sorgenti di sostanze inorganiche.

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I consumatori

Gli organismi consumatori trasformano le sostanze

organiche (prelevate da altri esseri morti o viventi) in

altre sostanze organiche. Essi, insieme ai

decompositori, costituiscono la parte eterotrofa (cioè

che si nutre di altri) di un comunità. Gli eterotrofi

vengono anche chiamati produttori secondari, perché

producono biomassa viva a partire da altra biomassa,

viva o morta.

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Struttura di un ecosistema terrestre

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Struttura di un ecosistema marino

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La dinamica delle popolazioni

Il metodo più semplice per calcolare il numero di individui di una

popolazione al tempo t è l’equazione di bilancio:

Nt+1 = Nt – Dt + Bt – Et + It

dove

• Nt+1 è il numero di individui al tempo t+1;

• Nt è il numero di individui al tempo t;

• Dt è il numero di individui morti tra t e t+1;

• Bt è il numero di individui nati al tempo t e sopravvissuti;

• Et è il numero di individui emigrati tra t e t+1;

• It è il numero di individui immigrati tre t e t+1;

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Crescita Malthusiana

E’ descritta dall’equazione

Se <1 la popolazione è in declino;

Se >1 la popolazione è in crescita;

Se =1 lo stato è stazionario.

Per calcolare l’abbondanza della popolazione al

tempo t, basta iterare l’equazione, come segue (serie

geometrica):

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Identificare il modello di Malthus

Supponiamo che siano disponibili conteggi o stime della popolazione in stagioni successive: N0 , N1 , N2 , ecc. È possibile allora stimare . Effettuiamo una trasformazione logaritmica di entrambi i membri dell'equazione, si ottiene:

Questa non è altro che l'equazione di una retta del tipo:

dove il tempo t è la variabile indipendente (x), il logaritmo del numero di individui nella stagione t la variabile dipendente (y), il logaritmo di il coefficiente angolare della retta (a) e il logaritmo del numero iniziale l'intercetta della retta (b).

può essere stimato con i minimi quadrati o anche graficamente.

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Come si può stimare

Per calcolare si riportano in un grafico i tempi t e i

logaritmi di Nt;

Si individua graficamente una retta interpolante;

Si individuano due punti su tale retta (t1,ln(Nt1)),

(t2,ln(Nt2));

Si calcola

12

12 )ln()ln(

tt

NN tt

e

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Il modello malthusiano continuo

Nel caso di una popolazione in grado di riprodursi in

maniera continua nel tempo, si può supporre che il

tasso di crescita sia in ogni istante proporzionale al

numero di individui. Si ottiene allora la versione

continua dell’equazione malthusiana

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Proprietà del modello continuo

Dall’analisi della soluzione di tale equazione

risultano evidenti le seguenti proprietà:

Se r<0 la popolazione è in declino;

Se r>0 la popolazione è in crescita;

Se r=0 lo stato è stazionario.

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Come si può stimare r

Si scrive l’equazione come

e si procede come nel caso discreto.

Si osservi che ponendo

la soluzione del sistema continuo è la stessa del

modello discreto; infatti

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Il modello logistico

E’ ovvio però capire che, anche se tutti gli individui di

una popolazione hanno le stesse capacità riproduttive,

essa non potrà crescere per sempre in modo

esponenziale o estinguersi. Infatti si è osservato

sperimentalmente che, una volta raggiunta una certa

densità, la popolazione tende a stabilizzarsi su un

valore costante (modelli dipendenti da densita’).

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li Questo fatto si può modellare con la seguente equazione:

dove il termine

tiene conto del fatto che il tasso di crescita diminuisce man mano

che la popolazione si avvicina alla capacità portante K.

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La soluzione analitica del modello logistico è la

seguente:

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Analisi del modello logistico discreto

Il modello è discreto quando la riproduzione è

stagionale.

Le soluzioni di equilibrio sono date da:

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Supponiamo per semplicità K=1.

Le soluzioni di equilibrio sono

Al variare di r le due soluzioni di equilibrio cambiano la

loro stabilità.

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Per analizzare la stabilità dei punti fissi possiamo

utilizzare un metodo grafico, detto Diagramma di

Moran o diagramma a ragnatela.

Vediamo come funziona.

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Il diagramma a ragnatela (o di Moran)

Dato un sistema discreto Nt+1=f(Nt), si disegna la curva f(Nt)

nel piano Nt, Nt+1.

Si traccia la bisettrice. Le intersezioni tra la bisettrice e la

curva definiscono i punti fissi, cioè i punti per cui

Nt = Nt+1.

Partendo da un punto iniziale (0,N0), si traccia la verticale

fino ad incontrare la curva f. Si traccia poi un segmento

orizzontale fino ad incontrare la bisettrice. La

retroimmagine della bisettrice sull’asse Nt rappresenta il

punto Nt+1, da cui ripartire per incontrare il punto Nt+2.

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Esempio

N0

N1

N1

N2

N2

N3

Nt+1

Nt

Nt+1= Nt

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Modello logistico

Osserviamo che esiste solo per r>1.

r<1: la soluzione è stabile.

1<r<3: è stabile e diventa instabile.

3<r<4: anche è instabile. Si trovano soluzioni

periodiche.

r>3.5: si trovano soluzioni aperiodiche.

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Popolazioni interagenti

Le principali tipologie di interazione tra specie diverse

sono le seguenti:

la predazione (una specie ricava un beneficio dall'altra

specie che invece ne ricava un danno);

la competizione interspecifica (entrambe le specie

ricavano un danno dall'interazione);

la simbiosi (entrambe le specie ricavano un beneficio

dall'interazione).

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Due approcci di modello…

Flussi di energia. I vari organismi della comunità sono visti come

comparti che accumulano energia e trasformano energia. Tutti gli

organismi perdono energia sotto forma di calore perché respirano.

L'energia fluisce attraverso i componenti della comunità una sola o

comunque un numero limitato di volte, perché si dissipa nei processi

metabolici. Solo il continuo flusso di energia dal sole permette il

funzionamento ininterrotto di un ecosistema.

Flussi di materia. La comunità ecologica è vista come un insieme di

comparti che accumulano determinati elementi o composti chimici

(azoto, fosforo, carbonio, composti tossici, ecc.), ricevendoli da e

cedendoli ad altri comparti.

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La piramide ecologica

Chi mangia chi o che cosa…

risorse

consumatoripredatori

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Le catene alimentari o trofiche

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Modelli consumatore-risorsa

Consideriamo le seguenti assunzioni:

In assenza di consumo, la risorsa segue una dinamica

dipendente da densità. Come per i modelli di singola

popolazione, dunque, la risorsa non sfruttata tende verso un

valore di regime. Se la risorsa è una popolazione, tale valore di

regime non è altro che la capacità portante; se la risorsa non è

una popolazione, come nel caso di particolato organico o sali

nutrienti, tale valore rappresenta la concentrazione risultante

dall'equilibrio tra flussi entranti ed uscenti nel comparto di

questa risorsa.

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In assenza di risorsa, il consumatore si estingue.

Infatti si assume di considerare solo le risorse

essenziali per la dinamica dei consumatori.

Il trasferimento di risorsa costituisce la sola

interazione tra i due comparti.

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La dinamica della risorsa

La dinamica della risorsa risulta composta da una

crescita dipendente da densità (crescita malthusiana

+ mortalità)

+

un termine di consumo

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La dinamica del consumatore

La dinamica del consumatore risulta composta da una

crescita dipendente dalla disponibilità della risorsa

+

un termine di mortalità naturale.

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Le equazioni

dove:

x = biomassa della risorsa;

y = biomassa del consumatore;

(x) = crescita della risorsa;

= mortalità del consumatore;

p(x) = risposta funzionale del consumatore (predatore).

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La risposta funzionale del consumatore

La risposta funzionale del consumatore rappresenta il

tasso di consumo della risorsa da parte di una singola

unità di biomassa del consumatore.

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Mod

ellis

tica

e G

estio

ne d

ei S

iste

mi A

mbi

enta

li

La risposta funzionale di tipo I

)1,min()( haxxp

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La risposta funzionale di tipo II

x

xxp

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La risposta funzionale di tipo III

2)(

xx

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li

Il modello Lotka-Volterra

E’ il primo modello consumatore-risorsa con risposta

funzionale lineare. Espresso, nella sua forma

originale, dalle seguenti equazioni:

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li

Le isocline

Annullando le derivate

dx/dt e dy/dt si

ottengono le seguenti

isocline:

0

10

xK

x

p

ry

dt

dx

00

yep

x

dt

dy

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enta

li

Gli equilibri del sistema

Le soluzioni di equilibrio sono le seguenti :

K

x

p

rep

CK

BA1

;0

;0

0

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Studio del modello Lotka-Volterra

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mbi

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li

La situazione mostrata non è sempre possibile. Infatti, essa esiste

solo se il predatore è sufficientemente efficace nell'interagire con

la preda: mortalità da fame contenuta e/o efficienza di

conversione della biomassa e coefficiente di predazione

sufficientemente elevati in maniera tale che

(Se non è verificata la condizione il terzo equilibrio non esiste in

quanto assume valori negativi).

Kep

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li

La competizione interspecifica

Avviene quando due specie competono per la stessa

risorsa e non c’è relazione diretta di predazione tra di

esse.