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Miscele: il caso delle sostanze chimiche
Alfonso Gelormini
Milano, 7 luglio2015
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Ministero della Salute: Qualità dell’aria e salute
�Negli ultimi anni si sono sviluppate sempre di piùnormative, sia a livello europeo che nazionale, chehanno integrato tra loro gli aspetti relativi alla tuteladella Salute, Sicurezza ed Ambiente, sia nei contesti divita che negli ambienti di lavoro
�Una parte importante ha come oggetto i prodottichimici lungo tutto il loro ciclo di vita (dalla ricerca,produzione, classificazione, commercializzazione finoallo smaltimento come rifiuto) nonché la loro presenzae distribuzione in ambiente di lavoro e di vita, la lorotossicità ed i possibili effetti sulla salute
3
INTEGRAZIONE DELLE NORMATIVE: VALUTAZIONE DEL
RISCHIO
SALUTE
SICUREZZA
AMBIENTE
Aspetti Generali
� Sviluppo esponenziale, negli ultimi anni, deglistudi sulle interazioni fra ambiente e salute.
� Attenzione sugli effetti potenzialmente dannosiderivanti da attività industriali e progetti, inparticolare sulle ricadute a lungo termine, ossiaquelle meno evidenti ma più difficili dacontenere una volta che si verificano.
� Convergenza delle preoccupazioni per la tuteladell’ambiente e della salute nel tentativo ditrovare soluzioni ad alcuni dei problemi di sanitàpubblica provocati da specifici determinantiambientali.
� Evoluzione di strumenti di governance epartecipazione.
Aspetti Generali: alcune definizione di Miscele
� Chimica: si intende per miscela o miscuglio l'insieme di piùsostanze chimiche che insieme conservano comunqueinalterate le loro singole caratteristiche e lo stato fisico
� Regolamento REACH (Registrazione, Valutazione,Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche): unamiscela (preparato) o una soluzione composta di due o piùsostanze
� D.L. 81/08 e s.m.i. : Nel caso di attività lavorative checomportano l’esposizione a più agenti chimici pericolosi, irischi sono valutati in base al rischio che comporta lacombinazione di tutti i suddetti agenti chimici»
5
L’esposizione a più fonti di inquinamentoambientale può rendere più serie le conseguenzesulla salute perché gli inquinanti possonointeragire fra di loro e gli effetti dannosi possonopotenziarsi (come può accadere ad esempio per ifumatori che vivono in zone molto inquinate e/osvolgono particolari attività lavorative a rischio)
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Ministero della Salute: Qualità dell’aria e salute
Miscele
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Il tema delle miscele porta con se problematiche applicative in tutti i contesti normativi in cui viene affrontato.
Alcuni esempi:
� Regolamento REACH e CLP
� Ambiente di lavoro: D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
� Bonifiche: D. Lgs. 152 «Testo unico ambientale»
� Autorizzazione Integrale Ambientale (Valutazione di Impatto sulla Salute)
Quale il contributo della ‘TOSSICOLGIA’ su questi temi?
Miscele ed Ambiente di Lavoro
8
Miscele: il caso delle sostanze chimiche
9
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
SCHEMA DI VALUTAZIONE RISCHIO
CONOSCENZA DEL PROCESSO
IDENTIFICAZIONE PERICOLO
SOSTANZA APROPRIETA’
CHIMICO-FISICHE
PROPRIETA’A+B
SOSTANZA BPROPRIETA’
TOSSICOLOGICHE
ANALISI RISCHIOCARATTERIZZAZIONE
ESPOSIZIONE
SORVEGLIANZA SANITARIA
PREVENZIONE INFORTUNI CONTROLLO ESPOSIZIONE
Miscele e ambiente di lavoro
Nasce la necessità di sviluppare uno strumento operativo, quantitativo, semplificato, cautelativo
basato su assunzioni scientifiche
Il D.Lgs. 81/08 s.m.i. conferma la prescrizione che“nel caso di attività lavorative che comportanol’esposizione a più agenti chimici pericolosi i rischisono valutati in base al rischio che comporta lacombinazione di tutti i suddetti agenti chimici”
Il legislatore ed Enti di riferimento nazionali non hanno dato ancora alcuna indicazione
Rischio combinato: normativa nazionale
Rischio combinato: modalità di esposizione
11
Nel rischio di “esposizione combinata” in ambiente di lavoro sipresenta :
� quando più sostanze sono presenti contemporaneamente all’interno della miscela vera e propria utilizzata;
� quando più sostanze singole sono usatecontemporaneamente;
� quando le sostanze non sono presenti contemporaneamente,ma sono comunque utilizzate in maniera discontinua durantelo stesso turno di lavoro (8 ore)
Entrambe le Agenzie adottano lo stesso principio:
viene calcolato un “indice di rischio” (HI -Hazard Index- )che si ottiene sommando i rapporti tra le esposizioni ed irispettivi limiti di esposizione, riferiti alle 8 ore
n
n
n
i iVL
E
VL
E
VL
E
VL
Ei...
2
2
1
1
1
++=∑=
Il concetto di rischio di esposizione alle “miscele di sostanze” è trattato dall’ACGIH (American
Conference of Governmental Industrial Hygienists)
e dall’OSHA (Occupational Safety & HealthAdministration)
Si ha conformità quando il
valore è ≤ 1
Rischio combinato: metodologia di valutazione
DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA I DUE METODI DI CALCOLO DEL “RISCHIO COMBINATO”
OSHA
considera indistintamente tutte le sostanze presenti
ACGIH
raggruppa le sostanze che esercitano lo stesso effetto critico (organo o sistema
bersaglio)
Rischio combinato: metodologia di valutazione
14
ACGIH Basi del TLV - Effetti Critici (Traduzione e decodifica AIDII)
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sostanza TLV Basis 2015 sistema/organo bersaglioesposizioni
(ppm)
TLV
(ppm)conclusioni
1,3-butadiene cancer cancro 0.01 2 0.5% del TLV
4-vinilcicloesenefemale repro dam,
male repro damSistema riproduttivo 0.005 0.1 5% del TLV
toluene
Visual impair,
female repro,
pregnancy loss
Vista, Sistema riproduttivo,
perdita del feto0.04566 20 < 0.1% del TLV
stireneCNS impair, URT irr,
periph neuropaty
Sistema nervoso centrale
Tratto respiratorio superiore
Sistema nervoso periferico
0.005 20 < 0.1% del TLV
acrilonitrile CNS impair, LRT irrSistema nervoso centrale
Tratto respiratorio inferiore0.01 2 0.5% del TLV
Calcolo secondo OSHA
sistema/organo
bersaglio
agenti
combina
ti
calcolo dell’indice HI
Valore di
riferimen
to
conclusioni
Tutti tutti 1
accettabile0625.0
2
01,0
20
005,0
20
04566,0
1,0
005,0
2
01,0=++++
Calcolo secondo ACGIH
sistema/organo
bersaglio
agenti
combinaticalcolo dell’indice HI
Valore di
riferimentoconclusioni
Sistema riproduttivo4-vinilcicloesene,
toluene, 1 accettabile
Sistema nervoso
centralestirene,
acrilonitrile1 accettabile
0522.020
04566,0
1,0
005,0=+
00075.02
01,0
20
005.0=+
Rischio combinato: esempio applicativo
Rischio combinato: soluzione integrata
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Nella pratica igienistica l’applicazione del metodo ACGIH è complicata da:
• molte sostanze = molti raggruppamenti per organo/sistema
� incertezze circa la specificità
Possibile soluzione integrata, al fine di definire interventi preventivi
1...
2
2
1
1
1
<++=∑= n
n
n
i iTLV
E
TLV
E
TLV
E
TLV
EiStep 1 Tutte le sostanze
(approccio OSHA)
Step 2 < 1
OK: Conformità
>1
Approfondimento per raggruppamento specifico
(approccio ACGIH)
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Rischio combinato: metodologia di valutazione
L’IRSST canadese ha messo online un tool per il calcolo automaticodel rischio combinato (sui limiti vigenti in Canada, allineati all’ACGIH)
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Valutazione del rischio
Verifica dell’esposizione
Confronto con i Valori limite di esposizione
Strumento per definire AZIONI
Rischio combinato: valutazione/azioni
Confronto medoti
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In assenza di indicazioni normative sia il metodo OHSA che ilmetodo ACGIH possono ritenersi applicabili:
� Il metodo OHSA è maggiormente conservativo, ma nonspecifico, e si presta quindi ad una prima fase di screening
� Il metodo ACGIH è più specifico e utile nella fase diapprofondimento
� è basato su un razionale medico/scientifico;
� consente di orientare la sorveglianza sanitaria;
� si poggia su un’ampia lista di TLV e di documentazione.
Miscele e bonifiche suoli/falde
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Miscele: il caso delle sostanze chimiche
Miscele e bonifica suoli/falde: metodologia di valutazione
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Il D. Lgs. 152 «Testo unico ambientale» e la relativametodologia APAT/ISPRA “Criteri metodologici perl'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siticontaminati” stabiliscono che, in presenza contemporanea dipiù contaminanti:
� Per le sostanze non cancerogene si calcola l’Hazard Index(HI), in base alla Reference dose delle sostanze e lo siconfronta con la soglia 1
� Per le sostanze cancerogene si calcola il «rischioincrementale», in base allo Slope Factor delle sostanze e losi confronta con la soglia 10-5
Analisi di rischio: parametri tossicologici
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Sostanze non cancerogene
Reference dose (RfD)
HQ = D/RfD
Dove D è la dose respirata nell’arco della vita
Conformità HQ<1, ovvero D<RfD
Sostanze cancerogene
Slope factor (Sf)
R(canc,inal.) = D * Sf
Dove D è la dose respirata nell’arco della vita
Conformità: R< 10-6
Ovvero rischio incrementale di insorgenza di cancro 1/1.000.000 per ogni singola
sostanza
I criteri di distinzione tra cancerogeni e non cancerogeni dell’AdR sono diversidai criteri di classificazione adottati dal D. Lgs. 81 (Regolamento CLP)
I criteri per la definizione dei limiti di esposizione professionale (OEL/TLV) sono diversi da quelli adottati per definire Sf ed RfD (che hanno in genere un maggior livello di conservatività)
Focus: Sf, Slope Factor (da ISS/INAIL)
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Sf
Sf: pendenza della curva dose/effetto per i cancerogeni
Miscele ed ambiente di vita
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Miscele: il caso delle sostanze chimiche
Ministero della Salute: Qualità dell’aria e salute
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� Nei centri urbani la popolazione è esposta a miscele di agentiinquinanti potenzialmente dannosi per la salute
� In base all’ambiente in cui sono rilasciati, gli inquinantidell’aria sono definiti indoor, se immessi in ambienti interni,o outdoor, se immessi in ambienti esterni. L’esposizioneall’inquinamento atmosferico è determinata sia dalleconcentrazioni degli inquinanti presenti nell’aria, sia dallaquantità di tempo che le persone trascorrono negli ambientiinquinati.
Per esposizione totale si intende l’effettiva esposizione dellepersone agli inquinanti presenti sia nell’aria outdoor sianell’aria indoor
Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute possonoessere:
� effetti cronici si manifestano dopo un’esposizioneprolungata a livelli di concentrazione anche lievi.
� effetti acuti sono dovuti all’esposizione di breve durata (ore,giorni) a elevate concentrazioni di inquinanti.
Generalmente negli ambienti confinati gli effetti sonosoprattutto cronici, eccetto per alcuni casi (es. intossicazioneacuta da monossido di carbonio CO, tipica dell’ambientedomestico da malfunzionamento di sistemi di riscaldamento agas).
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Ministero della Salute: Qualità dell’aria e salute
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La popolazione generale è quasi sempre esposta a«contemporaneamente» a più contaminanti chimici presentinell’ambiente:
� Emissioni in atmosfera (inalazione)� Traffico veicolare, riscaldamento domestico,
� Generazione di energia,
� Attività industriali ed agricole,
� Indoor (prodotti detergenti e d’uso domestico);
� Sorgenti naturali (attività geotermica, vulcanica, radon, ecc.)
� Contaminanti presenti negli alimenti e nell’acqua(ingestione)
� Sostanze presenti negli articoli di uso comune (cutanea)
Possiamo quindi concludere che la popolazione è «sempre»esposta ad una miscela
Miscele ed ambiente di vita: esposizione
Valutazione Impatto Salute –VIS-
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Miscele e ambiente di vita
� Nel 1999 il congresso di Goteborg ha redatto quella che puòessere adottata come definizione ufficiale di stimadell’impatto sanitario:
“Una combinazione di procedura, metodi e strumenti tramite iquali una politica, un programma o un progetto possonoessere giudicati sotto il profilo dei loro potenziali effetti sullasalute della popolazione e della loro distribuzione nell’ambitodella stessa popolazione”
(ECHP-WHO 1999)
Valutazione Impatto Sanitario: definizione
� L’obiettivo della valutazione di Impatto sulla Salute edel suo monitoraggio è quello di valutare la sostenibilitàdelle attività industriali, nuove o esistenti, ancherispetto alle altre attività antropiche, con lo stato disalute, a breve, medio e lungo periodo, dellepopolazioni presenti sul territorio al fine di attuareeventuali misure necessarie a prevenire e mitigare irischi potenziali.
Valutazione Impatto Sanitario: obiettivo
Mentre relativamente alla componente ambientale la legislazione puòessere considerata “avanzata”, sulla Valutazione di Impatto sullaSalute (V.I.S.) il quadro normativo non è ancora ben definito specieper quanto riguarda le metodologie da utilizzare
Strumenti di Governance e Partecipazione: ieri
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
(V.I.A.)
STUDIO IMPATTO AMBIENTALE (S.I.A.)
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
VALUTAZIONE AMBIENTALE
STRATEGICA (V.A.S.)
VALUTAZIONE INTEGRATA IMPATTO AMBIENTE E SALUTE
(V.I.I.A.S.)
VALUTAZIONE INTEGRATA IMPATTO AMBIENTE E SALUTE (V.I.I.A.S)
“Una combinazione di procedura, metodi e strumenti con iquali si possono stimare gli effetti potenziali sulla salute e ladistribuzione di tali effetti all’interno della popolazionenell’ambito delle procedure correnti di valutazione in campoambientale”
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Strumenti di Governance e Partecipazione: ieri
� Le esperienze condotte in Italia si caratterizzano per unanotevole eterogeneità degli approcci utilizzati e del livello diapprofondimento adottato, data l’assenza di procedurecondivise.
� Le modalità di valutazione degli effetti sulla salute non sonoinfatti chiaramente indicate né a livello regionale né a livellonazionale, se non in casi specifici
� La VIIAS, essendo strumento integrativo dei procedimenti diVIA e di VAS, in realtà, costituisce con i precedenti un iter divalutazione di tutti i possibili effetti sulla salute di piani,progetti e/o impianti industriali suscettibili di un impattoambientale.
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Strumenti di Governance e Partecipazione: ieri
Direttiva 2014/52/UE
«Articolo 3
gli effetti significativi,
diretti e indiretti, di un
progetto sui seguenti
fattori:
a) popolazione e salute
umana;
Valutazione degli
effetti di determinati
piani e programmi
sull’ambiente
naturale
V.I.S.
V.I.A. A.I.A.
Attività connessa alla conoscenza ed effetti dei rischi sulla salute
SISTEMI INTEGRATI AMBIENTE-SALUTE
Un mezzo per
valutare i temi
connessi alla
salute e sociali
derivanti
dall’ambiente
S.I.A.
Documento
interdisciplinare
programmatico,
progettuale,amb
ientale
Provvedimento
che garantsce la
conformità ai
requisiti previsti
dalla norma
V.A.S.
Strumenti di Governance e Partecipazione: oggi
� ESHIA
Valutazione Integrata Ambientale, Sociale e Sanitaria che siispirano a linee guida messe a punto da organismi internazionali,ONU, ed associazioni, Ipieca (Global oil and gas industryassociation for environmental and social issues), etc.
� European Public Health Association (EUPHA)
Ha riportato le esperienze di VIS a livello europeo in particolare perla realizzazione di grandi progetti associati al trasporto (aeroporti,alta velocità, ecc). Ha sottolineato l’imminenza di unaregolamentazione a livello comunitario sull’argomento checostituirebbe base comune per le regolamentazioni degli StatiMembri.
Strumenti di Governance e Partecipazione: Nuovi Sviluppi
Integrated Environmental Health Impact Assessment System
Strumenti di Governance e Partecipazione: Nuovi Sviluppi
Appare evidente la necessità di :
� integrare le componenti ambiente e salute e di avviare unprogetto multidisciplinare volto alla definizione di unametodologia/ protocollo di supporto per l’adozione di idoneipiani di monitoraggio e controllo delle matrici ambientali edella salute delle popolazioni locali;
� poter stimare l’impatto delle realtà produttive, e non, sulterritorio fornendo a tutti i decisori delle valutazioni, basatesu conoscenze sistematiche e condivise, che consentano dieffettuare le opportune scelte
Valutazione Impatto Salute: esperienza integrata
VIS: obiettivo
� La VIS deve quindi stimare gli effetti sulla salute dispecifici interventi, sulla base di studi epidemiologiciad-hoc o di stime derivate da modelli, al fine di poterpermettere adeguati interventi preventivi che tenganoconto delle caratteristiche di tutte le possibili sorgentipresenti (non solo chimiche ma anche fisiche ebiologiche) e delle caratteristiche dello stato di salutedella popolazione interessata
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VIS: quesiti?????
Come valuto gli effetti dose-risposta, acuti e cronici, dalpunto di vista tossicologico?
Risposta????
1. attraverso modelli di distribuzione ambientale degliinquinanti????
2. attraverso adeguati sistemi di misurazione distribuitisul territorio????;
3. attraverso valutazioni e studi epidemiologici????
4. attraverso «modelli tossicologici»????
5. altro????
6. Qual è l’affidabilità dei risultati??????
Forse troppi punti interrogativi
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4040
Valutazione Impatto Salute: esperienza integrata
40
Area di interesseCARATTERIZZAZIONE
SORGENTI INQUINAMENTO
ANTROPICHE (trasporti, agricoltura, industria, riscaldamento ecc.)
ATTIVITA’ INDUSTRIALI PRESENTI SUL TERRITORIO
AMBIENTE
INDIVIDUAZIONE
INQUINANTI
MONITORAGGIO
INQUINANTI CRITICI
SALUTE
PATOLOGIE
SPECIFICHE
EFFETTI
PATOLOGIE
GENERALI
SITO
PROCESSO
INDUSTRIALE
TOSSICOLOGIA
INDUSTRIALE
VALUTAZIONE
IMPATTO SALUTE
SI NO
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� 2007 – 2011 – Realizzazione Progetto SENTIERI (studio epidemiologico su 44SIN per un totale di circa 6 milioni di abitati (periodo 1995-2002) epubblicazione risultati. Aggiornamenti fino al 2014
Programma Strategico Nazionale AMBIENTE e SALUTE finanziato dal Ministero della Salute e coordinato da ISS
Progetto SENTIERI Studio Epidemiologico Nazionale dei
Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (popolazione coinvolta circa 6 milioni di individui)
Coordinamento:Istituto Superiore di Sanità (ISS)
GdL: Organizzazione Mondiale dellaSanità (OMS),Centro Nazionale delleRicerche (CNR) di Pisa,IstitutoSuperiore Prevenzione e Sicurezza delLavoro (ISPESL), Università Sapienzadi Roma, ASL locali
PUBBLICAZIONI
� 2010 - SENTIERI 1: Valutazione dell'evidenza epidemiologica - Descrizione approccio e metodologie utilizzate
� 2011 - SENTIERI 2: Risultati. - Oggetto dell’analisi: mortalità (63 cause di morte), Durata: 2007 – 2010.Localizzazione geografica: 44 SIN (21 Nord, 8 Centro e 15 Sud Italia).
� 2014 - SENTIERI 3: mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri. – E’ il risultato della collaborazionetra ISS e Associazione italiana del registri tumori; oltre allo studio della mortalità (periodo 2003-2010), già presentenel rapporto precedente, è stata affiancata l'analisi di dismissioni ospedaliere (periodo 2005-2010) e dell’incidenza ditumori (periodo 1996-2005). L’analisi di incidenza è stata limitata ai 17 dei SIN, inclusi nel Progetto SENTIERI, copertida un Registro Tumori di popolazione validato dall’Associazione Nazionale dei Registri (AIRTUM)
VIS: situazione italiana
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Contesto: Progetto SENTIERI - elenco e mappa SIN -
PIEMONTE
BALANGERO BAL
CASALE MONFERRATO CAS
SERRAVALLESCRIVIA SER
PIEVE VERGONTE PIV
PIEMONTE, LIGURIA
CENGIO E SALICETO CES
VALLE D’AOSTA
EMARESE EMA
LOMBARDIA
CERRO AL LAMBRO CER
PIOLTELLO RODANO PIR
SESTO SAN GIOVANNI SES
BRESCIA CAFFARO BRE
BRONI BRO
MANTOVA/POLO chim LMN
TRENTINO ALTO ADIGE
BOLZANO BOL
TRENTO NORD TRE
VENETO
VENEZIA (Porto Marghera) VEN
FRIULI VENEZIA GIULIA
LAGUNA DI GRADO E MARANO LGM
TRIESTE TRI
LIGURIA
COGOLETO STOPPANI COS
PITELLI PIT
EMILIA-ROMAGNA
FIDENZA FID
SASSUOLO – SCANDIANO SAS
MARCHEFALCONARA MARITTIMA FAL
BASSO BACINO FIUME CHIENTI BBC
TOSCANA
MASSA CARRARA MSC
LIVORNO LIV
PIOMBINO PIO
ORBETELLO ORB
UMBRIA
TERNI – PAPIGNO TER
LAZIO
BACINO IDR. FIUME SACCO BFS
CAMPANIA
LIT.DOMIZIO-FLEGREO/AGRO-
AVERSANO LDF
AREA LITORALE VESUVIANO ALV
PUGLIA
MANFREDONIA MAN
BARI – FIBRONIT BAR
TARANTO TAR
BRINDISI BRI
BASILICATA
TITO TIT
AREE IND. VAL BASENTO AVB
CALABRIA
CROTONE-CASSANO–CERCHIARA*
SICILIA
MILAZZO MIL
GELA GEL
BIANCAVILLA BIA
PRIOLO PRI
SARDEGNA
AREE IND. PORTO TORRES APT
SULCIS-IGLESIENTE–GUSPINESE
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Vis : situazione italiana -normativa nazionale/Regionale-
� Luglio 2012 – Legge Regionale n. 21 – Regione Puglia “Norme a tutela dellasalute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti perle aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”. Introduzionedella Valutazione Danno Sanitario da effettuarsi con cadenza annuale daparte degli organi competenti (Arpa, ASL e AReS)
� Settembre 2012 – Ministero della Salute- Convegno Nazionale: L’impattosulla salute dei siti contaminati – Progetto SENTIERI-
� Ottobre 2012 – Legge Regionale n. 24 – Regione Puglia Linee Guida attuativea L.R. 21. Modalità per la redazione del rapporto danno sanitario
� Gennaio 2013 legge n.231-conversione del D.L. n.207- Disposizioni urgenti atutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi distabilimenti di interesse strategico nazionale
� Aprile 2013 Decreto – Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utiliper la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS) inattuazione dell’articolo 1-bis, comma 2, del decreto legge 3 dicembre 2012,n.207, convertito con modificazioni dalla legge 24 dicembre 2012 n. 231
� Febbraio 2014 Regione Lombardia: Linee guida per la componente salutepubblica degli studi di impatto ambientale
� Febbraio 2014 Regione Sicilia: Linee guida sulla VIS - Valutazione di impattosulla salute
44
Vis : situazione italiana -normativa nazionale/Regionale-
Settembre 2014 Presentazione del Progetto “tools for health ImpactAssessment –t4HIA. Finanziato dal Ministero della Salute dal 20014-2018,coordinato dalla Regione Emilia Romagna, coinvolge 10 regioni, una provinciaautonoma e 3 istituti centrali con l’obiettivo di mettere a punto linee guida estrumenti per la valutazione degli impatti sulla salute di progetti e proposte.L’intento è quello di ottenere dei prodotti in grado di standardizzare erazionalizzare sia l’operato di chi propone che quello di chi valuta i progetti,fornendo strumenti e indirizzi chiari e trasparenti in materia.
Gennaio 2013 Documento Confindustria : Valutazione Comparativadella disciplina di Autorizzazione Integrata Ambientale a livelloeuropeo e nazionale: effetti sullo sviluppo industriale del paese.
E’ riportata una tabella riepilogativa sulla procedura VIS nei vari paesieuropei
TABELLA 10 - PREVISIONE DELLA PROCEDURA DI VIS NEI PRINCIPALI PAESI UE
Stato Membro Utilizzo procedura di VIS
� Italia Non prevista a livello nazionale� Francia, Belgio, Romania Generalmente non prevista� Germania Si è sviluppata come procedura nell’ambito della
VIA� Olanda Gli strumenti operativi si applicano in modo
standard nelle politiche intersettoriali nazionali� Regno Unito È prevista come procedura autonoma e
volontaria in affiancamento alla VIA.� Svezia E’ un requisito per l’attuazione del Piano di
Azione per la Protezione Ambientale e Sanitaria
Vis : situazione italiana –Confindustria-
VIS: situazione italiana
Documento congiunto Aprile 2015
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE INTEGRATA DI IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO (VIIAS) NELLE PROCEDURE DI AUTORIZZAZIONE AMBENTALE
(VAS,VIA,AIA)
� Sistema Nazionale delle Agenzie di Protezione Ambientale;
� Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
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Linee guida
� L’obiettivo è anche quello di avviare una discussione su unpercorso comune e coerente tra le diverse figure professionalicoinvolte a livello locale, promuovendo cioè anche unaintegrazione di processo, ad oggi non strutturato, oltrechémetodologico che possa consentire un confronto trasparentecon stakeholder pubblici e privati.
� L’integrazione della procedura di Valutazione di Impatto sullaSalute (VIS) con le procedure correnti di VIA definisce laValutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario(VIIAS)
47
Valutazione stato di salute della popolazione
� La caratterizzazione dello stato di salute della popolazionecoinvolta ed il suo monitoraggio nel tempo, in particolaredelle fasce suscettibili, rappresenta la base di partenza perconsentire valutazioni preventive di impatto sulla salute ed èfondamentale per identificare le possibili criticità presentinell’area in esame.
� L’acquisire evidenze epidemiologiche in relazione allepatologie potenzialmente associate agli agenti inquinanti intermini di mortalità, ricoveri ospedalieri e incidenza tumorale.
� La valutazione delle variabili: tempo di latenza, cambiamentoesposizione, cambiamenti voluttuari, organi bersaglio,«confondenti».
48
Metodologia di valutazione
� RISCHIO CHIMICO E/O CANCEROGENO
Possono essere utilizzati due metodologie diverse che adottanouna formulazione concettuale e matematica molto diversa,
portando da risultati quantitativi altrettanto diversificati:
1. Ricerca epidemiologica
2. Ricerca tossicologica
Possono essere comparate? Possono essere utilizzateindipendentemente? Possono essere integrate?
49
Metodologia di valutazione
� Health Impact assessment (HIA)
E’ un processo che, correlando approccio epidemiologico, fornisce unastima del Rischio Relativo (RR) di sviluppare un evento sanitario(ricovero ospedaliero, decesso) per gli esposti ad un determinatofattore ambientale quando confrontato con il rischio dei non esposti.
Valutano la presenza o assenza di una associazione tra esposizione edesito nella popolazione studiata il RR può essere stimato per situazionidi assenza/presenza dell’esposizione ovvero per diversi gradienti omisure quantitative (concentrazione di un inquinante) dell’esposizione.
50
Metodologia di valutazione
� Human Health Risk Assessment (RA)
E’ un processo che, correlando i dati tossicologici/epidemiologici con il livello di esposizione, permette di stimarequantitativamente il rischio derivante dall’esposizione asostanze tossiche e/o cancerogene
La valutazione del rischio andrà a stimare le conseguenze sullasalute umana di un evento potenzialmente dannoso, in terminidi probabilità che le stesse conseguenze si verifichino.
Il rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e dellepossibilità che essa si trasformi in un danno
51
Metodologie di valutazione
� Accettabilità del rischio:
1. Sostanze non cancerogene: la soglia di effetto coincide con il non superamento del valore di RfDinal (HI<=1)
2. Sostanze cancerogene: (diverse Agenzie, la US EPA) pari a 10 meno 6, con interventi discrezionali nel range 10-4 e 10-6 e un intervento pianificato in caso di rischio superiore a 10-4
52
53
Patologie cardiovascolari Patologie respiratorie* Tumore del
polmone
Mortalità
complessiva
Stato socio-economico X X X
Tabagismo attivo X X X X
Tabagismo passivo
(nei non-fumatori)
X X X
Consumo eccessivo di
bevande alcoliche
X
Sovrappeso/obesità X X X
Ipertensione arteriosa X X
Diabete mellito X X
Esposizioni
occupazionali
X X
Radon X
* comprese la BPCO e l’asma bronchiale.
CONFONDENTI
Valutazione degli Impatti Salute
Metodologie di valutazione
� Attualmente diverse agenzie nazionali ed internazionaliutilizzano modelli concettualmente simili tra loro ma cheelaborano i valori di in-put in modo diverso, portando comeconseguenza a risultati non sempre coerenti tra loro ecreando qualche volta situazioni di conflittualità.
� La domanda che ci si pone è: gli studi epidemiologiciverranno sostituiti, nel momento decisionale, dai “modellitossicologici di rischio”?
54
55
Conclusioni
� Negli ultimi anni è sempre più richiesta una normativa chearmonizzi i principi per la valutazione dell’impatto ambientale,sociale e sulla salute delle comunità dei nuovi progetti o delleattività industriali in essere
� Necessità di uniformità di applicazione delle norme sia a livellointernazionale che nazionale attraverso linee guida e strumenti chepossano permettere un comune approccio (committente, entevalutatore, pubblico) finalizzato a uno sviluppo sostenibile
� Necessità di corrette e complete “azioni” di informazione sulterritorio con il coinvolgimento attivo del pubblico nei procedimentiautorizzativi per dare risposte univoche, sui temi ambiente e salute,alle sempre più pressanti richieste delle popolazioni
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Conclusioni
� Uso etico delle prove scientifiche con la definizione di metodologieoggettive e scientificamente valutabili in modo trasparente, comead esempio la VIS che deve essere basata non solo su ipotesi didanni causati dalle attività produttive ma sulla valutazione anchedelle altre cause, antropiche e non, presenti sul territorio al fine didefinire puntuali interventi di prevenzione e controllo tenendo contodelle effettive cause oggettive che determinano i fenomeniosservati
� La certezza di poter esercire e/o sviluppare progetti o attivitàindustriali con la garanzia di un processo autorizzativo rapido conregole uniche in cui definire i principali obblighi dei committenti e lapartecipazione delle autorità competenti e del pubblico
� L’esperienza maturata dimostra come i criteri metodologici pereffettuare una Valutazione di Impatto Sanitario si possanoconcretizzare con l’apporto di più figure professionali che integrinosia gli aspetti ambientali che di salute e con la verifica ed ilcoinvolgimento sia degli con gli enti preposti sia con le comunità
Conclusioni
� Creare un ente tecnico-scientifico centrale di coordinamentonazionale che abbia il compito di:
1. definire linee guida sui temi ambiente e salute in coerenza con glialtri paesi europei;
2. supportare i territori nel dare risposte univoche sui temi ambientee salute alle sempre più pressanti richieste delle popolazioni;
3. proporre, anche in collaborazione con i privati, un programmacoordinato di ricerca sui temi ambiente e salute
� Creare un “ambito culturale” dove le diverse componenti, per leloro specifiche responsabilità, possano mettere a fattor comune econfrontare le proprie esperienze e professionalità