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Milano comune (dettagli) Dall'alto, in senso orario: skyline del quartiere di Porta Nuova, il Duomo, lo Stadio Giuseppe Meazza, Parco Sempione e l'interno della Galleria Vittorio Emanuele II. Localizzazione Stato Italia Regione Lombardia Provincia Milano Amministrazione Sindaco Giuliano Pisapia (Sel) dal 30 maggio 2011 Territorio Coordinate 45°27′50.98″N 9°11′25.21″E Altitudine 122 m s.l.m. Superficie 181,67 [1] km² Abitanti 1 342 385 [2] (31052015) Densità 7 389,14 ab./km² Comuni confinanti Assago, Arese, Baranzate, Bresso, Bollate, Buccinasco, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Cormano, Cusago, Novate Milanese, Opera, Pero, Peschiera Borromeo, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio, Vimodrone Altre informazioni Cod. postale da 20121 a 20162 Prefisso 02 Fuso orario UTC+1 ISO 31662 ITMI Codice ISTAT 015146 Cod. F205 Milano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Milano (pronuncia /miˈlano/, in lombardo Milan, [4] pronunciato /miˈlãː/ nel dialetto locale [5] ) è una città italiana di 1.342.385 abitanti [2] , capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lombardia, secondo comune italiano per numero di abitanti, tredicesimo comune dell'Unione europea e diciannovesimo del continente e, con l'agglomerato urbano, terza area metropolitana più popolata d'Europa dietro Londra e Parigi. [6] Fondata dagli Insubri all'inizio del VI secolo a.C. [7] , fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e fu chiamata Mediolanum [8] ; accrebbe progressivamente la sua importanza fino a divenire una delle sedi imperiali dell'Impero romano d'Occidente. Durante la sua storia assunse svariati ruoli, tra i quali capitale, nonché principale centro politico e culturale, del Ducato di Milano durante il Rinascimento, capitale del Regno d'Italia durante il periodo napoleonico e capitale del Regno Lombardo Veneto durante il periodo austriaco. In ambito culturale, Milano è dal XIX secolo il massimo centro italiano nell'editoria, sia libraria sia legata all'informazione, ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. Divenne "capitale economica italiana" durante la rivoluzione industriale che coinvolse l'Europa nella seconda metà del XIX secolo, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale". Da questo periodo in poi, e soprattutto dal dopoguerra, subì un forte processo di urbanizzazione legato all'espansione industriale che coinvolse anche le città limitrofe, e fu meta principale durante il periodo dell'emigrazione interna. Nell'ultimo secolo la città ha stabilizzato il proprio ruolo economico e produttivo, divenendo il maggiore mercato finanziario italiano; è inoltre una delle capitali mondiali della moda e del disegno industriale, e uno dei centri universitari italiani più importanti [9][10][11][12] . Secondo "Top 20 Global Destination Cities" (Mastercard), nel 2013 risulta essere la città italiana con la maggior presenza di visitatori, e la dodicesima al mondo. Alle porte di Milano ha sede uno dei poli della Fiera di Milano, il maggiore polo fieristico d'Europa [13][14][15] . Per questi motivi conquista il titolo di Città globale, classificandosi come l'unica città italiana nella lista delle Città Mondiali Alfa [16] . Dal 1º maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospita l'Expo 2015, con lo slogan «Nutrire il pianeta, energia per la vita»; per questa manifestazione è stato costruito un sito espositivo di 110 ettari nei pressi della Fiera di Milano. Milano era già stata sede dell'esposizione universale del 1906, sul tema dei trasporti. Indice 1 Geografia fisica 1.1 Territorio 1.2 Clima 2 Storia 2.1 Età antica 2.2 Età medievale 2.3 Ducato di Milano 2.4 Età moderna 2.5 Età contemporanea (fino al 1945) 2.6 Il secondo dopoguerra 2.7 Simboli 2.8 Onorificenze 2.9 Ricorrenze 3 Monumenti e luoghi d'interesse 3.1 Architetture religiose 3.2 Architetture civili 3.3 Architetture militari 3.4 Aree naturali 4 Società 4.1 Popolazione 4.2 Evoluzione demografica 4.3 Etnie e minoranze straniere 4.4 Comunità gay 4.5 Religione 4.6 Istituzioni, enti e associazioni 4.7 Qualità della vita 4.7.1 Ambiente, acqua e aria a Milano 4.8 Leggende popolari 4.8.1 Fantasmi 4.8.2 La Colonna del Diavolo di Sant'Ambrogio 5 Cultura 5.1 Istruzione 5.1.1 Biblioteche 5.1.2 Università 5.1.3 Scuole civiche 5.2 Musei 5.3 Media 5.3.1 Radio 5.3.2 Cinema 5.3.3 Televisione 5.3.4 Editoria 5.3.5 Stampa 5.3.6 Letteratura 5.4 Teatro 5.5 Musica

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Milanocomune

(dettagli)

Dall'alto, in senso orario: skyline delquartiere di Porta Nuova, il Duomo, lo

Stadio Giuseppe Meazza, ParcoSempione e l'interno della Galleria

Vittorio Emanuele II.

LocalizzazioneStato Italia

Regione Lombardia

Provincia Milano

AmministrazioneSindaco Giuliano Pisapia (Sel) dal 30

maggio 2011

TerritorioCoordinate 45°27′50.98″N

9°11′25.21″E

Altitudine 122 m s.l.m.

Superficie 181,67[1] km²

Abitanti 1 342 385[2] (31­05­2015)

Densità 7 389,14 ab./km²

Comuniconfinanti

Assago, Arese, Baranzate,Bresso, Bollate,Buccinasco, CesanoBoscone, CiniselloBalsamo, ColognoMonzese, Corsico,Cormano, Cusago,Novate Milanese, Opera,Pero, PeschieraBorromeo, Rho, Rozzano,San Donato Milanese,Segrate, Sesto SanGiovanni, SettimoMilanese, Trezzano sulNaviglio, Vimodrone

Altre informazioniCod. postale da 20121 a 20162

Prefisso 02

Fuso orario UTC+1

ISO 3166­2 IT­MI

CodiceISTAT

015146

Cod. F205

MilanoDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Milano (pronuncia /miˈlano/, in lombardo Milan,[4] pronunciato /miˈlãː/ nel dialetto locale[5]) è una città italiana di1.342.385 abitanti[2], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lombardia, secondo comune italiano pernumero di abitanti, tredicesimo comune dell'Unione europea e diciannovesimo del continente e, con l'agglomerato urbano,terza area metropolitana più popolata d'Europa dietro Londra e Parigi.[6]

Fondata dagli Insubri all'inizio del VI secolo a.C.[7], fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e fu chiamata Mediolanum[8];accrebbe progressivamente la sua importanza fino a divenire una delle sedi imperiali dell'Impero romano d'Occidente.Durante la sua storia assunse svariati ruoli, tra i quali capitale, nonché principale centro politico e culturale, del Ducato diMilano durante il Rinascimento, capitale del Regno d'Italia durante il periodo napoleonico e capitale del Regno Lombardo­Veneto durante il periodo austriaco. In ambito culturale, Milano è dal XIX secolo il massimo centro italiano nell'editoria,sia libraria sia legata all'informazione, ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatroalla Scala e alla sua lunga tradizione operistica.

Divenne "capitale economica italiana" durante la rivoluzione industriale che coinvolse l'Europa nella seconda metà delXIX secolo, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale". Da questo periodo in poi, e soprattutto daldopoguerra, subì un forte processo di urbanizzazione legato all'espansione industriale che coinvolse anche le cittàlimitrofe, e fu meta principale durante il periodo dell'emigrazione interna.

Nell'ultimo secolo la città ha stabilizzato il proprio ruolo economico e produttivo, divenendo il maggiore mercatofinanziario italiano; è inoltre una delle capitali mondiali della moda e del disegno industriale, e uno dei centri universitariitaliani più importanti[9][10][11][12]. Secondo "Top 20 Global Destination Cities" (Mastercard), nel 2013 risulta essere la cittàitaliana con la maggior presenza di visitatori, e la dodicesima al mondo. Alle porte di Milano ha sede uno dei poli dellaFiera di Milano, il maggiore polo fieristico d'Europa[13][14][15]. Per questi motivi conquista il titolo di Città globale,classificandosi come l'unica città italiana nella lista delle Città Mondiali Alfa[16].

Dal 1º maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospita l'Expo 2015, con lo slogan «Nutrire il pianeta, energia per la vita»; perquesta manifestazione è stato costruito un sito espositivo di 110 ettari nei pressi della Fiera di Milano. Milano era già statasede dell'esposizione universale del 1906, sul tema dei trasporti.

Indice

1 Geografia fisica1.1 Territorio1.2 Clima

2 Storia2.1 Età antica2.2 Età medievale2.3 Ducato di Milano2.4 Età moderna2.5 Età contemporanea (fino al 1945)2.6 Il secondo dopoguerra2.7 Simboli2.8 Onorificenze2.9 Ricorrenze

3 Monumenti e luoghi d'interesse3.1 Architetture religiose3.2 Architetture civili3.3 Architetture militari3.4 Aree naturali

4 Società4.1 Popolazione4.2 Evoluzione demografica4.3 Etnie e minoranze straniere4.4 Comunità gay4.5 Religione4.6 Istituzioni, enti e associazioni4.7 Qualità della vita

4.7.1 Ambiente, acqua e aria a Milano4.8 Leggende popolari

4.8.1 Fantasmi4.8.2 La Colonna del Diavolo di Sant'Ambrogio

5 Cultura5.1 Istruzione

5.1.1 Biblioteche5.1.2 Università5.1.3 Scuole civiche

5.2 Musei5.3 Media

5.3.1 Radio5.3.2 Cinema5.3.3 Televisione5.3.4 Editoria5.3.5 Stampa5.3.6 Letteratura

5.4 Teatro5.5 Musica

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catastaleTarga MI

Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)

Cl.climatica

zona E, 2 404 GG[3]

Nomeabitanti

milanesi o meneghini

Patrono Sant'Ambrogio

Giornofestivo

7 dicembre

Cartografia

Posizione del comune di Milanoall'interno della città metropolitana

omonima

Sito istituzionale(http://www.comune.milano.it)

Vista di Porta Nuova dal Duomo

5.6 Design5.7 Moda5.8 Vita notturna5.9 Cucina

6 Persone legate a Milano7 Geografia antropica

7.1 Urbanistica7.2 Area metropolitana7.3 Milano in futuro7.4 Suddivisioni amministrative7.5 Borghi e cascine

8 Economia9 Turismo10 Infrastrutture e trasporti

10.1 Strade10.2 Ferrovie10.3 Aeroporti10.4 Mobilità urbana

11 Amministrazione11.1 Ambasciate e consolati11.2 Gemellaggi11.3 Altre informazioni amministrative

12 Sport13 Note14 Bibliografia15 Voci correlate16 Altri progetti17 Collegamenti esterni

Geografia fisica

Territorio

Panorama verso nord ripreso dalle terrazze del Duomo

La città poggia su un'unica tipologia di roccia, di origine fluvio­glaciale a cemento carbonatico, comune a tutta la pianurapadana. La caratteristica principale è quella di essere facilmente carsificabile. Tale roccia si ritrova ricoperta dai sedimenti fluviali più recenti (quaternario) oppure èvisibile lungo i principali corsi d'acqua, costituendo dei conglomerati che in Lombardia sono conosciuti come "ceppi"[17].

Milano occupa un'area di 181,76 km² a occidente della Lombardia, a 25 km a est del fiume Ticino, a 25 km ad ovest dell'Adda, a 35 km a nord del Po ed a 50 km a suddel lago di Como, lungo la cosiddetta "linea delle risorgive", laddove cioè vi è l'incontro, nel sottosuolo, tra strati geologici a differente permeabilità, cosa che permettealle acque profonde di riaffiorare in superficie[18].

In quest'area il terreno digrada dolcemente da nord­ovest a sud­est misurando, sul livello del mare, dai 147 ai 102 m, con una media di 122 m s.l.m.[19]. Rompe questaomogeneità la "collinetta" del Castello Sforzesco, misurando 124 m s.l.m. ed elevandosi di circa 3 m sui territori circostanti. Occorre inoltre considerare i solchi vallivi,da Ovest verso Est, dei fiumi Olona­Lura, Guisa­Nirone­Lambro Meridionale, Seveso­Vettabbia e Lambro settentrionale. A prescindere dai dati stratigrafici(considerando cioè che il terreno geologico si trova mediamente tra 2­5 metri sotto il manto stradale), secondo le rilevazioni fatte dal Poggi nel 1911 la zonacorrispondente alla città romana si trovava tra 118,71 (via Torino) e 121,26 (via Monte di Pietà) m s.l.m.; la città nel 1155 (cerchia dei Navigli) si trovava tra 118,61(via della Signora) e 121,80 (via Solferino) m s.l.m.; la città dei Bastioni (1549) si trovava tra 124 (Bastioni di Porta Volta) e 114 (Bastioni di Porta Romana) m s.l.m.;la circonvallazione esterna si trova tra 127,68 (la Villa Simonetta, Scuola Civica di Musica) e 109,40 (piazzale Lodi) m s.l.m.

Sempre in base a questo studio il profilo delle acque freatiche misurava (nel 1911) da un massimo di 124 m s.l.m. in ViaSimonetta a 107 in Corso Lodi, con una mediana di 115 proprio a livello del nucleo romano, a cui corrisponde una profonditàdella falda maggiore rispetto a quanto si configurava nel territorio circostante. Tale dato può apparire banale, ma occorreconsiderarlo alla luce del genio romano e inserirlo nell'opera di centuriazione del territorio. L'urbanizzazione romana interessò,rispetto al villaggio golasecchiano­celtico, una zona elevata posta più a Nord­NordEst[20], dove vennero sfruttate meglio leacque di fontanile inalveate[21]. Numerosi canali irrigui e navigabili vennero costruiti in epoca repubblicana a scopo di bonificaidraulica e agraria, per il funzionamento e la difesa dell'abitato e il trasporto delle persone e delle cose a media e grandedistanza. Questo importante e precoce intervento, assieme al regime palustre preesistente, non permette di valutare il decorsooriginale dei corsi d'acqua noti, che completano questo ricco panorama idrologico, quali il Lambro a Est, l'Olona, il Seveso e ilNirone a Nord, la Vettabbia e il Lambro Meridionale a Sud[22].

Attualmente gran parte di questi corsi d'acqua, naturali e non, si trova sotto il manto stradale[23]. A cielo aperto scorrono ilLambro, alla periferia orientale, il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, l'uno entrando e l'altro uscendo dalla darsena di porta Ticinese, la Martesana, da CascinaGobba[24] alla Cassina de' pomm, la Vettabbia, da Morivione, e il Lambro Meridionale, da piazza delle Milizie, senza contare le numerosissime rogge[25]. Il sistema nonè naturalmente più navigabile,[26] ma conserva inalterato il suo potenziale irriguo.

Milano

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Scorcio di Milano verso nord, con lemontagne del lago di Como

Vista aerea della città

Pomeriggio d'inverno in centro

Estate lungo la Martesana

Nevicata sul Castello Sforzesco

Oltre a queste importanti vie idriche, a Milano convergono storicamente importanti vie di comunicazioni di importanza regionale, nazionale e internazionale.

Innanzitutto occorre considerare la rete stradale romana, la via Emilia in primis, nata nel 187 a.C. per collegare l'Adriatico agliinsediamenti pedeappenninici, proseguita in età augustea fino a Mediolanum e ad Augusta Praetoria. Si annoverano quindi lastrada per Comum e i passi transalpini, la pedemontana per Bergomum e le provincie venete e a sud quella diretta a Ticinum,cioè Pavia e i paesi dei Liguri. Più tarda è la strada del Sempione.

Tale proficua collocazione nel contesto di una pianura molto fertile, ha influenzato notevolmente la storia della città ed il ruoloche essa ha avuto nei confronti della nazione italiana e dei paesi transalpini.

La superficie che occupa attualmente Milano ha dimensione superiori a quella di alcune città europee come Parigi, Amsterdam,Bruxelles e Dublino. La continuità abitativa si è estesa oltre i confini amministrativi, formando coi comuni contermini e alcunidi cintura un'unica conurbazione. Un sostanziale ampliamento territoriale era avvenuto invece nel 1923 con l'incorporazione didieci comuni limitrofi[27], che ora sono quartieri della città. Milano attualmente è suddivisa in nove zone, denominate municipicircoscrizionali, con poteri di ordinaria amministrazione e consultivi[28].

Piazza Duomo dista 39 km da Lodi, 42 da Pavia, 47 km da Como, 56 km da Bergamo, 58 km da Varese, 63 km da Lecco,80 km da Brescia, 85 km da Cremona, 140 km da Sondrio, 189 km da Mantova.

Clima

Milano è situata a occidente del bacino della Val Padana ed è caratterizzata da un clima subtropicale umido con estate calda,Cfa secondo la classificazione dei climi di Köppen.[29][30]

Come in tutte le grandi città del mondo l'isola di calore sovrastante l'abitato rende le temperature più elevate rispetto allecampagne circostanti, soprattutto in inverno (con differenze in situazioni estreme anche di oltre i 3 °C). Tale fenomeno riguardasoprattutto i quartieri centro­settentrionali, più densamente abitati, che godono anche di nebbie più rare rispetto alle areemeridionali e alle campagne circostanti. Le temperature di Milano Brera, le cui medie storiche 1961­1990 rappresentano bene ilclima della città, vanno dai +1 ÷ +5 °C in gennaio ai +20 ÷ +29 °C in luglio. Le aree periferiche registrano temperature mediepiù basse (intorno a 1 °C).

Milano, come gran parte della Pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione e ciò favorisce il ristagno delle nebbie e degliinquinanti[31]. Gli inverni milanesi sono più freddi rispetto a quelli delle città costiere, senza però raggiungere gli estremi tipicidei climi continentali dell'Europa centrale, grazie alla protezione fornita dalla catena delle Alpi. Le estati sono calde e pocoventilate e molto umide e quindi decisamente afose (come in tutta la Pianura Padana soprattutto occidentale) ma interessate dadiversi temporali che attenuano temporaneamente la calura: i mesi compresi tra giugno e agosto sono infatti discretamentepiovosi. Nel complesso, le precipitazioni nell'area milanese sono ben distribuite nel corso dell'anno anche se la stagioneinvernale registra periodi relativamente lunghi senza precipitazioni con un minimo di circa 40 mm a febbraio: sono piovoseanche le stagioni intermedie e specialmente il medio autunno e la primavera. Leggermente più scarse le precipitazioni nellaperiferia sud e maggiori in quella nordest. Tuttavia negli ultimi anni i giorni di piogge sono andati diminuendo a favore difenomeni più intensi ma più brevi.

Prima degli anni settanta le nevicate invernali sono state più frequenti che negli anni successivi. Considerando il periodo che vadagli anni '60 agli anni '90, la media nivometrica della città di Milano (i cm totali medi di accumulo nevoso annuo) è più bassadi molte città del nord­ovest e dell'Emilia­Romagna (come Piacenza, Parma, Bologna, Torino), ma più elevata di altre città delnord­est (come Udine, Verona, Venezia) e si ferma a 25,2 cm annui in città[32] ma nei comuni dell'hinterland può avvicinarsianche a circa 30 cm[33][34][35]; ; tra gli episodi nevosi di maggior rilevanza possono essere ricordati quello del gennaio 1985, cheregistrò accumuli al suolo fino a 90 cm[36][37], l'episodio di fine gennaio 2006 che portò fino ad un totale di 40 cm totali incittà[38] (fino a 60 cm nell'hinterland[39]) e quello del 6­7 gennaio 2009 che ha registrato fino ad un totale di 40 cm conpersistenza del manto nevoso nell'hinterland meridionale fino a 15 giorni. Un inverno particolarmente nevoso è stato quello del1978 dove si raggiunsero i 125 cm come accumulo stagionale fuori città[40]; al contrario quelli degli anni 90, esclusa la stagione1996­1997 dove ci fu un'importante nevicata intorno a capodanno con accumuli tra il 30 dicembre e il 2 gennaio intorno ai45 cm nella zona nord[41], sono stati scarsamente nevosi tanto che la media di quel decennio restò sotto i 10 cm[42].

Gli estremi termici di Milano dal 1763 a oggi sono stati di ­17,3° nel 1855 e 39,8° nel 2003[43].

L'umidità è statisticamente presente durante tutto l'anno in special modo nei mesi invernali e durante la notte. Tuttavia i giornidi nebbia si stanno facendo facendo via via meno frequenti. Le nebbie sono favorite sia dal cielo sereno, che consente ilraffreddamento da irraggiamento, sia dal suolo superficialmente umido, dalla tipica scarsa ventilazione della Pianura Padanaoccidentale e da particolari configurazioni bariche invernali come i regimi altopressori che in questo periodo dell'anno tendono a

presentarsi con una certa frequenza.

MILANO Brera 1900­2000[44]Mesi Stagioni

AnnoGen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut

T. max. media (°C) 5,2 8,0 13,4 18,0 23,0 27,3 30,0 28,8 24,1 17,3 10,3 6,1 6,4 18,1 28,7 17,2 17,6T. min. media (°C) 0,0 1,6 5,4 9,0 13,3 16,9 19,4 18,9 15,6 10,5 5,3 1,3 1,0 9,2 18,4 10,5 9,8Precipitazioni (mm) 53 40 73 83 104 85 72 80 87 120 106 75 168 260 237 313 978Giorni di pioggia 7 6 9 10 11 10 7 7 8 10 10 8 21 30 24 28 103

Eliofania assoluta (ore al giorno) 1,9 3,4 4,9 5,9 6,8 8,1 9,2 8,1 6,2 4,2 2,2 1,9 2,4 5,9 8,5 4,2 5,2

Vento (direzione­m/s) NW2,3

SE2,4

SE2,6

SE2,8

SW2,7

SW2,6

SW2,5

SE2,4

E2,3

E2,3

SE2,3

NW2,2 2,3 2,7 2,5 2,3 2,4

Storia

Età antica

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L'antica Milano romana(Mediolanum) con le mura e le porte,il forum (piazza principale), il teatro,l'anfiteatro, il circo, il palazzoimperiale, la zecca, le terme Erculee,il mausoleo imperiale e le basilichepaleocristiane

Vista panoramica delle colonne diSan Lorenzo e della statua diCostantino

Un "Ambrosino", moneta milanesedel 1300. Oggi la città premia con gliAmbrogini i cittadini benemeriti

Mosaico bizantino ritraenteGiustiniano I

Milano fu fondata dai Celti appartenenti alla cultura di Golasecca. Nel V secolo a.C. si assiste al declino dei centri golasecchiani posti lungo il corso del Ticino,probabilmente a vantaggio di una rete di traffici gravitante attorno al nuovo centro proto­urbano di Mediolanum (dal latino "inmezzo alla pianura"). La carta di distribuzione dei ritrovamenti della prima età del ferro mostra che l'insediamentogolasecchiano (V secolo a.C.) occupava un'area di circa 12 ettari attorno al futuro Foro (piazza San Sepolcro)[45].

Lo stanziamento celtico del IV secolo a.C. segna convenzionalmente il passaggio dalla prima alla tarda età del ferro in Italiasettentrionale. Gli Insubri si stanziarono nella piana tra Ticino e Oglio. La fondazione avvenne, secondo il racconto di TitoLivio ripreso in epoca medioevale da Bonvesin de la Riva[46], ad opera di Belloveso, nipote del re dei Galli Biturigi. In base airitrovamenti archeologici, l'oppidum celtico doveva avere medesima localizzazione ed estensione dell'insediamentogolasecchiano, ma non sono mai venute alla luce opere difensive urbane, probabilmente costruite in legno e terra, cosa chespiega l'attribuzione della definizione di "villaggio" da parte di Polibio e Strabone.

Dopo essere stata la più importante città dei Galli Insubri, nel 222 a.C. venne occupata dai Romani, in seguito a un asproassedio posto dai Consoli Gneo Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio Marcello[8]. La conquista fu contrastata dalla discesadi Annibale al quale la popolazione locale si alleò. Fu solo nei primi anni del II secolo a.C. che gli Insubri e i confinanti Boi siassoggettarono alla dominazione romana. I Romani la chiamarono Mediolanum, che probabilmente riproduce un toponimoceltico dal significato di "paese in mezzo alla pianura"[47] oppure "luogo fra corsi d'acqua"[48], data la presenza dell'Olona, delLambro e del Seveso. Un'altra ipotesi etimologica si basa sul primo simbolo della città, la scrofa semilanuta (in medio lanum).La discussione tra le due etimologie è ancora aperta, estesa a una ventina di altre ipotesi.

La leggenda narra che all'arrivo dei Romani gli Insubri prelevarono le insegne auree della città, poste nel tempio di Belisama(per Cesare, il tempio di Minerva, con la quale la divinità celtica veniva identificata), per portarle al sicuro, in montagna.L'importanza militare, politica ed economica portò Milano a essere riconosciuta municipium e poi colonia imperiale, fino adiventare capoluogo della Transpadana, capitale dell'Impero e residenza imperiale dal 286 al 402 d.C.

Dopo che Giulio Cesare aprì la Britannia ai commerci e all'influenza romani[49] con soldati mediolanensi, alla crescitadell'importanza militare si accompagnò il riconoscimento politico. Al momento della suddivisione dell'Impero romano effettuatada Diocleziano nel 286 (Tetrarchia), Milano divenne, con Treviri, capitale dell'Impero romano d'Occidente.

A Milano, nel 313 d.C. Costantino si accordò con Licinio per consentire, con l'Editto di Milano o Editto di Costantino, la praticadel culto cristiano. Subito si iniziarono a costruire numerose basiliche. Ecco cosa racconta Ausonio della Mediolanum del 380­390:

« A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. Lapopolazione è di grande capacità, eloquenza ed affabile. La città si è ingrandita ed è circondata da una duplice cerchia dimura. Vi sono il circo, dove il popolo gode degli spettacoli, il teatro con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca delpalazzo imperiale, la zecca, il quartiere che prende il nome dalle terme Erculee. I cortili colonnati sono adornati di statuedi marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell'altra,come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la loro grandezza neppure l'accostamento a Roma. »(Ausonio, Ordo urbium nobilium, VII.)

Nel periodo del vescovo Ambrogio e dell'imperatore Teodosio I, che dichiarò il Cristianesimo l'unica religione dell'impero con un suo editto, Milano fu il centro piùinfluente della Chiesa d'Occidente[50] (qui Sant'Agostino si convertì al cristianesimo nel 386 e ricevette il battesimo l'anno seguente).

Età medievale

Milano seguì poi le vicende della decadenza dell'edificio imperiale romano. Nel 402d.C., dopo un lungo assedio, la città riuscì a respingere i Visigoti comandati dal reAlarico: dopo questi fatti l'imperatore Onorio prese la decisione di spostare la sede dellacapitale dell'impero da Milano a Ravenna[51]. Allo sfaldamento della società tardo­anticae alla conseguente crisi demografica, fece da contraltare il primo insediamento di unpopolo germanico: quello degli Eruli di Odoacre.

Nel 493, I Goti guidati da Teodorico sconfissero Odoacre[51] che aveva deposto l'ultimoimperatore romano d'occidente, Romolo Augusto. La sempre più precaria situazionepolitica e militare causò però alla città diverse ferite e Milano conobbe, nel 539, la suaprima distruzione: l'imperatore romano d'Oriente Giustiniano I (527­565), deciso a

riconquistare i territori imperiali d'occidente, attaccò il re goto Teodato inviando in Italia al comando delle sue truppe i generaliBelisario e Narsete, iniziando quella che diventerà la lunga Guerra gotica. Nel 539 Milano, per dissensi tra i due generali, sitrovò alla mercé dei Goti di Uraia che la incendiarono e massacrarono la popolazione. A questo evento si deve la distruzione deimarmi e dei grandi edifici della Milano ex capitale dell'Impero, dalla basilica ai templi pagani, fino alle grandi e ricche villepatrizie che vennero letteralmente e sistematicamente spogliate ed infine date alle fiamme con tutta la città. Milano fu poiriconquistata (entro il 559) da Narsete, per opera di quest'ultimo ricostruita[52], e nel breve periodo bizantino potrebbe esserestata elevata a capitale della diocesi italiana (Italia del Nord), anche se ciò non è certo.[53]

Nel VI secolo, con l'arrivo dei Longobardi nella Pianura Padana si registrarono alcuni decenni di saccheggi e spogliazioni[54], aiquali seguì un primo impulso di rinascita. Dall'entrata a Milano di re Alboino, nel 569, il ripopolamento di centri urbani e campagna assunse ritmi sostenuti, donando alterritorio una struttura che esprimeva la sintesi dell'elemento romano e di quello germanico. Dai nuovi dominatori, l'Alta Italia prese il nome di Langobardia Maior (daqui poi il termine Lombardia) e Milano divenne uno dei centri preminenti del nuovo regno. Capitale del dominio longobardo era la vicina Pavia ma anche Milanorivestì, per un breve periodo, questa funzione sotto il regno di Agilulfo e Teodolinda e del loro figlio Adaloaldo, dal 604 circa al 626 circa. Agilulfo scelsesimbolicamente l'antica metropoli di Milano per presentarsi come re di tutta l'Italia e non solo dei Longobardi, tanto per l'incoronazione quanto come sua capitale (laresidenza estiva era nella vicina Monza) e si proclamò, secondo quanto iscritto su una corona votiva, Gratia Dei rex totius Italiae. Accanto alla rivendicazionedell'unità tra Longobardi e Latini, per la prima volta nella storia longobarda compariva un riferimento alla volontà divina nella legittimazione del re.[55]

Il regno longobardo finì nel 774 con la conquista di Pavia da parte di Carlo Magno che fatti prigionieri l'ultimo re Desiderio e la moglie, si proclamò Gratia Dei rexFrancorum et Longobardorum e, nell'800, incoronato a Roma da Leone III, divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero, erede di quello romanod'Occidente.

L'importanza di Milano fu confermata quale sede di un conte imperiale e di un vescovo. Con la deposizione di Carlo il Grosso (887), viene meno la capacità di governocentrale e sono proprio conti e vescovi ad esercitare il potere locale: la città evolve in libero comune estendendo la sua influenza su gran parte della Lombardia (XIsecolo). L'accresciuta importanza e indipendenza portarono all'inevitabile scontro con l'Impero. Distrutta nell'aprile del 1162 da Federico I Barbarossa, rinacque dopo la

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Raffigurazione della Battaglia diLegnano, importante per larisurrezione della città

Milano all'epoca del Barbarossa

Il biscione presente nello stemma deiVisconti sull'Arcivescovado, èdiventato uno dei simboli della cittàdi Milano

Milano come appariva nel 1573,durante il governo di Filippo II

L'ingresso a Milano di Napoleone, il15 maggio 1796, dipinto da GiuseppePietro Bagetti

La Torre del Filarete con lo stemmadegli Sforza e la statua diSant'Ambrogio

Palazzo Reale di Milano

vittoria della Lega Lombarda nella battaglia di Legnano del 29 maggio 1176.

Ducato di Milano

Nel tardo Medioevo Milano vide la lotta delle famiglie della Torre (o Torriani) eVisconti per il possesso della città con il predominio di quest'ultima che lascerà il passosolo alla metà del XV secolo, all'alba del Rinascimento alla famiglia Sforza.[56]

Età moderna

Anche la Francia, però, avanzava diritti di successione sul ducato e Luigi XII[57] nel1499 invase il ducato scacciandone Ludovico il Moro. Carlo V d'Asburgo in quantoimperatore del Sacro Romano Impero, vi intronò Francesco II Sforza che morì senza

eredi nel 1535 e Carlo V, con "diploma imperiale" nominò duca il proprio figlio Filippo II.[58]

I diritti spagnoli sul ducato furono riconosciuti definitivamente con la pace di Cateau­Cambrésis (1559). La dominazionespagnola inizia con un lungo periodo di pace (1535­1620). Carlo V emana leCostitutiones Mediolanensis Dominii che lasciano al ducato un'ampia autonomia digoverno, con l'unico vincolo di fedeltà al sovrano,[59] ma creano un pernicioso dualismocon gli uffici regi che non sarà mai completamente superato. Fa anche redigere l'estimodel Ducato[60], che dovrebbe consentire una migliore esazione fiscale: in realtà provocaresistenze nelle oligarchie che controllano il governo cittadino e ducale e nel clero, chenon vogliono rinunciare a privilegi e immunità. Inizia così un inasprimento fiscale chenon cesserà che nel 1706.[61]

La devastante peste del 1629­1630 segnò profondamente la città e la sua cultura, tanto daessere stata in seguito ripresa dal Manzoni, sia ne I promessi sposi sia nella Storia dellacolonna infame, scritto d'alto pregio storico e sociale ­ sebbene poco conosciuto ­ nelquale il Manzoni propone una riflessione profonda sugli errori commessi dai giudici per

arrivare a una sentenza di condanna per due dei presunti untori, abusando del loro potere.

Pochi sono i segni evidenti rimasti a Milano della dominazione spagnola: i bastioni, demoliti però tra la fine del XIX e l'iniziodel XX secolo[62]; la chiesa barocca di San Giuseppe, in via Verdi, e il collegio Elvetico in via Senato[63]. Infine, la darsena diporta Ticinese, fatta scavare dal conte di Fuentes nel 1603.[64]

Il XVIII secolo vide Milano passare dalla dominazione spagnola a quella austriaca checontinuò fino all'epoca napoleonica, eccezion fatta per una parentesi di tre anni in cui lacittà passò sotto il controllo del Regno di Sardegna tra il 1733 e il 1736. Fu un periodo dirifiorimento culturale che conobbe l'opera di intellettuali come Pietro Verri, CesareBeccaria e Paolo Frisi.

Con la morte di Carlo II di Spagna, dilagò la grande guerra per la successione. Il 24settembre 1706 Eugenio di Savoia fu alle porte di Milano e il governatore spagnolo, ilprincipe di Vaudémont, abbandonando precipitosamente la città la lasciò in balia dellanuova dominazione austriaca. Seguì il governatore Massimiliano Carlo Alberto diLöwenstein­Wertheim­Rochefort che venne ricordato per aver ricostruito il teatro dicorte distrutto in un incendio. L'Austria fu sovrana di Milano fino al 9 maggio 1796 datain cui l'arciduca Ferdinando d'Asburgo­Este lasciò la città a causa dell'arrivo diNapoleone impegnato nella campagna d'Italia.

Dal 1796 al 1799 Milano fu capitale della Repubblica Cisalpina, dal 1802 al 1805 capitale della Repubblica Italiana e dal 1805al 1814 capitale del Regno d'Italia (1805­1814).

L'arrivo di Napoleone Bonaparte suscitò un'ondata d'entusiasmo nei milanesi che videro in lui la realizzazione dei nuovi idealirivoluzionari francesi tanto attesi durante il periodo conservatore degli Asburgo. L'esercito repubblicano entrò a Milano il 15maggio e, dopo circa un anno di disordini di ispirazione giacobina, ne seguì la costituzione della Repubblica Cisalpina nel 1797.Essa tuttavia non ebbe vita facile perché, partito Napoleone, Milano ricadde nel giacobinismo e non riuscì a opporre alcunaresistenza al ritorno degli austriaci nel 1799 che intrapresero una cieca repressione. Dopo la nomina di Napoleone a primoconsole, grazie alla vittoria sul campo di Marengo, Milano torna ad essere il fulcro politico e culturale d'Italia, grazie allafondazione del Regno d'Italia, con capitale proprio il capoluogo lombardo.

Età contemporanea (fino al 1945)

Alla caduta del Bonaparte, con il Congresso di Vienna (1815), Milano tornò sotto il dominio austriaco, non più come ducato, ma come capitale del neonato RegnoLombardo­Veneto,[65] e vi rimase fino al 1859 quando in seguito alla seconda guerra d'indipendenza, entrò a far parte del Regno di Sardegna che divenne Regno d'Italiadal 1861.

Dopo l'annessione di Roma allo Stato italiano e la sua trasformazione in capitale, per diverso tempo Milano venne qualificata con il titolo di Capitale morale; ladefinizione è attribuita da Ruggiero Bonghi come parola d'autore coniata negli anni in cui dirigeva La Perseveranza[66], e conobbe una certa diffusione sulla scia delsuccesso della Fiera industriale del 1881[67][68]. Con essa si alludeva al carattere milanese dall'epoca decisamente più avanzato nell'industrializzazione e nellamodernità[69].

Nel 1883[70] fu inaugurata a Milano, in via Santa Radegonda, la prima centrale elettrica d'Europa[71][72], la seconda al mondo dopo quella di New York[73].

A cavallo del XIX e XX secolo, Milano conobbe uno straordinario sviluppo industriale e del terziario che la pose al centro delle vicende economiche del Paese. Fu sededell'Esposizione universale del 1906[74], che celebrava l'apertura del Traforo del Sempione. Lo sforzo bellico durante la prima guerra mondiale fece registrare un fortesviluppo dell'industria non solo pesante, con conseguenti difficoltà nella riconversione postbellica; ciò si unì alla delusione per le molte aspettative di maggiorebenessere e democrazia ingenerate, non solo in Italia, dalla propaganda per l'arruolamento: dapprima le tensioni sociali sfociarono in quello che gli storici chiamano ilbiennio rosso, in reazione al quale trovò nuova linfa il fascismo.

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Rappresentazione di un episodio delleCinque giornate

Panoramica di Milano nella secondametà dell'Ottocento

L'Alfa Romeo, un'industria simboloper Milano tra le due guerre mondiali Piazza San Sepolcro nel 1919,

riunione celebrativa di BenitoMussolini con Camicie nere

Resti della Galleria VittorioEmanuele II bombardata nel 1943

Panzer tedeschi presenti in Piazza delDuomo nel 1943

La zona compresa tra San Babila elargo Augusto dopo unbombardamento aereo nel 1943

I corpi di Benito Mussolini e diClaretta Petacci esposti in PiazzaleLoreto 1945

Foto aerea dei nuovi grattacieli diPorta Nuova nel 2012

Milano, come aveva detto Gaetano Salvemini[75], una città che tende ad anticipare ifenomeni politici "Quello che oggi pensa Milano, domani lo penserà l'Italia".

Milano era, all'inizio del XX secolo, per la sua composizione sociale, una città a forteconnotazione socialista: Filippo Turati[76] vi aveva fondato nel 1889 la Lega SocialistaMilanese e fu tra i fondatori, nel 1892 del Partito Socialista Italiano. L'organo del partito,il quotidiano Avanti!, ebbe qui a partire dal 1911 la sua sede e Benito Mussolini ne fuuno dei direttori (1913­1914). Socialisti furono gli ultimi due sindaci elettidemocraticamente, Emilio Caldara[77] nel 1914 e Angelo Filippetti[78] nel 1920.

Milano fu, per contrappunto, anche la culla del movimento fascista, che vi venne fondatoil 23 marzo 1919 col nome di Movimento dei Fasci italiani di combattimento nella saladel Circolo dell'Alleanza Industriale in piazza San Sepolcro.[79] Durante la secondaguerra mondiale Milano registrò i più gravi bombardamenti aerei mai subiti da unagrande città italiana. Nell'agosto del 1943, durante la cosiddetta settimana d'inferno, 870aerei inglesi rovesciarono 1430 tonnellate di bombe dirompenti e più di 1000 di ordigniincendiari, che distrussero un terzo dell'area edificata e colpirono il 50 per cento degliedifici[80]. L'obiettivo del Bomber Command inglese era appunto la creazione di unvortice di fuoco atto a distruggere la città (il maggiore centro industriale, economico efinanziario del paese) e costringere la nazione a uscire dalla guerra. La notte del 13agosto furono infatti sganciati anche 220.000 spezzoni incendiari. A causa, però, dellecondizioni climatiche tipicamente umide della Pianura Padana, dei materiali dacostruzione utilizzati per gli edifici e dell'urbanistica della città, con i grandi viali aseparare i quartieri, l'incendio non avvampò con la stessa facilità con cui si propagavanelle città tedesche[81]. Gli aerei sganciarono le bombe da quote molto elevate, colpendoa caso gli edifici del centro storico. Il Teatro alla Scala, Palazzo Marino, la Rinascente,la sede del Corriere della Sera, gli stabilimenti della Pirelli e della Breda vennerototalmente distrutti mentre la Galleria Vittorio Emanuele fu scoperchiata. Il Duomo furisparmiato nonostante il crollo di decine di statue. Colpiti pure il Castello Sforzesco, lachiesa di Santa Maria delle Grazie, Palazzo Reale, la Pinacoteca Ambrosiana el'ospedale Fatebenefratelli. I tram e le filovie erano inutilizzabili. Oltre 500.000 persone

furono costrette a lasciare la città, di cui 250.000 senza tetto. Tragica fu la strage dei 184 bambini della scuola elementare diGorla, il 20 ottobre 1944. Diciassette aerei del 451º Bomb Group, fallito il bersaglio (gli stabilimenti Breda) perché fuori rotta,

sganciarono 170 bombe da duecento chili sui quartieri di Gorla, Precotto e Turro. Una diqueste colpì le scale della scuola mentre i bambini, gli insegnanti e il personalecercavano di raggiungere i rifugi: quel giorno si contarono 614 vittime[82].

Il 29 aprile 1945 i corpi di 18 gerarchi fascisti tra cui Mussolini stesso vennero esposti inPiazzale Loreto. I gerarchi erano stati fucilati da un gruppo di partigiani comandati daWalter Audisio il pomeriggio del 28 aprile. La folla, iniziò a calpestare e colpire i corpiricoprendoli di sangue e sputi, solo grazie all'intervento di vigili del fuoco e partigiani icadaveri furono sottratti all'ira della folla e appesi " a testa in giù" sulla pensilina deldistributore presente nella piazza.[83]

Il secondo dopoguerra

Città emblema della Resistenza (il 25 aprile, festa nazionale della Liberazione, ricordal'insurrezione generale partigiana del 25 aprile 1945 che ha portato alla liberazione dellacittà), fu, nel secondo dopoguerra, dopo la fine del regno sabaudo (1946), uno dei motoridella ricostruzione industriale e culturale dell'Italia repubblicana.

A Milano si svolsero alcuni dei maggiori scontri del '68 italiano e qui ci fu il primoepisodio della cosiddetta Strategia della tensione (il 12 dicembre 1969 con la strage dipiazza Fontana). Dalla fine degli anni ottanta la città venne spesso ricordata come"Milano da bere", denominazione derivante da uno slogan pubblicitario diventatosimbolo di un'epoca in cui essa e l'intera nazione potevano godere di un benesserediffuso[84].

Nell'ultimo quarto di secolo la città fu al centro della politica italiana: con l'ascesa algoverno della classe dirigente milanese del PSI ­ guidata da Bettino Craxi ­ al governonazionale, poi con lo scandalo di Tangentopoli, poi ancora con l'ascesa dell'imprenditoremilanese Silvio Berlusconi, a guida di una coalizione di centrodestra.

Oggi Milano è un importante centro commerciale ed industriale sia all'internodell'Unione europea che a livello internazionale oltre che essere il maggior polo Italianoper i servizi e il terziario, la finanza, la moda, l'editoria e l'industria. È inoltre sede dellaBorsa valori (in Piazza Affari), gestita da Borsa Italiana S.p.A, uno dei più importanti

centri finanziari d'Europa ed è un grande polo di attrazione per le sedi amministrative di decine di multinazionali[85]. È uno deimaggiori centri universitari, editoriali e televisivi d'Europa. È sede del polo fieristico con la maggior superficie espositivad'Europa[86].

Nel dicembre 2009, il Premier Silvio Berlusconi viene ferito al volto da un cittadino tramite una statuetta del Duomo di Milano scaraventata con violenza sul viso delpolitico. Tale episodio venne definito "Atto di terrorismo"[87].

Dopo l'assegnazione ufficiale da parte del Bie (Bureau International des Expositions) il 31 marzo 2008, il 1º maggio 2015 la città ha ospitato l'inaugurazione di Expo2015, sul tema dell'alimentazione. La chiusura dell'esposizione universale è prevista per il 31 ottobre 2015.

La città di Milano è presente nelle pubblicazioni del Globalization and World Cities Study Group dell'Università di Loughborough, dove nel 2004 è stata classificatacome incipient global city insieme ad Amsterdam, Boston, Chicago, Madrid, Mosca e Toronto[88].

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Stemma del Comune

Gonfalone del Comune

Simboli

« D'argento alla croce di rosso. »(Descrizione araldica dello stemma del Comune di Milano)

Lo stemma del Comune di Milano è costituito da uno scudo bianco o argento, a cui è sovrapposta una croce rossa; lo scudo èsormontato da una corona nera o oro. Il tutto è racchiuso ai lati da un ramo di alloro e uno di quercia, legati insieme da un nastrotricolore[89].

Nasce all'inizio dell'XI secolo dalla fusione dell'insegna della nobiltà, di colore rosso, con quella del popolo, di colore bianco[89].

Nel 1167, col giuramento di Pontida, si costituì tra le principali città del nord Italia la Lega Lombarda, con lo scopo dicombattere l'Imperatore e conquistare l'indipendenza. La Lega adottò come simbolo l'emblema di Milano. Nel 1176, nellatrionfale battaglia di Legnano, l'emblema sventolò issato sul "carroccio". Da quel momento l'emblema milanese diventò simbolodi autorità ed autonomia, e molte città del Nord Italia lo adottarono; dal 1859 la stessa Provincia di Milano lo accolse come basedel proprio stemma, che poi andrà a modificarsi [La Croce di San Giorgio venne aggiunta allo stemma dopo il 1190 quandomolte città europee, tra cui Londra e l'Inghilterra chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera (genovese) crociataper avere le loro navi protette dalla flotta genovese nel Mar Mediterraneo e in parte del Mar Nero dai numerosi attacchi dipirateria; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge della Repubblica di Genova un tributo annuale[90]] fino

a quello attuale presente dal 1992[91].

Il gonfalone della città di Milano è un arazzo realizzato intorno al 1565 su disegni di Giuseppe Arcimboldi e Giuseppe Meda dairicamatori Scipione Delfinone e Camillo Pusterla. Venne benedetto da Carlo Borromeo nel 1566 ed è custodito nel Castellosforzesco, nella Sala del Gonfalone. Esso raffigura, al centro, Sant'Ambrogio, munito di una sferza, in atto di cacciare gli Ariani.Al di sotto vi sono i simboli delle porte cittadine. Ai lati, episodi della vita del Santo.

Una copia viene custodita a Palazzo Marino, nella Sala dell'Alessi, e viene esibita nelle ricorrenze ufficiali più importanti perrappresentare la città.

Altri simboli di Milano sono:

La cosiddetta "Madonnina", una statua d'oro collocata sulla guglia più elevata del duomo (e per tradizione sulla cimadell'edificio più alto di Milano), rappresentante Maria, madre di Gesù. Proprio la Madonnina è la protagonista dellacanzone Oh mia bela Madunina di Giovanni D'Anzi, che è di fatto considerata l'inno della città:

« ...tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan l'è on gran Milan! »(Giovanni D'Anzi, Oh mia bela Madunina)

Un biscione (in milanese el Bisson), ritratto nell'atto di mangiare un fanciullo ignudo[92] e sovrastato da una coronad'oro[93], fu il simbolo del casato dei Visconti, signori di Milano tra XIII e XV secolo, e rimase un simbolo della città diMilano. Lo stemma è stato inserito nel logo dell'Alfa Romeo, inoltre "la bissa" è uno dei simboli dell'Inter, squadra dicalcio milanese. Infine il biscione è stato ripreso dalla società Fininvest, fondata nel 1978 da Silvio Berlusconi. In questo stemma il biscione, persa la suacaratterizzazione di "cattivo", porta in bocca un fiore.Un altro simbolo della città è un animale legato alla leggenda della sua fondazione. Secondo un'ipotesi etimologica, il nome di Milano proverrebbe da una certascrofa semilanuta che il fondatore mitico della città – il celta Belloveso – avrebbe visto in sogno (ispirato dalla dea Belisama), il che lo avrebbe indotto a fondarein quel luogo la sua città (i suini erano animali propizi secondo le tradizioni celtiche). Un rilievo raffigurante la scrofa semilanuta si può tuttora osservare su di uncapitello del Broletto di piazza Mercanti. La scrofa semilanuta fu per molto tempo il simbolo di Milano. In via Mercanti è ancora visibile un antico bassorilievocon l'immagine della scrofa, collocata sul secondo arco del palazzo della Ragione; fu ritrovato nel 1233, durante gli scavi del palazzo.Meneghino, maschera legata alla città dopo avere soppiantato quella più antica e tradizionale di "Baltramm de Gaggian". Il nome viene talvolta usato, a mo' diaggettivo, come sostituto di "milanese" (si veda ad esempio la nota istituzione culturale Famiglia meneghina)[94].

Onorificenze

La città di Milano è la prima tra le 27 città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale", per azioni altamente patriottiche compiute dallacittà nel periodo risorgimentale (inteso dalla Casa regnante dei Savoia come il periodo compreso fra il 1848 e il 1918)[95]. Inoltre è tra le città decorate al valor militareper la guerra di liberazione; insignita della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici subiti della sua popolazione e per la sua attività nella Resistenza partigianadurante la seconda guerra mondiale[96].

Medaglia alle città benemerite del Risorgimento nazionale

«A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza milanese nelle cinque giornate del 1848. L'insurrezione popolare milanese divampò il 18marzo 1848, alla notizia della rivoluzione a Vienna e dell'insurrezione di Venezia. Il 23 gli insorti costrinsero il maresciallo Radetzki ad abbandonare lacittà e a ritirarsi verso Verona. Fra gli insorti si contarono circa trecento morti.»Medaglia d'oro al valor militare

«Nelle epiche "Cinque Giornate", insorgendo e scacciando dalle sue mura un esercito potentemente armato, dimostrò quanto valga contro la tirannidel'impeto popolare sorretto da sete inestinguibile di giustizia, di libertà, di indipendenza. Presente con i suoi martiri ed i suoi eroi nelle congiuremazziniane e nelle battaglie del primo Risorgimento, negli anni dal 1943 al 1945, pur mutilata ed insanguinata dalle offese belliche, oppose allo spietatonemico di ogni tempo, la fierezza e lo slancio di un'implacabile lotta partigiana, nella quale fu prodiga del sangue dei suoi figli migliori, e lo travolseinfine nell'insurrezione vittoriosa del 25 aprile 1945. Mirabile esempio di virtù civiche e guerriere che la Repubblica onora.»— 18­22 marzo 1848, 6 febbraio 1853, 9 settembre 1943, 25 aprile 1945

Ricorrenze

Dal 18 marzo al 22 marzo: ricorrenza delle Cinque giornate di Milano. I mezzi pubblici circolano pavesati con le bandiere tricolori, dell'Unione Europea e delcomune di Milano.18 aprile: commemorazione incidente aereo al Grattacielo Pirelli.25 aprile: festa della Liberazione Nazionale. La data è stata scelta in ricordo dell'insurrezione partigiana di Milano del 25 aprile 1945.8 ottobre: commemorazione vittime disastro aereo di Linate.7 dicembre: Sant'Ambrogio (patrono della città). Festività cittadina, inaugurazione ufficiale della stagione teatrale del Teatro alla Scala e apertura della fiera degliOh Bej! Oh Bej!.12 dicembre: commemorazione vittime attentato di piazza Fontana.

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18 aprile 2002; Incidente aereo alGrattacielo Pirelli

L'ultima cena di Leonardo da Vinci

La Galleria Vittorio Emanuele II disera

Duomo di Milano, simbolo della città

La basilica di Sant'Ambrogio,seconda chiesa per importanza dellacittà

Vista aerea del Castello SforzescoIl Palazzo Reale di Milano, vista daPiazza del Duomo

Monumenti e luoghi d'interesse

Gran parte del patrimonio artistico­architettonico di Milano si trova nel centro storico, che deve il suo aspetto attuale a numerosi rimaneggiamenti urbanistici effettuatitra l'unità d'Italia e il primo dopoguerra[11].

Il monumento simbolo della città è la cattedrale di Santa Maria Nascente, più conosciuta con il nome di Duomo di Milano, situata nell'omonima piazza, centro dellavita economica e culturale cittadina. A breve distanza si trova il settecentesco Teatro alla Scala, uno dei teatri lirici più famosi al mondo[97]. A collegare Piazza della

Scala e Piazza del Duomo è la galleria Vittorio Emanuele II, un passaggio coperto construtture di ferro e vetro a vista in stile eclettico.

Altro monumento simbolo di Milano è il Castello Sforzesco, originariamente concepitocome struttura esclusivamente militare, fu poi ridisegnato come elegante corte per isignori della città[98]. Più ad est si trovano la basilica di Sant'Ambrogio, considerata laseconda chiesa più importante della città[99], e il complesso ospitante la chiesa di SantaMaria delle Grazie e il Cenacolo leonardesco, dichiarato patrimonio dell'umanitàdell'UNESCO[100]. Altro sito di notevole interesse artistico è il Cimitero monumentale,che ospita le tombe dei cittadini milanesi più illustri; di più moderna realizzazione sipossono trovare la Stazione Centrale, costruita in uno stile che unisce la maestosità dellestrutture fasciste a decorazioni in stile liberty[101], e lo stadio Giuseppe Meazza, chiamata

La Scala del calcio[102].

La città inoltre è ricca di musei e gallerie d'arte; il più famoso è certamente la pinacoteca di Brera che assieme al museo PoldiPezzoli e alla pinacoteca Ambrosiana costituisce la rete delle più famose gallerie d'arte milanesi. Un altro notevole circuito dimusei è formato dalle case museo milanesi. La Triennale di Milano, sede di esposizioni di arte moderna[103] forma con il PAC lesedi espositive per l'arte moderna a Milano. A questi vanno aggiunti i musei a carattere scientifico, il Planetario di Milano el'Osservatorio astronomico di Brera, nonché le decine di musei minori, come i musei del Castello Sforzesco.

Architetture religiose

Milano è ricca di antiche chiese di grande importanza, tra le quali la più celebre ècertamente il Duomo, cattedrale gotica divenuta nel mondo simbolo della città. Ilcapoluogo lombardo ospita però molti altri edifici religiosi di grande valore storico edartistico e tra questi in particolare sono da ricordare le quattro basiliche paleocristiane: Sant'Ambrogio, considerata da sempre ilmassimo esempio dell'architettura romanica lombarda[104], è certamente uno dei più antichi monumenti dell'arte cristiana, laBasilica di San Lorenzo, edificio a pianta centrale bizantino conosciuto anche per la vicinanza con le famose colonne, SanNazaro e San Simpliciano, legate come le precedenti alla figura del vescovo Ambrogio.

Il centro storico milanese ospita inoltre la chiesa di San Maurizio al MonasteroMaggiore, contenente un celebre ciclo di affreschi di autori quali Bernardino Luini eSimone Peterzano[105] tale da essere definita la cappella sistina lombarda[106], la chiesadi Sant'Antonio Abate, riedificata alla fine del XVI secolo secondo i canoni dellacontroriforma e sede di opere di Giulio Cesare Procaccini e del Cerano; la baroccachiesa di Sant'Alessandro si affaccia invece su una delle piazze meglio conservate dellaMilano precedente agli interventi ricostruttivi postbellici[107].

La chiesa di San Giuseppe, a poca distanza dal Teatro alla Scala, è considerata il primo edificio genuinamente barocco dellacittà[108], mentre Santa Maria presso San Satiro rimane celebre per il finto coro progettato da Bramante tramite la tecnica deltrompe­l'œil[109]; sono da ricordare la Chiesa di San Marco e la Basilica di Sant'Eustorgio, che ospita la cappella Portinari,considerata uno dei capolavori del Rinascimento lombardo[110]. Celebre in tutto il mondo è la chiesa di Santa Maria delleGrazie, inclusa con il Cenacolo Vinciano nell'elenco dei patrimoni dell'umanità redatto dall'UNESCO[100].

Esternamente all'area urbana sorgono due importanti complessi monastici: la Certosa di Garegnano con i suoi importanti affreschi opera di Simone Peterzano el'Abbazia di Chiaravalle, uno dei primi esempi di gotico in Italia[111]. Di grande rilevanza artistica è inoltre il Cimitero monumentale con il proprio famedio, ricchissimodi sculture funerarie di varie epoche e stili.[112]

Architetture civili

Il centro di Milano è ricco di palazzi, costruiti soprattutto nei secoli XVII e XVIII comedimore private delle maggiori famiglie della città; gli stili architettonici rappresentati nelcentro cittadino sono moltissimi, dal neogotico, barocco ed eclettico sino al liberty e alrazionalismo del dopoguerra. La storia degli edifici civili milanesi si estende però fino aigiorni nostri, comprendendo le numerose architetture moderne caratterizzanti le zone dipiù innovativa concezione del territorio cittadino.

Milano non ha mai avuto un centro di potere civile adeguato alla propria importanza:tale fatto è dovuto principalmente alla mancanza di una corte all'interno della città apartire dal XVI secolo, quando venne perduta l'indipendenza. Fra i palazzi pubblici,infatti, vanno ricordati solo il medievale Palazzo della Ragione (inserito nel complessodi piazza Mercanti) e il successivo Palazzo Reale, per secoli sede rappresentativa delgoverno della città[113]; dopo la costruzione del Castello Sforzesco, evidentemente catalogato tra le architetture militari, Milano

non diede più alla luce un edificio di concezione pubblica sino al 2010, quando fu inaugurato Palazzo Lombardia[114]. Maggiore importanza avevano le dimore private,fra le quali vanno ricordati Palazzo Marino (ora sede dell'Amministrazione Comunale), Palazzo Litta, Palazzo Belgioioso. Interi quartieri, come quello intorno a viaMonte Napoleone o a Corso Venezia, sono composti di palazzi nobiliari in stile neoclassico[115].

Architetture militari

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Arco della PacePorta Venezia

I Giardini pubblici Indro Montanelli

Parco Sempione

Le mura di Milano si sono evolute negli anni con la città: dal primo nucleo romano, si passa alla cinta medievale, per finire con l'ultima cinta più esterna, piùconosciuta come "mura spagnole". Delle mura romane rimangono solo delle rovine; delle mura medievali rimangono dei rarissimi tratti scoperti che sopravvissero alla

conversione delle mura in abitazioni una volta costruite le mura spagnole, all'epoca dellaloro costruzione le più estese d'Europa[116], abbattute per gran parte fra la finedell'Ottocento e i primi decenni del Novecento per ragioni viabilistiche[117].

Oltre ad alcuni tratti delle antiche mura spagnole lunghi in totale circa un chilometro,restano a ricordare le cinte murarie alcune delle porte urbiche sulla cinta medievale,come Porta Nuova e porta Ticinese, mentre sulla cinta esterna le porte sono state quasitutte conservate: dalla manierista Porta Romana, le rimanenti risalgono alla sistemazioneaustriaca dei bastioni in stile neoclassico.

L'architettura militare più imponente è il Castello Sforzesco[118], architettura militareconvertita nel rinascimento ad elegante corte ad opera dei duchi di Milano: la fortezza

era comunque tra le maggiori dell'epoca, tanto che il castello non fu mai espugnato in battaglia, bensì ogni volta grazie al tradimento del castellano. Usatoesclusivamente come caserma militare dai governi stranieri, fu restaurato e trasformato a fine Ottocento in un grande complesso museale, e ornato dai giardinidell'omonima piazza e dal Parco Sempione.

Aree naturali

Tre sono i parchi urbani storici della città: i Giardini pubblici (oggi dedicati a Indro Montanelli), il Parco Sempione e il ParcoRavizza. Fino agli anni trenta del XX secolo il centro storico era ricco di giardini privati, oggi molto ridotti e sostituiti dalottizzazioni residenziali[119]. Altri parchi urbani di medie dimensioni, di realizzazione più recente, sono il Parco delle Basiliche,il Parco Don Giussani[120], il Parco Vittorio Formentano[121].

Parchi di estensione maggiore si trovano fuori dall'area edificata: il Parco Lambro, il Parco Forlanini, il Parco delle Cave, il"Boscoincittà" ed il Parco di Trenno.

Per la sua particolarità, si segnala il "Monte Stella", ricavato dalle macerie degli edificibombardati nella seconda guerra mondiale[122].

Nella zona nord del territorio comunale è posto il Parco Nord, a carattere sovracomunale[123]. Un'ampia parte del territorio, adest, sud e ovest, è invece compresa nel Parco agricolo Sud Milano, una vasta area a carattere naturalistico e agricolo checirconda la città dai tre lati[124]

Ad est della città, presso l'Aeroporto di Linate, nel territorio dei comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, si trova l'Idroscalo, unvasto bacino artificiale scavato nel 1928­1930 per l'ammaraggio e il decollo degli idrovolanti, e riconvertito già nel 1934 ad areaper gare e attività sportive e uso balneare pubblico. Molto frequentato nei mesi estivi, l'Idroscalo è un po' "il mare dei milanesi"[125]. Nell'arco dell'anno l'area viene ancora utilizzata per manifestazioni sportive nautiche, come canottaggio, motonautica o scid'acqua.

Società

Popolazione

Evoluzione demografica

Al momento dell'unità d'Italia Milano era già il secondo comune italiano per numero di abitanti. Successivamente, secondo il censimento del 1931, sottrasse a Napoli ilprimo posto, per poi cederlo a Roma (1936). Nel dopoguerra fu interessata da un fortissimo flusso migratorio da tutte le regioni d'Italia, fino a raggiungere il suomassimo di 1.743.427 abitanti al 31 dicembre 1973[126] Successivamente l'area milanese ha conosciuto un forte fenomeno di suburbanizzazione, dato dal trasferimentodi molti abitanti verso i comuni della città metropolitana.

La popolazione residente al 30 settembre 2014 è di 1 332 516 abitanti.

Popolazione storica (migliaia)[127]

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Via Paolo Sarpi situata nellaChinatown

Il Palazzo Arcivescovile in piazzaFontana

Abitanti censiti (migliaia)[128]

Etnie e minoranze straniere

Secondo il Settore statistica del comune di Milano[129] al 31 dicembre 2014 la popolazione straniera residente era di 253.334persone pari al 18,9% della popolazione.[130] Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totaledella popolazione residente erano:[131]

Filippine 41.237Egitto 35.597Cina 25.928Perù 20.462Sri Lanka 15.897Romania 14.207Ecuador 13.524Marocco 8.335Ucraina 7.966Bangladesh 7.387

Nei dati ufficiali non sono considerati gli stranieri irregolari, che secondo il XV rapporto sull’immigrazione straniera in provincia di Milano del 2013, sarebbero23.700.[132]

Inoltre nella città si sta affacciando il fenomeno dei quartieri ad alto indice straniero, in particolare il caso della comunità cinese, insediata da decenni nell'area fra le vieCanonica (a ridosso dei bastioni di porta Volta) e Paolo Sarpi, interna a corso Sempione, colloquialmente nota come Chinatown[133].

Comunità gay

Milano (con associazioni, circoli, gruppi e servizi rivolti ai gay), ha un fiorente mercato di settore di oltre 50 locali per divertimento o svago per il solo pubblico gay ofriendly (frequentati da gay e etero), agenzie di viaggio, librerie, luoghi di incontro, gruppi culturali e sportivi, associazioni e servizi rivolti non solo agli omosessualiresidenti, ma anche al turismo LGBT.[134][135]

Religione

La prima confessione religiosa a Milano è quella cattolica. La liturgia differisce da quella tipica della maggior parte del mondocattolico in quanto Milano segue un proprio rito, chiamato rito ambrosiano e che deriva dalla tradizione che si è stratificata nellaliturgia milanese. Anticamente vi erano vari riti locali, che furono via via aboliti. Il rito ambrosiano sopravvisse e si assestò nelcorso dei secoli sia per l'importanza della sede milanese sia perché, nel momento di massima uniformazione della liturgia,ovvero in corrispondenza del Concilio di Trento, regnava un papa milanese, Pio IV, e perché l'anima del Concilio fu san CarloBorromeo vescovo di Milano e nipote di Pio IV.[136]

La seconda comunità religiosa è quella musulmana, che si ritrova in moschee come quella di Viale Jenner (vedi UCOII) e quelladi Segrate (vedi Moschea di Segrate), che si trova in realtà sul territorio del comune di Milano, anche se in un suo puntoestremo.

Da tempo a Milano esistono degli edifici di culto per protestanti, come la Chiesa Valdese in via Francesco Sforza[137], ortodossi,quali la chiesa rumena di via De Amicis, il tempio di via Giulini che fa capo al patriarcato di Mosca[138], la chiesa ortodossa bulgara[139].

Milano è sede anche della seconda comunità ebraica italiana per numero di fedeli[140], almeno 7000, seconda solamente alla comunità ebraica di Roma.

A Milano fa capo anche la comunità Armena più importante d'Italia,[141][142][143] presente sia con la chiesa armeno­cattolica che con la chiesa apostolica armena.

Dal 1978 è presente anche la comunità di Scientology con una sede principale in via Lepontina.

Istituzioni, enti e associazioni

Il primo ospedale che si ricorda è quello del Brolo, non il primo in assoluto, ma al servizio dell'intera città: era il 1158, quattro anni prima della resa al Barbarossa, efunzionò per oltre tre secoli. Cedette il suo ruolo primario dopo il 1456[144] alla Ca' Granda che divenne, per incorporazioni di altre opere benefiche, per lasciti edonazioni, una delle più importanti istituzioni milanesi. L'antica denominazione è ancora portata dall'ospedale di Niguarda.

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Ospedale Niguarda Ca' Granda

Ospedale San Raffaele

L'Idroscalo di Milano

Attualmente il sistema sanitario a Milano, come in tutto il paese, non dipende più dall'autorità locale ma è di competenza della regione, che agisce sul territorio tramitele aziende sanitarie locali. Il sito ufficiale della regione Lombardia[145] registra a Milano 31 ospedali, tra pubblici e convenzionati, specialistici o generali che coprono a360° le patologie previste dai protocolli nazionali e a essi ricorrono sovente pazienti provenienti da altre regioni. La sanità lombarda è tra quelle "virtuose", che nonhanno cioè deficit di bilancio. Tra gli ospedali sono diversi quelli che appartengono alla categoria degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, IRCCS[146].Ricordiamo l'Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta e la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Istituto Europeo di Oncologia, l'Istituto ortopedico

Gaetano Pini e il Centro cardiologico Monzino tra quelli specialistici. L'Ospedale Maggiore di Milano, l'OspedaleNiguarda Ca' Granda, l'Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico e l'Istituto scientifico universitario SanRaffaele tra quelli a indirizzo generale.

Accanto alla cura caritatevole degli ammalati,la filantropia milanese si è fatta carico, neltempo, di fondare e sostenere istituzionidiventate poi storiche e familiari nel panoramasociale cittadino per l'assistenza agli anziani eagli orfani: la Baggina, i Martinitt e le Stelline:caratteristica delle tre iniziative era il fatto chei beneficati dovessero, nelle loro possibilità,praticare o imparare un mestiere permantenere o crearsi la dignità personale. Aquesto tema, si riallacciano le numeroseiniziative per l'alfabetizzazione e per l'insegnamento delle arti e mestieri che troverà un largo seguito tra iprotagonisti dell'industrializzazione. Un importante ruolo filantropico è anche svolto dalla Fondazione Cariplo.

Milano è sede di numerose organizzazioni di cooperazione allo sviluppo che hanno uffici legali o operativi nella città e che operano a livello internazionale.

Qualità della vita

Anno Qualità della Vita (Sole 24 Ore) Qualità della Vita (Italia Oggi) Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente)2008 20º (­14) 31º (­2) 58º (+4)2009 19º (+1) 54º (­23) 49º (+9)2010 21º (­2) 49º (+6) 63º (­14)2011 19° (+2) 46° (+3) 52° (+11)2012 17° (+2) 39° (+7) 47° (+5)2013 10° (+7) 37° (+2) 57° (­10)2014 8° (+2) 36°(+1) 62° (­5)

Ambiente, acqua e aria a Milano

L'abbondanza d'acqua a Milano ha provocato due ritardi storici di non poco conto: fu una delle ultime grandi città europee adotarsi di un acquedotto e l'ultima di un sistema di fognatura e, più tardi, di depurazione delle acque.[147] Progettati entrambidall'ingegner Felice Poggi, entrarono in funzione rispettivamente negli anni successivi al 1890 e al 1888. Per l'acqua potabile,Milano (caso abbastanza raro) si approvvigiona, con risultati quantitativi e qualitativi di ottimo livello, esclusivamente sullapropria falda e per lo smaltimento si è affidata, sino alle soglie del duemila, al deflusso nel sistema irriguo di origine medievale,praticando una sorta di "depurazione biologica" ante litteram.

Dal 2005 un sistema di tre depuratori a sud della città rilascia solo acque trattate e depurate con i limiti previsti dalle normenazionali e comunitarie.[148]

Meno favorevole la situazione sulla qualità dell'aria: anche se la concentrazione di inquinanti in atmosfera (in particolare diossido di zolfo, diossido di azoto, PM10) èin costante diminuzione negli ultimi anni, non sono ancora stati raggiunti i valori obiettivo.[149] A questo trend decrescente hanno probabilmente contribuito le 10.000auto in meno immatricolate (716.000) e i 3,6 milioni in meno di entrate in città, frutto della crisi e delle politiche per la mobilità. Il trasporto pubblico, infatti, nel 2013ha registrato circa 1,7 milioni di passeggeri giornalieri, 7,5 in più rispetto al 2011[150].

La descrizione climatica della città ha messo in luce come spesso si creino condizioni per il ristagno atmosferico; se a ciò si aggiunge l'estensione della conurbazione,l'intensità del traffico, e per i mesi invernali la diffusione "puntiforme" degli impianti di riscaldamento domestico, si ha il quadro complessivo per cui il capoluogoambrosiano registra per molti giorni all'anno condizioni al limite del blocco del traffico.[151] Negli anni più recenti sono stati assunti provvedimenti indirizzatisoprattutto a scoraggiare il pendolarismo dei mezzi privati (Ecopass,[152] sosta a pagamento mattutina anche in periferia, oltre alla nuova "area C")[153][154] e i frequentiblocchi della circolazione, soprattutto festivi, imposti a un'area più estesa di quella del capoluogo.[155]

Il provvedimento Area C è valso a Milano il prestigioso premio Transport Achievement Award 2014 dell'OCSE per i risultati che Area C ha conseguito: il traffico incentro si è ridotto di circa il 30% (del 7% nel resto della città), si è verificato un calo della domanda di sosta del 10% e un aumento della produttività per quel cheriguarda la consegna merci del 10%. Inoltre sono calati gli incidenti del 26% in centro, si sono ridotte le emissioni inquinanti (­10% PM10 e ­35% CO2) e sonoaumentate sia la velocità dei mezzi di trasporto pubblico (+6,9% autobus e +4,1% tram) sia l’utilizzo di veicoli a basse emissioni dal 9.6% del totale al 16.6%)[156].Milano è ai vertici in Europa per quel che riguarda la raccolta differenziata. In un quadro complessivo di riduzione dei rifiuti urbani (­2,66%), sono 149 i chilogrammiper abitante di differenziata che vengono recuperati, a fronte dei 123 di Vienna, dei 117 di Monaco, dei 105 di Berlino e dei 76 di Parigi.[157]

Leggende popolari

Fantasmi

Tra le numerose leggende meneghine, le più gettonate sono quelle riguardanti i fantasmi. Una di queste riguarda lo spettro più famoso della città, ossia la Dama Nera.Molte testimonianze narrano che nelle sere di nebbia, quando Parco Sempione è ormai deserto capita di sentire odore di violette. Pochi istanti dopo una figura indistintaappare in lontananza e comincia in modo rapido ad avvicinarsi. Una volta vicina si notano il vestito lungo nero che avvolge la figura e un velo oscuro che ne copre ilviso, avvicinandosi sempre più con passo elegante, è sempre più chiaro che sotto tali vesti si nasconde una donna bellissima. La donna una volta giunta a pochicentimetri dell'avventore gli porge la mano gelida: chi la raccoglie viene trascinato in sentieri nascosti del parco, dentro una nebbia sempre più fitta, fino a raggiungereuna grande villa. All'interno di tale villa la Dama si concede all'avventore, solo dopo l'uomo trova il coraggio di alzare il velo, scoprendo così un teschio con le orbite

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La Colonna del Diavolo diSant'Ambrogio

Facciata della Biblioteca Comunale diPalazzo Sormani

Biblioteca Ambrosiana

Ca' Granda, sede dell'Università degliStudi di Milano

vuote. La scoperta tremenda fa fuggire tutti gli uomini dalla Dama in nero, che mai cerca di trattenerli, sapendo che sarebbero sempre tornati a cercarla. Secondo lafamosa leggenda tutti gli uomini vittima della Dama perdono il senno e conoscono un amore così forte da portarli alla follia, trascorrendo la loro vita a cercare diritrovare la grande villa in cui avevano ballato con la Dama oscura[158].

Altre leggende narrano la storia di processioni di anime disperate, queste riconosciute come spettri dei catari, bruciati vivi in Corso Monforte perché considerati eretici.Troviamo leggende di donne bruciate vive considerate streghe, antichi uomini malvagi che nel passato si aggiravano tra le vie della città meneghina o infine delfantasma dell'Opera che perseguita presso il teatro della Scala chiunque si rechi ad assistere agli spettacoli senza intendersi di musica lirica[159].

La Colonna del Diavolo di Sant'Ambrogio

Appena fuori dalla Basilica di Sant'Ambrogio, sul suo lato sinistro, si trova una colonna di epoca romana. La leggenda vuoleche Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano nel IV secolo, fosse alle prese con i molteplici tentativi del Diavolo di farlo cadere intentazione. Esasperato dai suoi continui fallimenti, Satana provò infine a trafiggere il Santo con le corna, mancando però ilbersaglio e finendo per conficcarsi nella colonna. Dopo aver provato per lungo tempo a liberarsi, si trasformò in zolfo escomparve. Per questa ragione, secondo la tradizione, avvicinandosi ai fori si sentirebbe odore di zolfo, mentre appoggiandocisopra l’orecchio si può sentire il rumore dello Stige, il fiume dell’Inferno. Non solo: la notte prima della domenica di Pasqua, sipuò vedere un carro, guidato da Satana in persona e diretto negli Inferi, che conduce le anime dei dannati destinate a passarel’eternità all’Inferno. Nel quarto secolo la zona dove ora sorge la basilica era un cimitero[160].

Cultura

Istruzione

Biblioteche

La tradizione bibliotecaria di Milano si rispecchia nelle sue tre storiche biblioteche, la veneranda Ambrosiana, la nazionalebraidense e la Biblioteca Trivulziana, che conserva il Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci.

L'Ambrosiana, fondata nel 1607 dal cardinale Federico Borromeo[161], fu anche la prima biblioteca in Italia a essere stata apertae resa fruibile al pubblico; conserva un patrimonio notevole di codici miniati e il CodiceAtlantico di Leonardo da Vinci[162]. La Braidense, voluta nel 1770 da Maria Teresad'Austria[163], fu pensata per equilibrare con un vasto numero di libri a stampa la grandequantità di manoscritti dell'Ambrosiana. È tra le maggiori in Italia e il suo sistema diinformatizzazione tra i più avanzati[164]. Nel 1935 nasce invece la biblioteca civica,dall'acquisto di una delle più rinomate raccolte private, quella della famiglia Trivulzio,che risale alla metà del XVIII secolo e che viene abbinata ai fondi archivistici comunalidal 1385 al 1927. Nel 1890 viene istituita la Biblioteca Comunale di PalazzoSormani[165], sede principale del sistema bibliotecario di Milano che si articola inventiquattro punti di prestito e lettura situati in altrettanti quartieri della città[166].Ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, conserva un patrimonio librario di circa

1 200 000 volumi e un'importante raccolta di quotidiani e periodici[161][167].

Da ricordare l'Archivio di Stato[168], anch'esso voluto da Maria Teresa d'Austria[169], che annovera tra le sue 150 000 pergamene la più antica conservata in Italia, datata12 maggio 721, e la maggiore raccolta nazionale di documenti sugli Stati preunitari[170].

Fra le biblioteche universitarie vanno citate la Biblioteca Centrale di Ingegneria del Politecnico di Milano, ad oggi la più importante biblioteca scientifica in Italia, equella dell'Università degli Studi, particolarmente ricca ed articolata soprattutto per quanto concerne le facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Lettere,contenendo circa 500 000 volumi[161]. Particolare quella della Cattolica, con un catalogo unificato di quattro milioni di volumi in virtù delle altre sedi nazionali[171]. Dirilevante interesse sono anche le “Biblioteche settoriali”, custodi di testi e materiali attinenti ad uno specifico argomento, e che spesso si trovano in istituzionispecializzate. Fra queste ricordiamo la Biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, quella dell'Istituto per la Scienza dell'Amministrazione Pubblica, labiblioteca dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale[172] e del Museo del Risorgimento.

Di grande interesse per la storia della musica e del teatro sono la Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi, istituita nel 1807 da Napoleone, che durante il RegnoLombardo­Veneto divenne l'archivio musicale dello Stato con l'obbligo di conferirvi copia di tutte le opere musicali pubblicate[173][174] e la Biblioteca teatrale “LiviaSimoni”[161] annessa, con l'archivio di Casa Ricordi[175] al Museo teatrale alla Scala[176].

Da segnalare infine, per la ricca documentazione sulle vicende e i costumi milanesi anche più recenti, le biblioteche di tre circoli cittadini, ovvero l'Antica Credenza diSant'Ambrogio, il Circolo Filologico Milanese e la Famiglia Meneghina. Per quanto riguarda le librerie, se ne contavano 201 nel 1991, salite a 216 nel 1999. La crisieconomica di inizio secolo ne fece chiudere diverse decine, mentre nel 2009 sono risalite a 198 con un forte incremento degli spazi per l'esposizione dei libri[177]. L'areacommerciale di Milano vende da sola il 20,1 per cento del "valore di copertina" (fatto cento quello nazionale), seguita da Roma con il 16,7[178].

Università

Il sistema di istruzione superiore di Milano comprende 39 centri universitari (44 facoltà, 174 000 nuovi studenti l'anno, pari al10% dell'intera popolazione universitaria italiana), e ha il maggior numero di laureati e studenti post­laurea (34.000 e più di5.000, rispettivamente) in Italia[179]. È la prima città in Italia per offerta di facoltà.[180] Un consorzio tra gli atenei (escluse leAccademie e il Conservatorio) ha dato luogo alla nascita di un "collegio di eccellenza" nel 2003: il Collegio di Milano.

Il primo ateneo della città e della Lombardia per dimensioni e numero di studenti, circa 70.000, è l'Università degli Studi diMilano[181][182], fondata nel 1923 nella sede nel rinascimentale palazzo della Ca' Granda; ha 9 facoltà, 58 dipartimenti, 48 istitutie un corpo docente di 2.500 professori. Insieme al Politecnico di Milano ha definito e completato il progetto del quartiere diCittà Studi[183]: l'Università, detta "la Statale" si articola nelle facoltà umanistiche, di medicina, di scienze sociali e delle scienzenaturali, mentre il Politecnico offre corsi di laurea in ingegneria, architettura e disegno industriale.[184] Fondato il 29 novembre1863, il Politecnico di Milano è la più antica università di Milano. Tra i suoi più eminenti professori vi sono il matematicoFrancesco Brioschi (il suo primo direttore), Luigi Cremona, e Giulio Natta (premio Nobel per la Chimica nel 1963). Ad oggi èorganizzato in 16 dipartimenti e una rete di nove Scuole di Ingegneria, Architettura e Disegno Industriale, si sviluppa su 7 campus in tutta la Lombardia. Il numero

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Campus dell'Università di Milano­Bicocca

Politecnico di Milano

Università Cattolica del Sacro Cuore La Libera università di lingue ecomunicazione IULM

Cortile della Pinacoteca di BreraIl Museo del Novecento, in Piazza delDuomo

degli studenti iscritti in tutte le sedi è di circa 38.000, il che rende il Politecnico di Milano la più grande università tecnica in Italia[185]. È stato definito da QS, tra leprime 50 università tecniche al mondo, tra le prime 10 università tecniche in Europa, ed in assoluto la prima in Italia, specialmente per quanto riguarda le facoltà diIngegneria Meccanica, Ingegneria Matematica, Ingegneria Chimica, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettrica ed Ingegneria Informatica[186].

Di recente istituzione ma già ben avviata è l'Università degli Studi di Milano­Bicocca, il secondo ateneo pubblico milanese, piùdi 30.000 studenti; programmata e progettata attraverso la riconversione di una grande area industriale, l'università Bicocca èstata realizzata agli inizi degli anni novanta per decongestionare il polo universitario di Città Studi oramai saturo.[187] Il progettofinale dell'Università Bicocca trasformerà l'area in una cittadella universitaria[188].

Nel 1902 nasce l'Università commerciale Luigi Bocconi, ateneo privato ai vertici inItalia,[189] specializzato nell'insegnamento delle facoltà di scienze economiche,catalogata tra le 20 migliori scuole di business del mondo dal The Wall Street Journal,prima nella classifica mondiale di Forbes, e nel maggio 2008 il Financial Times l'haclassificata quinta in Europa e quindicesima al mondo tra le migliori università dibusiness[190]. Tra i grandi atenei milanesi si deve annoverare l'Università Cattolica delSacro Cuore, considerata la più grande università cattolica del mondo con 42.000inscritti.[191] Con sede principale nel centro della città adiacente alla Basilica di Sant'Ambrogio, è un ateneo specializzato nellefacoltà umanistiche, economiche e di scienze sociali e naturali[192].Ha ricevuto il voto massimo da QS, le cinque stelle, perquanto riguarda la qualità dell'insegnamento didattico, le infrastrutture dell'ateneo, e il grado di occupazione post laurea dei suoistudenti[193]. Tra le grandi personalità frequentanti i suoi corsi si ricordano: Oscar Luigi Scalfaro, Romano Prodi, Ciriaco De

Mita, Amintore Fanfani ed Enrico Mattei. Da ricordare inoltre è l'Accademia di belle arti di Brera[194], specializzata nell'alta formazione artistica e musicale, artecreativa (pittura, scultura, grafica, foto, video), discipline storiche e culturali, è l'istituzione accademica con il più alto tasso di internazionalizzazione in Italia con circa3.500 studenti tra cui oltre 850 stranieri provenienti da 49 nazioni. Merita menzione anche il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra[195] fondato nel 1931 dalbeato card. A. I. Schuster, arcivescovo di Milano e canonicamente eretto dalla Sede Apostolica nel 1940, si configura attualmente ­ analogamente al Pontificio istitutodi musica sacra di Roma, al quale è consociato ­ come Istituto "ad instar facultatis" ed è abilitato a conferire gradi accademici con valore canonico[196] e ilConservatorio Giuseppe Verdi[197] una scuola di musica istituita con regio decreto del 1807, quando la città era la capitale del napoleonico Regno d'Italia. Ha apertol'anno seguente con premesse nei chiostri della barocca chiesa di Santa Maria della Passione. Ci sono stati inizialmente 18 convittori, tra cui studenti di ambo i sessi.Con più di 1.700 studenti, oltre 240 insegnanti e 20 major, è la più grande università d'Italia dedicata alla musica[198]. Un'autorevole e nota università privata è la LiberaUniversità di Lingue e Comunicazione IULM, fondata nel 1968[199], specializzata nella ricerca per i servizi di consumo, comunicazione aziendale e ICT, turismo,moda, beni culturali e il loro uso, lingue straniere finalizzate al commercio, economia, marketing e distribuzione, ha due sedi una a Milano e una a Feltre ed insiemeraggiungono i quasi 10.000 studenti iscritti.

La più recente Università Vita­Salute San Raffaele, università privata specializzata inmedicina e ricerca medica, fondata da Don Luigi Maria Verzé nel 1996,[199] da datianalizzati dal Sole 24 Ore risulta essere la seconda università privata nel Paese in terminidi qualità[200]. Altre università presenti in città sono la Facoltà teologica dell'Italiasettentrionale di fine Ottocento, sita presso la Basilica di San Simpliciano, la NABA ­Nuova Accademia di Belle Arti fondata nel 1980, specializzata nel campo delle ArtiVisive, Graphic Design, Design, Moda, Media Design e Design Teatro. L'Accademia dibelle arti europea dei media, la Fondazione Scuole Civiche di Milano di recenteistituzione, la SAE International College ­ School of Audio Engineering, un'universitàinternazionale. Vi sono oltre l'Istituto Europeo di Design, un'università privataspecializzata in moda, design industriale e d'interni, audio­visual design tra cui lafotografia, pubblicità e marketing e comunicazione d'impresa, fondata nel 1966 ad oggi

conta più di 8.000 studenti iscritti. L'Istituto Marangoni, un istituto di moda con sedi a Milano, Londra e Parigi. Fondata nel1935, prepara professionisti altamente specializzati per la moda e il design, e la Domus Academy (DA), un istituto privato post­laurea che offre una serie di masterprofessionale in vari campi del design­oriented o di design­based come il design industriale, la gestione della moda, gestione urbana e di architettura, design d'affari,interaction design. Fondata nel 1982 da Gianfranco Ferré e Andrea Branzi, la DA attira oggi studenti da tutto il mondo interessati all'interazione fra ricerca,progettazione e gestione. Milano si trova al 34esimo posto tra le migliori città universitarie al mondo, secondo la classifica QS Best Student Cities 2015[201], unicaitaliana tra le prime cinquanta; la classifica tiene conto di diversi parametri: ranking delle istituzioni universitarie presenti, popolazione studentesca, desiderabilità,economicità.[202] Ben quattro atenei milanesi sono presenti nel QS World University Rankings, Università degli Studi di Milano Statale, Politecnico di Milano,Università Cattolica del Sacro Cuore e Università commerciale Luigi Bocconi, garantiscono un'eccellenza accademica riconosciuta dai datori di lavoro in tutto ilmondo[203]. Secondo un sondaggio del Comune di Milano effettuato nel 2012, Milano è anche la meta del 40% dei laureati italiani all'estero che tornano in Italia.[204]

Scuole civiche

Per antica tradizione il comune di Milano ha sempre dato molta attenzione alle scuole civiche. Nel 1862 Carlo Tenca promosse l'istituzione di un Istituto superiorefemminile, divenuto poi Liceo Linguistico. Altri settori sono la scuola Paolo Grassi, la Scuola di musica e la Scuola Superiore per interpreti e traduttori.

Musei

Milano possiede un notevole tesoro artistico ripartito in più collezioni; la città è uncentro estremamente vitale di mostre ed attività culturali, con iniziative e centrid'apprendimento legati alla storia ed alla scienza.

La Pinacoteca di Brera è sicuramente la galleria d'arte più completa e celebre di Milano:ospita al suo interno una collezione tra le più ricche al mondo[205], contenendo opere deipiù importanti artisti del panorama italiano ed internazionale, dal quattordicesimo alventesimo secolo[206]. La più antica galleria d'arte milanese è invece la pinacotecaAmbrosiana, fondata nel seicento dal cardinale Federico Borromeo assieme allaBiblioteca Ambrosiana, che espongono il Musico ed il Codice Atlantico Leonardo daVinci, oltre alla celebre Canestra di Caravaggio.

La casa Bagatti Valsecchi, che ospita una collezione d'arte e di oggetti d'arredo rinascimentali tra le meglio conservate d'Europa[207], fa parte del circuito delle casemuseo milanesi assieme al Poldi Pezzoli (arte dal rinascimento all'Ottocento), villa Necchi Campiglio, edificata nel 1935 da Portaluppi, e casa Boschi di Stefano, conopere dal Razionalismo al dopoguerra[208]. Il Museo del Costume Moda Immagine espone all'interno degli appartamenti settecenteschi di Palazzo Morando lacollezione di moda e costume dei Musei Civici e le vedute storiche di Milano.

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Villa Reale, sede della Galleria d'ArteModerna

Museo di Storia Naturale

Entrata del Memoriale della Shoah

Torre Mediaset di Cologno Monzese,periferia di Milano

Corso Sempione, in cui si trova ilcentro di produzione RAI

Il Palazzo Reale, in sinergia con il Palazzo della Ragione e la rotonda della Besana, è la principale sede espositiva di mostre temporanee.

Il castello Sforzesco è invece sede di musei permanenti[209], come il Museo d'arte antica, con la Pietà Rondanini di Michelangelo e la Sala delle Asse di Leonardo, ilMuseo degli strumenti musicali, il Museo del mobile, la collezione d'Arti applicate ed una pinacoteca che raccoglie oltre 200 dipinti della pittura italiana dal XIII alXVIII secolo[210], con capolavori di Canaletto, Antonello da Messina, Mantegna, Tiziano.

Dal 2010 gli spazi museali cittadini si sono arricchiti del Museo del Novecento, postonel palazzo dell'Arengario di piazza del Duomo, dopo una complessa ristrutturazione acura dell'architetto Italo Rota[211], e delle Gallerie di piazza Scala, ospitate all'interno diPalazzo Brentani e Palazzo Anguissola, con opere dedicate all'Ottocento e al Novecentoitaliano appartenenti alla Fondazione Cariplo, che costituiscono parte del progettoGallerie d'Italia[212]. La Galleria d'Arte moderna ospitata nella Villa che fu la reggia diNapoleone e dei Savoia, espone i maestri dell'Ottocento quali Hayez, Segantini, Pelizzada Volpedo, ed i cosiddetti Scapigliati.

Milano non ha un museo di arte contemporanea; nella promozione e nel sostegno allaproduzione artistica più giovane ricoprono un ruolo fondamentale la Triennale, cheospita mostre temporanee e il Museo del Design[103], i centri d'arte e le istituzioni senza

scopo di lucro, tra i quali Careof, Fondazione Prada, Fondazione Trussardi, e le gallerie d'arte commerciali.

Il patrimonio archeologico dalla preistoria all'età romana è esposto principalmente alMuseo archeologico presso i resti dell'antico Circo, oltre che all'Antiquarium nel parcodell'Anfiteatro, mentre alla storia della Milano Cristiana sono dedicati il Museodiocesano ed il Museo dell'Opera del Duomo.

Tra i musei a carattere scientifico si possono annoverare il museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, celebre tra le altrecose per la mostra permanente su Leonardo da Vinci e il sottomarino Enrico Toti, ed il museo civico di Storia Naturale, il piùgrande museo di storia naturale italiano e tra i più importanti musei naturalistici d'Europa[213].

Nell'autunno del 2011 è stato inaugurato il nuovo Museo Interattivo del Cinema (MIC) che ha sostituito il precedente Museo delCinema[214]. L'attuale nuova sede è situata in viale Fulvio Testi ed occupa parte dei locali della vecchia Manifattura Tabacchi. Ilmuseo oltre a contenere un'esposizione di storici dispositivi legati alle immagini in movimento si caratterizza per una dotazione

di postazioni interattive, presso i quali è possibile visionare parte dei materiali dell'archivio della Fondazione Cineteca Italiana.

Il 27 gennaio del 2013 è stato inaugurato il Memoriale della Shoah, situato sotto il binario 21 della Stazione Centrale, dove centinaia di ebrei venivano caricati suvagoni bestiame diretti ai campi di concentramento. Paragonabile ai pochi luoghi "reali" ed ancora esistenti in Europa delle atrocità naziste, i luoghi del Memoriale el'adiacente binario 21 sono stati definiti "un grande reperto", una sorta di "scavo archeologico"[215].

Media

Dal 1999 al 2005 si è passati da 80 000 chilometri di fibra ottica agli attuali 275 000 (+344%), pari al 4,6% della fibra installatain Italia[216].

Radio

Milano è la capitale della radiofonia privata e commerciale in Italia[217]. A Milano hanno sede molte importanti emittentiradiofoniche nazionali, come: Radio 24, R101, Radio 105 Network, Radio Deejay, Virgin Radio Italia, Radio Italia, RTL 102.5,Radio Monte Carlo, Radio Popolare, Radio RAI con gli studi radiofonici siti in Corso Sempione e la sede operativa di RadioDimensione Suono. Sono presenti anche gli studi di alcune emittenti locali/regionali tra cui: Discoradio (in via Crocefisso),Radio Lombardia (via Bellinzaghi), Radio Reporter, Radio Milano, Radio Millennium, RMC 2.

Cinema

Dal 1996 a Milano è organizzato un Festival Cinematografico, il Milano Film Festival[218], cui sono invitati lungometraggi ecortometraggi di provenienza internazionale. Il festival si tiene nel mese di settembre in varie sale e spazi aperti della città.Inoltre, nel 2000 è stato fondato il MIFF, il Milano International Film Festival, che si tiene in maggio e che è dedicato ai filmindipendenti di respiro internazionale. Premia i vincitori dei MIFF Awards con il Cavallo di Leonardo[219]. A Milano si svolgeanche, verso maggio, il Festival MIX Milano, ossia una rassegna cinematografica a tematica omosessuale[220]. Ospite della cittàè anche il Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano. Il festival, originariamente dedicato solo al cinema africano nel tempo ha poi aperto ilconcorso anche al cinema asiatico e dell'America Latina, si svolge in primavera ed è giunto ormai alla XXII edizione. Fra gli altri festival si segnala anche quelloorganizzato dalla Cineteca Italiana di Milano, "Il cinema italiano visto da Milano", focalizzato interamente sul cinema italiano e sui giovani autori emergenti nazionali.Il festival si svolge tradizionalmente a febbraio presso lo Spazio Oberdan e il nuovo Museo Interattivo del Cinema (MIC) nella vecchia Manifattura Tabacchi[221].

Televisione

Milano fu, insieme a Roma e Torino, uno dei centri principali per l'introduzione della televisione in Italia[222]; nei primi annitrenta furono presentati nel capoluogo lombardo i primi esperimenti televisivi di tutto il paese, mentre nel decennio successivocominciarono a essere distribuite trasmissioni sperimentali giornaliere. Con l'inizio della programmazione regolare nel 1954prenderà importanza il centro di produzione RAI di Corso Sempione, mentre l'intera industria elettronica e radiotelevisiva dellanazione avrà come grande centro proprio marchi milanesi quali Magneti Marelli, CGE, Allocchio­Bacchini e Mivar[222]. I primianni della televisione italiana videro quindi Milano come il centro più importante a livello nazionale; il suo dominio fu intaccatosolo a partire dalla seconda metà degli anni settanta, con l'introduzione della televisione a colori[222]. Nonostante ciò proprionella città meneghina si vennero a creare le tre più importanti emittenti private, Canale 5, Italia 1 e Rete 4, che permisero allacittà di mantenere una figura di rilievo come centro di produzione ancora oggi presente. Attualmente Milano è la sede principaledei più importanti gruppi televisivi e canali privati in Italia: Mediaset e Sky Italia. Le emittenti televisive localizzate nellaregione milanese occupano il 25% degli addetti nazionali del settore, record nazionale[217].

Editoria

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Via Solferino 28, sede del Corrieredella Sera

Monumento ad Alessandro Manzoniin Piazza San Fedele a Milano

Statua di Giuseppe Parini in PiazzaCordusio a Milano

Teatro alla Scala

Enzo Jannacci, uno dei più grandiinterpreti della canzone italiana emilanese del dopoguerra

Milano è la capitale editoriale d'Italia[223]; vasto è il settore dei quotidiani, così come sono numerose le sedi di importanti periodici di ambito nazionale edinternazionale. Le imprese impegnate nel ciclo editoriale e di stampa censite nella sola provincia di Milano sono 4754. Gli editori, in senso stretto, sono 700, pari al21% del totale nazionale[217], record italiano. Milano è ad oggi sede dei principali gruppi editoriali italiani: Arnoldo Mondadori Editore, Feltrinelli, Garzanti, Hoepli,Giuffrè Editore, Rcs MediaGroup, Touring Club Italiano, Gruppo Editoriale Mauri Spagnol (Gems), Editoriale Domus, Longanesi. A Milano si pubblicano il 70% deilibri che gli italiani leggono, il 90% dei bestseller d'Italia viene pubblicato da una casa editrice milanese, il 60% dei libri vengono distribuiti da una catena oun'organizzazione con quartier generale a Milano[224]. Milano è la capitale italiana degli ebook, di fatti, circa una casa editrice di e­book su tre si trova in Lombardia,ben il 32,5% del totale nazionale[225]. Milano è la città italiana dove si legge di più, prima di Trento e Trieste[226].

Stampa

Milano è sede di alcuni tra i più importanti quotidiani e periodici nazionali. Tra i quotidiani: Corriere della Sera, il primoquotidiano di cronaca più venduto in Italia, Il Sole 24 Ore, il quarto quotidiano più venduto ma il primo tra i quotidianieconomici, La Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo, e giornale più venduto nel Paese, City, il quotidiano free­press piùletto in Italia, Il Giorno, Il Foglio, Il Giornale, Libero, La Padania, Italia Oggi, Finanza e Mercati, MF, Secondamano, MfFashion, Metro, Lo Sportsman.

Tra le riviste settimanali: Panorama, il settimanale più venduto in Italia, Famiglia Cristiana, Oggi, Donna Moderna, Chi,Gente, Tempo, Tu, TV Sorrisi e Canzoni, Vanity Fair, Terra e Vita, Telepiù, SportWeek, Cronaca Vera, L'Europeo, ilMusichiere, Vita non profit magazine.

Tra i mensili: alVolante, il mensile più letto in Italia, Bimbisani &belli, Cose di Casa, Max, Maxim, Cosmopolitan, Vogue,Rolling Stone, Focus, Newton, For Men, Men's Health, Airone (rivista), Biblioteche Oggi, Boy4boy, Il Calendario del Popolo,

Casabella, Cellulare Magazine, La Cucina Italiana, Domus, Gardenia, Giardinaggio (rivista), GQ, L'Italia Scacchistica, Linux Magazine, Musica e dischi, Musica Jazz,Pride, Prima Comunicazione, Scarp de' tenis, Sipario, ticonzero, Virtual.

Letteratura

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Milano negli ultimi due secoli ha rivestito un ruolo di primaria importanza per quantoriguarda le correnti letterarie, divenendo la capitale su suolo italiano di diversimovimenti culturali di cui molti di valenza internazionale ed altri di origine otrasposizione italica: Illuminismo, Neoclassicismo, Romanticismo, Verismo,Scapigliatura, Futurismo, Ermetismo, Neorealismo e Postmoderno. In città hannosoggiornato e vissuto alcuni tra i più celebri scrittori e poeti della letteratura mondiale:Alessandro Manzoni, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Vincenzo Monti, GiuseppeParini, Cesare Beccaria, Giovanni Verga, Francesco Petrarca, Federico De Roberto,Luigi Capuana, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Italo Calvino, Pietro Verri,Alessandro Verri, Filippo Tommaso Marinetti, Arrigo Boito, Carlo Emilio Gadda,Umberto Eco, Stendhal, Giovannino Guareschi, Dino Buzzati.

Teatro

A Milano le sale sono numerose e ogni anno vengono messi in scena circa 300spettacoli. La città ha avuto il pregio di ospitare figure teatrali di livello internazionale: ilregista Giorgio Strehler (dal quale deriva il Teatro Piccolo o Strehler), l'attore­autoreDario Fo, Premio Nobel per la letteratura nel 1997 ed il regista e autore teatrale CarmeloBene.

I teatri milanesi sono sparsi per tutta la città. Brera, il quartiere notturno per eccellenza,ne ospita tre, altre sale si trovano lungo corsi trafficati o vicoli nascosti, piazze note e strade decentrate. Tra i principali sono daricordare il Teatro alla Scala, uno dei teatri più famosi al mondo e conosciuto per essere il tempio della lirica, il nuovo Teatrodegli Arcimboldi ed il Piccolo Teatro di Milano, fondato nell'immediato dopoguerra da Paolo Grassi e Giorgio Strehler.

Menzione particolare meritano anche la presenza di prestigiosi locali di cabaret come lo Zelig.

Musica

La tradizione operistica milanese, importata da Venezia e sempre sostenuta dalla città, è iniziata a corte ai tempi del SaloneMargherita, così chiamato in onore di Margherita d'Austria­Stiria, ed esaltata dalla presenza prima del Regio Ducal Teatro esuccessivamente dalla Scala[227], pone Milano ai vertici del circuito musicale mondiale.

Nel 2007 si è svolta la prima edizione del Milano Jazzin' Festival (MJF), un evento musicale estivo dedicato al jazz, conconcerti di artisti di fama internazionale[228]. La manifestazione si svolge nell'Arena Civica ed è accompagnata da altri eventipubblici prevalentemente nella zona del Parco Sempione. Dal Global City Report 2012, Milano risulta essere la prima città inEuropa per creatività musicale[229].

Design

Nell'ultimo secolo Milano è diventata la capitale mondiale del design per eccellenza, ospita infatti annualmente il SaloneInternazionale del Mobile, il più importante punto di riferimento a livello mondiale per gli operatori del settore casa­arredo, el'evento artistico culturale correlato Fuori Salone. A Milano viene assegnato anche il Premio Compasso d'oro, premio istituitoda Giò Ponti e assegnato dall'Associazione per il Disegno Industriale (ADI), il premio di design più importante al mondo. Sono523 le aziende di design che operano nell'area urbana milanese, 11,46% dell'intero settore nazionale, 1.191 quelle che operanoin Lombardia. Milano ha un guadagno sull'export del settore pari a 950 milioni di euro, 11,3% del totale nazionale. Nel 2005 leesportazioni del design milanese hanno interessato principalmente l'Europa (67%) e gli Stati Uniti (15,3%). Nello stesso anno siè registrato anche un aumento significativo delle esportazioni in Cina, cresciute del 45% rispetto all'anno 2004. Su 612 impreseeccellenti di design in Italia selezionate dall'Associazione per il Disegno Industriale, 147 (24,1%) si trovano nella Provincia diMilano[230].

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Torre Velasca, una delle opere piùsignificative dell'architettura italianadel dopoguerra, realizzata dal gruppoBBPR

Via Monte Napoleone, store di Gucci

Via Manzoni, prestigiosa via delquadrilatero della moda

Un momento della settimana dellamoda

Piazza San Babila, situata all'incontrodi prestigiose vie della moda

Il Naviglio Grande di notte

A Milano lavorano ed hanno lavorato designer noti a livello internazionale: Marco Zanuso, Achille Castiglioni, Giò Ponti,Franco Albini, Alberto Rosselli, Marcello Nizzoli, Vico Magistretti, Giuseppe De Rita, Cini Boeri, Albe Steiner, Bruno Munari,Ernesto Nathan Rogers, Antonia Campi, Bob Noorda, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Giotto Stoppino. Al SaloneInternazionale del Mobile si aggrega quella che viene definita "settimana del design", con eventi e mostre a cielo aperto che sisvolgono in tutta la città in concomitanza del "Fuorisalone" nel periodo di aprile. Zone particolarmente coinvolte sono l'area diVia Tortona, Brera, entrambi classicamente definiti come quartieri del design, ma anche Lambrate, Bovisa, Porta Romana,Cimitero monumentale, Via Monte Napoleone, piazzetta della Croce Rossa, Via Borgonuovo, Largo Treves, Via Ceresio, ViaBramante, dove si trova la sede dell'ADI, Via Alemagna, dove è situata la Triennale Design Museum, Via Palestro, CorsoVenezia, Via Manzoni, Via Mozart, Via Volta, oltre che buona parte del centro storico come Piazza Duomo, Piazza San Fedele,Piazza Loggia dei Mercanti e Piazza Palazzo Reale[231].

Milano ha sviluppato diversi progetti urbanistici a favore del settore come l'ampliamento dell'attuale Fiera di Milano diRho/Pero, già adesso il più grande d'Europa, la riqualificazione della vecchia Fieramilanocity nell'avveniristico quartiereCityLife che ospiterà anche mostre di design, e la riqualificazione della sede dell'Associazione per il Disegno Industriale,nell'area ex­Enel nelle adiacenze del Cimitero monumentale di Milano in zona Paolo Sarpi, la costruzione di due piazze

pubbliche di tremila e seimila m² dove verranno create anche i quartieri generali di Dsquared² e Neil Barret[232]. Inoltre è in fase di studi per il PGT del 2030 laprogettazione di una Città del Design, nell'area da riqualificare della Stazione Porta Genova, nelle vicinanze di Via Tortona.

Moda

Milano è una delle quattro capitali mondiali della moda insieme a Londra, Parigi e New York. Ospita la settimana della moda[11]curata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con sede a Milano. Il settore conta su 12.000 aziende, 850 show­room, 6.000punti vendita ed un fatturato di quasi 4 miliardi e mezzo di euro di esportazioni (pari al 9% del totale nazionale) con un saldoattivo pari a 662.273.068 €, 14 scuole di moda che attirano più di 6.000 studenti soprattutto stranieri[233]. Inoltre sono dedicatealla moda eventi e spettacoli che si susseguono in tutte le zone della città per quattro settimane l'anno[234], in corrispondenzadelle quattro sfilate internazionali della settimana della moda[11], Milano Moda Donna autunno/inverno (Febbraio, Marzo),Milano Moda Uomo autunno/inverno (Gennaio), Milano Moda Donna primavera/estate (Settembre, Ottobre), Milano ModaUomo primavera/estate (Giugno)[235]. A Milano hanno sede alcune delle più importanti case di moda italiane, Versace, Dolce &Gabbana, Trussardi, Armani, Valentino, Prada, Krizia, Breil, Costume national, Missoni,Moschino, Fratelli Rossetti, Ferrè, Zegna, Luxottica, Etro, Moncler, Dsquared², AlvieroMartini, Miu Miu, Marni, Panerai, Frankie Morello, Pomellato, Buccellati e vi sipossono trovare le più importanti straniere Maison Martin Margiela, Viktor & Rolf,Abercrombie & Fitch, Church's, Cartier, Yves Saint Laurent, Jean­Paul Gaultier, LesCopains, Givenchy, Christian Lacroix, Dior, Calvin Klein. La maggior parte di questinegozi si concentra nel quartiere della moda di Milano, il Quadrilatero della moda, dovevi sono le più prestigiose vie della città, Via Monte Napoleone, Via Della Spiga, ViaSant'Andrea, Via Borgospesso, Via Manzoni, Via Santo Spirito, Corso Venezia, CorsoMatteotti, Via Bigli, Via Senato, Via Bagutta. Altre zone dello shopping sono la GalleriaVittorio Emanuele II, definita come "il più antico centro commerciale" al mondo, CorsoBuenos Aires, la più lunga via commerciale d'Europa, piazza Duomo, Via Torino, Corso

di Porta Ticinese, Via Vittorio Emanuele II, Piazza San Babila, Via Dante e Corso Vercelli, Corso Genova[236]. Inoltre èprevisto per il 2015 l'inaugurazione della Città della moda, un'area di 110.485 m², che comprenderà 15.000 m² di struttureresidenziali, 50.485 m² dedicati al settore terziario e 10.000 a quello invece commerciale (shops e store). A questi si aggiungono15.000 m² di spazi ricettivi e 20.000 dedicati al MOdAM, il museo della Moda, sorgerà nell'area Garibaldi­Repubblicaprogettato dall'architetto internazionale Cesar Pelli[237]. Milano, secondo un sondaggio del 2011 di TripAdvisor, il più grandesito di recensioni di viaggio al mondo, è stata incoronata la città europea con gli abitanti dal look più trendy, piazzandosi alprimo posto della classifica delle città più alla moda in Europa, prima di Parigi arrivata seconda[238]. Milano è stata anchedefinita terza capitale dello shopping mondiale dopo New York e Londra, e prima di Parigi, Dubai e Tokyo[239]. Nel 2009,Global Language Monitor ha dichiarato Milano capitale mondiale della moda battendo New York, seconda in classifica, eParigi, terza[240]. Dal Global City Report 2012, Milano risulta essere la capitale europea della moda, indiscussa città leader nelsettore sul continente[241]. Nel 2013 si sono registrati 7 miliardi di interscambio (quasi 4 miliardi di esportazioni e 3,2 miliardi diimportazioni). In crescita l’export milanese (+6,4%), soprattutto verso i paesi del Medio Oriente (17,9%), dell’Asia Orientale (11,8%), dell’America centro­meridionalee dell’Asia Centrale (6,7%). Oltre la metà delle esportazioni è diretta in Europa (il 31,4% nei paesi dell’Unione Europea e il 20,6% verso gli altri paesi europei) e oltreun quarto in Asia orientale. Tra i paesi dell’Ue si esporta soprattutto verso Francia (37,4%), Germania (15,3%) e Regno Unito (11,5%). Tra gli altri paesi europei siesporta soprattutto verso la Svizzera (48,4%) ed è di oltre 200 milioni di euro il valore delle esportazioni in Russia (25,6%). In Asia orientale le principali mete diesportazione sono il Giappone (25%) e Hong Kong (23,1%) poi vi è un (10%) verso l'America Settentrionale. Milano è al primo posto in Italia per numero di addetti(80.030) nel settore, seguita da Napoli (42.304) e Firenze (37.605)[242].

Vita notturna

Milano è spesso citata dai media per la sua vivace vita notturna, tanto da soprannominarla agli inizi degli anni ottanta Milano dabere.

La città è ricca di eventi mondani che in maniera frequente vengono intrecciate a manifestazioni internazionali che riguardano laModa e il Design. A Milano sono nati e sono stati importati da paesi esteri tanti riti tipici del tempo libero, che hanno fatto dellamovida milanese una delle più conosciute ed emulate in Italia e non solo. Il panorama della night­life milanese è frequentato dasoggetti appartenenti al mondo dello spettacolo, della televisione, dei media e dello sport, i cosiddetti VIP, nonché da illustripersonaggi del mondo politico ed economico. Oltre a loro un gran numero di giovani, specialmente universitari, si riversanonelle zone della vita notturna, a delle volte recando disagi agli abitanti di queste zone[243]. Per questo il Comune ha emessodiverse ordinanze a favore della quiete pubblica per i residenti in difficoltà, a ciò va aggiunto che alcuni locali sono stati chiusi esequestrati con ordinanza giudiziaria perché al loro interno si svolgevano attività illecite, ad esempio lo spaccio ed uso di

droga[244]. Cosicché molte discoteche sono divenute popolari a livello nazionale anche per via dei numerosi scandali che le hanno coinvolte sui quali la magistraturameneghina ha aperto diverse inchieste su corruzione, tangenti e sfruttamento della prostituzione, una tra le più famose è Vallettopoli[245]. Accanto a questo però bisognadire che molti locali milanesi si distinguono per l'originalità e l'innovatività dei loro eventi oltre che per la loro numerosa, varia e diversa offerta che propongono agliutenti che ben recepiscono ciò e li premiano con grande successo di pubblico e guadagni e tutto ciò contribuisce a fare di Milano una delle capitali del divertimentomondiali. Le zone con la più alta concentrazioni di locali sono: Porta Garibaldi, soprattutto Corso Como, Porta Ticinese, soprattutto le Colonne di San Lorenzo, PortaSempione, specialmente nei pressi dell'Arco della Pace, Porta Romana, soprattutto nelle vicinanze dell'Università commerciale Luigi Bocconi, Piazza della Repubblicanei pressi della stazione di Milano Centrale, Porta Magenta, Porta Vittoria, il quadrilatero della moda, oltre ai due quartieri notturni per eccellenza, i Navigli e

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La cotoletta alla milanese, piattodella tradizione gastronomicaambrosiana

Il Panettone, il classico dolcenatalizio milanese

Largo Cairoli, in pieno centro

La Galleria Vittorio Emanuele IIvista da Piazza del Duomo

Brera[246]. Ultimamente anche altre zone stanno conoscendo una discreta vitalità notturna che sembra destinata a crescere, sono aree più periferiche ma a delle volteconfinanti con alcune delle aree precedenti, tra queste meritano menzione Isola, che sta subendo un vero e proprio restyling dovuto soprattutto alla riqualificazione delquartiere per via dell'Expo 2015, oltre a Bicocca, Città Studi, quartieri prettamente abitati da universitari, Lambrate e Quartiere Forlanini, nello specifico quest'ultimo sivivacizza particolarmente nel periodo estivo dato che la maggior parte dei locali ubicati nella zona sono all'aperto, in vicinanza dell'Idroscalo di Milano. Da una ricercadella società leader in prenotazioni di alberghi on line, Milano è risultata per gli italiani come la città dalla migliore vita notturna e intrattenimento culturale, inItalia[247].

Cucina

Re della cucina milanese è il risotto, giallo con lo zafferano o nelle sue numerose varianti, appena fatto o "al salto". GianniBrera racconta[248] di una cuoca in grado di prepararne ventiquattro tipi diversi e, nella zona a nord della città c'è un piccoloristorante che ne ha in lista ventitré e che da ciò prende nome.

Molto varia per gli apporti delle campagne circostanti, delle tradizioni del territorio che la circonda e anche per le diversedominazioni straniere succedutesi nei secoli, la cucina milanese oggi conserva alcuni piatti tradizionali, talvolta "rivisitati" perridurne la carica calorica, un tempo assai robusta. È, in generale, per cotture prolungate a fiamma leggera[249].

Ricordiamo il minestrone, la busecca[250] (trippa in umido), le minestre di riso in brodo (col prezzemolo, le rape, le patate, glispinaci, le coste, la coratella), la cassoeula (maiale e verze), ceci e tempia di maiale, i cotelett (costolette) o el fidegh (fegato) ala milanesa, gli ossi buchi, la frittura mista (cervella, animelle e rigaglie di pollo), involtini di vitello, el rostin negàa nodino divitello rosolato e poi annegati nel vino bianco, i mondeghili (polpette) fritte o involtate nella verza, il vitell tonné, i bolliti misti eil fritto di lesso, il manz in grass de rost. I salumi della Brianza e della Bassa padana, i formaggi delle valli prealpine, e quellicremosi o "grana" della pianura circostante. L'abbondante uso di burro panna e mascarpone in cucina non andava a genio alFoscolo che ribattezzò ironicamente Milano come "Paneropoli", da pànera, "panna, crema" in milanese[251]. Tra i dolci, oltre alpanatton (panettone),[252][253] alcuni autunnali a base di castagne (busechina) e quelli della tradizione lombarda.

A Milano le zone a più alta concentrazione di ristoranti restano il centro storico, Brera e iNavigli, ma raffrontando le "mappe" delle diverse guide gastronomiche, si vede come laristorazione di buona qualità si sia diffusa sull'intero territorio cittadino (quellasegnalata): il forte decentramento di uffici e università con il recupero delle vecchie areeindustriali dismesse ha creato prima le premesse quantitative della "migrazione" e

successivamente l'emergere della qualità. In generale, nel centro storico e a Brera si trovano i ristoranti più sofisticati edeleganti, ai Navigli quelli più rustici o apparentemente tali, come trattorie ed osterie, anche se negli ultimi anni in questa zona latipologia dei locali è cambiata, con l'aprirsi di esercizi alla moda. Ottimo il pesce, pur non essendo una città di mare, infatti ilMercato generale del Pesce di Milano è il più grande del Sud Europa, e vi transita ogni mattina una grandissima quantità dipescato, poi rivenduto in tutta Italia[254][255][256].

Il primo "3 Stelle" della Guida Michelin d'Italia fu il ristorante di Milano di Gualtiero Marchesi[257]; ad oggi nella città vi èun'elevata concentrazione di ristoranti definiti di eccellenza dalle guide specializzate. Negli ultimi vent'anni sono stati apertinumerosi ristoranti di cucine etniche e regionali che offrono un'alternativa alla cucina italiana tradizionale. Quelli con maggior successo sono i ristoranti giapponesi,indiani, brasiliani, argentini, del Centro­Africa e del Sud­est asiatico, oltre agli immancabili ristoranti cinesi, presenti da ormai più di 60 anni (diffusi in particolarenella zona di via Paolo Sarpi, la "Chinatown" milanese, che propongono la cucina tipica della regione dello Zhejiang, terra di nascita della maggior parte dei cinesimilanesi[258]). Oggi, in città si contano più di 60 differenti cucine estere o regionali tra i vari ristoranti presenti. Milano è la seconda città d’Europa, dopo Londra, pernumero di ristoranti etnici[259].

Persone legate a Milano

Sono numerose e varie le personalità celebri che a Milano sono nate, hanno vissuto a lungo o comunque hanno operato significativamente ed hanno stabilito dei saldirapporti con la città, il suo spirito ed i suoi ruoli. Per l'elenco si rimanda alla categoria apposita.

Geografia antropica

Benché lo statuto comunale non preveda località con lo status ufficiale di frazione, vi sono piccoli centri che mantengono la propria fisionomia rurale: questi sonoindividuati dall'ISTAT, secondo cui il territorio comunale comprende le frazioni di Belgioioso, Cascina Malandra, Chiaravalle, Chiesa Rossa, Figino e Ronchetto delleRane, e le località di Cantalupa, Cascina Cascinetta, Cascina Guascona, Cascina Selvanesco­Gaggiolo e Vaiano Valle[260].

Urbanistica

La città romana inglobò il primitivo insediamento gallo­insubrico posto a Est­Sud­Est.Degli strati protourbani è rimasto poco per la distruzione operata dalle ristrutturazioniromane del II­I secolo a.C. Per quanto riguarda il villaggio golasecchiano, localizzatonella zona attorno a Piazza San Sepolcro, sono stati rinvenuti alcuni livelli diinsediamento risalenti al V secolo a.C. Paradossalmente più complesso il problemadell'oppidum celtico del IV­III secolo a.C., per il quale occorre affidarsi ai ritrovamentidi diversi materiali bronzei e ceramici.

La struttura urbana romana, che interessava un'area posta più a Nord, si fondava sullacenturiazione, strumento operativo di partizione regolare dei terreni disegnata dagliincroci dei cardi coi decumani, una trama che individuava al contempo i confini di

proprietà, la rete di strade principali e secondarie, i canali di irrigazione. L'orientamento variava in base all'andamento delterreno, nella maggior parte da Nord­Ovest a Sud­Est (cardi) e da Nord­Est a Sud­Ovest (decumani), ma con qualche eccezione.La continuità tra struttura urbana e struttura del territorio la si può ritrovare, per esempio, dall'orientamento di Porta Ticinensis, non già verso la via per Ticinum(Pavia), ma lungo l'asse che raccordava la città al territorio centuriato.

L'ampliamento verso Nord­Est della città di Massimiano conferma i caratteri della centuriazione, adattando il reticolo urbano alle pendenze del terreno e ai tracciativiari preesistenti. La struttura dell'urbe repubblicana e di quella capitale, tuttora leggibili nel tessuto urbano attuale, erano distinte chiaramente, ruotate di circa 30° l'unarispetto all'altra. In questa fase sorgono le prime basiliche cristiane, il cui asse principale era (ed è tuttora) orientato esattamente Est­Ovest. Cominciò così aconfigurarsi una differenziazione fra i centri del potere civile e i centri del potere religioso, diversità leggibile nella giacitura di tali edifici.

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Gli Archi di Porta Nuova, illuminatidi notte

Via Turati, importante via legata alsettore terziario

Viale Monza, confine tra Milano eSesto San Giovanni

Centro città nei pressi di CorsoBuenos Aires

Nell'alto medioevo Milano perse questo ruolo di primo piano a favore di Pavia e di Monza. Ma già in piena età feudale la ricerca di autonomia, il recupero di quantorestava delle opere idrauliche della centuriazione romana e i vasti lavori di bonifica intrapresi dalle varie abbazie del circondario (Chiaravalle, Morimondo, Viboldone eMirasole) posero le basi per la ripresa del controllo del territorio da parte di Milano, che si apprestava a diventare il centro urbano più forte. Il passaggio dal regimevescovile al Comune è caratterizzato dalla trasformazione di alcune strutture urbane: le magistrature civili, per esempio, ospitate nel Broletto Vecchio o Arengo, ilgiardino del vescovo situato a meridione della cattedrale (giacitura Est­Ovest), si trasferirono nel Broletto Nuovo, posto più a Nord­Ovest, allineato sul decumano.Negli anni successivi vennero edificati attorno a tale palazzo le sedi delle più importanti istituzioni civili.

I fossati, esterni alle non più utili mura massimianee, ebbero inizialmente una funzione difensiva. Le mura e il fossatodescrivevano intorno alla città un perimetro tendenzialmente circolare. Ma quello che le amministrazioni Comunali prima erinascimentali poi si prefissero e ottennero era collegare la città col proprio territorio, col resto dell'Italia e con l'Europa. Icastelli e i borghi extra moenia erano serviti da un efficiente sistema di comunicazioni, strade e navigli, facente capo a Milano.Alcuni tipi edilizi nati dall'incontro fra trasporto su acqua, struttura produttiva e distribuzione commerciale, sono tipici diquest'epoca. Significativa l'immagine (una pianta schematica con un abbozzo di prospettiva) di Leonardo contenuta nel CodiceAtlantico di una città non più costretta entro la cerchia delle mura medievali, ma aperta verso il territorio. Uno scritto indirizzatoa Ludovico il Moro spiega la necessità di un diradamento della città medievale, che presentava una densità di popolazione moltoelevata per l'epoca (drammaticamente evidenziata dal ripetersi delle pestilenze), ponendo l'accendo appunto sui problemiigienici.

Al radicale mutamento dell'assetto della città antica partecipò anche lo sventramento del centro per la costruzione del Duomo(1386), il trasferimento dei poteri dirigenziali al Castello (1370) e la costruzione dell'Ospedale Maggiore (1456). La città, che

già presentava la peculiarità di due giaciture diverse, quella latina e quella liturgica, ora assumeva un'altra caratteristica notevole, il multicentrismo: Milano non avevasolo un unico centro di gravitazione, ma diversi: il Brolo Vecchio, il Brolo Nuovo, Piazza del Duomo, il Castello Sforzesco e, più tardi, Palazzo Marino.

Con la caduta del Ducato, Milano divenne il capoluogo di una provincia lontana, ora francese, ora spagnola, ora austriaca. Gli spagnoli iniziarono la costruzione di unacinta muraria nuova, più ampia di quella medievale, a carattere prevalentemente militare, creando un frattura tra la città e il suo territorio. Notevole l'incarceramento delCastello, a segnare una profonda cesura tra il potere centrale e la città stessa. Milano, da capitale di uno Stato piccolo ma potente, vedeva ridotti i propri abitanti (da130.000 sotto Ludovico a 80.000, nonostante l'ampliamento delle mura), non controllava più il proprio territorio e le strade era ridotte in numero, mal tenute e insicure.

A parte la parentesi napoleonica e austriaca, l'assetto urbanistico della città non fu più guidato da un piano ad ampio respiro.Dopo la riunificazione dell'Italia, la città viene forzatamente fatta centrare su Piazza del Duomo, stravolgendo il tessuto urbanomulticentrico. Il primo PRG, del 1884, noto come Piano Beruto, consacrò l'incoerenza dello sviluppo urbanistico "a cipolla",creando un'ulteriore circonvallazione, oggi nota come circonvallazione esterna, basandosi sull'ideale di una città "rotonda",piuttosto che rispondere a precise istanze sociali sancendo le realtà esistenti. Scriveva il Beruto:

« La pianta della nostra città presenta molta somiglianza con la sezione di un albero: vi si notano assai bene iprolungamenti e gli strati concentrici: è una pianta assai razionale che ha esempio nella natura »(Beruto, in G. De Finetti, 1969, p 197.)

Neppure i piani regolatori che a questo succedettero hanno saputo svincolarsi da quest'ottica monocentrica per affrontare,anticipandoli, i problemi dello sviluppo demografico, economico, industriale, di una città che è diventata trainante nell'economianazionale ed europea[261].

Area metropolitana

Per le caratteristiche del territorio in cui è insediata, per le vicende storiche e politicheche ne hanno accompagnato gli oltre duemila anni di esistenza, Milano è il centro di unavasta zona, dai limiti non ben definiti, che offre molteplici caratteristiche di continuitàcoi centri e le città limitrofe: tale zona viene lessicalmente definita area metropolitana.

In altri paesi, simili realtà hanno determinato interventi legislativi e amministrativi chene hanno normato le funzioni e gli ambiti territoriali, costituendo delle vere e proprieautorità di governo locale[262]. In Italia, l'iter legislativo, e addirittura il dibattito che loinforma, è incompleto e non consente ancora né l'una né l'altra cosa[263][264]. Questaregione conta più di sette milioni di abitanti[265], distribuiti su una superficie di circa12.000 km², con un'elevata densità abitativa (1.939 abitanti per km²). Milano ènaturalmente ricompresa nell'elenco delle città metropolitane previste dalla legge, conlimiti territoriali coincidenti con quelli della sua provincia, e ciò la colloca al secondo

posto della "classifica demografica", subito dopo Roma.

Nella realtà, i limiti metropolitani milanesi sono più estesi, a cominciare da quelli che comprendono la conurbazione sviluppatasi dal dopoguerra nei quadranti norddella città e che coinvolge anche ampie porzioni della provincia di Monza e Brianza. Esistono poi affinità storico­culturali, sociali, naturalistico­ambientali edeconomiche che ne costituiscono, da secoli, un sistema strettamente interconnesso, anche se articolato. Alla luce di queste considerazioni e a seconda del "valore" chesi attribuisce ai singoli parametri ricordati, i "confini" si allargherebbero[265] a parte dalle provincie di Varese, Como e Lecco coinvolgendo addirittura una parte diquella di Novara. In questa direzione, almeno in parte, si è indirizzato nei suoi studi anche l'Istat. Alcuni metodi ampliano ancora di più questa regione metropolitana:usando come termini di definizione quelli utilizzati negli Stati Uniti d'America e in Francia, si otterrebbe una regione di circa 9,5 milioni di abitanti[265]. In ogni caso,gli stessi studi pongono Milano anche ai vertici delle graduatorie europee, assieme a Londra, la maggiore in assoluto, e Parigi.

La "Lista delle più grandi città europee", pubblicate da Eurostat, l'Ufficio Statistico Europeo e comprendente anche Russia e Turchia, situa Milano all'undicesimoposto. I dati di quest'ultima ricerca, come della maggior parte delle altre ricordate, oltre alla disomogeneità delle metodologie, denotano spesso una non freschezza deidati che risalgono in gran parte al 2006: si tratta però di grandi numeri e di trend che non registrano, nei tempi in esame, modificazioni tali da mettere in discussione lavalidità degli impianti previsionali.

Sul piano locale, la situazione appare in stallo in attesa dell'emanazione dei provvedimenti attuativi per la riforma: la Regione Lombardia, nel programma di legislaturadel 2007 non ha inserito, neppure con successiva modifica, gli adempimenti di sua competenza. Fa invece sapere, acquisendo gli studi in merito affidati alla suaagenzia del territorio[266], di non ritenere il provvedimento stesso indispensabile: la regione ha già disposto o attuato provvedimenti di carattere metropolitanopromuovendo o usando[267] organismi di scopo, collaborandovi se già esistenti, dimensionati non su una delimitazione standard ma sul bacino di intervento specifico.Ritiene perciò superflua la sovrapposizione di un nuovo ente territoriale. Di parere completamente opposto la provincia che tenderebbe a trasformare se stessa inComune metropolitano.

Milano in futuro

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Panorama di Milano

La divisione di Milano in Zone

Milano, Parco Teramo nei pressi diBarona

Palazzo Mezzanotte, sede della Borsadi Milano Sede di Assicurazioni Generali in

Piazza Cordusio

Dal primo decennio degli anni duemila la città sta vivendo un profondo rinnovamento dal punto divista architettonico e urbano, con la realizzazione di numerosi progetti che puntano da un lato ariqualificare intere zone e grandi quartieri, e dall'altro a proiettare la sua immagine in Europa e nelmondo (nuova Fiera di Milano, Teatro alla Scala, fiera urbana e Progetto CityLife che comprendetre grattacieli, di 202[268], 170[269] e 150[270] metri, Biblioteca Europea, quartiere Santa Giulia,Garibaldi­Repubblica e Città della Moda), grazie anche ad importanti concorsi internazionali cuihanno partecipato architetti quali Renzo Piano, Norman Foster, Cesar Pelli, Massimiliano Fuksas,Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Ieoh Ming Pei. Tutti questi progetti modificherannoe ridisegneranno nel corso di alcuni anni la planimetria e il profilo all'orizzonte della metropolimilanese, che non sarà più esclusivamente marcato dalle guglie del duomo, della Torre Velasca edal Pirellone, ma anche da nuovi e più alti grattacieli.

Lunedì 31 marzo 2008 a Parigi le viene assegnata l'organizzazione dell'Expo 2015 dai delegati delBIE. Nella votazione finale batte l'altra città candidata, la turca Smirne, per 86 voti a 65, dopo che inuna prima votazione guastata da problemi tecnici sembrava aver prevalso Smirne.

Nel 2012 è stata completata la Torre Unicredit che con i suoi 231 m alla punta della guglia èl'edificio abitabile più alto d'Italia.

Suddivisioni amministrative

La città è suddivisa in nove zone di decentramento[271]. Non esiste una suddivisione ufficiale in quartieri.

Zona 1: Centro storicoZona 2: Stazione Centrale, Gorla, Turro, Precotto, Greco, CrescenzagoZona 3: Città Studi, Lambrate, VeneziaZona 4: Vittoria, ForlaniniZona 5: Vigentino, Chiaravalle, GratosoglioZona 6: Barona, LorenteggioZona 7: Baggio, De Angeli, San SiroZona 8: Fiera, Gallaratese, Certosa, Quarto OggiaroZona 9: Stazione Garibaldi, Niguarda

Fino al 1999 la città era suddivisa in 20 zone, ovviamente di dimensioni minori.

Entro il 2016 è prevista una nuova suddivisione dei governi territoriali, che sostituirà le attuali nove zone con tredici municipisul modello del comune di Roma[272].

Borghi e cascine

Oggi sono sopravvissute un centinaio di cascine,[273] cinquantanove delle quali fanno parte del demanio comunale, come, peresempio, Cascina Torchiera. Gli altri proprietari sono l'Ospedale Maggiore, l'Aler (ex Istituto case popolari), la curia o grandiimmobiliari: diciotto sono diroccate, le altre hanno trovato utilizzo come biblioteche, aree di svago, centri di accoglienza (peranziani, disabili o tossicodipendenti) o centri residenziali. Tredici, però, in piena area urbana, sono ancora condotte da fittavoli,secondo l'uso milanese, come aziende agricole in attività. Tra queste citiamo: la Cascina Campi, a Trenno, la Cascina Paradiso aMuggiano (cavalli e foraggio), la cascina Gaggioli in via Selvanesco, il Mulino della Pace Barona la cascina Battivacco allaBarona (riso) come la cascina Basmetto (50 ha a riso), la cascina Campazzo (120 capi da latte) e la cascina Nosedo (latte ederivati). Sempre a sud della Barona, le secentesche cascine San Marco e San Marchetto. Tema dell'Expo è l'alimentazione ealimentazione è agricoltura e questa curiosa particolarità di Milano ha già attirato l'attenzione degli organizzatori[274][275].

Economia

Durante la sua storia, Milano ha spesso anticipato le linee di tendenza dell'economiadella penisola: una robusta agricoltura e un diffuso artigianato con scambi commercialiintensi fin dal Medioevo e nel Rinascimento, sfruttamento delle risorse idriche esviluppo delle comunicazioni nel periodo protoindustriale e diffusione spinta delleattività manifatturiere, anche le più pesanti, durante l'industrializzazione, con unaparticolare attenzione, però, alle attività bancarie e finanziarie. Dalla seconda metà delsecolo scorso ha anticipato il processo di terziarizzazione dell'economia nazionalepuntando sul prevalere sempre più marcato di un terziario avanzato in diverse direzioni,dalle tradizionali alle innovative: finanza, commerci nazionali ed internazionali,direzioni aziendali, editoria, design industriale, pubblicità, intrattenimento, ricercascientifica, biotecnologia, informatica, attività universitarie, società di marketing e mediatelevisivi.

Milano, sede della Borsa valori italiana, quinta in Europa e nona al mondo, è il principale centro finanziario ed il più importante polo economico del Paese vantando ilreddito pro capite più alto d'Italia: 34.964,09 €.[276].

Con 367 miliardi di dollari, l'area metropolitana di Milano è la prima area in Italia ed undicesima al mondo per prodotto interno lordo[277], inoltre, è il principale poloper gli investimenti stranieri in Italia, sesto in Europa, dopo Londra, Parigi, Dublino, Madrid e Monaco di Baviera. A Milano hanno sede circa 2.000 multinazionaliestere, pari al 45% di quelle presenti in Italia. La regione urbana contribuisce al 10,3% del PIL nazionale, è sede di oltre il 45% di tutte le imprese presenti inLombardia, oltre 8% presenti in tutta Italia[278].

Milano fa parte del cosiddetto "Pentagono Industriale" europeo, con altre quattro città, Londra, Parigi, Amburgo e Monaco di Baviera, inoltre è il vertice meridionaledella Banana blu, l'area che delimita la zona più ricca e densamente popolata d'Europa che ha come vertice settentrionale Londra e comprende al suo interno la regionedel Reno e Stati nazionali come Svizzera e Lussemburgo. Milano è anche il vertice settentrionale di un'altra fascia economica, la Sunbelt, che racchiude il fulcrodell'economia mediterranea, che avrebbe come suo estremo meridionale Valencia, e comprende al suo interno città come Genova, Marsiglia e Barcellona. Nel campodell'informatica c'è da rilevare che molte delle società Internet più importanti al mondo come Banzai, Google, Lycos, Virgilio, Yahoo hanno scelto Milano come lorosede in Italia. Milano è la sede principale delle più importanti banche italiane, tra cui spiccano Unicredit, Mediobanca e BPM.

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Sede storica di Unicredit in PiazzaCordusio

Il grattacielo Pirelli, fu uno dei primisimboli economici di Milano

La Torre Allianz, con i suoi 207m èuno dei grattacieli più alti d' Italia

Secondo uno studio del 2010 dell'Economist Intelligence Unit, Milano risulta essere la dodicesima città più cara al mondo[279]. Secondo dati del 2011, Milano ha ancheil primato nazionale di imprese attive presenti sul suo territorio ben 284.846, inoltre Milano ha anche il primato nazionale occupazionale, tasso di disoccupazione al3,9% secondo dati ISTAT del 2007. Gli occupati di Milano rappresentano il 7,6% degli occupati italiani, il 41% di quelli lombardi. Il settore che ne registramaggiormente è il terziario, il 72,49%, seguito da quello industriale con il 27%, ultimo quello agricolo con lo 0,51%. Altro primato è rappresentato dal settore exportpari al 10% dell'export nazionale (circa 33 000 milioni di Euro). La Borsa di Milano, fra le prime cinque piazze finanziarie in Europa, rappresenta l'unica portadell'Italia sul mercato dei capitali internazionali, ha 332 società quotate, scambi medi giornalieri pari a 3 miliardi di euro ed una capitalizzazione complessiva dellesocietà quotate di 425 miliardi di euro nel 2010, pari a oltre il 27% del Pil italiano[280].

Al sistema bancario si affianca un cospicuo numero di finanziarie tra cui 120 società dileasing, 17 di factoring, 52 società per la gestione del risparmio, 120 intermediari diinvestimenti mobiliare, 14 finanziarie specializzate nel credito al consumo, alcunecentinaia di finanziarie impegnate nell'erogazione di mutui, ed ospita la sede di ben 17Camere di Commercio straniere[281]. A Milano vi sono le sede italiane delle principaliagenzie di rating mondiale, Standard and Poor's, Moody's e Fitch Ratings[282].

A Milano è in forte sviluppo il settore delle biotecnologie, specialmente per quantoriguarda antibiotici e farmaci oncologici; la città ospita circa il 50% delle 200 industriebiotecnologiche presenti in Italia.[283]

A Milano è in fase di approvazione anche il progetto di “Stephenson Business District”,contenuto nel PGT del 2030, ovvero un quartiere finanziario situato al nord della città, in Via Stephenson, sul modello diCanary Wharf a Londra o La Défense a Parigi, che prevede la costruzione di 50 grattacieli alti come il Pirellone, su unasuperficie di 450 000 m², con una stima di 6miliardi di investimento, la creazione di 66 000 nuovi posti di lavoro[284].

Milano è anche la capitale italiana del non profit, con diecimila istituzioni attive al riguardo, con una percentuali del 5% deglioccupati fra tutti gli occupati milanesi, in confronto ad una media nazionale del 3%, mentre l'incidenza delle organizzazioni nonprofit con dipendenti risulta nettamente superiore nell'area milanese 39%, contro il 28% della Lombardia e il 22% dell'Italia[285].

Milano è anche la capitale italiana degli stage, nel solo Comune si sono svolti nel 2010 almeno tredicimila stage, e contando anche l'area metropolitana il numero sale a16mila. Dei 23.600 stage censiti poco più di 21.000 sono promossi dalle università e circa un terzo (pari ad almeno settemila persone) riguarda "fuorisede", provenientida altre province o regioni. La maggior parte degli stage si svolge nelle imprese private (83%), seguono gli enti pubblici (12%), le associazioni non profit (3%) e infineun 2% ha luogo all'interno delle stesse università. In Lombardia solo nelle imprese private hanno luogo ogni anno oltre 65 000 stage, un sesto degli stage di tuttaItalia[286].

Milano è la capitale italiana delle invenzioni, con oltre il 22% di depositi di idee di tutto il paese con oltre quindicimila domande di brevetto depositate nel solo 2011,640 sono modelli di utilità e design, 2423 invenzioni, il 25,5% di quelle italiane, e 12451 marchi, il 22,4% di quelli italiani[287]. Milano è anche la capitale dei brevettienergetici: si calcola infatti che dal 1980 al 2012 il 40% delle domande di brevetto in Italia siano state depositate a Milano, infatti, un quinto delle imprese nazionaliattive nell'energia sono in Lombardia, solo a Milano ne risiedono oltre un nono dell'intero valore nazionale, record italiano[288].

Milano è la città italiana con il più alto caro­affitti con una media di 15,6 € al metro quadro, precedendo Roma ferma ai 15,4 € ametro quadro[289].

In base a dati provenienti da statistiche internazionali del 2011 Milano risulta esser la città italiana migliore per investimenti ebusiness, la più conveniente, difatti Milano è la diciannovesima città al mondo per costo di viaggio d'affari di livellointernazionale, nona città in Europa, con 512 € al giorno, guadagnando in competitività ben quattro posizioni se si prende inconsiderazione l'anno precedente e ben nove posizioni se si considera l'anno 2009[290].

Altra eccellenza milanese è l'agricoltura, con 2900 ettari coltivati su 18 000 di superficie totale, Milano è il secondo comuneagricolo d'Italia, ma il primo per produttività[291].

Milano è anche la capitale italiana dell'hi­tech, dell'informatica e dell'innovazione[292]. In particolare nel settore del Web e diInternet, la città si mostra leader indiscussa sul piano nazionale, a Milano ha infatti sede più di un'impresa su otto, circa il 12,9%sul totale nazionale, ovvero 73 sedi di impresa, tra quelle attive in Italia come portali Web o fornitori di servizi di hosting, unnumero in costante crescita,+102,8% tra 2009 e 2010. Tra le società attive nel capoluogo lombardo spiccano le sedi legali deisocial network e dei motori di ricerca più famosi al mondo, ma anche di portali dedicati a consigli turistici e gastronomici.Milano con ben 167 000 lavoratori impiegati nel digitale e ben 23 000 imprese attive nell'Information and CommunicationTechnology (ICT): dai servizi informatici alle attività di design, grafica e web, dalla produzione televisiva, cinematografica emusicale all'edizione di software, dalla pubblicità e ricerche di mercato alla direzione aziendale e consulenza gestionale, è lacittà leader in Italia nel digitale ospita oltre la metà delle imprese digitali lombarde (il 55,4%) e quasi una su 7 (il 13,4%) di quelle italiane. Anche sotto il profilodell'occupazione, i dati evidenziano il primato di Milano nel digitale, con il 73,7% degli addetti rispetto alla Lombardia e il 21% rispetto all'Italia[293]. Tra le piccoleimprese del settore, in oltre due casi su tre, circa il 68%, il titolare ha meno di 40 anni e in un caso su cinque è donna[294].

Milano è prima in Italia per business center con oltre 300 attività che gestiscono uffici 'a tempo', di cui ben 270 a Milano città. È quanto emerge da un'elaborazionedella Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al II trimestre 2013 e 2012.La Lombardia è la regione leader in Italia sia per numero di uffici temporanei(738, +2,1% rispetto al 2012), sia per imprese che, più in generale, offrono servizi a supporto delle attività di uffici e di temporary shop, quasi mille, un quarto deltotale nazionale, con una crescita del 4,1% in un anno, contro il +2,6% italiano[295].

Milano è la città che ospita il maggior numero di imprese in Italia, infatti una società su 12 in Italia si concentra a Milano (8,5%), dato che sale per quelle di capitali(11%) e in particolare per le Spa (19%)[296].

Da uno studio mondiale emerge che Milano è al 18º posto su scala mondiale per città che offre più opportunità, unica città italiana tra le prime trenta[297]. Il capoluogolombardo risulta primo nella classifica mondiale sui posti di lavoro nel settore finanziario rispetto alla forza lavoro occupata in altri settori, nonché sesto nellagraduatoria mondiale dedicata ai servizi in banda larga, davanti a città come New York, Tokyo, Madrid e Parigi[298].

Turismo

Milano, al 2013, si attesta, per numero di turisti, pari a 6,83 milioni di presenze, come 12ª città più visitata del mondo, 5° d'Europa e 1° d'Italia, superando il lungoprimato della capitale Roma, che si ferma al 13º posto con 6,71 milioni di presenze annue. [299]

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Piazza del Duomo, tipica metaturistica

Mappa delle tangenziali di Milano

Milano di notte, fotografia dallospazio

Stazione di Porta Garibaldi

Infrastrutture e trasporti

Strade

Milano è un importantissimo nodo stradale ed autostradale, punto di congiunzione della grande trasversale padana est­ovest (laA4, Torino ­ Trieste) con la dorsale nord­sud (la A1, per Bologna, Firenze, Roma e Napoli). Altre arterie autostradali cheraggiungono la città sono la A35 Brebemi per Brescia, A7 per Genova, e le autostrade dei Laghi cioè A8 per Varese e A9 perComo. La città è lambita dagli itinerari europei E35, E62 ed E64.

Le autostrade sono collegate fra loro dal sistema delle tre tangenziali, la Ovest (A50), la Est (A51) e la Nord (A52), con unalunghezza complessiva di 74,4 km. Sommando alle tre tangenziali il tratto urbano dell'autostrada A4, si ottiene un sistema diautostrade urbane di oltre 100 km di lunghezza, che circonda totalmente la città.

Milano è raggiunta da quattro strade statali (la 9 Via Emilia, la 33 del Sempione, la 36 del Lago di Como e dello Spluga e la 494Vigevanese) e da numerose strade provinciali. Molte di esse nelle tratte suburbane assumono caratteristiche di superstrada.

Le arterie stradali e autostradali sono spesso congestionate, a causa degli alti tassi di pendolarismo e di motorizzazione privatadell'area milanese. Sono così in costruzione due nuove autostrade: la Tangenziale Est Esterna e la Pedemontana, oltre adinterventi di potenziamento e velocizzazione delle strade ordinarie.

Le strade urbane entro il territorio comunale comprendono 3910 vie,[300] che sviluppano una lunghezza complessiva di 1494 kme coprono un'area di 23 km², di cui 15 di carreggiate e 8 di marciapiedi.[300] Nel 2013, Milano scende dal podio delle città piùtrafficate d'Italia, dal terzo passa al quarto posto in classifica, dopo Palermo e Roma e scavalcata da Napoli: i milanesi, duranteil 2013, hanno passato in coda quattro ore in meno dell’anno precedente[301].

Ferrovie

Milano è un importante nodo per il traffico ferroviario passeggeri e merci. La città è raggiunta da alcune delle principali lineeferroviarie d'Italia: la Milano­Torino, la Milano­Venezia, la Milano­Genova e la Milano­Bologna; costituisce il punto dipartenza delle due linee alpine del Sempione e del Gottardo; è destinazione di un intenso traffico vicinale di tipo pendolare.Milano è anche servita da due linee ad alta velocità, la Torino­Milano e la Milano­Bologna.

La stazione Centrale è la principale della città e, con un traffico giornaliero di 320.000 passeggeri[302], la seconda in Italia dopoRoma Termini; Milano Centrale è capolinea di treni a lunga percorrenza (Intercity, EuroCity e ad alta velocità Frecciarossa,anche di alcuni servizi regionali. Progettata da Ulisse Stacchini a partire dal 1911, a causa della prima guerra mondiale e dellasuccessiva crisi economica, i lavori di costruzione iniziarono solo nel 1924 e furono terminati nel 1931. È un imponente escenografico edificio in stile liberty con tendenze deco, ricco di fregi, statue e decorazioni, realizzate con pietre e marmi nobilinelle parti più basse e negli interni e con materiali da costruzione, cemento e gesso in quelle più distanti dalla vista immediata.[303] È stata oggetto di un radicale restyling negli anni tra il 2005 e il 2010 con risultati molto controversi[304][305][306].[307].

Altre importanti stazioni cittadine sono Porta Garibaldi, Lambrate e Rogoredo, dedicate soprattutto al trasporto regionale.Milano è centro della rete delle Ferrovie Nord Milano, a carattere regionale, che hanno capolinea alla stazione di piazzaleCadorna.

La città è servita da un servizio ferroviario suburbano ("linee S"), che garantisce collegamenti frequenti in un'area di circa40 km di raggio; fulcro del servizio è il passante ferroviario, una galleria di 9 km che attraversa la città da nord­ovest a sud­est,offrendo numerosi punti d'interscambio con la metropolitana ed i trasporti urbani.

Punto di scambio fra i servizi suburbani e quelli regionali sono le "stazioni porta" di Rogoredo, Rho Fiera Expo Milano 2015 ePioltello­Limito. Altre stazioni di interscambio con i regionali sono Lambrate e Villapizzone (da cui parte qualche treno in oraridi punta nei giorni feriali in direzione Bergamo, Arquata Scrivia e Piacenza)

La hall dei treni alla Stazione Centrale di Milano (2012)

Aeroporti

Nei dintorni di Milano vi sono tre aeroporti dedicati al normale traffico civile (Malpensa e Linate, gestiti dalla SEA, Orio al Serio dalla SACBO); inoltre, inglobatoentro l'area urbana della periferia nord, vi è il piccolo aeroporto turistico di Bresso[308].

Complessivamente il sistema aroportuale milanese gestisce ogni anno un traffico di oltre 35 milioni di passeggeri e di circa 600 000 tonnellate di merci trattate ed è ilsecondo in Italia per volume di passeggeri[309] ed il primo per il volume complessivo di merci[310].

Il maggiore è l'Aeroporto "Città di Milano" di Milano­Malpensa (MXP), situato in provincia di Varese, al confine col Piemonte, ed immerso nel Parco delTicino. Dista 45 km da Milano (centro). È collegato direttamente al centro città tramite la navetta ferroviaria Malpensa Express (29­40 minuti di tragitto), cheparte dalla stazione di Milano Cadorna o dalla stazione di Milano Centrale con fermata in quella di Porta Garibaldi e Nord Bovisa, e con diverse linee di bus daCentrale[311]. Con 19.087.069 passeggeri l'anno è il secondo aeroporto passeggeri in Italia, con una crescita stimata nel 2011 del 4%, ed il primo aeroporto cargo,

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Aeroporto di Milano­Malpensa

Aeroporto di Milano­Linate

Aeroporto di Milano­Bergamo­Orioal Serio, insieme a Malpensa e Linateforma il sistema aeroportuale diMilano

Tram in servizio sulla linea 4

Mappa della Metropolitana di Milano

Filobus in servizio sulla linea 90

Autobus urbano in servizio sulla linea61

Palazzo Marino, municipio di Milano

trasporto merci, del Paese con un aumento del 4,2% sul 2010[312], quinto in Europa con 440.250 tonnellate di mercitrasportate[313]. È stato recentemente inaugurato il terzo satellite nel Terminal 1, che con una superficie complessiva di35.000 m², 3.000 dei quali dedicati alle Vip lounge, porterà la capacità del Terminal ad aumentare del 50% il numero dipasseggeri serviti, fino quindi a 30 milioni di viaggiatori[314].Il più vicino è l'Aeroporto "Enrico Forlanini" di Linate (LIN), ospita esclusivamente il traffico nazionale, europeo e low­cost, si trova nella zona est della città, alla quale è collegato dalle linee ATM 73 (da Piazza San Babila percorre, connumerose fermate, il lungo rettilineo che parte da Corso di Porta Vittoria passando per Piazza Cinque Giornate, CorsoXXII Marzo, Viale Corsica e Viale Forlanini) e X73 (da Piazza San Babila e con unica fermata in Piazza Tricolore)[315].Con 9.061.749 utenti è il terzo aeroporto passeggeri in Italia, con una crescita del +9,2% rispetto al 2010. Dal 2015 saràcollegato alla nuova stazione Forlanini S5 ­ S6 ­ S9 dalla M4, la nuova linea metropolitana in costruzione che dal2018/2020 lo collegherà con la stazione San Cristoforo S9, a sud ­ ovest.L'aeroporto "Michelangelo Merisi" (detto "il Caravaggio"), Aeroporto di Bergamo­Orio al Serio (BGY), situato inprovincia di Bergamo, quarto in Italia per numero di passeggeri a partire dagli ultimi mesi del 2009, si trova nel comunedi Orio al Serio, (BG), a 5 km di distanza da Bergamo e 45 da Milano (centro). È il terzo scalo aereo per affluenzaall'interno del sistema aeroportuale milanese­lombardo[316] e la capitale italiana dei voli low cost, è collegata a Milano daun autobus che parte da stazione di Milano Centrale. Con 8.420.000 utenti è il quarto aeroporto passeggeri in Italia, conuna crescita del + 9,7% rispetto al 2010.A Bresso, immediatamente a nord della città, è situato, tra il Parco Nord e l'abitato, l'aeroporto turistico, abilitato ai soliaerei a elica: vi operano tra i molti privati l'Aero Club Milano[317] con la sua scuola di volo e un centro privato per laformazione di elicotteristi. Fino al termine della seconda guerra mondiale era il campo collaudi della Breda aeronautica dicui, per il decentramento bellico, ospitò alcuni reparti; poi, fino all'inizio degli anni sessanta, fu sede del III R.A.L(Raggruppamento Aviazione Leggera dell'Esercito).[318]

Mobilità urbana

Il trasporto pubblico urbano è gestito dall'Azienda Trasporti Milanesi, e servecapillarmente la città e buona parte della provincia. La rete poggia su quattro linee dimetropolitana alla quale entro il 2020 si aggiungerà un'altra linea[319]. La retemetropolitana di Milano poggia su 103 stazioni, e si estende per 94,5 km di cui circa72 km su territorio urbano mentre i restanti 22 km sui comuni limitrofi dell'hinterland acui si aggiunge il passante ferroviario. La rete metropolitana di Milano è la prima inItalia per estensione, superando la somma delle altre 6 reti oggi in esercizio (Roma,Napoli, Brescia, Torino, Genova e Catania) e doppiando quella di Roma (al secondoposto)[320]. Le linee di trasporto pubblico di superficie sono composte da 17 lineetramviarie, 1 linea tram interurbana, 4 linee filoviarie, di cui 2 di circonvallazione enumerose linee automobilistiche. Inoltre esiste un people mover che collega la stazionedi Cascina Gobba con l'Ospedale San Raffaele.

Particolare rilievo storico riveste nella città il tram: a fianco dei più moderni Sirio edEurotram convivono vetture più datate che hanno fatto la storia della rete tramviaria diMilano. Tra queste vanno ricordate le notissime Ventotto (o Carrelli), vetture tramviarieprodotte fra il 1928 e il 1930: in servizio ininterrottamente per oltre ottant'anni sonoormai diventate un simbolo per Milano[321][322][323].

Dal 1893, l'anno dell'elettrificazione tranviaria, le livree dei mezzi pubblici sonocambiate più volte: attualmente, oltre alle vetture sponsorizzate che portano i colori dellosponsor, la livrea ufficiale è il bicolore giallo crema/bianco per le serie storiche, il verdee l'arancio per i jumbotram e i Sirio[324] riprendono le tinte dal 1917, anno dellamunicipalizzazione, al 1970. Sono ancora in servizio tram storici a carrello fisso

(carrello singolo) usati per la manutenzione dei binari o per il traino, ma soprattutto a fini turistico­ricreativo. Diverse vetturedella serie 1500, alcune delle quali riportate agli allestimenti originali,[325] sono impiegate per attività promozionali (scuola­in­tram, tram­turistici, tram­ristoranti[326] e bar, per noleggio a privati, feste, conventions, eccetera).

È attiva anche una rete notturna di mezzi pubblici composta da quindici linee di superficie (autobus e filobus), funzionantidurante i week­end, le festività o i grandi eventi[327].

Le piste ciclabili hanno uno sviluppo relativamente modesto[328], mentre la città è prima in Italia e 5° in Europa, dopo Parigi,Londra, Barcellona e Lione, ed ottava al mondo, per il servizio di bike sharing[329][330] con duecento stazioni e 3650 biciclette adisposizione degli utenti a fine 2012[331]. Milano è la prima città in Italia per car sharing e prima in Europa, in rapporto allapopolazione, con 60.000 abbonati e quasi 1500 vetture gestite da quattro società private che in futuro saliranno a sei[332].

I taxi della città di Milano (di colore bianco, con possibili aggiunte pubblicitarie) sono cinquemila, ma la Regione ha regolamentato una zona composta da 37 comuni,in pratica il bacino dei tre aeroporti, nel quale le autopubbliche prestano servizio senza limiti territoriali, con le stesse tariffe e il medesimo regolamento.

Amministrazione

Le nove zone in cui è diviso il Comune di Milano sono tutte governate dal centro­sinistra.

Ambasciate e consolati

Alla data 11 maggio 2011 sono presenti a Milano 106 consolati esteri[333] e gli uffici commerciali delle ambasciate in Italia diBelgio, Portogallo e Israele[334]. Milano è la seconda città al mondo, dopo New York, per numero di consolati[259]. Sempre aMilano si trova, nel Palazzo delle Stelline, una delle due sedi della rappresentanza in Italia della Commissione europea[335] e unodei due uffici di informazione per l'Italia del Parlamento europeo[336].

Gemellaggi

Milano è gemellata con 14 città del mondo[337]:

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Quarto Oggiaro, periferia ovest dellacittà

Il Mediolanum Forum di Assago

San Paolo, dal 1961 Chicago, dal 1962 Lione, dal 1967 Francoforte sul Meno, dal 1969 Birmingham, dal 1974 Dakar, dal 1974 Shanghai, dal 1979 Osaka, dal 1981 Tel Aviv, dal 1997 Betlemme, dal 2000 Toronto, dal 2003 Cracovia, dal 2003 Melbourne, dal 2004

Il gemellaggio con la città di San Pietroburgo, Russia, avvenuto nel 1967, è stato sospeso nel 2012 dalla città di Milano, in seguito al divieto del governo russo di fare"propaganda omosessuale".[338]

Altre informazioni amministrative

* Al momento della sua fondazione Milano probabilmente aveva un'estensione di 12 ettari, diventati 80 ettari (0,8 km²)nel periodo di maggiore splendore in epoca gallica[339].In epoca Romana la città aveva una popolazione di 50.000 abitanti circa e si estendeva per 1,33 km²[340]. Il perimetromassimo delle mura di Massimiano era di 4,5 km circa[341].Nel periodo longobardo la città superò i 200 ettari (2 km²)[342].Per tutto il Medioevo, gran parte città restò racchiusa entro la Cerchia dei Navigli, dove si ergevano le antiche mura del1156, con una estensione di 2,97 km². All'epoca il circondario della città era di 8,32 km²[343].Dal 1560 al 1873 il comune di Milano coincideva con l'area interna alla Cerchia dei Bastioni (l'area delle mura spagnole;l'attuale Zona 1). Il comune aveva così una superficie di 9,67 km².Con l'annessione del Comune dei Corpi Santi nel 1873[344], Milano aumentò di 66,35 km², raggiungendo così l'estensionedi 76,02 km²[345].Con i comuni e relative frazioni annessi tra il 1918 (Turro) ed il 1923, Milano aumentò di altri 105,75 km², raggiungendo così la superficie attuale di 181,76km²[346]

Sport

Panoramica di San Siro

Milano ha alle sue spalle una forte tradizione sportiva, che si esprime in differenti discipline nelle quali i club meneghini,soprattutto negli sport a squadre, hanno saputo conquistare numerose vittorie: 36 scudetti nel calcio maschile e 5 in quellofemminile, 18 nel rugby[347], 26 nel basket maschile e 10 in quello femminile, 3 nella pallanuoto, 29 nell'hockey su ghiaccio, 8nel baseball e 5 nel football americano. Tutto ciò pone la città al vertice tra le grandi europee oltre che nazionali. Le strutture perla pratica dello sport (palestre, campi di gioco e allenamento, centri sportivi polivalenti) sono distribuiti capillarmente nell'interacittà, con una naturale limitazione nel Centro Storico[348]. Le squadre di calcio più conosciute sono il Milan e l'Inter, sono leuniche 2 squadre della stessa città ad aver vinto la Champions League. Il Milan per 7 volte, l'Inter per 3 volte.

Note1. ^ Milano in breve 2009 ­ Territorio e clima, pag.7 (http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?

WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/ho%20bisogno%20di/ho%20bisogno%20di/Banche%20dati%20e%20statistiche_Pubblicazioni_Milano%20in%20breve&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_CAT_Bisogni_18_08/82c9580047ce0b6caac8fb1c76f51828/PUBLISHED&categ=IT_CAT_Bisogni_18_08&type=content)2. ^ a b [1] (http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index_e.html) ­ Popolazione residente al 31 maggio 2015.3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e

l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990.5. ^ Carlo Tagliavini, Teresa Cappello, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, 1984, ed. Pàtron, Bologna.6. ^ (EN) OCSE, Territorial reviews, Milan, Italy (2006), pp. pg. 31.7. ^ Gualdoni, p. 108. ^ a b Polibio, Storie, II, 34.10­15; Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, XII, 51­52; Zonara, L'epitome delle storie, VIII, 209. ^ (EN) Best Universities in Italy for International Students, gooverseas.com. URL consultato il 27 giugno 2013.10. ^ (EN) University Rankings › Milan, topuniversities.com. URL consultato il 7 giugno 2013.11. ^ a b c d Gualdoni, p. 912. ^ Migliori città universitarie, Milano è 24esima Nella classifica mondialeBest Student Cities, al primo posto Parigi seguita da Londra. Roma è 55esima, corriere.it. URL consultato il

20 novembre 2013.13. ^ Polo milano fiera primo in europa. URL consultato il 29 gennaio 2012.14. ^ Informazioni sul polo fieristico. URL consultato il 29 gennaio 2012.15. ^ Primati europei per il Polo fieristico milanese. URL consultato il 29 gennaio 2012.16. ^ Globalization and World Cities Research Network. URL consultato il 7 giugno 2013.17. ^ Paola Tognini, Il fenomeno carsico in Lombardia, 29 gennaio 2013.18. ^ AA.VV., Il nostro suolo prima dell'uomo in Storia di Milano, I, Milano, Fondazione Treccani degli Alfieri, 1954, p. 11.

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19. ^ Carlo Villani, Atlante dell'Eidipsometria di Milano, 1883.20. ^ De Finetti Giuseppe, Milano: costruzione di una città, 2002 Hoepli pag. 19 (http://books.google.fr/books?

id=4VoFNFT_5EAC&printsec=frontcover&dq=libro+milano&hl=fr&sa=X&ei=PIoXUvfvJYap7AbAnoDoAw&ved=0CGMQ6wEwBzgK#v=onepage&q=castrum%20primitivo&f=false)21. ^ Fantoni G. L'acqua a Milano, Cappelli, Bologna, 1990, pp 16­17.22. ^ Cenni sull'idrografia dell'area milanese, storiadimilano.it. URL consultato il 5 luglio 2010.23. ^ 370 chilometri complessivamente ( Salute e sviluppo sostenibile nel comune di Milano, p. 17. URL consultato il 7 novembre 2010.)24. ^ La Cascina Gobba. URL consultato il 12 ottobre 2010.25. ^ Parco Agricolo Ticinello, comune.milano.it. URL consultato il 12 ottobre 2010.26. ^ L'unica eccezione è costituita dal Naviglio Grande, ma il traffico merci, fino al 1960 fiorente per trasporto di inerti per l'edilizia, è ora del tutto cessato e quello passeggeri ha una

valenza esclusivamente turistica27. ^ Regio Decreto 2 settembre 1923, n. 1912, art. 128. ^ Regolamento del decentramento territoriale, comune.milano.it. URL consultato il 7 novembre 2010.29. ^ (EN) Climate: Italy su Climate­data.org. URL consultato il 14 settembre 2015.30. ^ (EN) Definizione clima: Enciclopedia britannica su Climate­data.org. URL consultato il 14 settembre 2015.31. ^ Università degli Studi di Genova ­ Dipartimento di Fisica, Atlante Eolico dell'Italia (PDF) in Ricerca di sistema per il settore elettrico ­ Progetto ENERIN. URL consultato il 15

maggio 2008.32. ^ La nevosità di Milano ­ MeteoGiornale.it (http://www.meteogiornale.it/notizia/5439­1­la­nevosita­di­milano)33. ^ http://marcopifferetti.altervista.org/Sesto%20S.%20Giovanni%20agg.htm =.34. ^ Carta della nevosità media su aree pianeggianti, alcuni fondovalle e coste dal 1960­1961 al 2009­2010, marcopifferetti.altervista.org. URL consultato il 10 novembre 2010.35. ^ Nivometria media per decade di Milano (GIF), marcopifferetti.altervista.org. URL consultato il 17 giugno 2010.36. ^ Milano sotto la neve a pagina 54 di Ogliari Francesco e Ricciardi Filippo Selecta Editrice37. ^ http://www.panorama.it/cultura/milano­neve­30­anni­fa/.38. ^ Nevicata milanese gennaio 2006, marcopifferetti.altervista.org. URL consultato il 17 giugno 2010.39. ^ http://www.centrometeolombardo.com/Files/reportage/OldFoto/nevicate/2006/segrate26e27­01­06/segrate26e27­01­06.htm.40. ^ http://marcopifferetti.altervista.org/77­78carta.GIF.41. ^ http://www.astrogeo.va.it/statisti/capodan.htm42. ^ http://marcopifferetti.altervista.org/Grafici%20citt%E0/Milano.GIF.43. ^ Estremi termici mondiali (http://www.mherrera.org/temp.htm)44. ^ Il clima di Milano, comune.agratebrianza.mi.it. URL consultato il 17 giugno 2010.45. ^ Soprintendenza di Milano L'anfiteatro di Milano e il suo quartiere ed. Skira46. ^ Nel De Magnalibus urbi Mediolani.47. ^ Milano, treccani.it. URL consultato il 29 agosto 2014.48. ^ L.Cracco Ruggini, Milano da "metropoli" degli Insubri a capitale d'Impero: una vicenda di mille anni, in Catalogo della Mostra "Milano capitale dell'Impero romano (286­402

d.C.)", a cura di Gemma Sena Chiesa, Milano 1990, p.17.49. ^ La conquista avverrà nel 43 d.C. a opera dell'imperatore Claudio.50. ^ Le origini celtiche, i Romani e l'Impero (Dal 600 a.C al 397 d.C), Comune di Milano. URL consultato il 14 settembre 2015.51. ^ a b Le invasioni barbariche e il Medioevo, Comune di Milano. URL consultato il 14 settembre 2015.52. ^ Mario Aventicense, anno 568 in Chronica.: «Hoc anno Narses ex praeposito et patricio post tantos prostratos tyrannos, ... Mediolanum vel reliquas civitates, quas Goti

destruxerant, laudabiliter reparatas, de ipsa Italia a supra scripto Augusto remotus est.» («In quest'anno Narsete ex proposito e patrizio, dopo aver abbattuto tanti tiranni... ericostruite lodevolmente Milano e le città rimaste, che i Goti avevano distrutto, fu destituito dal governo dell'Italia dal suddetto Augusto [Giustino II].»)

53. ^ JB Bury, History of the Later Roman Empire, capitolo 19 (http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/19D*.html), Nota 123: «As to the meagreevidence for the vicarius Italiae residing at Milan and the vicarius urbis Romae see Diehl, op. cit. p161. ». Ravegnani, I Bizantini in Italia, p. 62 «...probabilmente venne restauratoil vicariato che ... aveva retto la diocesi italiana»

54. ^ Paolo Diacono, Libro II55. ^ Per il periodo longobardo, notizie tratte da Paolo Diacono nella traduzione di Massimo Felisatti, Rizzoli, Milano del 196756. ^ Francesco Sforza aveva sposato nel 1441 Bianca Maria Visconti, figlia naturale legittimata di Filippo Maria Visconti.57. ^ Un suo antenato, Luigi di Turenna, aveva sposato nel 1389 Valentina, figlia del primo duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti.58. ^ Prenderà possesso della carica nel 1566, dopo aver giurato fedeltà nelle mani dello zio, Federico I d'Asburgo, imperatore dopo l'abdicazione di Carlo V.59. ^ Si tratta delle Nuove Costituzioni, cui avevano messo mano Ludovico e Francesco II Sforza.60. ^ Che sarà completato nel 1560.61. ^ Lo stato di Milano nella dominazione spagnola, Università degli studi di Pavia. URL consultato il 14 settembre 2015.62. ^ Furono fatti costruire dal governatore Ferrante I Gonzaga nel 1549, furono completati in soli undici anni e il loro disegno continuò l'espansione monocentrica della città.63. ^ Entrambi di Francesco Maria Richini (1584­1658). Il collegio Elvetico è l'attuale sede dell'Archivio di Stato.64. ^ Si veda la voce sul Naviglio Grande.65. ^ Nel 1848 si svolse a Milano uno dei più significativi eventi del Risorgimento italiano, le Cinque giornate66. ^ Bruno Migliorini, Parole d'autore: (onomaturgia), Firenze, Sansoni, 1975, pag.6.67. ^ Rosa, 198268. ^ Pavoni, 200069. ^ Questo epiteto oggi è in disuso o utilizzato per lo più a scopo ironico; in particolare, gli accenni alla "moralità" sono particolarmente bersagliati dall'ironia in seguito ad alcuni

scandali, come quello della Duomo connection o quello di Tangentopoli. Si veda ad esempio Colaprico, 1991 Ma già alla fine dell'Ottocento l'epiteto era contestato, ad esempio inBarilli, 1888

70. ^ Energia a Milano, Milano, Aem, 1986.71. ^ Francesco Ogliari, Storia dei trasporti italiani, vol1: dall'Omnibus alla metropolitana, Milano, 1976, pag.88.72. ^ A Londra ne era stata inaugurata una l'anno prima, per illuminare l'Holborn Viaduct, ma era priva di rete di distribuzione.73. ^ Acquistata a Parigi, dall'ingegner Giuseppe Colombo, all'Esposizione industriale dov'era stata portata da Thomas A. Edison a scopo dimostrativo, mentre ne costruiva una

operativa a New York74. ^ Expo 1906. URL consultato il 21 novembre 2010.75. ^ Gaetano Salvemini I pariti politici milanesi del XIX secolo Mursia ISBN 978­88­425­4842­376. ^ Fu eletto ripetutamente al parlamento proprio nel collegio di Milano77. ^ Carlo Tognoli, Caldara Emilio: il socialismo municipale.78. ^ Milano, 1866­1936, medico. Fu estromesso dalla carica "per motivi di ordine pubblico" il 2 agosto 1922. Da "Le vie di Milano", Hoepli, Milano 200479. ^ Divenne PNF a Roma, nel novembre 1921 al congresso che sancì la fusione con il Partito nazionalista italiano80. ^ Roberto Roggero, Oneri e onori. Le verità militari e politiche della Guerra di Liberazione.81. ^ Come disse un pilota inglese in fase di ricognizione dopo uno dei bombardamenti della città: «L'Italia non brucia» Sotto le bombe, Correva l'anno. Documentario audiovisivo

trasmesso da Rai 3 l'08­09­2009, rai.it. URL consultato il 17 giugno 2010.82. ^ Maurizio Cucchi, La traversata di Milano, Milano, Mondadori, 2007, pp. 75­76.83. ^ 29 aprile 1945: piazzale Loreto.. URL consultato il 13 agosto 2014.84. ^ Egle Santolini, L'uomo che inventò la Milano da bere in La Stampa, 1º aprile 2008. URL consultato il 14 settembre 2015.85. ^ Milano Globale, estratti in lingua italiana della OECD Territorial Review ­ Milan, Italy (PDF), provincia.mi.it, 2006. URL consultato il 18 giugno 2010.86. ^ MIC, urbanfile.it. URL consultato il 20 giugno 2010.87. ^ Aggressione a Silvio Berlusconi.88. ^ (EN) P.J. Taylor, Leading World Cities: Empirical Evaluations of Urban Nodes in Multiple Networks in GaWC Research Bulletin, nº 146, 14 luglio 2004. URL consultato il 18

giugno 2006.89. ^ a b Bologna 1981.90. ^ Benvenuti al Padiglione Britannico! (http://www.francobampi.it/liguria/varie/welcome1992.htm#inglese)91. ^ Stemma Provincia di Milano, araldicacivica.it. URL consultato il 18 giugno 2010.92. ^ Una tradizione risalente a Galvano Fiamma (XIV secolo), vuole che tale stemma provenga dall'immagine raffigurata sull'elmo e sullo scudo di un saracino abbattuto da un Ottone

Visconti durante la prima crociata. Si tratta però di un racconto inverosimile, al pari delle altre notizie di questo storico sulla partecipazione lombarda alla prima crociata (GiancarloAndenna, Deus non voluit: i Lombardi alla prima crociata (1100­1101). Dal mito alla ricostruzione della realtà. Atti del Convegno Milano, 11­11 dicembre 1999, Milano, Vita ePensiero, 2003, ISBN 88­343­0799­2, in partic. pp. 233­234). Un altro mito attribuisce l'origine del simbolo ad un analogo scontro tra Eriprando Visconti e un cavaliere tedesco nel1034. La prima attestazione sicura del simbolo è il 1226, quando venne raffigurato sul pastorale, "ornato con vipere d'avorio", di Ardengo Visconti, abate del monastero di

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Sant'Ambrogio (Romussi 1927, vol. II, p. 245). Un'altra storia, inverosimile per anacronismo, è riferita dal Petrarca: il simbolo sarebbe stato adottato da Azzone Visconti, cui unavipera sarebbe entrata nell'elmo mentre riposava, ma ne sarebbe uscita, all'atto dell'indossarlo, a fauci spalancate, senza però morderlo. Andenna (cit.) ritiene verosimile l'origine dasimboli vescovili raffiguranti un mostro marino che inghiotte Giona, simbolo della risurrezione.

93. ^ L'aggiunta della corona d'oro venne concessa nel 1336 a Bruzio Visconti dai duchi d'Austria (Romussi, loc. cit.).94. ^ Le maschere di Carnevale ­ Meneghino, nonsolocittanova.it. URL consultato il 18 giugno 2010.95. ^ Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale: Milano, quirinale.it. URL consultato il 18 giugno 2010.96. ^ Medaglia d'oro al valor militare:Milano, quirinale.it. URL consultato il 18 giugno 2010.97. ^ Gualdoni, p. 51.98. ^ Tutti i segreti del Castello Sforzesco, milano.corriere.it, 7 luglio 2008. URL consultato il 21 luglio 2010.99. ^ novembre 2010 Basilica di Sant'Ambrogio.100. ^ a b Church and Dominican Convent of Santa Maria delle Grazie with "The Last Supper" by Leonardo da Vinci. URL consultato il 24 settembre 2010.101. ^ Gualdoni, 2009, p. 100.102. ^ Parola Enrico, «Suono alla Scala, ma vorrei vedere la Scala del calcio» in Corriere.it. URL consultato il 21 luglio 2010.103. ^ a b Sito ufficiale della triennale di Milano. URL consultato il 24 settembre 2010.104. ^ Basilica di Sant'Ambrogio. URL consultato il 1º ottobre 2010.105. ^ Maria Grazia Balzarini e Roberto Cassanelli, Fare storia dell'arte: studi offerti a Liana Castelfranchi, Editoriale Jaca Book, 2000, pag.234.106. ^ Gita fuori porta a Milano: la cappella sistina lombarda.107. ^ Vie e palazzi di Milano: Piazza Sant'Alessandro, oasi di pace nel centro di Milano. URL consultato il 7 novembre 2010.108. ^ Marco Rossi, Disegno storico dell'arte lombarda, Milano, Vita e Pensiero, 2005, pag.147.109. ^ Luciano Patetta, Architettura del 400 a Milano, Milano, CittàStudi, 1991, pg.178­180.110. ^ Basilica di Sant'Eustorgio, Cappella Portinari. URL consultato il 9 novembre 2010.111. ^ Roberto Cassanelli, Lombardia Gotica, Milano, Jaca Book, 2002, pg.39.112. ^ Giovanna Ginex e Ornella Selvafolta, Il Cimitero monumentale di Milano: guida storico­artistica, Silvana, 1996.113. ^ In molte fasi storiche, la sede del potere politico era invece il Castello Sforzesco, difeso da imponenti bastioni e fortemente separato dalla città.114. ^ Sito ufficiale Regione Lombardia.115. ^ Così viene descritta l'edilizia civile di Milano nel 1844: ”Le case sono coperte piuttosto pesantemente di tegole, e a molte sovrastano un'altana o un belvedere e terrazzi a

giardino. Non poche son munite di parafulmini. Nell'interno hanno bei cortili, resi eleganti e comodi dalle colonne del nostro granito, delle quali si pretese contare ben 39.000nella città.” Fonte: Milano e il suo territorio (1844) tomo. II ­ coi tipi di Luigi di Giacomo Pirola ­ Milano pag. 304(http://www.archive.org/stream/milanoeilsuoterr02mila#page/304/mode/2up)

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Voci correlate

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