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RIVISTA FONDATA NEL 1979 ANN0 XL MENSILE DI TECNICA EDILIZIA, URBANISTICA ED AMBIENTE PER AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PROFESSIONISTI E COSTRUTTORI Sped. in a.p. - 45% - Art. 2, comma 20/b legge 662/96 - DCI Umbria - ISSN 0394-8293 aprile 2018 Edifici storici e prestazione energetica Deposito o discarica. La Cassazione torna sul tema rifiuti Verifica del progetto nei contratti pubblici Incarico professionale: guida alla redazione del contratto

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RIVISTA FONDATANEL 1979 ANN0 XL

MENSILE DI TECNICA EDILIZIA, URBANISTICA ED AMBIENTE PER AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PROFESSIONISTI E COSTRUTTORI

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ISSN

039

4-82

93 aprile 2018

Edifici storici e prestazione energetica

Deposito o discarica.La Cassazione torna sul tema rifiuti

Verifica del progetto nei contratti pubblici

Incarico professionale: guida alla redazione del contratto

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Tel 0541 628242 - Fax 0541 622595 I Posta: Maggioli Spa presso c.p.o. Rimini - 47921 - (RN) I [email protected]

Marzo 2018 - Codice 88.916.2651.6 - F.to 17x24 - Pag. 226 - € 26,00

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA: COME REDIGERE UN’ISTANZA COMPLETA

Questo nuovissimo Manuale operativo analizza tutti gli aspetti relativi all’autorizzazione paesaggistica (requisiti, istanza, procedura, esclusioni ed esenzioni, durata e proroghe) e guida il Professionista nella corretta impostazione e predispo-sizione della procedura per il rilascio dell’autorizzazione “tradizionale” (d.lgs. 42/2004 e s.m.i.) e per quella “semplifica-ta” (disciplinata dal D.P.R. 31/2017).

Con il supporto di glossari illustrati e commentati e con esempi di lettura del paesaggio (punti di osservazione, assi pro-spettici, fulcri visivi, profili, relazioni visive, ecc.), morfologia del territorio, impostazione degli insediamenti, compresi quelli a destinazione produttiva e commerciale, e composizioni architettoniche, il testo fornisce indicazioni operative per l’inter-pretazione del paesaggio e delle tipologie architettoniche.

Il testo approfondisce le tematiche sui materiali (tipici e caratterizzanti) e sul ruolo del colore e dedica un intero capi-tolo alle buone pratiche di progettazione per il corretto inserimento degli oggetti edilizi nel tessuto paesaggistico in cui si collocano.

Giulio Berruquier, Geometra libero professionista, consigliere del collegio provinciale geometri di Asti, si occupa di urbanisti-ca. Collaboratore e responsabile dell’area edilizia privata presso uffici tecnici comunali, membro di commissioni edilizie loca-li.Docente in corsi di aggiornamento e perfezionamento professionale in materia di edilizia e urbanistica.

Mauro Corino, Architetto libero professionista, laureato presso il Politecnico di Torino con indirizzo di Tutela e Recupero del Patrimonio Storico Architettonico. Master presso l’Università Europea di Roma in Architettura e Arte Sacra. Componente delle Commissioni locali per il Paesaggio in ambito della provincia astigiana e della città Metropolitana di Torino. L’attività lavorati-va svolta presso enti pubblici e privati, mira al recupero di Beni Storici e Tutelati.

Include glossario con oltre 100 schemi illustrati e commentati

Il manuale comprende anche:› requisiti degli insediamenti

per la qualificazione dei paesaggi› modalità di assemblaggio delle facciate› oltre 100 schemi illustrati e commentati

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Novità

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI 2018 Le NTC 2018 (D.M. 17 gennaio 2018) e la loro applicazione

› Testo integrale della Norma› Commento› Confronto NTC 2008 e NTC 2018

Marzo 2018 - Codice: 88.916.1980.8 - F.to 17x24 - Pag. 536 - € 49,00

A 10 anni di distanza dall’uscita delle NTC 2008, arriva il testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018: d.m. 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2018 (s.o. n. 8). Le novità e i cambiamenti apportati riguardano tutti e 12 i capitoli di cui si compongono le NTC 2018: alcune variazioni sono modeste, altre rilevanti; in ogni caso tutte da comprendere e analizzare.Questo manuale fornisce un puntuale commento, capitolo per capitolo e paragrafo per paragrafo, della nuo-va normativa al fine di dare al lettore uno strumento di fondamentale importanza per inquadrare cosa è cam-biato, e in che misura, e cosa è rimasto invariato.Particolarmente interessanti sono le modifiche apportate al capitolo 8 sulle costruzioni esistenti; da una definizione maggiormente puntuale dei tipi di intervento (rinforzo locale, miglioramento, adeguamento) a una prospettiva più realistica sulle reali possibilità di totale sicurezza del patrimonio edilizio esistente.Il testo è comprensivo delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 in versione integrale, al fine di fornire al lettore uno strumento di lavoro di facile e immediata consultazione.

Andrea Barocci, Libero professionista, si occupa di strutture e rischio sismico sia in ambito professionale che come compo-nente di Organi Tecnici, Comitati e Associazioni. Autore, docente, blogger.

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sommario

Direttore ResponsabileManlio Maggioli

Direttore ScientificoErmete Dalprato (Ingegnere, Professore a contratto in “Pianificazione terri-toriale e urbanistica” Università degli Studi della Repubblica di San Marino)

Comitato ScientificoRoberto Brioli (Ingegnere, già Direttore compartimentale del Dipartimento del Territorio) – Marco Catalano (Magistrato della Corte dei Conti) – Giuseppe Ciaglia (Avvocato in Roma, professore a contratto di Legislazione delle Opere Pubbliche, Urbanistica ed Edilizia presso l’Università dell’Aquila, docente della S.s.p.a. e della S.s.p.a.l.) – Antonino Cimellaro (Avvocato amministrati-vista patrocinante in Cassazione) – Pietromaria Davoli (Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura dell’Università di Ferrara) – Aldo Norsa (Già Ordinario di Tecnologia dell’Architettura dell’Università IUAV di Venezia) – Mario Petrulli (Avvocato e Consulente enti locali in materia edilizia e ur-banistica) – Stefano Stanghellini (Ordinario di Estimo dell’Università Iuav di Venezia) – Daniele Sterrantino (Avvocato amministrativista – Docente presso le Università LUMSA e LUISS BUSINESS School di Roma) – Valeria Tarroni (Responsabile del servizio pianificazione, edilizia privata e ambiente p.a. di Comune)

RedazioneMauro Ferrarini

Progetto graficoNiki Caragiulo

Collaborazioni Per l’invio di articoli si prega di fare riferimento al seguente indirizzo e–mail: [email protected] Redazione Ufficio Tecnico – Via del Carpino 8, 47822 Santar-cangelo di Romagna (RN)

Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato senza autorizzazione dell’Editore.Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio, lasciandoli responsabili dei loro scritti.L’autore garantisce la paternità dei contenuti inviati all’editore manle-vando quest’ultimo da ogni eventuale richiesta di risarcimento danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti.

Direzione amministrazione e diffusione Maggioli Editorepresso c.p.o. RiminiVia Coriano 58 – 47924 Rimini Tel. 0541/628111 – Fax 0541/622100Maggioli Editore è un marchio Maggioli s.p.a.

In questo numero

4. Parliamo di...

Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione

a cura di Pietromaria Davoli

5. Monitorare sul campo la prestazione energetica di tecnologie compatibili con gli edifici storicidi Marta Calzolari ed Elena Lucchi

Qualità dell’acqua

15. Acqua e salute – Governance e qualità dei sistemi idrici complessi

16. Qualità e igiene dell’acqua sanitaria in uso negli impianti degli edificidi Patrizia Cinquina

32. Una competenza internazionale a beneficio del settore idrotermosanitario italiano

Ambiente

a cura di Massimo Busà e Paolo Costantino

33. Rifiuti e appalti

33. Danno ambientale

34. Disastro ambientale “innominato”

36. Rifiuti, la Cassazione torna sulle differenze tra deposito e discaricadi Paolo Costantino

Giurisprudenza commentata

a cura della Redazione

41. Le sentenze commentate de L’Ufficio Tecnico

Teoria e pratica professionale

Ambiente

45. Obblighi di bonifica a carico degli enti locali e strumenti di vigilanza dello Stato: la (non) impugnabilità della diffida del Governodi Maria Chiara Vallone Muscato

Appalti

49. Il bando tipo ANAC n. 1/2017 e l’ambito applicativo del soccorso istruttorio integrativo di Stefano Usai

Architettura

59. Dimensionare un impianto ascensoristico: norme e algoritmi di calcolo (parte seconda)di Elena Giacomello e Dario Trabucco

Edilizia

69. La documentazione a corredo dei lavori idraulici di una piscinadi Rossana Prola

L’UfficioTecnico4 • 2018

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sommario

Lavori pubblici

74. La verifica del progetto nei contratti pubblicidi Marco Agliata

Pubblica amministrazione

80. Il nuovo ruolo della p.a. ed il ricorso al diritto privatodi Pippo Sciscioli

84. Nuove forme di responsabilità amministrativo-disciplinare dopo la riforma Madiadi Paola Minetti

Urbanistica

90. Riflessioni sulla commissione edilizia a supporto del responsabile dell’ufficio urbanisticodi Maurizio Lucca

97. Il mantenimento del vincolo nel caso di alienazione di immobili edificati su aree oggetto di convenzione PEEPdi Mario Petrulli

L’approfondimento

102. La redazione di un contratto di incarico professionale per attività professionali: guida per l’Ufficio Tecnico del comunedi Mario Petrulli

In breve

106. Rassegna di legislazionea cura di Alessandra Mineo

108. Rassegna di giurisprudenzaa cura di Alessandra Mineo

Quesiti

110. Le domande dei lettori, le risposte degli espertia cura di Mario Petrulli

Servizio abbonamenti Tel. 0541/628200 – Fax 0541/[email protected] – www.periodicimaggioli.it

Pubblicità Maggioli ADV – Concessionaria di pubblicitàper Maggioli spaVia Del Carpino, 8 – 47822Santarcangelo di Romagna (RN)Tel. 0541/628736 – Fax 0541/624887e-mail: [email protected]: www.maggioliadv.it

Filiali Milano – Via F. Albani, 21 – 20149 • Tel. 02/48545811 – Fax 02/48517108Bologna – Piazza VIII Agosto – Galleria del Pincio, 1 – 40126 • Tel. 051/229439 – 228676 – Fax 051/262036Roma – Piazza delle Muse, 8 – 00197 • Tel. 06/5896600 – 58301292 – Fax 06/5882342Bruxelles (Belgium) – Avenue d’Auderghem, 68 • Tel. +32 27422821 – Mob. +32 493061872 – e.mail: [email protected]

Registrazione Presso il Tribunale di Rimini del 19 febbraio 1979 al n. 162

Maggioli spaAzienda con Sistema Qualità certificato ISO 9001:2008Iscritta al registro operatori della comunicazione

Stampa Maggioli s.p.a. – Stabilimento di Santarcangelo di Ro-magna (RN)

Condizioni di abbonamento 2018I prezzi 2018 dell’abbonamento annuale alla rivista “L’Ufficio Tec-nico” sono i seguenti:> rivista in formato cartaceo + digitale Euro 299,00> rivista in formato digitale Euro 148,00 (comprensivo dell’IVA al 4% da versare all’Erario)Il prezzo di una copia cartacea della rivista è di Euro 30,00Il prezzo di una copia cartacea arretrata è di Euro 34,00I Privati e Liberi professionisti possono attivare un abbonamento annuale alla rivista “L’Ufficio Tecnico” in formato cartaceo + digi-tale a Euro 172,00L’abbonamento alla rivista “L’Ufficio Tecnico” dà diritto a ricevere gratuitamente i seguenti Servizi On line:• Archivio Storico digitale dei precedenti numeri della rivista• Appalti&Contratti ChannelPer ulteriori informazioni e per scoprire le promozioni attive visiti il sito www.periodicimaggioli.it.Il pagamento dell’abbonamento può essere effettuato con il bol-lettino di c.c.p.n. 31666589 intestato a Maggioli spa - Periodici - Via Del carpino, 8 - 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) oppure on line collegandosi al sito http://shop.periodicimaggioli.it. L’abbonamento decorre dal 1° gennaio con diritto di ricevimento

dei fascicoli arretrati e avrà validità per un anno. La Casa Editrice comunque, al fine di garantire la continuità del servizio, in man-canza di esplicita revoca, da comunicarsi in forma scritta entro il termine di 45 giorni successivi alla scadenza dell’abbonamento, si riserva di inviare il periodico anche per il periodo successivo. La disdetta non è comunque valida se l’abbonato non è in regola con i pagamenti. Il rifiuto o la restituzione dei fascicoli della rivista non costituiscono disdetta dell’abbonamento a nessun effetto. I fascicoli non pervenuti possono essere richiesti dall’abbonato non oltre 20 giorni dopo la ricezione del numero successivo.Coloro che sono in regola con i pagamenti hanno diritto a richie-dere gratuitamente entro l’anno la risoluzione di due quesiti di interesse generale.I quesiti dovranno essere formulati per iscritto e inviati all’indirizzo e–mail: [email protected]

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Tutti gli articoli sono disponibili anche on line, in formato PDF,alla pagina www.periodicimaggioli.it.Oltre ad accedere all’archivio storico della rivista, è possibileconsultare in anteprima i fascicoli in corso di stampa.

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione 5L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

u di Marta Calzolari * ed Elena Lucchi *** Assegnista di ricerca e PhD di Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara. Svolge attività di ricerca presso il Centro Ricerche Architettura>Energia ed è professore a contratto di Tecnologia dell’Architettura presso lo stesso Dipartimento. ** Elena Lucchi, Architetto e PhD in Tecnologia dell’Architettura, attualmente è Senior Researcher presso Eurac Research di Bolzano e professore a contratto di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Milano.

Il mercato delle costruzioni offre oggi innumerevoli tecnologie testate e certificate per il miglioramento del comportamento energetico di edifici di nuova e di recente costruzione. Molto spesso si dà per scontato che la loro applicazione e i risultati ottenibili siano sempre performanti anche in contesti storici. Purtroppo, ciò non sempre accade. Per evitare seri errori nel raggiungimento di elevate prestazioni energetiche e di sostenibilità ambientale anche negli interventi in edifici storici è fondamentale testare la compatibilità morfologica, tecnica e spaziale di queste tecnologie nello specifico campo di applicazione. A questo scopo è fondamentale effettuare un’approfondita diagnosi che permetta di conoscerne le caratteristiche storiche, materiche, tecnologiche ed energetiche. Le tecniche di restauro conservativo devono essere integrate con quelle di diagnosi energetica, valutazione prestazionale e analisi del comfort, al fine di restituire una visione complessiva dello stato di conservazione dell’immobile anche per quanto concerne gli aspetti legati al degrado, alle prestazioni in essere e alle possibilità di intervento. Si tratta di una “procedura sistematica” che consente di conoscere le caratteristiche e i problemi dell’edificio, nell’ottica di definire gli interventi di riqualificazione energetica, ambientale, spaziale più opportuni.

Monitorare sul campo la prestazione energetica di tecnologie compatibili con gli edifici storici

a cura di Pietromaria Davoli

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione6L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

The construction market offers today countless proven and certified technologies for improving the energy performance of new or recent construction buildings. Very often it is assumed that their application and achievable results are always effective even in historical contexts. But this is not always the case. To avoid serious errors in achieving high energy performance and environmental sustainability also in interventions in historic buildings, it is crucial to test the morphological, technical and spatial compatibility of these technologies in the specific field of application. For this purpose, a specific audit is necessary to allow the knowledge of historical, material, technological and energy features of the buildings. Restoration procedures must be integrated with energy audit, performance evaluation and comfort analysis, to have an overview of the conservation state of the building that considers also damage, existing performance and possible retrofits. This “systematic procedure” allows the knowledge of the characteristics and the problems of the building, to define the most appropriate energy, environmental, retrofit interventions.

Patrimonio edilizio storico di proprietà pubblicaLa Commissione europea, con la direttiva 27 del 2012 (EED) (1), ha richiesto a tutti gli Stati membri di impostare le strategie di innalzamento della presta-zione energetica del proprio patrimonio edilizio esi-stente a partire dagli edifici pubblici, a cui è deman-dato il compito di “essere di esempio” e fare da “trai-no” per successive iniziative private (2). Quest’assun-zione di responsabilità da parte della pubblica am-ministrazione deve essere accompagnata da una ri-sposta rapida ed efficiente, che si concretizzi in piani di intervento strategici su un ampio sistema edilizio. L’operazione deve avere una significativa influenza non solo sul miglioramento del comportamento ener-getico di una grossa parte del patrimonio edilizio esi-stente italiano (e poi conseguentemente a livello co-munitario), ma anche e soprattutto un forte impatto sociale sull’opinione e sulla coscienza pubblica. Per questa ragione sarebbe opportuno far partire questi piani strategici proprio dalla realizzazione di impo-nenti progetti di recupero di edifici scolastici, musei, sedi dell’amministrazione centrale, teatri... In questo modo il risultato finale può essere percepito dalla co-munità anche grazie all’innalzamento del comfort de-gli utenti finali. Le ragioni per cui questi piani stra-tegici tardano ad arrivare, però, sono principalmente due. La prima dipende dal fatto che gli Uffici Tecnici a cui è demandato il compito della programmazione e attuazione di tali piani non possono disporre di stru-menti sufficientemente speditivi e di semplice utiliz-zo per comprendere le reali potenzialità energetiche del patrimonio che amministrano né per individua-

re le priorità di intervento per calibrare le scarse ri-sorse economiche a loro disposizione (3). La seconda, aspetto ancor più delicato, è legata alla necessità di condurre importanti campagne di rilievo per la carat-terizzazione energetica degli edifici. Questa operazio-ne, complessa e dispendiosa, è resa ancora più diffi-cile dal fatto che in molti casi, soprattutto in Italia, le tipologie edilizie prima citate (e oggetto di questi pia-ni) hanno sede in edifici storici, spesso monumenta-li, con elevati caratteri testimoniali, per i quali le va-lutazioni energetiche allo stato di fatto sono piutto-sto complesse (4). Anche le informazioni raccolte con i progetti europei Tabula ed Episcope  (5), che hanno realizzato un’analisi speditiva delle prestazioni ener-getiche del patrimonio edilizio esistente residenziale, non sono facilmente applicabili al patrimonio storico, dotato di caratteristiche molto diverse rispetto a quel-lo costruito dal secondo dopoguerra in avanti. Le dif-ferenze sono sostanzialmente imputabili a tre aspetti, descritti nei paragrafi successivi:- differenza fra concept energetico-ambientale de-

gli edifici storici rispetto a quelli di nuova o recen-te costruzione che richiede valutazioni differenti sulla compatibilità degli interventi;

- necessità di condurre calcoli energetici estrema-mente sofisticati per descrivere accuratamente la performance energetica degli edifici storici;

- mancanza di informazioni e dati di monitoraggio delle reali prestazioni dei componenti edilizi sto-rici per poter prevedere consapevolmente il com-portamento delle soluzioni adottate e gli eventuali rischi connessi nello specifico campo di indagine.

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione 7L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

Valutazione preliminare della compatibilità materica, morfologica e tecnicaÈ necessario sottolineare le differenze nel concept energetico e ambientale di edifici storici e moderni. I primi si sono sviluppati a partire da uno stretto le-game con l’ambiente naturale, in particolare andan-do a studiare le caratteristiche geometriche, le varia-bili climatiche (pressione atmosferica, stato termico e umidità relativa dell’atmosfera, stato del cielo, regi-me dei venti, precipitazioni, radianza diretta e diffu-sa...), i parametri geografici (latitudine, rapporto tra massa di terra e superficie d’acqua, altezza sopra il livello del mare), topografici (altezza, orientazione e struttura del suolo del luogo, direzione dei venti pre-valenti) e biologici (caratteristiche della flora e del-

la fauna locali). Con l’avvento dell’epoca industriale, il benessere microclimatico è stato sempre maggior-mente garantito dalla presenza di impianti di clima-tizzazione (prima di riscaldamento e più recentemen-te di raffrescamento), con un repentino e costante al-lontanamento dalla cultura e dalla saggezza costrut-tiva della tradizione storica. La diffusione dei combu-stibili fossili, infatti, ha reso disponibili risorse ener-getiche con un rendimento superiore rispetto a quelle utilizzate nell’antichità, promuovendo l’idea di un’e-nergia inesauribile, a basso costo e senza ricadute negative sull’ambiente. La fiducia in questo tipo di fonti, unitamente al desiderio di innovazione e pro-gresso, ha portato a una netta differenza di concezio-ne energetica tra gli edifici antichi (o pre-industria-

Figura 1 – Schema di sintesi della ricerca #HeLivingLabs. Il progetto prevede di affiancare alle fasi di sperimentazione e monitoraggio sul campo di alcune tecnologie di retrofit energetico un programma di divulgazione con lo scopo di aprire al mondo esterno la realtà della ricerca scientifica. Il target della disseminazione è formato dai progettisti che dovranno utilizzare le tecnologie testate, dalle Sovrintendenze, chiamate a validare le soluzioni proposte, e dai futuri progettisti e ricercatori (studenti e dottorandi).

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione8L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

li) e moderni (ovvero realizzati dopo la rivoluzione in-dustriale). Da un lato, l’edificio storico si basa sull’u-so di materiali locali e traspiranti, dell’inerzia termica delle murature, della ventilazione e dell’illuminazio-ne naturale. Dall’altro, l’edificio moderno basa il pro-prio funzionamento termico sugli impianti, sull’isola-mento e sulla totale impermeabilità (mediante barrie-re al vapore, guaine, membrane...) (6). Per questo, gli interventi di efficientamento adatti per un edificio di nuova progettazione possono essere inadeguati o mo-strare dei limiti di applicazione per un edificio antico. In molti casi può non essere possibile prevedere un intervento organico che coinvolga tutti i componen-ti del sistema edificio-impianto: la presenza di deco-ri o affreschi sulle facciate interne o esterne può im-pedire la realizzazione di cappotti isolanti per le mu-rature, così come, per esempio, la presenza di infis-

si antichi da preservare può richiedere l’aggiunta di nuovi serramenti sul lato interno della finestra, inve-ce di un’integrale sostituzione. Queste condizioni al contorno influenzano significativamente il risultato fi-nale, pertanto è necessario essere in grado di com-pensare con gli interventi possibili quelli interdetti dai vincoli dell’edificio. La logica di efficientamento energetico e di miglioramento del comfort ambienta-le deve partire dalla massimizzazione delle strategie consentite, riducendo al minimo, per esempio, le per-dite per trasmissione attraverso la copertura o il basa-mento o attraverso la valorizzazione dei sistemi pas-sivi di controllo ambientale tipici degli edifici stori-ci (buffer superiori e inferiori, ventilazione incrociata, presenza di camini di ventilazione, ecc. (7)).Al fine di evitare problemi legati al comportamento strutturale ed energetico dell’edificio è, inoltre, estre-

Figura 2 – Nella scheda è riportato il progetto preliminare dei monitoraggi: in alto a sinistra si vede la stanza di Palazzo Tassoni prescelta per i test. Lo spazio è stato selezionato perché possiede le peculiarità architettoniche e tecnologiche tipiche dell’architettura storica rinascimentale senza la presenza di decori o affreschi che avrebbero impedito alcune sperimentazioni. Sulle diverse porzioni di frontiere esterne verranno installate e monitorate 4 diverse soluzioni di isolamento interno.

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione 9L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

mamente importante conoscere in modo dettagliato lo stato di conservazione dei vari componenti edilizi su cui si andrà ad intervenire. Avere un quadro completo dei problemi strutturali, delle caratteristiche tipiche dei materiali da costruzione utilizzati, della presen-za o meno di condensa, delle condizioni climatiche e dell’ambiente con cui l’edificio si rapporta permet-te di capire cosa influenza il comportamento termico dell’edificio nel tempo e quali criteri utilizzare in fa-se di progettazione dell’intervento. Un’analisi di det-taglio dello stato dell’arte dell’edificio prima dell’in-tervento consente di anticipare i rischi correlati alle scelte che si stanno per fare, per evitare che queste contrastino con condizioni preliminari del fabbrica-to che non era stato possibile prevedere. È molto im-portante studiare nel dettaglio i nodi più critici, per-ché soluzioni inadeguate possono causare il degrado dei materiali (ad esempio la marcescenza del legno degli impalcati e la formazione di condensa intersti-ziale delle pareti) e la creazione di pessime condizio-ni ambientali fino a rendere gli interni poco salubri e confortevoli (ad esempio la formazione di muffa sul-le pareti). Ne è un esempio il progetto di un cappot-to interno. Come noto, l’isolamento dall’esterno non è sempre compatibile con l’edificio storico perché mo-

difica l’immagine estetica e la consistenza materica delle facciate, risultando sostanzialmente irreversibi-le sulla conservazione delle finiture. Al contrario, l’i-solamento dall’interno risulta, spesso, una strada più facilmente percorribile. Pur se con minori risultati in termini di efficienza energetica a causa del permane-re dei ponti termici e del rischio di fenomeni di ge-lamento delle superfici esterne, il coibente all’inter-no scherma fin da subito il trasferimento di calore per conduzione nei diversi strati della parete, portando all’aumento delle temperature dell’aria interna e di quelle superficiali della parete e mantenendo costan-te la temperatura media radiante, con conseguenti benefici per il benessere termico degli utenti. Que-sta scelta, però, deve essere fatta con estrema con-sapevolezza perché l’isolamento posto sul lato inter-no porta al raffreddamento più rapido del locale per effetto dell’assenza di massa termica del lato più in-terno della parete e la discontinuità del materiale in corrispondenza delle partizioni e dei solai interni crea dei punti freddi in cui si può formare condensa su-perficiale o rischi di muffa ed efflorescenze. I dan-ni provocati dalla condensa nelle pareti possono por-tare al decadimento delle caratteristiche prestaziona-li, con conseguente riduzione del grado di isolamen-

Figura 3 – Alcune immagini di Palazzo Tassoni Estense a Ferrara. L’edificio è sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara e sarà il primo caso studio della ricerca. Infatti una porzione del palazzo è stata oggetto di recenti lavori di restauro mentre una seconda è ancora da ristrutturare e ben si adatta alle sperimentazioni previste. Nelle fotografie si vedono alcuni degli ambienti restaurati: a sinistra il fronte principale su via della Ghiara, al centro il salone d’onore al piano nobile e a destra l’ufficio del Direttore.

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione10L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

to del muro, al peggioramento del comfort interno, al danneggiamento delle finiture e alla disgregazione del materiale stesso (anche con possibili rischi per la statica della struttura). Questi rischi possono rende-re del tutto inefficace l’intervento e inutile l’investi-mento economico correlato, ma soprattutto possono mettere a repentaglio la conservazione stessa del be-ne architettonico sotto tutela. Per questa ragione, la simulazione e il monitoraggio del comportamento ter-mo-igrometrico della parete sono fondamentali per la scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche più appropriate, per evitare errori progettuali e per garan-tire il mantenimento di elevate prestazioni nel tempo.

Simulazione energetica e termo-igrometricaCome precedentemente dimostrato (8), la modellazio-ne energetica più appropriata per un edificio storico è quella condotta attraverso un calcolo analitico stan-dardizzato (9) di tipo dinamico, perché contempla, nel calcolo, i cosiddetti “fenomeni transitori”  (10). Que-sti metodi di calcolo, supportati da specifici software, sono basati su un approccio integrato volto a valuta-re l’intero sistema edificio-impianto dal punto di vista costruttivo e gestionale in quanto analizzano simulta-neamente i flussi termici, elettrici, luminosi, acusti-ci, ventilativi, il comportamento e le modalità di uti-lizzo degli occupanti. Il risultato di queste simulazio-

ni è il più vicino al reale comportamento dell’edificio e, rispetto allo stesso calcolo condotto in regime me-diamente stazionario, permette di calibrare gli inter-venti sulle reali necessità degli edifici. Cosi, l’inter-vento ben progettato risulta molto più rispettoso delle caratteristiche del fabbricato, con minori problemi di compatibilità con il suo portato culturale, e una pro-babilità maggiore di successo dell’intera operazione (grazie anche all’approvazione della Soprintendenza). In tutti i progetti che prevedano l’applicazione di un nuovo strato isolante o la sostituzione dei serramen-ti è fondamentale accostare alle simulazioni ener-getiche anche delle valutazioni termo-igrometriche per verificare gli effetti degli interventi proposti. Ne-gli edifici storici questo è ancora più importante e delicato perché questi fabbricati presentano spesso, già allo stato di fatto, notevoli quantità di umidità (di risalita, accumulata nel tempo a causa di involu-cri in laterizio molto permeabili, o a causa del lungo tempo di inutilizzo senza riscaldamento). Anche per queste simulazioni è importante fare distinzioni tra i diversi metodi di calcolo previsti dalla normativa ita-liana. Il metodo di calcolo stazionario, come si legge nella norma stessa, non è adatto a strutture pesan-ti in grado di assorbire grandi quantità di umidità e per questo non sembra poter restituire un’immagine corretta del reale comportamento delle strutture una

Figura 4 – Nella porzione di Palazzo Tassoni ancora da ristrutturare sono state ritrovate stanze affrescate di grande pregio (fotografia a sinistra). Altri locali, invece, hanno subìto nel tempo trasformazioni tali che consentono oggi di sperimentare nuovi materiali sulle frontiere esterne, pur sempre in un’ottica di grande rispetto per l’involucro e i caratteri storici dell’edificio. A destra si vede il fronte che affaccia sul giardino interno oggetto dei futuri lavori di restauro.

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione 11L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

volta posato il materiale isolante prescelto  (11). Per-tanto, in situazioni complesse come queste è fonda-mentale rifarsi all’uso di metodi più accurati per ga-rantire un risultato e una progettazione più verosi-mili. I metodi più precisi sono quelli in regime dina-mico definiti dalla norma UNI EN 15026 (12). A dif-ferenza di quelli statici, considerano la migrazione dell’umidità attraverso l’elemento opaco in regime variabile. L’utilizzo di questi strumenti di simulazio-ne del comportamento termo-igrometrico (attraver-so l’ausilio di software come WUFI® e Delphin® (13)) restituisce un quadro completo dei rischi legati al-la possibile formazione di condensa nella superfi-cie di contatto tra la muratura e il pannello isolan-te, per verificare nel lungo periodo gli eventuali dan-ni provocati da uno scorretto intervento (14). Nel cal-colo vengono presi in considerazione tutti quei fatto-ri climatici e quelle condizioni al contorno che pos-sono facilitare il presentarsi dei rischi sopracitati, quali pioggia battente, irraggiamento solare, perdi-ta di calore superficiale, trasporto capillare, conden-sazione (15). La criticità connessa all’uso di tutti i metodi di cal-colo energetici e termo-igrometrici oggi disponibi-li, dinamici compresi, dipende, però, dalla difficoltà di conoscere tutti i dati necessari per simulare cor-rettamente il comportamento dell’edificio. Nel ca-so del patrimonio storico non è quasi mai possibi-le caratterizzare termicamente e da un punto di vi-sta igrometrico l’involucro con assoluta certezza. I materiali che lo compongono non hanno, ovviamen-te, dei certificati che attestino la loro conduttività o traspirabilità cosi come avviene per quelli di nuova installazione. Eventuali lavori di restauro preceden-ti (con interventi di scuci-cuci, per esempio), la pre-senza di camini tamponati o contro-pareti di decoro si presentano come possibili disomogeneità dell’in-volucro, ma non è facile descriverne le caratteristi-che come ponti termici. Le analisi strumentali (termografia a raggi infraros-si, termo-flussimetria, endoscopia e monitoraggio ter-mo-igrometrico) forniscono informazioni sulla confor-mazione e sul comportamento energetico e termo-fi-sico della struttura. Pertanto, per poter condurre ana-lisi energetiche davvero fedeli al reale è necessario ri-farsi a valori rilevati sul campo e pertanto affidabili, da affiancare ai dati teorici derivanti dallo studio del-la letteratura.

Monitoraggio sul campo: il progetto Heritage’s energy LivingLabs. Un’esperienza sperimentale da vivere (#HeLivingLabs)Per formulare una risposta operativa alle criticità de-lineate precedentemente, concausa del rallentamen-to nella pianificazione di importanti strategie di innal-zamento del comportamento energetico del patrimo-nio esistente anche storico, è stata avviata la ricerca #HeLivingLabs (16) (fig. 1).Il progetto vuole dare vita a un vero e proprio labo-ratorio sperimentale in cui testare e verificare, attra-verso monitoraggi sul campo, la compatibilità di al-cune tecnologie edilizie, già certificate e applicate a edifici di nuova costruzione, sull’edificio storico. L’o-biettivo è fornire dati tangibili che quantifichino la reale prestazione energetica e termo-igrometrica dei materiali e delle tecnologie testate, per poter valu-tare preliminarmente la strategia di intervento ipo-tizzata e ampliare il database di dati sulla trasmit-tanza degli involucri storici per le future simulazioni energetiche. La scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche da sperimentare direttamente in situ è fatta in base alla verifica della loro applicabilità, re-versibilità e compatibilità con l’edificio storico, se-guendo i principi cardinali del restauro architettoni-co. La selezione e definizione dei dettagli e dei siste-mi tecnologici compatibili più promettenti e più si-gnificativi per la realizzazione delle prove sperimen-tali sono fatte a partire da quelli presenti sul merca-to e che, per l’applicazione in contesti di nuova co-struzione o per l’uso già sperimentato in edifici sto-rici, hanno mostrato un buon comportamento termo-igrometrico. Una volta selezionate le tecnologie e i materiali da testare prenderà avvio la campagna di monitoraggio vera e propria (fig. 2). Le prove in situ saranno condotte nell’importante cornice di Palazzo Tassoni Estense a Ferrara (figg. 3 e 4), un edificio rinascimentale ricco di valori storico-artistici da tu-telare. Il Palazzo rappresenterà il primo caso studio del progetto, nell’intento di trasferire l’esperienza ad altri edifici in ambito europeo e nazionale, secondo un modello di “laboratorio itinerante in rete”. Paral-lelamente ai monitoraggi sul campo si provvederà alla simulazione del comportamento termo-igrome-trico ed energetico dei componenti (nodi costrutti-vi parete/soletta, parete/basamento, parete con iso-lamento interno) con l’ausilio di software di calcolo in regime dinamico. L’obiettivo è condurre delle va-

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione12L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

lutazioni sull’applicabilità agli edifici storici (poten-zialità e limiti) dei software commerciali, attraverso il confronto tra i risultati delle simulazioni e i dati ri-levati sul campo. Il risultato finale sarà la creazione di un abaco di dettagli costruttivi di soluzioni tecno-logiche compatibili con l’edificio storico e utilizzabi-li per interventi di riqualificazione energetica, a par-tire dal comportamento manifestato durante le mi-surazioni sul campo.A fianco alla sperimentazione scientifica sul campo, il progetto integra un programma di divulgazione dei ri-sultati attraverso la creazione di un “Sistema di dis-seminazione coordinato” dell’esperienza di laborato-rio messo a punto. Il laboratorio sarà aperto al pubbli-

co per mostrare la sperimentazione in atto. L’esperien-za è rivolta a progettisti, soprintendenze e pubbliche amministrazioni, utenti finali, operatori della “stampa specializzata”, ricercatori e studenti. Tra le tante attivi-tà sono previsti study tours per professionisti e addetti ai lavori, conferenze scientifiche e divulgative, mostre, esposizioni e video delle diverse fasi di lavoro (cfr. fig. 5): OnlineLab, SociaLab, OnsiteLab, SchooLab, Press-Lab, ConfLab, ExibitLab, VideoLab, PubbLab). In que-sto modo il laboratorio non è più solo quello sperimen-tale (normalmente chiuso al mondo esterno) ma anche quello dei “Labs” che definiscono il modello di divul-gazione, in un’idea di ricerca “aperta”, di “un’espe-rienza sperimentale da vivere”.

Figura 5 – Struttura della ricerca: il sistema di disseminazione si intreccia alle diverse fasi di monitoraggio per far vivere l’esperienza del labora-torio ai diversi interlocutori coinvolti

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione 13L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

BibliografiaBelpoliti V., Bizzarri G., Calzolari M., Cattani e., DaVoli p., pit-zianti S., rinalDi a. (2016), Energy screening of wide building stock, Proceedings 41st IAHS WORLD CONGRESS, Sustain-ability and Innovation for the Future, 13-16th September 2016, Albufeira, Algarve, Portugal.Belpoliti V., Bizzarri G., Calzolari M., Cattani e., DaVoli p., rinalDi a. (2017), Grandi patrimoni pubblici. Strumenti di supporto alla programmazione degli interventi di retrofit ener-getico. Il caso dell’Università di Ferrara, Recupero e Conser-vazione, vol. 142, pp. 15-30, Milano, DeLettera Editore.Butera F.M. (2004), “Dalla caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell’energia”, Edizioni Ambiente, Milano, IT.Calzolari M. (2017), Riqualificazione energetica del patrimo-nio edilizio pubblico storico ad elevato valore testimoniale. Panorama normativo, metodi di calcolo e valutazioni prelimi-nari per un corretto progetto dell’isolamento termico dall’in-terno, L’Ufficio Tecnico, vol. 4, p. 12-23.Calzolari M., DaVoli p. (2016), Patrimoni edilizi pubblici e screening energetici. L’azione di efficientamento di un patri-monio esistente variamente storicizzato, L’Ufficio Tecnico, n. 6/2016, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN).Calzolari M. (2016), “Prestazione energetica delle architettu-re storiche: sfide e soluzioni. Analisi dei metodi di calcolo per la definizione del comportamento energetico”, Franco Angeli Editore, Milano.Calzolari M. (2016), La ventilazione naturale negli edifici storici. Sistemi di ventilazione estiva ed invernale/The role of natural ventilation in historical buildings as a summer and winter climate conditioning system, Recupero e Conservazio-ne, vol. 138, pp. 1-17, Milano, DeLettera Editore.Calzolari M., DaVoli p. (2016), From the man who lives around the “fire” to the source of heat that surrounds and follows him, in SMC – Sustainable Mediterranean Construction Land Culture, Research and Technology Magazine, SMC Associa-tion, n. 4/2016, pp. 19-25, Rammed Earth, Napoli, Luciano Editore.DaVoli p. (2010), Il restauro energetico-ambientale degli edifi-ci storici. Un percorso progettuale fra antichi saperi, costru-zioni tutelate e tecnologie innovative, in Recupero e Conserva-zione, n. 91-92/2010, pp. 54-65.DrySDale J.J., HaywarD J. (1872), Health and comfort in house-building, ed. 2012, Rarebooksclub, Miami, Florida, USA.Ente Italiano di Normazione (2014), Standard UNI/TS 11300-1, Milano.Parlamento europeo (2012), direttiva 2012/27/Ue.paSCuCCi M., luCCHi e. (2016), “Efficienza energetica e patrimonio culturale: analisi e simulazioni termo-igrometriche per la gestione del progetto – Energy efficiency and cultural heritage: studies and hygrothermal simulation for the design management”, in Antonello Pagliuca, Antonella Guida, edited by, Colloqui.AT.e 2016 MATER(i)A. Materials, Architecture, Technology, Energy/Environment, Reuse (Interdisciplinary), Adaptability, Matera, Italy, 13-14 October 2016, Gangemi Editore (ISBN 978-88-4923-311-7).paSCuCCi M., luCCHi E. (2016), “2D-Hygrothermal Simulation

of Historical Solid Walls”, in M. SzoBoSzlai (Ed.), “CAADence in Architecture. Back to command. Proceedings of the International Conference on Computer Aided Architectural Design”, Budapest, 16-17 June 2016, Budapest University of Technology and Economics, Budapest, pp. 155-162 (ISBN 978-963-313-225-8).

Note(1) Direttiva 2012/27/Ue del Parlamento europeo e del Con-siglio del 25 ottobre 2012 “Sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/Ce e 2010/30/Ue e abroga le direttive 2004/8/Ce e 2006/32/Ce”.(2) Direttiva 2012/27/Ue, articolo 5.(3) Belpoliti V., Bizzarri G., Calzolari M., Cattani e., DaVoli p., pit-zianti S., rinalDi a. (2016), Energy screening of wide building stock, Proceedings 41st IAHS WORLD CONGRESS, Sustaina-bility and Innovation for the Future, 13-16th September 2016, Albufeira, Algarve, Portugal; Calzolari M., DaVoli P., Patrimoni edilizi pubblici e screening energetici. L’azione di efficien-tamento di un patrimonio esistente variamente storicizzato, L’Ufficio Tecnico n. 6/2016, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN); Belpoliti V., Bizzarri G., Calzolari M., Cattani e., DaVoli p., rinalDi a. (2017), Grandi patrimoni pubblici. Strumenti di supporto alla programmazione degli interventi di retrofit energetico. Il caso dell’Università di Ferrara, Recupero e Conservazione, vol. 142, pp. 15-30, Milano, DeLettera Editore.(4) Calzolari M., “Prestazione energetica delle architetture storiche: sfide e soluzioni. Analisi dei metodi di calcolo per la definizione del comportamento energetico”, Franco Angeli Editore, Milano, 2016.(5) Progetti Europei Tabula ed Episcope: http://episcope.eu/welcome/.(6) Butera F.M. (2004), “Dalla caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell’energia”, Edizioni Ambiente, Milano, IT; Calzolari M., DaVoli p. (2016), From the man who lives around the “fire” to the source of heat that surrounds and follows him, in SMC – Sustainable Mediterranean Construc-tion Land Culture, Research and Technology Magazine, SMC Association, n. 4/2016, pp. 19-25, Rammed Earth, Napoli, Luciano Editore; DrySDale J.J., HaywarD J. (1872), “Health and comfort in house-building”, ed. 2012, Rarebooksclub, Miami, Florida, USA.(7) Calzolari M. (2016), La ventilazione naturale negli edifici storici. Sistemi di ventilazione estiva ed invernale, in Recupero e conservazione, vol. 138, pp. 1-17, Milano, DeLettera Editore; CetiCa, p.a. (2004), “L’architettura dei muri intelligenti. Espe-rienze di climatizzazione sostenibile nell’Ottocento”, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, IT; DaVoli p., Il restauro energeti-co-ambientale degli edifici storici. Un percorso progettuale fra antichi saperi, costruzioni tutelate e tecnologie innovative, in Recupero e conservazione, n. 91-92/2010, pp. 54-65.(8) Calzolari M., DaVoli p. (2014), Metodi di valutazione dello stato di fatto energetico dell’architettura storica. Limiti di applicazione e proposte correttive, Instruments for the calcu-lation of energy performance in historical buildings. Limits of applicability and tuning proposal, in SMC – Sustainable

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Efficienza energetica, tecnologie sostenibili e innovazione14L’Ufficio Tecnico 4 • 2018

Mediterranean Construction Land Culture, Research and Technology Magazine, SMC Association, n. 1/2014, pp. 108-114, Rammed Earth, Napoli, Luciano Editore.(9) Standard UNI/TS 11300-1. Milano: Ente Italiano di Nor-mazione.(10) Tra i più importanti relativamente agli edifici antichi si ricordano le variazioni di temperatura indotte nell’involucro dalla sua elevata inerzia e capacità termica, il funzionamento reale dell’impianto e le abitudini d’uso degli utenti.(11) Calzolari M. (2017), Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico storico ad elevato valore testimo-niale. Panorama normativo, metodi di calcolo e valutazioni preliminari per un corretto progetto dell’isolamento termico dall’interno. L’Ufficio Tecnico, vol. 4, pp. 12-23.(12) UNI EN 15026 “Prestazione termoigrometrica dei com-ponenti e degli elementi di edificio – Valutazione del trasferi-mento di umidità mediante una simulazione numerica”.(13) WUFI® – Simulazioni dinamiche di calore e umidità (svi-luppatore: Fraunhofer IBP Holzkirchen) – Delphin® (Baukli-matik Dresden).(14) paSCuCCi M., luCCHi e. (2016), “Efficienza energetica e

patrimonio culturale: analisi e simulazioni termo-igrometriche per la gestione del progetto – Energy efficiency and cultural heritage: studies and hygrothermal simulation for the design management”, in paGliuCa a., GuiDa a., edited by, Colloqui.AT.e 2016 MATER(i)A. Materials, Architecture, Technology, Energy/Environment, Reuse (Interdisciplinary), Adaptability, Matera, Italy, 13-14 October 2016, Gangemi Editore (ISBN 978-88-4923-311-7).(15) paSCuCCi M., luCCHi e. (2016), “2D-Hygrothermal Simula-tion of Historical Solid Walls”, in M. SzoBoSzlai (Eds.), “CAA-Dence in Architecture. Back to command. Proceedings of the International Conference on Computer Aided Architectural Design”, Budapest, 16-17 June 2016, Budapest University of Technology and Economics, Budapest, pp. 155-162 (ISBN 978-963-313-225-8).(16) Progetto “Heritage’s energy LivingLabs. Un’esperienza sperimentale da vivere”: responsabili scientifici della ricerca Prof. P. Davoli e arch. PhD M. Calzolari (Centro Ricerche Architettura>Energia, Dipartimento di Architettura, Università degli studi di Ferrara) e arch. PhD E. Lucchi (Eurac Research, Bolzano).

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