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Vercelli, maggio 2018 - Anno 91° - N°5 Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella A Bruxelles si deciderà il futuro delle imprese agricole europee Sono giorni importanti per le imprese agricole. Non solo nei campi, in funzione delle semine in corso, ma anche nei pa- lazzi di Bruxelles. Si tratta di capire quale potrà essere la politica agricola comunita- ria oltre il duemilaventi. In gioco c’è il futuro delle aziende agrico- le e con esso il futuro di giovani agricolto- ri, di un intero tessuto sociale economico ed ambientale-territoriale. Capire soprattutto i temi, le priorità e le risorse che verranno messe a disposizione dell’Italia, quali saranno i punti di forza e di debolezza della nuova programmazio- ne. Certamente la Brexit porterà ad una diminuzione delle risorse stimate intorno ai 10/12 miliardi di euro, e, nel contem- po, i Paesi dell’Est premeranno per avere maggiori disponibilità finanziarie, in linea con l’idea della convergenza già condi- visa nella precedente programmazione 2014-2020. Convergenza che proseguirà anche all’interno del singolo Stato mem- bro, a livello di singola azienda, e finora declinata secondo il Modello “irlandese”. Esiste inoltre una volontà di demandare agli Stati membri tutta le gestione diretta della programmazione comunitaria con i pro ed i contro. L’esperienza del PSR con le gestioni regionali su tutto il territorio non è al riguardo felice. Come hanno evi- denziato i punti di debolezza la gestione burocratica del Greening e, sempre con riferimento al PSR, l’eccessivo ruolo che è stato dato all’ambiente, slegando la funzione produttiva dell’azienda e il peso del mercato. Va peraltro riconosciu- to che negli ultimi vent’anni l’agricoltu- ra è cambiata fortemente, passando da una situazione dominata dalle eccedenze all’allarme sulle materie prime e sulla si- curezza alimentare globale, in un contesto di mercato mondiale sempre più aperto e competitivo ed interconnesso. In cui il ruolo dell’Italia è a due facce: deficitario di materie prime e grande esportatore di prodotti finiti e di eccellenze enogastro- nomiche. In questo scenario, emerge la necessità di avere una voce forte a Bru- xelles, per portare avanti le necessità delle imprese agricole sui tavoli, sia politici che istituzionali, di chi può e deve decidere. Confagricoltura è pronta a questa sfida e a questo nuovo impegno. “P ieno appoggio al commissario Ho- gan e agli eurodeputati italiani per difendere gli interessi degli agricoltori italiani ed europei in questa fase delica- ta, nella quale l’Italia è senza governo”. Lo ha affermato il presidente di Confagri- coltura, Massimiliano Giansanti, all’in- contro con il commissario europeo all’A- gricoltura, Phil Hogan, svoltosi a Parma presso Origo, il Forum globale sulle indi- cazioni geografiche. Il commissario ha poi visitato lo stand di Confagricoltura. “Per dare valore alla Pac bisogna rafforzare il Il presidente di Confagricoltura Giansanti incontra il commissario ue Hogan. Proposta un’agenzia europea per le domande Pac Massimiliano Giansanti e il Commissario UE, Phil Hogan il taglio agli aiuti diretti laddove, all’in- terno della Commissione, si proponevano riduzioni draconiane e trasferimenti al se- condo pilastro. “È un grande risultato - ha commentato Giansanti - il fatto che la Pac sostenga, in primo luogo, il reddito de- gli agricoltori”. Il commissario europeo, dal canto suo, ha giudicato estremamente interessante la proposta del presidente di Confagricoltura Giansanti di creare un’A- genzia europea per la presentazione delle domande Pac. ruolo economico dell’impresa agricola - ha proseguito Giansanti -. Il capping fissato a 60 mila euro (il tetto ai contributi comunita- ri che sembra sia inserito nelle proposte di riforma attese per le prossime settimane), è assolutamente penalizzante per le imprese agricole che guardano al mercato e voglio- no rafforzare la loro competitività. Analoga considerazione vale per l’eventuale intro- duzione di un meccanismo di degressività (riduzione) dei contributi Ue”. Il presiden- te di Confagricoltura ha poi riconosciuto a Hogan il merito di avere contenuto al 4%

Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e … · 2018. 7. 19. · Vercelli, maggio 2018 - Anno 91° - N°5 Mensile dell’Unione Interprovinciale degli

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Vercelli, maggio 2018 - Anno 91° - N°5

Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella

A Bruxelles si deciderà il futuro delle imprese agricole europeeSono giorni importanti per le imprese agricole. Non solo nei campi, in funzione delle semine in corso, ma anche nei pa-lazzi di Bruxelles. Si tratta di capire quale potrà essere la politica agricola comunita-ria oltre il duemilaventi. In gioco c’è il futuro delle aziende agrico-le e con esso il futuro di giovani agricolto-ri, di un intero tessuto sociale economico ed ambientale-territoriale.Capire soprattutto i temi, le priorità e le risorse che verranno messe a disposizione dell’Italia, quali saranno i punti di forza e di debolezza della nuova programmazio-ne. Certamente la Brexit porterà ad una diminuzione delle risorse stimate intorno ai 10/12 miliardi di euro, e, nel contem-po, i Paesi dell’Est premeranno per avere maggiori disponibilità finanziarie, in linea con l’idea della convergenza già condi-visa nella precedente programmazione 2014-2020. Convergenza che proseguirà anche all’interno del singolo Stato mem-bro, a livello di singola azienda, e finora declinata secondo il Modello “irlandese”. Esiste inoltre una volontà di demandare agli Stati membri tutta le gestione diretta della programmazione comunitaria con i pro ed i contro. L’esperienza del PSR con le gestioni regionali su tutto il territorio

non è al riguardo felice. Come hanno evi-denziato i punti di debolezza la gestione burocratica del Greening e, sempre con riferimento al PSR, l’eccessivo ruolo che è stato dato all’ambiente, slegando la funzione produttiva dell’azienda e il peso del mercato. Va peraltro riconosciu-to che negli ultimi vent’anni l’agricoltu-ra è cambiata fortemente, passando da una situazione dominata dalle eccedenze all’allarme sulle materie prime e sulla si-curezza alimentare globale, in un contesto

di mercato mondiale sempre più aperto e competitivo ed interconnesso. In cui il ruolo dell’Italia è a due facce: deficitario di materie prime e grande esportatore di prodotti finiti e di eccellenze enogastro-nomiche. In questo scenario, emerge la necessità di avere una voce forte a Bru-xelles, per portare avanti le necessità delle imprese agricole sui tavoli, sia politici che istituzionali, di chi può e deve decidere.Confagricoltura è pronta a questa sfida e a questo nuovo impegno.

“Pieno appoggio al commissario Ho-gan e agli eurodeputati italiani per

difendere gli interessi degli agricoltori italiani ed europei in questa fase delica-ta, nella quale l’Italia è senza governo”. Lo ha affermato il presidente di Confagri-coltura, Massimiliano Giansanti, all’in-contro con il commissario europeo all’A-gricoltura, Phil Hogan, svoltosi a Parma presso Origo, il Forum globale sulle indi-cazioni geografiche. Il commissario ha poi visitato lo stand di Confagricoltura. “Per dare valore alla Pac bisogna rafforzare il

Il presidente di Confagricoltura Giansanti incontra il commissario ue Hogan. Proposta un’agenzia europea per le domande Pac

Massimiliano Giansanti e il Commissario UE, Phil Hogan

il taglio agli aiuti diretti laddove, all’in-terno della Commissione, si proponevano riduzioni draconiane e trasferimenti al se-condo pilastro. “È un grande risultato - ha commentato Giansanti - il fatto che la Pac sostenga, in primo luogo, il reddito de-gli agricoltori”. Il commissario europeo, dal canto suo, ha giudicato estremamente interessante la proposta del presidente di Confagricoltura Giansanti di creare un’A-genzia europea per la presentazione delle domande Pac.

ruolo economico dell’impresa agricola - ha proseguito Giansanti -. Il capping fissato a 60 mila euro (il tetto ai contributi comunita-ri che sembra sia inserito nelle proposte di riforma attese per le prossime settimane), è assolutamente penalizzante per le imprese agricole che guardano al mercato e voglio-no rafforzare la loro competitività. Analoga considerazione vale per l’eventuale intro-duzione di un meccanismo di degressività (riduzione) dei contributi Ue”. Il presiden-te di Confagricoltura ha poi riconosciuto a Hogan il merito di avere contenuto al 4%

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AVVISOL’ASSEMBLEA GENERALE dei Soci dell’Unione Agricoltori di Vercelli e Biella è convocata per venerdì 25/05/2018 alle ore 7,30 in prima convocazione e alle ore 9,30 in seconda convoca-zione presso la Sala Borasio in Vercelli - Piazza Zumaglini 14 - primo piano scala sinistra - per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Relazione del Presidente;2. Approvazione Bilancio consuntivo 2017;3. Approvazione Bilancio preventivo 2018;4. Varie ed eventuali.

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ELETTIVAÈ convocata per il giorno Venerdì 15 giugno 2018 ore 9:00in Vercelli - Piazza Zumaglini 14 - Sala Borasio l’assemblea dei Soci per il RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI per il triennio 2018 - 2019 - 2020: - 14 membri del Consiglio Direttivo; - Presidente e 4 membri della Consulta di Zona di Vercelli; - Presidente e 2 membri della Consulta di Zona di Biella.Il termine per il deposito delle liste è fissato per le ore 12:00 del 7 giugno 2018 sottoscritte da almeno:- 10 soci per il Consiglio Direttivo;- 5 soci per la Consulta di Zona di Vercelli;- 5 soci per la Consulta di Zona di Biella.Inoltre sono convocati per il giorno 15 giugno 2018 alle ore 9:00in Vercelli Piazza Zumaglini n. 14 - Sala Borasio, i soci dei rispettivi Sin-dacati di categoria per le elezioni di:- Presidente e Vicepresidente e 5 membri del Consiglio del Sindacato;- Proprietari Conduttori;- Presidente e Vice Presidente e 5 membri del Consiglio del Sindacato

Affittuari Conduttori;- Presidente e Vice Presidente e 5 membri del Consiglio del Sindacato

Impresa Famigliare Coltivatrice.

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Aiuto accoppiato anche per il riso da semeHa trovata la sua legittima e positiva so-luzione la vicenda, kafkiana, dell’aiuto accoppiato riso anche alle superfici de-nunciate nel fascicolo del produttore ai fini della domanda pac 2018 come riso da seme. A seguito delle pressioni di Confagricoltura e di Ente Risi, AGEA , su incarico del Mipaaf, ha infatti rivisto la tabella/matrice di compatibilità degli aiuti ai fini della predisposizione delle domande pac 2018, ammettendo anche le superfici a riso da seme all’aiuto ac-coppiato. Il tutto era nato da una errata interpretazione del decreto ministeriale (DM 18/11/2014) che, in attuazione del-la riforma pac del 2013, aveva istituito l’aiuto accoppiato per le superficie inve-stite a riso, con una dotazione finanziaria di circa 22 milioni di euro all’anno, dif-

fusa in modo informale alla fine di aprile nel corso di una riunione con le Organiz-zazioni agricole presso il Mipaaf e fina-lizzata alla discussione del nuovo DM di recepimento del Regolamento UE “Om-nibus”. Stesso destino di inammissibilità dell’aiuto accoppiato era stato riservato anche alla soia da seme ed al grano duro da seme.Confagricoltura aveva immediatamente contestato questa decisione in quanto non sostenuta da alcuna motivazione tec-nico-giuridica e soprattutto diffusa quan-do la maggior parte dei moltiplicatori di riso da seme avevano già sottoscritto con le ditte sementiere i contratti di coltiva-zione. Ora Confagricoltura prende atto con soddisfazione del riconoscimento delle ragioni dei risicoltori.

Dopo l’iniziale interpretazione errata del decreto, sono state finalmente riconosciute le ragioni dei risicoltori

Anche in risaia sono già iniziate le procedure e le attività fina-

lizzate alla copertura assicurativa contro la grandine e le altre avver-sità atmosferiche, nell’ambito della Gestione del Rischio (Misura 17.1 del PSRN). Su questo piatto l’Italia, come noto, ha riservato una disponibilità finan-ziaria di 1,6 miliardi di euro per l’in-tero periodo di programmazione. Per la campagna 2018 sono entra-te in vigore nuove disposizioni che agevolano e migliorano il quadro contributivo (polizza birischio, so-glia 20 per cento, ecc), mentre si sta lavorando per semplificare le proce-dure, a partire delle rese medie assi-curabili, a favore dei soci. Novità che sono state illustrate e discusse con i soci del Condifesa Vercelli Due riuniti in assemblea lo scorso 30 aprile. Ma occorre anche prestare attenzione alla sottoscrizione del certificato as-sicurativo: le condizioni offerte dalle compagnie non sono tutte uguali; ci possono essere sottili differenze che poi incidono sull’eventuale inden-nizzo in caso di evento atmosferico avverso. Una buona consulenza ed assistenza è importante.

Al via l’assicurazione contro la grandine

Neonicotinoidi vietati nell’UE, sono nocivi alle apiÈ giusto tutelare l’ambiente, ma le merci importate rispetteranno gli stessi nostri parametri?

La decisione dell’Unione europea di vietare l’uso nell’agricoltura all’aperto, quindi serre escluse, i tre insetticidi ne-onicotinoidi ritenuti, secondo gli studi dell’EFSA, nocivi alle api, ha suscitato reazioni contrastanti. Si tratta, come è successo altre volte, della necessità di mettere insieme due esigenze diverse e quindi di conciliare le esigenze ambientali con quelle dei produttori agricoli che devono produrre in modo competitivo sul mercato glo-bale.Gli agricoltori sono da sempre impe-gnati a produrre in modo da rispettare le regole legate alla qualità e alla soste-nibilità delle produzioni. Da alcuni decenni il modo di produrre

è totalmente cambiato, dalla lotta a ca-lendario contro i parassiti, si è passati alla difesa integrata, mirata e selettiva, con l’ausilio dei modelli previsionali e del monitoraggio continuo della pre-senza/assenza del fitofago. L’inquinamento non è un problema che non coinvolge gli agricoltori in quanto in questo ambiente non solo produco-no, ma ci vivono. In più anche la politica agricola comu-ne richiede la salvaguardia del territo-rio, la riduzione dell’inquinamento e una agricoltura sostenibile. Il successo nel mondo del nostro Made in Italy, delle nostre eccellenze enoga-stronomiche e del nostro paesaggio è in riconoscimento tangibile del modo di

lavorare dei nostri agricoltori.Tuttavia occorrono regole uguali per tutti. Le merci che importiamo rispet-tano i nostri parametri ambientali? Pur-troppo assistiamo e la vicenda dei neo-nicotinoidi lo dimostra, come l’Europa viaggi a senso unico. È giusto e sacrosanto tutelare le api, preziose sentinelle dell’ambiente e, con la loro funzione impollinatrice, strumento essenziale per le produzioni agricole di qualità. Abbiamo bisogno che gli agricoltori siano posti in grado di produrre cibo sicuro e conveniente, utilizzando nel modo giusto anche gli strumenti della chimica per affrontare importanti pa-rassiti.

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Le attività del Ministero per la ricerca e il rilancio della maiscoltura italiana sa-ranno illustrate in un convegno a Roma il prossimo 24 maggio.Per contribuire al rilancio del mais ita-liano il Piano Maidicolo Nazionale, for-temente sollecitato da Confagricoltura, deve garantire il massimo supporto alla ricerca scientifica, compreso lo sviluppo delle nuove tecniche per il miglioramen-to genetico e al tempo stesso sviluppare indicazioni chiare per orientare inter-venti agronomici efficaci da parte degli agricoltori a sostegno di una maggior produttività e sanità dei raccolti.

In questo scenario sono di estrema utili-tà le prove varietali ed agronomiche per determinare la risposta dei diversi ibridi ai fattori agronomici: densità di investi-mento (n° piante/mq), difesa contro la piralide e concimazione azotata. Un inci-de molto importante che emerge da que-ste prove è il Coefficiente di regressione, spiegano i tecnici di Confagricoltura. Un valore molto alto significa che le per-

formance di quella varietà tende ad au-mentare con la fertilità ambientale, per cui è particolarmente adatta ad essere coltivata in ambienti ricchi ad alti input agronomici. Viceversa in ambienti diffi-cili e stressanti la sua performance tende ad essere molto bassa. Al contrario una varietà con Coefficiente di regressione basso è quella più stabile in assoluto e quindi tende a mantenere più o meno costante il suo livello pro-duttivo, indipendentemente dalla fertilità ambientale e rispondendo in maniera li-mitata agli input agronomici.La maiscoltura nazionale vive da tempo una fase delicata - ricorda Confagricol-tura. Il settore continua a soffrire una contrazione delle superfici coltivate, sia a granella che a foraggio, che in 5 anni ha perso oltre 300 mila ettari e la pro-duzione è passata da 8 a 6 milioni di tonnellate. E con esse anche le superfici destinate alla produzione delle sementi, ormai intorno ai 5 mila ettari. I dati statistici, ricorda Confagricoltura, hanno messo in luce un tasso di autoap-provvigionamento del 60% e un valore di import netto di 5 milioni di tonnellate. La perdita di competitività del mais na-zionale rischia di mettere in crisi anche il sistema agroalimentare Made in Italy con le nostre grandi produzioni DOP di origine animale, salumi e formaggi in particolare.

Serve supporto alla ricerca, uno sviluppo di nuove tecniche agronomiche e il miglioramento genetico della coltura

Rilancio del Mais per le produzioni DOP

Il decreto sulla Condizionalità del 18 gennaioPubblicato recentemente, illustra e regola tutte le norme e le inadempienze nella gestione dei terreni e degli animali

Come noto, per poter accedere al siste-ma dei pagamenti comunitari Pac, gli agricoltori devono rispettare determi-nate norme, che riguardano la corretta gestione agronomica dei terreni, la sal-vaguardia dell’ambiente, la salute pub-blica, la salute degli animali e il loro benessere. È la cosiddetta Condiziona-lità, introdotta per la prima volta con la riforma pac del 2003. Il mancato rispetto di queste norme si traduce nella riduzione totale o parzia-le di taluni pagamenti dell’Ue a favore degli agricoltori. Per la corrente cam-pagna agraria, è intervenuto il decreto del 18 gennaio 2018 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2018 n. 80), con il quale vengono disciplinati il regime di condizionalità e le riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei be-neficiari dei pagamenti diretti Pac (po-

litica agricola comune) e dei contributi dei programmi di sviluppo rurale (Psr). Le riduzioni saranno commisurate alla gravità, portata, durata, frequenza e intenzionalità dell’inadempienza. Ai beneficiari dei pagamenti Pac e dei con-tributi relativi ai programmi di sviluppo rurale (Psr), che non rispettano le regole di condizionalità (relative ai settori am-biente, cambiamento climatico, buone condizioni agronomiche del terreno, sa-nità pubblica, salute delle piante e degli animali e benessere degli animali) verrà applicata una sanzione amministrativa, a valere sulle agevolazioni spettanti. In particolare, in caso di inadempienza per negligenza, la percentuale di ridu-zione non supererà il 5%. E, in caso di reiterazione, il 15%. I casi di inadem-pienza che, data la limitata rilevanza della loro gravità, portata e durata, sa-

ranno giudicati di importanza minore, non determineranno immediatamente una riduzione o un’esclusione. In questi casi l’organismo pagatore invierà un’allerta tempestiva al bene-ficiario, notificando la constatazione e l’obbligo di adottare misure correttive. E solo qualora un controllo successivo, entro tre anni civili consecutivi, stabi-lisca che l’inadempienza non è stata sanata, si applicherà con effetto retro-attivo la riduzione e l’infrazione riscon-trata, considerandola reiterata.Premesso che il decreto dovrà essere re-cepito ed integrato eventualmente dalla Regione Piemonte con una propria de-libera, si tratta, tranne alcune eccezio-ni, di norme ed obblighi già presenti in provvedimenti legislativi autonomi, la cui inosservanza di per sé può dare ori-gine a sanzioni amministrative.

Dalla metà del prossimo mese di giugno ritorna il monitoraggio

antibrusone, per fornire ai risicoltori un sistema integrato di supporto alle decisioni per l’ottimizzazione della gestione fitosanitaria del riso nei ri-guardi di questo pericoloso parassita fungino. In pratica il sistema di allerta si concretizzerà, come negli anni pas-sati, nella divulgazione in tempo rea-le, mediante sms, siti web, bollettini di allerta inviati via email, di infor-mazioni relative al potenziale rischio di infezione, specifico per le aree risi-cole sotto sorveglianza, ottenuto me-diante la rilevazione dell’inoculo in-fettivo correlato ai dati meteorologici rilevati giornalmente, alla conoscenza del ciclo biologico del patogeno, an-che mediante l’impiego di un modello previsionale.Il progetto, capofila è la Fondazione Agraria Novarese, è la continuazione su basi più approfondite e complete, del progetto “Lotta al Brusone” at-tivato la prima volta nel 2009 dalla Provincia di Vercelli e fortemente so-stenuto da Confagricoltura Vercelli e Biella.

Lotta mirata al brusone

Il ‘Coefficiente di regressione’ è un parametro importanteper valutare la varietà

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L’assicurazione contro gli infortuni fa 100 anniCento anni fa, nel pieno della Prima guerra mondiale, veniva emanato il decreto legge luogotenenziale numero 1450 del 23 agosto 1917 che, preso atto del sacrificio di molti contadini nelle trincee e dei loro sostituti nei campi (anziani, fanciulli e donne, facili a ca-dere vittime d’incidenti) istituì in tutto il Regno l’obbligo dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro in agri-coltura. Questo provvedimento era stato pre-sentato al Senato dal ministro dell’In-dustria, commercio e lavoro Giuseppe De Nava, nella tornata del 26 marzo 1917, dopo uno sterile ventennio di proposte, commissioni e progetti. Approvato dai senatori nel luglio di quello stesso anno, il Governo, invece di attendere la discussione dell’altro ramo del Parlamento, data anche la vi-cina chiusura dei lavori assembleari, preferì agire immediatamente trasfe-rendo la materia nel decreto sopracci-tato. È titolo di merito della città di Vercelli aver fatto da antesignana in questo set-tore delle assicurazioni, per aver visto riconosciuta per la prima volta in Italia, con regio decreto 10 agosto 1904, una Cassa consorziale mutua contro gli in-fortuni sul lavoro in agricoltura (sorta due anni prima in forma cooperativa) per iniziativa dell’Associazione degli agricoltori del Vercellese presieduta dal senatore Vincenzo Ricci e che ebbe tra i suoi più convinti promotori Eusebio Saviolo. In effetti, il problema di estendere a tut-ti i lavoratori della terra, salariati, fissi o avventizi, l’obbligo assicurativo (che la legge numero 80 del 17 marzo 1898 aveva previsto solo per gli operai delle industrie più pericolose) rimaneva in gran parte irrisolto sia per le difficoltà tecniche di applicazione dei premi, sia

soprattutto per non aggravare la pro-prietà fondiaria di un ulteriore costo. Nell’Italia d’inizio Novecento il capi-talismo agrario, sulla questione dell’as-sicurazione contro gli infortuni sul la-voro, era diviso in due parti: al nord si premeva per l’obbligo, al sud invece veniva respinta qualsiasi forma d’inter-vento. Data la varietà delle coltivazioni, dei patti colonici e delle mansioni, poi, non solo era più difficile identificare il rischio professionale, ma anche erano più facili le frodi e, conseguentemente, non semplici i controlli. In agricoltura, specialmente nel-le aziende di una certa dimensione, il numero dei lavoratori occupati, in particolare gli avventizi, era variabile, a seconda del calendario colturale e dell’andamento climatico.

La Cassa mutua di Vercelli, che ebbe come primo presidente Amedeo Avo-gadro di Quinto, riuscì a superare questi ostacoli: aveva infatti adottato il conteggio dei premi in base alla su-perficie coltivata anziché per il numero di operai occupati, garantendo le pre-stazioni economiche a seguito di infor-tuni determinati da causa violenta in occasione di lavoro, per i dipendenti dei soci delle aziende agricole. Queste tutele, che in un primo momen-to erano limitate ai soli casi di morte e inabilità permanente, assoluta o par-ziale, si sarebbero estese in seguito - esempio unico in Italia - anche ai casi

Ruolo storico per l’associazione degli agricoltori del vercellese, che nel 1917 istutuì l’obbligo dell’assicurazione

d’inabilità temporanea, vale a dire per gli infortuni meno gravi, a partire dal ventesimo giorno dall’evento. Anche per questo motivo diedero la propria adesione alla Cassa mutua ver-cellese proprietari terrieri di circondari limitrofi, come quelli del Novarese e della Lomellina. La gestione dell’assicurazione di que-sto importante settore dell’economia nazionale fu demandata inizialmente alle Casse mutue, soprattutto dopo aver visto il positivo funzionamento di quel-le sorte spontaneamente dopo quella di Vercelli (Firenze, Bologna, Torino, Cremona, ecc.) per poi passare all’I-nail. Il decreto numero 1450/1917, entra-to definitivamente in vigore su tutto il territorio nazionale il 1° maggio 1919, rappresentò un notevole progresso, so-stanzialmente per due ordini di fattori: mentre la legge del 1898, confluita nel testo unico del 1904, proteggeva sola-mente la manodopera subordinata, in questa occasione risultavano incluse talune categorie di lavoratori autono-mi, purché partecipassero in modo con-tinuo all’attività dell’azienda agraria. Per la prima volta, inoltre, fu istituito il principio pubblicistico dell’automati-cità delle prestazioni assicurative, cioè anche nel caso in cui il datore di lavoro non avesse ottemperato agli obblighi contributivi, il lavoratore infortunato sarebbe stato comunque tutelato ope legis, principio poi recepito dal Codice Civile del 1942 e tuttora in vigore. Ciò costituì un’ulteriore tappa dell’in-serimento dell’Italia tra le nazioni più progredite nel settore della legislazione sociale.

Dr. Flavio QuarantaSocietà Storica Vercellese

Funzionario INAIL

Etichettatura di origine per latte, pasta, riso e pomodoroIn attesa dell’applicazione ufficiale prevista per il 1 aprile 2020, inizia da oggi un periodo di sperimentazione

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato oggi dal Presidente del consiglio Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e dal Ministro dello Sviluppo economico Carlo Ca-lenda il decreto con il quale si assi-cura l’applicabilità fino al 31 marzo

2020 dei decreti ministeriali che han-no introdotto l’obbligo di indicazio-ne dell’origine della materia prima sull’etichetta del latte, della pasta, del riso e del pomodoro.Si tratta di un provvedimento resosi necessario per evitare vuoti di disci-plina e incertezze interpretative, in attesa della applicazione del regola-

mento di esecuzione in materia adot-tato dalla Commissione europea, pre-vista per il 1 aprile 2020, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Gli ulteriori mesi di spe-rimentazione di queste misure consen-tiranno di garantire trasparenza verso i consumatori e valorizzazione dei pro-dotti italiani.

Le tutele, in un primo tempo limitate agli infortuni più gravi, siandarono estendendo

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Questo assetto contributivo è operante dal 2015 ma ha incontrato molte diffi-coltà operative per cui l’erogazione dei contributi alle Aziende agricole assicura-te ha subito considerevoli ritardi. La si-tuazione è stata mitigata dall’intervento dei Consorzi di Difesa del Piemonte che hanno anticipato i contributi non ancora erogati da AGEA sostenendo esposizioni bancarie superiori ai 30 milioni di euro.A fine 2017, a livello nazionale, erano stati pagati da AGEA 130 milioni di euro (OCM vino + PSRN) su 218 milioni at-tesi per l’anno 2015 e 20 milioni di euro

(OCM vino) su 210 milioni per il 2016.Nel 2018 i pagamenti stanno prendendo una netta accelerazione. Infatti AGEA dovrà pagare circa 540 mi-lioni relativi al 2015-2016-2017 ed ac-conto 2018 entro il 31/12/2018 per evita-re il disimpegno automatico delle somme da parte della Commissione europea e la perdita della riserva di performance.Pertanto nei mesi di marzo e aprile sono stati erogati circa 34 milioni relativi al 2015 e circa 30 milioni relativi al 2016 e i pagamenti continueranno a ritmo ser-rato.

In arrivo i contributi AGEA. I pagamenti nel 2018 stanno prendendo una netta accelerazione

Assicurazioni contro le avversità atmosferiche

Confagricoltura informa che a par-tire dal 1° gennaio 2019 scatterà

l’obbligo della fatturazione elettroni-ca, fatta eccezione per la filiera dei carburanti per cui tale obbligo decor-rerà dal 1° luglio di quest’anno. La Legge di Bilancio che ha introdot-to il ricorso alla fatturazione elettro-nica finalizza questa disposizione alla razionalizzazione dei procedimenti per la cessione dei beni e le prestazio-ni di servizi di tutti i settori produttivi e commerciali. La fattura elettronica, che non è la fattura in pdf ed invita per email, di fatto è un insieme di azioni, quali l’emissione, trasmissione, ricezione e conservazione delle fatture che av-verrà attraverso un sistema digitale dell’Agenzia delle Entrate chiamato SDI (Sistema di interscambio). Confagricoltura Vercelli e Biella, tramite la propria società di servizi S.A.F.A. srl, sta approfondendo la problematica sia negli aspetti orga-nizzativi e procedurali che in quelli informatici, al fine di assicurare la at-tività di servizio a favore dei Soci se-condo le nuove disposizioni di legge.

Prepararsi per la fattura elettronica

Assicurazione colture contro le avversità atmosferiche

Contributi UE - Misura 17.1Piano di Sviluppo Rurale Nazionale

Assicurazione dell’uva da vino contro le avversità atmosferiche

Contributo OCM VinoContributi UE - Misura 17.1

Piano di Sviluppo Rurale Nazionale

Zootecnia - Smaltimento carcasse

Contributo Fondo di solidarietà Nazionale

+ Contributo integrativo Regione Piemonte

Zootecnia - EpizoozieContributi UE - Misura 17.1

Piano di Sviluppo Rurale Nazionale

Strutture aziendali (serre - impianti arborei)

Contributo Fondo di solidarietà Nazionale

Le assicurazioni agricole incentivate dai contributi pubblici sono sostenute da varie forme di finanziamento:

Riso: la guerra delle rottureÈ indispensabile una forte azione del Governo italiano verso Bruxelles

Dopo la Cambogia e il Myanmar, con-tro le cui importazioni si è attivata (dopo un pressing che risale dal 2013..) l’inchiesta UE per l’applicazione della clausola di salvaguardia, si è aperto un altro fronte di guerra. Il nemico questa volta un’industria da-nese che ha richiesto alla Commissione europea la sospensione dei dazi sulle rotture di riso.L’Italia, attraverso l’Ente Nazionale Risi, si è subito attivata per bloccare questa richiesta. Esistono infatti già contingenti di im-portazione di riso e di rotture di riso a dazio ridotto e a dazio zero. Inoltre l’Italia può porre tranquillamen-te a disposizione della Danimarca tutte le rotture (e il riso) che gli servono.

Ma ecco un altro motivo di allarme per i risicoltori, che arriva dalle prospettive dalla pac post 2020. Infatti hanno destato serie preoccupa-zioni le anticipazioni sul nuovo bilan-cio UE, all’interno del quale il budget destinato alla futura PAC subirà una riduzione del 5 per cento rispetto all’at-tuale programmazione. Sarà quindi indispensabile una forte azione del Governo italiano verso Bru-xelles per avere nuovamente il premio accoppiato riso al fine di valorizzarne la filiera. Altro spunto di riflessione è la possibile fissazione della soglia del capping a 60 mila euro. Taglio che andrebbe a colpire proprio in misura maggiore le aziende risicole.

Nuovi obblighi ed adempimenti per la imprese agricole. La novità

viene dal Regolamento comunitario n. 679/2016 che entrerà in vigore il pros-simo 25 maggio, in materia di Privacy. Praticamente sono interessate tutte le aziende agricole che trattano dati per-sonali e quindi i dati dei dipendenti e dei fornitori e dei clienti (persone fi-siche). Sulla falsariga della normati-va e delle procedure già sperimentate per la sicurezza del lavoro, le imprese dovranno provvedere a dotarsi di un Documento di valutazione di rischi (DVR) Privacy, dovranno nominare un Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) e, infine, dovranno tene-re un Registro delle attività di tratta-mento (dati). Ma attualmente - avvisa Confagricoltura - molti profili appli-cativi delle nuove disposizioni resta-no ancora estremamente dubbiosi.

Un altro Registro dei trattamenti dati

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Il credito di conduzione sarà ridottoLa Giunta Regionale piemontese ha stanziato 300.000 euro che permet-teranno di ridurre il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1.5 punti rispetto ai tassi correnti. Il programma è rivolto alle imprese agricole attraverso la concessione di un aiuto erogato nell’ambito del re-gime “de minimis” sotto forma di un concorso nel pagamento degli interes-si sui prestiti richiesti dai singoli agri-coltori agli Istituti bancari. Le domande online possono essere presentate entro il prossimo 31 mag-gio 2018. Si tratta del provvedimento meglio

noto come Piano Verde utile per con-sentire una provvista di liquidità fi-nanziaria in un momento nel quale le imprese devono far fronte alle spese per l’avvio della corrente campagna agraria e devono ancora incassare dalle vendite dei prodotti dell’annata agraria scorsa.Il Piano Verde prevede in minimo del prestito finanziabile di 5.000 euro ed un massimo di 80 mila euro. L’entità del prestito massimo per la singola azienda viene modulato in funzione del tipo di coltura e della re-lativa superficie, così come risulta dal Fascicolo aziendale.

La presentazione delle domande dovrà essere entro il 31 maggio 2018. Previsti fino a 8o mila € di prestiti finanziabili

Da inizio maggio Giovanni Demi-chelis, direttore di Confagricol-

tura Piemonte dal 1997, ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. La direzione della federazione regio-nale di Confagricoltura è stata affidata a Valter Parodi, che mantiene l’inca-rico di direttore dell’Unione Agricol-tori di Alessandria. A Giovanni Demi-chelis il ringraziamento per il lavoro svolto e a Valter Parodi gli auguri di una proficua attività al servizio dell’a-gricoltura piemontese.

Giovanni Demichelis in pensione, direzione a Valter Parodi

Convegno di Confagricoltura e CIB sul biometanoLunedì 28 maggio a Carmagnola si approfondiranno produzione, aspetti economici e fiscali del biogas

Nei prossimi anni il comparto dell’al-levamento, per diversificare le pro-prie fonti di reddito, potrà puntare anche sulla produzione di biometano realizzato a partire da matrici di origine agro-zootecnica. Il 20 marzo scorso è entrato in vigore il decreto ministeriale 2 marzo 2018 che incentiva la produzione e la distribu-zione di biocarburanti avanzati e bio-metano avanzato fino al 2022, con un sostegno indicativo di circa 4,7 milioni di euro. La Commissione europea, riconoscen-do l’importanza dei biocarburanti avan-zati prodotti da matrici agricole soste-nibili come il biometano, ha espresso parere favorevole sul decreto.Per il CIB - Consorzio Italiano Biogas

presieduto da Piero Gattoni “si tratta di un momento di svolta dopo una lun-ga battaglia che ci ha visti impegnati in una vasta campagna di sensibilizza-zione sulle caratteristiche di qualità e di sostenibilità del biometano agricolo italiano nei confronti di aziende agri-cole, industrie, decisori pubblici e cit-tadini”. In questo quadro la produzione di bio-metano offrirà al nostro Paese un’im-portante opportunità di crescita nel set-tore delle energie rinnovabili, creando le condizioni per diversificare l’approv-vigionamento in modo pulito e sosteni-bile. “Il biometano - secondo il CIB - potrà favorire la decarbonizzazione del par-co circolante degli autoveicoli con ali-

mentazione a metano, che si stima in 1 milione di mezzi in Italia, senza contare le potenzialità delle riconversioni dei motori diesel in dual fuel, un’opzione immediatamente disponibile e a costi contenuti.”Dei temi legati al biometano agricolo, dalla produzione agli aspetti economi-ci, fino a quelli fiscali, si parlerà lunedì 28 maggio a Carmagnola, alla sala con-vegni della Cascina Vigna, in un con-vegno organizzato da Confagricoltura Piemonte e Consorzio Italiano Biogas. L’appuntamento è dalle 14,30 alle 17,30 con gli interventi già annuncia-ti di Piero Gattoni presidente del CIB, Donato Rotundo e Nicola Caputo, rispettivamente direttori delle aree Am-biente e Fiscale di Confagricoltura.

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Rodolfo Garbellini è il nuovo presiden-te dell’Anpa, l’associazione nazionale che riunisce i pensionati di Confagricol-tura. L’ha eletto oggi l’assemblea degli ‘over 65’ dell’Organizzazione. Il neo presidente, anche al vertice del-la Onlus Senior l’età della saggezza, è di Rovigo, ha 75 anni e ha condotto in affitto, insieme al fratello, un’azienda di circa 140 ettari a indirizzo cerealicolo. È stato a lungo presidente della cantina sociale Consorzio viticoltori polesani. “Molti sono i problemi - ha sottolineato Garbellini - che riguardano i pensiona-ti del settore agricolo del nostro Paese, primo fra tutti quello di definire un si-stema stabile di perequazione delle pen-sioni e in grado di garantire un potere di acquisto adeguato nel tempo per as-sicurare un reddito dignitoso. In questo senso occorre adeguare gli attuali im-porti minimi di pensione agli standard europei indicati nella Carta Sociale Eu-ropea. Come associazione continueremo a muoverci in tal senso”.“Il ruolo e l’importanza dell’associazio-ne Pensionati all’interno di Confagri-coltura - ha ricordato Angelo Santori, segretario nazionale e vicepresidente vicario di ANPA Confagricoltura - è cre-

sciuto sia al centro sia sul territorio. Il nostro impegno è forte per far applicare le politiche a favore degli anziani e dei pensionati elaborate a livello europeo e praticamente a costo zero per il Paese; come la non discriminazione nei con-fronti delle persona anziane, l’esclusio-ne sociale, l’invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale. Serve

L’assembrela ‘over 65’ di confagricoltura elegge il nuovo vertice. Garbellini: il ruolo dei pensionati è cresciuto

Garbellini nuovo presidente pensionati

una maggiore attenzione per l’efficacia del sistema sanitario nazionale che, tra liste d’attesa, limitazione di esenzioni ed altre criticità, è sempre meno fruibile per anziani e pensionati”.Due i piemontesi nel rinnovato consiglio nazionale: Maria Daville della provin-cia di Alessandria e Remo Tortone della provincia di Cuneo.

Progetto Nocciola Italia Confagricoltura-FerreroL’obiettivo è quello di creare un sistema di sviluppo territoriale attraverso il sostegno degli imprenditori agricoli

Confagricoltura sostiene la produzione delle nocciole, in collaborazione con il Gruppo Ferrero, sviluppando un proget-to di Filiera. Il progetto congiunto mira a sviluppare una produzione corilicola 100% italiana, attraverso la creazione di un sistema di sviluppo territoriale, condiviso con gli attori della filiera, attraverso un sostegno agli imprenditori agricoli italiani.Il Progetto nazionale di filiera corilicola può trovare “terreno fertile” anche nelle nostra provincia con particolare riferi-mento al Biellese, essendo una opportu-nità per la diversificazione agricola del nostro territorio.L’Italia è il secondo produttore mondia-le di nocciole, con ottime prospettive di crescita grazie ad un territorio particolar-mente vocato alla coltivazione di noccio-le di qualità e con una quota di mercato di circa il 12% della produzione globale di nocciola; segue a distanza la Turchia che rappresenta il 70% del mercato com-plessivo.

Ad oggi in Italia vengono dedicati oltre 70.000 ettari di terreno alla coltura del-la nocciola, con una produzione media di nocciola in guscio di circa 110.000 t/anno (dato medio/anno ultimi 10 anni).

Il Progetto Nocciola Italia, intende crea-re le condizioni per una concreta oppor-tunità di riconversione e valorizzazione di ampie superfici del territorio seguendo i princìpi cardine di:• Valorizzazione vivaistica, fondamen-

tale per costituire nuovi frutteti con le opportune garanzie fitosanitarie e di futura redditività;

• Qualificazione terreni, per produrre mappe di vocazionalità in accordo con le Regioni proprietarie dei dati di base

ed individuare così i migliori areali da destinare a questa nuova filiera;

• Tracciabilità e sostenibilità, caratteristi-che fondamentali per la valorizzazione delle produzioni di una agricoltura che guarda al futuro;

• Accordo di filiera, per sostenere il pro-getto mediante un impegno all’acqui-sto delle produzioni nel lungo periodo.

A livello nazionale, l’obiettivo auspi-cato dal Piano Nocciola Italia è quello che, entro il 2025, 20.000 ettari di nuove piantagioni di noccioleto (+30% circa dell’attuale superficie) possano essere sviluppate. Sebbene la Ferrero Hazel-nut Company soddisfi i propri bisogni di nocciole fornendosi da aree produtti-ve localizzate in varie parti del mondo, mediante il Progetto Nocciola Italia una specifica attenzione sarà rivolta alla pro-duzione italiana. Ferrero Hazelnut Company mette a di-sposizione di tutta la filiera il proprio Know How, basato su una lunga tradi-zione e conoscenza del settore corilicolo.

Entro il 2025 si punta ad aumentare del 30%le piantagionidi noccioleto

Angelo Santori e Rodolfo Garbellini

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A Casale Monferrato il 13 aprile 2018 è mancato

Mario Comoglioanni 79

Alla moglie Rosa Alzola , ai figli Fran-cesca e Massimo Comoglio con le ri-spettive famiglie - associati di Motta dei Conti - giungano le più sentite con-doglianze di Confagricoltura Vercelli e Biella

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Il Presidente, il Direttore, il Vice Di-rettore e tutto il Personale dipendente di Confagricoltura Vercelli e Biella e S.A.F.A. s.r.l. partecipano al grave lutto che ha colpito la Signora Anna Corona - addetta al Patronato ENAPA di Biella - per la perdita del papà

Giacomo Corona

ed esprimono a Lei, alla Sua mamma Iolanda ed a tutta la Sua Famiglia le più sentite condoglianze.

Biella, 14 aprile 2018

Su indicazione della figlia Anna Coro-na, è stato bonificato alla Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo “ di Biella quanto raccolto dai Colle-

LUTTI

La pubblicazione dei piccoli annun-ci nella rubrica “Compro / Vendo” su L’AGRICOLTORE è comple-tamente gratuita per gli Associati dell’Unione Agricoltori. Ogni annuncio verrà pubblicato tre volte, automaticamente, salvo comunicazione di disdetta da parte del diretto interessato.

Per informazioni rivolgersi alla Se-greteria dell’Unione Agricoltori in Vercelli - Piazza Zumaglini n. 14 - tel. 0161 250831 fax 0161 56231 E-mail: [email protected]

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Mensile di informazione tecnica ed economicadell’Unione Interprovinciale degli Agricoltoridi Vercelli e Biella.

Anno 91° - N°5 - Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23/03/1966 n° 7.Testata in comodato all’Editore FINAGRI S.r.l. - C.F. 01260690027 [email protected]

Direzione e amministrazione: Piazza Zumaglini, 14 - 13100 Vercelli. Tel. 0161 250831 - 259388. Fax 0161 56231 - [email protected]

Direttore responsabile: Paolo Guttardi

Impostazione Grafica: LCV - Case Sparse, 202 - Zona A - 13100 Vercelli.

ghi in memoria del suo Papà.

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A Vercelli il 15/04/2018 è improvvisa-mente mancato

Tommaso Fràanni 81

A tutta la Famiglia Frà e in particolare alla moglie Rita Bertolone con il figlio Gian Mario Frà - conduttori della azien-da agricola Cascina Barbera di Bianzè, giungano le più sentite condoglianze di Confagricoltura Vercelli e Biella, del Condifesa Vercelli Due, dell’ANGA Sezione di Vercelli, dell’ANPA Pensio-nati di Vercelli e Biella e dell’Associa-zione Donne & Riso .

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L’Associazione Donne e Riso parteci-pano al lutto che ha colpito l’associata Marilena Garlanda Mezza per la perdi-ta della mamma

Rosa Bianchetti Garlanda

ed esprimono alla Famiglia Mezza e alla famiglia Garlanda le più sentite condoglianze.

Vercelli, 9 maggio 2018

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Dopo il seminario di ottobre su web re-putation e fake news alla LUISS a Roma e dopo il convegno sulla finanza sosteni-bile (tenutosi l’altro ieri a Milano per in-dividuare nuovi strumenti finanziari per il nostro made in Italy), Agronetwork - l’associazione per i progetti dell’agroin-dustria costituita da Confagricoltura, No-misma e Università LUISS Guido Carli per porre nuove basi nei progetti e nei rapporti di filiera - ha riunito gli impren-ditori agricoli a CIBUS per presentare i prodotti innovativi freschi e freschissimi alla Distribuzione Moderna.Oltre a Confagricoltura, Nomisma e Lu-iss, hanno già aderito all’associazione le imprese: Heineken, Pancrazio, S. Mar-gherita, Rago, Folonari, Monini, British American Tobacco, Casale, Iccrea Cre-dito Cooperativo, Agriconsulting nonché l’Università di Torino.“L’obiettivo principale dell’associazio-ne - ha rilevato Rosario Rago, membro di giunta Confagricoltura e fondatore di Agronetwork - è il consolidamento del principale settore del Paese e la costitu-

zione di una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le no-stre eccellenze all’estero, anche lontano. Ciò potrà avvenire attraverso l’appro-fondimento della progettualità di filiera, la creazione di reti, la realizzazione di iniziative, fiere ed eventi per il made in Italy e per l’innovazione”.Obiettivo del seminario sui prodotti in-novativi a CIBUS è quello di delineare lo scenario e le nuove dinamiche del set-tore dei prodotti freschi e freschissimi, per analizzare le potenzialità e le strate-gie di crescita sia aziendali che di filiera, nei rapporti con la distribuzione e con il consumatore. “Da una parte la spinta innovativa dei nostri imprenditori, dall’altra l’interesse della Distribuzione Moderna nel presen-tare al consumatore finale delle novità produttive nel banco fresco e freschis-simo - aveva detto il presidente di Con-fagricoltura Massimiliano Giansanti - consente di offrire nuove opportunità di ricerca e sviluppo ai nostri associati e nuovi business da far crescere nel breve

Il dialogo con la distribuzione moderna. L’esperienza di Agronetwork a disposizione delle eccellenze italiane

Prodotti innovativi in confagricolturamedio periodo”.Nella prima relazione, Emanuele Di Faustino di Nomisma, ha descritto i driver del mercato, a seguito dell’inter-vento introduttivo di Daniele Rossi - se-gretario generale di AgroNetwork - che ha posto la questione delle politiche per l’innovazione nell’Agri Food.In evidenza le testimonianze di impren-ditori agricoli decisamente innovativi: dalle nuove insalate alle carote blu, dalle patate resilienti ai carciofi pieni di an-tiossidanti, dalle centrifughe di frutti di bosco all’aglio rosso.I dati a consuntivo 2017 sono confortan-ti. Oltre 58 mld di euro la produzione lor-da vendibile dell’agricoltura (+3,2 %), 137 mld di euro di fatturato industriale (+ 3,6 %), ben 40 mld di nostra agricol-tura ed industria destinati all’export (ben +7,0%), 236 mld di euro i consumi ali-mentari interni in Italia (156 mld in casa e 80 mld nella ristorazione); tutto con segno più, nonostante le difficoltà che incontrano quotidianamente gli impren-ditori”.

Legge di bilancio: le regole per gli enoturismiUn decreto elenca tutte le attività enoturistiche, i requisiti e gli standard di servizio per gli operatori

Confagricoltura ricorda che la legge di Bilancio n.205 del 27 dicembre 2017, comma da 502 a 505, definisce la di-sciplina dell’enoturismo ne stabilisce i vantaggi di natura fiscale e rimanda ad un successivo decreto ministeriale le la definizione dei requisiti e standard mi-nimi per svolgere le attività enoturisti-che. In ottemperanza a tale previsioni è stato predisposto un Decreto ministeria-le che si compone di due articoli.Nel primo si esplicitano le “attività enoturistiche” ovvero le attività for-mative ed informative rivolte alle pro-duzioni vitivinicole del territorio, le ini-ziative di carattere didattico, culturale e ricreativo svolte nelle cantine e nei vigneti i servizi di degustazione e com-mercializzazione delle produzioni viti-vinicole aziendali. Il secondo articolo prevede, in dieci punti, i requisiti e gli standard di servizio per gli operatori che svolgono attività enoturistiche. Essi sono relativi alle giornate di aper-tura settimanale, alle modalità di pre-notazione visite o di pubblicizzazione delle attività , alle caratteristiche degli ambienti dedicati alle attività e alle competenze e servizi svolti dal perso-

nale addetto all’accoglienza e alla de-gustazione e commercializzazione dei prodotti. L’articolo disciplina anche la tipologia di alimenti proposti in abbi-namento alle degustazioni vinicole che devono essere già pronti per il consumo e prevalentemente a indicazione geo-grafica o presenti nell’elenco dei pro-dotti agroalimentari tradizionali pubbli-cato dal MIPAAF.

Le Regioni e Province autonome po-tranno promuovere la formazione teori-co pratica per le aziende e per gli addetti e istituire elenchi regionali di operatori che svolgono l’attività enoturistica.Per avviare l’attività i soggetti interes-sati, in possesso dei requisiti previsti, dovranno presentare ai propri Comuni di competenza una Segnalazione Certi-ficata di Inizio Attività.

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