Marra - Denuncia 18.6 Signoraggio

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    --Cap. 1) Le eventuali obiezioni in tema di signorag-gio, sovranità monetaria internazionale ecc.

    È dall’inizio del 2007 che, nelle citazioni dei miei clienticontro le banche, chiedo – quale domanda principale –che il giudice dichiari non dovuto alcunché alla bancastante il signoraggio, ed uso, per motivare la richiesta,gli argomenti di cui a questa denuncia, traendoli inte-gralmente dal mio documento in materia del 1.1.2007.Citazioni in cui, solo in subordine, chiedo restituirsiquanto indebitamente trattenuto dalle banche per ana-tocismo, commissioni di massimo scoperto, accreditotardivo della valuta, usura ecc.Domanda principale sul signoraggio n qui mai ac-colta, benché sia forse servita a causare nei giudicantiun qualche senso di colpa che potrebbe averli resi piùaperti alle domande subordinate.Ho pertanto avuto modo di leggere, nelle memorie di-fensive delle banche, oltre che nelle sentenze, le obie-zioni dei principali avvocati italiani, senza mai legger- vi nulla che abbia reso necessaria alcuna modica diquanto ho scritto in quel documento.Documento del 1.1.2007 scaricabile da www.signorag-gio.it che ho invece modicato molte volte per sempli-carlo ed abbreviarlo no a ridurlo ad una sola pagina.

    Perché il signoraggio – salvo le sue imperscrutabili va-lenze psichiatriche di massa – è più difficile da credereche da capire. Al punto che, anziché scriverci un libro,come qualche amico editore insiste a chiedermi, cer-cherei di ridurre il documento a mezza pagina.

    Signoraggio del quale ho denito un aspetto ritengoindispensabile per capirlo realmente, cioè l’invera-mento del denaro.

    --Cap 2) Le ‘chirurgie assolutorie’, ovvero incosti-tuzionalità – stante l’ormai pacica e conclamata vastità della corruzione dei giudici – dell’art 1 delcpp, laddove non prevede un sistema di controllopreventivo della loro onestà, e della loro terzietà ri-spetto alle singole cause, mediante un questionarioauto-certicativo periodico controllato da un appo-sito organismo.

    Il rischio, nelle denunce relative a crimini in cui sianocoinvolti i poteri che notoriamente governano (anche)la magistratura, è che divengano l’occasione per rea-lizzare ‘chirurgie assolutorie’ atte a ricostruire, per viagiudiziaria, gli imeni delle più improbabili verginità.È pacica infatti – per ammissione degli stessi massi-mi rappresentati della magistratura – l’esistenza di ungrave ‘problema morale’ in ambito anche giudiziario.Né potrebbe essere diversamente, non potendosi cer-to dubitare che la generale corruzione non possa cheessere basata – o non potrebbe sussistere – sulla corru-zione degli stessi giudici.Una corruzione materiale della grande maggioranzadei giudici aggravata da una collusione culturale cate-

    PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA

    L’avv. Alfonso Luigi Marra denuncia quanto segue.

    OGGETTO: Denuncia dei reati di cui all’articolata fenomenologia criminale detta si-gnoraggio. Richiesta di sequestro, consca, esproprio, delle quote illecitamente privatedella Banca d’Italia e della BCE, nonché dei proventi illeciti dell’iscriversi al passivo ildenaro creato dal nulla a costo zero, e di punizione dei rei. Inapplicabilità dei privilegi edelle immunità previsti per la BCE dall’art. 40 del Protocollo non rientrando gli atti e i

    fatti denunciati tra quelli « necessari per l’assolvimento dei propri compiti ».

    Avv. Alfonso Luigi Marratel 3881207655

    mail: [email protected]: studio.marra.it

    Denuncia contro il signorag-gio da presentare nella mani-festazione del 18.6.16, a Roma,

    contro la magistratura.

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    goriale alla quale i pur numerosi magistrati che fannoeccezione non riescono a porre alcun rimedio, quan-tomeno in relazione ai grandi crimini dei poteri, la cuiperpetrazione è inconfutabile continui ininterrotta edindisturbata da sempre.Né varrebbe l’obiezione di un’impossibilità per la ma-gistratura di fronteggiare l’enorme lavoro di perseguirelo spaventoso intreccio di crimini in cui si è convertitala vita del Paese, perché la soluzione è così semplice danon sfuggire a nessuno.Basterebbe infatti, ovviamente, perseguire i princi-pali dieci o venti crimini nazionali, a partire dal si-gnoraggio, per causare la ne della stragrande mag-gioranza degli altri, come con dei pesci che, toltaglil’acqua, continuerebbero a dibattersi solo per poco .Un’amplissima corruzione giudiziaria che rende pale-se l’incostituzionalità dell’art. 1 del cpp, per contrastocon pressoché tutta la Costituzione, a partire dall’art.111 (parità delle parti, terzietà ed imparzialità del giu-dice), laddovenon predispone mezzi per accertare,già dal momento dell’assegnazione delle cause e delleindagini, l’onestà, in generale, del PM e del Giudice, el’effettiva sussistenza della loro terzietà ed imparzialitàin relazione ad ogni singola causa o indagine.Accertamento da farsi mediante il facile ed indo-lore sistema di istituire un adeguato questionarioauto-certicativo ed un corrispondente, anch’essoadeguato, sistema di continue, discrete, veriche in-crociate .Già in generale, infatti, data l’assoluta specialità dellafunzione dei magistrati, è un abuso non sia comunqueprevisto un sistema di garanzia.Abuso oggi però insopportabile, vista la situazione dapresunzione iuris tantum della corruzione del magi-strato, e pertanto da inversione, non a suo carico, maa carico dello Stato, dell’onere di provare, alle parti, lasua onestà.Un controllo preventivo dell’onestà che, oltretutto, afronte degli enormi vantaggi, avrebbe effetti limitativinulli del diritto alla privatezza dei giudici.Nulli perché, facendo mia un’espressione tipica loro,sarebbe una rinunzia a nulla, quando nulla si avesse danascondere, così come nella maniera più assoluta deveessere per questa specialissima categoria di cittadini.Siamo cioè difronte ad un caso in cui il diritto dei citta-dini alla garanzia dell’onestà dei giudici richiede il do-

    vere dei giudici di cedere parti insignicanti della loroprivatezza.Dubbi sull’attendibilità del giudice che, in una vicen-da come questa, nascono già in relazione ai criteri per

    assegnarla, non sussistendo una legge che li ssi, edessendo ovvio che, in mancanza,l’assegnare le causead un giudice piuttosto che ad un altro possa esserestrumento di predeterminazione dell’esito .Denunzia questa che, non essendovi per ora rimedioalla mancanza di criteri obbligatori, chiedo non sia as-segnata, in virtù di solo asseriti automatismi, inesisten-ti in cause come queste, ad un giudice massone (né, osoaugurarmi, lo-bancario, che è come dire massone), o,peggio, poco valoroso.Un giudice non massone perchénon è più accettabilel’esistenza di giudici ed avvocati massoni (specie poi traquelli di Stato) che, se sono massoni, non possono al-lora che concordare le decisioni nel segreto delle logge.Problema della corruzione giudiziaria circa le cui solu-zioni mi sono negli anni lungamente interrogato giun-gendo alla ne a quella descritta perché stimolatovi daltrovarmi di fronte a cause in cui, per la loro gravità,il magistrato scelto, quand’anche onesto, e la statisticanon conforta, arduamente potrebbe essere sereno, perlesicure blandizie e/o minacce di cui di certo ogni vol-ta lo si accerchierebbe; sempre che, già a priori, nonsia stato scelto in funzione del ne di archiviare o diassolvere.Una causa questa in cui i rei hanno in pugno, non soloil Paese e la magistratura italiana, ma il mondo, a par-tire dai media.Una drammatica corruzione dei giudici avverso laquale avevo in passato ipotizzato l’istituzione di tribu-nali fatti in parte di non giudici; come previsto dall’art.102 della C (Costituzione).Una soluzione anche circa la quale ho sollevato più vol-te, no in Cassazione, un mai accolto dubbio di costi-tuzionalità dell’art. 1 del cpc non disponendo esso che igiudici non debbano giudicarsi tra loro: una soluzioneda perseguire anch’essa, ma insufficiente.Ecco così che, ad una migliore riessione, sono giuntoalla conclusione della necessità di detto sistema di det-tagliata autocerticazione dei giudici e di non menoaccurata verica ad opera di un organo composto dasoggetti terzi.Detto quindi che, in caso di rimessione alla CorteCostituzionale, si chiede una decisionead horas del-la questione di costituzionalità, perché n l’ultimo deicittadini ha diritto di urlare il suo sdegno per l’invere-condia della‘politicità’ della Corte e per le sue sentenzeo condizionate o pronunziate ‘con calma’ affinché leleggi illegittime possano vigere nché occorre, o an-che tra una pronunzia di incostituzionalità e l’altra, sieccepisce pertanto la non manifesta infondatezza dellaquestione di costituzionalità dell’art. 1 del cpp laddove

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    – stante la diffusa e conclamata corruzione giudiziaria,ed anche a prescindere da essa, perché il controllo digaranzia è in ogni caso dovuto – non tiene conto del-la necessità di accertare mediante strumenti adeguatil’onestà del giudice, ed è perciò in contrasto con tuttigli articoli della Costituzione, facendo venir meno, ingenerale, la possibilità di corretto esercizio della fun-

    zione dell’autorità giudiziaria, ed in particolare con iseguenti:Art. 1:«L’Italia è una Repubblica democratica, fondatasul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la eser-cita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Perchéuna magistratura scontatamente corrotta non difendela democrazia, il diritto al lavoro e la sovranità popo-lare, ma copre i poteri affinché non paghino le conse-guenze del violarli.Art. 2:«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti in-violabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazio-ni sociali ove si svolge la sua personalità». Perché unamagistratura scontatamente corrotta garantisce solol’intoccabilità dei suoi privilegi.Art. 3:«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sonoeguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, dirazza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, dicondizioni personali e sociali». Perché una magistraturascontatamente corrotta aumenta la debolezza dei citta-dini per facilitarne sfruttamento.

    Art. 7:«Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani» . Perché una ma-gistratura scontatamente corrotta fa sì che lo Stato siaasservito ai poteri con i quali è collusa.Art. 9:«La Repubblica promuove lo sviluppo della cul-tura e la ricerca scientica e tecnica». Perché una ma-gistratura scontatamente corrotta promuove il vizio el’incultura per così indebolire la Nazione.Art. 10:«L’ordinamento giuridico italiano si conformaalle norme del diritto internazionale» . Perché una ma-gistratura scontatamente corrotta usa l’ordinamentoper rafforzare il controllo della società da parte degliapparati e delle burocrazie internazionali insieme allequali delinque in favore delle lobby.Art. 13:«La libertà personale è inviolabile. Non è am-messa forma alcuna di detenzione, di ispezione o per-quisizione personale, né qualsiasi altra restrizione dellalibertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge».Perché una magistratura scontatamente corrotta usa

    gli abusi contro la libertà personale come strumentoper estorcere, ricattare e generare la paura di cui ha bi-sogno per i suoi di ni di predominio.Art. 18:«Sono proibite le associazioni segrete e quelle

    che perseguono, anche indirettamente, scopi politici me-diante organizzazioni di carattere militare» . Perché unamagistratura scontatamente corrotta è parte integrantee garante della massoneria deviata in generale e pedo-lo satanica in particolare, nonché dei ‘club’, a partiredalle organizzazioni criminali bilderberg e trilatere.Art 24:«Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto in-violabile in ogni stato e grado del procedimento. Sonoassicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. Lalegge determina le condizioni e i modi per la riparazionedegli errori giudiziari». Perché una magistratura scon-tatamente corrotta sa che la civiltà è glia del controllo,e si adopera quindi per accrescere le disfunzioni dellagiustizia, contrastare il diritto di difesa ed osteggiare lacorrezione degli errori e l’accesso alla giustizia.

    Art. 32:«La Repubblica tutela la salute come fondamen-tale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti» . Perché una ma-gistratura scontatamente corrotta assicura il diritto allasalute solo a sé ed ai suoi.Art. 35:«La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni». Perché una magistratura scon-tatamente corrotta tutela solo i suoi ozi.Art. 36:«Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ein ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famigliaun’esistenza libera e dignitosa». Perché una magistra-tura scontatamente corrotta è contraria allo sviluppodella libertà e della dignità potendo esse causare che lasocietà si ribelli.Art. 37:«La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al la-voratore ... La Repubblica tutela il lavoro dei minori» .Perché una magistratura scontatamente corrotta nontutela altre donne e minori che i suoi.

    Art. 38:«Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto deimezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento eall’assistenza sociale». Perché una magistratura sconta-tamente corrotta non tutela altri inabili che i suoi.Art. 41:«L’iniziativa economica ... non può svolgersi incontrasto con l’utilità sociale o in modo da recare dannoalla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La leg- ge determina i programmi e i controlli opportuni perchél’attività economica pubblica e privata possa essere in-dirizzata e coordinata a ni sociali» . Perché una ma-

    gistratura scontatamente corrotta radicalizza la subor-dinazione dell’uomo all’economia, cioè il consumismo,anziché dell’economia all’uomo, cioè l’umanesimo.Art. 42:«La proprietà privata è riconosciuta e garantita

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    dalla legge». Perché una magistratura scontatamentecorrotta, pur di riscuotere indisturbata le sue alte re-tribuzioni nette ed i suoi corrispettivi illeciti, consenteche banche, lobby, burocrazie, Equitalia, usurpino laricchezza delle genti in tutti i modi, compresa la scali-tà, nonostante sappia che i tributi sono solo un illecitofrutto del signoraggio.

    Art. 44:«La legge ... aiuta la piccola e la media pro- prietà». Perché una magistratura scontatamente cor-rotta aiuta solo sé, i suoi, chi la favorisce e chi la paga.Art. 47:«La Repubblica incoraggia e tutela il risparmioin tutte le sue forme; disciplina, coordina e controllal’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietàdiretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimentoazionario nei grandi complessi produttivi del Paese» .Perché una magistratura scontatamente corrotta è al

    soldo delle banche e delle nanziarie, e si adopera af-nché possano rubare il risparmio, il credito e la pro-prietà dei cittadini.Art. 51:«Tutti i cittadini ... possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglian-za». Perché una magistratura scontatamente corrottausa il suo potere di ricatto per accaparrarsi, per sé e peri suoi, tutte le posizioni che può negli uffici pubblici.Art. 53:«Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbli-che in ragione della loro capacità contributiva. Il sistematributario è informato a criteri di progressività» . Perchéuna magistratura scontatamente corrotta non si curané dell’equità scale né dell’illiceità delle tasse, ma solodi rastrellare denaro, agi e vantaggi indenni da tributi.Art. 100:«Il Consiglio di Stato è organo di consulen-za giuridico-amministrativa e di tutela della giustizianell’amministrazione. La Corte dei conti esercita il con-trollo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, eanche quello successivo sulla gestione del bilancio delloStato». Perché una magistratura scontatamente corrot-

    ta non consiglia né controlla né la PA né il governo, ma vi collude e spartisce con essi i proventi delle ruberie.Art. 101:«La giustizia è amministrata in nome del po- polo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge». Perchéuna magistratura scontatamente corrotta non giudicain nome del popolo, strumentalizza le leggi, ed usa igiudizi per ricavarne protti piegando il popolo al nedel loro perseguimento.Art. 104:«La magistratura costituisce un ordine auto-nomo e indipendente da ogni altro potere» . Perché una

    magistratura scontatamente corrotta è autonoma o as-servita secondo i casi.Art. 108:«La legge assicura l’indipendenza dei giudicidelle giurisdizioni speciali, del pubblico ministero presso

    di esse, e degli estranei che partecipano all’amministra-zione della giustizia». Perché una magistratura sconta-tamente corrotta non assicura che la legge assicuri lasua indipendenza, ma la amministra nel suo interesse.Art. 111:«Ogni processo si svolge nel contraddittorio trale parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo eimparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata» .Perché una magistratura scontatamente corrotta hain odio il veloce e buon funzionamento della giustiziaperché causerebbe la crisi del regime di cui è parte.Art. 112:«Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercita-re l’azione penale». Perché una magistratura scontata-mente corrotta agevola l’uso notoriamente arbitrarioed opportunistico dell’azione penale da parte dei PMperché è uno degli strumenti attraverso i quali si assi-cura il controllo della società.Art. 113:«Contro gli atti della pubblica amministrazio-ne è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei dirittie degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdi-zione ordinaria o amministrativa» . Perché una magi-stratura scontatamente corrotta usa la pubblica ammi-nistrazione come una sua proprietà.Art. 117:«La potestà legislativa è esercitata dallo Statoe dalle Regioni nel rispetto della Costituzione». Perchéuna magistratura scontatamente corrotta ha bisognoche la potestà legislativa sia controllata dai poteri,nonché di controllarla essa stessa per tutto quanto lariguarda da vicino.Art. 134:«La Corte costituzionale giudica sulle contro-versie relative alla legittimità costituzionale delle leggi edegli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regio-ni». Perché una magistratura scontatamente corrottausa la Corte Costituzionale per coprire le condotte le-gislative illecite che il Parlamento pone in essere sottola guida delle lobby.Art. 139:«La forma repubblicana non può essere ogget-to di revisione costituzionale». Perché una magistraturascontatamente corrotta, se le lobby la pagano, non im-pedisce nemmeno la restaurazione della monarchia.

    -Una probabilità così alta, quella che sia corrotto ancheil tuo giudice, che tacerne sarebbe imperizia difensiva,perché equivarrebbe a dare all’eventuale corruzione il vantaggio di potersi esplicare in libertà, vanicandocosì tutto quant’altro sosterresti.Perché se, in certi tipi di cause (quelle che contano), il

    nemico da battere è spesso proprio il giudice, è controlui che debbono, innanzitutto, volgersi gli sforzi di undifensore valoroso.Cause che contano perché molti magistrati, per cir-

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    condarsi di un’aura di onestà da sfruttare quando valgala pena, praticano l’‘onestà’ quando vi sia poco da am-bire; ma una parte, attrice o convenuta che sia, potentee scaltra, sa cosa fare, e sa che, statisticamente, è facileche il suo giudice sia tra i dediti all’attesa di buone oc-casioni per vendersi.Corruzione dalla quale è quindi sacrosanto ed onore- vole difendersi cominciando dall’insorgere contro ilprimo degli abusi:imporci di tacerne nonostante sianotoria!Una drammatica situazione in cui,n quando non saràistituito l’indispensabile sistema di controllo dell’onestàdei giudici di cui ho detto, chi abbia a cuore la dignitàdovrà far da sé e, se vede i segni della corruzione, af-frontare il giudice della sua causa con tutta la veemenzadi cui è capace – non direi denunciandolo penalmente,perché è noto che molti PM fanno delle denunce ciò

    che vogliono – mapromuovendo, non appena sussi-stano i presupposti, cause civili, per danni, contro ilMinistero della Giustizia .Impegnandosi altresì, come mi impegno io a ni dibuon esempio, ove occorra, a proseguire nello stessomodo contro gli ulteriori giudici ai quali venissero af-dati i giudizi, nché non se ne trovi uno onesto o n-ché una nuova politica non li costringa tutti all’onestàcon il sistema di controllo che ho proposto.Né mi sfugge che quella alla quale mi accingo non èuna causa, ma una lotta contro un mostro che ha benpiù delle sette teste dell’idra erculea, perché il mostrodell’odierna corruzione teste ne ha centinaia di milioni,essendo radicato nelle coscienze anche degli onesti.Anche nelle coscienze degli onesti perché vige ormaila cultura dell’abiezione e, volenti o nolenti, bisogna inqualche modo aderirvi, sia pure solo nel senso di orga-nizzarsi per non doverla troppo subire, perché la ‘me-diazione culturale’ avviene all’interno di un rapporto discontro sociale divenuto così violento che essere liberi

    ribellandosi alla cultura, come feci io nella primaveradel 1984, diverrà possibile solo da ora che la catastrofeclimatica sta per costringerci, per la prima volta nellastoria dell’umanità, all’intelligenza.

    --Cap. 3) La vicenda del signoraggio dal 1.1.2007. Lagrave responsabilità penale, oltre che morale, di am-

    biti deviati, per gli anni di ritardo nell’affrontarlo.

    Devo, anche per tuziorismo, aggiungere questo capi-tolo per sgombrare il campo, in tema di signoraggio e

    di moneta, da alcuni ‘mantra’ dolosamente creati e dif-fusi, nell’interesse delle banche, da occulte ‘menti raf-nate’, per confondere l’opinione pubblica e dirottarlasul binario morto della ‘rivoluzione per non cambiare’.Mantra di tipo populistico, anzi popolinistico, pra-ticamente plebeo, perché purtroppo la società, salvol’eccezione di un’esigua, emarginata minoranza, anzi-ché conquistare una sempre maggiore dignità ed er-gersi quale Popolo, come farà ora costrettavi dalla ca-tastrofe climatica, è andata perdendo anche la dignitàche aveva, divenendo trasversalmente, dai diseredatiai vertici delle caste, dagli avvocati ai magistrati, dagli‘intellettuali’ agli ‘scienziati’, dai padroni del mondo ailoro lacchè, una nuova, informe, sempre più invere-conda plebe. Una plebe commoventemente disperata,dolente, e tuttavia irriducibilmente viziosa, untuosa,irriguardosa, mostruosamente compiaciuta della sua

    abdicazione culturale.Mantra che non possono certo confondere il PM o ilGiudice, né implicano dubbi sull’illiceità dell’articolatafenomenologia detta ‘signoraggio’, ma sono stati sfrut-tati per rallentare ed indebolire, sottraendole consen-so, la lotta per la consca delle quote private delle Ban-ca d’Italia e della BCE.Ritardi gravissimi che ho il dovere di denunciare perragioni pubbliche, tanto più che congurano reati.Reati di cui è arduo si riesca ad individuare i mandanti,e di cui sarebbe forse più facile individuare gli esecuto-ri, che però rilevano poco e sono tali da non consenti-re, dal punto di vista dell’elemento psicologico dei reati,di misurare se in loro abbia giocato più l’ingenuità, lastupidità, l’opportunismo o la delinquenzialità.Non per negligenza, infatti, ma per le troppe difficoltàfrappostemi, non ho potuto procedere già da anni aduna manifestazione di protesta contro la magistraturaper l’omessa consca, e presentare una denunzia comequesta.

    Una lotta, armato solo delle mie carte, contro mostriubiquitari, impalpabili, inafferrabili, ogni cui cellula èun uomo o una donna in carne ed ossa punto nel vivodi quelli che ritiene erroneamente essere i suoi interessidi fondo.Solo nell’estate 2015, ad esempio, dalla ricostruzionedi fatti e circostanze appresi via via, con molto ritardo,sono riuscito a capire a fondo ed a ssare in un docu-mento quest’azione diversiva usata per carpire la buo-na fede popolare.

    Fu subito chiaro, in sostanza, dal 2007, che, ai ni dellaconsca, non occorreva che un nuovo ‘Di Pietro’ che lachiedesse, ed un Giudice che la disponesse.

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    In dettaglio occorreva ‘semplicemente’:→il sequestro poi consca poi esproprio delle quote pri- vate della Banca d’Italia, che avrebbe comportato l’e-sproprio anche di quel 15% circa di sua proprietà dellaBCE;→il sequestro poi consca poi esproprio delle quote

    private della BCE, più complesso (ma la nostra ma-gistratura sa sempre come raggiungere dei legittimiobiettivi), ma parimenti legittimo di fronte ai suoi stra-ordinari crimini in danno anche dell’Italia;→in ogni caso, il perseguimento, ed ogni altro provve-dimento connesso, derivato o conseguente, dei moltireati comuni commessi da esponenti della BCE – an-che in Italia e/o con italiani, in regime di associazionemaosa o non – in ambito monetario, governativo elegislativo, ma al fuori dell’ambito di applicabilità deiprivilegi e delle immunità di cui all’art. 40 del Protocol-lo dello statuto del Sistema europeo di banche centralie della BCE (che recita:«La BCE benecia sul territoriodegli stati membri dei privilegi e delle immunità neces-sari per l’assolvimento dei propri compiti ..»;→la repressione del falso bilancio (più che ‘falso in bi-lancio’) congurato dall’iscriversi al passivo il denarocreato dal nulla, in sede primaria dalle banche centrali,ed in sede secondaria dalle banche di credito, per poi‘pareggiare’ iscrivendosi all’attivo i corrispettivi; non-ché il sequestro, consca, esproprio dei suoi illecitiproventi;→l’arresto, in Italia ed in Europa, nel contesto bancario,governativo ed in generale istituzionale, dei responsa-bili apicali di detti reati.

    -PM e Giudici coraggiosi e determinati che sarebberoemersi a iosa se non si fosse riusciti a fermare la dif-fusione e l’omologazione sociale di queste tesi, per cui,iniziò subito, detto fatto (alle banche non mancanocerto gli uomini e i mezzi), il varo dei diversivi.Provvedimenti giudiziari semplici, quelli che chiedevo,ma che avrebbero fatto esplodere quel confronto so-ciale che avrebbe poi travolto l’intero sistema signorag-gistico, ed avrebbero consentito all’Europa, agli USA,al mondo, di appropriarsi delle loro monete, strappan-dole dalle mani dei privati proprietari della banchecentrali, oltre che di credito (i soli Rothschild e Rocke-feller controllano non molto meno di un migliaio dibanche, centrali e non, tra cui le principali: entità checomprano e vendono – come fossero merci – governi,trattati internazionali, Costituzioni, leggi ordinarie emagistrature).Perché il sistema signoraggistico vige ovunque, anchedove la banche sono pubbliche, vigendo comunque

    ovunque il descritto falso in bilancio, attraverso il qualele cosche che stanno dietro le banche si appropriano, ascapito dei loro stessi azionisti (vedi meglio di segui-to), dei proventi del signoraggio riciclandoli attraversosistemi che solo una magistratura molto specializzatapotrà veramente sviscerare, una volta che, armata deisimboli dei suoi poteri, sarà entrata nelle banche, cen-

    trali e non, e ne avrà desecretato gli arcani.Arcani irrisolti anche in relazione a Paesi come l’I-slanda, che parrebbe essersi liberata dal signoraggio;perché se ne sa quel che vogliono i media, e l’appro-fondimento dell’informazione non consente una veracomprensione di alcunché. Senza contare la modestadimensione di quel Paese.Nacque pertanto, dicevo, l’esigenza di una potenteazione diversiva attraverso due strategie che dirottas-sero, l’una l’ambito nazionale, e l’altra il ristretto ambito

    anti-complottistico.In ambito nazionale si ebbe, cioè, il lancio della ‘cultu-ra’ dell’«uscita dall‘euro» e della conquista della «sovra-nità nazionale» mediante il ritorno alla lira: ipotesi resapopolare dai media appunto perché temporalmenteremota e fattualmente improbabile.Senza contare che: -il problema non è l’euro, ma l’essereesso di proprietà privata; -che tornare alle lira sarebbeinutile se la Banca d’Italia rimanesse privata; -e che laconsca anche solo della Banca d’Italia determinereb-be (determinerà) effetti che travolgeranno completa-mente, oltre a molte altre cose perniciose, anche certo vacuo almanaccare.Almanaccare perché occorre sì la sovranità monetaria,ma non nazionale, bensì internazionale, e da realizzar-si mediante il sequestro, consca ed inne espropriodella BCE e l’acquisizione della proprietà dell’euro daparte dei popoli europei, e per essi degli Stati.Vacuo almanaccare che, in ambito anti-complottistico,si arricchì anche di altri ‘temi’ funzionali a creare deicontraltari alle mie tesi.Contraltari creati strumentalizzando, non le buone te-orie, bensì alcune misticazioni di certe affermazionimeno felici in campo monetario del precursore dellalotta al signoraggio: un illustre pensatore, un gentiluo-mo, professore, preside della facoltà di giurisprudenzadi Teramo, un uomo che ha dedicato la vita allo sforzodi combattere il signoraggio: il Prof Giacinto Auriti, giàautore, tra l’altro, di una denuncia contro di esso bennel 1993.

    Menti contorte che, usando la leva religiosa e garan-tendo dei piccoli corrispettivi quali sprazzi di visibi-lità, modesti sostegni, estemporanei riconoscimenti,insignicanti partecipazioni, arruolarono una serie di

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    soggetti a vari livelli di ingenuità, ma anche di furberia,facendone gli aspersori delle loro misticazioni.Soggetti spiritualmente guidati da alcuni monaci, aloro volta ispirati dal gesuitismo deviato massonico -lo-bancario, presumo in buona fede (i monaci), ed ap-partenenti per lo più (i soggetti) al mondo del radica-lismo cattolico (un singolare mondo fatto diCristeros,Madonne paganeggianti, messe segrete in cappelluccesconsacrate o in ascosi siti rupestri..), ma anche sup-portati da blog alcuni dei quali ricchi di una grandeproduzione di complessi video – professionali per letecniche ancorché sovente deliranti per i contenuti – dicui soprattutto non si spiegava chi potesse sostenere icosti, essendone invece ben chiari i ni.Un solerte contesto che ha generato un distorto auriti-smo che ha per anni frastornato il contesto e l’ambitoculturale sviluppatosi, dal 1.1.2007, in base al mio do-

    cumento e, dal 2010, in base ai miei video.Signoraggio noto da sempre quantomeno alle banche, visto che da sempre lo praticano; salvo che per l’inve-ramento, di cui non ho trovato tracce nella letteraturaprecedente.Auriti scelto per quella strumentalizzazione credo per-ché lui stesso legato ai gesuiti, non certo però deviati,oltre che a Ratzinger. Gesuiti ai quali donò una chiesache fece costruire a sue spese su un suo fondo.Legami che tuttavia non lo sollevarono dall’isolamen-to, perché rimaneva il precursore di una nobile guerrache nessuno, meno che mai la chiesa ed i gesuiti, vole- vano fargli vincere.Tant’è che, nel giugno del 2004, due anni prima di mo-rire, candidatosi alle europee proprio in nome di quellaguerra, ottenne, emblematicamente, appena 873 voti.Fu infatti solo dal 2007 che gli ambiti deviati che ho de-scritto iniziarono l’opera diretta a trasformare in man-tra alcune sue affermazioni scelte non tra le più chiaretra tutto quant’altro di importante ha scritto e detto.Un uomo, Auriti, ed un argomento, il signoraggio,talmente oscurati che io stesso, dedito da 1980 ad unaguerra senza quartiere contro le banche (nel 1987 hocostituitoFermiamoLeBanche), non ne avevo mai sen-tito parlare.Solo a luglio 2006 appresi, stupefatto, da un articolo dil’Espresso, che era emerso dai bilanci delle banche dicredito che la Banca d’Italia dovrebbe controllare chesono sue proprietarie, e capii che è di fatto una spa tra

    privati, ntamente pubblica, strutturata in modo dapoter prescindere dalle leggi.Argomenti che, in quegli stessi giorni di luglio, miprecipitai ad approfondire, dopo una breve ricerca in

    internet, daEuroschiavi, importante opera in tema diMarco della Luna, che sarebbe poi divenuto un miocaro amico.Una privatezza incredibile, di straordinaria gravità, checonnota tutte le banche centrali. Una privatezza occul-tata, criminale, fraudolenta, che investe dei suoi nefastieffetti l’intera umanità sotto l’egida di magistrature che,a partire da quella italiana, sembrano spaccare, pertutto quant’altro, il capello, ma sono in realtà dedite,unitamente ai media ed alla politica, ad una faraonicacommedia funzionale a celare che sono al servizio del-la cupola bancaria.Un contesto globale di padroni e di servi in cui non sisa se stomacano di più le banche o le magistrature, icriminali o i traditori.Privatezza che, una volta emersa, anche la magistratu-ra, come i media, come la politica tutta, si è incredibil-mente adoperata a far passare sotto silenzio, a banaliz-zare, ma che è uno straordinario crimine.Privatezza di cui compresi realmente le valenze solouna sera di ne dicembre 2006, quando, dopo che viriettevo da luglio – in seguito ad una lunga ed acce-sissima discussione con mio glio Giulio, frutto delnon potere lui rinunciare, per l’importanza della cosa,a chiarirmi, nonostante la crescente asprezza delle mierisposte, un errore in cui ero incorso – focalizzai in-ne d’un tratto l’errore e giunsi in quello stesso istante,in un lampo intuitivo, alla comprensione dell’invera-mento: fenomeno peraltro anch’esso così ovvio da nonessere poi riuscito a spiegarmi come mai avessi impie-gato tanto per decifrarlo.Finito dunque pochi giorni dopo, il 1.1.2007, il docu-mento sul signoraggio, ed iniziatane la divulgazione siain internet che a partire da un volantinaggio dinanziagli uffici giudiziari tutti di Roma e Napoli, la proseguiipoi in ogni dove attraverso alcuni milioni di copie car-tacee, cominciando inoltre, dal 2010, la divulgazione

    su scala internazionale, in nove lingue, dei noti video(costati quasi la vita ad una delle protagoniste, per cosìscreditarla). Video che inviai anche, via mail, a mezzomilione di giornalisti di tutto il mondo nelle rispettivelingue.Divulgazione insieme alla quale iniziò e crebbe via via,parallelamente, anche l’operazione di enfatizzare leparti già dette dell’opera di Auriti.Un subdolo sforzo mirante ad inquinare, a confonde-re, per conseguire l’esito di sostituire, nell’immaginario

    collettivo, la tesi della consca con la tesi di una moltoremota soluzione politica attraverso la, a tacer d’altro,ben inutile ‘uscita dall’euro’.Parti decontestualizzate dell’opera di Auriti, forse meno

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    felici di altre, quelle divulgate con tanta ed enfasi, con-sistenti, la prima, nell’affermazione del«valore indottodella moneta», che – secondo alcuni anonimi, risibili‘docenti’ della ‘Scuola di studi auritiani’ – equivarrebbeall’inveramento del denaro per come io l’ho denito; e,la seconda, nella tesi della«proprietà della moneta da parte del portatore al momento della sua emissione» .

    ‘Docenti’, in realtà apprendisti stregoni senz’altra artené parte che quella di plagisti delle mie tesi per ni an-che di lucro, avendo persino istituito dei corsi di ‘auri-tismo’ a pagamento.Inesattezze, forse decontestualizzazioni, perché nonsono uno studioso di Auriti, che costoro trasformaro-no in ‘soluzioni civetta’ del problema monetario.‘Soluzioni civetta’ tra le quali anche quella delle monetelocali, che – evidentemente anche secondo Auriti, vistoche presentò la denuncia contro il signoraggio – han-no al limite una valenza provocatoria o di propagan-da, perché risolverebbero una parte innitesimale delproblema monetario globale, lasciando le centinaia dimilioni di miliardi di euro, dollari ed altro nelle manidelle banche centrali e non.Errati argomenti dei sedicenti ‘auritiani’ meglio de-scritti nel documento, anch’esso scaricabile da www.si-gnoraggio.it, intitolato«Pseudo auritismo plagista e diispirazione bancario/massonico/gesuitica. Idiozia delle‘risposte punto per punto’ al mio documento sul signo-raggio e l’inveramento. Erroneità delle tesi del “valoreindotto della moneta” e della “proprietà della moneta da parte del portatore al momento della sua emissione”» .Dei mantra psicoidi perché il«valore indotto della mo-neta» sarebbe basato sulla certezza della sua accettazio-ne per legge da parte dei cittadini; come ci spiegano‘ufficialmente’, in atti della ‘Scuola’ riportati al punto 3bdel mio documento.Un nonsense perché l’accettazione è tanto implicita epacica quanto di per sé priva di rilievo pratico/giuri-dico ai ni dell’inveramento, ed il denaro diviene inve-ce vero (si invera) – non certo perché viene accettatodai cittadini (saremmo tutti pronti ad accettarne vago-nate) – bensì perché viene coperto con il corrispetti- vo in ricchezza reale che chiunque (cittadino, personagiuridica, diverso Stato ecc) deve fornire allo Stato chelo emette se vuole che esso Stato glielo eroghi. Corri-spettivi che sono fatti anche di diritti (retribuzioni,pensioni, indennità ecc), perché anche l’attuazione deidiritti costituisce ricchezza reale.

    Nonsense che fa il paio con l’altro: quello secondo ilquale:«Per eliminare il signoraggio occorre che la mone-ta sia di proprietà del portatore nel momento della suaemissione».

    Un nonsense anche questo perché la moneta non puòessere«di proprietà del portatore nel momento della suaemissione», ma può diventare di proprietà di un qual-sivoglia soggetto solo dopo, ripeto, che lo Stato – aven-dola creata legittimamente dal nulla in nome, per con-to e nell’interesse del popolo – gliela abbia erogata incambio di un adeguato corrispettivo in ricchezza reale

    con il quale quel soggetto gliela abbia ‘pagata’, coperta,inverata.Nonsense che non si vede cosa c’entrino con l’invera-mento, di cui, dopo averlo occultato per anni, questianonimi cercano di appropriarsi illecitamente.Anonimi perché leggo dal sito che l’articolo sulle ‘obie-zioni’ al mio documento sarebbe stato scritto non si sada quali membri della ‘Redazione’: un’entità non altri-menti né altrove meglio specicata; nonché rmatodal ‘Comitato’; composto, leggo sempre dal sito,«da unnumero illimitato di membri» , sempre anonimi.Un plagio mirante ad attribuire ad Auriti la compren-sione dell’inveramento per ni diversivi, rispetto aiquali questi esecutori materiali sono ovviamente ete-rodiretti dalle già dette entità, ben più consce delle va-lenze dei ni che li orientano a perseguire.Una lunga lotta in seguito alla quale, comunque sia, èandato a buon ne lo sforzo di rendere nota al mondola parola signoraggio, ed è ora iniziato quello di ren-dere noto il modo per sconggerlo, che è il suddettoesproprio e l’abolizione del falso bilancio.

    --Cap 4) I reati denunciati.

    Prima di giungere alla disamina dei reati contro lo Sta-to (241, 283 e 243 cp), va osservato che le condotte co-

    stituenti il signoraggio congurano svariati altri reatinon meno gravi, ma di minor ‘lignaggio’, in concorsoe continuati.Congurano cioè innumerevoli falsi ideologici, usi diatti falsi, appropriazioni indebite, truffe, peculati, eva-sioni scali, estorsioni, riciclaggi, usure, falsi in bilan-cio, turbative dolose dei mercati, condotte illecite perdeterminare rarefazioni, associazioni a delinquere, ag-gravanti di ogni genere.Un trama di condotte delittuose che avviluppa il pia-

    neta a cui accenneremo, ma da considerarsi notorie,ovvero così socialmente note da non abbisognare diulteriori dimostrazioni, e che non occorre inquadrarenelle previsioni normative che le vietano (iura novitcuria : il giudice conosce le leggi).

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    Vale invece la pena di approfondire, tra quelli con-gurati da queste condotte, due altri reati, cioè quelli dicui all’art. 1 della L. 17/82 (legge Anselmi: divieto diassociazione segreta), ed all’art. 416-bis cp (associazio-ne maosa),‘stranamente’ entrambi per nulla consi-derati dalla giurisprudenza di nessun livello benchépalesi ed inconfutabili .

    Recita infatti l’art. 1 della L n. 17/1982 (legge Anselmi):«Si considerano associazioni segrete, come tali vieta-te dall’articolo 18 della Costituzione, quelle che, ancheall’interno di associazioni palesi, occultando la loro esi-stenza ovvero tenendo segrete congiuntamente nalitàe attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tuttood in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono at-tività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzionidi organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche,anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici an-

    che economici, nonché di servizi pubblici essenziali diinteresse nazionale».Recita invece l’art. 416-bis del cp:«L’associazione è ditipo maoso quando coloro che ne fanno parte si avval- gono della forza di intimidazione del vincolo associativoe della condizione di assoggettamento e di omertà chene deriva per commettere delitti, per acquisire in mododiretto o indiretto la gestione o comunque il controllo diattività economiche, di concessioni, di autorizzazioni,appalti e servizi pubblici o per realizzare protti o van-taggi ingiusti per sé o per altri».Mentre quindi la condotta, per essere maosa, deveesplicitarsi, perché il fulcro del 416-bis è nell’associar-si per realizzare la forza di assoggettare intimidando(«per commettere delitti», ma anche per ottenere cosedi per sé lecite), l’associazione segreta, in quanto vol-ta ad interferire occultamente su funzioni pubbliche,si basa tendenzialmente, non sull’esplicitazione dellaminaccia, ma piuttosto sulla collusione e sulla corru-zione.Intimidazione che non occorre sia violenta, tant’è chenel 416-bis l’essere armati è solo un’aggravante, ba-stando che la forza dell’essere associati per condizio-nare sia in qualunque modo esercitata.(Una violenza che invece è stata vergognosamenteprevista, come vedremo, per la congurazione dei re-ati di cui al 241 e 283 cp, proprio per salvare gli ormaiinnumerevoli complottisti).Condotte delle banche centrali e di credito tanto n-tamente ineccepibili nelle forme quanto violente negli

    esiti, usate – oltre che per conseguire o far conseguire,a loro sfuggenti propaggini, immensi lucri illeciti – perni di dominio e di appropriazione perseguiti attra- verso strategie di destabilizzazione, esclusione, recri-minazione, rovina economica, di massa.

    Quali le innumerevoli condotte attraverso cui hannopervaso la PA di derivati sfruttando politici e dirigentiparte stolti parte corrotti.Illecite strategie di intimidazione di massa a cascatarealizzate attraverso la minaccia di causare danni eco-nomici destinati a stroncare la vita delle aziende e del-le persone che è più facile focalizzare se si pensa alleloro ricadute sulla parte più debole, e più larga, dellasocietà.Ricadute quali la fattispecie tipica, diffusissima, degliinnumerevoli che, per poter ottenere nanziamenti vengono però prima costretti a comprare titoli inde-siderati, magari della stessa banca, magari nemmenoquotati in borsa.Situazioni in cui, ad esempio, il correntista, per otte-nere un do di 500.000 euro, deve prima comprare200.000 euro di titoli della banca, per cui poi, nel men-tre i titoli non gli rendono nulla, o crollano, dovrà pa-gare competenze rapportate a 500.000 euro, laddovene ha di fatto ricevuti solo 300.000.Prestiti truffa a condizioni che nessuno accetterebbese non in seguito a ‘prassi’ bancarie neanche poi cosìsottilmente intimidatorie, minatorie, estorsive – dun-que maose ex art. 416 bis – risalendo lungo le qua-li si arriva al regime in virtù del quale tutto ciò è resopossibile, cioè alla criminalità dei solo apparenti verticidel sistema: la Banca d’Italia, la BCE, che, a loro volta,per poter estorcere, rubare, appropriarsi, devono ne-cessariamente intimidare, usando vaste reti di ‘addetti’interni alla PA, variamente prezzolati, variamente col-lusi, variamente corrotti. Altrimenti nessuno, come èovvio, darebbe loro nulla di quel che invece riesconoa prendere in enorme quantità (vedi le vicende seguitedal PM Ruggiero).Vertici solo apparenti, la Banca d’Italia e la BCE; per-ché a loro volta sono solo delle modeste frazioni di unben più vasto sistema sovrastato da altre entità cri-

    minali, come la BRI, Banca dei Regolamenti Interna-zionali, composta di 60 banche centrali, tra cui anchele nostre due; a sua volta sovrastata dalle incredibiliBlackRock, State Street Corporation, FMR/Fidelity eVanguard Group, che tutte poi riconducono sempreallo stesso pugno di dinastie capitanate dai Rothschilde dai Rockefeller.Un sistema immenso, che domina tutto, che tutto co-manda, e che un PM ed un Giudice autenticamenteintelligenti, preparati, determinati e coraggiosi, posso-

    no far cessare in un giorno con qualche centinaio diarresti, perché anche i reati di questa gentaglia, come iloro poteri, sono mondiali, sicché sussiste, a riguardo,per un verso o l’altro, ove si sappia come trovare quellogiusto, la competenza territoriale di tutti.

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    dove pur nel mentre cresce parallelamente la tendenzaa coprirli anche da parte della magistratura, notoria-mente inquinata da occulti manovratori bancari chel’hanno condotta, n qui, contro la volontà dell’interasocietà, a far da scudo a queste abominevoli entità.Un vasto impianto occulto ed intimidatorio che è latrama stessa dell’apparato giudiziario ed istituzionaleche, proprio per questo, ripeto, ‘non lo vede’, benchéormai la sussistenza di un ‘supremo ordine’ com-plottistico che tutto governa è materia, non solo tra-smissioni televisive da milioni di spettatori, ma delleprolusioni di esponenti di altissimo livello della stessamagistratura, quali il Procuratore della Repubblica diPalermo, dr Giuseppe Scarpinato.Dr Scarpinato che, purtroppo, nemmeno lui ha assun-to iniziative né contro il signoraggio né contro le orga-nizzazioni criminali bilderberg, trilatere ecc (che mat-

    tarella, commettendo un crimine e disonorando il suoruolo e l’intera Italia, ha ricevuto al Quirinale), ma cheparla apertamente ancorché un po’ eufemisticamentedi«trasmigrazioni dei centri decisionali dalle istituzioninazionali a istituzioni sovrannazionali e talora addirit-tura informali e privi di legittimazione democratica» .Espressione del dr Scarpinato, quest’ultima, checongura una denunzia per associazione segretae maosa: una notizia di reato di cui però nessunaProcura, nessun Procuratore, nemmeno lo stesso dr

    Scarpinato, fa uso, ma senza che questo possa ferma-re il corso degli eventi e la storia perché «nonostantela giurisprudenza e le leggi, la società va verso il dirit-to» (Loredana Filice) .Un meccanismo in cui, dice sempre il dr Scarpinato,si assiste:«..ad una sotterranea re-ingegnerizzazione globale dell’ordinamento giuridico, che veicola occul-tamente al suo interno paradigmi e sistemi di valoridotati di un elevatissimo coefficiente di politicità taloradistonici e talora antagonisti rispetto ai valori costitu-zionali preesistenti».Un meccanismo – aggiunge, a proposito dell’art. 81della Costituzione – in cui«Se si ripercorre a ritrosola genealogia di questa norma costituzionale ci si ren-de conto che non è stata elaborata all’interno del par-lamento nazionale, in esito ad una dibattito pubblicoconsapevole delle sue conseguenze macro sistemiche,ma all’interno di ristrette élite economiche sovranazio-nali e di provata fede neoliberista. E ci si rende conto chela sua approvazione è stata sollecitata, non dal Parla-mento Europeo, e neppure della Commissione Europea,ma dal presidente della Banca Europea, con una letteradestinata a restare segreta, inviata il 5 agosto 2011 alPresidente del Consiglio dei ministri italiano e, andan-do ancora a ritroso, ci si rende conto che la sua approva-

    zione è stata festeggiata dalle più grande banche d’affariinternazionali, come ad esempio la potentissima Mor- gan Stanley; che, come risulta da un suo report segretointerno del 25 maggio 2013, individuava proprio nellacostituzione italiana e nel lealismo costituzionale dellamagistratura italiana alcuni tra i principali ostacoli perla rinegoziazione nell’area strategica del centro Europa

    dei rapporti tra stati nazionali e mercati nanziari» .Affermazioni del Dr Scarpinato dopo le quali restasolo da chiedersi cos’altro vogliono le Procure e lagiustizia penale per procedere agli arresti, ai seque-stri, alle consche, agli espropri, allo studio appro-fondito di questi fenomeni criminali in cui i reati diassociazione segreta ed associazione maosa sonosolo due dei molti che vengono commessi e di cuiparleremo di seguito .Un ambito di applicabilità, quello del 416-bis, estre-

    mamente elastico, anzi troppo elastico ed allargato adismisura dall’ultimo comma, laddove denisce ma-ose le associazioni comunque localmente denomina-te (e quindi anche non denominate) analoghe nei ni.Una norma potentissima, adattabile ed adattata a mol-tissime fattispecie, che consente ai magistrati di farequel che vogliono, usando a volte il 416 bis, anzichénorme meno feroci, contro in ipotesi dei pastorelliche usino, per sfruttare indebitamente pascoli altrui,una ‘intimidatorietà’ in buona parte magari frutto del-

    la rozzezza dei soli modi in cui sanno esprimersi,manon trovano poi il modo di applicarlo a delle associa-zioni maose di questo livello di vastità, articolatez-za e mostruosità .Violazioni della Banca d’Italia e delle banche di creditoalle quali si aggiungono molte altre che esamineremodopo la descrizione: -a) del fenomeno del signorag-gio; -b) dell’illiceità dei tributi in quanto ad esso con-seguenti; -c) dell’inveramento del denaro; -d) dellacorretta denizione di inazione; -e) della sua neutra-lizzazione per effetto della decrescita dei costi; -f) delcostituzionalmente gravissimo fenomeno che dellasostanziale ‘obbligatorietà del denaro’ causato dal pro-cesso di erosione del basilare principio di solidarietà.Osserviamo infatti a riguardo – trascrivendo dal docu-mento del 1.1.2007 – che, coperte, purtroppo, n qui,dalla magistratura, le banche centrali, tra cui la Bancad’Italia (BI) e la Banca Centrale Europea (BCE), incre-dibilmente private, praticano il crimine del signorag-gio primario, mentre le banche di credito praticanol’ancor più grave signoraggio secondario.Signoraggio che la ‘cupola’ ricicla mediante le sue cen-trali interbancarie.Dopo averlo infatti segretato già dalla nascita della Re-

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    pubblica n negli atti del Parlamento (con gliomissis),si è ‘scoperto’ che la BI è di privati (circa 85% banche,10% assicurazioni, 5% dell’INPS), come gran partedelle altre banche centrali; fra cui la BCE, che è al 15%circa della BI.Privatezza di cui, da quando la si è scoperta, si cerca disminuire la rilevanza, ma che è la radice del male.Signoraggio primario delle banche centrali che consistein quanto segue.1) Nel creare il denaro al costo tipograco o con unclick (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro,ma è una favola che prima occorresse). Banconote dicui si ignora la quantità, essendo i numeri che recanonon progressivi e di signicato oscuro.2) Usarle (al valore ‘facciale’) per ‘comprare’ (è più uno‘sconto’, ma in realtà è una frode) dagli Stati un pari

    importo in titoli del debito pubblico.3) Realizzare un faraonico falso in bilancio iscrivendoal passivo l’importo ‘facciale’ delle banconote create dalnulla per così ‘pareggiare’ iscrivendo all’attivo i titoli.Falso attraverso il quale la cupola che controlla e ‘stadietro’ le banche realizza due ulteriori obiettivi: uno,rubare persino agli azionisti dei soci privati delle ban-che centrali i proventi dello stesso signoraggio; due,un’evasione scale ben maggiore delle tasse sia pagateche evase dal resto della società; perché (detto che le

    tasse sono, come vedremo, illecite), all’aliquota del 50%,ammonta alla metà del denaro creato.Signoraggio primario e secondario che sono la causasia dell’inazione che dei tributi, funzionali anche aldominio sui cittadini, criminalizzati quali evasori,riciclatori ecc.Signoraggio primario che rende responsabile del ‘de-bito pubblico’ la cupola, avendone essa (non lo Stato)riscosso il corrispettivo.Fenomeni catastroci tra cui l’inazione, che è tutt’altroda ciò che si ritiene, perché è frutto della produzione deldenaro ad opera di falsari.Se infatti i denari sono 100, ed un falsario (è un falsariochiunque produca denaro ma non sia lo Stato; quindianche le banche) ne crea altri 100, quando li mette incircolazione (li spende), ruba metà della ricchezza ed,avendo portato a 200 il denaro, causa un’‘inazione’del 50%.Inazione che non si verica se è lo Stato a produrreil denaro ed a metterlo in circolazione spendendolo,perché in questo caso il corrispettivo della spendita vaalla collettività, la quale vedrà coperto/inverato il de-naro messo in circolazione dalla ricchezza che introita(fatta anche di diritti, retribuzioni, pensioni ecc). Per

    cui cresceranno parallelamente la ricchezza pubblicae il denaro.Denaro che dunque si invera solo se introdotto dalloStato, mentre resta falso se introdotto da singoli.Fenomeno dell’inveramento del denaro senza com-prendere il quale non è possibile capire realmente le

    terribili valenze del signoraggio.Denisco quindi inazione il fenomeno che si vericaquando, avendo dei falsari introdotto del denaro spen-dendolo, abbiano così causato un aumento del denaroglobale e della percentuale di ricchezza di loro proprietà,ed una corrispettiva diminuzione del potere di acquistodel denaro e della ricchezza di proprietà della collettività.Per eliminare il signoraggio non basta però che le ban-che centrali siano pubbliche; occorre anche impedire ilpredetto falso in bilancio.

    Se infatti abbiamo un’unità di ricchezza ciascuno ecreiamo altrettante banconote da dividerci una a testa,non cambia nulla: rimaniamo proprietari di quell’unitàdi ricchezza; salvo che, grazie al denaro, potremo usarlameglio.Intendo dire che se il denaro è creato per essere il cor-rispettivo simbolico della ricchezza, non può che esserecontabilizzato all’attivo.Iscriverlo quindi al passivo, come fosse qualcosa dellebanche e di diverso dalla ricchezza per simbolizzare laquale viene messo in circolazione mediante la spendita,è solo un modo per rubarlo.Un quadro in cui, se una banca ‘presta’ dei soldi ad uncittadino, egli non glieli deve, sia perché la banca (fal-saria) nulla gli ha dato, sia perché il corrispettivo dellaspendita il cittadino lo riceverà dalla collettività, sicchéè ad essa (allo Stato) che dovrà restituire i soldi.Pertanto, per legittimare l’esigibilità dei crediti dellebanche, occorre prima conscarle e nazionalizzarle,essendo altrimenti i loro crediti inesigibili quali creditidi falsari e truffatori.Signoraggio la cui eliminazione renderà ricchissimolo Stato debellando la drammatica demonetizzazionepilotata dalle banche per dominarci.Perché la sofferenza sociale è frutto dell’avere la cupo-la – madre del consumismo – reso obbligatorio averedenaro e spenderlo come essa vuole (tributi), pena le varie violente forme di espulsione sociale.Crimini che violano – come abbiamo già visto e come

    vedremo – numerose norme.Mentre, se il denaro è prodotto dallo Stato senza causareinazione, ne va stampato quanto occorre, incremen-tando così gli scambi e l’economia.

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    Signoraggio primario a cui si aggiunge il secondario,con cui le banche di credito, attraverso il ‘moltiplicatoremonetario’, secondo prassi che una prona e scelleratadottrina di regime dà per scontate, ma sono il massimodella criminalità, realizzano prestiti per un ammontare50 volte maggiore del denaro che detengono.In sostanza, se Tizio versa su una banca 100.000 euro,essa tratterrà il 2% circa (conta il concetto) come riserva,e presterà il 98% che, una volta depositato in un’altrabanca, sarà prestato, a cascata, al 98% .Finché la cosca bancaria, attraverso prestiti ogni voltaminori del 2%, azzererà i 100.000 euro, ma farà prestitiper 5.000.000 su cui lucrerà interessi anch’essi cinquan-tuplicati, anziché il solo compenso per il servizio.Interessi che devono andare ai proprietari dei soldi, edallo Stato per i prestiti frutto della cinquantuplicazione,mentre ora costituiscono una creazione di denaro a van-taggio delle banche che consegue ad ogni ‘versamento’o pagamento con assegni, carte di credito, bonici ecc.Signoraggio secondario i cui proventi non vanno nem-meno essi agli azionisti, ma vengono di nuovo sottrattidalla cupola attraverso complessi falsi in bilancio etrucchi il cui effettivo accertamento richiede che unamagistratura specializzata entri nalmente con i suoipoteri nel profondo del sistema, anziché coprirlo.Denaro falso che provoca una continua inflazioneresa invisibile dalla parallela diminuzione dei costiproduttivi e commerciali .Ciò mentre il sco rastrella denaro inverato che usa perla più parte per ‘comprare’ il denaro da inverare o perpagare gli interessi sul debito.Tributi che, quando lo Stato il denaro lo creerà da sé,si potranno ridurre ad un’unica imposta (i costi dellafruizione delle cose vanno posti in una qualche misuraa carico di chi se ne giova), che potremmo denire la‘generale’.

    ‘Generale’ che – senza compensazioni tra dare e avere– potrebbe variare, in ipotesi, dallo zero al 20%.Signoraggio da eliminare, senza bisogno di modichedei trattati: -a) perseguendo i crimini bancari, qualiquelli indicati; -b) conscando penalmente le quote diproprietà privata della Banca d’Italia, e quindi anche ilsuo 15% circa della BCE, nonché le quote della stessaBCE; -c) pareggiando i tassi passivi e attivi affinché vadano ai proprietari dei soldi, e allo Stato quelli fruttodel moltiplicatore.

    Interessi bancari sovente usurai. Usura che è la formaestrema di signoraggio secondario.Trattati, accordi e sistemi scali scritti dalle banche,con cui hanno tentato di delegittimare la sovranità

    economica degli Stati per ricettarla a queste cosche, masenza potervi riuscire, perché resta il contrasto con ogninorma e principio giuridico.Norme violate tra cui gli artt:241 cpc («Salvo che il fatto costituisca più grave rea-to, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sot-

    toporre il territorio dello Stato o una parte di esso allasovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomarel’indipendenza o l’unità dello Stato, è punito con la re-clusione non inferiore a dodici anni. La pena è aggrava-ta se il fatto è commesso con violazione dei doveri ine-renti l’esercizio di funzioni pubbliche»),e283 cp («Chiunque, con atti violenti, commette un fattodiretto a mutare la costituzione dello Stato, o la formadel Governo, è punito con la reclusione non inferiore a

    cinque anni» ).È ben vero, infatti, che dette norme prevedono che gliatti oggetto di censura siano violenti, ma, non per que-sto, non sono violate nella fattispecie.Perché è ovvio che la violenza si qualica nel ne, ocomunque nell’esito : ni ed esiti (esiti comunque pre- visti, deliberati, dolosi) la cui violenza nella fattispecieè spaventosa anche ‘solo’ in termini di persone di cuiprovocano addirittura la morte, o che inducono a sui-cidarsi.

    Oltre quelle che subiscono esiti che, passando attraver-so la rovina economica, hanno poi come conseguenza,se non la morte, la rovina sica.Norme di cui, in subordine, ove occorresse, perché lenorme violate sono comunque molteplici, si chiedela rimessione alla Corte Costituzionale, stante la nonmanifesta infondatezza della questione della loro legit-timità laddove prescrivono che, per la congurazionedei reati in esse previsti, sia necessaria la violenza.Previsione questa illegittima perché lascia sprovvistadi tutela la sovranità, l’indipendenza, l’unità, la costi-tuzione, dello Stato, ‘legittimandone’ assurdamente difatto la violazione sol avvenga mediante condotte for-malmente ‘non violente’.Norme illecite, lo si ribadisce, perché – non conse-guendo alle violazioni in esse prevista alcuna sanzione,ove non siano perpetrate attraverso la violenza mate-riale – le si rende così possibili senza ostacoli legitti-mandole di fatto.Venendo cioè meno l’assioma secondo il quale le at-tività illecite devono essere perseguite, le si legittimaa contrario rendendo di fatto impunemente violabile– purché attraverso metodi formalmente ‘non violen-ti’ – ogni principio costituzionale in generale ed alcuni

  • 8/16/2019 Marra - Denuncia 18.6 Signoraggio

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    in particolare, quali quelli di cui agli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 7della C.Norme costituzionali violate tra le quali va segnata-mente indicato l’art. 41 laddove recita«L’iniziativaeconomica privata è libera. Non può svolgersi in con-trasto con l’utilità sociale o in modo da recare dannoalla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La leggedetermina i programmi e i controlli opportuni perchél’attività economica pubblica e privata possa essere in-dirizzata e coordinata a ni sociali» .Norma violata anch’essa dall’insussistenza di alcunasanzione per la sua violazione, non ponendosi cosìalcun limite alla possibilità che le attività economichedivengano sempre più mondialmente lesive purché, inpratica, tutto avvenga ‘con garbo’.Attività lesive violentissime per gli effetti e che, lo si ri-badisce, ove il giudicante volesse dare rilievo al fattoche non sono attuate mediante il ricorso alla violenzamateriale, dovranno allora causare il predetto rinvioalla Corte Costituzionale per la pronunzia di illegitti-mità degli artt 241 e 283 cp nel già detto punto.Violenza non invece richiesta per il 243 cp:«Chiun-que tiene intelligenze con lo straniero affinché uno Sta-to estero muova guerra o compia atti di ostilità controlo Stato italiano, ovvero commette altri fatti diretti allostesso scopo, è punito con la reclusione non inferiore adieci anni. Se la guerra segue o se le ostilità si vericano,si applica l’ergastolo».Art. 243 cp anch’esso applicabile poiché le condottequalicate signoraggio integrano per vari aspetti quel-le «intelligenze con lo straniero» miranti a compiere«atti di ostilità contro lo Stato italiano» ovvero a com-mettere«altri fatti diretti allo stesso scopo».

    Si chiede, per tali motivi, voglia il PM:-acquisire i bilanci della Banca d’Italia e della BCE;-ordinare ogni opportuna CTU circa gli stessi e adogni altro ne accertativo che dovesse ritenere utile onecessario per vericarne la falsità e constatare la sus-sistenza della pratica assurda ed illecita di iscriversi alpassivo il denaro prodotto a costo tipograco;-dichiarare la falsità della qualicazione di«Istituto didiritto Pubblico» da parte della Banca d’Italia e della

    BCE;-sequestrare, anche al ne ostativo della continuazionedei reati, probatorio e della conservazione della solvi-bilità, per poi procedersi alla consca ed espropriazio-

    ne, le quote di proprietà privata della Banca d’Italia, edella BCE, nonché i beni e le somme di denaro tuttefrutto dei crimini descritti;-dichiarare la sussistenza dei reati addotti;-assumere ogni altro opportuno provvedimento;-individuare e punire esemplarmente i rei, da identi-

    carsi tra le massime cariche della Banca d’Italia, dellaBCE, e dello Stato, con particolare riferimento alla Pre-sidenza del Consiglio, al Ministero delle Finanze ed aquant’altri non potevano,stricto iure, in virtù dei ruoli,non essere al corrente dei crimini descritti.Con istanza di comunicazione dell’eventuale richiestadi archiviazione dal parte del PM ai sensi dell’art. 408cpp (ai ni della quale, in sede di presentazione for-male della denuncia, si costituirà, quale denunciante,anche il PAS, o altra entità che abbia diritto a detta co-

    municazione). Alfonso Luigi Marra