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NOTIZIE DEGLI SCAVI Anno 1924 Fascicoli 4, 5, 6. Regione X (VENETI A ET H ISTRIA) I. ISOLE DEL QUARNERO —Ricerche Paletnologiche. È questa la prima volta che le Notizie degli scavi danno cortese ospitalità a una relazione preistorica della Regione Giulia che finora, per le speciali condizioni politiche, non poteva figurare in un giornale edito sotto gli auspicii del Ministero della Pubblica Istruzione del Regno. Per tal modo nessun cenno vi è fatto delle numerose ed impor- tanti scoperte paletnologiche che si andavano facendo negli ultimi otto lustri dalle Alpi al Carnaro, da quando cioè si cominciò l'esplorazione sistematica del paese, mercè la quale il nostro remotissimo passato s'illuminò improvvisamente di fulgida luce, dan- doci contezza di genti fino allora ignorate e delle prische civiltà che fiorirono nelle no- stre contrade prima che le aquile romane stendessero il loro volo trionfale a questo estremo lembo dell'Adriatico, apportatrici di una nuova più splendida coltura che, nonostante l'avvicendarsi di tanti eventi, più non doveva estinguersi. Ma ora che i nostri destini si sono felicemente compiuti, e che anche la nostra regione è entrata a far parte della grande madre-patria, è tempo che pur essa occupi finalmente il posto che le compete tra le altre consorelle della penisola, e faccia conoscere agli stu- diosi delle altre parti d'Italia le sacre reliquie de' nostri proavi, conservateci gelosa- mente per lunghi millenniinel grembo della terra. Lontana dai grandi centri di cultura e dalle benefiche influenze civilizzatrici di popoli più evoluti, ch'ebbero così notevole parte nel progresso di altre contrade della penisola, essa naturalmente non può vantare gl'in- signi tesori archeologici delle necropoli dell'Etruria, del Lazio e dell'Umbria, ma tut- tavia ci rivela parecchie particolarità non prive d'importanza, determinate dalla sua posizione geografica tra le due opposte rive dell'Adria, particolarità che si connettono al grande e complesso problema delle migrazioni orientali. Grazie al vivo interessamento di S. E. l'on. Rosadi, già sottosegretario alle Belle Arti, ci venne concesso un contributo per la continuazione degli scavi sospesi fatalmente dallo scoppio della guerra, sicché ora, dopo quasi un decennio d'incresciosa inattività, ci Notizie Scavi 1924 Voi. XXI. 16

Marchesetti: Quarnero/Kvarner

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topografia archeologica (1924)

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NOTIZIE DEGLI SCAVIAnno1924Fascicoli4, 5,6.Regione X(VENETIA ETHISTRIA)I. ISOLE DELQUARNERORicerchePaletnologiche.questalaprimavolta che le Notiziedegliscavi dannocorteseospitalita unarelazionepreistoricadellaRegioneGiuliachefinora,perlespecialicondizionipolitiche,nonpotevafigurarein ungiornaleedito sottogliauspiciidel Ministero dellaPubblicaIstruzione delRegno.Pertal modo nessun cenno vi fatto delle numerose edimpor-tantiscopertepaletnologicheche si andavanofacendonegliultimiotto lustridalleAlpialCarnaro,daquandocio si comincil'esplorazionesistematica delpaese,merc laqualeil nostro remotissimopassatos'illuminimprovvisamentedifulgidaluce,dan-doci contezza digentifino alloraignoratee delleprischecivilt che fiorirono nelle no-stre contradeprimacheleaquileromanestendesseroillorovolotrionfaleaquestoestremolembodell'Adriatico, apportatricidi unanuovapi splendidacolturache,nonostantel'avvicendarsi di tantieventi,pinon dovevaestinguersi.Maorachei nostri destinisi sonofelicementecompiuti,echeanchelanostraregione entrataafarpartedellagrandemadre-patria,tempochepuressaoccupifinalmenteilpostoche lecompetetra le altre consorelle dellapenisola,e facciaconoscereaglistu-diosi delle altrepartid'Italia le sacrereliquiede' nostriproavi,conservatecigelosa-menteperlunghimillenniinelgrembodellaterra. Lontanadaigrandicentri diculturaedalle benefiche influenze civilizzatrici dipopoli pievoluti,ch'ebberocosnotevolepartenelprogressodialtrecontradedellapenisola,essanaturalmentenonpuvantaregl'in-signitesoriarcheologicidellenecropolidell'Etruria,del Lazio edell'Umbria,matut-tavia ci rivelaparecchie particolaritnonprive d'importanza,determinate dallasuaposizione geograficatra le dueopposterivedell'Adria,particolaritche si connettonoalgrandeecomplesso problemadellemigrazioniorientali.Grazie al vivo interessamento di S. E. l'on.Rosadi, gi sottosegretarioalle BelleArti,ci venneconcessouncontributoperlacontinuazionedegliscavisospesifatalmentedalloscoppiodellaguerra,sicchora, dopoquasiundecenniod'incresciosainattivit,ciNotizie Scavi 1924Voi. XXI. 16Isole delquarnero122regione X.fupossibile riprendereleindaginichesperiamo,merc il validoappoggiodelpatrioGoverno, pinonsubirannointerruzioni,e cipermetterannocolmareparecchielamen-tate lacune nella conoscenza della nostrapaleostoria.Mentre le ricerchepreistorichefinoraeseguitenellaRegioneGiulia in molte ca-verne,in numerosi castellieri ecampi funebri,si svolseroprecipuamentesulla terra-ferma,culminando nello sterro dellegrandinecropolidella valle dell'Isonzo aS. LuciaeCaporetto,inquellediRonchiinFriuli,di S. Canzianoedi S. ServolopressoTrieste,e diVermo,deiPizzughie di Nesazio inIstria,pertacere diparecchiealtreminori,le isole delQuarnerofuronoquasidel tuttoneglette.Gi inunarapidacorsaintrapresanel 1901perle isole diVeglia,Lussino e Cherso eperle isolettecontermini,durantelaqualeeseguiiquaelqualchepiccoloassaggioinvariicastellieriedinalcunecaverne,mieropersuaso dell'importanzach'essepossiedonodal latopaletnologicoedell'oppor-tunitdipiesteseindaginichenonavrebberomancatodi darciinteressantirivelazioni.Lostretto canale diMaltempoche divide l'isola diVegliadallaterraferma,misu-ranteappenamezzochilometro,reso ancorapi angusto dall'interporsidell'isolettadi S.Marco,nonpotevaperveroopporrealcuna difficolt dimigrazioneancheagentifornite deimezzi ditrasporto pi primitivi.SeloscogliodiPelagosagiacentenelbassoAdriatico,distante dalla costa italiana(Gargano)53 chilometri e dallapi prossimaisolamaggioredellaDalmazia,Lissa,ben113,6,eragiabitatonell'epocaneolitica,aven-dovi trovato tombe d'inumati rannicchiati con istrumenti diselce, quanto pifacil-mentedovevaesserlo l'isola diVeglia,tanto vicinaall'opposta riviera,dallaquale poinonlungoera iltragittoalle altre isole delQuarnero! Per talmodo,fin daitempipiremotiquest'isolavenne ricercata dall'uomopreistorico,comeci fannofede i numerosicastellieri che incoronano i suoimonti,la cui fondazione rimontaall'epocaneolitica.Nel mio brevesoggiornoaVegliapoteiconstatarvi15 diquestecostruzioniciclopicheed unbuonnumero di tumolisparsi pertuttal'isola,epresumibilmenteparecchian-cora ne verranno rintracciati in altrepiaccurate ricerche che vi fosserofatte, spe-cialmente nellepartiche non mi fupossibilevisitare.Purtroppo, questointeressantis-simo territorioarcheologico , per ora,a noiprecluso,causal'inconcepibileleggerezzaconcui si rinunci alpossessodiquestabella e fertile isolacheformavauntutto omo-geneocon le altre isole delQuarnero,e chepuravrebbeavutopernoi,eperla nostrasicurezza,indiscutibilevalore. SullealtreterredelQuarnero,irte edirupate,Vegliaoffreilvantaggiod'unterreno inpartepianeggiante,intersecato dacolli e damonti di mo-derataaltezza,copertodafittavegetazionelussureggiante,davasteboscaglie,dacampi,dapratie davignetiubertosi. Altro e nonpiccolo vantaggioquellodellamaggioreumiditgrazieallepioggie pi frequentiedabbondanti,e delpossederenumerose sor-genti perennieparecchiserbatoid'acqua,tra cuiprincipaliilaghettidiPanighee diCapriccio.Se la terraferma dell'Istria una delle contrade nellaquale pi spesseggianoi ca-stellieri,cheanziaragionepudirsi ilpaesetipicodiquesteprimitivecostruzioniciclo-piche,nonmenoabbondanti essi trovansi sulle isole delQuarnero,sullequalifinoraneconoscobencinquantanove,cifrache,senzadubbio,sar notevolmente ancora accre-sciutadaulterioriesplorazioni.REGIONE X.123ISOLE DELQUARNERONe ci devepunto meravigliarci, dappoichle isole offrivanomaggiorsicurezzadella terraferma contro le incursioni nemicheche,agiudicaredalla robustezza dellecinte deicastellieri,non dovevano essere allorainfrequentinpocoaccanite. Circon-datedaognilato delmare,dalle torbideacquedelCarnaro, spessonontransitabilinep-pure agliodiernigrandi piroscafi,equinditantomenoallefragilinavicelledicuipote-vanodisporre quelle prische genti,le nostre isole avranno esercitato indubbiamentespecialeallettamento sulle schieremigrantia fissarvi stabile dimora.Partendo daqueste considerazioni,proposial chiar. architetto comm.GuidoCirilli,reggentel'Ufficio diBelleArtiaTrieste,d'iniziare le nuovericerchepaletnologichedalleisole delQuarnero, perrilevaremeglioi monumentilasciaticidalleantichepopolazionicheleabitarono.Accompagnatodallaesimiadott.ssaBrunaTamaro,addettaqualeispet-trice alpredettoUfficio diTrieste,rivisitai nel decorsomaggioe nellugliole isole diLussino e diCherso, praticandoalcunipiccoliscaviin tre castellieri dei dintornidi Os-sero,ed in due altri nellapartecentrale di Cherso. Siapprofittdiquestidueviaggiperfare unaricognizionedi buonapartedell'isola di Cherso finquasialla sua estre-mitsettentrionale,visitando e rilevandoparecchiealtre stazionipreistorichee relativitomoli, segnandolinell'annessacartatopografica(tav.II).Nonpossiamofara meno diporgerequile dovutegraziealDott.A.Lcmesich,segretariodelComunedi Cherso,edalsig.0.Zadro,addetto allo stessoUfficio,che ci facilitaronoquesto compito.Prima di riferiresugliscaviintrapresi,mi sembraopportunopassarebrevementeinrivista i castellieri finorascopertisulleisole delQuarnero,checi dimostranoquantodensamenteessefossero abitatenellaremotaantichit,equalemssed'importantidocu-mentiarcheologicisipotrebberotrarre" dalla loro metodica epiestesaesplorazione.Dappoichnondobbiamo dimenticareche,lasciate le lorodimoreipogee,i nostriproaviricercarono le ventose cime deimonti,comequelleche offrivanomaggioresicurezzacontro eventuali attacchinemici,circondandole di robusti valli. Cos sorsero i castel-lieri cherappresentanonella nostraregioneci cheperlaLombardiaed ipaesiricchidilaghisono lepalafitte,eperla valle delPo leterramare,dellequalidevono con-siderarsi coevi. Essi non eranosemplici fortilizi,comepotrebbefarlosupporreil loronome,maverivillaggie taloraampiecitt della circonferenzadi alcunichilometri,su-peranti perestensioneperfino parecchedellepicelebrimetropolidella classica anti-chit,in cui trasseroper lunghisecoli la loro esistenza lepopolazioni primitivedellenostrecontrade,lasciando,neglistratipio menoprofondi,le tracceeloquentidellorosoggiorno.Abuondirittoquindiicastellieri,con lecopiose reliquiechecontengonoecon lenecropoliche viappartengono, possonovenirriguardati qualiipreziosiarchiviidellanostrapreistoria,incui ci datoleggeretanteignorate paginesulla vitasociale,sugliusi e costumi dei loro abitatori. Daquestolato la ricerca dei castellieri riesce disommaimportanza;e noi facciamocaldivoti,chevenganotenuti neldebitocontoe,conopportuni provvedimenti legislativi, preservatida ulteriori vandaliche distruzioni.All'estremitsettentrionale dell'isola diVegliasorgevasurunmammelloneroccioso,alto 72m.,al fondo diunampioseno dimare,uncastclliere,tramutatopitardiin ca-stro romano e nel medio evo in formidabilecastello,delqualesi conservano ancora itorrioni,ed entro alle cui mura esiste tuttora ilvillaggiodi Castelmuschio. UnariccaISOLE DELQUARNERO124REGIONE X.fonte,sgorganteal suopiede,favor nonpocolasuafondazioneelasuccessivasceltaasede ininterrotta dell'uomo. Forse anche il dossorupestrea N. E. diquestalocalit,designatosulla carta dello StatoMaggioreGromasiza(124 in.),dominante ilcanalediMaltempo,erapureuncastelliere,comeparrebbeaccennarloil suonome(').Vi siscorgonocopiosiavanzidimuraglieediedilzi,circondatida un vallo; ma,non aven-dovipraticatoalcuno scavo n riscontrato terriccio nero n i soliticoccicaratteristici,non ardisco ascriverlo a'tempi preistorici, sapendocome suquest'isolas'incontrinoinpi luoghirovine divillaggiabbandonatiacausa delle felibri malarichechev'infie-rironospesso,e conspecialeviolenza nel secolopassato.Nonmolteoperemunitorie si richiedevanoperdifendere lalinguadi terra che siprotendeinmareasuddelvillaggiodiNivizesullaPuntaZuffo,bastandoviunsemplicevallo trasversale che ne sbarrasse l'accesso dallaparteorientale. Nel mezzo diquestopiccolocastellieresorgeuntumolo sulpuntoculminante(30m.). Da informazioniavute,anchesul m. S. Giovanni(117 m.),ches'alza alevanteedapocadistanzadallaghettodiCapriccio,dovrebbe trovarsi una stazionepreistorica.Altro bel castelliere aduplicecintabeneconservata,e delparicon untumolo nelmezzo,trovasisulm.Gradina(107m.),amezzogiornodiMalinsca.Lasuacintaesterna,formata dagrossi blocchi,ha una circonferenza di 550 m.(fg. 1).Alquantoalteratodacostruzioniposteriori,chepervastotrattooccupanoi fianchidelm. S. Pietro(255m.)pressoGobogne, il castelliereatriplice cinta,dalquale, perla suaposizioneisolata,si dominal'esxeso territorio circostante.Pocolungidaquesto, sopraun dossonominatoGromacina(282ni.),contracce divecchifabbricatiedivallo,sorgonoduetumuli,altirispett.m.2,50e 1,50,edellacircon-ferenzadicirca 80m.,costruttidigrossiblocchi,deiqualiuno,apertounaventinad'annifa, possedevanelcentrouna tombaacassettaformatadalastre dipietra,nellaqualesirinvennero solopochiavanzi di scheletro senza alcunaaggiunta.Unbell'esempiodicostruzionemegaliticaci offre il castelliere del M. Gracisce(266 m.)versoDobrigno,aduplicecinta,perlaqualesiadoperaronoblocchi di 1-2 in. di base. Due castel-lierigiacciono pressoilvillaggiodiGarizze,uno sul m. S.Giorgio (328m.)piutto-stomalandato,l'altro sulM.Chersovan(256m.).Inprossimitdellachiesa diquestovillaggioesistonoduetumoli,dicuiuno,scavatopercontodel museodiZagabria,avreb-becontenuto,aquantomifuriferito,oltreadalcunibronzi,unacollana d'oro. UnterzosorgeanonmoltadistanzasulcolleCosmaniceversoVerbenico.Delparipresso questaborgata,cheprobabilmentepuressafuinanticouncastelliere,si incontra aponentequellodi Crasini(164 m.),chiamatodagli indigeni Gromacina,con duetumoli,edaltrotumolosulm,Castriz(90m.)difacciaalporto,nelqualesi rinvennero soltantoresti di uninumatonellasolitacassettarettangolare.Amezzogiornodi Verbenicotorreggiano egualmentedue formidabilicastellieri,l'uno sulm.Gain(448m.),l'altro sulm.Maligrac,menoalto(212m.),con cintamega-liticamisurante290m.beneconservata,dellagrossezzadi 3m.edaltainalcunipunti(')Colnomedigromuzzigliabitantidelleisole del(^uarnerodesignanosolitamente i castellieri.REGIONE X.125 ISOLE DELQUARNEROni.2,50.Ilterricciovinerissimoezeppodicocci.Nellesuevicinanze,allaquota 183m.,trovasiuntumolo isolato.Probabilmentesullapuntaches'allungainmarea NE.esistonopureduecastellieriagiudicaredailoronomidiVeligradediMaligrad(Castellograndeepiccolo)ch'io nonfili L^iKIJ';##^fCv,WmSk'"/,",.'.7 !.:' vi".'. iiVi1"aiwa'li'.'ww'1FlG. 1.ebbi occasione di visitare. Fui informatoche,circa 3chilometri a S. del m.Maligrac,esiste unaltropiccolocartellieresopraundosso inprossimitdelm.Gajen,il che sa-rebbepuresuffragatodalnomediPodgrascaGlaviza,ossiaPoggiodelcastello(458m.).Nellapartemeridionaledell'isola,brullaerocciosa,nonpoteiconstataresenonduecastellieri, quellodelm.Mizza(338m.)aSE. diPonte,edunaltro sul m. S. GiovannipressoBescanuova,sulquale veggonsiscarsi resti d'un castello e di altri fabbricatimedioevali. Vanotato,chepressoBescavalle fuscoperto,annifa,undepositodialcunecentinaiadiarmilleedianellidibronzo.ISOLE DELQUARNERO126REGIONE X.Comeindicherebbeil nomediGradaz(')dat:tadunavettadi 270m.tra Bescanuovae Bescavecchia,anche ivi sarebbe da ricercare unastazionepreistorica,chea menonfu datoconstatare,comepuresul dorsoarrotondato delm.Socola a levantedi Bescanuova,ovescorgonsimolterovine,chegliabitanti riferiscono aduna cittdistrutta,daloro nominataCorintia.Noterinfine,cheinunpoderepressoVeglia,appartenenteallafamigliaSchinigoi,fuscopertounsepolcretoromano,nelqualetrovavansipurealcunetombepreistoriche,contenenti rozzi vasid'argillacondecorazioneadimpressioni digitali,una bellafibuladitipoLaTenecon duenodialpiede ripiegatoedunanello aspirale.Senzadubbio,parecchiealtre stazionipreistorichepossiedel'isola diVeglia,che io nonpoteirilevare,e cheavrebbero richiesto unpi lungo soggiornoedunesamepiaccurato diquantoamefosse concesso nellabrevegita d'ispezione.Ladistanzacheseparal'isola diVegliadaquelladiCherso diappena4,8chilo-metri,sicch ilpassaggiononpotevaoffriregrand'difficolt ai nostripreistorici.No-nostantequindi l'asprezzae la sterilit di buonapartediquest'isola,cheperestesitratti constadi nuderoccebiancheggianti,che nullahannodainvidiareallepideso-lateplaghedell'ErzegovinaedelMontenegro,edoveamalapenalegreggifamelichetro-vanounfilo d'erbadabrucare,anch'essaebbei suoicastellieri,deiqualifinorapotemmoconstatare14,numerocertamente inferiore alreale,e che s'accrescer con altre inda-gini,difficoltate nonpocodallegrandidistanze(l'isolamisura inlunghezza67 chilo-metri),dalla naturarupestreeselvaggiadelterreno,dalladeficenzadi stradeediognipi primitivoricovero neivillaggi pieccentrici.Nondobbiamo tuttaviadimenticare,cheprobabilmente quest'isolaaveva un differenteaspetto nell'antichit, primachecominciasse l'insanodiboschimento,causaprecipuadellasua fataleprogressivacarsifi-cazione.Nellaparte settentrionale,copertaancora in buonaparteda vasteboscagliediquercieedicarpiniefinoraassaipocoesplorata,altotorreggiail castelliere delm.Halm(434m.)aN. diDragosichi,circondatodaunrobustovalloparziale,nonrichiedendo ilversantedelmonte,vltoatramontanaescendenteripidissimoeroccioso,alcunadifesaspecialedaquellato(fig. 2).Il vertice occupatodaun'altarocciadentellataconunpiccolo ripiano.Il terriccio assai scuro ecosparsodi numerosi cocci. Nella recenteriduzioneacampodiun trattopianeggianteentro lacinta,fu trovatapureun'asciadipietra levigatachepurtroppo,and smarrita. Aquantorilevai dalproprietariodelfondo,si sarebbe incontrata allaprofonditdi 1 m. unagrandelastra dipietrachepernon venne smossa.Unaltro castelliere trovasipiin basso surunavettapressoil m.Rasna,che labrevit deltempononciconsent visitare. Persino sulla cimadelm.Syss(638m.),sulpitielevatopuntodi tuttal'isola,s'incontrarono coccipreistorici.Probabilmente erapureuna stazione antica il colle isolato(130 m.)su cui sorsepitardiCaisole(Caputinsulae).Daricercarsisarebbeinoltreilm.dolman(402m.)amezzogiornodiDragosichi,(')Lapopolazioneslavadesignai nostri castellieri coi nomi diGradisce, Gradistie, Gradina,Gradaz,tutte voci derivate da Grad chesignifica appuntocastello.REGIONE X.127ISOLE DELQtMRNEKOmentre la visita delm. Gradiste(562 m.)traVodizze ePodoschizza,ridotto ormai anudaroccia,nonostanteil suonome,nonmiforn alcun indizio di antichecostruzioni.Delparinonm'ebbialcunrestotrogloditicodaunacavernafacilmenteaccessibilepressoPetrici,forse a causa dellatroppo superficialiricerche.**8**\*&&&..i'",v v7'o**'-'' ^'-".'-.