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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009. n.18 - 2011 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT [email protected] COPIA GRATUITA COPIA GRATUITA

Marche In Gol - n°18

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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E... NON SOLO

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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009.

n.18 - 2011 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT [email protected]

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“Io, un Monaldi, il calcio alla SacchiUn nome, tante storie. Nelle

Marche nessun posto più di Porto Recanati, ridente citta-

dina balneare in provincia di Mace-rata, con un semplice nome racconti pagine e pagine di storie di vita e di pallone. Basta pronunciare la parola Monaldi e ti si apre un mondo di cal-cio. Una dinastia di giocatori e allena-tori che ha lasciato il segno. Antonio Monaldi è uno dei nipoti del caro Vincenzo Monaldi, un grande che ha militato con Ascoli e Ancona nella duplice veste di giocatore e allenato-re e al quale oggi è intitolato lo sta-dio di Porto Recanati. Scorri la lista e trovi Emilio Monaldi, calciatore ricordato soprattutto per aver indos-sato la maglia dell’Inter. E poi ancora Francesco Monaldi, fratello di Vincenzo e Giovanni, quest’ulti-mo papà di Antonio e negli anni ‘60 allenatore dell’Adriatica (campione d’Italia Allievi), squadra in cui han-no militato grandi personaggi come Luigi Boccolini, Italo Zazzetta, Luigi Pepa, Vittorio Solazzi, Lino Palanca, Giorgio Monaldi. Insomma, rac-

contare la storia dei Monaldi fa veni-re i brividi. Ne parliamo con Antonio Monaldi, 59 anni, il quale ci racconta il suo calcio contemporaneo, che poi è quello della dinastia Monaldi.

Antonio Monaldi, la sua sto-ria.

“Sono nato a Porto Recanati con un cognome già impegnativo alle spalle perché la storia dei Monaldi in que-sta città è davvero una grande storia. L’amore per il calcio è sbocciato subi-to, una breve carriera di calciatore tra i dilettanti poi, appese le scarpette al chiodo all’età di 27 anni, ho comin-ciato a fare l’allenatore senza toccare grandi piazze ma con l’opportunità di allenare potenziali campioni incul-cando le mie idee di stampo sacchia-no, la zona, che all’epoca proporla faceva pensar male molta gente. Con gli allievi della Maceratese e con il Corridonia i successi più importanti”.

Un breve profilo della sua car-riera di allenatore.

“Dopo aver guidato per tre stagioni i giovanissimi del Portorecanati vincendo altrettanti titoli regionali sono passato alla Mace-

ratese allenando gli allievi con i quali ab-biamo fatto

davvero t a n t e

b u o -n e

cose”.

Non dimenticherà mai Mace-ratese - Napoli con oltre 3.000 persone alla stadio Helvia Re-cina per una partita di allievi...

“Momenti bellissimi. Quel doppio confronto, indimenticabile, è qual-che cosa che ti resta dentro per sem-pre. Conservo ancora la distinta della gara di Macerata dove un certo Ciccio Baiano faceva la panchina e Ciro Fer-rara, l’attuale tecnico dell’Under 21, prima indicato in distinta, poi cancel-lato, quindi riproposto”.

Ci racconti la storia di Roberto Baggio legata alle finali...

“Bellissima. La finale allievi di quell’anno vide a confronto Napoli e Vicenza. Incontrando il Napoli sape-vo quale poteva essere il destino ma forte di quella che io ho sempre chia-mato, professionalità, mi documen-tai su questo Vicenza dei miracoli. Mi dissero che ci giocava un fenomeno che aveva segnato ben 5 reti in una partita di qualificazione e che era un mostro di bravura soprattutto nei cal-ci da fermo. Così venni a conoscenza di quel grande campione che è stato Roberto Baggio”.

Allenando i giovani quale sod-disfazione ne ha ricavato?

“Soddisfazioni tantissime. Mi riten-

go un tecnico fortunato e non solo per aver allenato ragazzi che hanno fatto il grande salto nei professionisti - ne ricordo ventuno - ma anche nel vederne tanti nella veste di allenatori. Per questo sono immensamente sod-disfatto”.

Qualche nome?

“Ne dimenticherò sicuramente qual-cuno ma vorrei ricordare Alessandro Porro, un ragazzo determinatissimo che faceva tutto con grande impegno e i risultati si sono visti. Giocare in

sere A non è cosa da poco. E ancora Carlo Troscè, Paolo Siroti per allun-gare la fila con Matteucci, Menghini, Leoni, Andreani, Tacchi, Carlo Balla-rini, Stefano Marcelletti, Paolo Dari, Andrea Ribichini che feci debuttare ragazzino a Corridonia in Promozio-ne, l’attuale allenatore del Tolentino

Incontro con Antonio Monaldi, “figlio” di una dinastia che a Porto Recanati (e nelle Marche) rappresenta da generazioni l’essenza del calcio

Vincenzoè stato il primo professionista

della nostrafamiglia

Luigi Boccolini, Italo Zazzetta, Luigi Pepa, Vittorio Solazzi, Lino Palanca, Giorgio Monaldi. Insomma, rac-

Un breve profilo della sua carriera di allenatore.

“Dopo aver guidato per tre stagioni i giovanissimi del Portorecanati vincendo altrettanti titoli regionali sono passato alla Mace-

ratese allenando gli allievi con i quali ab-biamo fatto

davvero t a n t e

b u o -n e

Assieme a Massimo Palanca, bandiera del Catanzaro

Antonio Monaldi e Arrigo Sacchi

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Roberto Mobili...”.

Lei è ricordato come il tecnico che ha precorso il grande Sac-chi giocando la zona pura.

“Sicuramente le mie idee non erano allineate con il calcio dell’epoca e per questo sono contento di averlo fatto, convinto che quella era la strada giu-sta da seguire”.

Con il grande Vincenzo Monal-

di, cosa lo lega ancora?

“Oltre a legami di parentela, aver fatto capire a tutti - compreso il sottoscritto - che il calcio è anche un lavoro, un lavoro da fare bene e con impegno totale se si vogliono ottenere risultati altrimenti le delusioni, soprattutto le grandi delusioni, sono dietro l’ango-lo”.

E’ stato lui il primo professio-

nista della dinastia vista l’epo-ca?

“Sicuramente sì perché già ai suoi

tempi di poteva tranquillamente dire che con il calcio si poteva vivere bene”.

e i campioni che ho lanciato”

Emilio Monaldi nasce a Por-to Recanati il 15 settembre 1947, ruolo difensore. Dopo

il debutto nella squadra della sua città, nella stagione 1967-68 mi-lita nell’Inter di Helenio Herrera

con la quale debutta l’8 novembre 1967 nella gara Inter-Atalanta (4-1), valida per la Coppa Italia, e successivamente disputa altre 5 gare nel campionato di Serie A di quella stagione, che la sua squa-dra nerazzurra conclude al quin-to posto. In quell’Inter giocano campioni del calibro di Facchetti, Burgnich, Mazzola, Corso e Sua-rez. L’anno dopo scende in campo con il Mantova, che chiude a metà classifica il campionato di Serie B. Gioca nella stessa categoria an-che nel 1969-70, con la maglia del Como, che evita per un solo punto la retrocessione in Serie C. E proprio nella terza categoria professionistica Emilio Monaldi gioca con la maglia del Matera nelle stagioni 1972-1973 e 1974-1975, e con quella del Lecce nella stagione 1973-1974.

Emilio, 6 presenze nell’Inter di HH

Da sinistra Giulio Silenzi, Luciano Panetti, Gegè Di Giacomo ed Antonio Monaldi

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STEFANO STRAPPA

“Emozione San Siro...”Stefano Strappa nasce a Ca-

merino il 22 giugno del 1959, tira i primi calci nelle giovanili dell’Invicta di Macerata gui-

data allora da un tecnico emergente, Gianfranco Salciccia. Il ragazzino si fa notare per le sue qualità tecniche ed agonistiche. Sono in tanti ad inte-ressarsi di lui, finisce alla Macerate-se poi al Conegliano. Con la società veneta prima disputa un campionato Berretti poi debutta in serie D nella stagione 1977/’78 e in C2 nella stagio-ne 1978/’79. Resta con quella società sino allo stagione 1979/’80 vantando ben 47 presenze e 6 gol. Campionati importanti, al punto che Strappa viene acquistato dall’Udinese. Nella sta-gione 1980/’81 fa parte della rosa dei friulani in serie A fino a novembre ma non riesce mai a debuttare. Le zebrette lo trasferiscono a Varese dove dispu-ta ben 5 campionati di serie B facendo registrare ben 133 presenze nella ca-detteria mettendo a segno 12 reti. Non tornerà mai più alle zebre friulane perché chiuso da grandi nomi, Zico su tutti. Nell’estate del 1985 viene quindi ceduto a titolo definitivo alla Trie-stina dove nella stagione 1985-1986 sfiora la promozione in serie A. Resta ben 3 stagioni con gli alabardati prima di trasferirsi ad Avellino per una sta-gione, Barletta due ed infine Paler-mo prima di tornare a Macerata nella stagione 1992/’93 (in rosa c’era un certo Borislav Cvetkovic) dove vince il campionato e riporta i biancorossi in serie C. La stagione successiva indossa la casacca del Montegranaro in Ec-cellenza poi decide di smettere con il calcio giocato e abbraccia l’attività di direttore sportivo iniziando proprio da Montegranaro, per continuare con To-lentino e Maceratese in C2. Dal 1999 è osservatore dell’Udi- n e s e .

Strappa è abilitato a svolgere l’attività di direttore sportivo, abilitazione con-seguita a Coverciano. In carriera ha totalizzato 332 presenze e 14 reti.

Una grande carriera e tanti al-lenatori che ti hanno guidato e formato come calciatore, chi ri-cordi con grande piacere?“Tutti, non vorrei fare torto a nessuno ma il primo nome che viene alla testa è quello di Eugenio Fascetti, un gran-de, poi Enzo Ferrari che credeva cieca-mente in me e mi avrebbe fatto sicura-mente vivere l’emozione in serie A con l’Udinese se non si fossero verificate situazioni non del tutto prevedibili”.

Anche un certo Beppe Marotta, oggi diesse della Juventus, c’è stato sulla sua strada di Stefano Strappa...“Sì, è vero. Nel periodo trascorso a Udine ho conosciuto Marotta, l’attuale direttore sportivo della Juve”.

Partiamo dal presente, quello di osservatore.“Lavoro per conto dell’Udinese cer-cando di scoprire talenti. La società dispone di una rete capillare su tutto il territorio, ne faccio parte dando il mio contributo”.

La segnalazione più importan-te?“Non ne mancano ma se vogliamo citare un nome per tutti: Vincenzo Ia-quinta, giocava a Castel di Sangro”.

Un lavoro gratificante quello di osservatore?“Un lavoro non facile ma sicuramente grafitante, senza dubbio. La caccia al talento è un po’ il nostro mestiere”.

Quanto hanno inciso i tuoi mae-stri nella formazione di Strappa calciatore?“Tantissimo. Come dimenticare Livio Fongaro, Narciso Soldan... e come dimenticare Gianfranco Salciccia che è stato il primo in ordine di tem-po”.

I giovani oggi sognano il calcio professionistico ad occhi aper-ti e spesso ne restano delusi, perché?“Perchè non tutto sono rose e fiori. Io ne ho fatto le spese con il mancato debutto in serie A. Le motivazioni

plausibili: ero in un club zeppo di campioni. Sono tante le

combinazioni che alle volte si accavallano

capaci di negare un sogno”.

Qualche ram-marico per aver manca-to il debut-to in serie A anche se ha giocato oltre trecen-to partite in serie B?

“Sì perché era nella mie possibilità. Unica nota capace di addolcire la delusione è quella di essersi visti sbarrare la strada da grandissimi campioni”.

Con tanti stranieri in cir-colazione le difficoltà per i nostri giovani au-mentano ancora di più?“E’ una realtà con la qua-le fare i conti. Se arrivano gli stranieri a frotte per i nostri giovani c’è sempre meno spazio. Basta ve-dere l’ultima spedizione mondiale per rendersene conto. Anche la fortuna, in questi casi, insieme alla bravura, fa la diffe-renza”.

L’emozione più forte che ha provato?“La prima volta a San Siro in occa-sione di Inter-Va-rese in Coppa Ita-lia. Un momento indimendicabile nella vita di un calciatore”.

di Enrico Scoppa

1) Con la Triestina

2) Col Palermo nella stagione 1991/1992

3) Nel Varese contro l’Inter di Beccalossi

4) Contro Mattioli in un Varese - Como

5) In una azione di gioco sotto gli occhi dell’arbitro Agnolin

nome: Stefanocognome: Strappanato a: Camerino 22/06/59ha giocato con:Conegliano, Udinese, Varese, Triestina, Avellino, Barletta, Palermo, Maceratese

“Emozione San Siro...”di Enrico Scoppa

Quanto hanno inciso i tuoi maestri nella formazione di Strappa calciatore?“Tantissimo. Come dimenticare Livio Fongaro, Narciso Soldan... e come dimenticare Gianfranco Salciccia che è stato il primo in ordine di tempo”.

I giovani oggi sognano il calcio professionistico ad occhi aperti e spesso ne restano delusi, perché?“Perchè non tutto sono rose e fiori. Io ne ho fatto le spese con il mancato debutto in serie A. Le motivazioni

plausibili: ero in un club zeppo di campioni. Sono tante le

combinazioni che alle volte si accavallano

capaci di negare

forte che ha

“La prima volta a San Siro in occa-sione di Inter-Va-rese in Coppa Ita-lia. Un momento indimendicabile nella vita di un

2) Col Palermo nella stagione

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SPECIALE MOTO

Durante l’inverno dove tut-to rallenta, dove i motori riposano, i piloti faticano

a trovare la giusta “carburazio-ne”, dove i genitori-manager (dei piloti più piccoli) si prodi-gano con ogni mezzo di convin-zione per cercare sponsor che li aiutino economicamente a sostenere la stagione a venire, dove persino le piste sembrano patire il freddo, il Motoclub Mor-rovalle…scalda i motori. C’è fer-mento nella sede, si preparano le iscrizioni per i tesserati Fmi, si discute sui raduni da farsi duran-te l’anno, si prepara il program-ma delle “passeggiate” tra amici motociclisti e … si redigono i documenti per i piloti 2011. Si proprio così, anche quest’anno, il Motoclub Morrovalle schiera sulle griglie di partenza presenti su tutto il territorio nazionale, piloti di diverse età e specialità variegate. Molteplici sono anche le gare, che andranno a costitui-

re i vari campionati, dai regiona-li e nazionali.

La prima in programma per l’an-no 2011 è stata quella del Cam-pionato Minimoto svoltasi il 27 marzo a Casaluce in provincia di Caserta. Il pilota di Morroval-le Roberto Cecchi (Motoclub Orioli Racing) simpatizzante del Motoclub Morrovalle, parti-va in 11^ posizione a causa di problemi di messa a punto del mezzo che non sono stati risulti durante i turni di prove libere. In effetti, anche se questi mez-zi sono di semplice concezione e non hanno sospensioni (che sono una bella bega per chi le deve sistemare), hanno comun-que bisogno di attenzioni e di regolazioni più o meno comples-se sia nella parte termica che in quella di alimentazione, nonché sulla ciclistica. In sostanza c’è bi-sogno della stessa attenzione che serve nelle “ruote alte”, anche se

con meno tecnologia a disposi-zione. Il via non era dei migliori con lo scivolamento al 15° posto nel primo giro. Dopo una breve “pausa di riflessione” comincia la risalita su posizioni e, compli-ci anche un paio di cadute occor-se a chi lo precedeva, arriva al terzultimo giro ad occupare la 6^ posizione! Purtroppo nello stesso giro quando stava recu-perando anche sul pilota che era in 5^ posizione, cadeva in una curva senza conseguenza per se e per il mezzo. Pur riuscendo a ripartire chiude la gara al 13° po-sto, un errore di valutazione che è stato pagato caro in termini di punteggio. Ecco di seguito l’elenco dei piloti affiliati a Morrovalle che porte-ranno sui campi gara il vecchio e glorioso nome del Motoclub.

Al Motoclub Morrovalle non resta che augurare a tutti uno

scontatissimo ma sempre uti-le “in bocca al lupo”, a tutti i piloti che, con grandi sacrifi-ci economici oltre che orga-nizzativi, si mantengono per poter essere ancora una volta pronti in griglia di partenza..!!

Il Motoclub Morrovalle“scalda i motori”!!

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SERIE D

Retrocedere senza neanche un fischio

“Credo che abbiamo battuto un piccolo record: siamo retrocessi, abbiamo perso tantissime parti-

te ma non abbiamo ricevuto mai un fischio. Il nostro pubblico non solo ci ha sopporta-to ma direi compreso sostenendoci sem-pre nella convinzione che abbiamo dato il massimo”. Parole e musica del presidente del Fossombrone Francesco Tramon-

tana che nel corso della trasmissione do-menicale di TVRS “Le Marche nel pallo-ne” alle domande di Andrea Verdolini ha compiuto un’analisi esaustiva ed anche serena su una stagione tribolata, come d’altronde nelle previsioni. “Un mezzo campionato - ha detto Tramontana - lo abbiamo già vinto al momento dell’iscrizio-ne. Dopo il forfait di Bikkembergs infatti, a

metà luglio era oggettivamente molto diffi-cile poter pensare di salvare una matricola FIGC che è la più vecchia di questo girone di Serie D. Grazie all’impegno di tutti ci siamo riusciti con grandissimi sforzi e quello è sta-to sicuramente un obiettivo importante”.

Già ma dopo una partenza felice con 11 punti in 8 partite, la metà del bottino totale è arrivato una sorta di crollo. Come mai?“Abbiamo perso delle partite, talvolta in maniera rocambolesca, che potevano rap-presentare in positivo la svolta della nostra stagione. Penso alle gare con Rimini, Ango-lana, Venafro, Bojano e Cesenatico in casa. La vittoria di San Benedetto del Tronto ed il pareggio a Jesi ci avevano dato nuove spe-ranze ma non siamo mai riusciti a concre-tizzare quello che producevamo come mole di gioco. Da lì non siamo più riusciti a risali-re la china nonostante abbiamo tentato un cambio di allenatore, che in quel momento ritenevamo opportuno”.

Tutto vero ma dopo un anno come questo sicuramente vi sarete in-terrogati sui vostri errori...“Dal punto di vista societario credo che il vero errore sia stato quello di non essere riusciti a fare un salto di qualità tra novem-bre e dicembre. Un salto di qualità nel senso che si poteva operare in maniera differente e forse tentare di salvarsi. Sul campo certa-

mente il problema dell’attacco è stato quello principale”.

Lo scorso anno eravate in un altro girone: come giudica il livello del campionato di quest’anno?“Da un punto di vista di cifra tecnica ed agonistica il girone F mi è parso sicura-mente superiore e d’altronde con squadre come Teramo, Rimini, Civitanovese, Real Rimini e lo stesso Santarcangelo non pote-va essere che così. Certo, parliamo di due storie completamente diverse per quanto ci riguarda”.

Il Fossombrone dunque disputerà il prossimo anno il campionato di Eccellenza. Con quale spirito e con quali obiettivi?“Dal punto di vista tecnico non ne abbiamo ancora parlato. Credo che lo spirito sarà quello di quest’anno. Ossia costruire una squadra con giovani, preferibilmente del nostro territorio, per valorizzarli al me-glio con qualche elemento di esperienza. Gli obiettivi sono difficili da individuare. Occorre vedere anche se riusciamo a raffor-zare la compagine societaria. Di certo posso anticipare che, come sempre, terremo un occhio al campo e due al bilancio”.

Tramontana: “Il nostro pubblico ci ha sempre sostenuto. Un errore? Quello di non aver compiuto un salto di qualità societario tra novembre e dicembre”

E la Juniores si gioca lo scudettoPer raggiungere la poule scudetto

ha dovuto superare avversarie assai temibili come Civitanovese

e Sambenedettese, ultima squadra a cadere sotto i colpi di bomber Latini (13 gol stagionali per lui ) e compa-gni. E’ la Juniores della Recanate-se, che ha reso soddisfatto il tecnico Gianluca Dottori: “Ho a disposizio-ne ragazzi esemplari. La qualificazione alle finali scudetto era un sogno quando l’estate scorsa siamo partiti per prepara-re il campionato, ora ci siamo e vogliamo giocarci al meglio le nostre possibilità”. I leopardiani hanno anche conosciuto la composizione del girone a tre che vale l’accesso ai quarti di finale: i giallorossi si troveranno di fronte Perugia e Ri-mini, squadre molto bene attrezzate: “Giunti a questo punto tutte le squadre

sono uguali. Entrare nelle 24 finaliste è veramente un grande risultato, siamo riusciti a centrarlo e adesso dobbiamo dare il meglio di noi stessi perché l’avven-tura è sicuramente stimolante. I ragazzi ci credono, cercheremo di fare del nostro meglio”. Il 30 aprile trasferta nel capo-luogo umbro, si gioca nell’antistadio del Curi: “Conosco il terreno di gioco avendo giocato su quell’impianto con gli allievi nazionali dell’Ancona, speriamo ci porti bene. Partire bene è decisivo so-prattutto in un girone a tre e con la for-mula che ne deriva”. La chiusura finale va al responsabile del settore giovanile leopardiano Alberto Virgili: “Una traguardo che mancava da quarant’an-ni, che ci riempie di soddisfazione e di orgoglio”.

RECANATESE

FOSSOMBRONE

Il presidente del Fossombrone Francesco Tramontana

Perugia e Rimini le prime avversarie dei ragazzi di Dottori: “Ci crediamo”

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SERIE D

“I giovani? L’esempio più belloarriva dal Santarcangelo.E quel mio Tolentino…”E’ fermo da quasi due anni, ep-

pure è sempre in movimen-to: guarda, osserva, scruta, annota. La serie D, dove con

la Recanatese gioca suo figlio Jacopo, e i giovani del territorio. Il tecnico Gian-franco Zannini, 47 anni, ultima sta-gione al Real Montecchio nell’annata 2008-’09, è un personaggio pulito che deve prima o poi tornare nel calcio. Per il bene di tutto il movimento. Nei mesi scorsi ha sostenuto tanti colloqui, la Maceratese lo corteggia praticamen-te da sempre, ma lui nicchia: cerca un progetto serio e tanta motivazione. “La voglia di tornare in campo c’è - racconta

il mister di Recanati - sono 25 anni che alleno e il calcio mi scorre nelle vene, ma voglio una società giusta, un progetto se-rio, una dirigenza che ha entusiasmo”. Zannini, al momento, fa l’osservatore tecnico del settore giovanile per conto della Recanatese e guarda in partico-lar modo di giovani della zona classe ‘97, ‘98 e ‘99. La serie D? La conosce più che bene, per questo il suo credo è puntare sui ragazzi. “L’esempio più bello arriva dal Santarcangelo - eviden-zia - proprio di recente ho parlato con il suo presidente. Qui si fa un lavoro cer-tosino con i giovani, l’allenatore Angeli-ni è bravo e sa motivarli. E’ una società

che non so se alla fine vincerà il campionato ma comunque sta

costruendo il suo futuro. E con budget contenuti”. A differen-

za di una piazza calda come la Sambenedettese: “A

San Benedetto del Tronto devono essere bravi a

saper coniugare la pas-sione dei tifosi con la

parte tecnica. Hanno fame di vittorie, ma

ci vuole raziona-lità e pazienza”.

L’annata che Zannini ricor-

da volentieri è quella a

Tolen-t i -

no, stagione 2005-2006. “Arrivammo quarti e perdemmo lo spareggio per tornare in C2 contro il Celano. Proprio quella squadra però, dove c’erano ragaz-

zi di grande prospettiva come Melchior-ri, Albanesi e Perfetti, è la dimostrazione che bisogna essere bravi a saper lavorare con i giovani”.

Jesina tra playoff, ripescaggio e tifoseria

Sognare si può, almeno a leg-gere i numeri di una stagione importante che sta andando

probabilmente al di là di quelle che erano le attese di inizio stagione. In casa Jesina infatti in pochi pensava-no ad una presenza fissa o quasi in zona playoff per l’intero arco della stagione con puntate verso la vetta della classifica. Per una matricola capace di impostare un grande la-voro, con i propri giovani inseriti in pianta stabile nella rosa della prima squadra, si tratta di una scommessa vinta dalla società e soprattutto da Gianluca Fenucci. Un entusia-smo che coinvolge soprattutto il pub-blico biancorosso sempre vicino alla squadra come spesso ha sottolineato il tecnico nel corso della stagione: “Per noi sono il dodicesimo uomo in

campo, anche in trasferta non ci han-no mai fatto mancare il proprio soste-gno”. Ci sarà bisogno di tutte queste componenti per spingere Focante e compagni a un finale di stagione da protagonisti con i playoff ad un passo e l’ipotesi ripescaggio che poi tanto remota non sembra essere: di questo però se ne riparlerà dopo la riunione di Lega che dovrà stabilire se ci saranno e nel caso quanti saran-no i possibili ripescaggi in Lega Pro. Viaggia dunque su più binari questo finale di stagione della Jesina che, curiosità nella curiosità, nella gara interna contro il Luco Canistro ha fatto registrare un piccolo record: con 1.300 spettatori è stata l’8^ gara più vista della giornata tra tutti e nove i gironi di Serie D.

GIANFRANCO ZANNINI

progetto serio e tanta motivazione. “voglia di tornare in campo c’è - racconta

tosino con i giovani, l’allenatore Angelini è bravo e sa motivarli. E’ una società

che non so se alla fine vincerà il campionato ma comunque sta

costruendo il suo futuro. E con budget contenuti”. A differen-

za di una piazza calda come la Sambenedettese: “A : “A : “

San Benedetto del Tronto devono essere bravi a

saper coniugare la pas-sione dei tifosi con la

parte tecnica. Hanno fame di vittorie, ma

ci vuole raziona-lità e pazienza”.

L’annata che Zannini ricor-Zannini ricor-Zannini ricor

da volentieri è quella a

Tolen-t i -

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L’urlo liberatorio è arrivato in un caldo pomeriggio a Casal di Marmo, uno sfogo collettivo di oltre 1.500 fedelissimi pre-

senti in tribuna ma anche di tutti coloro che hanno seguito la gara su Raisport o attraverso le dirette radiofoniche. Un’in-tera città ha potuto liberare un grido unanime di liberazione dopo un’estate paradossale e per certi versi insostenibi-le. Troppo difficile ammortizzare la ca-duta dalla serie B all’Eccellenza per non subirne le conseguenze. L’era Petocchi

si è chiusa in malo modo e ben pochi rimpianti ha lasciato nel pubblico bian-corosso se non la rabbia nel vedere una storia fatta a pezzi in così poco tempo. Tra tante possibili soluzioni relative alla successione, ecco spuntare Andrea Marinelli e il “suo” Piano San Laz-zaro che bene conoscevano questo campionato, le sue difficoltà ma anche tante amarezze con le sconfitte in fina-le di Coppa Italia regionale e spareggi playoff nelle ultime stagioni. Ecco che queste due situazioni hanno dato vita

ad un progetto sempre più ampio, un organico importante e un tecnico poco pubblicizzato che, come gli piace spes-so ricordare, “ha l’onore di guidare que-sta squadra da tifoso biancorosso”, Mar-co Lelli. Non un compito semplice il suo: vincere sempre, comunque, contro ogni avversario, in una piazza che vole-va assolutamente mettersi alle spalle in fretta questa categoria. Due i percorsi possibili: Coppa Italia e campionato. Per questo l’organico allestito è stato puntualmente cambiato e soprattutto

rinfor-zato a dicem-bre con gli arrivi di Arcolai, Ionni e G e n c h i tutti e tre provenienti da esperienze tra i Pro. La differenza si è vista: Genchi ha trascinato un attacco che stentava a decollare trovando in avanti la soluzione ideale con Mat-tia Santoni nel ruolo di spalla ideale per il suo gioco. Ionni e Arcolai hanno contributo in termini di esperienza in difesa e a centrocampo dove Pesarese e Tedoldi hanno fatto valere la propria grande esperienza. La vittoria nella Coppa Italia regionale a Civitanova è stato il primo passo di un tour per l’Ita-lia vincente: Torgiano, Pisa, Inve-runo e infine Marino. Un percorso più breve del campionato che ha messo al sicuro il discorso relativo alla D ma l’ipotesi ripescaggio balena sempre più nella testa della dirigenza biancorossa. Decisivo quanto potrà accadere nella prossima riunione di Lega Pro in pro-gramma a metà maggio: oggi però c’è da concludere il duello rusticano con la Fermana in campionato (ultima sfi-da in programma allo stadio Recchioni l’8 maggio), salutare Marco Lelli che rimarrà nello staff tecnico e attendere novità in merito alla società e soprattut-to alla nuova guida tecnica. Tanta carne al fuoco dunque sotto al...Conero, con il sogno di un passaggio diretto in Lega Pro.

ECCELLENZA

La festa dopo la tempestaArriva il primo trionfo dell’era Marinelli dopo gli anni bui di Petocchi. Ora il sogno Lega Pro

La squadra vincitrice della Coppa Italia sotto la tribuna dei tifosi a Casal di Marmo

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ECCELLENZA

Bordoni, cuore canarino per la Fermana

Nella Fermana che sogna l’impresa nell’ultima gior-nata di campionato, c’è un giocatore che ha un doppio

traguardo: vincere sul campo e farlo per i colori che ama da una vita. Si tratta di Luca Bordoni, classe 1986 da Ca-podarco: è lui (insieme al baby Mattia Achei, che quest’anno però ha trovato poco spazio) l’unico fermano doc in una squadra che sta duellando spalla a spalla con l’Ancona per il successo fina-le. Ecco perché per lui questa voglia di primato è ancor più intensa: ha vissuto l’epopea della Fermana in B, da ultras: “Ricordo bene quelle stagioni nel profes-sionismo - racconta – ero sempre presente in curva e ho vissuto molte trasferte lun-

ghe e faticose. Per la Fermana questo e al-tro”. Ecco che la situazione attuale, con una Fermana protagonista dopo alcune stagioni di sofferenza, non può che ren-derlo doppiamente orgoglioso: “Per me che sono di Fermo e che da ragazzino ha fatto parte del settore giovanile gialloblu è una grande gioia questo duello di gran-dissimo livello. L’Ancona non molla ma noi ci saremo fino alla fine. Credo che pos-sa essere decisiva l’ultima giornata, con il match casalingo contro i dorici. Il nostro segreto? Siamo un gruppo stupendo, af-fiatato e, arrivati a questo punto, faremo di tutto per vincere il campionato”. Ecco dunque che l’unico fermano doc di una squadra decisamente tosta come quel-la canarina lancia la corsa al primato, guardando soprattutto a quello scontro diretto che molto potrebbe decidere non solo in casa canarina. Chiaramen-te un successo gialloblu permettereb-be alla sesta classificata in Eccellenza di accedere alla zona playoff (al posto dell’Ancona già promossa con la Cop-pa Italia) allargando dunque il raggio d’azione e l’interesse verso questo finale da non perdere.

Siamo un gruppo stupendo, affiatato

e faremo di tutto per vincere il campionato

Il difensore è l’unico fermano doc in rosa. “Ero sempre presente in curva, quante trasferte per seguire i gialloblù”.

Montegranaro,il sale sulla coda

La sua avventura in casa gialloblu è iniziata durante l’estate quan-do il Montegranaro chiuse, in

pratica prima di iniziare, il rapporto di collaborazione con Filippo Giovagnoli. Da lì è iniziata l’avventura di Pasqua-lino Minuti in casa calzaturiera. Un buon girone di andata, una squadra che viaggiava ampiamente a distan-za di sicurezza dalla zona calda striz-zando molto spesso l’occhio alla zona playoff. Nell’ultima parte di stagione un calo di rendimento, probabilmente fisiologico, ha modificato gli equilibri interni. La decisione di cambiare, alla luce della posizione in classifica della squadra molto vicina alla salvezza ma-tematica e dopo la sconfitta in trasferta

con la Ful- gor M a c e r a te s e , h a sorpreso un po’ tutti ed è maturata alla vigilia dell’appuntamento casalingo con l’Atletico Piceno poi vinto 1-0 con in panchina il tecnico delle giovanili Ciocci: “Ci sono state incomprensioni con la dirigenza - spiega Minuti che a giugno sarebbe andato comunque via da Montegranaro -. Qualcosa da dire sulla formazione schierata a Macerata? In quella gara ho semplicemente messo gli esterni difensivi più alti perché volevo vincere, altroché, ma abbiamo preso due gol con ingenuità. Questa la verità”. Per lui, salvezza in tasca, è stato comunque un campionato positivo.

A 4 gare dalla fine salta Minutiper “incomprensioni con la società”

Real Montecchio, braccio di ferro tra giocatori e dirigenzaI giocatori del Real Montecchio han-no deciso di non lasciar passare tutto sotto traccia, denunciando la situazione anomala maturata nel corso dei mesi. Con tanto di comunicato ufficiale. La faccenda riguarda 5 mesi di rimborsi ar-retrati che la società deve a staff tecnico e giocatori. Nel comunicato i giocatori “invitano ad una presa di coscienza e re-sponsabilità fin qui non dimostrata” diri-genti e quanti di loro avevano preso ac-cordi con gli stessi. Il comunicato è stato

reso noto l’11 aprile scorso, nello stesso i giocatori “si riservano di effettuare altre forme di protesta e di denuncia più detta-gliate sulle posizioni dei sopracitati signori affinché non si dimostrino all’altezza degli incarichi dirigenziali e politici che ricopro-no”. Allo stesso tempo però la squadra ha confermato di “adempiere agli impegni sportivi presi fino a termine della stagione con dedizione e professionalità come di-mostrato fino ad ora per rispetto dei colori biancorossi e dei tifosi montecchiesi”.

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PROMOZIONE

Vigor Senigallia: 90 anni d’…Eccellenza

Stadio ‘Bianchelli’ con il pubbli-co dei tempi migliori, colorato a festa di rossoblu; una maglia celebrativa per i 90 anni della

Vigor Senigallia e l’Eccellenza da ri-conquistare sul campo ad appena un anno di distanza dalla retrocessione della passata stagione. Domenica 10 aprile è stata una data del tutto par-ticolare per la Vigor Senigallia che ha vissuto un gran bel pomeriggio di festa, coronando una stagione vissu-ta sempre da protagonista nelle zone nobili del girone A di Promozione a braccetto con squadre di ottimo livel-lo quali Cagliese, Falconarese, Castel-fidardo e Atletico Gallo Colbordolo. Alla fine però a spuntarla sono stati i rossoblu guidati da Aldo Clementi, tecnico giovane che ha saputo centra-re un grande traguardo alla sua prima esperienza sulla panchina della Vi-gor: “Per lui parlano i risultati e il gioco che ha saputo far esprime alla squadra – afferma il presidente Valentino Mandolini (foto sopra) – ha sapu-to amalgamare al meglio elementi di maggiore esperienza come Pandolfi, Ruggieri e Smerilli con i tanti ragazzi

provenienti dal nostro vivaio, quasi tutti del ’92. Sono loro la nostra forza, tanto che in molte gare ne abbiamo im-piegati più di due, come il regolamento richiede: loro hanno ripagato questa fiducia con prestazioni importanti, po-nendo le basi per un ottimo futuro loro e della Vigor”. Il futuro appunto, per la Vigor ha la sagoma inconfondibile dell’Eccellenza che ritorna proprio nell’anno del 90° compleanno. “L’ho definita una rivincita da parte di tutto l’ambiente dopo un paio di stagioni dif-ficili nelle quali abbiamo sempre lotta-to nelle zone calde della classifica. Sono anche convinto che il nostro non era il migliore organico come individualità, penso a Cagliese e Castelfidardo squa-dre partite con l’obiettivo di primeggia-re. La squadra è cresciuta con il passa-re delle giornate, prendendo sempre maggiore consapevolezza e formando una realtà forte, coesa e compatta”. Una squadra che crescendo ha trova-to grande solidità, cosa che potrebbe fare la 90 enne Vigor da un punto di vista dirigenziale. “Effettivamente stiamo lavorando per allargare la base societaria, perfezionando i meccani-smi che la compongono e sviluppando in maniera definitiva alcuni elementi sui quali crediamo molto come le parti relative al marketing e alla comunica-zione. Il nostro non è un progetto ricco e faraonico bensì fatto di idee e di una base sempre più ampia da raccogliere e coinvolgere. Adesso ci adoperiamo per lavorare sull’assetto societario, prima di iniziare a valutare situazioni tecni-che e di organico. Dal mio punto di vi-sta Clementi merita fiducia per l’ottimo lavoro fatto con un gruppo che non va affatto smantellato o modificato più di tanto ma solo completato in modo ade-guato alla categoria. Tutto questo va discusso tra dirigenti, in maniera ap-profondita, cosa che faremo a breve”.

Mandolini: “Una bella rivincita dopo alcuni anni difficili. La forza dal nostro vivaio”

Nessun verdetto,tanto equilibrioe una polemicaSe il girone A ha espresso con 90 mi-nuti di anticipo il proprio verdetto de-finitivo in vetta alla classifica, ben più complessa la situazione nel girone B dove l’incubo (o la speranza, dipen-de dai punti vista) di molte squadre si chiama spareggio. Potrebbe essere questa la soluzione finale sia in vetta dove sono chiamate in causa Montu-ranese, Potenza Picena e Porto-recanati ma anche in zona playoff, playout e per evitare la retrocessione diretta. Da sempre questo campiona-to ha fatto in modo di riservare agli appassionati un finale da brividi con radioline e telefonini roventi in attesa della notizia tanto attesa ma in que-sta stagione una serie di combinazio-ni ha fatto in modo che l’ultima gior-nata riesca ad intrecciare gli interessi della zona calda con quelli del vertice della classifica, di playoff e playout. Con buona pace di chi, con l’arrivo della bella stagione, pensava (o me-glio sperava) in un’ultima giornata alla volemose bene.

Caso Arquata. La squadra di mi-ster Mongardini di certo non è passa-ta inosservata in questa Promozione. Un avvio di stagione da record con Vagnoni in panchina, un campionato che sembrava vinto dopo poche gior-nate ma ad un certo punto qualcosa

si è inceppato: prima la polemica sui mancati rimborsi da parte dei gioca-tori, poi l’abbandono degli stessi e del tecnico con la squadra dei “reduci” che continua a lavorare sotto la guida di Claudio Pierantozzi. I risulta-ti stentano ad arrivare e le sconfitte aumentano. I mugugni delle altre squadre iniziano a trapelare fino a diventare un urlo assordante con la sconfitta a tavolino nella gara casa-linga con il Chiesanuova nel quale i biancorossi hanno schierato Dario Drago, non regolarmente tesserato. La polemica esplode, si parla di cam-pionato falsato ma a chiarire quanto accaduto interviene lo stesso tecnico dell’Arquata: “Noi abbiamo agito as-solutamente in buona fede, è stata una mancanza da parte della Federazione. La comunicazione della Federazione svizzera, dove Drago era tesserato, in merito al transfer è arrivata anche a noi per presa visione il giorno precedente la gara con il Chiesanuova. Stessa cosa è avvenuta a Roma dove però gli uffici erano chiusi ed è stata recepita il lunedì successivo: ecco dunque cosa è successo ma noi non abbiamo in nessun modo falsato il campionato. Mi dispiace per le altre ma la colpa dei loro problemi non dipende certo dall’Arquata e since-ramente da fastidio tutto questo acca-nimento contro di noi”.

GIRONE B

Ultima giornata da brividi. Tiene ancora banco il ‘caso’ Arquatama Pierantozzi si difende: “Non abbiamo falsato il campionato”

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PesaroIl Marotta festeggia la seconda promozione consecutiva. Mister Polverari: “Programmazione seria e società forte”. Per l’esperto Rossi Berluti è il 10° campionato vinto in carriera

Doppio salto nel segno del “cobra”

Un grande successo, il secon-do consecutivo per il Ma-rotta che bissa il la Seconda categoria vinta lo scorso e

approda da matricola in Promozione. Sono passati ben 16 anni dall’ultimo approdo diretto in Promozione ma in riva all’Adriatico c’è l’entusiasmo dei tempi migliori per questa squadra che ha saputo far innamorare un’intera cit-tà. Da matricola si è insidiata al vertice della classifica, conservandolo fino al termine della stagione e difendendosi dagli attacchi delle dirette concorrenti. Uno dei segreti del successo rossoblu è il tecnico Mirko Polverari, “cobra” delle aree di rigore in passato, protago-nista di questa cavalcata vincente: alla sua seconda stagione da tecnico, ha vinto il secondo campionato: “E’ senza dubbio speciale quello che questi ragazzi hanno saputo fare. Vincere due campio-nati – continua Polverari – nei primi due anni da allenatore gratifica moltissimo e soprattutto premia un gruppo costruito con sapienza già lo scorso anno”. Il Ma-rotta infatti è lo stesso che ha vinto il girone C di Seconda categoria appena un anno fa con qualche aggiustamento:

“Eravamo sicuri di far bene fin da inizio stagione, un blocco solido e di qualità in-torno al quale abbiamo inserito un paio di elementi importanti come ad esempio il bomber Messina che, con 14 reti, spesso è risultato decisivo. Purtroppo abbiamo dovuto fare a meno per tanto tempo di Montanari che ha potuto essere a dispo-sizione solo nell’ultima parte di stagio-ne”. In compenso si è creata una grande complicità intorno alla squadra, da par-te della società e di un pubblico che si è stretto intorno alla squadra: “Una so-cietà nuova, fatta di elementi giovani che ha saputo interagire al meglio con l’espe-rienza di personaggi storici presenti in so-cietà. La squadra ha saputo creare qual-cosa di importante supportata al meglio da chi era dietro la scrivania e creando in tutto l’ambiente un entusiasmo palpabi-le”. Un campionato vissuto interamente in vetta alla classifica ma le avversario e da tenere in grande considerazione non sono di certo mancate: “Con Ser-ra Sant’Abbondio e Piandimeleto siamo sullo stesso livello, le altre leggermente staccate ma il livello medio è decisamen-te buono. Il futuro? Adesso è presto, c’è ancora da far festa e prepararci al me-

glio per il titolo regionale. Non so quali saranno le scelte societarie ma sarebbe da matti sfaldare un gruppo che già così potrebbe affrontare la Promozione pun-tando tranquillamente ad una posizione di metà classifica”. A far festa doppia in casa Marotta è Giorgio Rossi Ber-luti, classe 1967 ma ancora decisivo in diverse occasioni: per lui infatti è il decimo campionato vinto in carriera. Chapeau!

Ancora imbattuti a una gara dal termine del campionato e con appena 12 gol subiti la migliore difesa di tutte le

squadre delle Marche. Il Della Ro-vere (Seconda categoria C) è volato in Prima categoria. “E’ stato un bel campionato - sottolinea il segretario Enrico Spadoni - i numeri sono dalla nostra parte”. La difesa della squadra allenata da Massimiliano Guiducci è un vero e proprio bunker e a guidarla c’è Gianluca Bartolucci,

classe 1971, ex Lucrezia e Calcinelli. Ma anche l’attacco non scherza, con Daniele Pierpaoli arrivato a quota 20 gol. Resterà Guiducci anche in Prima categoria? “Aspettiamo la fine del cam-pionato, ma fosse per noi il tecnico me-rita la conferma. Per quanto riguarda le ambizioni per la prossima stagione, dobbiamo prima fare mente locale ma possiamo subito dire che puntiamo alla salvezza”. Intanto, per il 30 aprile a Mondavio, è in programma la festa promozione.

Della Rovere olè!In Prima categoria con una difesa bunker

Doppio salto nel segno del “cobra”

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PESARO

Un suggestivo viaggio in uno dei più importanti settori giovanili della regione, per imparare a

conoscere metodi di lavoro e progetti di una società che sta ottenendo importan-ti risultati con i ragazzi. L’Azzurra Cal-cio, che comprende la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo (presente nelle categorie dell’attività di base) e l’Atleti-co Gallo Colbordolo che partecipa ai campionati regionali con la prima squadra protagonista in Promozione A. Sono queste le due realtà che inglobano tantissimi giovani di tutto il circondario. Fino lo scorso anno la società parteci-pava ininterrottamente ai campionati regionali dal 1995. In questa stagione sportiva la riorganizzazione della Fe-derazione ha previsto che tutte le squa-dre partano dai campionati provinciali, quindi le prime classificate di ogni gi-rone accedono alla fase regionale. L’Az-zurra Calcio è riuscita a qualificarsi sia con gli Allievi sia con i Giovanissimi e, particolare non trascurabile, entrambe le squadre primeggiano nelle rispettive classifiche. Se si considera che questa società opera in un comune di 6.000 abitanti e non ha una struttura che per-mette la selezione di giocatori da altre società si deduce che il lavoro che svolge lo staff tecnico è di primo livello come ci rivela il responsabile tecnico e allenatore degli Allievi Maurizio Pozzi. “L’unico modo per migliorare è lavorare con pas-

sione usando metodologie adeguate alla categoria di riferimento con una filosofia di gioco che privilegi il possesso di palla attraverso un costante miglioramento tecnico. Nessuno può sapere come si con-cluderanno questi campionati ma quello che è stato fatto fino ad ora è già molto importante”. Al di là di quello che sarà il risultato finale, sia il gioco di squadra sia il valore di molti ragazzi lascia spe-rare in un brillante futuro per l’Azzurra Calcio.

Squadra Giovanissimi: Alessan-drini Alberto, Andreoni Massimiliano, Baldini Andrea, Battelli Andrea, Boz-zetto Michele, Cappuccini Lorenzo, Ca-sula Francesco, Cocchi Tommaso, Dadi Anas, De Santi Francesco, Della Betta Giacomo, Di Noto Simone, Feduzi Mat-teo, Liera Giovanni, Likaxhiu Klaudio, Mariotti Alberto, Natale Francesco, Paci Francesco, Palazzi Davide, Quitadamo Filippo, Raineri Michele, Severini Al-berto, Sulejmani Evzal, Vichi Gianluca, Allenatore Grassetti Roberto.

Squadra Allievi: Veglio’ Francesco, Venturi Ricardo, Scalini Andrea, Baffio-ni Marco, Baldini Emanuele, Bruscoli Alessandro, Cenciarini Nicholas, De Angeli Marco, Gatto Antonio, Gentiletti Michele, Gili Mattia, Marino Alex, Alle-natore: Pozzi Maurizio.

Lavoro, metodo e passioneAllievi e Giovanissimi si sono qualificati alla fase regionale

ATLETICO GALLO COLBORDOLOGiovane e subito vincente:è il CastelduranteNato appena due anni fa, si ritrova in Seconda categoria con un gruppo per 8/11 formato da ragazzi del po-sto. Il Casteldurante vince il cam-pionato di Terza categoria (girone A) e da matricola si affaccia ora in un campionato più impegnativo dove incrocerà l’altra squadra di Urbania, il Santa Cecilia, per un derby dal sa-pore storico. “Abbiamo raggiunto un traguardo importante - commenta il

presidente Sergio Paoli - con una rosa di ragazzi che giocano per pura passione e senza alcun compenso. La forza di questa squadra è il gruppo e anche l’anno prossimo non dovremo perdere di vista queste prerogative”. Il tecnico è Antonio Passeri, 40 anni, di Urbania, la squadra vanta elementi di qualità come gli attac-canti Alessandroni e Grassi e l’esper-to Baffioni.

La formazione dei Giovanissimi di mister Grassetti

La formazione degli Allievi di mister Pozzi

Gabicce Mare promosso

Con oltre dieci punti di distacco il Gabicce Mare (Terza catego-ria B) conquista la promozione

in Seconda. La squadra allenata da Marco Gaudenzi, che qualche sta-gione fa arrivò a disputare anche la

Promozione, ha in organico gente di qualità come Ridolfi (ex Primavera del Cesena) e Cangini (ex Bari e Ancona). Una stagione esemplare dove spicca anche una vittoria per 10-0 contro il Loreto Pesaro.

Fondato nel 2009, vola in Seconda categoria

I ragazzi di Gaudenzi in Seconda categoria

CSI Delfino Fano, una vittoria tutt’altro che…Piccoli!Il fiore all’occhiello è il settore giova-nile che conta oltre 320 ragazzi fino alla categoria Allievi, ma le soddisfa-zioni in casa del CSI Delfino Fano arrivano anche dalla prima squadra che dopo cinque stagioni vince il campionato di Terza categoria (gi-rone C) e rimette piede in Seconda. Torneo tirato fino alla fine con Villa Palombara e Valcesano pronte a dare battaglia. “E’ stato un campionato equilibrato - commenta il presidente Maurizio Nardini, al timone della

società dal 1993 - c’erano anche squa-dre migliori ma i nostri giovani, su cui puntiamo per vocazione, sono stati più bravi”. Il tecnico è Aldo Piccoli, da vent’anni in società e papà di Ivan, at-taccante del Fano ed ex Ancona. “Per la prossima stagione siamo sicuri che con 2-3 rinforzi saremo competitivi e potremo dire la nostra - conclude Nar-dini - e per quanto riguarda la figura dell’allenatore la conferma di Piccoli è scontata”.

Dopo cinque anni la società torna in Seconda categoria

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ARGIGNANO, LA PROFEZIA VINCENTE

Bartoccetti e la confessione al mister dopo 4 giornate: “Arriveremo prima dell’Alba-cina” .

Due anni in Terza categoria, all’ultima partita di campionato contro il Ma-iolati ecco la vittoria per 2-1, la festa-promozione con i giocatori che sfilano su un trattore, il ritorno in Seconda che diventa realtà. Un campionato (quello del girone D) tiratissimo fino all’ultima giornata con squadre come Albacina e Aurora Jesi sempre lì pronte a dare bat-taglia. Ma a vincere è l’Argignano che riassapora così la Seconda categoria al termine di una stagione chiusa a 64 punti con uno score di 21 vittorie, 1 pa-reggio e 4 ko. E fu proprio al termine di una sconfitta (era la quarta giornata, si giocava ad Albacina) che il fac-totum della società fabrianese Pietro Bartoccetti rivogen-dosi al mister Paco Pallotta sentenziò: “Al termine del cam-pionato noi arriveremo prima dell’Albacina!”. Una profezia che si è avverata. “Vero, l’Alba-cina era la squadra favorita, noi siamo partiti invece per giocarci i playoff - ricorda Bartoccetti - ma in quella partita, persa per 1-0, capì che in questa stagione potevamo dire la nostra e gio-carcela alla pari con loro, che

erano i favoriti. E il giorno che abbiamo vinto il campionato il nostro allenatore mi ha ricordato questo curioso episodio”. Rosa giovane, ragazzi in gamba prele-vati nei settori giovanili del Fabriano e della Fortitudo, gol che pesanti quelli di Ramiz Mahmuti (20 reti realizzate in campionato) e del capitano Mauro Raggi (oltre 10). “Il prossimo anno? Vogliamo proseguire nel nostro intento di ringiovanimento della rosa creando quel mix giusto tra giovani ed esperti - sottoli-nea Bartoccetti - l’obiettivo minimo sarà quello della salvezza con un occhio rivolto ai playoff”.

HURRÀ “PALOMBOYS”

Il Cral Palombina Vecchia festeggia la promozione in Seconda categoria

Primo successo diretto che vuol dire subito Seconda categoria per il Cral Palombina Vecchia, arrivando ad-dirittura al traguardo con una giornata di anticipo nel girone E di Terza catego-ria. Per i “Palomboys” (come sono conosciuti nell’ambiente) si tratta del secondo salto di categoria dopo quello arrivato nel 2007 con il successo ai ri-gori nello spareggio con la Cluentina. Questa volta per la squadra del presi-dente Gianfranco Paradisi il suc-cesso è diretto e arriva al termine di una stagione vissuta su numeri importanti che testimoniano come il gruppo abbia disputato un campionato super sotto la guida tecnica di Massimiliano

Cingolani, superando giornata dopo giornata ostacoli sempre più temibili. La svolta è arrivata comunque nel giro-ne di ritorno dopo una serie di 7 vittorie di fila che ha dato coraggio e consa-pevolezza nei propri mezzi ai giovani giocatori gialloverdi. Nell’arco della stagione non sono comunque mancate le difficoltà superate in modo egregio. Il simbolo della voglia e del carattere di

questi ragazzi sta nel successo decisivo conquistato sul difficile campo delle Grazie Juvenilia: la diretta concorrente (insieme al Miciulli Senigallia) è stata superata 2-1. Davanti ad un folto pub-blico al fischio finale è scattata la festa per un traguardo storico, ottenuto con tutti ragazzi che hanno fatto strada nel settore giovanile gialloverde ed è que-sto un motivo di grande orgoglio per il presidente e tutta la società.

IL RUGGITO DEL LEONESSA MONTORO

La squadra di Daniele Giampaolini ritrova la Seconda categoria ad 8 anni di distanza

Grazie al 4-0 sul Conero Dribling, la Leonessa Montoro può fe-steggiare la meritata promozione in Seconda categoria, aggiudican-dosi con quattro giornate d’antici-po il girone F di Terza categoria. Un ritorno tanto atteso che si è

trasformato in realtà. La cronaca della gara passa in secondo piano rispetto ai festeggiamenti del dopopartita. Il match, seguito da un numeroso pubbli-co in un clima di festa che già anticipava il verdetto finale, si è svolto con estrema correttezza. Il Montoro ha chiuso il pri-mo tempo in vantaggio per 2 a 0 con l’ennesima doppietta dell’allenatore-giocatore Daniele Giampaolini

che ha portato il suo bottino stagionale a 15 reti. Nel secondo tempo le altre 2 reti sono state realizzate dall’argentino Rodrigo e dalla giovane promessa Re-canatesi. Così dopo 8 anni il Montoro risale in seconda categoria, campiona-to che sicuramente merita una società come la Polisportiva Leonessa fondata ben 48 anni fa, tra le più longeve nel panorama dilettantistico regionale. Il segreto del successo di quest’anno è il perfetto mix messo in campo, fatto di impegno e serietà della società, profes-sionalità e qualità dell’allenatore gioca-tore Giampaolini e un gruppo di gioca-tori che hanno unito alle doti tecniche e agonistiche viste sul campo uno spirito di gruppo e amicizia negli spogliatoi e nella vita di tutti i giorni.

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AnconaIn Prima B trionfa la “maceratese” Apiro, in Seconda decisivi gli ultimi 90 minuti. Trionfano solo Argignano, Cral Palombia e Leonessa Montoro

Si fa festa solo in 3a categoria

In alto a sinistra l’Argignano (Terza girone D)

A sinistra il Cral Palombina Vecchia (Terza girone E)

Sopra il Leonessa Montoro (Terza girone F)

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ANCONA

“Vogliamo raggiungere la Prima con i playoff”

“Siamo partiti per essere prota-gonisti e il raggiungimento dei playoff è senza dubbio un buon

risultato anche se credevamo di poter competere per il successo finale”. Ecco il pensiero di Danilo Rossetti, pre-sidente della Real Cameranese ma anche giocatore a disposizione di mi-ster Claudio Cantani: “Nessuna interfe-renza ci mancherebbe ma se non gioco mi arrabbio – sorride il presidente – sono sempre a disposizione del mister: molte volte sono andato in panchina, 4/5 volte sono entrato ma mi ha già promesso che nell’ultima di campionato sarò in campo da titolare”. Disponibile con il tecnico e anche alle nostre domande, Rossetti non si sottrae ad una analisi più appro-fondita del campionato e della stagione della sua Real: “Devo dire che Helvia Recina e Casette Verdini non sono a mio avviso superiori a noi ma hanno sapu-to fare al differenza in particolare tra le mura amiche, vincendo soprattutto le gare contro squadre di bassa classifica. In quelle noi siamo un po’ mancati, concre-tizzando poco quanto abbiamo posto in essere in termini di occasioni e non solo: bravi loro ad essere cinici e bravi nello sfruttare il fattore campo”. E’ una realtà giovane la Real Cameranese, nata nel 2006, con la voglia di crescere anno dopo anno, magari con l’obiettivo di di-sputare il derby: “Si potrebbe verificare

una situazione di questo tipo nella pros-sima stagione: diciamo che non dispiace-rebbe, sarebbe una bell’evento per tutta la città. Una situazione molto sentita fino a qualche tempo fa che negli ultimi tempi si sta affievolendo ma resta comunque un possibile derby che non sarebbe male vivere prossimamente”. Per farlo ci sono da affrontare e vincere i playoff che nel primo turno vedranno il Real affronta-re il Villa Musone: “Lo abbiamo battuto due volte in questa stagione e per uno sca-ramantico come me non è un bel segnale. Per i playoff comunque dovremmo avere nuovamente a disposizione l’attaccan-te Odorico e il centrocampista Falcioni mentre per quanto riguarda Francesco Lucchi la stagione è purtroppo finita: la sua assenza è pesante nel reparto arre-trato. Comunque siamo ottimisti sullo stato di salute della squadra e ottimisti sul fatto di poter chiudere bene la sta-gione”. E intanto in casa Real si può far festa grazie alla conquista della Coppa Marche 2: nella finale disputata a Ca-stelfidardo gli uomini di Cantani hanno superato 4-3 la Vis Faleria grazie alle reti realizzate da Ascani, Falcioni (dop-pietta) e Boccolini. Un gran bel viatico in vista dei playoff che possono valere il passaggio di categoria.

Il Presidente Rossetti: “Sono fiducioso in vista degli spareggi”. E intanto è arrivata la Coppa Marche-2

REAL CAMERANESE

Quinto posto, ultimo utile in chiave playoff per una bella avventura che non vuole di certo fermarsi. In poche parole è la storia del Ponterosso, squadra che rappresenta un popolo-so quartiere di Ancona nel girone F di Terza categoria. Una squadra che na-sce dall’esperienza della Polisportiva nata nel 1986 prima che la sezione calcio, siamo nel 1996, si staccasse per proseguire il proprio cammino soprattutto in prospettiva settore gio-vanile. “La nostra è una squadra for-mata interamente da ragazzi del posto che non percepiscono rimborsi ma che hanno il piacere di giocare - afferma il presidente Marco Micheli – e lo fanno per pura passione. Siamo sod-disfattissimi del risultato raggiunto e i playoff premiano la squadra che ha fatto fin qui un gran lavoro. Siamo con squadre molto attrezzate come Can-dia, Real Castelfidardo e Atletico 2008 ma abbiamo dalla nostra la serenità di giocare senza timori reverenziali aven-do già fatto un gran risultato”. Passio-ne ma anche rispetto degli avversa-ri, questo il leit-motiv della società: “Siamo d’accordo con l’Atletico 2008

che, in caso di spareggio tra di noi, ci saremmo ritrovati a cena tutti insieme. Ecco il vero terzo tempo, come faccia-mo spesso d’inverno nelle gare casalin-ghe dove l’ospitalità verso la squadra avversaria è sacra. Siamo in splendidi rapporti anche con le altre squadre, questo è il nostro modo di intendere lo sport”. Altro punto di forza della società è il settore giovanile, com-posto da circa 150 ragazzi dal quale spesso sono usciti giovani interessan-ti come ad esempio Massimo Schena, ex portiere in rosa con l’Ancona in B. “Teniamo molto alla nostra realtà giovanile dove diamo la possibilità ai ragazzi del quartiere di fare sport. Un settore giovanile completo, dai Pulcini fino alla Juniores ma nello stesso tem-po abbiamo buone collaborazioni con squadre della zona. In questa stagione abbiamo dato dei ’91 e ’92 al Camera-no. Non siamo una squadra che non dà la possibilità ai nostri ragazzi di fare esperienze in altre squadre e categorie, anzi. Per noi è un motivo di orgoglio e una spinta ulteriore ad impegnarsi per andare avanti con successo, magari iniziando proprio da questi playoff”.

Ponterosso,playoff e…terzo tempoMicheli: “ Settore giovanile, nostro fiore all’occhiello”

Durante la pausa di fine marzo per dare spazio alle Nazionali, molti tecnici pro-fessionisti ne hanno approfittato per trascorrere qualche giorno a casa. Non si è sottratto a questo rito Roberto Mancini che ha fatto visita alla scuola della Junior Jesina a lui dedicata. Ha

destato particolare interesse il suo in-gresso in campo in una gara dei Pulcini 2000: una emozione unica per i piccoli atleti del Monserra che, quasi increduli, ne hanno approfittato per una foto ri-cordo da custodire gelosamente.

Monserra, Manciniin posa con i Pulcini 2000

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ANCONA

Il Real Castelfidardo si prepara a disputare i playoff partendo da una buona posizione per andare a caccia

del bottino grosso: la Seconda catego-ria. Si è ufficialmente chiuso il girone F di Terza categoria con il Real in seconda posizione ad appena quattro lunghezze dalla capolista Leonessa Montoro: un risultato che consente di continuare a sperare nel passaggio di categoria. “La stagione si è chiusa e siamo soddisfatti del risultato – spiega il presidente Marco Magi – ricordiamo che questa società è stata creata per far divertire i ragazzi e sotto questo profilo l’obiettivo è stato raggiunto. Dopo oltre cinque stagioni di vita, questo secondo posto è il miglior risultato ottenuto, quindi ci siamo co-munque migliorati”. Non è mancata ne-anche la possibilità di puntare al vertice della classifica ma il presidente non si rammarica più di tanto. “All’inizio della

stagione – continua Magi – avrei firmato per il secondo posto ma, per come si era-no messe le cose, potevamo giocarci tran-quillamente la stagione. Il problema è legato al maltempo: a causa della nebbia tre gare, che fra l’altro stavamo vincen-do, sono state rinviate; per questioni di calendario poi, abbiamo dovuto giocare tre partite in poco più di una settimana perdendoci per strada qualche punto che alla fine ha fatto la differenza. Siamo comunque soddisfatti, non stiamo certo a perderci in queste cose”. Ora l’obietti-vo obbligato per la squadra è quella di puntare a vincere i playoff. “La squadra è in buone condizioni e sta recuperando alcuni infortunati. Continueremo ad al-lenarci per farci trovare pronti in vista del match di andata con l’Atletico 2008”.

“Secondi in classifica,per questioni di maltempo…”Magi: “E’ comunque il miglior risultato in 5 anni di storia”

REAL CASTELFIDARDO

A sinistra l’allenatore Antonio Cittadini, sotto il vice-presidente Alfio Occhiodoro Il calcio è modalità espressiva in cui

si raccolgono le nozioni acquisi-te. L’esperienza sportiva in questo

gioco concorre in larga misura a con-solidare la socializzazione, ad arric-chire il patrimonio di conoscenze in concomitanza con l’acquisizione di una maggiore capacità di adattamento e di aggregazione. A tal proposito c’è da evidenziare che la società sportiva At-letico Camerata (Terza categoria), sia pur giovane come costituzione e nonostante una cronica carenza di pre-stazioni sportive, ha contribuito, e non poco, a una reale socializzazione ed in-terazione di varie personalità e costumi rappresentati da ragazzi che sono la re-ale espressione della società moderna. Valori trasmessi quali amicizia, fair-play (gioco leale), correttezza e quant’altro sono l’applicazione delle direttive im-

partite dalla dirigenza, che hanno con-tribuito a costituire un gruppo di amici solido e sano. Ragazzi come Rossi, Russo, Nardella, Polito e Grassi hanno socializzato con ragazzi come Lopez Garcia, Prifti, Peci, Zoua-ghi, Pereira Alves e ragazzi di cultu-re diverse accomunati da unica passio-ne, l’amore per questo splendido sport che è anche e soprattutto fenomeno sociale che unisce, aggrega e non divi-de. La speranza, in futuro, è quella di continuare così, certamente senza sot-tovalutare il raggiungimento di risultati sportivi più lusinghieri.

Il trionfo dei valori veriPer la società contano solo amicizia, correttezza e integrazione

ATLETICO CAMERATA

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CAMPIONATO FIGC 2010-2011 ECCELLENZA gironE UNICO

CORRIDONIASSD CALCIO CORRIDONIA

Via Cavour, 87 62014 Corridonia (MC)Tel.0733/432277 - www.calciocorridonia.it

Fondazione ................................................................................. 1955Presidente................................................................. Sandro Procaccini Vice presidente ....................................................... Giorgio Camerlengo Vice presidente ...................................................Michele Montecchiarini Vice presidente ................................................... Silvano Montecchiarini Vice presidente ...........................................................Federico Pierluigi Vice presidente ................................................................. Carlo Pieroni Vice presidente ............................................................... Paolo Serafini Allenatore .............................................................. Giovanni Ciarlantini Vice-allenatore ........................................................... Raffaele Gesuelli Segretario ................................................................... Quintino Pieroni Dirett. Generale ............................................................ Massimo Ciocci

CORRIDONIACORRIDONIA

Sandro ProcacciniPresidente

Giorgio CamerlengoVice presidente

Silvano MontecchiariniVice presidente

Federico PierluigiVice presidente

Giovanni CiarlantiniAllenatore

Raffaele GesuelliVice-allenatore

Quintino PieroniSegretario

Massimo CiocciDirett. Generale

Giammario AchilliMassaggiatore

Giuseppe ColasuonnoPrep. Portieri

Michele MontecchiariniTeam Manager

Michele GiriPortiere 11-04-1991

Francesco FranzesePortiere 08-09-1981

Daniele PrincipiDifensore 26-04-1993

Alessandro TroliDifensore 20-09-1987

Santo PariseDifensore 09-06-1975

Daniele AgusDifensore 17-04-1983

Martino MartinelliDifensore 16-03-1975

Gregory GiachèDifensore 07-12-1991

Lorenzo ZuffatiDifensore 21-11-1990

Nicolò GentilucciDifensore 10-02-1993

Diego PandolfiCentrocampista 11-11-1985

Michael TaglioniCentrocampista 06-06-1992

Marco MoroniCentrocampista 24-04-1992

Paolo LucaroniCentrocampista 28-02-1992

Massimo NerpitiCentrocampista 08-01-1975

Riccardo RaffaeliCentrocampista 03-06-1989

Yuri BaruccaCentrocampista 11-05-1982

Gianluca LongoCentrocampista 10-04-1991

Filippo MaddaloniAttaccante 27-10-1994

Giuseppe BugiolacchiAttaccante 01-07-1979

Michele ProcacciniAttaccante 10-02-1993

Simone MarascaAttaccante 02-04-1989

Manuel Dell’AquilaAttaccante 15-10-1984

Bruno RosiAttaccante 22-11-1986

Page 20: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PROMOZIONE gironE B

VIGOR POLLENZAASD VIGOR POLLENZA

Via Giovanni XXIII, 13 62010 Pollenza (MC)Tel. - Fax 0733.549577 - www.vigorpollenza.it

Fondazione .............................................................................2004Presidente.................................................... Giuseppino Marinangeli Vice presidente ....................................................... Giuseppe Consoli Allenatore ................................................................Luca Fermanelli Dirett. Sportivo....................................................... Floriano Salvucci Dirigente ............................................................ Marco Cammertoni Dirigente ............................................................Stefano Leonangeli Firigente .....................................................................Marco Verdini Fisioterapista .............................................................. Jacopo Giuda Magazziniere ........................................................ Vittorio Sorichetti Prep. Atletico .......................................................... Gianni Secchiari Giuseppino Marinangeli

PresidenteGiuseppe ConsoliVice presidente

Luca FermanelliAllenatore

Floriano SalvucciDirett. Sportivo

Marco VerdiniDirigente

Stefano LeonangeliDirigente

Marco CammertoniDirigente

Jacopo GiudaFisioterapista

Vittorio SorichettiMagazziniere

Gianni SecchiariPrep. Atletico

Leonardo MaccariPortiere 20-05-1992

Yuri VitaPortiere 15-09-1986

Stefano SileoniDifensore 20-10-1981

Vincenzo Michele MasiDifensore 06-06-1984

Cristian PaparoniDifensore 18-05-1991

Enrico PiccininiDifensore 10-06-1992

Mirko RibichiniCentrocampista 29-11-1991

Marco RaffaeliCentrocampista 07-04-1971

Marco RapacciCentrocampista 23-11-1986

Edoardo MorettiCentrocampista 24-08-1992

Alessandro PandolfiCentrocampista 02-01-1992

Fabio AcciarresiCentrocampista 01-09-1982

Mariano Esteban BertolottiCentrocampista 22-11-1980

Federico CuccagnaCentrocampista 21-12-1990

Simone GianfeliciCentrocampista 07-03-1992

Marco MaccariCentrocampista 04-11-1986

Federico RossiniCentrocampista 11-10-1992

Cesare PettarelliAttaccante 25-06-1986

Giuseppe StrazzellaAttaccante 28-02-1992

Valerio GuidarelliAttaccante 12-03-1989

Mirco MogettaAttaccante 04-11-1987

Mattia MonteverdeAttaccante 10-12-1990

Alex GiannandreaAttaccante 23-04-1987

Alessandro MoscatelliAttaccante 05-06-1992

Page 21: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE C

MONTELUPONESE

Sandro ManciniPresidente

Goffredo PigliacampoGoffredo PigliacampoVice presidente

USD MONTELUPONESEVia Regina Margherita, 1 62010 Montelupone (MC)Tel. - Fax 0733/224014 - ww.usdmonteluponese.itVia Regina Margherita, 1 62010 Montelupone (MC)Tel. - Fax 0733/224014 - ww.usdmonteluponese.itVia Regina Margherita, 1 62010 Montelupone (MC)

Fondazione .............................................................................1972Presidente................................................................ Sandro Mancini Vice presidente ................................................ Goffredo Pigliacampo AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

...................................................................Paolo Esposto Goffredo Pigliacampo

Paolo Esposto Goffredo Pigliacampo

Segretario.....................................................................Luigi Canale Paolo Esposto

Luigi Canale Paolo Esposto

Segretario..................................................................Paolo Menconi Luigi Canale

Paolo Menconi Luigi Canale

Dirett. Sportivo...................................................... Giorgio Linardelli Ass. ArbitraleDirett. SportivoAss. ArbitraleDirett. Sportivo

............................................................ Mirco Moriconi Consigliere .....................................................................Nadzi Nadz Dirigente .............................................................Crescenzo Capasso Dirigente .................................................................. Carlo Zamponi

Crescenzo Capasso Carlo Zamponi

Crescenzo Capasso

Logistica .................................................................... Dino Mogliani Carlo Zamponi Dino Mogliani

Carlo Zamponi

Paolo EspostoPaolo EspostoAllenatore

Luigi CanaleLuigi CanaleSegretario

Paolo MenconiSegretario

Giorgio LinardelliGiorgio LinardelliDirett. Sportivo

Gianfranco CiminariDirigente

Francesco CennerelliPrep. Atletico

Alfredo LatiniPrep. Portieri

Maurizio LinardelliResp. Set. Giovanile

Stefano CapriottiStefano CapriottiPortiere 30-10-1984

Lorenzo MarincioniPortiere 18-09-1991

Lorenzo RebichiniDifensore 11-11-1982

Marco GasparriniMarco GasparriniDifensore 26-09-1991

Paolo ReucciDifensore 02-02-1977

Andrea CiccolaDifensore 03-02-1981

Marco ArbottoDifensore 25-07-1991

Luca ScarponiLuca ScarponiDifensore 23-05-1988

Stefano LigniteStefano LigniteDifensore 04-03-1989

Roberto GiacomelliDifensore 30-03-1991

Lorenzo PascucciCentrocampista 09-02-1990

Lorenzo MonteverdeCentrocampista 27-08-1992

Marco LucianiCentrocampista 17-05-1974

Emanuele MonterubbianesiCentrocampista 13-06-1983

Dante CiglicDante CiglicCentrocampista 05-01-1978

Mattia AntonelliCentrocampista 13-02-1987

Matteo MagriniMatteo MagriniCentrocampista 24-07-1981

Luca RiccobelliCentrocampista 24-11-1991

Simone GirottiAttaccante 26-05-1990

Eugenio RenisEugenio RenisAttaccante 28-07-1984

Pasquale CinquegranelliPasquale CinquegranelliAttaccante 08-07-1987

Andrea CatiniAttaccante 08-03-1982

David TrifilettiAttaccante 12-05-1982

Page 22: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE D

MONTEPRANDONESEASD MONTEPRANDONE

Via Roma, 14 63030 Monteprandone (AP)Tel. 339.7063951 - Fax 0735.701916

Via Roma, 14 63030 Monteprandone (AP)Tel. 339.7063951 - Fax 0735.701916

Via Roma, 14 63030 Monteprandone (AP)

Fondazione ................................................................................. 1995Presidente...............................................................Francesco Calvaresi Vice presidente ..............................................................Gabriele Brasili Vice presidenteVice presidenteVice presidenteVice presidente

.....................................................................Dino Testa AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

...................................................................Sestilio Marocchi Segretario....................................................................... Claudio Fares Dirett. Sportivo.....................................................................Dino Testa Dirigente ................................................................... Emanuele Cameli Dirigente ................................................................... Mauro Carbonari Dirigente ...........................................................................Reno Coccia Dirigente .........................................................................Franco Fausti Resp. Set. GiovanileDirigenteResp. Set. GiovanileDirigente

.......................................................Gabriele Brasili

Francesco CalvaresiPresidente

Dino TestaVice presidente

Sestilio MarocchiAllenatore

Claudio FaresSegretario

Franco FaustiDirigente

Reno CocciaDirigente

Mauro CarbonariDirigente

Emanuele CameliDirigente

Gabriele BrasiliResp. Set. Giovanile

Alessandro BerardiniPortiere 02-03-1982

Filippo CarliFilippo CarliPortiere 17-01-1985

Alessandro GabrielliDifensore 30-09-1983

Alessandro CapriottiAlessandro CapriottiDifensore 11-09-1987

Massimiliano BollaDifensore 25-05-1976

Luca FainiDifensore 05-04-1988

Diego CocciDiego CocciCentrocampista 22-01-1988

Danilo TestaCentrocampista 11-10-1979

Marco MenziettiCentrocampista 22-09-1977

Marco CicchiCentrocampista 21-05-1980

Stefano ScipioniStefano ScipioniCentrocampista 06-06-1989

Giuseppe VecciaGiuseppe VecciaCentrocampista 17-12-1993

Claudio De SantisCentrocampista 10-04-1982

Moreno BaldassarriCentrocampista 27-06-1978

Danilo CapecciDanilo CapecciCentrocampista 27-02-1976

Ermanno MattioliCentrocampista 26-11-1989

Alex CorradettiAttaccante 30-12-1985

Emanuele BollaAttaccante 08-04-1981

Claudio TestaAttaccante 15-09-1982

Marco PicaCentrocampista 19-12-1980

Page 23: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE C

CASTELLEONESEASD CASTELLEONESE

C.da Santa Lucia 60010 Castelleone di Suasa (AN) Fondazione .............................................................................1974Presidente................................................................. Carlo Manfredi Presidente..................................................................... Mauro Persi Allenatore......................................................Daniele Rossi Mercanti Segretario................................................................. Luca Cavalletti Dirett. Sportivo.........................................................Giuseppe Toderi Dirigente .........................................................Antonello Cappannini

Giuseppe Toderi Antonello Cappannini

Giuseppe Toderi

Dirigente ...............................................................Norberto Gaggini Antonello Cappannini

Norberto Gaggini Antonello Cappannini

Dirigente .......................................................... Francesco Mandolini Norberto Gaggini

Francesco Mandolini Norberto Gaggini

Dirigente ............................................................... Maurizio Pompili Dirigente ........................................................... Mattia Sebastianelli

Maurizio Pompili Mattia Sebastianelli

Maurizio Pompili

Dirigente ..........................................................Graziano Testaguzza Logistica .................................................................. Antonio Morelli

Graziano Testaguzza Antonio Morelli

Graziano Testaguzza

www.emmegispa.eu

Carlo ManfrediPresidente

Mauro PersiPresidente

Daniele Rossi MercantiAllenatore 11-08-1969

Luca CavallettiSegretario 26-04-1975

Giuseppe ToderiGiuseppe ToderiDirett. Sportivo

Francesco MandoliniDirigente

Antonello CappanniniAntonello CappanniniDirigente

Norberto GagginiNorberto GagginiDirigente

Maurizio PompiliMaurizio PompiliDirigente

Mattia SebastianelliDirigente

Graziano TestaguzzaGraziano TestaguzzaDirigente

Antonio MorelliLogistica

Bruno MerlinPrep. Portieri

Simone Rossi MercantiPortiere 11-03-1975

Giacomo FattoriPortiere 13-05-1983

Alessio MagagniniAlessio MagagniniDifensore 06-11-1976

Andrea TestaguzzaAndrea TestaguzzaDifensore 17-02-1992

Sergio MentucciaSergio MentucciaDifensore 28-08-1977

Marco RossettiDifensore 04-02-1988

Francesco GasparoniFrancesco GasparoniDifensore 01-08-1988

Matteo RossettiDifensore 18-03-1982

Emanuele TestaguzzaEmanuele TestaguzzaDifensore 15-06-1985

Andrea MalibraniCentrocampista 14-09-1974

Francesco MazzitelliCentrocampista 02-09-1990

Enrico RicciCentrocampista 07-07-1986

Angelo OradeiAngelo OradeiCentrocampista 06-09-1988

Danilo BartoliniCentrocampista 12-07-1985

Nicola BiondiCentrocampista 09-03-1989

Federico MandoliniCentrocampista 26-10-1984

Moreno SantinelliAttaccante 02-04-1976

Michele SpallacciMichele SpallacciAttaccante 26-11-1987

Federico ToderiAttaccante 15-05-1987

Piergiorgio ScarponiPiergiorgio ScarponiAttaccante 05-02-1968

Renato ArkaxhiuAttaccante 27-12-1989

Page 24: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE D

CERRETOCERRETO CALCIO

Via Tribbio, 1 60043 Cerreto D’Esi (AN)Tel. 347/649.60.92 Fax 0732/677.741Via Tribbio, 1 60043 Cerreto D’Esi (AN)Tel. 347/649.60.92 Fax 0732/677.741Via Tribbio, 1 60043 Cerreto D’Esi (AN)

Fondazione .......................................................................... 1922Presidente ............................................................. Sergio Gubinelli Vice presidente .................................................. Patrizio Camertoni Allenatore Vice presidente Allenatore Vice presidente

................................................................ Valter Biagini Segretario ......................................................... Caterina Pierosara Massaggiatore .......................................................... Mario De Pau Allenatore Juniores Massaggiatore Allenatore Juniores Massaggiatore

............................................... Renato Bonazza

Sergio GubinelliSergio GubinelliPresidente

Patrizio CamertoniVice presidente

Valter BiaginiValter BiaginiAllenatore

Caterina PierosaraSegretario

Mario De PauMassaggiatore

Renato BonazzaAllenatore Juniores

Mario DalipiMario DalipiPortiere 04-04-1984

Alessio TrinariPortiere 28-01-1993

Jacopo VitaJacopo VitaDifensore 03-02-1994

Achraf RabbaniDifensore 31-07-1993

Marco CamertoniDifensore 30-04-1993

Marco CotechiniDifensore 27-02-1993

Marco SpregaMarco SpregaDifensore 14-11-1986

Lorenzo ManciniDifensore 23-12-1989

Aniello TestaDifensore 01-08-1991

David AgostinelliDavid AgostinelliDifensore 07-05-1990

Massimiliano NasoniDifensore 23-01-1971

Emanuele AlbanesiDifensore 20-09-1979

Marco SagramolaMarco SagramolaDifensore 18-08-1984

Fabio LorenzottiCentrocampista 01-02-1973

Diego ManciniDiego ManciniCentrocampista 14-06-1980

Christian RossiCentrocampista 14-06-1990

Luca BiaginiLuca BiaginiCentrocampista 02-09-1991

Gabriele EleonoriCentrocampista 23-05-1978

Aiman LamnariCentrocampista 21-04-1995

Luca LorenzettiCentrocampista 18-11-1993

Piergiorgio PartenziPiergiorgio PartenziCentrocampista 07-06-1992

Leonart MustafiCentrocampista 14-10-1993

Matteo RosciniCentrocampista 04-03-1987

Elia TritarelliAttaccante 09-04-1991

Fabio CoicchioAttaccante 14-03-1988

Luigi GrazianoLuigi GrazianoAttaccante 27-09-1993

Lorenzo CasanovaAttaccante 26-05-1993

Ermal XheleshiAttaccante 07-10-1979

Daniele AnimobonoAttaccante 12-12-1990

Francesco ArcangeliFrancesco ArcangeliAttaccante 11-03-1988

Pablo Moreno RozziAttaccante 12-01-1982

Page 25: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE C

LEOPARDI FALCONARA

Marco BramucciPresidente

Aureliano ModestiAllenatore

Silvano PelonaraDirett. Generale

Andrea ScacciaConsigliere

Stefano AlderisioConsigliere

Mauro MarinelliConsigliere

Massimo CostantiniPortiere 20-07-1987

Stefano RossiDifensore 20-06-1972

Luca LorenziniDifensore 20-09-1992

Gabriele LucciDifensore 27-02-1972

Marco FioreDifensore 06-01-1983

Francesco GigliFrancesco GigliDifensore 22-05-1985

Giorgio GiulianiGiorgio GiulianiDifensore 22-03-1978

Michele GregoriniMichele GregoriniDifensore 07-06-1979

Roberto PolitaDifensore 09-02-1965

Gianluca MengarelliGianluca MengarelliCentrocampista 20-04-1983

Davide GalloCentrocampista 18-01-1984

Adan PelonaraCentrocampista 21-04-1974

Alessandro PecoraroCentrocampista 20-09-1978

Makram ChaariCentrocampista 27-09-1985

Paolo MaiolatesiCentrocampista 21-02-1973

Riccardo ScioreCentrocampista 20-08-1969

Andrea CarloniAttaccante 01-08-1975

Fabrizio FabrettiAttaccante 22-10-1981

LEOPARDI FALCONARA F.C.Via Stadio 60015 Falconara M.ma (AN)

Fondazione ................................................................................. 1995Presidente....................................................................Marco Bramucci Vice presidente ............................................................. Giorgio Giuliani AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

.................................................................Aureliano Modesti Giorgio Giuliani

Aureliano Modesti Giorgio Giuliani

Segretario.....................................................................Matteo Martino Dirett. GeneraleSegretarioDirett. GeneraleSegretario

......................................................... Silvano Pelonara Dirett. Sportivo.............................................................Mauro Marinelli Dirigente .................................................................... Riccardo Pavone Dirigente ...................................................................... Andrea Scaccia

Page 26: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE I

PIAZZA IMMACOLATAUNIONE PIAZZA IMMACOLATA ASDVia Ancona, 3/a 63100 Ascoli Piceno (AP)

Tel.0736/336169 - Fax 0736/336169 Via Ancona, 3/a 63100 Ascoli Piceno (AP)

Tel.0736/336169 - Fax 0736/336169 Via Ancona, 3/a 63100 Ascoli Piceno (AP)

www.piazzaimmacolata.it

Fondazione .............................................................................1989Presidente............................................................Adelino De Angelis Vice presidente .................................................Umberto Giantomassi

Adelino De Angelis Umberto Giantomassi

Adelino De Angelis

AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

.............................................................. Ettore Fioravanti Vice-allenatore .................................................... Fabrizio Tomassetti Segretario.......................................................... Pasquale Costantini Segretario............................................................. Francesco Schiavi

Pasquale Costantini Francesco Schiavi

Pasquale Costantini

Dirett. Sportivo.................................................Giampiero Tomassetti Logistica ....................................................................Emidio Fazzini

Giampiero Tomassetti Emidio Fazzini

Giampiero Tomassetti

Logistica .......................................................................Dino TacconiAdelino De AngelisAdelino De AngelisPresidente

Ettore FioravantiAllenatore 16-08-1963

Fabrizio TomassettiVice-allenatore

Luca GarofaniPortiere 26-12-1990

Amedeo LanciottiPortiere 09-07-1966

Marco ZunicaPortiere 22-09-1991

Gabriele RomandiniPortiere 26-03-1994

Andrea FarinaDifensore 18-05-1991

Federico CarboniDifensore 24-07-1988

Alessandro CalvaresiDifensore 09-07-1994

Mattia SospettiMattia SospettiDifensore 22-06-1993

Christian BenaldiDifensore 22-07-1993

Andrea TassiDifensore 07-02-1993

Luca PieriDifensore 18-10-1989

Riccardo GiantomassiDifensore 19-06-1982

Giuseppe FulviGiuseppe FulviDifensore 16-10-1978

Fabio De PaoliDifensore 09-04-1991

Manuel SilviDifensore 08-11-1989

Davide TassiDifensore 18-07-1989

Marco ValentiCentrocampista 20-09-1988

Andrea FiceraiCentrocampista 05-07-1993

Simone BenigniSimone BenigniCentrocampista 29-07-1986

Walter CastelliCentrocampista 09-12-1988

Michele CelaniCentrocampista 27-10-1992

Loris CollinaCentrocampista 05-10-1984

Alessio BrunoriCentrocampista 21-08-1992

Domenico GiovannucciCentrocampista 04-09-1990

Fabio PirriCentrocampista 15-07-1992

Tommaso Everard WeldonCentrocampista 09-06-1993

Alessio ScipioniAlessio ScipioniCentrocampista 06-04-1994

Vittorio De SantisCentrocampista 29-06-1984

Alessio PetrucciCentrocampista 27-08-1994

Lorenzo De AngelisLorenzo De AngelisAttaccante 19-07-1994

Alberto OlivieriAttaccante 11-09-1985

Giacomo BachettiAttaccante 30-08-1990

Domenico CornacchiaAttaccante 01-11-1990

Luca CrucianiAttaccante 02-09-1986

Page 27: Marche In Gol - n°18

N. 6 - Aprile 2011

L'EditorialeL'unica vera buona notizia dell'ultimo periodo è che chi "vuole" l'Ascoli sa che esistono, anzitutto, i suoi tifosi. Massimo Ubaldi lo sa perché è il suo DNA prevede che diventi il nostro AMATO presidente. Francesco Bellini lo sa e ce l'ha dimostrato rispondendo in maniera incredibilmente ascolana agli utenti del Tifometro Bianconero. Elido Fazi lo sa perché anche lui ha voluto creare con la gente picena quello che si chiama "contatto senza intermediari". Dite voi: e i soldi? Chi glieli dà all'amministratore unico? Non lo so (e, permettetemi di dirvelo, non lo sapete neanche voi, fratelli bianconeri). Io, mentre la squadra sembra un po' stanca, mentre il campionato "che volevamo" (quante volte ho sentito dire: "che palle, salvarsi con un mese di anticipo...") diventa sempre più indecifrabile, mentre con Gigi Giorgi ci chiediamo "che ne sarà di noi" e non ci diamo una risposta, mentre, mentre, mentre, sono in cuor mio felice. Perché ho partecipato con le lacrime agli occhi ad Ascoli-Torino e perché chi succederà a questi amministratori ha già dimostrato che io, voi, noi fratelli bianconeri, per loro, esistiamo. Come esistevamo per quelle persone che, un giorno, attraversarono il Piceno ricevendo solo sorrisi, applausi e gesti di amicizia...

IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!IERI... E DOMANI!

Ricordando Costantino

Perché Michel Platini ha detto che il "male da combattere nel calcio sono le scommesse"?

Perché non sappiamo quanto vale l'Ascoli?Perché non esiste una trasmissione tv ufficiale?

Perché nessuno dei creditori dell'Ascoli (se ci sono) rivendica i suoi averi pubblicamente?

Lo ripeto: Mendicino=Quagliarella

Perché non sappiamo il motivo preciso dell'esclusione di Sommese?

Perché Rivalta non è stato espulso?E perche Castori è stato espulso?

Perché non si fa un'inchiesta sul bilancio?

Perché abbiamo pagato per la metà di Lupoli più di un milione?

Perché i tifosi bianconeri abruzzesi non hanno potuto vedere Ascoli-Pescara?

Perché Feczesin non gioca centravanti?

Carlo Mazzone e Costantino Rozziil giorno della "Pedalata-pellegrinaggio a Loreto".

"Archivio Fotografico Santuario di Loreto"

"Il calcio è veramente un fatto sociale. E' uno sport di massa sia come partecipazione che come interesse. E' un elemento di polarizzazione dove tutte le classi sociali sono coinvolte, non c'è distinzione tra intellettuali oppure analfabeti, tra imprenditori ed operai, prima della partita c'è conflittualità sindacale, dopo la partita siamo tutti d'accordo".

Page 28: Marche In Gol - n°18

IL PALLONE RACCONTA...

3 – Fissata la data del recupero col Vicenza: si giocherà il 22 marzo. 4 – Giorgi si arrende ad un fastidio muscolare: non parte per Crotone. 5 – La pioggia ferma ancora l’Ascoli: l’arbitro Tommasi sospende la gara dopo soli 5’ per impraticabilità del campo. 6 – Rientrata in nottata da Crotone, la squadra sceglie di tornare subito ad allenarsi. 7 – Lupoli: “Siamo sempre in corsa salvezza”. 8 – Castori: “Dopo due rinvii, speriamo di non perdere il ritmo”. 9 – La gara di Crotone sarà completata martedì 5 aprile. 10 – Moretti: “Con l’Atalanta giocheremo per vincere”. 11 – Giorgi recuperato: figura tra i 20 convocati.

13 – Gazzola: “Giocando così ci salveremo” 14 – Fastidio muscolare per Cristiano: si allena a parte. 15 – L’imprenditore italo-americano Joseph Cala: “Non sono interessato all’Ascoli” 16 – L’editore Elido Fazi: “Contattato di nuovo da una figlia di Benigni. Presto incontrerò Palatroni.” 17 – Feczesin: “Sfateremo il tabù Cittadella” 18 – Rifinitura nel ritiro di Campodarsego: c’è anche Cristiano.

12 – Ascoli-Atalanta 1-1 Con una grandissima prestazione l’Ascoli mette alle corde la capolista e può rammaricarsi per un pareggio che le va stretto, dal punto di vista del gioco e anche di alcune discutibili decisioni arbitrali. In vantaggio con Faisca ad inizio ripresa, i bianconeri vengono ripresi da un’inzuccata di Doni, subentrato da pochi minuti.LA CHIAVE – Nessun timore riverenziale nei confronti della capolista. LA CHICCA – L’assist di Feczesin che cadendo (perché trattenuto) appoggia la palla a Faisca. TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Due punti persi” (F. Castori)

19 – Cittadella-Ascoli 0-1 Fondamentale vittoria al Tombolato che rilancia i bianconeri nella corsa per la salvezza diretta. L’exploit di fatto dimezza il divario dal sest’ultimo posto: da -6 a -3, con due partite da recuperare. Decide un gol di Giorgi ad inizio ripresa, Guarna salva il risultato con una strepitosa parata su colpo di testa di Nassi a 5 minuti dal termine. LA CHIAVE – L’ingresso di Lupoli dopo l’intervallo. LA CHICCA – L’azione del gol è da manuale: lancio di Moretti, torre di Feczesin, inserimento vincente di Giorgi. TOP&FLOP – Faisca&Mendicino LA FRASE – “Cominciamo a vedere la luce” (F. Castori)

20 – Presso il ristorante Cherry One si incontrano Palatroni, Fazi, Bellini e Maresca per discutere dell’offerta di acquisto da presentare. 21 – Secondo il Messaggero anche l’imprenditore Cala, nonostante la smentita, presenterà un’offerta d’acquisto.

23 – La famiglia Benigni: “Dalla vendita dell’Ascoli non vogliamo guadagnarci neppure un euro”. 24 – Il Coni accoglie parzialmente il ricorso dell’Ascoli, restituendo uno dei punti di penalizzazione. 25 – La cordata di Palatroni esce allo scoperto con un comunicato ufficiale. Oltre a Bellini, Fazi e Maresca, ci sono anche Tosti, Romanucci e Coppitelli. Potrebbero aggiungersi altri imprenditori. A breve il via alle trattative.

22 – Ascoli-Vicenza 2-1 Clamorosa vittoria dell’Ascoli nel recupero contro il Vicenza. Sotto di una rete fino a due minuti dal 90’, a causa del gol in apertura di Martinelli, il Picchio ribalta il risultato grazie alla formidabile doppietta di Mendicino. Del Duca in estasi per un’impresa epica e che resterà indelebile nella storia dell’Ascoli. LA CHIAVE – L’inserimento di Mendicino, autentico uomo della provvidenza. LA CHICCA – La spettacolare parata di Guarna su Cellini a metà primo tempo tiene aperta la partita nell’attesa del finale al cardiopalma. TOP&FLOP – Mendicino&Lupoli LA FRASE – “Non meritiamo di retrocedere” (E. Mendicino)

27 – Micolucci: “Chiediamo scusa ai tifosi” 28 – Castori squalificato per una giornata dopo l’espulsione rimediata contro il Toro. 29 – Cristiano: la risonanza magnetica evidenzia la distorsione della caviglia con interessamento dei legamenti peroneali. 30 – Il sindaco Castelli telefona al presidente di Lega Abodi per lamentarsi dei reiterati torti arbitrali subiti dall’Ascoli. 31- Diramata la lista dei convocati per la doppia trasferta di Novara e Crotone. 1 APRILE – Rifinitura nel ritiro di Novara.

3 – Allenamento defaticante a Novara, poi trasferimento in aereo da Milano a Crotone.4 – Rifinitura a Crotone, Gazzola si arrende a problemi muscolari.

2 – Novara-Ascoli 1-0 I bianconeri si arrendono al Novara al termine di una partita apatica. Una squadra spenta, che subisce gli avversari solamente nella parte centrale del primo tempo ma che poi non riesce a reagire con rabbia. Decide una rete di Bertani, innescato da una rapida ripartenza. Pederzoli out per un attacco influenzale nella notte.LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – Il tiro a girare di Giorgi in chiusura di primo tempo che sibila di fianco al sette. TOP&FLOP – Guarna&Lupoli LA FRASE – “Non siamo stati i soliti” (R. Bocchini)

26 – Ascoli-Torino 0-4 Una partita assurda. Il Toro nel marasma più totale, l’Ascoli lanciatissimo dopo due vittorie consecutive. Eppure succede l’imponderabile. La partita prende una brutta piega iniziale, indirizzata dal discutibile operato dell’arbitro Pinzani. Poi ad inizio ripresa, sullo 0-2, due risultati negativi a chiudere la pratica: autogol e rigore fallito da Giorgi. Tifo incredibile di un Del Duca di nuovo pieno. LA CHIAVE – L’eccessiva libertà concessa a Bianchi in occasione dei suoi gol, anche se il primo è viziato da un evidente fallo su Marino non sanzionato. LA CHICCA – Gli applausi scroscianti dello stadio ai giocatori sconfitti 0 a 4. TOP&FLOP – Curva Sud&Marino. LA FRASE – “Meglio perdere con dignità che vincere come ha fatto il Torino” (F. Castori)

5 – Crotone-Ascoli 1-0 Bruttissima sconfitta nel completamento dello scontro diretto interrotto per pioggia lo scorso 5 marzo. Si riparte dal 6’ e l’Ascoli paga a caro prezzo i propri errori, in fase difensiva (da dilettanti il gol subito da una percussione centrale di Eramo) e soprattutto in chiave offensiva, dove Feczesin e Lupoli sbagliano l’impossibile. LA CHIAVE – La poca cattiveria negli episodi decisivi. LA CHICCA – La clamorosa traversa di Romeo sullo 0-0.TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Perdere così è assurdo” (F. Castori)

6 – Dopo aver pernottato a Crotone, la squadra si è allenata e nel pomeriggio è ripartita per Ascoli. 7 – AscoliDaVivere lancia l’iniziativa della “giornata della maglia”: col Sassuolo tutti al Del Duca con la maglietta dell’Ascoli. 8 – Prima convocazione per Juan Antonio.

9 – Ascoli-Sassuolo 0-0 Al Del Duca si gioca con 30° e a vincere è solamente il grande caldo. Partita blanda, l’Ascoli ci prova ma rimedia solamente un punticino e per la 4^ partita consecutiva non va in gol. Il Sassuolo ottiene il pari che voleva, la classifica del Picchio si complica terribilmente anche per effetto dei risultati altrui. LA CHIAVE – La fatica della 3^ gara in 8 giorni. LA CHICCA – Il recupero disperato di Di Donato nella ripresa al limite dell’area sull’incursione di Catellani. TOP&FLOP – Faisca&Lupoli LA FRASE – “A mollare non ci pensiamo neppure” (F. Castori)

Massimo Silva, oggi, sarebbe "il giustiziere delle grandi". Nel primo anno dell'Ascoli in serie A, infatti, segnò almeno una rete alle tre squadre attualmente prime in graduatoria nella massima serie: al Milan (nell'1-1 del 16/3/75), al Napoli (nell'1-1 del 2/2/75) e all'Inter (nello 0-1 del 16/2/75). E il Messaggero titolò: "Un acuto di Silva alla Scala del Calcio". IL PALLONE RACCONTA...

Nell'anno del quinto posto con G.B.Fabbri alla guida del Picchio (stagione 79/80), Costantino Rozzi diventò una furia scatenando una delle sue clamorose polemiche contro la classe arbitrale, rea di non aver sancito un penalty in Ascoli-Milan 0-0 (fallo su Bellotto). Custandì, dopo aver visto la moviola, disse: "Questa è corruzione! Mi squalificheranno, vero. Ma io porterò tutti in tribunale!".

ALMANACCO 3 Marzo/10 Aprile

“L'asculà lo sai comm'è, no?". Conosco circa centomila espressioni dell'attuale bandiera della mia squadra del cuore, un giovanotto (perché di tale si tratta) della Vallata che risponde al nome di Giorgi Luigi.

Quella di stavolta, quella che mi ha mostrato quando gli ho spiegato il perché l'ho chiamato per parlare di una vicenda psico-sociale, più che calcistica, quella no. Mi è nuova. La sorpresa, totale. Più di quella artefatta di quando provi a cadere in area per farti dare il rigore e l'arbitro non abbocca. Quella di stavolta è sorpresa vera. "O Ggì", gli faccio, "ma perché, secondo te, alcuni tifosi nostri si sono scandalizzati quando hanno letto che tu da piccolo simpatizzavi per l'Inter?".

Il mio obiettivo, stavolta, è capire perché, oggi, è quasi impossibile trovare "due pazzi furiosi come Stefano e Annalisa di Pesaro, che portano solo l'Ascoli da sempre" (cit. Giorgi Luigi, sempre lui). Gigi mi guarda e mi dice subito che "è dura". "Perché - mi spiega - io da piccolo sono quasi stato costretto, dalla volontà di mio padre, a venire allo stadio. Mi piaceva l'Inter, ma perché in casa c'erano persone interiste, così come ce n'erano juventine. Chi mi conosce, però, lo sa quali siano le mie priorità. Degli altri, quelli che dicevano ad esempio che sono "una zecca" perché tengo la barba incolta, non posso curarmi".

Mi accorgo di avere un clamoroso punto in comune con nostro 5. Non i piedi, purtroppo. Non le qualità atletiche. Io pure, da piccolo, tifavo per una squadra che "portavano in casa". Era la Juventus che non vinceva mai (fatevi due conti, sono dell'81). Pure io, come Gigi, ho amato l'Ascoli da un giorno all'altro perché "mi ci hanno portato e ho capito che quella è la squadra mia: che rappresenta i miei valori, i miei ideali, il mio territorio, la mia gente". Ecco, questo è il tema psico-sociale del giorno. "Il calcio - mi dice con forza Gigi - oggi lo vedi in due maniere diverse. Un tempo no. Un tempo

potevi scegliere tra centinaia di squadre, perché a livello mediatico te lo davano da mangiare in maniera completamente differente, con più equilibrio tra le varie squadre".

Oggi, se segui il calcio attraverso i media (ci ho riflettuto: lo sapete che l'Ascoli non ha: 1-Un mensile ufficiale da inviare a casa agli abbonati o ai tifosi; 2-Una trasmissione ufficiale sulla tv generalista locale. COMPLIMENTI ALLA SOCIETA', OBIETTIVO RAGGIUNTO. Meno spazio sui media, meno interesse generale, più "libertà di azione" nelle stanze dei bottoni), non hai scampo: l'Ascoli non lo tiferai mai.

"Però io vedo una realtà parallela - mi dice mentre gli provo a chiedere "chessepòfà?" - Vedo che nelle ultime stagioni, negli stadi in cui la situazione societaria era simile alla nostra, la gente e i giocatori si abbandonavano a se stessi. Qua no. Qua ogni partita c'è un qualcosa in più che i tifosi ti danno. E questo amore sconfinato crea uno spettacolo per noi che siamo in campo. Ecco, se c'è un aspetto psicologico da sottolineare in questo momento, secondo me, è proprio questo. Nel peggior momento sportivo della nostra storia recente, se porti un bambino al Del Duca, è proprio ora che si innamorerà di questi colori. Guarda l'esempio della partita col Torino: il tifoso, scazzato e incazzato, si violenta da solo nel rispettare la sua professione di fede per la squadra. Eppure, proprio per questo, soffre nell'applaudirti, nel dedicarti i cori, nel trascinare lo stadio. Mentre stai prendendo 4 gol. Eppure lo fa e lo fa con amore".

E' proprio così. Il mio compagno di "giochi psicosociali" ha proprio ragione. Come quando gli chiedo di guardare fuori dalla finestra dello spogliatoio. "Ggì, se pensi a tra sei mesi, chi e cosa troveremo là fuori, sul campo del Città di Ascoli?". Ho provato tre volte a chiederglielo. Non è riuscito a darmi

una risposta. Una risposta che non riesco a trovare neanche da solo...

Solo il Picchio in Serie AE' la frase finale di un coro, quello che intende privilegiare l'amore per l'Ascoli piuttosto che gli squadroni metropolitani,quella che fotografa al meglio il pensiero della nostra bandiera.

L’INTERVISTAL’INTERVISTA TOH, CHI SI RIVEDE

Tutti a cena"da Cataldo"

Siamo andati a trovare il medianaccio calabrese.Sapete che ha cambiato totalmente vita?

“Oh oh, oh oh, Cataldo Montesanto! Oh oh, oh oh Cataldo Montesanto!”. La Curva Sud aveva dedicato questo coro al leone del centrocampo dei Diabolici. Si fa le ossa nel Perugia di Gaucci fino ad arrivare in prima squadra. Avezzano, Gualdo e Viterbese le sue esperienze poi il mediano di Cariati approda in bianconero (84 presenze e 4 gol sotto tra B e C1) per poi essere ceduto al Napoli. Infine le esperienze con Monza, Potenza, Juve Stabia e Ercolano.

Cataldo, giochi ancora come Mario Bonfiglio oppure hai smesso?"No, non gioco più. Oramai il divertimento era finito, adesso ho un ristorante a Napoli e un’azienda ittica in Calabria, mi sono buttato nel campo della ristorazione. Per tenermi in forma qualche partitella me la faccio ma in tutta tranquillità con gli amici. Prima della fine della carriera mi sarebbe piaciuto tornare ad Ascoli ma purtroppo non è stato possibile. C’era stato un contatto tre anni fa a gennaio quando ero al Monza ma il presidente Benigni mi disse che aveva deciso di puntare sui giovani. Io ero disposto anche a venire gratis ma non se ne fece nulla".

Che ti viene in mente se dico anno dei Diabolici?"È stato sicuramente l’anno più bello della mia carriera, più di quelli a Napoli. Ascoli invece mi è rimasta proprio nel cuore,

dopo sette anni di purgatorio tornammo in Serie B vincendo il campionato a discapito di squadre molto più quotate di noi. Un’impresa che è rimasta nel cuore a tutti noi giocatori ma sicuramente anche ai tifosi bianconeri".

Raccontaci anche tu qualche episodio divertente o particolare di quella stagione?"Potrei scrivere un libro con le cose di quella stagione. Comunque l’anima del gruppo era Pinuccio Di Meo, ci faceva divertire tantissimo e sapeva spronare al meglio i giovani del gruppo. Non dimentichiamoci che in molti eravamo ragazzini alle prime armi: io, Barzagli, Bruno. Dopo però quando andavamo in campo schiantavamo tutti".

Con chi sei rimasto più in contatto dei tuoi compagni? "Andrea (Barzagli - ndr) mi ha fatto da testimone di matrimonio, mi sento anche con Di Meo, Bonfiglio, Di Venanzio". Ti hanno già avvertito che ci sarà una festa tra di voi Diabolici per il decennale della promozione?A chiamare tutti ci penserà il ragioniere (Manni ndr)… "Sì, come no. Mi hanno contattato, la data scelta è il 5 giugno e io ho già confermato la mia presenza".

Ora l’Ascoli rischia di scomparire dal calcio che conta. Stai seguendo la squadra e le vicende societarie?"Mi tengo sempre informato sulle vicissitudini che riguardano l’Ascoli perché come ho detto prima sono legatissimo ai colori bianconeri. Leggo che c’è una situazione piuttosto complicata con i problemi societari e i punti di penalizzazione. Dispiace perché Ascoli è una piazza importante del calcio italiano, abbiamo faticato tanto quell’anno per riportarla in B. Buttare tutto all’aria sarebbe veramente un peccato, mi auguro che si risolva per il meglio".

Come erano i tuoi rapporti con il presidente Benigni? "A volte è bene rendersi conto che per il bene dell’Ascoli è meglio rinunciare a qualche pretesa economica e farsi da parte. I soldi nella vita non sono tutto, secondo me Benigni ha fatto il suo tempo. Il presidente a volte si è affidato a mani sbagliate ed è stato mal consigliato. In più comincia ad avere anche una certa età. Io comunque con lui ho un bellissimo rapporto, è una bravissima persona. Secondo me si trova nella situazione in cui il cuore ti dice una cosa e la testa l’esatto contrario". Azzardando una paragone, si può accostare Benigni a Gaucci?"No, assolutamente no. Gaucci tratta i giocatori come cose, se gli servi bene altrimenti il giorno dopo ti spedisce fuori rosa: ti

fa patire le pene dell’inferno. Non si crea quel rapporto umano che ad esempio si è creato con Benigni che al contrario è un uomo squisito al quale io sono molto legato".

Page 29: Marche In Gol - n°18

IL PALLONE RACCONTA...

3 – Fissata la data del recupero col Vicenza: si giocherà il 22 marzo. 4 – Giorgi si arrende ad un fastidio muscolare: non parte per Crotone. 5 – La pioggia ferma ancora l’Ascoli: l’arbitro Tommasi sospende la gara dopo soli 5’ per impraticabilità del campo. 6 – Rientrata in nottata da Crotone, la squadra sceglie di tornare subito ad allenarsi. 7 – Lupoli: “Siamo sempre in corsa salvezza”. 8 – Castori: “Dopo due rinvii, speriamo di non perdere il ritmo”. 9 – La gara di Crotone sarà completata martedì 5 aprile. 10 – Moretti: “Con l’Atalanta giocheremo per vincere”. 11 – Giorgi recuperato: figura tra i 20 convocati.

13 – Gazzola: “Giocando così ci salveremo” 14 – Fastidio muscolare per Cristiano: si allena a parte. 15 – L’imprenditore italo-americano Joseph Cala: “Non sono interessato all’Ascoli” 16 – L’editore Elido Fazi: “Contattato di nuovo da una figlia di Benigni. Presto incontrerò Palatroni.” 17 – Feczesin: “Sfateremo il tabù Cittadella” 18 – Rifinitura nel ritiro di Campodarsego: c’è anche Cristiano.

12 – Ascoli-Atalanta 1-1 Con una grandissima prestazione l’Ascoli mette alle corde la capolista e può rammaricarsi per un pareggio che le va stretto, dal punto di vista del gioco e anche di alcune discutibili decisioni arbitrali. In vantaggio con Faisca ad inizio ripresa, i bianconeri vengono ripresi da un’inzuccata di Doni, subentrato da pochi minuti.LA CHIAVE – Nessun timore riverenziale nei confronti della capolista. LA CHICCA – L’assist di Feczesin che cadendo (perché trattenuto) appoggia la palla a Faisca. TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Due punti persi” (F. Castori)

19 – Cittadella-Ascoli 0-1 Fondamentale vittoria al Tombolato che rilancia i bianconeri nella corsa per la salvezza diretta. L’exploit di fatto dimezza il divario dal sest’ultimo posto: da -6 a -3, con due partite da recuperare. Decide un gol di Giorgi ad inizio ripresa, Guarna salva il risultato con una strepitosa parata su colpo di testa di Nassi a 5 minuti dal termine. LA CHIAVE – L’ingresso di Lupoli dopo l’intervallo. LA CHICCA – L’azione del gol è da manuale: lancio di Moretti, torre di Feczesin, inserimento vincente di Giorgi. TOP&FLOP – Faisca&Mendicino LA FRASE – “Cominciamo a vedere la luce” (F. Castori)

20 – Presso il ristorante Cherry One si incontrano Palatroni, Fazi, Bellini e Maresca per discutere dell’offerta di acquisto da presentare. 21 – Secondo il Messaggero anche l’imprenditore Cala, nonostante la smentita, presenterà un’offerta d’acquisto.

23 – La famiglia Benigni: “Dalla vendita dell’Ascoli non vogliamo guadagnarci neppure un euro”. 24 – Il Coni accoglie parzialmente il ricorso dell’Ascoli, restituendo uno dei punti di penalizzazione. 25 – La cordata di Palatroni esce allo scoperto con un comunicato ufficiale. Oltre a Bellini, Fazi e Maresca, ci sono anche Tosti, Romanucci e Coppitelli. Potrebbero aggiungersi altri imprenditori. A breve il via alle trattative.

22 – Ascoli-Vicenza 2-1 Clamorosa vittoria dell’Ascoli nel recupero contro il Vicenza. Sotto di una rete fino a due minuti dal 90’, a causa del gol in apertura di Martinelli, il Picchio ribalta il risultato grazie alla formidabile doppietta di Mendicino. Del Duca in estasi per un’impresa epica e che resterà indelebile nella storia dell’Ascoli. LA CHIAVE – L’inserimento di Mendicino, autentico uomo della provvidenza. LA CHICCA – La spettacolare parata di Guarna su Cellini a metà primo tempo tiene aperta la partita nell’attesa del finale al cardiopalma. TOP&FLOP – Mendicino&Lupoli LA FRASE – “Non meritiamo di retrocedere” (E. Mendicino)

27 – Micolucci: “Chiediamo scusa ai tifosi” 28 – Castori squalificato per una giornata dopo l’espulsione rimediata contro il Toro. 29 – Cristiano: la risonanza magnetica evidenzia la distorsione della caviglia con interessamento dei legamenti peroneali. 30 – Il sindaco Castelli telefona al presidente di Lega Abodi per lamentarsi dei reiterati torti arbitrali subiti dall’Ascoli. 31- Diramata la lista dei convocati per la doppia trasferta di Novara e Crotone. 1 APRILE – Rifinitura nel ritiro di Novara.

3 – Allenamento defaticante a Novara, poi trasferimento in aereo da Milano a Crotone.4 – Rifinitura a Crotone, Gazzola si arrende a problemi muscolari.

2 – Novara-Ascoli 1-0 I bianconeri si arrendono al Novara al termine di una partita apatica. Una squadra spenta, che subisce gli avversari solamente nella parte centrale del primo tempo ma che poi non riesce a reagire con rabbia. Decide una rete di Bertani, innescato da una rapida ripartenza. Pederzoli out per un attacco influenzale nella notte.LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – Il tiro a girare di Giorgi in chiusura di primo tempo che sibila di fianco al sette. TOP&FLOP – Guarna&Lupoli LA FRASE – “Non siamo stati i soliti” (R. Bocchini)

26 – Ascoli-Torino 0-4 Una partita assurda. Il Toro nel marasma più totale, l’Ascoli lanciatissimo dopo due vittorie consecutive. Eppure succede l’imponderabile. La partita prende una brutta piega iniziale, indirizzata dal discutibile operato dell’arbitro Pinzani. Poi ad inizio ripresa, sullo 0-2, due risultati negativi a chiudere la pratica: autogol e rigore fallito da Giorgi. Tifo incredibile di un Del Duca di nuovo pieno. LA CHIAVE – L’eccessiva libertà concessa a Bianchi in occasione dei suoi gol, anche se il primo è viziato da un evidente fallo su Marino non sanzionato. LA CHICCA – Gli applausi scroscianti dello stadio ai giocatori sconfitti 0 a 4. TOP&FLOP – Curva Sud&Marino. LA FRASE – “Meglio perdere con dignità che vincere come ha fatto il Torino” (F. Castori)

5 – Crotone-Ascoli 1-0 Bruttissima sconfitta nel completamento dello scontro diretto interrotto per pioggia lo scorso 5 marzo. Si riparte dal 6’ e l’Ascoli paga a caro prezzo i propri errori, in fase difensiva (da dilettanti il gol subito da una percussione centrale di Eramo) e soprattutto in chiave offensiva, dove Feczesin e Lupoli sbagliano l’impossibile. LA CHIAVE – La poca cattiveria negli episodi decisivi. LA CHICCA – La clamorosa traversa di Romeo sullo 0-0.TOP&FLOP – Calderoni&Lupoli LA FRASE – “Perdere così è assurdo” (F. Castori)

6 – Dopo aver pernottato a Crotone, la squadra si è allenata e nel pomeriggio è ripartita per Ascoli. 7 – AscoliDaVivere lancia l’iniziativa della “giornata della maglia”: col Sassuolo tutti al Del Duca con la maglietta dell’Ascoli. 8 – Prima convocazione per Juan Antonio.

9 – Ascoli-Sassuolo 0-0 Al Del Duca si gioca con 30° e a vincere è solamente il grande caldo. Partita blanda, l’Ascoli ci prova ma rimedia solamente un punticino e per la 4^ partita consecutiva non va in gol. Il Sassuolo ottiene il pari che voleva, la classifica del Picchio si complica terribilmente anche per effetto dei risultati altrui. LA CHIAVE – La fatica della 3^ gara in 8 giorni. LA CHICCA – Il recupero disperato di Di Donato nella ripresa al limite dell’area sull’incursione di Catellani. TOP&FLOP – Faisca&Lupoli LA FRASE – “A mollare non ci pensiamo neppure” (F. Castori)

Massimo Silva, oggi, sarebbe "il giustiziere delle grandi". Nel primo anno dell'Ascoli in serie A, infatti, segnò almeno una rete alle tre squadre attualmente prime in graduatoria nella massima serie: al Milan (nell'1-1 del 16/3/75), al Napoli (nell'1-1 del 2/2/75) e all'Inter (nello 0-1 del 16/2/75). E il Messaggero titolò: "Un acuto di Silva alla Scala del Calcio". IL PALLONE RACCONTA...

Nell'anno del quinto posto con G.B.Fabbri alla guida del Picchio (stagione 79/80), Costantino Rozzi diventò una furia scatenando una delle sue clamorose polemiche contro la classe arbitrale, rea di non aver sancito un penalty in Ascoli-Milan 0-0 (fallo su Bellotto). Custandì, dopo aver visto la moviola, disse: "Questa è corruzione! Mi squalificheranno, vero. Ma io porterò tutti in tribunale!".

ALMANACCO 3 Marzo/10 Aprile

“L'asculà lo sai comm'è, no?". Conosco circa centomila espressioni dell'attuale bandiera della mia squadra del cuore, un giovanotto (perché di tale si tratta) della Vallata che risponde al nome di Giorgi Luigi.

Quella di stavolta, quella che mi ha mostrato quando gli ho spiegato il perché l'ho chiamato per parlare di una vicenda psico-sociale, più che calcistica, quella no. Mi è nuova. La sorpresa, totale. Più di quella artefatta di quando provi a cadere in area per farti dare il rigore e l'arbitro non abbocca. Quella di stavolta è sorpresa vera. "O Ggì", gli faccio, "ma perché, secondo te, alcuni tifosi nostri si sono scandalizzati quando hanno letto che tu da piccolo simpatizzavi per l'Inter?".

Il mio obiettivo, stavolta, è capire perché, oggi, è quasi impossibile trovare "due pazzi furiosi come Stefano e Annalisa di Pesaro, che portano solo l'Ascoli da sempre" (cit. Giorgi Luigi, sempre lui). Gigi mi guarda e mi dice subito che "è dura". "Perché - mi spiega - io da piccolo sono quasi stato costretto, dalla volontà di mio padre, a venire allo stadio. Mi piaceva l'Inter, ma perché in casa c'erano persone interiste, così come ce n'erano juventine. Chi mi conosce, però, lo sa quali siano le mie priorità. Degli altri, quelli che dicevano ad esempio che sono "una zecca" perché tengo la barba incolta, non posso curarmi".

Mi accorgo di avere un clamoroso punto in comune con nostro 5. Non i piedi, purtroppo. Non le qualità atletiche. Io pure, da piccolo, tifavo per una squadra che "portavano in casa". Era la Juventus che non vinceva mai (fatevi due conti, sono dell'81). Pure io, come Gigi, ho amato l'Ascoli da un giorno all'altro perché "mi ci hanno portato e ho capito che quella è la squadra mia: che rappresenta i miei valori, i miei ideali, il mio territorio, la mia gente". Ecco, questo è il tema psico-sociale del giorno. "Il calcio - mi dice con forza Gigi - oggi lo vedi in due maniere diverse. Un tempo no. Un tempo

potevi scegliere tra centinaia di squadre, perché a livello mediatico te lo davano da mangiare in maniera completamente differente, con più equilibrio tra le varie squadre".

Oggi, se segui il calcio attraverso i media (ci ho riflettuto: lo sapete che l'Ascoli non ha: 1-Un mensile ufficiale da inviare a casa agli abbonati o ai tifosi; 2-Una trasmissione ufficiale sulla tv generalista locale. COMPLIMENTI ALLA SOCIETA', OBIETTIVO RAGGIUNTO. Meno spazio sui media, meno interesse generale, più "libertà di azione" nelle stanze dei bottoni), non hai scampo: l'Ascoli non lo tiferai mai.

"Però io vedo una realtà parallela - mi dice mentre gli provo a chiedere "chessepòfà?" - Vedo che nelle ultime stagioni, negli stadi in cui la situazione societaria era simile alla nostra, la gente e i giocatori si abbandonavano a se stessi. Qua no. Qua ogni partita c'è un qualcosa in più che i tifosi ti danno. E questo amore sconfinato crea uno spettacolo per noi che siamo in campo. Ecco, se c'è un aspetto psicologico da sottolineare in questo momento, secondo me, è proprio questo. Nel peggior momento sportivo della nostra storia recente, se porti un bambino al Del Duca, è proprio ora che si innamorerà di questi colori. Guarda l'esempio della partita col Torino: il tifoso, scazzato e incazzato, si violenta da solo nel rispettare la sua professione di fede per la squadra. Eppure, proprio per questo, soffre nell'applaudirti, nel dedicarti i cori, nel trascinare lo stadio. Mentre stai prendendo 4 gol. Eppure lo fa e lo fa con amore".

E' proprio così. Il mio compagno di "giochi psicosociali" ha proprio ragione. Come quando gli chiedo di guardare fuori dalla finestra dello spogliatoio. "Ggì, se pensi a tra sei mesi, chi e cosa troveremo là fuori, sul campo del Città di Ascoli?". Ho provato tre volte a chiederglielo. Non è riuscito a darmi

una risposta. Una risposta che non riesco a trovare neanche da solo...

Solo il Picchio in Serie AE' la frase finale di un coro, quello che intende privilegiare l'amore per l'Ascoli piuttosto che gli squadroni metropolitani,quella che fotografa al meglio il pensiero della nostra bandiera.

L’INTERVISTAL’INTERVISTA TOH, CHI SI RIVEDE

Tutti a cena"da Cataldo"

Siamo andati a trovare il medianaccio calabrese.Sapete che ha cambiato totalmente vita?

“Oh oh, oh oh, Cataldo Montesanto! Oh oh, oh oh Cataldo Montesanto!”. La Curva Sud aveva dedicato questo coro al leone del centrocampo dei Diabolici. Si fa le ossa nel Perugia di Gaucci fino ad arrivare in prima squadra. Avezzano, Gualdo e Viterbese le sue esperienze poi il mediano di Cariati approda in bianconero (84 presenze e 4 gol sotto tra B e C1) per poi essere ceduto al Napoli. Infine le esperienze con Monza, Potenza, Juve Stabia e Ercolano.

Cataldo, giochi ancora come Mario Bonfiglio oppure hai smesso?"No, non gioco più. Oramai il divertimento era finito, adesso ho un ristorante a Napoli e un’azienda ittica in Calabria, mi sono buttato nel campo della ristorazione. Per tenermi in forma qualche partitella me la faccio ma in tutta tranquillità con gli amici. Prima della fine della carriera mi sarebbe piaciuto tornare ad Ascoli ma purtroppo non è stato possibile. C’era stato un contatto tre anni fa a gennaio quando ero al Monza ma il presidente Benigni mi disse che aveva deciso di puntare sui giovani. Io ero disposto anche a venire gratis ma non se ne fece nulla".

Che ti viene in mente se dico anno dei Diabolici?"È stato sicuramente l’anno più bello della mia carriera, più di quelli a Napoli. Ascoli invece mi è rimasta proprio nel cuore,

dopo sette anni di purgatorio tornammo in Serie B vincendo il campionato a discapito di squadre molto più quotate di noi. Un’impresa che è rimasta nel cuore a tutti noi giocatori ma sicuramente anche ai tifosi bianconeri".

Raccontaci anche tu qualche episodio divertente o particolare di quella stagione?"Potrei scrivere un libro con le cose di quella stagione. Comunque l’anima del gruppo era Pinuccio Di Meo, ci faceva divertire tantissimo e sapeva spronare al meglio i giovani del gruppo. Non dimentichiamoci che in molti eravamo ragazzini alle prime armi: io, Barzagli, Bruno. Dopo però quando andavamo in campo schiantavamo tutti".

Con chi sei rimasto più in contatto dei tuoi compagni? "Andrea (Barzagli - ndr) mi ha fatto da testimone di matrimonio, mi sento anche con Di Meo, Bonfiglio, Di Venanzio". Ti hanno già avvertito che ci sarà una festa tra di voi Diabolici per il decennale della promozione?A chiamare tutti ci penserà il ragioniere (Manni ndr)… "Sì, come no. Mi hanno contattato, la data scelta è il 5 giugno e io ho già confermato la mia presenza".

Ora l’Ascoli rischia di scomparire dal calcio che conta. Stai seguendo la squadra e le vicende societarie?"Mi tengo sempre informato sulle vicissitudini che riguardano l’Ascoli perché come ho detto prima sono legatissimo ai colori bianconeri. Leggo che c’è una situazione piuttosto complicata con i problemi societari e i punti di penalizzazione. Dispiace perché Ascoli è una piazza importante del calcio italiano, abbiamo faticato tanto quell’anno per riportarla in B. Buttare tutto all’aria sarebbe veramente un peccato, mi auguro che si risolva per il meglio".

Come erano i tuoi rapporti con il presidente Benigni? "A volte è bene rendersi conto che per il bene dell’Ascoli è meglio rinunciare a qualche pretesa economica e farsi da parte. I soldi nella vita non sono tutto, secondo me Benigni ha fatto il suo tempo. Il presidente a volte si è affidato a mani sbagliate ed è stato mal consigliato. In più comincia ad avere anche una certa età. Io comunque con lui ho un bellissimo rapporto, è una bravissima persona. Secondo me si trova nella situazione in cui il cuore ti dice una cosa e la testa l’esatto contrario". Azzardando una paragone, si può accostare Benigni a Gaucci?"No, assolutamente no. Gaucci tratta i giocatori come cose, se gli servi bene altrimenti il giorno dopo ti spedisce fuori rosa: ti

fa patire le pene dell’inferno. Non si crea quel rapporto umano che ad esempio si è creato con Benigni che al contrario è un uomo squisito al quale io sono molto legato".

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IL PALLONE RACCONTA...L’Analisi

Quali sono stati gli sponsor della maglia bianconera negli anni delle promozioni in serie A? Impossibile dimenticare il fatto che, nelle cavalcate del 73/74 e 77/78, le casacche del nostro Picchio erano prive di ogni riferimento promozionale. La prima accoppiata "promossa" è stata quella del' 85/86 con la Norditalia Assicurazioni ed Adidas sponsor tecnico. Sempre Adidas, con Cocif, comparivano sulle maglie della promozione 90/91, mentre la Carisap insieme alla Uhlsport furono i marchi della promozione 04/05. Per andare in serie A serve lo sponsor tecnico tedesco!

Bentornata Curva SudLe emozioni vissute durante la debacle contro il Torino hanno confermato che il tifo ascolano è sempre ai primissimi livelli in ambito nazionale.Le emozioni vissute durante la debacle contro il Torino hanno confermato che il tifo ascolano è sempre ai primissimi livelli in ambito nazionale.

Digitando il vocabolo “passione” su wikipedia otteniamo la seguente definizione: “deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare, sopportare o patire. In altre parole, si tratta di un atteggiamento passivo dell’individuo, che davanti ad un’emozione più forte di lui, la subisce”. E’ da lì, dall’etimologia della parola, che dobbiamo partire per descrivere l’amore viscerale che il popolo piceno nutre verso l’Ascoli Calcio, uno dei simboli più rappresentativi del proprio territorio. Altrimenti non potremmo spiegarci in altro modo le incredibili scene a cui abbiamo avuto il piacere di assistere recentemente allo stadio Del Duca. Sabato 26 aprile 2011, si gioca l’anticipo della 33^ giornata tra Ascoli e Torino. Il Picchio – a causa della pesante zavorra delle penalizzazioni – è impelagato nella lotta per la salvezza, che potrebbe anche significare sopravvivenza se accostata alle intricate vicende societarie che ne stanno minando la convivenza nei campionati professionistici. Si lotta per la salvezza ma la piazza è in visibilio, dopo l’incredibile rimonta ottenuta nel recupero infrasettimanale col Vicenza. L’Ascoli si giocava il primo dei due jolly per recuperare terreno rispetto alle antagoniste. E riusciva sorprendentemente negli ultimi due minuti di gioco a tramutare una pesante sconfitta in un’esaltante vittoria, complice la doppia prodezza di Ettore Mendicino.

Così, con l’entusiasmo alle stelle, lo stadio Del Duca tornava a popolarsi, complice anche il fascino del Torino, per una sfida dai sapori antichi. Quasi 9mila persone sugli spalti, e sarebbero state molte di più senza le bizze del circuito Lottomatica che dalle 16 alle 17 interrompeva colpevolmente le vendite dei biglietti. Quasi 9mila persone inevitabilmente deluse da una sconfitta di proporzioni esagerate, uno 0-4 senza attenuanti e condito da una direzione arbitrale discutibile e dal pesante infortunio di uno dei giocatori più in forma (Cristiano).

Eppure succede quello che non ti aspetti, quanto meno in Italia. Sotto di quattro gol, la curva Sud continua ad incitare i suoi ragazzi. E lo fa chiamando a raccolta “tutto lo stadio”. Che risponde alla grande. Il possente “canterò per te” intonato dal pubblico sullo 0-4 è qualcosa di commovente, e ancor più lo è il caloroso applauso finale alla squadra prima del mesto rientro negli spogliatoi. E’ passato soltanto un girone dalla feroce contestazione del post Ascoli-Livorno, eppure sembrano anni luce. Sì, perché l’avvento di Castori ha cambiato tutto. A prescindere da quello che sarà l’esito finale. La tifoseria ha smesso di vedere in campo undici giocatori svagati, ha smesso di ammirare un’entità a se stante, ha iniziato invece a vedere un gruppo che lotta sempre fino alla fine. Ossia quello che vorrebbe sempre vedere.

Paradossalmente la colpevole assenza della società ha unito squadra e tifoseria, rendendoli un’unica entità che si trova a combattere contro tutto e tutti. Uniti verso la meta. Che non sarà assolutamente facile da raggiungere. “Ma a mollare non ci pensiamo neppure” dice mister Castori. E c’è da credergli.

CERTEZZE

Sono due anni che il nostro Ascoli si barcamena tra punti di penalizzazione e rincorse impossibili. Dal fronte societario però, nessuna novità.

A dire il vero quasi giornalmente leggiamo di trattative incrociate e potenziali svolte ma poi facciamo i conti con la realtà che racconta di come l’Ascoli Calcio sia ancora in mano alla famiglia Benigni. Nel rispetto di chi soffre per la gloriosa maglia bianconera, non entro nel dettaglio di questo ‘gioco di potere’ che ha come oggetto del contendere il vile denaro. Due certezze però, questi mesi, le hanno partorite.

La prima riguarda il grottesco che pervade le presunte trattative in questione: da una parte leggiamo di cordate che presentano dettagliate offerte in denaro (Palatroni, Bellini, Calà…), dall’altra (Benigni) apprendiamo che queste proposte non sono mai arrivate. Come mai, dove si perdono, qual è l’anello mancante, quale il motivo di questa ‘discordanza’ di vedute? Il ‘vile denaro’ di cui sopra è l’unico indiziato…

La cosa bella però è che, a sentire gli interlocutori, i soldi sono l’ultimo dei problemi, il nocciolo della questione starebbe piuttosto nel ‘trovare una soluzione per il bene dell’Ascoli Calcio e della sua gloriosa storia’. Meno male, tiriamo un sospiro di sollievo…

La seconda ci dice che nonostante tutti gli interessati sostengano con forza la teoria secondo la quale una società di calcio regala soltanto grane e grosse perdite economiche, gli stessi, con ferrea ostinazione, insistono nel voler avere per sé questa vituperata macchina mangia soldi. Proprio strano questo mondo del calcio, frequentato, tra gli altri, da sordi con il cuore d’oro e masochisti di ogni genere.

IO GIOCO LIBERO LA TOP 5

I MARCHIGIANI“NON ASCOLANI”

V FABRIZIO CASTORIda San Severino Marche (Macerata)

Guidare l’Ascoli è sempre stato il suo sogno, fin da quando si recava al Del Duca (anni Settanta) a vedere le gesta dei ragazzi di Rozzi e Mazzone da tifoso. Il sogno si è materializzato a ottobre 2010 quando lo hanno chiamato a sostituire l’esonerato Gustinetti. Ha rigenerato la squadra che –senza le penalizzazioni- oggi sarebbe al di sopra della zona retrocessione. I tifosi lo hanno apprezzato subito e gli vogliono bene. Avrà eterna gratitudine dal popolo bianconero se riuscirà a pilotare l’Ascoli fino al sospirato traguardo.

IV MASSIMO PACIda San Tommaso di Fermo (Fermo)

Bianconero per un solo anno ma in serie A. Campionato 2005-06. Il corazziere entra subito nel cuore dei tifosi con prestazioni molto positive. Dotato di grande struttura fisica, se la cava molto bene anche sul piano tecnico. Paci non si limita a difendere e difatti mette a segno anche tre gol: uno di testa alla Roma (storica vittoria dell’Ascoli al Del Duca per 3-2, primo tempo 3-0) e addirittura una doppietta al Chievo (2-2). Lasciato l’Ascoli Massimo ha continuato a giocare in serie A e oggi è un valido difensore del Parma.

III GILBERTO MANCINIda Castelraimondo (Macerata)

E' stato difensore centrale (ma ai suoi tempi si chiamava stopper) dell’Ascoli per cinque stagioni, dal 1975 al 1981. Alto e magro, Mancini era anche molto veloce: eccellente nell’anticipo, forte di testa. Insomma un brutto cliente per ogni attaccante. A tal punto che finì nel mirino della Juventus. Un grave infortunio (frattura della gamba) gli fecero perdere quasi un anno e… anche il treno Juventus. Gilberto, a 57 anni, è impiegato in un’azienda locale e vive con moglie e figlie sulla collina di Castelraimondo.

II PAOLO PIERBATTISTA da Rapagnano (Fermo)

In bianconero dal 1966 al 1970. Quattro campionati di serie C vissuti da protagonista, in campo e fuori. “Paolone” (così lo chiamavano i tifosi) era un gigante di quasi due metri, un baluardo praticamente insuperabile sui palloni alti. Giocava al centro della difesa nella Del Duca Ascoli ma sulle palle inattive andava a colpire di testa nell’area avversaria (8 i gol realizzati). Tanto energico e grintoso in campo, tanto buono e generoso. Un gigante buono che un destino avverso portò via all’affetto di familiari e amici nel fiore degli anni. Ma il ricordo di “Paolone” Pierbattista resta vivo in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

I MARIO VIVANIda Cagli (Pesaro)

Fu uno dei principali protagonisti della prima grande ascesa della Del Duca Ascoli dalla C alla serie A. Dieci campionati in riva al Tronto, dal 1967 al 1977. Centrocampista completo: sapeva impostare il gioco ma era anche bravo a recuperar palloni. Tatticamente intelligente, Vivani (maglia numero 8) formò accanto a Gola (numero 10) una delle coppie di mezze ali migliori in assoluto della storia dell’Ascoli. Era un beniamino dei tifosi che lo chiamavano “Bruschetta”. Oggi, a 62 anni, Mario Vivani è allenatore della Fortitudo Fabriano in Eccellenza.

La Formazione

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CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE E

REAL CAMERANESEREAL CAMERANESE

Via Loretana,129 60021 Camerano (AN)Tel. 071/959259 - Fax 071/959259

Via Loretana,129 60021 Camerano (AN)Tel. 071/959259 - Fax 071/959259

Via Loretana,129 60021 Camerano (AN)

Fondazione ................................................................................. 2006Presidente..................................................................... Danilo Rossetti Vice presidente ...............................................................Luca Marchetti AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

.................................................................... Claudio Cantani Vice-allenatore ................................................................Marco Micucci Segretario................................................................Massimo Battistoni Dirett. Sportivo.................................................... Massimo Marchiseppe Dirigente .................................................................Stefano Mignanelli

Massimo Marchiseppe Stefano Mignanelli

Massimo Marchiseppe

Dirigente ....................................................................... Alberto Rabini Stefano Mignanelli

Alberto Rabini Stefano Mignanelli

Massaggiatore............................................................Mauro AgostinelliDanilo RossettiPresidente

Claudio CantaniAllenatore

Marco MicucciVice-allenatore

Massimo MarchiseppeMassimo MarchiseppeDirett. Sportivo

Alberto RabiniDirigente

Stefano MignanelliStefano MignanelliDirigente

Mauro AgostinelliMauro AgostinelliMassaggiatore

Mattia GalassiPortiere 26-04-1987

Francesco PaesaniPortiere 09-03-1978

Alessandro AbatePortiere 03-10-1984

Matteo RecanatiniDifensore 12-05-1982

Davide PolentaDifensore 20-06-1986

Cristian RagniniCristian RagniniDifensore 20-11-1984

Diego GuerrieriDiego GuerrieriDifensore 17-01-1983

Mauro BottegoniMauro BottegoniDifensore 18-12-1980

Federico BrunettiDifensore 22-07-1977

Fabrizio BoccoliniDifensore 16-10-1988

Francesco LucchiDifensore 27-06-1978

Mattia FalcioniCentrocampista 16-03-1987

Juri CecconiCentrocampista 11-02-1980

Ivan CecconiCentrocampista 26-02-1982

Luca BrunettiCentrocampista 17-04-1983

Stefano CerioniCentrocampista 18-07-1982

Marco GriffoniCentrocampista 27-03-1979

Alessandro PiraniCentrocampista 21-12-1988

Paolo BernardiniCentrocampista 09-12-1989

Nicolò CiucciomeiCentrocampista 10-07-1991

Luca MarchettiAttaccante 02-02-1980

Federico AscaniAttaccante 14-05-1987

Emanuel BellucciAttaccante 17-08-1986

Cosimo Daniele OmericoAttaccante 07-03-1983

Page 32: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE I

VILLA PIGNAASD VILLA PIGNA

Viale Aosta, 85-87 63040 Folignano (AP)Tel.0736/492538 - Fax 0736/399301

Viale Aosta, 85-87 63040 Folignano (AP)Tel.0736/492538 - Fax 0736/399301

Viale Aosta, 85-87 63040 Folignano (AP)

www.asdvillapigna.it

Fondazione ............................................................................. 2000Presidente............................................................Pasquale Flammini Vice presidente ........................................................... Walter Ranelli

Pasquale Flammini Walter Ranelli

Pasquale Flammini

AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

....................................................................Rossano Tarli Vice-allenatore ...................................................... Roberto Presciutti Segretario..................................................................Dante Bastiani Dirett. Sportivo........................................................... Walter Ranelli Dirigente ................................................................Emidio Chiappini Dirigente .............................................................Maurizio Flammini

Emidio Chiappini Maurizio Flammini

Emidio Chiappini

Dirigente .................................................................. Emiliano Saluti Dirigente ...............................................................Domenico Zenobi

Pasquale FlamminiPasquale FlamminiPresidente

Rossano TarliAllenatore

Roberto PresciuttiVice-allenatore

Dante BastianiSegretario

Walter RanelliDirett. Sportivo

Maurizio FlamminiDirigente

Domenico ZenobiDirigente

Maurizio ScaramucciPortiere 21-08-1970

Bruno ZebriDifensore 28-05-1978

Andrea FrancoDifensore 08-01-1981

Andrea PampanoAndrea PampanoDifensore 10-02-1971

Mauro MariottiDifensore 03-03-1985

Guido CarosiDifensore 09-11-1971

Fabio CensoriDifensore 23-12-1983

Christian GirolamiDifensore 20-04-1994

Massimo RasicciDifensore 08-06-1985

Tiziano BastianiDifensore 18-07-1978

Matteo IachiniCentrocampista 21-02-1985

Roberto AngeliniRoberto AngeliniCentrocampista 26-09-1984

Mauro PaolettiCentrocampista 11-02-1985

Mauro MariniCentrocampista 14-02-1975

Luigi VillaLuigi VillaCentrocampista 25-11-1982

Massimo AgostiniMassimo AgostiniCentrocampista 11-10-1968

Matteo PagnoniMatteo PagnoniCentrocampista 14-10-1981

Francesco SilvestriCentrocampista 15-04-1984

Massimo RosatiAttaccante 27-06-1976

Domenico CicconiAttaccante 02-01-1968

Daniele LuziAttaccante 05-04-1984

Fabio RossettiAttaccante 10-06-1978

Daniele Di BenedettoAttaccante 15-01-1985

Page 33: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE M

AUDACE GROTTAZZOLINAAUDACE GROTTAZZOLINA

Via Fonte San Pietro, snc 63024 Grottazzolina (FM)Tel. 0734/772016 Fax 0734/631330 www.asdaudace.it

Via Fonte San Pietro, snc 63024 Grottazzolina (FM)Tel. 0734/772016 Fax 0734/631330 www.asdaudace.it

Via Fonte San Pietro, snc 63024 Grottazzolina (FM)

Fondazione ............................................................................ 2005Presidente................................................................... Tonino Traini Vice presidente ........................................................... Lello Saggese AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

............................................................. Piero Giancamilli Lello Saggese

Piero Giancamilli Lello Saggese

Segretario.................................................................. Michele Traini Dirett. Sportivo ......................................................... Tiziano Traini Dirigente ............................................................... Alberto Mazzoni Dirigente .............................................................. Domenico Russo Dirigente .................................................................... Raffaele Vita Massaggiatore .......................................................... Andrea Traini Prep. Portieri ........................................................ Stefano PacioniTonino Traini

PresidenteLello SaggeseLello SaggeseVice presidente

Piero GiancamilliAllenatore

Michele TrainiSegretario

Tiziano TrainiDirett. Sportivo

Raffaele VitaDirigente

Domenico RussoDirigente

Alberto MazzoniDirigente

Andrea TrainiMassaggiatore

Stefano PacioniPrep. Portieri

Alessio BrandiPortiere 04-11-1985

Simone MicheliPortiere 16-11-1989

Matteo PacificiDifensore 15-01-1989

Alessandro MarzialiDifensore 15-01-1989

Michele MicheliDifensore 25-11-1983

Francesco AntinoriDifensore 22-04-1990

Stefano CrucianiDifensore 07-10-1988

Luca IsidoriDifensore 16-06-1988

Marco TirabassiDifensore 24-02-1986

Luca TrainiDifensore 10-11-1983

Loris SalvatoriCentrocampista 29-07-1986

Massimiliano LucianiCentrocampista 14-11-1975

Danilo ChiurchiùCentrocampista 03-08-1984

Gionata CipollariGionata CipollariCentrocampista 19-04-1982

Fabio AgliottoneFabio AgliottoneCentrocampista 15-08-1989

Lorenzo MassaccesiCentrocampista 04-01-1990

Riccardo MassucciAttaccante 28-05-1989

Nicolò RomantiniAttaccante 19-03-1990

Alessandro NerlaAttaccante 14-04-1991

Simone BastianelliAttaccante 21-05-1988

Emiliano CastricaAttaccante 06-05-1971

Roberto CecchiAttaccante 05-07-1985

Giuseppe VindigniGiuseppe VindigniAttaccante 21-08-1985

Page 34: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H

COLMURANESESSD COLMURANESE

Via De Amicis, 79 62020 Colmurano (MC)Tel.0733/508236 - Fax 0733/508400

Via De Amicis, 79 62020 Colmurano (MC)Tel.0733/508236 - Fax 0733/508400

Via De Amicis, 79 62020 Colmurano (MC)

Fondazione ................................................................................. 1970Presidente.........................................................................Tonino Bordi Vice presidente .............................................................Paolo Martorelli AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

.................................................................Giovanni Ciabocco Segretario..................................................................Fabrizio Contratti Dirett. Sportivo...........................................................Giancarlo Galanti Dirigente .......................................................................Fabio Gualdesi Massaggiatore................................................................. Renato Orazi

Tonino BordiPresidente

Paolo MartorelliVice presidente

Giovanni CiaboccoAllenatore

Fabrizio ContrattiSegretario

Giancarlo GalantiDirett. Sportivo

Fabio GualdesiDirigente

Renato OraziMassaggiatore

Jonata LattantiPortiere 05-06-1985

Riccardo RilliDifensore 29-11-1981

Paolo SilvettiDifensore 26-01-1992

Andrea RuggeriAndrea RuggeriDifensore 19-12-1973

Walter BartoliniDifensore 17-04-1986

Marcello FratiniDifensore 04-09-1984

Alessandro PorfiriDifensore 03-12-1982

Andrea PassariniDifensore 16-04-1973

Simone ClementiniDifensore 07-03-1981

Marco CiurlantiCentrocampista 24-04-1989

Marco RiposatiMarco RiposatiCentrocampista 23-06-1989

Federico MariCentrocampista 28-09-1989

Stefano SciamannaCentrocampista 18-12-1987

Gianluca TeseiAttaccante 26-09-1986

Massimo ContigianiMassimo ContigianiAttaccante 17-11-1972

Luca BonfranceschiAttaccante 11-07-1990

Page 35: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE G

FABIANI MATELICAGS “C. FABIANI” MATELICA

Via F. Rismondi, 15 62024 Matelica (MC)Tel. 335/6515667

Via F. Rismondi, 15 62024 Matelica (MC)Tel. 335/6515667

Via F. Rismondi, 15 62024 Matelica (MC)

Fondazione ................................................................................. 1982Presidente...................................................................... Simone Cesari Vice presidente ................................................................... Fabio Natal AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

.................................................................. Marco Rustichelli Dirett. Sportivo........................................................... Mauro Romaldini Dirigente .................................................................Gabriele Benedetti Dirigente ..................................................................... Andrea Lunadei Dirigente .............................................................Massimiliano Marconi Dirigente ................................................................... Marco Menichelli Dirigente ................................................................... Luciano Milanese Logistica .......................................................................Mario Riganelli

Simone CesariPresidente

Marco RustichelliAllenatore

Mauro RomaldiniDirett. Sportivo

Gabriele BenedettiDirigente

Luciano MilaneseDirigente

Andrea LunadeiDirigente

Mario RiganelliMario RiganelliLogistica

Stefano LacchèPortiere 29-10-1983

Claudio AntonelliPortiere 16-02-1978

Massimiliano MarconiDifensore 26-02-1971

Marco MosconiDifensore 17-09-1988

Corrado CordovaniDifensore 14-05-1983

Matteo PodutiDifensore 25-05-1979

Stefano TaddeiDifensore 24-05-1990

Michele CorrentiDifensore 18-01-1989

Gianluca MosciattiDifensore 10-12-1991

Andrea SportolettiAndrea SportolettiCentrocampista 28-01-1983

Samuele ColaCentrocampista 26-05-1991

Gino TaddeiCentrocampista 06-02-1979

Marco MenichelliCentrocampista 25-09-1980

Ivan MenichelliCentrocampista 17-02-1983

Andrea MelchiorriCentrocampista 16-07-1985

Lorenzo LibertiAttaccante 25-01-1986

Riccardo TozziAttaccante 03-04-1985

Michele CesarettiAttaccante 18-01-1984

Cristian DolceAttaccante 11-12-1982

Azis JazarovskyAzis JazarovskyAttaccante 26-09-1991

Page 36: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE L

MONTE SAN MARTINOS.S. MONTE S. MARTINO

Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC)Tel. 0733.660301

Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC)Tel. 0733.660301

Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC)

Fondazione ................................................................................. 1977Presidente.................................................................. Raffaele Anselmi Vice presidente ................................................................ Franco Natali AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

............................................................. Alessandro Del Bello Segretario.......................................................................Carlo Palombi Dirett. Sportivo................................................................ Mauro Regoli Dirigente ...................................................................... Lorenzo Marini

Raffaele AnselmiPresidente

Franco NataliVice presidente

Alessandro Del BelloAllenatore

Carlo PalombiSegretario

Mauro RegoliMauro RegoliDirett. Sportivo

Lorenzo MariniDirigente

Francesco GiancamilliPortiere 11-12-1969

Giuseppe PompaGiuseppe PompaDifensore 20-09-1975

Stefano IachiniDifensore 10-04-1982

Francesco BrasiliDifensore 10-12-1987

Francesco RossiDifensore 16-01-1980

Federico PapiriFederico PapiriDifensore 02-03-1987

Fabio MercuriDifensore 14-10-1987

Stefano CasoniDifensore 13-04-1987

Luca MoniniCentrocampista 16-08-1986

Yari BrancoCentrocampista 12-05-1990

Cristiano NarcisiCentrocampista 06-11-1984

Giovanni PerettiCentrocampista 08-07-1992

Daniele DilettiCentrocampista 07-01-1979

Andrea TideiAttaccante 13-03-1988

Fabio SirocchiAttaccante 07-12-1989

Marco BrasiliAttaccante 21-09-1991

Renato TideiAttaccante 31-05-1988

Page 37: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H

PIAN DI PIECAASD AS PIAN DI PIECA

Contrada Gualduccio, 9 62026 San Ginesio (MC)Tel. 0733/205692

Contrada Gualduccio, 9 62026 San Ginesio (MC)Tel. 0733/205692

Contrada Gualduccio, 9 62026 San Ginesio (MC)

Fondazione ................................................................................. 2004Presidente................................................................... Stefano Formica Allenatore..................................................................Gianni Migliorelli Dirigente ........................................................................ Roberto Balzi

Gianni Migliorelli Roberto Balzi

Gianni Migliorelli

Dirigente ................................................................... Alfredo Carfagna Dirigente .................................................................. Gianluca Ceresani

Alfredo Carfagna Gianluca Ceresani Alfredo Carfagna

Dirigente ................................................................. Gualtiero Ciabocco Dirigente ...................................................................Franco Migliorelli Dirigente ...................................................................Bruno Moglianesi

Franco Migliorelli Bruno MoglianesiFranco Migliorelli

Stefano FormicaPresidente

Gianni MigliorelliGianni MigliorelliAllenatore

Gualtiero CiaboccoDirigente

Roberto BalziDirigente

Alfredo CarfagnaAlfredo CarfagnaDirigente

Bruno MoglianesiBruno MoglianesiDirigente

Franco MigliorelliFranco MigliorelliDirigente

Gianluca CeresaniDirigente

Andrea PazzelliPortiere

Claudio PezzanesiPortiere

Khaled ZaidanPortiere

Andrea DiamantiDifensore

Daniele BompadreDaniele BompadreDifensore

Emanuele MassacciDifensore

Jacopo LucarelliJacopo LucarelliDifensore

Marco PazzelliDifensore

Michele NardiDifensore

Sandro SciamannaDifensore

Stefano FranciaDifensore

Daniele FranciaCentrocampista

Danilo FunariCentrocampista

Giovanni CeresaniCentrocampista

Jacopo SclaviJacopo SclaviCentrocampista

Roberto BompadreRoberto BompadreCentrocampista

Gregorio BrigantiGregorio BrigantiAttaccante

Alessio Salvucci SaliceAttaccante

Eddy FabbioliEddy FabbioliAttaccante

Rocco BrigantiRocco BrigantiAttaccante

Danilo FrandaAttaccante

Page 38: Marche In Gol - n°18

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE F

PONTEROSSOGSD PONTEROSSO CALCIO ANCONA

Via Ruggeri, 46 60131 Ancona (AN)Tel. 071/2861254

Via Ruggeri, 46 60131 Ancona (AN)Tel. 071/2861254

Via Ruggeri, 46 60131 Ancona (AN)

Fondazione ................................................................................. 1986Presidente.......................................................................Marco Micheli Vice presidente ........................................................... Renzo Scortichini AllenatoreVice presidenteAllenatoreVice presidente

..............................................................Fabrizio Sampaolesi Segretario................................................................ Alessandro Micheli

Fabrizio Sampaolesi Alessandro Micheli

Fabrizio Sampaolesi

Dirett. Sportivo..............................................................Daniele Micheli Dirigente ........................................................................... Marco Corsi Dirigente ..............................................................Giancarlo Gabbanelli Dirigente ......................................................................... Piero Ippoliti Dirigente ................................................................... Carmine La Torre Dirigente .................................................................... Giuliano Manoni Dirigente ......................................................................Giorgio Martini

Renzo ScortichiniVice presidente

Fabrizio SampaolesiFabrizio SampaolesiAllenatore

Alessandro MicheliSegretario

Carmine La TorreDirigente

Giancarlo GabbanelliDirigente

Giuliano ManoniDirigente

Luca RecchiPrep. Portieri

Cristiano Luigi CalòCristiano Luigi CalòPortiere 23-04-1981

Leonardo SantoniPortiere 10-10-1958

Fabio PesaresiDifensore 24-01-1981

Leonardo CappelliLeonardo CappelliDifensore 08-04-1984

Pietro PennacchioniDifensore 21-08-1976

Lorenzo IppolitiLorenzo IppolitiDifensore 20-09-1986

Diego DaluisoDiego DaluisoDifensore 12-11-1991

Manuele LucchettiCentrocampista 17-11-1980

Alessandro GiombiniCentrocampista 20-09-1977

Valerio MarchettiCentrocampista 26-02-1983

Patrick NkouabouCentrocampista 07-07-1986

Mirko CorsiCentrocampista 15-04-1986

Manuel NaglieroManuel NaglieroCentrocampista 04-09-1976

Daniele MonopoliDaniele MonopoliCentrocampista 21-05-1990

Luca MarcosignoriLuca MarcosignoriCentrocampista 14-04-1977

Luca BaldiAttaccante 19-07-1982

Riccardo CarmenatiAttaccante 24-01-1990

Antonino ContiAttaccante 17-12-1975

Antonio LombardiAttaccante 11-12-1978

Massimo GambellaAttaccante 27-06-1969

David GaleazziAttaccante 26-07-1985

Nicolas CartucciaAttaccante 24-02-1991

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40 n. 1840

Macerata

QUI APIRO.La festa è arrivata nello scontro diretto casalingo con il San Marcello, un 3-2 che ha fatto esplodere di gioia un in-tero paese per un traguardo che fino a qualche stagione fa sembrava un sogno: per l’Apiro che nel 2005 approdava in Seconda categoria, la Promozione è un traguardo incredibile. Un successo dun-que partito da lontano e costruito nel corso degli anni come conferma il presi-dente Vittorio Tobaldi, in carica dal 2004 dopo l’esperienza alla guida della Cingolana dove ha ottenuto il passag-gio in Prima categoria prima di lasciare nel dicembre 2003, nell’anno in cui è arrivata poi la Promozione con Giorgio Latini alla guida. Il binomio Tobaldi – Latini si è riproposto nelle ultime quattro stagioni ad Apiro con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. “Con Giorgio Latini ci conosciamo bene – affer-ma il presidente - tra noi c’è un rapporto di stima e amicizia. Aveva fatto bene con me a Cingoli e il suo arrivo ad Apiro è sta-to importante: noi vogliamo continuare insieme il rapporto con lui, vediamo nei prossimi giorni. Nello stesso tempo non vorrei dimenticare i tecnici che lo hanno preceduto e che hanno posto solide basi per questa impresa ovvero Pigliapoco, Narchiesi con cui vincemmo la Terza ca-tegoria e poi Gregori. Un filo conduttore

di tutta questa esperienza è stato anche Compagnucci, fin ad un paio di stagioni fa prezioso collaboratore tecnico e vera anima del gruppo”.

La vittoria di una maceratese, in un girone “anconetano”. Come mai questa scelta?“Per motivi logistici. Siamo a 10 chilo-metri dalla Vallesina e molti ragazzi che compongono la nostra squadra proven-gono proprio da lì. In Promozione chie-deremo di giocare nel girone A ma solo per motivi di natura logistica. Quest’an-no abbiamo incontrato tante squadre valide che hanno giocato un buon calcio e questo accresce i nostri meriti”.

Qual è il segreto del miracolo Apiro?“Se qualche anno fa mi avessero chiesto di scommettere qualcosa su questo ri-sultato, non ci avrei puntato neanche un euro. Una crescita costante, con i giusti rinforzi costituiti da uomini veri. Faccio l’esempio di capitan Arbusti: giocava in Promozione e scese con noi in Terza ca-tegoria perché credeva nel progetto. Ora ha ritrovato quella categoria alla guida di questa squadra. Una Promozione come un piccolo miracolo che abbiamo rincorso, cercato e ottenuto attraverso un grande gruppo e grazie a dei valori

umani che i nostri atleti hanno sempre dimostrato. Per il resto l’impegno con-tinuo di una base dirigenziale che dà sempre il massimo e per la quale l’obiet-tivo unico è il bene della squadra”.

In Promozione sarà importante anche il discorso under.“Ci muoveremo in collaborazione con la Junior Jesina e le altre società che lo hanno sottoscritto in un progetto che ri-guarda la valorizzazione dei giovani: da soli non saremmo competitivi visto il ba-cino di utenza ridotto, insieme si può far bene. Per il resto punteremo sul nostro gruppo, personalmente li confermerei tutti ma la questione under (un ’92 e un ’93) probabilmente ci costringerà a fare delle scelte”.

In panchina avanti ancora con mister Latini?“Per noi non ci sono dubbi, dipende dal-le scelte del mister: ha fatto benissimo e avrà anche altre richieste. Per noi è la primissima scelta, intendiamo prosegui-re questa importante collaborazione”.

QUI MATELICA. Bersaglio colpito al primo colpo per il neo presidente Mauro Canil: il Mate-lica ritrova la Promozione dopo 3 anni di Prima categoria e nell’anno dell’esordio alla presidenza proprio dell’imprendi-tore veneto. Originario di Castelfranco Veneto, da dodici anni risiede nella cit-

tadina maceratese anche se ha matura-to esperienze nel mondo del calcio alla guida del Bessica: “In parte ce lo aspetta-vamo – conferma Canil – perché eravamo certi di aver allestito una buona squadra. Abbiamo approcciato in maniera non po-sitiva la stagione, prendendocela a volte fin troppo con gli arbitri invece di guarda-re in casa nostra. Abbiamo parlato molto con la squadra per capire quali fossero i problemi, trovando la soluzione migliore attraverso il dialogo. La squadra si è com-pattata, costruendo un gruppo veramen-te granitico in campo e fuori. Palombi? Non riesco a trovargli dei difetti: persona serissima, gran conoscitore di calcio, lavo-ra moltissimo e nel corso della gara riesce a dare la svolta alla squadra. Andiamo avanti con lui anche nella prossima sta-gione, non potrebbe essere altrimenti”. Canil a Matelica non è solo presidente della squadra di calcio ma anche Asses-sore allo Sport e Vicesindaco e guarda in maniera più ampia allo sport della sua città: “Il Matelica in Promozione è un pri-mo traguardo, l’augurio è quello di vedere la Fabiani salire di categoria, in modo da avere due realtà di ottimo livello per dare la possibilità ai ragazzi della Polisportiva Junior Matelica, presieduta da Sigismon-do Mosciatti, di divertirsi giocando al cal-cio. Il nostro obiettivo è quello di valoriz-zare i nostri ragazzi, per farli esprimere al meglio: in questo senso stiamo lavorando sempre più anche a livello di strutture e impianti”.

Festa dell’alto macerateseL’Apiro di Tobaldi passa in 6 anni dalla Terza categoria alla Promozione, il Matelica fa felice il neo presidente Canil

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MACERATA

“Rione Pace promosso. Grazie ragazzi!”Un appuntamento atteso un’intera stagione per il Rione Pace (Terza categoria G) che ha potuto festeg-giare l’immediato ritorno in Seconda categoria grazie al successo casalin-go sul Real Macerata. Tutto questo a meno di anno da quello sfortunato playout con il Sarnano come testi-moniano le parole del presidente-allenatore Sandro Montenovo che ha fortemente creduto in questo gruppo: “Quella passata è stata una stagione nata male – racconta il pre-sidente – e finita peggio, con una re-trocessione molto amara. Quest’anno fin dall’inizio avevamo dichiarato di puntare alla vittoria del campionato, per una pronta risalita. Il traguardo è raggiunto e il mio ringraziamento va a questi ragazzi fantastici che hanno la-vorato con grande determinazione per l’obiettivo”. Stagione sempre vissuta nelle zone nobili della classifica con l’unico neo della finale provinciale di Coppa Marche persa con la Vi-gor Montecosaro: “In quell’occasione abbiamo disputato una pessima gara, la peggiore dell’intera annata, con la Vigor che ha senza dubbio vinto con

grande merito la Coppa”. In campio-nato invece solo un periodo difficile nel girone di ritorno, quando i tanti infortuni hanno preso il sopravvento: “Molte le gare disputate senza tutti gli effettivi e ma abbiamo retto il ritmo delle nostre dirette concorrenti, spun-tandola con merito alla fine: devo fare i complimenti ad una squadra solida come l’Abbadiense ma anche citare il Macerata 1921 che ci ha battuto in casa nostra”. Un doppio ruolo molto particolare nel calcio di casa nostra quello ricoperto dallo stesso Monte-novo: “Ho preso in mano la squadra nel corso della passata stagione e ho deciso di continuare anche quest’anno perché conoscevo bene questa realtà, i ragazzi che la compongono e quello che possono dare. La prossima stagio-ne? Ancora non ho deciso ma probabil-mente tornerò a ricoprire solo il ruolo di presidente, affidandomi ad un altro allenatore”. Una macchina da gol il Rione Pace con oltre 80 gol realizza-ti (su tutti spicca il 9-0 all’Accademia Montefano) ma anche una difesa su-per, tra le migliori del girone per un successo ampiamente meritato.

Il presidente-allenatore Montenovo: “Il prossimo anno? Solo dirigente”

Helvia Recina:missione compiutaIl patron Stefano Micozzi, che a

giugno lascerà la presidenza, ha vo-luto chiudere in bellezza regalando

alla società e ai tifosi la promozione in Prima categoria. Dopo la retrocessione dell’anno scorso passata attraverso i playout, ora arriva una vittoria voluta, programmata nei minimi particolari e conquistata addirittura con una partita di anticipo sulla chiusura della stagio-ne. Il campionato dell’Helvia Recina (Seconda categoria E) è stato il frutto di una stagione ricca di emozioni con 20 vittorie (in 29 gare) e 65 reti segna-te. Una promozione frutto del lavoro dell’allenatore Marco Gasparrini, tecnico che la società vorrebbe ricon-fermare anche per la prossima stagio-ne come evidenziato anche dal futuro

presidente Gerardo Bove. L’ultima partita casalinga con la Vigor Castelfi-dardo finita 2-1 per l’Helvia Recina è stata un momento di grande festa per tutti i tifosi che si sono stretti intorno ai giocatori e alla società per celebrare questo ritorno in Prima categoria me-ritatissimo. La dirigenza, dopo i festeg-giamenti di rito, si è già messa all’opera in prospettiva per la prossima stagione, riconfermando la rosa in larga parte e puntando a raggiungere la parte medio alta della classifica. Molto dipenderà anche dal campo sportivo che dovrebbe essere pronto fra qualche mese con la possibilità che l’Helvia Recina, almeno per la prima parte della stagione possa, trasferirsi a Macerata.

Il presidente Micozzi lascia e…riporta la squadra in Prima categoria

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MACERATA

Jonathan Arpettie la Ju...ve

Un intri-gante mix di

passione e calcio si trasfor-ma in un libro dal titolo “I Love Ju”, scritto da Jonathan Arpetti, giovane scrittore maceratese che ha deciso di raccontare le sue due grandi passioni: per la sua squadra del cuore ovvero la Juventus e per la sua fidan-zata Julia. La storia narrata si inter-seca durante le semifinali Champions League tra Juventus e Real Madrid cre-ando divertenti siparietti ma anche le passioni, le paure e la gioia di chi è vero tifoso della Vecchia Signora. Jonathan,

39 anni, vive a Macerata dove lavora come impiegato nella grande distribu-zione ma fin dai tempi della scuola ha sempre manifestato la sua propensio-ne alla narrativa, tanto che tre anni fa scrisse il suo primo romanzo “Fino alla fine del mondo”. Come è nato il libro “I Love JU”? “Molti hanno scritto testi bibliografici o statistici sulla Juventus nessuno però in forma narrativa e ho voluto provare

ad assecondare la mia passione per la squadra in un libro. Una storia che mescola le mie sensa-zioni come tifoso insieme a quel-le dei miei amici, in relazione alle emozioni nei confronti della mia fidanzata Julia che, al contrario, non ama il calcio lasciando spazio a situazioni conflittuali e divertenti”. Ha avuto modo d’incontrare qualche giocatore della Juven-tus? “Mi piacerebbe ma purtroppo non ho ancora avuto l’occasione. Sogno di stringere la mano a Del Piero”. Come stanno andando le vendi-te del suo libro?“Ho ricevuto molte critiche positive e molti giornali sportivi nazionali mi hanno dedicato un servizio. Abbiamo superato al soglia delle 1.000 copie vendute”. Parlando di calcio dilettantistico, qual è la sua squadra del cuore? “Ovviamente la Maceratese, la squadra della mia città”.

In un libro la storia di un grande amore, anzi due: la Juventus e la fidanzata Julia

PENNESE

In festa per la Seconda!Decisivo è stato il match vinto 3-1 in casa del Cascinare, una delle principali antagoniste per il successo finale della Pennese in Terza categoria (girone L). Si può fare festa a Penna San Gio-vanni per una Seconda categoria for-temente voluta e cercata fin dall’inizio della stagione. Era quello il traguardo che la società del presidente Burocchi aveva chiesto ai suoi ragazzi: “Effettiva-mente – conferma il presidente – Torre, Corva ma anche Atletico e Cascinare sono squadre decisamente di un buon livello. Se devo essere sincero avremmo potuto conquistare la promozione in Seconda con qualche giornata di anticipo, pur-troppo in un certo periodo della stagione non siamo stati particolarmente fortuna-ti con gli infortuni che ci hanno fortemen-te condizionato. Squadra e tecnico sono stati bravi a non cedere di un centimetro e a riprendere un’ottima marcia”. Ovvia-mente i complimenti vanno fatti anche a chi ha guidato la squadra da un punto di vista tecnico: “Senza dubbio Pagliuca ha grandi meriti in questa cavalcata, in particolare quello di aver tenuto sempre sulla corda un gruppo composto da 23 elementi, molti dei quali potrebbero ben figurare anche in categorie superiori. La sua riconferma? Dipende dal patentino che sta prendendo ma di certo ci sono le condizioni per proseguire insieme per quanto di buono fatto in questa stagio-ne”. Ci cono anche i numeri a testimo-niare la grande stagione vissuta dalla squadra di mister Edy Pagliuca forte del migliore attacco con 52 gol all’attivo e

della miglior difesa insieme a quella del Torre, con solo 15 reti al passivo. Stra-ordinario il cammino casalingo dove in 12 gare sono stati conquistati ben 9 successi e 3 pareggi fino al momento della matematica promozione. Un inte-ro paese che può festeggiare un grande successo che la società non ha avuto paura di dichiarare come tale ad inizio stagione: “Questo era il nostro obiettivo stagionale e lo abbiamo conquistato; non è mai facile vincere un campionato a nessun livello e per farlo serve che tut-te le componenti funzionino al meglio: società, tecnico e squadra. Ci godiamo il momento prima di metterci a tavolino per pianificare la nuova avventura in Se-conda categoria”.

Arriva la sospirata promozione. Burocchi: “Bravi a non mollare mai”

Senza dubbio Pagliuca ha grandi

meriti in questa cavalcatacalcio si trasfor-calcio si trasfor-calcio si trasfor

ma in un libro dal titolo “I Love

in forma narrativa e ho voluto provare ad assecondare la mia passione per la squadra in un libro. Una storia che mescola le mie sensazioni come tifoso insieme a quelle dei miei amici, in relazione alle emozioni nei confronti della mia fidanzata Julia che, al contrario, non ama il calcio lasciando spazio a situazioni conflittuali e divertenti”.

Ha avuto modo d’incontrare qualche giocatore della Juventus? “Mi piacerebbe ma purtroppo non ho ancora avuto l’occasione. Sogno di stringere la mano a Del Piero”.

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MACERATA

Numeri da record quelli della Vi-gor Montecosaro che, con tre giornate di anticipo, si è assicura-

ta il primo posto nel girone I di Terza categoria ritrovando dopo appena un anno di purgatorio quella Seconda cate-goria persa nella passata stagione. Un successo fortemente voluto dalla società arancioverde e conquistato al termine di un duello testa a testa con il Real Mon-tecò, grazie ad una serie di ben sedici risultati dopo lo scontro diretto perso in casa della diretta concorrente nel girone di andata. Grande soddisfazione per la squadra del presidente David Seghet-ta, guidata in panchina da un tecnico giovane, alla sua prima esperienza ma con tanti chilometri macinati sui cam-pi di tutta la regione e non solo come Fabio Roscioli. L’ex centrocampista di Civitanovese, Camerino, Urbisaglia, Corridonia, Recanati, Montegiorgio, Jesina e Porto Sant’Elpidio ha centra-to un doppio successo conquistando anche la Coppa Marche provinciale di Terza categoria nella finale contro il Rione Pace. “Vincere non è mai facile – afferma Roscioli – in ogni categoria. Ho avuto a disposizione un grande gruppo, con buone individualità e dall’età media relativamente contenuta. Già lo scorso anno avevo avuto dei contati con la Vigor

ma poi ho chiuso la stagione alla Settem-peda dove ho subito un brutto infortunio: ho scelto di fare il corso da allenatore e ci siamo ritrovati con la Vigor per lavorare insieme. Qualche timore iniziale dovu-ta alla scarsa esperienza in questo ruolo ma la squadra ha risposto alla grande e i risultati alla lunga ci hanno dato ragio-ne. Credo che lo stesso gruppo con alcuni aggiustamenti possa ben figurare anche il prossimo anno, come nelle intenzioni della dirigenza”. Proprio la continua col-laborazione con il gruppo dirigenziale è stata una delle chiavi alla base di que-sto successo: “Collaborazione e presenza continua da parte del presidente e dei diri-genti che ci hanno messo nelle condizioni migliori per esprimerci al meglio; quando la società funziona si hanno ottimi risul-tati come ho avuto modo di apprezzare nel corso della mia carriera ad esempio nelle sei stagioni che ho vissuto a Monte-giorgio dove c’è sempre stato e c’è ancora un rapporto speciale con molti amici”. Una squadra mai sazia quella guidata dal centrocampista civitanovese che, mercoledì 13 aprile sul neutro di Porto Sant’Elpidio, ha superato in rimonta nella finale regionale di Coppa Marche l’Audace Grottazzolina grazie alle reti di Castricini e Barboni. Ecco servito il triplete!

La Vigor Montecosaro cala il “triplete”Campionato, Coppa Marche provinciale e regionale. Roscioli: “Merito di una società forte”

Avis Ripe San Ginesio nella storia!Un campionato tirato e com-

battuto a viso aperto con il Visso, poi lo scatto decisivo,

la vittoria e la storica promozione in Seconda categoria. L’Avis Ripe San Ginesio di patron Sancricca e mister Calvigioni, che gioca le partite interne sul sintetico di Loro Piceno, centra l’obiettivo dopo svariate sta-gioni di Terza. E lo fa con una squa-dra di tutto rispetto in cui spiccano elementi di qualità come Paoloni, Scagnetti, Settimi, Mercuri, Farro-ni. “Abbiamo vinto perchè eravamo i più forti - dice con enfasi il dirigente

Terzo Moglianesi - per questa sta-gione abbiamo fatto uno sforzo in tutti i sensi, ora in Seconda categoria dob-biamo però ponderare bene le risorse e guardarci intorno”. Nel futuro della società rosanero c’è la fusione con la società Valdichienti, impegnata esclusivamente nel settore giovani-le. Il progetto sarà questo: i ragazzi Juniores e Allievi passeranno all’Avis e rappresenteranno quella linfa ne-cessaria con cui alimentare la prima squadra, i più giovani saranno il fiore all’occhiello del Valdichienti.

Squadra promossa in Seconda categoria, via all’unione con il Valdichienti

Un momento della festa per la promozione in 2^ categoria

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MACERATASAN GIUSEPPE

Arco, che passione!Nata nel 1983 la Compagnia

Arcieri Civitanova è il luo-go di ritrovo di molti provetti Robin Hood del territorio

che si divertono a conquistare titoli e trofei in tutta la regione. Un gruppo attivo che nel corso degli anni ha fatto crescere centinaia di tiratori nelle varie discipline: arco olimpico, arco stori-co, compound guidati dal Presidente Marcello Caponi, e dal vice Valerio Candido e che oggi conta 30 tesserati non solo a Civitanova Marche ma pro-venienti anche dai comuni limitrofi. La compagnia attualmente a sede nei loca-li della Piscina Comunale dove è stata attrezzata anche una linea di tiro aperta ai tesserati e in orario pomeridiano an-che a chi sta pensando di avvicinarsi a questa disciplina. La Compagnia svolge attività agonistica e ha chiuso la stagio-ne con il titolo regionale primo posto assoluto di tiro con Arco Nudo a squa-dre e primo posto assoluto nella catego-ria Senior fino a 48 anni e Master sopra i 50 anni. Ultimamente è stata organiz-zata anche un gara all’interno della pa-lestra Mestica, luogo che la compagnia utilizza in attesa di avere uno spazio at-trezzato dove praticare il tiro con l’arco.

“L’arco - commenta Valerio Candido - è una disciplina che in Italia culturalmente non ha un grande presa sul pubblico a differenza di altri paesi come ad esempio gli Usa. Da noi per questioni di notorietà è diffuso l’Arco Olimpico, meno conosciuto il Compound, per fare chiarezza è quello che si vede nei film di Rambo, nel nostro gruppo ci sono anche tiratori di arco sto-rico che per le competizioni di categoria si aggregano ad altre realtà del territorio per le competizioni nazionali. Fra le tante cose, da quasi 7 anni stiamo attendendo che l’Amministrazione comunale realizzi un impianto all’aperto specificatamente attrezzato per il tiro con l’arco all’aperto sembra in zona Pinetina. Sarebbe una struttura indispensabile per far crescere e dare impulso a questa disciplina prati-camente aperta a tutti senza limiti di età, che sviluppa concentrazione e coordina-zione”.

La Compagnia di Civitanova mira al nuovo impianto in zona Pinetina

RM CIVITANOVA

“Tra giovani e playoff”

Un mondo in continua evoluzione quello della società RM Civita-nova che in Terza categoria ha

raggiunto i playoff, mentre nel campio-nato di calcio a 5 femminile dopo una stagione combattuta fino alla fine ha dovuto arrendersi e salutare la serie A. Il tutto senza dimenticare il nuo-vissimo progetto avviato dalla società rivierasca, quello di creare un settore giovanile femminile che sta già matu-rando i primi frutti. “La prima squadra – commenta Emanuele Trementoz-zi – dopo il pareggio casalingo contro la Nuova Picena ha raggiunto una certa sta-bilità in classifica che gli ha consentito di pensare con serenità ai playoff. Quest’an-no abbiamo viaggiato a corrente alterna-ta: nel girone di andata abbiamo dispu-tato un buon campionato piazzandoci al secondo posto a pochi punti di distacco dalla capolista; dopo la pausa natalizia, abbiamo perso un po’ di brillantezza tanto che i risultati sono stati altalenan-ti, abbiamo puntato a tenere alto il li-vello agonistico raggiungendo i playoff”. La società guidata dal presidente Ser-

gio Diomedi non è solamente calcio a 11, infatti disputa anche il campionato Figc di calcio a 5 femminile di serie A regionale, con le ragazze che dopo una lotta gara dopo gare per la salvezza all’ultima di campionato hanno dovuto cedere le armi. L’ultima partita con le ragazze ascolane del BallMaster è stata durissi-ma. Al termine dei tempi regolamentari il risultato era ancora fermo sullo 0 a

0, e nel corso della partita la RM Cal-cio a 5 Civitanova di mister Tiberi hanno centrato quattro pali e sbagliato un rigore. Quando mancava poco più di un minuto alla fine del secondo tempo supplementare le avversarie sono an-date in gol. La prossima stagione RM Calcio a 5 Civitanova disputerà il campionato di Serie B con l’obiettivo di creare solide fondamenta per un progetto importante a lunga scadenza. Continua invece a riscuotere molto inte-resse e curiosità il progetto del settore giovanile femminile, nato con l’in-tenzione di creare un vivaio che possa creare un ricambio generazionale per la squadra di calcio a cinque femmini-le. Infatti, il settore giovanile riguarda solo le ragazze. “Stiamo crescendo – continua Trementozzi – al momento la squadra di pulcini (8-10 anni) composta da sole ragazze ha disputato un paio di gara del campionato Figc di categoria. Al momento è l’unica squadra femminile della regione che gioca contro squadre di coetanei alcune miste, alcune composte di soli ragazzi”.

Trementozzi: “In Terza protagonisti. In crescita il settore giovanile femminile”

La formazione femminile “Pulcine” 2001

La formazione del Calcio a 5 femminile

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Fermo

Tantissimi tifosi di tutte le età e semplici appassionati di calcio hanno salutato Gianni Rive-ra, 69 anni, ospite a Servigliano

in occasione di un convegno (promosso a metà aprile dalla Vicaria di Amando-la per la Giornata Mondiale della Gio-ventù) rivolto ai giovani per parlare dei valori dello sport e della vita. L’ex cam-pione del Milan e della Nazionale ha comunque spaziato su molti argomenti legati al calcio moderno, dai settori gio-vanili, agli allenatori per arrivare alla questione sicurezza. Il tutto salutando i tifosi di ogni età (“Sono venuto a vederti giocare a San Siro”, gli fa un signore coi capelli bianchi), e i tanti giovani che gli

hanno chiesto un autografo. Gianni Ri-vera con un gran sorriso ha asseconda-to le richieste dei suoi tanti sostenitori. Marche in Gol lo ha incontrato.

Rivera, il calcio può educare ai valori della vita? “Lo sport ha delle regole e come nella vita vanno rispettate. In una squadra c’è bisogno di lavorare seriamente e di rispettare i compagni e gli avversari. Cose queste che servono anche nella vita di tutti i giorni”.

Spesso si parla di giocatori ec-centrici come Balotelli o Cassa-no, possono essere degli esem-

pi?“Nel mondo sono convinto che ci siano cose più positive che negative. Solo che quelle negative fanno più clamore. Nel calcio ci sono tanti personaggi positivi, basta cercare gli esempi a cui ispirarsi, ce ne sono tantissimi”.

Si dice che il calcio italiano sia in crisi, da dove bisognerebbe ripartire? “Le società di calcio per essere compe-titive nel breve periodo investono sulla fisicità, cosa che consente di avere ri-sultati nell’immediato. Questo significa trascurare progetti a lunga scadenza investendo sui giovani e soprattutto

sulla tecnica. La Federazione, insieme a Roberto Baggio, sta realizzando un progetto a cui sto collaborando anche io per elaborare un protocollo che por-terà alcuni cambiamenti che riteniamo diventino importanti all’interno dei set-tori giovanili, e magari creando le con-dizioni per far vincere anche alle squa-dre di serie A meno attrezzate qualche premio”.

Com’è cambiato il calcio nel cor-so degli anni?“E’ tutta una mentalità differente, ai miei tempi i giocatori erano meno tu-telati dal punto di vista personale e gli stipendi erano diversi, ci dovevamo

Marche In Gol incontra l’ex ‘golden boy’ Gianni Rivera

“Rispettare le regole e investire sui giovani”

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Marche In Gol incontra l’ex ‘golden boy’ Gianni Rivera

Piane di Falerone (FM)�

“Rispettare le regole e investire sui giovani”

guadagnare il pane come in tante altre professioni. Oggi il calcio è cambiato e intorno a questo sistema girano forti in-teressi economici”.

Si è modificata la figura degli al-lenatori nel corso degli anni?“Indubbiamente sì. Ai miei tempi una volta l’allenatore Rocco in dialetto mi disse “io ti dico quello che devi fare, poi però in campo ci vai tu”. Oggi c’è molto più tatticismo e più fisicità, quindi an-che gli allenatori hanno un ruolo più importante dal punto di vista mediati-co. E’ chiaro che quando in un gruppo ci sono delle difficoltà il primo a saltare è l’allenatore anche per questioni econo-miche, è più facile cambiare un allena-tore piuttosto che un collettivo con tutti i conseguenti compensi…”.

In Italia si presenta periodica-mente il problema delle sicurez-za negli stadi, quali sono secon-do lei le soluzioni?“Credo che per quanto riguarda la sicu-rezza negli stadi ci siano già le regole e le leggi idonee, basterebbe una gestio-ne all’inglese delle normative con ap-plicazioni più ferme e severe, è questa secondo me la strada giusta da percor-rere”.

Foto di gruppo con Gianni Rivera in Piazza Roma a Servigliano. Il primo a sinistra è il sindaco Maurizio Marinozzi

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La matematica certezza del successo finale è arrivata con largo anticipo, nel “derby” esterno con il Casette d’Ete (2

aprile). “A dire il vero non siamo riu-sciti a festeggiarlo sul campo perché la nostra gara è iniziata alle 14,30 mentre le altre hanno giocato alle 16. Abbiamo rimediato successivamente nell’ultimo impegno casalingo stagio-nale”. Parla così Stelio Verdecchia, direttore sportivo della Pinturetta Falcor, protagonista assoluta in Se-conda categoria G: “Siamo partiti rin-giovanendo molto la squadra grazie alla proficua collaborazione con il Porto Sant’Elpidio che ci ha permesso di avere diversi elementi molto inte-ressanti classe ’89, ’90 e ’91. Il tutto in un quadro di ristrutturazione econo-mica ma anche nel segno della conti-nuità, confermando quel gruppo che si è consolidato con mister Marcotulli nelle ultime stagioni. Campionato se-lettivo con squadre di grande livello come la Vigor Sant’Elpidio e la Pal-

mense. Non abbiamo mai compiuto passi falsi con una serie utile di 25 gare. L’equilibrio è stato fondamenta-le anche nella formazione del gruppo con 22 elementi intercambiabili che si sono ben amalgamati”. Ora la Prima categoria: “Ci aspetta un campionato assai ostico nel quale vogliamo porre basi e, ovviamente per la prima sta-gione, puntare a mantenere la cate-goria”. Una vittoria con una dedica del tutto speciale: “Naturalmente va a Gianni Battilà con il quale avevamo pensato di raggiungere la Prima cate-goria in tre anni”. Ed ora uno sguardo futuro, probabilmente nel segno della continuità: “Smembrare un gruppo così ben amalgamato è fuori luogo, occorre puntellarlo con elementi di categoria che ci diano qualcosa in più. Per quanto riguarda Marcotul-li, l’intenzione di continuare insieme c’è tutta ma ancora non abbiamo la certezza perché dobbiamo parlar-ne meglio”. Analisi lucida e precisa quella proposta dallo stesso Stefano

Marcotulli che ringrazia il gruppo per la grande disponibilità mostrata: “Il segreto è l’equilibrio e la continu-ità che questi ragazzi hanno avuto nel lavoro quotidiano ma soprattutto nei risultati. Non abbiamo mai calato la tensione, mantenendo sempre un buon vantaggio su squadre comun-que importanti: Vigor Sant’Elpidio e Palmense su tutte ma nel girone di ritorno hanno fatto grandi cose Monte Urano e Francavilla che han-no messo in fila molti risultati utili. Abbiamo mantenuto alto il livello di attenzione, subendo poco grazie an-che al miglior reparto arretrato del campionato. Un allenatore può esse-re bravo quanto vuole ma il materiale umano è fondamentale per raggiun-gere risultati importanti ma farlo con questo gruppo ha un sapore speciale. Nel girone di ritorno abbiamo avu-to anche il contributo importante di Castellucci, tornato dopo l’esperien-za di Servigliano, ma anche di Pino Bassarelli: si è sempre allenato con

noi e nelle ultime giornate è stato im-portante per risolvere certe situazioni ma soprattutto per fare da chioccia ai più giovani come del resto hanno fat-to i vari Paccapelo, Ciarrocchi e non solo, mettendo la propria esperienza al servizio degli altri”.

Marcotulli: “Il segreto? Equilibrio e continuità”

“Pinturetta,ora in Prima categoria per restarci”

Un allenatore può essere bravo quanto vuole ma il materiale

umano è fondamentale per raggiungere

risultati importanti

FERMO

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FERMO

Ha giocato a lungo in Prima e Se-conda categoria (con Sambu-cheto e Sforzacosta), decidendo

poi di lasciare il calcio giocato per im-pegni di lavoro. Una passione viscerale e molto sentita per questo sport che da sempre lo ha contraddistinto. Da questa stagione infatti Sergio Settimi, classe 1972, ricopre il ruolo di vicepresidente del San Marco Servigliano. “A dire il vero ancora gioco nella serie D di calcio a 5 a Piediripa - afferma - ma solo per divertimento. Ora c’è questa bella avven-tura con il Servigliano in cui mi hanno coinvolto il presidente Bartolini e Terenzi, amici colleghi”.

Settimi, quali impressioni ha avuto al primo impatto con il San Marco? “Devo dire di essere entusiasta. Un gruppo di dirigenti che, prima di tutto, è formato da amici che hanno grande piacere a stare insieme. Di sicuro l’im-

pegno è economico ma lo stare insieme e il clima collaborativo che esiste a Ser-vigliano ti dà grandi stimoli. Ragionan-do da giocatore avrei sempre sognato una società come questa che ti mette nella possibilità di lavorare al meglio e nel modo più sereno possibile. Persone dirette, schiette e sincere che danno molto alla squadra ma chiedono molto ai giocatori; loro sanno che la dirigenza è pronta a premiarli”.

Parliamo della squadra, come giudica la stagione fino a questo momento?“Non ci siamo mai nascosti, fin dall’ini-zio: il nostro obiettivo era quello di stare lassù con le migliori. E’ stato veramente un peccato perdere quel vantaggio ma siamo stati condizionati dai molti in-fortuni che per alcune gare ci hanno decimato. Devo dire che il mister, no-nostante la giovane età, è stato bravo a ricaricare una squadra che poteva crol-

lare mentalmente ma che ha saputo venirne fuori bene. Di certo gli arrivi di Avallone e Goglia hanno aumentato il tasso tecnico di una squadra già buona, costruita nel corso del tempo”.

Quali sono le avversari che l’han-no colpita maggiormente? “Ho seguito praticamente tutte le gare casalinghe, in trasferta non ce l’ho fat-ta. Devo dire che mi ha impressionato l’Amandola e in particolare Caponi nella gara giocata da noi all’andata ma occhio al Montottone e soprattutto al Monticelli che sa essere micidiale. In generale comunque il livello agonistico è molto alto e non è mai facile fare bot-tino pieno”.

Per concludere, dove sogna di arrivare il San Marco Serviglia-no?“Da matricola, raggiungere la Promo-zione sarebbe già un grande traguardo.

Nel caso, ci sarà bisogno di adeguare la squadra alla categoria per essere pro-tagonisti anche in quella categoria, so-gnando l’Eccellenza”.

Sergio Settimi, 39 anni, al primo anno nel San Marco: “Spinto dalla passione per il calcio”

“Società seria e programmi importanti”SAN MARCO SERVIGLIANO

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FERMOBELMONTE

“Nella prossima stagione punteremo decisi ad unpiazzamento playoff”

Una stagione che ha lasciato par-zialmente l’amaro in bocca in casa gialloverde per un’anna-

ta che non rispecchia le ambizioni di una società che sta già guardando con rinnovato ottimismo al futuro. Sicura-mente i tifosi e gli stessi dirigenti della Belmontese avrebbero voluto regalarsi il brivido di giocarsi i playoff, ma molte cose sembrano non essere andate come dovevano. La squadra si accinge cosi a chiudere il campionato di Terza ca-tegoria girone M a metà classifica, insomma, una stagione di alti e bassi. “Sinceramente siamo un po’ delusi – commenta il segretario Luca Ciotti – di questo finale di stagione, aspirava-mo sinceramente a qualcosa di più poi a causa di molte situazioni iniziati a mancare quei punti che alla fine anche a livello psicologico hanno fatto scemare la concentrazione. La partita contro il Pedaso da parte dei giocatori è manca-ta palesemente quella volontà agonisti-ca e certo la cosa ci ha fatto riflettere”. La squadra a questo punto della stagio-ne sta già pensando al futuro: il tutto a partire da Luigi Baglioni che ha pre-so in mano il gruppo intorno a metà sta-gione fino al collettivo che senza dubbio ha come aspirazione quella di essere protagonista nel prossimo campionato. “E’ vero siamo una piccola realtà nata

principalmente con lo scopo di dare spa-zio ai ragazzi del nostro paese – continua Ciotti – e questo rimane la nostra priori-tà. Siamo però allo stesso tempo convinti di avere a disposizione un gruppo serio e che ha tanta voglia di fare bene, per questo la nostra aspirazione è quella di raggiungere i playoff e giocarci una possi-bilità”. Ecco dunque che la società si sta muovendo in questa direzione per in-serire energie nuove in rosa: “Si, effetti-vamente ci stiamo adoperando in questa direzione. Il nostro lavoro è finalizzato ad inserire ragazzi giovani, provenienti anche da altre realtà calcistiche limitrofe: sarebbe l’occasione giusta per ringiovani-re ulteriormente la nostra rosa, i ragazzi che hanno voglia sono sempre i ben venu-ti qui a Belmonte. La stessa cosa vale ov-viamente per quanto riguarda il discorso societario: nuovi dirigenti che possano dare una mano ai colori gialloverdi sono sempre ben accetti, in particolare in una realtà come la nostra dove un ricam-bio generazionale anche fra i dirigenti è sempre buono. Non posso in tal senso che ringraziare per il grande impegno profu-so in questa stagione il presidente Tonino Fagiani: ha saputo svolgere un ruolo fon-damentale, prodigandosi su più settori dall’aspetto economico a quello logistico per consentire alla squadra di lavorare serenamente”.

FUTURA 96

Finalmente il sintetico

Un folto pubblico di tifosi, appas-sionati e semplici curiosi ha par-tecipato sabato 2 aprile all’inau-

gurazione del rinnovato impianto im-pianti di gioco a Capodarco: davanti a circa 700 persone e con la presenza del sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio che ha “tagliato il nastro” del campo sportivo intitolato ad Angelo Postac-chini. Per una società come la Futura 96 che ha particolarmente a cuore i bisogni e le esigenze dei ragazzi questa nuova possibilità potrà dare un ulterio-re slancio all’attività giovanile del club fermano che potrà permettere a tutte le squadre del proprio vivaio di giocare le gare interne (e ovviamente svolgere gran parte degli allenamenti) sul fondo sintetico. Un’attività giovanile che co-pre tutto l’arco delle squadre dai Picco-

li Amici fino alla Juniores, con ben 8 squadre e un numero complessivo di ragazzi che supera le 120 unità. Il presi-dente Fausto Rogante e i suoi colla-boratori da sempre puntano sul proprio settore giovanile in prospettiva futu-ra, sostenendo nel migliore dei modi Gianluca Recchioni, responsabile dell’attività giovanile e i suoi preziosi collaboratori. Un lavoro durato mesi quello della messa in ordine dell’im-pianto capodarchese che è consistito nella rimozione del manto verde del terreno di gioco e del sottofondo, nella realizzazione di opere di contenimen-to e consolidamento delle adiacenze. Si è poi passato a realizzare i dreni, l’impianto di irrigazione automatica, i muri contro terra e l’impianto di illu-minazione. Un fondo sintetico di ultima generazione con fibre speciali per una migliore adattabilità al fondo da parte degli atleti ma, nello stesso tempo, si è provveduto anche alla sistemazione de-gli spogliatoi e della tribuna per un im-pianto nel quale sarà un piacere giocare a calcio e seguire, dagli spalti, le partite delle varie categorie.

La rinnovata struttura di Capodarco ospiterà tutte le gare del settore giovanile

In alto a sinistra il presidente Fausto Rogante,

Sotto la rosa del Futura 96

Ciotti: “Nati per dar spazio ai nostri giovani. Vorremmo puntare ai playoff come premio per l’impegno societario”

Il presidenteTonino Fagiani

Il presidenteha saputo svolgere

un ruolo fondamentaleprodigandosi

dal punto di vista economico e logistico

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FERMO

Due vittorie ottenute e una man-cata di un soffio nella finale re-gionale. Niente male la stagione

dell’Audace Grottazzolina che ot-tiene il pass per la Seconda categoria al termine di un campionato lunghis-simo vissuto sul doppio binario Coppa-campionato. Non può che essere soddi-sfatto il presidente Tonino Traini: “Il lavoro svolto ad inizio stagione ha dato i suoi frutti: abbiamo puntato su molti ragazzi di Grottazzolina per un organi-co all’altezza degli obiettivi. Il giusto mix creato e ottimamente diretto da mister Giancamilli ha portato a questo grande risultato; va anche ricordata la proficua collaborazione con la Grottese calcio. Per

la prossima stagione puntiamo ad essere protagonisti, convinti che il gruppo co-struito, con i giusti rinforzi, possa dire la loro”. Raggiante anche il vice presiden-te Lello Saggese: “I numeri parlano da soli: miglior attacco, miglior difesa e nessuna sconfitta casalinga. Oltre al suc-cesso in campionato, la Coppa Marche provinciale e il secondo posto regionale; insomma un plauso ai ragazzi che non hanno mai calato di intensità in una sta-gione lunga ed estremamente complica-ta”. Ringrazia per la fiducia data dalla società e i suoi ragazzi per quanto fatto sul campo il tecnico Piero Gianca-milli (nella foto con il trofeo): “Il segreto di questa squadra è stato un gruppo uni-

to e determinato come raramente mi è ca-pitato di vedere. Una stagione magnifica grazie a questi 24 ragazzi splendidi, sem-pre disponibili ed encomiabili per impe-gno ed abnegazione. Non posso però dimenticare il gruppo dirigenziale presieduto da Tonino Traini: sempre presenti al campo, negli allenamenti e molto vicini alla squadra quando ce n’è stato bisogno. Delle nostre avversarie mi ha impressionato la compattezza della Nuova Matenana e l’organizzazione di gioco del Santa Caterina. Un peccato la sconfitta in finale di Coppa Marche ma devo dire che la Vigor Montecosaro era avversario di grande livello che ha saputo reagire dopo essere andata in svantaggio.

Una vittoria che ha una dedica speciale: a mio padre Remo, scomparso a febbraio, che avrebbe gioito con tutti noi per questa grande stagione”.

Audace e… vincente!Coppa Marche provinciale e Campionato per la squadra di Grottazzolina. Mister Giancamilli: “Una dedica speciale a papà Remo”

to e determinato come raramente mi è ca-pitato di vedere. Una stagione magnifica grazie a questi 24 ragazzi splendidi, sem-pre disponibili ed encomiabili per impe-

presenti al campo, negli allenamenti e molto vicini alla squadra quando ce n’è stato bisogno. Delle nostre avversarie mi ha impressionato la compattezza della

che ha una dedica

Audace e… vincente!Coppa Marche provinciale e Campionato per la squadra di Grottazzolina. Mister Giancamilli: “Una dedica speciale a papà Remo”

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FERMOUSA SANTA CATERINA

La Seconda categoriacon i playoff

L’Usa Santa Caterina punta tutto sui playoff per conquistare la Secon-da categoria. Dopo una stagione

(Terza categoria girone M) che ha rega-lato grandi soddisfazioni alla squadra fermana, protagonista fin dalle battute iniziali della stagioni nella zona nobile della classifica, è arrivato un finale un po’ a rilento dovuto in particolare ad una serie di infortuni che hanno pre-giudicato il finale del campionato. La squadra però non ha perso la volontà e l’ambizione di poter coronare un bel sogno. “Abbiamo avuto alcune defezio-ni importanti – commenta il dirigente Roberto Tomassini - a dicembre abbiamo perso Donzelli, un infortunio importante che lo ha bloccato fino al ter-mine della stagione. Circa un mese fa ab-biamo dovuto rinunciare per alcune gare ad Adami, rientrato in rosa solo da poco e infine qualche acciacco ha anche finito per toccare il reparto difensivo. Abbiamo dovuto registrare la rimonta di nostre dirette inseguitrici e ci siamo resi conto che la vittoria diretta del campionato sa-rebbe stato un obiettivo più complesso e abbiamo scelto di puntare decisamente ai playoff. Abbiamo già iniziato ad effettua-re la preparazione in vista di questo ap-puntamento: è per questo che nelle ultime

gare ci è capitato di subire l’iniziativa dei nostri avversari; fisicamente siamo un po’ carichi di lavoro e sotto questo profilo stiamo pagando dazio. Comunque lo spo-gliatoio è molto unito, vogliamo giocarci questa appendice degli spareggi al meglio delle nostre possibilità”. L’Usa Santa Ca-terina è anche calcio a 5 e la squadra fermana, dopo una splendida cavalcata nella stagione regolare, è impegnata nella lotteria playoff.

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Tomassini: “Per la promozione puntiamo agli spareggi”

Lo staff tecnico dell’ USA Santa Caterina

L’appello di Del Moro: “Fa male vedere la Sangiorgese ridotta così: la città salvi questa società gloriosa”

Il suo è un appello accorato a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una società storica, che fa calcio

dal 1922 come la Sangiorgese. Sono parole da appassionato vero quelle pro-nunciate da Stefano Del Moro (nel-la foto), tecnico che ha preso in mano a novembre la guida tecnica della prima squadra dopo aver iniziato la stagione con la formazione Juniores. “Fa male vedere la condizione attuale della San-giorgese, squadra che ha un passato as-solutamente invidiabile. C’è bisogno che tutte le forze cittadine che hanno a cuore questo sodalizio facciano un passo avanti

serio, creando un progetto che riporti in alto il nome della Sangio. Nella prossima stagione ci saranno tre squadre di Porto San Giorgio nel campionato di Seconda categoria e questo è decisamente inconce-pibile: invece di trovare una sinergia, re-mando tutti dalla stessa parte, si da spes-so vita ad iniziative che tendono a creare divisioni”. Una stagione che definire difficile è veramente riduttivo in casa neroazzurra: “Affrontare un campiona-to con sette 1992 e tre 1993 oltre a diversi ’89 e ’90 non è assolutamente facile, in un girone poi di elevato valore tecnico come la Prima categoria girone C che vale qua-si una Promozione. Senza considerare che a dicembre abbiamo perso elementi importanti come Torresi, Verone, Stro-vegli e Vita che sono andati via. In tutta questa situazione il dispiacere maggiore è per quei 10-15 spettatori storici che han-no seguito ogni nostra gara casalinga: loro hanno vissuto una Sangiorgese ben diversa da questa e meritano ben altro”. Queste le parole di Stefano Del Moro, tecnico e grande tifoso neroazzurro: il suo appello è frutto dell’amore per questi colori, sperando che la squadra possa ritrovare presto le categorie che le competono.

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FERMO

Si è svolta martedì 19 aprile nel nuovissimo impianto di Cam-piglione di Fermo la Finale Provinciale CSI di Calcio

a 5 che ha visto protagoniste Incom-presi (Fermo) contro Real Manzo-ni Susje Montegiorgio, squadre vincitrici dei rispettivi gironi di semifi-nale. E’ stata una gara elettrica, vissuta a lungo sul filo dell’equilibrio ma che ha saputo scaldare i cuori del folto pubbli-co presente sulle tribune in una finale

all’insegna del fair-play. Fin dall’avvio si è notata una certa tensione in campo da parte delle due squadre (la posta in pa-lio molto alta ha condizionato le squa-dre) che hanno dato vita ad un primo tempo equilibrato, chiuso a reti invio-late: poche le occasioni da una parte e dall’altra. La ripresa promette decisa-mente di più fin dall’avvio: gli Incom-presi trovano il vantaggio a conclusione di una bella azione insistita e caparbia di Tama che trova lo spiraglio giusto in

diagonale. La squadra fermana prova a chiudere il conto ma la stoccata vincente non arriva e i ragazzi di Ercoli ritrovano il bandolo della matassa. Il gol del pari arriva grazie ad una bordata del giova-ne Monti direttamente da tiro libero che si infila sotto la traversa. Non essen-do previsti supplementari, i tatticismi vanno a farsi benedire e le occasioni (da una parte e dall’altra) non mancano. Gli ultimi minuti di gioco sono incan-descenti con continui capovolgimenti

di fronte ma in pieno recupero arriva l’azione risolutiva: angolo battuto ra-pidamente da Vindigni per l’accorren-te Tosti che infila all’incrocio dei pali per il definitivo 2-1 e la gioia sfrenata dei tifosi montegiorgesi. Il tempo per recuperare non c’è e al triplice fischio esplode la gioia del Real Manzoni che, per la prima volta nella storia, si fregia del titolo provinciale di calcio a 5. Un grande successo per una squadra che, proprio in questa stagione, spegne le sue prime dieci candeline. Complimen-ti comunque agli Incompresi che hanno disputato una grande finale, perdendo solo di misura, mostrando però gran-de organizzazione in campo e fuori. Per il Real Manzoni si apre ora la fase regionale dove avranno di fronte (tra il 3 e il 13 maggio), in un girone a cin-que, le altre vincenti delle rispettive fasi provinciali e le squadre che si sono aggiudicate la classifica fair-play. Da segnalare che nella finale per il terzo e quarto posto il Petritoli 2006 ha su-perato l’USA Santa Caterina che acce-de però alla fase regionale in virtù del primo posto nella classifica fair-play. Ecco la squadra che ha vinto la finale provinciale: Angelelli Alessandro, Ber-dini Marco, Buccioni Eric, Caporaletti Francesco, Cruciani Roberto, Di Stasio Marco, Illuminati Marco, Marani An-drea, Monti Daniele, Sbarbati Simone, Tosti Marco, Vindigni Giorgio, Ercoli Paolo (allenatore).

Real Manzoni nella storia: campione provinciale calcio a 5 CSIIn finale superano in rimonta gli Incompresi e volano alla fase regionale nel decimo anniversario della fondazione. Alle finali anche il Santa Caterina

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SPECIALE SKYDIVE

Non è un compito facile riassu-mere un evento che ha rega-lato tante emozioni e tanto divertimento. Ma non si può

non provarci, felice di avere la possibili-tà di rievocare quei fantastici giorni, ma anche cercare di trasmettere quell’atmo-sfera elettrizzante creatasi con il PINK POWER BOOGIE 2010, svoltosi dal 9 al 16 Agosto a FERMO. L’evento ha ottenuto un grande successo, non solo per i ben 2 nuovi Record Mondiali rea-lizzati, ma anche per la grande parteci-pazione di 70 iscritti appartenenti a 9 nazionalità diverse (Italia, USA, Giap-pone, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Grecia, Finlandia, Germania) manife-stanti, ognuno, un grandissimo entusia-smo. Molti di loro hanno affermato di aver partecipato al loro migliore boogie in assoluto! Le motivazioni di un succes-so così totale, sono facilmente compren-sibili se osserviamo il bagaglio di qualità ed esperienza messa in campo dai load organizer dell’evento e dagli operatori della Fly Zone. Per chi non li conosces-se ancora, in questo articolo dedichere-mo loro un ampio spazio.

Il Pink Power Boogie è un nuovo evento nato da un’idea di Gigliola Borgnis, che ne ha curato la completa organizzazio-ne oltre ad esserne la principale load or-ganizer di questa prima edizione 2010; in collaborazione con Marco Tiezzi ed una triade di ospiti eccezionali: la Statu-nitense Melissa Nelson, la Giapponese

Yoko Okazaki e l’Italiana Roberta Man-cino. Il Boogie è stato concepito come meeting mondiale femminile, per la realizzazione di Record Mondiali Atmo-nauti, ma si rivolge ovviamente anche ai flyers uomini con la possibilità di rea-lizzare anche Record Mondiali assoluti, includendo molti voli Atmo in grandi formazione e tantissimi salti di Freefly per tutti i livelli di esperienza.

Ecco i due Record Mondiali:

1 RECORD MONDIALE FEMMI-NILE FORMAZIONE ATMO-NAUTI IN PRESA : 6

La formazione a 6 elementi in presa, ha volato per 4 secondi composta da Melissa Nelson (USA), Stephany Be-eguer (SUI), Gigliola Borgnis (ITA), Okazaki (JPN) in volo rovesciato (back), Francesca Damiani (ITA) e Roberta Mancino (ITA).

2 RECORD MONDIALE FEMMI-NILE FORMAZIONE ATMO-NAUTI IN NO-CONTACT : 9

La formazione a 9 elementi in volo no-contact, si è formata rapidamen-te dopo l’uscita ed ha volato per tutto il tempo nella configurazione prevista fino ad una perfetta sepa-razione. Ecco le detentrici di questo nuovo Record Mondiale: Noemi Zebi (ITA), Leticia Hurrutia (ESP), Dulce Bergantinos (ESP), Rober-ta Mancino (ITA), Melissa Nelson (USA), Gigliola Borgnis (ITA), Fran-cesca Damiani (ITA), Stephany Bee-guer (SUI), Yoko Okazaki (JPN).

Da segnalare la grande progressione di tutti i partecipanti che hanno avuto per sette giorni, 5 load organizer di eccezio-ne che hanno messo a disposizione la loro grande esperienza nel realizzare tutte le tipologie di salti in gruppi pic-coli o grandi: voli Atmonauti in presa e no contact, con variazioni di traiettorie, angoli e velocità; salti di Freefly con la-voro in head-up, head-down, ibridi. Nu-merosissimi infine i salti di Freefly con 3 o 4 componenti, con la partecipazione, a rotazione, delle tre ospiti speciali. Un lavoro eccellente, elogiato più volte da Marco e Gigliola nonché dai respon-sabili della Fly Zone. Da sottolineare ancora, i suggestivi salti di relativo in

head-up tra Melissa Nelson e Andrea Armani. Fantastici anche i voli misti a 24 elementi organizzati alla perfezione da Marco Tiezzi, che hanno anche rive-stito il ruolo di gran finale dell’evento, terminato in un’atmosfera di grandissi-mo entusiasmo.

Finita l’attività dei lanci, tutte le sere, il divertimento si spostava nel bar risto-rante “Fuori Zona” con le proiezioni su maxi-schermo dei voli mediante editing video giornaliero realizzato da Massi-mo Lomonaco; il tutto mentre, insieme, si cenava allegramente. Non sono man-cate feste ed una estrazione, con ricchi premi messi a disposizione dagli spon-sor (L & B, Liquid Sky, Skysport, Aero-dyne, GoPro, Airkix, Cypress, Exit one and Speedfly) ai quali va tutta la grati-tudine. Un encomio particolare a Bea-trice e Lucilla per la gestione dell’attività di ristoro e accoglienza, che si sono fatte apprezzare anche dai numerosi ospiti stranieri, per l’ottima cucina a tutte le ore del giorno e per tutti i comfort mes-si a disposizione, dall’impianto wi-fi al videoproiettore con schermo gigante, all’area campeggio, senza dimenticare la piscina.

E’ ora di conoscere meglio i protagonisti del Pink Power Boogie ed il loro con-tributo all’evento. Senza nulla togliere a Gigliola che è la persona a cui va il grosso merito di questo successo, sem-bra giusto iniziare dalla struttura ospi-tante: la Fly Zone Fermo, che grazie alla nuova gestione non solo ha saputo

superare un periodo di difficoltà dovu-to proprio ad un cambio manageriale, ma ha realizzato un lavoro straordina-rio garantendo l’attività senza alcuna interruzione. Ecco quindi riconfermato per il 5° anno consecutivo il SUMMER BOOGIE , evento che copre tutto il mese di Agosto frequentato sin dall’inizio da numerosi ospiti stranieri oltre che, na-turalmente, provenienti da tutte le parti d’Italia. Quest’anno, nell’edizione 2010 del Summer Boogie, ha avuto luogo ap-punto il Pink Power. Complimenti quin-di, per l’ottimo lavoro svolto, a tutto lo staff, capitanati da Antonio Guzzo, istruttore AFF pilota tandem, direttore di gara di diversi campionati Italiani e responsabile della sicurezza in impor-tanti boogie internazionali, nonché nuovo responsabile di FZ Fermo. Nel PINK POWER boogie si è occupato della gestione della sicurezza, oltre che della normale direzione del centro. Ringra-ziamenti doverosi ai centri di Fano e di Terni che hanno fornito l’aereo alla FZ Fermo durante il periodo di transizio-ne, così come si è sinceramente grati a Marco Carrara, altro protagonista del Boogie con la sua grande simpatia. Per tutta l’estate la sua flotta dell’Air Ame-rica, composta dal Pilatus e dal belli-simo Sky-Van Nemo (che ha riscosso immediata simpatia ed entusiasmo), è stata messa a disposizione del Summer Boogie e del Pink Power, consentendo di modulare l’attività dei due velivoli, secondo le esigenze.

IL Pink Power Boogiee i suoi protagonisti

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Ascoli Piceno

La squadra dei record. Ecco il modo giusto per definire il Ripatran-sone United che chiude al primo

posto e con netto distacco la sua prima stagione in Seconda categoria, ottenen-do la seconda promozione consecutiva. Ben 15 vittorie casalinghe in altrettanti incontri, in doppia cifra anche nella co-lonna dei successi esterni, miglior attac-co del campionato con oltre venti reti di vantaggio nei confronti del secondo attacco più prolifico mentre in classifica il distacco dal Monsampietro Morico,

seconda forza del girone, va ben oltre la doppia cifra. Una corazzata costruita per vincere quella affidata a Massimi-liano Corsi da parte di Mario Pul-cini, giovane ma intraprendente presi-dente che punta a rendere sempre più la grande una squadra nata nel 2008. “Una storia iniziata per gioco, nata da alcuni amici: la cosa ha preso piede e si è resa interessante nel giro di poco tempo. Tutto è iniziato con il calcetto prima del passaggio anche al calcio a 11, partendo dalla Terza categoria vinta

lo scorso anno”. Un girone vinto age-volmente che anno-verava comunque buone squadre: “Mi ha impressionato il Monsampietro Mo-rico oltre a Valtesino e Altidona. Il tutto senza dimenticare che l’unica squadra a batterci è stata l’Olimpia Porto San Giorgio. Questo ri-sultato così netto in classifica era stato previsto da mister Corsi e dal ds Straccia, profondi conosci-tori di certe categorie. Un’ossatura creata molto bene in Terza categoria per portare avanti nel corso degli anni un discorso di vertice: non sono solo giocatori ma anche grandissime persone che hanno formato un gruppo granitico e molto solido. Un esempio pratico sta nel fatto che nessuno ha mollato anche quando il campionato era stato chiuso con largo anticipo, alle-nandosi sempre con impegno e voglia di vincere. Con lo stesso gruppo faremo un torneo di vertice con questi ragazzi e pun-tare a vincere la Prima categoria”. Negli obiettivi futuri, oltre all’approdo in ca-tegorie più importanti, anche la costi-

tuzione di un settore giovanile: “Certo – conferma il presidente Pulcini - dare la possibilità ad un giovane di giocare al cal-cio è una grande soddisfazione. Vogliamo creare una struttura privata da mettere a disposizione dei giovani: abbiamo indivi-duato dei terreni nella Valtesino, in modo da avvicinarci alla costa dove poter gioca-re, allenarsi e svolgere la propria attività in piena autonomia. Abbiamo coinvolto una quindicina di persone che ci possono dare una mano a sviluppare un progetto che ha finalità molto importanti e che naturalmente troverebbe grande giova-mento da una eventuale approdo in Pro-mozione”.

Vincente a suon di recordIl Ripatransone United vola in Prima categoria con largo anticipo. Pulcini: “Ora Promozione e settore giovanile”Il Ripatransone United vola in Prima categoria con largo anticipo. Pulcini: “Ora Promozione e settore giovanile”

Il Ripartansone UTD che ha vinto il campionato di Seconda Categoria girone H

Il presidente Mario Pulcini intervistato da QuellicheTV

Vincente a suon di recordIl Ripatransone United vola in Prima categoria con largo anticipo. Pulcini: “Ora Promozione e settore giovanile”

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Mozzano, doppio salto nella storia

L’allenatore Sergio Pulcini

E’ un intero paese che festeggia, anzi una frazione. Stiamo par-lando di Mozzano, località che

conta poco meno di 1200 abitanti, che fa parte del comune di Ascoli Pi-ceno che sta vivendo il suo momento di gloria calcistico. Quella che si sta concludendo è stata la prima volta in Seconda categoria e il prossimo sarà l’esordio assoluto in Prima categoria. Merito di una società piccola ma par-tecipe come poche, presieduta da Ma-rio Pratolongo che ha puntato forte sull’esperienza in campo e alla guida tecnica di Massimiliano Cacciato-ri: “Dopo il titolo regionale juniores che ho vinto anni fa quando allenavo a Porto Sant’Elpidio – afferma il mister - si trat-ta del primo campionato maggiore vinto, oltre alle promozioni ottenute ai playoff con Porto Sant’Elpidio e Sangiorgese”. Mai nella sua carriera aveva affrontato la Seconda categoria, una scelta non

strettamente tecnica: “E’ stata una scel-ta legata al lavoro che mi tiene costante-mente legato ad Ascoli e mi impegna mol-to tempo. Cercavo una situazione simile e a Mozzano conoscevo alcuni dirigenti che mi hanno convinto ad accettare. C’è grandissimo entusiasmo, travolgente addirittura in alcuni momenti come i fe-steggiamenti che ci sono già stati e che ci saranno prossimamente stanno a dimo-strare. La Seconda categoria comunque mi ha sorpreso: ricordavo meno gioco e solo tanto agonismo quando la seguivo alcuni anni fa; invece le squadre sono tatticamente e fisicamente preparate e molte sanno esprimere anche buone tra-me dei gioco”. Una realtà piccola ma che partecipa attivamente alle sorti della squadra: “Ci seguono anche durante gli allenamenti, per non dire poi nelle gare in casa e fuori. I dirigenti sono tantissimi, se non sbaglio una quindicina e questo di-mostra la vera forza del Mozzano”. Una

società giovane, fondata nel 2008 o per meglio dire rinata: “In effetti a Mozzano negli anni ’80 c’era una squadra di Ter-za categoria fino a una dozzina di anni fa. Poi nel 2008 alcuni giovani dirigenti hanno fatto rinascere questa società che in appena tre anni, con l’arrivo alla presi-denza di Pratolongo, è arrivata in Prima

categoria con un’ascesa incredibile”. Un avvio di stagione super è stato senza importante per il resto della stagione: “Senza dubbio i 15 punti nelle prime cinque gare ci hanno dato fiducia e tanto morale oltre ai tanti punti che abbiamo saputo conquistare in trasferta con 10 successi complessivi”. Senza dimentica-re ovviamente i gol realizzati da mister Cacciatori, vicinissimo alla doppia ci-fra: “Anche quest’anno è andata bene – sorride – non corro molto anche se a dire il vero non è stato mai il mio punto di for-za, fortunatamente le punizioni aiutano ad migliorare il bottino personale. Questi gol sono importanti solo quando portano punti alla causa”.

All’esordio in Seconda, domina il campionato e vola in Prima categoria. Cacciatori: “Mai vista tanta passione e tanto calore”

La Seconda categoria

comunque mi ha sorpreso, le squadre sono tatticamente e fisicamente

preparate

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ASCOLI PICENO

Potenza Massignano!Oltre 80 gol fatti e avversari annichiliti: i ragazzi di Beri stravincono il campionato

Il Massignano di patron Giuseppe Sgariglia (foto a destra), dopo la retrocessione dell’anno scorso, rias-

sapora il gusto di tornare in un campio-nato più consono alla società e ai tifosi come quello di Seconda categoria. Sga-riglia, presidente da cinque anni, con la sua società ha vissuto due stagioni in Seconda e due in Terza categoria. “Siamo una società che ha poche risorse economiche a disposizione - commenta il massimo dirigente - e questo ritorno in Seconda categoria rappresenta una

bella soddisfazione. Il gruppo attuale è lo stesso dell’anno scorso, costituito per la maggior parte da ragazzi del posto”. Un campionato dominato, oltre 80 gol fatti con diverse partite dal risultato tenni-stico come Massignano - Montedinove 6-1, Massignano - Oasi Santa Maria 6-0, Massignano - Monteprandone 8-1, Porchia - Massignano 1-6. Nell’attacco atomico spuntano Marco Dimitri (22 anni) e Andrea Sgariglia (figlio del patron) entrambi in doppia cifra. C’è stato poco da fare per le avversarie

del girone N come Molo Sud e Real Samb, alla fine distanziate in classifica di quasi venti punti. La matematica vit-toria del campionato arriva presto, il 18 marzo, con il successo in casa proprio del Real Samb (0-3, reti di Dimitri, Ada-mi e Spinozzi). Per la prossima stagione si riparte dal tecnico Leonardo Beri e sinceramente non potrebbe essere altrimenti per un gruppo e uno staff tecnico che hanno saputo dimostrare con i numeri cosa voglia dire dominare in lungo e in largo un campionato. Nel segno della continuità dunque il prima-to costruito dai ragazzi di Massignano che, di certo, non vorranno fare la par-te da semplice comparsa nel prossimo torneo di Seconda categoria. Questo almeno stando alle statistiche e nella convinzione di poter stabilmente posi-zionare la società a questo livello.

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Questo ritorno in Seconda categoria

rappresenta una bella

soddisfazione

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SPECIALE MOTOCROSS

Una passione per il motocross che nasce da giovanissimo, i primi successi nei vari campionati tan-

to da diventare una promessa nel pano-rama italiano, poi un brutto incidente e ora la voglia di tornare a correre e a vincere. E’ la storia di Pietro Tassi, 21 anni, residente a Venarotta e pilota del Team Red Racing, che racconta la sua storia tra molte difficoltà e la grande passione per questo sport. “Sono sempre

stato appassionato di motocross – rac-conta Pietro – un amore cresciuto grazio a mio padre che ha corso a livello agoni-stico fino al 1982, poi a 4 anni ho avuto la mia prima mini moto e ho iniziato a correre. Nel 2001, a 11 anni, la prima vittoria, con la conquista del Trofeo di mini Ivan Consoli”. Da quel giorno una lunga serie di successi: nel 2004 il tito-lo regionale di minicross e campione italiano di categoria. Nel 2005 il primo vero campionato agonistico dove, con la sua Yamaha 125, partecipata al campionato MX2 ottenendo anche di-versi podi ma mancando di pochissimo il bottino pieno. Nel 2006 nella classe 250 arriva il titolo regionale e il 3° posto nel campionato italiano. L’anno successivo si conferma campione re-gionale e partecipa alla sua prima gara del campionato europeo a Cingoli centrando la qualifica. Passano altri due anni e in sella ad una Honda 450 inizia alla grande il campionato ita-liano under 20 vincendo due gare e arrivando al secondo posto in classifica prima che un brutto incidente gli pro-curi la rottura di femore, omero oltre alla lussazione della spalla. “Veramente un brutto colpo: è stato come passare dal-le stelle alle stalle. Fortunatamente vicino a me ho avuto la mia famiglia, il parro-co del paese Don Umberto, il sindaco, il presidente e lo staff del team, l’esperto di

sospensioni Daniele Crocetti oltre a tanti amici e sostenitori che non mi hanno mai fatto mancare il proprio sostegno. E’ sta-ta dura ma mi hanno dato la forza per re-agire”. Non va poi trascurato che Pietro Tassi oggi è uno studente della facoltà di Architettura all’Università di Ascoli con specializzazione in Beni Cultura-li, dato non trascurabile per un pilota

viste le difficoltà di conciliare studio e sport. “Ho vissuto la mia adolescenza in maniera molto differente rispetto ai miei coetanei – continua Pietro - durante la settimana studio e allenamento, poi nei weekend sempre fuori: si partiva il vener-dì e si tornava stanchissimi la domenica sera. Credo che la prima volta che sono andato in discoteca è stato proprio in seguito all’incidente, anche perché du-rante la stagione occorre lavorare duro, mantenersi in forma, dormire molto ed essere sempre concentrati; in pista se non sei al top puoi rischiare anche la vita”. Nei prossimo giorni Pietro dovrebbe re-cuperare completamente dal punto di vista medico dal brutto infortunio, ini-ziando subito la riabilitazione perché ha tanta voglia di tornare a correre. “E’ presto per smettere – conclude – voglio recuperare, magari tornare in pista per il mese di giugno o luglio per di riprendere confidenza con le corse, sentire il clima della competizione: l’obiettivo è tornare carico e competitivo per la stagione 2012. Vorrei ripartire dal campionato under 21 e, se le risorse economiche lo consen-tiranno, disputare qualche gara del cam-pionato europeo. Avendo il supporto di un buon team posso puntare al campio-nato italiano e a realizzare qualche bel sogno”.

“Tornerò più forte di prima”Pietro Tassi, 21 anni di Venarotta, racconta il brutto incidente del 2009 e la voglia di tornare protagonista

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Il ritorno in Seconda categoria dopo un solo anno di purgatorio. Lo Sporting Folignano, dopo una

stagione di Terza categoria (girone O) combattuta e giocata testa a testa con il Piceno United MMX, riassapora il gu-sto di un campionato più consono alle aspettative della società. Il presidente Giampaolo Ferretti, da un anno al timone, è fiero dei suoi ragazzi. “In so-stanza è la rosa dell’anno scorso con l’ag-giunta di alcuni nuovi arrivi come Silve-strini, Sagripanti e Di Gianluca. Siamo contenti anche per il nostro allenatore, Francesco Seghetti, già giocatore di que-sta squadra, e ora in questa sua nuova esperienza in panchina. L’anno prossimo ripartiremo da lui”. Seghetti guarda avanti, e per la sua società prospetta un futuro radioso: “Il nostro sogno ora è quello di puntare alla Prima catego-ria - sottolinea il massimo dirigente - inoltre abbiamo un progetto che stiamo valutando ed è quello di creare un setto-re giovanile. Non si tratta di una sfida facile, richiede sacrifici, personale e im-pegno economico ma non nascondiamo che l’idea ci inorgoglisce”. Lo Sporting Folignano, nella penultima giornata del campionato, si è reso protagonista di un gesto di fair-play che merita una citazione: si giocava sul campo del

Caselle, una vittoria avrebbe sancito la matematica promozione dei ragazzi di Seghetti. Ecco la cronaca. Il risultato è ancora a reti bianche, al 30’ del secon-do tempo un giocatore dello Sporting s’invola in contropiede ma portandosi avanti la palla con le braccia, arriva il gol, l’arbitro convalida, dopo le proteste scatta il “mea culpa” dello Sporting e il gol viene annullato. Finisce così 0-0, ma la festa arriverà la settimana successiva. “Siamo fieri di aver compiuto quel gesto - conclude Seghetti - e ora cimentiamoci in questa Seconda categoria, un campio-nato che richiederà un impegno maggio-re da parte di tutti”.

Sporting Folignano,promozione e fair-playFerretti: “Il futuro? Vorremmo dar vita al settore giovanile”

Un...Ponte per la Seconda categoria!Un successo fortemente volu-

to quello del Ponte d’Arli (Terza categoria P) che dopo

un solo anno di purgatorio torna in Seconda categoria al termine di una appassionante corsa a tre che ha visto gli uomini allenati da Alfredo Sirocchi disputare una fase finale di stagioni su grandissimi ritmi. Da quando l’ex allenatore del Venarotta ha preso in mano le redini della squa-dra sono arrivati ben 9 successi con-secutivi che hanno portato la squadra del piccolo centro piceno a spuntarla nei confronti di ottime compagini quali Orsini e Porta Romana.”E’ un risultato che volevamo fortemente, dopo la retrocessione dello scorso anno - commenta il vicepresidente Guido Grazioli - e l’arrivo in panchina di Sirocchi ha dato la spinta giusta per il successo finale. Per una piccolissima realtà come la nostra, vincere contro quartieri di Ascoli importanti quali Porta Romana e Monticelli è qualcosa di veramente grande. Siamo alla terza promozione in Seconda categoria della

nostra storia. U n p r e -m i o p e r u n gruppo dirigen-ziale forte che da sem- pre si distingue per se- rietà ma anche quello di un gruppo di giocatori molto coeso che ha il piacere di gioca-re con questa maglia”. Un giudizio di Grazioli sui playoff: “Vedo molto ben il Borgo Solestà che si è distinto alla grande anche in Coppa Marche ma attenzione ad una squadra forte e di carattere come il Porta Romana”. Per una realtà di poco superiore ai 200 abitanti come Ponte d’Arli, frazione di Acquasanta Terme, il ritorno in Se-conda categoria è un traguardo più che meritato.

Grazioli: “Una promozione cercata e voluta”

ASCOLI PICENO

Il nostro sogno ora è quello di

puntare alla Prima categoria

Seconda categoria!nostra storia. U n

m i o p e r u n gruppo dirigen-ziale forte che da sem- pre

Grazioli: “Una promozione cercata e voluta”

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