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Anno V Numero 1121 Martedì 23 Maggio 2017 S. Desiderio AVVISO Ordine 1. ORDINE: sussidio per disoccupati 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: corso sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Tumore al testicolo: colpisce soprattutto i giovani. 5. Artrite e Artrosi, la Curcuma un anti- dolorifico naturale? 6. Sindrome della Fatica cronica, quale relazione con il Microbioma Intestinale? 7. Prevenzione e Salute 8. Mezz’ora di corsa al giorno ti regala 9 anni in più di gioventù 9. Che cosa può provocare la sciatica? Meteo Napoli Martedì 23 Maggio Variabile Minima: 17° C Massima: 26 °C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio = 47% TUMORE AL TESTICOLO: colpisce soprattutto i giovani. È il tumore più diffuso tra i giovani uomini tra 15 e 35 anni ed è sempre più frequente, al punto che da qui al 2025 è previsto un aumento del 30% delle diagnosi. Il tumore ai testicoli registra ogni anno 5.000 nuovi casi ogni anno in Italia. Ma sapersi monitorare nel modo giusto aiuta a scoprirlo e curarlo per tempo . «Malattia maligna più diffusa tra 15 e 50enni, con un picco di incidenza in piena età riproduttiva che cresce e metastatizza velocemente. L’Italia è tra paesi in fascia di rischio medio alta, con 10 casi per 100mila persone ogni anno. Con un 12% di aumento negli ultimi anni e un 30% di incremento stimato entro il 2025». : Tra le cause più frequenti, il criptorchidismo (mancata discesa del testicolo nello scroto alla nascita); sindromi genetiche come Klinefelter. «È però uno dei tumori come maggiore probabilità di completa guarigione: la sopravvivenza a 10 anni supera il 90%». «Fondamentale - è l’autopalpazione testicolare, una semplice manovra preventiva per scovare precocemente anomalie. Se non si sente dolore e il testicolo è liscio e compatto, va tutto bene». Un aiuto inoltre arriva da percorsi integrati per la gestione del paziente, come la TestisUnit dell’Umberto I, di cui fanno parte diversi specialisti. «L’approccio multidisciplinare - assicura accesso tempestivo a nuove terapie, maggiore aderenza alle linee guida, ma anche migliore presa in carico del paziente e valutazione dei risultati». (Salute, la Stampa) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. A' casa d''e sunature nun se portano serenate , CAUSE

manovre di I° soccorso TUMORE AL TESTICOLO: Chi troppo s ... · Tumore al testicolo: colpisce soprattutto i giovani. 5. Artrite e Artrosi, la Curcuma un anti-dolorifico naturale?

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Anno V – Numero 1121 Martedì 23 Maggio 2017 – S. Desiderio

AVVISO Ordine

1. ORDINE: sussidio per

disoccupati

2. Concorso straordinario

3. ORDINE: corso sulle

manovre di I° soccorso

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Tumore al testicolo:

colpisce soprattutto i

giovani.

5. Artrite e Artrosi, la

Curcuma un anti-

dolorifico naturale?

6. Sindrome della Fatica

cronica, quale relazione

con il Microbioma

Intestinale?

7.

Prevenzione e Salute 8. Mezz’ora di corsa al

giorno ti regala 9 anni in

più di gioventù

9. Che cosa può provocare

la sciatica?

Meteo Napoli

Martedì 23 Maggio

Variabile

Minima: 17° C Massima: 26 °C Umidità: Mattina = 60%

Pomeriggio = 47%

TUMORE AL TESTICOLO: colpisce soprattutto i giovani.

È il tumore più diffuso tra i giovani uomini tra 15 e 35 anni ed è sempre più frequente, al punto che da qui al 2025 è previsto un aumento del 30% delle diagnosi.

Il tumore ai testicoli registra ogni anno 5.000 nuovi casi ogni anno in Italia. Ma sapersi monitorare nel modo giusto aiuta a scoprirlo e curarlo per tempo. «Malattia maligna più diffusa tra 15 e 50enni, con un picco di incidenza in piena età riproduttiva che cresce e metastatizza velocemente. L’Italia è tra paesi in fascia di rischio medio alta, con 10 casi per 100mila persone ogni anno.

Con un 12% di aumento negli ultimi anni e un 30% di incremento stimato entro il 2025». : Tra le cause più frequenti,

il criptorchidismo (mancata discesa del testicolo nello scroto alla nascita);

sindromi genetiche come Klinefelter. «È però uno dei tumori come maggiore probabilità di completa guarigione: la sopravvivenza a 10 anni supera il 90%». «Fondamentale - è l’autopalpazione testicolare, una semplice manovra preventiva per scovare precocemente anomalie. Se non si sente dolore e il testicolo è liscio e compatto, va tutto bene». Un aiuto inoltre arriva da percorsi integrati per la gestione del paziente, come la TestisUnit dell’Umberto I, di cui fanno parte diversi specialisti. «L’approccio multidisciplinare - assicura accesso tempestivo a nuove terapie, maggiore aderenza alle linee guida, ma anche migliore presa in carico del paziente e valutazione dei risultati». (Salute, la Stampa)

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iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. A' casa d''e sunature nun se portano serenate

,

Chi troppo s’inchina, mostra il sedere

CAUSE

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

PREVENZIONE E SALUTE

MEZZ’ORA DI CORSA AL GIORNO TI REGALA 9 ANNI IN PIÙ DI GIOVENTÙ

Ricerca della Brigham Young University

Ancor più delle rughe sul viso, a scandire l’invecchiamento del nostro corpo è la lunghezza di quelle piccole porzioni di DNA che delimitano i nostri cromosomi, i telomeri. Con il trascorrere del tempo e il susseguirsi delle divisioni cellulari, queste minuscole strutture protettive vanno accorciandosi e molti studi hanno correlato questa loro riduzione all’invecchiamento biologico e all’incidenza di numerose patologie. Una recente ricerca della Brigham Young University ha tuttavia dimostrato che mezz’ora di corsa al giorno è quanto basta per preservare la lunghezza di queste minuscole strutture e riportare l’orologio biologico indietro fino a 9 anni.

: Lo studio, pubblicato sulla rivista Preventive Medicine, ha preso in esame oltre 5 mila adulti arruolati in una vasta indagine statunitense sulla salute pubblica condotta dal National Center for Health Statistics, in cui veniva

analizzata la lunghezza dei telomeri dei pazienti, oltre che il loro grado di attività fisica settimanale. I risultati hanno mostrato che i soggetti fisicamente più attivi avevano telomeri più lunghi (fino a 140 coppie di basi di DNA in più) rispetto agli altri, dimostrando un’età biologica inferiore di circa 9 anni rispetto ai soggetti sedentari e di 7 anni rispetto ai soggetti moderatamente attivi. Con sorpresa, i ricercatori hanno inoltre notato che non c’erano differenze significative nella lunghezza dei telomeri tra i soggetti fortemente sedentari e quelli moderatamente attivi. «Se volete osservare una reale differenza nel rallentare il vostro orologio biologico, solo un po’ di esercizio fisico non basta» ha commentato l’autore della ricerca Larry Tucker. Perché l’effetto sia evidente, secondo il ricercatore, serve invece un training di esercizio più intenso, fatto di almeno 30 minuti di jogging al giorno per le donne e 40 minuti per gli uomini, ripetuti per cinque giorni alla settimana.

: In che modo l’esercizio fisico intenso contribuisca a preservare la lunghezza dei telomeri non è ancora chiaro, così come non è chiaro il loro legame con l’invecchiamento biologico, malgrado i numerosi

successi ottenuti da Elizabeth Blackburn, che proprio grazie alle sue ricerche sui telomeri fu premiata con Premio Nobel per la Medicina nel 2009. Una delle ipotesi è che l’esercizio fisico contribuisca ad abbattere i livelli di infiammazione e di stress ossidativo, che rappresentano fattori in grado di intaccare la lunghezza di queste strutture cromosomiche. Un recente studio ha dimostrato invece che il potenziale legame tra: l’invecchiamento biologico e i telomeri sarebbe da ricondurre a una proteina, chiamata TZAP,

che ne regola la lunghezza e che attiverebbe il loro processo di accorciamento. (Salute, La Stampa)

Fermare il tempo con la CORSA

INFIAMMAZIONI e STRESS OSSIDATIVO

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

SCIENZA E SALUTE

ARTRITE e ARTROSI, la CURCUMA un antidolorifico naturale?

Meno dolore articolare grazie alla curcuma.

Meglio, grazie alla curcumina, l’estratto della radice che dà l’acceso colore giallo-arancione alla spezia.

A suggerirlo è una revisione di studi condotta tra Stati Uniti e Corea del Sud e pubblicata su Journal of Medicinal Food. Contro i dolori da artrite e artrosi, quindi, la curcuma potrebbe rappresentare un aiuto ai farmaci.

Ne parliamo con il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano.

Nella revisione sono stati analizzati otto studi clinici randomizzati attraverso una tecnica (la meta-analisi) che permette di sommare i dati dei diversi autori per rendere il risultato più solido. Le ricerche avevano messo a confronto

l’efficacia dell’uso di curcumina per lenire i sintomi da malattie articolari con quella di placebo o medicinali.

I soggetti coinvolti negli studi erano principalmente individui di mezza età o più anziani, ambosessi e con artrosi del ginocchio o artrite reumatoide di severità lieve o moderata.

Dalla valutazione degli studi è emersa la maggiore efficacia della “polvere gialla” rispetto al placebo nel placare il dolore, mentre, nella meta-analisi di cinque studi, non è stata ravvisata alcuna differenza nella riduzione del dolore tra la curcumina e gli antidolorifici.

A ogni modo – concludono gli autori della ricerca – prima di trarre indicazioni definitive è necessario condurre ulteriori studi su popolazioni più ampie.

«L’assunzione di curcuma potrebbe avere un certo beneficio e servire da complemento nel trattamento del dolore dovuto a malattie infiammatorie croniche come l’artrite o a condizioni come l’artrosi in cui il

dolore rappresenta uno dei sintomi più rilevanti», spiega il prof. Selmi.

«Indicativamente i benefici sono associati all’assunzione di circa 1 grammo al giorno di estratto di curcuma. Si tratta di una quantità che la sola alimentazione difficilmente sarebbe in grado di assicurare, pertanto

risulterebbero necessari i supplementi», risponde lo specialista.

È ipotizzabile pensare a una riduzione della somministrazione di farmaci in seguito all’assunzione di curcuma? «L’apporto di questa spezia potrebbe portare alla riduzione del dosaggio degli antidolorifici in particolare in caso di artrite, meno in caso di artrosi per il cui trattamento non sono disponibili farmaci davvero efficaci, ma a oggi non è giustificato trattare queste condizioni con la sola curcuma », conclude il professor Selmi. (Salute, Humanitas)

Come assumere la CURCUMA?

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

SCIENZA E SALUTE

Sindrome della FATICA CRONICA, quale relazione con il MICROBIOMA INTESTINALE?

La composizione del microbioma potrebbe fornire importanti informazioni sulla sindrome della fatica cronica, una condizione clinica spesso difficile da diagnosticare.

Dei ricercatori della Columbia University hanno associato livelli anormali di alcuni tipi di batteri intestinali alla sindrome sia in pazienti con sindrome dell’intestino irritabile che senza. Il commento della dott.ssa Beatrice Salvioli, gastroenterologa di Humanitas. La sindrome della fatica cronica si caratterizza per l’insorgenza di estrema fatica dopo uno sforzo e per sintomi come dolori muscolari e articolari, disturbi del sonno, tra gli altri. Il team ha coinvolto 50 pazienti con tale sindrome, nota anche come encefalomielite mialgica, e ha analizzato il loro microbioma a confronto con quelli di altrettanti individui in salute. I risultati dei test sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Microbiome. Dall’analisi è emersa una significativa

associazione tra alcune specie di batteri intestinali come il Clostridium con la sindrome. La loro presenza oltremisura sembrava predirne la diagnosi. Inoltre la presenza in eccesso o in difetto di alcuni ceppi era fra i principali marcatori della sindrome sia nei pazienti che presentavano anche intestino irritabile che in quelli senza. Anche la severità dei sintomi, come il dolore e la fatica, era associata alla diversa presenza di determinati ceppi batterici. Secondo i ricercatori, i soggetti con sindrome della fatica cronica avevano un distinto corredo di batteri intestinali; analizzando il loro microbioma – ipotizzano – potrebbe essere possibile distinguere diverse forme di sindrome, fare diagnosi e definire terapie più accurate: «Sicuramente il ruolo del microbioma in diverse patologie è, oggigiorno, argomento di grande interesse, anche perché sta rivoluzionando l’eziopatogenesi di diverse malattie e soprattutto quelle ”idiopatiche” ovvero sconosciute», ricorda la dottoressa Salvioli. FATICA CRONICA E INTESTINO IRRITABILE «A mio avviso – continua – queste ricerche sono di importanza rilevante perché si aprono nuovi scenari sulla classificazione e, ancora più importante, sul trattamento terapeutico. Vero è, d’altra parte, che gli strumenti diagnostici per identificare le popolazioni batteriche coinvolte sono limitati (i.e. le conoscenze sul microbioma sono lontane dal comprenderne la totalità) e non disponibili in presidi ospedalieri. C’è ancora un lungo cammino che ci attende». Fino al 90% dei soggetti colpiti soffre anche di sindrome dell’intestino irritabile: che legame c’è con la sindrome della fatica cronica? «Spesso i pazienti con questa sindrome, per non citare anche altre patologie come l’endometriosi, soffrono anche di sindrome dell’intestino irritabile. Fino a pochi anni fa, si pensava che il link fosse su base “psicologica” mentre ora iniziamo a capire che la psiche è influenzata dal tipo di batteri intestinali che mandano segnali al cervello con conseguenti manifestazioni che interessano la sfera psico-neurologica. I batteri fungono da mediatori di segnali che dalla periferia vanno al cervello e viceversa. Una vera rivoluzione!». (salute, Humanitas)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

PREVENZIONE E SALUTE

CHE COSA PUÒ PROVOCARE LA SCIATICA?

Il più delle volte la causa è un’ernia

discale che comprime la radice del nervo

Meglio non sottovalutare la sciatica, anche una

volta passato il dolore, perché il rischio che il

problema si ripresenti è alto.

A CHE COSA È DOVUTA LA SCIATICA? «Le

cause sono diverse, le più classiche sono l’irritazione o la compressione di una radice nervosa spinale per la presenza di un’ ernia discale che protrude verso la parte interna del canale spinale o nei forami intervertebrali. L’ ernia può essere accompagnata, o favorita, da alterazioni delle vertebre, di solito legate all’artrosi - spiega Isabella Springhetti, resp. Divisione di recupero e rieducazione funzionale Fondazione Maugeri di Pavia -. Anche scoliosi gravi e microtraumi ripetuti possono concorrere a deformare le vertebre o a renderle instabili, con conseguenti “spinte” o compressioni delle radici nervose. La sciatalgia può anche avere un’origine non spinale, come nella cosiddetta sindrome del piriforme, un piccolo muscolo nella regione del gluteo che ospita nelle sue fibre il passaggio del nervo sciatico, il quale, a causa di contratture prolungate del muscolo in questione può rimanerne irritato o compresso. Anche posture scorrette mantenute a lungo, come quelle di alcune categorie di lavoratori (muratori, camionisti, dentisti) possono favorire la compressione del nervo. Più rari i casi in cui la sciatica è spia di tumori o di malattie non muscoloscheletriche».

QUALI SONO I SINTOMI? «Il dolore tipico parte dalla zona lombare della schiena e scende lungo il

corso del nervo sciatico, passando per il gluteo e per tutta la parte posteriore e/o laterale della coscia e della gamba, verso il calcagno, il piede, a volte fino all’alluce. Di solito riguarda un solo lato del corpo e ha un’intensità variabile. Talvolta sono presenti formicolii, intorpidimento e difficoltà a controllare il movimento di uno o più dita del piede. Nei pochi casi in cui il dolore è bilaterale, soprattutto sull’esterno delle cosce, può trattarsi di stenosi del canale lombare , restringimento del canale vertebrale, che comprime anche tratti estesi di midollo o più radici (condizione che può essere costituzionale e aggravarsi con l’età)».

QUALI ESAMI VANNO FATTI? «In genere si parte dalla visita, per procedere poi, se necessario, con indagine mirate in base alla causa sospettata. A volte non servono esami, in altri casi è utile una radiografia. Se ci si vuole focalizzare sul tessuto nervoso si ricorre alla risonanza magnetica. La Tac è utile per valutare l’osso, l’elettromiografia soprattutto quando, oltre al dolore, c’è difficoltà a compiere movimenti (come alzare un piede o muovere l’alluce)».

COME SI CURA LA SCIATICA? «Poiché il rischio di ricadute è alto non bisogna limitarsi a far passare il

dolore acuto, per il quale si ricorre ad antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. In chi non può assumere farmaci e in chi ha sofferenza intensa e protratta, che non risponde alle terapie per bocca, sono utili infiltrazioni locali nel canale vertebrale con farmaci anestetici, associate o meno a cortisonici. Può essere d’aiuto anche l’applicazione di correnti a bassa intensità (Tens). Trascorsa la fase acuta, bisogna avviare un programma fisioterapico, al termine del quale il paziente deve continuare una regolare attività fisica. Da riservare a casi selezionati, è l’intervento chirurgico, per es., in caso di ernie discali espulse od ostruenti che comprimono completamente una radice nervosa o addirittura il sacco midollare». (Salute, Corriere)

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO

DATA TITOLO CF MARTEDÌ

23 Maggio

Ore 21,00

Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di : TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;

INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II

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basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e accreditarsi.

ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017

E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.

Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,

Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio”

Di seguito schema generale del corso.

SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo TITOLO Data N. Modulo TITOLO Data N.

1/A Influenza 1 26-Apr 1 5/A Rinite 1 8-Giu 29

1/B Influenza 2 27-Apr 2 5/B Rinite 2 9-Giu 30

1/C Influenza 3 28-Apr 3 5/C Rinite 3 12-Giu 31

1/D Influenza 4 2-Mag 4 5/D Rinite 4 13-Giu 32

1/E Influenza 5 3-Mag 5 5/E Rinite 5 14-Giu 33

1/F Influenza 6 4-Mag 6 5/F Rinite 6 15-Giu 34

1/G Influenza 7 5-Mag 7 5/G Rinite 7 16-Giu 35

1/H Influenza 8 8-Mag 8 5/H Rinite 8 19-Giu 36

1/I Influenza 9 9-Mag 9 5/I Rinite 9 20-Giu 37

QUESTIONARIO n.1 QUESTIONARIO n. 5 2/A Raffreddore 1 10-Mag 10 6/A Tosse 1 21-Giu 38

2/B Raffreddore 2 11-Mag 11 6/B Tosse 2 22-Giu 39

2/C Raffreddore 3 12-Mag 12 6/C Tosse 3 23-Giu 40

2/D Raffreddore 4 15-Mag 13 6/D Tosse 4 26-Giu 41

2/E Raffreddore 5 16-Mag 14 6/E Tosse 5 27-Giu 42

2/F Raffreddore 6 17-Mag 15 6/F Tosse 6 28-Giu 43

QUESTIONARIO n.2 6/G Tosse 7 29-Giu 44

3/A Influenza e Raffreddore 1 18-Mag 16 6/H Tosse 8 30-Giu 45

3/B Influenza e Raffreddore 2 19-Mag 17 6/I Tosse 9 3-Lug 46

3/C Influenza e Raffreddore 3 22-Mag 18 QUESTIONARIO n. 6

3/D Influenza e Raffreddore 4 23-Mag 19 7/A Sinusite 1 4-Lug 47

3/E Influenza e Raffreddore 5 24-Mag 20 7/B Sinusite 2 5-Lug 48

3/F Influenza e Raffreddore 6 25-Mag 21 7/C Sinusite 3 6-Lug 49

3/G Influenza e Raffreddore 7 26-Mag 22 QUESTIONARIO n. 7

QUESTIONARIO n.3 8/A Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug 50

4/A Mal di Gola 1 29-Mag 23 8/B Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug 51

4/B Mal di Gola 2 30-Mag 24 8/C Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 52

4/C Mal di Gola 3 31-Mag 25 QUESTIONARIO n.8

4/D Mal di Gola 4 5-Giu 26

4/E Mal di Gola 5 6-Giu 27

4/F Mal di Gola 6 7-Giu 28

QUESTIONARIO n. 4

Si può partecipare al corso fino al 25 Giugno 2017

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

Modulo 3/D:

SINTOMI IN FARMACIA:

Ruolo del Farmacista

INFLUENZA e RAFFREDDORE (IV)

Importanza e Significato delle Domande e delle Risposte

3. Dati Anamnestici del cittadino-paziente

Conoscere la storia del soggetto che si ha di fronte è un aspetto

importante affinché il Farmacista possa consigliare un trattamento a base

di farmaci senza prescrizione medica.

Persone aventi una storia di bronchite cronica possono essere

consigliate a contattare il proprio medico se affette da un severo

raffreddore o da fenomeni influenzali poiché queste manifestazioni

spesso possono dare luogo a infezioni secondarie più complicate.

In soggetti che hanno nella loro storia clinica problemi cardiaci, ipertensione e diabete è consigliabile

evitare di suggerire l’impiego di certi farmaci.

4. Terapia in corso

Il Farmacista, prima di suggerire qualsiasi tipo di trattamento, deve

accertare se il paziente fa uso di qualsiasi tipo di farmaco o terapia.

Questo è un aspetto importante per evitare qualsiasi tipo di

interazione con i farmaci OTC da lui suggeriti.

Se il farmaco suggerito è stato già utilizzato dal cittadino-paziente

senza alcun miglioramento dei sintomi si consiglia di contattare il

proprio medico.

Comunque in molti casi di raffreddore e influenza il trattamento con farmaci OTC risulta essere

appropriato.

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

https://fad.ocmcomunicazioni.com

PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 1121

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Consegna dei Farmaci all’Elemosiniere del Santo

Padre,

Arcivescovo

KONRAD KRAJEWSKI,

“L’uomo che aiuta i poveri

per conto del

Papa FRANCESCO”.

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,

Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,

PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 1121