Macroeconomia - riassunti completi

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    Macroeconomia P-Z 2011/2012riassunto appuntihttp://www.sharenotes.it

    MACROECONOMIA

    Autore appunti: Ilaria Tranquillo

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    3 definizioni equivalenti Il Pil la somma dei beni e servizi finali prodotti dalleconomia di un Paese in un dato

    periodo di tempo Il Pil la somma del valore aggiunto prodotto dalleconomia in un dato periodo di tempo Il Pil la somma dei redditi (Y) prodotti in economia in un dato periodo di tempo.

    Il Pil viene preso in esame considerando la sua variazione. Essa pu essere

    Pil reale e nominale coincidono nellanno base.La determinazione del Pil reale per presenta una problematica: alcuni beni cambianoradicalmente prezzo nel corso degli anni perch cambiato radicalmente il loro valore. Per

    ovviare allinconveniente bisognerebbe cambiare frequentemente lanno base o fare una mediadei prezzi.

    Quando il pil decresce da un trimestre allaltro si parla di fase recessiva. Se questa fase si protraeper 2 trimestri di fila si considera il paese in recessione. Quando il Pil cresce da un trimestre allaltrosiamo in fase espansiva.

    Il Pil ha dei limiti: infatti misura solo il valore dei beni oggetto di scambio. Non un indicatore totaledel benessere della popolazione ma resta un valido strumento perch considera variabilisemplicemente quantificabili senza entrare in merito di aspetti privati della vita delle persone.

    Indica la percentuale di disoccupati sul totale della una parte della popolazione attiva (in et da lavoro, in italia tra i 15 ai 64 anni),formata da Occupati e Disoccupati

    = numero totale di disoccupati

    Si considera laumento di Pil dovuto alla solaquantit venduta calcolando i Pil dei periodi che

    mettiamo a confronto facendo riferimento a unprezzo base fissato arbitrariamente.

    Q anno n+1 * prezzo datoQ anno n* prezzo datoQ anno n* prezzo dato

    Si considera la variazione globale del Pil, dovuta sia

    alla quantit venduta che alle oscillazioni dei prezzi,moltiplicando le quantit dei periodi esaminati per ilprezzo corrente di tale periodo.

    Q anno n+1 * prezzo n+1Q anno n* prezzo nQ anno n* prezzo n

    Hanno un lavoro Sono coloro che al sondaggio a campione dellistat hannocos risposto:

    Hai lavorato almeno un ora la sett scorsa? Hai cercato lavoro nellultimo mese?

    Se ti offrissero un lavoro saresti disposto a cominciare entro 2settimane?

    Definizione ristretta. Solo rispondendo cos si consideratidisoccupati

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    Forza lavoro

    Questo dato va preso in esame abbinandolo al Forza lavoroPersone in et da lavoro

    Linflazione lincremento generalizzato dei prezzi. Come per il Pil non prendiamo in esame ilvalore assoluto ma la sua variazione. Ci sono due metodi di calcolo:

    I due risultati non sempre coincidono perch il deflatore del Pil non riflette le variazioni di prezzo deiprodotti importati che rientrano nel paniere, perch essi non sono stati prodotti in italia quindi non

    rientrano nel Pil. (Es. Benzina, i Pad).

    Linflazione rappresenta un problema perch spesso ad un aumento generalizzato dei prezzi noncorrisponde un aumento del reddito percepito ( per molti redditi non c ladeguamentoallinflazione): Ci comporta una diminuizione del Questa problematica pu

    presentarsi anche in caso di adeguamenti allinflazione, se il sistema fiscale adotta criteri diprogressivit: infatti ladeguamento potrebbe essere solo formale in quanto un aumento di redditopotrebbe far scattare lo scaglione di aliquota successivo ed essere assorbito quindi in buona partedel fisco, determinando di fatto un calo del potere dacquisto.

    Fenomeno opposto allinflazione la essa consiste in un decremento generalizzato deiprezzi. E un fenomeno negativo perch un consumatore che sa che i prezzi scenderanno perchc deflazione aspetter ad acquistare i beni non di prima necessit; per il calo della domanda iprezzi di tali beni effettivamente diminuiranno, confermando le aspettative dei consumatori cheattenderanno ulteriori ribassi. Questo circolo vizioso porta a un calo del Pil dovuto al crollo dellaproduzione e porta il paese in recessione.

    arco di qualche anno. Le variazioni di Produzione del periodo sono dovutesoprattutto a variazioni della Domanda.

    arco di un decennio (5-10 anni). Le variazioni della Produzione sonodovute soprattutto al lato dellOfferta. In questo arco di tempo possibile infatti variariarelo stock di capitale investito e la capacit produttiva.

    arco di un secolo o pi. Le variazioni della produzione sono causate davariabili come il progresso tecnico, la capacit di innovazione, istruzione, tasso dirisparmio, governo, ecc.

    E il rapporto tra Pil nominale e Pil reale.Si condidera la sua variazione nel calcolo

    dellinflazione:

    Deflatore anno n+1deflatore anno nDeflatore anno n

    Gli ispettori dellistat verificano il prezzo di undeterminato paniere di beni e serevizi e neosservano le variazioni da un anno allaltro.Il tasso di inflazione si calcola facendo la mediaponderata della variazione dei prezzi in relazionealla percentuale di spresa delle famiglie in quelbene.

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    N.B. Nel breve periodo la Domanda determina la produzione

    Z la domanda aggregata, ovvero la domanda totale di beni e servizi in un dato periodo di

    tempo in un dato paese.Per semplificare lo studio del modello ipotizziamo che e che

    Non ci sono scambi con lestero (non consideriamo quindi X e Im), siamo in regime diautarchia.

    In questa economia si produce un solo bene che pu essere acquistato sia per consumosia come investimento (Es. Il bestiame: lo acquisto per mangiarlo consumo; lo acquistoper allevarlo e rivenderlo investimento)

    Il prezzo del bene costante, non varia Le scorte sono pari a 0

    E funzione del reddito disponibile(Yd = Reddito totale Trasferimenti).

    C0 e C1 sono due parametri con un importante significato economico:

    la quantit che un individuo consuma in ogni caso, anche se il suo reddito disponibilefosse 0

    la : rapprsenta lincremento di consumo a frontedi una variazione incrementale minima del reddito disponibile (ad esempio 1). Tanto maggiore tanto pi il soggetto esaminato propenso al consumo.

    E un parametro compreso tra 0 e 1 (non consumo pi di quanto ho).

    la quantitdi beni e

    servizicomprati dai

    residenti diun dato

    paese in un

    datoperiodo.

    Acquisto dibeni nuoviidonei a

    garantire unrendimento.

    Es. Costruire

    una casa.Comprare unacasa costruitanegli anni 80

    non uninvestimento

    Beni e serviziacquistati

    dallo stato.

    Non rientranonella

    categoria i

    trasferimenti(pensioni,imposte, ecc).Vi rientrano gli

    stipendi deidipendenti

    pubblici.

    Consumi einvestimenti

    fatti daicittadiniitaliani inprodotti

    esteri come

    li pad

    Prodottiitalianivenduti

    allestero

    Non tutto ciche veniene

    prodotto in unanno

    venduto inquello stesso

    anno (scorte +)Viceversa pu

    essere chenon tutto ci

    che vienevenduto in unanno statoprodotto inquellanno(scorte -)

    Il saldo di XIm dettosaldo della bilancia dei

    pagamenti. Se positivo houn avanzo commerciale (+)se negativo un disavanzo

    commerciale (-)

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    Consumo

    Co

    Yd

    Ipotizziamo sia una costante e che non dipenda da nulla solo per ora.

    Ipotizzeremo che G sia una costante per tutto il nostro corso di macroeconomia per due motivi: Lagente economico dietro G lo Stato: il suo comportamento ondivago, dipende

    dallorientamento politico di chi si trova allesecutivo in un dato momento. Esistonocomunque modelli molto complessi che illustrano il comportamento della spesa pubblicache non consideriamo nella nostra analisi perch

    La spesa pubblica una variabile esogena: i modelli studiano il variare del Pil al variare dispesa pubblica e tributi. E la causa di ci che i modelli da noi esaminati studiano, noi ciconcentriamo sugli effetti, quindi assumiamo la spesa pubblica come data.

    Condizione di equilibrio

    equazione di equilibrio

    (1-C1)Y = Co(C1)*T) + I + G

    Supponendo che una componente autonoma, per esempio Co aumenti, ricaviamo cheDato che Y= 1 * [Co(C1*T) + I + G] Y = Y Y =

    1-C1

    C1 la pendenza della retta:sappiamo che compresa tra 0

    e 1 quindi la retta sar piappiattita verso x rispetto allabisettrice del quadrante.

    Questa equazione valida perch non cisono scorte. In presenza di scortelugualianza non verificata. Per questo nonle consideriamo nel nostro modello.

    Pil = Yperch il pil definibilecome la somma dei redditipercepiti in un economia inun dato periodo di tempo

    sempre un numero positivo> 1 perch 0 0: affermiamo ciperch tutti gli stati hanno una spesa pubblica G almeno ugualealle imposte T (sono in pareggio o in disavanzo: litalia in deficitdel 3% del Pil); dato che le imposte sono moltiplicate per unnumero compreso tra 0 e 1 (C1) , ha senso affermare che la spesapubblica sia maggiore di C1 * T.

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    Termine noto Coeff angolare *variabile

    E

    EIncremento di

    Co

    D aggregata

    D aggregata dopolincremento di Co

    produzione

    Economicamente vuol dire che a fronte di un aumento di una qualsiasi delle componentiautonome della spesa, il reddito Y aumenter di tale valore moltiplicato per il moltiplicatore.

    Com possibile? UN AUMENTO DELLA DOMANDA HA EFFETTI ANCHE SUL LATO OFFERTA, scatenauna reazione a catena.N.B.Ipotizziamo C1 = 0,5

    Questi incrementi di reddito = 1 + C1 + C1* C1 + C1* C1*C1 + .... C1n pari al moltiplicatore

    Ecco perch allaumentare di Co, il reddito aumenta di

    Z = Y = C + I + G = (Co + C1*Yd) + I + G =Co + [C1*(Y-T)] + I + G =

    Equilibrio quando Produzione = Domanda aggregata

    Z

    Domandaaggregata

    Co+ I + G(C1*T)

    Co+ I + G(C1*T)

    Decido diconsumare un eurodi pi, e spendo 51 in un telefoninoanzich 50 aumento Co

    Il negozianteguadagna 1 inpi

    ConsumerIn pi (0,5 * 1 = 0,50 ) :dipende dalla suapropensione al consumo.

    Il negoziante spende infiori 30,50 anzich 30perch ha guadagnatoun euro in pi

    Il fiorista guadagna 0,50 in pi

    Consumer= 0,5 * 0,50 = 0,25 in pi

    Il fiorista spende dalpanettiere 5,25 anzich5 perch haguadagnato 0,50 in pi

    Il panettiereguadagna 0,25 inpi

    Consumer= 0,5 * 0,25 = 0,125 in pi

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    Incremento di produzione dovuto allincremento di Co la produzione di equilibrio aumenta inmisuta maggiore rispetto allaumento di Co

    Y = produzione

    Analogamente a quanto dimostrato prendendo in esame Co, un aumento della Spesa pubblica Go una diminuizione delle tasse T, hanno effetti analoghi sul Pil di un paese.

    Dati i benefici sul Pil osservati si pu pensare che lo stato debba sempre incrementare la spesapubblica per aiutare la crescita del paese (attuare una politica economica espansiva).

    Tuttavia sorge un primo problema concreto: Dove reperire le risorse per incrementare G?a) Si indebita cresce il debito pubblicob) Aumenta le tasse T aumentando T e G dello stesso valore leffetto

    moltiplicatore si annulla e il Pil aumenta solo di G Inoltre questo modello non vengono considerati i ritardi temporali: infatti un aumento della

    spesa pubblica, ipotizziamo per la costruizione di un ponte, non si traduce immediatamentein una crescita dei consumi di coloro che lavorano a tale opera e che quindi vedono il loro

    reddito incrementato; infatti, soprattutto se lincremento di reddito viene percepito comeun avvenimento una tantum, difficilmente il soggetto modificher immediatamente il suoconsumo. Potrebbe decidere di risparmiare per il futuro e/o consumare il reddito percepitoin maniera dilazionata nel tempo. Quindi le decisioni di spesa incrementali legate almoltiplicatore possono avvenire con ritardi temporali molto ampi che ne riducono leffettosuil Pil.

    Ultimo punto: il prezzo dei beni nel concreto non costante ma oscilla secondo le variazionidella domanda. Ad un aumento della domanda globale analogo a quello considerato nelmodello molto probabilmente corrisponder un aumento del prezzo. Tale aumento pudisincentivare il consumo e spingere i soggetti a consumare sempre la stessa quantit e arisparmiare il reddito aggiuntivo..

    Come visto analizzando il consumo le persone non consumano totalmente il loro redditodisponibile.C= Co + C1*Yd = 5 + (0,7 * 100) = 70 70 < 100 70 consumo / 30 risparmioLa parte di reddito non consumata infatti destinata al risparmio

    Considerando lequazione di equilibrio di mercato Y = C + I + G YC = S+ T S+T = I + GIn equlibrio il risparmio pari a

    Dato che consideriamo come risparmio soltanto il denaro depositato in banca, possiamo dire chetramite lintermediazione delle banche questo denaro viene impiegato in due canali:

    Viene prestanto alle imprese finanziando Investimenti Viene prestato alla Stato per finanziare il debito pubblico (G-T > 0)

    Dire S = I+ G-T uguale a dire Y= C+I+GPerch?S=YTC = YTCo +[ C1*(Y-T)] = - Co + (1- C1)(Y-T) I+G-T

    ( 1 - C1)Y = Co + I + GT(1- C1)

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    Md= Y * L(i)

    Md

    Md

    Allaumentare del reddito nominale Y lacurva si sposta in alto a destra. Al diminuiresi sposta verso lorigine.

    . Viceversa, se il reddito nominalediminuisce, diminuisce la quantit dimoneta domandata.

    benessere monetario acquisito negli anni. E uno Stock che vieneincrementato dal Reddito (flusso). I soggetti scelgono come alloccarla.

    quantit di ricchezza che i soggetti desiderano detenere incartamoneta e depositi bancari. Dipende:

    Positivamente dal Livello delle transazioni: Pi compio transazioni pi domando moneta Negativamente dal Tasso di interesse: pi elevato il tasso di interesse pi sar forte

    lincentivo a investire in titoli e domandare meno moneta. Viceversa se il tasso bassoconviene detenere moneta perch la liquidit pi comoda

    il reddito nominale. Tanto maggiore il reddito nominale, tanto maggiore la domanda di

    moneta perch sono maggiori le transazioni compiute. Si considera il reddito nominale e non ilreddito reale perch il potere dacquisto non rilevante in questa analisi: in caso di aumento diprezzi e salari anche se il potere dacquisto resta inalterato perch supponiamo raddoppinoentrambi, la quantit di moneta necessaria sar doppia per acquistare la stessa quantit. Nonimporta il potere dacquisto serve pi moneta.

    una funzione decrescente del tasso di interesse. Pi elevato il tasso di interesse, minore la quantit di moneta domandata.

    Domanda a alternativi livelli di redditoi

    i E

    Cartamoneta: sonobanconote e moneteemesse dalla BancaCentrale

    I depositi bancari sonoconsiderati moneta comeil circolante perchconsentono il prelievodelle somme depositatesenza preavviso ericonoscono unrendimento irrilevante

    Rientrano nella categoria tutti i prodottifinanziari che riconoscono un rendimento(interesse).Sono meno liquidi: loperazione didisinvestimento pi complessa, menoimmediata e onerosa (commissioni)

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    Md= Y * L(i)

    MsIl tasso di interesse pu essere visto comeun prezzo perch linteresse la somma acui io rinuncio se scelgo di detenereMoneta anziche titoli.

    Ms

    Md= Y * L(i)

    Md= Y * L(i)

    Dato che M costante, la quantit di equilibrio

    data. Lelemento che riequilibra il mercato lavariazione del tasso di interesse.I soggetti hanno un reddito maggiore, quindiaumenta il loro livello delle transazioni e diconseguenza la domanda di moneta al datotasso i*. Un aumento del tasso di interesse da i* ai** rende pi appettibile detenere titoli:

    Md

    = Y * L(i)

    M

    M

    I soggetti hanno un reddito minore, quindidiminuisce il loro livello delle transazioni e diconseguenza la domanda di moneta al datotasso i*. Una diminuizione del tasso di interesseda i* a i** rende meno appettibile detenere titoliriequilibrando il mercato

    Md

    La Banca Centrale produce e immette sul mercato circolante. Ipotizziamo che lofferta siacostante.Ms = M

    i

    i*

    come varia il punto di equilibrio E?

    i**

    i*

    i*

    i**

    Ms

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    Md= Y * L(i)

    MsMs

    C una maggiore quantit disponibile dimoneta sul mercato. Per far si che vengaassorbita dalla domanda occorre che il tasso diinteresse cali rendendo meno appettibili i titoli;infatti occorre che vari almeno uno dei dueelementi della funzione di Md, e supponiamo ilreddito resti invariato.

    C una minore quantit disponibile di monetasul mercato. Per far si che la domanda calioccorre che il tasso di interesse si alzi rendendopi appettibili i titoli.

    come varia il punto di equilibrio E?

    i*

    i**

    M M

    Consideriamo la tipologia di titolo pi semplice (BOT).

    La differenza tra queste due somme il tasso di interesse.

    i = somma a scadenzaprezzo a il titolo viene scambiato sul mercato ( ) %prezzo a il titolo viene scambiato sul mercato ( )

    I = 100Pt si esplicita la relazione inversa tra il prezzo del titolo e il tasso diPt interesse. Pi i elevato, pi Pt minore.

    La banca centale lorgano incaricato dellemissione di moneta . La Bce impiega la carta monetaper acquistare titoli.

    Quando la BCE incrementa lofferta di moneta equivalente direche la BCE acquista titoli: la BCE immette la cartamoneta incircolazione acquistando titoli.

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    La BCE riduce lofferta di titoli vendendo titoli (in cambio dicartamoneta).

    Una parte della moneta che le banche ricevono dai depositi viene investita in prestiti e titoli, cheassicurano alla banca un interesse. Ma non tutto il denaro pu essere investito: esistono delle

    obbligatorie per fronteggiare i disallineamenti temporali delle scadenze, ovvero per farfronte al fatto che i clienti possono ritirare i fondi depositati quando vogliono e non sono vincolati

    a una scadenza, a differenza degli impieghi in titoli e prestiti che vincolano i fondi della banca perun certo periodo; per poter fronteggiare i rimborsi occorre che le banche non investano per interotutti i fondi ricevuti. La percentuale di riserva obbligatoria fissata per legge su indicazione dellaBCE. E necessario siano obbligatorie, perch le banche, mosse da interessi di profitto, sarannospinte a detenere meno percentuale di riserva possibile perch il denaro a riserva non riconoscealcun rendimento. Le riserve vengono depositate in un c/c presso la BCE.

    = C * MdDomanda di circolanteC la parte di moneta che il soggetto sceglie di detenere sotto

    forma di circolante Domanda rivolta alla Banca Centrale

    = (1-C) * MdDomanda di depositi bancari soddisfatta dalle banche private una quota dei depositi viene destinata a

    riserva, e viene depositata presso la BancaCentrale

    Ne consegue che solo una parte della domanda di moneta viene rivolta alla Banca Centrale, eche tutta lofferta di moneta quindi non proviene dalla banca centrale

    perch Hd non comprende tutti i depositi ma depositi ( un numero compreso tra 0 e1), ovvero una parte dei depositi, ma non tutta.

    Se ipotizziamo un economia in cui non ci sono depositi bancari, Hd=Md perchMd = CI ; C=1lintera domanda di circolante CId, non ci sono depositiHd = [1 + 0*] * Md = Md

    Invece se consideriamo i depositi bancariHd = [c + (1-c)*] * [Y * L(i)]

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    perch la banca centrale impone al sistema creditizio privato di detenere unaparte maggiore di depositi in riserve, e tale parte verr depositata presso i conti correnti dellaBanca Centrale, aumentando la parte di Md da essa controllata.

    A differenza del caso precedente qui consideriamo laquota di domanda controllata dalla Banca Centrale.

    Lesistenza di banche private fa si che non tutta laDomanda di moneta sia indirizzata alla banca centrale

    Hd = CId + Rd in equilibrio Hd = Hs = H

    Le manovre di politica economica della Banca Centrale non vengono fatte tanto introducendonuovo circolante ma agendo sulle riserve: la banca centrale acquista dalle banche private titoli eaccredita il corrispettivo nel loro conto di riserve. Incrementando le riserve, incrementa H d, quindiaumenta Hs e si abbassa il tasso di interesse di equilibrio.

    un aumento di c vuol dire che le persone domandanosempre la stessa quantit di moneta Md ma ne desideranodetenere una parte maggiore sottoforma di circolante,

    quindi Hd pi elevata di Hd

    ESEMPIO: Md = 400 =0,10Ma prima CId =100 Dd=300 Hd = 100 + *300 = 130

    Dopo CId =200 Dd=200 Hd = 200 + *200 = 220

    Siamo in equilibrio. Dato che in equilibrio Ms =MdHd = [c + (1-c)* ] * [Y * L(i)]Hd = [c + (1-c)* ] * Md

    H > H , ovvero la quantit di moneta controllata dalla[c + (1-c)* ] Banca Centrale

    Se la banca centrale amplia la base monetariadi 1 di quanto aumenta lofferta totale dimoneta?

    Ms = H [c + (1-c)* ]

    Hs Hs

    Hd

    H

    Hd

    Hd

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    Un incremento della base monetaria porta a un incremento dellofferta totale di moneta superiore,pari alla variazione di H moltiplicata per 1

    [c + (1-c)* ]

    Spiegazione del significato economico del moltiplicatoreSupponiamo un economia in cui C=0, quindi tutto il denaro viene detenuto sotto forma di depositi

    bancari. =0,10. Questa srmplificazione necessaria per comprendere il modello.dato che c=0Ms= H/ = Md

    La banca centrale amplia la base monetaria di 100, comprando 100 di titoli da tizio

    Tizio depositer in banca 100La banca

    Investir 100 *(1- )= 90 depositer a riserva 100* =10Comprando titoli da Caio

    Caio riceve 90 e li deposita in banca. La banca

    Investir 90*(1- )= 81 depositer a riserva 90* =9Comprando titoli da Ciccio

    Ciccio riceve 81 e li deposita in banca. La banca

    Investir 81*(1- )=72.90 depositer a riserva 81* =8,1

    Somma totale dei depositi = 100 + (1- )*100 +(1- )2*100 +(1- )3*100 + ... +(1- )n*100=100 * 1 = 100 * 1

    [1 - (1- )]

    In questo esempio a fronte di un aumento della base monetaria di 100, lofferta di moneta totale 100/0,1 =1000

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    E un modello che fornisce una descrizione del mercato dei beni e del mercato finanziario: uno schema che illustra la determinazione congiunta di produzione e tasso di interesse nel breve

    periodo.

    Consideriamo gli nvestimenti: sono investimenti gli acquisti di beni nuovi idonei a produrre unrendimento futuro. Es. Un imprenditore acquista degli impianti.

    gli investimenti sono funzione del reddito e del tasso di interesse.allaumentare del reddito aumentano

    gli investimenti perch un aumento del Pil incentiva gli investimenti.diminuiscono allaumentare del

    tasso di interesse perch per compiere investimenti gli imprenditori si indebitano;maggiore il tasso di interesse, maggiore il costo del debito quindi menoconviene indebitarsi.

    Quindi (curva azzurra nel disegno)

    z

    Ye Y

    z

    i

    i**

    ii*

    diminuisce i

    Aumenta i

    E

    E

    E

    E

    In Equilibrio Y=Z.Lascissa coincide con lordinata, quindi il punto di

    equilibrio si trova sul punto di incontro tra la curva z e labisettrice del 1 e 3 quadrante.

    La curva della domanda Z meno inclinata dellabisettrice perch

    Se cos non fosse geometricamente non esisterebbe il punto di

    intersezione E.

    45

    Y

    Y

    Se a parit di altre condizioni diminuisceaumentano gli investimenti e quindi aumenta

    Z.Se, viceversa a parit di altre condizioni

    aumenta, diminuiscono gli investimenti, quindidiminuisce z, la domanda globale

    Questo grafico evidenzia la relazione inversa tra Y e i.Se i sale il reddito di equilibrio scende, perch cala la

    domanda Z, e condizione di equilibrio che Y=Z.

    equazione IS=

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    diminuisce Y

    Aumenta Y

    i

    i

    La curva IS subisce lo stesso spostamento anche se aumentano le tasse T.Infatti se aumentano le tasse diminuisce Yd, quindi diminuiscono i consumi.

    A parit di interesse quindi i consumi saranno minori e cos il Pil.

    N.B. Consideriamo un modello in cui non ci sono le banche private M d = Hd, c solo circolante.Md=Y*L(i) Md= (Y reale*prezzo unico bene)*L(i) M= P*Y*L(i) Md= Ms

    offerta reale di moneta: quantit dellunico bene acquistabile data la disponibilit monetaria

    i

    G uno dei 3 addendi della funzione di domandaZ=C+I+G, quindi dellequazione IS Y=C+I+G.

    Se G aumenta la domanda Z aumenta di G * il

    moltiplicatore. Dato che siamo in equilibrio anche Yaumenter di tale valore.

    Stessa cosa per le altre componenti autonomedella domanda

    G uno dei 3 addendi della funzione di domandaZ=C+I+G, quindi dellequazione IS Y=C+I+G.

    Se G diminuisce la domanda Z diminuir di G * ilmoltiplicatore. Dato che siamo in equilibrio anche Y

    diminuir di tale valore.

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    i*

    i**

    M M Ye non varia.

    Aumenta lofferta di moneta ma il reddito Y resta invariato: solo la riduzione del tasso di interesseriequilibra il mercato, perch incentiva i cittadini a domandare pi moneta. Concretamenteaccade che per aumentare M la Banca Centrale acquisti titoli: un aumento della domanda dititoli causa un innalzamento del loro prezzo e di conseguenza una riduzione del tasso di interesse.

    i**

    i*

    M M Ye non varia.

    Diminuisce lofferta di moneta ma il reddito Y resta invariato: solo laumento del tasso di interesse

    riequilibra il mercato, perch incentiva i cittadini a domandare meno moneta e pi titoli.Concretamente accade che per diminuire M la Banca Centrale venda titoli: un aumentodelofferta di titoli causa una diminuizione del loro prezzo e di conseguenza un aumento del tassodi interesse di equilibrio.

    Mettendo insieme le due curve si evidenzia lunico punto di equilibrio tra il mercato dei beni e ilmercato finanziario di uneconomia, ed possibile studiare leffetto di politiche economiche omonetarie.

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    decrescente perch pi elevatosar il tasso di interesse minori saranno gli investimenti,quindi minore sar Z e di conseguenza Y perch inequilibrio Y=Z.

    crescente perch pi il redditoaumenta pi cresce la domanda di moneta: dato chelofferta di moneta costante solo un aumento deltasso di interesse riequilibra il mercato riportandoMd=Ms (diventa pi appettibile detenere una quantitmaggiore di ricchezza di moneta in titoli).

    Che curva varia e perch Come si comporta laltra curva

    Aumenta G che un addendo delladomanda globale Z. Dato che inequilibrio Y=Z, Ye aumenter.

    Aumenta il reddito di equilibrioperch aumenta Yd, quindiaumentano i consumi.

    * le persone sono pi ricche:domandano pi moneta ma Ms nonvaria. U aumento del tasso di interesseriequilibrer il mercato rendendo piappettibile detenere titoli.

    *Per avere pi moneta i cittadinivendono i titoli che hanno: loffertasale, il prezzo dei titoli scende e diconseguenza i aumenta.

    Le persone domandano pi monetaperch consumano di pi

    Diminuisce G che un addendodella domanda globale Z. Dato che

    in equilibrio Y=Z, Ye diminuisce .

    Diminuisce il reddito di equilibrioperch diminuisce Yd, quindidiminuiscono i consumi.

    Il reddito di equilibrio pi basso.Lofferta di moneta per non varia: i

    soggetti domanderanno pi titoliperch desideraranno detenere menoricchezza sotto forma di moneta datoche sono pi poveri: la domanda dititoli sale il loro prezzo scende e i*scende

    Le persone sono meno incentivate aconsumare e domandano pi titoli

    YE

    i*

    E

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    Che curva varia e perch Come si comporta laltra curva

    * le persone non vedono variare il lororeddito ma lofferta di monetaaumenta: il meccanismo chepermette che la domanda di monetasi allinei alla nuova offerta unadiminuizione del tasso i di equilibrioche rende meno appettibiledetenere titoli.*Perampliare lofferta di moneta nelconcreto la Banca Centrale acquistatitoli:lincremento della domandaprovoca un aumento del prezzo dei

    titoli quindi una diminuizione del tassodi interesse..

    Un minore tasso di interesse incentivagli Investimenti. Dato che gliinvestimenti sono un addendo delladomanda globale, se aumentanoaumenta il reddito dequilibrio Ye.Inoltre laumento di reddito incentivaancora gli investimenti che dipendonoanche positivamente da Y.

    * le persone non vedono variare il lororeddito ma lofferta di monetadiminuisce: il meccanismo chepermette che la domanda di monetasi allinei alla nuova offerta unaumento del tasso i di equilibrio cherende pi appettibile detenere titoli.*Perridurre lofferta di moneta nelconcreto la Banca Centrale vendetitoli: lincremento delloffertaprovoca una diminuizione del prezzodei titoli quindi un aumento del tassodi interesse..

    Un maggiore tasso di interessedisincentiva gli Investimenti. Dato chegli investimenti sono un addendo delladomanda globale, se diminuiscono,cala il reddito dequilibrio Ye.Inoltre la diminuizione di redditodisincentiva ancora gli investimenti chedipendono anche positivamente da Y.

    La variazione dellofferta di moneta non ha alcun effetto sulla produzione: il nuovo tassodequilibrio pi basso ma non influenza gli investimenti, quindi non c nessuna variazionedi Z e di Y.

    La variazione del reddito (diminuisce) non ha alcun effetto su i perch la domanda dimoneta non varia, dato che non influenzata dal reddito: non si rende necessario quindi

    una variazione del tasso di interesse che riequlibri il mercato finanziario perch esso gi inequilibrio.

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Concretamente tutte le economie intrattengono scambi con lestero.

    + esportazioniimportazioni

    Non indicatore della reale apertura al commercio estero perch In linea di massima pi un paese piccolo pi avranno peso nella sua economia i rapporti con

    lestero Le ragioni geografiche influenzano molto questo rapporto: ad esempio il Giappone risente della sua

    posizione isolata.Non nemmeno indiacatore precisa della portata dalla globalizzazione: possibile che le imprese nazionali riescano a mantenere la loro posizione sul mercato nonostante laconcorrenza internazionale abbassando i prezzi.

    Per valutare il reale impatto della concorrenza internazionale bisogna distinguere tra : soggetti a concorrenza internazionale : non soggetti a concorrenza internazione (es. Immobili)E osservare la quota dei beni commerciabili sul totale dei beni delleconomia. In italia i beni

    commerciabili son circa il 90%.

    I consumatori scelgono quanto consumare in beni nazionali e quanto in beni esteri, osservando unindicatore di convenienza

    Due definizioni: Prezzo di un unit della nostra valuta nazionale espresso in termini di valuta estera

    consideriamo questa definizione di solito Prezzo di un unit della valuta estera espresso in termini di valuta nazionale

    Pu apprezzarsi: leuro vale di pi rispetto alla moneta straniera deprezzarsi: leuro vale meno rispetto alla valuta straniera

    Il tasso di cambio nominale non un indicatore sufficiente per compiere la scelta di consumo:bisogna considerare anche il prezzo nei due paesi del bene in questione. Si usa il

    Rappresenta il rapporto tra il prezzo del bene in Italia espresso in valuta straniera e il prezzo delbene allestero. Pi elevato questo rapporto, pi conviene importare anzich comprar in italia.

    Se pari a 1, la scelta indifferente.Pu apprezzarsi: il bene nazionale vale di pi rispetto allo stesso bene acquistato allestero deprezzarsi: il bene nazionale vale di meno rispetto allo stesso bene acquistato allestero

    Il tasso di cambio, come tutti i prezzi determinati da meccanismi di mercato, influenzato dalleoscillazioni di domanda e offerta.

    Il tasso reale di cambio pu indicare in generale la sesi considera anzich il prezzo di un singolo bene il tasso di inflazione dei due paesi calcolato coldeflatore del pil.

    N.B Deflatore del pil = pil nominale anno n/pil reale anno nTasso di inflazione 2011 = deflatore 2011- deflatore 2010

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Tanto maggiore tanto maggiore sar lincentivo per i produttori italiani a importare dal paeseconsiderato. Viceversa per il paese considerato converr meno importare dallitalia. Pu essere calcolato anche allinterno della zona euro, anche se i paesi hanno la stessa valuta: in

    questo caso e sar pari a 1, quindi il tasso di cambio bilaterale tra Italia e Francia per esempio saril rapporto tra i due deflatori del Pil.

    Si calcolano i tassi di cambio bilaterali dei paesi con cui lItalia commercia e si sommanoconsiderando la loro importanza relativa.

    = (% scambi con il paese A * it- paese A) + (% scambi con il paese B * it- paese b)...

    ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI

    tre situazioni Y < C + I + G XIM < 0

    (C + I + G) maggiore di Y perch tali voci comprendono anche beni esteri, che non rientrano nel pilnazionale, e le importazioni sono maggiori delle esportazioni, ovvero della quota di prodottonazionale consumata, investita, spesa allestero.Ma come fa lo Stato a spendere pi di quanto produce? Si indebita con lestero.

    Y > C + I + G XIM > 0 (C + I + G) minore del Pil totale perch non tutto ci che prodotto viene consumato, investito espeso: una parte viene esportata. Il saldo tra esportazioni e importazioni positivo perch si vendeallestero pi di quanto si consumi in beni esteri. Tale eccedenza accresce il Pil. Con tale avanzocommerciale lo Stato concede prestiti ai paesi in disavanzo.

    Y = C + I + G XIM =0 Importazioni = esportazioni

    La il documento che esprime nel dettaglio i rapporti di un paese conlestero in termini di importazioni, esportazioni, debiti e crediti.

    Si divide in due parti: transazioni di beni, servizi e redditi.

    XIM > 0 avanzo commerciale (+) XIM < 0 disavanzo commerciale (-)

    Rimesse degli immigrati italiani residenti allestero alla famiglia in italia (+)Rimesse degli immigrati residenti in italia verso il loro paese dorigine (-)

    Redditi percepiti da cittadini italiani che hanno partecipazioni in imprese estere (+)Redditi percepiti da cittadini stranieri che hanno partecipazioni in imprese italiane (+)

    Un cittadino italiano che viveva allestero porta definitivamente in italia tutta la sua ricchezza (+)Un cittadino straniero che viveva in italia porta definitivamente allestero tutta la sua ricchezza (-)

    debiti/crediti col Resto del Mondo Se il saldo del conto corrente Se il saldo del conto corrente

    N.B. A logica i due saldi dovrebbero coincidere: non cos per discrepanze statistiche.

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Un soggetto pu decidere di investire la sua ricchezza in titoli nazionali ottenendo 1 (1+i)o esteri ottenendo (1 Eto) (1 + i*)

    Eet+1

    il rendimento dei titoli nazionali uguale al rendimento dei titoli stranieri1 * (1+i) = (1 Eto) (1 + i*)

    Eet+1

    Perch? Ragionando per assurdo se esistessero titoli che assicurano un diverso rendimento, nonavrebbe senso lesistenza sul mercato di quelli che rendono meno, perch nessuno lidomanderebbe.La parit si verifica solo a condizione che

    Ci sia perfetta informazione: i cittadini son perfettamente informati sui rendimenti Ci sia perfetta mobilit dei capitali: non ci sono difficolt nello spostare i capitali Assenza di costi di transazione: le commissioni riducono il rendimento dei titoli stranieri

    La parit scoperta non egualia i e i*, ma i rendimenti dei due titoli, considerando il tasso di cambio.Lelemento incerto dellequazione Eet+1, ovvero il tasso di cambio atteso al tempo t+1.Prendendo per vera la parit dei tassi di interesse possiamo desumere le aspettative di mercato altempo t circa il tasso di cambio al tempo futuro t+1.

    Questa equazione pu essere cos approssimata quando i, i* Et e Eet+1 sono compresi tra 0 e 0,2:i = i* - [(Eet+1 - Et)/ Et]

    La parit scoperta del tasso di interesse c anche se i e i* non coincidono, come gi accennatosopra. Nello specifico, applicando lultima formula:

    : le persone si aspettano un deprezzamento dell nei confronti della valutaestera. Deprezzamento atteso.Esempio. i = 5%, i*=2%5% = 2% + [- (Eet+1 - Et)/ Et] il rapporto deve essere un numero negativo perch meno permeno da pi, quindi Et sar maggiore diEet+1

    : le persone si aspettano un apprezzamento dell nei confronti della valutaestera. Apprezzamento atteso.Esempio. i = 5%, i*=6%5% = 6% - [- (Eet+1 - Et)/ Et] il rapprto deve essere un numero positivo perch meno per pida me, quindi Eet+1 sar maggiore di Et

    Possiamo concludere che la parit scoperta si verifica anche quando i e i* non coincidono. Ladisparit tra i due tassi rispecchia le aspettative di mercato sul

    Per acquistaretitoli esteri

    cambio il miocapitale in

    valuta straniera aun certo tasso

    Ricevo uninteresse

    Devo ritrasformare il miorendimento nella mia valuta,

    usando per il tasso al tempo t+1in cui ricevo linteresse che pu

    non coincidere con Et

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Macroeconomia P-Z 2011/2012riassunto appuntihttp://www.sharenotes.it

    Come si spiega lesistenza dello spread tra titoli delleurozona, in cui il rischio di cambio

    inestistente, data ladozione della valuta unica?Ci sono due tesi in risposta a questa domanda

    teoria radicale: il mercato si aspetta che al tempo t+1 non esister pi una moneta unicama due monete tali che il tasso di cambio atteso tra le due verifichi lequazione di parit

    teoria pi conservativa: la parit scoperta considera il rischio di cambio ma non lasolvibilit. Eppure questultimo elemento influenza sensibilmente i tassi di interesse. Con lacrisi del debito sovrano la solvibilit degli stati stato un elemento molto considerato daimercati. Il differenziale tra i italiano e i* tedesco rappresenta la remunerazione aggiuntivache gli investitori vogliono per investire in titoli con un rischio maggiore di insolvenza.

    Domandadi beni =nazionali

    : C + I + G tutto ci che gli italiani domandano : C + I + GIM/ tutto ci che gli italiani

    domandano prodotto in italia. Rispetto alla retta D pi bassa perch c un termine col e hauna pendenza diversa perch le importazioni dipendono positivamente dal reddito: allaumentaredi Y aumentano IM, quindi aumenta la distanza tra le due rette.

    : C + I + G + XIM/ tutta la domanda di beni prodotti in Italia.E parallela a AA ma pi alta perch c un termine col pi.

    Z

    Y

    :includono sia beni

    nazionali cheesteri domandati

    dai cittadiniitaliani

    X ( Y* ; )+ -

    Dipendono positavamentedal reddito estero enegativamente dal tassodi cambio reale. Se aumenta i beni nazionalisono relativamente pi caririspetto ai beni esteri,quindi gli stranieridomandano meno nostribeni. Un apprezzamrntoreale riduce leesportazioni.

    IM ( Y ; )

    + +

    Dipendono positavamente dal reddito epositivamente dal tasso di cambio reale. Se aumenta i beni nazionali sono relativamentepi cari rispetto ai beni esteri, quindi gli italianidomanderanno pi beni esteri. Unapprezzamrnto reale aumenta le importazioni.

    1/ il valore dei beni stranieri intermini di beni nazionali.Se cresce, aumentano sia le importazioni sia ildenominatore: non possiamo ipotizzare a prioricosa succeder al rapporto se aumenta.IM / aumenta se IM aumentano in modo taleda neutralizzare leffetto dellaumento deldenominatore, ovvero annullando leffettoche ogni bene estero vale meno

    F = punto in cui la domanda di beninazionali ugiale alla domanda

    nazionale di beni xIM/ = 0

    A destra di F Z > D siamo in avanzocommerciale

    A sinistra di F Z < D siamo in

    disavanzo commerciale

    Avanzocommerciale

    Disavanzocommerciale

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    Equilibrio in disavanzo commerciale Equilibrio in avanzo commerciale

    Equilibrio in pareggio commerciale

    Avanzocommerciale

    Avanzocommerciale

    Disavanzocommerciale

    Saldo commerciale inpareggio

    A parit di altre condizioni pi un paese ricco pi probabile sia in disavanzocommerciale perch le importazioni

    dipendono positivamente dal reddito.

    Disavanzocommerciale

    Avanzocommerciale

    Disavanzocommerciale

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Consideriamo il caso in cui F=E

    Ecco perch i paesi preferiscono aspettare che, in un periodo di recessione, lestero incrementi laspesa pubblica: ci fa contemporaneamente aumentare il Pil migliorando i rapporti con lestero

    anzich peggiorandoli.

    Avanzocommerciale

    Avanzocommerciale

    Disavanzocommerciale

    Considerando un aumento della spesa pubblica possiamoosservare come il punto di equilibrio E, che prima coincidevacol punto di pareggio F, si sposti alla destra di F, collocandosi

    nellarea di disavanzo commerciale dove le importazioni sonomaggiori delle esportazioni.

    Se G aumenta le persone sono pi ricche, quindidomanderanno sia pi beni nazionali che pi beni esteri, a

    parit di tutte le altre condizioni: le importazioni infattidipendono positivamente dal reddito.

    Un aumento della spesa pubblica determina quindi unpeggioramento dei conti con lestero

    Avanzocommerciale

    Considerando un aumento della spesa pubblica speculareallestero, osserviamo che pi G* vuol dire un aumento di Y*.

    Questa variazione determina lo spostamento della curva Z per

    le maggiori esportazioni (dipendono positivamente da Y*) e lospostamento della curva Nx perch variano le esportazioni.

    Il nuovo punto di equilibrio si colloca a destra di F, ma a sinistradel nuovo punto F: un aumento di Y* non peggiora mai la

    posizione del paese col Resto del Mondo.

    Esportare di pi fa si che X sia maggiore d i Im, e ci migliora lamia posizione. Lincremento di Z dovuto allaumento di Y*

    provoca un aumento di Y, quindi anche delle importazioni Im,perch il paese si arricchisce e Im dipende positivamente dal

    reddito: questo incremento di Im sempre minore

    dellaumento di X per.

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    se ogni paese attende che siano gli altri a muoversi,nessuno far mai il primo passo sbloccando la situazione. Un coordinamento di politichepermetter ai paesi aderenti di beneficiare di un aumento di reddito senza subire un eccessivopeggioramento dei rapporti con lestero.Limiti:- assimetria delle situazioni: i paesi non soffrono tutti allo stesso modo; possono esserci paesi che

    meno risentono della recessione e che quindi meno necessitano un intervento di politicaeconomica. Tali paesi saranno pi restii a intervenire perch hanno meno interessi in questepolitiche- incentivo a non rispettare gli accordi: ci saranno sempre paesi incentivati a non rispettare gliaccordi, attendendo che gli altri si attivino prima di agire.

    Nx = X (y*+; - )IM (y+; +) = E P P*

    Se il tasso di cambio si deprezza i beni nazionali valgono meno intermini di beni stranieri. Di conseguenza si verificano 3 effetti:1. le esportazioni aumentano perch i beni nazionali sono piconvenienti rispetto ai beni esteri.2. le importazioni calano per lo stesso motivo3. se diminuisce IM/ sar maggiore perch diminuisce ildenominatore

    Marshall e Lerner hanno dimostrato che il 3 effetto sempreminore degli altri due. Quindi

    Se diminuisce Z aumenta perch Nx aumenta. undeprezzamento reale ha un effetto identico allaumento delladomanda estera.

    Considerazioni dinamiche sulla condizione di Marshall-LernerUn deprezzamento reale comporta che i beni nazionali valgono relativamente meno rispetto aibeni importati e viceversa. Le dinamiche temporali che portano al verificarsi della condizione diMarshall Lerner si rappresentano nella curva J.

    Analizziamo il caso di un paese non in recessione che vuole

    migliorare il suo saldo commerciale(si trova in disavanzo) senzaattuare una politica fiscale espansiva perch il suo Pil gi allivello naturale (se aumenta cresce linflazione). La soluzione la combinazione tra un decremento di e una riduzione dellaspesa pubblica che neutralizzi leffetto espansivo su Ydellaumento di : il pil resta costante e la situazione conlestero migliora.

    1. si deprezza : la domanda si sposta da Z a Z e Nx si spostaa Nx.

    2. si riduce la spesa pubblica riportando la domanda da Z aZ: si torna al livello di pil ottimale Ye

    3. per vedere il nuovo saldo commerciale si confrontalascissa di Ye con la nuova retta delle esportazione netteNx: i conti con lestero sono effettivamente migliorati.

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Considerazioni:Prendiamo in esame Grecia e Germania.Risparmio della Grecia -10 = 0 + 3040Risparmio della Germania 50 = 10 + 0 + 40Non possiamo chiedere alla grecia di migliorare la sua posizione debitoria nei confronti del restodel mondo senza peggiorare la posizione creditoria della Germania. Si potrebbe chiedere allaGermania di importar di pi dalla Grecia. Alcuni obiettano che la grecia a dover diventare pi

    competitiva, non la germania a doversi muovere: ma diventare pi competitivi non immediatooccorrono riforme strutturali, tempo e risorse.Osserviamo anche una concezione profondamente limitata che categorizza i creditori comebuoni e i debitori come cattivi: in realt son due faccie della stessa medaglia.

    LMM/P = Y*L(i) non cambiaIS Y= C(Y-t) + I (Y+; i - ) + G + X (Y*+; - )[ IM (Y+; + ) / ]

    Nx (Y*+ ; Y-;

    -

    )

    dipende negativamente da per lacondizione di Marshall Lerner: se sale Nx diminuisce eviceversa.

    Ipotesi semplificatrice: ipotizziamo P e P* costanti nel tempo, quindi varia se varia E = E Nx (Y*+ ; Y+; E-)

    Per capirlo applichiamo la parit scoperta dei tassi di interesse

    Parit scoperta dei tassi di interesse

    Supponiamo in questo momento i* aumenti, il rendimento dei titoli stranieri maggiore. Nella pratica questo

    squilibrio generer 3 operazioni sul mercato. Le conseguenze di tali operazioni ripristineranno la paritscoperta dei tassi di interesse. Precisamente avviene che:1. coloro che hanno titoli nazionali li venderanno.

    Conseguenze: i sale perch lofferta aumenta quindi Pt scende2. Acquisteranno valuta straniera vendendo valuta nazionale per poter acquistare i titoli stranieri

    Conseguenze: E si deprezza perch aumenta la domanda di valuta straniera, quindi il suo prezzorelativo; gli varranno meno in termini di valuta straniera

    3. Acquisteranno i titoli stranieriConseguenze: se la domanda di titoli sale, Pt sale quindi i* diminuisce

    Supponiamo ora aumenti E, conviene di pi acquistare titoli americani perch con la stessa somma di possoacquistare pi $ quindi pi titoli americani. Nella pratica questo squilibrio generer 3 operazioni sul mercato.Le conseguenze di tali operazioni ripristineranno la parit scoperta dei tassi di interesse. Precisamente avvieneche:

    1. coloro che hanno titoli nazionali li venderanno.Conseguenze: i sale perch lofferta aumenta quindi Pt scende

    Investimenti:

    degliimprenditoridel settore

    privato

    Bilancio pubblico:

    se G> T lo stato siindebita per

    ottenere le risorsenecessarie

    Bilancia commerciale:

    se X > IM/ il paese ha unaposizione creditoria nei confronti

    del resto del mondo

    Cosa finanzia il

    risparmio?

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Macroeconomia P-Z 2011/2012riassunto appuntihttp://www.sharenotes.it

    E = Ee

    i = i*

    2. Acquisteranno valuta straniera vendendo valuta nazionale per poter acquistare i titoli stranieriConseguenze: E si deprezza perch aumenta la domanda di valuta straniera, quindi il suo prezzorelativo; gli varranno meno in termini di valuta straniera

    3. Acquisteranno i titoli stranieriConseguenze: se la domanda di titoli sale, Pt sale quindi i* diminuisce

    Supponiamo ora aumenti Ee, il tasso di cambio atteso al tempo t+1. Sul mercato accade che:1. coloro che hanno titoli esteri li venderanno per acquistare titoli italiani

    Conseguenze: i* sale perch lofferta aumenta quindi Pt scende2. Acquisteranno valuta italiana vendendo valuta estera

    Conseguenze: E si apprezza3. Acquisteranno i titoli italiani

    Conseguenze: se la domanda di titoli sale, Pt sale quindi i diminuisce

    Notiamo una relazione crescente tra i e E: se i aumenta i miei titoli diventano pi appettibili.

    Di conseguenza aumenta la domanda di valuta nazionale,perch i detentori di titoli stranieri desideranno detenere titoli

    italiani e necessitano di valuta italiana per comprar i titoli.Quindi leuro si apprezza e E sale.

    Se E =E e allora (1+i) = (1+i*) quindi i=i*, i tassi coincidono.

    Supponiamo che i* e Ee siano due costanti. Vale lo stesso ragionamento di prima: un aumento di Eprovoca un aumento di domanda di titoli esteri ; per acquistarli si vendono titoli nazionali quindi iaumenta(1). Per acquistar titoli esteri dovremmo acquistare valuta estera quindi E diminuir (2).

    Nx dipende negativamente da E perch un apprezzamento di valuta determina una diminuizionedelle esportazioni e un aumento delle importazioni, dato che i beni esteri sono relativamente piconvenienti dei beni italiani. E e i sono legati da una relazione diretta: se i aumenta E aumenta: ciprovoca una diminuizione di Nx.

    Quindi possiamo dire cheIS

    Un incremento di i porta un incremento di E,quindi

    Possiamo ora disegnare il grafico

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    Is si sposta verso destra: a parit di i Ye sarpi elevato perch aumentata ladomanda globale Z quindi il reddito diequilibrio Y. Di conseguenza aumentaanche ie perch la domanda di moneta,che dipende positivamente da Y aumentata: un aumento del tasso diinteresse riequilibra il mercato. Nelconcreto accade che i cittadini chedesiderano detenere pi moneta vendonoi loro titoli. Un aumento dellofferta di titoli

    causa una diminuizione di Pt quindi unaumento di i.

    Lm si sposta verso lalto: a parit di Y corrisponder un maggiore tasso di interesse. La bancacentrale riduce lofferta di moneta venendo titoli. Lofferta di titoli sale, Pt scende e i au menta.

    Ye diminuisce perch diminuiscono gli investimenti, che dipendono negativamente dal tasso diinteresse. In economia aperta la diminuizione amplificata dal fatto che laumento di i causa unadiminuizione di Nx perch E si apprezza quindi le importazioni aumentano e le esportazioni

    Il tasso di cambio nominale aumenta perch idequilibrio aumentato.Il tasso di cambio nominale aumenta perch idequilibrio aumentato.

    Cosa succede a Is i consumi aumentano. Nonpossiamo stabilire landamento di I. G aumenta. Nxdiminuisce perch dipende negativamente da Y(che aumenta) e da i (aumenta) (aumenta E, unapprezzamento determina un calo di X e unaumento di Im)

  • 7/30/2019 Macroeconomia - riassunti completi

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    diminuiscono (marshall- lerner). Precisamente Nx subisce due effetti opposti: oltre allaumento di Eche produce gli effetti sopra elencati, bisogna considerare la diminuizione di Y che causa unadiminiuzione delle Importazioni. Tuttavia questo secondo effetto sicuramente minore delleffettoche ha lincremento di E sulle esportazioni Nx peggiora.

    Fino ad ora abbiamo considerato lipotesi di un tasso di cambio puapprezzarsi e deprezzarsi liberamente per effetto delle forze di mercato.Nel concreto le Banche Centrali di ogni paese non sono intenzionate a lasciare E libero di oscillare:limitano le sue oscillazioni a una banda di valori o lo mantengono fisso. Questo perch un tasso dicambio eccessivamente flessibile causa incertezza. Un apprezzamento improvviso mette gliesportatori in un improvvisa situazione di svantaggio determinata non da ragioni strutturali ma daforze di mercato che li rendono meno competitivi. Viceversa un deprezzamento causerebbe unrincaro sensibile dei beni importati peggiorando la situazione economica nazionale.

    La BCE si impegna affinch E non fluttui eccessivamente.La Banca Centrale si impegna a mantenere E fisso se desidera dimostrare di essere forte ecredibile, eliminando il rischio di cambio.

    Nota terminologica:i tassi di cambio flessibili si apprezzano/deprezzanoi tassi di cambio fissi si rivalutano/svalutano

    Consideriamo la parit scoperta dei tassi di interesse.

    1 * (1+i) =(1 + i*) Eto

    Eet+1

    Molte volte in economia basta un aspettativa diffusa per far si cheLoggetto di tale aspettativa si concretizzi nel futuro

    Nel modello ISLM aggiungiamo lequazione i = i* . Tale equazione vincola il tasso di interesse auna variabile proveniente dallestero.

    E costante Eto = Eet+1

    lobiettivo raggiungibile solose la banca centrale lo vuole e

    se tutti gli operatori siconvincono che ci sia possibilee si aspettano che il tasso dicambio al tempo t+1 sia pari altasso di cambio al tempo t

    Lequilibrio si verifica nel punto E dove le 3 equazioni siincontrano

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    La banca centrale per ridurre lofferta di moneta deve vendere titoli. Questa operazione menoimmediata rispetto a una manovra di politica monetaria espansiva: infatti mentre per la secondamanovra basta stampare nuova moneta, per vendere titoli occorre averli.

    Il governo decide di aumentare la spesa pubblica: IS sisposta a destra individuando un nuovo punto dequilibriocon Ye pi elevato e un tasso i pi elevato di i = i*. Dato che un aumento di i determina un apprezzamentodella valuta nazionale, occorre che la banca centraleneutralizzi laumento di i riportandolo pari a i*. Per far

    questo deve aumentare lofferta di moneta (dato che iaumenta perch i cittadini vogliono pi moneta malofferta resta invariata). Infatti i aumenta per lincrementodi domanda di moneta. Se anche lofferta di monetaaumenta di pari passo, il tasso i resta invariato.

    Per mantenere E costante occorre che allaumento di

    G corrisponda un aumento dellofferta di moneta tale damantenere inalterato il tasso di interesse

    Il governo decide di aumentare le tasse: IS si sposta asinistra individuando un nuovo punto dequilibrio con Yeminore e un tasso i pi basso di i = i*. Dato che una diminuizione di i determina undeprezzamento della valuta nazionale, occorre che labanca centrale neutralizzi la diminuizione di i riportandolopari a i*. Per far questo deve diminuire lofferta di moneta(dato che i diminuisce perch i cittadini vogliono menomoneta ma lofferta resta invariata). Infatti i diminuisceper la diminuizione di domanda di moneta. Se anchelofferta di moneta diminuisce di pari passo, il tasso i restainvariato. La politica monetaria restrittiva per peggiorerleffetto recessivo su Ye (diminuisce di pi).

    Per mantenere E costante occorre che allaumento diT

    corris onda una diminuizionedellofferta di moneta tale

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    u = = n totali di disoccupati (U)forza lavoro (L)

    occopati (N) + disoccupati (U)

    I salari non sono determinati dal libero incontro tra domanda e offerta ma da contrattazione tralavoratori. Coesistono diversi tipi di contrattazione che concorrono a formare il salario

    Contrattazione aziendale: datore di lavoro e dipendenti si accordano sulle retribuzioni Contrattazione settoriale: le imprese operanti in un certo settore si accordano coi sindacati

    prevalenti in quel settore stabilendo i salari per i dipendendenti del settore (contrattonazionale)

    Contrattazione nazionale: fissa le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti di ogni settore.Esiste sempre associata alle altre due contrattazioni

    Altri tipi di contrattazione sonoo Prendere o lasciare: il datore di lavoro decide tutto senza contrattazione. Il lavoratore pu

    accettare le condizioni o rinunciare allimpiego. Si adotta permanodopera pocoqualificata

    o Contrattazione individuale: il datore di lavoro contratta singolarmente con lavoreconcedendo lui condizioni pattuite. Si adotta per manodopera altamente qualificata.

    Qualunque sia la combinazione di queste contrattazioni osserviamo due realt empiriche1)

    Il salario di riserva un salario talmente esiguo che per il lavoratore, nella scelta tra lavoraree tempo libero, trae la stessa utilit di entrambe le attivit. Per convincere il lavoratore alavorare basterebbe offrirgli un salario leggermente superiore: invece tale margine spessopi ampio per i seguenti motivi;

    LInfluenza del potere negoziale del lavoratore: esso tanto pi elevato quanto pi costoso per il datore di lavoro licenziare/fare a meno di un determinatolavoratore (liquidazione + trovare un nuovo lavoratore idoneo). Il sovrappi serve aconvincere il lavoratore a restare in azienda

    Teoria dei salari defficenza: pi elevato il salario maggiore sar la produttivit (ilsalario pi elevato incentiva a produrre di pi)

    2) Periodo di recessione meno potere

    contrattuale per i lavoratori, maggiore facilit a rimpiazzare i lavoratori che se nevanno dopo una contrattazione sfumata i lavoratori sono meno aggressivi

    Periodo di espansione pi potere contrattuale

    per i lavoratori, minore facilit a rimpiazzare i lavoratori che se ne vanno dopo unacontrattazione sfumata i lavoratori sono pi aggressivi

    tanto sono elevati i prezzi attesi tanto pi saranno elevati i salari nominali. Tanto pi siaspettano un aumento di prezzi tanto maggiore sar il salario nominale da loro domandato. Datoche si decide ora per il futuro, tale previsione pu essere sbagliata per difetto (si sono previsti Peminori dei prezzi effettivi) o per eccesso (si sono previsti Pe maggiori dei prezzi effettivi)

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    relazione inversa tra tasso di disoccupazione e salari (v. Sopra)

    sono tutte quelle variabili da cui dipende positivamente il salario. E una categoriaeterogenea. Esempi:

    sussidio di disoccupazione:tanto pi sono elevati, tanto pi i lavoratorisaranno aggressivi nelle contrattazioni.salario minimo garantito:retribuzione minima fissata per legge. Tanto elevata tanto pi saranno elevati i salari. Evita lo sfruttamento del lavoratorema incentiva il sommerso. In Italia non c.

    W/P

    u

    Ipotizziamo che La produzione sia espressa dalla funzione Y = a * N(operatori che lavorano nellimpresa) e

    che il coefficente a sia uguale a 1. Sappiamo da microeconomia che in concorrenza perfetta il prezzo uguale al

    costo marginale. Data la nostra funzione di produzione sar pari al costo marginaledel lavoro (unico costo di produzione considerato). Sappiamo anche che inconcorrenza perfetta il salario pari alla produttivit marginale del lavoro

    Quindi W= P

    Nella realt non si verifica mai la situazione di concorrenza perfetta, le impreseconseguono sempre un profitto unitario datto mark up (). Il prezzo fissato sempremaggiore del costo marginale di questo margine di profitto

    Quindi

    W/P

    W/P

    u

    ws

    Ipotizziamo che Pe = P, non ci sono errori di previsione

    Salario reale W/P = f (u; z)

    ws

    determina il salario dequilibrio

    tasso di disoccupazione naturale il tasso didisoccupazione di medio periodo, quando non ci sono errori diprevisione perch vale lipotesi P = Pe

    PS

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    Abbiamo un sistema a due equazioni e due incognite

    WSW/P = f (u; z)WPW/P = 1/(1+)

    W/P

    W/P

    u u u

    W/P

    W/P

    W/P

    u u u

    mettendo insieme le due equazioni ottengo che1/(1+) = F(u; z) trovo Un, il tasso di disoccupazione di medio periodo.

    Partendo da qui posso definire Ym, il reddito dequilibrio di medio periodo, assumendo comeesatte le previsioni sui prezzi attesi e la sua relazione con Un.

    Dato che Un = 1 (N(occupati)/L (forza lavoro)) e la funzione di produzione da noi considerata N = Ypossiamo dire che

    relazione inversa tra Y e tasso di disoccupazione u

    E

    E

    EE

    Ws

    ws

    Supponiamo aumentino i sussidi di disoccupazione: cidetermina uno spostamento di WS.Osserviamo che in E il salario lo stesso ma il tasso didisoccupazione u pi elevato.Il salario infatti univocamente stabilito dal price setting, dagliimprenditori che stabiliscono il loro prezzo di vendita P,considerando salario nominale e mark up. I lavoratori sono pi

    aggressivi nella contrattazione forti del maggiore sussidio didisoccupazione su cui possono contare se laccordo sfumasse.Tuttavia il salario dato: solo un aumento del tasso didisoccupazione annulla leffetto dellincremento di zconvincendo i lavoratori ad accettare il salario W/P dato

    PS

    PS

    ws

    PS

    Laumento del markup spesso causato da una normativaantitrust meno restrittiva che permette alle imprese diaccordarsi su un margine maggiore di guadagno a parit di

    costi.Conseguenza diretta di questa variazione una diminuizionedel salario reale: il salario nominale W lo stesso, ma laumentodel prezzi (denominatore P) riduce il potere dacquistoespresso nel salario reale W/P.I lavoratori non saranno disposti ad accettare questocambiamento, a meno che il tasso di disoccupazione nonaumenti, causando una riduzione del loro potere contrattuale.Un aumento del tasso di disoccupazione quindi riequilibra ilmercato

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    Da un interpretazione delle vicende economiche sia nel breve che nel lungo termine

    P = Pe (1+ ) f(u; z) (sistema tra equazione dei salari WS e equazione dei prezzi PS)

    pAS

    Y = output

    Considerazioni: Pi elevato il Pil pi i prezzi saranno elevati:

    pi grande Y minore u. Minore u maggiore saranno i salari nominali w, e quindi i prezzi Pi elevato Pe pi elevato P:

    tanto pi elevato il prezzo atteso, tanto pi saranno elevati i salari fissati. Dato che P =W(1+ ) maggiori saranno i salari maggiori saranno i prezzi. A volte in economia basta cheun aspettativa sia condivisa perch questa si realizzi, anche se le convinzioni alla base diquestultima son sbagliate

    Quando P = Pesi individua un particolare punto sullAS

    pAS

    AP= Pe

    YN Y = output

    Ricaviamo la relazione tra P e Y considerando larelazione tra u e Y: u= 1Y/L

    pi grande Y minore u. Minore u maggioresaranno i salari nominali w, e quindi i prezzi

    P = Pele previsioni sono corrette. lipotesi usata

    nellanalisi di medio periodo per individuare il tassonaturale di disoccupazione. In tale punto Y = YN

    A Tutti i prezzi superiori a Pe corrisponder un redditoY maggiore di YN.. Quando sottovaluto i prezzi,ottengo un output superiore a quello naturale dimedio periodo.

    Quando P< Pe Y < YN

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    ASp

    AS

    YN Y = output

    Usiamo IS-LM per la costruzione

    i

    P Y = output

    Y = output

    Y funzione di M/P; G; Tsistema is-lm con p e Y come incognite

    EE

    E

    Pe= P

    Pe = PLaumento delle aspettative sui prezzi determina unaumento dei prezzi P. A parit di ascissa, quando Pe

    pi elevato anche P pi elevato.

    Se le previsioni sui prezzi ipotizzano un Pe tale chePe > Pe si fisser un salario pi elevato, quindi i prezzisaranno effettivamente pi elevati.

    Osseriviamo che la relazione Pe= P YN vale perqualsuasi valore Pe= P. Non importa che Pe= P =10 oPe= P = 50, individuer sempre lo stesso reddito YN e lostesso tasso di disoccupazione uN.

    A

    B

    LMM/P = Y * L(i)

    Ipotizziamounaumentodi Pha lo stesso effetto di

    una riduzionedi M sullofferta di moneta realeLM si sposta e diventa LM

    Ipotizziamo una riduzione di Pha lo stesso effetto di

    un aumento di M sullofferta di moneta realeLM si sposta e diventa LM

    LM

    LM

    LM

    IS

    AD

    AD Domanda aggregataEvidenzia la relazione inversa tra prezzo e produzione:

    Se i prezzi aumentano, i aumenta: cidisincentiva gli Investimenti I, quindi Y sarminore

    Se i prezzi diminuiscono i diminuisce: ciincentiva I quindi Y sar maggiore

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    i

    P Y = output

    Y = output

    i

    P Y = output

    Y = output

    E

    E

    AD

    E

    E

    Laumento di G causa uno spostamento di AD.

    G aumenta IS si sposta: cambia il redditodequilibrio. AD si sposta, per ogni valore di reddito laproduzione maggiore

    LM

    IS

    AD

    Y Y

    IS

    E

    E

    AD

    E

    E

    Laumento di M causa uno spostamento di AD.

    M aumenta i si riduce e cambia il redditodequilibrio.

    AD si sposta, per ogni valore di reddito la produzione maggiore

    LM

    LM

    IS

    AD

    Y Y

    IS

    TUTTE LE POLITICHE CHE INCREMENTANO IL REDDITO YDETERMINANO UNO SPOSTAMENTO DI AD VERSO

    DESTRA

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    pAS

    PA A

    Pe = P

    YN YA Y = output

    Nel punto A gli operatori che intervengono nelle contrattazioni salariali hanno sbagliato leprevisioni per difetto ipotizzando dei prezzi attesi minori dei prezzi che sono effettivamente verificati.Preso atto dellerrore, riformuleranno le previsioni perlanno dopo con un Pe maggiore.Dato che Pe(1+) f( 1- Y/L; z) se Pe aumenta (diventa Pe)AS si sposta verso lalto(da AS a AS)

    pAS

    Pe = P

    PBPA A

    YN YA Y = output

    N.B. la distinzione tra breve e medio periodo non strettamente temporale. Il medio periodo taleperch si sono verificati i necessari aggiustamenti che annullano gli errori di previsione del breveperiodo. Si arriva alla previsione corretta per tentativi, e per fare ci ci vuole tempo.

    questo errore di valutazione porta come effetto collaterale di un livello di produzione superiore aquello naturale per due dinamiche che influenzano rispettivamente il lato della domanda (2) e illato dellofferta (1). Lerrore porta a fissare un salario minore rispetto a quanto sarebbe stato esatto:

    1) Gli imprenditori hanno meno costi perch i salari son pi bassi, quindi possono incrementarela produzione

    2) I lavoratori prendono decisioni di consumo errate, consumano di pi rispetto a quantoconsumerebbero se avessero indovinato le previsioni: la domanda pi alta.

    E

    AS

    A = punto di equilibrio di BREVE periodo.PA Pe, PA > Pe, il prezzo superiore al prezzo atteso,infatti YA > YN.

    Il punto A equlibrio solo di breve periodo perchnel medio periodo Pe = P.AD

    AD

    AS

    N.B. P = Pequando AS incontra YN

    Anche in AS PB ancora maggiore delleaspettative Pe elaborate dagli operatori.

    Gli operatori correggeranno ancora le loro

    previsioni al rialzo fino a incontrare il punto in cuiP = Pe: dopo pi o meno numerosi aggiustamenti siraggiunge lequilibrio di medio periodo in cuiP = Pe

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    p

    ASPe = P

    PA A

    YA YN Y = output

    Nel punto A gli operatori che intervengono nelle contrattazioni salariali hanno sbagliato leprevisioni per difetto ipotizzando dei prezzi attesi superiori dei prezzi che sono effettivamenteverificati. Preso atto dellerrore, riformuleranno le previsioniper lanno dopo con un Pe minore.Dato che AS = Pe(1 + ) f(u ; z) se Pe aumenta (diventa Pe)AS si sposta verso il basso (da AS a AS)

    Pe = P AS

    PAPB

    PA

    YA YN Y = output

    Nel punto A gli operatori che intervengono nelle contrattazioni salariali hanno sbagliato leprevisioni per difetto ipotizzando dei prezzi attesi minori dei prezzi che sono effettivamente verificati.Preso atto dellerrore, riformuleranno le previsioni per lanno dopo con un Pe maggiore.Dato che AS = Pe(1 + ) f(u ; z) se Pe aumenta (diventa Pe)AS si sposta verso lalto (da AS a AS)

    E

    AS

    AD

    AD

    AS

    N.B. P = Pequando AS incontra YN

    Anche in AS PB ancora minore delle aspettativePe elaborate dagli operatori.

    Gli operatori correggeranno ancora le loroprevisioni al ribasso fino a incontrare il punto in cui

    P = Pe: dopo pi o meno numerosi aggiustamenti siraggiunge lequilibrio di medio periodo in cuiP = Pe.

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    p

    AS

    PA Pe = P E

    YA = YN Y = output

    Preso atto dellerrore, riformuleranno le previsioni per lanno dopo con un Pe maggiore.Dato che AS = Pe(1 + ) f(u ; z) se Pe aumenta (diventa Pe)AS si sposta verso lalto (da AS a AS).Gli operatori correggeranno ancora le loro previsioni al rialzo fino a incontrare il punto in cuiP = Pe. La AS si sposter lungo AD fino a incontrare YN

    il punto E ha lo stesso reddito di equilibrio ma un prezzo dequilibrio pi elevato: si parla di riferendosi al fatto che laumento di offerta di

    moneta non determina un incremento di reddito di medio periodo

    Questo il motivo per cui non basta aumentare lofferta di moneta per uscire dalla recessione : nelmedio termine tale aumento si tradurr solo in un amento del livello dei prezzi, ma Y N non varier.

    Ci sono due diverse posizioni teoriche al riguardo: I keinesiani pongono laccento sul fatto che c stato un aumento di Y per qualche anno,

    per il tempo che gli aggiustamenti facciano il loro corso I monetaristi si focalizzano sul fatto che alla fine siamo tornati al livello di produzione iniziale

    ma con prezzi pi elevati.Le valutazioni sulla convenienza o meno di questa manovra devono tenere conto della durata delbreve periodo: pi dura il breve periodo, per pi tempo beneficier dellaumento del pil dovutoagli errori di previsione.

    E

    AD

    A

    AS

    AD

    ASun aumento inaspettato della domanda di

    moneta determina una riduzione di i: da ciconsegue un aumento degli investimenti e quindidi produzione. AD si sposta verso destra.

    Nel nuovo punto dequilibrio A PA > Pe. I prezzi sonoaumentati perch la produzione aumentata, uscende quindi aumenta il potere contrattuale deilavoratori i salari aumentano e i prezzi sono diconseguenza pi elevati. Siccome laumento stato improvviso le aspettative erano sbagliate.

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    Considerando anche il modello is-lm

    P

    i

    ib

    Considerando anche il modello is-lm

    P

    i

    ib

    YM

    Osserviamo che nel medio periodo Y = YM e che il livello dei prezzi si abbassato sostanzialmente

    La LM si abbassata fino ad incontrare IS nel punto YM

    Nel punto E La produzione non cambia Il livello dei prezzi diminuisce Il tasso di interesse diminuisce Gli investimenti aumentano perch dipendono negativamente dal tasso di interesse

    Dato che YE = YE laumento degli investimenti identico in valore assoluto alla riduzione di G

    E vero che nel medioperiodo, gli investimenti sono aumentati di quanto

    E

    E

    B

    2

    B

    B

    B

    2

    2

    1

    E1

    E

    AD

    AS

    AS

    AD

    IS

    LM

    LM

    1) aumenta lofferta di moneta:si spostano AD Y = (M/P; G; T)e LMM/P = Y* L(i)osserviamo che ib minore di ie: tale riduzione minore

    rispetto a quella osservata nelle nostre ipotesi perchlaumento dei prezzi neutralizza parte delleffettodellaumento di M e si sposta di meno

    2) aumentano i prezzi attesi per lanno successivo si spostano AS = Pe(1+) f( 1- Y/L; z) aumrntano i

    prezzi perch aumentano i salarie LMM/P = Y* L(i) perch lincremento

    di prezzo riduce lofferta reale dimoneta.

    Si torna in equilibrio quando LM torna a posto

    B

    2

    1

    E1

    E

    AD

    AS

    AS

    AD

    IS

    LM

    LM

    1) si riduce G:si spostano AD Y = (M/P; G; T)e IS Y = C + I + Gmeno produzione: la spesa pubblica una delle

    componenti della domanda aggregata prezzi pi bassi: la riduzione del Pil determina un

    aumento del tasso di disoccupazione, quindi una

    riduzione del salario e di conseguenza dei prezzi.Noto che Pe > PB

    2) i prezzi attesi per lanno successivo verrannocorretti al ribassosi spostano AS = Pe(1+) f( 1- Y/L; z) diminuiscono i

    prezzi perch diminuiscono i salarie LMM/P = Y* L(i) perch la riduzione

    dei prezzi aumenta lofferta reale dimoneta.

    IS