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Magazine per il Destination Marketing in Alto Adige SETTEMBRE / OTTOBRE 2010 03 In caso di mancato recapito restituire al CPO di Bolzano - Poste Italiane S.P.A. – Spedizione in A.B. – 70% NE/BZ, Tassa Pagata/Taxe Perçue NUOVE LINGUE SOTTOCASA L’Alto Adige diventa sempre più internazionale

M03 italiano

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Edizione settembre/ottobre 2010

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Magazine per il Destination Marketing in Alto AdigeSET TEMBRE  /  OT TOBRE   20 1003

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NUOVE LINGUE SOTTOCASAL’Alto Adige diventa sempre più internazionale

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560.000visitatori dell'Alto Adige nel 2009 non parlavano né italiano né tedesco

» parial10%delnumerocomplessivodegliarrivinel2009; nel1999gliospitiinquestasituazioneerano210.000

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Alla ricerca di nuovi clientiAlto Adige Marketing è attualmente attivo su nove mercati europei, per cercare di invogliare svizzeri, austriaci, britannici, olandesi, belgi, cechi e polacchi – ma so-prattutto germanici e italiani – a venire in Alto Adige. Nel 2009 hanno trascorso le vacanze nella nostra provincia 2,36 milioni di tedeschi e 2,16 milioni di italiani. Per mantenere e migliorare questi risultati sui nostri mercati principali, è necessa-rio rivolgersi, oltre agli ospiti abituali, anche a nuove fasce di clientela. Riguardo a questi nuovi vacanzieri, ciò che conta non è tanto conoscere nei dettagli il loro profilo, ma piuttosto sapere quali sono le loro preferenze ed esigenze. Anche perché è difficile prevedere se in futuro l'Alto Adige sarà soprattutto meta di vacan-za di singles tra i 30 e i 40 anni piuttosto che di famiglie con figli. Conosciamo con certezza, però, gli argomenti che possiamo utilizzare per attirare nuovi ospiti tede-schi e italiani. Al nord fa sempre più presa il tema cultura, nel senso ampio del termine: il contatto con lo stile di vita ed il gusto altoatesini nonché la possibilità, anche in vacanza, di arricchirsi culturalmente e di instaurare uno stretto rapporto con la regione. Con gli italiani invece l'argomento chiave è la natura. Questo non significa che i turisti che arrivano da sud debbano scoprire solo adesso le monta-gne e il paesaggio, ma che finora lo hanno fatto in maniera piuttosto passiva, men-tre i nuovi ospiti sono destinati ad associare l'Alto Adige ad una vacanza attiva e sportiva, come peraltro già fanno i vacanzieri invernali. Questa edizione di M ana-lizza il mutamento dei Paesi di provenienza e spiega quali sono le caratteristiche dei singoli ospiti nei vecchi e nuovi mercati.

s o m m a r i o

4 Mailbox 5 Metro Rothoblaas 6 Monitor Nuovelinguesottocasa15 Mosaico Nell'occhiodeimedia16 Menti Ilperfezionista18 Marketing EffettoGermania21 Movimento Riconversioneriuscita22 Mercato

Greti Ladurner, DirezioneManagementdiMercatoinSMG

Meditazioni

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 3

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IMS 2010International Mountain Summit®

Uno straordinario incontro al vertice. Dal 30 ottobre al 7 novembre 2010 si svolgerà a Bressanone il secondo congresso inter-nazionale sul tema Alpinismo, Sport & Ou-tdoor, con personaggi del calibro di Steve House, Jerry Moffatt e Reinhold Messner. Il programma dell'IMS garantisce una set-timana di interessanti congressi, conferenze e dibattiti, nonché un programma di attività ed una fiera dell'outdoor. Tra i momenti clou figura un summit tutto al femmini-le: tre delle quattro donne che stan-no “gareggiando” per conquistare i 14 Ottomila saranno ospiti dell'IMS. Oh Eun Sun (Corea), Nives Meroi (Italia) e Edurne Pasaban (Spagna) hanno confermato la loro presenza e parteciperanno il 6 no-vembre al convegno “Le donne e la montagna”. L'IMS si ripropone di svilup-pare il tema “Montagna” in tutte le sue sfaccettature: la montagna non è solo af-fascinante, ma sinonimo di ambiente vi-tale, sfida personale e miracolo della na-tura. L'Alto Adige è fortemente caratteriz-zato dalle montagne, e gli organizzatori dell'IMS ritengono che Bressanone, in quanto porta delle Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità, sia il luogo ideale per questa particolare manifestazione. Oltre alle discussioni comunque, dicono gli organizzatori, ci sarà spazio anche per il divertimento. www.ims.bz

GASTRONOMIA CONTADINALe tradizionali osterie altoatesine

Il gusto a portata di mano: è uscita la gui-da gastronomica contadina “Masi con gu-sto” 2010/11. La pubblicazione segnala i

manzo, che l'autore sta completando nella villa aziendale messagli a disposizione dalla ditta Moessmer di Brunico e trasfor-mata per l'occasione in laboratorio di scrittura. Anche il Museion di Bolzano ce-lebrerà lo scrittore altoatesino, il 18 no-vembre in occasione di una lettura e di una mostra. www.randlos.bz

MELA... CHE PASSIONEProgetto per l'agricoltura di montagna

Un regalino speciale. Diverse strutture ri-cettive del Burgraviato propongono ai loro ospiti l'acquisto di mele direttamente in albergo. Un cartone con il marchio “Mela... che passione” contiene 2,2 chili di mele altoatesine, e rappresenta un modo originale di ricordare la vacanza. Per ogni chilo di frutta venduta, dieci cen-tesimi saranno destinati al recupero di campi di cereali. La bontà delle mele è ga-rantita dal marchio Mela Alto Adige IGP (Indicazione Geografica Protetta), che at-testa qualità e provenienza. “Turismo e agricoltura si stringono la mano e assieme rafforzano l'economia provinciale. Trami-te questo progetto i frutticultori altoatesi-ni sostengono l'agricoltura di montagna e la produzione di cereali locali, promuo-vendo così la biodiversità in Alto Adige”, sottolinea Maria Sigmund, responsabile dei settori mela e speck all'interno dell'Organizzazione Export Alto Adige (EOS). www.apfelliebe.com

migliori “Buschenschank” e “Hofschank” altoatesini. Sono state selezionate 30 oste-rie, in cui la cordialità del contadino è as-sociata all'offerta di cibi e bevande tradi-zionali. Il manuale è il compagno di viag-gio ideale per una vacanza in Alto Adige, e fornisce anche interessanti informazioni sul mondo rurale. “Le osterie consigliate nella guida sono state scelte dall'Unione agricoltori e coltivatori diretti dell'Alto

Adige, dopo essere sta-te sottoposte a rigidi controlli di qualità. I criteri di valutazione sono l'atmosfera con-tadina, una buona struttura e la presenza nel menu di piatti tipi-ci. Un'attenzione parti-colare viene data a chi propone prodotti del proprio maso”, ci tiene a sottolineare Hans J.

Kienzl, responsabile marketing del grup-po di offerta “Gallo Rosso”. La gran parte dei prodotti che arrivano sulle tavole delle osterie contadine, infatti, proviene dal maso stesso. www.gallorosso.it

GIORNATE LETTERARIEI grandi letterati si incontrano a Brunico

In onore di Joseph Zoderer. Il prossimo 25 novembre lo scrittore altoatesino compirà gli anni ed a festeggiarlo, nell'ambito delle Giornate della letteratura, ci saranno lette-rati, amici e conoscenti. Tra il 25 ed il 28 novembre diversi autori di fama saranno a Brunico, e la città della Rienza diventerà luogo d'incontro e di confronto per autori di diverse lingue e culture, compresi alcu-ni esponenti altoatesini. Il momento clou sarà rappresentato dalla lettura, da parte dello stesso Zoderer, del suo nuovo ro-

Mele che fanno bene: il progetto "Mela... che passione" sostiene la coltivazione dei cereali

L'élite della montagna a Bressanone: anche nel 2010 l'IMS prevede interessanti dibattiti

(jm)

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Mailbox

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daleancorapiùfunzionale,rafforzandolospiritodigruppodell’impresa.Lacostruzioneinlegno,modernaeinnovativa,ospitasu5.000m²disuperficie80postidilavoro,un’areaperlaformazio-needunmagazzinocon6.800bancali.L’elementoprincipaleim-piegatoèdigranlungaillegno,anchecomeriferimentoall’attivitàdell’azienda.Sullafacciataestrisaltanoillogoaziendaleeunastrut-turaadintarsidivetro,checonferiscegiornoenotteall’edificiounaspettoinconfondibile.www.rothoblaas.it

Rothoblaasèconsiderataunadelleimpreseleader,in12nazionieu-ropee,nelsettoredeisistemidifissaggioedellemacchineperlala-vorazionedellegno.L'ampliamentointenderenderel’edificioazien-

Committente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rothoblaassrl,CortacciaArchitetto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LukasBurgaunerLocalità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CortacciaCubatura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .60.000m³Ampliamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . luglio2010

Opera:RothoblaasL A S C H E D A

SET TEMBRE , OTTOBRE 20 10 | M 5

Metro

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R epu bblic a Cec a

Arrivi> circa50.000[ ]Permanenza> 4,7notti[ ]Mesipreferiti> Mar| Feb| GenSistemazionipreferite(inverno)> Alberghia3stelle|Residence |Alberghia2stelleSpesa> 131euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza> vannopazziperloscieprediligonoigrandicomprensorisciisticiSegniparticolari> preferisconoglialberghiviciniallepiste,amanolenovitàelostile;pericechièin-concepibilenoleggiarel'attrezzaturadasci,poichél'acquistanosenzabadareaspese

confronto con il 2006 [ ]increscita[ ]stabile[ ]incalo|* datiAstat2007/08

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"A dire il vero volevano andare al mare, per la precisione a Murano. Solo che hanno acquistato un biglietto sbagliato e sono sbarcati a Merano”, racconta divertita Brigitte Aukenthaler-Schrott, storica proprietaria dell'Hotel 'Aurora'. Ad ogni modo, nella città termale la famiglia proveniente dal Kuwait si è trovata così bene da tornarci più volte. Certo, gli os-piti della penisola araba rappresentano un'eccezione, ma non sono gli unici ospiti “esotici” a scendere nel Design Hotel situato sul Lungopassirio.

“Negli ultimi 10 anni la nostra clientela – tra l'altro nella scia della tradizione meranese – è diventata sempre più internaziona-le”. E sul libro degli ospiti dell'Hotel 'Aurora', accan-to a tedeschi e italiani, sviz-zeri ed austriaci, figurano sempre più autografi di va-canzieri statunitensi e turi-sti provenienti dall'Europa settentrionale e centrale.“Per il nostro albergo que-ste persone rappresentano un grande arricchimento”,

conferma Brigitte Aukenthaler-Schrott. Ma anche un'ulteriore sfida, verrebbe da pensare ascoltando i vari aneddoti rela-tivi agli ospiti. “Proprio recentemente ci è capitato in casa un gruppo di giappo-nesi che voleva entrare armi e bagagli nella sala da pranzo. Abbiamo avuto il nostro bel daffare per convincerli a de-positare le valige da qualche altra parte”.Da tempo comunque il melting pot »

"LovelygreetingsfromSouthTyrol/AltoAdige!"Laclientelaaltoatesinasifasemprepiùinternazionale.Unapanoramicasuvecchienuovimercati.

NUOVE LINGUE SOTTOCASA

Testo:Maria Cristina De Paoli Illustrazioni: Julia Pfaller

Pol on i a

Arrivi> circa43.000[ ]Permanenza> 6,7notti[ ]Mesipreferiti> Gen |Feb |MarSistemazionipreferite(inverno)> Residence | Alberghia3stelle | AlloggiprivatiSpesa> 141euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza> sci,divertimentodoposciegastronomiatipica;loscidifondohaavutounboomsoprattuttodopoilsuccessoolimpicoaVancouverdellapolaccaJustynaKowalczykSegniparticolari> amanoalloggiarevicinoallepiste,preferisconoilmodernoaltradizionale,sispostanovolentieriingrandigruppidifamiglieoconamici

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 7

Monitor

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turistico dell'Hotel 'Aurora' non è un'ec-cezione, ma lo specchio di una situazio-ne diffusa in tutta la provincia. E se è vero che la parte del leone continuano a farla – con 28 milioni di pernottamenti – tedeschi e italiani, svizzeri e austriaci che insieme costituiscono il 90 per cento della clientela altoatesina, è anche vero che il rimanente 10 per cento arriva da tante parti del mondo: Europa centrale, settentrionale e orientale nonché Usa, Asia e Oceania.

“Abbiamo avuto persino alcuni ospiti australiani, che si sono sobbarcati 24 ore di volo per farsi la settimana bianca”, racconta Natalie Rinna dell'albergo 'La Majun' di La Villa. “E da quando il cam-bio dollaro-euro è diventato più favore-vole, in Val Badia sono aumentati gli sta-tunitensi”.

Sciatori a stelle e strisce

Anche Alexander Bachmayr, dell'Hotel 'Grüner Baum' di Glorenza, conferma quanto detto finora. “Il 90 per cento della nostra clientela arriva da Germania, Sviz-zera e Italia. Ma lavoriamo anche con un tour operator americano e abbiamo pure clienti abituali da oltreoceano”. Bach-mayer descrive questa clientela come “poco problematica”, interessata princi-palmente a escursioni a piedi o in bici ma anche a cultura e paesaggio. E per soddi-sfare la nuova clientela ha realizzato la versione inglese del suo sito. Stessa cosa intende fare con il materiale pubblicita-rio: “Ma la cosa non è sempre semplice, perché l'azienda turistica continua a for-nirci il materiale solo nelle due lingue”.

lizzare campagne pubblicitarie su Inter-net e sulla carta stampata, per l'attività di mailing, per le iniziative di co-marketing e per l'attività di PR nonché per la presen-za nelle fiere”, spiega Engl.

Un dispendio di risorse ben ripaga-to, come attesta uno studio dell'Istituto di demoscopia di Allensbach. Dalle in-terviste effettuate dal centro di ricerca tedesco, infatti, emerge che la perma-nenza dei vacanzieri provenienti da più lontano è generalmente più lunga degli ospiti abituali dell'Alto Adige, che arriva-no da regioni e nazioni vicine. Anche per quanto riguarda il comportamento di spesa, belgi, olandesi, britannici, cechi e polacchi reggono il confronto con ger-manici, austriaci, svizzeri e italiani. Inol-tre, sembra che i turisti dei nuovi merca-ti abbiano la sensazione che l'Alto Adige offra un rapporto qualità-prezzo onesto.

Sarebbe comunque sbagliato, pen-sare che i nuovi turisti abbiano le stesse aspettative da una vacanza in montagna. Polacchi e britannici, ad esempio, ri-chiedono in egual misura piste lunghe e

“Oggigiorno un nostro ospite su dieci non parla né italiano né tedesco”, pun-tualizza Christoph Engl, direttore di SMG. “Con oltre 500.000 pernottamen-ti all'anno gli olandesi hanno raggiun-to una quota di mercato dell'1,9 per cento, e nella classifica per nazioni si trovano subito dopo l'Austria”.

Ma anche belgi, britannici, cechi, francesi e sloveni sono in grado di rag-giungere i 100.000 pernottamenti a te-sta. “E i polacchi, con i loro 43.415 arrivi ed una permanenza media di 6,7 notti, sono già diventati la terza nazione più presente in Alto Adige durante la stagio-ne invernale”.

Una presenza che si fa sempre più “sentire” sulle piste da sci e nelle baite. “In estate, oltre a tedeschi e italiani, ospitiamo anche belgi e danesi, giappo-nesi e americani. In gennaio e febbraio arrivano sempre più slovacchi e cechi, ma soprattutto polacchi”, conferma Ni-cole Müller dell'Apparthotel 'Eden' di Siusi. “Quello che non deve mancare è un collegamento a Internet, in quanto la clientela è formata in gran parte da per-sone di ceto elevato, che per motivi pro-fessionali vogliono essere sempre in rete. A parte questo aspetto, si tratta di ospiti poco problematici”.

SMG, budget di 6,8 milioni

Con un budget di 6,8 milioni di euro, da parecchi anni SMG opera sui mercati principali nonché sulle nuove nazioni di provenienza come Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Polonia. “Questa somma viene investita per rea-

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S v i zz er a

Ankünfte >circa228.000[ ]Permanenza >4,6notti[ ]Mesipreferiti >Lug | Ott | SetSistemazionipreferite >Alberghia4-5stelle | Alberghia3stelle|Alberghia2stelle Spesa >130euro/giornoinestate|161euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza >apprezzanol'ottimoservizioelacor-dialità,cibievinidiqualità,wellness,cultura,folklore,biciSegniparticolari >viaggianospessoconimezzipubbliciedannograndeimportanzaadunbuonsistemaditrasportolocale

Aust r i a

Arrivi> circa241.000[ ]Permanenza> 3,3notti[ ]Mesipreferiti> Set| Ott |LugSistemazionipreferite> Alberghia3stelle | Alberghia4-5stelle |Alberghia2stelleSpesa> 134euro/giornoinestate |144euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza> camminate,starealsoleeinmezzoallanatura,faregite,musica,teatroefestecampestriSegniparticolari:ricercanol'AltoAdigetradizionale,sonoso-prattuttoturistidafinesettimana

"Negli ultimi anni sono aumentati i

clienti russi e francesi ma soprattutto ingle-

si", afferma Guido Demartis, maître del ristorante dell'Hotel

Laurin di Bolzano

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sicure. Allo stesso tempo però, mentre gli uni soggiornano soprattutto in alber-ghi di fascia media e viaggiano in auto, gli altri prediligono comodi collegamen-ti aerei, bel tempo e strutture di alta gamma.

“Negli ultimi anni sono aumentati i clienti russi e francesi ma soprattutto gli inglesi”, afferma Guido Demartis, maître del ristorante dell'Hotel 'Laurin' di Bolzano. “Si tratta di una clientela

estremamente gradevole, che dimostra grande interesse per i prodotti locali”.

Anche tra belgi e olandesi si riscon-trano delle differenze. Per l'Alto Adige il mercato belga è attualmente un osso duro. La situazione potrebbe comunque cambiare in futuro: si ritiene infatti che l'Alto Adige abbia delle buone chances soprattutto nei confronti delle popola-zioni rurali delle Fiandre. Completa-mento diversa è la situazione degli olan-

desi, che da tempo conoscono e ap-prezzano la nostra regione. E mentre normalmente i bel-gi si spostano in auto, con voli low cost o in pullman, e soggiornano in strutture di fascia media, gli olandesi preferiscono viag-giare in camper o roulotte in direzio-ne sud.

“A luglio ospitia-mo parecchi olan-

desi”, afferma Andreas Happacher del 'Caravan Park' di Sesto Pusteria. “Ma ci sono anche spagnoli, danesi, cechi, sve-desi e norvegesi. E di tanto in tanto capi-ta qui anche qualche russo che si è per-so”. Happacher non segnala esigenze o richieste particolari dei nuovi turisti: “Bisogna sempre adattarsi ad ogni tipo di cliente e di situazione”. Ecco allora che, in occasione della finale dei Mon-diali di calcio, ospiti spagnoli e olandesi del 'Caravan Park' si sono trovati fianco a fianco davanti alla tv. “Alla fine gli spa-gnoli erano pazzi di gioia, gli altri un po' meno...”.

L'inverno è più internazionale

Le ultime statistiche dicono che in Alto Adige le presenze invernali sono di gran lunga più internazionali di quelle estive. Tuttavia, con le offerte giuste, si riesce ad attirare nuove fasce di clienti anche tra maggio e settembre. Ecco che, ad esem-pio, il 18 per cento dei polacchi che tra-scorre una vacanza sulla neve si dichiara interessato ad un soggiorno estivo in montagna all'insegna dell'attività. »

Gr a n Br etagna

Ankünfte> circa30.000[ ]Permanenza> 5,4notti[ ]Mesipreferiti> Feb |Lug | GenSistemazionipreferite> Alberghia3stelle | Alberghia4-5stelle | Alberghia2stelleSpesa> 122euro/giornod'estate | 241euro/giornod'inverno*Cosafannoinvacanza> amanol'attivitàall'ariaaperta,iristorantidilussoelebellezzedelterritorioSegniparticolari> viaggianoinaereoeprenotanosulweb,cercanoofferte(anchecostose),pistevicineedunbuontrasportopubblico

SEPTEMBER , OKTOBER 20 10 | M 9

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1 0   M | S E T TEMBRE , OTTOBRE 20 10

Con i britannici la cifra di persone attira-te da una possibile vacanza alpina nei mesi caldi sale al 20 per cento, ma c'è da dire che quando gli inglesi parlano di tra-scorrere l'estate tra le Dolomiti, pensano per lo più a bei panorami, relax e tempo splendido, e decisamente meno a delle ferie attive.

I numeri dicono anche che, tra tutte le aree vacanza della provincia, è soprat-tutto la Val Gardena a riscuotere succes-so sui nuovi e lontani mercati. “Oggigior-no è sicuramente sensato poter fare affi-damento su più pilastri”, afferma Klaus Kier, direttore dell'Hotel 'Adler' di Orti-sei. Anche se nel suo albergo le cose non

vanno proprio come dicono le statisti-che: secondo i dati da lui forniti, lo stori-co albergo di lusso gardenese può conta-re su un ottanta per cento di clienti abi-tuali. “Arrivano soprattutto da Italia e Germania e hanno l'assoluta priorità”. Di conseguenza il numero di altre nazio-nalità è molto basso, ma a quanto pare è l'Adler' ad essere un'eccezione: “Nelle altre strutture i numeri dimostrano chia-ramente un processo di internazionaliz-zazione”, dice Kier.

Ma attenzione: l'evoluzione del turi-smo di casa nostra non può limitarsi ad attirare in Alto Adige, con maggiore o mi-nore impiego di risorse, nuovi ospiti. Ol-

tre ad un vasto processo di management, la crescente internazionalizzazione ri-chiede anche una cultura ed una conser-vazione dei valori adeguate, come sottoli-nea Brigitte Aukenthaler-Schrott: “I no-stri amici del Kuwait si trovano bene in Alto Adige, sebbene l'ambiente non sia sempre corretto: purtroppo a causa della loro provenienza sono già stati oggetto di discriminazioni”. Malgrado le brutte esperienze dei suoi ospiti, la patronne dell'Hotel 'Aurora' è ottimista: “I giovani d'oggi viaggiano molto, conoscono le lin-gue e le culture straniere e imparano come ci si comporta con gli altri popoli. E questo è un bene”.

Bel gio

Ankünfte > circa67.000[ ]Permanenza > 6,0notti[ ]Mesipreferiti > Lug | Feb | AprSistemazionipreferite > Alberghia3stelle| Alberghia4-5stelle |Alberghia2stelleSpesa > 94euro/giornoinestate | 123euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza > amanoilgustoedilcomfort,labuonacucinaeivinidiqualità;camminateescimaanchebiciefondoSegniparticolari > coltieriservati,sonoaffascinatidall'autono-miaaltoatesina;unquartodeituristiinvernalibelgiarrivainAltoAdigeconiltouroperatorJosk

Ol a n da

Arrivi> circa96.000[ ]Permanenza>5,6notti[ ]Mesipreferiti>Lug |Ago| FebSistemazionipreferite>Alberghia3stelle | Campeggi| Alberghia4-5stelleSpesa> 71euro/giornoinestate | 123euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza>escursionifacili,bici,sci,sportinvernalialternativi,godersiilsoledavantiadunpanoramaalpinoSegniparticolari>adoranofarevitadacampeggio:inOlandacisono285roulotteperogni10.000abitanti;sonoavventurosi,cor-dialieallamano

"A luglio ospitiamo parecchi olandesi", afferma Andreas Happacher del Cara-van Park di Sesto

Monitor

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SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 1 1

l'Italia con il 99 per cento. Idem per ri-cotta e mascarpone: delle 5.000 tonnel-late prodotte, una piccola parte è arriva-ta in Germania e altri paesi europei, mentre il 98 per cento è stato commer-cializzato in Italia.

Infine il vino: a tutt'oggi uno dei ca-valli di battaglia più importanti dell'Alto Adige è ancora privo del Marchio Om-brello, sebbene il 35 per cento dei 330.000 ettolitri prodotti venga consu-mato fuori provincia. Comunque il logo “Alto Adige” figurerà ben presto anche sulle bottiglie da 7/10 dei vini DOC, co-sicché la nostra regione disporrà di un ulteriore ambasciatore del marchio dal-la grande rinomanza e visibilità.

I cavalli di battaglia.Mele,speck,vinoelattedell'AltoAdigegiranoilmondoportandosidietroilMarchioOmbrello.Eccolaquotadiprodotticonilmarchio"AltoAdige".

Ita li a

Arrivi>circa2,2milioni[ ]Permanenza>4,8notti[ ]Mesipreferiti>Ago | Lug | DicSistemazionipreferite>Alberghia3stelle |Alberghia4-5stelle|Alberghia2stelleSpesa>103euro/giorniinestate | 140euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza>viverelanaturaintesacomepaesaggiverdi,ariapura,tranquillità,libertàewellness;farsicoccolare,conoscereusiecostumilocaliSegniparticolari>amanoessereconsigliatiedesserepresipermano,temadispiccoperilfuturo:vivereattivamentelanatura

Ger m a n i a

Arrivi>circa2,4milioni[ ]Permanenza>5,5notti[ ]Mesipreferiti>Set |Ago |Lug Sistemazionipreferite>Alberghia3stelle |Alberghia4-5stelle|Alberghia2stelleSpesa> 100euro/giornoinestate | 134euro/giornoininverno*Cosafannoinvacanza>movimentoefitnessimmersinellanatura,rigenerarsi;laculturaintesacomevisitaaluoghiemonumentiinte-ressanti;increscital'interesseperlostiledivitaquotidianodeglial-toatesini;andareallascopertadellecittà,shoppingSegniparticolari>attentiaiprezzi,vacanzieriespertiedesigenti

L'Alto Adige esporta circa il 50 per cento delle mele prodotte, utilizzando i mar-chi Alto Adige, Val Venosta/Alto Adige e Marlene nonché altri marchi privati. La quota di mele con il marchio IGP si atte-sta attorno al 18 per cento. Grandi quote di mele (fino al 70 per cento) con il mar-chio di Indicazione Geografica Protetta prendono la via dei paesi scandinavi come Svezia, Norvegia e Danimarca, ma anche Israele e Libia ricevono grandi quantità di mele “marchiate”. I mercati che richiedono espressamente le mele Alto Adige IGP sono la Germania in pri-mis e quindi Svezia, Norvegia, Italia, Spagna, Danimarca, Libia, Regno Unito, Grecia e Israele. La quantità di mele es-portate è pari a circa mezzo milione di tonnellate, di cui 100.000 sono marchi-ate “Alto Adige”.

Per quanto riguarda lo speck IGP, a produrlo sono attualmente 28 aziende altoatesine, 17 delle quali fanno parte del Consorzio Speck Alto Adige. Nel 2008 la produzione di speck marchiato ha raggiunto la quota record di 2,5 milio-ni di baffe; la produzione totale in Alto Adige si attesta invece attorno ai 6 milio-ni di baffe, per cui la quota di speck do-tato del marchio IGP è stata del 39 per cento circa. I mercati più importanti sono l'Alto Adige (4 per cento), il resto d'Italia (62 per cento), Germania (29 per cento) e Austria (3 per cento).

Per la produzione casearia, si può dire grosso modo che il 33 per cento di for-maggi, yogurt, ricotta e mascarpone con il marchio di qualità Alto Adige viene consumato nella regione Trentino-Alto Adige, il 64 per cento nel resto d'Italia ed il 3 per cento va all'estero. Nel 2009 sono state prodotte complessivamente 18.260 tonnellate di formaggio: l'86 per cento è andato in Italia, l'11 per cento in Germania, l'1.8 per cento in Austria e lo 0,49 per cento nei Paesi Bassi. Per quanto riguarda lo yogurt, delle 100.000 tonnellate prodotte solo delle quantità minime escono dai confini nazionali per andare in Germania, Austria, Fran-cia o Ungheria: la parte del leone la fa (mb)

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Cambio di mentalità.Leaziendealtoatesineesportanoprincipalmentesuimercativicini.Maconlacrisieconomicaècresciuta,giocoforza,laflessibilità.

Le gondole di Leitner vanno da Vipiteno fino in Cina . I wafer della Loacker dal Re-non vanno a finire sugli scaffali di Tel Aviv ma anche di Yogyakarta e New York. Le apparecchiature ed i sistemi della Durst Phototechnik di Bressanone sono impie-gati ad ogni angolo della terra.

Tuttavia, se grosse aziende altoatesi-ne si muovono sempre più sul palcosce-nico economico mondiale fino a raggiun-gere quote di fatturato estero che supera-no il 50 per cento , la maggior parte delle aziende locali limita la propria esporta-zione, quando c'è, alle regioni ed alle na-zioni più vicine. Lo conferma Markus Walder di EOS (Organizzazione Export Alto Adige): “La quota di esportazione dell'Alto Adige si attesta sul 18 per cento e si concentra sui mercati vicini”.

C'è da dire che per lungo tempo il mercato altoatesino ha generato una do-manda abbastanza grande da consentire alle imprese locali di crescere anche ri-manendo nei confini provinciali. La crisi globale però ha mutato profondamente il quadro della situazione. “Cosicché sempre più imprese sono costrette a cer-carsi altri sbocchi, valutando anche la possibilità di andare all'estero”, dice an-cora Walder. Non è però facile operare il necessario cambio di mentalità: chi punta sull'esportazione deve avere non

solo una maggiore predisposizione all'azzardo ed un conseguente manage-ment del rischio, ma anche una suffici-ente conoscenza delle lingue straniere. È altresì obbligatorio ricorrere a collabora-tori flessibili, ed ecco perché molte ditte decidono di concentrarsi sui mercati li-mitrofi, malgrado proprio in questo peri-odo sarebbe importante puntare su mer-cati lontani e diversificati. Anche perché negli anni a venire la grande crescita dell'esportazione non riguarderà tanto l'Europa, quando il resto del mondo.

Che le dimensioni di un'azienda non siano determinanti per puntare sull'export, lo dimostra la Gasser Schin-deln srl. Con un prodotto di grande tra-dizione per l'Alto Adige come le scando-le di legno, da anni ormai Christian Gas-ser ed i suoi dieci collaboratori fanno la spola tra Barbiano e Spagna, Francia, Svizzera, Austria e Germania. Tra i tanti lavori eseguiti, segnaliamo il rifacimen-to dei tetti dei bungalow di un campeg-gio di lusso a Cambril in Spagna, di un edificio storico del XV secolo sottoposto a tutela ad Albertville e di un intero vil-laggio vacanze ai piedi del Monte Bian-co. "Attualmente stiamo lavorando ad Amburgo", dice Gasser, che nella citta anseatica sta rivestendo le facciate di parecchi caseggiati . (mdp)

(mdp)

Bungalow di lusso a Cambril: tetti altoatesini per le case-vacanza degli spagnoli

Uno sguardooltre i confiniMhaanalizzatolacomposizionedel-laclienteladellaconcorrenzaalpina:suqualimercatioperanoleagenzielocalidimarketingvicine?

L'internazionalizzazione deriva dal coinvolgimento dei tour operator

IlcantonedeiGrigioni(Graubünden)èl'areavacanzepiùgettonatadellaSvizzeraconseimilionidipernotta-menti.Unacifracheaprimavistanoncolpisce,machesiriferiscesoloaisoggiorniinalbergo,inquantoinSvizzeratuttoilrestononvienerile-vatostatisticamente.

L'agenziadimarketingGraubündenFerien,consedeaChur,operaprinci-palmentesuimercatidiSvizzera,Ger-maniameridionaleeItalia,puntandosoprattuttosuitemibici,paesinipit-toreschi,turismonellanatura,cammi-nate,golf,carving,scidifondoedescursioniconleciaspole.ImercatidasvilupparevengonoritenutilaGer-maniacentraleedelNord,ilBenelux,ilLussemburgoelaGranBretagna.GraubündenFeriensiaffidamoltoall'intermediazionedeitouroperator,ritenendolailmezzopiùefficacepercreareunaclientelainternazionale.PerimercatilontanicomeStatiUniti,GiapponeeCinasipuntasualcunelocalitàchepossonovantareunarino-manzamondialecomeDavos,l'Enga-dinaeSt.Moritz.Ilbudgetadisposi-zioneammontaa8milionidieuroall'anno.

Mercatipiùimportanti(pernottamenti)1.svizzeraca.2,9Mio|50%2. germaniaca.1,6Mio|27%3. italiaca.200.000|4%4. gran bretagnaca.200.000|3%5. paesi bassica.200.000|3%

Monitor

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(bp)

Lavora soprattutto con Germania, Olanda, Austria e Svizzera

IlTiroloregistraannualmentecirca43milionidipernottamenti.

Mercatipiùimportanti(pernottamenti)1.germaniaca.22,3Mio|52%2. paesi bassica.4,9Mio|12%3. austria ca.3,7Mio|8%4. svizzeraca.2Mio|5%5. gran bretagnaca.1,6Mio|4%

Lenazionichegeneranopiùdi100.000pernottamentisono:Belgio,Italia,Fran-cia,Danimarca,Polonia,RepubblicaCeca,Russia,Svezia,Romania,USA,Lus-semburgo,Irlanda,UngheriaeSpagna.PerilmarketingestivolasocietàTirolWerbungdisponedicirca5milionidieuro,dicuidueterzivengonoinvestitisuimercatidiGermania,AustriaeSviz-zera;altrimercatisucuisioperaconin-tensitàsonoOlanda,Belgio,GranBreta-gnaedEuropacentrale.Perilmarketinginvernalevengonoimpiegaticirca3,8milioni:il70%diquestasommaèdesti-nataaGermania,AustriaeSvizzera,ilrestoaOlandaeGranBretagna.AttivitàintensaanchesuimercatiemergentiPo-lonia,RussiaeRomania.

Austriaci e tedeschi i clienti principali –Marketing proficuo nell'Europa centrale

NelperiodoestivolaCarinzia(Kärnten)siconcentrasoprattuttosuimercatiprincipalidiGermania,Austria,OlandaeItalia,investendocircatremilionidieuro.Aquestenazioniininvernosiag-giungonoquelledell'Europacentrale:Ungheria,RepubblicaCeca,Polonia,Croazia,SlovacchiaeSlovenia.Negliulti-midiecianniquestimercatisonocre-sciutifinoaraggiungerecomplessiva-menteilmilionedipernottamenti;Un-

gheria,RepubblicaCecaePoloniasonolenazioniconlamaggiorecrescita.IlbudgetcomplessivodiKärntenWer-bung(sediaVeldeneKlagenfurt)siat-testasui9,6milionidieuro.

Mercatipiùimportanti(pernottamenti)1. austriaca.4,7Mio|37%2.germaniaca.4,6Mio|36%3. paesi bassica.1Mio|8%4.italiaca.600.000|5%5.ungheriaca.300.000|3%6. repubblica ceca ca.200.000|2%

Un gigante del turismo con forteprevalenza di turisti tedeschi

Su75milionidipernottamentichepuòvantarelaregioneBaviera,63milionisonodiconnazionali.Unterzodellapo-polazionegermanicatrascorrelevacanzeall'internodelproprioLand,eleregionipreferitesonoappuntoBavieraeMec-klenburgVorpommern.BayernMarketingpuntainprimoluogosulmercatonazionaleepoifapromozio-nesudodicimercati,avvalendosidellacollaborazionedeglioperatorituristici.InEuropasiconcentrasuOlanda,Au-stria,Svizzera,RepubblicaCeca,RussiaeGranBretagna;attivitàdimarketingven-gonosvolteanchenegliStatiUniti,inGiappone,CoreadelSud,CanadaeIndia.

Mercatipiùimportanti(pernottamenti)1. germania:ca.63Mio|84%2.paesi bassica.1,3Mio|2%3.usa:ca.1,2Mio|2%4.italia:ca.1Mio|1%5.austria: ca.1Mio|1%

Altrenazioniimportantinelmeltingpotturistico:Svizzera,GranBretagna,Francia,Russia,gliEmiratiArabiedilGiappone.

Tedeschi e italiani in prima fila, ma arrivano anche tanti olandesi, britan-nici e turisti dell'Est europeo

Nel2009ilTrentinohacollezionatocirca30milionidipernottamenti.

Mercatipiùimportanti(pernottamenti)1.italia:ca.23,4Mio|78%2.germania:ca.1,9Mio|6%3. paesi bassi:ca.600.000|2%4. polonia:ca.600.000|2%5.gran bretagnaca.400.000|1%

Laquotadei100.000pernottamentiinTrentinoèstataraggiuntaanchedagliospitiprovenientidaRep.Ceca,Austria,Belgio,Danimarca,Svizzera,Russia,Sve-ziaeIrlanda.AttualmenteTrentinoMar-ketingsiconcentraprincipalmentesuimercatistrategicidiItalia,Germania,PoloniaeRep.Ceca.

I tirolesi cercano di attrarre la clientela europea con il fascino dei paesaggi alpini

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 1 3

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Un mercato spigoloso. GliarrividallaFranciasonoinaumento.Tuttavia,unostudiodell'IPKspiegaperché,almenoperilmomento,all'AltoAdigenonconvienepuntaresuldiffi-cilemercatotransalpino.Intervistaall'autricedellaricerca,HeidiFritzsche.

Con 35.000 arrivi e 170.000 pernot-tamenti nel corso del 2009, i turisti francesi – soprattutto nei mesi estivi ma anche in marzo e aprile – passano pressoché inosservati. Pur essendo comunque la loro pre-senza paragonabile a quella di bri-tannici e sloveni, il mercato tran-salpino continua ad essere, per gli operatori turistici altoa-tesini, una terra ine-splorata. L'osten-tato sciovinismo dei francesi e la loro marcata at-tenzione ai prezzi hanno finora impedi-to un lavoro mirato sul mercato francese. Ma qualcosa sta cambiando: oggi i fran-cesi dimostrano più interesse verso i viaggi all'estero di quanto non facessero fino a 5 anni fa. Le statistiche parlano di un 30% in più: quanto è bastato a Alto Adige Marketing per commissionare una ricerca di mercato all'agenzia di consulenza bavarese IPK International. I risultati dell'ampia analisi vengono ora rivelati a “M” da Heidi Fritzsche di IPK.

Heidi Fritzsche, cosa sta spingen-do i francesi, solitamente legati alla patria, ad andare di più all'estero? Heidi Fritzsche: Sicuramente la voglia di cambiare, ma anche i prezzi spesso più convenienti. Non dimentichiamo che il com-portamento di spesa dei france-si, che sborsano mediamente appena 74 euro per pernotta-mento, è uno dei più bassi dell'Europa occidentale, ed il prodotto interno lordo della Francia è altrettanto debole. Comunque le offerte estere vengono sempre confrontate con le analoghe offerte nazio-nali, e nel dubbio la preferenza va alla Francia.

E cosa cercano allora, quei francesi che optano per l'estero?Nel 35% dei casi vogliono sole e spiaggia, il 36% cerca cultura e città d'arte e solo il 5% va in montagna. E la meta estera più gettonata dai fran-cesi è di gran lunga la Spagna.

Quali sono le località di montagna più richieste?

Soprattutto quelle nazionali. Quando i nostri vicini parlano

di montagna, stanno pensan-do in primis alle Alpi france-si. Un francese su tre ha di-chiarato di voler passare le ferie in montagna nei pros-simi tre anni, e questo rap-presenta sicuramente un

sostanzioso volume d'affari. Oltre l'80% di loro però pensa di passare questa va-canza in Francia, e appena il 4% cita come possibile meta le Alpi italiane.

Il trend è positivo?No, direi piuttosto stagnante. All'oriz-zonte dei prossimi tre anni non ci sono prospettive di crescita per le località al-pine estere, e le cito solo un esempio.

Oggi i francesi che viaggiano alla volta delle Alpi italiane sono mezzo milione: secondo i nostri rilevamenti, nel 2013 saranno al massimo 600.000 mila.

Secondo il vostro studio, sembra che gli austriaci abbiano migliori chances. L'Alto Adige non potrebbe quindi puntare su questa vicinanza all'Austria e sul partico-lare mix di cultura che caratterizza la no-stra provincia?Senza dubbio: la mescolanza della cul-tura austriaca con quella italiana affa-scina molto i francesi, che sono anche attratti dalle Dolomiti. Queste potreb-bero aiutare l'Alto Adige ad aumentare la quota di mercato francese, allo stato attuale molto piccola. Tra l'altro, abbia-mo potuto appurare che la gran parte dei tour operator sarebbe disposta a in-serire l'Alto Adige nei loro cataloghi.

Alla luce della sua esperienza, una classica attività di promozione sul mercato france-se porterebbe qualcosa all'Alto Adige? Se si parla di una campagna tradiziona-le, ovvero tramite pubblicità diretta al consumatore, direi di no; anzi, bisogna domandarsi se abbia senso investire ri-sorse Oltralpe. Ci sono sicuramente al-tri mercati dai quali l'Alto Adige, con in-vestimenti supplementari, può ottenere risultati decisamente migliori del diffi-cile mercato francese.

l'istituto di ricerca IPK International

SpecializzatoinRicerchedimercatoeMarketing&Masterplanninginambitoturistico,èritenutoalivellointernazio-naleunadelleagenzieleadernellacon-sulenzaturistica.Negliultimi35anniIPKInternationalhaeffettuato,percontodioltre200clientipubblicieprivatidi5onazioni,piùdi1000ricerchenelsettoredelturismo.

(mdp)

Heidi Fritzsche dell' IPK di Monaco

1 4   M | S E T TEMBRE , OT TOBRE 20 10

Monitor

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Germania: GEO SaisonRivistadiviaggi.Panoramicadei10miglioriindirizziperunavacanzanelleAlpi.Perquantoriguardal’AltoAdigevengonoconsigliatidallaredazioneloZirmerhofaRedagno,ilGasthofKroneadAldinoelapensioneBriolaBarbiano.Edizionediagosto2010

Svizzera: SonntagszeitungSettimanale.Sial’edizionecarta-ceachequellaonlinedelsetti-manaleraccontanodiunviaggioinValSenales,sulletraccediÖtzidurantelatransumanzadellepe-coresulGiogoAlto,consostaalrifugio.SplendidipanoramiprimadelladiscesanellaÖtztal.Edizionedel27giugno2010

Olanda: opReisGidsPortalewebdiviaggi.InAltoAdigenonsivasolopersciare,maanchepergiocareagolfapartiregiàdallaprimavera.Viaggioattraversoicampidagolfaltoatesini,conisuggeri-mentisudovealloggiare.Pubblicatoinluglio2010

Italia:Meridiani MontagneRivistamonotematica.Lacorposapubblicazionedi

150pagineèdedicataallaValVenostaedalsuoterri-toriocaratterizzatodaimponenticatenemontuose,

sterminaticampidimeleeidilliachepasseggiatelungoicanalid’irrigazione.Edizionediluglio2010

Gran Bretagna:The TimesQuotidiano.Panoramicadelle20migliorilocalitàdimonta-gnadovegodersilafrescura

piùbella.Isuggerimentisonomirati:ilSanLorenzoMountainLodgeaS.LorenzodiSebatoè

idealeperpiccoligruppi,laResidenzaGiusaCaldarosarà

apprezzatadagliamantidelvinoedilLagaciòMountain

Resortèiltopperibiker.Edizionedel3luglio2010

Nell’occhio dei media.L’AltoAdigevistodafuori:eccodovesigodelafrescurapiùbella,lepecoreincontranoÖtzi,lamazzadagolfspopolagiàinprimaveraecomecresconolemelenellaValVenosta.

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 1 5

Mosaico

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Menti

Le Dolomiti sono il suo regno, ma la sua fama è internazionale:il fotografo naturalistico Georg Kantioler

1 6   M | S E T TEMBRE , OTTOBRE 20 10

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Quella sera di fine ottobre del 2009 Georg Kantioler si era arrampicato fino alla Croce di Lazfons, portandosi sulle spalle lo zaino da venti chili fino ai 2.200 metri di quota dell'omonimo rifugio, dove ave-va deciso di trascorrere la notte. Il suo sguardo vagava nell'oscurità. Il cielo era chiaro e stellato; Georg sperava che tra qualche ora l'aurora e le nubi basse avrebbero reso magiche quelle Dolomiti che per il momento dormivano là nell'oscurità, a est, e forse finalmente avrebbe potuto scattare quella foto che da tanto tempo aveva in testa.

Georg Kantioler, 42 anni, occhi blu e capelli biondi che invadono la fronte, è uno dei fotografi naturalistici più apprez-zati dell'Alto Adige. Originario di Veltur-no, ha iniziato a immortalare le Dolomiti a metà degli anni Novanta, specializzan-dosi nelle grandi immagini panoramiche e nelle macrofotografia. “Amo queste montagne”, dice. E detta da lui, questa frase non suona per nulla patetica.

Siamo nuovamente lassù, sulla Croce di Lazfons, e ammiriamo il panorama: a sinistra le pareti delle Odle di Eores e il Sas de Putia, poi le cime delle Odle, le pa-reti del Sella, le creste del Gruppo del Sas-solungo e infine le torri dello Sciliar e del Catinaccio. In basso si estendono lastro-ni obliqui e ghiaioni, che poi lasciano spazio a prati verdechiaro e boschi scuri; in mezzo brillano i bianchi masi dei con-tadini, che lanciano a valle le loro ombre.

Tutto iniziò – siamo alla fine degli anni '90, quando Kantioler comincia a fotografare in maniera costante – con una cocente sconfitta: ultimo posto in un concorso altoatesino di fotografia natu-ralistica. “All'epoca non facevo che colle-

Il perfezionista.GeorgKantiolerèunappassionatodifotografianaturalistica.Isuoiscattisonopulitierifuggonolaspettacolarità.Ritrattodiunuomocheconcalmaeserenitàhaappresoisegretidelmestiere.Einestatespegnelamacchinafotografica.

Testo:Andreas LestiFoto:Max Lautenschläger

zionare immagini”, dice, “fotografavo il più possibile e immortalavo avvenimen-ti”. Fino a quando si rese conto che tutto ciò “non aveva senso: dovevo pensare di più alla qualità delle mie foto”.

“A me come fotografo non in-teressano i limpidi cieli estivi. Ecco perché d'estate metto via l'apparecchiatura per dedicar-mi totalmente a mia moglie e ai miei due figli. E rimando il la-voro al computer alle lunghe notti invernali”.

Da allora Kantioler riflette prima di ogni scatto, spesso rinuncia a premere il pulsante, oppure cancella le immagini fatte fino a tornare a casa a mani vuote. Ecco perché nel suo archivio figurano appena 2.000 foto delle 40.000 scattate dopo il 2006, quando è passato al digita-le. Le foto buone, come ha imparato nel tempo, bisogna sudarsele.

Di concorsi, invece, da allora ne ha vinti parecchi. E questo è ancora più sor-prendente se pensiamo che Kantioler di professione non fa il fotografo, ma il consulente energetico.

Torniamo ancora a quell'alba di ot-tobre. Alle 4 iniziano i preparativi: con la mani irrigidite dal freddo Georg fissa l'apparecchio al cavalletto, avvita con cura l'obiettivo nella baionetta e sceglie l'inquadratura. Regola il diaframma a 7,1 e imposta un tempo di esposizione di 580 secondi. Totale assenza di vento; sta-volta è tutto a posto. Alle ore 5.06 Georg Kantioler aziona il pulsante di scatto.

Kantioler fotografa solamente in Alto Adige, e sa esattamente quando e dove deve farlo. “I periodi migliori sono la pri-mavera e l'autunno – rivela – quando ci sono meno turisti, quando sulle monta-gne è tornato il silenzio e il fronte del maltempo conferisce alle Dolomiti un'atmosfera particolare”. Per capire cosa significa tutto questo, basta guarda-re la foto scattata dalla Croce di Lazfons. Si vede un cielo privo di nuvole che ema-na bagliori dal giallo al viola attraverso la foschia, mentre dietro la silhouette delle montagne brillano gli ultimi residui del-le stelle. “Una delle poche foto perfette”, commenta Kantioler. E se lo dice un per-fezionista come lui...

UN  V INCITORECHE  NON  S I   E SALTA

GeorgKantiolerhavintoiconcorsidifotografianaturalistica'BBC–WildlifePhotographeroftheYear','Europäi-scherNaturfotografdesJahres','Glan-zlichter','Asferico'e'Oasis'.Inoltreèstatopiùvoltedecretato“Migliorfoto-grafonaturalisticoaltoatesinodell'an-no”enel2010perlaprimavoltaèstatochiamatoafarpartedellagiuriadelnotoconcorso“EuropäischerNaturfo-tografdesJahres”.Isuoisoggettipre-feritisonoleDolomiti.

Georg KantiolerViaPaese8|[email protected]

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 1 7

Page 18: M03 italiano

Marketing

Anche Reinhold Messner si è divertito sull'erba di Cornaiano: eccolo accanto al ct Jogi Löw e i giocatori del ritiro premondiale

Effetto Germania.Ilritiropremondialedellanazionaletedescaappartieneormaialpassato.Durantei10giornidiallenamentol'AltoAdigehagodutodiunasostanziosapresenzasuimedia:quantovaleuneventosimile?Igrandieventisportivihannotuttiuneffettopubblicitarioduraturo?

Dal 21 maggio al 2 giugno, durante il ritiro della nazionale tedesca a Cornaiano, l'Alto Adige è stato al centro dell'attenzione dei media germanici. Ben 220 giornalisti di tv, radio, stampa e web hanno raccon-tato quotidianamente di tutto: dagli in-fortuni ai probabili titolari, dal possibile capitano ai dubbi sui portieri e anche sull'ambiente che li ospitava. E che que-sto sia stato perfetto, i giornalisti lo hanno vissuto sulla propria pelle facendolo an-che trasparire dai loro articoli.

La Camera di commercio ha quindi fatto valutare la risonanza mediatica del ritiro tedesco: 22.411 notizie hanno dato vita a 2,2 miliardi di contatti. Oltre ai reso-conti su giornali e riviste, si contano 142 minuti di trasmissione in tv e 39 ore in ra-dio. A questi numeri bisogna aggiungere i lettori dei quotidiani online, che hanno

cliccato più di 5 milioni di volte i portali con le notizie dal ritiro premondiale. I 2,2 miliardi di contatti totali rappresentano il cosiddetto “indice di copertura lorda”, ovvero i potenziali contatti.

Quanto vale questa presenza media-tica e quali altri eventi hanno un valore pubblicitario equivalente particolar-mente elevato? Non dimentichiamo che nel ritiro tedesco c'è stato anche un im-piego di denaro pubblico. Il Comune di Appiano ad esempio ha investito circa 300.000 euro, in parte comunque per strutture utilizzabili anche in futuro come il parcheggio o il nuovo manto er-boso. La Provincia si è assunta costi per un ammontare di 360.000 euro, soprat-tutto per l'attività di marketing. Questo budget è stato “assicurato” nell'ambito di un contratto con la Federcalcio tedes-

ca, che prevedeva varie controprestazio-ni come la presenza dell'Alto Adige sulla homepage della Federazione germanica, nella sua rivista o nei giochi a premi.

Georg Lun, responsabile di progetto per lo studio dell'IRE, spiega: “L'effettivo valore pubblicitario generato dai reso-conti giornalistici non è di fatto misura-bile. È però inoppugnabile il fatto che la risonanza mediatica sia stata enorme. Sarà difficile che si possa ripetere, nei prossimi dieci anni, una simile massa di informazioni in questa concentrazione. Tutto ciò che è misurabile e valutabile, rappresenta il controvalore della presen-za mediatica”.

Il valore pubblicitario equivalente è l'importante indicatore che, seppure con cautela, bisogna prendere in consi-derazione, in quanto indica quanto »

1 8   M | S E T TEMBRE , OT TOBRE 20 10

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2.200 mio. contatti totali ottenuti (indice di copertura lorda) 

La presenza dell'Alto Adige sui media

Valore pubblicitario equivalente *

"Internet über alles"

Laditta“Ausschnitt-Medienbeobachtung”haanalizzatotuttiimediapiùimportanti(oltre10.800giornalieriviste,4.306indi-rizziinternet,tutteleprincipaliemittentitelevisiveeradiofo-niche)nell’areadilinguatedesca.Dellecomplessive22.411noti-zierelativeall’AltoAdige/Appianoealritiropremondiale,l’84percentosiriferisceallacartastampata,l’11percentoalweb,il4percentoallaradioel’1percentoallatelevisione.Giàconil10percentodellepagineInternetchehannopubblicatouna

notiziasulritiroadAppiano,èstatoraggiuntoquasiil90percentodituttiicontattipossibili.Ciòsignificacheunnumerobassodipaginewebèstatoscaricatoognigiornodaunnumeromoltoelevatodiutenti;questepochepaginedominanoquindiilmercatodeimediasulweb.Nelcasodeigiornalilaconcentra-zioneèinvecedecisamenteminore:conil10percentoditesta-techehannopubblicatounarticolosulritirosiraggiungeappe-nail40percentodituttiilettoridigiornali.Neconseguecheilmercatodellacartastampatahaunaconcentrazionemoltomi-noreaquelladelletestatesulweb.Fo

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6 %

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47 %S T A M PA 3 6 % € 4 . 0 0 0 . 0 0 0

R A D I O 1 2 % € 1 . 2 0 0 . 0 0 0

4 6 % € 5 . 0 0 0 . 0 0 0I N T E R N E T

* Spesa da sostenere per acquistare uno spazio pubblicitario equivalente sulla stessa testata.

0 2 0 0 M I O 4 0 0 M I O 6 0 0 M I O 8 0 0 M I O 1 . 0 0 0 M I O 1 . 2 0 0 M I O

T V 6 % € 7 0 0 . 0 0 0

S T A M PA

R A D I O

I N T E R N E T

T V

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 1 9

Page 20: M03 italiano

Marketing

“Un bilancio complessivamente positi-vo”, dice con convinzione il presidente della Camera di commercio Michl Eb-ner: “In seguito alla grande e inattesa risonanza mediatica, gli effetti positivi diretti e indiretti del ritiro della naziona-le di calcio tedesca ad Appiano – anche nel caso di una stima prudente – supera-no di gran lunga i costi sostenuti”.

Al contempo è stato raggiunto un ba-cino di potenziali clienti turisticamente molto interessante per l’Alto Adige, e grazie alle citazioni favorevoli su testate importanti come 'Süddeutsche', 'Bild.de', 'Zeit.de' ecc. è lecito aspettarsi degli effetti positivi nel lungo periodo.

Tuttavia la sponsorizzazione di eventi non è sempre così conveniente. Ecco cosa dice al riguardo Christoph Engl, direttore di SMG: “Ci devono esse-re due condizioni. Da una parte l'evento deve rappresentare un tema importan-te nel mercato di riferimento, e un cam-pionato del mondo di calcio è un evento che va ben oltre il puro aspetto sportivo. Inoltre ci deve essere uno stretto rap-porto tra la destinazione turistica ed il mercato d'origine, come nel caso di Alto Adige e Germania”. Per quanto ri-guarda l'investimento di denaro pubbli-co in eventi sportivi a fini pubblicitari, Engl non è contrario o favorevole per principio: “Bisogna decidere caso per caso, sempre considerando i due sud-detti criteri”.

si sarebbe dovuto spendere per ottenere una equivalente attenzione sui media. Nel caso della carta stampata, ad esem-pio, si è stabilito quanto spazio occupava una notizia dedicata al “Ritiro premon-diale in Alto Adige/Appiano” e quanto sarebbe costata un'inserzione di pari grandezza sulla stessa testata. Il calcolo quindi veniva effettuato in base alla par-te di notizia tematicamente rilevante ed al listino prezzi del giornale. Per tv e ra-

dio si è tenuto conto della durata dei servizi; per i giornali on line, al fine di calcolare il valore pubbli-citario equivalente, sono stati presi in considera-zione il CPM (Cost per mille) di un full banner ed il numero della pagine vi-sitate.

Complessivamente, il valore degli articoli e dei servizi relativi al ritiro te-desco in Alto Adige è stato quantificato in 11,2 milio-ni di euro. La quota mag-giore (46 per cento) è rap-presentata dai siti web, seguiti da carta stampata (36 per cento), radio (12 per cento) e televisione (6 per cento). Le cifre vanno però interpretate con pru-denza, poiché un servizio redazionale non ha lo stesso effetto di una pubblicità della stessa di-

mensione contenente un messaggio ela-borato in maniera professionale. Qualo-ra si considerassero solamente le cita-zioni in cui l’Alto Adige o Appiano sono il principale o unico messaggio, risulte-rebbe comunque un valore pubblicita-rio equivalente di 3,4 milioni di euro. Se per il calcolo si considerassero invece solo le citazioni ritenute di contenuto positivo, risulterebbe un valore di 4 mi-lioni di euro.

(mb)

Non solo calcio:Süddeutsche, Bild.de,l'edizione online di Zeite altre grandi testatetedesche hanno parlatodi molte altre cose

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Riconversione riuscita.OvverocomeunapiccolabirrerianelnorddellaBaviera,adunpassodalfallimento,sitrasformainproduttoredisuccessodiunabevandaanalcolica.L'amministratoredelegatoPeterKowalskyneparleràil9novembre2010aBolzano.

Movimento

La gloriosa storia della bibita Bionade ini-zia a Ostheim, un paesino della Germa-nia sito da qualche parte tra est e ovest, con 3000 abitanti, 24 ristoranti e due bir-rerie: una di queste è la piccola “Peter-Brauerei”.

All'inizio degli anni No-vanta l'impresa, di media grandezza, si trova letteral-mente con l'acqua alla gola. La birra non basta per garan-tire la sopravvivenza. Tutta-via la famiglia proprietaria Leipold-Kowalsky non si ab-batte: il mastro birraio Dieter Leipold comincia a pensare ad una sorta di Fanta ma pri-va di sostanze chimiche, e nel 1995 svi-luppa una bevanda completamente nuo-va: Bionade (il nome deriva dalle parole biologico e limonade) ha sì il gusto di una bevanda gassata dolce, ma a diffe-renza di Fanta, Cola e compagnia bella non contiene sostanze chimiche. La bi-bita viene prodotta con un procedimen-to biologico, simile a quello della birra.

Ma la scoperta da sola non basta a garan-tire il successo commerciale: alla birreria mancano i fondi per la pubblicità e per la distribuzione. I coniugi Leipold non de-mordono e presentano la gassosa natura-le al Geva, il consorzio tedesco dei com-

mercianti di bevande. L'inno-vazione viene ben accolta dai commercianti, ma non dai consumatori. Solo dopo varie visite agli organi competenti, sette cambi di etichetta e gra-zie ad una bella dose di fortu-na, in un bar alla moda di Am-burgo improvvisamente le vendite schizzano verso l'alto: la “bibita biologica” diventa

da un momento all'altro protagonista e il successo contagia altre grandi città. Nel 2002 i figli Peter e Stephen Kowalsky rile-vano l'azienda. Con poco dispendio pubblicitario, un concetto di marketing virale e tanto impegno personale, Biona-de è riuscita a sfondare il mercato con i suoi gusti zenzero-arancia, sambuco, lit-schi, erbe e mela cotogna. (jm)

FACEBOOK, BLOG  &  CO.

LafieraspecializzataHOTEL2010sisvolgeràdal25al28ottobrepressolaFieraBolzano.L'associazionealberga-toriepubbliciesercenti(HGV),igio-vanialbergatori(HGJ),FieraBolzanoeAltoAdigeMarketing(SMG)hannoorganizzatoperl'occasioneunconve-gnosultemadei“SocialMedia”esul-leopportunitàchequestioffronoallestrutturericettive.Relatorinazionaliestranieriillustre-rannol'importanzadeisocialnet-work,fornendoancheutiliconsigliperuncorrettoutilizzo.Tuttigliinte-ressatisonocordialmenteinvitatialconvegno,chesisvolgeràil25ottobredalleore9.15alle12nelsalone"ElenaWalch".Lapartecipazioneègratuitamaèob-bligatorioiscriversi.www.hgv.it

P E T E R K O WA L S K Y èsocioedammi-nistratoredelegatodell'azienda“BionadeInternationalGmbH”,nonchéresponsabileperricercaesviluppo,marketingedistri-buzionedellabevandadissetanteBionade.Nel2007Kowalskyèstatodichiarato“Eco-managerdell'anno”dalWWFedallarivista“Capital”.PeterKowalskysaràospitedelprimoappuntamentodelciclo“L'impresachecambia:60minuti”,organizzatodaTIS,EURACeSMG.

d o v e : eurac·viaDruso1,Bolzanoq u a n d o : martedì,9novembrealle19i n f o : www.smg.bz.it/events

SET TEMBRE , OT TOBRE 20 10 | M 2 1

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La solita pizza o c’è dell’altro?…sichiedeLarsBoMüllerdell’agenziapubblicitariazurighe-seHESSKISSSULZERSUTTERosservandoilpropriocapoRolandSutter.Ineffettisitrattadialtro:nelmuseodeipanettieri'Mühlerama'ungruppodigiornalistisvizzerièallepreseconl’impastoperloSchüttelbrot,conlaconsulenzaaltoatesinadelpasticciereChristianPuppedelmastropanettiereKarlBadstuber.ChristophEngl,direttorediSMG:"Letradizionieleri-KarlBadstuber.ChristophEngl,direttorediSMG:"Letradizionieleri-.ChristophEngl,direttorediSMG:"Letradizionieleri-cettenonsitramandanoconcartellestampa,mamettendopersonalmentelemaniinpasta!"

ZURIGO,   SV IZZERA

2 2   M | S E T TEMBRE , OTTOBRE 20 10

Mercato

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Alto Adige Marketing S.c.p.a., Piazza della Parrocchia 11, I-39100 Bolzano

Direttore responsabile:ReinholdMarsoner|Redazione:MartinBertagnolli,MariaC.DePaoli,JasminMathà,BarbaraPruggerCoordinamento:RuthTorggler| Traduzioni:PaoloFlorio| Layout:LukasNagler| Design: ArneKluge|Infografica: ArneKlugeIllustrazioni: JuliaPfaller| Fotografie:FriederBlickle,AlexFilz,GES/MarkusGilliar,MaxLautenschläger,TirolWerbung/WackerleStampa:KaroDruck,Pillhof25,39010FrangartoSenondesiderapiùriceverequestarivista,èsufficienteinviareunadisdettacontenenteilproprioindirizzoam@suedtirol.infoRegistrazionepressoilTribunalediBolzanon.7/2005del9maggio2005

"Il turismorappresenta

la migrazione dei popoli dell'era moderna".

Halldór Kiljan Laxnessscrittoreislandese(1902-1998)

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