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672 novembre 2011 Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano 672 novembre 2011 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano Il “caso Fiat”, il pensiero di ANIMA e Confindustria Lettere dei Presidenti, Sandro Bonomi ed Emma Marcegaglia MERCATO Acciaio, un mercato vasto ma ancora poco conosciuto PROGETTO DOGANA FACILE Certificazione di “Operatore Economico Autorizzato”: due casi di successo nel settore della meccanica NORMATIVE Promuovere la cogenerazione ad alto rendimento Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia

l'Industria Meccanica n. 672, novembre 2011

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Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

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Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

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Il “caso Fiat”, il pensierodi ANIMA e Confindustria

Lettere dei Presidenti,Sandro Bonomi ed Emma Marcegaglia

MERCATOAcciaio, un mercato vastoma ancora poco conosciuto

PROGETTO DOGANA FACILECertificazione di “OperatoreEconomico Autorizzato”:due casi di successo nel settore della meccanica

NORMATIVEPromuovere la cogenerazionead alto rendimento

Pubbl icazione mensi le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

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SOMMARIOSOMMARIO

ANIMA/UCISP 34Aggiornamento sul DM 18 gennaio2011 riguardante i controllimetrologiciGiusy Palladino

ANIMA/CIADI 36Rumore esterno e internoEmissioni sonore da impianti di produzione: problemi e soluzioni

APPROFONDIMENTI TECNICI 37a cura dell’Area Tecnica ANIMA

RECENSIONI 42

MERCATO 43• Nuovo polo logistico

di Came Group• Alla Misa, del Gruppo Epta, va il

“Benestare Tecnico Europeo”• Tra Metelli e Graf un matrimonio

riuscito• Pulire il mono in sicurezza

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 47• Programma fieristico di ANIMA

e delle Associazioni Federate – Anno 2011-2012

• MCE (Mostra ConvegnoExpocomfort), al via “PercorsoEfficienza & Innovazione 2012”

• Verso Ipack-Ima 2012 • Recupero energetico degli edifici

alla base della “green economy”Verso gli edifici “Energia QuasiZero”

NEWS 52

DONNE E UOMINI AL TIMONE 6Sistema Confindustria e altreorganizzazioni

ANIMARoadshow ANIMA15 novembre 2011; 16 novembre2011; 22 novembre 2011

Il “caso Fiat”: il pensiero di ANIMA 9e Confindustria

ECONOMIA 14Qualità e sicurezza principali criterinella scelta del “prodotto casa”

Acciaio, un mercato vasto, 24ma ancora poco conosciuto

TECNOLOGIE 18Motori per la cogenerazione

ANIMA/ASSOTERMICA 20Benefici sulle bollette grazie a un parco edilizio efficiente

NORMATIVA 22Misure per promuovere la cogenerazione ad alto rendimentoAlessandro Fontana

ANIMA/FORMAZIONE 26MasterClass, “9 passi per lo sviluppodella tua impresa”Emmanuele Biroli

ANIMA/Progetto Dogana Facile 28Certificazione di “OperatoreEconomico Autorizzato”. Due casi di successo nel settore della meccanicaCarmela Massaro

LEGALE 32Più libera la circolazione dei prodottinell’UERoberto Cattaneo

Pubblicazione mensile tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva,Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria MeccanicaVaria ed Affine

Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545

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In redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

ImpaginazioneFabio Lunardon - [email protected] Garbujo - [email protected]

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Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità

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Abbonamento annuo (10 numeri)Cinzia Alchieri

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Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosidel contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R.26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la

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StampaReggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA)

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazionide “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione

e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata

insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano néla rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto

viene pubblicato rimane degli autori stessi.

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAROC N. 4397

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 654 – 1° Quindicinadi ottobre 2011

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

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Novembre 2011 - n. 672Novembre 2011 - n. 672

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

DONNE E UOMINI AL TIMONE

VALENTINA D’ACUNTI È STATA NOMINATA CONVENOR DI SFGValentina D’Acunti della Immergas, è stata nominata Convenor del SFG_U/WG1.SFG_U è l’acronimo di “Sector Forum Gas Utilisation”; esso agisce nell’ambito del CEN che gli haattribuito specifiche funzioni ed è un Comitato ombrello che riunisce i CEN TC di competenza ealtri Comitati. Federazioni e Associazioni sono invitate ma con compiti consultivi. I lavori e le at-tribuzioni del SFG_U sono regolate da specifiche procedure anche in termini di partecipazione erappresentanza.I WG del SFG sono 9 e ad essi è stata affidata la trattazione di argomenti specifici.

CARLO GROSSI RICONFERMATO PRESIDENTE EUROVENTCarlo Grossi, amministratore delegato di Climaveneta-Gruppo De’ Longhi, è stato riconfermato Pre-sidente di Eurovent per il periodo 2011-2013.Dopo aver riorganizzato l’associazione dal punto di vista procedurale-organizzativo e averne riaf-fermato la presenza a livello internazionale, Grossi ha fissato i target dei prossimi due anni, tra iquali c’è l’incremento del numero dei Paesi aderenti. Un altro aspetto importante che da molti an-ni caratterizza l’attività dell’associazione e che ha avuto un effetto importante sul mercato riguar-da la certificazione delle prestazioni, che viene assicurata da Eurovent Certification Company, unastruttura dedicata e indipendente con sede a Parigi. Uno dei focus del nuovo mandato riguarderà

la ventilazione negli edifici che, oltre ad essere vitale per la qualità dell’aria e per il comfort delle persone, consente diconseguire enormi risparmi energetici. Un altro focus saranno le rinnovabili termiche, perché Eurovent intende continua-re a evolversi da associazione di ventilazione, condizionamento e refrigerazione ad associazione che si occupa di clima-tizzazione annuale, quindi sempre di più anche di riscaldamento, con una particolare attenzione alle Pompe di calore.

ROBERTO LANZA È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATOBÖHLER UDDEHOLM ITALIA S.P.A.Böhler Uddeholm Italia S.p.a., filiale italiana dell’omonimo Gruppo austriaco specializzato negliacciai per utensili e rapidi ed attivo anche nel settore delle leghe e dei materiali speciali destinatiai settori dell’energia, dell’aerospaziale, della ricerca petrolifera, dell’impiantistica chimica oltreche ai settori medicale e marino, dal settembre scorso ha un nuovo Amministratore Delegato, Ro-berto Lanza, il quale ha ricoperto, nella stessa organizzazione, ruoli di crescente responsabilità sindal 1989: dapprima in qualità di responsabile della filiale di vendita di Milano e successivamente,dal 1995, quale Direttore della Divisione Böhler di Böhler Uddeholm Italia S.p.a.

Roberto Lanza, laureato in Scienze Politiche, indirizzo economico, presso l’Università degli Studi di Milano ed ha svi-luppato l’intera carriera lavorativa presso importanti società internazionali.

MASSIMILIANO LUCARELLI, AD DI TECNOCASA CLIMATIZZAZIONEL'azienda ha annunciato la nomina di Massimo Lucarelli a Nuovo Amministratore Delegato perTecnocasa. Lucarelli approda a Tecnocasa Climatizzazione forte dell’esperienza maturata presso laRoland, multinazionale giapponese produttrice di strumenti musicali elettronici. Dal 1997 al 1999Lucarelli lavora presso la sede in Giappone, dal 2000 al 2001 in America e subito dopo rientra inItalia presso la sede Roland Europe a San Benedetto del Tronto (Marche). Recentemente Vicepresi-dente di due associazioni all’interno del gruppo ANIMA di Confindustria, nel settore termoidrauli-co, Italcogen (Associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione), e Climgas(Associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione) con il nuo-

vo mandato Lucarelli si accinge a guidare l'azienda marchigiana che opera nel settore della climatizzazione e del rispar-mio energetico.

GIANCARLO LOSMA ELETTO PRESIDENTE FEDERMACCHINEL’Assemblea di Federmacchine del luglio scorso, ha eletto Giancarlo Losma Presidente della Fede-razione dei Costruttori Italiani di Beni Strumentali, per il biennio 2011-2012 e Alfredo Mariotti, Se-gretario Generale.Giancarlo Losma è anche presidente Ucimu-Sistemi per Produrre (associazione dei costruttori ita-liani di macchine utensili, robot e automazione).

6 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 7

DONNE E UOMINI AL TIMONE

ANTONINO TURICCHI NUOVO PRESIDENTE ALSTOM ITALIAAntonino Turicchi è il nuovo Presidente di Alstom Spa, la holding italiana della multinazionale Al-stom che opera nei mercati della produzione e trasmissione di energia e del trasporto ferroviario.Turicchi approda in Alstom dopo essere stato, dal 2009 ad oggi, Direttore Esecutivo del Comune diRoma.Con una solida formazione ed esperienza in ambito economico-finanziario, Turicchi ha svolto perquasi un decennio numerosi incarichi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.Dal 2002 al 2009 è stato Direttore Generale della Cassa Depositi e Prestiti.

ANTONELLO BUSETTO NUOVO DIRETTORE DI ASSINFORMAssinform, (associazione delle principali aziende di information technology) operanti sul mercatoitaliano, ha un nuovo Direttore. È Antonello Busetto, che rileva il testimone da Federico Barilli, Di-rettore della neocostituita Confindustria Digitale.Antonello Busetto, ingegnere porta in Assinform una grande esperienza nell’ambito delle relazioniistituzionali. Ha fatto parte della Segreteria tecnica del Ministro dell’Industria (oggi Ministero delloSviluppo Economico) in più legislature. Dal 2002 ad oggi è stato Direttore dei Rapporti Istituzionali, Responsabile dell’ufficio Affari Legi-slativi e dell’ufficio di Bruxelles della Federazione Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

PAOLO MERLONI PRESIDENTE ARISTON THERMO GROUPAriston Thermo ha deliberato la nomina di Paolo Merloni a Presidente ed è stato confermato Am-ministratore Delegato.Ariston Thermo nel 2010 ha registrato un aumento dei ricavi del 9% tornando ai valori pre-crisi del2008. La società continua con i propri obiettivi di efficienza e risparmio energetico e mira ad unacrescita costante nei mercati globali.

VINCENT DEFLANDRE NUOVO PRESIDENTE - DIRETTORE GENERALEDEL GRUPPO COMAPIl Gruppo Comap annuncia ufficialmente la nomina di Vincent Deflandre, come nuovo Presidente- Direttore Generale del Gruppo.Vincent Deflandre proviene dal Gruppo Geberit, dove ha ricoperto la carica di Direttore GeneraleEuropa dei mercati in espansione e dove in precedenza è stato Direttore Generale Geberit Francia.Laureato in Business Administration ha iniziato la sua carriera nel settore dei beni di largo con-sumo. Dal 1995 ha lavorato per la General Electric come Manager per lo Sviluppo degli Affari inEuropa fino alla nomina come Direttore della Divisione Commerciale per la Francia ed il Benelux.

GIANCARLO BATTINI È IL NUOVO MANAGING DIRECTOR DELLAMARKET UNIT ITALIANA DI EMERSON NETWORK POWER SYSTEMSEmerson Network Power, divisione di Emerson (NYSE:EMR), ha nominato Giancarlo Battini Mana-ging Director Emerson Network Power Systems - Market Unit Italy.Dopo aver maturato una solida esperienza e conoscenza del settore Power, Giancarlo Battini ge-stirà ora il business Sales & Service di Emerson Network Power Systems in Italia, rispondendo di-rettamente a J.F. Morier, VP Sales Emerson Network Power Systems EMEA.Tra i precedenti incarichi, ha lavorato in Merlin Gerin/APC MGE, Riello ed in Chloride. Dal 2010Giancarlo Battini è inoltre Presidente del Gruppo UPS di Asso Automazione.

Soluzioni & Strumenti

martedì, 15 novembre 2011

Rischio ambientale e nuove responsabilita dell'impresa.

ore 09.00 Registrazione partecipanti

ore 09.30 Benvenuto e introduzione

Interventi:

ore 09.45 Evoluzione normativa: Funzionario del Ministero per illustrare il D.lgs 121 del 7 luglio 2011. Introduzione ai nuovi articoli nel codice procedura penale con particolare attenzione sulla parte reati ambientali.

ore 10.30 Implementazione del modello organizzativo ai sensi del D.lgs 231/2001 Romina Colciago, Responsabile divisione Aon Risk Consulting

ore 11.15 Casi reali: gli strumenti a tutela dell’imprenditore Deborah Sola, Line Manager - Rischio Ambientale, ACE

ore 12.00 Question time

ore 12.30 Chiusura dei lavori

Milano, via A. Scarsellini 13

RoadshowANIMA

Evento organizzato da

In collaborazione con

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senza stamparlo e rinvialo a: [email protected]

Modalità di partecipazione

Quota

150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti AON

Iscrizione

La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia

dell’avvenuto pagamento a: [email protected] - fax +39 02 45418.545.

Pagamento

Il versamento della quota di iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente tramite

bonifico bancario a favore di:

ASA Srl - Azienda Servizi ANIMA P.IVA/C.F. 04795510157

Intesa San Paolo S.p.A. Agenzia 2110 Milano

IBAN IT 53 J 03069 09468 101900134406

Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante

Disdetta

L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti

l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun

rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un

altro della stessa azienda.

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 9

ANIMA

Occorre essere forti e uniti per affrontareconcretamente la grave crisi internazionalee aiutare il Paese a uscirne a testa alta

Il “caso Fiat”, il pensiero di ANIMA e Confindustria

A commento della decisione della Fiat di uscire da Confin-dustria dal 1° gennaio 2012, il 6 ottobre scorso il Presiden-te di ANIMA, Sandro Bonomi, ha inviato ai principali gior-nali italiani una “lettera aperta” per ribadire le ragioni dellafiducia del comparto della meccanica nel sistema confin-dustriale. La lettera è stata ripresa da “Il Sole 24 Ore”, “Il giornale di

Vicenza”, “Giornale di Bergamo”, “Giornale di Brescia”,“Brescia Oggi”.

Sulla stessa decisione di Fiat si è espressa Emma Marcega-glia, Presidente di Confindustria, in una lettera inviata alleaziende associate il 7 ottobre scorso.

Riportiamo di seguito, in forma integrale, entrambe le lettere.

Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, con Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, a una recente Assemblea Generale dei Soci della Federazione

La nostra casa è solo Confindustria

Caro Direttore,ti sottopongo questa lettera,

che ti chiedo di pubblicare sem-pre che tu lo ritenga opportuno,perché in questi giorni ho letto esentito affermazioni e critichenon costruttive. Provo l’esigenzadi condividere questo mio sentirecon te e i tuoi lettori con l’auspi-cio che possa essere un contribu-to positivo per ritornare ad averechiari i valori imprenditoriali e so-ciali che fanno di questo Paese ungrande Paese. A valle della dura decisione della Fiat di uscire da Confin-dustria - rispetto la determinazione della Fiat che ha deci-so di darsi connotazioni di multinazionale dell’automobi-le - ho letto sulla stampa considerazioni intemperanti e in-tempestive, da parte del mondo politico ed ex-confindu-striale, che non aiutano certo a fare chiarezza, né a mante-nere il giusto profilo tra centri di comunicazione e di re-sponsabilità di primo livello nel Paese, che non mi possotrattenere dal commentare e replicare.Le reazioni di uomini politici alle scelte radicali di Mar-

chionne, legittime per il mercatomondiale e globalizzato dell'au-tomotive, anche se industrial-mente e socialmente opinabili,stanno prendendo una chinapreoccupante. Per inciso, quantaFiat resterà in Italia in futuro di-pende solamente da noi, dall’Ita-lia e da chi la governa. Nelle di-chiarazioni di Sacconi e di Bru-netta, ma soprattutto in quelle diGuidalberto Guidi, vedo tonifuorvianti che possono causare

confusione all’interno delle imprese di Confindustria e non.Faccio riferimento a Guidalberto Guidi, ex-vice presidentedi Confindustria, che - non suoni come un auspicio - di-chiara che all’uscita di Marchionne ne seguiranno altre:“Tutto il mondo della componentistica dell’auto, anzi tuttala metalmeccanica”.Poiché mi sento chiamato in causa, per quanto mi riguar-da, posso dire che la meccanica italiana è un elemento digrande competitività per il nostro Paese e resta ben presen-te in Confindustria e nel tessuto industriale nazionale. Con-tinuerà cioè a investire, innovare e restare in Italia, con i

10 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ANIMA

propri imprenditori e lavoratori. Continua Guidi, afferman-do che l’uscita della Fiat da Confindustria “al di là del pe-so economico, é una lacerazione che lascerà al nuovo pre-sidente di Confindustria dei problemi molto gravi da risol-vere”. In questo contesto molto deve cambiare, tutte le pro-poste concrete e costruttive sono ben accette, non c'e piùspazio per le mere parole e i personalismi.L'economia reale sta attraversando un labirinto cruciale equesto è il momento, per gli imprenditori e le imprese, diessere coesi, di restare uniti, così come è unita Confindu-stria al suo interno, solidale e compatta con la PresidenteMarcegaglia. Glielo hanno incondizionatamente confer-mato 10 giorni fa Giunta e Consiglio di Confindustria, semai ce ne fosse stato bisogno. Il mondo dell'industria e de-gli imprenditori in generale, piccoli e grandi, soprattutto inquesto momento, ha bisogno di esempi positivi e testimo-nianze che uniscano e che infondano consapevolezza e fi-ducia nei propri mezzi, oltre che speranza nel domani. Purtra le difficoltà contingenti, di mercati e finanza, gli im-prenditori nazionali, senza proclami, si sono da tempo rim-boccati le maniche e stanno fronteggiando al meglio la cri-si, reagendo con un elevato tasso di sopravvivenza e di in-

novazione di imprese, pur senza pesare sul Paese, in ter-mini di costi sociali ed occupazionali. E ciò è riconosciutoda economisti e politici.Vorrei infine fare i complimenti a Ferruccio De Bortoli, Di-rettore del Corriere della Sera, per il suo editoriale del 5 ot-tobre “Il sipario strappato”: una parola chiara che condividoin toto, detta con voce alta, ferma e fuori dal coro, musicaper le orecchie. Soprattutto lontano dalla mediocrità di stan-tie e ritrite verbosità, nel politichese di questi giorni, che ora-mai risulta incomprensibile e offensivo all’intelligenza deicittadini e degli elettori italiani. Anche la stampa può fare lasua parte facendo giornalismo con la “G” maiuscola. La mec-canica italiana ha bisogno di una moltitudine di uomini sem-plici, che continuano a svolgere con umiltà il proprio lavoroquotidiano, ma anche di lavoratori privati e pubblici, e di po-litici che operino per il bene comune, con etica e moralità,oltre che con lungimiranza per il bene del Paese e dare spe-ranza e umanità alle nuove generazioni. Di questi valori Con-findustria è un esempio da ormai un secolo e, per gli im-prenditori italiani, è tuttora motivo d’orgoglio farne parte.

Sandro Bonomi

Gli interessi delle imprese garantiti dalla dimensione associativa

Caro Presidente,alla luce dell'annuncio che

Fiat intende lasciare Confindu-stria dal 1° gennaio 2012, ritengoopportuno condividere con Te al-cune riflessioni.Innanzitutto va rispettata semprela scelta di ogni singola impresadi aderire o meno al nostro siste-ma di rappresentanza. Confindu-stria è e deve assolutamente ri-manere una associazione volon-taria di liberi imprenditori.Non posso però non esprimere il mio disappunto per le mo-tivazioni che sono state addotte e che possono condurre al-la conclusione che Confindustria non abbia lavorato in que-sti anni per modernizzare le relazioni industriali o, peggioancora, che, malgrado ciò che è stato fatto, vi sia una qual-che oggettiva convenienza a stare fuori dal nostro sistema.Questo non è vero. È quindi innanzitutto importante chiari-re che non vi è contrasto fra le due fondamentali innovazio-ni che sono state introdotte negli ultimi mesi: l'Accordo In-terconfederale del 28 giugno, ratificato il 21 settembre, e l'art.8 della manovra di agosto. Stare dentro il sistema associati-vo non significa in alcun modo rinunciare ad utilizzare glistrumenti legislativi che l'art. 8 mette a disposizione delle im-prese. Naturalmente per poter utilizzare questi strumenti, co-sì come per applicare le innovazioni previste dall'AccordoInterconfederale, occorre trovare il consenso sindacale. Que-

sta conclusione è corroborata nonsolo dai principali giuristi del la-voro, ma ora anche dalle afferma-zioni del Ministro del Lavoro Sac-coni che, cito testualmente dal co-municato stampa allegato, ha di-chiarato: "la firma dell'accordo del21 settembre non ha né depoten-ziato né sterilizzato l'art. 8 sullacontrattazione collettiva".La dichiarazione del MinistroSacconi sgombra il campo dapossibili equivoci riguardo all'in-

terpretazione del quadro che si è formato a seguito del-l'accordo interconfederale e della successiva ratifica.Vorrei anche sottolineare che il 28 giugno abbiamo condi-viso con le organizzazioni sindacali un sistema di relazio-ni industriali moderno, regolato ma non certo ingessato.Un sistema che riconosce un ruolo al sistema di contratta-zione nazionale ma che soprattutto, per la prima volta, dàcertezza ed esigibilità al contratto aziendale e permette aquest'ultimo di fare intese modificative molto ampie per co-gliere opportunità di crescita e sviluppo o per gestire al me-glio le ristrutturazioni.A ciò si aggiungono le opportunità che offre l'art. 8 di de-rogare in azienda, attraverso accordi sindacali, anche a di-sposizioni di legge che disciplinano varie materie, tra lequali le conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro.Oggi un imprenditore iscritto a Confindustria può quindibeneficiare di tutte le flessibilità dell'accordo del 28 giugno

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 11

5 ottobre 2011

e dell'art. 8. Stando dentro il sistema associativo si hannodue vantaggi evidenti. Il primo è il fatto di poter far contosu un sistema di regole condiviso per stabilire quando unaccordo aziendale è valido nei confronti di tutti i lavorato-ri e, per quello che riguarda le clausole di tregua sindaca-le, nei confronti di tutte le organizzazioni firmatarie del-l'accordo. Il secondo è quello di avere al proprio fianco l'as-sistenza dell'Associazione industriale nella definizione de-gli accordi sindacali e nella gestione di potenziali conflitti.Infine, è bene ricordare che Confindustria non è solo un'as-sociazione sindacale. Le nostre associazioni a tutti i livellitutelano le imprese su molti altri terreni, a Bruxelles, comea Roma, nelle categorie e sul territorio, su temi come il co-sto dell'energia, l'ambiente, la normativa fiscale, il dirittodi impresa ecc.La nostra storia, anche recentissima, testimonia che l'affer-mazione degli interessi delle imprese piccole, medie egrandi è garantita più efficacemente dalla dimensione as-sociativa. Confindustria è la voce libera ed autonoma degliimprenditori. In quanto tale, è uno strumento essenziale perdar forza alle imprese e alla stessa democrazia italiana.Oggi dobbiamo essere più che mai forti ed uniti per af-frontare una grave crisi internazionale e per aiutare il no-stro Paese ad uscirne a testa alta.Insieme, dunque, potremo cogliere appieno tutte le oppor-tunità che anche in questi anni difficili siamo stati capacidi costruire.

Romani elogia la meccanicaDurante la pun-tata del program-ma televisivo“Porta a Porta”della RAI del 27settembre scor-so, intitolata "Chipaga la crisi?", ilMinistro delloSviluppo Econo-mico, Paolo Ro-mani, parlandodi misure per la crescita, ha elogiato l'industria mecca-nica come esempio di eccellenza del “made in Italy” eha posto l'accento sulla necessità di puntare, tra l’altro,sull'efficienza energetica, sulla semplificazione del set-tore energetico nazionale e sull'efficientamento dellereti.Commentando questo intervento Sandro Bonomi, Pre-sidente di ANIMA, ha affermato: “Finalmente il lavorodi semina iniziato ormai tre anni fa sta iniziando a da-re i suoi frutti. È passato il messaggio che la meccanicaitaliana è il vero ‘made in Italy’ degli ultimi vent'anni,uno dei pilastri fondamentali su cui puntare per favori-re la crescita italiana. Non vogliamo aiuti di Stato, masupporto allo sviluppo, perché i settori che rappresen-tiamo sono competitivi e all'avanguardia a livello mon-diale e sarebbe interessante per chiunque investire suun comparto dalla sicura rendita".

Paolo Romani, Ministro dello SviluppoEconomico

Crisi dei Mercati FinanziariCome proteggersi dalle oscillazionidelle Materie Prime e Valute

mercoledì, 16 novembre 2011

Il settore delle Materie Prime sta subendo forti oscillazioni, frequentie violente che sconcertano le aziende che trattano le commodities e le valute.Cosa ci attende nei prossimi anni?

ore 09.00 Registrazione partecipanti

ore 09.30 Benvenuto e introduzione

Interventi:

ore 09.45 Scenario Macro Economico e dinamiche dei prezzi dei metalli non ferrosi, acciaio e valute

ore 10.45 Come fissare il prezzo delle materie prime - Strumenti di copertura finanziaria, hedging

ore 12.00 Question time

ore 12.30 Chiusura dei lavori

Milano, via A. Scarsellini 13

Evento organizzato da

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RoadshowANIMA

Modalità di partecipazione

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150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti Wings Partner

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La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia

dell’avvenuto pagamento a: [email protected] - fax +39 02 45418.545.

Pagamento

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bonifico bancario a favore di:

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Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante

Disdetta

L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti

l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun

rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un

altro della stessa azienda.

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gli elementi a cui le famiglie prestano la maggiore atten-zione sono i “bassi consumi energetici” (20,8% di rispo-ste). E se a questi si aggiunge il 6,6% di risposte che poneil problema dei “bassi costi gestionali”, ci si trova di fronteal fatto che la qualità della casa è legata ai costi gestionaliper il 27,4% della domanda. In secondo piano risultanoaspetti importanti connessi alla vivibilità e alla posizionedell’abitazione come la “luminosità”, e quindi l’esposizio-ne, o la ricchezza di servizi. Mentre assume rispetto a pre-cedenti indagini simili la considerazione rispetto alla soli-dità. In sintesi, la crisi ridefinisce i criteri della qualità: l’e-stetica perde peso a vantaggio dell’utilità, dei costi gestio-nali, della solidità.

La qualità batte la convenienza del prezzoLa crisi introduce un comportamento nuovo da parte delladomanda: il passaggio dal ciclo della quantità a quello del-

la qualità. La qualità faaggio sul prezzo e, ri-spetto al costo d’acqui-sto, prevale una valuta-zione del tempo di vitadel bene e dei relativicosti di gestione. È inquesto ambito che trova-no la massima attenzio-ne efficienza e risparmioenergetico e minore spe-se di manutenzione. Lefamiglie sono consape-

Una casa sicura, strumenti informativi e certificazioni ingrado di dare garanzie sulla durabilità e la qualità del

“prodotto casa”. Sono queste le esigenze prioritarie dellefamiglie italiane nel porsi oggi sul mercato immobiliare. Èquanto emerge dai primi risultati della ricerca su “La Qua-lità Edilizia in Italia. Definizioni, Percezione, Criticità eVantaggi, promossa da Federcostruzioni e avviata dal Cre-sme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia).

Qualità vuol dire sicurezzaLe prime risposte, relative a 800 famiglie evidenziano in-nanzitutto l’esistenza di una domanda potenziale rilevantein termini di qualità. Una qualità che si coniuga con la ri-chiesta di garantire innanzitutto la sicurezza. Le preoccu-pazioni maggiori delle famiglie italiane si rivolgono verso irischi derivanti da eventi esterni che attengono alla struttu-ra, al modo in cui la ca-sa è stata costruita, ai si-stemi di sicurezza e disalvaguardia. La qualitàè qualcosa che non de-ve dare sorprese, qual-cosa di certo. La qualità,per le famiglie italiane,non ha a che fare con labellezza o con l’eccel-lenza ma con qualcosadi solido e sicuro. Rispetto alla casa oggi

Pubblicati i risultati della ricerca, promossada Federcostruzioni e avviata dal Cresme, sul tema“La qualità edilizia in Italia. Definizioni, percezione,criticità e vantaggi”

Le risposte relative a 800 famiglie evidenziano che il prezzo basso non è il criterioprincipale nella scelta dell’abitazione. Più importanti sono considerati i criteri diqualità, sicurezza e durabilità. Questo potrebbe favorire la riqualificazione del pa-trimonio esistente, soprattutto in termini di consumi energetici e dei costi di manu-tenzione, accelerando il processo di adeguamento richiesto anche dalla normativaeuropea.

Qualità e sicurezzaprincipali criterinella scelta

del “prodotto casa”

14 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ECONOMIA

Scelga tra le seguen� due parole che definiscono per lei la qualità di un bene o di un prodo�o (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) Sicurezza 24,3 Garanzia 17,5 Cer�ficazione 12,1 Credibilità 12,1 Conformità a requisi� 11,8 Durabilità 10,7 Certezza 5,7 Eccellenza 4,0 Bellezza 2,0 Totale 100,0

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 15

Il sistema delle costruzioni in ItaliaIn occasione di Made Expo (Milano Edilizia Design Architettura), che si è svolto a Milanoda 5 all’8 ottobre scorso, è stato presentato il “Rapporto 2011” di Federcostruzioni. Que-sta seconda edizione del Rapporto, risultato di una meticolosa raccolta di dati resi com-parabili fornisce una fotografia precisa della situazione edilizia nazionale,Nell’Introduzione Paolo Buzzetti, Presidente di Ance e Coordinatore degli Stati Genera-li delle Costruzioni, sottolinea che “il Rapporto evidenzia con chiarezza che la crisi con-tinuerà a caratterizzare le costruzioni anche nel 2011 e che se segnali positivi si ri-

scontrano per quei segmenti produttivi più proiettati verso i mercati esteri, dall’altra parte sievidenzia un sistema industriale e di imprese forte e vivace. Una risorsa vera e attiva del nostro Paese”.

voli che, stante questasituazione, l’attenzioneal prezzo è un fattoreimportante, ma di fron-te alla necessità di ri-durre la spesa, e quindicomprare di meno madifendere la qualità delprodotto, oppure sce-gliere prodotti a prezzipiù economici, l’80%degli intervistati scegliela qualità. Egualmente, di frontealla richiesta tra investi-re su una casa più eco-nomica o invece dimi-nuire le pretese, pun-tando sulla qualità, la stragrande maggioranza (69%) di-chiara la propria preferenza per questa seconda soluzione.

L’importanza della certificazionePer l’80% degli intervistati, interrogati se la certificazione

di un prodotto è sinoni-mo di qualità, rispondesì. La certificazione diun Ente Terzo è consi-derata dal 35,4% degliintervistati un aiuto im-portante alla scelta diuna casa, e per il 28,6%tutte le case dovrebberoavere una certificazio-ne, così che il 64% del-le famiglie considera lacertificazione un ele-mento importante nellascelta di una casa.Questi primi riusltatievidenziano una cre-scente sensibilità della

domanda rispetto alla possibilità che qualcuno garantiscala qualità del prodotto e si augurano che questa pratica sirafforzi (62,7%). Resta scettico un 21% degli intervistati,mentre per un altro 15% è soltanto un costo. Lo scetticismoe le preoccupazioni che un’attestazione resti un fatto for-

Il messaggio del Presidente della RepubblicaQuesto è il testo integrale del telegramma che Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, ha inviato il 4 ottobrescorso a Paolo Buzzetti, Presidente di Ance e Coordinatore degli Stati Generali delle Costruzioni

Esprimo il mio apprezzamento per il confronto promosso dagli Stati Generali delle Costruzioni su temi di grande ri-lievo ed attualità.Il necessario rilancio del processo di crescita della nostra economia non può fare a meno del contributo del compar-to delle costruzioni, sia per la sua capacità di attivare altri settori produttivi e di assorbire lavoro, sia per l’apporto al-la dotazione di infrastrutture essenziali in funzione dello sviluppo economico e sociale.Le organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori della filiera produttiva dell’edilizia hanno mostrato piena consa-pevolezza dell’importanza di questo ruolo promuovendo, già nel 2009, gli Stati Generali delle Costruzioni, sede nel-la quale tutti gli attori coinvolti sono chiamati a confrontarsi per la ricerca di soluzioni condivise ai problemi comuni.È importante reagire alle grandi difficoltà che le imprese ed i lavoratori devono affrontare, formulando proposte e ri-chieste che meritano grande attenzione da parte dell’opinione pubblica, delle forze politiche e, soprattutto, delle isti-tuzioni, alle quali spetta fornire risposte ed interventi adeguati per il rilancio del settore.In questo spirito auguro agli organizzatori ed a tutti i partecipanti un proficuo svolgimento dei lavori.

Giorgio Napolitano

Scelga tre definizioni per lei più importan� per descrivere una casa di qualità (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) A bassi consumi energe�ci 20,8 Luminosa 16,8 In una zona ricca di servizi 12,5 Solida 11,6 Con giardino 8,7 Silenziosa 7,5 A bassi consumi ges�onali 6,6 Grande 4,2 Bella 4,2 Nuova 2,9 In una zona pres�giosa 1,5 In alto 1,3 An�ca 0,8 Altro 0,6 Totale 100,0

16 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ECONOMIA

male a cui si colleganodei costi amministrativiprivi di una reale so-stanza, pongono unaquestione fondamenta-le per il sistema impren-ditoriale: quello dellareale qualificazione del-le imprese a cui si colle-ga l’altra relativa ai con-trolli. Temi sui quali Fe-dercostruzioni ha avvia-to un progetto specificovolto a definire conchiarezza percorsi, mo-dalità e sistemi che con-sentano all’utente finaledi disporre di strumentiefficaci di verifica sulprocesso di costruzionee sui materiali e le solu-zioni costruttive adotta-te. Una conferma del-l’importanza del pro-blema si ricava dall’in-dagine là dove, interro-gate su cosa è più im-portante nella garanziadi qualità di un prodot-to, il 34,7% delle fami-glie mette al primo po-sto “l’esperienza perso-nale”. Una percentuale chesommata alla rispostarelativa al “passaparo-la”, indicata dal 11,9%degli intervistati, arrivaal 46,6%. Il che signifi-ca che poco meno del-la metà fa come SanTommaso: si fida solo disé. Allora, la qualificazione sembra dipendere oltre che dal-l’esperienza diretta dell’acquirente dalla conoscenza che siha della storia e della notorietà dell’azienda: la indica il31,6%. Così che se, da un lato si ritiene la certificazione unelemento importante per scegliere, solo il 17,1% degli in-tervistati lo prende in considerazione come il modo mi-gliore per garantire la qualità del prodotto.

Una grande opportunità per il sistema delle costruzioniCerto, si tratta di primi elaborati e sicuramente sulle rispo-ste incidono fattori di carattere personale, dalla dimensio-ne della famiglia, all’essere o meno proprietari e proprie-tari soddisfatti o invece in cerca di soluzioni nuove. Cosìcome è diverso vivere in una grande città o in una picco-la località. Comunque, al di là delle differenze, questi primi risultaticonsentono di rilevare l’esistenza di una domanda che hanella richiesta di maggiore chiarezza e garanzie, rispetto al“prodotto casa”, due fattori decisivi nell’orientare le scelte

di acquisto. Una do-manda che presta gran-de attenzione alla sicu-rezza, così come allaconoscenza dell’im-presa. Elementi checontribuiscono a evi-denziare che per l’in-dustria edilizia vi è lagrande opportunità dioffrire prodotti di qua-lità. Vi sono cioè le con-dizioni di mercato perfare selezione, per va-lorizzare l’investimen-to che la filiera ha fattoin questi anni. Il nodo sta nell’incenti-vazione di questa mag-giore attenzione a fatto-ri strutturali e qualifi-canti del “bene casa”,alla sua “solidità” e, inparticolare, al conteni-mento dei consumienergetici, ma anchealla qualità ambientale.Fattori questi che, insie-me a altri, chiamano incausa la qualificazionedelle imprese che, nel-l’arco di tutta la filieraproduttiva delle costru-zioni, contribuisconoalla realizzazione del“bene casa”. Ne conseguono dueconsiderazioni. La pri-ma attiene alla capacitàdella filiera imprendi-toriale di saper costrui-re un’offerta adeguata

alle aspettative soprattutto sul piano delle garanzie del pro-cesso di costruzione, oltre che sul piano della qualità deimateriali e delle soluzioni progettuali. La seconda riguardal’incentivazione della domanda. Ciò potrebbe avvenire informa premiale per chi acquista o ristruttura la propria abi-tazione, adeguandola a determinati standard qualitativi, at-traverso, ad esempio, una rivalutazione degli indici cata-stali più contenuta a differenza di chi non provvede all’a-deguamento o acquista un’abitazione di classi inferiori al-la B.In questo modo si potrebbe favorire la riqualificazione delpatrimonio esistente, soprattutto in termini di riduzione deiconsumi energetici e dei costi di manutenzione, accele-rando il processo di adeguamento richiesto anche dalla nor-mativa europea. Si tratta, ovviamente, soltanto di un esem-pio, che serve a comprendere l’importanza di attivare stru-menti e meccanismi di incentivazione oggi indispensabiliper trasformare una domanda potenziale in un concretoprocesso virtuoso. ❒

Lei a quale modo di pensare è più vicino oggi? (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) Compro di meno ma difendo la qualità del prodo�o 79,9 Punto a salvaguardare la quan�tà e scelgo prodo� a prezzi più economici 20,1 Totale 100,0

Rispe�o ad un possibile acquisto di una casa lei che ragionamento farebbe? (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) Meglio una casa più piccola ma di maggior qualità 68,7 Meglio una casa più grande ma più economica 31,3 Totale 100,0

La cer�ficazione di un prodo�o per lei è sinonimo di qualità? (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) Si 79,7 No 20,3 Totale 100,0

Cosa pensa di un Ente terzo che cer�fichi la casa con un marchio di qualità? (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) Sarebbe un aiuto importante alla scelta 35,4 Dovrebbero averla tu�e le case 28,6 Non mi fido della cer�ficazione 20,9 Sarebbe solo un costo 15,1 Totale 100,0

Secondo lei, cosa è più importante nella garanzia di qualità di un prodo�o? (% con risposta mul�pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) La sua esperienza personale 34,7 La storia e la notorietà dell'azienda 31,6 La cer�ficazione di un Ente terzo 17,1 Il passaparola 11,9 La pubblicità 4,7 Totale 100,0

esecutivo pagina a4 rifinitura destra.indd 1 15/12/2010 8.58.59

Fantoni è un'azienda italiana che produce mobili per ca-se e uffici e pannelli di fibre di medie dimensioni (MDF,

Medium Density Fibreboard). Ma, oltre che leader nellaproduzione di mobili, l’azienda ha dimostrando di essereun pioniere nel settore energetico in Italia. È diventata, in-fatti, la prima azienda in Italia a installare un motore Wärt-silä 50DF, le cui capacità si stanno dimostrando ideali perla fornitura del calore e dell’energia elettrica necessaria nelprocesso di produzione dei mobili. Fantoni ha sede a Osoppo, piccola città nel nord-est Italia.Fino a circa un anno e mezzo fa, la società possedeva quat-tro motori che generavano circa 16 MW. Con la necessitàdi chiudere gli impianti di energia più datati, Fantoni ha get-tato le basi per una nuova centrale elettrica. Grazie alla vi-cinanza dello stabilimento alla Wärtsilä di Trieste (meno di100 km), l’impianto di Osoppo offriva l’opportunità di svi-luppare tutte le potenzialità di questo motore.

Flessibilità ed efficienzaPer lungo tempo in Fantoni la norma è stata: produzione“in casa” di energia elettrica di calore per l'essiccazione dellegno utilizzato nella produzione dei mobili. Così, dal 1996l'azienda ha utilizzato diversi motori Wärtsilä su impiantidi cogenerazione a Osoppo e in altri siti produttivi nel sudd'Italia. Per l'espansione della capacità di cogenerazione aOsoppo la decisione è stata quella di installare nell’agostodel 2009 un Wärtsilä 18V 50DF in grado di fornire un po’

più di 16 MW. Il nuovo motore consente all'azienda di mas-simizzare la produzione di energia elettrica e di calore uti-lizzando il numero minimo di motori. Wärtsilä ha fornito ilmotore, le parti ausiliarie e le apparecchiature di controlloper le emissioni di CO e NOx.Il Wärtsilä 18V 50DF, cuore del nuovo impianto, è un mo-tore dual-fuel progettato per fornire alto rendimento con laflessibilità del combustibile, bassi tassi di emissioni, alta ef-ficienza ed elevata affidabilità.Il modello a 18 cilindri a configurazione a V in versioneFantoni genera 905 kW per cilindro, per una potenza mas-sima totale meccanica di 16,3 MW. Il motore è stato pro-gettato per produrre lo stesso output indipendentemente dalfatto che funzioni a gas naturale, a olio combustibile leg-gero (LFO, Light Fuel Oil) o a olio combustibile pesante(HFO. Heavy Fuel Oil).Il funzionamento del motore è controllato da un avanzatosistema di automazione; il che permette un funzionamen-to ottimizzato con ogni opzione di carburante su una vastagamma di ambienti e condizioni.Sia l'ingresso del gas sia l'iniezione del carburante pilota so-no controllati elettronicamente, consentendo quindi di ave-re il corretto rapporto tra aria e combustibile impostato perogni cilindro: questo assicura una combustione stabile e si-cura utilizzando la minima quantità di carburante pilota. Tutti i parametri di combustione sono controllati automati-camente durante il funzionamento del motore.

Una interessante applicazione dei nuovi motori “dual fuel”della Wärtsilä alla centrale a ciclo combinato della Fantoni,noto produttore italiano di mobili di qualità

Motori per la cogenerazioneLa nuova gamma di motori Wärtsilä 50DF si caratteriz-za per i bassi consumi energetici, la possibilità di im-piego di combustibili di diversa natura e le ridotte emis-sioni inquinanti. Particolarmente interessante risulta illoro impiego negli impianti di cogenerazione, che di persé offrono possibilità di razionalizzare la produzione el’utilizzo di energia elettrica e termica.Questo articolo descrive i principali aspetti tecnici eoperativi dell’applicazione di questo nuovo motore allacentrale della Fantoni a Osoppo, evidenziando le carat-teristiche di risparmio energetico, riduzione delle emis-sioni inquinanti e flessibilità di impiego del combustibi-le, nonché i possibili ulteriori sviluppi.

18 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

TECNOLOGIA

La centrale a ciclo combinato della Fantoni, a Osoppo in provinciadi Udine,è stata dotata nell’agosto 2009 di un motore Wärtsilä 50DF,che sviluppa una potenza massima meccanica di 16,3 MW

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 19

Il controllo delle emissioniIl nuovo motore Wärtsilä opera sul principio di “magra”:la miscela di aria e gas nel cilindro contiene più aria diquanta è necessaria per la combustione completa del com-bustibile, per cui si ha una riduzione dei picchi di tempe-ratura e di conseguenza delle emissioni di NOx; il che si-gnifica aumento dell’efficienza e maggiore produzioneraggiunta. Presso l'impianto di cogenerazione della Fantoni, le emis-sioni sono ulteriormente controllate da un sistema di ab-battimento, che comporta l'iniezione di urea nei gas di sca-rico e un catalizzatore per ridurre i livelli di NOx e CO.Il calore recuperato sia dall'acqua del circuito di raffredda-

mento del motore sia dai gas di scarico alimenta diretta-mente gli essiccatori della fabbrica. Siccome l'aria neces-saria per l'essiccazione nella produzione in MDF deve es-sere a circa 180 ºC, l'aria riscaldata dallo scarico del mo-tore viene miscelata con l’aria dell’ambiente per raggiun-gere la temperatura corretta. Una parte del calore estrattodai gas di scarico del motore viene recuperato dal riscal-damento dell’olio termico, che viene poi utilizzato per pro-durre vapore. Tutta l’energia elettrica generata dal motore viene consu-mata all'interno della fabbrica di Osoppo. Con un valoregarantito del 45% di efficienza elettrica e conl'utilizzo del calore residuo, l'efficienza complessiva della

Interessanti margini di sviluppoMarco Golinelli è Vice Presidente di Wärtsilä Power Plant, Italia

Ingegnere, perché l’applicazione del vostro nuovo motore Wärtsilä 50DF all’im-pianto di cogenerazione della Fantoni risulta particolarmente interessante?Si tratta di un motore molto competitivo riguardo ai consumi energetici, alla possi-bilità di impiego di combustibili di diversa natura e alle ridotte emissioni inquinanti.Sono caratteristiche che vengono esaltate nell’applicazione su impianti a ciclo com-binato, di per sé molto convenienti sotto l’aspetto energetico. Con i prezzi crescentidell’energia elettrica, questa configurazione di impianto appare quindi particolar-mente appetibile in diversi casi industriali.

Cosa prevede l’assistenza post-vendita per questo impianto?Oltre all’ordinaria attività di manutenzione è previsto un monitoraggio continuo deidati di marcia dell’impianto in condizioni reali per verificare sia i consumi energeti-ci sia i valori delle emissioni inquinanti, in particolare ossido di carbonio e ossidi di azoto. Questo ci consentirà an-che di trarre utili indicazioni per i prossimi sviluppi di questa famiglia di motori.

Ritiene che l’applicazione sperimentata alla Fantoni abbia margini di miglioramento tecnico?Certamente sì. I dati raccolti sull’impianto e le analisi economiche basate sui prezzi di mercato dell’energia ci aiute-ranno a fare le opportune valutazioni del ciclo di vita dei diversi componenti e quindi dei costi dell’impiego dei no-stri motori a una tipologia di impianti già molto promettente, come appunto gli impianti di cogenerazione. Lo scopoè quello di massimizzare l’efficienza dell’impianto in termini di consumi energetici e di emissioni inquinanti in ognicondizione di marcia e con diversi tipi di combustibili.

G. B.

Una soluzione tecnica per ogni esigenza

Wärtsilä è il principale provider di soluzioni di generazione distribuita efficiente e flessibile, basate su motori a com-bustione interna in grado di operare con diversi combustibili, sia liquidi che gassosi. Il portfolio è composto da cen-trali elettriche da 1 a 500 MW, sistemi di pompaggio e compressione per l'industria petrolifera e una vasta gamma diservizi, che vanno dallo sviluppo di progetti e dal supporto finanziario alle attività di conduzione e manutenzione de-gli impianti su base globale.Flessibilità operativa, alta efficienza, basse emissioni e comprovata affidabilità a lungo termine rendono gli impianti diWärtsilä la soluzione più idonea per i servizi di stabilità della rete, di peaking e di generazione di base, nonché peruna vasta gamma di applicazioni industriali di autoproduzione .Qualunque sia l’esigenza, alimentare un singolo impianto industriale o fornire energia elettrica alla rete nazionale,Wärtsilä ha la soluzione opportuna. Inoltre, le soluzioni offerte facilitano la transizione verso una infrastruttura ener-getica moderna e sostenibile in un mondo dove l'industria dell'energia vive una fase di rapida evoluzione. L’impetuo-sa crescita delle fonti di energia alternative (eolico, solare, biomasse ecc.) porta una maggiore varietà nel mix energe-tico. Tuttavia, queste nuove risorse obbligano a una maggior attenzione alla necessità di ulteriore capacità di genera-zione di riserva, necessaria per gestirle in modo efficiente. Infine, le soluzioni tecnologiche di Wärtsilä sono supportate da servizi di conduzione e manutenzione in grado di ot-timizzare il valore dell’investimento nell’intero ciclo di vita.

centrale elettrica è del 85% o più.La riduzione della domanda di energia in fabbrica come ri-sultato delle difficili condizioni economiche degli ultimidue anni ha significato una diminuzione del numero di ore

di funzionamento del motore da quelle originariamentepreviste. Anche così però le sue prestazioni, nel rispetto deilimiti delle emissioni di NOx locali di 200 mg/Nm³ (al 5%O2) e di CO di 170 mg/Nm³, sono state confermate. ❒

20 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

TECNOLOGIA

Collocazione del motore Wärtsilä 50DF nella centrale a ciclo combinato della Fantoni

Una misura nel nuovo Piano Casa che tutte le Regioni dovrebbero mettere in agenda

Benefici sulle bollette grazie a un parco edilizio efficiente

L’assessore all’Ambiente, Ener-gia e Reti della Regione Lom-

bardia, Marcello Raimondi, ha re-centemente annunciato che ilnuovo “Piano casa”, che la Lom-bardia approverà entro dicembre,conterrà misure di incentivazioneper l’edilizia sostenibile ed ener-geticamente efficiente. Chi costruirà o amplierà il proprioappartamento adottando modernetecnologie per il risparmio energe-tico (quali le valvole sui caloriferi,la termoregolazione, le caldaie acondensazione, il solare termico e altro) potrà ottenere pre-mialità aggiuntive, come ad esempio sugli oneri e/o sullevolumetrie edificabili.“Confidiamo che questa ottima iniziativa possa favorire unparco edilizio efficiente sotto il profilo energetico” - di-chiara Paola Ferroli, Presidente di Assotermica/ANIMA -“Ad oggi, all’interno di un edificio l’80% circa dell’energiaviene utilizzata per il riscaldamento e la produzione di ac-qua calda. Tecnologie quali le caldaie a condensazione o ipannelli solari termici ridurranno drasticamente tale per-centuale nell’interesse del nostro Paese e con evidenti be-

nefici sulle bollette dei cittadini”.“Proprio nelle ore in cui si riac-

cendono gli impianti di riscalda-mento, riemerge con forza il di-battito sull’inquinamento e sul ri-sparmio energetico - dichiara Ste-fano Casandrini, capogruppoenergie rinnovabili di Assotermi-ca/ANIMA - Le nostre aziende of-frono da tempo soluzioni all’avan-guardia agli altri Paesi europei,che da molti anni hanno sviluppa-to filosofie e attuato misure e stru-menti nell’ottica del risparmio

energetico e del contenimento delle emissioni. Confidiamoora che questa iniziativa a costo zero venga presa da tuttele Regioni insieme ad altre misure, quali ad esempio la re-visione sulla normativa per rendere possibile lo scarico aparete dei prodotti della combustione per i generatori di ca-lore a bassissime emissioni, semplificando le sostituzionidei vecchi impianti e rendendoli più percorribili anche sulpiano economico. In questo modo si potrebbe consentireanche alle abitazioni sul nostro territorio nazionale di do-tarsi dei più moderni impianti di riscaldamento e produ-zione di acqua calda sanitaria”.

ANIMA/ASSOTERMICA

Paola Ferroli, Presidente di Assotermica

Stefano Casandrini,Capogruppo di EnergieRinnovabili di Assotermica

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Convegno organizzato da

Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano

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Programma

13.30 LUNCH BUFFET DI BENVENUTO, RISERVATO AGLI ISCRITTI14.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI14.30 INTRODUZIONE E SALUTI

Interventi programmati

▪ Ing. Silvio Rudi Stella - ITALCOGEN - La cogenerazione: D.M. regime di sostegno CAR, D.Lgs 28/2011 Decreti Ministeriali di attuazione

▪ Ing. Nicola Contrisciani - ENEA - Casi studio di cogenerazione distribuita in ambito urbano

▪ Ing. Luigi Mazzocchi - RSE - Commenti sui nuovi decreti che definiscono il nuovo regime di sostegno alla cogenerazione

▪ Ing. Luca D’Apote - COLDIRETTI - Le agroenergie e le opportunità connesse

▪ Testimonial Azienda Coldiretti: Mauro Mengoli - Azienda Mengoli

Esperienze dagli operatori

▪ Ing. Gianluca Airoldi, AB ENERGY - La sfida dell’efficienza totale in un impianto di cogenerazione

▪ Ing. Silvio Rudi Stella - AMGA - L’Efficienza Energetica in complessi del terziario avanzato: esempi tra rischi ed opportunità

▪ Ing. Jacopo Criscuolo - TECNOCASA - Analisi di soluzioni impiantistiche per l’integrazione di cogeneratori di piccola taglia in centrali termiche

▪ Ing. Marco Baresi - TURBODEN - Cogenerazione e recuperi termici con sistemi ORC: il progetto H-REII

▪ Ing. Marco Golinelli - WARTSILA - Trigenerazione in industria: efficienza energetica 365 giorni l’anno

Approfondimento legale

▪ Avv. Luca Tiberi - STUDIO LEGALE MONDINI RUSCONI - La normativa sulla cogenerazione

[QUESTION TIME]

17.30 FINE LAVORI

Convegno Italcogen

NUOVO DECRETO COGENERAZIONESCENARI E OPPORTUNITÀ DI BUSINESS: LA PAROLA ALLE AZIENDE.

Giovedì 10 Novembre 2011ore 14.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 2 - Padiglione B6

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Due Decreti del settembre scorso completano l’allineamentodel nostro Paese alla Direttiva 2004 E/EC per lo sviluppodi una efficiente tecnologia energetica ancorapoco conosciuta e utilizzata

Questo articolo descrive le principali indicazioni dei due Decreti interministeriali(rispettivamente del 4 agosto 2011 e del 5 settembre 2011) pubblicati sulla “Gaz-zetta Ufficiale” del 29 settembre scorso. In particolare, il primo fissa i nuovi criteriper la definizione di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) per gli impianti en-trati in esercizio dal 1° gennaio scorso, mentre il secondo definisce il regime di so-stegno per gli impianti CAR e stabilisce le regole per l’accesso agli incentivi.

Misure per promuovere la cogenerazione ad alto rendimento

In data 19 settembre 2011 sono stati pubblicati sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 218 il Decreto interministeriale 4 ago-

sto 2011 “Integrazioni al decreto legislativo 8 febbraio2007, n. 20, di attuazione della direttiva 2004/8/CE sullapromozione della cogenerazione basata su una domandadi calore utile sul mercato interno dell'energia, e modifi-cativa della Direttiva 92/42/CE” e il Decreto 5 settembre2011 “Definizione del nuovo regime di sostegno per la co-generazione ad alto rendimento”. I due decreti completano finalmente l’allineamento del Pae-se alla Direttiva 2004/8/EC sullo sviluppo della cogenera-zione. Il primo va a colmare il vuoto lasciato il 31/12/2010dalla Deliberazione 42/02 dell’AEEG (Autorità per l’Ener-gia Elettrica e il Gas) e fissa i nuovi criteri per la definizio-ne di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) per gli im-pianti entrati in esercizio dal 1° gennaio 2011. Il secondo decreto definisce invece il regime di sostegnoper gli impianti CAR e stabilisce le regole per l’accesso agliincentivi, come previsto dall’art. 30, comma 11, della Leg-ge 99/09.Il DM 4 agosto 2011 consta sostanzialmente di soli allega-ti tecnici, che sostituiscono (All. I, II e III) e integrano (All.dal IV al VII) quelli del DLgs 20/2007, attuativo della Di-rettiva 2004/8/EC.

Gli stessi allegati del DM 4 agosto 2011 sono poi riportatiintegralmente nel DM 5 settembre 2011:• l’Allegato I elenca le tecnologie di cogenerazione con-

template dai decreti;• l’Allegato II è dedicato al calcolo della produzione di

energia da cogenerazione che si esegue individuando ilimiti dell’impianto, separando così eventuali compo-nenti in assetto non cogenerativo, e calcolando poi il ren-dimento globale e la produzione di energia elettrica.

Va ricordato che l’energia elettrica da prendere in conside-razione è quella “lorda”, ai morsetti dei generatori, e nonquella “netta”.Calcolato il rendimento globale, affinché un impianto inassetto cogenerativo sia considerato “CAR” è necessarioche si raggiunga un certo valore percentuale del Risparmiodi Energia Primaria (PES, Primary Energy Savings). Ricor-diamo che il PES è il criterio adottato dalla Direttiva2004/8/EC, la cui definizione è riportata nell’Allegato IIIdel decreto.Per la qualifica CAR è necessario che il PES sia maggiore dizero per impianti con potenze elettriche inferiori a 1 MWee maggiore del 10% per impianti con potenze superiori ad1 MWe.Per gli impianti che non raggiungono la qualifica “CAR”, è

ALESSANDRO FONTANA, SEGRETARIO ITALCOGEN

22 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

NORMATIVA

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 23

c o m u n q u epossibile ac-cedere aglii n c e n t i v iadottando ilmetodo della “macchina virtuale”. Il metodo consiste nel considerare separatamente l’energiaprodotta tradizionalmente da quella generata in assetto co-generativo. Gli incentivi sono riconosciuti solo alla frazione di energiaprodotta nei periodi di funzionamento in assetto cogenera-tivo, calcolando il rapporto “energia elettrica/calore” effet-tivo dell’impianto.Il prodotto tra calore generato in assetto cogenerativo, mol-tiplicato per il predetto rapporto, dà la quantità di energiaelettrica da considerarsi come cogenerata nell’anno solarein corso, salvo che la produzione effettiva di energia elet-trica non sia inferiore a tale prodotto.Per gli impianti di microcogenerazione (Pe < 50 kWe) è pos-sibile adottare il rapporto energia/calore di targa della mac-china, senza ricorrere a misurazioni.Gli allegati successivi riportano dati e tabelle necessarie peri calcoli sopra descritti:

• Allegato IV: valori di rendimento di riferimento per laproduzione separata di energia elettrica;

• Allegato V: valori di rendimento di riferimento per la pro-duzione separata di calore;

• Allegato VI: fattori di correzione dei rendimenti di pro-duzione dell’energia elettrica legati alla zona climatichedi installazione dell’impianto (sono previste due zoneclimatiche);

• Allegato VII: riporta i fattori di correzione legati alle per-dite evitate sulla rete dalla produzione e al consumo eautoconsumo dell’energia elettrica prodotta nel sito, inmodo analogo a quanto già previsto dalla Deliberazio-ne 42/02.

Con il Decreto 5 settembre 2011, il sistema di incentiva-zione alla “CAR” previsto è quello dei Titoli di EfficienzaEnergetica – Certificati Bianchi (del II tipo, risparmio di gasnaturale), omogeneo per tutti gli impianti.Il quantitativo spettante di Certificati Bianchi è calcolato intermini di energia, in base a un indice di risparmio di ener-gia primaria RISP, calcolato di anno in anno:

La formula tiene conto delle energie termica ed elettricaprodotte e del combustibile consumato, pesati con dei ren-dimenti di riferimento per le produzioni separate di ener-gia, variabili negli anni.I Certificati Bianchi sono quindi calcolati moltiplicando il

RISP per uncoefficienteK, variabile infunzione del-la taglia del-

l’impianto:

In particolare, K varia in funzione di cinque scaglioni di po-tenza elettrica Pe come indicato nella tabella 1.Con ciò il legislatore ha evidentemente voluto promuove-re lo sviluppo della media e piccola cogenerazione.

Il DM 5 agosto 2011 specifica che gli impianti di cogene-razione sono considerati CAR:

• in base al DM 4 agosto 2011 per gli impianti entrati infunzione dal 1° gennaio 2011;

• in base alla DM 42/02 per gli impianti entrati in eserci-zio tra il 7 marzo 2007 e il 31 dicembre 2010 e non clas-sificabili come CAR dal DM 4 agosto 2011;

• in base alle leggi vigenti al momento dell’entrata in eser-cizio per gli impianti entrati in funzione dal 1° aprile1999 fino al 7 marzo 2007.

La durata del meccanismo di incentivazione è prevista in10 anni per gli impianti entrati in funzione dopo il 7 mar-zo 2007 e 15 anni per gli impianti abbinati a reti di teleri-scaldamento. Per impianto si intendono sia le nuove realizzazioni, sia irifacimenti di unità esistenti entrate in servizio dopo il 7marzo 2007.Va segnalata anche la possibilità di far slittare fino a tre an-ni l’inizio del periodo di erogazione degli incentivi. Agli impianti entrati in esercizio dal 1° aprile 1999 al 7 mar-zo 2007 sono riconosciuti Certificati Bianchi per cinque an-ni e in ragione del 30% di quelli previsti, come indicato nel-l’art. 29, comma 4, del DLgs 28/20011. Gli incentivi non sono cumulabili salvo che con fondi digaranzia e rotazione, detassazioni dal reddito d’impresa perinvestimenti in macchinari e altri incentivi pubblici in con-to capitale.

La qualifica dell’impianto come CAR nonché la misura deiCertificati Bianchi spettanti è in carico al GSE (Gestore Ser-vizi Energetici); i Certificati Bianchi sono assegnati per ognianno solare e possono essere usati:• da parte dei soggetti obbligati per assolvere alla propria

quota;• essere scambiati tra operatori del settore e oggetti obbli-

gati.

In alternativa, è anche possibile per l’operatore, chiedere ilritiro degli stessi direttamente al GSE, che coprirà i costi del-l’annullamento dei Certificati Bianchi con prelievi dallaCassa Conguaglio del settore elettrico. ❒

1 MW ≤ Pe 1 MW < Pe ≤ 10 MW 10 MW < Pe ≤ 80 MW 80 MW < Pe ≤ 100 MW 100 MW < Pe

K = 1,4 K = 1,3 K = 1,2 K = 1,1 K = 1,0

Tabella 1 – Valori di K in funzione degli scaglioni della potenza elettrica per il calcolo del RISP

spansione della rete distributiva. I prezzi vengono fissati sulla base dell’andamento della do-manda e dell’offerta (mercato) e, in misura minore, comemark up sui costi di produzione. Nel mercato domestico ilprezzo è differenziato per tipo di canale distributivo o perimportanza dell’acquirente in termini di quantitativi acqui-stati.

Produttori e utilizzatoriPer quanto concerne la seconda direttrice della ricerca,cioè i legami tra il settore siderurgico e i settori a valle uti-lizzatori di acciaio, emerge come la dipendenza di questiultimi dalla produzione nazionale sia mediamente moltoelevata, con punte di oltre il 90% per il settore delle co-struzioni e del 73% per quello delle macchine e apparec-chi meccanici. La dipendenza è invece molto più bassa per i settori dellemacchine per uffici e dei mobili. Il settore delle macchine e apparecchi meccanici è in as-soluto quello che utilizza più acciaio (40% dell’output del-le imprese metallurgiche e della prima trasformazione deimetalli); seguono i settori delle costruzioni (30,3%), deimezzi di trasporto (17,1%), delle macchine e apparecchielettrici (12,1%) e dei mobili (7,3%). Se si esclude il settore dei mezzi di trasporto e parzialmentequello della meccanica strumentale, la domanda di acciaioè molto frammentata, con una varietà di modelli di consu-mo e di comportamenti d’acquisto degli utilizzatori cherendono difficile la standardizzazione dei prodotti e dei ser-vizi offerti. Le piccole e medie imprese rappresentano l’80% della do-manda di acciaio in Italia, mentre la media europea è in-torno al 40-50%. Ciò spiega l’elevato numero di intermediari fra i produtto-

L’acciaio è utilizzato come input intermedio da quasil’intero spettro delle attività manifatturiere, oltre che

dall’industria delle costruzioni, ma non esistono dati pre-cisi sul suo effettivo utilizzo per settore e informazioni esau-stive circa i cambiamenti nel peso e nel ruolo dell’acciaiocome input intermedio nei processi produttivi di altri set-tori. La ricerca “Clienti d’Acciaio”, redatta da Siderweb, cercadi colmare tale lacuna attraverso la raccolta di informazio-ni e dati lungo tre direttrici:• la prima è interna alle imprese del settore siderurgico eriguarda informazioni sulla tipologia di clientela e sull’ap-proccio al mercato da parte delle imprese del settore;• la seconda riguarda l’osservazione del peso dell’acciaionei settori utilizzatori e si fonda sui dati delle tabelle input-output;• la terza è connessa alla valutazione dei legami che inter-corrono tra il prezzo dell’acciaio e i prezzi alla produzio-ne dei settori a valle, per cogliere l’impatto effettivo dei mo-vimenti e delle caratteristiche del settore dell’acciaio suicomportamenti produttivi degli utilizzatori.

Le imprese e il mercatoPer quanto riguarda la prima direttrice, è emerso che lamaggior parte delle nostre imprese siderurgiche produce sucommessa. Il loro posizionamento competitivo, dal punto di vista del-la qualità del prodotto, è buono, ma esistono vincoli allacrescita aziendale dovuti principalmente alla debolezzadella domanda e quindi a un eccesso di capacità produt-tiva. Le leve per acquisire vantaggi competitivi mostrano un for-te accento sul contenimento dei costi di produzione e, inmodo meno marcato, sulla qualità del prodotto e sull’e-

Un recente rapporto di Siderweb cerca di definire ledinamiche produttive e di utilizzo di un materiale diprimaria importanza per tutta la nostra industriamanifatturiera

La ricerca, intitolata “Clienti d’acciaio”, esamina la situazione secondo tre direttri-ci: le dimensioni e le caratteristiche delle imprese e del settore, il rapporto tra pro-duttori e utilizzatori, l’andamento dei prezzi. Di seguito è riportata una sintesi del rapporto, al quale ha collaborato anche ANIMA.

Acciaio, un mercatovasto ma ancorapoco conosciuto

24 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ECONOMIA

Questa immagine è stata fornita per gentile concessione da Giovanni Alfieri (www.giovannialfieri.com)

ri di acciaio (i primi 5 rappre-sentano il 50% della produzio-ne totale) e gli utilizzatori finali(i grandi rappresentano soltantoil 20% della domanda totale). L’alto livello di intermediazionedel prodotto siderurgico è esa-sperato anche dalla conforma-zione territoriale del nostro pae-se, che richiede un numero ele-vato di distributori e centri ser-vizi per soddisfare una clientelafrazionata e disseminata su unterritorio lungo e stretto, divisoin due da barriere montuose. In-fatti, la rete distributiva dell’ac-ciaio in Italia è costituita da cir-ca 1250 fra distributori e centriservizi, contro i 760 della Ger-mania, i 480 della Spagna e i145 della Francia. La dimensione media degli in-termediari italiani è quindi mol-to più bassa di quella degli altripaesi: i primi 5 distributori ecentri servizi italiani hanno unaquota di mercato complessivapari al 10%, rispetto al 33% del-la media europea.

La dinamica dei prezziL’adeguamento dei prezzi deisettori utilizzatori alle variazio-ni del prezzo dell’acciaio, nellungo periodo risulta maggioreper i settori più vicini al settoresiderurgico, come le fonderie ela produzione di tubi. Seguonoi settori delle costruzioni e del-la produzione di oggetti metal-lici. I tempi di aggiustamento deiprezzi da parte dei settori uti-lizzatori sono piuttosto lunghi,per cui la relazione di equili-brio una volta modificata tendea essere ristabilita molto lenta-mente. I valori più alti sono ancoraquelli dei settori più vicini allasiderurgia, quali la produzionedi tubi, le fonderie e la produ-zione di oggetti metallici. Gli impatti sui prezzi a breve so-no comunque significativi per itubifici e le fonderie, ma margi-nali per il settore delle costru-zioni e della produzione di og-getti metallici. ❒

Copertina del Rapporto “Clienti d’acciaio”, redatto da AndreaBasili, Rino Ferrata e Gianfranco Tosini, edito da Siderweb – Ilportale della siderurgia, con la sponsorizzazione di “Made inSteel” e la collaborazione di UniCredit e ANIMA

Una proposta di formazione professionale che supera i tradizionali schemidi insegnamento standard

ANIMA Sistemi Formativi e Festo Academy hanno messo a punto un percorso disviluppo imprenditoriale orientato soprattutto verso le piccole e medie imprese del-l’industria meccanica. Nell’arco di alcuni mesi (da novembre 2011 a marzo 2012)sono previsti 9 incontri riguardanti argomenti economici e manageriali di primariaimportanza per il successo delle aziende.

MasterClass, “9 passi per lo sviluppo della tua impresa”

ANIMA Sistemi Formativi eFesto Academy, la prima in-

dustrial management School inItalia, propongono alle piccole emedie imprese un percorso for-mativo orientato allo sviluppodelle competenze professionaliper tutte quelle figure aziendaliche, dai titolari ai responsabilidel personale, gestiscono quoti-dianamente complessità propriedel contesto economico attuale.Lo scopo del MasterClass è aiu-tare la crescita progressiva del capitale industriale delle pic-cole e medie imprese, puntando sulla progettazione tra-sversale e integrata, ormai d’obbligo, che riguarda le di-verse e correlate fasi di: • valutazione degli impatti finanziari ed economici nelle

scelte industriali; • produzione e innovazione; • organizzazione delle risorse umane; • commercializzazione dei prodotti. Secondo Giuseppina Civardi, responsabile di Festo Aca-demy “L’obiettivo del percorso del MasterClass è quello difornire gli strumenti per comprendere i cambiamenti in at-to nella realtà industriale a chi presidia i processi azienda-li. La collaborazione con ANIMA Sistemi Formativi ha ge-nerato un programma concreto, che ha tenuto in principa-le considerazione la trasversalità di competenze che le fi-gure di responsabilità in azienda non possono permettersidi non avere. I differenti processi appartenenti al ciclo di vi-ta aziendale hanno bisogno di essere correlati e di rispon-dere a un disegno organico preciso per garantire competi-tività all’impresa. Il MasterClass è il mezzo giusto per im-plementare le capacità manageriali per il raggiungimentodi tale traguardo”.

Dello stesso avviso è Barbara Pi-goli, coordinatrice di ANIMA Si-stemi Formativi, secondo la qua-le “in qualità di ente confindu-striale, che tutela gli interessi delcomparto meccanico su tutto ilterritorio nazionale, siamo orgo-gliosi di aver dato vita alla colla-borazione con Festo Academy inquanto offriamo l’opportunitàreale alle piccole e medie impre-se di poter usufruire del persona-le docente altamente qualificato

di Festo”. Tutti i relatori coinvolti al MasterClass hanno unaconsolidata esperienza in contesti aziendali nazionali emultinazionali, tale da poter trasmettere ai partecipanti lecompetenze adeguate per affrontare le sfide del mondo in-dustriale. “Puntare sulla formazione delle piccole e medieimprese è essenziale per il rilancio dell’industria manifat-turiera del nostro Paese” conclude Barbara Pigoli.

L’importanza della formazione continuaLa formazione sui temi trattati dal MasterClass è sempre piùindispensabile per garantire la competitività necessaria nel-le ampie e articolate dinamiche del mercato globale. A que-sto proposito si può considerare il dato che emerge dal rap-porto del Sistema Informativo Excelsior del 2009, realizza-to da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro. La relazio-ne Excelsior riporta che la percentuale delle imprese chesvolgono formazione ai propri dipendenti è fortemente cor-relata alla dimensione d’impresa: più è grande l’azienda,maggiore diventa la probabilità che metta in atto iniziativeformative per i propri dipendenti. La probabilità di fare for-mazione di una grande impresa con più di 500 dipenden-ti è dell’85,2%, contro il 28,8% di un’impresa con meno di10 dipendenti. Questi dati fanno riflettere sulle deficienze

A CURA DI EMMANUELE BIROLI

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ANIMA/FORMAZIONE

Barbara Pigoli, Coordinatrice di ANIMA Sistemi Formativi

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 27

strutturali della formazione continua chepesano soprattutto sulle piccole e medieimprese a conduzione famigliare e sui lo-ro dipendenti. Il tema della formazionecontinua è una tra le questioni dolenti delnostro Paese. Le rilevazioni dati dell’Istatdel 2009 informano che gli occupati, in etàcompresa tra 25 e 64 anni, partecipanti adattività formative sono il 5,9%. Dato checomparato con la media dell’Unione Eu-ropea a 27, del 9,1%, ricavata dall’indagi-ne Eurostat (Lifelong Learning 2009) sullastessa fascia d’età di lavoratori, dà un’ideadello stato attuale della formazione in Ita-lia. ANIMA Sistemi Formativi individua nelMasterClass lo strumento per sopperire al-le mancanze strutturali di formazione per lepiccole e medie imprese. Tale iniziativa, in-fatti, è rivolta ai decision maker delle aziende che storica-mente hanno rappresentato e rappresentano tutt’oggi il per-no del progresso e del tessuto economico del Paese.

Il programmaIl MasterClass prevede un percorso di 9 giornate durante lequali saranno trattati argomenti pertinenti a tutte le funzio-

ni aziendali:• economics, i numeri dell’azienda (11

novembre); • la vendita, prima riga del conto econo-

mico (25 novembre); • il post vendita (2 dicembre);• gli acquisti e gli approvvigionamenti (16

dicembre);• l’innovazione (13 gennaio 2012);• la produzione (27 gennaio 2012);• lo sviluppo della leadership (10 febbraio

2012);• la gestione dei collaboratori (24 febbraio

2012);• l’organizzazione di fabbrica (9 marzo

2012).È prevista la possibilità d’iscrizione a unasola giornata del Master.

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Segreteria ANI-MA Sistemi Formativi: tel. 02 45418304, [email protected]

È possibile consultare l’offerta formativa di ANIMA SistemiFormativi al sito della Federazione ANIMA www.anima.it,al link Progetto Anima Sistemi Formativi. ❒

Giuseppina Civardi, ResponsabileFesto Academy

MERCATO

Honeywell ha aderito con Sperian Protection come sponsor tecnico alla cam-pagna di Legambiente ”Pulire il mondo” fornendo 100 mila paia di guanti di pro-tezione

Pulire il Mondo in Sicurezza

Honeywell – Sperian Protection, fortedella propria esperienza nella pro-

duzione di dispositivi per la protezioneindividuale sul lavoro, ha aderito all’ini-ziativa di Legambiente “Puliamo il mon-do”, per sottolineare quanto sia impor-tante porre la massima attenzione allapropria sicurezza personale anche in tut-te quelle occasioni potenzialmente a ri-schio che si possono presentare nella vitadi tutti i giorni. In qualità di sponsor tec-nico di questo importante evento di volontariato ambien-tale, Honeywell voleva quindi di adottare semplici accor-gimenti necessari per poter contribuire in assoluta sicurez-za alla salvaguardia del nostro pianeta.Prima di tutto è necessario indossare un abbigliamento co-modo e utilizzare alcuni accessori utili per proteggere tut-te quelle le parti del corpo più coinvolte nelle attività di rac-colta rifiuti e pulizia dell’ambiente, piccoli ma indispensa-

bili strumenti che renderanno più sicuree anche più agevoli le operazioni che siandranno a compiere come, ad esempio,un paio di guanti per proteggere le mani.Con la fornitura di 100.000 paia di guan-ti Perfect® Poly Aqua, Honeywell ha pen-sato non solo di sostenere concretamen-te l’iniziativa promossa da Legambiente,ma anche di lanciare un messaggio a fa-vore della “cultura della sicurezza” che,si augura, entri presto a far parte di uno

stile di vita comune. Anche piedi e occhi potrebbero essere involontariamentesoggetti a rischi accidentali e consiglia, quindi, l’utilizzo dicalzature adeguate ed occhiali protettivi. Per i piedi c’è so-lo l’imbarazzo della scelta tra i più di trenta modelli di cal-zature di sicurezza Timberland PRO®. Per gli occhi sonoconsigliati gli occhiali Solar-Pro e Solar Pro fotocromaticiper proteggere gli occhi senza rinunciare allo stile.

La certificazione è un’opportunità che rappresenta sempre più un elemento competitivoper chi ha scambi internazionali

I riconoscimenti sono stati assegnati nel settembre scorso alla Enolgas Bonomi e al-la Fratelli Pettinaroli, due “storiche” aziende di ANIMA. Le motivazioni si basanosu alcuni requisiti di qualità, tra cui un’adeguata tracciabilità dei flussi in entrata ein uscita attraverso il sistema contabile, la solvibilità finanziaria, la rispondenza adadeguate norme di sicurezza.

Su tutto il territorio nazionale si raccolgono da qualchetempo i risultati di un processo di sensibilizzazione, pro-

mozione e assistenza in relazione alle semplificazioni do-ganali che il Progetto Dogana Facile di ANIMA con il sup-porto tecnico di Easyfrontier porta avanti dal 2007.Questo processo, lento ma profondo, che mira con ambi-zione a un cambiamento di cultura e di abitudini, sta gui-dando le aziende verso quella consapevolezza imprescin-dibile per poter superare il retaggio che la dogana rappre-senti solo un limite da valicare e cominciare a persuadersiche possa essere un’opportunità. Per far questo è necessa-rio innanzitutto conoscere e poi acquisire gli strumenti -ignoti ai più o trascurati perché non ritenuti prioritari - perusufruirne traendone vantaggio competitivo rispetto allaconcorrenza.Ad oggi un centinaio di aziende hanno aderito al Progettoa vario titolo grazie agli interventi formativi e informativimirati rispetto a specifiche esigenze rilevate in azienda. Cia-scuna si è servita di semplificazioni doganali come la pro-cedura di domiciliazione o lo status di esportatore autoriz-zato, e alcune hanno seguito tutto il percorso fino a giun-gere alla certificazione di Operatore Economico Autoriz-zato (AEO).

La certificazione AEOLa semplificazione delle procedure rappresenta oggi, con-siderata la propensione agli scambi con l’estero dell’indu-stria meccanica (e non), non più una possibilità ma una ne-

cessità. È doveroso dunque fare il possibile per portare inogni azienda tutte le opportunità che agevolino gli scambiinternazionali.La certificazione AEO nasce con l’obiettivo di creare unpartenariato tra autorità di controllo e operatori economi-ci, in maniera tale da rendere sicuro ed efficiente il sistemadegli scambi internazionali di merci. In tal modo l’Agenziadelle Dogane indirizza le proprie energie nel combattere ifenomeni criminali (contrabbando, contraffazione ecc.),mentre le aziende sane e meritevoli di fiducia evitano inu-tili ed estenuanti controlli conseguendo un pass che rico-nosce loro trattamenti prioritari.I programmi di certificazione doganale e di sicurezza equelli analoghi all’AEO, in ottemperanza a quanto stabili-to dall’Organizzazione mondiale delle Dogane, sono adot-tati da tutti i maggiori Paesi del mondo: Cina, Usa, NuovaZelanda, Australia, Corea del Sud, Brasile, Argentina, Co-lombia, India, Dubai. Ad oggi il mutuo riconoscimento va-le per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, il Giap-pone e il Canada, e sono in via di riconoscimento tra le Au-torità doganali dell’Unione Europea e le Dogane America-ne, Svizzere (e degli altri Paesi dell’Efta, European Free Tra-de Association), quelle cinesi e di alcuni paesi terzi.

Due case history di successoNello scorso settembre le aziende Enolgas Bononi Spa diConcesio (in provincia di Brescia) e la Fratelli PettinaroliSpa di San Maurizio D’Opaglio (in provincia di Novara),

CARMELA MASSARO, RESPONSABILE PROGETTO DOGANA FACILE

Certificazione di “OperatoreEconomico Autorizzato” Due casi di successo nel settore della meccanica

28 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 29

Sandro Bonomi Presidente di Enolgas, riceve il certificato di AEOF daSebastiano Capurso, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Brescia.

Da sinistra Marco Polizzi Easyfrontier, Delegato ANIMA Rapporti con Agenzia delle Dogane,Carmela Massaro Responsabile ProgettoDogana Facile, Franco Pesce Amm.re delegato Enolgas Bonomi Spa,Sandro Bonomi presidente Enolgas e della Federazione ANIMA,insieme al team AEO dell’Ufficio delle Dogane di Brescia in occasionedella cerimonia di consegna del certificato AEOF.

Laura Fortis, Presidente di Fratelli Pettinaroli, riceve il certificato di AEOFda Pietro Alidori, Direttore Interregionale di Piemonte e Valle D’Aosta.

Cerimonia di consegna del certificato alla Sig.ra Laura Fortis, allapresenza di personalità politiche del territorio.

Benefici diretti e indiretti derivanti dall’ottenimentodella certificazione AEOBenefici diretti• possibilità di sdoganare in azienda evitando il passaggio delle merci in dogana• accesso alle semplificazioni doganali (tra cui le procedure di domiciliazione);• facilitazioni per i controlli di sicurezza;• possibilità di essere preavvertiti in caso di selezione per il controllo;• riduzione della quantità di dati da fornire per la dichiarazione sommaria;• minori controlli fisici, documentali e di sicurezza;• priorità nei controlli, rispetto ad altri soggetti selezionati che non siano AEO;• possibilità di scelta del luogo di svolgimento del controllo, da concordare con la dogana;• mutuo riconoscimento dei programmi AEO nel mondo;• esonero dal prestare garanzia in caso di introduzione di merci in un deposito IVA.

Benefici indiretti• migliori relazioni con le autorità doganali (client coordinator); • maggiore velocità nelle spedizioni; • aumento della sicurezza e migliore comunicazione tra le parti della catena logistica; • diminuzione dei problemi legati alla sicurezza;• potenziamento della propria immagine aziendale nel mondo.

30 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

sono state insignite del massimo riconoscimento di affida-bilità doganale e di sicurezza, (AEOF), rispettivamente da-gli Uffici delle Dogane competenti per territorio.Il riconoscimento è stato ottenuto a seguito di un audit con-cordato con il team AEO dell’Agenzia delle Dogane inca-ricato a riscontrare i requisiti su cui la certificazione si ba-sa. Tra questi ricordiamo: un’adeguata tracciabilità dei flus-si in entrata e in uscita attraverso il sistema contabile, la sol-vibilità finanziaria, la rispondenza ad adeguate norme di si-curezza.Esame superato a pieni voti da entrambe le aziende, che daquesto momento in poi potranno vantarsi del titolo goden-do dei relativi benefici (riportati nel riquadro) nei confron-ti della dogana (la certificazione è riconosciuta da tutti gliStati membri) e dei loro partner commerciali (si ricorda chela certificazione comincia a essere inserita da alcune azien-de committenti nei Paesi terzi tra i requisiti desiderati nei

questionari di valutazione destinati alle aziende esportatri-ci italiane o comunitarie).In occasione della cerimonia di consegna della certifica-zione, i Direttori degli uffici doganali hanno colto l’occa-sione per esprimere consenso nei confronti del ProgettoDogana Facile, tramite il quale queste due aziende sonogiunte alla certificazione per prime ciascuna nella propriaProvincia di appartenenza, confidando che questi esempipositivi possano rappresentare un modello a cui aspirare.Il Progetto si impegna quindi quotidianamente a rendereconoscenza e a favorire le buone pratiche doganali, facen-do seguire la diretta assistenza di esperti presso l’aziendaper garantirne la corretta gestione e integrazione con le pro-cedure aziendali e a promuovere il rapporto diretto tra do-gana e impresa in un’ottica evoluta rispetto a quella del pas-sato, basandosi su un rapporto di fiducia reciproca e di col-laborazione. ❒

MERCATO

Grazie all’acquisizione dell’azienda bresciana, in 10 anni ha raddoppiato il fattu-rato relativo alle pompe ad acqua

Tra Metelli e Graf un matrimonioriuscito

A10 anni dall’acquisi-zione della Graf SpA,

azienda produttrice dipompe acqua e dischi fre-no per l’industria automo-bilistica, la società bre-sciana Metelli SpA, spe-cializzata nella produzio-ne di parti auto, ha rad-doppiato il fatturato nel-l’ambito delle pompe adacqua. Questa acquisi-zione, frutto di un’attentastrategia e dello studiodelle esigenze del merca-to, ha rappresentato un punto di svolta per la Metelli. Risa-le a luglio 2001 l’acquisto del 100% della società Graf (diRovato, in provincia di Brescia) e fusa con la Metelli per in-corporazione il 31 dicembre 2002, diventandone il terzostabilimento produttivo. Nel luglio 2005 lo “stabilimento 3” di Rovato (ex Graf) èstato fisicamente trasferito all’interno del nuovo e amplia-to “stabilimento 2” di Cologne Brescia, quartier generaledella Metelli.Il valore dell’operazione è dimostrato dal fatto che il volumed’affari dei prodotti “ex Graf” è praticamente raddoppiato,

costituendo una parte si-gnificativa del bilancioMetelli che globalmenteimpiega più di 450 perso-ne con un fatturato 2010 di107 milioni di euro.L’integrazione delle pom-pe acqua e dischi frenoGraf nella gamma deiprodotti storici Metelli siè rivelata una scelta vin-cente grazie alla totalecomplementarietà tra ledue categorie di articoli.Questa fusione ha per-

messo l’innovazione costante dei prodotti Graf e Metelli,dal punto di vista sia tecnologico e qualitativo sia di posi-zionamento sul mercato, trasformando le pompe acqua inuno dei core business dell’azienda.È una storia di successo giunta al decimo anno che confer-ma la forte spinta evolutiva e la flessibilità agli sviluppi delmercato della Metelli, che ancora continua con investi-menti costanti nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologierelative a tutte le linee di prodotto: dai componenti delleparti motore alle parti freno, ai giunti omocinetici e allepompe acqua.

ROBERTO CATTANEO, SERVIZIO LEGALE ANIMA

Il Regolamento UE n. 305/2011 e il New Legislation Frame (NLF) cercano di isti-tuire un mercato unico senza ostacoli tecnici per la circolazione delle merci e a tu-tela degli utilizzatori. Nel provvedimento è stata inoltre introdotta una nuova cate-goria di atti giuridici quale diretta conseguenza del Trattato di Lisbona del 2009,che rafforza la competenza del Parlamento riguardo al controllo delle competenzedi esecuzione della Commissione.

Quando un nuovo provvedimento con forza di legge ri-guarda la commercializzazione dei prodotti, l’errore

interpretativo più diffuso è quello di leggerlo non dal pun-to di vista degli atti che l’anno preceduto, ma da quello del-le normative tecniche che ne costituiscono la conseguen-za e l’attuazione. Anche queste ultime, a dire il vero, nontengono nella dovuta considerazione gli obiettivi di mag-giore respiro che l’Unione Europea si propone delineandofinalità di ampio respiro.La lettura di molti dispositivi, quali il Regolamento305/22011 (CPR, Construction Products Regulation) può ri-velare significati nascosti, se inquadrata nello sforzo di mo-dernizzazione del “nuovo approccio” che la UE ha defini-to come “New Legislative Framework for Marketing of Pro-ducts” (NLF).Il processo di adeguamento delle direttive di prodotto alNLF è già iniziato e coinvolgerà ognuna di esse al momen-to della loro revisione. Ciò conferma che, seppur il NLF siacostituito da provvedimenti comunitari che trovano direttaapplicazione e non necessitano di recepimento nei singo-li Stati per essere applicati, devono essere gradualmente im-plementati con azioni della UE e degli Stati membri primache il processo di innovazione legislativo sia concluso.La UE con questi provvedimenti persegue, rinnovandolo erafforzandolo, lo scopo di istituire un mercato unico in cuinon ci siano ostacoli tecnici per la libera circolazione diprodotti a tutela degli utilizzatori. La UE concentra il proprio sforzo su alcuni temi fonda-mentali per l’efficacia e la credibilità della conformità deiprodotti alla marcatura CE:• accreditamento degli enti di certificazione;• vigilanza di mercato;• controllo sui prodotti provenienti da pesi terzi;• una terminologia legale uniforme per le norme sui prodotti.Il Regolamento 305/2011 è uno dei primi ad essere confor-me ai nuovi contenuti, a criteri di redazione e all’assetto deipoteri nella UE. Anche in ragione della portata del proprio

campo di applicazione, potrà costituire un buon terreno disperimentazione dell’efficacia del nuovissimo approccio.

L’armonizzazione del linguaggio giuridicoIl tema portante dell’NLF è la consapevolezza che la credi-bilità della marcatura CE dei prodotti e la loro conformità airequisiti essenziali di sicurezza è una diretta conseguenzadell’efficacia dei controlli che la UE, con l’indispensabilecollaborazione degli Stati membri, deve mettere in atto.Non è un mistero che la marcatura CE corra il rischio didiventare un lasciapassare valido anche per prodotti dibassa qualità, se non sono individuabili i fabbricanti chepossono concretamente assumersi la responsabilità del-l’immissione sul mercato dei prodotti e se non si procedea sistematici controlli. Il mercato è unico, ma è inevitabi-le che la UE debba affidarsi alle strutture di controllo na-zionali per l’effettuazione dei controlli; l’NLF sollecita l’in-tensificazione della collaborazione tra le differenti autoritànazionali, che sono quindi impegnate nei confronti dellaUE per l’attuazione di un coordinato ed efficace controllodi mercato.L’NLF promuove l’armonizzazione del linguaggio giuridi-co adoperato dalla UE. Una delle conseguenze più evidentiè che per definire atti o soggetti che sono comuni nei prov-vedimenti relativi ai prodotti sono state introdotte, final-mente, definizioni omogenee. Queste definizioni, rispet-tando criteri anglosassoni di produzione del diritto, tendo-no a catalizzare suggerimenti che derivano dalle discus-sioni sul significato di “fabbricante”, “distributore”, “im-portatore” e altro. Quindi, le definizioni che oggi leggiamo nell’articolo 2 delRegolamento 305/2011 saranno quelle di tutte le altre di-rettive di prodotto. Formalmente leggeremo sempre il me-desimo testo delle definizioni oggi classificate nel Regola-mento 765/2008, articolo 2, e sostanzialmente verrannodeterminate per gli stessi soggetti e le stesse responsabilità,senza differenze sostanziali tra i diversi provvedimenti re-

Come la normativa europea punta ad aumentare l’efficacia e la credibilitàdella conformità dei prodotti a marcatura CE

Più libera la circolazione dei prodotti nell’UE

32 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

LEGALE

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 33

lativi ai prodotti. Non è affatto escluso che anche altre di-rettive, con la loro futura revisione, siano adottate con laforma di regolamento.

Più poteri al ParlamentoMa le novità che accompagnano l’emanazione del regola-mento CPR non finiscono qui. Nel provvedimento viene in-trodotta una nuova categoria di atti giuridici, diretta conse-guenza del Trattato di Lisbona del 2009.Con gli “atti delegati” il legislatore delega alla Commissio-ne il potere di adottare gli atti che modificano gli elementinon essenziali di un atto legislativo. Ad esempio, gli atti de-legati possono precisare determinate caratteristiche tecni-che o consistere in un’ulteriore modifica di certi elementidi un atto legislativo. Il legislatore potrà quindi concentrarsi sull’orientamentopolitico e gli obiettivi senza inoltrarsi in discussioni ecces-sivamente tecniche. Soltanto la Commissione può essereautorizzata ad adottare gli atti delegati, ma alle condizionideterminate dal legislatore.Il Trattato di Lisbona rafforza le competenze di esecuzione

della Commissione. Fino alla data di entrata in vigore delTrattato di Lisbona, la competenza di esecuzione apparte-neva al Consiglio, che delegava poi alla Commissione l’a-dozione degli atti di esecuzione. D'ora in avanti, l’articolo291 del Trattato sul funzionamento dell'UE riconosce lacompetenza di principio della Commissione. Pertanto lemisure europee che richiedono un'attuazione uniforme ne-gli Stati membri autorizzano direttamente la Commissionead adottare gli atti di esecuzione.Parallelamente, il Trattato di Lisbona rafforza anche i pote-ri del Parlamento per quanto riguarda il controllo delle com-petenze di esecuzione della Commissione. Le modalità ditale controllo erano finora stabilite dal Consiglio. D'ora inavanti, esse sono adottate tramite la procedura legislativaordinaria, secondo la quale il Parlamento gode di condi-zioni pari a quelle del Consiglio. Il Regolamento 305/2011è quindi redatto considerando l’intero nuovo quadro del-l’ordinamento UE e in questo ambito deve essere letto. An-che le norme che ne deriveranno, se non rispetteranno gliintendimenti della UE, non saranno in grado di offrire aglioperatori strumenti di lavoro efficaci. ❒

Terminologia legale uniforme In passato la normativa sulla libera circolazione delle merci utilizzava un insieme di termini, in parte senza definizio-ne, e si sono conseguentemente rese necessarie linee guida per la loro spiegazione e interpretazione. Nei casi in cuisono state introdotte, le definizioni giuridiche differiscono nella formulazione e talvolta nel significato, il che comportadifficoltà di interpretazione e di corretta applicazione. La presente decisione introduce pertanto definizioni chiare ditaluni concetti fondamentali. (Dec. 768/2008, considerando 16)

Vigilanza del mercato• La vigilanza del mercato garantisce che i prodotti coperti dalla normativa comunitaria di armonizzazione suscetti-

bili di compromettere la salute o la sicurezza degli utenti, quando sono utilizzati conformemente alla loro destina-zione o in condizioni ragionevolmente prevedibili e sono installati e mantenuti correttamente o che, per altro ver-so, non sono conformi alle disposizioni applicabili della normativa comunitaria di armonizzazione, siano ritirati ola loro messa a disposizione sul mercato sia vietata o ristretta e che il pubblico, la Commissione e gli altri Stati mem-bri ne siano conseguentemente informati.

• Complementarietà delle nuove norme con quelle già previste nella normativa comunitaria di armonizzazione;• Organizzazione degli Stati per la vigilanza di mercato (articolo 18. Reg. 765/2008) ;• Prodotti che comportano un rischio grave – intervento rapido• Possibile collegamento con l’attuale sistema RAPEX (Rapid Alert System for now-food dangerous products)

http://ec.europa.eu/consumers/safety/rapex/index_en.htm• Le prescrizioni Comunitarie riguardano le Amministrazioni competenti per il controllo di mercato su ciascun pro-

dotto disciplinato da direttiva comunitaria.

Organismi di accreditamento• Organismo unico di accreditamento (NON accreditamento obbligatorio)• La procedura di accreditamento degli enti di certificazione è differente rispetto alla notificazione degli enti da par-

te degli Stati alla Commissione (enti competenti per direttive di prodotto)• Gli enti di certificazione possono agire per l’applicazione di norme volontarie o di norme cogenti (certificazioni ri-

chieste da direttive di prodotto – enti notificati)• Non concorrenza tra gli organismi di accreditamento, non conflitti di interessi nell’ambito delle attività dell’organi-

smo di accreditamento• Accreditamento transfrontaliero• Caratteristiche degli organismi (articolo 8 reg. 765/2008)• Infrastruttura europea di accreditamento (articolo 14 reg. 765/2008).

Continua l’impegno di UCISP per la formazione professionale

L’incontro, che si è svolto presso la sede di ANIMA il 16 giugno scorso, ha ap-profondito gli aspetti relativi alle selezionatrici ponderali, incluse le etichettatricipeso e peso-prezzo, a funzionamento automatico

Aggiornamento sul DM 18 gennaio2011 riguardante i controlli metrologici

Grande partecipazione di ope-ratori del settore, responsabili

e addetti a laboratori di metrologialegale, hanno partecipato al corsoorganizzato da UCISP (Unione Co-struttori Italiani Strumenti per Pe-sare) il 10 ottobre scorso presso laFederazione ANIMA.Il corso ha consentito un ap-profondimento dei temi trattati inoccasione della Tavola RotondaUCISP che si è tenuta il 16 giugnoscorso (si veda l’articolo pubbli-cato su L’Industria Meccanica, n.670, settembre 2011, pag. 47 . Si è trattato di una giornataformativa di aggiornamento sul D.M. n. 31 del 18 gennaio2011, con specifico riferimentoalle selezionatrici ponderali, in-cluse le etichettatrici peso e peso-prezzo, a funzionamento automa-tico, al termine della quale è sta-to rilasciato un attestato di parte-cipazione.Ricordiamo brevemente gli inter-venti dei docenti: • Maurizio Ceriani: “Nozioni dibase di metrologia generale”• Francesco Boni: “Presentazionedel DM n. 31 del 18 gennaio 2011e del Regolamento Unioncamere”• Massimo Mai: “Nozioni di basedegli strumenti per pesare a fun-

zionamento automatico”• Massimo Zanetti: “Verifica pe-riodica di strumenti automaticiper pesare - Selezionatrici ponde-rali secondo la OIML R-51 – 1°edizione 2006.Le pubblicazioni UCISP a sup-porto del corso erano:• Verifica periodica• Codice deontologico• Pieghevole istituzionale UCISP(personalizzabile con logo azien-da solo per Associati UCISP)• Libretto metrologico (persona-

lizzabile con logo azienda solo per Associati UCISP)

✽ ✽ ✽

L’attività di formazione promossada UCISP continuerà nel 2012.Forti della fattiva partecipazionedi tutti i discenti, l’Associazionesta già progettando un nuovo cor-so, sempre con il prezioso contri-buto dei suoi associati, che met-tono al servizio di tutti gli opera-tori la propria esperienza di co-struttori, condividendo i principie le regole del codice deontologi-co UCISP dell’attività di laborato-rio per l’esecuzione della verifi-cazione periodica degli strumen-ti per pesare. ❒

GIUSY PALLADINO, SEGRETERIA UCISP

34 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

ANIMA/UCISP

Franco Boni, Segreteria Tecnica di UCISP/ANIMA

Massimo Mai (Antonio Mai) e Massimo Zanetti (BilanciaiSocietà Cooperativa Campogalliano); entrambi Consiglieridi UCISP/ANIMA

Maurizio Ceriani (Bizerba), Presidente di UCISP/ANIMA

5a FieraInternazionaleper l’Energiae la MobilitàSostenibiliwww.keyenergy.it

In contemporanea con:

www.ecomondo.com www.cooperambiente.it

Organizzata da:

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11 RUMORE ESTERNO e INTERNO

Emissioni sonore da impianti di produzione: problemi e soluzioni.

( valido per il rilascio del punteggio CICPND) Milano, 24 novembre 2011 - Federazione ANIMA [ 9.00 - 16.00]

CIADI nasce nel 1979 in ambito e per volontà di ANIMA e raggruppa aziende che svolgono attività di progettazione (comprese analisi acustica, consulenza e valutazione di impatto acustico ambientale), costruzione e posa in opera - chiavi in mano - e collaudo, sia nel settore industriale che in quello civile di impianti, apparecchiature, prodotti per la bonifica dall'inquinamento da rumore, con garanzia e assistenza postvendita. Programma ■ Acustica: elementi di base.

■ La metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e macchinari.

■ Il rumore in ambienti di lavoro: quadro legislativo di riferimento.

■ Programmi Aziendali di Riduzione dell'Esposizione al rumore - UNI/TR 11347.

■ Il rumore in ambiente esterno: quadro legislativo di riferimento.

■ Esempi di interventi tecnici di bonifica acustica nell’industria.

■ Rumore ambientale: Legge Quadro e decretazione attuativa.

■ La normale tollerabilità (art. 844 cc) e l'ammissibilità ambientale (Legge 447/95) : differenti criteri di indagine ed esempi pratici.

■ Confronto con i relatori Destinatari Amministratore legale, datori di lavoro, direttore divisione consumer, direttore generale, direttore r&d, direttore tecnico, product line manager, product specialist and hydraulic engineer, responsabile ingegneria, responsabile progettazione sistemi industriali, dirigenti, responsabile ricerca sviluppo, RSPP e tutte le figure coinvolte nella gestione della preven-zione. Utilità per i partecipanti ■ Conoscere le principali leggi della fisica acustica per orientarsi sugli interventi di bonifica acustica. ■ Acquisire dimestichezza con la metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e mac-

chinari. ■ Richiamare gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente. ■ Esemplificare possibili interventi di bonifica acustica nell’industria, misure di prevenzione e protezione adottabili. ■ Rilascio attestato di partecipazione

Per informazioni: Segreteria organizzativa ANIMA/CIADI [email protected] - www.ciadi.it

Associati Ciadi

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 37

APPROFONDIMENTI TECNICI

ECODESIGN DELLE POMPE PER ACQUALa Direttiva 2009/125/CE, meglio nota come Eco-design Directive for Energy-related Products (ErP), disciplina l'immissione sul mercato e la messa in ser-vizio dei prodotti che consumano energia e prevede l'adozione di specificicriteri di progettazione, allo scopo di ridurne l'impatto ambientale e miglio-rarne l'efficienza energetica. Si tratta di una “direttiva quadro” e, come tale, detta delle linee generali. Ilsuo contenuto viene man mano integrato con una disciplina di dettaglio acompletamento di quanto previsto in via generale. Dalla data di entrata in vigore della Direttiva sono stati, e saranno, via viaemanati i Regolamenti attuativi, che definiscono specifiche norme per ognicategoria di prodotto.All’interno dell’Ener LOT 11 sono già stati pubblicati i regolamenti sull’Eco-design dei motori elettrici (2009/640/CE), dei circolatori (2009/641/CE) e deiventilatori (2011/327/CE). Sono ora in fase di finalizzazione i lavori per il Re-golamento che detterà i requisiti di Ecodesign per le pompe per acqua.Nel luglio scorso la Commissione Europea ha emesso l’ultimo draft, risultatodella fase di Interservice Circulation, ovvero la fase in cui la DG responsabi-le della stesura del regolamento (in questo caso la DG Energy) condivide contutte le altre DG il testo proposto, raccogliendo i commenti. Il testo è poi sta-to sottoposto per inchiesta agli stati membri del WTO (World Trade Organi-zation) per assicurare che la sua introduzione non crei barriere commercialinei confronti di prodotti provenienti da stati extra-europei. Il testo definitivo,comprensivo delle eventuali modifiche suggerite dal WTO, sarà poi votatonel Regulatory Committee entro la fine del 2011, ovvero nel momento in cuitutti gli Stati Membri dell’Unione Europea sono chiamati a esprimere il pro-prio parere sul testo proposto.

Campo di applicazione e requisitiIl regolamento sarà applicabile a pompe rotodinamiche progettate per il pom-paggio di acque pulite, anche se integrate in altri prodotti, e rientranti in unadelle categorie seguenti:• orizzontali normalizzate con basamento (ESOB, End Suction Own Bea-

ring);• monoblocco (ESCC, End Suction Close Coupled);• verticali multistadio (MS-V, Multi-Stage Vertical);• sommerse multistadio (MSS, Multi Stage Submersible);• monoblocco in linea (ESCCi, 'End Suction Close Coupled Inline).Esplicitamente escluse dal campo di applicazione sono:• le macchine progettate esclusivamente per il pompaggio di acqua a tem-

peratura inferiore a -10 °C o superiore a 120 °C;• le pompe destinate alle applicazioni antincendio;• le pompe volumetriche;• le pompe autoadescanti.Inoltre, secondo l’ultimo testo disponibile, le pompe oggetto del Regolamentodovranno, per essere commercializzate nel territorio dell’Unione Europea, ri-spettare i requisiti di efficienza e di informazione.

EfficienzaDal 1° gennaio 2013 le pompe per acqua dovranno avere un indice minimodi efficienza (MEI) pari almeno a 0,1 mentre dal 1° luglio 2014 tale indice do-vrà essere almeno 0,4.

NOTIZIEGURI

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNI-VERSITA' E DELLA RICERCA – COMUNICA-TO 2 Settembre2011 - Pubblicato sulla GU-RI Serie Generale n. 204 del 2/09/2011.Programma Operativo Nazionale (PON) Ri-cerca e Competitività 2007- 2013. Proceduraconcernente l'invito pubblico alla presenta-zione di progetti di ricerca industriale indettacon decreto direttoriale 18 gennaio 2010, n.01/Ric. Approvazione graduatoria.

CONFERENZA UNIFICATA – Accordo 27 lu-glio 2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Ge-nerale n. 206 del 5/09/2011Accordo fra Governo, Regioni e Autonomielocali in merito alla gestione delle informa-zioni sulla tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi del-l'articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto le-gislativo 28 agosto 1997, n. 281. (Repertorioatti n. 78/CU)

MINISTERO DELL’INTERNO – Errata Corri-ge Decreto 5 agosto 2011 - Pubblicato sullaGURI Serie Generale n. 206 del 5/09/2011Comunicato relativo al decreto del Ministrodell'interno 5 agosto 2011, recante: «Proce-dure e requisiti per l'autorizzazione e l'iscri-zione dei professionisti negli elenchi del Mi-nistero dell'interno di cui all'articolo 16 deldecreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139».(Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficia-le - serie generale - n. 198 del 26 agosto2011).

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA – DE-CRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE27 luglio 2011, n. 175 - Bollettino Ufficialedella Regione autonoma Friuli-Venezia Giu-lia del 10 agosto 2011Regolamento per la concessione di finanzia-menti in conto capitale di cui all'articolo 10,commi da 44 a 50 della legge regionale 30 di-cembre 2008, n. 17 (Legge finanziaria 2009),per la realizzazione di interventi di manuten-zione straordinaria finalizzati alla messa anorma di impianti tecnologici o al consegui-mento del risparmio energetico relativi allaprima casa.

TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEG-GE 13 agosto 2011 n. 138 - Pubblicato sullaGURI Serie Generale n. 216 del 16/09/2011Testo del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n.188 del 13 agosto 2011), coordinato con lalegge di conversione 14 settembre 2011, n.148, recante: “Ulteriori misure urgenti per lastabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMI-CO - DECRETO 4 agosto 2011 - Pubblicatosulla GURI Serie Generale n. 218 del19/09/2011Integrazioni al decreto legislativo 8 febbraio2007, n. 20, di attuazione della direttiva2004/8/CE sulla promozione della cogenera-zione basata su una domanda di calore utilesul mercato interno dell'energia, e modifica-tiva della direttiva 92/42/CE.

38 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

APPROFONDIMENTI TECNICI

Il MEI è un indice adimensionale che permette di determinare l’efficienza idrau-lica della pompa e di confrontare tra loro sulla stessa base pompe di tipologiee dimensioni diverse. Il metodo di calcolo di tale indice viene definito nell’Allegato III del Regola-mento.

InformazioneIl Regolamento indica una serie di informazioni che il produttore, a partire dal1° gennaio 2013, deve portare a conoscenza del cliente attraverso la docu-mentazione tecnica del prodotto e il sito web dell’azienda. In particolare, sulla targhetta identificativa (o nelle sue vicinanze) di ogni pom-pa, dovranno comparire le seguenti informazioni:• il valore calcolato dell’indice MEI;• un testo che indichi che le migliori tecnologie attualmente disponibili sul

mercato hanno un indice MEI pari a 0,7;• anno di costruzione;• nome o marchio del costruttore, comprensivo di numero di registro e indi-

rizzo dell’azienda;• numero di serie del prodotto;• efficienza idraulica della pompa con girante ridotta.

Il produttore può autocertificare le informazioni dichiarate in quanto, comeprocedura di valutazione della conformità, è ammesso il controllo interno del-la fabbricazione.È importante chiarire che una pompa acquistata e messa a magazzino da unutilizzatore o da un distributore prima del 1° gennaio 2013 può essere riven-duta o utilizzata per la prima volta dopo tale data anche se non soddisfa gli ob-blighi imposti dal Regolamento comunitario. Il motivo di tale affermazione è dovuta al fatto che i Regolamenti si applicanoal momento della prima immissione sul mercato del prodotto. Con l’introduzione di questo regolamento la Commissione Europea stima unrisparmio energetico pari a 5 TWh annui.

Andrea Pasquini

SISTEMA SISTRI: SIAMO IN DIRITTURA D’ARRIVO?Le vicissitudini cui il sistema SITRI (Sistema di controllo della tracciabilità deirifiuti) è andato incontro fin dalla sua prima apparizione, avvenuta oramai piùdi 5 anni fa, hanno man mano spiazzato (e non poco) tutti gli operatori e i sog-getti coinvolti. Quindi, vale la pena, anche alla luce dei recenti “ribaltoni” che hanno porta-to prima all’abrogazione e successivamente alla reintroduzione (con relativoperiodo di verifica e slittamento della data di ingresso nella vera e propria fa-se operativa), ripercorrerne la storia e cercare di meglio comprenderne l’im-patto (possibile) sulla quotidianità di migliaia di operatori.

Perché un sistema elettronico?Innanzitutto, una precisazione sull’obiettivo del SISTRI. Nelle intenzioni del le-gislatore, il sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti speciali (nonchédei rifiuti urbani in Campania) dovrebbe consentire di seguire nel corso di tut-

NOTIZIEGURI

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMI-CO - DECRETO 5 settembre 2011 - Pubbli-cato sulla GURI Serie Generale n. 218 del19/09/2011Definizione del nuovo regime di sostegno perla cogenerazione ad alto rendimento.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUB-BLICA 1 agosto 2011 n. 151 – Pubblicato sul-la GURI Serie Generale n. 221 del22/09/2011Regolamento recante semplificazione delladisciplina dei procedimenti relativi alla pre-venzione degli incendi, a norma dell'articolo49, comma 4-quater, del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122

Ministero Ambiente - DECRETO 20 giugno2011 – Pubblicato sulla GURI Serie Genera-le n. 221 del 22/09/2011Modalità e importi delle garanzie finanziarieche devono essere prestate a favore dello Sta-to dai commercianti e intermediari dei rifiutisenza detenzione dei rifiuti stessi.

LEGGE 24 agosto 2011, n. 152 – Pubblicatosulla GURI Serie Generale n. 222 del23/09/2011Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di mutuaassistenza amministrativa per la prevenzione,l'accertamento e la repressione delle infra-zioni doganali tra il Governo della Repubbli-ca italiana ed il Governo della Repubblica ar-gentina , con Allegato, fatto a Roma il 21 mar-zo 2007. In vigore dal 24 settembre 2011.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUB-BLICA 11 luglio 2011 n. 157 – Pubblicato sul-la GURI Serie Generale n. 224 del26/09/2011Regolamento di esecuzione del Regolamento(CE) n. 166/2006 relativo all'istituzione di unRegistro europeo delle emissioni e dei trasfe-rimenti di sostanze inquinanti e che modificale direttive 91/689/CEE e 96/61/CEEntrata in vigore del provvedimento: 11/10/2011.

REGIONE UMBRIA - REGOLAMENTO RE-GIONALE 29 luglio 2011 n. 7 – GU n. 38 del24/09/2011Disciplina regionale per l'installazione di im-pianti per la produzione di energia elettricada fonti rinnovabili.

9 settembre 2011• 2011/C 266/01 – Direttiva PED 97/23/CEPubblicazione nuovo elenco norme armonizzateComunicazione della Commissione nell’am-bito dell’applicazione della direttiva

NOTIZIEGUUE

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 39

ta la filiera produttiva ogni rifiuto speciale (divenendo quindi un potente stru-mento per le autorità di controllo per la tutela dell’ambiente) e dovrebbe por-tare con sé una semplificazione delle procedure e degli adempimenti buro-cratici, nonché la riduzione dei costi per gli operatori del settore. Quindi, dovrebbe monitorare l’intero trasporto intermodale e garantire ampiavisibilità al flusso in entrata e in uscita degli autoveicoli nelle discariche.Da un sistema cartaceo imperniato su tre documenti costituiti (Formulario diidentificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico; Modello unico di di-chiarazione ambientale, MUD) si passerà con il SISTRI:

• a un dispositivo USB, che consentirà l’accesso da una propria postazione al-la piattaforma dedicata e l’identificazione degli addetti (fino a un massimodi 3) alle procedure di smaltimento rifiuti speciali;

• a una black box installata su ogni autoveicolo, che monitorerà il percorsodel carico dal produttore al centro di smaltimento e ad apparecchiature disorveglianza per monitorare l’ingresso e l’uscita di automezzi dagli impian-ti di discarica, di incenerimento e di co-incenerimento destinati esclusiva-mente al recupero energetico dei rifiuti.

Breve storia del SISTRILa realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei ri-fiuti, ai fini della prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalitàorganizzata nell’ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti, è stata introdottaper la prima volta con la Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007). Con il D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, è stato poi stabilito l’obbligo, senza ulte-riori oneri per la finanza pubblica, dell’installazione e dell’utilizzo di appa-recchiature elettroniche per le categorie dei soggetti già obbligati alla predi-sposizione della documentazione cartacea in materia di rifiuti speciali.Quindi, di fatto erano state gettate le basi per il totale espletamento di tutte lepratiche concernenti il trattamento e la gestione dei rifiuti speciali in formatoelettronico. Tuttavia, in questa prima fase non erano state disciplinate alcune questioni:tempi e modalità di implementazione del sistema, le modalità di attivazione,la data di operatività del sistema, le informazioni da fornire, le modalità di for-nitura e di aggiornamento dei dati, la modalità di elaborazione dei dati e l’en-tità dei contributi da porre a carico dei soggetti obbligati ecc. Perciò, è stato previsto, con il Decreto Legge 1° luglio 2009, n. 78, un inter-vento diretto, attraverso l’emanazione di uno o più decreti e regolamenti daparte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.Con il Decreto 17 dicembre 2009 “Istituzione del sistema di controllo dellatracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152del 2006 e dell'articolo 14-bis del Decreto-Legge n. 78 del 2009 convertito,con modificazioni, dalla Legge n. 102 del 2009” ( pubblicato sulla GazzettaUfficiale del 13 gennaio 2010) il SISTRI è quindi divenuto a pieno titolo parteintegrante della quotidianità aziendale.

Il rinvio dell’operativitàNel corso del 2010, quando inizialmente era stata prevista la vera e propria“fase operativa” del sistema, si sono susseguiti diversi decreti legislativi chehanno man mano spostato la vera e propria operatività del sistema, fino ad ar-rivare alla nuova data del 1° giugno 2011.Lo scorso maggio Confindustria ha promosso il Click Day, giornata che ha coin-volto oltre 120mila aziende in un vero e proprio test del sistema, volto a veri-ficarne la tenuta della struttura informatica.

97/23/CE del Parlamento Europeo e del Con-siglio, del 29 maggio 1997, per il ravvicina-mento delle legislazioni degli Stati membri inmateria di attrezzature a pressione - Pubbli-cazione di titoli e riferimenti di norme armo-nizzate ai sensi della direttiva.

15 settembre 2011• L 239 DIRETTIVA 2011/75/UE DELLA COMMIS-SIONE EUROPEAModifica della direttiva 96/98/CE del Consi-glio sull’equipaggiamento marittimo MED

21 settembre 2011• L244DECISIONE 2011/540/UEDecisione della Commissione, del 18 agosto2011, che modifica la decisione 2007/589/CEper quanto riguarda l’inclusione di linee gui-da in materia di monitoraggio e comunica-zione delle emissioni di gas a effetto serra de-rivate da nuove attività e nuovi gas.

21 settembre 2011 • C277 DIRETTIVA R&TTE 1999/5/CE - PUBBLICA-ZIONE NUOVO ELENCO NORME ARMO-NIZZATEPubblicazione di titoli e riferimenti di normearmonizzate ai sensi della direttiva. Comuni-cazione della Commissione nell’ambito del-l’applicazione della direttiva 1999/5/CE delParlamento europeo e del Consiglio, del 9marzo 1999, riguardante le apparecchiatureradio e le apparecchiature terminali di tele-comunicazione e il reciproco riconoscimen-to della loro conformità

30 settembre 2011• C288Direttiva EMC 2004/108/CE – Pubblicazionenuovo elenco norme armonizzateComunicazione della Commissione nel qua-dro dell'attuazione della direttiva 2004/108/CEdel Parlamento europeo e del Consiglio, del 15dicembre 2004, concernente il ravvicinamen-to delle legislazioni degli Stati membri relativealla compatibilità elettromagnetica e che abro-ga la direttiva 89/336/CEE (1)(Pubblicazione dititoli e riferimenti di norme armonizzate ai sen-si della direttiva).

23 settembre 2011• L246Pubblicazione Direttiva 2011/72/UEDirettiva 2011/72/UE del Parlamento europeoe del Consiglio, del 14 settembre 2011, chemodifica la direttiva 2000/25/CE per quantoriguardale disposizioni per i trattori immessisul mercato in regime di flessibilità

23 settembre 2011• L246Rettifica Regolamento 2011/286 CLPRettifica del regolamento (UE) n. 286/2011della Commissione, del 10 marzo 2011, re-cante modifica, ai fini dell'adeguamento alprogresso tecnico e scientifico, del regola-

NOTIZIEGUUE

40 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

APPROFONDIMENTITECNICI

I risultati del test hanno evidenziato luci e ombre del sistema, cosa che, a se-guito di un’intesa tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio edel Mare e le principali organizzazioni imprenditoriali (Confindustria e ReteImprese), ha portato lo scaglionamento dell’entrata in vigore del SISTRI in fun-zione della tipologia dell'impresa interessata.

La manovra dell’agosto 2011Lo scorso 13 agosto sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 è stato pubblicato il De-creto-Legge n. 138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziariae per lo sviluppo”. Il provvedimento, arrivato alla pubblicazione nel pieno di una congiuntura par-ticolarmente critica per il nostro Paese per porre alcuni primi correttivi allo sta-to di salute delle finanze, ha portato con sé, come di norma succede in questicasi, una serie di discussioni e prese di posizione. Tra le misure della manovra si legge all’articolo 6, comma 2 (lettere c e d) ecomma 3:• comma 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposi-

zione, sono abrogati:

c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del D.Lgs, 3aprile 2006, n. 152. e successive modificazioni;d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successivemodificazioni; e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del D.Lgs. 3 dicembre2010, n. 205;

• comma 3. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestio-ne dei rifiuti; in particolare, ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, letterab), del D.Lgs. n. 152 del 2006; i relativi adempimenti possono essere effet-tuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e sca-rico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193del D.Lgs. n. 152 del 2006 e successive modificazioni.

In altri termini veniva abrogato il sistema di controllo della tracciabilità dei ri-fiuti SISTRI, cancellando totalmente il sistema informatizzato di tracciabilità,ovvero azzerando la progressiva evoluzione dall’attuale sistema cartaceo e li-mitando il potenziamento del sistema di controllo a cui il legislatore aveva pen-sato. Dal punto di vista delle imprese, questa abrogazione significava aver investitotempo e risorse inutilmente.

Il nuovo corso del SISTRIL’abrogazione ha portato a una vera e propria levata di scudi da parte dei so-stenitori del sistema e, a seguito di tutta una serie di discussioni all’interno del-l’Esecutivo, il sistema è stato reintrodotto, con alcuni importanti correttivi, nel-la Legge 14 settembre 2011, n. 148 “Conversione in legge, con modificazioni,del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabi-lizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganiz-zazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” (Gazzetta Uffi-ciale 16 settembre 2011).Con questo provvedimento, è stata messa mano alla Legge 138/2011, ridefi-nendo i testi specifici dell’articolo 6.

• comma 2. Al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consenti-re la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della traccia-

mento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio relativo alla classifica-zione, all'etichettatura e all'imballaggio dellesostanze e delle miscele

28 settembre 2011• L252Decisione relativa a Direttiva 2003-87-CEDecisione della Commissione, del 26 settem-bre 2011, relativa ai parametri di riferimentoper l’assegnazione delle quote di emissionedei gas a effetto serra a titolo gratuito agli ope-ratori aerei ai sensi dell’articolo 3 sexies del-la direttiva 2003/87/CE del Parlamento euro-peo e del Consiglio

NOTIZIEGUUE

APPARECCHI NON ELETTRICI PER ATMO-SFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE• UNI EN 13463-5:2011 Apparecchi nonelettrici per atmosfere potenzialmente esplo-sive - Parte 5: Protezione per sicurezza co-struttiva "c"Organo Tecnico: SICUREZZA

APPARECCHIATURE PER ESTINZIONE IN-CENDI• UNI 11423:2011 Apparecchiature perestinzione incendi - Lance erogatrici di DN 70a corredo di idranti per pressioni di eserciziofino a 1,2 MPaOrgano Tecnico: PROTEZIONE ATTIVACONTRO GLI INCENDI

ATMOSFERE ESPLOSIVE• UNI EN 1127-1:2011 Atmosfere esplosive -Prevenzione dell'esplosione e protezionecontro l'esplosione - Parte 1: Concetti fonda-mentali e metodologia Organo Tecnico : SICUREZZA

BOMBOLE TRASPORTABILI PER GAS• UNI EN 1089-3:2011 Bombole trasportabiliper gas - Identificazione della bombola (esclu-so GPL) - Parte 3: Codificazione del coloreOrgano Tecnico:RECIPIENTI PER IL TRA-SPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI OLIQUEFATTI

BRUCIATORI AUTOMATICI PER COMBU-STIBILI LIQUIDI AD ARIA SOFFIATA• UNI EN 267:2011 Bruciatori automatici percombustibili liquidi ad aria soffiataOrgano Tecnico: CTI

CALDAIE A TUBI D'ACQUA E INSTALLA-ZIONI AUSILIARIE• UNI EN 12952-2:2011 Caldaie a tubi d'ac-qua e installazioni ausiliarie - Parte 2: Mate-riali delle parti in pressione delle caldaie e de-gli accessori

NORMATIVA

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 41

bilità dei rifiuti (SISTRI), nonché l'efficacia del funzionamento delle tecno-logie connesse al SISTRI, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Terri-torio e del Mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorreredalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente de-creto e sino al 15 dicembre 2011, la verifica tecnica delle componentisoftware e hardware, anche ai fini dell'eventuale implementazione di tec-nologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, or-ganizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggior-mente rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più am-pia partecipazione degli utenti. Conseguentemente, fermo quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, letteraf-octies), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modifi-cazioni, dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, per i soggetti di cui all'articolo1, comma 5, del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del terri-torio e del mare 26 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124del 30 maggio 2011, per gli altri soggetti di cui all'articolo 1 del predetto de-creto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26maggio 2011, il termine di entrata in operatività del SISTRI è il 9 febbraio2012. Dall'attuazione della presente disposizione non devono derivare nuovi omaggiori oneri a carico della finanza pubblica.

• comma 3. Con decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territo-rio e del Mare, di concerto con il Ministro per la semplificazione normati-va, sentite le categorie interessate, entro novanta giorni dalla data di entra-ta in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuatespecifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità edell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono appli-cate, ai fini del SISTRI, le procedure previste per i rifiuti speciali non peri-colosi.

• comma 3-bis. Gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti aritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione regolati per legge possonodelegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al SISTRI ai con-sorzi di recupero, secondo le modalità già previste per le associazioni di ca-tegoria.

Sintetizzando:

• fino al 15 dicembre 2011 si procederà con la verifica delle componentisoftware e hardware;

• entro il 16 dicembre 2011 verranno individuate specifiche tipologie di ri-fiuti, alle quali, verranno applicate, le procedure previste per i rifiuti specialinon pericolosi;

• il 9 febbraio 2012 il SISTRI entrerà in operatività;

• i consorzi di recupero potranno essere delegati all’adempimento degli ob-blighi amministrativi dei produttori di rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio daparte di sistemi di gestione.

Importante sarà quindi monitorare ed essere parte attiva nella fase di verifica,in modo da poter contribuire al miglioramento del sistema in vista della nuo-va deadline.

Federico Cacciatori

NORMATIVA

• UNI EN 12952-4:2011 Caldaie a tubi d'ac-qua e installazioni ausiliarie - Parte 4: Calco-lo della durata di vita prevedibile di caldaiein esercizio • UNI EN 12952-6:2011 Caldaie a tubi d'ac-qua e installazioni ausiliarie - Parte 6: Con-trollo di produzione, documentazione e mar-catura delle parti in pressione della caldaiaOrgano Tecnico: cti

GENERATORI DI ARIA CALDA A GAS PERUSO DOMESTICO E NON DOMESTICO• UNI EN 1196:2011 Generatori di aria cal-da a gas per uso domestico e non domestico- Requisiti supplementari per generatori diaria calda a condensazioneOrgano Tecnico: CIG

IMPIANTO DI VENTILAZIONE E CONDI-ZIONAMENTO A CONTAMINAZIONECONTROLLATA (VCCC) PER IL BLOCCOOPERATORIO• UNI 11425:2011 Impianto di ventilazionee condizionamento a contaminazione con-trollata (VCCC) per il blocco operatorio - Pro-gettazione, installazione, messa in marcia,qualifica, gestione e manutenzioneOrgano Tecnico: CTI

INDUSTRIE DEL PETROLIO E DEL GAS NA-TURALEUNI EN 14870-1:2011 Industrie del petrolioe del gas naturale - Curve ad induzione, rac-cordi e flange per sistemi di condotte di tra-sporto - Parte 1: Curve ad induzioneOrgano Tecnico: UNSIDER

MACCHINE MOVIMENTO TERRA• UNI EN ISO 2867:2011 Macchine movi-mento terra - Mezzi d'accessoOrgano Tecnico: SICUREZZA

MONITORAGGIO E DIAGNOSTICA DELLOSTATO DELLE MACCHINE• UNI ISO 17359:2011 Monitoraggio e dia-gnostica dello stato delle macchine - Lineeguida generali• UNI ISO 29821-1:2011 Monitoraggio e dia-gnostica dello stato delle macchine - Ultra-suoni - Parte 1: Linea guida generaliOrgano Tecnico: ACUSTICA E VIBRAZIONI,MANUTENZIONE

PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVA-BILI• UNI ISO 16653-1:2011 Piattaforme di la-voro mobili elevabili - Progetto, calcoli, re-quisiti di sicurezza e metodi di prova per ese-cuzioni speciali - Parte 1: Piattaforme mobilidi lavoro elevabili (PLE) con sistemi di para-petto retraibile • UNI ISO 16653-2:2011 Piattaforme di la-voro mobili elevabili - Progetto, calcoli, re-quisiti di sicurezza e metodi di prova per ese-cuzioni speciali - Parte 2: Piattaforme mobilidi lavoro elevabili (PLE) con componenti nonconduttivi (isolanti)Organo Tecnico APPARECCHI DI SOLLEVA-MENTO E RELATIVI ACCESSORI

42 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

RECENSIONI

REAZIONITRICOLORIASPETTI DELLACHIMICAITALIANANELL’ETÀ DELRISORGIMENTO

M. Ciardi, Ed.FrancoAngeli,2010, euro 24,00

Scienza e politica rappresentano dueaspetti complementari di un più ampioprogetto di rinnovamento della cultura ita-liana, che iniziò concretamente a definirsidurante le celebri Riunioni degli Scienzia-ti Italiani. È significativo, in questa pro-spettiva, che il 1860 abbia visto contem-poraneamente realizzarsi l’Unità d’Italia eil massimo trionfo della nascente scuolachimica nazionale al Congresso di Krak-sruhe, in Germania, con il riconoscimentoa livello mondiale dell’ipotesi molecolaredel torinese Amedeo Avogadro, grazie al-l’opera del palermitano Stanislao Canniz-zaro, il quale fu, al tempo stesso, scienzia-to e patriota.Questo libro ci restituisce il lato migliore diuna disciplina fondamentale per la crescitaculturale del paese, amato anche dagli uo-mini di lettere, fra cui Giacomo Leopardi.

Marco Ciardi è professore associato di Sto-ria della Scienza e della Tecnica all’Uni-versità di Bologna.

MANUALE DELDISEGNATORE

R. Rossi, UlricoHoepli Ed., 2011euro 39,00

È questa la quinta edizione di un classicodella Hoepli: “Il manuale del disegnatore(Le basi del disegno tecnico industriale ecivile secondo la normativa europea e in-ternazionale)” di R. Rossi. Fornisce le no-zioni e le informazioni pratiche che con-sentono di approfondire le conoscenze ba-silari del disegno tecnico industriale e ci-vile in tutte le sue espressioni. Un testo fon-damentale sia per chi inizia lo studio deldisegno tecnico, sia per coloro che già loconoscono e utilizzano elaboratori mahanno talvolta necessità di trovare infor-mazioni rapide e concise sulle regole di ba-se. Il volume, che comprende oltre 1700 fi-gure e 300 tabelle, è basato sulle più re-centi norme a livello comunitario e inter-nazionale.L’indice del volume è: Nozioni generali;Applicazioni geometriche nel disegno;Proiezioni; Sezioni di solidi, intersezioni,compenetrazioni, sviluppi; Regole per ildisegno; Sistema ISO di tolleranze (UNI ENISO 286); Tolleranze geometriche di forma.

IN CERCA DI EROIUNA STORIADELL’INGEGNERIAITALIANA

Barbara Rivoli,Francesco BrioschiEd., 2011 euro 40,00

Un altro libro di storia economica di arti emestieri? No, questo non è l’ennesima sto-ria zeppa di nomi, di date e di numeri cheattirano l’attenzione del pubblico ristrettoe limitato degli specialisti e degli addetti ailavori. Non lo è, a cominciare proprio dal titolo,che prende l’ispirazione da un Report del-l’Economist: “Ingegneria in cerca di eroi”,che denunciava il cono d’ombra e di si-lenzio che ai nostri giorni avvolge la figu-ra dell’ingegnere. La clamorosa popolaritàdi cui aveva goduto l’ingegnere a cavallodella fine ‘800, nel pieno della Belle Epo-que, rende questo silenzio attuale ancorapiù fragoroso. L’obiettivo del libro è quello di romperequesto silenzio, di dare voce ai protagoni-sti di ieri e di oggi della storia dell’inge-gneria italiana che merita di essere cono-sciuta da un pubblico più vasto, perchél’ingegneria italiana è uno dei pochi setto-ri su cui vale la pena di puntare per ri-spondere alle sfide di questi tempi difficili.

SISTEMI DIGESTIONEDELL’ENERGIALa norma EN 16001:efficienza erisparmio energeticoper competere

S. Farné, Ed. FrancoAngeli, 2011, euro33,00

La norma EN 16001 è una guida che svi-luppa la consapevolezza sul tema dell’e-nergia e serve quindi a stabilire obiettivi dieffettivo risparmio energetico. Al riguardo,il testo illustra il sistema di gestione dell’e-nergia che, mediante efficaci metodi e stru-menti, consente un approccio sistematicoall’uso razionale dell’energia e al miglio-ramento continuo delle prestazioni ener-getiche, nel rispetto delle disposizioni dilegge.Il libro è rivolto a imprenditori, energy ma-nager, esperti di gestione dell’energia, re-sponsabili di sistemi di gestione (energia,ambiente, qualità, sicurezza), consulenti,auditor e docenti.Nel complesso, si tratta di un manualecompleto sulla gestione dell’energia e unvalido quadro di riferimento da utilizzareanche in corsi di formazione di livello uni-versitario e post-universitario.

DAI SALVATAGGIALLACOMPETIZIONEGLOBALE

Roberto GalisiEd. Franco Angeli,2011,euro 21,00

La Fincantieri è un punto di eccellenza del-la nostra storia di ieri e di oggi. Con i suoi piani quadriennali ha semprecercato di salvaguardare gli operai e il fu-turo delle aziende. Ma la crisi internazionale della cantieristi-ca e la soluzione italiana per sopravviver-le hanno avuto impatti senza precedentinella storia della cantieristica italiana..."Il saggio di Roberto Galisi” affronta una vi-cenda di sicura rilevanza per la storia eco-nomica italiana. La cantieristica è per l'Italia una 'industrianaturale'; convergono, in questo, sia la sto-ria sia la geografia del Paese.Galisi presenta in questo volume una ri-cerca di grande rilievo per intendere l'in-tera storia della economia italiana. Fincantieri rappresenta infatti una lungapresenza nella storia del nostro paese.

LA SFIDA DELLEGIOVANI DONNE

Francesca Zajczyk,Barbara Borlini,Francesca CrostaEd. Franco Angeli,2011Euro 17,00

Sempre più donnecon un alto livello di

istruzione riescono a occupare posizionidirigenziali nel mercato del lavoro. Eppure,nonostante abbiano credenziali formativeormai comparabili a quelle maschili, la pa-rità di genere nei percorsi occupazionali edi carriera è un traguardo ancora molto lon-tano. Ma quali sono i numeri della discrimina-zione di genere? Quante sono le donne cherealmente hanno raggiunto posizioni api-cali? Quali sono i settori e gli ambiti pro-fessionali ancora fortemente maschilizzati?Quali, invece, quelli in cui le donne inizia-no a essere maggiormente presenti? Parten-do dai numeri, l'obiettivo del volume è de-lineare il cambiamento, carico di contrad-dizioni, che caratterizza la realtà italiana. Le autrici mettono a disposizione di quantisi occupano - o sono semplicemente inte-ressati e sensibili a questa tematica - unostrumento che aiuti a rendere accessibili idati, le fonti e i possibili percorsi di ap-profondimento.

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 43

MERCATO

Il nuovo magazzino robotizzato, tra i più all’avanguardia in Italia, è un importantetassello nella strategia di sviluppo dell’azienda, che proprio quest’anno festeggia 40anni di attività

Nuovo polo logistico di Came Group

Il cav. Paolo Menuzzo, Presi-dente di Came Group, multina-

zionale all’avanguardia nel setto-re delle automazioni per la sicu-rezza e il controllo degli am-bienti, il 1° ottobre scorso, in oc-casione del quarantesimo annodi attività del Gruppo, ha inau-gurato il nuovo Polo Logistico diDosson di Casier (in provincia diTreviso). Presenti al taglio del na-stro il Presidente della Provinciadi Treviso, Leonardo Muraro, ilSindaco del Comune di Casier,Daniela Marzullo, e il Presiden-te di Unindustria Treviso, Ales-sandro Vardanega. Came Groupè presente in 118 Paesi nel mon-do con 650 dipendenti, 480 fi-liali e distributori esclusivi. Nel2010 ha realizzato un fatturato di152,5 milioni di euro.La società, fondata agli inizi de-gli anni ’70 dall’attuale Presiden-te, è diventata una multinaziona-le che ha saputo diversificare ilproprio business, entrando neimercati della domotica, della sicurezza antintrusione e del-le soluzioni per la gestione dei parcheggi pubblici. Il Grup-po, grazie alla forte spinta verso l’internazionalizzazioneche lo ha caratterizzato fin dal 2000, è riuscito a fare da vo-lano a un indotto locale importante concentrato su un ter-ritorio di un centinaio di chilometri dall’azienda. In lineacon l’andamento dell’export veneto, Came Group ha regi-strato un incremento del business estero del 15% nei priminove mesi dell’anno e, in netta controtendenza con l’inte-ro mercato, ha assunto 30 persone negli ultimi 12 mesi.Secondo il Presidente Paolo Menuzzo “Il magazzino robo-tizzato, sintesi di efficienza, puntualità e tempestività nellagestione delle consegne, fortemente voluto per migliorareulteriormente la qualità del servizio, non rappresenta unpunto di arrivo, ma una grande occasione per progettare ilfuturo. Un futuro fatto di localizzazione e internazionaliz-zazione, che unisce sapientemente un indotto locale im-portante, prodotto da un migliaio di persone che nell’hin-terland trevigiano lavorano per Came”.

✽ ✽ ✽

Came Logistic Store è un magazzino robotizzato, con unasuperficie di 13.000 m2 e una capacità di stoccaggio di ol-

tre 24.000 pallet, basato su un si-stema automatico di movimenta-zione delle merci, consideratouno dei più tecnologicamenteavanzati presenti oggi in Italia. Èdotato di un sistema di movi-mentazione delle merci compo-sto da 7 traslo-elevatori dispostisu 7 corsie (4 delle quali hannoscaffalatura a doppia profondità),che servono 24.000 posti. L'im-pianto si completa con 6 baie dipicking, in grado di semplificareil lavoro degli operatori prepostiallo stoccaggio e alla gestionedegli ordini. La gestione del nuo-vo polo logistico è basata su unsistema automatico di movimen-tazione delle merci, gestito consoluzioni SAP WM e tecnologiaRFID (Radio Frequency IDentifi-cation) per l’automazione deiprocessi operativi. L’integrazione con il sistema ge-stionale aziendale e l’utilizzodella tecnologia RFID garanti-scono la tracciabilità della mer-

ce in ogni fase della movimentazione, consentono di mo-nitorare il processo produttivo e di spedizione. Con l’auto-mazione del magazzino, Came Group potrà anche au-mentare la flessibilità nel prelievo dei colli e assorbire i pic-chi di lavoro. Tutta la produzione di Came Group si con-centrerà nel nuovo magazzino robotizzato che permetteràdi ampliare l’attuale capacità di stoccaggio, limitare gli spo-stamenti intermedi dei colli e ridurre la possibilità di erro-re, garantendo la correttezza delle spedizioni.Come atto di rispetto dell’ambiente, Came Group ha scel-to di dotare il polo logistico di un impianto fotovoltaico co-stituito da 180 pannelli al silicio orientabili, in grado di pro-durre 60 kW di energia elettrica.Came Logistic Store è stato voluto per migliorare ulterior-mente la qualità del servizio riducendo al minimo la pos-sibilità di errore e garantendo la correttezza delle spedi-zioni in tutto il mondo. Basti pensare che nel 2010, il livellodi servizio, un indicatore che misura la qualità delle con-segne e l’efficienza del servizio, calcolato valutando para-metri come il rispetto delle tempistiche, la puntualità e fles-sibilità nell’evasione degli ordini e la conformità del pro-dotto, è stato del 99,86%. L’obiettivo, con l’apertura di Ca-me Logistic Store è di portarlo al 100%.

Al centro della foto Paolo Menuzzo, Presidente Came Group

44 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

MERCATO

Il riconoscimento riguarda le celle commerciali in kit, per installazioni interne o co-munque protette da esposizione esterna, composte da pannelli di vari materiali eun nucleo termoisolante omogeneo

Alla Misa, del Gruppo Epta, va il “Benestare Tecnico Europeo”

Misa, leader nella produzione di celle fri-gorifere commerciali e industriali è un

marchio del Gruppo Epta, si distingue per lacostante ricerca di innovativi processi pro-duttivi e soluzioni tecnologicamente avan-zate e qualitativamente affidabili, che le han-no consentito di ottenere la marcatura CE il27 Giugno 2011 per le celle commerciali.Nonostante le complessità delle normative Europee, Misaha storicamente dato una grande importanza alle certifica-zioni, a garanzia di un’elevata affidabilità delle sue solu-zioni. Le celle Misa sono infatti di state certificate secondola normativa “ETAG 021-1:2005: Sistemi di magazzini fri-goriferi - Parte 1: Sistemi di celle frigo.” Si tratta di linee gui-da relative alle celle commerciali in kit, per installazioni in-terne o comunque protette da esposizione esterna, com-poste da pannelli di vari materiali ed un nucleo termoiso-lante omogeneo in pietra o lana di vetro, polistirene espan-so o estruso, poliuretano, poliisocianurato, schiuma di re-sina fenolica modificata o vetro cellulare. L’ITC (Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni) con ilRapporto di Valutazione n° ETA 11/0201, ha rilasciato a MI-SA Srl il “Benestare Tecnico Europeo” ( ETA ) per la marca-tura CE delle celle commerciali. ITC è membro dell' EOTA(European Organisation for Technical Approval) e, come ta-le, è uno degli organismi autorizzati in Europa per il rila-scio di ETA relativamente ai prodotti da costruzione.Il marchio CE garantisce la conformità del prodotto, che ri-

spetta pienamente i seguenti requisiti:- un controllo sui componenti e materia pri-ma impiegata;- un processo produttivo: regolamentato econtrollato in conformità alle normative;- La realizzazione di celle che non emetto-no sostanze nocive per la salute, facili da pu-lire e che non favoriscono l’accumulo di

condensa e polvere;- totale sicurezza nell'uso: la cella è concepita e costruitaal fine di evitare rischi di cadute, scivolamenti, tagli o abra-sioni, mentre le porte sono dotate di dispositivi anti-in-trappolamento;- risparmio energetico e ritenzione di calore, grazie allaqualità del materiale isolante, che permette di ridurre al mi-nimo la dispersione termica;- elevata resistenza agli agenti fisici e chimici esterni peruna funzionalità che dura nel tempo.Un processo ed un prodotto, aggiornato e costantemente mo-nitorato, sono un importante elemento di garanzia per iClienti e per la qualità, la salubrità e la sostenibilità ambien-tale della catena del freddo. La procedura per l’ottenimentodella marcatura CE ha, infatti, comportato la necessità di ese-guire numerosi test di laboratorio presso enti riconosciuti, pri-ma di ottenere l'approvazione. Come da protocollo, sarà rea-lizzato un programma di ispezioni, con periodicità annuale,per migliorare le caratteristiche del prodotto Misa e mante-nere un livello di eccellenza attestato dalla marcatura CE.

Attività del Gruppo EptaEPTA è un gruppo leader europeo e partner globale nel settore della refrigerazione commerciale per la distribuzioneorganizzata con i suoi marchi Costan (1946), Bonnet Névé (1930), BKT (1910), George Barker (1928) ed Eurocryor(1991) e Misa (1969). È specializzato nella produzione e commercializzazione di banchi frigoriferi tradizionali, verti-cali e semi-verticali positivi, verticali e orizzontali negativi, banchi a gruppo incorporato (Plug-in), centrali di media egrande potenza e celle frigorifere.Con sede a Milano, opera con 2500 dipendenti, con una capillare presenza commerciale in tutto il mondo e vanta unfatturato di oltre 400 milioni di euro. La vittoria del Cooling Industry Awards per la miglior installazione ambientaleEnd-User 2006 e 2007, e nel 2009 per la migliore installazione nel settore Retail, testimoniano la sua posizione di lea-der e nella progettazione installazione di tecnologie innovative volte a garantire un concreto risparmio energetico eun reale abbattimento di emissioni nocive per l’atmosfera.

Premiato un gruppo leader europeo e partner globale nel settore della refrigerazionecommerciale per la distribuzione organizzata con i suoi marchi Costan (1946), BonnetNévé (1930), BKT (1910), George Barker (1928), Eurocryor (1991) e Misa (1969).

MasterLondon Metal Exchange

martedì, 22 novembre 2011

Conoscere la Borsa London Metal Exchangeper bloccare il prezzo delle Materie Prime e Valute.

ore 09.00 Registrazione partecipanti

ore 09.30 Benvenuto e introduzione

Interventi:

ore 09.45 Introduzione al London Metal Exchange - Operatori, utilizzatori, magazzini

Principi operativi sull’LME: struttura di borsa, orari, contratti, scadenze

ore 11.30 Le relazioni tra fisico e posizioni di borsa

Struttura dei prezzi nel tempo: contango e backwardation.

Introduzione al concetto di hedging

ore 14.30 Esempi operativi di hedging: il profilo del consumatore, il profilo del produttore

Esempi operativi di hedging: la gestione della backwardation, fissazione della backwardation

ore 16.00 Overview dell’attuale situazione di mercato; conviene coprirsi?

ore 17.00 Applicazioni operative; apertura di un conto con un broker: gestione dell’operatività

Milano, via A. Scarsellini 13

Evento organizzato da

In collaborazione con

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senza stamparlo e rinvialo a: [email protected]

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Modalità di partecipazione

Quota

150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti Wings Partner

Iscrizione

La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia

dell’avvenuto pagamento a: [email protected] - fax +39 02 45418.545.

Pagamento

Il versamento della quota di iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente tramite

bonifico bancario a favore di:

ASA Srl - Azienda Servizi ANIMA P.IVA/C.F. 04795510157

Intesa San Paolo S.p.A. Agenzia 2110 Milano

IBAN IT 53 J 03069 09468 101900134406

Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante

Disdetta

L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti

l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun

rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un

altro della stessa azienda.

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Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 47

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acqueprimarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serratureferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e laconservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchineper la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industriaalimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttoriitaliani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazioneitaliana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori edistributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricantiitaliani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini;UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

EFFE

TTUA

TE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento27-30 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC8-11 FEBBRAIO B bC India-Bauma Conexpo Show MUMBAI, India UCoMESA23-26 FEBBRAIO B CHEMTECH MUMBAI, India ANIMA / settori ind. chimica2-6 MARZO T SAMOTER VERONA, Italia UCoMESA, AISEM22-26 MARZO T CONEXPO CON/AGG LAS VEGAS, USA UCoMESA23-25 MARZO B O M C RAVENNA, Italia ANIMA / settori energia23-25 MARZO B MADE IN STEEL BRESCIA, Italia CICOF30 MAR.-2 APRILE B TERMOIDRAULICA CLIMA PADOVA, Italia ASSOTERMICA, COAER30-31 MARZO POWER & ELECTRICITY World Africa JOHANNESBURG,S.Africa ANIMA / settori energia5-9 APRILE T SMOPYC ZARAGOZA, Spagna UCoMESA11-15 APRILE A DJAZAGRO ALGERI, Algeria ASSOFOODTEC2-6 MAGGIO T CeMAT HANNOVER, Germania AISEM4-6 MAGGIO A SOLAREXPO & GREENBUILDING VERONA, Italia COAER31 MAG-4 GIUGNO A CTT MOSCA, Russia UCoMESA5-8 GIUGNO A IRAN FOOD + BEV TEC TEHERAN, Iran ASSOFOODTEC28 GIU.-3 LUGLIO T THERMPROCESS-GIFA DUESSELDORF,Germania CICOF5-7 OTTOBRE B CHEM MED MILANO, Italia ANIMA / settori ind. chimica5-8 OTTOBRE A MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI,

ASSOSIC, UNAC5-8 OTTOBRE A SAIE BOLOGNA, Italia UCoMESA18-21 OTTOBRE B A + A DUSSELDORF, Germania ASSOSIC20-22 OTTOBRE TEKNOMOTIVE BRESCIA, Italia UCIF21-25 OTTOBRE B HOST MILANO, Italia ASSOFOODTEC2-5 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ITALCOGEN21-23 NOVEMBRE A MATCHING MILANO, Italia UMAN

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATEANNO 2011

DA EF

FETT

UARE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento26-29 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC23-25 FEBBRAIO A ACREX India BANGALORE, India AVR28 FEB.-3 MARZO T IPACK IMA MILANO, Italia ASSOFOODTEC, ANIMA3-7 MARZO B EUROPAIN PARIGI, Francia ASSOFOODTEC13-15 MARZO A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia-ambiente27-30 MARZO B MCE EXPOCOMFORT MILANO, Italia ANIMA/settori HVAC + energia

(Acism, AquaItalia, Avr, Assopompe Assotermica, Climgas, CoAer,Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)

TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2012

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

FIERE, CORSI E CONVEGNI

48 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

FIERE, CORSI E CONVEGNI

On-line su www.mcexpocomfort.it è partita la seconda edizionedell’iniziativa volta a mettere in evidenza i prodotti e le soluzio-ni più innovative per realizzare sistemi e impianti ad alta valo-rizzazione energetica

MCE (Mostra ConvegnoExpocomfort) al via “PercorsoEfficienza & Innovazione 2012”

MCE (Mostra Convegno Expo-comfort), la manifestazione leader

nell’impiantistica civile e industriale, nel-la climatizzazione e nelle energie rinnovabili, che si svol-gerà dal 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano, ha aperto leiscrizioni alla seconda edizione di “Percorso Efficienza &Innovazione 2012”, l’iniziativa volta a mettere in evidenzaprodotti e sistemi che rappresentano, in termini di innova-zione ed efficienza, la “punta di diamante” della ricerca inmateria valorizzazione energetica.“Percorso Efficienza & Innovazione 2012” è riservato alleaziende espositrici di MCE che, entro il 30 no-vembre 2011 - potranno candidare i loro pro-dotti, direttamente su www.mcexpocomfort.it,tramite la compilazione di un apposito form. I prodotti saranno esaminati dal ComitatoScientifico Next Energy, presieduto da un rap-presentante del Politecnico di Milano, che sce-glierà, sulla base di criteri che valorizzerannogli aspetti tecnologici più innovativi e con l’o-biettivo di garantire una copertura di tutte le ca-tegorie merceologiche presenti alla manifesta-zione. “Percorso Efficienza & Innovazione 2012”sarà una vera e propria banca dati on-line chediventerà reale durante i quattro giorni diMCE, quando sarà possibile “toccare con mano” i pro-dotti selezionati. Infine, i migliori prodotti o sistemi, traquelli ammessi saranno successivamente selezionati edesposti all'interno dell'iniziativa "Verso la Classe A2012", che verrà allestita nel Padiglione 6 di MCE.“Percorso Efficienza & Innovazione 2012” parte forte delsuccesso riscosso nella precedente edizione: solo duranteil periodo precedente la manifestazione sono state 49.900le visualizzazioni delle pagine del sito dedicate ai 107 pro-dotti ammessi di 75 aziende espositrici; 30 i prodotti ulte-riormente selezionati per “Verso la Classe A”, la mostra nel-la mostra che durante i quattro giorni di MCE, propone larosa delle eccellenze in tema di valorizzazione energetica. “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” sarà, ancora una

volta, un’occasione unica per accompa-gnare gli operatori professionali nella ri-cerca di quanto più innovativo propone il

mercato per la realizzazione di progetti ad alta efficienzaenergetica.

✽ ✽ ✽

“La spinta verso prodotti e sistemi che garantiscono un ri-sparmio energetico e un contenimento di emissioni inqui-nanti è al centro di tutto il mondo produttivo di MCE – di-chiara Massimiliano Pierini, Exhibition Director di MCE - le

tecnologie legate al riscaldamento e raffresca-mento sono al centro di un nuovo approccio delcostruire capace di coniugare efficacia, efficien-za e sostenibilità”. E’ in quest’ottica che si inseriscono le due ini-ziative volte a offrire un quadro completo su si-stemi e soluzioni per assicurare una maggiore in-tegrazione fra edificio e impianto e raggiungerequindi gli ambiziosi obiettivi del 2020”.

Filo conduttore di MCE 2012 è, infatti, “ZeroEnergy 2020 Verso ’Integrazione” un concettotrasversale a tutta la manifestazione declinato inconvegni, eventi e iniziative che si andrà a co-niugare perfettamente con i settori espositivi del-

la manifestazione: caldo, freddo, acqua ed energia. Fra le novità di MCE 2012 si inserisce il progetto specificodedicato al settore fotovoltaico – da sempre presente in ma-nifestazione - per offrire al vasto pubblico di progettisti, de-cisori e investitori, che ogni due anni hanno in MCE l’ap-puntamento di riferimento, la vetrina completa delle tec-nologie del futuro.

Punto di riferimento per MCE 2012 è www.mcexpo-comfort.it, dove è possibile scoprire in “diretta” i prodot-ti selezionati per “Percorso Efficienza & Innovazione2012”, scaricare il programma aggiornato dei convegni,conoscere le novità delle aziende espositrici, grazie allasezione “news delle aziende”, e preparare così nei detta-gli la visita alla manifestazione.

Massimiliano Pierini,Exhibition Director di MCE

Panoramica di un padiglione dell’ultimaedizione (2010) di MCE

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 49

A settembre erano già 800 gli espositori iscritti. Anche la 22° edi-zione, in programma a Milano dal 28 febbraio al 3 marzo prossi-mo, sarà l’appuntamento più importante dell’anno per il mercato europeo, medi-terraneo e mediorientale nei settori delle macchine, tecnologie e materiali per ilprocessing, packaging, material handling

Verso Ipack-Ima 2012

Si allargano i confini della presenza e dellacomunicazione internazionale di Ipack-Ima.

Da fine luglio è online il sito in arabo della ma-nifestazione (www.ipack-ima.com), che porta aotto le versioni in diverse lingue.È stato poi siglato un accordo in esclusiva conla prestigiosa associazione giornalistica Ippo,che rafforza in modo significativo la caratura in-ternazionale della fiera. L'intesa con l'associazione internazionale cheraduna le più autorevoli firme e testate specia-lizzate mondiali del packaging, riconosce aIpack-Ima il ruolo di mostra internazionale di ri-ferimento in Italia per le prossime edizioni 2012e 2015 (quest’ultima sarà concomitante conl'Expo di Milano).Queste novità alimentano ulteriore interesse per la 22° edi-zione della mostra, in programma dal 28 febbraio al 3 mar-zo 2012 a Fiera Milano (che conta già oggi sulla presenzadi oltre 800 aziende espositrici) sarà l’appuntamento piùimportante dell’anno per il mercato europeo, mediterraneoe mediorientale nei settori delle macchine, tecnologie emateriali per il processing, packaging, material handling e,novità della prossima edizione, package printing.A settembre erano già 800 gli espositori, per il 25% prove-nienti dall'estero. Sono già iscritti i leader che rappresenta-no l'intera filiera a livello internazionale. Le macchine per il packaging guidano, con il 29%, il pa-norama merceologico; seguono con il 23% le macchine diprocesso. Significativa la presenza dei materiali consumer/industrialche raggiungono nella globalità il 24%. La tendenza per la prossima edizione, è di superfici espo-sitive importanti, con installazioni di macchine e linee diproduzione complete.

✽ ✽ ✽

L'attesa per la prossima Ipack-Ima cresce a livello interna-zionale grazie anche al nutrito programma promozionale,che prevede continui contatti con gli stakeholder e presen-tazioni in ogni parte del mondo. “Il nostro compito è di stare sempre in prima linea, con inostri operatori e per i nostri operatori – spiega Guido Cor-bella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa. Ne è un esempio il crescente e concreto interesse per le op-

portunità di sviluppo del packaging industriale edel processo alimentare riscontrato presso ilmondo arabo, nelle recenti presentazioni diIpack-Ima che hanno avuto luogo nell’ambitodei due appuntamenti fieristici nel Golfo Persi-co a Dubai (GulFood 27 febbraio–2 marzo 2011;Gulf Print & Pack 14–17 marzo 2011). Abbiamo tratto spunti e indicazioni di rilevantesignificato, da cui ha subito preso origine ilrafforzamento della comunicazione e dei servi-zi rivolti all'area geografica ed economica ara-ba".L’attenzione al grande mercato cinese ha porta-to Ipack-Ima in luglio alla fiera Propak China diShanghai, per una presentazione alla stampa e

per incontri con gli operatori economici. Ipack-Ima è un brand affermato e conosciuto in Cina e lemaggiori associazioni del settore cinesi hanno già confer-mato la presenza in fiera di espositori e visitatori.Il programma di promozione si è poi concentra su Europa,Asia e Americhe: Eurasia-Istanbul (15-18 settembre), in Ar-gentina, con stand e conferenza stampa a Envase (il 21 set-tembre); lo stand a Pack-Expo (26-28 settembre) a Las Ve-gas-USA e lo stand a Labelexpo Europe (28 settembre – 1ottobre) a Bruxelles. Conclude il carnet di appuntamenti autunnali la presenzasulla grande ribalta dell'India, con due conferenze stampaad ottobre a New Delhi e a Mumbai.

✽ ✽ ✽

È di grande rilievo l'annuncio della presenza alla prossimaedizione di Ipack-Ima del Direttore Generale di Unido Kan-deh K. Yumkella, che ha accettato l'invito degli organizza-tori a tenere il discorso di apertura del Convegno Interna-zionale "Packaging Technologies to Enhance Food Safetyand Food Security in African Countries”, realizzato con ilcoinvolgimento di esperti di UNIDO, WFP, FAO e IFADcoordinati dal prof. Claudio Peri.UNIDO (United Nations Industrial Development Organi-zation) è l'Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per losviluppo industriale sostenibile nei Paesi in via di sviluppoe nelle economie in transizione. Ha inoltre il compito di promuovere la protezione am-bientale attraverso il supporto di tecnologie pulite ed eco-sostenibili.

Guido Corbella,Amministratore DelegatoIpack-Ima

50 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

FIERE, CORSI E CONVEGNI

Assotermica, che rappresenta i costruttori di apparecchi e componenti per impian-ti termici all’interno della Federazione ANIMA, ha partecipato alla tavola rotondasul tema “Come accelerare lo sviluppo del mercato della riqualificazione energeti-ca degli edifici esistenti e dei servizi energetici”, nell’ambito del Convegno ENEAtenuto a Roma al Campidoglio il 29 settembre scorso. Nel corso dell’evento sono state illustrate le prime proposte elaborate dai Tavoli diLavoro 4E (Efficienza Energetica Edifici Esistenti) relative agli “Strumenti di incenti-vazione per l’efficienza energetica degli edifici esistenti”.

Recupero energetico degli edifici alla base della “green economy”

Èstato valutato che gli edifici costruiti prima della Legge373/1976 sono suscettibili di una riduzione dei consu-

mi media del 50%. Se consideriamo questi edifici sono cir-ca il 70% del parco im-mobiliare nazionale, pos-siamo avere un’idea delladimensione del “giaci-mento” da sfruttare. Co-me? Ricavandone il massi-mo rendimento energeticocon interventi di recupero. Sulla base di questa consi-derazione ENEA ha orga-nizzato un importante mo-mento di confronto tra leistituzioni e i soggetti por-tatori di interessi in meritoalle misure d’incentivazio-ne necessarie per la riqua-lificazione del parco edili-zio esistente.L’evento, che si è tenutogiovedì 29 settembre a Ro-ma presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, ha re-gistrato un largo successo di pubblico ad assistere alla pre-sentazione del lavoro svolto da ENEA nell’ambito dei Tavolidi Lavoro 4E (Efficienza Energetica Edifici Esistenti), con ilsupporto di numerose associazioni di categoria legate alcomparto dell’edilizia.Giovanni Lelli, Commissario ENEA, ha aperto i lavori illu-strando l’impegno dell’Agenzia nazionale per l'efficienzaenergetica nel definire strumenti e procedure per assicura-re una "filiera di qualita'" del recupero energetico degli edi-fici, che costituisce un’opportunità di crescita economicanon solo per il settore delle costruzioni ma per tutta l'in-dustria italiana di componenti e materiali ad alta presta-zione.Nicola Masi ha confermato l’intenzione del Ministero del-lo Sviluppo Economico di proseguire nel solco delle detra-zioni fiscali per la riqualificazione energetica e ha confer-mato che lo stesso Ministero sta anche lavorando ad un co-

siddetto “conto energia termico”, come previsto dal De-creto n. 28/2011 sulla promozione delle fonti rinnovabili.Nell’ambito della tavola rotonda, coordinata da Cristiano

Dell’Oste di Il Sole 24Ore, è quindi intervenu-to Federico Musazzi, se-gretario di Assotermica,che ha ribadito come lastagnazione nel settoredell’edilizia stia determi-nando una riduzione deipotenziali di mercatocon cui confrontarci, so-prattutto per quel che ri-guarda le nuove costru-zioni.La riqualificazione delparco esistente è quindifondamentale soprattuttose si considera che il par-co caldaie è composto dacirca 19 milioni di appa-recchi, in massima parte

con rendimenti molto bassi, pertanto caratterizzati da con-sumi particolarmente elevati e da emissioni inquinanti in-genti.Una stabilizzazione dell’incentivo, che sia semplice e frui-bile da una più ampia base di soggetti, è condizione ne-cessaria per poter riqualificare gli impianti termici e mi-gliorare le prestazioni complessive degli edifici. La filiera industriale ha quindi formulato delle proposteoperative, in accordo con quanto previsto dal Decreto n.28/2011, con attenzione ad assicurare un’equa remunera-zione dei costi di investimento ed esercizio e commisura-re l’incentivo alla produzione di energia termica da fontirinnovabili. Ovviamente, alla base deve esserci l’eliminazione di tuttequelle barriere non economiche che oggi costituiscono unfreno all’innovazione e che derivano molto spesso da uneccesso di burocrazia ingiustificata.

Federico Musazzi

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 51

Se ne è parlato in un convegno organizzato dall’Aicarr a Bologna nell’ottobre scor-so. Ribadita l’importanza delle rinnovabili termiche per il raggiungimento di que-sto ambizioso traguardo energetico

Verso gli edifici “Energia Quasi Zero”

La recente Direttiva Euro-pea 2010/31/UE ha per la

prima volta introdotto, nel-l’ambito della prestazioneenergetica nell’edilizia, il ter-mine “edifici a energia quasizero” per riferirsi agli edificiad altissime prestazioni ener-getiche in cui il fabbisognoenergetico complessivo,molto basso, dovrebbe esse-re coperto in misura signifi-cativa da energia prodotta dafonti rinnovabili. In adempimento alla normativa europea,i nuovi edifici entro il 2020 dovranno rispettare questo re-quisito, ma il raggiungimento di questo ambizioso traguar-do, ormai irrinunciabile nell’ottica di diminuire l’inquina-mento generale e di evoluzione verso un’edilizia semprepiù rispettosa dell’ambiente, richiede tuttavia una pregres-sa e approfondita analisi delle soluzioni tecnologiche di-sponibili. Esse dovranno essere valutate non solo in un’ot-tica di riduzione dei fabbisogni di energia primaria neces-saria per i diversi usi dell’edificio (dalla climatizzazione in-vernale ed estiva alla produzione di acqua calda sanitaria,dalla illuminazione alla ventilazione), ma in una visionepiù ampia legata alla sostenibilità ambientale e all’uso con-sapevole delle risorse e dei materiali. La scelta delle solu-zioni architettoniche e costruttive da adottare per minimiz-zare i fabbisogni energetici deve dunque necessariamenteinterfacciarsi e affiancarsi con quella dei sistemi impianti-stici; diventa così indispensabile valutare le possibilità di

utilizzo di sistemi di produ-zione di energia alternativi aquelli tradizionali.Per questo motivo Aicarr,(Associazione Italiana Con-dizionamento dell’Aria, Ri-scaldamento e Refrigerazio-ne), ha organizzato a Bolo-gna nell’ottobre scorso, inoccasione del Salone Inter-nazionale dell’Edilizia, ilconvegno “Verso gli edifici aenergia quasi zero: le tecno-

logie disponibili”.Dopo essersi soffermati sulle diverse tipologie e sulle diffe-renze tra i vari modelli esistenti di Zero Energy Buildings,sono state affrontate le problematiche legate all’ottimizza-zione energetica. Ruolo primario, nel futuro, avranno sicu-ramente le rinnovabili termiche, quali il solare termico e lepompe di calore, ma anche la possibilità di creare sistemienergetici integrati. Si rivelerà inoltre strategico sfruttare almeglio le risorse primarie, a cominciare da un’ottimizza-zione dell’illuminazione naturale, sia negli edifici privatiche in quelli pubblici.Accanto a questi studi e proiezioni per il futuro, Aicarr hadeciso di invitare alcuni relatori ad analizzare casi rappre-sentativi di edifici esistenti o problematiche particolari dasuperare. In questa direzione si è parlato degli edifici coninvolucro trasparente, delle implicazioni progettuali degliZero Energy Buildings e delle potenzialità del processo diretrofit ecoenergetico.

52 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

NEWS

Pompe di calore

Ariston Ther-mo comple-

ta la gamma dipompe di caloreNuos con i mo-delli murali e ab a s a m e n t o .Nuos Evo 80-100-120, NuosSplit 80-100-120, Nuos Split150-200, NuosSplit 300 e Nuos2 0 0 - 2 5 0 - 2 5 0Sol (nella figura)sono pompe dicalore mono-blocco e con unità esterna ideali permolteplici esigenze degli utenti: perun consumatore sensibile al risparmioenergetico che vuole sostituire unoscaldabagno elettrico, per chi deside-ra installare un impianto che sfruttal’energia rinnovabile ma non puòmontare un impianto solare termico.Le pompe di calore sono ideali ancheper gli utenti che hanno già installatoo vogliono installare sistemi fotovol-taici. Le Nuove pompe di calore Nuosmurali (Nuos Evo 80-100-120, NuosSplit 80-100-120, Nuos Split 150-200) garantiscono grandi performan-ce e vantaggi innovativi con il model-lo a monoblocco Nuos Evo 80-100-120 e i modelli con unità esterna NuosSplit 80-100-120 e Nuos Split 150-200. I nuovi prodotti Ariston permet-tono di utilizzare l’aria esterna per tut-to l’arco dell’anno, anche in condi-zioni climatiche estreme, garantisco-no la massima resistenza grazie allaprotezione anticorrosione con Prote-ch e magnesio e, con la gamma NuosEvo, offrono un’installazione plug &play, perfetta per la sostituzione delloscaldabagno elettrico. Le pompe dicalore con unità esterna, richiedonoun minore ingombro all’interno ri-spetto a quelle monoblocco e presen-tano una struttura evoluta senza cana-li d’aria e di scarico condensa.Le nuove pompe di calore Nuos a pa-vimento (Nuos Split 300 e Nuos 200-250-250 Sol nella figura) sono dispo-nibili nelle due versioni monobloccoe con unità esterna e assicurano mas-simo rendimento e grandi vantaggi. Ilnuovo modello con unità esternaNuos Split 300 è dotato di protezione

anticorrosione Protech e magnesio,garantisce una silenziosità assoluta eun minore ingombro all’interno, oltread una migliore fruibilità grazie allapossibilità di Controllo Remoto.Il modello Nuos 200-250-250 Sol of-fre una ricca serie di funzioni, come la“Funzione Green”, che permette allamacchina di funzionare esclusiva-mente come pompa di calore, la “Fun-zione Boost”, nella quale il modellolavora contemporaneamente conpompa di calore e resistenza elettricaper la massima velocità di riscalda-mento, la “Funzione Auto” per l’otti-mizzazione del rendimento, la “Fun-zione Antilegionella” per la massimaigiene e la “Funzione Voyage” perun’ideale programmazione di funzio-namento anche quando si è lontani dacasa.

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Cabina elettrica

Delta Technology presenta una ca-bina elettrica prefabbricata in ce-

mento armato totalmente fuori terra,prodotta e certificata secondo la spe-cifica Enel DG 2061, con strutturarealizzata in monoblocco tra box etetto. La cabina, che risponde a tutti i requi-siti di legge, si compone di due ele-menti prefabbricati in cemento arma-to (box e vasca) ed è destinata a cabi-na di trasformazione adibita al conte-nimento dei quadri di media tensioneunificati Enel nelle tipologie: del tra-sformatore media tensione / bassa ten-sione e del quadro di bassa tensione adue o più uscite. Il box è corredato di impianto elettri-co d'illuminazione sottotraccia conquadretto per servizi ausiliari tipo DY3016, circuito interno di messa a ter-ra, una porta a due ante e due finestreomologate Enel, un torrino eolico diaspirazione in acciaio inox e un'aper-tura di accesso al cavedio con relativaplotta in vetroresina. Nella fornitura ècompresa la vasca di appoggio pre-fabbricata in cemento armato, dotatadi diaframmi fratturabili e accoppiabi-le al box mediante opportuni incastri,che viene sigillata in opera per unaperfetta tenuta alle infiltrazioni di ac-qua. A corredo vi è il sistema in kitpreassemblato per la tenuta stagna

dei cavi. Il box è fornibile con diver-si accessoriamenti interni, al fine di ri-spondere alle più svariate richiestetecniche e commerciali.

www.deltatechnology.it

Manifold di misura persistemi di refrigerazione

Il nuovo manifold digitale “testo570”, della Testo AG, permette di ef-

fettuare misure rapide ed efficienti neisistemi di refrigerazione. Lo strumen-to, estremamente semplice da utiliz-zare, misura e analizza pressione,temperatura, vuoto e corrente; 40 re-frigeranti sono già memorizzati nellostrumento. Grazie alla possibilità diconnettere due sonde esterne, surri-scaldamento e sottoraffreddamentopossono essere calcolati simultanea-mente. La memorizzazione internadei dati sostituisce le fasi di lavoro ma-nuale e consente di documentare fa-cilmente le misure. Ad esempio, il tec-nico può effettuare registrazioni incontinuo, identificare rapidamente glierrori, stilare report in qualsiasi mo-mento e assicurare la corretta manu-tenzione del sistema. Il nuovo strumento consente anche dieffettuare la prova di tenuta dell’im-pianto compensata in temperatura,con risoluzione di 0,01 bar.

www.testo.it

Böhler Uddeholm.

Passato, presente e futuro dell’acciaio.

Böhler Uddeholm è da 120 anni leader in Italia nella distribuzione di acciai speciali. Gli acciai provengono direttamente dagli stabilimenti del Gruppo, permettendo di evadere efficacemente qualsiasi tipo di richiesta. La grande disponibilità di prodotti a magazzino, il personale altamente qualificato, la presenza dell’azienda sull’intero territorio nazionale tramite una rete di vendita diretta affiancata da un network di distributori, permette alla clientela di ricevere un servizio completo, veloce ed efficiente con la garanzia della massima qualità.Böhler Uddeholm, da una grande tradizione, il futuro dell’acciaio. www.bohler-uddeholm.it

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54 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

NEWS

Filtri per acqua potabile

Honeywell Environmental Control(EVC Italia) presenta “Primus”,

ultima no-vità dellafamiglia difiltri peracqua po-tabile. Sicaratteriz-za per ildesign in-novativo e importanti miglioramentirispetto alla precedente versione. Per-mette di mantenere l’acqua potabilepulita e priva di contaminanti.Il nuovo filtro garantisce un ottimo fil-traggio perché le particelle di sporcoe le impurità presenti nell'acqua ven-gono eliminate in maniera affidabileper mezzo di una magliatura rigida, inacciaio inossidabile, mentre un se-condo vaglio del filtro protegge i tubidurante il lavaggio in controcorrentedel filtro stesso. La procedura di la-vaggio in controcorrente mette in mo-to un ugello rotante (girante) e generaun getto d'acqua mirato per la pulizia.Tutte le particelle di sporco vengonorimosse completamente. Il sistemafunziona garantendo la massima affi-dabilità anche per periodi di lavaggiobrevi e con pressioni d'ingresso basse.Grazie alle quattro viti preposizionalel’installazione, sia in verticale che inorizzontale, risulta estremamente sem-plice e veloce. Il manometro integratoè inclinato per un maggior facilità dilettura, mentre la tazza trasparente, inplastica resistente agli urti e ai raggi UV,permette di controllare facilmente l'in-tasamento del filtro. L'ampia superficiedel filtro garantisce una portata eleva-ta. La circolazione continua e comple-ta dell'acqua in tutte le parti dell'invo-lucro previene in maniera efficace lacontaminazione microbica. Grazie alraccordo a baionetta, l'attuatore per illavaggio in controcorrente può essereaggiornato in qualsiasi momento. Inol-tre, il sistema brevettato idraulico di la-vaggio in controcorrente garantisce unfiltraggio affidabile e pulito. È disponi-bile anche la versione con riduttore in-tegrato, equipaggiato con meccanismodi bloccaggio antimanomissione, oltreche con il nuovo attuatore per la puli-zia automatica.

www.honeywll.it/home

Centrifugal chiller

IBT Group, azienda specia-lizzata nella realizzazione

di impianti di climatizzazio-ne civile e industriale e di si-stemi per il recupero ener-getico, aggiunge al suo por-tafoglio prodotti le macchi-ne frigorifere a compressorecentrifugo della sudcoreanaCentury Corporation, distri-buita dal Gruppo IBT con un manda-to di esclusiva per l’intera Europa.Questi frigoriferi coprono un range dipotenza frigorifera da 700 a 9500 kWe vantano elevatissimi valori di effi-cienza, con un cop di 6,4. Utilizzanocome fluido di lavoro l’R-134a, atos-sico e non aggressivo per l’ozono. La gamma prodotti di IBT Group com-prende, oltre ai nuovi frigoriferi dellaCentury Corporation: frigoriferi ad as-sorbimento monostadio ad acqua cal-da (potenze frigorifere da 50 a 4200kW), bistadio a metano (potenze fri-gorifere da 140 a 5275 kW), bistadioa vapore (potenze frigorifere da 280 a5275 kW).Con 112 unità istallate e oltre 90 MWfrigoriferi, IBT Group vanta importan-

ti referenze internazionali come le ap-plicazioni presso l’impianto di trige-nerazione dell’Ospedale San Raffaeledi Milano, il centro commerciale SternCenter di Potsdam, in Germania, lostabilimento Pepsi di Nicolayev, inUcraina, e l’applicazione Solar Coo-ling a Phitsanulok City, in Thailandia,in cooperazione con una società diengineering tedesca. IBT Group ha una prospettiva di cre-scita del 30% per il 2011, puntandosui mercati in maggiore espansioneche interessano l’efficienza energeti-ca, ovvero la trigenerazione e i recu-peri termici con gruppi frigoriferi adassorbimento e centrifughi.

www.ibtgroup.it

Quadri elettrici di bassa tensione

Il quadro elettrico di bassa tensione“Motor Control Center P675/12M”

della Icet Industrie è caratterizzato an-zitutto dall’alimentazione del cassettotramite sezionatore rotativo a doppiainterruzione invece del tradizionaleinnesto a tulipano, che sarebbe la pro-babile causa di guasti per surriscalda-mento. Altre caratteristiche sono laperfetta intercambialità dei cassetti ela possibilità di modifica della modu-larità operando completamente dalfronte e in tutta sicurezza anche con ilquadro sotto tensione.L’assenza di leverismi per l'estrazionee la manovra del cassetto consentel’ottimizzazione dello spazio in virtùdello sviluppo del cassetto per l’inte-ra profondità di 600 mm.Il quadro ha una particolare attitudineallo smaltimento del calore sia per ilbasso irraggiamento delle sbarre ver-ticali sia per il loro posizionamento la-terale rispetto ai cassetti. Il calore del-

le barre non influenza la zona casset-ti e si disperde naturalmente tramite ilcunicolo dei cavi. Il quadro è conforme alla normativaCEI EN 60439-1, Tab. 6. Le sue carat-teristiche costruttive hanno consenti-to, nel rispetto della normativa, di cer-tificarlo fino a 100 kA di cortocircuitopresunto.

www.icetindustrie.it

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 55

Misuratore di portata di aria compressa

Nelle in-dus t r ie

che utilizza-no aria com-pressa crescesempre lanecessità dimisurare laportata perottimizzare iconsumi e ri-durre i costi.Il circuito diaria compressa negli stabilimenti è ge-neralmente costituito da una rete a cir-colo chiuso e i vari reparti produttivisono interconnessi tra di loro. La dire-zione e la portata del flusso di ariacompressa sono determinate dal con-sumo di ciascun reparto e imprevedi-bili e difficili da misurare con i sistemitradizionali.Tali sistemi sono costituiti da un PLC,che gestisce un misuratore di portatae il segnale di un flussostato elettro-meccanico. Installando “VPFlowSco-pe” della VPInstruments (distribuita inesclusiva in Italia dalla Innovative In-struments) si possono determinare di-rezione e quantità del flusso di aria, ri-ducendo così i costi di installazione ecablaggio delle apparecchiature.Il corretto posizionamento di VPFlow-Scope permette di determinare la ri-chiesta di aria in rete, la richiesta diogni reparto, la direzione del flusso eil riflusso nella rete, migliorando per-ciò i consumi e i costi relativi. Il di-spositivo misura contemporaneamen-te la portata massica, la pressione e latemperatura; è dotato di un data log-ger integrato e di un display con ta-stiera, che rende ridondante l’uso diun notebook. La struttura del sensoreè stata ridisegnata e migliorata, ridu-cendo i tempi di risposta della tempe-ratura, che consente una misura piùprecisa, specialmente nei piccoli dia-metri.VPFlowScope è interfacciabile conun PC, rendendo la sua configurazio-ne e la lettura molto facile. Nel programma è stata aggiunta unanuova funzione che consente di pre-programmare la sessione di registra-zione e la memorizzazione dei dati.Il data logger è posizionato nel mo-dulo display, che può essere utilizza-

to su sensori diversi da quello su cuiè stato montato in origine, rendendol’apparecchiatura perfettamente mo-dulare e intercambiabile.

www.innovativeinstruments.com

Carrelli elevatorielettrici con portata da 2 a 5 t

Linde Material Handling presental’innovativa “serie 387” di carrelli

con portata da 2 a 5 t. Con 19 diffe-renti versioni standard (corto, lungo,alto, basso) si può disporre del carrel-lo adatto per ogni specifica applica-zione. Numerose innovazioni tecni-che contribuiscono a elevato rispar-mio energetico, grande produttività,massima sicurezza operativa e massi-mo comfort. Tutte le otto differenti portate da 2 a 5t sono disponibili con una versione al-ta a baricentro 600 mm per una visi-bilità migliorata sul carico e una ver-sione bassa a baricentro 500 mm peraltezze di passaggio ridotte, per l’uti-lizzo in container oppure per opera-zioni di commissionamento dove l’o-peratore deve frequentemente salire escendere dal carrello. Si può anche scegliere tra il telaio lun-go o compatto sia per la versione altasia per quella bassa. I modelli lunghidispongono di una batteria più gran-de e, quindi, di riserve energetichesupplementari, ma danno la possibi-lità di utilizzare batterie già disponi-bili (pool). I modelli compatti sono raccomanda-

ti per zone di lavoro strette e limitateo per applicazioni meno impegnative. La chiave per le elevate prestazioni inquesta classe di carrelli è la trasmis-sione anteriore a due motori che ali-mentano il carrello con 9 e 11,9 kW,con il risultato che il carrello può cam-biare direzione velocemente e acce-lerare alla velocità massima (20 km/h)in breve tempo. Un ulteriore importante contributo al-le prestazioni è fornito dallo sterzo at-tivo in abbinamento all’assale ster-zante combinato montato in alto, chegarantisce la manovrabilità di un 4ruote e lo stesso raggio di volta di un3 ruote. Infatti, un sensore dell’ango-lo di sterzata, quando le ruote poste-riori vengono sterzate oltre un deter-minato angolo, impartisce il comandoal motore della ruota interna per ruo-tare in senso opposto alla direzione dimarcia. Ne risulta un’elevata mano-vrabilità, grande stabilità al ribalta-mento in curva, ridotta usura dellegomme, minori danneggiamenti neglispazi ristretti e ridotto consumo ener-getico.Infine, un’altra dozzina di innovazio-ni tecnologiche hanno lo scopo di ri-durre il consumo energetico, di incre-mentare la produttività e la sicurezzadell’operatore.

www.linde-mh.it

Flessibili per gas

Collegare con la massima sicurez-za le centraline e gli impianti a gas

liquido posizionati all’esterno delleabitazioni e degli edifici industriali:questo lo scopo raggiunto dal labora-torio tecnico di Parigi Industry nellaprogettazione e nella messa a puntodella famiglia di flessibili GS. Con lapossibilità di scegliere tra due versio-ni (una tradizionale e una estrema-mente resistente) la famiglia GS sod-disfa i rigorosi requisiti di sicurezzaprevisti nel settore gas. La cilena SicalBS 3212 e la russa Gost sono le certi-ficazioni già ottenute da questo pro-dotto.Proprio per garantire la massima resi-stenza, la versione GS Standard è pro-dotta con gomma nitrilica ed è rivesti-ta con una treccia esterna in acciaiozincato (GS-Z) o in acciaio inossida-bile (GS -I).

La versione GS Strong è interamentein acciaio inossidabile proprio perraggiungere la massima flessibilità:utilizzabile per una pressione di eser-cizio fino a 25 bar e temperatura finoa 200 °C, è in grado di garantire pre-stazioni di altissimo livello. Questaversione è fortemente consigliata perl’installazione in ambienti dove latemperatura esterna risulta particolar-mente elevata.L’attenta ricerca delle materie prime dialtissima qualità e la progettazione diun prodotto tecnico all’avanguardiasono caratteristiche insite nella tradi-zione culturale di Parigi Industry, cheha compiuto i suoi primi 60 anni l’an-no scorso. Nel corso di questi anni ilGruppo ha saputo crescere e consoli-dare la sua attività grazie a una storiacostellata di continue conquiste tec-

nologiche maturate al fianco dei suoiclienti, di cui ha sempre cercato di in-terpretare le esigenze emergenti for-nendo soluzioni applicative concreteed evolute.In questo dinamico scenario, Parigi In-dustry si conferma oggi come l’azien-da leader a livello internazionale nelsettore dei tubi flessibili tracciati.

www.parigispa.com

Unità di monitoraggioambientale

Le unità di controllo modulari a mi-croprocessore “PCM602EV” della

Sensitron sono in grado di gestire duerivelatori analogici 4-20 mA che ana-

lizzano in tempo reale la presenza disostanze combustibili (con concentra-zioni espresse in % Lie) e tossiche (inppm) e rilevano la deficienza o l’ec-cesso di ossigeno.Le caratteristiche di modularità, com-pleta espandibilità e possibilità di in-terfacciare rivelatori con uscita pro-porzionale 4-20 mA, unità alla dispo-nibilità di uscite a relè per comandi lo-cali, consentono a questi strumentimolte diverse applicazioni.Le unità sono alimentate a 24 V c.c.oppure a 220 V c.a. e 50 Hz.Le schede, oltre a gestire il segnaleproveniente da rivelatori, provvedonoad alimentare gli stessi con un ali-mentatore controllato in tensione,Le unità sono dotate di un displayOled Pictiva 96 × 96 ad alta lumino-sità che visualizza in modo continuole misure provenienti da rivelatori col-legati e, in caso di allarme, viene in-dicato anche il livello di soglia rag-giunto. Ogni soglia o funzione è inol-tre visualizzata tramite una doppia fi-la di led.Un’uscita interattiva RS485 è stataprevista per consentire alle unità mo-dulari di comunicare con un PC siaper la programmazione che per la su-pervisione del sistema.

www.sensitron.it

DC converter

La Divisione Industry Automation diSiemens ha ampliato la famiglia

degli alimentatori con un convertitoreDC a elevata efficienza che trasformain 24 V tensioni di ingresso da 200 a900 V. Denominato “Sitop PSU400M”è adatto per la connessione a reti sia

drive in continua sia con batteria. Latensione di uscita può essere regolatautilizzando il potenziometro che per-mette variazioni da 24 V a 28,8 V. A24 V il convertitore fornisce 20 A dicorrente continua e può, se richiesto,erogare il 50% di Extra Power per unadurata di 5 secondi. Questa correntedi 30 A consente ricariche con eleva-te correnti di spunto, tipiche dei cari-chi capacitivi. Progettato per il montaggio su guidaomega standard, il convertitore puòessere utilizzato a temperature am-biente tra -25 e +70 °C. Il contenitore metallico resiste a li-velli elevati di vibrazione e urti, così

da poter essere montato in prossimitàdella macchina o sulla macchinastessa. Fondamentale è l’alto livello di com-patibilità elettromagnetica (EMC), in-dispensabile nelle reti in continua deimotori. In particolare, offre rilevanti vantaggiquando utilizzato in applicazioni adaccumulo di energia basate sulla tec-nologia a condensatore.

www.siemens.com

Sensore a interfacciaUSB

Spesso è richiesta un’acquisizioneveloce e semplice dei segnali di

misura relativi a un sensore, per poitrasferirli direttamente a un PC per ul-teriori valutazioni, senza l’ausilio diamplificatori o convertitori interposti.Burster soddisfa questa richiesta tra-mite la nuova interfaccia USB per sen-sore “modello 9205” realizzando lafunzione “plug & measure”. La catena di misura è configurabileindividualmente ed è applicabile

56 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

NEWS

Novembre 2011 - L’Industria Meccanica 57

ovunque vi sia un PC con interfacciaUSB. Grazie alla sua costruzione piccola ecompatta, l’interfaccia può essereusata quasi in tutte le applicazioni. Ilsuo comodo contenitore permette unmontaggio veloce tramite viti e la clas-se di protezione IP67 ne consente unutilizzo anche in condizioni ambien-tali critiche. L’alimentazione del sensore è deriva-ta dall’interfaccia USB. Una comodaconfigurazione e un software di valu-tazione dedicato forniscono in pocotempo all’utilizzatore un sistema dimisura mobile, che può visualizzare earchiviare dati di misura senza alcunproblema. L’interfaccia acquisisce segnali daponti estensimetrici (celle di carico),potenziometri e sensori amplificatiDC/DC. Il suo convertitore A/D inte-grato a 16 bit garantisce un processodi dati di alta qualità. Con un tempo di campionamento di200 valori d al secondo (2500 con l’u-tilizzo del software con il più potente“modello 9205-P100”), il sensore co-pre anche applicazioni che richiedo-no rapidi tempi di risposta. Per ulteriori elaborazioni, i dati di mi-sura acquisiti possono essere esporta-ti senza alcun problema direttamentea un file di Excel. La semplicità del software a intuitoconsente l’utilizzo anche a operatoriinesperti. Per queste ragioni il sensoresi adatta perfettamente in settori indu-striali e in laboratori di ricerca. Con la connessione in rete da 4 a 16sensori è possibile eseguire test subanchi prova complessi, per misure diconfronto di differenti parametri. Per il suo utilizzo come catena di mi-sura di riferimento mobile, può essereemesso un certificato di calibrazioneWKS (ISO9000) o DKD (SIT) con ilsensore.

www.burster.it

Interruttori per applicazioni a frequenza variabile

ABB presenta una innovativa solu-zione per la protezione degli im-

pianti a frequenza variabile costituitadagli interruttori scatolati “Tmax VF” eaperti “Emax VF”. Gli interruttori operano in un rangedi frequenza tra 1 e 200 Hz, garan-tendo la protezione contro i sovrac-carichi e i cortocircuiti del generato-re, degli inverter e delle loro connes-sioni al generatore l’isolamento del-

la fonte di energia elettrica nella ma-nutenzione. La compatibilità con tutti i tipi di ge-neratori, anche con funzionamenti insovravvelocità, è assicurata grazie al-la tensione nominale d’impiego sino a1000 V c.a. e corrente nominale da800 a 5000 A.I nuovi interruttori sono disponibilinella versione a 3 poli, fissa o estrai-bile, e si suddividono in bassa fre-quenza (da 1 a 60 Hz) e alta frequen-za (da 20 a 200 Hz).Le caratteristiche dimensionali, assie-me alla doppia certificazione IEC/ULa secondo dei modelli, concorrono aridurre il numero di componenti neiquadri elettrici, i tempi di progetta-zione, di installazione e di manuten-zione.

www.abb.it

Pompe di calore

La gamma dei minichiller inverterdella Carrier “AquaSnap Reversible

Plus 30AWH”, progettata dal “Villa-santa Design Center”, è stata amplia-ta con le due nuove taglie, da 4 e 15kW, che si affiancano alle tre da 6, 8

e 12 kW.L’intera gamma, certificata Eurovent, èdotata di compressori Twin Rotary DCInverter che garantiscono un’elevataefficienza, un alto livello di comfort econsumi di energia ridotti e operanoin modulazione sia di ampiezza sia difrequenza, permettendo alla pompadi calore di raggiungere alti livelli diefficienza, non solo in condizioni no-minali ma anche ai carichi parziali. La tecnologia DC inverter ibrida mo-dula la velocità del compressore a se-conda del carico, minimizzando lefluttuazioni della temperatura e ga-rantendone la stabilità. Particolare attenzione è stata dedicataall’eliminazione o riduzione del ru-more in tutte le parti mobili; questo haportato a progettare una nuova formadelle pale del ventilatore, un doppioisolamento del compressore e un nuo-vo sistema di ammortizzazione dellevibrazioni.Un innovativo algoritmo, regolatoreGMC, è stato specificatamente messoa punto per la tecnologia inverter. Le caratteristiche includono: curveclimatiche predefinite e personaliz-zabili, controllo della produzione diacqua calda sanitaria, funzionamen-to notturno a potenzialità ridotta, se-gnalazione per lo sbrinamento edeventuali allarmi, sistema di gestioneper una eventuale fonte di caloreesterna, funzione di protezione con-tro il blocco meccanico della pompa,protezione antigelo e sistema di ge-stione del funzionamento del com-pressore.Il campo operativo delle temperatureè molto esteso (da -20 a +30 °C in ri-scaldamento e da 0 a +46 °C in raf-frescamento). Per quanto riguarda laproduzione di acqua calda per uso sa-nitario, il range di temperature del-l’acqua in uscita varia da 30 a 60 °C,raggiungibili con una temperaturaesterna tra -10 e +30 °C.

www.carrier.it

58 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

NEWS

Caldaie murali a gas a condensazione

“Duo-tec H” è la nuova gammadi caldaie murali a gas a con-

densazione della Baxi che integra latecnologia della condensazione, lamassima semplicità di utilizzo, eleva-te prestazioni e un moderno design. Èun prodotto ideale per la sostituzionenegli impianti esistenti, poiché fun-ziona in modo ottimale anche in im-pianti a radiatori tradizionali. Oltre ai già noti vantaggi della tecno-logia a condensazione come l’elevatorendimento, il risparmio energetico ele ridotte emissioni inquinanti, le nuo-ve caldaie si caratterizzano per lacompletezza della gamma: oltre 10modelli tra versioni solo riscaldamen-to, con produzione istantanea di ac-qua calda sanitaria, con microaccu-mulo o con accumulo da 45 litri inte-grato, conpotenze da12 a 33 kW.Hanno unampio cam-po di modu-lazione (1:7)che si tradu-ce in note-voli beneficiin termini dir i s p a r m i oenergetico(8-10%) eminori emissioni di CO2, grazie alla ri-duzione dei continui cicli di accen-sione e spegnimento. La potenza ter-mica prodotta si adegua alla potenzadissipata. evitando un eccessivo surri-scaldamento o raffrescamento dei lo-cali.Ogni caldaia è dotata di un pannellodi controllo digitale con display LCDretroilluminato, semplice da usaregrazie a tasti dedicati e indipendentiche consente di visualizzare tutte leinformazioni e impostare i parametridi funzionamento in modo chiaro eimmediato. L’installazione di una caldaia Duo-tecHT consente di beneficiare di notevo-li vantaggi anche in fase di prima ac-censione grazie al Sistema Gas Adap-tive Control (GAC), un modulo inno-vativo che, sfruttando una nuova elet-tronica di controllo e una modernavalvola a gas elettronica, garantisce ilcontrollo automatico della combu-

stione, mantenendo costanti i valori dimassima efficienza. Con questo sistema, la caldaia si au-toadatta alla qualità del gas e alla lun-ghezza dei tubi di scarico dei fumi,mantenendo costante il rendimento.Inoltre, è possibile avviare la funzionedi deaerazione automatica che con-sente di eliminare la presenza di arianel circuito di riscaldamento ed evita-re quindi eventuali blocchi della cal-daia, surriscaldamento dell’impiantoecc. La pompa modulante delle cal-daie Duo-tec è estremamente flessibi-le: può operare alla massima come al-la minima velocità, o addirittura inmodalità “automatico” (impostazionedi default). In quest’ultimo caso, la velocità(min/max) verrà selezionata affinché il

ΔT di mandata e ritorno in riscalda-mento rimanga costante a 20 °C. Le caldaie Duo-tec sono disponibili inquattro modelli:• Luna Duo-tec HT nella versione so-lo riscaldamento o riscaldamento eacqua calda sanitaria;• Duo-tec Compact HT nella versio-ne riscaldamento e acqua calda sani-taria dalle dimensioni ultracompatte(700 x 400 x 299 mm);• Duo-tec MAX HT nella versione ri-scaldamento e acqua calda sanitariacon microaccumulo integrato nel va-so di espansione (brevetto Baxi);• Nuvola Duo-tec HT nella versioneriscaldamento e acqua calda sanitariacon accumulo da 45 litri integrato.

www.baxi.it

Macchine saldatrici a resistenza elettrica

Cemsa SpA ha immesso sul merca-to una nuova famiglia di macchi-

ne saldatrici a resistenza elettrica mul-titeste “GRG – MPS” destinata alla sal-datura di pannelli di filo di acciaio alcarbonio o inox, pannelli sia tradizio-nali sia speciali (costituiti anche da fi-li di diametro diverso e fili su piattinedi rinforzo).La macchina accetta attrezzatura amovimento shuttle sia su un asse pa-rallelo alla linea delle multiteste siacon asse verticale al fronte macchina,cioè con linea passante per i sistemiintegrati. Inoltre, è disponibile conshuttle a ricircolazione di pallet constazioni di carico escarico automaticoe per l’alimentazio-ne automatica deifii.Le teste possono es-sere 4, 6, 8, 10, 12,16 con possibilità dialimentazione elet-trica a singoli tra-sformatori, uno perogni testa saldante,o da due trasforma-tori funzionanti inparallelo quando èaccettabile la casca-ta meccanica per lemedie produzioni.

La soluzione con trasformatori per lesingole teste prevede trasformatori da45 a 250 kVA, quindi con possibilitàdi lavoro in cascata elettrica o simul-tanea per le grandi produzioni. Nelle soluzioni di grande produttività,ma richieste da aziende a limitata di-sponibilità energetica, può essere pro-posta la soluzione a inverter a mediafrequenza, con contenuti impegnielettrici anche se con maggiori inve-stimenti.Infine, i sistemi di controllo hannosoftware anch’essi in grande gammada coprire esigenze di semplice ge-stione e comando diretto, fino alle piùintegrate reti produttive.

www.cemsa.it

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60 L’Industria Meccanica - Novembre 2011

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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio)ultimo aggiornamento n. 654 – 1° Quindicina di ottobre 2011

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 672 (novembre 2011)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 17 – 24 gennaio 2011

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 664 (gennaio-febbraio 2011)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2011)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 665 (marzo 2011)

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Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

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1a QUINDICINA DI OTTOBRE 2011

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Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

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