67
671 ottobre 2011 Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano 671 ottobre 2011 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano Festival dell’Acqua Genova, 4-10 settembre 2011 Le tecnologie di ANIMA al servizio delle risorse idriche del Paese Efficienza energetica, le proposte di Assotermica MERCATO La pentola a pressione Lagostina compie 50 anni Quando il “made in China” è firmato Italia Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia

l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

Citation preview

Page 1: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

671

otto

bre

2011

Post

e Ita

liane

Spa

- S

ped.

in A

bb. P

ost.

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27.

02.2

004,

46) a

rt. 1

, co

mm

a 1,

DC

B M

ilano 671

ottobre 2011Fondata nel 1919

Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

Post

e Ita

liane

Spa

- S

ped.

in A

bb. P

ost.

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27.

02.2

004,

46) a

rt. 1

, co

mm

a 1,

DC

B M

ilano

Festival dell’AcquaGenova, 4-10 settembre 2011

Le tecnologie di ANIMAal servizio delle risorseidriche del Paese

Efficienza energetica,le proposte di Assotermica

MERCATO

La pentola a pressioneLagostina compie 50 anni

Quando il “made in China”è firmato Italia

Pubbl icazione mensi le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

NUOVE TABELLEListino prezzi materiali di interesse della meccanicavaria

Page 2: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011
Page 3: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

AUMA Italiana S.r.l. | 20023 Cerro Maggiore (MI) Telefono: 0331 5135.1 | Telefax: 0331 517606 | [email protected] | www.auma.it

Generation .2Sviluppo innovativo di una tecnologia consolidata

Una nuova linea di attuatori elettrici e unità di controllo

Ciò che a prima vista può sembrare una contraddizione, è invece il risultato di continui investimenti, ricerca e ottimizzazione di un principio costruttivo consolidato, ben collaudato ed apprezzato, con il vantaggio di prestazioni migliorative, comprendenti:

■ Manovrabilità più agevole e migliorate funzionalità

■ Nuove funzioni di diagnostica intelligente e sensori all’avanguardia

■ Versione ottimizzata per il servizio di regolazione ed ampliamento della gamma di velocità

■ Maggior durata

■ Migliore fl essibilità di adattamento ad ogni tipo di valvola

■ Totale compatibilità con le versioni precedenti

www.generation2.auma.com

generation_2_anzeige_a4.indd 2 29.06.2010 10:34:13

Page 4: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

MCE_adv_Industria_Meccanica_Anima_21_07.pdf 21-07-2010 13:00:28

Page 5: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011
Page 6: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011
Page 7: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Nell’esercizio anche del più umile dei mestieri, lo stile è un fatto decisivo. (Heinrich Boll)

SOMMARIOSOMMARIO

ANIMA/Progetto Dogana Facile 30Rapporti tra venditore e compratorenelle transazioni internazionali.Responsabilità nei confronti delladoganaA cura di EasyFrontier

ANIMA/FORMAZIONE 39La formazione aiuta la ripresadell’industria meccanicaEmmanuele Biroli

ANIMA/ASSOSIC 42Newsletter ASSOSIC

APPROFONDIMENTI TECNICI 45a cura dell’Area Tecnica ANIMA

ANIMA/CIADI 48Giornate informative sul tema RUMORE

MERCATO 49

RECENSIONI 54

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 59• Programma fieristico di ANIMA

e delle Associazioni Federate – Anno 2011-2012

NEWS 56

DONNE E UOMINI AL TIMONE 6Sistema Confindustria e altreorganizzazioni

ANIMA 8L’acqua, un bene prezioso da gestireinsiemeG. Bonacina, C. Alchieri

Saldando un sogno 1958-2008 26

ANIMA/FIAC 12Articoli casalinghi, il settore tiene grazie all’export

MERCATO 13Mezzo secolo a tutto vapore Mariagrazia Micucci

ANIMA\ASSOFERMA 16Un partner prezioso per accrescere le opportunità di business dei tecnicimanutentori delle chiusuretagliafuoco

L’INDUSTRIA DEL MESE 18ESAB, 107 anni di innovazioni insaldatura e taglioAlmos Castellazzi e Roberto Pravettoni

NORMATIVA 22ICIM accreditato al rilascio della“Factory Inspection”

ANIMA/ASSOTERMICA 23Efficienza energetica, le proposte diAssotermicaFederico Musazzi

ECONOMIA 24Sostanziale stabilità del mercato dellameccanica

Crisi dell’edilizia, le aspettative di ripresa si spostano al 2012 34

Calano le insolvenze nel mondo 36

ANIMA/UCOMESA 28Quando il “made in China” è firmatoItalia

Pubblicazione mensile tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva,Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria MeccanicaVaria ed Affine

Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545

www.anima.it - [email protected]

In redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

ImpaginazioneFabio Lunardon - [email protected] Garbujo - [email protected]

Responsabile della pubblicitàMario Salvi - [email protected]

Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità

A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l.Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano

Tel. 02/45418200

Abbonamento annuo (10 numeri)Cinzia Alchieri

Tel. 02/45418211 - [email protected] 80 euro - Estero 110 euro

Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10euro - Numeri arretrati il doppio

Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosidel contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R.26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la

A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agliabbonamenti

StampaReggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA)

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazionide “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione

e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata

insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano néla rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto

viene pubblicato rimane degli autori stessi.

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAROC N. 4397

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 653 – 1° Quindicinadi settembre 2011

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

in copertinaESAB Saldatura S.p.A. - Via Novara, 57/59 - 20010 Bareggio (MI) - www.esab.it

Ottobre 2011 - n. 671Ottobre 2011 - n. 671

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

Bando per la presentazione di Progetti diRicerca Industriale e Sviluppo Sperimentalenei settori strategici di Regione Lombardia:http://www.cestec.it/bando_regione_miur

I settori ‘strategici’ sono: Agroalimentare;Aerospazio; Edilizia sostenibile; Automotive;Energia, fonti rinnovabili ed assimilate;Biotecnologie; ICT; Materiali avanzati (oNuovi materiali); Moda e Design; Meccanicadi precisione, metallurgia e beni strumentali.

Il bando mette complessivamente a disposi-zione delle imprese lombarde 118 milioni dieuro.

Page 8: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

GIUSEPPE GARGARO NUOVO PRESIDENTE DI ASSISTALNel corso Assemblea dei Soci Assistal del settembre scorso è stato eletto Presidente Giuseppe Gar-garo, che succede a Nicola Scotti. Titolare di Aet Service Srl di Bari, società operante nel campodelle telecomunicazioni, Gargaro ha ricoperto fino ad oggi la carica di vicepresidente Assistal condelega agli Appalti. Inoltre, è vicepresidente del Direttivo Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica di ConfindustriaBari e Barletta, Andria e Trani.Unitamente al Presidente, nel corso dell’Assemblea, sono stati eletti il nuovo tesoriere e la squadradei vicepresidenti che affiancheranno il Presidente nei prossimi tre anni.

Nell’intervento di apertura del convegno “Impiantistica italiana tra crisi e rilancio - Imprenditori e sindacato a confronto”che ha fatto seguito alla sua elezione, Giuseppe Gargaro ha evidenziato le molteplici criticità che affliggono il compartoimpiantistico: “In un Paese come il nostro – ha affermato – in cui da anni la parola sviluppo è stata dimenticata, una ma-novra finanziaria che si basa per ben il 65% su nuove tasse e non contiene misure per la crescita, non solo non è suffi-ciente, ma rischia di inasprire ancor più fortemente conflitti sociali che speravamo di avere relegato al passato. Risulta quindi evidente e di primaria importanza l’attuazione di un serio piano per lo sviluppo da porre in essere con co-raggio, anche a discapito di interessi forti e particolari”.Invece, sul delicato tema delle relazioni industriali ha affermato: “Mi piace l’idea di riprendere un’affermazione recentedel nostro presidente Emma Marcegaglia, in cui si sostiene la necessità di lavorare sulle cose che uniscono più che su quel-le che dividono, facendo ognuno la propria parte perché si ritorni a crescere. Infatti, se da un lato, nella gestione di particolari situazioni aziendali siamo stati in grado di fornire idonee risposte, dal-l’altro lato appare come prioritario un più ampio confronto a livello nazionale, al fine di trovare soluzioni in grado di ri-lanciare le nostre aziende”. Tra gli obiettivi principali della nuova presidenza è stata espressa in modo particolare la ferma volontà di dare il via adazioni finalizzate a rilanciare il mercato impiantistico attraverso il rafforzamento delle imprese e una politica orientata afavorire le aggregazioni e la liberalizzazione dei servizi.

CLAUDIO ANDREA GEMME ELETTO PRESIDENTE DI ANIEL'Assemblea di Anie (Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), riuni-ta a Milano il 20 settembre scorso, ha proceduto, su proposta della Giunta, all’elezione di ClaudioAndrea Gemme a Presidente. Succede a Guidalberto Guidi, eletto nel 2007.Genovese, Claudio Andrea Gemme si è laureato in Scienze Economiche e Politiche all’Universitàdi Genova e nel 1973 e ha iniziato la carriera nel Gruppo Finmeccanica, dove negli anni ha rico-perto numerosi incarichi operativi in Italia e all’estero. Dal 2000 è Amministratore Delegato di Ansaldo Sistemi Industriali (ASI), azienda leader nella ri-cerca e produzione di sistemi elettrici e di automazione, elettronica di potenza, motori e genera-

tori. Dal 2008 è Consigliere del Market Strategy Board dell’IEC (International Electrotechnical Commission). Dal punto di vista generale uno degli obiettivi del nuovo Presidente è quello di ridare centralità al manifatturiero, motorericonosciuto di sviluppo del sistema economico italiano e attività primaria delle aziende rappresentate da Anie. “Sono fer-mamente convinto – ha affermato nella relazione di insediamento - che un Paese che non produce, non investe e nonesporta difficilmente potrà superare la pesante crisi economica che lo ha colpito. Nel contempo, intendo rafforzare il ruolo di Confindustria Anie in Europa, sede dove si prendono le decisioni strategicheche condizioneranno le politiche del futuro. Non va dimenticato che negli ultimi anni driver importanti per i nostri settori, come lo sviluppo sostenibile e l’efficienzaenergetica, sono divenuti essi stessi assi portanti della politica europea. Le tecnologie Anie sono le protagoniste del pro-cesso che porterà alla costruzione di un’Europa più sostenibile”.

GIAN FRANCESCO IMPERIALI RICONFERMATO NELLA GIUNTA DI ASSOLOMBARDALa Giunta di Assolombarda ha riconfermato nello agosto scorso Gian Francesco Imperiali (Abb Spa)nella squadra di Presidenza di Assolombarda per il biennio 2011-2013 con delega per le Relazio-ni Industriali e Affari sociali.Della squadra di Presidenza fanno quindi parte i Vicepresidenti Giuliano Asperti (Pm Group Spa)con delega a Territorio e Infrastrutture, Giorgio Basile (Isagro Spa) con delega a Finanza, Dirittod’impresa e Fisco, Nicolò Codini (Disa Diesel Spa) con delega al Credito, Alessandro Spada (VrvSpa) con delega a Organizzazione, Sviluppo Associativo, Organizzazione Zonale e Associazioni

collegate.

6 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

DONNE E UOMINI AL TIMONE

Page 9: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Impianti e Macchine di Lavaggio e Verniciatura industriale di alta qualità etecnologia, standard e personalizzati: da più di 50 anni Tecnofirma progetta, realizza e installa in tutto il mondo i suoi prodotti con un crescente successo.Certificata ISO 9001 dal 1992, Tecnofirma continua a creare soluzioni in-novative grazie ad un reparto Ricerca & Sviluppo di respiro internazionale,e ad una produzione attenta alla tecnologia, alla selezione dei materialie alle richieste del mercato e dei singoli clienti.Tecnofirma: passione, qualità e innovazione in una sola firma.

Impianti di Lavaggio e Verniciatura Industriale al vertice della tecnologia e della qualitàWashing and Coating plants - top technology, top quality!

Surfaces of excellenceSuperfici di eccellenza

Page 10: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Presentate da ANIMA al “Festival dell’Acqua”di Genova nel settembre scorso le propostee le tecnologie italiane per il trattamento,la distribuzione e l’utilizzo delle risorse idriche

Le Associazioni Uida-DRA, Assopompe, Aqua Italia e AVR hanno partecipato allamanifestazione genovese per diffondere l’eccellenza della manifattura italiana inun settore di fondamentale importanza per la qualità della vita, l’efficienza ener-getica e la difesa dell’ambiente

L’acqua, un bene preziosoda gestire insieme

Si è tenuto nel settembre scorso a Genova il “Festival del-l’acqua”, manifestazione che, attraverso diversi eventi

espositivi, congressuali, e culturali, si proponeva di sensi-bilizzare l’opinione pubblica sui temi generali del consu-mo dell’acqua e di sviluppare un dibattito costruttivo perottimizzare le risorse idriche da parte sia delle aziende ope-ranti a vario titolo nel settore idrico sia degli enti prepostialla distribuzione dell’acqua, un bene comune che sta di-ventando sempre più prezioso e in molti casi persino raro.La Federazione ANIMA ha supportato le varie iniziative inquanto alcune sue Associazioni sono fortemente impegna-te su questi temi e dispon-gono di tecnologie di avan-guardia per tutta la filieradell’acqua: trattamento, di-stribuzione e consumo. Inparticolare, Aqua Italia è at-tiva del trattamento di ac-que per usi civili e indu-striali, Assopompe rappre-senta i costruttori di pompee sistemi per la movimenta-zione delle acque, AVRraccoglie i costruttori divalvole e rubinetti, Uida-DRA si occupa del tratta-mento di acque reflue e deidissipatori alimentari.Nel complesso, questi set-

tori presentano un valore della produzione nel 2010 in cre-scita (+4,5%) rispetto al 2009 e si prevede un’ulteriore si-gnificativa crescita nel 2011 (+6,2%). La quota di export nel2010 è consistente (62% della produzione), in aumento ri-spetto all’anno precedente e si prevede un’ulteriore cresci-ta nel 2011 (64%). L’export ha registrato nel 2010 un au-mento (+6,4%) che nel 2011 sarà ancora più marcato(+9,9%). Settori particolarmente attivi nell’export sonoquelli rappresentati da Assopompe e AVR a testimonianzadel livello di apprezzamento che i grandi player interna-zionali hanno verso il livello delle tecnologie “made in

Italy”.Il Paese verso il quale si re-gistra il maggior valore diexport è la Germania (circa572 mln di euro); rispettoal 2009 nel 2010 si è regi-strato un incremento del18,5%. Segue la Francia (circa 470mln di euro), con un au-mento del 10,5% e gli Sta-ti Uniti (circa 364 mln dieuro) con un aumento del3,5%. Da segnalare l’incre-mento dell’export verso laFederazione Russa, che ri-sulta più che raddoppiato(+115,7%). Interessanti an-

A CURA DI GIUSEPPE BONACINA E CINZIA ALCHIERI

8 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA

Marta Vincenzi, Sindaco di Genova, Pietro Grasso, Procuratore GeneraleAntimafia, Emanuele Severino, Filosofo ed editorialista, all’inaugurazionedel Festival dell’Acqua.

Page 11: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 9

che gli aumenti dell’l’ex-port verso l’Algeria (+40%),il Regno Unito (+25,7%), laCina (+21,7%) e la Svizze-ra (21.8%). Vistoso calodell’export invece verso gliEmirati Arabi Uniti (-40%),anche se l’export versoquesto Paese rimane nelladecima posizioni tra i Paesiche più importano prodottiitaliani dei settori indicati.I livelli occupazionali sonosostanzialmente stabili, in-torno alle 25mila unità,mentre gli investimenti pre-sentano una tendenza inleggero aumento: +3,3% nel 2011 rispetto al 2010. Il Pre-

sidente di ANIMA, SandroBonomi, e i Presidenti del-le Associazioni presenti al-la manifestazione genove-se hanno illustrato nel cor-so dei diversi interventi letecnologie e il know how ele realizzazioni che leaziende italiane possonovantare nel settore idrico ela loro competitività sulmercato globale anche neiconfronti dei più forti com-petitor stranieri. Riportia-mo di seguito alcune loroosservazioni, spunti per unpiù approfondito dibattito

di carattere tecnico, normativo ed economico.

L’importanza della collaborazione traANIMA e FederutilitySandro Bonomi, Presidente di ANIMAIl Festival dell’Acqua di Genova si con-ferma un momento importante per af-frontare il tema della miglior gestionedelle risorse idriche, in particolare allaluce dei risultati referendari dello scor-

so giugno. L’acqua è un bene di tutti, per essere tale deveessere effettivamente fruibile da tutti. Le tecnologie che rap-presentiamo possono aiutare a diminuire le dispersioni idri-che lungo gli acquedotti che, ad oggi, toccano anche pic-chi del 40%. Un rapporto costante e collaborativo tra glienti gestori dell’acqua e i produttori di tecnologie per l’ac-qua può portare in breve tempo a grandi vantaggi per i cit-tadini, che potranno contare su sistemi evoluti ed efficien-ti, come dimostra il grado di apprezzamento dei nostri pro-dotti all’estero.L’integrazione tra gestione delle acque, rete fognaria e, ad-dirittura, produzione di energia può essere un ulteriore fat-tore di sviluppo della collaborazione tra Federazione ANI-MA e Federutility. L’ottimizzazione permette di abbassare icosti che i Comuni devono affrontare, anche alla luce di in-terventi governativi che negli ultimi 15 mesi hanno ridottoil contributo di diversi miliardi della casse centrali ai Co-muni. Anche per questo, l’efficienza nella gestione dell’ac-qua può diventare un ambito di ricerca dell’efficienza peri comuni e gli enti gestori.

Come soddisfare le esigenze di un ciclointegrato delle acqueAlberto Caprari, Presidente di Asso-pompe e Vicepresidente ANIMAOra più che mai abbiamo bisogno di tu-telare gli acquisti dei gestori e le produ-zioni di qualità europea attraverso ade-guate certificazioni. Necessarie sono la

chiarezza e la garanzia della libera concorrenza, fondatesull’effettiva qualità del prodotto-servizio e sul miglior rap-

porto qualità-valore nel tempo, anziché sulla pratica del“massimo ribasso di prezzo”, come purtroppo sempre piùaccade nei capitolati d’appalto che dovrebbero compren-dere anche la garanzia di assistenza con la presenza di unoo più service nella Regione oggetto dell’appalto.Un altro fronte importante è quello dei pagamenti da par-te delle imprese aggiudicatrici dell’appalto con le quali tro-vare soluzioni per avere la garanzia dei crediti, in tempi ac-cettabili. Siamo pronti a studiare insieme ai gestori le attualiesigenze del ciclo integrato per definire le tecnologie e lesoluzioni più adeguate. Mettiamo a disposizione il nostroknow how e la nostra piena collaborazione, anche peruniformare le procedure delle gare e vincolarle a poche machiare regole. È un’iniziativa fondamentale per fare vera si-nergia tra industrie e gli enti gestori.

Osservatorio delle Gare d’Appalto perassicurare trasparenza, efficienza ecorrettezzaGiuliana Ferrofino, Presidente di Uida-DRA e Vicepresidente ANIMANel 2010 ANIMA ha siglato con Fede-rutility un accordo per contribuire a ot-timizzare la gestione del sistema idrico

italiano. La proposta condivisa ha come obiettivo il rispar-mio energetico, la riduzione delle perdite idriche, il mi-glioramento della qualità ambientale, la continuità e la qua-lità dell’approvvigionamento idrico. Raggiungere questiobiettivi equivale ad aumentare la dinamicità del mercatointerno, con benefici effetti sul fronte occupazionale oltreche del miglioramento della qualità della vita dei cittadini.Se le nostre proposte venissero accettate, potremmo porcicome obiettivo entro il 2013 di erogare almeno il 75% del-l’acqua messa in rete con sensibile miglioramento della si-tuazione attuale e raggiungere il 70% degli “abitanti equi-valenti” mediante impianti di depurazione delle acque re-flue sempre nel 2013. ANIMA chiede la costituzione di unOsservatorio sulle Gare d’Appalto per attivare una neces-saria verifica dello svolgimento delle gare stesse, affinché

Spettacolo teatrale all’apertura del Festival dell’Acqua

Page 12: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

10 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA

gli obiettivi di trasparenza, efficienza e correttezza possa-no essere sempre rispettati. Tutto questo fa bene ai cittadi-ni, agli Enti gestori, all’industria nazionale e all’occupazio-ne, grazie alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavo-ro su tutto il territorio italiano.

Ritorna finalmente “l’acqua del Sindaco”Lorenzo Tadini, Presidente di Aqua ItaliaCome imprenditore e come Presidenteassociativo, ritengo fondamentale svi-luppare anche intorno all’utilizzo di unbene comune, come l’acqua, un ele-mento architettonico che la inserisca inmodo integrato, piacevole e bello al-

l’interno dei contesti urbani in cui viviamo quotidiana-mente. Rendere ancora più visibili, piacevoli e fruibili lefontanelle pubbliche è certamente il miglior modo di pro-

muovere l’utilizzo della cosiddetta “acqua del Sindaco”:buona, sana, rispettosa dell’ambiente e anche bella da ve-dere.

Il design che dà valore all’acquaMaurizio Brancaleoni, Presidente di AVRI rubinetti per anni sono stati considera-ti solamente oggetti funzionali. Oggi ilnecessario è ridefinito dal design anchenei più piccoli accessori. I rubinetti ita-liani hanno saputo interpretare questoapproccio e negli ultimi 15 anni hanno

arredato le case più belle del mondo, espressione della per-sonalità di chi li sceglie. I nostri prodotti hanno sostituito larubinetteria d’oro zecchino degli sceicchi arabi diffusa ne-gli anni ’70, a conferma che la qualità e il design italianovalgono più dell’oro.

Protocollo d’intesa tra gli attori della “filiera acqua”A conclusione del Festival dell'acqua di Genova, Mario Lupo, Presidente di AGI (Associazione Imprese Generali),Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, Rinalfo Ciambellotti, Presidente di Anfida (Associazione Nazionale fra gli In-dustriali degli Acquedotti), e Roberto Bazzano, Presidente di Federutility (Federazione delle imprese energetiche eidriche), hanno siglato il protocollo d'intesa che ribadisce la volontà di sviluppare iniziative comuni per il bene del-l'intera filiera. L'obiettivo è dotare il nostro Paese di un sistema idrico efficiente e sostenibile.

"Secondo le anticipazioni del Blue Book del Centro Studi Utilitatis, l'Italia dovrà fare investimenti di almeno 66 mi-liardi di euro per adeguarsi agli standard normativi dell'Unione Europea – ha affermato Sandro Bonomi, Presidentedi ANIMA – Al momento ve ne sono disponibili meno del 10%, dobbiamo fare sinergia di filiera per ridare slancioal settore, sinergia politica per realizzare certezza normativa e ricostruire fiducia degli investitori, anche pubblici, qua-le garanzia sui capitali".

L’Associazione Uida-DRA (Unione imprese difesa e am-biente, Gruppo Dissipatori) al Festival dell’Acqua insiemeall’Università di Verona ha illustrato l’impatto sulle reti idri-che dell’impiego dei dissipatori alimentari.I dissipatori sono elettrodomestici, nati più di 80 anni fa ne-gli Stati Uniti, che, applicati al lavello delle cucine, smi-nuzzano finemente il rifiuto alimentare senza l’ausilio di la-me, ma solo per abrasione. I dissipatori possono quindi rap-presentare un forte valore aggiunto se inseriti diffusamenteall’interno di un sistema di gestione della raccolta differen-ziata dei rifiuti. Sebbene i dissipatori utilizzino una tecnologia nota da tem-po e applicata con successo in diverse realtà estere, in par-ticolare negli Stati Uniti, sono tuttora apparecchiature in-novative per il sistema idrico nazionale; infatti, sono pre-senti in meno dell’1% delle case degli italiani. Peraltro, la tecnologia dei dissipatori non è utile solo in am-bito familiare per lo smaltimento dei rifiuti alimentari, maapplicata in modo diffuso può rappresentare un tassello im-portante per consentire ai Comuni di produrre energia dairifiuti organici, oltre alla comodità di risolvere l’elementocritico per il gestore dei rifiuti solidi urbani rappresentatodagli scarti alimentari (il 20-25% del totale dei rifiuti orga-nici) che sono la principale causa del deterioramento deirifiuti generici in attesa di raccolta.

Secondo Giuliana Ferrofino, Presidente Uida-DRA: “La tec-nologia del dissipatore è ampiamente diffusa negli StatiUniti e nei paesi di cultura anglosassone sin dal 1930, men-tre in Italia è tuttora poco presente rispetto alla sua grandepotenzialità. Tra le recenti case history di rilievo è bene ci-tare quella della città di Stoccolma, in Svezia, che suppor-ta la diffusione della tecnologia dei dissipatori allo scopodi incrementare la produzione di biogas, innalzare ancoradi più la qualità della vita dei propri cittadini, migliorare lagestione del trattamento dei rifiuti e, al contempo, ridurre icosti di smaltimento e la CO2 immessa in atmosfera. Anche in Italia vi sono numerosi Comuni che hanno speri-mentato la validità di questo elettrodomestico che trova lasua massima utilità se integrato nel sistema idrico dellecittà. Proprio questa difficoltà, tutta italiana ancora una vol-ta, nella creazione di sinergie tra gestori, industria e citta-dini ha finora frenato la diffusione dei dissipatori. Ultimoprogetto in ordine di tempo, tuttora in corso, è il progettosviluppato con il Comune di Chieri in collaborazione conSocietà Metropolitana Acque Torino per valutare l’impattodella tecnologia a livello tecnico e sul sistema fognario, at-tualmente in uso, e le potenzialità che il sistema integratocon il dissipatore può rappresentare. La presenza di Uida-DRA al Festival dell’Acqua è stata realizzata in particolaregrazie al sostegno di Ecofast e InSinkErator”. ❒

Dissipatore, una tecnologia al servizio delle persone e delle città

Page 13: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

m e e t t h e m e a t .

w w w . e u r o c a r n e . i t

25° Salone Internazionale delle Tecnologie per Lavorazione, Conservazione, Refrigerazionee Distribuzione delle Carni

Verona 24-27 maggio 2012

Aziende leader e visitatori motivati e infl uenti:

Eurocarne è il luogo di incontro tra i soggetti

più importanti della fi liera delle carni,

con tante occasioni di business e la possibilità

di analizzare le nuove tendenze del settore.

Partecipa a Eurocarne 2012, meet your market.

SILVER EDITION25°

Segreteria Organizzativa: Ipack-Ima spa - Corso Sempione, 4 - 20154 Milano - Italy - tel +39 023191091 - fax +39 0233619826 - e-mail: [email protected] - www.ipackima.it

Organizzata da: Promossa da:

adv_A4_EUROCARNI .indd 1 2-05-2011 13:03:42

Page 14: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Il recente Salone del Macef ha messoin evidenza le difficoltà di un settore moltoesposto alle turbolenze dell’economia mondiale

Stabile la produzione, rallentano gli investimenti e cala l’occupazione. Ma per for-tuna il “made in Italy” del settore continua ad avere successo all’estero

Articolicasalinghi, il settore

tiene grazie all’export

Il settore dei casalinghi vive un periodo distabilità dei livelli produttivi: questi i risul-

tati delle analisi di Fiac, l’Associazione rap-presentativa del settore, che ha preso parte alSalone del Macef, manifestazione espositivache si è tenuta a Milano all’inizio del settem-bre scorso. Fiac (Associazione Fabbricanti Ita-liani Articoli Casalinghi) è un settore in cuioperano 3800 addetti e registra un fatturatoannuo attorno a 770 milioni di euro, con unaquota export del 69%. Aderente ad ANIMA, Fiac è composta dallepiù importanti e rappresentative aziende del“made in Italy”del settore: al suointerno conflui-scono 6 catego-rie merceologi-che: posateria;coltelleria; pen-tolame; vasella-me; caffettiere;articoli da regaloper la casa.Per questo setto-re il 2010 è statocaratterizzato daun andamentoaltalenante del-l’economia. Nonostante le

previsioni poco ottimistiche, il comparto èperò riuscito a tenere in virtù delle esporta-zioni (+2%), incremento che si prevede increscita nel 2011 (+3,9%).I livelli produttivi si sono mantenuti stabili nel2010 e si prevede non subiranno variazionianche nel 2011 (0%).I problemi sono ancora legati alla crisi di li-quidità, che non accenna a terminare. I prezzi dei prodotti finiti sono rimasti inva-riati da un paio di esercizi, ma si prevede unleggero aumento nel 2011.Le aziende italiane continuano a manifestare

un rallentamentodegli investimen-ti che nel 2010 sisono ridotti (-1,1%) e anchenel 2011 si pre-vede diminuiran-no (-1,1%).Anche l’occupa-zione non pre-senta numeri in-coraggianti: nel2010 c’è stato unsensibile calo (-6%) e per il 2011è prevista un’ul-teriore diminu-zione (-2,6%). ❒

Produzione

Esportazione

(Valori in

milioni di euro)

Elaborazione

cio Studi

ANIMA

luglio 2011Consuntivo ‘09 Consuntivo ‘10 Previsioni ‘11

C90‘ ovitnusnoCilibairaV onsuntivo ‘10 Previsioni ‘11 % 10/09 % 11/10

Produzione mln euro 770,00 770,00 770,00 0,0 0,0

Esportazione mln euro 500,00 510,00 530,00 2,0 3,9

Export/produzione % 65 66 69 - -

Occupazione unità 4.150 3.900 3.800 -6,0 -2,6

Investimenti mln euro 9,20 9,10 9,00 -1,1 -1,1

Utilizzo impianti % 70 70 70 - -

Prezzi % 0 0 +2 - -

allo. cio Studi ANIMA - luglio 2011

530510500

770770770

Virginio Bugatti, Presidente Fiac

12 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/FIAC

Page 15: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 13

Al museo della Scienza e della Tecnica di Milanosi è celebrato nel settembre scorso il cinquantenariodella pentola a pressione ideata da Lagostina

Storia di un perfetto connubio tra stile e tecnologia

Mezzo secolo a tutto vapore

Nel 1901 il fondatore di Lagostina,l’ing. Emilio Lagostina con il pa-

dre Carlo, iniziò la sua attività produ-cendo posate in ferro stagnato. Poi nelprimo dopoguerra ci fu il salto di qua-lità all’acciaio inossidabile e fu questauna prima vera rivoluzione nel settoreche da Omegna (Verbania) dilagò intutta Italia.Forse da qui si è andata formando laconvinzione di aver rivestito un ruolod’avanguardia che ancora anima gliodierni titolari.Al Museo Nazionale della Scienza edella Tecnologia “Leonardo da Vinci”di Milano l’azienda Lagostina ha te-nuto dal 7 all’11 settembre una mostracelebrativa dei 110 anni dalla fonda-zione e dei 50 anni dalla creazionedella pentola a pressione. Foto e arti-coli dell’epoca, testi “programmatici”e di commento agli eventi significati-vi, cenni storici fanno da sfondo allavera protagonista dell’esposizione, lapentola a pressione immessa sul mer-cato nel 1961.Una serie di pentole a pressione da quella originaria all’ul-tima creazione del 2011, esposte sotto la luce dei rifletto-ri. Nel corso del tempo le modifiche sono state graduali e nonhanno mai intaccato il progetto originale sul quale il pro-dotto era stato concepito. Tutte comunque ispirate a prin-cipi cardine: la facilità di utilizzo e la maneggevolezza.L’accostamento non è casuale e il percorso ideale della mo-stra che accompagna i visitatori attraverso i decenni fino aigiorni nostri parte proprio dal “matrimonio” che Lagostinaha siglato idealmente con la famiglia italiana accompa-

gnandola passo dopo passo attraversoi decenni dagli anni ’60 del boom eco-nomico ai giorni nostri, nello sforzo diseguire i ritmi e i cambiamenti di vitae di abitudini adattandosi ad essi.

✽ ✽ ✽

A partire dalla metà degli anni ‘60 ini-zia un percorso di differenziazionecon l’introduzione di nuovi modellicome “Elite” (1965), “Cadette” (Pre-mio Macef 1971) e dei modelli a cas-seruola (diametro maggiore e corpopiù basso). Cadette viene lanciata sul mercato perraggiungere un pubblico più vasto gra-zie a un prezzo più economico, otte-nuto con una minore altezza del cor-po, spessore ridotto dell’acciaio e ma-niglie in plastica. Le pentole a pressione, garantite 25anni, sono corredate di ricettari, veree proprie guide sull’utilizzo e la cuci-na con pentola a pressione.

Inizia in quegli anni la collaborazione con Lisa Biondi, conla quale Lagostina edita una serie di ricettari che in molticasi vengono tradotti anche per i mercati esteri.La crescita e la differenziazione dei modelli prosegue neglianni ’80, un decennio di grandi innovazioni tecnologichesul prodotto. Anticipando di un ventennio circa le normative italiane intermini di sicurezza Lagostina introduce nel 1979 il “Le-verblock®”, dispositivo di sicurezza che impedisce allapentola di aprirsi anche in presenza di una pressione mini-ma, nato da un’esigenza emersa per il mercato giapponesee favorire l’esportazione in quel Paese.

MARIAGRAZIA MICUCCI, COMUNICAZIONE INTERNA E UFFICIO STAMPA ANIMA

MERCATO

Una delle sale allestite nel settembre scorso aMilano per celebrare i 50 anni delle pentola apressione “Lagostina” e i 110 anni di vitadell’azienda.

Page 16: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

14 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

Edouard de Vulpian è Direttore Generale e Amministratore Delegato di Lagostina

Design e tecnologia: quanto conta l’uno e quanto l’altro nel successo del “made in Italy”nel mondo?Sono entrambi importanti. Il design, soprattutto all’estero, è legato in modo imprescindi-bile al “made in Italy”. È qualcosa che rientra nella filosofia stessa di Lagostina fin dal lontano 1901, anno dellasua fondazione. L’aspetto estetico per prodotti di questo tipo è fondamentale e ciò spiega sia la presenzacostante della figura del designer interno, negli ultimi anni coperta da, Giacomo Zucchisia la collaborazione con designer esterni, in particolare Giorgetto Giugiaro negli anni ’80e ’90.Ma il design da solo non basta: occorre il know how e nel mondo del pentolame occor-re utilizzarlo bene. L’aspetto tecnico diventa fondamentale nel caso delle pentole a pres-sione per le quali il fattore sicurezza è essenziale e quindi fare prodotti di alta qualità di-venta una necessità.

Quanto la crisi attuale ha pesato e pesa sul settore?È innegabile che la crisi a livello mondiale e ancor più europeo ha inciso profondamente sul settore del pentolame, inparticolare sul mercato nazionale: l’impegno quotidiano di Lagostina è teso soprattutto a rimanere concorrenziali neiconfronti di competitor temibili come i produttori cinesi: una sfida difficile, ma non impossibile. Occorrerà molto tempo e molto lavoro ma la forza di Lagostina è appunto il binomio vincente design-tecnologia a cuifacevo riferimento.

Quali sono le aree geografiche di destinazione più interessanti o da sviluppare?Lagostina ha vocazione internazionale: il marchio è presente nella maggior parte dei paesi europei in particolare Fran-cia, Olanda, Belgio e Grecia, sia in alcuni paesi americani come Canada e Venezuela. Ma il futuro è anche e soprattutto nei paesi emergenti dell’Estremo Oriente. Oltre al mercato giapponese, il gruppo La-gostina è andato conquistando negli ultimi anni altre fette di mercato: Hong Kong, Taiwan e soprattutto la Cina. Proprio quest’anno si è insediata in territorio cinese un’equipe di Lagostina dedicata allo studio di questo particolaremercato per rilanciare il marchio dell’azienda. Il mercato cinese è divenuto ora più che mai appetibile. La concorrenza europea, soprattutto tedesca è diventata for-tissima di pari passo con lo sviluppo delle potenzialità del mercato: rispetto a un decennio fa i cinesi sono più ricchie vogliono spendere in prodotti di qualità come i nostri. Infatti, se nel mondo della cucina le differenze rispetto agli altri competitor possono apparire meno marcate, noi ab-biamo dalla nostra parte l’eleganza del “made in Italy”, molto apprezzata dai cinesi.Per la Cina la squadra italiana sta sviluppando prodotti specifici per la cucina cinese, in particolare un tegame se-misferico della linea “Accademia” - costruito con la tecnologia d’avanguardia Lagostina - ispirato alla tipica wokcinese.

Quali le strategie e i nuovi prodotti della vostra azienda per il prossimo futuro?L’innovazione di prodotto è essenziale sia per l’Italia che per l’estero.Recentemente sono state immesse sul mercato due nuove pentole a pressione: “Acticook” con i suoi tre sistemi eco-tecnologici e “Domina Bianca”, variante del modello a chiusura facilitata elaborata appositamente per il 50° della pen-tola a pressione e prodotta in edizione limitata. Lagostina ha inoltre avviato una nuova campagna pubblicitaria, in linea con la strategia ormai cinquantennale dicomunicazione al grande pubblico, proprio per mantenere e sviluppare la sua competitività anche sul mercato ita-liano.Considerando l’attuale contrazione dei consumi, Lagostina sta attuando una serie di promozioni per spingere le ven-dite e rilanciare il mercato interno. La crisi mondiale non permette tuttavia di fare previsioni favorevoli nel medio periodo, la situazione è ancora troppoincerta e fluttuante. Se risulta difficile fare pronostici per le prossime settimane e per i prossimi mesi, dobbiamo mantenere l’ottimismo peril futuro anche perché Lagostina ha una pluridecennale tradizione di impegno alle sue spalle e riuscirà quindi a su-perare anche questo difficile periodo.

Le grandi opportunità del grande mercato dell’Estremo Oriente

MERCATO

Page 17: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 15

✽ ✽ ✽

L’attenzione di Lagostina al tema del-la sicurezza è stata sempre impor-tante e ha permesso all’azienda dipartecipare alla stesura delle norma-tive europee sul tema. È del 1985 la produzione del fondo“corazzato” Lagostina a tre strati, chesarà poi registrato con il nome di “La-goplan®”. Altre importanti innova-zioni arrivano alla fine degli anni’80: la valvola a doppia pressione dicottura, applicata nell’89 sul model-lo Modia, disegnato da GiorgettoGiugiaro, primo esempio di pentolaa pressione integrata a una collezio-ne di pentole. La filosofia di Lagosti-na sul design si coniuga particolar-mente bene con il concetto “funzio-nalista” di Giugiaro: “non oggetti so-lo da esporre, ma che rappresentas-sero per il consumatore la valida so-luzione ad un problema di cottura eper il produttore una tecnologia di serie con un buon rap-porto qualità-prezzo”.La collaborazione con Giorgetto Giugiaro continua neglianni ’90: nel 1992 nasce “Atmosphère”, con un innovativosistema di chiusura a baionetta brevettato: il primo esem-pio di pentola a pressione Lagostina diversa dal modellostorico con coperchio flessibile. Il successo del marchio Lagostina e del suo prodotto più dif-fuso nel mondo, la pentola a pressione, è anche la storiadel successo di comunicazione che le storiche campagnepubblicitarie del brand hanno saputo costruire.

✽ ✽ ✽

Lagostina è stata tra le prime aziende a essere sensibile agliimpieghi della pubblicità come mezzo per raggiungere gliobiettivi di miglioramento e di espansione dei distributoridi articoli casalinghi. Negli anni ‘60 la pubblicità è affida-ta a Vittorio Orsini e successivamente alla O.D.G. (fusionedello studio Orsini con lo studio Damioli e con la GSA diAlberto Gandin). Le prime campagne pubblicitarie di questo decennio sono

un esempio di una politica azienda-le al servizio del consumatore e delnegoziante. Fare buoni prodotti efarlo sapere in anticipo è il segretoimprenditoriale dell’epoca. Ricer-che, studi sul consumatore, metodi etecniche di vendita avanzata sono glistrumenti utilizzati dall’azienda. Lapentola a pressione è il frutto diun’organizzazione e di una venditaall’avanguardia.All’interno di un contesto di merca-to dove la tradizione della cucina ita-liana è ancora fortissima e legata aun rituale ben preciso, la strategiapubblicitaria decide di privilegiare lemotivazioni d’uso della pentola apressione, prima delle caratteristichedel prodotto.

✽ ✽ ✽

Lagostina ha via via affermato la suaforza in Italia conquistando sempre

nuove fette di mercato sia in paesi vicini come Francia, Bel-gio, Germania, Olanda, Turchia, Grecia sia lontani, comeHong Kong, Taiwan, Giappone, Venezuela, Canada e lastessa Cina dove il “Made in Omegna” è un valore aggiun-to e riconosciuto dai consumatori. Apprezzabile l’approc-cio di Lagostina volto a invertire il flusso commerciale conla Cina vedendola come opportunità e non come temibilecompetitor.Senza dubbio Lagostina, con il suo marchio noto e ap-prezzato in tutto il mondo, è tra le eccellenze della storiamanifatturiera italiana.Nel 2005 Lagostina cede la quota di maggioranza al grup-po francese SEB, al quale va anche il merito di aver conti-nuato a investire nell’innovazione e nella rete commercia-le e restando però fedele alla tradizione del Made in Italy.Attualmente Lagostina esporta i propri prodotti per il 60% inEuropa, per il 20% nel continente americano, mentre il re-stante 20% si concentra sui mercati asiatici.

Il materiale fotografico stato fornito per gentile concessioneda Yuri Vazzola (www.yurivazzola.com)

La firma Lagostina da oltre 1 secolo è testimonianza del miglior“Made in Italy” nel mondo.

Manifesto pubblicitario Lagostina

Manifesto pubblicitario per la pentola a pressione“Lagostina” del 1963

Page 18: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Una scorretta manutenzione provoca rischi e vanifica gli investimenti

Un partner prezioso per accrescere le opportunità di business deitecnici manutentoridelle chiusuretagliafuoco

Perché formarsi con Assoferma? per 5 buone ragioni

1. Percorso formativo condiviso con il CNVVFAssoferma, che opera nella formazione degli operatoriantincendio dal gennaio 2008, ha siglato lo scorso announa convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili delFuoco con l’obiettivo di condividere il programma for-mativo destinato ai tecnici manutentori dei presidi an-tincendio

2. Docenza curata da Produttori e VVFI tecnici delle aziende associate ASSOFERMA - leader dimercato dei componenti per porte tagliafuoco - e i fun-zionari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco offronola propria esperienza e professionalità per un percorsoformativo efficace, qualificante, esaustivo

3. Aggiornamento di prodottoInformazioni puntuali sullo stato dell’arte delle norme,

dei decreti e delle direttive che regolano il settore dellaprevenzione incendi, e presentazione di prodotti inno-vativi

4. Dimostrazioni ed esercitazioni praticheLa parte pratica del corso offre ai partecipanti l’opportu-nità di mettere subito in pratica quanto acquisito nel cor-so delle giornate formative con i docenti VVF e ASSO-FERMA, di esaminare eventuali problematiche e di defi-nire le soluzioni pratiche da adottare

5. Certificato di frequenza rilasciato da CNVVF/Assofer-ma/ConfindustriaAl termine del percorso formativo, ai tecnici manutento-ri che risulteranno idonei, sarà rilasciato l’attestato di par-tecipazione certificato dal Ministero dell’Interno/CNVVFe da Assoferma/ANIMA/Confindustria. Uno strumento indispensabile per distinguersi sul mer-cato.

16 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/ASSOFERMA

Struttura dei corsi CNVVF/Assoferma• Parte Teorica svolta dai docenti VVF (norme e decreti del settore prevenzione incendi);• Parte Teorica svolta dai docenti Assoferma (omologazione delle porte tagliafuoco e norme relative ai prodotti in-

stallati);• Parte Pratica con dimostrazioni ed esercitazioni di installazione e manutenzione.• Verifica finale

Sede dei corsi: DORMA Italiana Srl Lissone (MB) – www.dorma.itPer maggiori informazioni sull’attività formativa Assoferma: [email protected] – www.assoferma.it

Page 19: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 17

Chi è AssofermaAssoferma – Associazione Nazio-nale Fabbricanti Serrature Ferra-menta e Maniglie aderente adANIMA, è l’Associazione che inConfindustria rappresenta i pro-duttori di componenti per chiusu-re tecniche, sin dal 1932. Assoferma costituisce per leaziende un punto di incontro, diinformazione e di assistenza sul-le tematiche del settore. In parti-colare l’Associazione è impegna-ta a:

• Diffondere la cultura della si-curezza promuovendo eventisul tema, partecipando a mani-festazioni, organizzando corsidi formazione con l’obiettivo diqualificare il mercato della pre-venzione incendi

• Collaborare con Enti in Italia ein Europa per contribuire all’e-voluzione delle norme di pro-dotto.

• Rappresentanti Assoferma partecipano in prima personaai più importanti gruppi di lavoro degli enti normativi na-

zionali ed internazionali che re-golano il mercato di riferimento.Questo garantisce una conoscen-za puntuale delle direttive euro-pee e un efficace supporto alla lo-ro interpretazione e applicazione

• Valorizzare e Qualificare leaziende associate aggiornandole competenze in modo costan-te e tempestivo, cogliendo e an-ticipando le prospettive del mer-cato con conseguente rafforza-mento della competitività e del-la salvaguardia dalla concorren-za sleale

• Supportare la partecipazionedelle aziende associate a manife-stazioni fieristiche, convegni, se-minari, allo scopo di offrire lorouna sempre maggiore visibilità epromuoverne i prodotti

• Dialogare e creare occasioni diincontro e confronto con gli Or-gani Istituzionali ponendosi co-me interlocutore privilegiato sui

temi di interesse strategico per il settore, sostenendone leesigenze nei tavoli decisionali. ❒

Chi sono gli associati AssofermaLe aziende che aderiscono ad Assoferma sono leader nel settore dei componenti per chiusure tecniche, produconosecondo gli standard qualitativi e normativi più elevati, offrono massima sicurezza attraverso le tecnologie più in-novative, rispondono tempestivamente alle sempre più mutevoli richieste del mercato, offrono assistenza per la cor-retta scelta e manutenzione del prodotto, garantiscono efficaci e costanti programmi di informazione e qualifica-zione degli operatori del settore.

AGB Alban Giacomo Spa www.agb.it

Antipanic Srlwww.antipanic.it

Assa Abloy Italia Spawww.assaabloy.it

Cisa Spawww.cisa.com

Dierre Spawww.dierre.com

Dorma Italiana Srlwww.dorma.it

Hoppe Spawww.hoppe.com

Iseo Serrature Spawww.iseoserrature.it

Maggi [email protected]

Mottura Serrature di Sicurezza Spawww.mottura.it

Olivari B. Spawww.olivari.it

Omec Serrature Spawww.omec.info

Prefer Spawww.prefer.eu

Savio Spawww.savio.it

Serrature Meroni Spawww.serraturemeroni.it

Viro Spawww.viro.it

Welka Serrature Spa www.welka.it

Page 20: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Il Gruppo è oggi presente in 80 paesi di tutto il mondo con oltre 26 impianti di pro-duzione e più di 8400 dipendenti. Dispone inoltre della certificazione ISO 14001,che copre tutti gli aspetti industriali: dalla produzione e sviluppo alla vendita e as-sistenza tecnica. Tra le più recenti e innovative realizzazioni si segnalano la tec-nologia per la realizzazione di fori di alta qualità con il sistema plasma e il sistemadi controllo numerico per impianti automatici.

ALMOS CASTELLAZZI E ROBERTO PRAVETTONI, PRODUCT MANAGERS CUTTING SYSTEMS, ESAB SALDATURA SPA

Fondata nel 1904 da Oscar Kjellberg, l’azienda svedese è da sempre un protagonistadel settore per l’elevato livello delle tecnologie e dei prodotti

Nel 1904 un ingegnere navale svedese iniziò a speri-mentare la saldatura ad arco usando delle barrette di

acciaio rivestite di flusso. Era già stata verificata la possibi-lità di portare a fusione il metallo tramite un arco elettricoe di realizzare dei giunti saldati usando un elettrodo fusi-bile, ma la saldatura così ottenuta era del tutto insoddisfa-cente per le porosità causate dall’ossigeno circostante. Lavera genialità di questo ingegnere fu nel rivestire tale elet-trodo con del materiale che, fondendo nell’arco, generavauna protezione gassosa di CO2 atta a proteggere il bagnodi fusione, formando inoltre una scoria che fornisse ulte-riore protezione durante la solidificazione. Era nato quello che oggi tutti conoscono come elettrodo ri-vestito per la saldatura ad arco manuale (MMA, Manual Me-tal Arc). Il nome di questo ingegnere era Oscar Kjellberg,fondatore della Esab, le cui iniziali OK contraddistinguonotuttora i materiali d’apporto per sal-datura dell’azienda.Una costante accomuna tutti i pro-cedimenti di saldatura ad arco svi-luppati dopo la nascita della salda-tura a elettrodo manuale MMA: è ilfattore “protezione”. Nel caso del-l’elettrodo, come detto, è il suo ri-vestimento. Il primo processo disaldatura ad arco che nasce dopoquello manuale è l’arco sommerso:SAW (Submerged Arc Welding),nel quale la protezione è generatadalla fusione del flusso che copreinteramente l’arco. La diversa for-mulazione del flusso permetteinoltre di agire sulle caratteristichemeccaniche e operative. Nascono

in seguito i procedimenti TIG (Tungsten Inert Gas) in gasinerte con elettrodo di tungsteno, e MIG/MAG (Metal arcInert Gas / Metal arc Active Gas) saldatura a filo continuosotto protezione gassosa. In questi processi la protezione èaffidata a miscele gassose a base di argon e/o CO2. Infine,in anni più recenti viene sviluppata la saldatura a filo ani-mato FCW. In questo caso vi è un doppio effetto di prote-zione generato sia dal gas protettivo che dai flussi conte-nuti all’interno del filo, le cui diverse formulazioni con-sentono anche di agire sulle caratteristiche meccaniche eoperative. Quale sia il processo di saldatura ad arco, essonon può prescindere dalle tre costanti che costituiscono l’i-dea originale dell’inventore: arco, elettrodo, protezione.Ai materiali d’apporto e alle macchine per saldatura ven-gono affiancate macchine e impianti di taglio ossiacetile-nico, con successivo ulteriore allargamento al taglio pla-

sma e al taglio laser.

✽ ✽ ✽

Dalla fondazione la Esab ha conti-nuato a sostenere l’innovazione tec-nica attraverso una combinazionedi fattori: sviluppo di propri proget-ti, sviluppo di progetti ispirati dallenecessità dei clienti, collaborazionecon i primari istituti di ricerca. Esabè il principale partner della TWI nel-lo sviluppo della FSW (Friction StirWelding) e ne ha commercializzatoil prodotto dall’inizio. Per rispondere alle crescenti ri-chieste di produttività Esab ha svi-luppato processi tandem e multifi-lo MIG e SAW e ha costituito una

ESAB, 107 anni di innovazioniin saldatura e taglio

18 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

L’INDUSTRIA DEL MESE

Figura 1 – Procedimento di saldatura con elettrodomanuale (MMA)

Page 21: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 19

joint venture con Permanova per lo svi-luppo di sistemi ibridi di saldatura.Oggi l’azienda svedese è rappresentata in80 paesi e ha più di 26 impianti di pro-duzione nel mondo. Con oltre 8400 di-pendenti è una società molto diversa daquella fondata più di 100 anni orsono, mai suoi valori fondamentali rimangono glistessi: una ricerca priva di compromessiper l’eccellenza tecnica e il continuo mi-glioramento di prodotti e processi, non in-feriori all’impegno di garantire costante-mente ai propri clienti il servizio, l’assi-stenza e l’addestramento necessari per ilmiglior risultato.Esab è una delle poche aziende interna-zionali ad avere acquisito la certificazio-ne globale ISO 14001, che copre tutti gliaspetti industriali: dalla progettazione esviluppo alla produzione, vendita e assi-stenza globale. I clienti hanno la garanziache ogni manufatto dell’azienda è prodotto con il medesi-mo standard ambientale e che ogni misura è stata presa perminimizzarne l'impatto.

Per il taglio plasma di foriIl taglio plasma di fori di alta qua-lità è più facile che mai, grazie allainnovativa tecnologia Esab.La realizzazione di fori di alta qua-lità con sistema plasma ha incon-trato finora diverse problematiche,soprattutto riguardo alla finitura deibordi, la perfetta circolarità e la ci-lindricità del foro stesso.Precision Hole Technology™ diEsab, in abbinamento ai nuovi ge-neratori da taglio Esab m3 “G2” pla-sma™, è ora in grado di risolverecon facilità tutte le problematiche ele esigenze relative a queste appli-cazioni. Si tratta di una soluzione in-tegrata di diversi parametri che ope-rano insieme con l’obbiettivo di per-mettere al taglio plasma di realizza-re fori di qualità su acciai da costruzione da 3 a 25 mm dispessore, con rapporto tra diametro del foro e spessore del-la lamiera di 1 a 1. Inoltre, se il programma di taglio vienerealizzato utilizzando il nuovo software di programmazio-ne Esab Columbus.Net™, tutti i para-metri vengono impostati automatica-mente in fase di generazione del pro-gramma di taglio.Le funzioni dei nuovi generatori sono:• gestione automatica con precisio-ne assoluta dei gas plasma di proces-so, che permette di ottenere la mi-gliore cilindricità del foro;• controllo dell’altezza, basato su en-coder di precisione, che assicura larotondità mantenendo costante l’al-

tezza durante l’esecuzione del foro.• accurato sistema digitale di guida a ve-locità di movimento costante, che per-mette di ottenere una finitura precisa delbordo tagliato. I controlli numerici Esab Vision™ 5x ese-guono programmi di taglio dedicati concicli di istruzioni specifici per i sistemiEsab m3 “G2” plasma™, inclusa la com-pensazione del kerf (solco di taglio), con-dizione fondamentale per ottenere preci-sione nelle realizzazione di fori di picco-lo diametro. Con il controllo Vision™ T5CNC si fa un ulteriore passo avanti perchéè disponibile la funzione Precision HoleTechnology™ integrata nella libreria Ea-syShape™ oppure, a richiesta, nel sistemaautomatico di nesting EasyNest™, che ge-stisce in automatico tutte le funzioni diprocesso e di movimentazione.Il software Columbus.NET™ applica au-

tomaticamente tutte le informazioni necessarie per l’ese-cuzione ottimizzata dei fori. Tutti i parametri sono conte-nuti in un database esclusivo preimpostato che non richie-de alcun intervento manuale da parte dell’operatore.

Sistema di controllo per macchineda taglio Esab presenta il nuovo controllo nu-merico “Vision T5 è il CNC” per im-pianti automatici da taglio che con-sente il miglioramento della produt-tività e offre la massima facilità d’u-so con comandi touch-screen.Il nuovo sistema di controllo, basatosu sistema operativo Windows® XPè potente e facile da usare, progetta-to specificatamente per applicazionidi taglio plasma automatizzato. De-dicato comunque a tutta la gammadi impianti da taglio, può infatti ge-stire tranquillamente oltre al taglioplasma, anche i processi ossigas e la-ser. Controlla in automatico tutte lefunzioni più complesse, quali il ta-

glio a smusso, la foratura, la marcatura e l’etichettatura. Si ba-sa sul sistema operativo Windows® XP che garantisce stabi-lità e affidabilità. È pronto per la connessione in rete e per iltrasferimento di dati tramite porte USB. La struttura “Dual

Processor” rende possibile una eleva-ta velocità di risposta e un’efficienzamassima del controllo, permettendodi separare la gestione del movimen-to da quella del processo.Esab da sempre è in grado di offrireuna gamma completa di macchineautomatiche da taglio con CNC in-corporato. Integrando tutti i sistemidi gestione del processo è possibileottimizzare le operazioni di tagliocon una migliore produttività e una

Figura 2 – Saldatura MIG/MAGrobotizzata con filo OK AristoRod12.50 non ramato in fustoMarathonPac da 475 kg.

Figura 3 – Produzione di corpi cilindrici (serbatoi,torri eoliche ecc.) con procedimento di saldaturaautomatica ad arco sommerso

Figura 4 – Taglio plasma di fori di alta qualità suspessori da 3 a 25 mm

Page 22: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

20 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

L’INDUSTRIA DEL MESE

diminuzione delle possibilità di errore, atutto vantaggio della riduzione di inutili ecostosi fermomacchina. Virtualmente,ogni passo del processo di produzionepuò essere controllato e automatizzato:velocità, precisione e facilità d’uso.Tra i vantaggi e i benefici si segnalano:• la macchina è subito operativa ed è faci-le da usare: l’interfaccia touch screen dinuova concezione dà la possibilità di ef-fettuare tutte le operazioni di controllo evi-tando all’operatore di dover togliere iguanti di protezione; l’interfaccia è a co-dice colori per un veloce apprendimento eun uso intuitivo;• praticità d’uso e minore manutenzione: basato su sistemaoperativo windows® xp integrato permette una vera struttu-ra aperta tipica dei computer e quindi di gestire post-pro-cessori e software di nesting, controllo della produttività eprogrammazione della produzione direttamente sul CNC;• macchina subito operati-va: l’applicazione opwizardsemplifica le operazioni d’u-so della macchina e guidal’operatore dall’avviamentodell’impianto fino ai primipassi nelle operazioni di ta-glio e di posizionamento au-tomatico• cambio di operatore man-tenendo la qualità del pro-dotto tagliato: il database ca-ricato a bordo semplifica laregolazione dei parametri egarantisce tagli di qualità costanti nel tempo;• velocità d’uso: la nuova libreria easy shape consente digenerare velocemente programmi, ottimizzandoli per il ta-glio delle forme più comuni.In pratica, Esab Vision T5 semplifica il controllo su qualsia-si impianto per il taglio, anche i più complessi. La sempli-cità e la facilità di utilizzo sono le linee guida che hannoispirato la progettazione e la realizzazione del nuovo con-trollo touch-screen. L’interfaccia grafica è stata progettataper consentire il massimo scambio di informazioni tra mac-china e operatore e viceversa.Le informazioni più importanti sono sempre visibili e i co-mandi per levarie opera-zioni sono in-telligenti e in-tuitivi.Esab Vision T5è caratterizza-to da un lumi-noso e ampioschermo piat-to di 18,5 pol-lici montato inun robustopannello dic o n t r o l l o .

L’interfaccia touch-screen e la scelta delposizionamento ergonomico del controlloa bordo macchina consentono alle bracciadell’operatore di effettuare pochi movi-menti, riducendone l‘affaticamento e au-mentando il comfort complessivo per unamigliore qualità dell’ambiente di lavoro. Icomandi sono posizionati in maniera sem-plice e accessibili senza ostacoli. Inoltre,due porte USB, collocate in posizione pro-tetta, consentono facilmente l’utilizzo divari dispositivi ausiliari. Semplici attuato-ri a levetta rendono intuitive le operazio-ni di movimentazione dei carrelli.

Dall’accensione al taglio il sistema OpWizard affianca l’u-tilizzatore fornendogli informazioni passo dopo passo. Incaso di utilizzo della macchina su più turni, gli operatorisuccessivi potranno continuare le lavorazioni precedente-mente avviate senza interruzioni, seguendo quanto già im-postato e usufruendo dei suggerimenti “on-line” diretta-

mente dal controllo VisionT5, a tutto beneficio di qua-lità e produttività. Operating Wizard è attivosin dal momento di accen-sione dell’impianto e sem-plifica le operazioni di avvioe di riferimento macchina.Include anche ulteriori passiguidati per le regolazionidella torcia e il posiziona-mento.La nuova libreria Easy Shapeinclude 88 forme pre-carica-

te e grazie alla funzione Wizard, che semplicemente con lapressione di un tasto si occupa di gestire in contemporaneae automaticamente più funzioni, è facile generare program-mi di ottimizzazione dei pezzi dalle forme più comune-mente usate. Lead/in e lead/out (ingresso e uscita dell’arco di taglio dalcontorno del pezzo) sono stati ottimizzati per eseguire foridi piccolo diametro e contorni precisi. Un’anteprima grafica interattiva ha una funzione “ingrandi-mento” che permette una rapida verifica e il controllo dellageometria del pezzo da tagliare. Con il sistema integrato diimportazione dei disegni CAD in formato DXF e DWG è pos-

sibile caricaredirettamente idisegni stessinel controllonumerico eaggiungere lef u n z i o n ilead/in elead/out inmaniera otti-mizzata, otte-nendo la mi-gliore qualitàdi taglio possi-bile. ❒

Figura 8 –Macchina Suprarex per taglio automaticoplasma e ossigas

Figura 5 – Torcia PT36 per taglioplasma di precisione

Figura 6 – Contorni e raccordi perfetti con il taglio plasma diprecisione

Figura 7 –Comandi touch screen cheassicurano rapidità e facilità di intervento

Page 23: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

FILIALI: Ancona, Anzola, Bari, Caserta, Padova,Pavia, Reggio E.,Rimini,Roma, Treviso, Varese

SEDE:

IL NOSTRO PARTNERPER LE MOLLE:

www.leespring.com

Page 24: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Pubblicate nel luglio scorso le regole applicative del IV Conto Energia

La norma prevede in particolare la maggiorazione del 10% sulla componente in-centivante per l’utilizzo di componenti prodotti nell’Unione Europea. La verificaè affidata a un ente terzo notificato a livello europeo in ambito fotovoltaico, tra cuil’italiano ICIM. Secondo Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di ICIM “Que-sta nuova regola attuativa non può che favorire la trasparenza delle procedure edel mercato ed essere garanzia di un’industria di qualità”.

ICIM accreditato al rilasciodella “Factory Inspection”

L’11 luglio scorso sono sta-te pubblicate le regole ap-

plicative del D.M. 5 maggio2011 (IV Conto Energia per ilfotovoltaico), che prevede inparticolare la maggiorazionedel 10% sulla componente in-centivante per l’utilizzo dicomponenti prodotti nell’U-nione Europea. Le tabelle pubblicate espri-mono chiaramente sia le fasidella lavorazione che devonoavvenire nei siti produttividell’UE sia i componenti di origine UE che possono essereinclusi nella produzione dei pannelli fotovoltaici e degli in-verter, e tengono conto in modo complessivo delle struttu-re accessorie e dei complementi. La verifica della realizza-zione dei moduli e di tutte le condizioni che danno acces-so al riconoscimento della maggior tariffa incentivante do-vrà essere attestata attraverso un certificato di ispezione difabbrica (detto “Factory Inspection”) rilasciato da un enteterzo notificato a livello europeo in ambito fotovoltaico.Poiché le norme per la verifica di conformità dei moduli so-no emesse dalla IEC (International Electrotechnical Com-mission) e recepite in ambito nazionale, gli enti che ap-partengono all’IECEE (IEC System of Conformity Assessment

Schemes for ElectrotechnicalEquipment and Components)sono quelli titolati a emettereil certificato di ispezione difabbrica riconosciuto a livellointernazionale.ICIM SpA, Ente di Certifica-zione fondato a Milano nel1988, è tra i pochi a livello in-ternazionale (16 al mondo e 8in Europa) a essere ricono-sciuto all’interno dell’accordoIECEE per il rilascio del CBScheme. Già leader nella cer-

tificazione industriale per meccanica e impiantistica, siste-mi di gestione per la qualità, ambiente e sicurezza sul lavo-ro, prodotti per la sicurezza antieffrazione e la termoidrau-lica, ICIM ha saputo affermarsi quale riferimento italiano, euno dei massimi esperti al mondo, nella certificazione del-le fonti di energie rinnovabili. ICIM opera in tutti i settori dienergia da fonti fossili o rinnovabili e dell’efficienza ener-getica: solare-termico, fotovoltaico, idroelettrico, termoelet-trico, eolico, geotermico, sistemi di gestione dell’energia, di-chiarazione ambientale e controllo delle emissioni, edilizia(certificazione “edificio sostenibile”), biomasse e biocom-bustibili. ICIM è anche l’unico organismo accreditato per ilrilascio del marchio “Solar KeyMark” in Italia.

22 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

NORMATIVA

Gaetano Trizio,Amministratore Delegato di ICIM

Stefano Saglia, Sottosegretariodel Ministero allo SviluppoEconomico

Estensione al solare termico degli incentivi del fotovoltaicoLo stop al ritorno del nucleare, determinato dall’esito del referendum del giugno scorso, impone, al Governo scelteimportanti per garantire il soddisfacimento del fabbisogno energetico, essenziale per lo sviluppo del Paese. Peraltro, ivincoli europei del 20/20/20, obbligano a fare ricorso sempre di più alle fonti rinnovabili. Il Sottosegretario Saglia, parlando nel luglio scorso a un convegno all’Università Bocconi, ha indicato le linee guidasulle quali stanno già lavorando i tecnici del suo Ministero per la definizione di un decreto per estendere al solare ter-mico quanto previsto dal IV Conto Energia le incentivazioni per famiglie e imprese.La nuova normativa insisterà sul perseguimento dell'efficienza energetica degli edifici con nuovi strumenti per supe-rare la detraibilità al 55% prevista in esaurimento nel 2011.Altra linea guida sarà il sostegno alla ricerca di tecnologie ad alta efficienza energetica e risparmio dell'energia.

Page 25: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 23

Ribadita nell’incontro a Roma dell’11 settembre scorso con la Commissione Atti-vità Produttive Commercio e Turismo, ribadire la posizione dell’Associazione, chevede con assoluto favore l’adozione di una direttiva europea che traduca in misu-re vincolanti alcuni aspetti del nuovo piano di efficienza energetica.L’Associazione ha quindi sollevato alcuni importanti correttivi, concentrandosiprincipalmente sull’abbattimento delle cosiddette “barriere non economiche”, checostituiscono un freno ad una piena diffusione delle tecnologie più moderne qualila condensazione e il solare termico.

Efficienza energetica, le proposte di Assotermica

Si è tenuta il 20 settembre scorso presso la X Commissio-ne della Camera dei Deputati (Commissione Attività Pro-

duttive, Commercio e Turismo) l’audizione di Assotermicain relazione alla “Proposta di direttiva del Parlamento Eu-ropeo e del Consiglio sull'efficienza energetica e che abro-ga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE”.Alla presenza di numerosi parlamentari l’occasione è stataimportante per ribadire la posizione dell’Associazione, chevede con assoluto favore l’adozione di una direttiva euro-pea che traduca in misure vincolanti alcuni aspetti del nuo-vo piano di efficienza energetica (PEE), pubblicato lo scor-so 8 marzo 2011. La delegazione di Assotermica, guidata dal Presidente Pao-la Ferroli e dal Vice Presidente Alberto Montanini, ha riba-dito che l’efficienza energetica rappresenta lo strumentopiù economicamente sostenibile per raggiungere gli obiet-tivi vincolanti sui consumi da fonti rinnovabili e sulla ridu-zione delle emissioni imposti dall’Europa e ha segnalatoche la stessa efficienza energetica può costituire una mate-ria di rilevanza strategica anche a livello industriale, se siconsiderano i numerosissimi investimenti che vengono fat-ti dalle imprese italiane o che operano in Italia.In un quadro di generale apprezzamento per la proposta didirettiva europea Assotermica ha quindi sollevato alcuni

importanti correttivi, concentrandosi principalmente sul-l’abbattimento delle cosiddette “barriere non economi-che”, che costituiscono un freno ad una piena diffusionedelle tecnologie più moderne quali la condensazione e ilsolare termico. Si è auspicato che il nuovo assetto legisla-tivo possa essere finalmente l’occasione per eliminare gliattuali ostacoli, che si incontrano soprattutto a livello di re-golamenti locali obsoleti, relativi alla possibilità di scaricoa parete per le caldaie a condensazione a bassissime emis-sioni, nonché ci sia modo per rivedere gli obblighi di co-pertura dei nuovi edifici con fonti rinnovabili con valori piùrealistici e attrattivi dal punto di vista dei costi e benefici.A pieno titolo l’Associazione ha portato pertanto delle pro-poste concrete, forte del fatto che, in Europa, oltre il 40%dei consumi di energia è dovuto agli edifici e di questa cir-ca l’80% è asservita al riscaldamento e alla produzione diacqua calda. Più in generale l’audizione si è inserita in uncontesto di appuntamenti politici che hanno visto Assoter-mica al fianco della Federazione ANIMA, di cui fa parte,compatte nel segnalare l’importante contributo che le tec-nologie impiantistiche possono dare al raggiungimento de-gli stringenti obiettivi europei.

Federico MusazziSegretario Assotermica

ANIMA/ASSOTERMICA

✽ ✽ ✽

A commento di questo importante risultato, Gaetano Trizio,Amministratore Delegato di ICIM SpA, ha detto: “Abbiamoappreso con soddisfazione della pubblicazione delle rego-le applicative del IV Conto Energia per il fotovoltaico, so-prattutto per l’incentivo previsto per l’utilizzo di compo-nenti prodotti nell’Unione Europea. Ci erano, infatti, giun-te in tal senso, moltissime richieste da aziende clienti e danuove realtà che si sono rivolte a noi, quale ente di certifi-cazione indipendente accreditato IECEE, per poter lavora-

re in tranquillità, nel rispetto delle regole e della correttapianificazione degli investimenti. La linea guida recepisceintegralmente l’obiettivo del legislatore di rafforzare il po-sizionamento competitivo delle aziende italiane nella filie-ra del fotovoltaico e ICIM vuole mettere in campo la pro-pria competenza ed esperienza per aiutare il mondo im-prenditoriale nazionale a qualificare sempre più la propriaofferta puntando su qualità e innovazione. Questa nuovaregola attuativa non può che favorire la trasparenza delleprocedure e del mercato ed essere garanzia di un’industriadi qualità”. ❒

Page 26: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

aumento. I livelli occu-pazionali costituisconol'aspetto più preoccu-pante di tutto lo scena-rio: aumenta la percen-tuale degli intervistatiche indica la stabilità ascapito di un aumento estabilità in questo sensofa pensare a stagnazio-ne. Rispetto allo stesso tri-mestre dell’anno prece-dente le percentuali so-no invariate, con unaleggera accentuazione

del trend negativo: il 41% delle aziende indica un miglio-ramento, il 32% la stabilità, il 27% un peggioramento.Le commesse subiscono una leggera contrazione, ma il car-net di ordini espresso in numero di mesi con lavoro assi-curato si attesta a 2,40. ❒

La recessione, che datempo sta attanaglian-

do le economie e la crisidei debiti sovrani del-l’eurozona, si ripercuoteanche sulle aziende del-la meccanica, che conta-no ancora su un export inrecupero nel 2011, sep-pure in sordina rispettoall’export tedesco.L’indagine del secondotrimestre 2011, svoltadall’Ufficio Studi di ANI-MA su un panel di circa400 aziende associate,indica una sostanziale stabilità. Il fatturato risulta per il 42%del campione invariato rispetto al periodo precedente, il40% lo considera migliorato e solo il 18% lo ritiene peg-giorato.Gli investimenti sono stabili per il 77% del campione, incalo per il 5%, mentre il restante 18% ritiene che siano in

Continua, ma lentamente, la ripresa industriale dopo la grave recessione dell’economiamondiale

L’analisi di ANIMA del secondo trimestre del 2011 non evidenzia consistenti va-riazioni di fatturato e di investimenti rispetto ai mesi precedenti. Preoccupa invecela perdurante situazione di stallo dell’occupazione. Le piccole e medie impresemantengono la fiducia grazie all’export.

Sostanziale stabilità del mercato della meccanica

24 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ECONOMIA

Investimenti nel settore idrico per un mercato interno deboleUn commento di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA

Un dato confortante è che le cancellazioni di ordini non sono state elevate, chele richieste di stand by sono altrettanto limitate e rappresentano un’indicazio-ne importante dell’attesa normalizzazione della situazione che il “sistema Pae-se Italia” sta vivendo nelle ultime settimane. In questo difficile scenario la mec-canica appare ancora in tenuta grazie all’export, che continua a premiare qua-lità, know-how e produzioni della manifattura italiana. A preoccupare è anco-ra il mercato interno, dove gli ordini stentano ad arrivare. Un grande volano per investimenti e occupazione è il sistema idrico italiano che, secondo le anticipazioni del “BlueBook 2011”, necessita di 66,2 miliardi di euro di investimenti per adeguarsi agli standard europei ed evitare sanzionicomunitarie, ma i fondi disponibili sono pari solo al 10% del totale. Sbloccare questo mercato significa dare un im-pulso all’economia, un miglior servizio ai cittadini e lavoro per tante famiglie italiane.

-160

-120

-80

-40

0

40

80

120

I TRIM 06 I TRIM 07 I TRIM 08 I TRIM 09 I TRIM 10 I TRIM 11

ITALIA ESTERO TOTALE

Elaborazione:Ufficio Studi ANIMA

Andamento dell’indice di fiducia per il trimestre successivo dal 2006 al 2011

Page 27: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Programma*

13.30 LUNCH BUFFET DI BENVENUTO, RISERVATO AGLI ISCRITTI

14.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

14.30 INTRODUZIONE E SALUTI

▪ Ing. Stella, Presidente ITALCOGEN

▪ Ing. Contrisciani, ENEA

▪ Ing. Gallanti, RSE

▪ Ing. D’Apote, COLDIRETTI

Testimonial Azienda Coldiretti

ESPERIENZE DAGLI OPERATORI

[QUESTION TIME]

FINANZIAMENTI E SPECIALI SISTEMI DI CREDITO

17.00 FINE LAVORI

L’evento è a partecipazione gratuita, previa iscrizione.Il Convegno è preceduto da lunch buffet di benvenuto riservato agli iscritti.

* Il programma é suscettibile di modifica

Convegno Italcogen

NUOVO DECRETO COGENERAZIONESCENARI E OPPORTUNITÀ DI BUSINESS: LA PAROLA ALLE AZIENDE.

Giovedì 10 Novembre 2011ore 14.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 1 Padiglione B6

Per maggiori informazioni

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI

DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE

Partner

Con il contributo di Convegno organizzato da

Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milanotel. +39 0245418.550 - fax +39 [email protected] - www.italcogen.it

Media Partner

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

Page 28: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

26 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA

Un bel volume pubblicato di recente ripercorre lastoria della Sices, società italiana fondata nel 1958 eoggi all’avanguardia a livello internazionale nellafornitura di serbatoi a pressione, scambiatori di ca-lore, impianti montati su slitta e caldaie e nelle atti-vità di montaggio e manutenzione. Con testi in lin-gua italiana e inglese e corredato da molte suggesti-ve foto d’epoca e attuali, il volume è una testimo-nianza sia dell’affermazione del “made in Italy” tec-

nologico nel mondo sia di un riuscito passaggio dalla prima generazione dei socifondatori alla seconda generazione oggi alla guida dell’azienda.

Saldando un sogno1958 – 2008: Sices, una storia italiana

“Saldando un sogno” (Fulfilling a dream) è il titolo diun bel libro pubblicato dalla Sices, in italiano e in

inglese, che ricorda i momenti salienti dell'avventura ini-ziata da Franco Ribolla, Dino Zaroli e Tarcisio Saporiti ol-tre mezzo secolo fa con la fondazione della Sices, oltremezzo secolo fa.. È dedicato a tutti coloro che hanno vissuto la loro storia,contribuendo così alla realizzazione del loro “sogno”: pas-sare da officina di saldatura a impresa impiantistica cono-sciuta a livello internazionale.Sices Group, istituito nel1958, con sede principale aLonate Ceppino (Varese) èoggi gestito dalla secondagenerazione dei fondatori eopera nei mercati interna-zionali con forniture di ser-batoi a pressione, scambia-tori di calore, impianti mon-tati su slitta e caldaie e nelleattività di montaggio e ma-nutenzione. Condensare più di mezzosecolo di attività in pochepagine non è stato un com-pito facile, ma il giornalistaGianni Spartà è riuscito araccontare, grazie alle testi-monianze raccolte, le tappedi un percorso che è davve-ro motivo di orgoglio pertutti.

Il Presidente Tarcisio Saporiti, ha osservato:

“Avevamo un grande sogno nel cassetto, ma po-chissimi mezzi per realizzarlo. Oggi questo sogno èdiventato realtà e la Sices del terzo millennio è unrobusto gruppo internazionale presente su tutti imercati dell’impiantistica dei montaggi e dell’ener-gia. La nostra ricchezza sono state le persone: bra-ve, fidate, volonterose e instancabili con le quali lastima personale è andata oltre la stima professiona-

le. Ma credo anche che il se-greto del nostro successo siastata l’unione tra noi soci:condividere un solo ufficioper tanti anni significa con-dividere tutto. Abbiamo dedicato la nostravita a questa azienda, qui so-no tutti i nostri sacrifici, lenostre gioie e una tanta sod-disfazione. Abbiamo trasmesso i nostrivalori ai nostri figli Alberto,Fabrizio e Ottavio che stan-no dando alla Sices l'unitànecessaria per affrontare ilfuturo con le stesse soddi-sfazioni provate dai loro pa-dri".

E le qualità che contraddi-stinguono Sices Group sono

Page 29: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

rappresentative di tanteaziende italiane di medie di-mensioni che esportano al-l’estero oltre 60% del fattu-rato e che caratterizzano il“made in Italy”. A ciò fa riferimento EmmaMarcegaglia, Presidente diConfindustria nella prefa-zione al volume:

“Gestione e pro-prietà sono a caratte-re familiare. I rappor-ti con il mercato deicapitali sono ridottial minimo, l’indebi-tamento finanziarioinferiore al patrimo-nio. [...] Tali imprese sono ac-comunate da alcunielementi caratteristi-ci: la capacità di inventarsi sempre nuovi prodotti edi inserirsi in nuovi business, il coraggio di usciredai confini del mercato locale o nazionale, l’eccel-lenza del prodotto e la qualità del servizio di assi-stenza, l’orgoglio di appartenenza all’impresa, la

valorizzazione delle compe-tenze di cui sono portatori icollaboratori, la sapienza nelfare i passi a misura delle pro-prie gambe senza peraltroescludere il coraggio di fareinvestimenti importanti, l’af-fiatamento tra i soci, l’essereriusciti, questi ultimi, ad ac-compagnare l’azienda attra-verso la fase sempre delicatadel passaggio generazionale.[…] È il risultato che viene defini-to nella nostra Costituzionerepubblicana con l’espres-sione di ‘funzione socialedell’impresa’”.

Sices Group è socia sin dal1977 di UCC (Unione Co-struttori Caldareria), aderen-te ad ANIMA ANIMA.

Svolge un’intensa attività associativa sia all’interno di tregruppi merceologici di UCC sia al vertice, dove Luca Pel-lizzer riveste il ruolo di Vice Presidente.

Maria Grazia Micucci

Page 30: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Come un’azienda italiana è riuscita a radicarsi stabilmentein Cina con prodotti di tecnologia italiana

Fondata nel 2000 nell’area della città di distretto di Zhuhai, la Sicoma Zhuhai(azienda del gruppo Officine Meccaniche Galletti) produce ogni anno oltre 4000mescolatori per calcestruzzo destinati al mercato interno. Alla base del successostanno la scelta del insediamento in una zona a libero mercato e l’intuizione dellacrescita di un grande mercato industriale e commerciale. La Officine MeccanicheGalletti è socia di ANIMA/Ucomesa

Quando il “made in China” è firmato Italia

Zhuhai, città costiera situata nella parte meridionale deldelta del Pearl River nella provincia del Guangdong, è

una delle prime quattro zone economiche speciali in Cina.Si estende su un’area di oltre 7000 chilometri quadrati, checomprende ben 190 isole, e ha circa un milione e mezzodi abitanti.Zhuhai è divisa in tre distretti (Xiangzhou, Jinwan, Doumen)e cinque zone: zona economica di Hengqin, zona econo-mica portuale di Gaolan, zona industriale di sviluppo in-dustriale dell’high-tech, zona di sviluppo sperimentale diWanshan e area di libero scambio di Zhuhai.Nella nuova area di Hengqin è in corso la realizzazione del“Distretto Centrale di Business Shizimen”, che prevede lacostruzione di strutture per fiere e convention, composte dacentri congressi internazionali e alberghi di primo livello.La zona economica por-tuale di Gaolan è specia-lizzata nello sviluppo enella produzione di stru-menti di ingegneria ma-rina, chimica pesante,energia eco/compatibilee logistica portuale mo-derna.La città confina sia conHong Kong che con Ma-cao, dista solo 120 kmdal capoluogo di provin-cia Guangzhou ed è bencollegata con il resto del-la Cina. Entro il 2015 lesponde di Hong Kong,Zhuhai e Macao verran-

no unite da un ponte che, con una struttura di 49,9 km saràil più lungo al mondo (l’investimento previsto dal progettoè superiore a 6 miliardi di euro).Zhuhai dispone di un porto ad acque profonde fra i più im-portanti della costa cinese; si prospetta che la sua capacitàricettiva raggiungerà entro il prossimo quinquennio i 100milioni annui di tonnellate di merci. La città è servita da unmoderno aeroporto e da numerose linee ferroviarie e auto-stradali, già esistenti o in via di completamento.Caratteristiche non secondarie di Zhuhai sono un ambien-te ecologico armonioso e un clima favorevole. Negli ultimianni il tasso di buona qualità dell’aria ha sfiorato il 100%,mentre il 44,3% della superficie urbana è ricoperta dal ve-getazione (verde pro-capite 27,1%).

✽ ✽ ✽

Zhuhai ha un’industriamanifatturiera specializ-zata in settori avanzati,quali l’elettronica, l’e-nergia, la biomedica, lapetrolchimica, la stru-mentazione di precisio-ne, la cantieristica nava-le. A Zhuhai, già pionie-re e guida delle politichedi apertura economicadella Cina, il piano2008-2020 di riforma esviluppo del GPRD(Guangdong Pearl RiverDelta) attribuisce il ruo-

28 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/UCOMESA

Particolare della linea di assemblaggio mescolatori

Page 31: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 29

lo di nucleo urbano cen-trale e polo infrastruttu-rale. Nel 2009, non a caso, èstata classificata tra lecittà cinesi con il mag-giore potenziale di inve-stimento ed è significati-vo il fatto che proprio aZhuhai sia stato istituitoil primo tribunale per laproprietà intellettuale.Alla fine del 2009 lacittà contava circa10.850 progetti a inve-stimento estero diretto,per un capitale investitosuperiore a 11 miliardidi dollari. Alcune delle maggiori aziende multinazionali hanno scel-to di investire a Zhuhai (Flextronics, Bosch, Canon, Pana-

sonics, Philips, BritishPetroleum, Shell, Sino-pec ecc.), ma anche nu-merose piccole medieimprese l’hanno sceltaper i loro investimenti.Un caso di successo èquello dell’azienda ita-liana Officine Meccani-che Galletti OMG, pro-duttrice di mescolatoriper calcestruzzo, che hafornito la propria testi-monianza nel corso del-la presentazione orga-nizzata a Milano nelmaggio scorso dalloZhuhai Investment Pro-motion Bureau (www.in-

vestzhuhai.gov.cn). L’azienda è socia di associata ad ANI-MA/Ucomesa. ❒

Il segreto del successo? Realizzare prodotti di qualità occidentalia prezzi cinesi

Paolo Galletti è il titolare di Sicoma Zhuhai (azienda del gruppo Officine Mec-caniche Galletti)

Signor Galletti, cosa l’ha spinta verso la scelta di avviare una attività in Cina?Tutto è cominciato nel il 1995, anno in cui abbiamo ottenuto la certificazione ISO9001 per i nostri prodotti. Tale passo era indispensabile per affrontare i mercati este-ri in generale e quello cinese in particolare. La Repubblica Popolare Cinese iniziavaallora l’apertura al libero mercato e necessitava di ogni tipo di macchinario per il pro-prio sviluppo, in primo luogo macchine per l’edilizia e le infrastrutture, come i me-scolatori per calcestruzzo, prodotti dalla nostra Società.

La Cina è grande. Quali sono le principali ragioni del suo insediamento proprio aZhuhai ? La scelta di Zhuhai è stata motivata da vari fattori. Anzitutto, la città ricadeva in una delle quattro zone a statuto spe-ciale dove la Repubblica Popolare Cinese ha iniziato l’esperimento di economia di libero mercato. Inoltre, è vicina al-la città di Hong Kong e Macao. Infine, offre un’ottima disponibilità di personale qualificato.

È soddisfatto dei risultati sinora raggiunti? I risultati sinora ottenuti sono andati al di là delle più ottimistiche previsioni. Oggi Sicoma Zhuhai, fondata nel no-vembre 2000, è passata dalle 60 macchine prodotte nel primo anno di vita alle oltre 4000 di quest’anno. Occupa piùdi 500 dipendenti e realizza un fatturato di oltre 80 milioni di euro.

Cosa consiglierebbe a chi volesse oggi seguire il suo esempio?Consiglieri di portare un buon prodotto. Il mix ideale, visto che parliamo nel nostro caso di mescolatori, è un prodot-to occidentale realizzato a costi cinesi. La copia tutta cinese di un prodotto occidentale non trova molto seguito nean-che tra i clienti cinesi. Il prodotto cinese entra subito nel mercato per il prezzo molto competitivo, ma nel caso di mac-chinario industriale, se non realizzato con criteri di qualità, altrettanto rapidamente scompare. Non a caso molti co-struttori occidentali, che non hanno seguito in maniera distinta la delocalizzazione della produzione, stanno tornan-do in Europa.

G. B.

Reparto macchine a controllo numerico

Page 32: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Come interpretare correttamente le regole Incotermsin materia doganale ed amministrativa

La clausola EXW (Ex Works, leggendo "in chiaro") è considerata delle aziende ita-liane quasi un dogma nella complessa trattativa che precede una vendita interna-zionale: si ritiene che la soluzione migliore stia nel chiedere al cliente di occupar-si di tutto, sostenendo tutti i costi connessi con il trasporto e con le pratiche doga-nali ed amministrative cui sono assoggettate le merci a lui vendute. Ma questo ènulla di più sbagliato.Questo articolo mette in luce la validità della clausola FCA (Free Carrier Agent) checonsente di ripartire le responsabilità e di tenere sotto controllo tutta l’operazionedoganale.

EXW è il termine più utilizzato dalle imprese italiane del-la meccanica (e non solo) come resa nelle cessioni al-

l'esportazione: radicale, apparentemente semplicissimo, èfonte di insidie che nascono dalla convinzione che le re-gole Incoterms, in quanto celebratissime e notissime, ab-biano un valore erga omnes, come leggi e regolamenti:mentre Unione Europea e Italia non sono affatto dispostead assicurare all'esportatore esoneri di responsabilità inmateria doganale e amministrativa per il solo fatto di averscelto di regolare i propri rapporti commerciali con un ter-mine come EXW, anzi.Più che una resa, EXW (Ex Works, leggendo "in chiaro" iltermine così come definito dalla Camera di Commercio In-ternazionale (ICC) rappresenta quasi un dogma per i com-merciali delle aziende italiane: nella complessa trattativache precede una vendita internazionale: si ritiene che la so-

luzione migliore stia nel chiedere al cliente di occuparsi ditutto, sostenendo tutti i costi connessi con il trasporto e conle pratiche doganali ed amministrative cui sono assogget-tate le merci a lui vendute. Il cliente dovrà venirsi a prendere le merci presso il ma-gazzino e, una volta che il vettore avrà firmato per il ritiro(e quindi una volta che avrà verificato la corrispondenzadegli imballi con le disposizioni ricevute dal cliente), ilcompito del venditore sarà terminato e si tratterà solo diaspettare, eventualmente, il pagamento della fattura. Nul-la di più errato.In effetti, il termine EXW rappresenta il "minimo delle ob-bligazioni del venditore nei confronti del compratore" maproprio per questo va trattato con molta cautela.Nella tabella 1 si evidenziamo quali siano gli obblighi re-ciproci tra venditore e compratore: ben risulta l'assoluta

ARTICOLO A CURA DI EASYFRONTIER

Rapporti tra venditore e compratore nelle transazioniinternazionaliResponsabilità nei confrontidella dogana

30 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

Page 33: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 31

perdita di dominio sulla merce cui non corrisponde, pur-troppo, una corrispondente perdita di responsabilità neiconfronti della dogana e delle altre amministrazioni.Cerchiamo allora di vedere quali sono i buoni motivi percercare di modificare la resa, magari adottandone un'altrameno "estrema" (come ad esempio FCA , Free Carrier Agent)ma più congrua e sicura per l'esportatore (vedi sintesi in ta-bella 2).

Responsabilità e oneri al momento della consegnaIl termine EXW prevede che il venditore debba mettere adisposizione del compratore la merce nei propri localiNON caricata. Naturalmente, l'applicazione rigorosa del termine (e ab-biamo visto, nel numero di luglio/agosto 2011 di L’IndustriaMeccanica, che, se non vengono specificate deroghe nelcontratto, il termine verrà interpretato nella sua letterale de-scrizione riportata nella pubblicazione ufficiale della ICC,la numero 715 in inglese) comporta il fatto che il compra-tore (o il vettore che agisce su suo mandato) provveda alcaricamento della merce sul mezzo di trasporto. Ma tale pratica, oltre che talora semplicemente impossibi-le (spesso è necessario avvalersi di muletti e attrezzature dimovimentazione del venditore e gli autisti di norma non so-no in grado di manovrare tali mezzi in sicurezza), è co-munque contraria al rispetto di elementari norme di sicu-rezza del carico: quasi nessuna azienda del comparto mec-

canico autorizza gli autisti a provvedere di persona. Ammesso che, quindi, il caricamento avvenga ad operadel venditore, chi risponderà di eventuali danni occorsialla merce durante il trasporto, considerato che il vendi-tore ha provveduto al carico quando avrebbe dovuto aste-nersene?Applicando la condizione FCA, invece, il carico rientra le-gittimamente tra i doveri e le responsabilità del venditore;pertanto, se effettuato correttamente (e sarà compito delvettore controllarne la regolarità), la responsabilità del ven-ditore cesserà proprio con la chiusura del mezzo o con lacollocazione sul mezzo di trasporto dei colli, nel caso dispedizioni a groupage.

Implicazioni fiscali e doganaliLa norma fondamentale che qualifica una cessione all'e-sportazione è contenuta, nell'art. 8 del DPR 633/1972: alcomma 1, lettera a, la norma prevede che il trasporto finoall'uscita dal territorio doganale dell'Unione Europea deb-ba essere svolto a cura o a nome del cedente, anche se suincarico del proprio cessionario. Mentre esistono fior di risoluzioni, note ministeriali e fi-nanco sentenze della suprema Corte di Cassazione chechiariscono che tale condizione si può ritenere assolta solche sia dimostrabile un minimo di organizzazione del tra-sporto (concordare con il vettore il luogo e il tempo del ca-ricamento del mezzo, fornirgli il documento doganale di

Venditore Compratore

REGOLA CONTENUTO REGOLA CONTENUTO

A3

Se richiesto dal Compratore, dovrà

fornire informazioni su cos� e clausole per

l’assicurazione

B3 Nessun obbligo alla s�pula di

assicurazioni

Nota esplica�va

Se carica comunque il mezzo di trasporto,

dovrà farlo a spese del compratore

Nota esplica�va Astenersi se non si possono

curare formalità exp

A7

Deve fornire tu�e le informazioni che gli

vengono richieste dal Compratore

B8 OBBLIGO di fornire la prova

della consegna!

Tabella 1 - EXW (Ex Works) Incoterms® 2010

Page 34: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

32 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

esportazione ecc.), resta fermo che, nel caso di semplicemessa a disposizione delle merci, tale presunzione nonopererà: ossia, sarà molto difficile, in presenza di una resaEXW, dimostrare che si è operato attivamente per "curare iltrasporto o la spedizione". Con la conseguenza che potrebbe ritenersi non soddisfattala condizione principale per la realizzazione di una ces-sione all'esportazione e quindi potrebbe esser recuperatal'IVA gravante sulle merci.Chiaramente, l'esportatore potrà uscirne fornendo provapiena dell'avvenuta esportazione ma, proprio per la natu-ra della resa, non sarà sempre semplicissimo fornire tutti glielementi necessari per dimostrare che il trasporto al di fuo-ri del territorio comunitario è realmente avvenuto.Ricordiamo anche che per esportatore, in forza dell'arti-colo 788 del Reg. 2454/1993 (Disposizioni di applicazio-ne del Codice Doganale Comunitario), si intende sempree comunque il venditore residente nella UE ed è a costuiche verranno contestate tutte le irregolarità, le imperfezio-ni tecniche e amministrative connesse alle operazioni do-ganali.Resta salva, ovviamente, la possibilità di chiedere poi i dan-ni al proprio cliente, ma il venditore resta comunque sottoil peso di indagini, sanzioni e recuperi.La resa FCA consente invece di tenere sotto controllo l'o-perazione doganale, ma anche e soprattutto di esser certiche essa corrisponda all'effettivo carico della merce, senzaerrori di peso, numero di colli, valore ecc.

Dichiarazione di esportazioneQui il problema è connesso strettamente con le osserva-zioni di cui al punto precedente: è di tutta evidenza che,quando si operi con la clausola EXW, ferma restando la re-sponsabilità del venditore nei confronti dell'autorità doga-nale, la dichiarazione di esportazione verrà però curata epagata dal compratore, che a sua volta si affiderà a un ope-ratore terzo. Quest’ultimo, dal canto suo, si preoccuperà soprattutto didiminuire i costi connessi alle operazioni doganali e saràindifferente al fatto che la bolletta doganale venga poiemessa in un diverso Paese della UE se da tale scelta potràderivare un risparmio anche minimo.

La conseguenza è che sarà difficilissimo per l'esportatorerecuperare le informazioni circa l'effettiva uscita delle mer-ci, sempre ammesso che l'operatore (il cui cliente è il com-pratore e NON il venditore) sia disponibile a fornire le infor-mazioni necessarie per una "caccia al visto uscire".La resa FCA, invece, attribuendo costi e cura dell'opera-zione doganale al venditore, se da un lato comporta un lie-ve onere aggiuntivo (di norma dell'ordine di 40-50 euro matalora anche meno, come nel caso dell’utilizzo delle pro-cedure di domiciliazione promosse dal Progetto DoganaFacile di ANIMA), dall’altro consente di evitare la faticosae incerta "tracciatura" dell'operazione doganale.EXW è un termine destinato ad essere utilizzato in ambitisempre più ristretti: del resto, la stessa pubblicazione uffi-ciale della ICC citata, nella nota esplicativa, ne suggeriscel'uso limitatamente ai trasporti "domestici" e anche in que-sto caso con molta circospezione. Il termine è sopravvissuto più per contemplare, tra tutte lepossibili rese, anche quella che prevede un'assoluta inatti-vità del venditore: residuato di tempi nei quali la sicurez-za, il controllo, le responsabilità, in fondo, erano aspetti as-sai meno significativi e incisivi di quanto lo siano oggi. Non sarà un declino velocissimo: molti uffici commercia-li di aziende piccole e grandi hanno concluso faticosa-mente trattative a margini ristretti utilizzando come esca-motage la resa EXW: oggi, passare a FCA, per molti signi-fica o accollarsi un (pur modesto) costo rischiando di farpensare al proprio cliente che aveva ottimi margini per po-tersi ora permettere di pagare lui le operazioni doganali:cosa non vera, ma difficile da spiegare, visto che i costireali ignorati dal cliente per il tracciamento dell'operazio-ne e per la caccia al “visto uscire” spesso sono molto su-periori a quelli connessi al mero pagamento delle opera-zioni doganali. Oppure significa accollare al proprio cliente il costo ulte-riore dell'operazione: modesto, certo, ma pur sempre uncosto aggiuntivo.La pazienza e la tenacia dei commerciali in azienda potràfar capire al meglio ai clienti quanto un semplice muta-mento di condizioni di consegna possa in realtà facilitareil compito, con un minor costo complessivo delle transa-zioni e maggiori garanzie per tutti. ❒

Venditore Compratore

RIFERIMENTO ALLA REGOLA CONTENUTO RIFERIMENTO ALLA REGOLA CONTENUTO

A3 Può s�pulare LUI il contra�o

di trasporto A SPESE del Compratore

B5 Tu� i rischi dalla consegna

MA ANCHE dalla data concordata per la consegna!

Nota esplica�va Specificare BENE il LUOGO di

CONSEGNA quando è nei locali del Seller

Nota esplica�va Il venditore adempie con CONSEGNA AL VETTORE

A8 Il Buyer DEVE prestare assistenza al Seller nel

recuperare LVI! B7

Comunicazioni MOLTO PRECISE al Seller

Tabella 2 - FCA (Free Carrier Agent) INCOTERMS® 2010

Page 35: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

www.rosler.it

Vibrofinitura • Granigliatura • Ecologia • Engineering

stiamo già pensando alla loro superfinitura

RÖSLER Italiana S.r.l. • Via E. Vittorini 10/12 • 20049 Concorezzo (MB) Tel.: 039/611521 • Fax: 039/6115232 • [email protected]

Soluzioni innovative dal Leader mondiale della finitura superficiale

Anz_210X297_4c.indd 1 03.11.2010 09:06:15

Page 36: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

tivi prioritari dell’efficienza energetica e accelerando suiprogrammi di housing sociale, che dovrebbero costituiredei veri e propri modelli in questo ambito”.Il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha riba-dito il “ruolo fondamentale delle costruzioni e l’importan-za dell’azione di Federcostruzioni insieme a Confindustria:investimenti nelle infrastrutture, riqualificazione urbana euna politica fiscale di sostegno sono le tre priorità per ri-dare sviluppo al Paese”.

L’andamento del settore in numeriSecondo il Cresme (Centro ricerche economiche sociali dimercato per l’edilizia) in tre anni la produzione del settoredelle costruzioni ha perso oltre 25 miliardi in valore a prez-zi correnti, corrispondente a un taglio del 18,4% a prezzicostanti. Solo nel 2010 la flessione ha raggiunto il 6,6% eil settore registrerà una ulteriore flessione dello 0,5% nel

2011. La caduta è stata particolarmente forteper le nuove costruzioni residenziali, che han-no registrato una diminuzione del 15,9% nel2010 e del 2,9% nel 2011. Nel comparto dellenuove costruzioni non residenziali la flessioneè stata altrettanto grave: -13,6% nel 2010 e -2,5% nel 2011.Il ruolo anticongiunturale della spesa pubblicanon c’è stato: gli investimenti in nuove operedel genio civile sono scese dell’11% nel 2010e del 3% nel 2011.“A tenere in piedi il mercato delle costruzioni

“La crisi attanaglia ancora il mercato e l’industria ita-liana delle costruzioni. Lo scenario economico che

caratterizza il nostro Paese è ancora sostanzialmente re-cessivo. In questo contesto cresce solo chi riesce a inter-cettare la ripresa a livello internazionale; chi vive di mer-cato interno rischia invece di scomparire”. Sono queste leparole con cui il presidente Paolo Buzzetti ha aperto nelgiugno scorso l’Assemblea di Federcostruzioni, la “Federa-zione di scopo” aderente a Confindustria che riunisce le ca-tegorie produttive più significative del mercato edile e in-frastrutturale, con oltre 100 associazioni, per un totale di30mila imprese. “E sulle aspettative per il 2012 - per Buzzetti - continuanoa pesare le grandi incertezze connesse alle scelte di politi-ca economica, all’inefficienza e alla burocratizzazione in-sostenibile della gestione degli apparati pubblici, alle criti-cità del debito pubblico, del Patto di stabilità, delle ineffi-cienze croniche di un sistema che non riesce ariformarsi. Da tempo Federcostruzioni dimostraforte senso di responsabilità, comprendendo ildifficile momento che l’economia nazionale at-traversa, la delicata situazione finanziaria pub-blica, la necessità di tenere con rigore sottocontrollo il debito pubblico. Ora chiediamoche altrettanto facciano le amministrazioni e lalegislazione per creare condizioni concrete afavore della riqualificazione edilizia ed urbanarendendo possibile e conveniente la demoli-zione e ricostruzione, collegandola agli obiet-

Ancora stagnazione nel 2011 per un settore che non riesce ancoraa percepire, a differenza di altri settori, i primi timidi segnali dicrescita del mercato

Presentati dal Cresme nel corso dell’ultima Assemblea di Federcostruzioni, che si ètenuta a Roma nel maggio scorso, i risultati del settore edile in Italia. Le note ri-mangono negative: nel 2010 il settore ha registrato una flessione del 6,6% e regi-strerà un’ulteriore flessione dello 0,5% nell’anno in corso. Le attesa di rilancio sispostano al 2012 (+0,9%), ma l’occupazione non ne trarrà vantaggi sostanziali. PerPaolo Buzzetti, Presidente di Federcostruzioni, le chiavi a disposizione delle im-prese per agganciare l’incipiente ripresa del comparto sono tre: sviluppo, sosteni-bilità e semplificazione.

Crisi dell’edilizia, le aspettative di ripresasi spostano al 2012

34 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ECONOMIA

Luca Turri

Page 37: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 35

Rinnovato il vertice di FedercostruzioniPaolo Buzzetti confermato alla presidenza per il prossimo biennio

L`Assemblea ordinaria dei soci di Federcostruzioni, la Federazione in cui si riconoscono tut-te le filiere principali delle costruzioni, ha eletto nel giugno scorso il nuovo vertice che gui-derà la Federazione nel biennio 2011-2013.Confermato il secondo mandato al Presidente Paolo Buzzetti, di Ance. Ad accompagnarloper la filiera “Costruzioni edili e infrastrutturali” Roberto Mascellani di Ance, per la filiera`”Tecnologie, macchinari e impianti afferenti alle costruzioni civili`” Luca Turri di ANIMA ePaolo Perino di Anie, per la filiera “Materiali per le costruzioni” Luigi Di Carlantonio di Con-findustria Ceramica e Laterizi, Andrea Negri di Federlegno Arredo e Giuseppe Pasini di Con-findustria Metalli e, infine, per la filiera “Progettazione” Braccio Oddi Baglioni di Oice.Federcostruzioni, costituita a Roma nel marzo 2009, è la “Federazione di scopo” di Confin-dustria che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale con il fine di evi-denziare a livello politico, economico e istituzionale le istanze e gli interessi comuni del settore delle costruzioni.Aderiscono a Federcostruzioni tutte le componenti del mondo delle costruzioni:• 30.000 imprese;• 370 miliardi di euro di fatturato;• 3 milioni di occupati;• oltre 100 associazioni di settore.Federcostruzioni si articola in quattro filiere produttive:• costruzioni edili e infrastrutturali;• tecnologie, impianti e macchinari afferenti alle costruzioni civili;• materiali per le costruzioni;• progettazione.

nel residenziale è l’attività di riqualificazione, cresciuta del2,2% nel 2010 e del 2% nel 2011 - ha spiegato il Diretto-re del Cresme Lorenzo Bellicini. Nel non residenziale il re-cupero ha mantenuto invece segno negativo sia nel 2010che nel 2011; solo con il 2012 si dovrebbe tornare a valo-ri positivi con un +0,9%”.Gli anni tra il 2010 e il 2012 saranno anni della “resa deiconti”, in termini di capacità competitiva delle imprese edi selezione dell’offerta. “I processi di razionalizzazione edi riduzione dei costi, sulla base di una ripresa modesta,porteranno le imprese a rimanere leggere, migliorando l’ef-ficienza - ha concluso Bellicini -. Non ci sarà quindi unavera ripresa dell’occupazione per un po’ di tempo”.

Il programma delle tre esse: sviluppo, sostenibilità, sem-plificazionePer il Presidente di Federcostruzioni bisogna puntare su treelementi: sviluppo, sostenibilità e semplificazione.Sviluppo vuol dire varie cose:• concentrare le risorse sulle infrastrutture in un coerente

ed equilibrato mix tra poche opere strategiche rispon-denti a precise scelte di priorità e una serie di piccoleopere in grado di ridare vigore al sistema delle impreseagendo sul territorio e garantendo servizi e qualità dellavita;

• agire sulla leva fiscale, come previsto dal Decreto Svi-luppo;

• privilegiare le nuove generazioni, sostenendo la cresci-

ta di una società della conoscenza investendo nell’inno-vazione e nella alta formazione, dando stabilità di lavo-ro ricreando le condizioni per un ritorno dei nostri gio-vani;

• restituire al sistema economico la certezza della legalitàe della competizione trasparente.

La sostenibilità è la sfida del futuro, che Federcostruzioni haassunto come riferimento per la propria attività produttivaed economica, da perseguire attraverso efficaci interventidi incentivazioni e di sostegno.“Ma non è possibile raggiungere questi obiettivi senza unareale semplificazione. Ci vuole una rivoluzione culturalebasata su due principi, ha spiegato Buzzetti. Da un lato, ilrispetto reciproco tra imprese e amministrazioni pubbliche,in una logica di uguaglianza e di pieni diritti e doveri, e dal-l’altro la consapevolezza da parte dei funzionari pubbliciche sostenere le imprese e garantire loro una efficiente pos-sibilità di azione è di interesse della collettività e quindi delpubblico. Chiediamo al Governo e al Parlamento, alle for-ze politiche e alle istituzioni di perseguire con coraggio itre obiettivi da noi indicati. Chiediamo che sul Decreto Svi-luppo si faccia presto, accettando suggerimenti e correzio-ni su aspetti importanti. Tra questi - ha concluso il Presi-dente - riportando al centro dell’attenzione dei meccani-smi di selezione e di gestione delle gare e della realizza-zione delle opere il progetto, dando certezza di qualità aglioperatori, perché soltanto in questo modo sarà possibileevitare costi aggiuntivi, cambiamenti, stop and go”. ❒

Page 38: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Nel 2010, il PIL mondiale ha effettivamente compiuto unbalzo del 4% (-2% nel 2009), sotto la spinta di due elementifondamentali: l’incremento delle scorte industriali e il ri-lancio del commercio internazionale (+15% in volume do-po il -13% del 2009).In tale contesto, oltre la metà dei Paesi campione ha regi-strato una contrazione delle insolvenze. Sono proprio le due aree geografiche che hanno fatto datraino alla ripresa dell’economia mondiale ad avere regi-strato il calo più significativo delle insolvenze: l’Asia-Paci-fico (-12%) e l’America (-8%, dopo un biennio di forte au-mento).In Europa, il bilancio globale 2010 è meno lusinghiero.

L’Indice Globale delle Insolvenze di Euler Hermes, chesintetizza l’andamento delle insolvenze aziendali nel

mondo, ha registrato nel 2010 un sensibile calo (-5%) do-po due anni di crescita record (+64% tra il 2007 e il 2009).Secondo Wilfried Verstraete, Presidente di Euler Hermes,“questo trend globale rispecchia un miglioramento della si-tuazione finanziaria delle imprese. È il frutto, in primo luogo, degli importanti interventi di ag-giustamento operati dalle aziende in presenza della crisi,ma riflette anche il mantenimento di alcune misure di so-stegno adottate dai Governi, quali gli incentivi alla rotta-mazione o gli sgravi fiscali e, soprattutto, la ripresa econo-mica mondiale”.

Una recente analisi di Euler Hermes evidenzia i primi segnalidi ripresa di alcuni indici economici

Nel 2010 il Pil mondiale è migliorato del 4% rispetto al 2009 sotto la spinta di dueelementi fondamentali: l’incremento delle scorte industriali e il rilancio del com-mercio internazionale. Le insolvenze sono calate in tutto il mondo, ma soprattutto in Asia e America. Me-no positiva la situazione nei paesi dell’Europa Meridionale, tra cui l’Italia. Le pre-visioni per i prossimi due anni sono moderatamente positive, anche se permango-no molti fattori di rischio.

Calano le insolvenze nel mondo

36 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ECONOMIA

Pil mondiale(%)

Indice globale delleinsolvenze

(%)

2009(%)

2010(%)

2011(%)

2012(%)

Indice globale delle insolvenze

86,1 100,00 28 -5 -7 -5

Indice Americhe 29,9 34,7 37 -8 -13 -7

Indice Asia-Pacifico 20,6 23,9 -8 -12 -3 -2

Indice Europa nel nord 15,0 17,4 33 -4 -7 -5

Indice Paesi Med. & Africa 7,8 9,1 65 0 -2 -4

Indice zona euro 23,2 26,9 40 -1 -4 -4

Indice globale delle insolvenze nel mondo (Base 100:2000)

Page 39: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

I Paesi del sud (Grecia, Italia e Portogallo) continuano a se-gnare une aumento della sinistralità (crediti commerciali in-soluti). La Spagna è l’eccezione, con una diminuzione del 5%, pre-ceduta comunque da un triennio in cui la sinistralità eraquintuplicata. Anche nei Paesi dell’est (Ungheria, Polonia, Repubblica Ce-ca, Russia e Slovacchia) e in alcuni altri (Belgio, Danimar-ca, Irlanda, Lussemburgo e Svizzera) la situazione è mi-gliorata.Con un -2%, il calo delle insolvenze aziendali resta mode-rato in Francia e in Germania, mentre in Finlandia, Norve-gia, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, questa decrescitanon riesce a compensare l’enorme aumento della sinistra-lità registrato negli anni precedenti.

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 37

Mapfre e Euler Hermes si alleano nella Penisola iberica e in America latinaUn protocollo d’intesa per attività di assicurazione crediti e cauzioni

Euler Hermes e Mapfre hanno recentemente firmato un protocollo d’intesa in vista di un’alleanza strategica per lo svol-gimento di attività comuni di assicurazione crediti e cauzioni in Spagna, Portogallo e in America Latina. L’accordo prevede la creazione di una joint venture detenuta alla pari dai due Gruppi che integra le loro operazionisu questi mercati, operazioni che ammontano a circa 200 milioni di euro di premi. Questa joint venture si classificherà fra i principali operatori nella maggior parte dei mercati coinvolti nell’opera-zione.

La joint venture potrà beneficiare, da una parte, del know-how di Euler Hermes in quanto leader mondiale dell’assi-curazione crediti e, dall’altra, della posizione strategica di Mapfre su questi mercati. La nuova società offrirà dunque straordinarie opportunità di crescita futura. La joint venture dovrebbe iniziare le sueattività alla fine del 2011.

Euler Hermes è il primo gruppo mondiale dell’assicurazione crediti e uno dei lea-der nel mercato delle cauzioni e del recupero crediti commerciali. Forte di più di6000 collaboratori presenti in oltre 50 paesi, Euler Hermes offre una gamma com-pleta di servizi per la gestione del portafoglio clienti ed ha raggiunto un giro d’af-

fari consolidato di 2,15 miliardi di euro nel 2010.Euler Hermes ha sviluppato una rete internazionale di monitoraggio che permette di analizzare la stabilità finanziariadi 40 milioni di aziende.Membro del gruppo Allianz, Euler Hermes è quotata all’ Euronext di Parigi. Il Gruppo e le sue principali società di as-sicurazione crediti beneficiano del rating AA- di Standard & Poor’s.www.eulerhermes.com

Mapfre è il numero uno dell’assicurazione in Spagna. Presente in oltre 40 Paesi, il gruppo occu-pa una posizione molto solida sul mercato delle assicurazioni, della riassicurazione e dell’assi-stenza in America latina.Mapfre conta oltre 35.200 collaboratori che si occupano di più di 20 milioni di clienti in tutto il

mondo. Nel 2010 il gruppo ha realizzato un giro d’affari di 20,47 miliardi di euro e un risultato netto pari a 933 mi-lioni di euro.Mapfre è quotata alla Borsa di Madrid e in quella di Barcellona e fa parte dell’indice IBEX 35. Le filiali operative delgruppo hanno ottenuto il rating AA di Standard&Poor’s.www.mapfre.com

Secondo la Direzione Ricerca di Euler Hermes la ripresapersistente dell’economia mondiale dovrebbe confermareil calo delle insolvenze aziendali in tutto il mondo all’oriz-zonte del 2012. Eppure, diversi fattori rischiano di rallentare questo trend,soprattutto nei paesi industrializzati. Hanno recuperato so-lo in parte i loro margini di manovra:• il rallentamento dell’economia mondiale;• l’impennata dei costi di produzione;• il susseguirsi delle strette monetarie.

In questo quadro, l’indice globale dovrebbe diminuire so-lo di poco (-7%) nel 2011 e nel 2012 (-5%), con alcune ec-cezioni collegate a motivi congiunturali (Grecia e Porto-gallo) o a circostanze eccezionali (Giappone). ❒

Page 40: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

ANNUNCIO.indd 1 28/09/11 13.45

Page 41: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 39

La formazione aiuta l’industria

meccanica a ripartire

ANIMA Sistemi Formativi, il nuovo strumento d’eccel-lenza per la formazione della Federazione ANIMA, ha

compiuto i suoi primi mesi di vita. Sin dai primi passi appare chiaro l’obiettivo del progettodella Federazione: proporsi quale interlocutore principaleper rispondere alle esigenze formative dell’industria mec-canica. Ciò che distingue ANIMA Sistemi Formativi è la proposta diun servizio integrato di formazione che comprende l’offer-ta di corsi e seminari a catalogo, corsi di formazione “sumisura” e la possibilità di accedere ai finanziamenti a fon-do perduto a sostegno delle attività formative.A pochi mesi dall’apertura delle aule i risultati non si sonofatti attendere. Numerose sono state, infatti, le aziende del settore che han-no partecipato ai corsi proposti nella prima parte della pro-grammazione che ha posto particolare attenzione al mondodelle normative nazionali e internazionali, alle direttive co-munitarie di settore e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sen-za però dimenticare i contenuti trasversali.Per quanto riguarda l’offerta tecnica, il mese di settembre èstato dedicato principalmente all’approfondimento di al-cune direttive e normative che riguardano direttamente ilcomparto e la sicurezza sui luoghi di lavoro.Il programma si è articolato in un corso riguardante la Di-rettiva sulla Marcatura CE e la Certificazione di Prodotto ein un corso riguardante la Direttiva Macchine 2006/42/CE,le cui interpretazioni e applicazioni sono divenute più chemai essenziali nell’attuale contesto del mercato unico eu-ropeo, soprattutto per quanto riguarda, ad esempio, la pre-parazione dei fascicoli tecnici. Tratto distintivo del modello ANIMA è la progettazione. Ta-li incontri, infatti, sono stati progettati con l’intento di tra-smettere ai partecipanti l’effettiva ratio delle norme euro-pee in oggetto, ponendo particolare attenzione all’impor-tanza della loro corretta applicazione e al grado d’impli-

cazione che esse detengono all’interno degli stessi proces-si produttivi delle aziende. I vantaggi concreti? I corsi così organizzati non si sono li-mitati all’interesse di evitare le eventuali sanzioni derivan-ti dalla non corretta applicazione delle Direttive, ma ancheall’approfondimento dei principi legislativi europei, al finedi dare piena coscienza ai partecipanti degli stessi scopinormativi, ad esempio per quanto riguarda la Marcatura CE,la realizzazione della libera circolazione delle merci sul ter-ritorio comunitario, la salvaguardia della sicurezza e dellasalute dei cittadini della Comunità rispetto ai prodotti checircolano in essa, comunitari ed extra comunitari.Per quanto riguarda la sicurezza il programma formativoha toccato argomenti di grande interesse e d’attualità conl’organizzazione di corsi come: la Sicurezza sul lavoro:Istruzioni operative per gestire un modello organizzativosecondo la normativa internazionale OHSAS 18001 e le li-nee guida UNI-INAIL; la Sicurezza negli appalti e la reda-zione del DUVRI (art. 26 d.lgs. 81/08), cod. privacy(d.lgs.196/03).A fianco dell’offerta tecnica sono stati organizzati una se-rie di incontri mirati allo sviluppo delle competenze tra-sversali professionali dei lavoratori fra i quali: Da capo aleader, corso mirato alla formazione dirigenziale, e Impa-rare a vendere meglio per aumentare gli utili, corso finaliz-zato al miglioramento della gestione delle vendite secondotecniche e metodologie efficaci per trarre il massimo bene-ficio dal rapporto commerciale.

✽ ✽ ✽

Per i prossimi mesi l’offerta formativa di ANIMA pensata adhoc per il settore meccanico continua e propone un pro-gramma organico e articolato di corsi e seminari, di carat-tere sia tecnico, sia trasversale. Per quanto riguarda la normazione europea la program-

A CURA DI EMMANUELE BIROLI

Sono numerose le aziende metalmeccaniche che hanno scelto la Federazione ANI-MA e la sua esperienza nel campo della formazione per migliorare la preparazio-ne professionale dei propri dipendenti su argomenti fondamentali, come la sicu-rezza e il rispetto delle normative

ANIMA/FORMAZIONE

Page 42: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

40 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA/FORMAZIONE

mazione dei corsi prevede un’attenzione specifica alla Di-rettiva Atex 94/ 09, corso che si concentrerà sui sistemi diprotezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera po-tenzialmente esplosiva e alla Direttiva Atex 2 1994/92, conun incontro che approfondirà i requisiti obbligatori per leg-ge, per l’utilizzo di attrezzature e impianti in luoghi con pe-ricolo di esplosioni.Prosegue inoltre il ciclo di incontri dedicato alla DirettivaMacchine 2006/42/CE con una lezione (25 ottobre) incen-trata in particolare sull’analisi dei rischi e sulla preparazio-ne del fascicolo tecnico. Particolare interesse sarà destinato, inoltre, al Regolamen-to 1907/2006 REACH e al Regolamento 1272/2008 CLP,con l’organizzazione di un corso (7 novembre) che tratteràdella corretta gestione delle sostanze chimiche, esaminan-do le procedure di: classificazione, etichettatura, redazio-ne delle relative schede dati di sicurezza delle sostanze edei preparati pericolosi. Per ciò che concerne, invece, la sicurezza sul lavoro è inprogramma un’offerta molto articolata tesa a soddisfare l’e-sigenza di formazione obbligatoria con un ampio ventagliodi corsi, fra cui: Sicurezza per i Dirigenti (14 ottobre); Di-spositivi di Protezione Individuale (20 ottobre); RSPP-ATE-CO 4 MECCANICA (24 ottobre); Aggiornamento Primo Soc-corso DM 388/03 e il d.lgs. 81/08 (8 novembre); I SistemiOrganizzativi come previsto dal d.lgs. 231/01 (16 novem-bre); Corso sulla sicurezza per preposti (Art. 37 d.lgs.81/08) (23 novembre); Antincendio Rischio Medio (12 di-cembre). In complemento all’attività formativa sopracitata, ci sarà unapprofondimento rivolto alla tematica ambientale con trecorsi indirizzati rispettivamente: ai Sistemi di Gestione perl’Ambiente, secondo lo standard internazionale UNI-EN-ISO 14001 (27 ottobre); all’Audit energetico (14 novembre);e all’aggiornamento sul caso Sistri (da confermare).

✽ ✽ ✽

ANIMA Sistemi Formativi conferma, in aggiunta, la pro-grammazione di una serie di interventi mirati ad aumenta-re le competenze personali di ogni lavoratore come Parla-re in pubblico (9 novembre), e di migliorare la funzionalitàdi alcuni processi aziendali in particolare.

Proprio con questo scopo, e in aggiunta al programma for-mativo proposto, ANIMA Sistemi Formativi organizza incollaborazione con Festo Academy, la prima IndustrialManagement School in Italia, la II edizione del Master-Class 9 passi per lo sviluppo della tua impresa, un percorsodi sviluppo imprenditoriale ideato apposta per gli im-prenditori della piccola e media impresa e per i suoi col-laboratori. Il MasterClass, che avrà inizio l’11 novembre, prevede unpercorso di nove giornate durante le quali saranno trattatiargomenti pertinenti a tutte le funzioni aziendali di una pic-cola e media impresa meccanica: la vendita; la post ven-dita; gli acquisti e gli approvvigionamenti; l’innovazione;la produzione; lo sviluppo della leadership; la gestione deicollaboratori e l’organizzazione di fabbrica. A fianco della formazione a catalogo ANIMA Sistemi For-mativi mette inoltre a disposizione alle aziende la possibi-lità di personalizzare i contenuti di tutti i corsi proposti e diorganizzare l’attività formativa direttamente presso la sedeaziendale. Grazie alla decennale esperienza di FormaMec inoltre,ANIMA Sistemi Formativi conferma a tutte le aziende mec-caniche la possibilità di accedere ai finanziamenti a fondoperduto disponibili per sostenere le attività di formazione,dai Fondi Interprofessionali come Fondimpresa, ai finan-ziamenti regionali, garantendo in questo modo la crescitastrutturale e progressiva del capitale umano. Tutti i corsi proposti si tengono presso la Federazione ANI-MA a Milano, in via Scarsellini 13. Gli esperti di ANIMA Sistemi Formativi sono a disposizio-ne per fissare un appuntamento gratuito presso le aziendeper presentare tutti i servizi offerti.

Per informazioni consultare il sito della Federazione Ani-ma: www.anima.it alla sezione ANIMA Sistemi Formativi.Da questo link è possibile scaricare il programma dell’of-ferta, visualizzando le schede informative di ogni singolocorso.

È possibile rivolgersi direttamente alla Segreteria di ANIMASistemi Formativi al numero di telefono 02 45418304, op-pure inviare un’e-mail all’indirizzo: [email protected]. ❒

“Finalmente è realtà! Era una sfida che come Federazione Confin-dustriale dovevamo affrontare e vincere per rispondere alla do-manda di formazione tecnica e specifica che viene dal compartomeccanico - afferma Barbara Pigoli, Coordinatrice del progettoANIMA Sistemi Formativi - e i primi risultati sono stati molto posi-tivi. La nostra offerta formativa si differenzia dal mercato per la nostracapacità di trasferire le conoscenze dalla stanza dei bottoni alle in-dustrie meccaniche e di rendere così comprensibili in manierachiara e univoca le normative e le direttive di riferimento del set-tore.”

Page 43: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Alziamo lo sguardo e guardiamo lontano.

Insieme è più facile.

Dal 1973 Ucif è un punto di riferimentoper le aziende del settore dei trattamentidi superficie.

Ucif - Unione Costruttori Impianti di Finitura

via A. Scarsellini 13 | 20161 Milano

tel. +39 0245418.519 | fax +39 0245418.545

[email protected] | www.ucif.net

Federata

Aziende Associate

ABB SpA Discrete Automation and Motion Robotics

EUROTHERM Srl

FISMET INDUSTRIALE Srl

GAIOTTO AUTOMATION SpA

GEICO SpA

HUBO AUTOMATION Srl

I.M.E.L. SpA

IMF ENGINEERING Srl

ITW GEMA Srl

KREMLIN REXSON SpA

NICEM SpA

OLPIDÜRR SpA

O.M.SA. Srl

O.M.S.G. OFF. MECC. SAN GIORGIO SpA

PANGBORN EUROPE Srl

RAVARINI CASTOLDI & C. Srl Div. Elettrospray

R.E.A. Snc di Sassi Stefano e Sassi Marco

ROLLWASCH ITALIANA SpA

RÖSLER ITALIANA Srl

SAVIM Srl

SAVIM EUROPE Srl

TECNOFIRMA SpA

VERIND SpA

VESPA SABBIATRICI Srl

Stampa Tecnica Associata

ASFIMET Srl GALVANOTECNICA E NUOVE FINITURE

CREI Srl Centro Ricerche Editoriali InternazionaliPITTURE E VERNICI EUROPEAN COASTINGS

EOS MKTG & Communication SrlIPCM - INTERNATIONAL PAINT & COATING MAGAZINE

FIERA MILANO EDITORE SpARMO RIVISTA DI MECCANICA OGGI

HB PIERRE SasMETALCLEANING & FINISHING

Page 44: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

42 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA\ASSOSIC

Igiornali titolano: “C’è sempre meno lavoro ma sempre piùincidenti. Infortuni in aumento rispetto ai primi otto me-

si del 2010”1. I giornali denunciano l’emergenza delle mor-ti bianche2. Oggi, nel 2011, in Italia. Ma perché ancora infortuni?

Le cause di infortunio.La comunità scientifica concorda sul fatto che oltre l’80%degli incidenti sul lavoro si verifica a causa di comporta-menti inadeguati piuttosto che per carenza dei dispositividi sicurezza (DPI)3 che, messi a disposizione dall’azienda,spesso rimangono relegati in armadietti o nelle tasche del-le tute da lavoro. A cosa servono i DPI se non vengono con-tinuamente adoperati? Quante volte entrando in reparto, oin magazzino, o parlando con il Responsabile del Serviziodi Prevenzione e Protezione ci accorgiamo che il consumo

di DPI è modesto. E questo non è forse indice inequivoca-bile del loro acquisto, ma non del loro uso? Ottenere risultati concreti in termini di utilizzo dei disposi-tivi di protezione e più in generale di sicurezza è funzionedella capacità di insegnare, avviare e mantenere i compor-tamenti di sicurezza sul luogo di lavoro, attraverso un nuo-vo modo di intervenire sul fattore umano. Ciò che serve eche tutt’ora nella stragrande maggioranza delle aziendemanca, è un sistema di gestione dei comportamenti deglioperatori che riesca a innescare un processo di migliora-mento continuo dei risultati di sicurezza.

L’adozione di metodi efficaci (B-BS).Nata nell'ambito delle scienze del comportamento, laBehavior-Based Safety (B-BS) si è dimostrata estremamenteefficace nel ridurre gli infortuni4 e viene oggi adottata su lar-

A CURA DI MARIA GATTI, A.A.R.B.A.

La gestione dei comportamenti di sicurezza.Il contributo di Assosic/ANIMA alla diffusione della Behavior-Based Safety in Italia

Newsletter

Cultura della sicurezza significa consapevolezza nell’acquisto di Dispo-sitivi di Protezione Individuale, ma anche corretto utilizzo e comporta-menti sicuri. Per questa ragione Assosic (Associazione Italiana Fabbricantie Commercianti di prodotti Antinfortunistici) ha seguito con interesse epartecipazione l’evoluzione della disciplina Behavior-Based Safety (B-BS)che agisce sulla motivazione del lavoratore, sin dal 2006. Oggi siamo per-tanto lieti di annunciare che ASSOSIC aderisce al Comitato Scientificoper la certificazione delle competenze in tema di Behavorial Safety volu-to da A.A.R.B.A, la società scientifica impegnata nella promozione e nel-la diffusione del protocollo di sicurezza sul lavoro che si fonda sui prin-cipi della Scienza del Comportamento, o Behavior Analysis.

Per iscriversi alla Newsletter Assosic ed essere sempre informati sulle ini-ziative dell’associazione: [email protected] – www.assosic.it

FEDERATA

Page 45: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 43

ga scala per ogni tipo di realtàproduttiva o di servizi in tut-to il mondo.In estrema sintesi, il proto-collo della B-BS si basa su di-scipline scientifiche che con-sentono di prevedere e con-trollare i comportamenti disicurezza sul lavoro, al fine diridurre al minimo il verificar-si di comportamenti caratte-rizzati da inosservanza dinorme operative (per esem-pio, lavorare a mani nudenon indossando i guanti dalavoro) o non conformi allecomuni pratiche di sicurezza(non indossare l’imbracatura,non stabilizzare l’autocestel-lo nei lavori in altezza ecc.) eaumentare i comportamentisicuri (indossare la mascheraa pieno facciale durante l’uti-lizzo di sostanze canceroge-ne, ecc…) attraverso la realizzazione di un sistema di os-servazione e registrazione dei comportamenti, in base alquale vengono erogati feedback e conseguenze positive peri lavoratori.Il protocollo agisce dunque sulla motivazione del lavorato-re ad aumentare la probabilità di comparsa dei comporta-menti sicuri fino alla costruzione di un insieme di valori edi cultura della sicurezza realmente stabile nel tempo e ge-neralizzato a tutti gli ambiti di vita dei lavoratori.L’adozione, per la prima volta in Italia, di metodi scientifi-ci per la gestione del cosiddetto human factor nella sicu-rezza consente di quantificare direttamente e in modo og-gettivo gli effetti delle azioni intraprese al fine di ridurre gliinfortuni e soprattutto i loro precursori: i comportamenti. Ilcomportamento dei lavoratori non viene infatti generica-mente osservato, invocato o discusso. Nel protocollo scientifico della B-BS il comportamento vie-ne misurato, in termini di frequenza, durata, latenza e in-tensità fisica e modificato in modo misurabile su scala pa-rametrica, dunque oggettiva e documentabile. Al di là dei risultati, espressi con centinaia di ricerche spe-rimentali pubblicate in tutto il mondo da ricercatori indi-pendenti, l’aspetto sorprendente, la vera “rivoluzione co-pernicana”, consiste nel coinvolgimento attivo dei lavo-ratori già nella fase di misurazione, realizzando in con-creto la “vigilanza” assidua invocata dal decreto 815, madi difficile attuazione con i vecchi metodi ispettivo-san-zionatori. A differenza del diffuso sistema esclusivamente informati-vo e sanzionatorio, volto a ottenere il comportamento coat-to dei lavoratori, la B-BS utilizza prevalentemente strategiedi “rinforzo positivo”, in modo da ottenere comportamen-ti volontari, dunque agiti anche negli intervalli tra i controllie assai più resistenti all’estinzione.I vantaggi sono evidenti, anche al di là della grande ridu-zione di infortuni e malattie professionali; l’alleanza tra la-voratori, sindacalisti e imprese consente di uscire dalla vec-

chia logica di ricerca del col-pevole e di concepire la sicu-rezza come un bene comune.L’assidua vigilanza degli stes-si lavoratori permette inoltredi ridurre sensibilmente i co-sti - largamente improduttivi -di sporadici controlli esclusi-vamente a carico di dirigentie preposti.Ma da dove arriva la B-BS?Come si è diffusa in Italia?

Il contributo di ANIMA alladiffusione della B-BS.La diffusione sistematica del-la Behavior-Based Safety (B-BS) in campo accademico eprofessionale nasce in Italianel 2001. Fino ad allora ap-plicata in poche multinazio-nali straniere con stabilimen-ti in Italia, vede la primagrande diffusione in ambito

professionale negli ultimi 5 anni. Il primato che ASSOSIC ha avuto nel ruolo della diffusionedella B-BS in Italia e in Europa è indiscutibile. Nel 2006 perla prima volta in Europa, i maggiori esperti mondiali diBehavior Safety portano all’attenzione degli operatori delsettore le metodologie scientifiche in tema di formazione emotivazione alla sicurezza. Viene istituito in quell’anno il1° Congresso Scientifico Europeo di B-BS6, all’interno di Si-curtech, Fiera di Milano. I lavori sono aperti da Roberto Te-store (Confindustria) a fianco del presidente di Assosic,Francesco Giberti e del presidente di A.A.R.B.A., Fabio To-solin. Il Politecnico di Milano, nella persona del prof. Adolfo Za-velani Rossi, il Rotary International, il CNR e altri attori isti-tuzionali o privati partecipano ai lavori e alle tavole roton-de. A&S - Il Sole 24 ore è media partner dell’evento. A com-pletamento del congresso, i più grandi esperti di B-BS delmondo e anche manager di azienda presentano esempi erisultati di lungo periodo all’interno delle più diverse realtàindustriali. La partecipazione ai lavori congressuali supera le attese: se-condo i dati forniti da Sicurtech, il 42% di tutti i parteci-panti ai 22 eventi concomitanti della fiera si riversano nel-la sala del Congresso sulla B-BS.Il Congresso Annuale Europeo di B-BS diventa il più gran-de evento scientifico-tecnico annuale di sicurezza basatasui comportamenti dopo la Safety Now! Conference negliStati Uniti. Il congresso organizzato l’anno successivo7 dal-la società scientifica A.A.R.B.A. vede ancora la partecipa-zione di Assosic e replica il medesimo successo dell’annoprecedente.La sicurezza comportamentale diventa patrimonio del la-voro e del lavoratore. A seguito dell’evento imprese italia-ne eccellenti come Saint-Gobain Vetri (Verallia), Techint,Rete Ferroviaria Italiana, Dipharma Francis, DSM Compo-site Resins, DIAB, Bono Energy, BG Italia Power, Nestlè,Heineken Italia, Bayer Material Sciences, Embraco e Whirl-

Il primo Congresso Scientifico Europeo sulla B-BS si è svoltonell’ambito della manifestazione espositiva Sicurtech, tenuta aMilano nel 2006. Apertura del convegno “Human Factors e HumanFactors Engineering: l’integrazione tra Psicologia del Comportamentoe Ingegneria della sicurezza sul lavoro”. Da sinistra: FrancescoGiberti (ANIMA), Roberto Testore (Confindustria), Fabio Tosolin(A.A.R.B.A.).

Page 46: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

44 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

ANIMA\ASSOSIC

pool si dotano di pro-cessi di B-BS per la si-curezza dei loro lavora-tori nei loro stabilimen-ti e nei loro cantieri. An-che le istituzioni che sirivolgono ai lavoratoricome le Confindustrie(in primis Bergamo, Cre-mona, Bari, Padova, LaSpezia), Regione Vene-to, ConfAPI, e Ispesl so-no le prime a istituireper i propri associaticorsi di 80 ore sotto ladirezione scientifica diA.A.R.B.A. per la quali-ficazione di direttori distabilimento, del personale, HSE (Heath Safety Environ-ment) manager ed RSPP, medici del lavoro o ricercatori, peri quali viene istituito il Repertorio Italiano degli Esperti Qua-lificati in B-BS. La disciplina diventa materia di studio obbligatorio al Cor-so di Laurea in Ingegneria della Sicurezza al Politecnico diMilano e lo stesso ateneo istituisce infine il Master Univer-sitario di 2° livello in B-BS, il primo nell’Europa continen-tale. Proseguendo nello spirito di innovazione che contraddi-stingue le iniziative di ANIMA, viene proposto alle Azien-de associate per la prima volta un corso di formazione uni-co mediante l’integrazione dei contenuti previsti dall’Ac-cordo Stato Regioni sancito il 26 gennaio 20068. Il corso9 sisvolge nella sede della Federazione ANIMA già a partire dal2008 con docenti del Politecnico di Milano (Adriano Pao-lo Bacchetta e Fabio Tosolin).

Il ruolo di Assosic è de-cisivo ancora una voltaquando l’Unione Indu-striali della Provincia diPadova nel 2008 apre ilseminario di avvio delcorso di 80 ore propriocon l’introduzione a cu-ra di Francesco Giberti(Assosic)10 che porta alsuccesso dell’edizioneveneta. Non a caso Confindu-stria Padova è la primanell’Italia Nord Orienta-le che dà un fortissimoimpulso all’adozionedella B-BS nelle impre-

se e dal 2011 anche nelle piccole e medie imprese pro-muovendo il BASE®11, il protocollo studiato appositamen-te per la realizzazione del processo di B-BS nelle piccole emedie imprese.La sicurezza basata sui comportamenti è oggi la disciplinadi riferimento per chiunque si occupi di sicurezza e il cam-mino intrapreso con il primo evento promosso da AARBAcon ANIMA nel 2006 ha oggi trovato un sostenitore d’ec-cezione nel Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che haconferito ben due medaglie presidenziali alle ultime edi-zioni del Congresso Europeo di B-BS, nel 2010 e nel 2011.Ora, a dieci anni dall’inizio del percorso di diffusione del-la B-BS, A.A.R.B.A. istituisce il Comitato Scientifico per lacertificazione dei processi e delle competenze in ambitoBehavioral Safety che vede ancora una volta Assosic tra ipromotori, a tutela dell’applicazione del protocollo in lineacon le basi scientifiche delle Behavioral Sciences. ❒

1 Il Sole 24 Ore NordEst, Mercoledì 21 settembre 2011, N. 342 Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, 21/09/2007: “Morte bianca” è quella dovuta a un incidente mortale sul lavoro,causata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. L’uso dell’aggettivo “bianco” allude all’assenza di una mano direttamente re-sponsabile dell’incidente.3 McSween, T. E., The ValueBased Safety Process: Improving Your Safety Culture with Behavior Based Safety, JohnWiley & Sons, NY, 2003.4 SulzerAzaroff, B., Austin, J., (2000) Does BBS work? Behavior based safety & injury reduction: A survey of the evidence, Professional Sa-fety, n. 45, pag. 1924.Carrara, L., Metodi per la sicurezza industriale che considerano il fattore umano: ambiti di applicazione e analisi comparativa di effica-cia, tesi di laurea specialistica in Ingegneria della Prevenzione e della Sicurezza nell’Industria di Processo, A.A. 2009/2010.5 Il sistema sanzionatorio nella B-BS: limiti e opportunità della legislazione vigente, intervento di P. Orlandi (primo tecnologo dell’ex ISPE-SL, ora INAIL) all’interno del congresso A.A.R.B.A. “Behavior-Based Safety: l’integrazione possibile tra la normativa e le leggi scientifichedel comportamento”. Ambiente Lavoro Convention, Quartiere Fieristico di Modena, 7 ottobre 2010.6 “Human Factors e Human Factors Engineering: l’integrazione tra Psicologia del Comportamento e Ingegneria della sicurezza sul lavoro” “Sicurtech Expo” fieramilano Nuovo Quartiere Rho Milano, 2006.7 “ Human Factors e Human Factors Engineering: integrare Psicologia Comportamentale e Ingegneria della Sicurezza sul Lavoro” Aspet-tando Sicurtech Expo 2008 fieramilano Nuovo Quartiere Rho Milano, 2007.8 Accordo Stato Regioni sancito il 26 gennaio 2006 in sede Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province au-tonome di Trento e di Bolzano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio 2006, e successive modificazioni.9 Corso di formazione per RSPP e ASPP integrato con i principi della sicurezza comportamentale (B-BS) “MODULO A” Federazione ANI-MA - Milano, 2008.10 “Corso di Alta Formazione sulle tecniche di controllo comportamentale per la sicurezza: la Behavior-Based Safety (B-BS)”.11 BASE® (Behavior Analysis for Safety Enhancement).

Page 47: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 45

APPROFONDIMENTI TECNICI

DIRETTIVA ECODESIGNAttuazione della Direttiva 2009/125/CE relativa all'istituzione di un quadroper l'elaborazione di specifiche per progettazione ecocompatibile dei pro-dotti connessi all'energia

Con il Decreto Legislativo 16 febbraio 2011 n. 15, pubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale n. 55 dall’8 marzo 2011, l'Italia recepisce la Direttiva 2009/125/CEdel Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, anche nota co-me “Direttiva Ecodesign”, relativa all’istituzione di un quadro per l’elabora-zione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connes-si all’energia.L'Unione Europea ha cominciato a disciplinare l'immissione sul mercato e lamessa in servizio dei prodotti che consumano energia con la Direttiva2005/32/CE (Ecodesign Directive for Energy-using Products, EuP), recepita nelnostro ordinamento tramite il Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 201.Il suddetto provvedimento comunitario ha poi subito diverse e sostanziali mo-difiche finalizzate ad ampliarne l'ambito di applicazione: è stata quindi pub-blicata la Direttiva 2009/125/CE (Eco-design Directive for Energy-related Pro-ducts, ErP) con l’obiettivo di includere nello scopo del provvedimento anchei prodotti che, pur non utilizzando direttamente energia, sono comunque cor-relati a un consumo energetico. Viene quindi considerato qualsiasi bene cheabbia un impatto sul consumo energetico durante l’utilizzo proprio per la po-tenzialità intrinseca di tali prodotti di contribuire a un notevole risparmioenergetico in fase di utilizzazione.A livello nazionale il Decreto Legislativo 6 novembre 2007 n. 201 è statoquindi abrogato dal Decreto Legislativo 16 febbraio 2011, n. 15, che recepi-sce la più recente Direttiva 2009/125/CE.La Direttiva Ecodesign è una direttiva quadro e, come tale, detta linee gene-rali che vengono progressivamente integrate da discipline di dettaglio e com-pletamento. Dall'entrata in vigore del provvedimento sono stati emanati nu-merosi Regolamenti attuativi, d’immediata applicazione negli Stati Membri,che definiscono specifiche norme per ogni categoria di prodotto. L’adozionedi determinati criteri di progettazione dei prodotti a elevato consumo ener-getico o ad esso correlato tramite Regolamenti attuativi ha lo scopo priorita-rio di ridurre l'impatto ambientale di tali prodotti e migliorarne l'efficienzaenergetica. Il decreto di recepimento stabilisce quindi un quadro per l'im-missione sul mercato, la messa in servizio e la libera circolazione dei prodotticonnessi all'energia.

Articolo 3Secondo quanto previsto all’ articolo 3, l'immissione sul mercato e la messain servizio dei prodotti connessi all'energia è consentita solo se tali prodottiottemperano alle misure contenute nei Regolamenti previsti in attuazione del-la direttiva. Se i prodotti non sono conformi alle norme previste dai regola-menti non possono ricevere il marchio CE e quindi non possono essere di-stribuiti e commercializzati nel mercato europeo. Il decreto dispone inoltre che il Ministero dello Sviluppo Economico assumail ruolo di autorità competente per la sorveglianza del mercato ai fini dell'at-tuazione delle relative delle misure di esecuzione, assicurando il necessariocoordinamento con le regioni e le altre Amministrazioni interessate.

Articolo 5Le funzioni di tale Autorità sono specificate all’articolo 5 (vigilanza sul rispettodelle prescrizioni del provvedimento, organizzazione di controlli e verifichedella conformità dei prodotti connessi all’energia alla misura di esecuzioneapplicabile, efficace sorveglianza del mercato).

NOTIZIEGURI

RETTIFICA DECRETO 3 MARZO 2011 – MI-NISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI -Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 127del 3/06/2011.Comunicato relativo al decreto 3 marzo 2011del Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti, recante: «Recepimento della direttiva2010/26/UE della Commissione che modificala direttiva 97/68/CE del Parlamento europeoe del Consiglio concernente il ravvicinamen-to delle legislazioni degli Stati membri relati-ve ai provvedimenti da adottare contro l'e-missione di inquinanti gassosi e particolatoinquinante prodotti dai motori a combustioneinterna destinati all'installazione su macchi-ne mobili non stradali». (Decreto pubblicatonella Gazzetta Ufficiale - serie generale- n.123 del 28 maggio 2011)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TU-TELA DEL TERRITORIO E DEL MARE - DE-CRETO 11 aprile 2011 n. 82 - Pubblicato sul-la GURI Serie Generale n. 131 del8/06/2011.Regolamento per la gestione degli pneumati-ci fuori uso (PFU), ai sensi dell'articolo 228del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 esuccessive modificazioni e integrazioni, re-cante disposizioni in materia ambientale.

DECRETO LEGISLATIVO 1 giugno 2011 n. 93- Pubblicato sulla GURI Serie Generale n.148 del 28/06/2011.Attuazione delle direttive 2009/72/CE,2009/73/CE e 2008/92/CE relative a normecomuni per il mercato interno dell'energiaelettrica, del gas naturale e ad una proceduracomunitaria sulla trasparenza dei prezzi alconsumatore finale industriale di gas e dienergia elettrica, nonché' abrogazione delledirettive 2003/54/CE e 2003/55/CE.

AVVISO DI RETTIFICA - Comunicato relati-vo al decreto legislativo 1° giugno 2011 n. 93- Pubblicato sulla GURI Serie Generale n.148 del 28/06/2011.Comunicato relativo al decreto legislativo 1°giugno 2011, n. 93, recante: «Attuazionedelle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e2008/92/CE relative a norme comuni per ilmercato interno dell'energia elettrica, delgas naturale e ad una procedura comunita-ria sulla trasparenza dei prezzi al consuma-tore finale industriale di gas e di energia elet-trica, nonche' abrogazione delle direttive2003/54/CE e 2003/55/CE.» (Decreto pub-blicato nel S.O. n.157/L alla Gazzetta Uffi-ciale - serie generale - n. 148 del 28 giugno2011).

Page 48: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

46 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

APPROFONDIMENTI TECNICI

Articolo 6L’articolo 6 prevede che per i controlli e le verifiche di conformità dei prodot-ti, l'Autorità competente possa avvalersi dell'Enea, delle Camere di Commer-cio, dell'Agenzia delle Dogane, della Guardia di Finanza e degli altri Organi-smi pubblici aventi competenza in materia. Le norme procedurali per i controlli saranno stabilite con successivi decreti at-tuativi, così come le spese delle attività di sorveglianza; queste ultime sarannocomunque a carico dei fabbricanti o dei loro mandatari autorizzati o, in alter-nativa, degli importatori, secondo tariffe e modalità di versamento da definirein funzione del costo effettivo delle prestazioni.

Articolo 8L’articolo 8 stabilisce che, qualora il fabbricante non abbia domicilio o sedenel territorio comunitario e in mancanza di un mandatario, gli obblighi di ga-rantire che il prodotto sia conforme alle misure di esecuzione e riporti la mar-catura CE incombono sull’importatore. Analogamente, rientra nella responsabilità dell’importatore anche detenere erendere disponibile la dichiarazione CE di conformità e la documentazione tec-nica relativa alla valutazione di conformità eseguita.

Articolo 9Le modalità di apposizione della marcatura CE sui prodotti dovranno attener-si alle indicazioni di cui all’articolo 9 con riferimento all’allegato I per quantoriguarda le specifiche tecniche e all'Allegato II relativamente alle informazio-ni che dovranno essere contenute nella dichiarazione CE di conformità. Il fabbricante o il suo mandatario dovrà inoltre fornire le informazioni riguar-danti gli aspetti di progettazione ambientale del prodotto conformemente alleprescrizioni contenute all'Allegato III; la valutazione della conformità dovràavvenire, secondo le procedure di valutazione specificate nelle misure di ese-cuzione, attraverso il controllo interno della progettazione, di cui all'AllegatoIV, ovvero il sistema di gestione, di cui all'Allegato V.

✽ ✽ ✽

Articolo 10L’articolo 10 definisce gli interventi che l’Autorità competente dovrà attuare pergarantire la conformità dei prodotti alle norme di esecuzione (clausola di sal-vaguardia), come il divieto temporaneo di commercializzazione del prodottosospetto non conforme, l’ordine al fabbricante di rendere conforme il prodot-to accertato non conforme, il divieto di immissione sul mercato ovvero di mes-sa in servizio dopo che sia trascorso il termine massimo fissato per garantire laconformità del prodotto. L’Autorità competente può anche disporre il ritiro temporaneo dal mercatoo dal servizio dei prodotti privi della marcatura CE e della dichiarazione diconformità, a cura e spese del fabbricante, del mandatario o dell’importa-tore.

✽ ✽ ✽

Articolo 12L’articolo 12 stabilisce inoltre che l’Autorità di sorveglianza del mercato è te-nuta a riconoscere come conforme alle specifiche di progettazione ecocom-patibile (presunzione di conformità) ogni prodotto provvisto della marcatu-ra CE. Se sussistono dubbi in proposito, spetta all’Autorità competente dimostrareche alcuni requisiti essenziali previsti dalle misure di esecuzione non sonosoddisfatti e quindi adottare i provvedimenti necessari per impedire la libe-

ACUSTICA• EC 1-2011 UNI EN ISO 11688-1:2009Acustica - Suggerimenti pratici per la proget-tazione delle macchine e delle apparecchia-ture a bassa emissione di rumore - Parte 1: Pia-nificazioneOrgano Tecnico: ACUSTICA E VIBRAZIO-NI

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO• UNI ISO 9928-2:2011Apparecchi di sollevamento - Manuale di gui-da dell'apparecchio - Parte 2: Operatori di grumobiliOrgano Tecnico: APPARECCHI DI SOLLEVA-MENTO E RELATIVI ACCESSORI

ATTREZZATURE E ACCESSORI PER GPL• UNI EN 14894:2011 Attrezzature e acces-sori per GPL - Marcatura di bombole e fusti apressioneOrgano Tecnico: RECIPIENTI PER IL TRA-SPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI OLIQUEFATTI

BETONIERE SEMOVENTI AUTOCARICANTI• UNI 10929:2011 Betoniere semoventi au-tocaricanti - Definizioni, terminologia e clas-sificazione• UNI 11023:2011 Betoniere semoventi au-tocaricanti - Requisiti di sicurezzaOrgano Tecnico : SICUREZZA

BOMBOLE PER GAS• EC 1-2011 UNI EN ISO 11363-1:2010Bombole per gas - Filettature coniche 17E e25E per la connessione delle valvole allebombole - Parte 1: SpecificheOrgano Tecnico : RECIPIENTI PER IL TRA-SPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI OLIQUEFATTI

BOMBOLE TRASPORTABILI PER GAS• UNI EN ISO 22434:2011 Bombole traspor-tabili per gas - Ispezione e manutenzione del-le valvole per bomboleOrgano Tecnico : RECIPIENTI PER IL TRA-SPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI OLIQUEFATTICALDAIE A GAS PER RISCALDAMENTOCENTRALIZZATO

• UNI EN 15420:2011 Caldaie a gas per ri-scaldamento centralizzato - Caldaie di tipo Cdi portata termica nominale maggiore di 70kW, ma non superiore a 1 000 kWOrgano Tecnico : CIG

CALDAIE A TUBI DA FUMO• UNI EN 12953-6:2011 Caldaie a tubi da fu-mo - Parte 6: Requisiti per l'apparecchiaturadella caldaiaOrgano Tecnico : CTI

NORMATIVA

Page 49: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 47

ra circolazione del prodotto, nell’ambito della procedura di cui all’articolo10.

Articolo 17Infine, l’articolo 17 reca le sanzioni per le violazioni delle prescrizioni del prov-vedimento, definite sulla base di criteri di efficacia, proporzionalità e dissua-sione e irrogate dalla Camera di Commercio territorialmente competente.Chiunque non rispetti il divieto di commercializzazione di prodotti non confor-mi è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di unasomma da 20 mila a 150 euro.

Maria Elena Proietti

LA STANDARDIZZAZIONE NELL’AMBITODEI SERVIZIIl processo di standardizzazione nell’ambito delle direttive di prodotto è un’at-tività ormai consolidata: la nuova per cosi dire frontiera della standardizza-zione è rappresentata dai servizi.Il primo tassello in questo senso è stato la pubblicazione della Direttiva2006/13/CE (più nota come Direttiva Sevizi) recepita a livello italiano con ilD.Lgs 59, 26 marzo 2010, che stabilisce un quadro giuridico generale per qual-siasi servizio. Propone quattro obiettivi principali in vista della realizzazione di un mercatointerno dei servizi:• facilitare la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione di servizi nel-

l'UE;• rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi in quanto utenti di tali servizi;• promuovere la qualità dei servizi;• stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati membri.Secondo questa direttiva, gli Stati membri sono chiamati a esaminare ed even-tualmente semplificare le procedure e formalità applicabili per accedere aun'attività di servizi ed esercitarla.Tra gli strumenti previsti ci sono:• l'istituzione di sportelli unici presso i quali il prestatore possa espletare tutte

le formalità necessarie per esercitare la propria attività;• l'obbligo di rendere possibile l'espletamento di tali procedure per via elet-

tronica;• l'eliminazione degli ostacoli giuridici e amministrativi allo sviluppo del set-

tore dei servizi.Per rafforzare la libera prestazione di servizi, la direttiva inoltre prevede che gliStati membri devono garantire il libero accesso a un'attività di servizi, nonchéil suo libero esercizio sul loro territorio. Lo Stato membro nel quale il presta-tore di servizi si reca potrà imporre il rispetto dei propri requisiti solo a condi-zione che siano non discriminatori, proporzionati e giustificati per ragioni re-lative all'ordine pubblico, alla pubblica sicurezza, alla salute pubblica o allatutela dell'ambiente.Nel complesso la Direttiva contiene tutta una serie di strumenti di coopera-zione tra gli Stati membri ed elementi di innovazione amministrativa che di fat-to potranno contribuire all’internazionalizzazione delle imprese.Fondamentale per le imprese interessate al mercato dei servizi monitorare tut-te le novità e le attività che le amministrazioni porteranno avanti per imple-mentare le disposizioni della Direttiva.

Federico Cacciatori

NORMATIVA

CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONEDEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI• UNI 11224:2011 Controllo iniziale e ma-nutenzione dei sistemi di rivelazione incendiOrgano Tecnico: PROTEZIONE ATTIVACONTRO GLI INCENDI

GEOCOMPOSITI BENTONITICI• UNI EN ISO 10773:2011 Geocompositibentonitici - Determinazione della permeabi-lità ai gasOrgano Tecnico: COSTRUZIONI STRADALIED OPERE CIVILI DELLE INFRASTRUTTURE,INGEGNERIA STRUTTURALE

IDRANTI ANTINCENDIO A COLONNA SO-PRASUOLO• EC 2-2011 UNI EN 14384:2006 Idranti an-tincendio a colonna soprasuoloOrgano Tecnico: PROTEZIONE ATTIVACONTRO GLI INCENDI

IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E L'IMPIE-GO DI GAS BIOLOGICO (BIOGAS)• UNI 10458:2011 Impianti per la produzionee l'impiego di gas biologico (biogas) - Classifi-cazione, requisiti essenziali, regole per l'offer-ta, l'ordinazione, la costruzione e il collaudoOrgano Tecnico: CTI

IMPIANTI SOLARI TERMICI E LORO COM-PONENTI - COLLETTORI SOLARI• UNI EN 12975-1:2011 Impianti solari ter-mici e loro componenti - Collettori solari - Par-te 1: Requisiti generaliOrgano Tecnico: CTI

INDUSTRIE DEL PETROLIO E DEL GAS NA-TURALE• EC 1-2011 UNI EN ISO 10407-2:2009 In-dustrie del petrolio e del gas naturale - Attrez-zatura di perforazione rotante - Parte 2: Con-trollo e classificazione degli elementi utilizza-ti nella batteria delle aste di perforazione• EC 1-2011 UNI EN ISO 15463:2004 Indu-strie del petrolio e del gas naturale - Control-lo in campo di tubi di rivestimento, tubi dipompaggio e tubi di perforazione con estre-mità lisce, nuoviOrgano Tecnico: UNSIDER

MACCHINE MOBILI PER COSTRUZIONISTRADALI• UNI EN 500-4:2011 Macchine mobili percostruzioni stradali - Sicurezza - Parte 4: Re-quisiti specifici per compattatoriOrgano Tecnico: SICUREZZA

PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI• UNI ISO 18893:2011 Piattaforme di lavoromobili elevabili - Principi di sicurezza, ispe-zione, manutenzione e funzionamentoOrgano Tecnico : APPARECCHI DI SOLLEVA-MENTO E RELATIVI ACCESSORI

Page 50: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Form

azio

ne

20

11

Form

azio

ne

20

11

GIORNATE INFORMATIVE sul tema RUMORE Milano, 24 novembre 2011

(valido per aggiornamento R-SPP, A-SPP, certificazioni CICPND)

CIADI nasce nel 1979 in ambito e per volontà di ANIMA e raggruppa aziende che svolgono attività di proget-tazione (comprese analisi acustica, consulenza e valutazione di impatto acustico ambientale), costruzione e posa in opera - chiavi in mano - e collaudo, sia nel settore industriale che in quello civile di impianti, appa-recchiature, prodotti per la bonifica dall'inquinamento da rumore, con garanzia e assistenza postvendita. Argomenti ■ ESPOSIZIONE A RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Valutazione, prevenzione, protezione. Esposizione del personale al rumore ■ EMISSIONI SONORE DA IMPIANTI DI PRODUZIONE – INTERAZIONI CON IL TERRITORIO Calcolo revisionale, valutazione e previsione nella progettazione della trasmissione del rumore dall’interno degli edifici all’esterno dello stesso ■ LEGISLAZIONE VIGENTE E SUA APPLICAZIONE NELL’INDUSTRIA

Normative Nazionali ed Internazionali ■ CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI SONORE VERSO AMBIENTE ESTERNO

L’insonorizzazione del “prodotto”. Aspetti pratici di insonorizzazione ■ VALUTAZIONE TECNICO/ECONOMICA DEL PRODOTTO INSONORIZZATO

Vantaggi e svantaggi di una corretta insonorizzazione Destinatari

Amministratore legale, datori di lavoro, direttore divisione consumer, direttore generale, direttore r&d, diretto-re tecnico, product line manager, product specialist and hydraulic engineer, responsabile ingegneria, re-sponsabile progettazione sistemi industriali, dirigenti, responsabile ricerca sviluppo, RSPP e tutte le figure coinvolte nella gestione della prevenzione. Utilità per i partecipanti

■ Acquisire dimestichezza con la metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da im-pianti e macchinari.

■ Conoscere le principali leggi della fisica acustica per orientarsi sugli interventi di bonifica acustica. ■ Esemplificare possibili interventi di bonifica acustica nell’industria, misure di prevenzione e protezione

adottabili. ■ Richiamare gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente. ■ Aumentare la conoscenza sugli obblighi e sulle responsabilità del datore di lavoro e di tutte le figure

coinvolte nella gestione della prevenzione a tutela della salute dei lavoratori esposti al rumore. ■ Aggiornarsi in materia di esposizione al rumore sul posto di lavoro, illustrando le novità introdotte dal

D.Lgs. 81/08.

Per informazioni: Segreteria CIADI - Tel. 02.45418576 - [email protected] – www.ciadi.it Associati Ciadi

Page 51: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 49

MERCATO

IBT Group, azienda della“green economy” con sede a

Villorba (Treviso), leader in Ita-lia nei sistemi di autoproduzio-ne energetica con turbina a gassenza olio per la cogenerazio-ne, ha ottenuto un finanziamen-to dal programma europeo “Li-fe plus” per lo sviluppo dell’in-novativo progetto “Clim-Waste-ner”, volto a contrastare le cau-se dei cambiamenti climatici le-gate all’inefficienza energeticanell’industria dello smaltimentodei rifiuti, grazie all’utilizzo del calore di scarto per pro-durre elettricità “verde”.Il progetto da circa 2.5 milioni di euro prevede la proget-tazione, lo sviluppo, la realizzazione e la divulgazionescientifica di un impianto integrato che consenta il recu-pero del calore di scarto proveniente da turbine alimenta-te a biogas e utilizzate per la produzione di energia elettri-ca. Attualmente, infatti, la maggior parte del calore prodot-to da turbine o motori alimentati dal biogas ottenuto dai ri-fiuti è disperso nell’ambiente o comunque poco valorizza-to, impedendo agli impianti di raggiungere valori di effi-cienza energetica superiori al 30%.Nello specifico, il progetto Clim-Wastener è volto a svilup-pare un’applicazione pilota basata su una macchina ORC(Organic Rankine Cycle) che operi congiuntamente all’in-terno di un impianto di cogenerazione situato presso unadiscarica nel sud della Francia. Questo intervento dovreb-be innalzare la potenza prodotta dall’impianto di 125 kWda utilizzare in loco, migliorandone l’efficienza elettrica fi-no oltre il 40%, il tutto con zero emissioni. L’impianto - giàun modello nel campo delle discariche in quanto realizza-to con 5 turbine a gas “oil free” per 1 MW di potenza chegarantiscono bassissime emissioni - grazie al nuovo siste-ma stabilirà un primato nell’efficienza del recupero ener-getico dai rifiuti e rappresenterà un esempio importantissi-mo di quanto può essere realizzato per ridurre l’impattoambientale creato dagli scarti delle attività umane. La macchina a tecnologia ORC GE-Calnetix Clean Cycle125, grazie alla sua adattabilità funzionale anche a bassetemperature, si è aggiudicata la gara pubblica indetta conlo scopo di individuare il miglior prodotto a disposizionenel mercato per il tipo di sperimentazione prevista nel-l’ambito di Clim-Wastener. IBT è stata invitata a partecipare al progetto europeo graziealla sua esperienza decennale nel campo dei sistemi di au-

toproduzione energetica a altaefficienza e basso impatto am-bientale. Del consorzio fannoparte altre 7 tra aziende pubbli-che, private e non profit."IBT è onorata di essere statascelta per questo innovativo pro-getto destinato a dare un enor-me contributo ambientale in ter-mini di maggior risparmio ener-getico e incentivazione al recu-pero di materiali di scarto perprodurre energia”: ha commen-tato Ilario Vigani, Presidente di

IBT Group. IBT dovrà occuparsi in particolare della promozione nel-l’Europa meridionale del progetto al fine di far conoscerel’applicazione della tecnologia ORC e i vantaggi che ne de-rivano anche a tutte quelle realtà industriali che possonobeneficiare da recupero del calore di scarto dei loro pro-cessi produttivi.Il progetto Clim-Wastener è iniziato nel gennaio 2010 e siconcluderà nel dicembre 2012. Le varie fasi del program-ma comprendono lo sviluppo di un impianto prototipo, lasua messa in funzione per la fine del 2011 e la successivadivulgazione scientifica dei risultati ottenuti dalla speri-mentazione nel corso dell’anno successivo, culminantecon un evento mediatico che si terrà a metà del 2012

✽ ✽ ✽

Il progetto Clim-Wastener è stato sviluppato grazie al con-tributo di Life plus, programma di fondi dell’Unione Euro-pea mirato alla formulazione e all'attuazione della politicae della legislazione comunitarie in materia ambientale alfine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Dal 1992 LIFEplus ha finanziato 3115 progetti, contribuendo a finanzia-re 2 bilioni di euro per la protezione del pianeta.

✽ ✽ ✽

Dal 2001 IBT è partner esclusivo per l’Italia di CapstoneTurbine Corporation, unico produttore al mondo di sistemienergetici con turbine a gas "oil-free". Questa particolaretecnologia consente di ottenere impianti di cogenerazioneper la produzione combinata di energia elettrica e termicache garantiscono bassa manutenzione, emissioni contenu-te e una sensibile riduzione dei consumi. Fondata in Ca-lifornia nel 1988, Capstone vanta oltre 100 brevetti regi-strati, più di 6000 installazioni nel mondo e oltre 21 milio-ni di ore di funzionamento. ❒

IBT Group è parte del progetto di ricerca europeo “Clim-Wastener” per lo svilup-po di un’innovativa applicazione ORC volta al recupero del calore di scarto

Dai rifiuti un aiuto per combattere i cambiamenti climatici

Page 52: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

50 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

MERCATO

Il Settore Energy di Siemens Italia ha ricevuto un ordineper la realizzazione chiavi in mano di otto impianti foto-

voltaici. Le centrali saranno costruite nelle Marche e in Abruzzo, trail mare Adriatico e gli Appennini. L’azienda committente èViridis Energia, joint venture tra Echidna SpA e La.G.I. Srl.Una volta in esercizio gli impianti produrranno una poten-za combinata di 14 MW di picco e saranno in grado di for-nire energia elettrica a circa 5000 famiglie. In qualità di EPC contractor, Siemens è responsabile dellarealizzazione chiavi in mano, dell’ingegnerizzazione e del-la gestione degli impianti fotovoltaici. Lo scopo di fornitu-ra include la gamma completa di componenti Siemens, co-

me inverter, apparecchiature di media tensione, e il siste-ma di monitoraggio e controllo. Siemens ha già ricevutodallo stesso cliente un ordine per la costruzione di altri 3impianti fotovoltaici nelle Marche. Lo scorso anno in Italia Siemens ha ricevuto ordini per im-pianti fotovoltaici per una capacità combinata di oltre 30MW.Gli impianti fotovoltaici fanno parte del portfolio ambien-tale di Siemens. Nell’anno fiscale 2010, il fatturato derivante da tale portfo-lio ha registrato un totale di circa 28 miliardi di euro, atte-stando l’azienda quale primo fornitore al mondo nell’of-ferta di tecnologie “ecofriendly”. ❒

Saranno realizzati da Siemens Italia per Viridis Energia

Otto nuovi impianti fotovoltaici tra le Marche e l’Abruzzo

Dopo un intenso iter di selezione, che si è concluso conun audit in cui i principali enti aziendali sono stati fat-

tivamente coinvolti, Vimar è diventata partner di CasaCli-ma, agenzia di Bolzano che haelaborato una serie di proto-colli volti a promuovere il con-cetto di bioedilizia, di eco-compatibilità e di certificazio-ne energetica dell’edificio. Sitratta di un’organizzazione diesperti che operano nel rispet-to dei protocolli da essa impo-sti e sviluppano, assieme all’a-genzia, un’intensa attività diinformazione e formazionesull’intero territorio italiano.La collaborazione è stata av-viata con l’obiettivo di soddi-sfare maggiormente i bisognidel mondo edile offrendo so-luzioni impiantistiche in lineacon i criteri di certificazione.Infatti, in un contesto edilizio

in cui il concetto di sviluppo sostenibile comincia sempredi più ad essere l’elemento portante di molti progetti, ladomotica Vimar gioca un ruolo fondamentale come pun-

to qualificante di una proget-tazione impiantistica che ri-sponda ai requisiti di sosteni-bilità, in particolare rispettoall'impatto che la costruzionee il suo mantenimento com-portano sull'ambiente, sulconsumo energetico e sulla si-curezza. Questa partnership troveràquindi concrete applicazioninel supporto qualificato che larete di Key Account Vimar è ingrado di fornire al mondo del-la progettazione, per far si chel’edificio sia realizzato, anchedal punto di vista impiantisti-co, secondo i protocolli di cer-tificazione energetica Casa-Clima. ❒

Una partnership per offrire soluzioni impiantistiche energeticamente e ambientalmente sostenibili

Vimar e CasaClima

Page 53: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 51

Controlli srl di Sant’Olcese(Genova), la più antica im-

presa nazionale operante nelsettore della termoregolazionee del confort ambientale, lo scorso 11 agosto è stata ac-quisita da B.Group SpA e dal management aziendale rile-vando da Schneider Electric SA il 100% del capitale socia-le. Nel ruolo di Amministratore Delegato è stato conferma-to Michele Monacelli econ lui l’intera organiz-zazione esistente.Controlli è specializzatain regolazione, control-lo e supervisione di im-pianti HVAC (HeatingVentilation Air Condi-tioning) e di processitermici industriali. Nel2010 ha registrato unfatturato di 17 milioni dieuro, con una quota diexport del 40%, un Ebit-da del 16%; ha 95 di-pendenti in Italia e unarete commerciale e di assistenza estesa in 25 paesi.L’obiettivo della holding bolognese, controllata da IsabellaSeragnoli nonché dai manager della stessa B.Group, è diacquisire medie aziende con buone potenzialità di cresci-ta nei mercati internazionaliLe strategie future del management interno e di B.Groupmirano ad accelerare lo sviluppo nazionale e internazio-nale dell’azienda, sia per linee interne sia tramite future ac-quisizioni, attraverso un restyling dellagamma esistente e con l’introduzione dinuovi prodotti e servizi di elevata qualità,mantenendo il focus sul core business del-la regolazione per il comfort ambientale eper il risparmio energetico. Grazie ai nuo-vi investimenti previsti, al potenziamentodell’organico tramite l’assunzione di nuo-ve professionalità specifiche e al rinnovodel parco macchine di produzione, Con-trolli intende lanciare la sfida ai mercaticon un rinnovata energia. Rimangono co-munque solidi i rapporti con il gruppoSchneider Electric, a cui Controlli conti-nuerà a fornire i propri prodotti in un’ot-

tica di reciproca e proficuacollaborazione.

✽ ✽ ✽

L’azienda ligure è stata tra le prime in Italia a introdurre unalinea completa di regolatori, servocomandi e valvole per im-pianti di riscaldamento e condizionamento e a proporre, già

nel 1950, una gamma diapparecchiature e siste-mi di regolazione per gliimpianti termici indu-striali. Ogni progetta-zione e lavorazione vie-ne sviluppata e realizza-ta internamente a con-ferma di un vero e pro-prio "made in Italy tec-nologico" basato sull’in-tegrazione meccanica,elettrica ed elettronica.Gli impianti di Sant' Ol-cese, vicino a Genova,si estendono su un'area

di 6000 metri quadrati e occupano personale specializza-to in lavorazioni altamente automatizzate e gestite con li-nee robotizzate per il montaggio e la taratura di parti e pro-dotti finiti, sia elettronici che meccanici.AIla ricerca e sviluppo è affidato il compito di progettazio-ne delle valvole e dei servocomandi, mentre il laboratorioprove consente di testare la vita media e le funzionalità deiprodotti.

Il risultato di questo impegno si concretizzanella qualità della produzione testimoniataanche dall'adozione delle procedure “sixsigma”, dall'operare in sistema di qualitàISO9000 e dalla certificazione Ped per tuttele valvole prodotte. La struttura commerciale e marketing operapresso la sede di Sant’Olcese e dispone diUffici vendite a Milano e a Roma Un'attenzione particolare è rivolta al cana-le OEM, nel quale l’azienda opera da annicon professionalità, tale da essere ricono-sciuto partner ideale di costruttori di mac-chinari per condizionamento, riscaldamen-to e refrigerazione. ❒

Attraverso un’operazione di management buy-out, la dirigenza aziendale e B.Groupacquisiscono il 100% della storica azienda genovese leader nei sistemi di regola-zione per impianti HVAC

Controlli è tornata italiana

Michele Monacelli confermatoAmministratore Delegato di Controlli

Page 54: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

52 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

“Zero Center” è un centrocommerciale di 24mila

metri quadrati inaugurato nell’a-prile scorso situato sulla stradache collega Treviso a Padova. Il si-stema dell’impianto tecnologicodi produzione energetica ha vistoun investimento iniziale di 2,3milioni di euro utilizzando la lo-gica ESCO. In questo modo il ge-store dell’impianto per 20 annigarantirà il corretto funziona-mento dell’intero impianto pun-tando a ottimizzare e razionalizzarne i costi, riducendo labolletta dei gestori dei negozi e degli spazi commerciali.La soluzione risponde ad esigenze di produzione e gestio-ne dell’energia in termini di calore, refrigerazione e auto-produzione di energia elettrica, finalizzandole alla riduzio-ne dei costi, all’abbattimento del-le emissioni inquinanti, nell’otti-ca della razionalizzazione ener-getica. L’impianto di per sé nonpresenta soluzione tecnologica-mente innovative ma si configuramolto interessante per il mix tec-nologico e la progettualità, ingrado di ottimizzare diversiaspetti:contrattualizzazione, rea-lizzazione, gestione, costi di in-tervento, impatto ambientale.I soggetti coinvolti nell’iniziativa

sono la Solution Real Estate conAstrim Spa come general con-tractor e Carrier Spa per la forni-tura delle unità di refrigerazione.L’impianto è dotato di una centra-le di trigenerazione alimentata agas metano e biomassa legnosache serve le unità di climatizza-zione delle singole unità commer-ciali attraverso un impianto di di-stribuzione a 4 tubi, con circuitiseparati per la fornitura di fluidotermovettore caldo e refrigerato.

La centrale termica è composta da: • 3 generatori di calore a condensazione, alimentati con gasmetano di rete con potenza nominale unitaria di 800 kW(t); • un generatore di calore ad alta temperatura, alimentatocon pellet da legno con potenza nominale di 300 kW(t);

• un cogeneratore elettrico, conmotore endotermico a gas metanodi rete con potenza di 290 kW(t).La centrale frigorifera si componedi:• un assorbitore Carrier-Sanyo16LJ alimentato ad acqua calda,proveniente dal generatore, conuna potenza frigorifera di 190 kW;• 3 refrigeratori Carrier 30 XWAquaforce, condensati ad acquaad alta efficienza da circa 1500kW ciascuno. ❒

Consente di ottimizzare e razionalizzare i costi di climatizzazione. Carrier ha fornito le apparecchiature per la centrale termica e frigorifera

Impianto tecnologico ad alta efficienzaenergetica per un centro commerciale

Vista parziale della centrale termica

Vista parziale della centrale frigorifera

MERCATO

Èstato inaugurato lo scorso 25 maggio Rainbow Magi-cLand, il nuovo grande parco divertimenti della capitale.

Realizzato da Alfa Park, società specializ-zata nei parchi a tema, Rainbow Magi-cLand si estende su una superficie com-plessiva di 600.000 mq ed offre ben 35 at-trazioni suddivise in 24 aree a tema, 6 del-le quali ispirate a personaggi del GruppoRainbow molto noti ai bambini come le fa-

tine Winx, Moster Allergy, l’avventuriero Huntik e PopPixie.Il comfort degli ambienti fatati di Rainbow MagicLand è sta-

to affidato a 8 rooftop Clivet in grado di trat-tare complessivamente ben 200.000mc/h,garantendo un comfort affidabile, flessibi-le ed efficiente. Ed a breve Clivet fornirà al-la struttura altri rooftop CSRN di tagliamaggiore, che assicureranno il trattamen-to di ulteriori 200.000mc/h di aria. ❒

Aria di divertimento a Rainbow Magicland

Page 55: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 53

Gli impianti tecnologi-ci di una struttura co-

me quella dello stadio diDortmund giocano unruolo determinante nelraggiungimento di buonirisultati nell’ottimizzazio-ne delle risorse energeti-che. Le pompe ad alta ef-ficienza della serie Wilo-Stratos sono state installa-te nella sottostazione del-l’impianto di riscalda-mento presente nella tri-buna Nord. I risultati di questo intervento sono stati immediatamentepercepiti dal contatore di energia che ha registrato un con-sistente calo di consumi energetici. Con l’impiego di una pompa ad alta efficienza Wilo-Stra-tos è possibile ridurre il consumo energetico fino al 70% ri-spetto a una pompa gemellare non regolata che consumacirca 8000 kWh/anno. Percentuali di risparmio sensibilmente superiori sono stateraggiunte nella sottostazione di distribuzione di acqua sa-nitaria, nell’ufficio di Servizio di Sicurezza e nei servizi igie-nici degli spettatori della tribuna Nord, dove con l’avvenu-ta sostituzione delle pompe vecchie con altre pompe ad al-ta efficienza si prevede un risparmio tra il 75 e l’85 %. I costi degli investimenti per le nuove pompe ad alta effi-cienza Wilo-Stratos verranno ammortizzati in meno di cin-que anni.L’impianto di riscalda-mento dello stadio è inesercizio permanente: l’u-tilizzo intensivo dellastruttura, infatti, va oltre lepartite di calcio casalin-ghe del Borussia Dort-mund: gli uffici, i locali perle conferenze e le esposi-zioni come anche le zonegastronomiche nelle tribu-ne, vengono utilizzate re-golarmente. Ognuna delle 50 pompedi riscaldamento presenti

nelle sottostazioni e neicollettori di distribuzionedello stadio accumulano,complessivamente, tra5100 e 5500 ore di eserci-zio all’anno. Con la sostituzione pro-gressiva delle vecchiepompe non regolate conquelle ad alta efficienzaWilo è possibile raggiun-gere risparmi sui consumidi energia elettrica mag-giori di 36.000 kWh/an-no, corrispondenti alla ri-

duzione sui costi per l’energia elettrica di circa 7000 euro.La produzione del calore per la zona tribune, ma anche peril riscaldamento del tappeto erboso di avviene in una cen-trale di riscaldamento ampiamente dimensionata dispostasotto la tribuna Sud. Il cuore è rappresentato da tre caldaie a gas, dimensionatein modo tale che le partite possano svolgersi senza intoppianche in presenza di un freddo intenso. Ogni caldaia fornisce 1600 kW, due di queste sono in eser-cizio mentre la terza è di riserva. La distribuzione del calore avviene per esigenze di im-pianto con pompe a velocità fissa, allo scopo sono utiliz-zate quattro pompe a motore ventilato Wilo-CronoLine-IL.Il riscaldamento del tappeto erboso, che nel periodo inver-nale viene attivato 24 ore prima della partita, è dotato di

una propria sottostazionecon un proprio circuito diriscaldamento e scambia-tore di calore a piastre conuna potenza di 1300 kW. Accanto alle pompe di ri-scaldamento sono pre-senti anche gruppi dipressurizzazione idricaWilo dove sono state im-piegate 4 pompe centrifu-ghe estremamente silen-ziose (40 dBA) progettatecon la tecnologia del ro-tore bagnato Wilo-Multi-vert MVIS. ❒

L’impianto tedesco, che accoglie quasi 81 mila spettatori, utilizza le pompe di Wilo Stratos per il sistema di distribuzione dell’acqua calda sanitaria e il riscal-damento degli uffici, delle strutture di ricevimento e dello strato erboso

Alta efficienza energetica allo stadio di Dortmund

Page 56: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

54 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

RECENSIONI

L’IMPRESA E LASFIDA DEL BENECOMUNE

a cura di PierluigiGrasselliEd. Franco Angeli,2011Euro 28,00

I saggi contenuti inquesto volume, opera di docenti universi-tari e di operatori economici e sociali, pro-pongono una lettura dell'impresa, con par-ticolare attenzione a quella piccola e me-dia. Nel volume, che è stato voluto da Con-fapi Umbria, si avanza l'ipotesi che l'im-presa, generando reddito ed occupazione,ed anche operando sui valori e le relazionidel territorio, possa dare un contributo es-senziale al bene comune. Si mostra quindicome, per procedere in questa direzione,occorrano nuove relazioni, in un'atmosfe-ra di fiducia reciproca, tra l’impresa e gli al-tri partecipanti alla costruzione suddetta.Dopo una riflessione iniziale su persona,impresa e sviluppo per il bene comune,vengono analizzate le molteplici connes-sioni tra quest'ultimo e l'impresa, attraver-so le relazioni con i vari stakeholder.

Pierluigi Grasselli ha insegnato come pro-fessore ordinario di Politica economicanella Facoltà di Economia dell'Universitàdegli Studi di Perugia.

GUIDA AI MARIDELLA LIGURIA,DELLA TOSCANA EDEL LAZIO

Paolo LodigianiEd. Zanichelli,2011Euro 66,00

La fortunata collana delle Guide ai mariZanichelli da trent'anni costituisce un si-curo punto di riferimento per i diportistiche esplorano il Mediterraneo.La Guida ai mari della Liguria, della To-scana e del Lazio è la più completa e ag-giornata guida dedicata a quest'area di na-vigazione, una delle mete più classiche peruna crociera lungo le coste tirreniche del-la penisola italiana.Da Ventimiglia a Ventotene, coste e arci-pelaghi si alternano e costituiscono una ve-ra antologia dei paesaggi del Mediterra-neo: borghi marinari, spiagge e scogliereisolate, ma anche grandi città con un en-troterra tra i più belli e ricchi di cultura almondo.

TECNICA DELLAPREVENZIONEINCENDI

Ed. Dario FlaccovioEditoreEuro 45,00

Il volume, giunto al-la terza edizione, af-

fronta quella vasta e complessa materiache va sotto il nome di prevenzione in-cendi, con la quale viene comunementeidentificato l’insieme delle misure e accor-gimenti volti a limitare la comparsa e leconseguenze degli incendiGli autori analizzano in una prima parte ilfenomeno incendio in sé, andando a stu-diarne gli aspetti chimico-fisici, focaliz-zando il processo di combustione e i com-bustibili.La seconda parte prende in esame le solu-zioni tecniche preventive per la riduzionedi frequenza, probabilità e ampiezza del-l’insorgenza dell’evento e dei danni con-seguenti, oltre che le misure per l’estin-zione e il contenimento di danni da esplo-sione.Da ultimo, vengono affrontati i temi dellaprotezione passiva e attiva.Il testo, frutto di esperienze fatte a differentilivelli, è rivolto ai tecnici di ogni ordine egrado quale utile strumento di lavoro e dif-fusione della cultura antincendio.

FENOMENIFRANOSI

Maurizio TanziniEd. Dario FlaccovioEditore 2011Euro 48,00

La progettazione di adeguate opere per lasalvaguardia di abitati e di manufatti assu-me un ruolo fondamentale per la conser-vazione del suolo e per evitare il più pos-sibile le calamità naturali dovute ai feno-meni franosi. Il volume descrive il com-plesso iter attraverso il quale è identificatoed analizzato un fenomeno franoso. Lo stu-dio di un fenomeno franoso, una delle pro-blematiche geotecniche più complesse edifficili, coinvolge diverse competenze easpetti tipicamente interdisciplinari. Aspet-ti particolarmente critici dell’iter proget-tuale riguardano le indagini in sito e in la-boratorio, svolte da imprese e laboratorid’elevato profilo professionale, sotto lastretta supervisione del geologo e dell’in-gegnere geotecnico. Questa seconda edizione è stata corredatadi un nuovo capitolo che tratta sia dell’EC7sia delle nuove NTC, fornendo degli esem-pi applicativi di analisi di stabilità dei pen-dii e dei fronti di scavo sia in assenza sia inpresenza di interventi di stabilizzazione.

COSCIENTIEVASORI

Alessandro TurchiEd. Franco Angeli,2011Euro 23,00

Moderni paladini di una coscienza infor-mata a ideali di pace e di solidarietà o mio-pi trasgressori della legge tributaria, cheproprio nel perseguimento di fini solidari-stici trova la sua ultima giustificazione?Muovendosi al confine tra diritto, politicae morale, gli obiettori fiscali continuano asfidare lo Stato impositore e a rivendicareil diritto di non finanziare col proprio de-naro le spese pubbliche riprovate in co-scienza. Il volume intende ripercorrerne le tracce eoffrire al lettore un quadro aggiornato e suf-ficientemente esaustivo del fenomeno, va-lutandone la legittimità giuridica, l'effica-cia politica e il grado di eticità.

Alessandro Turchi è professore associato diDiritto tributario nella Facoltà di Giuri-sprudenza dell'Università di Modena eReggio Emilia.

CINQUE MODIEFFICACI PERCRESCERE. DALLACUSTOMER CAREAL CUSTOMERSERVICE

Donatella RampadoEd. Franco Angeli,2011Euro 18,00

Questo libro è dedicato a chi vuole rende-re la propria organizzazione più ricettiva eorientata al cliente. I responsabili delmarketing sono sempre più spesso facilepreda di trappole comuni e mode tempora-nee. L'autrice, facendo tesoro di unaprofonda e concreta esperienza sia comeimprenditrice che come consulente azien-dale, ha sviluppato un testo agile ed essen-ziale proprio in aiuto di chi voglia evitare ipiù compromettenti (e purtroppo comuni)errori di relazione con i clienti. Una guidaoperativa che fornisce anche spunti e ideeinnovative per orientarsi al cliente e fide-lizzarlo senza dover spendere un patrimo-nio o necessariamente abbassare i prezzi.

Donatella Rampado è un'imprenditriceesperta di marketing e comunicazione. Sutali tematiche scrive articoli per diverse te-state di informazione locali e nazionali. Èfondatrice e presidente di A.R.C. Consul-ting, società di consulenza strategica e for-mazione.

Page 57: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

5a FieraInternazionaleper l’Energiae la MobilitàSostenibiliwww.keyenergy.it

In contemporanea con:

www.ecomondo.com www.cooperambiente.it

Organizzata da:

MAKING E

NER-b

usINEs

s

9 - 1

2

NovEMbRE 2

011

RIMIN

I FIE

RA

Page 58: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

56 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

Sistema ibrido integratoper il comfortambientale

Nell’ottica dello sviluppo di siste-mi ibridi integrati per il comfort

ambientale Baxi ha studiato e realiz-zato Luna Platinum CSI (Complete Sy-stem Integration), in cui diverse tec-nologie e fonti energetiche (solare ter-mico, pompa di calore aria/acqua ecaldaia a gas a condensazione) inte-ragiscono per fornire soluzioni com-plete ed energeticamente efficientiper garantire sempre il massimocomfort (in sanitario, in riscaldamen-to e in raffrescamento) con la massimaefficienza indipendentemente dallecondizioni ambientali esterne. Graziea una gestione elettronica sofisticata ea un continuo monitoraggio dei fatto-ri climatici, il sistema è in grado di ve-rificare costantemente l’apporto dienergia rinnovabile e il suo rendi-mento, “scegliendo” di volta in voltaquale fonte energetica utilizzare.Con la scelta di un accumulo di acquaprimaria da 300 litri, l’energia solareviene sfruttata al massimo anche perl’acqua destinata agli impianti radian-ti, mentre l’adozione di un accumulodi 300 litri integrato con una caldaiaa condensazione di 33 kW garantiscele prestazioni in produzione di acqua

caldaia sanitaria non solo in caso diprelievi contemporanei, ma anche incaso di successivi prelievi continuati-vi. Questo porta Luna Platinum CSI al-la categoria “3 stelle sanitarie” secon-do EN 13203.L’accumulo è alimentato da energierinnovabili (sole e aria) quando que-ste sono disponibili e, solo in caso dinon sufficiente apporto della fonte rin-novabile, la temperatura dell’acquaviene mantenuta grazie all’interventodella caldaia a condensazione, senzaquindi l’uso di resistenze elettriche.L’igienicità della produzione di acquacalda sanitaria è inoltre garantita dauno scambio indiretto con l’acqua pri-maria dell’accumulo, evitando quindiil problema della prevenzione antile-gionella.Una soluzione completa e compatta,che occupa meno di un metro qua-drato. non ha ingombro né a pavi-mento né a parete di componentiidraulici o per la gestione elettronicadel sistema ed è predisposta per un fa-cile e immediato collegamento al-l’impianto dell’abitazione, avendotutti gli elementi per la gestione idrau-lica ed elettronica integrati al propriointerno: gestione idraulica ed elettro-nica di un sistema solare; gestioneidraulica ed elettronica della pompadi calore; gestione idraulica ed elet-tronica di zone miste, 2 in bassa tem-peratura (indipendenti) e 1 in alta tem-peratura.Luna platinum CSI è dotata di pannel-lo di controllo e interfaccia utente perinstallazione a parete (via fili o wire-less) con ampio text display, manopo-la di regolazione, tasti di selezionemenù e retroilluminazione. CSI con-sente la gestione personalizzata dellatemperatura esterna per l’attivazionedella pompa di calore. L’ampio cam-po di modulazione (1:10) determinauna maggiore efficienza data da mi-nori accensioni e spegnimenti del-l’apparecchio. Infine, si segnala l’in-novativo sistema Gas Adaptive Con-trol (GAC): la nuova elettronica dicontrollo abbinata a una nuova valvo-la a gas elettronica che garantisce uncontrollo automatico della combu-stione per mantenere costantemente ivalori di massima efficienza.

www.baxi.it

Sistema portatile per taglio al plasma

Thermal Dynamics presenta Cut-master 12 Plus, un sistema porta-

tile per taglio al plasma da 40 A e 110V / 230 V. Il sistema offre una capacità di tagliodi qualità di 12 mm su acciaio dolceed è in grado di eseguire occasional-mente tagli fino a 15 mm con alimen-tazione a 230 V. Con alimentazione a 110 V il sistemaoffre taglio di qualità fino a 8 mm euna capacità massima di taglio di 10mm. Il sistema si predispone automatica-mente all’alimentazione a 230 V o a110 V, rivelandosi strumento idealenei cantieri e in officina.Il fattore di servizio del Cutmaster 12Plus è 40% a 40 A (230 V) e il sistemaè dotato di connettore torcia avanza-to ATC per un cambio torcia comodoe senza bisogno di attrezzi. Viene anche fornita di serie la nuovatorcia SL40, una versione più piccolae più leggera della Thermal Dynamics1Torch. La nuova torcia usa la tecnologiaVent2Shield, uno degli ultimi perfe-zionamenti tecnologici delle torce alplasma, che ricicla il gas di raffredda-mento scaricato e lo usa come gas diprotezione, riducendo così in modosignificativo la portata di aria richiestaa soli 91 l/min e rendendo possibilel’uso del sistema con compressori piùpiccoli.

www.thermadyne.com

NEWS

Page 59: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

58 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

NEWS

Satellite sanitario

Il satellite“Satk101” della

Caleffi è un siste-ma a due vie par-ticolarmente indi-cato per impiantidi produzione diacqua calda sani-taria in presenza omeno di fonti energetiche rinnovabili.La semplicità e la compattezza ren-dono questo dispositivo molto effi-ciente e nel contempo risolutivo ri-guardo alla bonifica antilegionella. Difatto, il satellite consente, in modoestremamente semplice, lo scambiotermico tra due fluidi meccanicamen-te separati. La separazione tra i duefluidi assicura la salvaguardia di pota-bilità (primario di acqua tecnica e se-condario di acqua sanitaria) e limiti dipressurizzazione diversi, nonché lasalvaguardia dei trattamenti chimico-fisici.Il satellite Satk101 (versione meccani-ca) non richiede alcun consenso elet-trico, in quanto l’attivazione delloscambio termico è semplicemente ba-sata su attuatore idraulico a pressionedifferenziale.

www.caleffi.it

Sensori pH/ORP

Emerson Process Management haintrodotto il nuovo sensore di

pH/ORP (Oxidation Reduction Poten-tial) della Rosemoun Analytical “mo-dello 3900”, ideato per soddisfareun’ampia gamma di applicazioni in-dustriali. Offrendo il più ampio rangedi temperatura operativa di ogni altrosensore general-purpose, è il primoche può funzionare anche sottozero,garantendo accuratezza da -10 a 100°C. Ciascun sensore è realizzato permontaggio da tre quarti di pollice a un

pollice, consentendo l’impiego su tu-bazioni piccole e permettendo un’e-levata versatilità in applicazioni a in-serzione, immersione e a deflusso.Lo strumento utilizza la tecnologiabrevettata AccuGlass, una specialeformulazione del vetro del sensoreche è stata ideata per applicazioni cri-tiche, in quanto resistente alla rottura.Inoltre, l’elettrodo di riferimento condoppia giunzione in teflon proteggemaggiormente il sensore dagli ioniche possono avvelenarlo. L’incapsula-mento completo del sensore eliminala possibilità di infiltrazioni o di pro-blemi correlati all’umidità, riscontratiin altri sensori di pH/ORP.Oltre alla diagnostica dell’elettrodo dimisura, è disponibile una diagnosticadell’elettrodo di riferimento, che sem-plifica la programmazione e l’esecu-zione delle manutenzioni e riduce ilrumore di fondo, rendendo la misuramolto stabile. Inoltre, la compensa-zione in temperatura avviene conmaggiore rapidità rispetto alle prece-denti generazioni.

www.Emerson.com

Tenuta meccanicadoppia

“3V Glas-scoat” rea-

lizzata dalla Flui-ten è una tenutadoppia premonta-ta a cartuccia ecollaudata a bancoper semplificare le operazioni di mon-taggio, prevenendo errori di posizio-namento e riducendo i tempi di inter-vento.La flangia è smaltata, mentre gli anel-li di tenuta e contatto col fluido di pro-cesso sono in carburo di silicio mo-nolitico sinterizzato contro un anellostazionario in grafite a elevata com-patibilità chimica e basso coefficientedi attrito. Questa combinazione, collaudata incentinaia di applicazioni, evita un gra-ve danno allo smalto dell’albero in ca-so di rottura per urto dell’anello stes-so.Altra caratteristica importante è la te-nuta lato prodotto con “doppio bilan-ciamento”: in caso si manifestino cali

di pressione del liquido di sbarramen-to, la tenuta mantiene il contatto tra lesuperfici evitando la perdita di liqui-do e il probabile irreversibile distaccodegli anelli di tenuta.La tenuta è disponibile in due versio-ni: con tecnologia “Fluigrid”, adatta alfunzionamento a secco con anelli ditenuta a contatto, e con tecnologia“Fluilift”, non a contatto, in cui il flui-do barriera è un gas inerte, anziché unliquido, per prevenire ogni tipo dicontaminazione del processo.

www.fluiten.it

Attrezzature per taglio,saldatura e riscaldo a fiamma

Harris Calorific è la sede Italianadella Divisione Internazionale

della società americana Harris Pro-ducts Group, da oltre un secolo all’a-vanguardia a livello mondiale nelcampo delle attrezzature per taglio,saldatura e riscaldo a fiamma. L’offerta è costituita da una vasta gam-ma di impugnature, lance, riduttori dipressione, cannelli, punte e accessoriper macchine da taglio. Dal 2006 Har-ris fornisce anche leghe di apporto persaldobrasatura di altissima qualità,utilizzate in molteplici settori, qualiidraulica, climatizzazione, utensile-ria, automotive ed edilizia. Harris ha sviluppato quella che è ri-conosciuta come la più avanzata emigliore attrezzatura per il taglio, il ri-scaldo e la saldobrasatura con ossi-geno e propano, scegliendo di spe-cializzarsi in questo settore per offri-re prodotti sempre innovativi e affida-bili. Harris è una delle poche aziende ope-ranti nel settore che realizza i propriprodotti negli Stati Uniti (in Ohio eGeorgia) e in Europa (in Polonia).

www.harrisproductsgroup.com

Page 60: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica 59

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acqueprimarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serratureferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e laconservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchineper la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industriaalimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttoriitaliani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazioneitaliana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori edistributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricantiitaliani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini;UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

EFFE

TTUA

TEDA

EFFE

TTUA

RE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento27-30 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC8-11 FEBBRAIO B bC India-Bauma Conexpo Show MUMBAI, India UCoMESA23-26 FEBBRAIO B CHEMTECH MUMBAI, India ANIMA / settori ind. chimica2-6 MARZO T SAMOTER VERONA, Italia UCoMESA, AISEM22-26 MARZO T CONEXPO CON/AGG LAS VEGAS, USA UCoMESA23-25 MARZO B O M C RAVENNA, Italia ANIMA / settori energia23-25 MARZO B MADE IN STEEL BRESCIA, Italia CICOF30 MAR.-2 APRILE B TERMOIDRAULICA CLIMA PADOVA, Italia ASSOTERMICA, COAER30-31 MARZO POWER & ELECTRICITY World Africa JOHANNESBURG,S.Africa ANIMA / settori energia5-9 APRILE T SMOPYC ZARAGOZA, Spagna UCoMESA11-15 APRILE A DJAZAGRO ALGERI, Algeria ASSOFOODTEC2-6 MAGGIO T CeMAT HANNOVER, Germania AISEM4-6 MAGGIO A SOLAREXPO & GREENBUILDING VERONA, Italia COAER31 MAG-4 GIUGNO A CTT MOSCA, Russia UCoMESA5-8 GIUGNO A IRAN FOOD + BEV TEC TEHERAN, Iran ASSOFOODTEC28 GIU.-3 LUGLIO T THERMPROCESS-GIFA DUESSELDORF,Germania CICOF5-7 OTTOBRE B CHEM MED MILANO, Italia ANIMA / settori ind. chimica5-8 OTTOBRE A MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI,

ASSOSIC, UNAC5-8 OTTOBRE A SAIE BOLOGNA, Italia UCoMESA18-21 OTTOBRE B A + A DUSSELDORF, Germania ASSOSIC20-22 OTTOBRE TEKNOMOTIVE BRESCIA, Italia UCIF21-25 OTTOBRE B HOST MILANO, Italia ASSOFOODTEC2-5 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ITALCOGEN8-11 NOVEMBRE A ITALIAN EXPO ERBIL, Iraq ASSOFOODTEC, ANIMA

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATEANNO 2011

DA EF

FETT

UARE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento26-29 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC23-25 FEBBRAIO A ACREX India BANGALORE, India AVR28 FEB.-3 MARZO T IPACK IMA MILANO, Italia ASSOFOODTEC, ANIMA3-7 MARZO B EUROPAIN PARIGI, Francia ASSOFOODTEC13-15 MARZO A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia-ambiente27-30 MARZO B MCE EXPOCOMFORT MILANO, Italia ANIMA/settori HVAC + energia

(Acism, AquaItalia, Avr, Assopompe Assotermica, Climgas, CoAer,Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)

TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2012

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

FIERE, CORSI E CONVEGNI

Page 61: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

60 L’Industria Meccanica - Ottobre 2011

Per richieste urgenti contattare: [email protected] - [email protected]

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio)ultimo aggiornamento n. 653 – 1° Quindicina di settembre 2011

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 671 (ottobre 2011)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 17 – 24 gennaio 2011

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 664 (gennaio-febbraio 2011)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2011)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 665 (marzo 2011)

INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA

attualità tecnica

fiere

economicanormativa

gestionale di settorenovità produttive

eventi

conoscereper crescere

PER INFORMAZIONI:PER INFORMAZIONI:A.S.A. Azienda Servizi Anima S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.anima.it (sezione pubblicazioni)

nome cognome

azienda indirizzo

cap città prov.

telefono fax email

attività dell'azienda

I dati raccolti verranno trattati in riferimento al D. Lgs. n. 196 /2003 sulla Privacy.Con l'invio del presente modulo si dà il consenso al trattamento degli stessi.

Versamento: c/c postale n. 35822204 intestato ad ASA srl Milano

abbonamento annuale alla rivista 10 numeri (80 euro)comprensivo dei supplementi pubblicati nell’anno e dell'invio anche online degli aggiornamenti delle tabelle ANIMA

tabelle ANIMA • computo costo orario • listino prezzi materiali• rilevazioni statistiche quotazioni medie tariffe per prestazioni fuori sede

SUPPLEMENTI

abbonarsi convieneabbonarsi conviene

testi in italiano-inglesecontatti

produzioneiittallliiano-iinglllesenng

Page 62: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

LISTINO PREZZIMATERIALI DI INTERESSE DELLAMECCANICA VARIA N. 653(Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI SETTEMBRE 2011

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 63: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 64: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 65: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina

Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

AREA RISERVATAalle aziende associate alla Federazione ANIMA

e agli abbonati della rivista

Page 66: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011
Page 67: l'Industria Meccanica n. 671, ottobre 2011