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LEZIONI DI KISWAHILI – INTRODUZIONE La lingua swahili, o, per meglio dire, il kiswahili, è una delle dodici lingue più importanti del mondo, parlata da 40 o 50 milioni di persone. E' parlata difatti sulla costa dell'Africa Orientale dalla Somalia fin quasi al Mozambico e si estende all'interno fino allo Zaire. E' lingua ufficiale in Kenya, Tanzania e Uganda; è lingua nazionale in Kenya e Tanzania. E' altresì una delle 4 lingue africane utilizzate nell'apparato amministrativo, nei massmedia, etc. dello Zaire. Il kiswahili è lingua franca in Africa Orientale; è quindi lingua madre per le popolazioni dell'area culturale swahili, ma è seconda o terza lingua per le altre. In Tanzania è il mezzo di istruzione preuniversitario. Il kiswahili nacque intorno a 15 secoli fa come lingua di comunicazione fra gli abitanti della costa orientale africana e i mercanti di origine araba. Il termine swahili viene dalla parola araba sahil che significa 'costa'. I Waswahili sono difatti gli abitanti della costa e il kiswahili è la lingua parlata dai Waswahili . Il termine swahili ha una connotazione culturale più che etnica o nazionale. Possiamo cioè parlare di una area culturale swahili, ossia l'area costiera dell'Africa orientale a cultura afro- islamica, ma non di un 'popolo' swahili nel senso etnico del termine. I primi documenti scritti risalgono ad un periodo compreso tra la fine del '600 e gli inizi '700 ed erano scritti in caratteri arabi. Durante il periodo della colonizzazione tedesca si ebbe il passaggio dai caratteri arabi a quelli latini. Questo cambiamento fu molto significativo perché con il cambiamento dei caratteri di scrittura si determinò anche un mutamento delle fonti a cui far riferimento. Difatti, mentre gli scritti in caratteri arabi mostrano chiaramente l'influenza del modello di ispirazione originario, ossia la poesia religiosa islamica, i primi scritti in caratteri latini ripetono i modelli culturali e religiosi occidentali. Un considerevole incentivo allo sviluppo della lingua venne da atti amministrativi delle due potenze coloniali, Germania e Inghilterra, che hanno incoraggiato lo sviluppo del kiswahili promuovendolo come principale lingua di comunicazione. Nel 1930 l 'East African Swahili Committee, nel tentativo di standardizzare il kiswahili, impose il dialetto di Zanzibar, il kiunguja, come base per il kiswahili standard. Vi sono tuttavia diversi altri dialetti tuttora usati nella originale area costiera swahili.

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LEZIONI DI KISWAHILI – INTRODUZIONE La lingua swahili, o, per meglio dire, il kiswahili, è una delle dodici lingue più importanti del mondo, parlata da 40 o 50 milioni di persone. E' parlata difatti sulla costa dell'Africa Orientale dalla Somalia fin quasi al Mozambico e si estende all'interno fino allo Zaire. E' lingua ufficiale in Kenya, Tanzania e Uganda; è lingua nazionale in Kenya e Tanzania. E' altresì una delle 4 lingue africane utilizzate nell'apparato amministrativo, nei massmedia, etc. dello Zaire. Il kiswahili è lingua franca in Africa Orientale; è quindi lingua madre per le popolazioni dell'area culturale swahili, ma è seconda o terza lingua per le altre. In Tanzania è il mezzo di istruzione preuniversitario. Il kiswahili nacque intorno a 15 secoli fa come lingua di comunicazione fra gli abitanti della costa orientale africana e i mercanti di origine araba. Il termine swahili viene dalla parola araba sahil che significa 'costa'. I Waswahili sono difatti gli abitanti della costa e il kiswahili è la lingua parlata dai Waswahili .

Il termine swahili ha una connotazione culturale più che etnica o nazionale. Possiamo cioè parlare di una area culturale swahili, ossia l'area costiera dell'Africa orientale a cultura afro-islamica, ma non di un 'popolo' swahili nel senso etnico del termine. I primi documenti scritti risalgono ad un periodo compreso tra la fine del '600 e gli inizi '700 ed erano scritti in caratteri arabi. Durante il periodo della colonizzazione tedesca si ebbe il passaggio dai caratteri arabi a quelli latini. Questo cambiamento fu molto significativo perché con il cambiamento dei caratteri di scrittura si determinò anche un mutamento delle fonti a cui far riferimento. Difatti, mentre gli scritti in caratteri arabi mostrano chiaramente l'influenza del modello di ispirazione originario, ossia la poesia religiosa islamica, i primi scritti in caratteri latini ripetono i modelli culturali e religiosi occidentali. Un considerevole incentivo allo sviluppo della lingua venne da atti amministrativi delle due potenze coloniali, Germania e Inghilterra, che hanno incoraggiato lo sviluppo del kiswahili promuovendolo come principale lingua di comunicazione. Nel 1930 l 'East African Swahili Committee, nel tentativo di standardizzare il kiswahili, impose il dialetto di Zanzibar, il kiunguja, come base per il kiswahili standard. Vi sono tuttavia diversi altri dialetti tuttora usati nella originale area costiera swahili.

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CENNI DI ORTOGRAFIA E PRONUNCIA

ch come la c in cima ( chumvi - sale); dh come th nell'inglese the ( dhambi - peccato); g come g in gaio ( giza - buio); gh come g aspirata ( ghali - costoso); h è sempre aspirata( hatari - pericolo); j come g in gerla ( jana - ieri); k come c in cono ( kitabu - libro); ng' come n velare nell'inglese ringing ( ng'ombe - bue); ny come gn in gnomo ( nyoka - serpente); s sempre come s in siepe ( sisi - noi); sh come sc in scena ( shule - scuola); th come th nell'inglese thing ( thelathini - trenta); w come u in uova ( watoto - bambini); y come i in iena ( yeye - egli); z come s in rosa ( lazima - obbligo)

Non vi sono consonanti doppie (tranne nne - quattro) né dittonghi. Le vocali doppie vanno pronunciate distinte (es.: -za-a - generare).

L'accento tonico cade sulla penultima sillaba, tranne che in alcune parole di origine araba ( làzima - obbligo), e non viene segnato dall'ortografia ufficiale. Anche le parole monosillabiche sono piane ( mtu - uomo; nchi - paese).

FORME DI SALUTO

Il saluto più usato è: Jambo! = Salve! e la risposta è: Jambo! La forma completa del saluto e' Hujambo? (lett. " Non hai problemi? Non hai niente? ") e la risposta è: Sijambo! (lett. " Non ho problemi! Va tutto bene! ") Queste parole differiscono solo nella parte (morfema) iniziale. hu- è la forma negativa della seconda persona singolare del verbo: tu non ... si- è la forma negativa della prima persona singolare del verbo: io non ... jambo ( mambo al plurale), però, non è un verbo, anche se nelle formule di saluto si comporta come tale. Habari? = Come stai? (lett. “ Notizie? ”) la risposta è: Nzuri! = Bene! Tra i giovani è molto usato Mambo? = Come va? e la risposta è: Poa! oppure Safi! = Tutto ok!

Generalmente questi saluti sono accompagnati da titoli di cortesia. I più usati sono: Bwana (Abbr. Bw. ) = Signore , ma nei saluti spesso non ha il grado di formalità a cui siamo abituati noi. Si usa anche fra amici, e può usarlo anche una madre rivolta al figlio. Bibi (Abbr. Bi. ) = Signora , ma e' un titolo spesso accompagnato dal nome proprio, come in: Bwana na Bibi Moyokonde. Il Signore e la Signora Moyokonde. Mzee = Vecchio , anziano (di solito riferito ad un uomo anziano o come forma di rispetto. Si può usare anche con le donne, ma in questo caso e' preferibile usare Mama ). Altro titolo molto diffuso in Tanzania e' Ndugu (Abbr. Nd. ) che significa “ fratello, sorella”.

Il paradigma dello pseudo-verbo jambo é: sijambo (Io) Non ho problemi – Sto bene ! hujambo (Tu) Non hai problemi hajambo (Egli, ella) Non ha problemi hatujambo (Noi) Non abbiamo problemi – Stiamo bene ! hamjambo (Voi) Non avete problemi hawajambo (Essi, esse) Non hanno problemi

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I saluti in kiswahili sono molto importanti. In una conversazione c'é sempre un lungo preliminare dedicato ai saluti: dopo le formule rituali ci si informa della salute dei vari familiari, del lavoro, dello studio, di come sono si sono trascorsi i giorni passati, ecc., con:

habari za ... ? ("( Che ) novità ( vi sono a proposito ) di ... ? ") seguito, secondo i casi, da una delle seguenti parole: asubuhi = mattina mchana = giorno - pomeriggio leo = giornata jioni = sera - notte usiku = notte usiku mwena (buona notte ) lala salama (buona notte) nyumbani = lett. " a/in casa " siku nyingi = lett. " molti giorni " watoto = figli (singolare: mtoto ) safari = viaggio kazi = lavoro

A questo saluto si risponde sempre con: Nzuri = bene oppure Njema = bene .

salama = benissimo safi = meravigliosamente

Esiste anche una forma rispettosa di saluto usata per gli anziani: Shikamoo = saluto Marahaba = risposta

Ad un anziano, ma anche ad un superiore, oppure a chiunque si voglia mostrare rispetto si dice: Shikamoo! (Lett. " Prendo i tuoi piedi! ", simile a " Bacio le mani! ") a cui è buona educazione rispondere con Marahaba! o Marhaba! (Lett. " Benvenuto! ")

Troviamo anche espressioni quali: sasa = ciao kwa heri = arrivederci karibu = benvenuto tutaonana! = ci vediamo! …. Arrivederci hakuna matata = nessun problema pole pole = piano piano, con calma

tafadhali = per favore asante = grazie asante sana = grazie mille unaweza ? = potresti ? siwezi = non posso samahani = mi dispiace … mi scusi unasema italiani ? = parli italiano ? naelewa = ho capito ndiyo, naelewa = Sì, capisco hapana, sielewi = non ho capito ! …. no, non capisco !

ndiyo = sì hapana = no

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MORFOLOGIA

Il kiswahili, pur avendo molte parole arabe nel lessico, ha conservato una struttura grammaticale tipicamente bantu. La struttura della frase è del tipo SVO (soggetto - verbo - oggetto); tutte le espansioni (aggettivi, specificazioni, attributi, etc.) seguono il nucleo. Le modifiche per effettuare l'accordo tra il nome e gli altri elementi ad esso collegati avvengono all'inizio e non in fine di parola, come accade invece per l'italiano. E' importante quindi essere in grado di distinguere in una parola swahili, la parte morfologica (ossia gli elementi che concorrono ad attuare l'accordo tra le parole di una frase) e la parte della parola che ha il contenuto semantico, la cosiddetta radice o base. Dovremo difatti essere in grado di isolare i morfemi dalla base per poter cercare quest'ultima nel dizionario.

Il sistema delle classi

L'accordo è retto dal nome ed avviene per numero (singolare e plurale) e per classi (1-11, 14, 15, 16, 17, 18). Il kiswahili difatti non distingue tra generi maschile e femminile ma tra varie classi. Ogni sostantivo swahili fa capo ad una classe. Ogni classe raggruppa quindi dei sostantivi che, spesso ma non sempre, hanno un qualche tratto semantico in comune. Convenzionalmente le classi sono identificate da numeri; i numeri dispari indicano i singolari, i numeri pari indicano i plurali (ad eccezione delle classi 14-18). A volte si usano i morfemi iniziali del sing. e del pl.; nella nostra esposizione adotteremo spesso il sistema dei morfemi iniziali e non dei numeri in quanto questo sistema ci sembra più adatto a dare indicazioni immediate sul tipo di accordi da effettuare.

Le classi avevano inizialmente un contenuto semantico che è ancora visibile. Diamo qui di seguito un' idea del contenuto semantico delle classi.

Alla classe 1/2 (o cl. m/wa ) appartengono i nomi di esseri animati (uomini e animali); es.: mtu/watu uomo/uomini.

Alla classe 3/4 ( o cl. m/mi ) appartengono nomi di vegetali e anche sostantivi (formati da radici verbali) che esprimono una azione; es.: mti/miti albero/alberi.

Alla classe 5/6 (o cl. ji/ma ) appartengono nomi di frutta ( chungwa/machungwa arancia/e), parti del corpo ( jicho/macho occhio/occhi), accrescitivi. La gran parte di questi nomi al sing. non hanno prefisso ( jina/majina nome/i); a volte sono usati solo al pl. ( maji acqua).

Alla classe 7/8 (o cl. ki/vi ) appartengono nomi che indicano oggetti inanimati ( kitu/vitu cosa/e), diminutivi ( kilima collina, da: mlima monte).

Alla classe 9/10 (o cl. n/n ) appartengono i nomi invariabili, cioè che hanno la stessa forma per il pl. e per il sing. ( nyumba/nyumba casa/e) e molti termini stranieri (ar. habari/habari notizia/e); vi appartengono anche nomi che hanno contenuto semantico animato.

Alla classe 11 appartengono i nomi astratti, che non hanno plurale. (es.: uzuri bellezza). Vi appartengono inoltre dei nomi (in genere di oggetti lunghi e sottili) che fanno il pl. in cl. 10, ossia perdono la u- iniziale (unywele/nywele -capello/i).

La classe 15 comprende gli infiniti che, quando hanno funzione di sostantivi, reggono l'accordo come qualsiasi altro nome ( kusoma ni kuzuri - leggere è bello).

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Le classi 16, 17, 18 sono dette classi locative. Alla cl. 16 appartiene un solo sostantivo pahali (posto), luogo (con le varianti pahala , mahali). Vi appartengono i sostantivi che prendono il suffisso locativo -ni.

La classe 16 indica un luogo vasto, la classe 17 un luogo alquanto indeterminato, la classe 18 un luogo piccolo e ben determinato.

L'accordo tramite le classi

Ogni nome quindi è composto da un prefisso, che chiameremo CN (classificatore nominale) e da una base NI (nominale indipendente). Il prefisso di un NI, ossia il CN, determina i prefissi da usare con le altre basi a lui collegate, ossia aggettivi, pronomi e verbi. Nella frase che segue si possono notare le concordanze tra elementi dipendenti e non:

yule mwalimu mdogo anampenda mwanafunzi wake

yu -le mw -alimu m -dogo a -na- m -penda mw -anafunzi w -ake CP-dim CN-NI CA-ND CS-MV-CO-V CN-NI CP-poss

quel maestro piccolo ama scolaro suo

wale walimu wadogo wanawapenda wanafunzi wake

wa -le w -alimu wa -dogo wa -na- m -penda w -anafunzi w -ake CP-dim CN-NI CA-ND CS-MV-CO-V CN-NI CP-poss

quei maestri piccoli amano scolari suoi

Possiamo individuare cinque categorie morfologiche principali; nome ( jina o nomino ), aggettivo ( sifa o kivumishi ), verbo ( kitenzi ), pronome ( kiwakilishi ), invariabile ( lisonyambulika ).

Abbreviazioni CA concordi aggettivali CN concorde nominale CO concorde oggettivo CP concorde pronominale CR concorde relativo CS concorde soggettivo dim dimostrativo MV modificatore verbale ND nominale dipendente NI nominale indipendente poss possessivo

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NOMI

Il nome è composto da un prefisso, o concorde, nominale (CN) e da una base ( mnyama : m-nyama ; CN1-NI). Il plurale si forma cambiando il CN con il CN plurale corrispondente ( wanyama ; wa-nyama ; CN2-NI). Non vi è distinzione di generi, ma solo di classe. Il prefisso del sing. (e quello del pl.) permettono di individuare la classe di appartenenza del nome.

CLASSE SINGOLARE/PLURALE 1/2 m-, mu-, mw-/wa-, w- 3/4 m-, mu-, mw-/mi- 5/6 -, j-, ji-/ma-, m- 7/8 ki-, ch-/vi-, vy-

9/10 -, n-, ny-, m-, etc./-, n-, ny-, m-, etc. 11/10 w-, u-/n- 12/13 ka-/tu-

15 ku- kw-

Il diminutivo e l'accrescitivo si formano modificando il CN. Per il diminutivo si premette il CN di classe7 ki- ( mtoto - bambino; kitoto bambino piccolo; kijitoto bambino piccolissimo). L'accrescitivo si forma sostituendo al CN il CN di classe 5 ji- ( mtu uomo; jitu - grosso uomo; jijitu - omaccione).

E' possibile aggiungere ad un nome (tranne quelli personali e di luogo) il suffisso locativo -ni, per indicare uno stato o un moto a luogo ( shule - scuola; shuleni - nella scuola). I nomi così modificati non appartengono più alla classe originaria ma ad una delle classi locative (classi 16, 17, 18); tutti gli accordi relativi a quel nome vengono quindi effettuati con i concordi richiesti dalle classi locative.

mji ule quella città; mjini pale in quella città chumba kile quella stanza; chumbani mule in quella stanza sanduku ile quella scatola; sandukuni mle in quella scatola i-le sanduku y-ako i-ko kabatini quella scatola tua è nell'armadio

sanduku-ni m-le m-na kalamu yangu (in scatola quella c'è penna mia) in quella scatola c'è la mia penna

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AGGETTIVI (parte 1)

Gli aggettivi (o ND - nominali dipendenti) swahili precedono sempre il nome al quale si riferiscono. Quelli di origine bantu (che sono pochi) si accordano col nome tramite un prefisso che chiameremo CA (concorde aggettivale), che é praticamente uguale ai CN; quelli di origine araba sono invariabili. Ecco alcuni aggettivi bantu: -baya cattivo -chache poco -dogo piccolo -ekundu rosso -ema buono -eupe bianco -eusi nero -fupi corto -kubwa grande -pya nuovo -refu alto -zima intero, sano -zuri bello, buono mtoto mzuri bambino buono kiti kidogo sedia piccola miti mikubwa alberi grandi

I CA, quando usati davanti ad aggettivi che iniziano per vocale, subiscono delle modifiche. Ecco come si comporta in particolare il CA di cl. 9/10 n- : n + d, g, j, n nd, ng, ny, nn n + r, l nd n + b, v mb, mv n + w mb n + ch, f, k, p, s, sh, t, m, n l'agg. resta invariato n + vocale ny + vocale nyumba ndogo ( n + -dogo ) casa piccola nyumba ndefu ( n + -refu ) casa lunga nyumba mbovu ( n + -bovu ) casa brutta nyumba mbili ( n + -wili ) due case nyumba chache ( n + -chache ) poche case nyumba nyekundu ( n + -ekundu ) casa rossa

Fanno eccezione l'aggettivo -ema , che in Cl. 9 fa njema , e l'aggettivo -pya , che dovrebbe rimanere senza CA e invece, essendo monosillabico, prende il prefisso m- . Vi sono poi gli aggettivi di origine araba che sono invariabili e non richiedono quindi nessun accordo. hodari forte jahili crudele jasiri ardito kabidhi avaro mtoto hodari bambino bravo watoto hodari bambini bravi

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NUMERALI

Anche tra i numerali abbiamo quelli di origine bantu, che effettuano l'accordo, e quelli di origine araba, che sono invariabili. Fa eccezine kumi (dieci), che è l'unico numerale bantu invariabile. Ecco i numeri cardinali: -moja uno -wili due -tatu tre -nne quattro -tano cinque -sita sei saba sette -nane otto tisa nove kumi dieci

I termini per indicare zero, le decine, cento, mille sono arabi: sifuri zero ishirini venti thelathini trenta arobaini quaranta hamsini cinquanta sitini sessanta sabini settanta themanini ottanta tisini novanta mia cento elfu mille laki - centomila - è di origine indiana milioni -milione- è un prestito dall'inglese.

Gli aggettivi che iniziano per vocale, per es.: -ingi molto -ingine altro -ingine-o simile prendono i CA prevocalici. -ingine-o prende i CA all'inizio e i concordi relativi (CR) alla fine: watu wengi molti uomini vitabu vingine altri libri vitu vinginezo altre cose di questo genere

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AGGETTIVI (parte 2) Pronominali

Con il termine 'pronominali' si intende in swahili una categoria di elementi che include, tra altri, anche i dimostrativi, possessivi, indefiniti, interrogativi, etc.. Non vi è distinzione di forma tra aggettivi e pronomi dimostrativi, possessivi, etc. Tutti i pronomali swahili, tranne i pronomi personali che sono indipendenti, vanno accordati col nome. L'accordo avviene con una serie di prefissi (e/o suffissi) detti concordi pronominali (CP), che illustreremo di volta in volta. -a Il connettivo -a traduce l'italiano 'di'. Si forma premettendo gli stessi CP usati per i possessivi, ossia i P1: mwalimu wa Sadiki il maestro di Sadiki kitabu cha mtoto il libro del bambino

Possessivi

Si trovano quasi sempre in forma isolata, a volte suffissati a nomi di persona indicante parentela o relazione. Si accordano alla classe del possessore tramite i concordi personali prevocalici (P1). -angu mio -ako tuo -ake suo -etu nostro -enu vostro -ao loro kitabu changu il mio libro macho yake i suoi occhi Questi sono invece alcuni esempi di possessivi contratti. mamangu mia madre mamako tua madre mamake sua madre babangu mio padre babako tuo padre babake suo padre mkeo tua moglie mkewe sua moglie mumeo tuo marito mumewe suo marito L'accordo dei possessivi con i nomi di persona nelle classi non personali: vi sono nomi di persona che non appartengono alla classe 1/2 ma alla classe 9/10; per es.: baba (padre), rafiki (amico), tabibu (medico), etc. Gli aggettivi, i verbi e i pronomi che si riferiscono a questi nomi non prendono i prefissi della classe 9/10 ma quelli della cl. 1/2. Fanno eccezione i possessivi: quelli che si riferiscono a nomi di persona prendono i concordi pronominali della classe 9/10; quelli che si riferiscono ad animali prendono i concordi di cl. 1 al sing e della cl. 10 al pl. rafiki yangu il mio amico rafiki zangu i miei amici ndege wangu il mio uccello ndege zangu i miei uccelli

Dimostrativi

Vi sono tre tipi di dimostrativi: -le indica distanza e si forma premettendo i P2; h- indica prossimità e si forma aggiungendo i P2 e inserendo tra la h- e i P2 la vocale del P2; h-o indica qualcosa di già menzionato e si forma modificando la vocale finale di h- in -o. I dimostrativi seguono quasi sempre il nome; quando lo precedono hanno valore di articolo

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determinativo. mtu yule (uomo quello) quell'uomo mtu huyu (uomo questo) quest'uomo mtu huyo (uomo suddetto) l'uomo suddetto -ote, -o-ote Prendono i CP prevocalici. ossia i P3. -ote al sing. indica la completezza (tutto) e al pl. la totalità (tutti). nyumba yote tutta la casa nyumba zote tutte le case -o-ote vuol dire 'chiunque, qualsiasi'; dopo una negazione si traduce con 'nessuno': ninataka kitabu cho chote voglio un libro qualsiasi sitaki kitabu cho chote non voglio nessun libro

-enye, -enyewe Prendono i P5, eccetto che nella cl. 1, dove usano i CA. -enye indica uno stato o una condizione (che possiede, che ha, avente), -enyewe è un rafforzativo che indica 'stesso, medesimo'. mtu mwenye mali un ricco, un possidente maji yenye moto acqua calda mimi mwenyewe io stesso miti yenyewe le piante stesse

Interrogativi

Prendono anch'essi i CP, della serie P2. -pi? quale? -ngapi? quanto? mtu yupi? quale uomo? vitabu vingapi? quanti libri? Vi sono anche interrogativi invariabili: nani? chi? nini? cosa? gani? quale? wapi? dove? lini? quando? mtoto huyu nani? chi è questo bambino? unataka nini? cosa vuoi? kitabu gani? quale libro? amekwenda wapi? dove è andato? atakuja lini? quando verrà?

Pronomi Personali Isolati

mimi io wewe tu yeye egli sisi noi ninyi voi wao essi Possono ricorrere anche in forme composte con: na- e nami ed io nd- è proprio ndimi sono proprio io che si- non è proprio siye non è lui che

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Pronomi personali soggetto, pronomi oggetto e pronomi relativi. Sono resi con i concordi soggettivi (CS), oggettivi (CO) e relativi (CR) e concorrono a formare il verbo.

Classi CS CO CR Classi 1/2 1a. ni-/tu- -ni-/-tu- -ye-/-o- Classi 1/2 2.a u-/m- -ku-/-wa- -eni -ye-/-o- Classi 1/2 3.a a-/wa- -m-/-wa- -ye-/-o- Classi 3/4 u-/i- -u-/-i- -o-/-yo- Classi 5/6 li-/ya- -li-/-ya -lo-/-yo - Classi 7/8 ki-/vi- -ki-/-vi -cho-/-vyo- Classi 9/10 i-/zi- -i-/-zi- -yo-/-zo- Classi 11/10 u-/zi- -u-/-zi- -o-/-zo- Classe 15 ku- -ku- -ko- Classe 16 pa- -po- -po- Classe 17 ku- -ko- -ko- Classe 18 mu- -mo- -mo-

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VERBI

Il verbo swahili ha una struttura morfologica molto complessa che prevede, in genere, almeno tre elementi e cioè: CS concorde soggettivo (accorda il verbo col soggetto) MV modificatore verbale (indica il tempo e/o il modo) BV base verbale (porta il contenuto semantico) CS + MV + BV = ni + na + ona = io + presente + vedere = io vedo CS + MV + BV = u + li + ona = tu + pasassato + vedere = tu vedesti CS + MV + BV = a + ta + ona = egli + futuro + vedere = egli vedrà Il pronome compl. oggetto si inserisce nel verbo prima della base. mwalimu anasoma kitabu = il maestro legge il libro mwalimu anakisoma = il maestro lo legge (il libro)

Anche il relativo soggetto si inserisce nel verbo: mwalimu anayesoma kitabu = il maestro che legge il libro

Il relativo oggetto, anch'esso inserito nel verbo, richiede anche l'inserimento del CO: kitabu anachokisoma mwalimu = il libro che il maestro legge

La sequenza degli elementi verbali è quindi: (Neg).CS.(Neg).MV.(CR).(CO).BV., dove CR e CO sono indicati tra parentesi in quanto non necessariamente presenti; gli elementi negativi sono presenti invece in una delle due posizioni, non in entrambe.

I Relativi

La clausola relativa si può rendere in swahili in due modi: -con amba- (a cui va aggiunto il CR) seguito dal verbo; -con i CR infissi nel verbo nei tempi presente ( -na- ), passato rem. ( -li- ), futuro ( -taka- ) e al negativo ( -si-).

Relativo soggetto mtu anaendesha gari = l'uomo guida la macchina mtu anayendesha gari = l'uomo che guida la macchina mtu ambaye ameendesha gari = l'uomo che ha guidato la macchina

Relativo oggetto gari inakimbia = la macchina corre gari inayokimbia = la macchina che corre gari iliyokimbia = la macchina che ha corso gari ambayo imekimbia = la macchina che ha corso

Gli estensori verbali

Il contenuto semantico della base verbale può essere modificato tramite l'aggiunta dei cosiddetti estensori verbali. Queste sono le principali estensioni:

• applicativa -i(l), -e(l) -soma = leggere -somea = leggere a, per

• causativa -i, -iz, -ish, -e, -ez, -esh -panda = salire -pandisha = far salire

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• contraria -u(l), -o(l) -funga = legare -fungua = sciogliere

• passiva -w-, -iw, -ew -samehe = perdonare -samehewa = essere perdonato

• potenziale -ik-, -ek -vunja = rompere -vunjika = essere rotto

• reciproca -an- -kuta = incontare -kutana = incontrarsi

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LO SCHEMA DELLA CONIUGAZIONE

I verbi swahili si coniugano secondo i modi e i tempi. Esistono tempi semplici e tempi composti, formati con l'ausiliare essere. Vi è una coniugazione affermativa e una coniugazione negativa. Nello schema seguente sono riassunti i vari tempi e modi. Gli elementi tra parentesi segnalano che è ammessa la presenza del complemento oggetto e del relativo infisso nel verbo.

Infinito

• semplice KUsoma leggere • KU(ki)soma leggerlo (il libro) • negativo KUTOsoma* non leggere • negativo KUTO(ki)soma non leggerlo

Imperativo

• semplice soma!* leggi!, somENI!* leggete! • (ki)somE! leggi(lo)!, (ki)somENI! leggete(lo)! • esortativo KA(ki)somE! che tu (lo) legga! • negativo uSI(ki)somE che tu non (lo) legga!

Indicativo

• presente progress. niNAsoma* leggo (adesso) • niNA(ki)soma (lo) leggo (adesso) • niNA(cho)(ki)soma (il libro) che leggo (adesso) • presente semplice nA(ki)soma (lo) leggo (in genereale) • presente abituale HUsoma legge (d'abitudine; per tutte le pers.) • negativo HAtu(ki)somI non (lo) leggiamo • perfetto semplice niMEsoma* ho letto • perfetto in mesha niMESHAsoma ho già letto • negativo siJA(ki)soma non (l')ho (ancora) letto • passato semplice niLIsoma* lessi • niLI(ki)soma (lo) lessi • niLI(cho)(ki)soma (il libro) che lessi • passato narrativo niKA(ki)soma e io lessi • passato in ka- KAsoma ha letto (solo 3 a pers.) • negativo siKU(ki)soma non (lo) lessi

Futuro

• semplice niTAsoma* leggerò • niTA(ki)soma (lo) leggerò • futuro relativo niTAKA(cho)(ki)soma (il libro) che leggerò • negativo sitasoma* non leggerò

relat. atemporale nisoma(ye) leggente relativo negativo niSIchokisoma (il libro) che non leggo, lessi, leggerò

Situativo

• semplice niKI(ki)soma leggendo(lo) (io) • negativo niSIPO(ki)soma non leggendo(lo) (io)

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Congiuntivo

• semplice ni(ki)somE che io (lo) legga • consecutivo niKA(ki)somE e che io (lo) legga, vada a legger(lo) • negativo niSI(ki)somE che io non (lo) legga, vada a leggerlo

Condizionale

• presente niNGEsoma* se leggessi, leggerei • niNGE(ki)soma se (lo) leggessi, leggerei • negativo siNGEsoma* se non leggessi, leggerei • negativo siNGE(ki)soma se non (lo) leggessi, leggerei • passato niNGALIsoma* se avessi letto • niNGALI(ki)soma se (lo) avessi letto • siNGALIsoma* se non avessi letto • siNGALi(ki)soma se non (lo) avessi letto

Concessivo

• reale niNGA(ki)soma anche se io (lo) leggo • ipotetico niJAPO(ki)soma* anche se (lo) leggessi

L'asterisco segnala i tempi e i modi in cui le forme verbali a base monosillabica (oltre alle basi vocaliche bisillabiche -enda - andare, -isha -finire) trattengono il ku- dell'infinito (se non hanno il concorde oggettivo infisso e se non portano estensori). Vediamo per es. kula - mangiare:

kula! = mangia! kile! = mangialo! nimekula = ho mangiato nimekila = l'ho mangiato

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TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI POSITIVI

INDICATIVO Presente Progr. Semplice Abituale Leggo (adesso) Leggo (general.) Leggo (abituale) Io ninasoma nasoma husoma Tu unasoma wasoma husoma Egli anasoma asoma husoma Noi tunasoma twasoma husoma Voi mnasoma mwasoma husoma Essi wanasoma wasoma husoma Cade (adesso) Cade (generalmente) cl.3 unaanguka waanguka cl.4 inaanguka yaanguka cl.5 linaanguka laanguka cl.6 yanaanguka yaanguka cl.7 kinaanguka chaanguka cl.8 vinaanguka vyaanguka cl.9 inaanguka yaaguka cl.10 zinaanguka zaanguka cl.11 panaanguka paanguka cl.15 kunaanguka kwaanguka cl.16 panaanguka paanguka cl.17 kunaanguka kwaanguka cl.18 mnaanguka mwaanguka

Passato Prossimo Passato Remoto Futuro Semplice Ho letto Lessi Leggerò Io nimesoma nilisoma nitasoma Tu umesoma ulisoma utasoma Egli amesoma alisoma atasoma Noi tumesoma tulisoma tutasoma Voi mmesoma mlisoma mtasoma Essi wamesoma walisoma watasoma È caduto Cadde Cadrà cl.3 umeanguka ulianguka utaanguka cl.4 imeanguka ilinguka itaanguka cl.5 limeanguka lilianguka litaanguka cl.6 yameanguka yalianguka yataanguka cl.7 kimeanguka kilianguka kitaanguka cl.8 vimeanguka vilianguka vitaanguka cl.9 imeanguka ilianguka itaanguka cl.10 zimeanguka zilianguka zitaanguka cl.11 umeanguka ulianguka utaanguka cl.15 kumeanguka kulianguka kutaanguka cl.16 pameanguka palianguka palianguka cl.17 kumeanguka kulianguka kutaanguka cl.18 mmeanguka mlianguka mtaanguka

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Congiuntivo Presente Concessivo Reale Concessivo Ipotetico Legga, leggessi Leggerei Avessi letto Io nisome ningesoma ningalisoma Tu usome ungesoma ungalisoma Egli asome asome angalisoma Noi tusome tungesoma tungalisoma Voi msome mngesoma mngalisoma Essi wasome wangesoma wangalisoma Cada, cadesse Cadrebbe Fosse caduto cl.3 uanguke ungeanguka ungalianguka cl.4 ianguke ingenguka ingalianguka cl.5 lianguke lingeanguka lingalianguka cl.6 yanguke yangeanguka yangalianguka cl.7 kianguke kingeanguka kingalianguka cl.8 vianguke vingeanguka vingalianguka cl.9 ianguke ingeanguka ingalianguka cl.10 zianguke zingeanguka zingalianguka cl.11 uanguke ungeanguka ungalianguka cl.15 kuanguke kungeanguka kungalianguka cl.16 paanguke pangeanguka pangalianguka cl.17 kuanguke kungeanguka kungalianguka cl.18 mwanguke mngeanguka mngalianguka

TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI NEGATIVI

Presente Passato Prossimo

Passato Remoto Futuro Semplice

non leggo non ho letto non lessi non leggerò Io sisomi sijasoma sikusoma sitasoma Tu husomi hujasoma hukusoma hutasoma Egli hasomi hajasoma hakusoma hatasoma Noi hatusomi hatujasoma hatukusoma hatutasoma Voi hamsomi hamjasoma hamkusoma hamtasoma Essi hawasomi hawajasoma hawakusoma hawatasoma non cade non è caduto non cadde non cadrà cl.3 hauanguki haujaanguka haukuanguka hautaanguka cl.4 haianguki haijaanguka haikuanguka haitaanguka cl.5 halianguki halijaanguka halikuanguka halitaanguka cl.6 hayaanguki hayajaanguka hayakuanguka hayataanguka cl.7 hakianguki hakijaanguka hakikuanguka hakitaanguka cl.8 havianguki havijaanguka havikuanguka havitaanguka cl.9 haianguki haijaaaguka haikuanguka haitaanguka cl.10 hazianguki hazijaanguka hazikuanguka hazitaanguka cl.11 hauanguki haujaanguka haukuanguka hautaanguka cl.15 hakuanguki hakujaanguka hakukuanguka hakutaanguka cl.16 hapaanguki hapajaanguka hapakuanguka hapataanguka cl.17 hakuanguki hakujaanguka hakukuanguka hakutaanguka cl.18 hamwanguki hamjaanguka hamkuanguka hamtaanguka

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Congiuntivo Presente Concessivo Reale Concessivo Ipotetico Non legga Non leggessi, non leggerei Non avessi letto Io nisisome singesoma singalisoma Tu usisome hungesoma hungalisoma Egli asisome hangesoma hangalisoma Noi tusisome hatungesoma hatungalisoma Voi msisome hamngesoma hamngalisoma Essi wasisome hawangesoma hawangalisoma Non cada Non cadesse, non cadrebbe Non fosse caduto cl.3 usianguke haungeanguka haungalianguka cl.4 isianguke haingeanguka haingalianguka cl.5 lisianguke halingeanguka halingalianguka cl.6 yasianguke hayangeanguka hayangalianguka cl.7 kisianguke hakingeanguka hakingalianguka cl.8 visianguke havingeanguka havingalianguka cl.9 isianguke haingeaanguka haingalianguka cl.10 zisianguke hazingeanguka hazingalianguka cl.11 usianguke haungeanguka haungalianguka cl.15 kusianguke hakungeanguka hakungalianguka cl.16 pasianguke hapangeanguka hapangalianguka cl.17 kusianguke hakungeanguka hakungalianguka cl.18 msianguke hamngeanguka hamngalianguka

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VERBO ESSERE

TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI POSITIVI

* Tranne il ni , gli elementi di questa serie sono poco usati, specialmente quelli delle classi non personali. Si può usare il ni per l'indicativo presente in tutte le persone e le classi.

Congiuntivo Presente Concessivo Reale Concessivo Ipotetico Sia Fossi, sarei Fossi stato Io niwe ningekuwa ningalikuwa Tu uwe ungekuwa ungalikuwa Egli awe angekuwa angalikuwa Noi tuwe tungekuwa tungalikuwa Voi muwe mngekuwa mngalikuwa Essi wawe wangekuwa wangalikuwa cl.3 uwe ungekuwa ungalikuwa cl.4 iwe ingenguka ingalikuwa cl.5 liwe lingekuwa lingalikuwa cl.6 yawe yangekuwa yangalikuwa cl.7 kiwe kingekuwa kingalikuwa cl.8 viwe vingekuwa vingalikuwa cl.9 iwe ingekuwa ingalikuwa cl.10 ziwe zingekuwa zingalikuwa cl.11 uwe ungekuwa ungalikuwa

Presente* Passato Prossimo Passato Remoto Futuro Semplice Sono Sono stato Fui Sarò Io ni nimekuwa nilikuwa nitakuwa Tu u umekuwa ulikuwa utakuwa Egli a amekuwa alikuwa atakuwa Noi tu tumekuwa tulikuwa tutakuwa Voi m mmekuwa mlikuwa mtakuwa Essi wa wamekuwa walikuwa watakuwa cl.3 u umekuwa ulikuwa utakuwa cl.4 i imekuwa ilikuwa itakuwa cl.5 li limekuwa lilikuwa litakuwa cl.6 ya yamekuwa yalikuwa yatakuwa cl.7 ki kimekuwa kilikuwa kitakuwa cl.8 vi vimekuwa vilikuwa vitakuwa cl.9 i imekuwa ilikuwa itakuwa cl.10 zi zimekuwa zilikuwa zitakuwa cl.11 u umekuwa ulikuwa utakuwa cl.15 ku kumekuwa kulikuwa kutakuwa cl.16 pa pamekuwa palikuwa patakuwa cl.17 ku kumekuwa kulikuwa kutakuwa cl.18 m(u) mmekuwa mlikuwa mtakuwa

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cl.15 kuwe kungekuwa kungalikuwa cl.16 pawe pangekuwa pangalikuwa cl.17 kuwe kungekuwa kungalikuwa cl.18 muwe mngekuwa mngalikuwa

TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI NEGATIVI

* Tranne il si , le altre forme sono poco usate.

Congiuntivo Presente Concessivo Reale Concessivo Ipotetico Non sia Non fossi, non sarei Non fossi stato Io nisiwe singekuwa singalikuwa Tu usiwe hungekuwa hungalikuwa Egli asiwe hangekuwa hangalikuwa Noi tusiwe hatungekuwa hatungalikuwa Voi msiwe hamngekuwa hamngalikuwa Essi wasiwe hawangekuwa hawangalikuwa cl.3 usiwe haungekuwa haungalikuwa cl.4 isiwe haingekuwa haingalikuwa cl.5 lisiwe halingekuwa halingalikuwa cl.6 yasiwe hayangekuwa hayangalikuwa cl.7 kisiwe hakingekuwa hakingalikuwa cl.8 visiwe havingekuwa havingalikuwa cl.9 isiwe haingeakuwa haingalikuwa cl.10 zisiwe hazingekuwa hazingalikuwa cl.11 usiwe haungekuwa haungalikuwa

Presente * Passato Prossimo Passato Remoto Futuro Semplice Non sono Non sono stato Non fui Non sarò Io si sijawa sikuwa sitakuwa Tu hu hujawa hukuwa hutakuwa Egli ha hajawa hakuwa hatakuwa Noi hatu hatujawa hatukuwa hatutakuwa Voi ham hamjawa hamkuwa hamtakuwa Essi hawa hawajawa hawakuwa hawatakuwa cl.3 hau haujawa haukuwa hautakuwa cl.4 hai haijawa haikuwa haitakuwa cl.5 hali halijawa halikuwa halitakuwa cl.6 haya hayajawa hayakuwa hayatakuwa cl.7 haki hakijawa hakikuwa hakitakuwa cl.8 havi havijawa havikuwa havitakuwa cl.9 hai haijawa haikuwa haitakuwa cl.10 hazi hazijawa hazikuwa hazitakuwa cl.11 hau haujawa haukuwa hautakuwa cl.15 hakujawa hakukuwa hakutakuwa cl.16 hapajawa hapakuwa hapatakuwa cl.17 hakujawa hakukuwa hakutakuwa cl.18 hamjawa hamkuwa hamtakuwa

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cl.15 kusiwe hakungekuwa hakungalikuwa cl.16 pasiwe hapangekuwa hapangalikuwa cl.17 kusiwe hakungekuwa hakungalikuwa cl.18 msiwe hamngekuwa hamngalikuwa

TAVOLA DEI CONCORDI AGGETTIVALI

Classe Singolare/Plurale 1/2 m-, mw-*/ wa- , wa- * 3/4 m-, mw-*/mi-, my-* 5/6 -, j-*, ji-/ma-, m-* 7/8 ki-, ch-*/vi-, vy-* 9/10 -, n-, ny-*, m-, etc./-, n-, ny-*, m-, etc. 11/10 m-, mw-*/n-, ny-*, etc. 12/13 ka-/tu- (dim. in uso in alcune lingue bantu della Tanzania e importati nel

kiswahili). 15 ku- kw-*

N. B. I concordi segnati con * si usano davanti agli aggetti che cominciano per vocale. Gli aggettivi -eusi, -ingi, -ingine in cl. 2 fanno weusi, wengi, wengine.

TAVOLA DEI CONCORDI PRONOMINALI

Classe -angu, etc. ; -a -le, -pi, h- -ote amba- -enye, -enyewe 1/2 w-/w- yu-/wa- y-/w- -ye/-o mw-/w- 3/4 w-/y- u-/i- w-/y- -o/-yo w-/y- 5/6 l-/y- li-/ya- l-/y- -lo/-yo l-/y- 7/8 ch-/vy- ki-/vi- ch-/vy- -cho/-vyo ch-/vy- 9/10 y-/z- i-/zi- y-/z- -yo/-zo y-/z- 11/10 w-/z- u-/zi- w-/z- -o/-zo w-/z- 15 kw- ku- kw- -ko kw- 16 p- pa- p- -po p- 17 kw- ku- kw- -ko kw- 18 mw- mu-, m- mw- -mo mw-