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/ : Decreto 14 settembre 1994, n.:739 Gazzetta Ufficiale 9 genna~o 1995, n ..6 Regolamento concernente l'illdividuazionedella figura' . e del relativo profilo professionale dell'Infermiere n ministro.dellaSanìta' Visto l'articolo 6, commaS, del: Dig~ 30 dicembre 1992, n. 502, recante: "Riordino della. disciplina in materia sanitaria, a nornia dell'articolo l .della legge' 23 ottobre 1992, n; 421", nel testo modificato dal D19s7 dicembre 1993, n. 517; - . . . Ritenuto che,' in ottemperanza' alle precitate disposizioni,' spetta al rnìnistro della Sanità. di individuareconproprio decreto le' figure professionali dal formare ed i relativi profili, relativamente alle aree del personale sanitàrio infermieristico, tecnico e della riabilitazione; . Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali; Ritenuto di individuare la figura dell'infermiere; . . . '.' ..... '. ....,' .... Ritenuto di prevedere e disciplinare la formazione complementare; . . . Visto il pareredel Consiglio superiore di sanità, espresso nella seduta del 2 aprile 1994; '. ...' . ". . . . Ritenuto che,' in considerazione della priorità attribuita dal piano sanitari nazionale alla' tutela della salute degli 'anziani, sia opportuno preveder espressamente la figura dell'infermiere geriatrico addetto .all'area geriatric anziché quella dell'infermiere addetto al controllo delle infezioni ospedaliere la cui casistica assume minor rilievo; . . . Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza' generale del luglio 1994; Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di regolamento stato trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agost 1988, n. 400, al presidente del Consiglio dei ministri Adotta il seguente regolamento: Articolo 1

L'evoluzione infermieristica

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L'evoluzione della professione infermieristica a Bologna

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Page 1: L'evoluzione infermieristica

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Decreto 14 settembre 1994, n.:739Gazzetta Ufficiale 9 genna~o 1995, n ..6

Regolamento concernente l'illdividuazionedella figura' .e del relativo profilo professionale dell'Infermiere

nministro.dellaSanìta'

Visto l'articolo 6, commaS, del: Dig~ 30 dicembre 1992, n. 502, recante:"Riordino della. disciplina in materia sanitaria, a nornia dell'articolo l .dellalegge' 23 ottobre 1992, n; 421", nel testo modificato dal D19s7 dicembre1993, n. 517;

- .. .

Ritenuto che,' in ottemperanza' alle precitate disposizioni,' spetta al rnìnistrodella Sanità. di individuareconproprio decreto le' figure professionali dalformare ed i relativi profili, relativamente alle aree del personale sanitàrioinfermieristico, tecnico e della riabilitazione; .

Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali;

Ritenuto di individuare la figura dell'infermiere;. . . '.' .....

'. ....,' ....

Ritenuto di prevedere e disciplinare la formazione complementare;. .

. Visto il pareredel Consiglio superiore di sanità, espresso nella seduta del 2aprile 1994; '. . . .' .

". . . .

Ritenuto che,' in considerazione della priorità attribuita dal piano sanitarinazionale alla' tutela della salute degli 'anziani, sia opportuno prevederespressamente la figura dell'infermiere geriatrico addetto .all'area geriatricanziché quella dell'infermiere addetto al controllo delle infezioni ospedalierela cui casistica assume minor rilievo; . . .

Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza' generale delluglio 1994;

Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di regolamentostato trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agost1988, n. 400, al presidente del Consiglio dei ministri

Adotta il seguente regolamento:

Articolo 1

Page 2: L'evoluzione infermieristica

del 4

to èzosto

4

- E' individuata la figura professionale dell'infermiere con il seguente:-:ufilo: l'infermiere' è l'operatore sanitario che, in possesso delidiploma::::riversitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale èresponsabile::e1 assistenza generale infermieristica, . .

. .

_ - L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa eriabilitativa è..:. natura tecnica, ...relazionale, educativa. Le principali funzioni 'sono la~venzl0ne delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e~educazione sanitaria.

_ - L'infermiere:

a) partecipa all'identificazionedei bisogni di salute. della persona e dellacollettività; .

b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della .. collettività e formula i relativi obiettivi;

c) pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale inferinieristico;d) .garantisce la corretta: applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; .. ...

d) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatorisanitari e sociali; .. ..

e) per l'espletamento delle funzioni siavvaIe,· ove necessario, dell'operadel personale di supporto;

f). svolge la sua attività professionalein strutture sanitarie pubbliche oprivate, nel territorio e nell'assistenza domiciliare,. in regime didipendenza o libero-professionale.

- L'infermiere contribuisce alla forinazione del personale .di supporto e_ ncorredirettamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo

fessionale e alla ricerca. .. .. .

. .' '. . .' " .

- - La formazione infermieristica post-base per la pratica specialistica è intesac. fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze clinichec: anzate e delle capacità che permettano loro di fornire specifiche prestazioniinfermieristiche nelle seguenti aree:

a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;b) pediatria: infermiere pediatrico; .c) salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico;d) geriatria: infermiere geriatrico; .e) area critica; infermiere di area critica.

5

Page 3: L'evoluzione infermieristica

6 - In relazione a motivate esigenze emergenti dal Servizio sanitario. .

•nazionale, potranno essere individuate, con decreto del ministero della Sanità,ulteriori aree ~chiedenti una formazione complementare specifica. . .

7 - n percorso formativo viene definito :~ondecretodel niini~tero della Sanitàe si conclude con il rilascio. di un attestato di formazion~ specialistica checostituisce titolo preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche 'nelle.diverse aree,' dopo il. superamentorliapposite provevalutative. Lanaturapreferenziale del titolo. è strettamente legata alla .sussistenza dì. obiettivenecessità del servizio e recede in presenzadi mutate condizioni di fatto.

Articolo 2

..1- Il. diploma ~versitatio di infermiere, conseguito ai sensi. d~ll'articolo 6,comma 3, del Dlgs 30. dicembre 1992, n.· 502 e successivemodificazioni,abilita all'esercizio ..della professione,. previa iscrizione al relativo Alboprofessionale.

Articolo 3

.1 - Con decreto del ministro della Sanità di concerto cori il rmrustrodellDniversltà e della Ricerca~cientifièa "e tecnologica so~o individuat{ idiplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente 'ordinamento, che sonoequipollenti al diploma universitario di cui all'articolo i ai fini dell'eserciziodella relativa attività professionale e dell'accessoai pubblici uffici.· .

..;" .

{)

Page 4: L'evoluzione infermieristica

EVOLUZIONE DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Brevi cenni sull'origine dell'arte del curare

L'assistenza è una pratica molto antica nata .esviluppatasidal principio di

solidarietà, Prendersi cura della vita, e assicurare lacontinuità dei gruppo e

della specie,· è stata sicuramente una motivazione importante tanto che la .

· comparsa delle prime specie umane ha coinciso con I'inizio dell'assistenza,

Per migliaia di anni l'assistenzanon fu aspetto car-atteristicodi un mestiere o .

. di una professione ma venrie svoltada qualsiasi persona ch~ aiutava Un~altraa .

provvedere a tutto ciò che era necessario per sopravvivere in funzione della

vita individuale è sociale. L'assist~ilza è stata 'espressione prettamente

'.femminile; per tale ragione la storia delI' a,s.sistenza:è influenzata: e tal~olta

coincide con la storia e con l'evoluzione del mondo femminile.

Se~ondo gli antropologici la storia dell 'assistenza e delle cure si è generataa

partire da due bisogni che da ~empre motivano l'azione umana: perseguire il

bene·e difendersi "dalmale o, in altre parole, garantire lo sviluppo della vita e

allontan~e la morte. La necessità eli assicurare la. soddisfazione ··di questi

· bisogni.iequindi la soprnVvi~enza,hà dato origine ti una. serie di attività

.indispensabili tra le.quali trovaposto il prendersi cura. Curare quindi, nel suo

significato originario, vuol dire mantenere la ~ita soddisfacendo un'insieme di .

.bisogni a essa indispensabili. Mentre. la donna:veniva elevata agarante dello

sviluppo e del mantenimento della specie.all'uomo veniva assegnato il ruolo

·.di difensore del .Male: llccide~e per sopravvivere; utilizzare strumenti di

incisione o il fuoco per difendersi. Fin dall'inizio si .venne dunque, a creare". '. '. . '...- . . .

quella divisi~ne di ruoli che associa la donn~al ruolo di prestatrice di

assistenza e,quindi riserva all'uomo il ruoloatti~o .u "combattente". contro le

forze del male.

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Page 5: L'evoluzione infermieristica

periodo precrìstìano e cristiano. .

Gli storici .sono riusciti, malgrado la mancanza di documentazione, a

costruire dalle caratteristiche delle civiltà studiate, quali' fossero

I'organizzazione sociale, i problemi sanitari e le forme più conosciute di

ratiche assistenziali; affermando . che non vi era=alcuna distinzione tra. .

assistenza, medicina e farmacologia, essendo tutte derivate e legate alla

magia. Nell'antica Grecia la guarigione era affidata alle divinità, alle quali

venivanoofferti sacrifici e doni nel tentativo di renderle propizie. L'avvento

del cristianesimo,' segnò un momento di rottura e una vera e· propria

rivoluzione del concetto. di assistenza, Tutto il pensiero magico-religioso

precristiano viene condannato e perseguitato come forma di idolatria legata al

culto di satana. Le donne guaritrici .che possedevano la conoscenza delle cure

del corpo e delle proprietà delle piante, subiraimo la repressione della chiesa e

dei tribunali secolari-Su queste motivazione nascerà la caccia alle streghe che

crescerà progressivainente .d'intensità fino a raggiW:igere. il culmine

dell'accanimento tra il XIII e il XVII secolo.·

La nascita dei primi ospedali.

Dobbiamo alla civiltàgreca e latina anche la nascita dei primi ospedali, che

portano il nome di valetudinaria e xenodochia. I primi sorsero nei pressi degli

accampamenti di guerra. per assistere i' soldati feriti o nei pressi di

insediamenti agricoli, per curare .gli schiavi ammalati. I secondi sorsero

dapprima. in oriente per poi diffondersi a partire dal IV secolo d.C. anche in

Italia e nel resto dell'Europa a partite dal VI secolo d.C. La nascita e la

diffusione di queste prime. strutture ospedaliere sono da mettere in relazione

all'idea fondamentale dell' amore per il prossimo.diffusa dal cristianesimo. In

realtà, dato lo scarso sviluppo delle conoscenze mediche, essi non erano

"ospedali", quanto piuttosto ricoveri gestiti da ecclesiastici che fornivano

ospitalità ai ricchi e ai pellegrini. Fra ipiù noti si ricordano quelli fondati da

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Page 6: L'evoluzione infermieristica

San Basilio aCesarea nel 370 d.C", quello fondato dalla nobildonna Fabiola a

Roma nel 390 d.C., e quello, dell'imperatrice Eudossia aG~rusalelllIDe,

"intorno al 400 d.C. In 'queste strutture assistenziali, dove le cure continuavano

"ad essere principalmente garantite da uomini e donne di,chiesa, compaiono fin

, dall'i~O anche i paraboloni, figure laiche che ,oggi possiélDl()identificare

come infermieri, i quali, tra i tanti compiti; erano anche addetti al trasporto del

m~lati in ospedale. In particolare, in Itali~ nacquero, tra il' 1070 e n1200 '

'numerosi ospedali, per esempio nella ~OIia di Lucca, meta di peÙe~aggio ,e

centro di sosta per chi era diretto a Roma: sorsero in questo periodo ben \ì7~edalim~Ii18 nella r.egjpn.e cjrCQB~ Spesso questi ospedali,

, disponevano di pochi letti e ,monaci ,e servi erano' addetti a fornire assistenza.

E' da notare che il termine servo non .aveva all'epoca il significato'

dispregiativo che, gli, viene' oggi" attribuito, ma era da 'ricondursi al, termine. ,- '.

, latino iservus infirmurum, ossia, "colui .che assiste gli infermi", Intorno, al'

'1000, un altro: importante elemento di 'rinnovamento fu. rappresentato. dal, "t,DN LO ' ' , , ' ,.i,..\ E.Bet; . " .',

processo di.sgretolamento del.sistema feudale; Lo sviluppo economico, delle

, , arti favorì la nascita delle Corporazioni che avevano naturalmente obiettivi di

vario ordine: economico, politico e' giuridico e, , tra ,questi, rientrava. '"

'l'assistenza ai componenti' infermi.nascono così alcuni ospedali come quello

, fio;entino d~gli Innocenti. In numero sempre maggiore enti laiciiniziarono a. . . . . "-.

farsi carico della costruzione e della gestione degli ospedali, sui quali tuttavia

la chiesa mantiene sempre un 'azione di sorveglianza e il diritto di' nomina dei

" rappresentanti.

-Dall'assìstenza popolare alla caccia alle streghe.

Fin" dai primi secoli d.C., il periodo, cristiano ..attribuì enorme rilievo alla

dimensione spirituale dell'uomo, mettendo in secondo piano e, disprezzando

tutto ciò che riguardava il corpo, ritenuto fonte di passioni e desideri che

allontanavano l'uomo dall 'unico bene: la salvezza dell'anima. La naturale

16

- ~

Page 7: L'evoluzione infermieristica

lle

di

16

conseguenza di questa concezione fu che tutte le pratiche. assistenziali

'popolari'tcominciarono ad essere guardate con sospetto e poiché esse erano

quasi sempre eseguite dalle donne, ne derivò che la donna venisse associata aesse. in niodonegativo. Inoltre la donna possedeva da sempre una"conoscenza vissutadel-corpo" legata alle sue.funzioni.biologiche, Non è in

caso se in parecchie civiltà le cure dei morti e i rituali funebri sono compito

delle donne.

Un altro elemento che concorse a creare unc1ima di sospetto nei confronti

delle donne fu la loro conoscenza delle piante a uso medicinale, conoscenza

.rasmessa ora~ente fin dall' antichità. Le piante divennero la base di tutte le

pratiche curative trasmesse oralmente dalle donne. Le donne, depositarie dei

segreti del corpo e della natura, divennero così, nel corso dei secoli, l'unico

"medico" del popolo. QUelle che si dedicavano a tale occupazione erano in

genere donne povere e contadine, spesso vedove, .ricche di. esperienza. .' . . .' .

empirica sul potere terapeutico delle piante, per lo più oltre .la cinquantina,

saranno proprio costoro. a subire maggiormente il peso della caccia alle. .

streghe. Le ragioni di questo accanimento vanno ricercate inprimo luogo nel

fatto che siritene;a che "chi sa curare sa anche nuocere". }{el periodo della. .

"caccia alle streghe" . la medicina ufficiale continua ad essere praticata. da

.uomini e donne di chiesa. I primi studenti delle facoltà di medicina, nel XII

secolo;. furono. monaci e :anche quando cominciarono a essere ammessi

studenti laici, costoro almeno fino al 1452 conservarono l'obbligo del celibato

e non potevano· esercitare la professione senza il consiglio di un prete. La.' . . '. .' ..' ~.

persecuzione delle streghe durerà in tutto quattro secoli (dal XIV al XVII}

Mentre i ricchi, ipotenti e, più ln generale, gli abitanti delle città ricevevano

cure e assistenza negli Ospedali, ilpopolo povero continuava a ricorrere, in

caso di necessità, al sapere terapeutico di queste donne.

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Page 8: L'evoluzione infermieristica

'L'assistenza dal xn al XV secolo.

'A partire clalXII secolo(per i monaci intervengono regole più severe, tendenti

a proibire l'esercizio della professione al di fuori dei conven~)Si .avviacosì la

'lentama progressiva scomparsa della medicina monastica che coincide con la

nascita delle prime università: separandosi dalla religione; la medicina si fa

sempre più laica. La prima università a creare una facoltà di me~icina è .quella

di Saler.nto, sede fin dall'anno 1000 della celebre Schola. La scuola medica'

di, Sale~E.'diveime,' l'unico centr~, di stùdi ~edici, in Italia al' quale

l'imperatore .Federico II concesse il diritto di dare ai propri studenti una

"licenza di esercitare la professione di medico" dopo un corso di studi, di' 5

anni e un tirocinio di 1 anno sotto la guida e supervisione di un medico

'esperto. Tra i11220 e il 1370 in Italia sorsero ben 12 università, le prime delle

, quali furono in ordine quelle di Bologna edi Padova. L'anatomia, .che prima

veniva' studiata dissezionarido solo animaÙ, adesso comincia ad essere" ,

, ' studiata su cadaveri umani. Tale pratica inizia nel l315~'dapprima su cadaveri. -. . -.' . .' '.

di donne che, secondo le credenze dell'epoca erano prive dell' anima. Lo

studio, dell' anatomia avviene attraverso la pratica', settoria operata da' un• • o,'· .' '.'

"chirurgo" sotto la guida di un inedico. Sull'onda- dell'evoluzione della

scienza medica, anche l'ospedale conosce unaprofonda evoluzione. Nascono. - . .

nella seconda metà del 1400 i primi Ospedali Maggiori quali per esempio la

Ca' Grande di Milano e l'Ospedale. di Santo SPirito a Roma, nati appunto" ,

.dall'unificazione di preesistenti piccoli ospedali. In questo periodo t'e malattie

infettive, e in particolare la peste; decimavano la.popolazione. A1~a .malattia

molto diffusa e contagiosa era la lebbra.

TI secoloXVIll: la nascita della clinica.

il '700 fu dominato dall 'Illuminismo che, pur non essendo l'unico movimento

fil~sofi~o,d'Europa, ebbe sicurame~te un ruolo egemone. Il secolo dei lumi si

pone l'obiettivo di liberare il.mondo dalla magia,dai dogmi, dai miti e dai

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Page 9: L'evoluzione infermieristica

_ egiudizi oltre che di assegnare alla ragione e alla scienza un ruolo

dominante nella vita dell'uomo. L'Illuminismo influenzerà anche l'ambito

s .entifico. Anche la medicina ne fu influenzata e le scoperte del Seicento

:rovarono Ora una spinta per introdurre quei cambiamenti da tempo auspicata

dai medici scienziati. ' ,.. ..

questo periodo si diffuse anche la figura del medico che operava nel

villaggi e nelle campagne, a contatto. con la popolazione meno abbiente,. . .

recursore del medico. condotto. In .Italia nel '700 proseguirono gli studi .. . . .. . tt'.K.Q\\(J.J. '-t>

sull' anatomia del corpo umano in particolare. daparle dì. Giambattistal:>.~~\)1\1(\ .

Morgagni.' Furono inoltre inventati e migliorati. strumenti ad uso diagnostico

come il termometro e l'orologio per misurare il polso. In ambito ospedaliero,

: '700 vide la nascita degli "ospedali.clinici" in Europa, Per quanto concerne

'assistenza infermieristica nel territorio italiano,. Nsta consiste. . .

_rincipalmente nel sorvegliare i malati· più gravi e nel rispondere alle. . . . .. .

rincipali esigenze di tutti gli altri. Diversa è la situazione nel resto d'Europa, .. .

in particolare in Inghilterra, dove fin dal XVI secolo aveva avuto inizio una

strutturazione dell'assistenza infermieristica con l'introduzione della figura

ell'infermiera (nurse), nettamente distinta nei compiti dalla matron e dalla

-' ter. Alla matron spettavano compiti organizzativi. alle sisters .quelle

aìberghiere.. mentre alla nurse. competevano i seguenti. compiti: .aiutare il

aziente. a vestirsi e a svestirsidurante la visita del medico e del chirurgo,

aiutare il paziente nei movimenti e nell;alimentazione, assistere il medico e il

hirurgo durante .la visita, applicare le prescrizioni. del medico ed eseguire i

listeri prescritti ...

L'assistenza infermieristica nel XIX secolo.:. .

L'ottocento fu molto influenzato dalle idee illuministiche e rivoluzionarie del

'700 che avevano posto in primo piano il cittadino e i suoi diritti. A partire

dall'Ottocento la medicina che divenne sempre più precisa. e formalizzata,

19

Page 10: L'evoluzione infermieristica

m~

abbandonò le commissioni teologico-filosofiche e si avviò verso il ruolo di

uomo di scienza: ciò fu dovuto in larga misura ai progressi intervenuti in.vari

campi: nella batteriologia,' nella farmacologia e nella chirurgia .. Questi

progressi determinarono una vera e propria rivoluzione in campo medico:. . .' .

dopo tali scoperte venne completamente ribaltata l'ottica con cui venivano

affrontate le malattie: non era più in primo piano la cura ma la prevenzione.

L'opera di Florence Nightiilgale. -

Un ospedale in via di rinnovamento e di sviluppo richiedeva anche infermieri

più preparati che in precedenza. Nel 1880 venne istituita una scuola di

istruzione per infermieri .e infe~ere presso l'ospedale maggiore a Torino.

Negli anni a seguire iniziative analoghe furono pressogliospedali di Verona,

Bologna, Vercelli, Pisa e Firenze. Nonostante Zih~~torinnovato interesse,»

I'infermieristica in Italia continuava in generale ·ad essere-caratterizzata da. .. .' . .. . _.

forte arretratezza rispetto al resto d'Europa e in particolare all'Inghilterra,

dove a partire dai primi anni dell' Ottocento era iniziato un processo di .

selezione per chi. decideva' di intraprendere questo mestiere. Ma la vera. e .

propria svolta sul piano .infermieristico .inglese fu introdotta da Florence. .

Nightingale. Nata nel 1820 da un'influente famiglia inglese, ·F. Nightingale. ..

. ..

dedicò la propria esistenza alla 'riforma dell' assistenza infermieristica; è

parere unaninie che sia' stata la fondatrice dell'assistenZa infeimieristica'. . ." .

moderna, un' assistenza non più .basata solo. su intuito.·~dedizione ma anche .

su precise conoscenze scientifiche. Nel 1~59 scrisse Notes on nursing nel.' .":

quale spiegava quelli che per lei erano i concetti chiave dell 'infermieristica. In .

particolare riconosce la grande. importanza che ha l'ambiente (aria,

temperatura, ecc) nel condizionare .l'insorge~a della malattia. Altri aspetti. . . : ". :.' . . . .

molto importanti nell'assistenza infermieristica sono l'osservazione accurata

del paziente e I'attenzione : neiconfronh del suo stato' psicologico.

Dall'Inghilterra le idee della·Nightingale si diffusero in poco tempo in

20

-

Page 11: L'evoluzione infermieristica

Francia, Germania; Scandinavia, Russia e Stati Uniti, mentre in Italia vennero

accolte solo all'inizio' del ,'900. '

TI :xx secolo.

Nel XX secolo il campo medico 'subì numerosi e rivoluzionari, progressi e

quello dellacbirurgia ne è uno degli esempi più eclatanti. Per gran parte del, ,

XIX secolo la chirurgia fu soprattutto conservativa: consisteva in incisioni,

pun~re e bendaggi mentre rari 'erano gli interventi radicali per asportare

calcoli dalla vescica.vper catarratta, per ernia e per amputazione di arti;

dall'inizio del XX secolo essa si trasformò diventando riparativa, cioè mirante

alla restituzione della funzione alterata., Anche', i progressi in campo

farmacologico hanno portato un contributo decisivo allo sviluppo medico. Nel

1929 viene scoperta da Alexander Fleming lei.penicillina. Si ebbe anche un

rapido sviluppo in campo della medicina 'teorica e pratica, ,'e conquiste

altrettanto rivoluzionarie 'si ebbero 'nel campo della psichiatria e della

psicologia con gli studi dell'austriaco Sigmund Freud.. . .'

. . . .

Nel carripo della terapia, in questi periodo, non sono ancora intervenuti

cambiamenti rilevanti, e le forme di terapia. per eccellenza delle malattie

rimangono ancora la disinfezione e l'isolamento degli infetti. Negli anni

successivi (intorno al 1910) la sanitàitaliana conosce una trasformazione che

viene evidenziata da un 'complessivo' miglioramento delle' condizioni in cui

vive la popolazione,

Anche in Italia, come nei resto d'Europa, cominciano a sorgere presso alcuni. :. .

ospedali lè prim.e scuole per inf~rmiere.e ~engonodate alle stampe le prime'

pubblicazionijnfermieristiche. La prima scuola era, infatti sorta nel 1895

presso" il policlinico di Roma seguita' nel lS96, dalla cosiddetta "la, Croce

azzurra";'

_ ei primi anni del '900 vi fu un acceso dibattito sul ruolo delle religiose

ali'interno degli, ospedali; questo perché le' suore erano spesso obbligate a

21

Page 12: L'evoluzione infermieristica

22

. limitare il proprio' intervento assistenziale:'. non .'potevano infatti prestare

assistenza agli uomini, presenziare a certi' esami speciali e a certe operazioni

sull 'uomo e sulla donna o eseguire le prescrizioni mediche in certe parti del

corpo. TI loro' stesso modo' di vestire. era .ritenuto ipoco .adatto .all'attività

assistenziale, costituend() un vero e proprio pericolo per l'igi~ne ospedaliera.-. '.' - . ~ .

L'impiego delle suore negli ospedali conobbe anche' dei. 'sostenitori, che.' . '. .' '.

insistevano sul fatto' che, n~n. avendo .ohblighi familiari; potevano dedicarsi

completamente all'assistenza dei malati e sapevano inoltre mantenere meglio'. - .

l'ordine e la disciplina nelle corsie. In. fin dei conti; le opposizioni alloro

impiego finirono presto per esaurirsi anche a causa delle difficoltà a re~lutar'e. personale hiico adeguatamente preparato. . . '. . .

La prima.guerra mondiale impose un'accelerazione al rinnovamento.:. gli

. ulteriori carichi di lavoro' richiesero personalecbnnuovecompeteni~: Negli. .

.anni.seguentiilccnflitto mondiale numerose furono le iniziative politiche per. .

far cre~cere'le pochissime scuole professionali esistenti ,e .per sensibilizzare

l'opinione pubblica, cercando di. valorizzare la' professione infermieristica

mettendone in. evidenza, .oltre . agli . aspetti tecnici.. anche quelli. umam e

psicologici. . '. .. ..E'. nel 1925, in piena epoca fascista, ~he il profilo della figura. infermieristica

viene delineata con maggiore precisione ..Si diffonde sempre più il concetto di

-.prevenzio~e della malattia: è nel ventennio fascista che ~~en<ionoinfatti avvio

gli importanti interventi di bonifica dell'ambiente come forma di lotta nei

confronti della malaria , mentre la disinfezione, il miglioramento delle

condizioni sociali' e. l'uso dei nuo~~ritrovati' teratiéutici' permettono ·la. :lotta.

alia tubercolosi. '.

. Durante il periodo fascista e la seconda 'guerra mondiale, le donne diedero 'un

importante contributo alla lotta antifascista ed ebbero un ruolo centrale nella

resistenza con gruppi di difesa della condizione femminile.

Page 13: L'evoluzione infermieristica

Dopo la seconda guerra mondiale, e più precisamente con il referendum del 2

giugno del 1946, le 'donne ottengono il diritto di voto e, nascono le prime

forme di rappresentanza professionale democratica.

1955 .: Nascono i collegi-

È il 1955, gli italiani allontanano i ricordi della guerra e si preparano, senza

saperlo, agli anni del boom economico. In questo clima nascono i Collegi

delle infermiere ,professionali, vigilatrici .d'infaazia e assistenti sanitarie

visitatrici, voluti da un decreto governativo dell' ottobre 1954. E voluti

soprattutto da quelle operatrici della sanità consapevoli di essere preziose, ma

che non avevano ancora ottenuto uno specifico riconoscimento professionale,

poiché il decreto del. 1946 sulle professioni sanitarie si era limitato a

ripristinare gli Ordini dei medici chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti e ad

istituire i Collegi delle ostetriche. Da questo momento in poi, i Collegi e la

Federazione Ipasvi avranno un continuo sviluppo, registrando tutte le tappe

della crescita e 'dei' cambiamenti che hanno' visto protagonista la professione

infermieristica .' Un primo passo importante fu convincere ,le infermiere, le

assistenti sanitarie visitatrici e le vigilatrici d'infanzia, religiose e laiche, ad

iscriversi negli Albi professionali: i dati registrati nel 1959, in occasione del

Censimento nazionale ,degli esercenti le professioni sanitarie, mostrano i. . '.

buoni risultati raggiunti, 'llla:segnalano anche il perdurare di alcune difficoltà., ,

1965 - Infermieri a Congresso

Più benessere più possibilità di movimento, anche grazie al diffondersi delle

automobili. Così finalmente la Federazione dei Collegi Ipasvi per il Paese evi

può indire il suo primo Congresso nazionale, svoltosi a Roma dal 31 maggio

al 2 giugno del1965. -

La sede scelta per la cerimonia inaugurale fu il Palazzo degli Uffici all'Eur e

registrò la partecipazione di tutte le "massime autorità religiose, militari e

23

Page 14: L'evoluzione infermieristica

~-------_ .._ .._----------...,...---_... -r-r-rr- ---._-_._--_._------ -- _._-------_._-------------_ ..

civili";, come recitavano . abitualmente i giornali. dell' epoca.

Anche-se k fotografie sembrano raccontarci una realtà molto rigida e formale,

. il discorso di apertura dell' allora presidente Laura Sterbini Gaviglio non fu

affatto rituale. ripercorrendo le. tappe dei dieci anni' di vita dei Collegi,

sottolineò tutte le difficoltà con le 'quali la professione si doveva confrontare,

dalla mancanza di scuole statali ,e gratuite perla formazione, ai problemi di

inquadramento contrattuale, ,alla 'più generale difesa della dignità della

'professione infermieristica, concludendo con l'affermazione di ,essere ormai

.in tempi "maturi per il raggiungimento di Un sistema di sicurezza sociale" ..

1971 - Largo agli uomini! .:

"Estensione val personale maschile dell'esercizio della professione , di

infermiere professionale": recita così.1alegge' n.124 del 25 febbraio ~971,

con la quale si sancisce una vera.rivoluziòne nel mondoinfermieristico: La

storia' della' professione era stata fino, a questo momento' esclusivo. ... . ... . -. :.

appannaggio delle donne: una santa per proteggerle, quella matrona Fabiola. , '

che, si dedicava all'assistenza nell'antica Roma, mia donna come modello

ideale, 'ovvero Florence Nightingale, e poi tante altre donne, negli os~edali,

nelle visite igieniche" alle zone, più difficili. del Paes~'l1el1'assistenza

" . all'infanzia. TI lavoro infermieristico, visto come "ausiliario," e. .... .. .

"vocazionale" ,era giudicato particolarmente adatto alle donne, e soprattutto

alle religiose.. che furono per molti anni la maggior parte del corpo

infermieristico.

Una situazione che produceva, come conseguenza forse non voluta, la curiosa. . . .,

""anticipazione" di un protagonismo femminile anche in ruoli di'vertice, 'si

, pensi ad esempio alle due rappresentanti inJ~rmieristiche chiamate, di diritto,.' . . .

nel 1957 a far parte del Consiglio superiate di Sanità.

24

Page 15: L'evoluzione infermieristica

Ma lo sviluppo della, società porta progressivamente, ad una radicale

trasformazione del ruolo delle infermiere, che acquistano sempre più

competenza e autonomia professionale., ,

Dunque, anche per ragioni di equità sociale, la professione non può più essere

preclusa agli uomini; ai qualioltretutto era invece già consentita la funzione. - . . .

di infermiere,generico (e proprio sulla distinzione tra irifermiere professionale. ',' '. ..". : .',

e infermiere generico si aprirà un non 'facile dibattito tra i, legislatori,

interessati a reclutare personale, e i Collegi Ipasvi,,preoccupati della tutela di

una qualificazione professionale acquisita attraverso molti, anni di studio).', '

L'immissione, degli uomini 'nei ruoli, professionali produrrà anche,

un'accelerazione del cambiamento dei percorsi formativi, a cominciare dai. . . .

Convitti che dovranno derogare cll'internato per inu6vi allievi.

1973 - Formazione all'europea

L'Italia recepisce l' Accordo europeo sull'istruzione e formazione degli

infermieri professionali (legge 15 novembre 197~, n. 795). Si tratta di,una,

tappa importante nella storia della professione infermieristica: il documento

sarà il' punto di riferimento di tutto il processo di riordinò normativo che si, '

svilupperà dagli anni Settanta ad oggi. L 'A~cordò di Strasburgo indica infatti'

i punti' essenziali per una revisione dei programmi d'insegnamento 'e definisce', ,

la funzione educativa del tirocinio pratico degli aliievi. Per uDiformarsi alle. :. ". . .. '. '... . .' ...., .' .

indicazioni europee, che prevedono 4600 ore di insegnamento, saranno. . . ." .

elaborati nuovi programmi di studio e la durata dei corsi passerà d~ due a tr~'

anni. L'obiettivo è duplice: far cresc,ere la qualità della formazione e

consentire la possibilità per gli infermieri di lavorare nei vari Stati fimiatari

dell' Accordo

1974 - Si ririnovano le mansioni

25

Page 16: L'evoluzione infermieristica

---.- ---:-- __ • O" .,-_. __ . ---._----- -~._--_._--- ------ ...--------_ .._-----_ .._-_._--_ .•.- --_._----- --_ ....-._.-.--- -

A definire il campo delle attività e le competenze degli infermieri nel '1974

interviene il Dpr 225, il cosiddetto' "mansionario", che, modifica le precedenti

norme di regolanientazione della professione ri~alenti allontano 1940.

IL MANSIONARIOD.P.R 14 MARZO 1974'MANSIONI DELL'INFERMIERE PROFESSIONALE

1 Le attribuzioni di carattere organizzativo edamministrativo degli infermieri

professionali. sono le seguenti:

a. Programmazione di propri piani di lavoro e di quelli del personale alle

proprie dipendenze.loro presentazione, al supenon e, successiva

attuazione;

b. Annotazione sulle schede c1inichedegliabituali, rilievi di

,competenza( temperatura.polso ,respiro .pressione.secreti.escreti)e ' '.. .-. .

conservazione di tutta la documentazione clinica sino al momento della '

,consegna, agli, archivi' centrali.registrazione su ,apP~slt'o diario delle.

prescrizioni mediche.delle consegne e delle, osservazioni eseguite

durante il servizio;- . .' . '. ". . . '. . ..: . ." . . . . . .

c. Richiesta ordinaria e urgente' di interventi medici e di altro personale a

'seço~dadelle esigenze ~anitarie,sociali e spiri~all degli' assistiti; ,,',

d. Compil~one dei dati" sul' movimento 'degli: assistiti e' collaborazione

, alla raccolta ed elaborazion~ili dati statistici relativi' -~ servizio;

,e. Tenuta e compilazione 'deiregistIi e 'dei moduli di usocorrente;

f. Registrazi~ne del carico' e scarico dei ~~dicmali,d~i disinfettanti,dei

veleni' e degli stupefacenti.loro

custodia' e sorveglianza sulla distruzione. Custodia delle. '.' . . .

. . .' ~apparecchiature e delle , dotazioni di, reparto; ,

g. Controllo della pulizia, ventilazione.illuminazione e riscaldamento di

tutti i locali del reparto?

h. Sorvegli'!-llZa, sulle attività dei malati affinchè le stesse si attuino

secondo le norme di convivenza prescritte dai regolamenti interill. ,

26

Page 17: L'evoluzione infermieristica

e

a

a

e

ile

di

o

26

Gli infernlieri professionali sono inoltre tenuti

a. A partecipare alle riunioni periodiche di gruppo ed alle ricerche sulle

tecniche e sui tempi dell' assistenza; .

b. A promuovere tutte le iniziative di competenza per soddisfare le

esigenze psicologiche del malato e per mantenere un clima di buone

relazioni umane con i pazienti e con le loro famiglie;

c. Ad eseguire ogni altro compito inerente alle loro funzioni.

2 . Le attribuzioni assistenziali. dirette ed indirette. degli infermieri

professionali sono le seguenti: ..

1. Assistenza completa: dell'infermo;

2. Somministrazione dei· medicinali prescritti ed esecuzione .dei. - '. . . .

trattamenti speciali curativiordinati dal medico;

3. Sorveglianza ti somministrazione delle diete;

4. Assistenza al medico nelle varie attività di reparto e di sala operatoria;

5~Rilevamento delle· condizioni generali. dd pazierite,del polso,della

temperatura.della pressione arteriosa e della frequenza respiratoria;

6. Effettuazione degli esami di laboratorio più semplici;

7. Raccolta.conservazione ed invio in laboratorio del materiale per· le

ricerche diagnostiche;

8. Disinfezione e sterilizzazione del materiale per l'assistenza diretta al

malato;

9. Opera di educazione sanitaria del paziente e dei suoi familiari;. .

lO.Opera di ~orientaInento e di istruzione nei confronti del personale. .'

generico.degli allievi e del personale esecutivo; .

Page 18: L'evoluzione infermieristica

l lInterventi d'urgenza(respirazione artificiale,ossigerioterapia,massaggio·

cardiaca estemo,manovre emostatiche)seguiti da immediata richiesta di

.. intervento medico;

12 Somministrazione-dei medicinali prescritti-ed esecuzione dei seguenti. . '.

trattamenti diagnostici e curativi ordinati dal medico: .' .

a. Prelievo capillare e venoso del sangue;

b. Iniezioni 'ipodermiche.intramuscolari e tests·allergo-diagnosti~i;·

. c. Ipodermoclisi;

d.Vaccinazioni peiovia orale.per via iritramuscolare e percutanee;

e. Rettoclisi:

f. Frizioni,impacchi,massaggi;ginnastica medica;

-g. Applicazioni elettriche più vsemplici.esecuzione di E.e.G., E.E.G.e

similari; ~

h. Medicazioni e bendaggi;- . .' . .

i. Clisteri evacuanti.medicamentosi e nutritivi; ..

j. Lavande vaginali;

k. Cateterismo nella donna; ...'

, 1.Cateterismo nell 'uomo con cateteri molli;

.mSondaggio gastrico eduodenale a scopo diagnostico;

n. Lavanda gastrica;

o. Bagni terapeutici e medicati;

p. Prelevamento di secrezioniedescrezioni a scopo diagnostico;prelevamento

dei tamponi.

Le prestazioni di cui ai punti· d),g),o),p),d~bbono .essere eseguite su

prescnzione e sotto' controllo medico.E' consentita agli infermieri

professionali la pratica delle iniezioni endovenose.

Tale attività' potrà essere svolta .dagli infermieri professionali. soltanto

nell' ambito di organizzazioni ospedaliere o cliniche universitarie e sotto.' . .

indicazione specifica del medico responsabile del reparto.

28

Page 19: L'evoluzione infermieristica

gIO

e

o

ti

La riforma del Servizi~~tario,· che vedrà la luce nel 1978 con

l'approvazione deUa 833~~preceduta da unlungoperiodo preparatorio in cui

si pone mano'. al. riordino delle. attività deUe professioni. sanita2i1;~el

complesso il "nuovo" mansionario viene accolto con favore dagli organismi di

rappresentanza.' .della . professione . che;' pur sottolineandone Lalcune

contraddizioni, al momento dell' emanazione lo considerano una tappa

importante del processoevolutivo dell' assistenza infermieristica.

Il testo tende a stabilire un diverso approccio 'con l'assistito, non più visto .

solo come un malato' con dei problemi clinici, ma come una. persona che

esprime bisogni psichici, .fisici e sociali. In questa logica, diventano

fondamentali gli aspetti relazionali dell' attività .infermieristica, che' viene .

valorizzata neUe sue funzioni, come evidenzia la stessa. terminologia che

viene usata nel Dpr. Ad esempio, il termine "eseguire", presente nel dettato

normativo precedente, viene quasi sempre corretto con "programmare" e

"promuovere ... iniziative"; inoltre viene introdotto il termine "coordinare" e

soppresso "dipendere".". . '.' . .

Il mansionario estende il campo. di attività infermieristica dall'ospedale al. '. '. . . . . .

servizi di sanità ,pubblica e abbraccia i settori della prevenzione,' della cura,

. della' riabilitazione e dell'assistenza sanitaria. Viene riconosciuto anche il

ruolo didattico dell'infermiere in rapporto all'assistito e alle famiglie; ma

anche nei confronÌidi altri~peiatori~degliallievi. In sintesi con il Dpr 225

I'infermiere acquista unapropria caratterizzazione professionale più adeguata

ai tempi,. il .cui corrispondono il riconoscimento. di una certa autonomia

operativa e' precise responsabilità relative alle attività individuate dal

legislatore come specifiche: un elenco destinato, comunque, a invecchiare ben

presto nell'impatto con le trasformazioni indotte dal progresso scientifico e .

tecnologico.

1978 - Basta mutue.nasce il S.S.N.

29

Page 20: L'evoluzione infermieristica

Nel 1978 a dieci giorni dal Natale, presidente del Consiglio Giulio Andreotti,

ministro. della 'Sanità Tina Anselmi -' uno schieramento. parlamentare'. . .

vastissimo, che in tempi. recenti. si è potuto rivedere solo in occasione

dell'elezione di Ciampi a Presidente della Repubblica, dopo anni di dibattiti e

scontri diceva sì all'istituzione di mi Servizio sanitario nazionalepubblico con

i soli voti contrari del Movimento sociale, del Partito Liberale e l'astensione. .' .. ' ... ' ..... '. ço~~" .dei repubblicani . (in' tutto meno ,del . ISo/a . degli. elettori dell'epoca).

. '. .' ". . .

Con una maggioranza quasi. plebiscitaria, .q~indi, anche l'Italia entrava nel

club di quei Paesi che avevano' scelto di dotarsi di un sistema nazionale di

. tutela. .della salute ponendo la prevenzione.la cura e .la,riabilitaziope delle.' .'

malattie tra i primi 'compiti della Repubblica.

.Le vecchie .mutue, caratterizzate da .evidenti .sperequazioni .tra le diverse

categorie di assistiti, lasciavano ·il posto alle UsI, Unità. sanitarie locali, che

assumevano a proprio carico tutte lecompetenzb m materia di assistenza

sanitaria: nfinanziamento del' sistema sarà assicurato dalla. fiscalità generale

(ma occorrerà attendere' quasi un ventennio prima dell'effettiva

fiscalizzazione dei vecchi' contributi ·mal~ttia). e viene istituito il.Fondo

sanitario nazionale E!:e en~ a far parte diun ~PP9sitocapitolo <!!J;pesa del

Ministero del Tesoro. La. riforma del' 1978 sarà oggetto di moltissimi

provvedimenti di modifica e . integrazione, culminati nella prima grande

'. riforma della riforma .(quella del biennio 1992/~)3) che trasformò le UsI in. .

"Aziende sanitarie l~cali'; dotate di autononria giuridica dando il via alla .

. cosiddetta "aziendalizzazione'vdel sistema e .dalla "riforma ter" .(più nota

come riforma Bindi dal miillstro della sanità che la mise a punto) varata nel

1999, ma rimasta in gran parte ancorajnattuata, soprattutto a causa del

cambio di maggioranza . seguito alle elezioni politiche del. 2001 e dal

contemporaneo avvio dell~ riform~ federalista'dello .stato che ha rafforzato. . . -

ulteriormente il molo delle Regioni nel governo della .sanità.

30

---_.~._--..,---,_...__ ._ .._.. ""--

Page 21: L'evoluzione infermieristica

2 - Arrivano idiplomi universitari

- no circa.mille i primi studenti che nell'anno accademico 1992/93 varcano

.e oglie dell'Università per frequentare i corsi di diploma universitario per

-=::ermiere, avviati in 18 Atenei italiani. L'ingresso della formazione

nell'Universitàè ilpuntod'arrivo di un decennio di battaglie portate avanti da. . -.."

__ ta la professione per adeguare 'i percorsi formativi al ruolo di grande

responsabilità svolto dagli infermieri in ogni struttura del sistema sanitario

ano . e entrare titolo . In Europa.per a pieno

esta esige~a si integra. perfettamente con' il complessivo disegno' di

zifòrma dell'Università, varato nel 1990; che istituisce anche nel nostro Paese

.e 'lauree brevi".

Alla fine del 1992 viene emanato il Digs 502 (poi 517) che, oltre a definire le

competenze dell'Università? delle Regioni e delle Aziende del Ssn in materia

~. formazione infermieristica, stabilisce come requisito per. l'accesso alle. . . .

scuole a ai corsi il possesso del diploma di scuola secondaria superiore di

secondo grado di durata quinquennale. La nuova norma' si. prefigge di

salvaguardare il patrimonio di esperienza didattica delle precedenti Scuole,

evedendo.I'accreditamento delle sedi idonee con l 'Università. Nel 1996/97. . .' . .

J periodo. di transizione al' nuovo sistema formativo si conclude con il

_assaggio definitivo di tutta la formazione di base m'ambito universitario. Sul

iploma; accanto· alla' firma del Responsabile del corso; figura ora quella dd-

Rettore dell'Università.

199~- Una grande manifestazione in piazza

il 10 luglio del 1994, per lestrade di Roma sfilano 50 mila lavoratori .della

anità, infermieri professionali per la gran. parte. Una manifestazione che

hiedeva più attenzione per il sistema sanitario pubblico, in. anni in cui la

ricetta privatistica sembr-ava la -soluzione di- ogni problema, e soprattutto

interventi per una migliore qualificazione delle professioni sanitarie, ovvero i

31

Page 22: L'evoluzione infermieristica

•••••••• ---- --- -.----~-'----'-'--'-'-"" ---'..,.' ----- •• _-.----- • ,_. •• ,_, __ ", __ ,_ ".-'00 O

nuovi profili professionali sui quali, si discuteva da tempo ma che tardavano

ad arrivare.

Ma il lungo corteo' romano rappresentò anche un, morrientodipassaggio

,fondamentale perla costruzione' di una nuova, e più forte identità. - - - - -

professionale:striscicini, cartelli, migliaia di palloncini mostrarono a tutti che

gli infermieri di oggi erano lontani e diversi dagli stereotipi del passato.Tutti

gli slogan ruotavano intorno a questa consapevolezza: "infermiere qualificato,

paziente tutelato", "Vogliamo migliorare per assistere e curare", ed anche, in

, una polemica ironica ma non priva di fondamento, "Signor dottore ho-. ". . -

commesso un gran reato, ho pensato, ho pensato". Senza dimenticare anche

gli obiettivi immediati: "Costa, Costa, vogliamo una risposta". E la risposta

arrivò rapidamente, perché pochi .mesi dopo, a settembre, .I'allora ministro

. della'Sanità Raffaele Costafirmò il decreto ministeriale chedefiniva ruolo e

funzioni degli infermieri professionali. '

.~~ 1994 - Gli infermi~ri hanno un nuovo profilo ., .

Il "profilo ,professionale ,è •la pietra 'miliar~ nel processo, di, ' ,

professionalizzazione dell'attività, infermieristica. Il decreto" ministeriale

739/94 . riconosce 'l'infermiere responsabile, dell'assistenza generale

infermieristica, precisa la natura dei, suoi interventi,' gli ambiti operativi, la

metodologia del lavoro, le interrelazioni con gli altri operatori, gli ~biti

professionali di approfondimento culturale e operativo, le cinque aree della

formazione specialistica (sanità' pubblica, 'area . pediatrica, .Salute, ,

mentale/psichiatria, geriatria, ,area critica). n profilo disegnato dal, decreto è. -' . . - . . '. . '.

quello di un professionista intellettuale, competente, autonomo e responsabile..

Analoga definizione 'dei campi' di attività, .-e delle competenze, verrà

,successivamente stabilita anche per l'infermiere pediatrico (Dm 70/97) e per,

.altri 20 profili professionali, tra cui"figurano quello dell' assistente' sanitario,

dell'ostetrica, del terapista della riabilitazione, del tecnico di laboratorio, ecc.

32

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Page 23: L'evoluzione infermieristica

~~~=-------_.-

L'attivazione del profilo si presenta come il banco di prova per. verificare la

mpliance tra le' aspirazioni e le potenzialità degli infermieri, che sono

chiamati ad assumere. - anche formalmente -la responsabilità di gestire

~ tonomamente il processo assistenziale, dal momento decisionale a quello

artuativo;valutativoedi confronto .'.

- _1999 - Mai più "ausiliari"

_.on più "professione sanitaria ausiliaria": finalmente questa anacronistica eimpropria. definizione attribuita agli infermieri viene definitivamente

cancellata da una legge dello Stato. La.legge 42i99 (Disposizioni in materia di

professioni sanitarie) sancisce che il campo proprio di attività e di

responsabilità dellaprofessione infermieristica è determinato dai contenuti del

decreto istitutivo del profilo, dagli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di

diploma universitarioedi formazione post base, nonché dai Codici

deontologici che la professione si dà.

2000:- Laurea specialistica e dirigenza

A fissare gli. ultimi tassellial percorso di. riordino. della. professione. è la

251/2000 (Disciplina' delle professioni sanitarie' infermieristiche, tecniche;

della riabilitazione, della prevenzione nonché, della professione .ostetricai.

Questa, legge stabilisce. che gli infermieri in possesso dei titoli .di studio." . . .

rilasciati' con i precedenti ordinamenti possono accederealla laurea di secondo. .

livello in Scienze infermieristiche..

Passa così, dopo una lunga battaglia della Federazione Ipasvi,· il principio

dell'equipollenza dei titoli' ai fini della prosecuzione' degli studi. Ma

l'importanza della 251 consiste soprattutto nel riconoscimento "formale" della

dirigenza: per gli infermieri si aprono così le porte per 1.'accesso alla nuova

qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario:

33

Page 24: L'evoluzione infermieristica

In attesa dell'entrata a regime della, specifica disciplina concorsuale,

disposizioni" transitorie stabiliscono' che, le ' .Aziende .sanitarie possono

comunque procedere all'attribuzione degli incarichi di dirigente dei Servizi

dell'assistenza' infermieristica ' e 'ostetrica "attraverso idonea procedura

selettiva tra i candidati in possesso di requisiti di esperienza e qualificazione, '. . '.

professionale predeterminati". A, tali figure sono' attribuite la responsabilità e

,la gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse

,funzioni, nonché la revisione 'dell'organizzazione del lavoro incentivando

modelli di assistenza personalizzata.

2001- Lauree in armonia con l'Europa ,

I decreti del 2 aprile del 200 l sulla determinazione delle classi di laurea delle

,professioni sanitarie" si' "inqmldrano nel generale processo di riforma.. ..... .

'dell'Università, .che va avanti per aririonizzarsi con lo scenario europeo: i

corsi di diploma universitario per infenmere si trasformano così in laurea

triennale e viene prevista la laurea specialistica 'nelle Scienze ìnfermieristiche

, e ostetriche, a cui accedere sulla base dd crediti acquisiti nella formazionedi. . . ", . . .'

, base. N~lla specifica classe di laurea, riservata alle, professioni 'sanitarie

infermieristiche e alla professione sanitaria ostetrica sono collocati i profili, "

dell'infermiere, dell'ostetrica e dell'infermiere pediatrico.

"2002-Una legge per arginare l'emergenza

, Il 2002 si apre con l'emanazione di una legge cheriguarda gli infermieri" la n.. . . .'. ,. .- '. .

LdellS gennaio (Conversione in legge.ìcon modificazioni del decreto legge'

12 novembre 2001," n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di

personale sanitario). Il provvedimento, nato sulla spinta dell' emergenza. '.' . '. . '.

'llfermieristica,in realtà fissa alcuni principi di, carattere ,più generale:'

- riconosce agli infermieri dipendenti del Ssn la possibilità di svolgere attività

libero-professionale all'interno delle strutture della loro Amministrazione per

,34

Page 25: L'evoluzione infermieristica

gsrantire attraverso "prestazioni aggiuntive ... gli standard assistenziali nei

reparti di degenza e l'attività delle sale operatorie";

- prevede la possibilità di riaminettere in servizio ìnfermieri che abbiano

.olontariamente risolto il rapporto di lavoro, stipulando contratti a tempo

"'eterminato; .

- definisce le funzioni dell' operatore socio-sanitario, ribadendo che esso

svolge le sue attività "conformemente· Alle ·dir~ttive del responsabile

ell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione";

- valorizza la fomiazione complementare e attribuisce 'valore rdi titolo. . .

.alutabile ai fini della carriera ai Master e agli altri corsi post base .

.-004 - Al via le lauree specialistiche !. .

Con decreto del 9 luglio 2004 il Miur fissa le modalità e i contenuti delle .

prove di ammissione ai corsi di laurea specialistica in Scienze infermieristiche .

e con decreto del 27 luglio. definisce i posti per le imniatTIcolazioni. 11 l°

ottobre, con un ulteriore decreto, riconosce ai fini dell'ammissione "in deroga

al superamento dell'apposita prova" la posizione degli infermieri già in

possesso dei titoli rilasciati dalle Scuole dirette a fini speciali e titolari, da. .

. . . . . .

almeno due anni, dell'incarico di direttore dei Servizi. infermieristici o di. . .

direttore o coordinatore dei corsi di Laurea.Così, nell'anno accademico 2004-

2005 la Laurea specialistica diventa finalmente una realtà concreta e i corsi

partono in 15 Atenei italiani.Un obiettivo che la Federazione e i Collegi

Ipasvi hanno perseguito con tenacia, con il fine di offrire agli infermieri la

possibilità di intraprendere percorsi formativi sempre più articolati e-. .. .

diversificati, che li rendano protagonisti attivi e competenti di un mondo

sanitario in continuo sviluppo.

Li Laurea specialistica (o magistrale ) non è una tappa formativa obbligatoria,. .

ma un'opportunità per gli infermieri che intendano acquisire il livello

35

Page 26: L'evoluzione infermieristica

_._ _-~_._... -----_._----_._-~-

·professionale' necessario ad esercitare' specifiche funzioni' nell'area clinico-

assistenziale avanzata, nella gestione, nella formazione e nella ricerca: .

·TI decreto.' 739/94 sulla. determinazione .del profilo'. professionale. . .. . .". .

.dell'infermiere rappresenta una pietra. miliare . nel processo di

·professionalìzzazìone'dell'attività ìnfermierlstica.

nDm 739/94riconosce l'infermiere responsabile dell'assistenza generale. , .' . .

infermieristica, precisa la natura dei suoi.interventi, gli ambiti operativi,. ." .

la metodologia del lavoro; le inte~relazioni con gli altri operatori, gli. . .

ambiti professionali diapprofondimento culturale e operatìvovle cinque

aree della .form~zionespecialJstica (sanità, pubblica.area pediatrica,

salute mentale/psichiatrica, geriatria, area critica).

n profilo dise~nato,dal Dniè 'quello di un' professionista intellettuale,

competente.uutonomo.e responsabile.

36

iiiiijjj;e. .A

Page 27: L'evoluzione infermieristica

PRINCIPALI TEORIE INFERMIERISTICHE

• Virginia Henderson .

CENNI BIOGRAFICI

Figlia di un avvocato di Washington.Virginia Henderson nasce a Kansas City

1897.. . .

el 1918 si scrive alla scuola militare di nursingdi Washington. Si diplomò

alla Army Schoolof Nursing nel 1921. Nel 1926 le furono assegnati il

Bachelor of Science e il Master of Arts in' istruzione infermieristica dal

Theacers College della Columbia Universitydi New york..' . '.' ~

S~olse la sua attività come direttrice di corsi infermieristici.e dal 1930 si

dedicò' all'insegnamento universitario presso laColumbia University di New

York.

Pubblica inoltre numerosi testi e SI occupa attivamente. di. n cerca,

principalmente presso la Yale University. ... .

Ogni categoria dovrebbe poter riconoscere e distinguere le proprie funzioni, e. . ~ . -:

quella dell'infermiere "èquella di assistere la persona; sana o malata, per

aiutarla acompi~re tutti gli atti che tendono al mantenimento della salute, o. .. . . . .

.alla guarigione; atti che la persona compirebbe da solasedisponesse della. .

forza, della volontà, o delle .conoscenzenecéssarier'è inoltre quella di favorire

la partecipazione della persona,' in modo da aiutarla a riacquistare prima

possibile la sua indipendenza."

37

Page 28: L'evoluzione infermieristica

_ . .".- t ~r! .~ç€D.')p. ~u.J~.~ 1'..M'l e- l..'r,-l~ v31~\t;P;-!, ,,' ~.ljl VTl~. ".'" " 1:'Vit\';')",) B\ ." J ,..ç of'J.. i\vV..,f ~\\~ 1 \'1 '-\ : ~__-:. ~\f-'JyG.\ ~i:

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(~-L-EME-NT-I-C-":'E-~ID~LL~TEORIA

~.J

. .Attraversol un iungo processo la .Henderson arriva a rendersi conto ,della. l' '. . . .

necessità, Ipiù che di formulare una vera e propria teoria dell' assistenza

infermieristica, di dare di essa una, definizione operativa che ne esprima la

'de.llecognizioni necessarie è di favorire la suapartecipazione attiva in modo

da. ,aiutarloa riconquistare il più .rapidamente :possibile la' propria

indipendenza" (1960). Da ciò si evince come l'indipendenza del paziente sia

un criterio molto importarite''per l'assistenza e per la salute del,paziente. La

Henderson .individua' 14 bisogni -fondamentali -,,. che, costituiscono le

componenti dell'assistenza· infermieristica: i primi, sette riguardano la:.' . . ."....',. .

fisiologia, l'ottavo eilnono riguardano lasicurezza, il decimo si riferisce

all'autostima, il e decimò e I'undicesimoriguardano la 'sfera emotiva e il senso

di appartenenza, gli ultimi tresi riferiscono all'autorealizzazione

specificità e la differenzi dalle.altre attività professionali. "

Virginia Henderson identifica nella sua teoria come' elemento saliente la. "

definizione di funzione dell'infermiere. In Principlesand Practice of Nursing

Henderson dichiara che "l'assistenza infermieristica è.essenzialmente aiutare

l'individuo (malato o' sano) nello,' svolgimento di, quelle attività che

. contribuiscono alla salute q al sUo,rec~pero,(o a una morte serena), che egli

, compirebbe senza aiuto se avesse la necessaria forza, 'volontà e conoscenza. Il

contributo specifico . dell'assistenza infermieristica è aiutare l'individuo à, .essere indipendente da tale assistenza il più presto .possibile"(1955). Tale

. .. . ~.',. ," ' .

affermazione 'venne poi riformulata nel testo: Basic Principles of Nursing

Care, indicando che: "funzione specifica dell'infermiere èquella di assistere

l'individuo, sano o malato, per aiutarlo a 'compiere tutti quegli atti tendenti al

mantenimento della salute ci alla guarigione .(0 a. prepararlo a .una 'morte

, serena); atti che compirebbe da solo se disponesse della forza, della volontà o

38

Page 29: L'evoluzione infermieristica

Secondo Virginia Henderson all'infermiere deve essere riconosciuta piena

autorità d'iniziativa e di controllo mantenendo come figura centrale sempre il

malato. L'obiettivo centrale ·dell'assistenza· deve essere quello di aiutare il.

paziente al suo normale ritnio di vita, compatibilmente con il piario di cura

previsto dal medico. Nell'assistenza di base .l'infermiere costituisce l'autorità

competente; per assistenza di base si intende l'aiuto da dare al paziente per

seguire le. seguenti attività,ò per metterlo nelle· condizioni di eseguirle da

solo: X l0t \\~"0-&~ ", ~SN~~'\ ~{)'.I BISOGNI: espirare normalmente;

. . '.'. .

• mangiare e b~re in modo adeguato alle sue condizioni di salute;

• provvedere alle.sue funzioni di. eliminazione;

• muoversi e mantenersi in posizione idonea;

• riposare e dormire; .

• scegliere gli indumenti appropriati;

• vestirsi e sVestirsi/ .

• mantenere normale la temperatura corporea mediante un vestiario. ,.

. adatto ed eventuali modifiche dell' ambiente; .

• provvedere all'igiene e alla· cura del corpo ed alla protezione della

pelle;'

.•. proteggersi dai pericoli dell'ambiente ed evitare di essere fonte di

pericolo per altre persone;

• . comunicare con gli altri,' esprimere i propri sentimenti, bisogni, timori,

opnnom;

• praticare la propria religione;

• svolgere un'attività che dia un senso di compiutezza;

• partecipare a forme di svago di vario tipo;

• apprendere, scoprire' o soddisfare le. curiosità che conducono ad' uno

sviluppo adeguato, alla salute, e all 'utilizzazione delle risorse sanitarie.

39

Page 30: L'evoluzione infermieristica

La relazione infermiere-paziente è dinamica e cambia col modificarsi delle

riecessità del. paziente nella sua tensione verso l'au~onomit:tpersonale:

l'infermiere può sostituirsi al paziente, può aiutarlo, può semplicemente essere

·il . suo partner.· nell'elaborazione : di . un· . progetto assistenziale.

La stesura! di tale progetto deve; dunque, coinvolgere. appena possibile il

·paziente e la sua famiglia e deve integrarsi con il progetto. terapeutico del. .

medic~ e degli altri operatori saDitari.

si desume, da questa breve analisi; come l'influenza di Abraham Maslow sia

presente.

Concetti fondamentali della· disCiplina infermieristica

1. Persona:

..- È per la Henderson come un individuo cheriecessita di assistenza per poter .

..giungere ad uno stato di salute e·di indlpendenza' oppure ad Unamorte.serena.

· - La persona e la famiglia sonò considerati comunità. . .. . .

:..L'uomo viene definito· come rinindividuo sano omalato che consiste di·

.componenti bio-fisiologiche (patrimonio genetico),psicologiche, sociologiche .

e spirituali che tende a. una condizione di indipendenza, Quest'ultima può. . .

essere raggiunta con il ristabilimento o il mantenimento della salute.. .

- L'uomo . necessita di forza, volontà. o .conoscenze per. eseguire attività

necessarie ad una vita sana.

. 2. Ambiente

~Non viene definito esplicitamente dalla Henders.on.

.- Coinvolge il rapporto di una persona con la propria famiglia.

40··

----.---- ~~·..o,",,_~~----

Page 31: L'evoluzione infermieristica

- Può essere controllato dagli individui sani; mentre la malattia può ostacolare

_ esta abilità.

- PUÒ influire sulla salute: i fattori personali (età, bagaglio culturale, capacità

::s1ca e intelletto) e i fattori fisici (aria, temperatura) rivestono un ruolo

:mportante nel benessere della persona:

- L'assistenza infermieristica può contribuire nel supp0rtare il .malato,

incapace .di operare in modo indipendente,· al fine di evitare i pericoli

dell'ambiente e proteggere gli altri da eventuali pericoli provenienti dal malato

stesso.

3. Salute

-La definizione di salute è strettamente collegata al concetto di indipendenza e

in particolare si riferisce alla capacità di un individuo di operare in modo

indipendente rispetto al soddisfacimento dei 14 bisogni fondamentali.

- Richiede forza, volontà e conoscenze.. .

- L'alterazione di una delle componenti dell'uomo (biologica, psicologica,

sociale e spirituale) determina un disequilibrio cori relativa malattia edipendenza. .

4. Assistenza infermieristica

- Viene definita come l'assistenza di un individuo ammalato o sano affinché

esegua attività che contribuiscano alla salute o a Una morte serena; attivitàche. . . . . ".' .

eseguirebbe senza aiuto se possedesse sufficiente forza, volontà o conoscenza.

- Nel testo The Nature of Nursing l'assistenza infermieristica viene intesa·

principalmerite come l'aiuto che viene dato al paziente rispetto .ai.quattordici

bisogni, con l'obiettivo di creare le condizioni affinché possa recuperare

velocemente l'indipendenza:

41

Page 32: L'evoluzione infermieristica

1) Aiutare l'animalatoa respirare

2) Aiutare l'ammalato a mangiare e a bere

3) Aiutare l'ammalato nelle sue funzioni eliminatorie

4) Aiutare l'ammalato a mantenere una corretta posizione, sia camminando,

sia seduto o sdraiato, e a cambiare posizione·· .

5) Aiutare l'ammalato a riposare e adormire

6) Aiutare l'ammalato a scegliere i suoi indumenti, a vestirsi e a spogliarsi

.7) Aiutare l'ammalato a mantenere la temperatura del corpo a livello normale

8) Aiutare i'ammalato a tenersi pulito, ordinato e a proteggere la pelle

9) Aiutare l'ammalato a proteggersi dai pericoli dell'ambiente, ad evitare di. . .

essere fonte di pericolo per gli altri: infezioni o violenza

lO) Aiutare l'ammalato li comunicare con gli altri, ad esprimere leproprie

necessità, a manifestare i suoi sentimenti

Il) Aiutare l'ammalato nella pratica della propria religione o ad agire secondo

la sua concezione di bene e di male

12) Aiutare l'ammalato ad occuparsi in un'attività che gli dia l'impressione di

. fare qualcosa di utile

13) Aiutate l'amma1~tonella ricreazi~ne

14) Aiutare l'ammalatoad informarsi.

·.-L'Assistenza Infermieristica aiuta un paziente a soddisfare i ·14 bisogni. . . '. .

..•fondamentali attraverso la formazione di un rapportoinfermiere-paziente in

cui l'infermiere agisce come supplente nei confronti dell'individuo cioè. .

supplisce l'individuo nelle sue funzioni vitali e fondamentali.

- Aiuta una persona ad essere indipendente dall'assistenza non appena ciò è. '.' .. .

. possibile oppure a giungere serenamente alla morte.

- Richiede conoscenze basilari delle·discipline sociali e ·llmanisti<:;he,così

come la conoscenza di costUmi sociali e delle pratiche religiose per valutare le

aree di possibile conflitto·o i bisogni umani non soddisfatti. .

42

- ....•

Page 33: L'evoluzione infermieristica

- Non vengono definiti m modo esplicito i metodi e gli strumenti per

, applicazione'dei concetti nella quotidianità,

- Per erogare in, modo efficace l'assistenza infermieristica è necessano

ormulare un programma ed elaborare in forma scritta' la valutazione e la, , '

pianificazione ,assistenziale poiché' questo favorisce .maggiormente la

considerazione dei bisogni individuali del malato.

• Dorothea Orero

CENNI BIOGRAFICI

Dorothea Oremnacque a Baltimora nel 1912, si diplomòinfermiera negli anni'

Trenta. Nel 1939 ottenne ilBachelor .of Sciencein Nursing e, nel 1945, il- '. . '. '. .' . .

Master in formazione .infermieristica all'Università Cattolica d'America di

Washington. Nel 1976 ricevette la laurea ad honorem. Ha prestato la sua

opera come infèrmi~:ra,insegnante, amministratore ,e consulente. Nel 1959 la

Orem pubblicò per la prima volta il suo concetto di assistenzainfermieristica

in una pubblicazione governativa. Nel 1971' sviluppò ulteriormente i suoi. . . .' ':.' . .

,concetti, il cui fulcro era costituito dall'individuo, nel testo Nursing: Concepts. ',. ."

of Practice.fipubblicato nel 1980, nel 1985 (m cui perfezionò.ed ampliò le, ,

sue teorie per includere la cura di sé, di famiglie, gruppi e comunità) e nel1991.

ELEMENTICENTRALIDELLATEORlA

La teoria di Dorothea Orem consiste in tre' teorie in 'stretta relazione fra loro.. . . .

che insieme costituiscono la teoria generale dell'assisteriza infermieristica o

teoria del deficit di'self-care. Le tre teorie sono:

43

i"

Page 34: L'evoluzione infermieristica

(.JJQ:A .\:j'\ ~ ~ Il''''' 1\~' lN'J'V~\~.:..cI'J\\. /\. l'J\.Hr'llt:nt;f-~ \:);:J'H:"Jli~~-\C-~')'i'V~"---

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\~\ ~': çp~Òckr-:tCU~ .M) v~ ~-f-~ .. ~'~~~\C.

~'ì SE<'" . • Theory of self-care (teoria della cura di sé);

• Theory of self-care deficit (teoria della carenza della cura di sé);

• Theoryof nursing system (teoria dei sistemi di.assistenza infermieristìca).

Teoria della cura di sé

· .

- Cura di sé: descrive e spiega la cura di sé intesa come la pratica di attività

·che ogni individuo inizia e svolge in modo indipendente nel proprio interesse

. per promuovere e mantenere il benessere personale per tutta la vita.~

Capacità. di' cura. di sé; normalmente gli adulti che hanno acquisito 1a

capacità di .self-care si occupano volontariamente e autonomamente di se. .

stessi mentre i neonati, i bambini,' gli anziani,' gli animalati e. i disabili

·necessitano di cure complete e di assistenza. Consiste di due agenti;

.' '.

l) l'agente di cura di sé, cioè la persona che fornisce la cura di sé;

. .

2) l'agente di cura dipendente cioèIa persona che fotnisc~ la cura ad un

soggetto dipendente.

. .

~ Requisiti di.cura di sé: azioni che devono essere espletate dagli .individui, o

da altri per loro, allo scopo di controllare ~umandl e ambientaJ~

~~~amento e lo SV1lupp~dI tre tipi: . .'

1) requisiti universali di self-care (comuni a..tutti gli individui durante gli. stadi

vitali come l'assunzione di aria, acqua, cibo e l'eliminazione; attività che

44

Page 35: L'evoluzione infermieristica

mantengano l'equilibrio come attività e nposo,. solitudine e . interazione

sociale; prevenzione dei. rischi. per la vita, il funzionamento e il benessere

umano).

2) Requisiti di self-careperlo sviluppo (sono requisiti specialiuniversali di

cura di sé che derivano dalla maturità, oppure requisiti nuovi che si

sviluppano come risultato di una condizione o di un evento. Essi sono definiti

in: requisiti per creare e mantenere le condizioni che favoriscono i processi

vitali e promuovorioo6 sviluppo e requisiti per fornire le cure associate *effetti di condizioni che. possçmo influenzare negativamente lo .sviluppo

umano).

3) Requisiti dì self-care in situazioni che deviano da una condizione di salute

(requisiti che derivano da una malattia; lesione o dalla· relativa terapia;

comprendono attività quali la ricerca di assistenza medica, l'espletamento di

.una terapia medica.Tespletamento di una. terapia prescritta, la modifica del

concetto di sé e l'immagine di s~ttts!"V6.rS~l'accettazione di se stessi cbm~

individui in un particolare stato di salute, la capacità di imparare a convivere

con gli effetti di una malattia e di una terapia).

Teoria della carenza della cura di sé

. . .'. .

~Carenza della curadi sé: si riferisce al rapporto tra la capacitàdi self-care e. .. . .

le richieste terapéutiche di self-care di quegli individui nei quali le capacità

'non sono in grado di soddisfare alcune o tutte ·le 'componenti delle loro

richieste terapeutiche di self-care.

45

..~.:.

I!i

Page 36: L'evoluzione infermieristica

., _ •...•••....••....;,;----~--._-_.:-_.---.-._-_._.---_._----_._--- .._._._--_._._--;._---_._---~_ ..__ ._- -----_._-----_._._---:---------._.-.--_ .._-~._._- .....,..------ _"'-- .

- . Vengono ..esplicitate le modalità con .cui .1e persone· possono essere

supportate . dall'assistenza infermieristica,· legittimando la .necessità di

quest'ultima perpersonecon deficit di self-care

Teoria dei Sistemi di assistenza infermieristicà·

. - È l'elementopeculiare della teoria infermieristica del deficit di cura di sé in

.quanto viene definitoil tipo di assistenza infermieristica in rapporto.

- Il sistema di assistenza infermieristica è un tipo di sistema che ha unasua

organizzazione, con la descrizione delle responsabilità dell'assistenza, i ruoli

dell'infermiere.edel pazie~te,f\'Rincipi:g~ itllll"'l>jl~e i tipi di

azioni necessarie per soddisfare le capacità e la richiesta terapeutica di cura '"

del paziente.

. ..

Vi sono tre tipi di condizioni contre tipologie di sistemi:

l) sistema di assistenza infermieristica totalmente compensatorio;

2) sistenia di assistenza infermieristica parzialmente compensatorio;

3) sistema di assistenza infermieristica educativo·di supportO

-Sistema dìassistenza infermieristicatotalmentecompensativo:si applica. .

.quando il paziente possiede incapacità di impegnarsi in quelleazioni di self-. ...: .

care .che richiedono una deambulazione controllata ·e autodifetta e dei. . . .

movimentimanipolatori, oppure la prescrizione medica di astenersi da ogni

attività.

46

-

Page 37: L'evoluzione infermieristica

Tali persone .presentano quindi dipendenza da altre persone per la propria

sistenza e il proprio benessere, per cui l'infermiere copre un ruolo principale.

-Sistema di assistenza infermlerìstìca parzialmente compensatorio: ~

attori,. (infermiere" e' paziente).-'effettuano assistenza, .che '..prevede atti di

zaanipolazionc e di deambulazione, a seguito della effettiva limitazione del

paziente per cui il ruolo principale è. attribuibile sia al paziente che

all'infermiere nell'eseguire la cura.

'. . . " .

- Sistema di assistenza infermìerìstìca educativo di supporto: il paziente è. . . - .

in grado di eseguire' ma necessita di assistenza. nella fase decisionale,' nel

controllo del proprio comportamento o nella fase di acquisizione delle

conoscenze.

Concetti fondamentali della disciplina infermieristica

1. Persona

- Per la Orem, la persona è un essere che funziona biologicamente,

.simbolicamente. esocialmente e che si distingue dagli altri essere viventi per

la capacità di apprendimento e di sviluppo..

- È un individuo soggetto alle. forze della natura con una capacità· di. .

conoscenza di sé che può impiegarsi in azioni volute, valutare le esperienze

ed eseguire azioni benefiche.

-È Un individuo in grado di imparare i requisiti di cura di sé.

47

Page 38: L'evoluzione infermieristica

2. Ambiente

- La Orem non. definisce in modo preciso questo. termine anche se.mette in. . ','", ":". . '. .

rilievo la spiccata relazione fra i due sistemi tali per cui si influenzano l'un

. l'altro.·

...:-Consiste in fattori, elementi e condizioni ambientali e ambienti di sviluppo.

3. Salute

- "La salute .devecomprendere ciò che rende .umana una persona (vita

mentale), operando corigiun~~~te a, meccanismi fisiologici e

.psicofisiologici, a una.struttura materiale (vita ·biologica) , in relazione alla. .' . ,-', .. . . . .

coesistenza con altri esseri umani (vita interpersonale e sociale)" .

..;.Comprende la promozione e il mantenimento della salute, la cura della

malattia e l~ prevenzione di complicaziorii per cui lei condizione di salute di ..,

una persona non può prescindere da un'attenta analisi di queste componenti.

4. Assistenza infermìeristica

:..La Orem: definisce l'assistenza .infermieristica come Un servizio sanitario:

specializzato ~he viene attivalo per l'assistenza di sé e degli altri quando le

. persone non sono in grado di prOvvedere in modo·cont{nuativo al self-care.

-:-È necessaria quando le richieste. assistenziali dicura di se per soddisfare

.alcuni elementi di cura superano le capacità di cura di sé di un paziente .:. . ~

-PrOmuove·ilruolodell'infermiere,come agente di cura di sé.

- Utilizza uno o .più sistemi di assistenza infermieristica per promuovere il

self-care di ogni paziente. ... . ... .- L'infermiere deve possedere abilità e conoscenze specifiche, acquisite dopo

. un percorso formativo specifico costituito da teoria e pratica ...

48

- -

Page 39: L'evoluzione infermieristica

• Modello delle Prestazioni Infermieristiche

ENN1 BIOGRAFICI

modello+delle' prestazioni Infermieristiche. scaturisce.i.dall'opera. .'della

Prof.ssa Marisa Cantarelli e della Scuola SUDI di' Milano, 'proposto al

Convegno "Un Modello professionale per l'assistenza infermieristica -. Il

passaggio da un'assistenza per mansioni ad un'assistenza per. prestazioni"

tenutosi a Milano nel·1987.

Marisa Cantarelli consegue il diploma di infermiera nel 1950, a. CUI SI

aggiungono nel tempo quello di Assistente sanitaria Visitatrice e di ])irigente

dell'Assistenza Infermieristica ..

Nel corso della sua vita professionale viene nominata Vice-Direttrice della

Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche (SUDI) dell'Università di

Milano.

ELEMENTI CENTRALI DELLA TEORIA

II Modello delle Prestazioni Infermieristiche si focalizza su colui che riceve.

l'assistenza infermieristica. .

In questa teoria si parte danr~~~~~~ I'individuo ha per sua natura dei

bisogni che lui stesso è in grado di soddisfare con l'originalità che ogni uomo

riesce ad applicare (primo livello).. . . . .

Durante alcune fasi delia vita, però; la persona non ha più questa capacità

totale di soddisfacimento per cui necessita del supporto di altri (bisogno di

aiuto). Questo supporto è necessario. per ogni aspetto della vita. (sociale-

culturale, biologico, psicologico). La risposta che scaturisce dal bisogno' di .

aiuto viene denominata "azione di assistenza"· che può sopraggiungere

49

Page 40: L'evoluzione infermieristica

inizialmente nella dimensione sociale e nella competenza culturale da diverse

persone (secondo livello).

Nel terzo livello i .bisogni non sono..soddisfatti dalla competenza culturale,

trasmessa da un gruppo socialmente codificato, per cui diventano bisogni

specifici di, assistenza infermieristica cioè· "la necessità, l'esigenza da parte

dell'uomo di ricevere. assistenza infermieristica qualora si verifichino

particolari condizioni fisiche. o psichiche che 16 richiedano. TI.bisogno

specifico di assistenza infermieristi~tpuò essere soddisfatto unicamente dal

, professionista infermiere" (Cantarelli, 1990).

Ogni bisogno specifico di assistenza infermieristica, .non sempre noto alla

persona, è composto dauna componente biologica-fisiologica, socio-culturale

e psicologica. La prima componente rappresenta ciò che può essere oggettivo,

. le restanti componenti determinano la domanda di assistenza infermieristica . .,

.L'infermiere risponde al bisogno specifico di assistenza infermieristica con. . . .

una prestazione· cioè un risultato che deriva un complesso . coordinato di

azioni ..

50

. . . .. . .'

Mentre il compito. richiede un passivo esecutore, la mansione arricchita del

professionista, richiede:

• completezza

• . autonomia

. .• . responsabilità. '.' .. ..

La sua attività è più ricca e complessa e si fonda su: .

• . Conoscenze scientifiche

• .Originali ed elaborati .modelli teorici di riferimento

• Precisa deontologia professionale

• Responsabilità sull'autonomia operativa rispetto ad altre figure che

. operano nel medesimo campo ..

Page 41: L'evoluzione infermieristica

-...=. modello "tecnico ", basato sulla routine delle attività, subentra il modello

~Toféssionale". il primo è passivamente esecutivo, mentre il secondo è attivo

= _ ropositivo.

_ 'infermiere professionista, oltre ad essere autonomo, conosce il processo dio o

- voro.istabilisce i-risultati potenziali e risponde dei risultati raggiunti, almeno

:: quanto concerne il suo ambito di, interventovpoiché, come ormai tutti. .' .

S2lI10, in ambito sanitario, come in altri ambiti d'altronde, i risultati sono

= : esso il frutto dell'efficiente lavoro di squadra.. .' . .

-A. Cantarelli chiariti °iconcetti dibisogno, uomo, salute e ambiente individua

:.- isogni di assistenza infermieristica:

l. bisogno di respirare

2. bisogno di alimentarsi e idratarsi o

3. o bisogno di eliminazione urinaria e intestinale

4~ bisogno di igiene

5. bisognodi movimento

6, bisogno di riposo esonno

7. bisogno di mantenere la funzione cardiocircolatorie

8. bisogno di un ambiente sicuro

9. o bisogno diinterazionenella comunicazione

lO.bisogno di procedure terapeutiche

Il. bisogno di procedure diagnostiche

Ad ogni bisogno corrisponde una particolare prestazione infermieristica ecioè:

o l. assicurare la respirazione

2.

3.

assicurare l'alimentazione e'l'idratazioneo o

assicurare l'eliminazione urinaria e intestinale

4. assicurare l'igiene

5. assicurare il movimento

51

Page 42: L'evoluzione infermieristica

. .

persona assistita, l'infermiere si preoccuperà di:

• indirizzare

6. assicurare il riposo e il sonno

7. assicurare la funzionecardiocircolatoria

8. assicurare un ambiente sicuro

·9. assicurare .l'interazione nella comunicazione

lO.applicare le procedure terapeutiche

l l.eseguire le procedure diagnostiche

Mentre sino al nono bisogno le prestazioni infermieristiche si identificano con

il verbo "assicurare"(iri. cui l'autonomia. dell'infermiere è completa), il decimo

-si esplica con il verbo "applicare" e l'undicesimo con il verbo "eseguire" (in. . .

. cui l'autonomia dell'infermiere è limitata).

Nell'ambito di ciascuna prestazione, l'infermiere mette in atto delle azioni, che

modulano il suo intervento. Lungo il continuum autonomia-dipendenza della

.• guidare

.sostenere

• compensare

• sostituire- ." . . . . -.'

Il modeiIo delia Cantarelli è già stato sperimentato con successo in alcune

realtà nazionali, aumentando il grado di soddisfazione di infermieri é clienti e

migliorando la qualità dell'assistenza... .

Si tratta di un modello jnanageriale nuovo, che richiede agli infermieri

maggiore empowerment,.·· maggiore autonomia .e più .motivazione.

Rappresenta" intanto, una forte gratificazione per l'infermiere il passaggio Ilun'assistenza tecnica standardizzata. ad un'assistenza per prestazioni, più

personalizzata e professionale. Il modello dellaCantarelli ha inoltre il merito

non trascurabile di essere logico, conseguente, razionale, fuori da astruserie. .

metafisiche, applicabile nella realtà concreta con relativa facilità.· Permette

52

Page 43: L'evoluzione infermieristica

'.

inoltre di, documentare e misurare l'attività infermieristica con gr:ande

.sione e raffinatezza.

Concetti fondamentali della disciplina infermieristica

1. Persona

- il concetto di persona nel modello delle prestazioni avviene tramite le

elaborazioni della teoria dei sistemi, secondo la quale l'uomo ha in sé diversi

sottosistemi in continua relazione fra loro, generanti un sistema globale che da ,

nn valore maggiore rispetto alla somma delle singole parti.

- La persona viene d~finita' sistema aperto, cioè in continuo scambio di

energia, informazioni e materia con l'ambiente

- L'individuo quindi è portatore di. molteplici "bisogni, ' ,con diverse

sfaccettature peculiari, e quindi carico della sua unicità

2. Ambiente

- Viene anch'esso visto come un sistema' aperto, capace di influenzare il

soddisfacimento dei bisogni della persona.

- "L'ambiente/natura è visto come luogo più ameno circoscritto.iin cui si

svolge la vita dell'uomo, con i suoi aspetti, le sue risorse, i suoi 'equilibri,

considerato sia in se stesso,' sia nella trasformazioneoperata.dall'uomo e nei

nuovi equilibri che ne sono risultati" (Cantarelli, 1996).

3. Salute ' " - ,

- n'concetto di salute viene identificat~6cm la misura della capacità dell'uomo

di soddisfare ipropri bisogni' e di adattarsi all'ambiente che esercita' la sua

azione.'

53

Page 44: L'evoluzione infermieristica

., E un concetto non statico e definibile Con una affermazione definitiva, ma. .

dinamico e mutevole in base al tempo, alla cultura e alla società ... . . . ~ .

4. Assistenza infermieristica

- Viene definita come un comportamento osservabile che si espleta 'mediante. . . . ". '.. .

la prestazione cioè un complesso di' azioni fra loro coordinate, al fine di. . . . " . ' '. . ", .'. ~\

soddisfare un bisogno specifico di assistenza infermieristica presente in una

persona. .: • ;,....' ..)o!)[)iS.ç~ li;, , .

- La risposta al bisogno specifico di assistenza infermieristica delle persone è

l'obiettivo che si vuole raggiungere. '. '

54

"

.• Madeleìne Leìnìnger

CE~ BIOGRAFICI. ' .

Madeleine. Leininger si diploma infermiera nel 1948, nel 1950 consegue il..' .

Bachelor of Scie~ce 'e nel 1953' ilMaster ofScience in Nursing. Presta la sua, ,

"attività presso ospedali psichiatricivpediatrici ,da' 'cui scaturisce la sua

successiva iscrizione, a], corso di .antròpologia, conseguendo nel 1965 il

P.b.D,in antropologia.

Leininger organizza, : dal 1960, '.corsi ,.' di , assistenza, .infermieristica.' . . .' " . . . .

, transculturale e pubblica diversi libri sulla tematica,

ELEMENTI CENTRALI DELLA TEORIA'

. . ...

Leininger fonda la sua teoria sull'assistenzainfermieristica transculturale, una. : . .

sfaccettatura del' nursing che analizza : e compara le diverse culture

considerando valori, credenze e pratiche infermieristiche.

Page 45: L'evoluzione infermieristica

sistenza (care) e Assistere (caring): comportamenti assistenziali e di

orto che promuovono o migliorano la condizione di una persona o il suo

o di vivere. Ha significati diversi a seconda delle culture. E fondamentale. .

z.ella.cura e nella guarigione in quanto non si può curare senza assistere;'

- Assistenza culturale (culture care): valori e credenze che vengono utilizzate

JeT ~antenereil benessere, migliorare l,condizioni .di salute o affrontare la. .

ziorte o la disabilità in un contesto con una determinata cultura;

- Assistenza infermieristica ~anscultuIale (transcultural nursing): disciplina

- ientifica e professione transculturale, che per .essere benefica si basa sulla. . . '. . .

cultura, dalla quale vengono riconosciuti ed utilizzati i valori e i modelli dì

assistenza culturale (Manzonì, 1997).

La rappresentazione della teoria avviene tramite il noto Modello del Sole

ascente che permette di visualizzare in maniera globale le diverse

dimensioni della teoria.'

Concetti fondamentali della disciplina infermieristica

1. Persona

- Leininger definisce la persona "essere umano" .

. Se utilizzato transculturalmente, -è troppo limitativo:' l'assistenza

. infermieristica infermiere-dovrebbe pensare all'interazione

famiglia/gruppo/ comunità,

- È capace di dispensare cura e aiuto degli altri.

2. Ambiente

. ~Non viene definito esplicitamente nella sua teoria. ~o

- Viene trattato il concetto dicontesto ambientale, riferendolo~_-téJt~'

un evento/esperienza, in quanto dà significato alle~ssloili e .

55

Page 46: L'evoluzione infermieristica

~__ .J

iRri!ftrf:. in particolare, al contesto .fisico, ecologico, sociale, politico, e/o

culturale (Leininger 1991).

3. Salute

-Viene definita come stato di benessere, esercitato e valutato culturalmente ..

- È universale in tulle le culture tuttavia è definita da·ognuna in maniera

diversa, a seconda dei valori e delle credenze ..

56

4. Assistenza Infermìerìstìca

.~ Arte umanistica e. disciplina che .si basa su comportamenti; processi e

funzioni personalizzati per assistere, supportare e facilitare persone e gruppi a

. promuovere, migliorare o mantenere la salute oppure aiutarli· Ilell'affro.nt~e la

.morte.

- Usa tre sistemi di azione (conservazione, adattamento. e rimodellamento

dell'assistenza culturale) per dispensare l'assistenza chejnaggiormente SI

adatta alla cultura della persona .

. - Richiede ia conoscenza e comprensione dei valori, delle credenze e delle

pratiche specifiche della cultura del paziente.

Page 47: L'evoluzione infermieristica

e

I BISOGNI DELL'UOMO

L'uomo dal punto di vista biologico rappresenta il più evoluto dei mammiferi,

poiché caratterizzato da: stazione eretta, scarsa pelosità, mani atte a lavoro,

grande intelligenza, capacità di comunicare attraverso un linguaggio articolato

·e tendenzaalla vita suciale.· .- . -.... \ . . . .... '.

Sono proprio queste caratteristiche (intelligenza, parola, .ecc. ..) che pongono. . .. .... .

l'uomo al centro dell'universo, non solo come essere. biologico ma anche.

come essere spirituale , ed è proprio che dal conce!i0 di filosofia, si estrapola

la teoria dei bisogni dell'uomo.

Riassumendo, i bisogni dell'uomo; sono notevoli . F~cendo un'accurata

. analisi i bisognidell'uomo si possono considerare secondo una scala di valori,

Consideriamo il bisogno secondo ''Virginia Handerson" (infermiera),

secondo "Maslow" (psicologo) e secondo kalish.. .

Secondo la. Handerson, il bisogno definisce una necessità piuttosto che lilla

mancanza, lei ne considera 14. come aspetti assistenziali e se uno non è

soddisfatto, l'individuo. non è completo e indipendente. Questo concetto

riguarda ciò che è indispensabile per l'esistenza.

Secondo Maslow la soddisfazione crescente dei bisogni, porta lo sviluppo. . . . . .

. .'. .

fisiologico, psichico e socialedell 'individuo,partendo da stadi più semplici, a

stadi più complessi, ed un più alto grado d;evoluzione della personalità, la

soddisfazione dei bisogni migliori, porta al sorgere, di quelli secondari.

·Per classificare i bisogni, è necessario considerare l'uomo dal punto di vista·

olistico. La visione olistica, considera l'uomo dal punto. di vista fisico,

psicologico e sociale nellasuaglobalità.

·Distinguiamoi bisogni in due categorie: primari, e secondari.". ',:.' "

Dei bisogni primari, il più importante è il bisogno di respirare, la respirazione

si svolge in due fasi: inspiratoria dove I'aria dell'atmo;fera ric~ad'ossigeIio

arriva ai polmoni, e la fase espiratoria, dove l'aria ricca d'anidride carbonica è

espulsa all'esterno del nostro organismo.La frequenza respiratoria,

57

Page 48: L'evoluzione infermieristica

determinata dal numerod'inspirazioni ed espirazioni che avvengono nell'arco,. ". .

di un minuto, varia in ~ase' all'età ~dell'individuo: in un uomo adulto le

respirazioni di,un minuto vanno da 16 a'20 circa, nel bambino dai 25 ai 30,

.,.nel·neonato dai 40 ai 44' circa respiri, al minuto. La respirazione può essere,, '

addominale, diaframmatica,' costale.

Ovviamente la respirazione può essere influenzata da varie patologie:, "

-Aumento della temperatura corporea (4 atti respiratori in più perogni GO) ,. :.' .

-Riduzione funzionale dell'apparato respiratorio

-Traumi del .torace o del diaframma '

, ,-Insufficienza cardiocircolatoria,-EID9ITagìe

La. diminuzione della frequenza respiratoria può inoltre' essere di. tipo

fisiologico, per es. durante il sorinoe il riposo. ' '

, "L'ambiente adatto per mia bumia respirazione deve essere caratterizzato da:. .. . .

, , temperatura non' eccessivamente elevata,' .aria e ambiente con appropriato

grado d'umiditàprivod'odori sgradevoli e buona ventilazione. E'importante

c~rcare di mantenere il"paziente il più tranquillo possibile, facendo assumere

se è il caso, la posizione semiseduta cosL11diafrari:unasiabbassa esi espande

.la gabbia toracica, favorendo l' eIDissioned;aria.

Un altro bisogno essenziale perla vita' dell'individuo, è quello di bere e, 'mangiare; La persona assume liquidi da tre fonti principali: ,

{cibi solidi soddisfano all'in'circa la metà del fabbisogno di liquidi di un

'adulto medio (750 ml).Il contenuto in acqua delle verdure fresche è circa del

, 90% e nella frutta fresca è circa'dell' 85%'.

I liquidi ingeriti, come l'acqua e succhi, soddisfano all'inch-cala metà del

rimanente fabbisogno dI liquidi. Le richieste idriche dipendono dall'età e

'd~llo stato di salute dèll'individuo.

58

-

Page 49: L'evoluzione infermieristica

Anche I' ossidazione all'interno del. nostro orgamsmo .produce acqua.

L'ossidazione è un processo chimico caratterizzato dalla combinazione delle

s stanze con l'ossigeno; si libera energia formando delle sostanze.

L'età è un fattore importante nello stabilire il faboiscgno di liquidi di un

indìviduo. Neonati e bambini in crescita hanno un maggiore .ricambio di

liquidi rispetto aìl'adulto, ciò comporta una perdita maggiore d'acqua.Inoltre. . . '. .

anche lo stato di salute e l'attività fisica influiscono sul bisogno di liquidi,

poiché l'assunzione di questi è controbilanciata dall'eliminazione.degli stessi.

Ad es. un paziente che ha la febbre, avrà bisogno di assumere una quantità di

liquidi. abbastariza elevata, giacché' questi, sararino persi attraverso il respiro ela grande sudorazione. Anche l'attività fisica aumenta il metabolismo basale,

il respiro.e la perspirazio, il che aumenta il bisogno di liquidi.

Per quanto riguarda il bisogno di nutrirsi esso è essenziale, poiché gli alimenti, . .'

che I'organismo assume sono assorbite per viadigerente, e utilizzate spesso

per:. . .' . .

Riparare il suo logorio ed eventualmente accrescere la massa;. .

Fornirgli il materiale .chimico dal quale ne deriverà poi .calore, .lavoro o altre

forme d'energia.'

Tutti gli alimenti sono ingeriti per mezzo della bocca,' nel. tub9' digerente,

. subendo quindi importanti modificazioni chimiche e chimico-fisiche.

.' Ogni .'cibo può ".contenere' alcuni' gruppi dell~_seguenti sostanze chimiche:

acqua, sali minerali, proteine, lipidi, glucidi e vitamine. . '.

Per mantene~sirn vita l'organismo.ha quindibisogno di un certo quantitativo

d'alimenti, poiché senza loro perderebbeuna parte dei suoi. tessuti che sono

.utilizzati nella produzione d'energia ..

Alcuni problemi di salute fanno variare' i bisogni. alimentari' es. il diabete;

anche a livello psicologico, le emozioni possono influenzare la quantità e la

. qualità dell'alimentazione; la bulimia e l'anoressia ne sono degli esempi; o

magari, anche cultura e religione portano a determinati stili d'alimentazione., .

59

Page 50: L'evoluzione infermieristica

60

Per i pazienti non autosufficienti l'infermiere provvederà direttamente alla

somministrazione 'del, pasto,' mettendoli possibilmente a proprio agio,

mininiizzando le loro condizioni; ~tilizzaudo tutte le tecniche di conoscenza e

competenza, dovrà provvedere.alla sua assistenza, attraverso altre vie: ,, ,

-Liquidi pervia endovenosa;

-Nutrizione attraverso sondini nasogastrici; , '. . . " .

-Nutrizione attraverso una gastrostomia o una digiunostomia (posizionamento

di una sonda di plastica o gomma all'interno dello stomaco o del digiuno); ," . .

Inoltre dovrà badare a mantenere 'l 'ambiente idoneo alla somministrazione dei

, pasti.

il corpo umano consuma degli .alimenti, ma elimina dei prodotti di rifiuto.' . . .: '. . . .

metabolici; questo per mantenere l'omeostasi corporea. Quindi consideriamo

l'eliminazione dei prodottidi scarto della ct.igestioneessenziali per l'integrità'

, fisica. Un'adeguata .eliminazione dipende '. dal. corretto funzionamento. . '. . .'. '. . . . ~..:' .' . . .- .

,dell'intestino tenue e dell'intestino crasso, del sistema nervoso e dell'apparato

urinario, , così' come da alcuni fattori quali' la dieta, l'esercizio fiSICO,, ' ,

, l'introduzione di liquidi e la Vita'regolata.

Le caratteristiche di, feci, urine, e sudore sono tutti indici di un'adeguata

,eliminazione.. . .'

In condizioni normali la 'quantità giornaliera di Jeci,si aggira sui 200.•.300 gr,

il colore è bruno per la'presenza di stercobilinogeno (prodotto di degradazione

della bilirubina), il colore sarà più chiaro in un 'alimentazione ricca di vegetali

e frutta; giallo oro nei lattanti; verde da Clorofilla se' si assumono verdure;

,nero se si assumono mirtilli, carbone o ferro. La reazione nelle feci normali è'acida in presenza .di dieta ricca di 'vegetali e,' grassi; alcalina se

prevalentemente carnea; in condizioni fisiologiche sono solide di forma,

cilindrica; " " " ' ', '

Le proprietà fisiche dell 'urina sono molto variabili, in relazione a fattori.' . . . .

alimentari metabolici e costituzionali. 'Il .volume giornaliero nell 'individuo

Page 51: L'evoluzione infermieristica

, ,

aciultoèdi 1000-1600 cc e varia con la quantità di liquidi ingeriti, la densità è

solitamente compresa tra 1015-1025. n pH è di norma acido ma può variare

da 4,4 a 8, con valori intermedi intorno a 6. Al momento dell'emissione è

chiara e trasparente ma può essere torbida perl' effetto di un pasto abbondante

o unadietaalcalina, o per unelevato contenuto .di lipidi. E' normalmente di

colore giallo più 6 meno intenso."

n sudore è un liquido incolore, leggermente salato ~~e acida e con

composizione variabile di sali, in rapporto alle diverse 'condizioni fisiologiche, '

dell'organismo. La funzioneprincipale èdi contribuire alla regolazione della

-:=r-"""'V"raturacorporea mediante il raffreddamento della superficie cutanea" ',' . . . . .

provocato dall' evaporazione dell' acqua;' che costituisce 'la massima parte, del

secreto. La quantità di sudore secreta da una persona nelle 24 ore dipende, ,

.5alla termoregòlazione' e' ,aumenta con l'aumentare della temperatura

'::"'ll'ambientee del lavoro muscolare."

_ livelio psicologico le emozioni possono influenzare queste esigenze; lo

s-:ressad es. può' aumentare ,la frequenza delle minzioni e dell' eliminazioni

fecali,'o.la secrezione di sudore. :~ ..... '.' . .

j inferrnleri sono spesso coinvolti' nell' assistenza di pazienti con differenti

__ blemi intestinali' edurinari connessi a stati' morbosi, ,a .test diagnostici,. ,

~- :età, ,6 'ad errate norme igiemche.Comuni presidi' sono 'l'uso della padella,. . . - '.. . . .

A etere, som'mjnjstr~ione dì' clisteri e posizionamento di sonde rettali o di__ oste.'

= corpo' umano ha inoltre .bisogno di muoversi; -Ie attività della vita

__ tidiana obbligano l'individuo' a spostarsi e fare dei movimenti: Implicati

_ :a soddisfazione di questo bisogno 'sono:' il .sistemarostéo-articolare,

_ scolare, il sistema nervoso e il sistema cardio-respiratorio. Questo bisogno

zria in' base all'età, ad emozioni psicologiche le quali possono causare

ori, tic o al contrario apatia. '

61

, !

Page 52: L'evoluzione infermieristica

._-----------_. __._---. --'~------:- .._-------------.-_._-------'~- ---~

L'infermiere che aiuta una persona a muoversi, deve conoscere ed utilizzare. . . . . . .

:tecniche corrette ..Un, allineamento corretto' deve. essere mantenuto per evitare· '. . ,". ;

': sforzi. inutili alla struttura muscoloscheletrica del paziente. La, meccanica

corporea, l'utilizzo corretto e coordinato' del corpo' sia durante il riposo sia. . . . -. ~

. durante i movimenti, coinvolgerallineamento .adeguatofpostura);' equilibrio

(stabilità); ed i movimenti coordinati del corpo. ..

Ma per quaIitopossaessere essenziale il movimento, troviamo' sullo stesso. '

livello il bisogno di dormire e riposarsi, il riposo è intesosiél fisico sia

mentale, importante per la prevenzione di 'tensionie asteniaAlla privazione

del sonno;' fanno .seguitorIa sonnoleIiza, .un .forte desiderio .di·do~ire e la .

tendenza' ad addormentarsi, un leggero tremore.iuna lieve irritabilità eoccasionali .disattenzioni .o false percezioni. Se la privazione del sonno si ..

prolunga per un. tempo maggiore, si può arrivare· addirittura. a perdita della' .

memoria, a segni di delirio e allucinazioni ...

. ,'. " '. .' . . .' .. .

La scoperta dei movimenti rapidi degli occhi nelcorso del sonno, ha portato i

ricerc~tori a definire il sonno in:' REM e NREM (nonREM)'.Nel' corso del .

sonno si passa, in continuazione dal sonno REM al' sonno NREM~La prima

fase è accompagnata da un'intensa attività del sistema nervoso autonomo, le

.pulsazioni cardiache possono scendere a 45 al minuto o aumentarefino a 100

in un tempo. relativamente breve, la respirazione èjrregolare, inoltre. gli" . - " . . " .' :., '. '. .' .

uomini hanno un'erezione del pene nel 90% circa del periodo di durata della

fase REM, mentrenelle donne aumenta la l~brifi.c~ione e la vasocongestione

(aumento dell'afflusso. del sangue) nell'area vaginale.Nella fase NREM le

· . . '. '. .., ..

il ciclo normale del sonno; è costituito da 4 stadi. Dalla fase 1 si passa nel giro .

. -di pochi minuti alla. 2 .e alla. 3, il, sonno così va .a diventare sempre più

profondo, il che vuol dire che per svegliarsi occorronostimolisempre più. . .. '. . .' -. '. .

intensL L'ultima' fase, quella più profonda, è lo stadio 4.a questo punto. però. '. ..... .... . .

non si prosegue un sonno tranquillo e ; profondo, _poiché SI passa· .

continuamentedauno stadio all'altro.

62

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Page 53: L'evoluzione infermieristica

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52

pulsazioni cardiache sono circa, 60 al minuto, e la respirazione è piuttosto

regolare.

Il disturbo del sonno più frequente è l'insonnia, i, fattori che la provocano

possono essere: un ambiente disturbato, l'uso di farmaci e d'a1col, l'ansia,

problemi fisici ,come il dolore, le droghepsicoattive. Ifarmaci utilizzati per la

prevenzione •di questa patologia, forniscono un sollievo temporaneo, ma

possono causare effetti collateralinegativi oltre a provocarne la dipendenza,

L'infermiere deve raccogliere le informazioni relative alle caratteristiche, del

sonno: il numero d'ore di sonno, l'ora in cuiil paziente si corica esi sveglia,, ,

la qualità del sonno;' la facilità ad addormentarsi, le interruzioni del sonno. '. '. "

durante 'la notte" la qualità del riposo al risveglio.Sarebbe infine utile le

abitudini e rituali dell'andare a letto, .come l'accendere una' lampada,

l'impiegare più cuscini od oggetti per dormire ecc. ~~

La produzione d'energia destinata ad essere dissipata e la sua dispersione

,sono sottoposti al controllo di complessimeccanismi .nervosi. Il fine ultimo di

tale, regolazione è di assicurare .I' equilibrio fra la produzione, e perdita di

calore e quindi di mantenere costante la temperatura del corpo. Gli esseri

in grado' di mantenere' questo equilibrio sono detti omeotermie L'organismo, ,

umano presenta una temperatura corporea quasi, costante, intorno ai 37°C.

Questa costante, è controllata dai centri termoregolatori localizzati a livello

dell'ipotalamo. Qui arrivano le informazioni .relative ai' cambiamenti di

"temperatura dai recettori cutanei, peffe sensazi~nidi caldo e di freddo. '

L'organismo Umano produce automaticamente calore" che è' poi disperso

• attraverso la cute, mediante la\~cJ~~~ delle.ghiandole sudoripare, ed anche

, per mezzo della respirazione; che consente, all'organismo di perdere calore

dalla superficie delle 'mucose' aeree e della bocca.

"Quando .l'ambiente esterno è, più freddo di quello dell'organismo esso SI

difende contro il raffreddamento, limitando la dispersione di calore. Se invece

,.la "temperatura esterna è, più calda, ' nell'organismo si determina, una

63

Page 54: L'evoluzione infermieristica

--

. .. . . 2f\ (~~J~i~t~~.·vasodilatazionecutanea con conseguente aumento dell'attività delle ghiandole

· sudoripare. Alcuni problemi di salute come le infezioni, possono danneggiare

i normali meccanismi di regolazione e inoltre le emozioni possono agire sulla

temperatura provocando per es. freddo alle mani e 'aipiedi, o improvvisi colpi

.di calore.' .

Ci sono poi bisogni che sono secondari ma che possono, in certe situazioni,

essere inclusi tra quelli primari. Tra questi ricordiamo il bisogno di lavarsi'

poiché l'igiene' personale. funge mi barriera contro .le infezioni, garantendo

· inoltre un senso di benessere.· . . .

. .L'individuo autonomo, eseguirà autonomamente le cure igienichesecondo le

proprie abitudini. Se invece l'individuo non è autosufficiente, è compito

dell'infermiere quello . di dargli assistenza, e aiutarlo il soddisfare

.quest'esigenza. Sarà innanzitutto necessario che l'infermiere si informi sulle

abitudini del paziente, la frequeriza delle cure igieniche, il tipo (bagno,'. .

..•...doccia) così come sui 'prodotti utilizzati (sapone, profumo, dentifricio.,.).

dovrà inoltre valutare le condizionipsi~ologiche (per es. lilla persona depressa

·'.darà poca importanza' a questo bisogno ). .

La stima personale è ri~ altro bisogno secondario. È i~&?tante la ~ercezione

e ·1'immagine che vogliamo dare . di noi;· La stima di sé ~èun .elemento

"essenziale per stare bene d,a soli ein società .

..Un altrobisogno è quello d'affìliazìone, o meglio il bisogno di compagnia.. . . , .

Inizialmente SI' credeva v.che . questo bisogno derivasse dall'ansia, ma

successivamente si capì che non era .'1'ansia aprovocarlo ma' piuttosto la

·....paura; è possibile, infatti, che i primogeniti o i figli unici siano più motivati ad

avere rapporti d'affiliazione con altri quando. hanno paura-perché, da bambini

hanno potuto usufruire felicemente del sostegno da parte dei genitori in quelle

situazioni che, incutevano' timore. Esistono' naturalmentealtnmo1;iyi' che.' .

spingono ad affiliarsi ad altri; a volte per es. cerchiamo la compagnia d'altri

per allontanare la noia, per divertirei e per trovarci in situazioni stimolanti.

64

._-_ .._------------"""""

Page 55: L'evoluzione infermieristica

Divertirsi è il bisogno che permette di scaricare le tensioni della vita.Varia in

. ase all'età ed al livello di sviluppo. Sul piano psicologico le emozioni

influenzano la capacità di rilassarsi e di divertirsi. Per es. la scelta delle

attività di svago sarà influenzata dallo scopo chel'individuo persegue: sfogo

delle tensioni piuttosto che puro-piacere..

TI bisogno di vestirsi è spogliarsi, necessario perché gli indumenti sono'

considerati come una protezione contro gli elementi esterni come il freddo, il

calore, l'umidità. La scelta degli induinentisarà appunto fatta in base aquesti

stessi fattori. Le emozioni influiscono sul modo di vestirsi; poiché proprio

attraverso gli abiti si ·cerca di esprimere la propria personalità e gli stati

d'animo. Bisogna però tener contoanche delle origini culturali, perché alcune

società o la religione, influiscono nei confronti dell 'abbigliamento e della

nudità:

Secondo Maslow l'individuò è motivato a soddisfare i bisogni vitali o

fondamentali: egli utilizza una struttura gerarchica a cinque livelli perdefinire

i 'bisogni in relazione. ai bisogni fisici, di. sicurezza, di appartenenza e di

amore, di stima ..

..In generale i bisogni fisici sono di aria, cibo, .liquidi, .SOMO, riposo, sesso,. .

.esercizio fisico, eliminazione, stimolazione, eccitazione, e rispostemateme. Il. ....

sesso non 'è' considerato un bisogno fondamentale perché. si puòvivere in.. . . . -' . . . '.

perfetta salute anche senza soddisfarlo. Maslow sostiene che le persone i cui

bisogni sono sempre stati soddisfatti,' sono preparate. a sopportare alcune

privazioni, invece le persone i cui bisogni 'non sono. stati soddisfatti nel

passato reagiranno in maniera differente da coloro che hanno sempre. ....

'soddisfatto i propri bisogni.

Il bisogno di sicurezza secondo Maslow è considerato I'espressione del

bisogno di libertà dalla paura e pertanto implica bisogno di struttura, di leggi,

di ordine, di limiti e della forza' di una persona che protegga, Gli esseriumani

hanno bisogno di una routine strutturata e scandita, crescono in un ambiente

65

Page 56: L'evoluzione infermieristica

Kalish ha sviluppato una gerarchia di bisogni prendendo. spunto .dai primi

lavori di Maslow ; egli ha adattato la scala gerarchicadi Maslow ad un

sistema più idoneo all' assistenza.

Tale scala gerarchica è così suddivisa:

Primo livello: si incentra sul bisogno di sopravvivenza e comprende la-' . .'. ."... ,"

necessità del cibo, dell'aria, dell'acqua, del riposo e dell'assenza. di dolore

.regolato da leggi, pacifico e ordinato; hanno la possibilità di vivere grazie alla

funzione protettiva dei genitori in una situazione familiare normale. Il

turbamento delle relazioni familiari, dovuto a. liti,violenze, separazrom,. . :.

abbandono. o morte e J'ospedalizzazionesonoparticolarmente devastanti. se

tutto ciò impedisce di mantenere sicurezza, poiche' la perdita d~lla protezione

dei familiari, i nuovi compiti, la convivenza con persone estranee, gli oggetti

.·non familiari, la.malattia e la morte aumentano il bisogno di sicurezza.

I bisogno di amore e di appartenenza sono espressiattraverso il desiderio di

tenerezza,affetto, contatto; intimità e possibilità di avere incontri privati. Ma

slow sostiene chegli ostacoli posti all~oddisfazione·dei.bisogni di amore e

.. di appartenenza siano fra le ragioni principali delle turbe, anche gravi,~iella. . . . . . .

. - .

··sfera psicologica. Ilbisognodl amore comprende sia il dare che ricevere

amore.

I bisogni di stimaéniergono· quando. sono soddisfatti i bisognoi di amore. e di .. '. . '. .

....appartenenza. La sodisfazione.dei bisogni di stima porta alla fiducia in se,·.

forza e·capacità,dignità,fam~edapprezzamento. La ~ancata soddisfazione,·. _.. .. .... .

provoca, invece,un senso di inferiorità, di disperazione, in casi più gravi può

condurre .acomportamenti altamente nevrotici.' . .

.Secondo livello:si incentra sulla necessità di .stimolazioni .e .comprende

. l'esplorazione, il contatto, le notizie, la sessualità.. .

Terzo livello: si incentra sul bisogno di sicurezza protezione e tutela

.Quarto livello: si incentra sul bisogno di affettività di. relazioni familiari edi

, appartenenza a un gruppo.

66

-

Page 57: L'evoluzione infermieristica

. . . .. .

Quinto livello: si incentra sul bisogno di stima.. di riconoscimento, di utilità,

. indipendenza, di dignità e di libertà

esto livello o auto-realizzazione è il massimo livello incui vi è il bisogno di

raggiungere il massimodelle capacità fisiche, mentali, emozionali. e sociali

per sentirsi il genere di persona che si. desideraessere.L'abuso.di alcool o.: . .

droghe, nevrosi, comportamenti violenti verso di se 9 su altri possono essere

intomi di una incapacità di fondo a raggiungere illi~ello di autorealizzazione

67