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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005 Febbraio 2009

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO

ANNO 2005

Febbraio 2009

© Provincia Autonoma di Trento - Servizio Statistica

Il Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento autorizza la riproduzione parziale o totale del presente volume con la citazione della fonte.

A cura di: Ermanno Ferrari Alda Pozzer

Coordinamento editoriale: Nicoletta Novello Progetto grafi co: Studio Bi Quattro - Trento

Impaginazione e stampa: Lineagrafi ca Bertelli Editori snc - Trento

Le principali pubblicazioni del Servizio Statistica sono disponibili nel Sito Internet www.statistica.provincia.tn.it

Supplemento al Foglio ComunicazioniDirettore responsabile dott. Giampaolo Pedrotti

Aut. Trib. di Trento n. 403 del 02/04/1983

Gli stranieri residenti in provincia di Trento al 31 dicembre 2007

Le Fondazioni in Trentino. Anno 2005 pag. 5

Tabelle pag. 13

INDICE

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

LE FONDAZIONI IN TRENTINOANNO 2005 I n questa pubblicazione si presentano i dati che riguarda-

no alcuni aspetti delle fondazioni trentine, raccolti sul territorio provinciale dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento. L’occasione di tale raccolta è stata fornita dalla prima rilevazione italiana sulle fondazioni attive al 31 dicembre 2005 condotta dall’Istat tra il 2006 e il 2007, con la quale si sono con-tattate tutte le fondazioni presenti in Italia.Per “Fondazione” si è inteso identifi care quelle istituzioni non profi t che “hanno una propria fonte di reddito che deriva normal-mente, ma non esclusivamente, da un patrimonio; sono dotate di un organo di autogoverno; utilizzano le proprie risorse fi nan-ziarie per scopi educativi, culturali, religiosi, sociali o per altri fi ni di pubblica utilità, sia sostenendo direttamente persone e asso-ciazioni, sia organizzando e gestendo propri programmi”1.

Le fondazioni trentine nel contesto nazionaleAlla fi ne del 2005 le fondazioni in attività sul territorio provincia-le sono 52 e rappresentano l’1,1% di tutte le fondazioni italiane (tabella 1)2. Anche se in termini assoluti tale realtà appare abba-stanza contenuta, vista in rapporto alla popolazione provinciale assume una certa rilevanza se considerata in riferimento agli altri ambiti regionali. Il Trentino si colloca infatti al quinto posto, con 10 enti ogni 100mila abitanti, con un indice superiore alla media italiana (8 fondazioni) e a quella dell’area del Nord-est (dove mediamente se ne contano quasi 9).

1 Istat, Rilevazione delle fondazioni, Anno 2005, Manuale d’indagine, Ottobre 2006, a cura di Barbara Moreschi, p. 5. La defi nizione è riportata anche nel rapporto d’indagine presentato in Istat, Statistiche in breve, Le fondazioni in Italia Anno 2005, in http://www.istat.it. Per il contesto italiano, tale rapporto costituisce riferimento costante nel testo esposto. Nella rilevazione si è utilizzato un questionario postale auto-compilato; per le fondazioni non ri-spondenti è stata effettuata un’indagine supplementare, in modo da verifi carne l’esistenza e l’appartenenza al campo di osservazione.

2 Dopo la pulizia della lista iniziale e l’effettuazione dell’indagine, 52 fondazioni sono risultate attive, 5 non più presenti per cessazione defi nitiva dell’attività e 8 in una situazione di so-spensione temporanea dell’attività svolta. Metà delle fondazioni attive sono nel capoluogo (si arriva al 57,9% considerando l’intero Comprensorio della Valle dell’Adige), mentre il 12% è presente nella Vallagarina.

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A livello italiano, Istat ha costruito una tipologia delle fondazioni sulla base della loro attività. Esse sono state così suddivise in tre raggruppamenti, distinguendo quelle che gestiscono una o più strutture (case di cura, case di riposo, scuole, biblioteche, mu-sei, teatri, ecc.), svolgendo un servizio di utilità pubblica; quelle che erogano sussidi e contributi a soggetti terzi (sia persone fi -siche che giuridiche); infi ne, quelle organizzazioni che svolgono entrambe tali attività. Le prime sono indicate come “operative”, le seconde come “erogative” e le terze come “miste”. Conside-rate sotto il profi lo tipologico (tabella 2), le fondazioni trentine mostrano un indice maggiore, sia rispetto al quadro nazionale che a quello territoriale di riferimento (Nord-est), della presenza di funzioni miste (42,3%), mentre quelle operative (30,8%) sono sensibilmente più ridotte della quota nazionale (49,5%) e di quel-la del Nord-est (48,8%).In linea con il dato nazionale, anche in Trentino la quota più ri-levante è costituita dalle fondazioni di recente costituzione (fon-date dal 1996 al 2005), anche se non arrivano a essere la mag-gioranza assoluta: in Italia si tocca il 54,6%, mentre in Trentino sono il 46,1% (tabella 3). In Trentino, solo 8 fondazioni sulle 52 attive (il 16%) derivano da una trasformazione giuridica di una organizzazione preesistente. Se si considera l’appartenenza a una rete organizzativa esterna che determina un’organizzazione di secondo livello delle fondazioni, la realtà trentina appare as-sai appartata: 49 fondazioni hanno indicato di non far parte di alcuna associazione di fondazioni, due di partecipare a una rete nazionale e una a un circuito al massimo regionale.Il soggetto fondatore è stato una o più persone fi siche, così come prevalentemente si riscontra nelle altre parti d’Italia, dove complessivamente questa sola modalità di costituzione è sta-ta all’origine della metà delle fondazioni attive nel 2005 (tabella 4). Da sole o assieme ad altri soggetti, nella nostra provincia le persone fi siche sono state coinvolte nell’atto costitutivo nel 60% dei casi, seguite da un’istituzione religiosa, indicata dal 24% del-le fondazioni, e da altre istituzioni non profi t segnalata dal 20% (tabella 5). Nel 2005, il ruolo di presidente è ricoperto nella quasi totalità dei casi da maschi (49 persone su 52), per il 40% da persone con almeno 60 anni (21 individui) e per la metà dei casi

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

da soggetti in possesso del diploma di scuola superiore3. Per lo più risultano occupati (60%, pari a 31 persone, considerando sia quelli occupati all’interno che all’esterno della fondazione), mentre il 30% è pensionato (16 persone). Oltre la metà ha svolto anche altri incarichi (29 persone), per lo più in altre organizzazio-ni non profi t (15 casi) oppure presso amministrazioni pubbliche o imprese private (9 casi ognuna).

Le risorse umaneAlla fi ne del 2005 la netta maggioranza delle persone impegnate nelle fondazioni trentine sono assunte come dipendenti (63,9%). Una quota superiore alla media nazionale (52,2%) e a quella rinvenibile nell’area del Nord-est (49,7%), che colloca il Trentino alla settima posizione nel contesto italiano come peso relativo di tale componente della risorse umane. Viceversa, la parte di lavoro volontario ha un’incidenza inferiore: il 27,2% nella nostra provincia, contro il 34,2% nel Nord-est e il 29,5% in tutto il Paese (tabella 6). Tra i lavoratori retribuiti, due persone su tre sono donne (tabella 7). Esse sono la componente prevalente non solo tra i lavorato-ri part-time, dove si arriva a sfi orare l’85%, ma anche tra quelli che lavorano a tempo pieno (55,8%). Solo tra i collaboratori i maschi sono in netta maggioranza (18 persone contro 3). Dal punto di vista della categoria professionale ricoperta, i lavoratori delle fondazioni trentine risultano in gran parte svolgere un lavo-ro manuale (61,6%), mentre solo uno su cinque svolge mansio-ni tecniche (tabella 8). Diversamente dai lavoratori remunerati, nelle fi la delle persone non retribuite, il 70,6% dei volontari sono maschi (tabella 9), sostanzialmente distinti in due gruppi uguali tra chi svolge l’attività in modo sistematico (49,2%) e chi in modo saltuario (50,8%)4.3 Per completare l’informazione indicata nel testo, si ricorda che altre 21 persone risultano

avere un’età compresa tra i 49 e i 60 anni, mentre i più giovani sono una decina con un’età compresa tra i 39 e i 48 anni. Distribuiti per titolo di studio, 20 persone tra coloro che ri-coprono la carica di presidente hanno conseguito la laurea, a fronte di 6 individui che non hanno raggiunto il diploma di scuola superiore.

4 Per la defi nizione adottata nella rilevazione, i volontari che svolgono un’attività sistematica sono coloro che prestano la loro opera con regolarità programmata su base settimanale o mensile, mentre quelli saltuari non hanno tale regolarità. Nel complessivo quadro italiano, le donne costituiscono la maggioranza sia dei dipendenti (71,1%), dei lavoratori distaccati o comandati (78,1%), dei collaboratori (55,9), che dei volontari (57,8%). Cfr. Istat, Statistiche in breve, Le fondazioni in Italia, pp. 6-7.

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Metà delle fondazioni attive non ha personale retribuito; il 32% non va oltre 4 unità di personale e il 9,9% è tra le 5 e le 9 unità. Così come per il resto del Paese, anche in Trentino quindi la concentrazione maggiore della distribuzione delle fondazioni secondo le classi di personale retribuito si attesta a non oltre i 10 addetti.

Alcuni aspetti economiciDal punto di vista delle risorse economiche movimentate, le fon-dazioni trentine nel 2005 si mostrano più contenute rispetto alle organizzazioni presenti nella loro area geografi ca di riferimento e al complessivo contesto italiano. Se si suddivide in classi di entrata e di spesa le relative due parti del bilancio delle fon-dazioni, in Trentino si osserva una concentrazione nella classe inferiore (il 40% e più delle fondazioni si attesta nella classe di entrata e di spesa non superiore a 50mila euro), laddove nel Nord-est e in Italia la classe prevalente è quella tra 100-500mila euro, rispettivamente con circa il 30% e 29% delle fondazioni (tabelle 10, 11).Altra diversità con il contesto italiano si riscontra nel considera-re la natura della fonte prevalente di fi nanziamento. In Trentino, nel complesso, le fondazioni segnalano una quota percentuale della fonte pubblica più consistente rispetto alle altre aree del Paese, con la sola esclusione del Meridione: 24% a fronte del 18,8% del Nord-est e del 21,9% della media nazionale (tabella 12). Esaminata l’entità delle entrate secondo la distribuzione nel-le varie voci5, emerge che il 24% dell’importo percepito dal totale

5 Nel questionario, le voci che compongono l’ammontare delle entrate del bilancio sono state suddivise in fonte pubblica e fonte privata. Nella prima sono compresi i sussidi e i contri-buti a titolo gratuito da enti e istituzioni pubbliche (si considerano i sussidi e i contributi a fondo perduto inclusi i proventi da partecipazione a bandi di amministrazioni pubbliche e dell’Unione Europea) e i ricavi da contratti e/o convenzioni con enti e/o istituzioni pubbliche (sono contributi ricevuti in base ad un contratto per la prestazione di servizi). Tra le fonti di natura privata sono invece state individuate: le quote versate dai soci (proventi derivanti da quote sociali annuali e quote straordinarie versate dai soci non fi nalizzate all’incremento del patrimonio); i contributi versati dal fondatore (versamenti del fondatore non fi nalizzati all’in-cremento del patrimonio); i ricavi derivanti dalla vendita di beni e/o servizi (entrate derivanti da vendite occasionali, iniziative di solidarietà, vendite di beni acquisiti da terzi a titolo gra-tuito a fi ni di sovvenzione, prestazioni di servizi rese in conformità alle fi nalità istituzionali); i contributi, gli omaggi e le offerte (erogazioni da parte di privati, sponsorizzazioni, proventi da partecipazione a bandi di istituzioni e imprese private); le donazioni e i lasciti testamentari non fi nalizzati all’incremento del patrimonio; i redditi patrimoniali, sia fi nanziari che immobi-

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

delle fondazioni trentine si concentra nei sussidi e nei contribu-ti pubblici, mentre il 4,7% deriva da contratti e da convenzioni stipulati con l’ente pubblico (con un rapporto di 5 a 1 a favore dei contributi a fondo perduto, rispetto al corrispettivo pagato per l’erogazione di un servizio). Nel Nord-est queste due poste d’entrata si bilanciano (10,4% per i sussidi e 8,1% per i ricavi da contratti), mentre a livello italiano il loro rapporto risulta addirittu-ra invertito (6,5% i primi e 15,7% i secondi). In linea con la propria area territoriale, la voce maggioritaria è rappresentata dai redditi patrimoniali (53% del totale delle entrate in Trentino e 53,5% nel Nord-est); posta che, seppur prevalente, nel sistema Paese si ferma al 30,6% (tabella 13). D’altra parte, alla richiesta di indicare la principale categoria di fi nanziatori della fondazione, cioè la fonte che apporta la maggior parte delle risorse economiche, nel 42% dei casi si è indicato il reddito patrimoniale (nel 22% si è fatto riferimento alle amministrazioni pubbliche locali e nel 19% ai ricavi derivate dalla vendita di beni e prodotti). Il 72% delle fondazioni rilevate ha utilizzato una gestione diretta del patrimo-nio e solo il 30% ha raccolto fondi, utilizzando competenze e strutture interne per lo più tramite il contatto diretto.Se guardiamo alle uscite6, la posta principale in Trentino è la spesa per i dipendenti, che incide percentualmente come nelle altre parti del Nord-est (circa il 30% delle uscite complessive) ed è superiore alla media nazionale (24,1%).

liari (ricavi derivanti da interessi attivi, fi tti attivi, censi, rendite patrimoniali); altre entrate di fonte privata.

Da considerare che in Trentino sono presenti entrate derivate dalle quote societarie e da contributi erogati dal fondatore, ma esse rapportate percentualmente al totale non hanno una consistenza tale da apparire in tabella.

6 Nella parte delle uscite, si sono considerate le seguenti voci: spese per il personale dipen-dente (retribuzioni per il personale dipendente comprensivi degli oneri sociali a carico del datore di lavoro); spese per i collaboratori (retribuzioni per il personale con contratto di collaborazione comprensivi degli oneri sociali a carico del datore di lavoro); acquisti di beni e servizi (spese per materiale di consumo, cancelleria e stampati, energia elettrica, spese postali e telefoniche, spese di manutenzione, premi di assicurazione, spese varie di gestione, fi tti passivi, spese per prestazioni di lavoro autonomo, consulenze professionali e altri servizi da terzi); sussidi, contributi ed erogazioni a terzi a scopo benefi co (distinti in premi, ricono-scimenti e borse di studio, sovvenzioni a soggetti in diffi coltà economiche, fi nanziamento di progetti, altre erogazioni); oneri fi nanziari e patrimoniali (interessi passivi ed altri oneri fi nanziari); ammortamenti; altre spese (oneri diversi di gestione compresi gli oneri derivanti da campagne per la raccolta di fondi); imposte.

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Nel contesto italiano infatti, la voce più rilevante è data dalle ero-gazioni a terzi (34,2%), mentre in tutta l’area del Nord-est e in Trentino si attesta attorno al 10-11% (tabella 14). Più consistente risulta la quota di spesa per gli acquisti di beni e servizi: 27,8% in Trentino e 35,1% nel Nord-est, contro il 22,1% dell’Italia.

L’attività svolta e i suoi benefi ciariNella rilevazione si chiede alle fondazioni di indicare il settore d’attività prevalente al fi ne di caratterizzare l’azione della fonda-zione anche in un contesto multifunzionale7. Se raffrontiamo il Trentino con il resto del Paese (tabella 15), si evidenzia che c’è uno stacco nei settori “Filantropia”8 e “Cultura e arte”9 tra la pro-vincia di Trento e le altre aree. In Trentino questi ambiti d’attività sono il settore prevalente rispettivamente nel 28% e nel 24% dei casi, mentre nel Nord-est lo sono per il 15% e il 17,4%, e in Italia per il 12,7% e il 16,5%. Se si esaminano i singoli servizi offerti, anche in Trentino, come nella media nazionale, quello più diffuso risulta essere l’eroga-zione di premi e borse di studio: 26% in Trentino e 15% in Italia (tabella 16). Differentemente, mentre a livello nazionale l’attività nell’istruzione prescolastica è condivisa nel 12,8% dei casi, in Trentino riguarda solo il 2%. Il fi nanziamento di progetti socio-assistenziali è considerato dal 20% delle fondazioni in provincia e dal 12% delle complessive italiane.

7 Per defi nire la griglia dei settori di attività, Istat ha effettuato una rielaborazione dell’Inter-national Classifi cation of Nonprofi t Organizations (ICNPO), determinando 17 settori: cultura e arte, sport, ricreazione, istruzione, ricerca, sanità, assistenza sociale, protezione civile, ambiente, sviluppo economico e coesione sociale, tutela dei diritti e attività politica, fi lan-tropia, fi nanziamento di progetti, cooperazione e solidarietà internazionale, religione e culto, relazioni sindacali e rappresentanza di interessi, altre attività (in cui si considerano attività economiche di tipo produttivo).

8 Il settore “Filantropia” comprende le seguenti voci: raccolta e distribuzione di vestiario, ali-menti e medicinali; raccolta e distribuzione di strumenti e attrezzature; erogazione di con-tributi monetari a persone in diffi coltà; erogazione di premi e borse di studio; erogazione di beni e/o servizi a titolo gratuito; coordinamento delle attività di altre organizzazioni; se-gretariato sociale; campagne di informazione, prevenzione e sensibilizzazione; attività di comunicazione sociale.

9 Il settore “Cultura e arte” comprende le seguenti attività: restauro e conservazione dei beni artistici e architettonici; gestione di musei, monumenti e siti archeologici/paesaggistici; promozione e arricchimento di raccolte d’arte; gestione di biblioteche, centri di documenta-zione e/o archivi; realizzazione di corsi tematici e/o laboratori; realizzazione di visite guidate; scambi culturali e/o gemellaggi; realizzazione di spettacoli teatrali, musicali, cinematogra-fi ci; gestione di cineteche e discoteche; gestione di teatri e orchestre; organizzazione di esposizioni e mostre.

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

Signifi cativamente maggiore risulta anche la percentuale provin-ciale delle fondazioni che erogano beni o servizi gratuitamente (14% in Trentino, 6,3% in Italia) e per l’attività di culto e di as-sistenza religiosa (10% contro il 4,9%). In aggiunta ai già citati servizi di elargizione di premi e borse di studio e del sostegno a progetti di interesse socio-assistenziale, con almeno il 10% troviamo prestazioni rivolte all’assistenza in residenze protette, al culto e all’assistenza religiosa, alla gestione di biblioteche, a centri di documentazione e archivi, alla realizzazione di visite guidate di interesse culturale e al fi nanziamento di progetti ar-tistico-culturali (10% delle fondazioni trentine); l’erogazione di beni e servizi gratuiti e la realizzazione di convegni, seminari, conferenze e congressi nell’ambito della ricerca (14% delle fon-dazioni) (tabella 17).La modalità di erogazione dei servizi (tabella 18) è per la gran parte diretta alle persone fi siche interessate (46,1%). Gli utenti benefi ciari di questi servizi sono, tra gli utenti senza specifi ci disagi, quasi totalmente rappresentati dalla cittadinanza in ge-nerale; mentre tra quelli disagiati la maggioranza è data dagli immigrati (tabella 19). Rispetto al contesto italiano, tra la prima categoria di utenti in Trentino c’è una sottorappresentazione de-gli adulti (sono il 16,6% in Italia e solo l’1% in Trentino), mentre tra chi è in una situazione più critica a livello nazionale prevalgono gli ammalati (49,1%), mentre in Trentino non raggiungono l’1% di tale categoria (tabella 20). Non più della metà delle fondazioni rilevate hanno svolto un’at-tività di pianifi cazione degli obiettivi, verifi candone poi succes-sivamente il loro raggiungimento. Il 38% ha invece erogato nuo-vi servizi, mentre solo il 18% ha individuato nuove tipologie di utenti. Un’ultima annotazione va fatta in merito ai soggetti portatori di interessi. In Trentino, tra gli stakeholder interni prevalgono gli organi statutari, mentre tra gli esterni la prevalenza è dell’ente provinciale e di quello comunale (tabella 21).

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

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TABELLE

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 1 - FONDAZIONI PER REGIONE. Anno 2005

(Valori assoluti e percentuali)

Regioni Numero fondazioni

Composizione percentuale

Fondazioni per 100.000 abitanti

Piemonte 405 8,6 9,3

Valled’Aosta/ Vallèe d’Aoste 31 0,7 25,0

Lombardia 1.430 30,3 15,1

Trentino-Alto Adige 88 1,9 8,9

Bolzano/Bozen 36 0,8 7,5

Trento 52 1,1 10,3

Veneto 369 7,8 7,8

Friuli-Venezia Giulia 78 1,7 6,5

Liguria 221 4,7 13,7

Emilia-Romagna 443 9,4 10,6

Toscana 334 7,1 9,2

Umbria 71 1,5 8,2

Marche 123 2,6 8,0

Lazio 423 9,0 8,0

Abruzzo 77 1,6 5,9

Molise 9 0,2 2,8

Campania 191 4,0 3,3

Puglia 122 2,6 3,0

Basilicata 23 0,5 3,9

Calabria 100 2,1 5,0

Sicilia 135 2,9 2,7

Sardegna 47 1,0 2,8

Italia 4.720 100,0 8,0

Nord-ovest 2.087 44,2 13,4

Nord-est 978 20,7 8,8

Centro 951 20,2 8,4

Mezzogiorno 704 14,9 3,4

Fonte: ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

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TABELLA 2 - FONDAZIONI PER TIPOLOGIA E REGIONE. Anno 2005

(Valori percentuali)

RegioniTipologia

Totale Operative Erogative Miste

Piemonte 51,1 19,8 29,1 100,0

Valled’Aosta/ Vallèe d’Aoste 71,0 9,7 19,4 100,0

Lombardia 57,6 13,8 28,5 100,0

Trentino-Alto Adige 35,2 23,9 40,9 100,0

Bolzano/Bozen 41,7 19,4 38,9 100,0

Trento 30,8 26,9 42,3 100,0

Veneto 56,9 16,3 26,8 100,0

Friuli-Venezia Giulia 37,2 26,9 35,9 100,0

Liguria 48,0 24,0 28,1 100,0

Emilia-Romagna 46,7 23,9 29,3 100,0

Toscana 42,2 22,2 35,6 100,0

Umbria 26,8 38,0 35,2 100,0

Marche 35,8 35,0 29,3 100,0

Lazio 40,2 16,5 43,3 100,0

Abruzzo 40,3 29,9 29,9 100,0

Molise 33,3 44,4 22,2 100,0

Campania 39,8 29,3 30,9 100,0

Puglia 50,0 24,6 25,4 100,0

Basilicata 47,8 21,7 30,4 100,0

Calabria 52,0 23,0 25,0 100,0

Sicilia 54,8 20,7 24,4 100,0

Sardegna 42,6 38,3 19,1 100,0

Italia 49,5 20,0 30,5 100,0

Nord-ovest 55,5 16,0 28,5 100,0

Nord-est 48,8 21,3 30,0 100,0

Centro 39,3 22,5 38,2 100,0

Mezzogiorno 46,6 26,6 26,8 100,0

Fonte: ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 3 - FONDAZIONI PER PERIODO DI COSTITUZIONE. Confronto tra Trentino e riparti-

zioni territoriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trentino e ripartizioni territoriali nazionali

Periodo di costituzioneTotalePrima

del 1976 1976-1985 1986-1995 1996-2005

Trentino 20,0 10,0 23,9 46,1 100,0

Nord-ovest 11,3 7,0 17,6 64,1 100,0

Nord-est 18,9 8,1 25,2 47,9 100,0

Centro 15,9 12,9 22,2 49,0 100,0

Mezzogiorno 16,9 22,7 17,2 43,2 100,0

Italia 14,6 10,8 20,0 54,6 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 4 - FONDAZIONI PER TIPOLOGIA DI FONDATORE. Confronto tra Trentino e riparti-

zioni territoriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trento e ripartizioni territoriali nazionali

Tipologia fondatore

TotaleSolo persone fi siche

Solo istituzioni non profi t

Solo imprese

Solo istituzioni pubbliche

Più tipologie

Trentino 46,1 28,0 - 5,9 20,0 100,0

Nord-ovest 56,3 20,9 3,5 5,9 13,3 100,0

Nord-est 47,3 23,7 1,8 10,1 17,0 100,0

Centro 43,8 27,2 3,4 12,1 13,5 100,0

Mezzogiorno 47,7 32,1 1,1 7,5 11,5 100,0

Italia 50,7 24,4 2,8 8,3 13,8 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

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TABELLA 5 - SOGGETTI FONDATORI DELLE FONDAZIONI. Anno 2005

(Valori percentuali)

Soggetto fondatore Composizione percentuale

Una o più persone fi siche 60,1

Istituzione / comunità religiosa 24,0

Istituzione non profi t (comprese Università private) 20,0

Comune 14,0

Impresa privata (compresi istituti bancari) 7,9

Altre amministrazioni pubbliche locali 6,0

Nota: La somma delle quote percentuali è superiore a 100, poiché può esserci più di un soggetto fondatore delle fondazioni.

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

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LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 6 - RISORSE UMANE PER REGIONE AL 31 DICEMBRE 2005

(Valori percentuali)

Regioni Volontari ReligiosiVolontari

del servizio

civileDipendenti

Lavoratori distaccati o comandati

Collabo-ratori

Totale (Valori

assoluti)

Piemonte 30,9 2,8 0,6 45,2 5,2 15,4 6.425

Valle d’Aosta/ Vallèe d’Aoste 21,3 1,7 - 69,9 - 7,1 522

Lombardia 18,9 1,0 0,1 62,5 3,7 13,8 73.177

Trentino- Alto Adige 79,6 0,4 0,2 18,8 0,1 0,9 4.388

Bolzano/Bozen 86,1 0,1 - 13,2 0,1 0,5 3.906

Trento 27,2 2,9 1,5 63,9 0,2 4,4 482

Veneto 17,4 2,2 0,1 64,2 2,6 13,5 8.750

Friuli-Venezia Giulia 30,2 1,9 0,5 58,9 2,5 5,9 1.627

Liguria 28,5 6,8 7,4 39,1 5,6 12,6 3.093

Emilia-Romagna 28,6 2,7 0,4 48,9 3,8 15,5 8.172

Toscana 40,4 2,1 1,1 33,8 1,3 21,3 4.810

Umbria 78,2 0,6 0,1 17,9 0,2 3,0 2.779

Marche 26,6 4,7 0,4 43,6 11,1 13,6 1.130

Lazio 60,7 3,8 0,3 25,5 1,4 8,4 22.989

Abruzzo 7,9 3,3 2,9 52,6 1,3 32,0 2.235

Molise 8,8 2,1 - 76,8 8,8 3,6 194

Campania 23,0 2,6 1,2 63,5 1,1 8,6 3.728

Puglia 20,8 1,4 0,5 72,0 0,2 5,1 5.698

Basilicata 43,2 8,3 8,3 20,5 - 19,7 132

Calabria 19,6 4,3 2,8 29,1 23,4 20,8 1.858

Sicilia 10,4 4,7 1,9 67,4 6,0 9,5 3.180

Sardegna 8,6 1,6 0,1 74,8 4,8 10,0 1.364

Italia 29,5 2,0 0,5 52,2 3,3 12,5 156.251

Nord-ovest 20,2 1,4 0,4 60,3 3,8 13,8 83.217

Nord-est 34,2 2,0 0,3 49,7 2,6 11,3 22.937

Centro 57,9 3,3 0,4 26,7 1,6 10,0 31.708

Mezzogiorno 16,9 2,8 1,4 62,7 4,3 11,9 18.389

Fonte: ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

20

TABELLA 7 - LAVORATORI RETRIBUITI NELLE FONDAZIONI TRENTINE AL 31 DICEMBRE 2005, PER POSI-

ZIONE NELLA PROFESSIONE E SESSO

Posizione nella professione Maschi Femmine Totale

Dipendenti a tempo pieno 72 90 162

Dipendenti part-time 23 123 146

Lavoratori distaccati o comandati da imprese e/o istituzioni - 1 1

Collaboratori 18 3 21

Totale 112 217 330

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 8 - LAVORATORI RETRIBUITI NELLE FONDAZIONI TRENTINE SECONDO LA CATEGORIA PRO-

FESSIONALE AL 31 DICEMBRE 2005, PER SESSO

Categoria professionale Maschi Femmine Totale

Dirigenti e professionisti 11 3 14

Operatori e tecnici 42 24 66

Amministrativi 13 33 47

Altro 46 157 203

Totale 112 217 330

Nota: nelle diverse categorie si considerano le seguenti fi gure: in “Dirigenti e professionisti”: direttori, amministratori, quadri, medici, psicologi, avvocati, ingegneri, commercialisti, veterinari, docenti universitari, ricercatori, responsabili uffi ci stampa e relazioni esterne; in “Operatori e tecnici”: animatori, assistenti domiciliari, infermieri, fi sioterapisti, educatori, informatici, fundraiser, assistenti sociali, guide; in “Amministrativi”: ragionieri, impiegati; in “Altro”: artigiani, operai, agricoltori, portantini, autisti, addetti alle pulizie.

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

21

LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 9 - LAVORATORI NON RETRIBUITI NELLE FONDAZIONI TRENTINE AL 31 DICEMBRE 2005, PER

TIPOLOGIA E SESSO

Tipologia Maschi Femmine Totale

Volontari 93 39 131

Religiosi 13 1 14

Servizio civile 5 2 7

Totale 110 42 152

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 10 - FONDAZIONI PER CLASSI DI ENTRATE. Confronto tra Trentino e ripartizioni ter-

ritoriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trentino e ripar-tizioni territoriali nazionali

Classi di entrata (in migliaia di euro)

TotaleFino a 50

Da 51 a 100

Da 101 a 500

Da 501 a 1.000

Da 1.001 a 2.000

Da 2.001

a 5.000oltre 5.000

Trentino 40,1 14,0 28,0 4,0 6,0 3,9 3,9 100,0

Nord-ovest 23,0 10,4 29,6 9,6 9,9 10,6 6,9 100,0

Nord-est 27,6 9,6 30,4 10,4 8,0 7,9 6,1 100,0

Centro 29,4 12,1 30,2 9,4 6,5 5,3 7,2 100,0

Mezzogiorno 39,2 12,2 26,8 8,7 3,7 4,8 4,5 100,0

Italia 27,7 10,8 29,5 9,6 7,9 8,1 6,4 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

22

TABELLA 12 - FONDAZIONI PER FONTE PREVALENTE DI FINANZIAMENTO. Confronto tra Trenti-

no e ripartizioni territoriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali )

Trentino e ripartizioniterritoriali nazionali

Fonte prevalentemente pubblica

Fonte prevalentemente privata Totale

Trentino 24,0 76,0 100,0

Nord-ovest 22,3 77,7 100,0

Nord-est 18,8 81,2 100,0

Centro 18,6 81,4 100,0

Mezzogiorno 29,3 70,7 100,0

Italia 21,9 78,1 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 11 - FONDAZIONI PER CLASSI DI USCITA. Confronto tra Trentino e ripartizioni terri-

toriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trentino e ripartizioni territoriali nazionali

Classi di uscita (in migliaia di euro)

TotaleFino a 50

Da 51 a 100

Da 101 a 500

Da 501 a 1.000

Da 1.001 a 2.000

Da 2.001

a 5.000oltre 5.000

Trentino 42,1 14,0 24,0 8,0 4,0 5,8 2,0 100,0

Nord-ovest 23,9 10,6 28,6 9,7 10,9 10,1 6,2 100,0

Nord-est 28,7 9,3 30,5 9,8 9,1 8,4 4,2 100,0

Centro 30,1 11,9 31,1 8,9 8,1 4,4 5,5 100,0

Mezzogiorno 41,1 11,8 26,4 9,1 3,3 4,3 4,1 100,0

Italia 28,7 10,8 29,2 9,5 8,8 7,7 5,3 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

23

LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 14 - USCITE PER VOCI DI BILANCIO. Confronto tra Trentino e ripartizioni territo-

riali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trentino e ripar-tizioni territoriali nazionali

Spese per i

dipen-denti

Spese per i colla-bora-tori

Eroga-zioni

a terzi

Acqui-sti di beni e servizi

Oneri patri-

moniali

Am-morta-menti

Altre spese

Impo-ste Totale

Trentino 29,7 1,5 10,9 27,8 5,3 6,7 13,2 4,9 100,0

Nord-ovest 39,2 4,5 6,7 34,2 2,7 4,5 4,9 3,3 100,0

Nord-est 30,4 3,6 10,1 35,1 4,0 4,3 6,7 5,8 100,0

Centro 6,8 1,0 66,2 7,9 4,4 1,8 8,1 3,8 100,0

Mezzogiorno 38,4 2,0 17,6 27,1 2,4 3,2 7,3 1,9 100,0

Italia 24,1 2,6 34,2 22,1 3,5 3,2 6,7 3,6 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 13 - ENTRATE PER VOCI DI BILANCIO. Confronto tra Trentino e ripartizioni territo-

riali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Trentino e ripartizioni territoriali nazionali

Fonte pubblica Fonte privata

TotaleSussidi e contri-

buti

Ricavi da contratti e/o convenzioni

Quote soci e/o iscritti

Contri-buti del fonda-

tore

Ricavi da ven-

dita

Omag-gi e

offerte

Dona-zioni e lasciti

Redditi patri-

monialiAltre

entrate

Trentino 24,0 4,7 0,0 0,0 13,4 2,3 1,0 53,0 1,4 100,0

Nord-ovest 6,8 31,4 1,6 2,8 18,7 3,6 2,0 29,3 3,9 100,0

Nord-est 10,4 8,1 1,3 4,2 15,6 3,7 0,6 53,5 2,7 100,0

Centro 3,4 1,3 54,3 6,4 2,7 1,8 0,2 27,5 2,5 100,0

Mezzogiorno 18,1 43,8 2,7 1,7 9,9 1,8 1,0 16,3 4,6 100,0

Italia 6,5 15,7 25,6 4,5 10,4 2,7 0,9 30,6 3,2 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

24

TABELLA 15 - FONDAZIONI PER SETTORE DI ATTIVITA’ PREVALENTE. Confronto tra Trentino e

ripartizioni territoriali nazionali. Anno 2005

(Valori percentuali)

Settore di attività prevalente Trentino Nord-ovest

Nord-est Centro Mezzogiorno Italia

Cultura e arte 24,0 12,9 17,4 22,4 17,9 16,5

Sport - 0,2 0,3 0,4 - 0,2

Ricreazione - 0,9 0,6 0,6 1,4 0,8

Istruzione 4,0 20,3 13,2 4,7 5,8 13,5

Ricerca 6,0 6,3 7,5 13,0 4,7 7,7

Sanità 2,0 3,6 1,2 1,8 4,0 2,8

Assistenza sociale 8,0 20,9 15,1 9,7 20,0 17,3

Protezione civile - 0,1 0,1 - - 0,1

Ambiente - 0,6 0,9 1,5 1,3 1,0

Sviluppo economico e coesione sociale 4,0 3,2 4,6 4,3 6,3 4,2

Tutela dei diritti e attività politica - 0,1 0,1 0,4 0,7 0,3

Filantropia 28,0 11,7 15,0 13,9 10,9 12,7

Finanziamento di progetti 9,9 13,3 14,0 14,0 8,1 12,8

Cooperazione e solidarietà internazionale 2,0 1,3 0,9 1,1 0,6 1,1

Religione e culto 11,9 4,3 8,7 10,6 18,2 8,5

Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi - 0,2 0,3 1,6 0,1 0,5

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

25

LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 16 - PRINCIPALI SERVIZI OFFERTI DALLE FONDAZIONI. Confronto tra Trentino e Italia.

Anno 2005

(Valori percentuali)

Servizi Trentino Italia

Erogazione di premi e borse di studio 26,0 15,0

Realizzazione di convegni, seminari, conferenze e congressi 14,0 13,2

Istruzione prescolastica 2,0 12,8

Assistenza in residenze protette 10,0 12,5

Finanziamento di progetti socio-assistenziali 20,0 12,0

Realizzazione di corsi tematici e/o laboratori 4,0 9,5

Finanziamento di progetti educativi 5,9 9,3

Realizzazione di spettacoli teatrali, musicali, cinematografi ci 6,0 9,2

Finanziamento di progetti artistico-culturali 9,9 7,9

Gestione di biblioteche, centri di documentazione e/o archivi 10,0 7,6

Organizzazione di esposizioni/mostre 6,0 7,5

Erogazione di contributi monetari a persone in diffi coltà economica 4,0 7,4

Finanziamento di progetti medico-sanitari 4,0 7,2

Erogazioni di beni e/o servizi a titolo gratuito 14,0 6,3

Realizzazione di visite guidate 10,0 6,3

Ascolto, sostegno e assistenza morale 2,0 5,6

Ricerca nelle scienze umane e sociali 2,0 5,4

Restauro e conservazione dei beni artistici e architettonici 6,0 5,2

Gestione di musei, monumenti e siti archeologici/paesaggistici 8,0 5,1

Prestazioni di tipo alberghiero (in comunità, dormitori, ecc.) 4,0 5,0

Culto e assistenza religiosa 10,0 4,9

Formazione professionale 6,0 4,7

Sostentamento del clero 1,9 4,7

Ricerca biomedica 2,0 4,2

Educazione religiosa 4,0 4,0

Promozione ed arricchimento raccolte d’arte 4,0 3,5

Accompagnamento e inserimento sociale 4,0 3,5

Attività ricreative 2,0 3,3

Finanziamento di progetti in campo scientifi co e tecnologico 7,9 3,3

Progettazione e realizzazione di progetti all’estero di cooperazione internazionale 8,0 3,2

Finanziamento di progetti di sviluppo economico-sociale 5,9 3,1

Nota: La somma delle quote percentuali è superiore a 100, poiché ciascuna fondazione può offrire più servizi.

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

26

TABELLA 17 - SERVIZI OFFERTI DALLE FONDAZIONI TRENTINE. Anno 2005

(Valori percentuali)

Servizi Composizione percentuale

Erogazione di premi e borse di studio 26,0

Finanziamento di progetti socio-assistenziali 20,0

Erogazione di beni e/o servizi a titolo gratuito 14,0

Realizzazione di convegni, seminari, conferenze e congressi 14,0

Assistenza in residenze protette 10,0

Culto e assistenza religiosa 10,0

Gestione di biblioteche, centri di documentazione e/o archivi 10,0

Realizzazione di visite guidate nell’ambito culturale e artistico 10,0

Finanziamento di progetti artistico-culturali 9,9

Gestione di musei, monumenti e siti archeologici/paesaggistici 8,0

Progettazione e realizzazione di progetti all’estero di cooperazione internazionale 8,0

Servizi di prima accoglienza 8,0

Finanziamento di progetti in campo scientifi co e tecnologico 7,9

Finanziamento di progetti per il sostegno del volontariato (inclusi trasferimenti ai Centri di Servizio per il volontariato) 7,9

Formazione professionale 6,0

Organizzazione di esposizioni/mostre 6,0

Realizzazione di spettacoli teatrali, musicali, cinematografi ci 6,0

Restauro e conservazione dei beni artistici e architettonici 6,0

Finanziamento di progetti di sviluppo economico e sociale 5,9

Finanziamento di progetti educativi 5,9

Accompagnamento e inserimento sociale 4,0

Campagne di informazione, prevenzione e sensibilizzazione 4,0

Educazione religiosa 4,0

Erogazione di contributi monetari a persone in diffi coltà economica 4,0

Formazione del clero e dei religiosi 4,0

Interventi a tutela dell’ambiente 4,0

Prestazioni di tipo alberghiero (in comunità, dormitori, ecc.) 4,0

Finanziamento di progetti di cooperazione internazionale 4,0

Finanziamento di progetti medico-sanitari 4,0

Promozione dello sviluppo economico locale 4,0

Promozione ed arricchimento raccolte d’arte 4,0

27

LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

SEGUE TABELLA 17 - SERVIZI OFFERTI DALLE FONDAZIONI TRENTINE. Anno 2005

(Valori percentuali)

Servizi Composizione percentuale

Realizzazione di corsi tematici e/o laboratori 4,0

Scambi culturali e/o gemellaggi 4,0

Ascolto, sostegno e assistenza morale 2,0

Attività di comunicazione sociale 2,0

Attività missionarie 2,0

Attività ricreative 2,0

Avviamento ed inserimento lavorativo 2,0

Informazioni sui diritti 2,0

Istruzione per adulti e anziani 2,0

Istruzione prescolastica (scuole materne e giardini d’infanzia) 2,0

Istruzione primaria e secondaria 2,0

Organizzazioni di vacanze e/o soggiorni 2,0

Finanziamento di progetti ambientali 2,0

Finanziamento di progetti di tutela dei diritti 2,0

Raccolta e distribuzione di vestiario, alimenti e medicinali 2,0

Ricerca biomedica 2,0

Ricerca in campo tecnologico e ingegneristico 2,0

Ricerca nelle scienze umane e sociali 2,0

Servizi ambulatoriali 2,0

Servizi sanitari per lungodegenti 2,0

Sostegno scolastico 2,0

Nota: La somma delle quote percentuali è superiore a 100, poiché ciascuna fondazione può offrire più servizi.

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

28

TABELLA 18 - MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI DALLE FONDAZIONI TRENTINE.

Anno 2005

Modalità di erogazione Numero Valori percentuali

Erogazione diretta solo a persone fi siche 24 46,1

Erogazione diretta sia a persone fi siche che a persone giuridiche 11 22,0

Erogazione diretta solo a persone giuridiche 12 23,9

Nessuna erogazione diretta 4 8,0

Totale 52 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

TABELLA 19 - UTENTI DELLE FONDAZIONI TRENTINE PER CATEGORIA. Anno 2005

Categorie Numero

Utenti senza specifi ci disagi

Minori (fi no a 18 anni) 1.689

Giovani (18 - 29 anni) 365

Adulti (30 - 64 anni) 581

Anziani (65 anni e più) 353

Cittadini in generale 52.852

Totale 55.840

Utenti con disagi

Alcolisti e tossicodipendenti 75

Anziani (65 anni e più) 83

Disabili 1

Immigrati e nomadi 977

Individui in diffi coltà economica 217

Malati 14

Minori (fi no a 18 anni) 91

Persone in diffi coltà 226

Totale 1.683

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

29

LE FONDAZIONI IN TRENTINO ANNO 2005

TABELLA 20 - UTENTI DELLE FONDAZIONI PER CATEGORIA. Confronto tra Trentino e Italia.

Anno 2005

(Valori percentuali)

Categorie Trentino Italia

Utenti senza specifi ci disagi

Minori (fi no a 18 anni) 3,0 5,0

Giovani (18 - 29 anni) 0,7 3,8

Adulti (30 - 64 anni) 1,0 16,6

Anziani (65 anni e più) 0,6 4,5

Cittadini in generale 94,6 70,1

Totale 100,0 100,0

Utenti con disagi

Alcolisti e tossicodipendenti 4,5 0,3

Anziani (65 anni e più) 5,0 19,1

Disabili 0,1 5,6

Immigrati e nomadi 58,0 3,1

Individui in diffi coltà economica 12,9 5,3

Malati 0,8 49,1

Minori (fi no a 18 anni) 5,4 6,9

Persone in diffi coltà 13,4 10,5

Totale 100,0 100,0

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica - ISTAT, Rilevazione delle fondazioni, 2005

30

TABELLA 21 - PORTATORI DI INTERESSE CHE CONTRIBUISCONO ALLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

DELLE FONDAZIONI TRENTINE. Anno 2005

Portatori di interesse (Stakeholder) Numero Valori percentuali

Stakeholder interni

Fondatore/i e familiari 8 16,0

Organo/i previsti dallo statuto 43 82,0

Dipendenti e volontari della fondazione 8 15,9

Stakeholder esterni

Amministrazione pubblica centrale 2 3,9

Regione 4 7,9

Provincia 12 24,0

Comune 11 22,0

Altra amministrazione pubblica locale 3 6,0

Impresa privata (compresi gli istituti bancari) 3 6,0

Istituzione non profi t (compresi sindacati, partiti politici e comunità religiose) 9 17,9

Cittadini (anche organizzati in gruppi di pressione) 6 12,0

Altri Stakeholder (organizzazioni internazionali, mass media, ecc.) 5 9,9

Nota: La somma delle quote percentuali è superiore a 100, poiché possono esserci più di un portatore di interessi.

Fonte: P.A.T., Servizio Statistica, Rilevazione delle fondazioni, 2005

Finito di stamparenel mese di febbraio 2009