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MODESTO CARUSO …………………………………………………………….... L’Apocalisse Svelata Α / Ω Vegliate e pregate, perché non sapete né il giorno, né l’ora in cui il Figlio dell’uomo verrà. POZZUOLI 2009

L'apocalisse svelata

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L'apocalisse svelata di Modesto Caruso

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MODESTO CARUSO ……………………………………………………………....

L’Apocalisse Svelata

Α / Ω

Vegliate e pregate, perché non sapete né il giorno, né l’ora in cui il

Figlio dell’uomo verrà.

POZZUOLI 2009

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PRESENTAZIONE Il presente opuscolo è una personale interpretazione dell’Apocalisse, ultimo libro della

Bibbia, nonché unico libro profetico del Nuovo Testamento. Il termine greco Apocàlypsis significa “rivelazione”, “svelamento”; tuttavia, a dispetto

del nome, questo testo profetico aveva custodito gelosamente i suoi segreti per quasi duemila anni.

All’inizio del terzo millennio riteniamo siano maturi i tempi preconizzati dal profeta Daniele, secondo cui, negli ultimi giorni, il libro della Verità dischiuderà finalmente i suoi sigilli e la conoscenza di molti sarà accresciuta (Dn 12,4).

L’Apocalisse è un libro per gli uomini della nostra epoca. A saper bene interpretare il testo biblico, vi troveremo chiari riferimenti ai principali avvenimenti della Storia Contemporanea: le guerre mondiali, la Guerra del Golfo, l’ascesa e il crollo del Comunismo. Ma l’Evangelista Giovanni parla anche di eventi non ancora accaduti, che determineranno una svolta definitiva nella storia dell’umanità. Si tratta della dura lotta, all’interno del mondo cattolico, fra la Chiesa tradizionalista e una chiesa pseudo-progressista che la scalzerà dai vertici prima del definitivo tracollo finale. Infine si fa riferimento all’ultima futura grande guerra, con Israele centro del mondo, dove si raduneranno i re di tutta la terra per la battaglia del gran giorno di Dio Onnipotente (Ap. 16,14).

In questa difficile fase della nostra storia, la Vergine Maria, Mater Ecclesiae et Auxilium Christianorum, assisterà e guiderà il suo Popolo Santo lungo la via della salvezza.

Il primo nucleo di quest’opuscolo nasce già ai tempi della Guerra del Golfo. Il testo si è poi gradualmente arricchito fino a giungere all’attuale redazione. Il confronto incrociato fra le profezie di Antico e Nuovo Testamento, nonché l’analisi rigorosa e scrupolosa del testo biblico, forniscono al lettore un quadro d’insieme unitario e coerente. Le rivelazioni sull’Apocalisse fatte dalla Madonna al sacerdote don Stefano Gobbi, confermano l’esattezza della nostra linea interpretativa.

Affidiamo agli uomini di buona volontà la chiave per aprire una porta, rimasta chiusa per tanti secoli, ma ora spalancata a tutti quelli che vorranno attraversarla.

Pozzuoli, Pasqua di Risurrezione 2009 Modesto Caruso

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L’APOCALISSE SVELATA ……………………………………………………………………………………………………. di Modesto Caruso

PREMESSA Quando un uomo trova la strada della luce, Satana cerca di frapporre mille ostacoli. Ora

la rende impervia, ora la blocca con grandi massi, ora vi fa comparire figure mostruose, e non solo. Illumina sentieri sconosciuti così da indurre a confusione e una volta percorsi, questi portano in un burrone. Se ti accorgi di aver imboccato uno di questi torna indietro! Quelle luci abbagliano, ma non illuminano né scaldano; e in quei mille ostacoli passaci dentro: ti accorgerai che sono solo fumo e fantasmi senza consistenza. Cammina senza porti problemi, avendo come unico faro quell’unica luce che è Dio, fonte di vita eterna. Sì, verrò presto – dice il Signore Gesù - . A chi persisterà e mi sarà fedele fino alla morte darò la corona della vita.

INTERPRETAZIONE (1) Ap. 1-3: prologo; lettere alle 7 Chiese L’Apocalisse è il grido di speranza di un’umanità affaticata e sfiduciata, che però trova

in Cristo il senso della vita. In un mondo che degenera progressivamente, in cui prevalgono gli odi, gli egoismi, le guerre, più che mai è attuale la promessa di Cristo del suo ritorno per stabilire un nuovo ordine.

Alla fine del I sec. d. C., l’apostolo Giovanni, relegato nell’isola di Patmos a causa della parola di Dio, rapito in estasi nel giorno del Signore, riceve direttamente da Gesù Cristo la rivelazione delle cose che dovranno presto accadere. Quello che vedi scrivilo in un libro e invialo alle 7 Chiese, dice con voce potente all’evangelista uno simile a figlio d’uomo.

Cristo si manifesta in vesti sacerdotali e regali (la lunga tunica con la fascia d’oro). I capelli candidi come la lana simboleggiano l’eternità; gli occhi fiammeggianti come fuoco rappresentano l’onniscienza divina e lo sdegno contro i malvagi; i piedi di bronzo splendente sono indice di immutabilità; la voce, simile al fragore di grandi acque, è come quella di Dio.

Gesù si trova fra sette candelabri d’oro (le sette Chiese) ed ha nella mano destra sette stelle (gli angeli responsabili delle sette Chiese). È Lui che regge le sorti della Ecclesia e ne indirizza il cammino. La sua parola e i suoi giudizi sono affilati e penetranti come una spada a doppio taglio; il suo volto assomiglia al sole quando splende in tutta la sua forza.

Le lettere alle 7 Chiese dell’Asia Minore sono indirizzate agli “angeli” (i vescovi) di Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia, Laodicea. Questi messaggi sono, di fatto, ammonimenti ai cristiani di ogni epoca e luogo, alle prese con gli ostacoli, le difficoltà e le tentazioni che la vita frappone sempre. Il numero 7, infatti, corrispondente ai giorni della Creazione, nel simbolismo biblico è indice di completezza e totalità.

Al di là dei contenuti delle singole lettere, il messaggio comune è quello della speranza e della costanza per chi vuol essere cristiano, e l’esortazione a perseverare, restando saldi e fedeli nell’Amore. Il premio è la vita eterna, elargita da colui che per Primo ha vinto la morte.

“Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere, darò da mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio e non sarà colpito dalla

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seconda morte. Gli darò autorità sopra le nazioni; le pascolerà con bastone di ferro e le frantumerà come vasi di argilla, con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino. Non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi Angeli. Lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio ed il nome della città santa, della nuova Gerusalemme, che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme col mio nome nuovo.

Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono” (Ap. 1-3, passim).

(2) Ap. 4-8,5: visione della corte celeste; il libro dei 7 sigilli Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. La voce che prima avevo

udito parlarmi come una tromba diceva: Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito. Subito fui rapito in estasi. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono (Ap. 4,1-3)

Qui Dio non ha sembianze antropomorfe, ma è pura luce. Dal trono escono lampi, voci e tuoni. Davanti ad esso vi è come un mare trasparente simile a cristallo. Tutt’intorno al trono di Dio trova posto la sua corte celeste.

Attorno al trono, poi, c’erano 24 seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. Si tratta dei Patriarchi e degli Apostoli, simbolo della continuità fra Vecchia e Nuova Alleanza. Essi partecipano al governo del mondo, esercitando poteri regali e sacerdotali. Le 7 lampade accese, come dice il testo, sono i 7 spiriti di Dio, i 7 angeli che stanno davanti alla gloria del Signore; essi rappresentano l’agire stesso di Dio, la multiformità del suo Santo Spirito. I 4 esseri viventi pieni di occhi sono l’onniscienza e la provvidenza divina di cui quegli angeli sono esecutori nel mondo (4, come i punti cardinali).

Il progetto di Dio è inserito nella storia, che procede in funzione del sacrificio e delle promesse di Cristo. Infatti, solo l’Agnello è degno di aprire i sigilli del libro che si trova nella mano destra di Dio e di far conoscere le cose che avverranno. Lui è l’ALFA e l’OMEGA, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. AMEN

I primi 4 sigilli indicano che sulla terra, dal momento in cui scrive Giovanni, si alterneranno regni, guerre, carestie e pestilenze. Questa successione di eventi è simboleggiata dai 4 cavalieri. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. Tutto ciò ha lunga durata, come suggerisce l’immagine del cavallo, un animale che percorre grandi distanze. Sembra quasi una raffigurazione, a rapide pennellate, di avvenimenti che si sono verificati nel corso di molti secoli. Infatti nel 5° sigillo vediamo che i martiri gridano: “Fino a quando o Sovrano, tu che sei Santo e Verace non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sugli abitanti della terra?”. Ma Dio vuole che tutti si salvino e li fa pazientare ancora per completare il numero degli eletti.

Ed ecco che si apre il 6° sigillo. La descrizione è drammatica: gli avvenimenti che si svolgeranno non sono più di portata circoscritta, ma ben più vasta. Sono sconvolte le potenze celesti, le stelle cadono sulla terra, tutti i monti e le isole sono smossi, le persone si nascondono sui monti per sfuggire all’ira che li sovrasta. Il fatto che queste persone siano i re della terra, i ricchi, i potenti, e tutti gli uomini sia schiavi che liberi significa che questi eventi saranno di portata MONDIALE. Il giorno dell’ira di Dio e dell’Agnello sono venuti, ma non è ancora la fine; deve prima completarsi in cielo il numero degli eletti. Questi sono simboleggiati dal numero 144.000, ossia il quadrato di 12 (il numero delle tribù d’Israele) per 1000 (indice di gran moltitudine). Essi sono l’Israele celeste, la Nuova Gerusalemme, la gran moltitudine di ogni nazione, razza, popolo e lingua che nessuno poteva contare. Santificata dal sacrificio di

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Cristo, la Chiesa è passata attraverso la grande tribolazione, ossia le persecuzioni e, per esteso, tutti gli ostacoli che essa dovrà superare prima della 2a venuta di Cristo.

All’apertura del 7° sigillo si fa silenzio per circa mezz’ora: i 7 angeli ritti davanti a Dio stanno per suonare le sette trombe. La promessa si compirà. Un angelo scaglia sulla terra un incensiere pieno di fuoco: ne seguono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.

(3) Ap. 8,6 - 10: le prime 6 trombe Nelle prime 4 trombe vediamo gli effetti devastanti di questi avvenimenti MONDIALI.

Grandine e fuoco misti a sangue scrosciano sulla terra; le navi sono distrutte da una montagna di fuoco; alberi e piante vengono devastate; molte creature marine muoiono. Una grande stella detta Assenzio (ossia amarezza) cade dal cielo come una torcia, avvelenando fiumi e sorgenti della terra. Anche il cielo e i suoi astri si oscurano durante questi avvenimenti. Se Giovanni avesse voluto rappresentare simbolicamente le guerre mondiali e gli effetti di bombardamenti e radiazioni, non credo che l’avrebbe fatto in maniera diversa e meno efficace.

Ma non finisce qui. Un’aquila annunzia 3 volte guai agli abitanti della terra; i tre angeli stanno per suonare gli ultimi squilli di tromba. La guerra che sta per compiersi con la 5a tromba ha come oggetto e scenario il POZZO dell’abisso: “E salì dal POZZO il fumo come il fumo di una grande fornace che oscurò il sole e l’atmosfera”. Sarà preceduta da cinque mesi di preparazione in cui nessuno ancora morirà, ma sarà tormentato dal pensiero di ciò che sta per accadere. Infatti, si vedranno volare cavallette (nota bene la descrizione) come cavalli pronti alla guerra; le corone d’oro sulla testa indicano che queste saranno vittoriose. I capelli di donna simboleggiano una guerra ammantata di giustizia e libertà, ma i denti delle locuste sono come quelli dei leoni. Il volto di queste cavallette è umano, perché sono strumenti di battaglia comandati da uomini; hanno il ventre di ferro e un rombo d’ali simile al rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all’assalto. Il loro potere sta nelle code, ossia in ciò che si verificherà successivamente. Il loro re è l’angelo sterminatore. Dopo i 5 mesi di preparazione, la guerra comincia nell’ora, il giorno, il mese e l’anno stabiliti. I 4 angeli incatenati che vengono sciolti sul fiume Eufrate, rappresentano i 4 angoli della terra, i 4 punti cardinali e conseguentemente il mondo intero che si scatena contro l’Iraq. La cavalleria (i mezzi di terra) viene descritta come distruttiva: i cavalli hanno corazze e code simili a serpenti dalla cui bocca viene sparato fuoco, fumo e zolfo (i carri armati). Il numero delle truppe (200 milioni) indica che le nazioni coinvolte nell’attacco sono tante, così come tanti sono i morti. Ma l’umanità non si converte neanche ora e continua a rubare, ad uccidere, a fornicare e a credere alle stregonerie (6a tromba).

Ebbene, sono questi i tempi in cui si svolgono questi ultimi avvenimenti; è scritto,

infatti, che solo dopo questi eventi la verità nascosta fra le nubi apparirà come il sole. Essa sarà come le colonne di fuoco che accompagnarono gli Israeliti nella loro fuga dall’Egitto: gli Ebrei vedevano la luce che li guidava, gli Egiziani solo tenebre. Chi sarà reso puro capirà, ma nessuno degli empi intenderà queste cose. I 7 tuoni si stanno facendo sentire, i sigilli del libricino di Ap. Cap. 10 si stanno aprendo. “Ecco - dice il Signore - convertitevi, perché non vi sarà più indugio. Quando la settima tromba suonerà allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunziato ai suoi servi i profeti.”. Ecco egli viene fra le nubi e ogni occhio lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.

Sì, vieni Signore Gesù, ti aspettiamo. AMEN (4) Ap. 10-11 e Dn 12: il piccolo libro aperto e la manifestazione dell’Anticristo Se avessimo la possibilità di sorvolare un territorio a volo d’uccello, riusciremmo ad

avere una visione d’insieme dei suoi rilievi, delle coste, di laghi e fiumi, ma i particolari ci apparirebbero poco chiari. Planando verso terra, i contorni si fanno, invece, sempre più nitidi e

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ciò che prima appariva vago e impreciso diventa finalmente decifrabile ed evidente. Anche l’Apocalisse è strutturata praticamente allo stesso modo. Gli eventi profetizzati si chiariscono con sempre maggior dovizia di particolari man mano che si va avanti nella lettura e man mano che l’umanità procede e si avvicina alla fase decisiva della sua storia.

Il 2 agosto 1990, l’occupazione del Kuwait da parte di Saddam Hussein, determinò la reazione del mondo intero contro il dittatore irakeno. Gli Stati Uniti concessero a Saddam 5 mesi di tempo per abbandonare i territori occupati; in caso contrario, avrebbero mosso guerra all’Iraq nell’ora, il giorno, il mese, l’anno stabiliti. L’ONU stabilì la data del 15 gennaio 1991 come ultimo giorno utile per il ritiro dell’invasore. Sappiamo tutti come si svolsero gli eventi. Alle ore 0.41 del 17 gennaio 1991, mentre Saddam minacciava di distruggere Israele e di incendiare tutto il Medio Oriente, gli Stati Uniti, col consenso dell’ONU e dell’Unione Sovietica, bombardarono e invasero l’Iraq. L’impresa bellica fu battezzata col nome di Operazione Locusta, ma è meglio conosciuta come La guerra del Golfo. La coalizione era composta da paesi occidentali e arabi. Ne facevano parte moltissime nazioni, fra cui: USA, Inghilterra, Francia, Egitto, Italia, Siria, Pakistan, Olanda, Belgio, Niger, Marocco, ecc…L’attacco fu d’inaudita violenza, tanto da costringere ben presto Saddam Hussein alla resa. Come ultimo atto di sfida, Saddam incendiò i pozzi di petrolio, il cui denso fumo nero provocò il sinistro effetto di oscurare il sole e l’atmosfera.

Questo evento è profetizzato nei dettagli dall’Apocalisse. Esso costituisce il punto di partenza che ci permetterà d’interpretare l’intero testo giovanneo. Sono questi i tempi, preconizzati dal profeta Daniele, in cui il libro della Verità dischiuderà finalmente i suoi sigilli.

Il cap. 10 dell’Apocalisse si collega a quello 12° di Daniele sulla fine dei tempi, come

evidenziano tanti simboli e numeri comuni, pressoché sovrapponibili. L’angelo potente con il libro aperto è quindi Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo; il libro aperto è la Verità che comincia a svelarsi (Dn 10,21). Quante volte nel corso dei secoli si è tentato di interpretare l’Apocalisse, senza mai però riuscirvi del tutto! Ma la verità non poteva essere capita prima perché in Daniele è esplicitamente detto che queste parole sono chiuse e sigillate fino al tempo della fine; “allora molti le scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta” (Dn 12,4; 12,9). Anche i milleduecentonovanta giorni dall’abominio della desolazione fino alla fine (Dn 12,11) corrispondono ai 42 mesi di Ap. 11,2 e ai milleduecentosessanta giorni di Ap. 11,3. È indubbio, perciò, che Dn 12 e Ap. 10 e 11 si riferiscano ad un’unica realtà: quella che prepara alla 7a decisiva tromba.

L’abominio della desolazione, di cui si parla nel libro di Daniele, era l’idolo pagano innalzato come abominio nel tempio di Gerusalemme dal 168 al 164 a.C., all’epoca delle persecuzioni di Antioco IV Epifane. In quegli anni il culto ebraico fu soppresso e il tempio profanato. Qualcosa di simile accadde anche in età romana dopo la conquista di Gerusalemme e la distruzione del tempio ad opera di Tito (70 d. C). Per esteso esso indica l’apostasia che si verificherà negli ultimi tempi, come profetizzato dall’apostolo Paolo, e la manifestazione del figlio della perdizione che è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. Questi, più comunemente conosciuto col nome di Anticristo, si manifesterà con ogni sorta di segni e prodigi menzogneri, ma il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta (II Tess. 2). Anche Ap. 11 prefigura un simile scenario quando parla dell’atrio all’esterno del tempio calpestato dai pagani per 42 mesi. Profondi rivolgimenti e cambiamenti si verificheranno, dunque all’interno della Chiesa. In Daniele cap. 12,11 si parla finanche di abolizione del sacrificio quotidiano (l’Eucaristia).

Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni (Dn 12,11-12).

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Ma due Testimoni, vestiti di sacco, dovranno annunciare al mondo la Verità per milleduecentosessanta giorni. E tre giorni e mezzo dopo essere stati messi a morte ed esposti nella piazza della grande città, risusciteranno come Cristo, con gran terrore di quelli che stavano a guardare e saliranno in cielo. Dopodiché l’angelo suonerà la 7a tromba e avverrà il giudizio (Ap. 11,3-19).

(5) Ap. 12-14: la Donna e il dragone; le due bestie; la costanza dei santi I cap. 12-14 dell’Apocalisse, più che andare cronologicamente avanti con gli

avvenimenti, approfondiscono il cammino e il travaglio della Chiesa in quest’ultima fase della sua storia. In cielo apparve un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni (Ap. 12,1-6).

Contemporaneamente avviene una guerra in cielo. Michele e i suoi angeli combattono contro il drago e i suoi angeli che però non prevalgono e vengono precipitati sulla terra. Una voce annuncia la salvezza, ma ammonisce terra e mare, perchè il diavolo è sceso con grande ira sapendo di avere poco tempo (Ap. 12,7-12).

La donna è Maria, madre di Gesù, ma anche la personificazione della Chiesa, Corpo mistico del Cristo. La Chiesa forma il nuovo Israele, fondato da Cristo sull’insegnamento degli Apostoli (la corona di dodici stelle). Essa è luce viva, che illumina gli oscuri sentieri della notte (vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi).

Le “Bestie” diaboliche che incontriamo anche in altri passi biblici, rappresentano, invece, i diversi poteri politici che si contrappongono a Dio e al suo popolo santo. Vista l’attualità degli eventi descritti, non ci sembra azzardato identificare nel comunismo ateo marxista l’enorme drago rosso che cerca di ostacolare la donna incinta. Compito della Chiesa è infatti quello di portare, di partorire il Cristo presso tutti i popoli della terra; il marxismo, invece, teorizzava la distruzione stessa della religione, considerata: oppio dei popoli.

Le sette teste del dragone rosso potrebbero, perciò, rappresentare i sette Capi di Stato dell’U.R.S.S.: Lenin, Stalin, Chruščëv, Brežnev, Andropov, Cernenko, Michail S. Gorbačëv, sotto la cui presidenza si dissolse l’Unione Sovietica. Inoltre, per estensione, le sette teste incoronate indicano anche le nazioni in cui si stabilì il comunismo ateo. Ai fini della nostra discussione resta marginale il ruolo svolto da Malenkov e Bulganin, Presidenti del Consiglio dei Ministri dopo la morte di Stalin. Infatti, in quegli anni, il potere effettivo si concentrò nelle mani di Chruščëv, segretario del PCUS dal 1953 e vero capo dell’U.R.S.S. Non a caso quest’ultimo, il 27 marzo del 1958 successe a Bulganin, concentrando le due cariche di capo del partito e capo del governo.

Le dieci corna del drago incarnano, invece, la potenza mediatica dell’ideologia marxista, che esortava l’umanità a disobbedire ai dieci comandamenti di Dio. Ma esiste anche un altro significato recondito. Se infatti moltiplichiamo 7 (il numero delle teste) per 10 (le dieci corna), otteniamo 70, ossia la durata approssimativa del comunismo russo (1917- 1991). Il 25 dicembre 1991 cessò di esistere l’Unione Sovietica. Michail S. Gorbačëv si dimise e il giorno seguente il Parlamento riconobbe la dissoluzione dell’U.R.S.S. La bandiera rossa fu ammainata dal Cremlino e si concluse una fase della nostra storia. Nel Natale del 1991, data dal forte sapore evocativo, la donna incinta poté finalmente partorire suo figlio e donarlo alle nazioni.

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Nel 1989, in una rivelazione sull’Apocalisse a don Stefano Gobbi, fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, la Santa Vergine conferma sostanzialmente (e in anticipo) la nostra interpretazione. Maria, tuttavia, si spinge oltre, aiutandoci a comprendere, per intero, i capitoli 12-14 del testo giovanneo. I messaggi sono stati trasmessi dalla Madonna a don Stefano in forma di locuzione interiore. Riportiamo qui i punti principali della rivelazione1.

a) Il Dragone rosso e le due ali della grande aquila «L’enorme Drago rosso è il comunismo ateo che ha diffuso in ogni parte l’errore della

negazione e dell’ostinato rifiuto di Dio… Il suo colore è rosso perché usa le guerre ed il sangue come strumenti delle sue numerose conquiste.

L’enorme Drago rosso è riuscito in questi anni a conquistare l’umanità con l’errore dell’ateismo teorico o pratico, che ha ormai sedotto tutte le nazioni della terra. Si è riusciti così a costruire una nuova civiltà senza Dio, materialista, egoista, edonista, arida e fredda, che porta in sé i germi della corruzione e della morte. L’enorme Drago rosso ha il compito di sottrarre tutta l’umanità al dominio di Dio…

Per mezzo della devozione verso di Me…Io posso esercitare, in questi vostri tempi, il grande potere che dalla SS. Trinità mi è stato dato, per rendere inoffensivo l’attacco che il mio avversario, il Dragone Rosso, ha scatenato contro di Me, vomitando dalla sua bocca un fiume di acque per sommergermi. Il fiume di acque è formato dall’insieme di tutte le nuove dottrine teologiche, che hanno cercato di oscurare la figura della vostra Mamma Celeste, di negare i miei privilegi, di ridimensionare la devozione, di mettere in ridicolo tutti i miei devoti… Ma alla vostra mamma celeste sono venute in soccorso le due ali della grande aquila.

La grande aquila è la Parola di Dio, soprattutto la Parola contenuta nel Vangelo di mio figlio Gesù. Fra i quattro Vangeli, l’aquila indica quello di S. Giovanni, perché esso vola più in alto di tutti, entra nel cuore stesso della Santissima Trinità, affermando, con forza, la divinità, l’eternità e la consustanzialità del Verbo e la divinità di Gesù Cristo.

Le due ali dell’aquila sono la parola di Dio accolta, amata e custodita con la fede, e la parola di Dio vissuta con la Grazia e la carità. Le due ali della fede e della carità – cioè della Parola di Dio da Me accolta e vissuta – mi hanno consentito di volare al di sopra del fiume di acque di tutti gli attacchi mossi contro di me, perché hanno manifestato al mondo la mia vera grandezza. Poi mi sono cercata il mio rifugio nel deserto. Il deserto, in cui ho posto la mia abituale dimora, è formato dal cuore e dall’anima di tutti quei figli che mi accolgono, mi ascoltano, si affidano completamente a me, si consacrano al mio Cuore Immacolato…Nel silenzio e nel nascondimento, cioè nel deserto in cui mi trovo,… ogni giorno preparo la mia grande vittoria sul Drago, nel trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo…».

b) La bestia simile a una pantera «In questa terribile lotta sale dal mare, in aiuto al Drago, una bestia simile a una

pantera. Se il Drago rosso è l’ateismo marxista, la bestia nera è la Massoneria. Il Drago si manifesta nel vigore della sua potenza; la bestia nera invece agisce nell’ombra, si nasconde, si occulta in modo da entrare in ogni parte. Ha le zampe di orso e la bocca di leone, perché opera ovunque con l’astuzia e con i mezzi di comunicazione sociale, cioè della propaganda. Le sette teste indicano le varie logge massoniche, che agiscono ovunque in maniera subdola e pericolosa.

Questa bestia nera ha dieci corna e sulle corna dieci diademi, che sono segno di dominio e di regalità. La massoneria domina e governa in tutto il mondo per mezzo delle dieci corna. Il 1 MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO (a cura di), Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna, Pescara 199822, pp. 727-756 (passim).

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corno, nel mondo biblico, è sempre stato uno strumento di amplificazione, un modo di fare udire maggiormente la propria voce, un forte mezzo di comunicazione. Per questo Dio ha comunicato al suo popolo la sua volontà per mezzo di dieci corna che hanno fatto conoscere la sua Legge: i dieci comandamenti…

Compito della bestia nera… è quello di combattere in maniera subdola ma tenace, per impedire alle anime di percorrere questa strada indicata dal Padre, dal Figlio ed illuminata dai doni dello Spirito. Infatti, se il Drago Rosso agisce per portare tutta l’umanità a fare a meno di Dio, alla negazione di Dio e perciò diffonde l’errore dell’ateismo, lo scopo della massoneria non è di negare Dio ma di bestemmiarlo… La bestemmia più grande è quella di negare il culto dovuto solo a Dio per darlo alle creature e allo stesso Satana. Ecco perché in questi ultimi tempi, dietro la perversa azione della massoneria, si diffondono ovunque le Messe nere ed il culto satanico. Inoltre la massoneria agisce, con ogni mezzo, per impedire che le anime si salvino e così rendere vana l’opera della redenzione compiuta da Cristo.

Se il Signore ha comunicato la sua Legge con i dieci comandamenti, la massoneria diffonde ovunque, con la potenza delle sue dieci corna, una legge che è completamente opposta a quella di Dio.

Al comandamento del Signore: - “Non avrai altro Dio fuori di me” – essa costruisce altri falsi idoli, di fronte ai quali oggi molti si prostrano in adorazione.

Al comandamento: - “Non nominare il nome di Dio invano” – essa oppone il bestemmiare Dio ed il suo Cristo, in tanti modi subdoli e diabolici, fino a ridurre a un marchio di vendita indecoroso il suo Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua vita e sulla divina Persona.

Al comandamento: - “Ricordati di santificare le feste” – essa trasforma la domenica in week end, nel giorno dello sport, delle gare, dei divertimenti.

Al comandamento: - “Onora il padre e la madre” – essa contrappone un nuovo modello di famiglia fondato sulla convivenza, persino fra omosessuali.

Al comandamento: - “Non uccidere” – essa è riuscita a fare legittimare, in ogni parte, l’aborto, a fare accogliere la eutanasia, a fare quasi scomparire il rispetto dovuto al valore della vita umana.

Al comandamento: - “Non commettere atti impuri” – essa giustifica, esalta e propaganda ogni forma di impurità, fino alla giustificazione degli atti contro natura.

Al comandamento: - “Non rubare” – essa opera perché sempre più si diffondano i furti, la violenza, i sequestri e le rapine.

Al comandamento: - “Non dire falsa testimonianza” – essa agisce perché si propaghi sempre più la legge dell’inganno, della menzogna, della doppiezza.

Al comandamento: - “Non desiderare la roba e la donna di altri” – agisce per corrompere nel profondo la coscienza, ingannando la mente e il cuore dell’uomo.

In questa maniera le anime vengono sospinte sul cammino perverso e cattivo della disobbedienza alla Legge del Signore, vengono sommerse dal peccato e sono così impedite dal ricevere il dono della Grazia e della vita di Dio.

- Alle sette virtù teologali e cardinali, che sono il frutto del vivere in grazia di Dio, la massoneria oppone la diffusione dei sette vizi capitali, che sono il frutto di vivere abitualmente in stato di peccato. Alla fede essa oppone la superbia; alla speranza la lussuria; alla carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza l’accidia; alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola. Colui che diventa vittima dei sette vizi capitali viene gradualmente condotto a togliere il culto che è dovuto al solo Dio, per darlo a delle false divinità, che sono la personificazione stessa di tutti questi vizi…: la ragione; la carne; il denaro; la discordia; il dominio; la violenza; il piacere… Ed in questo consiste la bestemmia più grande ed orribile. Ecco perché su ogni testa

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della bestia è scritto un titolo blasfemo. Ogni loggia massonica ha il compito di fare adorare una diversa divinità…».

c) La bestia simile a un agnello «Come mamma vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la Chiesa a

causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro di lei per distruggerla. Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare, viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha due corna simili a quelle di un agnello. L’agnello, nella divina Scrittura, è sempre stato il simbolo del sacrificio. Nella notte dell’Esodo, viene sacrificato l’Agnello e, con il suo sangue, sono aspersi gli stipiti delle case degli Ebrei, per sottrarle al castigo che invece colpisce tutti gli Egiziani. La Pasqua ebraica ricorda questo fatto ogni anno, con la immolazione di un agnello, che viene sacrificato e consumato. Sul Calvario Gesù Cristo si immola per la redenzione dell’umanità, si fa Lui stesso nostra Pasqua e diventa il vero Agnello di Dio che toglie tutti i peccati del mondo.

La bestia porta sul capo due corna simili a quelle di un agnello. Al simbolo del sacrificio è intimamente unito quello del Sacerdozio: le due corna. Un

copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento. La mitra – con due corna – portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio.

La bestia nera, simile a una pantera, indica la Massoneria; la bestia con due corna simile a un agnello indica la massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica che si è diffusa soprattutto fra i Membri della Gerarchia. Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta a Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa. Se il compito della massoneria è di condurre le anime a perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della massoneria ecclesiastica è quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo e un falsa Chiesa…

Gesù, nel vangelo, ha dato di se stesso la sua più completa definizione, dicendo di essere la Verità, la Via, la Vita.

Gesù è Verità perché ci rivela il Padre… e perché è Lui – Parola vivente – fonte e sigillo di tutta la divina Rivelazione. La massoneria ecclesiastica agisce per oscurare la Sua divina Parola, attraverso interpretazioni naturali e razionali e nel tentativo di renderla più comprensiva e accolta, la svuota di ogni suo soprannaturale contenuto… La massoneria ecclesiastica agisce in maniera subdola e diabolica, per condurre tutti all’apostasia.

Gesù è Vita perché dona la Grazia. Scopo della massoneria ecclesiastica è quello di giustificare il peccato, di presentarlo non più come un male, ma come un valore e un bene. Così si consiglia di compierlo, come un modo di soddisfare le esigenze della propria natura, distruggendo la radice da cui può nascere il pentimento e si dice che non è più necessario confessarlo. Frutto pernicioso di questo maledetto cancro, che si è diffuso in tutta la Chiesa, è la sparizione della confessione individuale in ogni parte. Le anime vengono portate a vivere nel peccato, rifiutando il dono della Vita, che Gesù ci ha offerto.

Gesù è Via, che conduce al Padre, per mezzo del Vangelo. La massoneria ecclesiastica favorisce le esegesi, che danno del Vangelo interpretazioni razionalistiche e naturali, per mezzo dell’applicazione dei vari generi letterari, così che esso viene dilaniato in ogni sua parte. Alla fine si giunge a negare la realtà storica dei miracoli e della resurrezione di Cristo e si mette in dubbio la divinità stessa di Gesù e la sua missione salvifica. Dopo aver distrutto il Cristo storico, la bestia con due corna simili a un agnello cerca di distruggere il Cristo mistico che è la Chiesa. La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica, apostolica, una, fondata su Pietro. Come Gesù, anche la Chiesa da Lui fondata, che forma il suo corpo mistico, è Verità, vita e via.

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- La Chiesa è verità perché ad essa sola Gesù ha affidato da custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede. Lo ha affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa ed ai Vescovi uniti con lui. La massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà con il falso ecumenismo, che porta all’accettazione di tutte le Chiese cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della verità. Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica, universale, formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la Chiesa cattolica.

- La Chiesa è vita perché dona la Grazia, ed essa sola possiede i mezzi efficaci di Grazia che sono i sette Sacramenti. Specialmente è vita perché ad Essa sola è stato dato il potere di generare l’Eucarestia per mezzo del Sacerdozio ministeriale e gerarchico. Nell’Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo glorioso, con la sua divinità. Allora la massoneria ecclesiastica, in tante subdole maniere, cerca di attaccare la pietà ecclesiale verso il Sacramento dell’Eucarestia. Di essa valorizza solo l’aspetto della Cena, tende a minimizzare il suo valore sacrificale, cerca di negare la reale e personale presenza di Gesù nelle Ostie consacrate2. Per questo si sono gradualmente soppressi tutti i segni esterni, che sono indicativi della fede nella presenza reale di Gesù nella Eucarestia, come le genuflessioni, le ore di adorazione pubbliche, la consuetudine santa di circondare il Tabernacolo di luci e di fiori.

- La Chiesa è via perché conduce al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità. Come il Padre e il Figlio sono uno, così dovete essere una sola cosa fra voi. Gesù ha voluto che la sua Chiesa sia segno e strumento dell’unità di tutto il genere umano. La Chiesa riesce ad essere unita perché è stata fondata sulla pietra angolare della sua unità: Pietro ed il Papa che succede al carisma di Pietro. Allora la massoneria ecclesiastica cerca di distruggere il fondamento dell’unità della Chiesa, con l’attacco subdolo e insidioso al Papa. Essa ordisce le trame del dissenso e della contestazione al Papa; sostiene e premia coloro che lo vilipendono e gli disobbediscono; propaga le critiche e le opposizioni di Vescovi e di teologi. In questa maniera si demolisce il fondamento stesso della sua unità e così la Chiesa viene sempre più lacerata e divisa.

Figli prediletti, vi ho invitato a consacrarvi al mio Cuore Immacolato e ad entrare in questo mio materno rifugio, soprattutto per essere preservati e difesi contro questa terribile insidia…In questo soprattutto risplende la vittoria della Donna vestita di sole e il mio Cuore Immacolato ha il suo più luminoso trionfo…

Con Me combattete, piccoli figli, contro il Drago, che cerca di portare tutta l’umanità contro Dio.

Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia nera, la massoneria, che vuole condurre le anime alla perdizione.

Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un agnello, la massoneria infiltrata all’interno della vita ecclesiale, per distruggere Cristo e la sua Chiesa. Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo idolo, cioè un falso Cristo e una falsa Chiesa. La massoneria ecclesiastica riceve ordini e potere dalle varie Logge massoniche ed opera per condurre segretamente tutti a far parte di queste sette segrete. Così sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili carriere; ricolma di beni gli affamati di denaro; aiuta i suoi membri a primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre emargina, in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si rifiutano di partecipare al suo disegno. Infatti la bestia simile a un agnello esercita tutto il potere della prima bestia, in sua presenza, e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia. Addirittura la massoneria ecclesiastica giunge al punto di costruire una statua in onore della bestia e costringe tutti ad adorare questa statua... Ma, secondo il primo comandamento della Santa Legge 2 «Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo, la cui durata sarà di circa tre anni e mezzo, cioè di milleduecentonovanta giorni» (Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi - 31/12/1992).

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del Signore, solo DIO si deve adorare e a Lui solo deve essere data ogni forma di culto. Allora si sostituisce DIO con un IDOLO potente, forte, dominatore, un idolo così potente, da far mettere a morte tutti coloro che non adorano la statua della bestia. Un idolo così forte e dominatore, da far sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno può comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Questo grande idolo, costruito per essere da tutti adorato e servito…è un falso Cristo e una falsa Chiesa3. Ma qual è il suo nome?»

d) Il numero della Bestia: 666 «Al capitolo 13 dell’Apocalisse è scritto: “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli

il numero della bestia: esso rappresenta un nome di un uomo. E tale cifra è 666 (seicentosessantasei )”. Con l'intelligenza, illuminata dalla luce della divina Sapienza, si riesce a decifrare dal numero 666 il nome di un uomo e questo nome, indicato da tale numero, è quello dell'Anticristo. Lucifero, il serpente antico, il diavolo o Satana, il dragone rosso diventa, in questi ultimi tempi, l'anticristo. Già l'apostolo Giovanni affermava che chiunque nega che Gesù Cristo è Dio, costui è l'anticristo. La statua o l'idolo, costituito in onore della bestia, per esser adorato da tutti gli uomini, è l'Anticristo. Calcolate ora il suo numero 666, per comprendere come indichi il nome di un uomo.

Il numero 333 indica la Divinità. Lucifero si ribella a Dio per superbia, perché vuole mettersi al di sopra di Dio. Il 333 è il numero che indica il mistero di Dio. Colui che vuole mettersi al di sopra di Dio porta il segno di 666, pertanto questo numero indica il nome di Lucifero, Satana, cioè di colui che si mette contro Cristo, dell'anticristo.

Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero dell'unità di Dio.

Il 333, indicato due volte, cioè per 2, indica le due nature, quella divina e quella umana, unite nella Persona divina di Gesù Cristo.

Il 333, indicato per tre volte, cioè per 3, indica il mistero delle Tre Persone divine, cioè esprime il mistero della Santissima Trinità.

Allora il numero 333, espresso una, due e tre volte, esprime i misteri principali della fede cattolica, che sono:

3 Nel messaggio del 17/02/1988, la Madonna dice a don Stefano Gobbi: «Non perdete tempo davanti alla televisione, che è lo strumento più forte in mano al mio Avversario, per diffondere ovunque la tenebra del peccato e della impurità. La televisione è l’idolo di cui si parla nell’Apocalisse, costruito per essere adorato da tutte la nazioni della terra e a cui il Maligno dona forma e movimento, perché diventi nelle sue mani un terribile mezzo di seduzione e di perversione».

Alla luce di queste affermazioni possiamo meglio interpretare il significato di Ap. 13. I poteri occulti delle lobbies politico-capitalistiche e della massoneria ecclesiastica, attraverso il potente idolo

animato e parlante (la televisione), plagiano gli abitanti della terra, imponendo loro modelli economici e morali contrari alla legge di Dio (il marchio della bestia sulla fronte e sulla mano).

La testa della bestia, guarita dalla sua ferita mortale, potrebbe indicare la ripresa economica dopo la recente crisi mondiale; oppure la rinascita di un potere ostile a Dio, che sembrava debellato per sempre (la bestia che risale dall’Abisso).

I segni prodigiosi che seducono gli abitanti della terra, forse simboleggiano l’incondizionata fiducia dell’uomo contemporaneo nei miracoli della scienza e della tecnica.

I 42 mesi durante i quali verrà calpestato e perseguitato il popolo santo, coincidono col regno dell’Anticristo, prima della sua definitiva sconfitta. Gli idoli che lo incarnano sono dunque: la falsa chiesa, con la sua ideologia razionalista e scientista; i mezzi di comunicazione di massa, soprattutto quello televisivo; la persona stessa dell’Anticristo.

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1. L'unità e la Trinità di Dio; 2. L'incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole mettersi al di sopra dello stesso Dio viene indicato col numero 666.

Il 666 indicato una volta, cioè per 1, esprime l'anno 666, seicentosessantasei. In questo periodo storico, l'Anticristo si manifesta attraverso il fenomeno dell'Islam, che nega direttamente il mistero della divina Trinità e la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. L'islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque, distruggendo tutte le antiche comunità cristiane, invade l'Europa e solo per un mio materno e straordinario intervento, sollecitato fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la Cristianità.

Il 666 indicato due volte, cioè per 2, esprime l'anno 1332, milletrecentotrentadue. In questo periodo storico, l'Anticristo, si manifesta con un radicale attacco alla fede nella Parola di Dio. Attraverso i filosofi, che iniziano a dare esclusivo valore alla scienza e poi alla ragione, si tende gradualmente a costituire unico criterio di verità la sola intelligenza umana. Nascono i grandi errori filosofici, che continuano nei secoli fino ai vostri giorni. L'importanza esagerata data alla ragione, come criterio esclusivo di verità, porta necessariamente alla distruzione della fede nella Parola di Dio. Infatti, con la riforma protestante, si rifiuta la Tradizione come fonte della divina Rivelazione, e si accetta solo la Sacra Scrittura. Ma anche questa deve essere interpretata per mezzo della ragione, e si rifiuta ostinatamente il Magistero autentico della Chiesa gerarchica, a cui Cristo ha affidato da custodire il deposito della fede. Ciascuno è libero di leggere e di comprendere la sacra Scrittura, secondo la sua personale interpretazione. In questa maniera la fede nella Parola di Dio viene distrutta. Opera dell'Anticristo, in questo periodo storico, è la divisione della Chiesa, la conseguente formazione di nuove e numerose confessioni cristiane, che gradualmente vengono sospinte ad una perdita sempre più estesa della fede nella Parola di Dio.

Il 666, indicato per tre volte, cioè per 3, esprime l'anno 1998, millenovecentonovantotto. IN QUESTO PERIODO STORICO, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa… Pertanto la statua costruita in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli abitanti della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno comprare o vendere è quella dell'Anticristo».

e) Il marchio sulla fronte e sulla mano «Questi sono i tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristo vengono segnati con il

suo marchio sulla fronte e sulla mano… La fronte indica l’intelligenza, perché la mente è sede della ragione umana. La mano esprime l’attività umana, perché è con le sue mani che l’uomo opera e lavora. Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell’Anticristo nella sua intelligenza e nella sua volontà. Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad accogliere la dottrina della negazione di Dio, del rifiuto della sua legge, dell’ateismo che, in questi tempi, viene sempre più diffuso e propagato. È così sospinto a seguire le ideologie oggi di moda ed a farsi propagatore di tutti gli errori. Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire in maniera autonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria attività alla ricerca di un bene solo materiale e terreno… Chi è segnato dal marchio sulla mano lavora solo per se stesso, per accumulare beni materiali, fa del denaro il suo Dio e diviene vittima del materialismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano opera solo per l’appagamento

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dei propri sensi, per cercare il benessere ed il piacere, per dare piena soddisfazione a tutte le sue passioni, specialmente a quella dell’impurità e diviene vittima dell’edonismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano fa del proprio io il centro di tutto il suo operare, guarda agli altri come oggetti da usare e da sfruttare per il proprio tornaconto e diventa vittima dell’egoismo sfrenato e della mancanza di amore.

Se il mio avversario segna, con il suo marchio, tutti i suoi seguaci, è giunto il tempo in cui anch’io vostra Celeste Condottiera, segno con il mio materno sigillo tutti coloro che si sono consacrati al mio cuore Immacolato e fanno parte della mia schiera.

Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo della Croce di mio figlio Gesù. Così apro l’intelligenza umana ad accogliere la Sua divina Parola, ad amarla, a viverla, vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù che ve l’ha rivelata, e vi rendo coraggiosi testimoni di fede. Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i miei figli segnati con la Croce di Gesù Cristo. Poi ordino tutta la vostra attività alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo che è il segno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…».

f) La costanza dei santi «Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione e dell’apostasia.

L’apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa Chiesa: allora sarà aperta la porta alla comparsa dell’uomo o della persona stessa dell’Anticristo. Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle pagine dell’Apocalisse, che si riferiscono ai tempi che vivete, per prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva della grande lotta che si sta combattendo fra la vostra Mamma Celeste e tutte le forze del male che si sono scatenate…Voi fate parte della mia schiera. Siete porzione preziosa della mia materna eredità. Voi possedete la testimonianza di Gesù e osservate i Comandamenti di Dio. Contro di voi Satana si scatena, perché formate il mio calcagno, cioè la parte più debole e fragile di Me stessa, e perché siete la mia progenie. Così oggi vi insidia in maniera potente e si scatena contro di voi con ogni genere di tentazioni e di persecuzioni. Restate sereni. Abbiate fiducia in Me. Questi sono i tempi della battaglia e voi dovete combattere per la mia vittoria…Conservate la testimonianza di Gesù in questi tempi della grande tribolazione. Sono giunti i giorni predetti dal Vangelo e dall’Apocalisse. Le forze del male, unite dalla potenza di chi si oppone a Cristo, faranno grandi prodigi in cielo e sulla terra, così da sedurre gran parte dell’umanità…Sono i tempi in cui i fedeli seguaci dell’Agnello verranno sottoposti ad emarginazione, a persecuzioni, a prigionia ed a morte. Sono perciò i tempi della vostra costanza.

Qui deve mostrarsi la costanza dei santi. - Qui deve mostrarsi la costanza di quelli che appartengono al Signore, mettono in pratica i

comandamenti di Dio e rimangono fedeli a Gesù. - Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che verranno perseguitati e condotti al martirio,

perché sono beati quelli che muoiono nel Signore, trovano riposo dalle loro fatiche e il bene che hanno fatto li accompagna.

- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che non adorano la Bestia e non si lasciano segnare dal suo diabolico marchio.

Coloro che invece adoreranno la Bestia e la sua statua e riceveranno il suo marchio sulla fronte e sulla mano, berranno il vino dell’ira di Dio, versato nel calice del suo terribile castigo, e saranno torturati alla presenza dell’Agnello e degli Angeli santi con fuoco e zolfo.

- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che portano scritto sulla fronte il nome dell’Agnello e il nome del Padre suo, perché non hanno tradito il loro Dio, nel loro parlare non c’è mai stata menzogna e seguono l’Agnello dovunque vada.

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- Qui deve mostrarsi la costanza di tutti i miei piccoli bambini, che Io chiamo a consacrarsi al mio Cuore Immacolato, per vivere con Me i momenti conclusivi della battaglia e della caduta di Babilonia, quando la vigna della terra sarà vendemmiata e i grappoli saranno gettati nel tino della pigiatura, che rappresenta il grande castigo di Dio.

Per questo oggi vi invito tutti a guardare a Me, vostra Mamma Celeste, nello splendore del mio Corpo glorioso, perché la mia luce vi illumini, il mio Cuore Immacolato vi racchiuda, il mio amore materno vi sostenga ad essere, in questi tempi, coraggiosi testimoni di costanza di fronte alla Chiesa ed a tutta l’umanità.

…Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il compito di restare fedeli a Cristo e alla sua Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni. Ma siete parte preziosa del piccolo gregge che ha il compito di combattere e di vincere, alla fine la forza potente dell’anticristo. Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico…Pregate sempre di più, specialmente con il santo Rosario. Fate frequenti ore di adorazione e di riparazione eucaristica. Accogliete con amore tutte le sofferenze che il Signore vi manda. Diffondete senza paura i messaggi che io vi dono, come celeste profetessa di questi vostri ultimi tempi».

(6) Ap. 15-19: la fine dei tempi e gli ultimi 7 calici Un’interpretazione dettagliata degli avvenimenti finali descritti nell’Apocalisse per ora

ci sfugge. Tutto sarà chiaro nel momento (non molto lontano) in cui essi si verificheranno. Tuttavia si può evincere che essi si identificano con quest’ultima fase della storia umana, in cui si compirà il progetto di Dio e Gesù tornerà nella gloria per instaurare il suo Regno. Cosa significa tutto ciò non ci è dato per ora sapere. I catastrofisti vi vedono la oramai tanto annunciata fine del mondo; i più prudenti la fine di un’epoca o di una civiltà e l’inizio di una nuova era di pace.

Nel discorso escatologico fatto ai discepoli (Mt 24,1-44; Mc 13,1-37; Lc 21,5-36), Gesù indica chiaramente i segni che precederanno il suo ritorno: 1) Perdita della vera fede e comparsa di falsi profeti; 2) scoppio di guerre fratricide; 3) susseguirsi di calamità naturali; 4) persecuzioni contro coloro che testimoniano il Vangelo; 5) abominio della desolazione nel Tempio; 6) assedio di Gerusalemme; 7) fenomeni straordinari nel cielo.

Gesù intreccia inestricabilmente due differenti prospettive: la “fine del suo mondo” e la “fine del mondo”. Spesso ci si è soffermati solo sulla prima, trascurando la seconda. Sembrava, infatti, che le parole di Cristo si fossero già realizzate da molto tempo. Gerusalemme fu assediata dai Romani nel 70 d.C. e il tempio profanato; il periodo delle persecuzioni si chiuse nel IV sec. d.C.; l’Impero Romano d’Occidente cadde nel 476 d.C.; falsi profeti, guerre, terremoti e calamità ci son sempre stati.

Secondo questa scuola di pensiero, il regno di Cristo sulla terra sarebbe già stato instaurato col trionfo del Cristianesimo sul paganesimo. Esso coinciderebbe con l’intero percorso della Chiesa militante fino al Giudizio universale (Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo). In realtà una tale prospettiva non esclude l’altra. Anzi, tutto fa ritenere che la crisi di quel sistema sia immagine dei tempi attuali e che ogni fine diventi, a sua volta, modello di quella successiva.

Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano, bevevano, si ammogliavano, si maritavano, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e li inghiottì tutti, così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà (Mt 24,37-39; Lc 17,26-30).

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La Madonna parla di una purificazione epocale per l’umanità e per la Chiesa, prima del ritorno glorioso di Cristo. Questa purificazione coincide col grande castigo che Dio invierà sul mondo.

Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi deve compiersi l’ira di Dio (Ap. 15,1).

I 7 flagelli di cui sono portatori (i 7 calici), ricordano le 10 piaghe d’Egitto (Ap. 15-16). Secondo la Vergine Maria, è giunto il tempo in cui l’angelo del primo flagello passa sul

mondo. La piaga dolorosa e maligna con cui vengono colpiti gli adoratori della bestia, rappresenta tutte quelle malattie dolorose e incurabili, frutto di una condotta di vita sregolata e disordinata. La piaga dolorosa e maligna è un flagello per tutta l’umanità, oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea, materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del vivere umano. Alcuni miei figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del male che hanno compiuto. Altri invece vengono colpiti anche se sono buoni e innocenti; allora la loro sofferenza serve alla salvezza di molti cattivi, a motivo della solidarietà che tutti vi unisce…La vostra Mamma Celeste vuole essere per tutti di aiuto, sostegno, conforto e speranza, in questi tempi in cui l’umanità è colpita da questo primo flagello. Per questo vi invito a camminare sulla strada del digiuno, della mortificazione e della penitenza (Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi - 13/10/1989).

Il secondo (angelo) versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un

morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare (Ap. 16,3). Non sappiamo se questo secondo flagello si riferisca ad un unico evento catastrofico che

colpirà il mare, oppure ad una serie di fenomeni che si manifesteranno in successione nel corso del tempo. L’inarrestabile inquinamento delle acque marine; l’affondamento di navi petroliere con conseguenti perdite del greggio; le fughe radioattive da sommergibili a propulsione nucleare; il recente e disastroso tsunami che in Oriente ha causato centinaia di migliaia di vittime; la distruzione di New Orleans, sommersa dalle acque a causa di un uragano, non ci fanno escludere nessuna delle due ipotesi.

Il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue.

Allora udii l’angelo delle acque che diceva: «Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, poiché così hai giudicato. Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti, tu hai dato loro sangue da bere: ne sono degni!». Udii una voce che veniva dall’altare e diceva: «Sì, Signore, Dio Onnipotente; veri e giusti sono i tuoi giudizi!».

Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.

Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni (Ap. 16,4-11).

Gli ultimi due calici (sesto e settimo) determineranno una svolta definitiva nella storia

dell’umanità. Gli eventi cui fanno riferimento, almeno in parte sembrano intersecarsi temporalmente fra loro.

Come si evince dai testi profetici di Antico e Nuovo Testamento, la sesta coppa coincide con la grande battaglia che alla fine dei giorni si combatterà a Gerusalemme. Secondo Apocalisse 16,12-16, il prosciugamento del fiume Eufrate preparerà il passaggio ai re

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dell’oriente, e tutti i re della terra si raduneranno per la guerra del gran giorno di Dio Onnipotente, presso il luogo chiamato Armaghedon.

Ezechiele (38-39), Daniele (11,40-45), Amos (9,11-15), Zaccaria (12; 14), Apocalisse e tanti altri passi biblici ci descrivono lo sviluppo di questi ultimi eventi e ci permettono di inserirli in una ben precisa collocazione spazio-temporale. Si tratta di avvenimenti non già accaduti, ma che si verificheranno soltanto sul finire dei tempi. Israele, dopo essere stato per tantissimo tempo lontano dalla sua terra e disperso fra le nazioni, finalmente è ritornato in patria, ma la sua stessa esistenza è minacciata da una coalizione di popoli che gli muoveranno guerra. È uno scontro fra due sistemi contrapposti, fra il re del mezzogiorno e il re del settentrione. Ne fanno parte Libia, Etiopia, Persia e numerose altre nazioni. Esse marceranno come un turbine contro Gerusalemme, ma Dio si schiererà al fianco d’Israele facendo piovere fuoco dal cielo. Le carni dei suoi avversari imputridiranno mentre questi sono ancora in piedi; gli occhi usciranno fuori dalle orbite; la lingua marcirà loro in bocca. È la battaglia del gran giorno, ardente come un forno, il giorno in cui L’Eterno mostrerà di essere il Dio d’Israele e di non essersi dimenticato delle sue promesse. Israele volgerà lo sguardo a colui che ha trafitto e ne farà cordoglio come si fa con un figlio unico. Il Compimento delle promesse messianiche si adempirà in ugual modo per Cristiani ed Ebrei. Chi ara si incontrerà con chi miete e chi pigia l’uva con chi getta il seme.

Come abbiamo già detto all’inizio di questo paragrafo, nel discorso escatologico fatto da Gesù ai suoi discepoli, assedio di Gerusalemme, distruzione del tempio e fine dei tempi coincidono. La presa di Gerusalemme ad opera dei Romani e la fine di quel sistema diventano modello dei tempi attuali. Tuttavia, mentre allora quell’evento segnò la diaspora degli Ebrei in tutto il mondo, la futura battaglia coincide col completo ripristino d’Israele e con la realizzazione delle promesse divine. Dopo che i suoi avversari, divisi fra loro, saranno sconfitti e dispersi, si procederà alla ricostruzione del tempio, che diventerà polo d’attrazione di tutti i popoli.

Per contro (settima coppa), la Chiesa corrotta, ossia: la prostituta famosa, Babilonia la Grande che siede sui sette colli, sarà giudicata, perché diceva in cuor suo: ‹‹Seggo regina e vedova non sarò››, ma i suoi peccati si erano accumulati fino al cielo. Tutto era finalizzato alla sua gloria e al suo lusso e perciò, in un’ora sola, per la grande città giungerà la sua condanna. La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni…Esulta, o cielo, su di essa, e voi santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia. E un angelo possente prese allora una pietra grande quanto una mola, e la gettò nel mare esclamando: ‹‹Con la stessa violenza sarà precipitata Babilonia, la grande città e più non riapparirà››. La luce della lampada non brillerà più in lei; lo sposo e la sposa non abiteranno più in lei; in lei fu trovato il sangue dei profeti, dei santi e di tutti coloro che furono uccisi sulla terra (Ap. 17-18).

Dopo ciò udii una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva: ‹‹Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; perché veri e giusti sono i suoi giudizi; egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi… Il suo fumo sale nei secoli!…Alleluia! Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio l’Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria perché son giunte le nozze dell’Agnello; la sua sposa è pronta, le hanno dato una veste di lino puro splendente››…

Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava ‹‹Fedele›› e ‹‹Verace››: egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all’infuori di lui. È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio…Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori. …Vidi allora la

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bestia e i re della terra con i loro eserciti radunati per muover guerra a colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco ardente di zolfo. Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni (Ap. 19).

Anche il serpente antico sarà afferrato, incatenato per un lunghissimo tempo (espresso nella simbolica cifra di mille anni) e precipitato nell’Abisso (Ap. 20).

(7) La risurrezione dei morti e la nuova Gerusalemme. Conclusione Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi

sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e all’infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta (Dn 12,1-4).

Le Promesse divine trovano il loro compimento nell’avvento del Regno di Dio, cui è collegata la risurrezione dei morti. Nella Bibbia il verbo “risorgere” ricopre diversi significati. Talvolta vuol dire “rinascere interiormente”. In altri casi si riferisce alla vita eterna e alla risurrezione della carne. Infine esiste anche una risurrezione che allude al ritorno del popolo ebraico nella propria terra e alla sua conversione finale. In Ezechiele 37 il profeta ha una visione. Vede una pianura piena di ossa inaridite. Ed ecco che, grazie allo Spirito di Dio, sulle ossa ricrescono i nervi, la carne, la pelle. Dio dice: Figlio dell’uomo queste ossa sono tutta la gente d’Israele. Essi vanno dicendo: le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annunzia loro: dice il Signore Dio: ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d’Israele…Io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni…Li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio…Le genti sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre. Nella lettera ai Romani, cap. 11,25-26, l’Apostolo Paolo afferma: Non voglio che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’indurimento di una parte d’Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. Allora tutto Israele sarà salvo. E nel verso 15 aveva già detto: se infatti il loro rifiuto aveva segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti? Per quanto riguarda il Mistero della vita eterna e della risurrezione della carne, riportiamo qui un paio di passi tratti dalla Prima Lettera ai Corinzi, di Paolo e l’intero capitolo 20 dell’Apocalisse. L’argomento è così complesso e solenne che lasceremo all’intelligenza del lettore ogni commento e spiegazione. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato

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e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto ai suoi piedi. L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte (1Cor 15, 20-26). Ma qualcuno dirà come risuscitano i morti?, con quale corpo verranno?...Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? (1Cor 15,35; 15,51-55).

Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’abisso e una gran catena in mano4. Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime di dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti, invece, non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni. Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magog, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la città diletta. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.

Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti i libri e fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli Inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli Inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco (Ap. 20).

Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano

scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: «Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno il suo popolo ed egli sarà il “Dio con loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi.

4 «La catena con cui il grande Drago deve essere legato, è formata dalla preghiera fatta con Me e per mezzo di Me. Questa preghiera è quella del Santo Rosario. Una catena infatti ha il compito prima di limitare l’azione, poi di imprigionare ed infine di rendere vana ogni attività di colui che viene con essa legato…L’umile e fragile corda del Santo Rosario forma la forte catena con cui renderò mio prigioniero il tenebroso dominatore del mondo, il nemico di Dio e dei suoi servi fedeli. Così ancora una volta la superbia di Satana verrà sconfitta dalla potenza dei piccoli, degli umili, dei poveri…» (Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi - 07/10/1992).

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Non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (Ap. 21,1-4).

«La luce di questa Città Santa è lo stesso splendore del Padre; il sole che riscalda è l’Agnello Immolato, dal cui Cuore escono raggi ardenti di fuoco e di amore; il respiro è l’alito dello Spirito Santo, che dà la vita e muove tutte le creature al loro canto di gloria e di celestiali armonie…

- La Città Santa deve anzitutto stabilirsi nei cuori e nelle anime, cioè nella vita, di tutti i miei figli. Questo avviene quando vi sottraete a tutte le seduzioni del male e delle passioni e date spazio all’amore di Dio, che vi conduce a vivere in perenne comunione di vita con Lui.

Venite così liberati dalla schiavitù del peccato e riportati a quella esperienza di grazia, di purezza, di gioia, che era l’abituale condizione di vita di Adamo, prima che soccombesse all’insidia del serpente ed alla sua prima caduta.

Allora berrete alla sorgente, che scaturisce dal Paradiso; sarete vincitori del male e del Maligno; entrerete in possesso dei beni che il Signore vi ha preparato; diventerete voi stessi figli dell’Altissimo

“Dio dal suo trono disse: - Ora faccio nuove tutte le cose. Ciò che dico è vero e degno di essere creduto. Io sono il Principio e la Fine, il Primo e l’Ultimo. A chi ha sete darò gratuitamente da bere l’acqua della vita. Ai vincitori toccherà questa parte dei beni. Io sarò loro Dio ed essi saranno miei figli”

- La Città Santa deve anche risplendere nella Chiesa, purificata da tutte le sue umane debolezze, liberata dalle macchie della infedeltà e dell’apostasia, santificata dalla sua passione dolorosa e dalla sua cruenta immolazione. Allora la Chiesa tornerà ad essere tutta bella, senza macchia e senza rughe, ad imitazione della vostra Madre Immacolata.

Nella Chiesa, purificata e completamente rinnovata, risplenderà, nella sua grande potenza, la sola Luce di Cristo, che sarà da Lei diffusa in ogni parte della terra e così tutte le nazioni accorreranno ad essa, per la perfetta glorificazione della Santissima Trinità.

“Lo Spirito mi trasportò su una grande montagna, molto alta, e l’angelo mi mostrò Gerusalemme, la Città Santa che appartiene al Signore.

Essa scendeva dal cielo, da parte di Dio. Aveva lo splendore di Dio, brillava come una pietra preziosa, come una gemma cristallina.

La città non ha bisogno di sole, né di luna per rischiararla, perché la illumina lo splendore di Dio e l’Agnello è la sua luce.

Le nazioni cammineranno alla sua luce ed i re della terra porteranno in essa la loro ricchezza.

Di giorno le porte non saranno mai chiuse e non ci sarà più notte. In essa saranno portate le ricchezze e l’onore dei popoli. Nulla di impuro vi potrà entrare, nessuno che pratichi la corruzione o commetta peccato.

Entreranno solo quelli che sono scritti nel libro della vita, che appartiene all’Agnello”. - La Città Santa deve infine raccogliere l’umanità redenta e salvata, dopo che, per mezzo

della purificazione, della grande tribolazione e del terribile castigo, sarà stata liberata completamente dalla schiavitù di Satana, del peccato e del male.

In questi ultimi tempi, la lotta contro Satana ed il suo potente esercito di tutti gli spiriti cattivi si farà più aspra e sanguinosa, perché vivete sotto il pesante giogo del suo universale dominio.

Allora comprendete come appartiene al mio compito di Donna vestita di sole, di Vincitrice di Satana, quello di legare il grande Drago, di precipitarlo nel suo stagno di fuoco, da cui non potrà più uscire per nuocere nel mondo.

In esso regnerà Cristo.

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Gesù ritornerà nella gloria, per riportare tutta la Creazione al pieno splendore del suo nuovo Paradiso terrestre.

La città peccatrice sarà ormai scomparsa e così tutto il creato si aprirà con gioia ad accogliere la Città Santa, la nuova Gerusalemme discesa dal cielo, la dimora abituale di Dio con gli uomini…5».

Una nuova era si aprirà, ma il significato preciso di tutto ciò, per ora, lo sa solo Iddio. ‹‹Queste parole son certe e veraci. Il Signore Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo

angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. Ecco,io verrò presto…›› (Ap. 22, 6-7).

«Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. Il perverso continui pure ad essere perverso, l’impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. Ecco io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!

Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino».

Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vieni!». Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita.

Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.

Colui che attesta queste cose dice: « Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen! (Ap. 22,10-20).

Pozzuoli, 8 maggio 2009 Modesto Caruso Supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei

Edizione aggiornata e ampliata – novembre 2009

5 Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi - 08/12/1992.

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APPENDICE I ……………………………………………………………………………………………………

APPELLO DIVINO (Rivelazioni fatte da Gesù a Sr. Anna Ali dell’Ordine delle Figlie di Gesù il Buon Pastore)

a) Breve introduzione Fra il 1993 e il 1994 i media diffusero una notizia clamorosa. Un’umile suora

appartenente all’Ordine delle Figlie di Gesù il Buon Pastore, tale Sr. Anna Hadija Ali, nel corso di un’apparizione aveva immortalato il volto di Cristo su di una pellicola fotografica. La foto, scattata a Porta Angelica, a Roma, risaliva all’agosto del 1987. La suora in seguito dichiarò che, a partire dall’8 settembre dello stesso anno, Nostro Signore cominciò ad apparirle costantemente di notte e a dettarle dei messaggi da divulgare.

Nel 1993, centonovantacinque di quei messaggi furono raccolti e dati alle stampe6. Sulla copertina del libro, intitolato: Appello Divino, in una soffusa luce azzurra, campeggiava la vera immagine di Nostro Signore Gesù Cristo.

La rivelazione consiste in un accorato appello di Gesù all’umanità. Il mondo, traviato dall’azione malefica di Satana, a causa dei propri peccati sta precipitando verso l’autodistruzione. Gli uomini non si rendono neanche conto della minaccia che li sovrasta e continuano ostinatamente a percorrere la via del male e ad offendere l’Eterno Padre. Ma sta per giungere l’ora in cui Cristo stesso parlerà con voce di giudice e interverrà personalmente, rendendo a ciascuno il giusto salario, secondo le proprie opere. Vi sarà un periodo d’angoscia per il mondo e per la Chiesa. Gli elementi naturali saranno sconvolti, la guerra devasterà la terra, l’anarchia regnerà sovrana. Molte persone periranno, altre brameranno la morte, ma non la troveranno. La conversione, la preghiera, i Sacramenti, l’Adorazione Eucaristica, le Messe riparatrici, sono gli unici strumenti di salvezza di cui possiamo disporre.

Proponiamo, in queste pagine, una sintesi fedele dei 195 messaggi, risalenti agli anni 1987/88. Nella stesura abbiamo rispettato la lettera e lo spirito del testo originario, selezionando i motivi ricorrenti e unificandoli in un’unica narrazione. Nella sezione relativa al futuro della Chiesa, alcune parole furono omesse già al momento della pubblicazione (1993). Tuttavia, dal contesto, non è difficile capire che si tratta di termini concernenti la sfera ecclesiastica, espunti per una sorta di pudore e di rispetto verso le autorità religiose.

b) La Rivelazione «Figlia Mia, devo parlarti. Sono il Signore della Rivelazione, Gesù Crocifisso. Fai

attenzione a quanto sto per dirti. Verrà un tempo in cui gli uomini non vorranno più ascoltare la dottrina di salvezza e preferiranno assecondare i loro desideri. Sono venuto di persona per cambiare la vostra vita. Nel Mio Divin Sacramento vengo crocifisso e insultato, bestemmiato e rinnegato, eppure Io continuo ad amare, servire e guarire le Mie povere anime. Comprendi la Mia immensa sofferenza. Tu per Me sei come un tabernacolo a Mia disposizione. Ti ho scelta come Mio strumento. Non preoccuparti. Ti comando questo: ascolta e scrivi ciò che ti dico. Attraverso i piccoli eserciti, le Mie parole saranno divulgate e verranno stampate e lette; concederò grazie speciali attraverso le quali le anime potranno essere trasformate.

6 JUDE O. MBUKANMA (a cura di), Appello Divino, Milano 19942

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Figlia Mia, concediMi la tua compagnia in queste ore tristi e solitarie. I Miei avvertimenti non sono stati ascoltati. È un’angoscia terribile! Voglio che l’umanità si renda conto di quant’è grave la situazione del mondo e capisca la giustizia inesorabile di Dio Padre. Io amo l’umanità e voglio che si converta attraverso le preghiere e i miei Divini Sacramenti: Sante Messe di espiazioni, confessioni e rosari. Sono state fatte troppe offese. Se le genti si pentiranno e pregheranno, la collera del Padre Eterno sarà placata. Altrimenti innumerevoli anime verranno gettate nel fuoco eterno insieme a Satana, che instilla nelle loro menti che Dio non esiste.

L’Italia, la nazione prediletta da Dio! Tutte le regioni d’Italia portano il sigillo del comunismo. Tradisce il Mio cuore, porta le anime alla perdizione e allontana da Me i figli che vogliono seguirMi. Figlia mia, non aver paura e non nascondere ciò che ti dico. Non posso più trattenere la Mia mano. Il Padre Eterno ha ripetuto molte volte che molte nazioni spariranno dalla faccia della terra. Le nazioni senza Dio saranno la piaga che punirà l’umanità irriverente e priva di scrupoli; il comunismo si rallegrerà a causa dei senza Dio. Molti periranno.

Mia Madre ha dato messaggi continuamente. Queste non sono solo parole, ma un appello doloroso ed afflitto a tutta l’umanità, che Mi tradisce come Giuda e porta le anime ad inseguire amori colpevoli come il denaro fino a giungere alla perdizione. Molte anime hanno rinnegato il Mio nome e credono nel demonio. L’umanità attira su di sé un castigo e dei flagelli con il suo comportamento diabolico. La Mia pietà è grande se si pentono e fanno penitenza. Ma essi hanno scelto di camminare a fianco di Satana, che imperversa nel mondo come una furia, fa impazzire le anime e le cattura. L’aria è contaminata, il peccato invade ogni cosa. Satana ha annerito gli spiriti che già si erano rivoltati contro se stessi. Il male si contorce come un terribile serpente mostruoso che inconsciamente avvinghia le anime. Nessuno va all’inferno senza il proprio consenso. Molte persone, fin dalla loro infanzia, vanno verso la perdizione per colpa dei loro genitori che non vogliono saperne dell’esistenza del Padre Eterno. Ecco, queste sono le anime che Io convertirò attraverso le preghiere dei fedeli.

Dedica del tempo al Mio amore nel Mio Sacramento. Sii felice ed espia davanti a Me i crimini commessi, poiché Io amo e aspetto giorno e notte nel Mio tabernacolo di poter abbracciare tutti. Prega e fai penitenza. Figlia Mia, lascia che Io ti usi, abbandonati a me senza pensare a che cosa ti succederà. Devi abbandonarti alla Mia volontà. Devi seguirMi lungo la Via Crucis, al fine di riparare i peccati dell’umanità. Sii un’anima fervente, luce e sale della terra, conduci una vita semplice e umile in modo da poter far nascere altre anime ferventi. Unisci la tua anima alla Mia; seguiMi fino a ad immolarti completamente. Voglio che nelle tue più grandi sofferenze tu sappia riconoscerMi. Questo è il tuo compito sulla terra: far sì che Io sia realizzato nel Sacramento del Mio Amore. Dì all’umanità di abbandonare il male. Attraverso te voglio mostrare che amo ogni cosa infinitamente piccola ed ogni assoluta nullità. Dedicati alla preghiera e perdona, medita nel silenzio dei ricordi ed ascolta la voce della Mia pietà e del Mio amore.

Figlia Mia, questa è l’ora di Satana! Il demonio sa di avere poco tempo ed ha

imprigionato le anime. I buoni non pregano e vivono una vita letargica tra molte avversità che non sono in grado di superare. Molti pensano solo al proprio benessere. Che peccato! E i cattivi vivono nella corruzione più scellerata. L’inevitabile e sofferta modernizzazione ha sovvertito l’equilibrio dei buoni. Invece di vivere nella grazia costante e nella santità, scelgono la mediocrità. Il diavolo li lusinga con una libertà esagerata e senza scrupoli. Non credono all’esistenza di niente; figlia Mia, che amarezza! Il mondo grida quando soffre, ma Io ti dico che le anime che Mi seguono sulla strada stretta sono veramente poche. Con pochi eletti fra i Miei figli, Io costruirò il Mio regno.

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Il mondo va sempre peggiorando. I peccatori ostinati non vogliono avere nulla a che fare con Dio. La Sua ira è su di loro. Ho visto il Mio Eterno Padre guardare la terra con severità e l’ho sentito pronunciare queste parole: “Distruggerò in pochi minuti questa terra di fango, bestemmia, scandali, infamie sacrilegi ed insulti. Distruggerò tutto il mondo se non si convertirà”. Figlia Mia, voglio che tutti sappiano che il primo colpo è sempre più vicino. Verrà un momento terribile in cui Io parlerò con voce di giudice. Il Mio Eterno Padre è molto offeso! Se ti dicessi quanti peccati vengono commessi ogni giorno moriresti di dolore. I buoni soffriranno: coloro che sono perseguitati per cause ingiuste e le anime giuste non hanno nulla da temere, perché verranno separati dagli empi e dagli ostinati, saranno salvati.

Ci saranno calamità, terremoti che seppelliranno città e villaggi, carestie, malattie contagiose e senza speranza, inondazioni, cicloni che gonfieranno i mari e i fiumi tanto da farli straripare, le montagne si spaccheranno e saranno ingoiate dalla terra. I ponti saranno distrutti e repentine eruzioni vulcaniche porteranno morte e rovina: il mondo verrà totalmente trasformato. In verità ti dico, è giunta l’ora che l’umanità si penta; si avvicina un cambiamento universale, come non è mai successo dall’inizio del mondo e che mai si ripeterà. Questi tempi sono peggiori di quelli del grande diluvio, che ha ingoiato intere nazioni. Se l’umanità non si rivolge a me, questo sarà un tempo di disperazione per gli empi. Essi mi imploreranno con grida e bestemmie sataniche di ricoprirli con le montagne, fuggiranno a cercare rifugio nelle caverne, ma invano. Coloro che si pentono troveranno nel Mio potere la protezione e la pietà di Dio, mentre coloro che rifiutano di pentirsi periranno a causa dei loro peccati. I peccati umani hanno trasformato la terra in uno scenario di crimini. I molti scandali porteranno tante anime alla rovina e alla corruzione.

Nell’ora della fine, la terra tremerà e il mondo sarà oscurato da grandi lampi e forti tuoni. Nel cielo appariranno nubi fiammeggianti e una tempesta di fuoco improvvisamente cadrà su tutta la terra. Gran parte dell’umanità verrà distrutta, insieme a molto di ciò che è stato creato dall’uomo. Io ho rinviato la giustizia divina. Il mio cuore è spezzato dal dolore, Cos’altro avrei potuto soffrire per salvare quest’umanità?! Sono venuto ad esortare i peccatori a cambiare vita, perché il castigo è vicino; la terra brucerà e sarà avvolta dal fumo, le strade saranno coperte di sangue. L’umanità è minacciata dalla guerra. La desolazione e la morte avanzano. L’intero mondo sarà in guerra, verrà invaso dalla rovina e dalla morte. Le armi mortali non solo stermineranno gli eserciti, ma distruggeranno anche le cose più sante e sacre, i bambini, gli anziani, gli infermi. Che pena figlia Mia, il Mio dolore è immenso! Le leggi ingiuste delle nazioni hanno spezzato la legge di Dio. È ora di muoversi in fretta, il momento si avvicina. L’umanità non si è resa conto del castigo che la minaccia. Il Padre userà i malvagi per punire i peccatori. Questa umanità è peggiore di quella di Ninive! Il mondo non ha mai avuto bisogno di preghiere come adesso. Questa è l’ora dell’Apocalisse…Io non voglio che alcuno perisca, ma se non si pentono conosceranno solo la desolazione!

Il Mio avvertimento è severo; non è un ordine di condanna per il mondo. Al contrario, voglio salvare le anime dando i Miei messaggi in varie parti del mondo. È arrivato il momento di avvertire l’umanità per evitare una catastrofe. Ecco perché sono venuto a chiamare i peccatori. Come un mendicante, chiedo preghiere ed espiazione; queste sono le sole cose che ancora possono portare salvezza. Coloro che non vogliono approfittare della Mia infinita pietà periranno nell’ultimo giorno.

Figlia Mia, prega per la Chiesa. Il demonio si sta muovendo al suo interno, lusingando

tutti con le sue bugie. Il leone ruggente avanzerà… a diffondere l’errore. Il diavolo si è infiltrato in…e opera con grandi legioni infernali. Il…è diventato il centro del maligno, il posto preferito dove governa il Rosso Lucifero. Il…è circondato da persone pericolose che si professano Miei

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seguaci, invece sono i Miei oppressori. Nella Mia Chiesa, molti… sono stati trasformati in veri e propri demoni in carne ed ossa. Hanno perso la dignità e il lume della ragione. Predicano amore e pace, ma lavorano per portare le anime alla perdizione. Figlia Mia, prega e fa sì che gli altri preghino. Devo insistere con loro su questo punto perché il gregge sta per essere disperso. La Chiesa è piena di massoni. Il diavolo sta facendo di tutto per abolire il Santo sacrificio della Messa. I massoni insultano il Mio Vangelo! Mi colpiscono con fruste e corde decorate con tale violenza da scuoterMi le ossa, sono straziato da innumerevoli ferite. La loro malvagità è ripugnante! Gridano: “noi non vogliamo Dio, non vogliamo Cristo e Mi girano a testa in giù”. Satana ha incatenato le loro anime. I Miei stessi consacrati Mi insultano e Mi sputano addosso. Vengo rinnegato e profanato. L’ora del terribile abbandono è vicina.

Verrà un tempo in cui ci saranno grandi prove. Cardinali contro cardinali, vescovi contro vescovi. Satana camminerà fra le loro file come un branco di lupi affamati. Si scatenerà l’Anarchia. La Chiesa verrà schiacciata con l’orgoglio della violenza. Roma sarà un immenso flagello: peggio di Babilonia. Ci saranno grandi sofferenze. Prega per il Vaticano e per il Papa… questi sono giorni neri. Satana vuole la vittoria, il tradimento nei confronti di… Le chiese verranno devastate e saccheggiate; le Ostie consacrate saranno calpestate… sotto i piedi…ora sono come leoni arrabbiati. Non vogliono più servire il Padre Eterno. Non solo non credono nel Mio corpo mistico, ma non hanno nemmeno la volontà di credere. Mi addolorano con il tradimento e la loro infamia, con molti peccati. Ecco la vera Apocalisse! Il Padre Eterno è misericordioso, ma l’umanità ha perso i suoi valori, è come drogata e senza Dio. Le anime sono schierate dalla parte di Satana. Tutti i grandi propositi maligni sono nelle mani della massoneria. Si sono messi d’accordo per attaccare la Mia presenza e la Chiesa. Satana marcia trionfante fra le loro fila. Con la Chiesa fra…ci saranno molte morti e un grande spargimento di sangue. Grandi offese cadranno… e… sarà vittima delle mani perfide dei Miei consacrati. Il paganesimo trionfa. L’Italia soffrirà grandi sconvolgimenti e sarà purificata da una grande rivoluzione; solo parte di essa sarà salvata. Roma si sta preparando ad essere distrutta dal crescere di una coscienza atea; la corruzione ha raggiunto il limite. I romani stessi tradiranno Roma e tutta l’Italia. State attenti. Preparatevi tutti, buoni e cattivi, adulti e bambini, preti e suore, tutta l’umanità. Io li amo e concedo loro del tempo. Ecco il perché della mia venuta: perché essi si sveglino dal loro torpore apatico. Beati coloro che ascoltano la mia voce e si preparano.

Figlia Mia. Unisci il tuo cuore alle Mie lacrime di sangue. Sono molto addolorato. Nel Mio tabernacolo ricevo solo insulti, ingratitudine e moltissimi oltraggi. In mezzo ai Miei ministri e ai Miei consacrati non conosco né riposo né conforto. Mi torturano continuamente più che mai. Li chiamo a vegliare e a pregare, a combattere le loro cattive inclinazioni e a sopportare tutto ciò per non cadere nel vizio. Nei pascoli l’erba deve essere tagliata ogni anno. Bisogna arare la terra, concimarla e liberarla dalle erbacce. La Mia Chiesa è in rovina. C’è molto lavoro da fare. Le Mie chiese sono ridotte a degli indifferenti luoghi di ritrovo, anche se poi li chiamano fraterni incontri di preghiera. L’ostinazione di secoli fa continua ad esistere e a dominare. Molti…hanno degradato la nobiltà del loro ministero conducendo una vita superficiale e non attenendosi strettamente alla grandezza dell’opera che avevano ricevuto in custodia. I…non cambiano vita e non vogliono diventare umili e caritatevoli, distaccati dalla vanità del mondo. Quanto amore peccaminoso per il denaro e le diversioni illecite! Sostengono di predicare la mia parola, ma sono tutti contro di me, guidati dal Rosso Lucifero. Il demonio li sta usando per abolire il sacrificio della Messa. Non credono nel mio disperato appello. Hanno gli occhi bendati e non vedono che stanno distruggendo il mondo con le loro mani e con le loro stesse mani stanno preparando anche la loro esecuzione. Il potere satanico è in mezzo a loro e il fuoco eterno li aspetta. Io concedo ancora del tempo per tornare, ma se non mi ascoltano sarà troppo tardi e periranno nel Mio giudizio Divino! La mia Chiesa verrà giudicata.

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Fate attenzione: è arrivato il momento di pareggiare i conti! Il calice è colmo. Si sta avvicinando l’ora in cui Io parlerò con voce di giudice. Beati coloro che ascoltano la Mia voce. A Roma ci saranno cambiamenti…Ciò che è corrotto perirà e non ritornerà mai più alla luce!

Queste sono le parole di avvertimento che nascono dalla Mia divina pietà. Io soffro nel

vedere le anime cadere nella perdizione. Figlia mia, prega ed implora affinché il male che si trova nell’umanità venga indebolito. Racchiudi l’umanità nel tuo cuore. Ravvisa in ogni volto il Mio volto. Crea dei piccoli eserciti che preghino ed espiino. Ti chiedo di stabilire con questi gruppi turni di preghiera. Quest’opera deve essere un movimento continuo di preghiere per la riparazione dei peccati. Desidero continuare a riversare la Mia pietà nel cuore degli uomini; voglio che i peccatori siano convertiti. Io non Mi stanco mai di loro. Li abbraccio tutti e voglio riposare nelle loro anime. Non allontano nessuno da Me. Il Mio grande amore per l’umanità Mi tiene prigioniero nel tabernacolo ad attendere, assetato, di portare a Me tutti i peccatori. Ho sete delle anime che amo così tanto. Offro loro grazie sufficienti alla loro conversione. La Mia grazia si estende a tutte le miserie di ogni genere che si trovano sulla terra. Per quanto siano terribili, direttamente o indirettamente Io le trasformo in salvezza. Così facendo mostro le Mie meravigliose invenzioni.

Ciò che ora rivelo loro è il Mio Sacro Mistero. Nel Sacramento del Mio amore, Io mi presento sotto forma di banchetto. Gli angeli del cielo sono stupiti del grande amore che Mi fa dimorare sulla terra con l’umanità sotto forma di pane. In ogni minuscola particola del dell’Ostia consacrata Io sono presente in tutta la Mia Divinità, come quando siedo alla destra del Padre. Io sono contemporaneamente nei gloriosi trionfi del cielo e sulla terra. In questo Mistero Mi dono non all’umanità intesa come globalità, ma semplicemente ad ogni singolo individuo. Io rappresento Me Stesso, sono un tutt’Uno. La Mia presenza in questo mistero ha lo scopo di dare alle anime la giusta e beata opportunità di praticare la vera fede, affinché conoscano il Mio mistero così stupendo! Nel Sacramento del Mio amore sono così solo ed afflitto, senza che nessuno venga a farMi visita per ore. Nei Miei tabernacoli vengo dimenticato, umiliato e rifiutato da molte anime. Molti dei…non sanno che Io sono lì, si rifiutano di riconoscerMi. Ho bisogno che sappiano che Io sono loro fratello e sacerdote. Io chiedo implorando di essere esposto almeno una volta alla settimana. Sarebbe più consolante per Me. Se verrò innalzato porterò tutti gli uomini a Me, la testa di Satana sarà schiacciata e il male perirà nel tremendo rigore della giustizia Divina. Allora regneranno salvezza e pace e la luce risplenderà sopra il potere del maligno. Resta fedele e sii pronta; il tempo è poco ed i secoli eterni Mi appartengono. Ti benedico».

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APPENDICE II ……………………………………………………………………………………………………

PREGHIERE E ORAZIONI

a) Preghiera dettata da Gesù a suor Anna Ali Oh Gesù, umilissimo, adorabile, presente nel Santo Sacramento del Tuo divino amore.

Qui, davanti al tuo Sacro trono nascosto, mi prostro con la mia anima. Nella mia nullità e nei miei peccati, Ti imploro di accettare le mie povere preghiere, atti di riparazione e di adorazione per spegnere la Tua sete di anime ed ottenere il perdono completo per molte profanazioni, atti di ingratitudine ed oltraggi che tu ricevi ogni momento da parte di innumerevoli miserabili peccatori come noi.

È stata la tua infinita pietà per l’umanità che Ti ha commosso al punto da velarti per rimanere con immenso amore sugli altari e nei tabernacoli di tutta la terra.

Oh Gesù, per la Tua anima, il Tuo corpo e la Tua divinità presenti nella Santissima Eucaristia, accetta le lacrime della mia anima, affinché queste anime che ti sono immensamente preziose (citare i nomi di coloro per i quali si desidera pregare) possano vivere in eterno.

I secoli infiniti appartengono a Te. Così affidiamo noi stessi interamente a Te, alle Tue amorevoli cure e al Tuo sguardo, nella vita e dopo la morte. Amen.

Zagarolo, ore 3 del 4 aprile 1991

b) Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria (Per i religiosi e laici aderenti al Movimento Mariano) Vergine di Fatima, Madre di Misericordia, Regina del Cielo e della terra, rifugio dei peccatori, noi, aderendo al Movimento Mariano, ci consacriamo in modo specialissimo al Tuo Cuore Immacolato. Con questo atto di consacrazione intendiamo vivere con Te e per mezzo di Te tutti gli impegni assunti con la nostra consacrazione battesimale; ci impegniamo altresì ad operare in noi quell’interiore conversione tanto richiesta dal Vangelo, che ci distacchi da ogni attaccamento a noi stessi e ai facili compromessi col mondo, per essere come Te, solo disponibili a fare sempre la volontà del Padre.

E mentre intendiamo affidare a Te, Madre dolcissima e misericordiosa, la nostra esistenza e vocazione cristiana, perché Tu ne disponga per i Tuoi disegni di salvezza in quest’ora decisiva che grava sul mondo, ci impegniamo a viverla secondo i tuoi desideri, in particolare per quanto riguarda un rinnovato spirito di preghiera e di penitenza, la partecipazione fervorosa alla celebrazione dell’Eucaristia e all’apostolato, la recita quotidiana del Santo Rosario ed un austero modo di vita, conforme al Vangelo, che sia a tutti di buon esempio nell’osservanza della legge di Dio, nell’esercizio delle virtù cristiane specialmente della purezza.

Ti promettiamo ancora di essere uniti al Santo Padre, alla Gerarchia ed ai nostri Sacerdoti, così da porre una barriera al processo di contestazione del Magistero, che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa.

Sotto la tua protezione vogliamo anzi essere gli apostoli di questa oggi tanto necessaria unità di preghiera e di amore al Papa su cui invochiamo da Te una speciale protezione. Infine Ti

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promettiamo di condurre le anime con cui veniamo a contatto, in quanto ci è possibile, ad una rinnovata devozione verso di Te.

Consapevoli che l’ateismo ha fatto naufragare nella fede un gran numero di fedeli, che la dissacrazione è entrata nel Tempio Santo di Dio, che il male e il peccato sempre più dilagano nel mondo, osiamo alzare fiduciosi gli occhi a te, Madre di Gesù e Madre nostra misericordiosa e potente, e invocare ancora oggi ed attendere da Te la salvezza per tutti i Tuoi figli, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria.

(con approvazione ecclesiastica) c) Esorcismo contro satana e gli angeli ribelli (pubblicato per ordine di Leone XIII). In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

(Esorcismo)

In nome di Gesù Cristo, nostro Dio e Signore, con l’intercessione dell’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, di S. Michele Arcangelo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, noi intraprendiamo la battaglia a respingere con insistenza gli attacchi e le imboscate del demonio.

Salmo (si recita in piedi)

Che Dio si faccia avanti ed i suoi nemici saranno dispersi: e che fuggano davanti a Lui coloro che lo odiano.

Come svanisce il fumo, svaniscano pure essi; come la cera fonde nel fuoco, così periscano i peccatori davanti a Dio.

D. Ecco la Croce del Signore, fuggite potenze nemiche. R. Vinse il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide. D. Che la tua misericordia, Signore, sia su di noi. R. Come noi abbiamo sperato in te. Noi ti esorcizziamo, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale,

legione, riunite e sette diaboliche, in nome e potere del nostro Signore Gesù Cristo sii sradicato dalla Chiesa di Dio e dalle anime riscattate col prezioso Sangue del Divino Agnello (+).

D’ora innanzi non osare più, perfido serpente, ingannare il genere umano, perseguitare la Chiesa di Dio, né scuotere e scivolare come frumento gli eletti di Dio.

Te lo comanda L’Altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi essere simile.

Te lo comanda Dio Padre (+); te lo comanda Dio Figlio (+); te lo comanda Dio Spirito Santo (+).

Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne (+), che per la salvezza della nostra razza, perduta per la tua gelosia, “Si è umiliato e reso obbediente fino alla morte”.

Te lo comanda il segno della Croce (+) e il potere di tutti i misteri della nostra fede Cristiana.

Te lo comanda la potente Madre di Dio, la Vergine Maria (+), che dal primo istante della Sua Immacolata Concezione per la sua umiltà ha schiacciato la tua testa orgogliosa.

Dunque, dragone maledetto e tutta la legione diabolica, noi ti scongiuriamo per il Dio (+) vivo, per il Dio (+) vero, per il Dio (+) Santo: cessa d’ingannare le umane creature e di versare su di loro il veleno della dannazione eterna; cessa di nuocere alla Chiesa e di mettere lacci alla sua libertà.

Vattene, Satana, inventore e maestro d’inganni, nemico della salvezza dell’uomo. Cedi il posto al Cristo, cedi il posto alla Chiesa.

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Umiliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi l’invocazione fatta da noi del Santo e terribile Nome di Gesù; che gl’inferi tremino, che le virtù dei cieli, le potenze e le dominazioni siano sottomesse, che i Cherubini ed i Serafini lodino Incessantemente dicendo: “Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio delle Armate”.

Dalle insidie del diavolo liberaci, o Signore! (Si asperga, potendo, il luogo di acqua benedetta).

N. B. – Si propaghi questa preghiera. È potente.

Dove c’è il segno di Croce bisogna fare il segno di Croce con la mano, senza pronunciare parole.

Si raccomanda un Pater per chi diffonde questa preghiera. Padre Nostro che sei nei Cieli…

d) Preghiera a S. Michele Arcangelo O Principe gloriosissimo delle milizie celesti, San Michele Arcangelo, difendici nei combattimenti e nelle lotte terribili che dobbiamo sostenere in questo mondo contro il nemico infernale. Vieni in aiuto agli uomini, combatti ora con l’esercito degli Angeli Santi le battaglie del Signore, come già pugnasti contro il capo degli orgogliosi, Lucifero, e gli angeli decaduti che lo seguirono. Tu Principe invincibile, soccorri il popolo di Dio e procuragli la vittoria. Tu che la Santa Chiesa venera come custode e patrono e si gloria di avere a suo difensore contro le malvagie dell’inferno; Tu a cui l’Eterno ha confidato le anime per condurle nella celeste beatitudine, prega per noi il Dio della pace, affinché il demonio sia umiliato e vinto e più non possa tenere gli uomini sotto la schiavitù, né nuocere alla Santa Chiesa. Offri al trono dell’Altissimo le nostre preghiere, affinché la Sue misericordie scendano tosto su noi e l’infernale nemico più non possa sedurre e perdere il popolo cristiano. Così sia.

(con approvazione ecclesiastica)

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INDICE

PRESENTAZIONE pag. 1

PREMESSA pag. 2

INTERPRETAZIONE

(1) Ap. 1-3: prologo; lettere alle 7 Chiese pag. 2

(2) Ap. 4-8,5: visione della corte celeste; il libro dei 7 sigilli pag. 3

(3) Ap. 8,6 - 10: le prime 6 trombe pag. 4

(4) Ap. 10-11 e Dn 12: il piccolo libro aperto

e la manifestazione dell’Anticristo pag. 4

(5) Ap. 12-14: la Donna e il dragone; le due bestie;

la costanza dei santi pag. 6

(6) Ap. 15-19: la fine dei tempi e gli ultimi 7 calici pag. 14

(7) La risurrezione dei morti e la nuova Gerusalemme.

Conclusione pag. 17

APPENDICE I: APPELLO DIVINO pag. 21 APPENDICE II: PREGHIERE E ORAZIONI pag. 26 INDICE pag. 29