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SEDE CENTRALE Natale 2011 1 A cura della Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione L’andamento internazionale del turismo nel 2011 Il bilancio dei primi otto mesi del 2011 si presenta positivo sul fronte del turismo mondiale: dopo gli strascichi della crisi registrata nel 2009, le stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) mostrano una crescita marcata dei flussi turistici internazionali pari al 4,5%, per un totale di 671 milioni di arrivi, ovvero 29 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Contrariamente al trend degli ultimi anni, l’incremento degli arrivi turistici è stato maggiore nelle economie avanzate (+4,8%) rispetto a quelle emergenti (+4,2%), grazie principalmente ai vigorosi risultati dell’Europa (+6,0%), nonostante le incertezze economiche che attraversa. E’ cresciuto il turismo soprattutto nelle destinazioni dell’Europa mediterranea (+8%) che quest’anno ha beneficiato anche del crollo dei viaggi nel Medio Oriente (-9%) e nel Nord Africa (-15%). Nell’Europa mediterranea, le destinazioni che si sono avvantaggiate di una crescita significativa dei flussi, soprattutto estivi, sono quelle che stanno affrontando importanti sfide economiche: Grecia (+14%), Portogallo (+11%) e Spagna (+8%). I ricavi derivanti dal turismo internazionale hanno anch’essi registrato una crescita importante, a conferma del trend positivo negli arrivi turistici. Sempre i dati OMT, nel periodo gennaio-agosto 2011, rilevano che la spesa per viaggi all'estero continua ad essere molto forte nei Paesi BRIC: Cina (+30%), Russia (+21%), Brasile (+44%) e India (+33%). Significativa anche la crescita di spesa che proviene dai principali mercati maturi quali Germania (+4%) e USA (+5%); da notare, infine, che sta sempre più crescendo la spesa per viaggi all’estero da parte dei Paesi scandinavi, della Corea e dell’Australia. Per il 2012, la previsione di crescita degli arrivi internazionali resta incoraggiante: la stima è del 3- 4%, valori leggermente inferiori a quelli dell’anno in corso. L’andamento della destinazione Italia nel 2011 Nel 2011 l’incoming turistico della destinazione Italia è stato positivo, in termini sia di arrivi che di introiti valutari. I dati provvisori Istat (gennaio-luglio 2011) indicano un aumento pari al 7,3% per gli arrivi di turisti stranieri e del 5,0% per le presenze. Sul fronte degli introiti, secondo Banca d’Italia, nei primi otto mesi del 2011 è stato registrato un incremento del 6,5% della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (rispetto allo stesso periodo del 2010, passando da 20.515 a 21.853 milioni di euro); se si considera la vacanza come principale motivo del viaggio l’incremento sale a ben il 10,2% (da 12.150 a 13.478 milioni di euro). I maggiori introiti valutari sono derivati dai nostri due principali mercati incoming: oltreoceano, gli USA hanno apportato 386 milioni di euro in più (con un incremento del 19,5% rispetto al 2010), mentre in Europa la Germania ha segnato in più 299 milioni di euro (incremento del 9,3%).

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SEDE CENTRALE

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A cura della Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione L’andamento internazionale del turismo nel 2011 Il bilancio dei primi otto mesi del 2011 si presenta positivo sul fronte del turismo mondiale: dopo gli strascichi della crisi registrata nel 2009, le stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) mostrano una crescita marcata dei flussi turistici internazionali pari al 4,5%, per un totale di 671 milioni di arrivi, ovvero 29 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Contrariamente al trend degli ultimi anni, l’incremento degli arrivi turistici è stato maggiore nelle economie avanzate (+4,8%) rispetto a quelle emergenti (+4,2%), grazie principalmente ai vigorosi risultati dell’Europa (+6,0%), nonostante le incertezze economiche che attraversa. E’ cresciuto il turismo soprattutto nelle destinazioni dell’Europa mediterranea (+8%) che quest’anno ha beneficiato anche del crollo dei viaggi nel Medio Oriente (-9%) e nel Nord Africa (-15%). Nell’Europa mediterranea, le destinazioni che si sono avvantaggiate di una crescita significativa dei flussi, soprattutto estivi, sono quelle che stanno affrontando importanti sfide economiche: Grecia (+14%), Portogallo (+11%) e Spagna (+8%). I ricavi derivanti dal turismo internazionale hanno anch’essi registrato una crescita importante, a conferma del trend positivo negli arrivi turistici. Sempre i dati OMT, nel periodo gennaio-agosto 2011, rilevano che la spesa per viaggi all'estero continua ad essere molto forte nei Paesi BRIC: Cina (+30%), Russia (+21%), Brasile (+44%) e India (+33%). Significativa anche la crescita di spesa che proviene dai principali mercati maturi quali Germania (+4%) e USA (+5%); da notare, infine, che sta sempre più crescendo la spesa per viaggi all’estero da parte dei Paesi scandinavi, della Corea e dell’Australia. Per il 2012, la previsione di crescita degli arrivi internazionali resta incoraggiante: la stima è del 3-4%, valori leggermente inferiori a quelli dell’anno in corso. L’andamento della destinazione Italia nel 2011 Nel 2011 l’incoming turistico della destinazione Italia è stato positivo, in termini sia di arrivi che di introiti valutari. I dati provvisori Istat (gennaio-luglio 2011) indicano un aumento pari al 7,3% per gli arrivi di turisti stranieri e del 5,0% per le presenze. Sul fronte degli introiti, secondo Banca d’Italia, nei primi otto mesi del 2011 è stato registrato un incremento del 6,5% della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (rispetto allo stesso periodo del 2010, passando da 20.515 a 21.853 milioni di euro); se si considera la vacanza come principale motivo del viaggio l’incremento sale a ben il 10,2% (da 12.150 a 13.478 milioni di euro). I maggiori introiti valutari sono derivati dai nostri due principali mercati incoming: oltreoceano, gli USA hanno apportato 386 milioni di euro in più (con un incremento del 19,5% rispetto al 2010), mentre in Europa la Germania ha segnato in più 299 milioni di euro (incremento del 9,3%).

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L’andamento dell’incoming organizzato in Italia Sul fronte del turismo organizzato, Enit-Agenzia, avvalendosi della rete estera, ha condotto il consueto monitoraggio presso i principali Tour Operator dei mercati europei e di oltreoceano, che mira ad indicare la tendenza delle vendite nei singoli mercati dell’incoming italiano, tenendo conto anche della situazione economica dei relativi Paesi. Per la presente indagine sono stati intervistati 112 operatori che hanno fornito indicazioni sull’andamento delle loro vendite come consuntivo 2011, come prenotazioni per il prossimo Natale1 e infine come previsioni per il 2012. Il consuntivo 2011 del turismo organizzato è prevalentemente positivo.

Il 65% dei tour operator europei e oltreoceano ha dichiarato infatti di aver registrato incrementi nelle vendite della destinazione Italia (in particolare, il 52% dei TO europei e ben l’82% di quelli oltreoceano).

Il primo prodotto indicato dai TO europei è il “Mare” (41% dei TO europei) mentre è quello delle “Grandi città d’arte” (84%) per i TO dei mercati oltreoceano.

La prima regione indicata dai TO europei è il Veneto (29%); è invece il Lazio per i TO dei Paesi di oltreoceano (segnalato dal 63% dei rispettivi operatori).

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2011

1 Si considera il periodo 20 dicembre 2011 – 10 gennaio 2012.

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Turismo sportivo

Turismo religioso

Enogastronomia

Città d'arte minori

Business e MICE

Montagna invernale

Laghi

Grandi città d'arte

Mare

Primo prodotto indicato dai TOConsuntivo 2011

% TO oltreoceano % TO europei

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Per il Natale 2011 , la maggior parte dei tour operator stranieri sono soddisfatti delle vendite.

Il 58% dei TO intervistati ha registrato un incremento nelle vendite, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il 31% ha indicato una diminuzione mentre l’11% ha riscontrato stabilità.

L’incremento delle vendite è stato più diffuso presso gli operatori dei Paesi Oltreoceano (72% di essi) che presso gli operatori europei (46%).

Nei Paesi BRIC, gli operatori turistici dei rispettivi Paesi hanno tutti riportato una crescita delle prenotazioni, con incrementi significativi (dal 20 al 40%), e questo nonostante l’outgoing verso l’Italia non sia per essi rilevante durante il periodo natalizio.

In Germania, nostro principale mercato incoming europeo, tutti i TO contattati hanno avuto incrementi di circa il 10%, proponendo soprattutto la “Montagna invernale” attraverso pacchetti individuali, riguardanti per lo più il Trentino Alto Adige.

Il primo prodotto indicato è quello delle “Grandi città d’arte”, sia per i TO europei (57%) sia soprattutto per i TO di oltreoceano (83% ).

In questo periodo, l’Italia è scelta dagli europei anche per la “Montagna invernale” (pratica dello sci), indicata come primo prodotto dal 40% dei TO europei.

Per i TO europei, la prima regione indicata è il Lazio (40% di essi), seguita in graduatoria il Trentino Alto Adige (32%).

Per i TO oltreoceano, la prima regione è sempre il Lazio (indicata da ben il 60%), seguita in graduatoria dalla Toscana (25%).

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2011

La formula di viaggio più venduta è stata il “pacchetto per individuali”, dichiarato al primo

posto dal 47% dei TO europei e dal 51% dei TO di oltreoceano. La formula “all inclusive” è stata invece indicata come prima tipologia di pacchetto

venduta soprattutto dai TO di oltreoceano (33% contro appena il 5% di quelli europei).

in aumento58%

stabile11%

in diminuzione

31%

Incoming "domanda organizzata" Natale 2011

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A livello di previsioni 2012 , gli operatori intervistati sono generalmente ottimisti.

Ben il 71% dei TO intervistati prevede di aumentare le vendite della destinazione Italia (in particolare, il 58% degli operatori europei e l’86% di quelli oltreoceano).

Il primo prodotto che si prevede di vendere per i mercati europei sarà il “Mare” (indicato dal 39% dei TO) mentre nei mercati oltreoceano saranno le “Grandi città d’arte” (80% di essi).

A livello di regioni più richieste, in cima alla graduatoria si posizionano il Veneto per i TO europei e il Lazio per i TO oltreoceano.

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2011

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Valle d'Aosta

Liguria

Piemonte

Puglia

Sardegna

Trentino Alto Adige

Calabria

Campania

Friuli Venezia Giulia

Lombardia

Emilia Romagna

Sicilia

Toscana

Lazio

Veneto

Prima regione indicata dai TOPrevisioni 2012

% TO oltreoceano % TO europei

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Focus sui mercati esteri Europa Area tedesca Germania Un recente sondaggio della GfK2 ha rilevato un generale clima di fiducia per l’economia tedesca grazie ad un maggiore potere di acquisto dei consumatori, derivante anche dal buono stato di salute del mercato del lavoro. Gli economisti, pur prevedendo per il 2012 una diminuzione del PIL rispetto a quest’anno (passerà dal 2,6 all’1,8%), escludono un rischio recessione. Relativamente ai consumi turistici, emerge comunque un trend positivo sia dalla stampa di settore sia dai dati provvisori sulle prenotazioni per il 2012; i tedeschi infatti continuano a ritenere la vacanza un bene di consumo primario e irrinunciabile3. Secondo gli operatori tedeschi intervistati da Enit, per il periodo di Natale 2011 le prenotazioni verso la destinazione Italia hanno registrato incrementi di circa il 10% rispetto all’analogo periodo del 2010: tra questi “TUI”4, “Thomas Cook”, “FTI” e “Dertour”, I tedeschi hanno scelto l’Italia soprattutto per il prodotto “Montagna invernale”, acquistando prevalentemente “pacchetti individuali” per le Regioni dell’arco alpino (Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Valle d’Aosta): tra le destinazioni sciistiche preferite risultano la Val Gardena e la Val di Fassa. Una parte dei tedeschi si è invece orientata verso le “Grandi città d’arte” dove spicca tra tutte Roma, seguita da Venezia, Firenze, Verona, Genova, Napoli e Pisa. Fra le principali destinazioni estere concorrenti per il periodo natalizio, risulta al primo posto l’Austria (soprattutto per la montagna invernale) seguita dalla Spagna (l’Italia si posiziona al terzo posto tra le destinazioni preferite dai tedeschi). A livello di consuntivo, il 2011 è stato per l’Italia un anno eccezionale per l’intermediazione turistica tedesca (le prenotazioni non sono mai state così numerose negli ultimi 10 anni): si è annotato un incremento del 9,5% del fatturato delle agenzie di viaggi (pari ad un totale di 22,5 miliardi di euro), grazie anche alla capillarità e alla diversificazione dei canali di vendita tedeschi5. Anche i TO intervistati da Enit confermano la generale soddisfazione sulla stagione turistica 2011, avendo aumentato le vendite6 in modo apprezzabile. Le mete classiche come l’Adriatico settentrionale e centrale e il Lago di Garda hanno ospitato un gran numero di tedeschi. Tra le destinazioni raggiungibili in aereo è stata molto richiesta la Sardegna. Da notare che le compagnie aeree tedesche stanno continuando ad investire significativamente sull’Italia con l’incremento dei collegamenti7. 2 Società di ricerca sui consumi, sondaggio effettuato ottobre 2011. 3 Un dato confermato anche dal 61° Congresso Annuale della DRV – Federazione nazionale delle agenzie di viaggio tedesche, attualmente in corso in Corea del Sud (24-26 novembre 2011). 4 per l’Italia in tutto il 2010 ha venduto circa 400.000 pax. 5 Si tratta di 10.240 agenzie di viaggio e 10.000 venditori in mobilità. 6 Tutti gli operatori contattati continuano a sottolineare che gli annunci di introduzione della tassa di soggiorno in molti comuni d’Italia destano preoccupazione e rischiano reale di influenzare negativamente le prenotazioni verso il nostro Paese per il 2012. 7 Non soltanto la Lufthansa, ma anche Air Berlin e Germanwings puntano molto sull’Italia. Nell’estate 2011 Lufthansa ha introdotto tre nuove destinazioni quali Genova, Palermo ed Olbia, aumentando da 14 a 17 le città italiane servite con voli diretti dalla

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Le previsioni per il 2012 sono anch’esse favorevoli: i tedeschi continueranno a viaggiare tanto e, secondo la DRV, si stima un aumento del fatturato tra il 2% e il 3%. Dal sondaggio effettuato dall’ADAC tra i suoi soci, “Reisemonitor 2012”, il desiderio di viaggiare dei tedeschi aumenterà e tra le destinazioni preferite all’estero risultano ex aequo Italia e Spagna (9%); seguono Austria (5%), Francia e Turchia (3%). La GfK registra già un positivo andamento delle prenotazioni per l’Italia. Fa inoltre notare la volontà dei tedeschi di intraprendere oltre alla vacanza di circa due settimane, un secondo viaggio più breve: ciò che può rappresentare un’opportunità per l’Italia, raggiungibile facilmente anche per brevi soggiorni, data la vicinanza geografica con la Baviera e il Baden-Württemberg (principali bacini dei flussi in uscita verso l’Italia). Tra i prodotti più richiesti si confermano: la vacanza balneare (Fun & Beach) che riguarda circa il 40% del fatturato degli operatori tedeschi, i city breaks, le città d’arte. Ma avanzano anche le crociere, la vacanza benessere e nuove tipologie di ricettività (design hotel, art hotel, ecc.). Gli over55 sono senza dubbio il target sempre più al centro dell’interesse degli operatori tedeschi. Austria Le misure a sostegno dell’economia adottate dal governo austriaco sono riuscite a salvaguardare il potere di acquisto dei cittadini, ridurre il rischio di insolvenza di molte imprese, garantire la stabilità sul mercato finanziario. Dal 2008 al 2010 è comunque aumentato il deficit (da 2,6 a 13,2 miliardi di euro). Nel 2011 l’economia austriaca è cresciuta in modo significativo (a fine anno è stimata al 2,9%). Per il prossimo anno si prevedere una diminuzione del PIL che si attesterà a circa lo 0,9%, comunque superiore alla crescita media del PIL degli altri Stati europei (pari allo 0,5%). Sono confortanti anche i dati riguardanti il mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è il più basso d’Europa (3,7% contro il valore medio europeo del 10%). Fra i TO austriaci intervistati da Enit per periodo natalizio, si è riscontrata soddisfazione per i risultati delle vendite. Quasi tutti i TO hanno infatti ricevuto numerose prenotazioni, tra cui “Eurotours” +10%, “Dertour Austria” +5%, “Terra Reisen” +3%. Ad essere richieste sono soprattutto le regioni montane (Trentino Alto Adige e Veneto) e il Lago di Garda: è infatti consuetudine del turista austriaco fare una settimana bianca oppure una vacanza wellness. Anche le grandi città d’arte (Roma, Firenze e Venezia), soprattutto nei giorni attorno a Capodanno, sono molto gettonate. Da notare che, in questo periodo, vengono acquistati anche viaggi nel Sud Italia, soprattutto in Sicilia grazie ai voli charter per Catania e Palermo. Tra i nostri competitor per il periodo natalizio troviamo sicuramente la Spagna che attrae per il clima più mite (soprattutto le Canarie e le Baleari), le proposte di turismo attivo (cicloturismo, golf, trekking) e i pacchetti all inclusive offerti dagli alberghi. Gli austriaci sono molto legati allo sci e/o snowboard da praticare durante le vacanze invernali: la maggior parte di essi rimane in Austria, essendo il Paese ricco di montagne e di ottimi centri sciistici, ma c’è chi sceglie mete in Francia e Svizzera come alternativa a quelle nazionali o italiane. Tra le città d’arte europee, per il periodo natalizio, gli austriaci amano molto Barcellona, Londra, Parigi e le più vicine Monaco di Baviera, Praga e Budapest. Germania. Per il 2012 la Lufthansa prevede nuove aperture di tratta tra cui Bari e Catania. Anche Air Berlin vola su 14 città italiane, fra cui Verona come novità del 2011, mentre Germanwings offre voli su 5 nuove destinazioni quali Bari, Pisa, Catania, Napoli e Cagliari. A dicembre 2012 AirDolomiti attiverà un nuovo collegamento diretto da Francoforte su Bergamo Orio al Serio.

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Come consuntivo 2011, l’indagine Enit rileva che la stagione è stata molto positiva per l’Italia. La crisi dei paesi dell’Africa mediterranea ha avvantaggiato il nostro Paese8, grazie anche alla vicinanza e facile raggiungibilità in auto. Tutti i TO hanno dichiarato un aumento delle vendite rispetto al 2010 (alcuni ben oltre il 10%). Sono state preferite le regioni del Nord Italia, soprattutto le mete balneari dell’Adriatico settentrionale e il Lago di Garda, da sempre molto apprezzate, specialmente dalle famiglie con bambini. Anche il Sud Italia, nonostante qualche difficoltà nei collegamenti, è andato bene nelle vendite, in particolare Sicilia, Sardegna e Campania. Un vero successo hanno riscosso Roma, Firenze, Venezia e Verona (grazie anche agli spettacoli dell’Arena). Infine una nota positiva arriva anche dai bus operator che offrono tour alla scoperta approfondita di singole regioni, quali Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria. Infine, si riporta che secondo Statistik Austria, oltre il 21% degli austriaci ha effettuato almeno un viaggio in Italia nel 2011. Il desiderio di viaggiare in Italia non diminuirà nel 2012. I tour operator si sono dichiarati ottimisti soprattutto per la prossima stagione estiva, anche se lamentano gli aumenti consistenti registrati già quest’anno. Svizzera L’economia ha subìto un netto rallentamento nella seconda metà del 2011, a causa dell’incerto clima economico mondiale e del rafforzamento del franco svizzero sulle altre valute. Nel 2011, il tasso di crescita del PIL è attestato9 all’1,9%; come riflesso, è prevista la crescita del tasso di disoccupazione (3,4% nel 2012). Il monitoraggio Enit, per il periodo invernale fa emergere un aumento delle vendite dell’Italia rispetto allo stesso periodo del 2010; queste riguardano soprattutto le grandi città d’arte e i pacchetti proposti per la visita ai mercatini di Natale, in modo particolare per l’Alto Adige. Il TO “Hotelplan” ha incrementato notevolmente le prenotazioni per le città di Firenze, Napoli, Roma, Venezia. Il TO “Geo Decouvert”, si dichiara ugualmente molto soddisfatto per le vendite (con crescita superiore al 10%), soprattutto per i tour in Sicilia e Puglia. Particolarmente richieste sono state le soluzioni multi-opzionali, capaci di offrire un’ampia gamma di attività quali lo shopping, le escursioni, l’enogastronomia, ecc. da “assemblare” in modo flessibile. Sul fronte delle città d’arte, le nostre principali destinazioni concorrenti sono le città tedesche e austriache, generalmente animate dai mercatini di Natale (Monaco di Baviera e Vienna in primis, seguite da Amburgo, Norimberga, Salisburgo, ecc.). Il consuntivo 2011, mostra un Italia che continua a mantenere un forte posizionamento nella classifica delle destinazioni turistiche estere preferite. Come prodotti turistici maggiormente richiesti, l’offerta culturale e balneare si confermano decisamente preponderanti, affiancate dall’emergere di nuove nicchie (enogastronomia, turismo natura, wellness, golf, ecc.). Il flusso turistico degli svizzeri verso l’Italia si concentra nei periodi primaverile (pasquale) e autunnale (ferie scolastiche) sia per i city breaks che per il wellness. Nella stagione estiva naturalmente si è orientati al turismo balneare: Sardegna, Puglia, Costa adriatica, Liguria, Toscana, Sicilia e Calabria 8 Le prenotazioni per Egitto e Tunisia sono state dirottate dai TO verso l’Italia e i nostri maggiori competitors, soprattutto Croazia, Spagna, Turchia e Grecia contribuendo all’aumento delle prenotazioni nei Paesi suddetti. 9 Dati della Segreteria di Stato dell’Economia (SECO).

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sono state le destinazioni preferite. Roma, Firenze, Milano e Venezia sono state invece gettonate tra le città d’arte. A livello di competitor troviamo Turchia, Grecia, Croazia e Spagna per il prodotto mare; Parigi, Berlino e Amburgo, Madrid, Barcellona e Siviglia per il prodotto culturale. In merito alle previsioni per il 2012, gli operatori si prefiggono di consolidare i risultati raggiunti nel 2011. Belgio Tra i Paesi europei che si trovano a fronteggiare la crisi economica, il Belgio presenta un’ulteriore difficoltà di natura politica: stenta infatti a far insediare un nuovo governo oramai dal 2010. L’assenza di un governo non consente di adottare provvedimenti strategici per lo sviluppo del Paese; i governi regionali hanno tentato di aumentare i posti di lavoro e di creare nuove imprese. Per il 2011, le previsioni del FMI indicano una crescita del PIL del 2%. Secondo i tour operator intervistati da Enit, l’andamento delle prenotazioni per le festività natalizie è generalmente positivo. Le vendite sono cresciute per il TO “Caractère” +20%, e per il TO “Jetair Citytrip”, specie per le città di Firenze (+107%) e Venezia (+60%). Ha invece rilevato una diminuzione “Thomas Cook” con un -18% delle prenotazioni. Tra i nostri maggiori competitor, sono in calo Francia, Grecia e Germania mentre crescono Spagna e Portogallo. Il consuntivo delle vendite 2011 è stato positivo per la maggior parte dei TO intervistati da Enit. Tra i prodotti preferiti figurano i soggiorni nelle grandi città d’arte, specie in Toscana. Come previsioni 2012, al momento, i TO belgi stimano una leggera crescita delle prenotazioni. Olanda Gli operatori olandesi interpellati da Enit hanno registrato per il periodo natalizio andamenti opposti nelle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: alcuni hanno avuto un calo come “TUI NL” -20%, altri un aumento a due cifre come “OAD”, altri infine un risultato stabile come “Thomas Cook NL” e “Vacance Select”. Le città d’arte sono il principale prodotto richiesto, con Roma, Venezia e Firenze, seguite da Milano e Napoli. In questo periodo è richiesta molto anche la montagna per la pratica sciistica, dove in testa alle località si trovano le classiche Dolomiti. Alto resta anche l’interesse per il Lago di Garda. Per il consuntivo 2011, i TO contattati hanno evidenziato risultati soddisfacenti. Le vendite per l’Italia hanno registrato incrementi a due cifre, ad eccezione dell’operatore “Thomas Cook” (il secondo in termini di fatturato sul mercato olandese) che ha subìto un leggero calo (-0,6%). Tra i prodotti più richiesti dai turisti olandesi hanno avuto conferma i laghi, il mare e la montagna estiva. Le regioni più richieste sono state Lombardia, Veneto, Toscana e Liguria. I TO olandesi ritengono che le previsioni 2012 dipendano molto dalla situazione socio-economica e dagli sviluppi del mercato finanziario europeo. Attualmente gli operatori si aspettano che la domanda di viaggi verso l’Italia si attesti allo stesso livello del 2011 (l’Italia detiene il 6° posto fra le destinazioni estere preferite dagli olandesi, dopo Germania, Francia, Belgio, Spagna e Austria).

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Regno Unito Il Paese ha adottato un piano di riduzione della spesa che si prefigge di azzerare il deficit entro il 2014 e di portare il debito al 67,4% del PIL entro il 2015, contando così di mantenere la fiducia dei mercati finanziari sulla solidità del Paese. Nel contempo l'austerity governativa, unita all’aggravata situazione economica mondiale e all'incerta fase dell'euro, sta avendo ripercussioni negative sulla ripresa economica e le ultime stime ufficiali della crescita del PIL sono state riviste al ribasso (1,7 % per il 2011). L’inflazione a settembre è attestata al 5,2,% (più alta rispetto ai valori medi europei). A dispetto della situazione economica, nel primo semestre 2011 l’outgoing turistico è cresciuto del +3,8%. L’indagine Enit mette in evidenza un andamento discordante nelle vendite verso la destinazione Italia per il periodo natalizio: “Hotels for you” e “TUI SKI” hanno infatti dichiarato degli aumenti di circa il 10%, “Inghams” invece un calo -10%. Più in generale, si può parlare di un consolidamento rispetto all’anno precedente. Gli appassionati degli sport invernali utilizzeranno le vacanze natalizie per praticare lo sci nelle località classiche del Nord Italia: Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. I curiosi delle grandi città d’arte visiteranno in primis Roma, Firenze, Milano e Venezia, scelte anche per fare shopping. Per gli amanti dei caratteristici mercatini di Natale non mancheranno località attraenti in varie zone d’Italia. La scorsa stagione l’Italia ha mantenuto stabile la propria quota di mercato turistico invernale (14,1%) e quest’anno conta di guadagnare qualcosa di più. Nel periodo natalizio, i maggiori concorrenti dell’Italia sono la Francia (meta preferita dai britannici per lo sci) e l’Austria. Concorrenti delle nostre grandi città d’arte sono Madrid e Barcellona (ben note per la loro vita notturna), Parigi (sempre molto richiesta) e Amsterdam. A livello di consuntivo 2011, la maggior parte dei TO inglesi ha evidenziato una crescita nel numero dei pacchetti venduti. Le Regioni più richieste sono state in ordine decrescente: Veneto, Lazio, Toscana, Friuli Venezia Giulia. Tra i prodotti più richiesti ritroviamo le città d’arte, il mare e i laghi. Per il 2012 si prevede un moderato incremento dei viaggi verso l’Italia. Sebbene sia in corso un periodo di austerità e di incertezza economica, non sembra diminuire la voglia degli inglesi di viaggiare all’estero, alla ricerca soprattutto dell’evasione climatica e dell’arricchimento personale di esperienze. Francia La Francia avverte i segni della crisi economica, pur essendo a livello mondiale la quinta economia per il PIL (si colloca invece al 18° posto per il reddito pro capite). L’alta disoccupazione (9,2%) è destinata ad aumentare nel 2012 (10,4%), i salari restano stabili e le spinte inflattive limiteranno il potere d’acquisto dei francesi, con conseguenti tagli dei consumi nelle famiglie che si rifletteranno negativamente anche sui consumi turistici, specie in outgoing. L’indagine Enit evidenzia che il trend delle vendite per le prossime feste natalizie è negativo rispetto all’anno scorso; anche se occorre sottolineare che l’Italia, in questo periodo dell’anno, tradizionalmente non rappresenta la meta privilegiata dei francesi. Hanno infatti una forte predilezione le mete esotiche “sole e mare” oppure le destinazioni di montagna francesi; tra i TO

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contattati, solo “Comptoir d’Italie” prevede un lieve aumento delle vendite. I prodotti più richiesti sono le grandi città d’arte, con pacchetti individuali, su misura o last minute, specie per Lazio, Toscana e Veneto. L’outgoing francese per il periodo natalizio è comunque in calo non solo verso l’Italia; i maggiori tour operator confidano molto nelle prenotazioni “last minute”. Il trend negativo è confermato anche da un recente sondaggio della rivista trade Tourmag.com . Il consuntivo turistico 2011 mostra una leggera crescita rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda il turismo individuale, le Regioni più richieste dai turisti francesi sono state Lazio, Piemonte e Sicilia mentre i prodotti preferiti sono stati mare, città d’arte, enogastronomia. Per le previsioni 2012, i TO che hanno risposto al sondaggio prevedono un andamento stabile o in lieve aumento, in particolare per soggiorni in Toscana, Veneto, Lazio. Penisola iberica Spagna La crisi economica e sociale della Spagna è ancora evidente, con un PIL che cresce di appena lo 0,8% e una disoccupazione elevata del 21,6% (5,1 milioni di spagnoli). Il governo da poco insediato dovrà attuare una serie di importanti provvedimenti, sia di tipo finanziario che economico, per contrastare la forte instabilità che caratterizza il Paese. Per il Natale 2011, l’outgoing verso l’Italia presenta un andamento delle vendite piuttosto negativo. I TO intervistati da Enit hanno dichiarato infatti un decremento, tra cui “Tourmundial–Viajes El Corte Ingles” con -60% e “Travelplan” con -50%. Occorre tuttavia sottolineare che la portata di questi dati potrà essere attenuata nelle prossime settimane considerato che gli spagnoli tendono ad acquistare i viaggi quasi a ridosso della partenza. Ciò premesso, i pacchetti venduti per il periodo natalizio (soprattutto per Capodanno) si focalizzano sulle grandi città d´arte quali Roma, Venezia e Milano, e sul prodotto “star” che è la Sicilia (che prevede spesso soggiorni di una settimana). Da un’indagine sui competitor effettuata presso le agenzie di viaggio, si evince che l’outgoing spagnolo si orienta principalmente sulle capitali europee: Parigi, Londra, Praga, Lisbona, Duvrobnik, Vienna e Berlino. Secondo l’indagine Enit, le vendite 2011 si sono attestate su una sostanziale stabilità rispetto al 2010. Ciò evidenzia il fatto che, nonostante la situazione di crisi e di instabilità, gli spagnoli hanno comunque viaggiato. Le regioni Lazio, Toscana e Veneto hanno continuato ad essere le destinazioni preferite (turismo culturale, città d´arte, turismo religioso, seguiti dal turismo rurale). A seguire , la regione Lombardia con i laghi del Nord. Stanno poi divenendo mete importanti Napoli, la Sardegna (turismo balneare) e la Sicilia (arte e turismo balneare). Si evidenzia un crescente gradimento per Verona e Bologna, per le coste calabresi e campane e per i circuiti in Puglia. A livello di competitor, la Croazia si è imposta come destinazione alla moda. I TO contattati sono molto cauti nel fare previsioni per il 2012, e si dividono tra coloro che indicano stabilità nelle vendite della nostra destinazione e coloro che indicano una lieve diminuzione

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rispetto al 2011. Probabilmente l´Italia continuerà a beneficiare, anche se in misura minore, dell’instabilità socio-politica dei Paesi nordafricani e del Medio Oriente. Portogallo Le dure misure di austerità intraprese dal governo già dallo scorso anno, stanno facendo sentire i loro effetti soprattutto in questi mesi, con la decurtazione della tredicesima, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie (l’aumento dell’iva sarà in vigore dal prossimo gennaio). Nel 2012 si prevede un tasso di disoccupazione pari al 13,6% e un tasso di inflazione del 3%. Per il periodo natalizio, gli operatori intervistati da Enit hanno evidenziato un andamento discordante nelle vendite: alcuni in diminuzione come i TO “Lusanova” -5% e “Mundovip” -5%, altri in leggera crescita come i TO “GSVT”+6% e “Nortravel” +5%. La variazione negativa è stata rilevata soprattutto dagli operatori che propongono circuiti guidati e pacchetti all inclusive, mentre ne hanno risentito meno quelli specializzati nei prodotti di gamma alta e nei pacchetti taylor made. Il primo prodotto indicato nelle vendite è quello delle grandi città d’arte (talvolta declinato nel turismo religioso, come nel caso di Roma). Le Regioni più richieste sono il Lazio, seguite da Toscana (Firenze, Siena e Pisa) e Lombardia (Milano e Como). Tra i Paesi competitor per il periodo natalizio figura naturalmente la vicina Spagna, seguita da Francia e Gran Bretagna. Alcuni dei TO interpellati hanno riscontrato una forte domanda per le principali capitali europee, tra cui si evidenziano Madrid, Parigi, Londra e Praga, soprattutto in vista del Capodanno. A detta dei TO intervistati, il bilancio 2011 si è chiuso con vendite invariate rispetto allo scorso anno. Nella migliore delle ipotesi, le previsioni 2012 per l’outgoing verso l’Italia confermeranno la stabilità di quest’anno. Una certa fiducia è riposta dai TO per l’entrata nel mercato portoghese di alcuni importanti TO che vendono la destinazione Italia e per il nuovo collegamento aereo operato da Easyjet tra Lisbona e Venezia (che sarà inaugurato il prossimo aprile 2012). Paesi Scandinavi Svezia - Norvegia - Danimarca La Scandinavia, pur con situazioni differenti al suo interno, continua a rappresentare un blocco virtuoso per la solidità della situazione economica e finanziaria. Tuttavia, l’incertezza economica internazionale ha rallentato la crescita del PIL, per effetto delle difficoltà registrate nei mercati cruciali per le esportazioni dei Paesi Scandinavi. In tale scenario, mentre Norvegia in primis e Svezia a seguire possono contare su una maggiore stabilità economica grazie anche ad una moneta forte, la Danimarca soffre della crisi e lo spettro della recessione inizia a fare paura. Nei Paesi scandinavi, per il periodo natalizio le prenotazioni per l’Italia sono rimaste piuttosto deboli. Gli operatori intervistati da Enit hanno infatti dichiarato per lo più andamenti negativi, come i TO “Sembo” e “Resfeber” per la Svezia e “Mr Travel” e “Aurinkomatkat” per la Finlandia. La maggior parte delle vacanze in Italia riguarda le grandi e piccole città d'arte mentre la "vacanza neve" è richiesta solo in minima parte. Nel primo segmento Roma, esercita sempre il suo forte potere d’attrazione. In generale, gli svedesi non scelgono il Bel Paese come meta per le loro

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vacanze invernali: sono pochi i pacchetti verso l’Italia e si concentrano quasi sempre sulle città d’arte. Nonostante i norvegesi siano grandi viaggiatori nel periodo natalizio, l’Italia è la destinazione meno acquistata in assoluto. Anche per i TO danesi, l’Italia non riscuote grande appeal in questa stagione: i numeri dei pacchetti venduti sono infatti irrisori. Durante il periodo natalizio, gli scandinavi si rivolgono soprattutto verso le capitali europee, Londra, Berlino, Copenaghen, spesso attraverso city breaks. Per la vacanza vera e propria, preferiscono invece mete dal "clima dolce”, dove trovare “sole e mare”; tra queste, indicano la Spagna (es. Canarie), oppure il medio ed estremo oriente (es. Thailandia). A livello di consuntivo 2011, per la Svezia, le statistiche TDB RESURS per il periodo gennaio-settembre 2011 registrano un netto aumento dei viaggi outgoing verso la destinazione Italia del 20% (superiore al valore medio dell’outgoing). Il turismo leisure è aumentato addirittura del 24%. Alcuni TO hanno però fornito ad Enit dati che segnano un lieve calo delle vendite, discrasia che si può spiegare con l’aumento dei viaggi auto-organizzati rispetto a quelli acquistati dall’intermediazione. Per la Danimarca, la maggior parte dei TO intervistati ha evidenziato un aumento delle vendite con riferimento ai prodotti di maggiore interesse (mare, laghi e città d’arte). Infine, i TO norvegesi intervistati sono stati concordi nell’indicare un andamento stabile delle vendite. Le stime per il 2012 da parte dei TO contattati prevedono stabilità delle vendite in Svezia e leggera crescita sia in Danimarca che in Norvegia. Europa dell’Est Russia Nel 2011, il PIL della Russia è stato pari al 4,1%, consentendo all’economia nazionale di recuperare l’intero calo registrato durante la crisi iniziata nell'autunno del 2008. La situazione del mercato del lavoro è positiva, mentre l'inflazione è pari al 4,7%. Nel 2012, l'economia russa crescerà in misura superiore al 4%. Ad oggi, solo circa il 15% dei 141 milioni di abitanti della Russia ha effettuato viaggi all’estero e questo rappresenta un enorme bacino di utenza potenziale10; si prevede che l'aumento significativo del numero dei viaggiatori russi all’estero comporterà la richiesta di nuove destinazioni e tipologie di vacanza. I flussi turistici russi continuano a crescere ininterrottamente in Italia anche per il periodo delle prossime festività natalizie11. Gli operatori della domanda intervistati da Enit hanno tutti dichiarato un aumento delle vendite: tra questi TO si citano “Ascent Travel” +8%, “Danko” +10% (circa 44.000 turisti russi verso Italia nel 2010), “PAC Group” +10% (è l’operatore russo con i volumi più grandi verso l’Italia e vi mantiene la posizione leader da anni, avendo venduto nel 2010 circa 52.000 pacchetti turistici), “VKO” +12%. La maggior parte dei flussi russi arrivano in Italia tramite voli charter. I primi prodotti turistici venduti ai russi in questo periodo sono le grandi città d’arte e la montagna invernale. Negli ultimi anni è esplosa la domanda turistica degli appassionati degli sci e degli sport

10 Secondo le previsioni della “Goldman Sachs”, i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) domineranno per i prossimi 10 o 20 anni nel turismo mondiale, raddoppiando la crescita dei volumi medi di turismo outgoing. 11 Più che per il nostro Natale, i russi programmano le loro vacanze per la prima decade di gennaio, in concomitanza con il calendario ortodosso delle festività natalizie (il cui Natale cade il 7 gennaio).

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invernali in genere: i russi stanno così diventando grandi frequentatori delle famose località dell’arco alpino. Da rilevare inoltre le crescenti richieste per tour nelle città d’arte “minori”, per la partecipazione a eventi culturali, feste tradizionali, eventi enogastronomici. Tra i nostri competitor, figurano le destinazioni tradizionali per le vacanze natalizie: Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Francia e Svizzera. Come bilancio 2011, i più importanti TO russi hanno evidenziato incrementi dal 15 al 45% nelle vendite del prodotto Italia. Le previsioni delle vendite 2012 evidenziano una crescita tra il 10 e il 15%; l’interesse verterà sul prodotto mare (soprattutto Emilia Romagna e Liguria) e le grandi città d’arte (Lazio e quindi Roma in particolare). Polonia Pure l’economia polacca comincia a risentire un po’ degli effetti della crisi globale. Nel 2011, la crescita economica è lievemente rallentata, nonostante la congiuntura mantenga livelli relativamente favorevoli. La crescita del PIL si è attestata al 3,8% e si stima al 4,2% nel 2012, grazie a massicci investimenti e al miglioramento del mercato del lavoro. Secondo le informazioni acquisite dai TO polacchi, per il periodo Natale-Capodanno l’andamento delle vendite è positivo per l’Italia; tra questi gli operatori “Invitatio” +10% e “Trade & Travel Company” +30%. Negli ultimi anni si sta osservando la tendenza a partire in vacanza per le festività natalizie, ciò che rappresenta un cambio di abitudini rispetto al passato, quando le feste si trascorrevano solo in famiglia. I prodotti più richiesti sono sia le città d’arte (in primis Roma, Firenze, Venezia) che i soggiorni sportivi in montagna; come mete sciistiche sono molto richieste le località dell’arco alpino, tra cui le Dolomiti e il Trentino Alto Adige. In questo periodo, l’Italia è la seconda destinazione di vacanza scelta dai polacchi (24%), preceduta da Egitto (29%) e seguita da Tunisia (3° posizione, 19%), Spagna e Austria. Nei cataloghi invernali dei TO polacchi si osservano sia le offerte city break di 4-5 giorni nelle città d’arte italiane (specie per il Capodanno) sia le proposte di turismo sulla neve nelle Regioni del nord Italia. Per il 2011, da parte dei TO polacchi intervistati da Enit risulta un aumento delle vendite dei viaggi in Italia rispetto al 2010, con incrementi dal 10 al 20%. Città d’arte, mare e turismo religioso sono stati tra i i primi prodotti richiesti, soprattutto nelle Regioni Lazio (Roma) e Sicilia. I TO intervistati hanno fiducia rispetto alle prenotazioni del 2012 e prevedono infatti di incrementarle del 20% circa. Repubblica Ceca La crisi del debito nell’eurozona ha inciso in maniera evidente sull’economia ceca. Nel 2011 il PIL dovrebbe attestarsi attorno al 2,1% mentre la sua crescita dovrebbe rallentare nel prossimo anno. L’attuale situazione europea alimenta lo scetticismo della popolazione ceca circa l’adozione dell’euro. L’indebolimento della valuta locale potrebbe avere un impatto negativo sui prezzi dei pacchetti turistici e sulla spesa dei turisti cechi all’estero (i TO stimano che i prezzi dei pacchetti potrebbero aumentare di circa il 5%).

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Dalle interviste Enit ai maggiori operatori cechi, emerge un giudizio lievemente negativo sulle vendite per il Natale 2011: tra i TO che registrano un calo di prenotazioni figurano “Fede” -7%, “Consultour” e “Color Travel”, ciascuno -5%, risultano stabili quelle per “Blue Sport” mentre sono in crescita per “Čedok” +2%. I prodotti turistici più richiesti per il periodo sono naturalmente quelli del turismo montano, in particolare per lo sci12. In aumento, oltre al turismo culturale, i soggiorni wellness nelle località di montagna. La principale regione montana scelta dai cechi è il Trentino Alto Adige. Tra i maggiori competitor dell’Italia per quanto riguarda la stagione invernale vi sono l’Austria, la Svizzera e la Francia. A consuntivo 2011, alcuni operatori turistici hanno indicato una crescita delle vendite, altri hanno evidenziato una lieve flessione; resta il fatto che l’Italia continua a mantenersi tra le destinazioni preferite dai turisti cechi sia nella stagione estiva che in quella invernale. I trend per il 2012 prevedono: calo della domanda complessiva (soprattutto del ceto basso), aumento delle prenotazioni e vendite last minute, riduzione della durata del soggiorno e aumento della frequenza dei viaggi, aumento dei viaggi a breve raggio, diminuzione dei viaggi per affari, aumento del turismo individuale. Ungheria Nel corso del 2011 l’andamento del PIL ha segnato un deciso rallentamento (passato dal 2,5% all’1,4%). Per il prossimo anno le previsioni del PIL marcano stabilità o ulteriore frenata, a causa delle crescenti difficoltà delle principali economie europee e alla diminuzione delle esportazioni verso il principale mercato di sbocco, la Germania. A fine 2011 il tasso di disoccupazione è del 10,7%. Le crescenti turbolenze nell’eurozona hanno portato ad un continuo indebolimento del fiorino che a novembre ha toccato il record storico, con riflessi evidenti sul costo dei viaggi all’estero (vale a dire un aumento di circa 20% rispetto al 1°semestre 2011). Per questi motivi, in occasione delle festività natalizie i maggiori TO intervistati hanno riscontrato una flessione nelle prenotazioni per l’Italia. Le prenotazioni per le vacanze natalizie e invernali sono calate e si confida pertanto in notizie economiche rassicuranti in grado di rilanciare le vendite nei prossimi mesi. Tra i TO che hanno avuto diminuzioni si citano “MareMonti” e “Vista”, ciascuno -6%, “Intersi” -4%, “Eurosí” e “TdM Travel Tours”, ciascuno -3%. Il primo prodotto turistico richiesto nella stagione invernale è la montagna, soprattutto in Trentino Alto Adige e Veneto. Il principale competitor dell’Italia è l’Austria; gli altri competitor tradizionali sono la Francia e la Slovacchia; tra le mete sciistiche degli ungheresi da rilevare infine l’ingresso di Montenegro, Bosnia-Herzegovina o Transilvania, particolarmente competitivi sul fronte dei prezzi. Secondo le informazioni ricavate dai principali TO ungheresi, il loro consuntivo 2011 è leggermente negativo. Come previsioni 2012 l’outgoing per l’Italia dovrebbe subire un lieve calo anche in

12 Il mercato dei pacchetti sciistici venduti è costituito da circa 500 mila persone che ogni anno effettuano un viaggio in montagna all’estero. Di queste circa 230 mila persone (46%) organizza il viaggio tramite un operatore turistico; il resto (54%) preferisce l’organizzazione “fai da te”.

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ragione del cambio sfavorevole; tra i TO intervistati, soltanto un operatore specializzato nei viaggi di lusso ha previsto un aumento del 5%. Oltreoceano Americhe Stati Uniti d’America L’economia americana risente ancora della crisi internazionale iniziata nel 2007. La ripresa è oramai avviata, i principali indicatori evolvono positivamente (seppur lentamente), mentre i problemi economici di alcuni stati europei rischiano di avere ripercussioni, anche se non dirompenti. Intanto la disoccupazione è scesa all’8,6%. Attualmente il tasso di cambio dollaro/euro è indiscutibilmente positivo per il turismo verso l’Italia, ciò che costituisce un potente stimolo per la crescita dell’outgoing. Per il periodo natalizio, i TO intervistati da Enit hanno registrato un andamento delle vendite stabile, tra cui i TO “Experience Italy” e “Our Personal Guest, Inc. Luxury Travel”) o in leggera diminuzione, come i TO “Bella Vista Tour” e “Central Holidays Travel Group”); solo il TO “The Italian Concierge” presenta un incremento del 10%. I prodotti turistici più richiesti sono riconducibili al viaggio a motivazione culturale e religiosa, tradizioni natalizie ed enogastronomiche. Le località privilegiate sono: per il turismo tradizionale, Roma, Venezia, Milano, Liguria, Toscana, Umbria e Campania; per la vacanza attiva si segnalano le località sciistiche in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino. Il Bel Paese (al pari dell’Europa), non è particolarmente richiesto dai turisti americani durante il periodo natalizio e invernale. Infatti, sia per i pochi giorni di vacanza disponibili sia per il clima, sono preferite destinazioni domestiche (Florida, California, ecc.) o in Paesi vicini. Le località “al sole” sono molto popolari e desiderate per il basso costo e le poche ore di volo. Tra i competitor, i TO propongono mete europee nelle quali il periodo di Natale è ricco di eventi tradizionali e religiosi, quali in Austria, Germania e Svizzera. I dati relativi al 2011, così come emergono dalle valutazioni dei TO che commercializzano destinazioni italiane, si attestano su una crescita dei flussi dal 3 al 7%. Le previsioni per il 2012 sono improntate alla fiducia e sintetizzabili in qualche punto percentuale di crescita. Canada Il Canada è caratterizzato da un’economia stabile ed efficiente. Nel recente Rapporto del FMI viene giudicata positivamente la road map fiscale adottata dal governo per raggiungere il pareggio di bilancio, mettendo in luce la solidità del settore finanziario. Il rallentamento complessivo dell’economia mondiale preoccupa il Paese perché potrebbe produrre conseguenze negative, incidendo sulla sua crescita. Premesso che la destinazione Italia nel periodo di Natale e in genere invernale non presenta grandi numeri per il mercato canadese, gli operatori della domanda organizzata intervistati da Enit hanno comunque tutti dichiarato un andamento delle vendite in crescita, tra questi i TO “Vacanza Destinations” +20%, “Alitours” +15%, “Victours International” +10%.

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Le città più richieste per le vacanze tradizionali sono Roma, Venezia, Milano; tra le regioni figurano Liguria, Toscana, Umbria e Campania. Alcune regioni come Friuli, Molise, Calabria, Sicilia sono particolarmente richieste dalla componente etnica che vanta la propria origine in queste regioni. Per le vacanze attive, sono preferite le località sciistiche di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino. Durante il periodo natalizio, i canadesi hanno una maggiore propensione a recarsi in vacanza presso aree dal clima mite (Messico, Florida, Cuba, Caraibi). Per l’Europa, alcuni TO propongono i tipici Christmas Markets in Austria, Germania e Svizzera. Altri prodotti trattati sono lo sci e in genere le attività invernali sulla neve, ma rimangono comunque prodotti di nicchia per il Canada. Secondo i dati di Statistics Canada, l’outgoing verso l’Italia per il 2011 dovrebbe chiudersi con un bilancio nettamente positivo rispetto al 2010. L’indagine Enit presso i TO canadesi ha indicato una ripresa generalizzata di circa il 10-15% (con punte fino al 20%) rispetto all’anno scorso. Il turismo culturale rappresenta, come sempre, il primo prodotto richiesto dai turisti canadesi. Le tradizionali destinazioni comprendono città d’arte maggiori e minori. L’interesse per l’arte e la cultura italiane si integra con l’enogastronomia e lo shopping; a seguire l’interesse per la natura e per gli eventi, pellegrinaggi religiosi e vacanze attive. Per il 2012, si prevede una crescita dei flussi turistici canadesi in Italia del 10-15%: ciò trova conferma anche presso i TO interpellati da Enit le previsioni dei quali sono in generale ottimistiche. Brasile Nel 2011, l'economia brasiliana ha goduto di buona salute con un PIL al 3,3% (l’inflazione è al 6,6% mentre la disoccupazione tocca il 6%). Nel 2012, alcuni fattori incideranno positivamente sui settori del turismo e dei consumi in genere: alta crescita dell'economia, diminuzione della disoccupazione, forte bilancia commerciale, riduzione dei tassi di cambio e di interesse. La crisi che ha colpito Europa e USA non dovrebbe avere alcun riflesso sul Brasile che possiede attualmente riserve internazionali più alte rispetto al proprio debito estero. Sia i Campionati del mondo di calcio (2014) che i Giochi olimpici (2016) attireranno grandi investimenti in strutture e infrastrutture che contribuiranno ad sviluppare l’economia nazionale. Secondo il Braztoa13 il turismo è tra le attività più promettenti per il Brasile. In prospettiva, l’apprezzamento del reale brasiliano rispetto all’euro è sicuramente un fattore importante di sviluppo per la destinazione Italia. Durante il periodo di Natale ed in particolare a gennaio (periodo che coincide con l’estate e le vacanze scolastiche in Brasile) i brasiliani preferiscono i viaggi domestici rispetto a quelli all’estero. Tuttavia, secondo l’indagine Enit condotta presso gli operatori turistici chiave, per il periodo delle festività natalizie l’andamento delle vendite è positivo; tra i TO intervistati, “CTC Operadora” +33%, “New Line Operadora” +25%, “European Travel” +24%, “FLOT Operadora” +18%. I prodotti più richiesti sono le città d’arte, sia grandi che minori, soprattutto nelle regioni Lazio, Toscana, Campania, Veneto e Sicilia.

13 Associazione brasiliana dei Tour Operators.

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A livello di competitor per il periodo invernale, è da rilevare la grande espansione che stanno avendo i flussi brasiliani verso località sciistiche di USA ed Europa (il prodotto attrae molto, visto che nel Paese non esiste la neve). L’aumento di turisti brasiliani in Italia è proseguito per tutto il 2011. Tutti i TO contattati da Enit hanno dichiarato incrementi nelle vendite, con valori dal 20 al 28%, rispetto allo scorso anno. Tra le varie motivazioni di viaggio in Italia, per numerosi brasiliani è sentito il forte desiderio di ritrovare le proprie origini etniche nelle regioni italiane. Negli ultimi mesi, l'Italia ha goduto di una grande visibilità in Brasile grazie alla risonanza che i media hanno destato in occasione delle celebrazioni del MIB - Momento Italia in Brasile e al Progetto BRIC (mostra evento svolta nelle città di São Paulo, Porto Alegre e Rio de Janeiro), una promozione eccezionale che contribuirà ad accrescere l’interesse per l'Italia come destinazione turistica. Le previsioni per il 2012 da parte dei TO intervistati da Enit sono tutte positive e indicano incrementi che vanno dal 10 al 15%. Argentina Il 2011 è stato un anno di particolare importanza per l’Argentina; forte crescita economica e dei consumi, maggiore stabilità finanziaria, misure di miglioramento nell´ambito sociale hanno contribuito alla riconferma della Presidente uscente. Nonostante rimangano irrisolti alcuni importanti problemi (corruzione, inflazione alta, fuga dei capitali all’estero, sicurezza etc.), il “modello” adottato dal governo fin dal 2003 viene ancora premiato. Nell´ambito dei consumi è possibile riscontrare una crescita sostenuta nel comparto turistico14. Anche in Argentina, il periodo natalizio coincide con l´inizio dell´estate e con le vacanze scolastiche. Per le partenze all´estero ed in particolare verso l’Europa, il turista argentino generalmente preferisce organizzare un itinerario che include oltre l´Italia anche Paesi vicini quali la Spagna e la Francia. Secondo le dichiarazioni rese a Enit da parte dei TO più rappresentativi, il numero delle vendite per l’Italia è aumentato di circa 20% rispetto allo stesso periodo 2010; tra i TO figurano “Organización Piamonte” +30%, “Aerolaplata” e “Turismo Sur” ciascuno +20%, “Eurotur” +15%. I flussi si rivolgono principalmente verso le città d’arte, tra cui Roma, Firenze, Venezia, Milano ma anche Napoli, Sorrento, Taormina. Una parte sempre più importante dei turisti si sposta in Italia per celebrare le festività nei paesi di lontana origine in compagnia dei loro parenti e amici. Una parte dei turisti argentini che ama trascorrere le vacanza natalizie all’estero, predilige le spiagge brasiliane e caraibiche o città americane, dove risulta anche vantaggiosa l’offerta di “shopping”. A livello di consuntivo 2011, Enit ha riscontrato un andamento positivo presso tutti i TO intervistati con crescita delle vendite dal 20 al 30%.

14 La crescita dei flussi turistici outgoing è stata molto influenzata dall’aumento del numero di giorni festivi e non lavorativi, stabiliti per decreto presidenziale (in vigore dal 2010).

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Ciò trova conferma negli ultimi dati del Ministero del Turismo argentino che danno una crescita delle partenze per l’estero15 del 21,2% (1° trimestre 2011 rispetto all’analogo periodo del 2010). Per l´Europa, si riscontra la forte e costante concorrenza di Spagna (qui sono aumentati sia la spesa che gli arrivi. Ha retto bene anche la concorrenza di Francia e Inghilterra. Secondo le previsioni 2012 dei principali TO intervistati da Enit, il numero di partenze rilevato quest’anno per l’Italia potrebbero crescere dal 20 al 40%. Medio oriente, Asia e Oceania Emirati Arabi L’economia degli Emirati Arabi risulta aperta e dinamica. Le previsioni di crescita del PIL per l’anno corrente si attestano intorno al 3,5% (dovrebbe crescere al 4,7% nel 2012). Si può dunque ritenere superata la fase negativa legata alla crisi economica globale e al crollo del settore immobiliare di Dubai del 2008-2009. La continua crescita della capacità e del numero di rotte delle compagnie aeree emiratine ha un’influenza positiva sul settore turistico; i governi di Dubai e Abu Dhabi stanno realizzando importanti investimenti turistici nel quadro della più ampia politica di diversificazione economica, con riflessi sia nell’incoming che nell’outgoing. Per il Natale 2011, l’outgoing verso l’Italia non mostra dati particolarmente positivi e i viaggi prenotati sono poco numerosi. Ciò tuttavia non è un’eccezione rispetto agli anni passati e rientra nel normale andamento del flusso turistico dagli Emirati, che tende a concentrarsi in altri periodi, quali quello estivo oppure legato a festività islamiche. Tra i TO emiratini che hanno aumentato le vendite figurano “Dnata” +30% e “GTA” +20%. Il prodotto più richiesto è la vacanza nelle classiche città d’arte di Roma, Venezia, Firenze, ma figurano anche Milano e Bologna. Le vacanze del periodo natalizio tendono a privilegiare alcuni competitor, quali Germania e Austria, mete molto apprezzate per il turismo invernale. Negli Emirati Arabi, la conoscenza del nostro Paese risulta ancora limitata alle grandi città d’arte mentre si ignora quasi completamente l’esistenza di numerose località, tra cui quelle montane, tipiche della stagione invernale. A livello di consuntivo 2011, secondo i TO interpellati da Enit si sono avuti incrementi nelle vendite dal 7 al 30%. Durante il periodo estivo sono molto richieste località in cui le temperature sono più miti rispetto agli EAU: spesso sono i laghi, ma raramente le spiagge (per motivi religiosi). Per tale motivo si sta provando a diffondere un turismo di tipo “naturalistico”, lanciando mete italiane come parchi e zone verdi ideali per tutta la famiglia, soprattutto in prossimità delle grandi città d’arte. Le mete più diffuse restano le tre città su cui vola Emirates Airlines: Milano, Roma e Venezia. Alcuni TO locali stanno cercando di promuovere le isole italiane, grandi e piccole, ma con risultati ancora irrilevanti. Per il 2012 si prevede un aumento dell’outgoing verso l’Italia.

15 L’incremento delle partenze è da imputare sostanzialmente alle offerte vantaggiose, agevolazioni e piani di finanziamento da parte dei vettori aerei (il 70% dei biglietti venduti risponde a detti piani), operatori turistici e banche che fanno sì che l’offerta turistica estera risulti essere più conveniente rispetto a quella domestica (l’inflazione alta rende l’Argentina una destinazione relativamente “cara”). La svalutazione del reale brasiliano ha reso molto competitive le vacanze in Brasile così come le nuove misure adottate per il rilascio dei visti per gli Stati Uniti hanno determinato un incremento delle partenze verso il Nord America a prezzi molto vantaggiosi.

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Cina L’economia cinese ha registrato quest’anno un lieve rallentamento della crescita (soft landing) coerente con la flessione della domanda globale e un calo nel volume delle esportazioni. I dati del National Bureau of Statistics rivelano che nel 3° trimestre, il PIL è cresciuto del 9,4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il reddito medio pro capite dei residenti urbani cinesi è cresciuto del 11,9%. Cresce costantemente la concentrazione della ricchezza nelle fasce economiche e sociali superiori, ciò che supporta un forte incremento dei consumi di lusso, tra i quali i viaggi all’estero di lungo raggio. Per la Cina, il periodo natalizio non è una festività, e pertanto non è da considerare come alta stagione per il mercato dei viaggi long haul. Ciò nonostante, le informazioni raccolte da Enit sui TO cinesi che programmano l’Italia anche per il periodo natalizio e invernale, rilevano che l’andamento delle vendite è molto positivo, tra questi i TO “Beijing Caissa Int’l Travel Service” +48%, “Hua Yuan International Travel” +47%, “Bamboo Garden Int’l Tours” +44%, “Air China Travel” +38% e “Beijing Tour” +27%. Le città d’arte sono il primo prodotto richiesto: Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli. A livello di competitor, per Natale non cambia la tradizionale distribuzione territoriale dei flussi in uscita che rimangono diretti su Hong Kong, Macao, Tailandia, Taiwan e Giappone (che rappresentano oltre il 50% del turismo outbound cinese per il Natale 2011). Secondo i principali TO cinesi intervistati da Enit, la stagione 2011 è andata molto bene, registrando incrementi dal 40 al 50%. Il movimento turistico outgoing della Cina continua quindi a crescere in Italia, evidenziato anche dalle statistiche su visti rilasciati, soprattutto nel segmento dei viaggi di gruppo. Nell’ultimo trimestre 2011 l’Italia è entrata a far parte delle prime 10 destinazioni preferite dall’outbound cinese. Come previsioni 2012 i TO indicano tutti importanti incrementi nelle vendite, dal 30 al 40%. Le mete vicine (Taiwan, Hong Hong e Macao) non godono più di un netto vantaggio nei viaggi outgoing dei cinesi; un numero crescente di turisti desidera visitare i Paesi europei, evidenziando un cambio di tendenza nella scelta delle destinazioni estere. L’aumento del numero dei viaggi in Francia, Italia e Germania e altri paesi europei conferma questa nuova tendenza in atto. Giappone Nel corso del 2011, l’andamento del PIL giapponese è stato molto rallentato (+0,3%); le prospettive per il prossimo anno sono comunque positive (+2.2%). Gli eventi luttuosi che hanno colpito il Paese nel marzo scorso hanno avuto come effetto una frenata generale del mercato, paralizzando per alcuni mesi l’economia del paese. Tuttavia, lo yen forte è di grande aiuto per la vendita dei viaggi nei Paesi di oltremare, tra cui l’Italia resta la maggiore destinazione in Europa. Pure in Giappone, le festività natalizie non sono il periodo principale per effettuare lunghe vacanze all’estero, per cui le vendite realizzate non rappresentano un indicatore del reale interesse dei giapponesi per l’Italia, interesse che resta sempre molto alto. Secondo l’indagine Enit presso i maggiori TO giapponesi, l’outgoing verso l’Italia non è per tutti positivo per il periodo di Natale. Fra i TO soddisfatti delle prenotazioni, figura “HIS” che ha segnalato un aumento del 45% delle vendite: un vero successo dovuto all’offerta di pacchetti pubblicizzati con spot televisivi.

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I prodotti maggiormente richiesti rimangono sostanzialmente gli stessi: città d’arte grandi e minori, siti Unesco, natura ed enogastronomia. Le città in cima alle preferenze dei giapponesi sono Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli. Spesso, i pacchetti più richiesti verso l’Italia e l’Europa includono le visite dei mercatini di Natale. In Giappone, i maggiori competitor dell’Italia per il periodo di Natale sono le Capitali europee, le Hawaii (vacanze al mare), la Corea del Sud (vicinanza e costo del viaggio). Come consuntivo 2011, i disastri del marzo scorso hanno fatto segnare una forte diminuzione dei viaggi verso l’Italia, così come indicato anche dai TO intervistati da Enit. Secondo l’analisi della JTB Foundation, nel 2011 il numero dei turisti giapponesi verso l’estero avrà subìto una diminuzione del 2,3% rispetto all’anno precedente; una leggera ripresa si è però già avvertita a partire dall’estate scorsa. Per quanto riguarda le previsioni del 2012, emergono valutazioni positive da diversi operatori che, in sintonia con i markers dell’andamento dei flussi, prevedono una crescita dell’outgoing giapponese verso l’Italia. Corea La Corea presenta un alto tasso di crescita e si sta sempre più affermando come uno dei Paesi protagonisti sulla scena economica mondiale. Secondo il FMI, il PIL sarebbe aumentato del 6,2% nel 2011. L’assegnazione dell’Esposizione Internazionale del 2012 alla città di Yeosu contribuirà ulteriormente ad innalzare gli investimenti e l’interscambio con l’estero. L’anno prossimo entrerà inoltre in vigore l’accordo di libero scambio (FTA) con l’Unione Europea che, secondo le previsioni, avrà l’effetto di aumentare di circa il 20% l’interscambio tra UE e Corea. Per il periodo natalizio, i TO coreani hanno registrato un discreto incremento nelle vendite di pacchetti turistici per l’Italia. Un incremento molto significativo è stato ottenuto da “Blue Travel” +30%, “Euro Tour” +30%, “Mode Tour” +20%, “Viva italia” +5%. Questo risultato incoraggiante dipende in gran parte dalla scelta fatta da diversi operatori (ad es. “Tourdoctor”) di inserire per la prima volta una programmazione ad hoc per il Natale e di provvedere ad una adeguata promozione dei pacchetti speciali proposti per le festività. Alcuni operatori stanno inoltre sfruttando l’appeal dei mercatini di Natale per la vendita di proposte combinate. Il prodotto turistico “numero uno” resta quello delle grandi città d’arte, con in testa le classiche destinazioni Roma, Venezia, Firenze, a cui si aggiungono Milano e Napoli; da notare la crescita di interesse per le città “minori” specie della Toscana. Anche la motivazione enogastronomica è stata segnalata da diversi TO, nonché il turismo religioso per via dell’alta percentuale di coreani cattolici presenti nel Paese. Tra i nostri competitor, i risultati maggiormente positivi saranno probabilmente registrati da Svizzera, Francia e Germania. A livello di consuntivo 2011, secondo le stime raccolte presso i principali TO coreani, i viaggi verso l’Italia hanno segnato un incremento medio di circa il 20% nel 2011, anche se alcuni operatori, tra i quali “Blue Travel”, leader nell’organizzazione di viaggi individuali, hanno dichiarato valori in crescita anche superiori. “Hana tour”, il maggiore TO coreano nel settore dei viaggi all inclusive, conferma l’aumento del 20% nella vendita dei propri prodotti. Sembra delinearsi la tendenza secondo cui cresce maggiormente il segmento dei viaggi individuali rispetto a quello all inclusive. Per le previsioni 2012, la maggior parte degli operatori turistici coreani interpellati da Enit ha

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dichiarato di prevedere un boom di vendite che comprende anche molte località del Sud Italia (Sicilia, Campania). India La crisi economica mondiale ha posto nuove sfide anche all’economia indiana che ha avviato un riesame delle proprie strategie di crescita; l’impatto della crisi è stato comunque relativamente meno grave in virtù di una minore dipendenza dalle esportazioni e per il fatto che un rilevante contributo al PIL deriva dal settore dei servizi, che ha continuato a crescere ad un ritmo costante e che rappresenta più dell’80% del tasso di crescita del paese. Secondo i tour operator intervistati da Enit, per il periodo natalizio le vendite della destinazione Italia presentano incrementi significativi: tra questi, i TO “Mercury” +33%, “Thomas Cook” +25%, “Kuoni” +20%. Il Natale non costituisce un periodo di particolare importanza per l’outgoing indiano. Tuttavia, contrariamente al passato (dove le temperature fredde dell’Europa scoraggiavano il viaggiatore indiano ad intraprendere una vacanza) gli operatori indiani stanno avvertendo una controtendenza nelle abitudini di consumo: si sta infatti sviluppando una domanda turistica invernale per l’Europa in generale, e per l’Italia16, nello specifico. Alcuni TO stanno così tentando di promuovere il “prodotto neve” che, seppure di nicchia, si prevede possa attrarre sempre più l’attenzione del ceto alto. L’Italia, insieme alla Svizzera, è uno dei pochi Paesi al quale è stato dedicato un catalogo neve mono-destinazione da uno dei maggiori TO indiani. Più in generale, le mete preferite sono le classiche città d’arte: Roma, Firenze e Venezia. A livello di località europee competitor, vi sono le principali Capitali: Parigi, Praga, Madrid. Il trend dell’outgoing nel 2011 è stato positivo per l’Italia. Nonostante un inizio di stagione assai lento, i principali operatori hanno comunicato una crescita dei flussi turistici tra il 20 e il 30%, grazie alla vendita di itinerari europei, dei quali l’Italia è sempre stata parte integrante. Gli operatori che trattano prodotti su misura hanno invece evidenziato una crescita dei flussi minore (10-15%). Oltre ai gruppi e ai FIT, positiva anche la performance del segmento MICE, che ha continuato a far registrare una forte crescita. Le mete italiane principali toccate dai gruppi leisure sono state Venezia, Roma, Firenze, Pisa, e Siena, inserita come novità per la prima volta nei tour europei, pianificati in India. Destinazioni cosiddette minori quali la Costiera Amalfitana, Costa Smeralda, Capri, Taormina, le Cinque terre, stanno accrescendo la loro popolarità in India. Sempre più alto è l’interesse del ceto medio-alto nei confronti dei nuovi prodotti turistici quali i laghi e l’enogastronomia. Per il 2012, gli operatori turistici indiani sono fiduciosi e prevedono una crescita dei flussi turistici verso l’Italia che si aggirerà intorno al 15-20%. Australia L’economia australiana resta forte; quest’anno il PIL ha subìto una leggera contrazione (2,9% circa), ma dovrebbe riprendere la sua crescita nel 2012. Le basi dell’economia sono infatti solide: l’esportazione di minerali è un elemento trainante (Cina e Giappone sono i maggiori partner 16 Il Bel Paese sta divenendo sempre più meta preferita anche per i viaggi di nozze: tra le migliaia di matrimoni celebrati in questo periodo dell’anno (considerato propizio dalla religione Hindu), molte nuove coppie ricevono in regalo il viaggio di nozze in Italia (come regalo dei parenti che non badano a spese).

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commerciali) e si prevede un aumento del 57% degli investimenti entro l’anno. Il costo del denaro è stato abbassato e il tasso di inflazione si mantiene sul 2-3%. Oltre a questi risultati positivi, la scalata vertiginosa del dollaro australiano (+20% rispetto all’euro in 2 anni e parità con il dollaro americano) e l’incremento dei collegamenti aerei verso l’Europa sono alla base dei consistenti incrementi dell’outgoing australiano. L’indagine Enit presso i principali TO australiani evidenzia un andamento contrastante nelle vendite della destinazione Italia per il periodo natalizio. Si possono citare gli incrementi nelle prenotazioni per i TO “Albatross Travel” +25% e “Creative Holidays” +20% e i decrementi per “CIT Holidays Australia” -27% e “Dolomite Ski Tours” -10%. I prodotti più richiesti sono le grandi città d’arte, soprattutto in Toscana e Lazio, e la montagna invernale, specie in Trentino-Alto Adige e Lombardia. Le richieste di vacanze sulla neve in Italia restano ancora scarse (le Dolomiti stesse sono richieste più in estate che d’inverno, così come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta); gli australiani oggi prediligono le località sciistiche più rinomate dei Paesi competitor, quali quelle in Austria e Svizzera, oppure negli USA, Canada o Giappone. In questo periodo, tra i competitor dell’Italia figurano anche le capitali europee: Parigi, Londra, Praga, Berlino. Per gli australiani, è comunque diffusa la consuetudine di passare il Natale in famiglia, con parenti ed amici, limitando perciò i viaggi all’estero. Quando si decide di partire all’estero, essendo estate, si preferiscono destinazioni esotiche (Sud Est Asiatico e Oceania). Come consuntivo 2011, i TO intervistati da Enit hanno quasi tutti appuntato incrementi nelle vendite, dal 10 al 30%. Anche i dati dell’Australian Bureau of Statistic confermano l’aumento dei viaggi all’estero che, per l’Italia, è stato del 19,3% (periodo gennaio-settembre). Per il 2012, gli operatori prevedono un incremento delle vendite per l’Italia del 10-15%.

Documento realizzato sulla base dei dati forniti dagli Uffici ENIT all’estero e finito di redigere il

13 dicembre 2011.